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BUON NATALE!

ta arrivando il Natale. da un po'


di tempo che la macchina pubbli-
citaria si messa in moto. Si dice che
sar un Natale in tono minore. Non
perch diminuita la fede oppure
meno gente affluir alla S. Messa di
Mezzanotte, ma semplicemente per-
ch per tanti la busta sar pi leggera
del solito. Quindi Natale un po' sino-
nimo di una gioia basata sugli acquisti
fatti per s e per gli altri. Povero Nata-
le, povero Ges Cristo sfruttato dalla
sua nascita fino alla sua morte! Quan-
te croci diamantate penzolano dal col-
lo non solo degli uomini di Chiesa, ma
anche di tante persone che il Cristia-
nesimo lo conoscono per sentito dire.
Ma ci siamo dentro un po' tutti noi che
"ci svegliamo" a Natale (tantissimi), a
Pasqua (un po' di meno), cos come ci
svegliamo in occasione del Battesimo,
delle Prime Comunioni, e della Cresi-
ma, e poi... andiamo in letargo.
troppo bello e, diciamolo pure, trop-
po concreto il Natale. Ci invita a
stare con i piedi per terra, a rimboc-
carci le maniche, a vivere nei nostri
paesi senza sognare "il paese dei ba-
locchi", a stabilire dei rapporti con
gli altri, con tutti gli altri.
S
Ci invita a solidarizzare, a condivi-
dere i momenti di gioia ma anche
quelli di dolore. Ci aiuta a conosce-
re Dio, a sentirlo vicino perch Dio
non solo lass nei cicli ma anche
qui sulla terra. Non solo un Dio
onnipotente, ma soprattutto un Dio
Abb (cio Pap) che ci ama, ci guida,
ci corregge, ci perdona. Un Dio che ha
messo su casa a Natale qua sulla terra,
ma ne ha preparata un'altra per tutti
noi in Paradiso. Questa bella novit
(Vangelo) inizia proprio a Natale, ma
continua per tutto un anno, per tutta la
vita...fino alla nostra Pasqua, cio il
passaggio dalla vita di quaggi a quel-
la di lass. Auguri carissimi per una
buona partenza ma anche per arrivare
tutti al "traguardo".
IL DONO
II falegname stava l, vicino alla finestra,
il fabbro e il tessitore pi avanti, sulla destra,
langelo sulla stalla e poi, appena fuori disposte a semicerchio,
le pecore e i pastori...
Il direttore del presepio era in grande agitazione:
fra sette minuti partir la processione!
Sbrigatevi, tardi, sta per nascere Ges, preparatevi per tempo,
non ve lo ripeto pi!
Tutte le statuine si davano da fare alla ricerca di qualcosa di
speciale da donare,
tutti erano di fretta nellattesa del segnale che avrebbe dato ini -
zio alla notte di Natale,
Solo un personaggio, un vecchio mendicante, lultimo del presepio, una statuina come
tante, non aveva, poveretto, alcun regalo da portare, era proprio desolato e cominci a
pregare: "Signore, non sono degno" - ripeteva dentro di s - "ho fatto tanta strada per
venire fino a te, non ho nulla da offrirti, neanche un atto di bont, ma di soltanto una pa-
rola e avr la tua piet".
Intanto alla capanna era nato gi il Bambino. E tutti si accostarono per vederlo da vici-
no, con i visi sorridenti, le mani cariche di doni, adoravano il Re dei dei e di tutte le na-
zioni. La statuina povera invece rimase sullentrata, restando un po in disparte per non
essere notata; ma accadde proprio allora un miracolo damore, protagonista la Madon-
na, Madre del Redentore.
Maria, col figlio in braccio, non riusciva a ritirare i doni che il presepio voleva loro rega-
lare, mentre San Giuseppe era impegnato in una lotta contro gli spifferi del vento
allinterno della grotta.
A chi affidare allora il divino Bambinello?
Maria si guard intorno e not quel poverello con le mani libere e non ci pens su: pro-
prio a lui, con tenerezza, diede il suo Ges.
Fu cos che, con fede, chi non aveva niente ebbe in dono il Figlio di Dio Padre Onnipo-
tente, il dono pi prezioso per la pace di ogni cuore che rinasce e ci ricorda che Natale
solo Amore.
ECCO DI NUOVO DAVANTI A NOI
IL NATALE.
UN CIELO, UNA NOTTE. UN GIORNO.
UN CIELO PER LA VOCE,
UNA NOTTE PER LA PREGHIERA,
UN GIORNO PER LA SPERANZA.
(F. Mauriac)
IL PRODIGIO DEL NATALE
Se il prodigio del Tuo Natale
non fosse avvenuto
non potremmo camminare con speranza.
Noi non abbiamo capacit
di raggiungere Te, o Dio,
ma Tu hai avuto limmensa bont
di venirci incontro
di venire fino a noi
dagli spazi insondabili del Tuo regno.
Tu sei venuto fino a noi
fino a farti uomo,
sei comparso sulla terra
e ti sei messo a conversare con gli uomini.
Questo il Tuo Natale,
il punto di contatto del Verbo di Dio
con noi gente di questo piccolo pianeta.
Emanuele il tuo nome,
Tu sei davvero il Dio con noi.
Allora, non occorre altro
che venire da Te:
in Te la soluzione ultima dei nostri proble-
mi
in Te sicura la nostra salvezza
in Te approda la via dei nostri passi.
Paolo VI
DOPO LA S. MESSA DI MEZZANOTTE,
GLI AMICI DEL FOOC E FIAM OFFRONO VIN BRUL E PANETTONE
SULLA PIAZZA DELLA CHIESA.
