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N. 211
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MERCOLED 3 SETTEMBRE 2014 EURO 1,50
CON LE MONDE DIPLOMATIQUE + EURO 1,50
Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento
postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004
n.46) art. 1, comma 1, Aut. GIPA/C/RM/23/2013
VENEZIA 71| PAGINA 12
Franco Maresco,
viaggio nellorrore
del Belpaese
Folli venti di guerra
per la crisi in Ucraina.
Gli Usa allertano
la Nato, riunita domani
a Cardiff: gi oggi
esercitazioni militari
contro la Russia.
Mogherini,
allEuroparlamento:
colpa di Putin.
Poi ci ripensa, parla
di soluzione politica
e spiragli nei colloqui
con Mosca di Misk.
Ma lAlleanza tira
dritto. Assassinata
a Kiev deputata
di