A TUTTI LAUGURIO DI
BUON NATALE E FELICE ANNO NUOVO!
APOSTOLATO DELLA PREGHIERA
Si porta a conoscenza a tutte le aderenti allApostolato della Preghiera che a parti-
re dal mese di gennaio 2008 i foglietti saranno disponibili, per chi lo desidera, in
fondo alla Chiesa. Eventuali offerte si potranno mettere nella bussola.
CALENDARIO DELLE CELEBRAZIONI LITURGICHE
DOMENICA 16 DICEMBRE ore 14.30 Festa della Scuola dellInfanzia
LUNED 17 DICEMBRE ore 16.15 Novena
ore 18.00 S. Messa
MARTED 18 DICEMBRE ore 16.00 Novena
ore 20.00 S. Messa
ore 20.30 22.00 Confessioni
MERCOLED 19 DICEMBRE ore 9.00-11.00 Confessioni (P. Comboniano)
ore 15.00-18.00 Confessioni (P. Comboniano)
ore 16.15 Novena
ore 18.00 S. Messa
ore 20.30 22.00 Confessioni
GIOVED 20 DICEMBRE ore 9.00 S. Messa
ore 9.30- 11.30 Confessioni
ore 16.00 Novena
ore 20.30 22.00 Confessioni
VENERD 21 DICEMBRE Comunione agli Ammalati
ore 16.00 Novena
ore 18.00 S. Messa
ore 20.30 22.00 Confessioni
SABATO 22 DICEMBRE ore 15.00 Confessioni
ore 16.00 Novena
ore 18.00 S. Messa
ore 20.30 22.00 Confessioni
DOMENICA 23 DICEMBRE ore 7.30 S. Messa
ore 10.00 S. Messa
ore 15.00- 17.30 Confessioni
LUNED 24 DICEMBRE ore 9.00- 11.30 Confessioni
ore 16.00 S. Messa di Natale per i ragazzi con
benedizione dei Ges Bambino
ore 23.30 Veglia
ore 24.00 S. Messa della Nativit
MARTED 25 DICEMBRE NATALE DI GES
ore 8.00 S. Messa
ore 10.30 S. Messa
MERCOLED 26 DICEMBRE ore 9.00 S. Messa
S. Stefano
GIOVED 27 DICEMBRE ore 9.00 S. Messa
VENERD 28 DICEMBRE ore 18.00 S. Messa
SABATO 29 DICEMBRE ore 18.00 S. Messa
DOMENICA 30 DICEMBRE ore 7.30 S. Messa
ore 10.00 S. Messa
LUNED 31 DICEMBRE ore 18.00 S. Messa di
ringraziamento
MARTED 1 GENNAIO 2008
Maria, Madre di Dio - Giornata Mondiale della Pace
ore 8.00 S. Messa
ore 10.30 S. Messa
ore 17.00 Preghiera per la Pace
MERCOLED 2 GENNAIO ore 9.00 S. Messa
S. Defendente
GIOVED 3 GENNAIO ore 9.00 S. Messa
VENERD 4 GENNAIO ore 18.00 S. Messa
SABATO 5 GENNAIO ore 18.00 S. Messa prefestiva
DOMENICA 6 GENNAIO EPIFANIA
ore 8.00 S. Messa
ore 10.30 S. Messa
ore 14.30 Preghiera e benedizione dei bambini
SCUOLA DELLINFANZIAARCOBALENO
Vengono anche questanno proposte le tradizionali iniziative a sostegno
dellimportante compito che da sempre la Scuola dellInfanzia svolge per la
crescita umana e cristiana dei nostri bambini. Gli appuntamenti sono i se-
guenti:
=> SABATO 22 DICEMBRE 2007 dalle ORE 17 TRIPPA ALLA RICKY
(da asporto)
=> DOMENICA 6 GENNAIO 2008 dopo lincontro di preghiera
INCANTO DEI DONI DELLALBERO
Seguir lestrazione dei biglietti della lotteria
LA PAGINA DEL GAM
Carissimi Amici del Gam,
due mesi sono ormai trascorsi dalla bella Giornata An-
nuale del nostro gruppo missionario. Dopo la preghiera, alla
Santa Messa in chiesa, c stata una "Festa in piazza"
con la degustazione dei prodotti del commercio equosolidale: i biscotti, il cioccolato, e
poi nutella, frutta, caff, t, bibite, vini...
con il "pranzo in allegria"
e infine con i giochi dei ragazzi delloratorio ne! pomeriggio.
Abbiamo rivisto i "fedeli gamiti" rinnovare presso il gazebo la loro solidariet per
sostenere le iniziative per i nostri missionari e c stata qualche nuova adesione....
e poi i ragazzi hanno partecipato in molti alla bellissima iniziativa "una matita per
Moyo" a sostegno del progetto del Centro Multipurpose di Padre Philip Zema.
I particolari delle cifre sono stati pubblicati subito dopo sul foglietto della domenica 28
ottobre, qui mi preme dire di nuovo grazie a tutti coloro che sostengono con la preghie-
ra e la generosit i nostri missionari nel corso dellanno. Ciascuno pu scegliere se
aiutare tutti indistintamente , o qualcuno in particolare : sempre i responsabili del Gam
rispettano le vostre intenzioni.
LA POSTA DEL GAM
BUON NATALE 2007 da KALONGO (Nord Uganda)
Maria e Giuseppe - obbedienti alleditto dellImperatore - andarono
a Betlemme e li Maria diede alla luce Ges e lo avvolse in fasce.
Poi lo depose in una mangiatoia dentro una stalla, perch non ci fu
posto per loro nel caravanserraglio.
Ma una schiera di Angeli venne dal cielo e cantava : "Gloria a Dio
nellalto dei cieli e Pace in terra agli uomini che Dio ama"
Carissimi Amici della Parrocchia di Ronago,
anche questanno ho avuto la grande gioia di essere con voi per
continuare a tener viva assieme la memoria del nostro caro P. Giu-
seppe Ambrosoli.
Ora si avvicina la dolce festa del Natale di Ges e desidero farvi ar-
rivare in tempo il nostro augurio riconoscente ed affettuoso.
Anzitutto voglio ringraziare ognuno di voi per le preghiere e sacrifici presentati a Dio per noi
durante questanno 2006-07 e per le offerte che mi avete donato in occasione della S. Messa.
Ringrazio di nuovo anche il Comune di Ronago per il suo aiuto.
Sono felice di annunciarvi che la Pace nella nostra zona si fatta pi vicina. Da un anno circa
sono cessate le ostilit dei ribelli sulle strade, per cui possiamo di nuovo muoverci senza pau-
ra con le macchine. I grandi " Campi Profughi " ove erano raccolti migliaia di poveretti, stanno
scomparendo e la gente si sposta gradualmente verso il proprio villaggio, formando "Campi
Profughi pi piccoli", con maggiore spazio tra una capanna e laltra.
Nel frattempo una delegazione del Governo sta trattando coi Ribelli in Sud Sudan, per garanti-
re una vera pace. Questo processo, logorante, sta durando da pi di un anno e ancora non si
vede una chiara conclusione. Che fare? Sperare e pregare Ges Salvatore, unico vero Signo-
re della Pace. Anche oggi sul nostro monte per si vedono ancora molte capanne senza servi-
zi igienici adeguati. Infatti durante lo scorso Gennaio abbiamo avuto vari casi di colera che -
grazie a Dio - abbiamo potuto controllare in poche settimane, grazie al pronto
intervento dellUNICEF e al Reparto di isola-
mento allestito in tempo. Purtroppo anche se
la vera guerriglia finisce, resteranno da risol-
vere gli enormi problemi che una guerra du-
rata quasi 20 anni ha lasciato dietro di s.
Una giovent fragile, che ha vissuto il trauma
della paura e della violenza, e che ha perso
la confidenza nella sua generazione , vuoi il
governo e vuoi i suoi genitori e nonni. In que-
sto senso anche i nostri giovani vivono il di-
sagio generazionale che ha caratterizzato la
nostra famiglia in Italia, in Europa e nel mon-
do.
In questo momento assai difficile della nostra
storia noi confidiamo nella presenza e nellintercessione del Servo di Dio P. Dott. Ambro-
soli Giuseppe, fondatore dellOspedale di Kalongo, in cui lui lavor con tanto amore per 30
anni. Abbiamo celebrato il 20 anniversario della sua morte lo scorso 27 Marzo 2007 col
concorso di 3 Vescovi e tantissima gente.
Il Natale che viene ci consola e ridona fiducia.
In quel bimbo rifiutato dagli uomini ma accolto sul cuore di Maria sua mamma e di S. Giu-
seppe la speranza si rinnova. Lui il vero Signore della storia. E cos guardiamo avanti fi-
duciosi verso un futuro migliore nonostante i tanti segni desolanti, "sperando, come ci in-
segna S. Paolo, contro ogni speranza umana. ".
A nome dei malati, specie dei bambini e delle loro mamme cos dolci e cos pazienti, man-
do a voi tutti con il vostro Don, il Gruppo Missionario e tutta la Parrocchia un forte abbrac-
cio. Grazie per il vostro amore e sostegno.
Buon Natale ricco di gioia e
Buon Anno 2007 benedetto dal Signore!
Con affetto e amicizia, P. Egidio Tocalli Missionario Comboniano
Foto: A Lourdes col Vescovo Diego e Don Giorgio Pusterla.
I BAMBINI DI KALONGO
Alla fine di novembre abbiamo ricevuto
una bellissima letterina: lhanno scritta i
bambini di Kalongo che frequentano le
scuole. Ve la faccio conoscere integral-
mente perch molto bella e ci fa toc-
care con mano la gioia che ha invaso i
loro cuori per il loro primo Natale con la
Pace.. Ce la manda Suor Lucia Cor-
bellato che segue da anni gli orfani e i
poveri di Kalongo. A lei ogni anno man-
diamo per !a scuola dei bambini euro
cinquecento.
Siamo
nella gioia..
e vogliamo
cantare:
la pace
venuta
a noi
dallalto
A META NOVEMBRE, CI HA SCRITTO PADRE PHILIP ZEMA:
Carissimi amici di Ronago
Grazie per le-mail che ho ricevuto. Grazie di cuore per lo sforzo che fate per aiutarmi.
Questanno, proprio, vi ho disturbato troppo. Ieri, quando sono ritornato dEdiofe dove ero an-
dato per predicare una giornata di ritiro per le suore comboniane, il mio superiore (comunit
comboniana dOmbaci) mi ha dato la buona notizia che i soldi mandate ( 300,00 ..., e
2.000,00 dallAntonietta, chiaramente indicato come fondi per il progetto Multipurpose di
Movo) saranno destinati al progetto. Per, 230 (i!10%) viene tolto, e quindi rimane solo
2.070. Questa una prassi normalissima nella provincia comboniana ugandese; quando un
confratello riceve offerte, una parte viene tolto per i bisogni della provincia e luso viene deter-
minato dalla comunit locale, (in questo caso la comunit dOmbaci). Sono, lo stesso, molto
contento perch mi hanno, almeno, capito che bisogna finire la faccenda del progetto per po-
ter sentirmi libero per glimpegni come parroco dOmbaci.
Tanti cari saluti a tutti quanti. Buona domenica! Con affetto, P. Philip Zema
Le strade dAma a Moyo sono diventate brut-
te a causa delle piogge ed inondazioni; il
cambiamento del clima a causa della distru-
zione dellozono ci colpisce pure; ho rischiato
di passare la notte sulla strada con tanti ca-
mion e bus incastrati nel fango.
DA SUOR CATERINA MARCHETTI
Domenica 30 ottobre con noi cera suor
Caterina Marchetti che ci ha donato la sua
testimonianza di donna missionaria , salda
nella fede in Dio e piena di coraggio e di
entusiasmo: ci ha mandato il suo grande
grazie e una poesia, scritta il Natale scorso
in occasione dellinaugurazione di "Radio
Bakita" in Sud Sudan.
LA RADIO: un annuncio che corre velo-
ce.
Mentre il silenzio avvolgeva la terra,
e le stelle della volta celeste
del Sud Sudan brillavano
pi che mai, e il Nilo scorreva lento
attraversando la citt di Juba,
un annuncio fu dato
dalla stazione Madre di Juba:
"Oggi nato per voi
il Salvatore del mondo, Ges,
il Consolatore Ammirabile,
il Principe della pace."
E il sogno divent realt.
S, a mezzanotte di Natale
migliaia di Sudanesi hanno
potuto ascoltare lannuncio
che i pastori di Betlemme
udirono dagli Angeli
in quella notte Santa:
"Gloria a Dia e pace in terra
agli uomini che egli ama."
Quanti incontri
per mettere assieme le idee.
Quante fatiche
per mettere assieme pezzo per pezzo.
Quante porte bussate
per chiedere aiuti,
permessi, frequenze.
Quanti test fatti
per far partire questo progetto.
E il sogno divenne realt
Si esso raggiunger
Tutti i popoli del Sudan,
Tutti udiranno nella loro lingua che:
"II verbo si fatto carne ed venuto
ad abitare in mezzo a noi."
Oggi questo lo possiamo fare:
Grazie alla Divina Provvidenza
E a quanti Lei ha mosso
per darci laiuto necessario e far s
che questo sogno diventasse realt.
suor Caterina
AVVENTO 2007: AL CUORE DEL MONDO!
Anche questanno la Caritas Diocesana ci
ha proposto un cammino di fraternit e con-
divisione per il tempo liturgico di Avvento e
di Natale. Questo percorso ci ha fatto incon-
trare nei quattro continenti - Asia, Africa,
America ed Europa - delle comunit che
hanno un grande bisogno di aiuto.
In Bangladesh aiuteremo una comunit a
ricostruire il proprio villaggio su un nuovo
terreno, in seguito a uno "sfratto", affinch
possa diventare autonoma nel suo sosten-
tamento.
In Mozambico daremo sostegno al sistema
sanitario pubblico di base, con una partico-
lare attenzione allinfanzia e alle malattie pi
diffuse (HIV/AIDS, malaria...).
In Guatemala contribuiremo a formare delle
ostetriche rurali che poi saranno occupate
in attivit di cura, prevenzione e monitorag-
gio sul territorio.
In Georgia contribuiremo al funzionamento
della mensa Caritas di Tbilisi che offre assi-
stenza alimentare a poveri e ad anziani, in
questo cammino siamo stati aiutati da testi
di meditazione e preghiera che, nelle quat-
tro domeniche di Avvento, sono stati pubbli-
cati sul foglietto settimanale. Accostati alla
Parola ascoltata durante
lEucaristia domenicale, ci
hanno fornito la possibilit
di riscoprire e di vivere bene
questi tempi liturgici cos
importanti per la nostra vita
di Cristiani: lAvvento, tem-
po di attesa gioiosa; il Na-
tale, tempo di accoglienza
grata a Dio che si fa uomo
e viene in mezzo a noi per
condividere pienamente la
nostra esperienza umana e
per indicarci con la sua vita
che la strada da percorrere
per la redenzione quella
della condivisione e del ser-
vizio nei confronti di tutti i
fratelli bisognosi di aiuto.
Al cuore del mondo sta
proprio questo grande amo-
re di Dio per lUomo, amore
che si rende concreto attraverso di noi, at-
traverso la nostra capacit di saper giocare
nel servizio i talenti, i doni da Lui ricevuti e
per condividerli con tutta lumanit.
La Caritas Diocesana invita ciascuna comu-
nit parrocchiale a far partire questo percor-
so dal proprio interno, rendendosi capace,
di fronte alle solitudini della societ odierna,
di saper donare speranza, e diventando, at-
traverso lesercizio dellamore umano, por-
tatrice dellamore di Dio, che amore acco-
gliente, che amore che porta alla vera
pace.
La nostra comunit ha scelto di condividere
questo cammino di crescita e di conversio-
ne allamore, anche attraverso il sostegno
dei quattro progetti, presentati nel dettaglio
sui foglietti settimanali (uno per ogni dome-
nica) e anche sui volantini a disposizione in
chiesa.
Per contribuire concretamente c spazio
per tutti... e per tutte le possibilit. Sar in-
fatti possibile lasciare unofferta nellapposi-
ta bussola in fondo alla chiesa, aderire alla
proposta 1 euro per un cuore, componen-
do le cornici intorno ai quattro progetti sul
cartellone che si trovano sempre in chiesa.
Sentiamoci tutti
chiamati, come figli
di Dio e fratelli in
Cristo, a rendere vi-
sibile attraverso la
nostra vita lAmore
che Dio ci ha dona-
to.
Un Amore che non
per pochi eletti,
ma per lumanit in-
tera, in particolar
modo per quella
sofferente, emargi-
nata, calpestata nei
diritti. Un Amore
che pu arrivare a
questa umanit an-
che attraverso cia-
scuno di noi, nes-
suno escluso!
Caritas
PROGETTI REALIZZATI CON LE OFFERTE DELLA WENTO DI FRATERNIT 2006
La scuola e le comunicazioni sono i
settori su cui si concentrato anche nel
2007 il progetto in Sudan durante il se-
condo anno di attuazione. Daccordo
con il Vescovo ed il Vicario generale
della diocesi di Wau, i soldi raccolti per
il Sudan sono stati impiegati per inter-
venti nel settore scolastico e per poten-
ziare i mezzi di comunicazione della
Diocesi.
Per contribuire a rompere lisolamento
in cui tutta la Diocesi si trovava, si ac-
quistato ed installato un kit per la con-
nessione satellitare del costo di circa
3.500 euro, che ha permesso laccesso
ad internet dai locali della Curia a Wau.
Nella parrocchia di Raga, le attivit
sono state portate avanti in stretto con-
tatto con il parroco, il comboniano Eu-
genio Calligari di Chiavenna. stato
scavato un nuovo pozzo per garantire
tutto lanno lacqua pulita ai circa 1.500
ragazzi e ragazze delle scuole elemen-
tare e superiore.
Vista lurgenza di adottare misure per il
miglioramento della qualit dellinse-
gnamento, si sono stanziati 10.000
euro per lorganizzazione di corsi di ag-
giornamento di breve durata per gli in-
segnanti di alcune scuole della parroc-
chia e per lacquisto di strumenti utili
per produrre localmente del materiale
didattico integrativo.
Prosegue poi fra molte difficolt il pro-
getto di ricostruzione della scuola ele-
mentare di Kata, un piccolo centro ad
un centinaio di chilometri a nord di
Raga, quasi al confine con il Darfur. Il
progetto, ampliato rispetto al program-
ma originale, stato parzialmente rifi-
nanziato perch il materiale acquistato
lanno scorso andato perso nel corso
della passata stagione delle piogge.
Ormai la costruzione arrivata al tetto,
e sar quindi possibile tenere le lezioni.
Infine, a Deim Zubeir, prevista la rico-
struzione di una buona parte del tetto
della scuola elementare che versa in
condizioni molto precarie per i lunghi
anni di abbandono.
Il 2008 sar lultimo dei tre anni previsti
per il sostegno economico alla diocesi
di Wau.
Dopo i grossi aiuti inviati nel 2002 e
2003, finalizzati alla costruzione del
Centro Giovanile Padre Daniel de la
Sierra, continua il rapporto privilegiato
con la Parrocchia Nuestra Signora de
Caacup di Buenos Aires.
L ultimo aiuto inviato (10.000 euro)
stato utilizzato per la realizzazione del-
la Cappella San Biagio. Si tratta di una
piccola ma dignitosa costruzione, sorta
nella parte del quartiere dove si inse-
diano gli ultimi arrivati e capace di ac-
cogliere un centinaio di persone; nel re-
tro stata realizzata la mensa comuni-
taria per i pi poveri.
Il Centro Padre Daniel continua la sua
attivit: falegnameria, lavorazione del
ferro, panificazione, scultura, informati-
ca, lavorazione del vetro, della cera e
della ceramica. Negli ultimi anni alcune
offerte private sono state indirizzate al
centro per permettere lacquisto di nuo-
ve apparecchiature.
Caritas
LIGNORANZA DELLE SCRITTURE IGNORANZA DI CRISTO
n questi giorni sta per essere stampata e
messa in vendita la nuova traduzione
della Bibbia. Ci sar anche un cambia-
mento nella preghiera del Padre Nostro: al
posto di "non indurci nella tentazione" ci
sar "non abbandonarci nella tentazione".
Pu sembrare una cosa da nulla, invece
un nuovo modo di vedere Dio. Ma ci sa-
ranno anche altri cambiamenti, si dice un
migliaio. Al di l di questo particolare che
magari pu passare inosservato, oppure
apparire secondario, quello che pi conta
renderci conto che la Parola di Dio
viva, efficace, attuale, ci tocca in profondit
ma anche nei problemi concreti. Purtroppo
come la vecchia traduzione cos anche la
nuova rischia di passare senza sfiorarci.
Siamo cristiani ma purtroppo Ges Cristo
non lo conosciamo. una costatazione
che gi faceva S. Girolamo quando, per
far conoscere la vita di Ges, ha tradotto
la Bibbia in lingua "volgare" in modo che
non solo gli addetti ai lavori ma tutti la po-
tessero leggere. Diceva S. Girolamo che
non conosce Ges chi non legge il Vange-
lo. Possiamo dire che nonostante siano
passati tanti anni, nonostante sappiamo
leggere e scrivere e abbiamo la possibilit
di comprare un vangelo, siamo ancora
molto... "ignoranti" (da una recente statisti-
ca risulta che il 70% dei cristiani non ha
mai letto il vangelo!) Parliamo di Lui, cele-
briamo dei riti, riceviamo i Sacramenti, cri-
tichiamo e prendiamo delle posizioni ma
senza sapere nulla di Lui. una consuetu-
dine che ormai ha toccato ogni ambito del-
la vita che va dallo sport alla politica,
dallecologia alleconomia. Parliamo senza
conoscere largomento. Come prete (ad-
detto ai lavori) davanti a tanti documenti
promulgati dal Papa o dai Vescovi, ma an-
che ai loro discorsi, delle volte mi viene da
ribellarmi perch sembra che questi scritti
siano pi importanti del Vangelo. Trovo in-
fatti che il Vangelo cos com, senza com-
plicazioni, sia labc per poter leggere e
scrivere e, come le tabelline, per poter fare
i conti. Non si pu andare lontano senza
queste, anzi si va lontano litigando e
scambiando i puntelli per pilastri. Anche
I
noi come il dottore della legge rischiamo di
non riconoscere qual il comandamento
pi importante, di non sapere qual liden-
tikit del cristiano. Stiamo andando verso il
Natale. S, vero che Dio ha parlato in di-
versi modi lungo la storia attraverso avve-
nimenti e persone (i profeti). Ma Lui stesso
si reso conto che doveva farsi uomo per
poter parlare pi incisivamente. Ecco allo-
ra la sua vita uguale alla nostra sotto
laspetto umano, ma con uno stile, una ca-
ratteristica, un messaggio che diventa un
po come il lievito nella pasta (per usare
una sua immagine). Tutto acquista gusto,
sapore, vita, anche la morte, anche il dolo-
re e il peccato, cose che sarebbero segno
del fallimento della vita terrena. Abbiamo
bisogno di incontrarci con Ges Cristo a tu
per tu, partendo dalla sua vita, dalla sua
parola quella messa per iscritto dagli evan-
gelisti e quella scritta nel profondo del no-
stro cuore.
Don Eugenio
vita della comunit parrocchiale
IL CATECHISMO IN PREPARAZIONE AI SACRAMENTI
I Sacramenti sono doni che il Signore ci
fa gratuitamente: ognuno li merita,
ognuno degno di ricevere segni
dellamore di Dio. tuttavia vero che
ognuno ha anche il compito di preparar-
si con impegno per capire il senso di ci
che accoglier, per far s che questa
preziosa fiamma abiti in noi diventando
sempre pi luminosa. Partecipare quindi
al catechismo non vuol dire compiere
latto formale di una presenza passiva o
"ribelle", ma cogliere lopportunit per
crescere nella fede cristiana in un cam-
mino di maturazione spirituale e consa-
pevolezza di appartenenza alla Chiesa.
I ragazzi di terza media celebreranno il
sacramento della Cresima o Conferma-
zione: la Cresima limpegno a testimo-
niare la fede, supportati dal medesimo
Spirito che avevamo ricevuto nel Batte-
simo; linvito a diventare membra atti-
ve della Chiesa in Comunione con la
parrocchia; fuoco che alimentiamo con
la Riconciliazione e Spirito i cui doni ci
consentiranno di comprendere e acco-
gliere la nostra Vocazione. Qualcuno af-
ferma che "questanno di catechismo
sar lultimo" o che "magari in chiesa mi
rivedranno quando mi sposo"; la fatica
del catechista non tanto quella di farsi
ascoltare domando il chiasso e lirre-
quietezza incontrollata, ma di far com-
prendere che la fede credere con
unadesione vera alla Parola. A volte ci
preoccupiamo, nei nostri incontri, di cat-
turare lattenzione dei ragazzi proponen-
do attivit creative o riflessioni su temi
dattualit... Per credere davvero dob-
biamo conoscere Ges e il suo invito.
Leggere insieme il Vangelo non affatto
una proposta semplice."Cosa ci vuole
dire questo brano? Soltanto che dobbia-
mo pregare e andare a messa? " Medi-
tare la Parola ci fa cogliere la sete che i
bambini e i giovani hanno di vederla in-
carnata in esempi di vita, testimonianze
concrete, esperienze spendibili. Ai cresi-
mandi che stanno conoscendo i doni
dello Spirito Santo, a proposito di Sa-
pienza stato letto il Vangelo di Matteo
"Voi siete il sale della terra [...] Voi siete
luce del mondo" (Mt V, 13-16).
Abbiamo cercato di capire cosa vuol
dire "essere sale e luce del mondo"
(...non solo "pregare e andare a
messa"): cercare il sapore nelle espe-
rienze quotidiane, assaporare il gusto e
il valore della vita, riconoscere che la
sapienza non solo esperienza e cono-
scenza, ma anche distinguere il bene
dal male e scegliere il bene. Queste
sono le domande impegnative che han-
no rivolto ai catechisti e che dunque ri-
volgono a tutti gli educatori: "Ma tu, sei
salato?", "Ma tu, hai mai fatto unespe-
rienza di cui ti sei pentito?". Non vero
allora che i ragazzi sono spenti, disinte-
ressati, indisciplinati (non tutti almeno):
hanno bisogno di ascoltare la Parola e
soprattutto trovare intorno a loro, a parti-
re dalla famiglia, modelli concreti di per-
sone che con essa si "sporchino le
mani". Come possono i genitori aiutare i
ragazzi nel cammino di preparazione
alla Cresima? "Pregando e andando a
messa "...insieme ai figli, certo, ma so-
prattutto ricordando e rinnovando lade-
sione al Vangelo da loro stessi compiuta
con i sacramenti che hanno ricevuto nel
corso della loro vita e che permettono di
essere "sale e luce", un punto di riferi-
mento che insegni a credere e a vivere
con coerenza la fede nelle scelte quoti-
diane.
Don Eugenio e i catechisti
IL TESORO DELLA NOSTRA VITA
RIFLESSIONE DURANTE LA S. MESSA D! CHIUSURA DELLA VACANZA A LIVIGNO
(29 luglio - 5 agosto 2007)
on lavere o il possedere beni che
ci contraddistingue o ci d ricchezza,
ma sono le persone che ci stanno vicino
e che ci vogliono bene che sono il tesoro
della nostra vita. Per avere vicino queste
persone bisogna per comportarsi in un
determinato modo, proprio come ci viene
suggerito dalle riflessioni preparate da
Benna e da Eleonora che abbiamo af-
frontato in queste giornate di esperienza
comunitaria. Non possiamo pretendere
che un amico o una persona importante
stia per sempre al nostro fianco; un fat-
to reale che si possa perdere questa per-
sona, ma bisogna impegnarsi e fare tutto
quello che nelle nostre possibilit per
riuscire a tenerla stretta a noi e conser-
varla delicatamente. In questa settimana
abbiamo avuto modo di riflettere su alcu-
ni comportamenti da seguire e sulle di-
verse caratteristiche che un buon amico
dovrebbe possedere per poter essere
considerato una persona speciale a cui
voler bene. Abbiamo cos proposto una
serie di riflessioni, raggruppate sotto il ti-
tolo di "PASS x lamicizia". Un pass una
carta, un oggetto che ti permette di acce-
dere a qualcosa di importante. Con la si-
gla PASS, composta da Perdono, Affetto,
Semplicit, Sintonia, abbiamo voluto sot-
tolineare, tra i tanti, limportanza di quat-
tro ingredienti fondamentali per scoprire
la ricetta per una vera amicizia e per po-
ter vivere in serenit. Abbiamo analizzato
la rilevanza del perdono, ovvero il saper
mettere da parte lorgoglio per perdonare
gli errori degli altri e saper chiedere a no-
stra volta scusa per gli errori commessi,
in seguito, abbiamo capito limportanza
dellamore e dellaffetto, indispensabili
nelle relazioni di tutti i giorni. Per poter vi-
vere giornate serene allinsegna dellami-
cizia bisogna partire dalle piccole cose e
dai gesti quotidiani, semplici. E la sempli-
N
cit stata proprio la terza caratteristica
che abbiamo compreso insieme. La vera
amicizia non fatta di grandi gesti o ric-
chi doni, ma di piccole attenzioni e co-
stante presenza. Gesti semplici, dunque,
che contribuiscono a rinsaldare i legami
affettivi. E bisogna cominciare allinterno
del nucleo familiare, con i propri genitori,
sorelle e fratelli, per poi allargare le no-
stre attenzioni anche ad amici e cono-
scenti, per divenire persone affettuose,
semplici e rispettose. In ultimo, ma non
per importanza, abbiamo rivisitato il ruolo
della sintonia, intesa come fiducia verso il
prossimo. Questa deve essere sincera e
totale; quando si vuole bene a una perso-
na bisogna aprirsi verso di lei. C sem-
pre il rischio di essere traditi, ed essere
traditi da un amico una delusione enor-
me, ci si scoraggia e, in qualche caso,
non si trova pi la fiducia ne! prossimo.
un colpo duro, ma bisogna saper reagire,
continuare a vivere la propria vita con
gioia e spontaneit, e ricordarsi che luni-
ca persona che non tradir mai Dio, il
nostro miglior amico. Penso che seguen-
do le indicazioni e gli esempi che in que-
sti giorni don Eugenio, noi animatori e le
mamme abbiamo provato a trasmettervi,
e se voi avrete la costanza e la perseve-
ranza, la voglia di mettervi in gioco, di ri-
schiare, se avrete determinazione, rispet-
to e coraggio, oltre alle quattro qualit
che vi abbiamo proposto in questa inten-
sa settimana, sono sicuro che riuscirete a
costruire solide amicizie: vere, sincere e
durature nel tempo. E sinceramente pos-
so dirvi con certezza che bisogna saper
approfittare di questi consigli e saperli
mettere in pratica tutti i giorni in ogni mo-
mento, perch, per esperienza persona-
le, ho scoperto che: CHI TROVA UN AMI-
CO TROVA UN TESORO.
Luca Russo
PASSO DOPO PASSO....
nche questanno cominciato un
nuovo Anno Pastorale e come sem-
pre, dopo la festa dedicata a Maria, Ma-
dre della Consolazione, le varie attivit...
alcune pi in sordina, altre pi
manifeste.... alcune per un periodo... altre
con continuit e costanza certosina.
A
Sorvolando sulle varie feste, da quella
della scuola materna a quella della terza
et (e non perch meno significative di al-
tre iniziative), viene spontaneo guardare
allinizio de! cammino di catechesi e delle
attivit delloratorio, ancora una volta av-
viato e garantito a partire dai bambini fino
ai giovani, prezioso e inestimabile servizio
offerto dalla comunit, di cui spesso si
sottovaluta la ricchezza, ma anche limpe-
gno richiesto in termini di tempo, prepara-
zione, fantasia e creativit ai catechisti/e
e agli educatori/ci. E allinterno dello stes-
so, al cammino proposto agli adolescenti
e ai giovani, che racchiude momenti di
confronto e riflessione, preghiera e testi-
monianze, divertimento e iniziative di soli-
dariet e servizio, nel tentativo di aiutare i
pi giovani a percepire e sperimentare
che la fede non pu che coinvolgere tutti
gli aspetti della vita, perch Dio ci ama
cos come siamo e pervade tutto di noi.
E allora, ecco i gioved sera dedicati agli
incontri per riflettere insieme, per ascolta-
re e incontrare dei testimoni, per pregare
o meditare, ma anche le domeniche in
oratorio a servizio dei pi piccoli come
animatori, le serate trascorse insieme per
fare festa, i momenti di attivit per la pre-
parazione di questa o quella iniziativa. In
tutto questo, dopo il mese missionario che
ha visto la festa del G.A.M. allietata
dallaperitivo equo- solidale e dal colorato
gazebo promozionale, dalla mostra foto-
grafica preparata con cura da! "gruppo
del gioved e dalle matite vendute per il
progetto di P. Philip, il mese di Novembre
ha visto i giovani protagonisti di una rac-
colta alimentare a favore della mensa
diurna di Como,
Le Suore Vincenziane, che ogni giorno
cucinano e servono pasti caldi con laiuto
di numerosi volontari per le persone sen-
za dimora che vivono sulla strada o si ar-
rabattano in alloggi di fortuna, sono rima-
ste davvero impressionate per la quantit
di viveri raccolti e consegnati dai giovani
la domenica sera, oltre che per la loro vi-
vacit e disponibilit.
Ancora una volta dobbiamo perci ringra-
ziare questi ragazzi/e e i loro giovani cate-
chisti, per limpegno che hanno dimostra-
to nella distribuzione dei volantini, nella
raccolta, imballaggio e consegna degli
scatoloni a Como, augurandoci che sap-
piano approfittare anche di questa occa-
sione per continuare a compiere un cam-
mino di crescita che li veda come prota-
gonisti della loro vita e non semplici fruito-
ri di beni di consumo, come spesso la no-
stra societ e gli adulti sembrano chiede-
re loro di essere. Un augurio che da
estendersi anche a tutti gli adulti, perch
sappiano utilizzare gli stimoli offerti dai
vari gruppi e persone che allinterno della
nostra comunit parrocchiale, condividen-
do idealit, energie e tempo cercano di
proporre occasioni di riflessione e condivi-
sione sperimentando da subito la serenit
che viene dallessere uniti, nonostante le
diversit. Occorre, infatti, cercare di pas-
sare dalla sporadicit di iniziative che
coinvolgono per la loro validit e impor-
tanza, alla continuit delle stesse, perch
nessuno di noi s pu ritenere esente nel
proprio ambito di vita dal tentativo di co-
struire uno stile di vita diverso, in cui ad
emergere ed essere valorizzato finalmen-
te sia luomo, tutto luomo e tutti gli uomini
(e ovviamente anche le donne).
La ricerca di pace, solidariet, giustizia,
amore, accompagnata dallentusiasmo e
dalla gioia, non pu essere infatti preroga-
tiva dei giovani che, nonostante tutto,
spesso ci sono di esempio in un cammino
che gli adulti sembrano quasi non credere
pi possibile, ma che da sempre costitui-
sce il centro del messaggio evangelico.
L
!
invito chiaro.. .a noi rispondere!!
Erminia
DALLINFORMAZIONE ALLA...
FORMAZIONE
a cronaca degli ultimi efferati de-
litti di giovani donne a Garlasco e
a Perugia (e di altri meno seguiti
mediaticamente), al di l degli sviluppi
giudiziali ancora lontani dalla loro con-
clusione, pongono interrogativi e solle-
citano riflessioni che travalicano la na-
tura e le circostanze dei fatti specifici.
Sempre pi spesso le donne risultano
oggetto di cieca violenza da parte degli
uomini con un preoccupante, esponen-
ziale aumento di episodi criminosi
compiuti a loro danno da coloro che
fanno parte della loro cerchia affettiva
(ex mariti o conviventi, fidanzati, com-
pagni di scuola). Ci che appare scon-
volgente come un sentimento di ami-
cizia, di simpatia o addirittura di amore
possa repentinamente trasformarsi,
per oscure ragioni, in odio incontrolla-
to. Molti commentatori hanno cercato
di indagare i possibili motivi di tali de-
vastanti comportamenti. Al centro delle
loro riflessioni emerge lincapacit di
molte persone di vivere autenticamen-
te rapporti umani sereni nella societ
doggi, basata sul profitto e sulla so-
praffazione, costretta ad inseguire il
miraggio del benessere a tutti i costi.
Vorrei qui proporre una considerazione
avanzata dal filosofo Umberto Galim-
berti in un suo recente saggio, che mi
parsa particolarmente efficace. Egli
afferma che il nostro sistema scolasti-
co sempre pi preoccupato di fornire
conoscenze, di monitorare le compe-
tenze nelle diverse discipline, di stare
al passo coi tempi potenziando nei pro-
grammi lacquisizione delle nuove tec-
nologie, come luso del computer, ma
tralascia colpevolmente quello che vie-
ne denominato dagli psicologi il "ma-
L
lessere emozionale" dei ragazzi. Il ri-
sultato che la scuola ha perso cos
progressivamente la sua specificit
educativa per proporre prioritariamente
abilit funzionali al mondo della produ-
zione, che necessita certo di tecnici
professionalmente preparati, ma tra-
scura di accompagnare i giovani nel
loro percorso di formazione umana,
contribuendo a farli crescere come
"analfabeti emozionali". Questo ruolo,
a cui la scuola sembrata via via abdi-
care negli ultimi anni, non pu certo
essere delegato solo alla famiglia, che
sta vivendo unevidente crisi didentit.
inquietante pensare come, nei dram-
matici casi sopracitati, il rapporto tra
vittima e carnefice sia basato sullegoi-
smo dei sentimenti, su una relazione
(se cos si pu definire) che si ferma
alla superficialit. In un recente corso
sul bullismo a scuola, cui ho avuto
modo di partecipare qualche mese fa,
il relatore (un sociologo dellUniversit
Cattolica di Padova) insisteva nel ri-
chiamare i docenti a far riscoprire agli
alunni il valore dellamicizia. Molti ra-
gazzi, infatti, non sanno praticare
lempatia (cio la capacit di mettersi
nei panni degli altri), non sanno utiliz-
zare lintelligenza emotiva, non sono in
grado di gestire i conflitti, di valorizzare
le differenze di sesso, di idee, di sensi-
bilit, non rispettano se stessi e gli altri,
faticano a gestire le emozioni. Tornare
allora ad educare, tenendo sempre
presente il monito di Saint Exupery,
lautore francese del "Piccolo Principe"
che scriveva: "Non si vede bene che
col cuore. Lessenziale spesso invisi-
bile agli occhi".
Maurizio

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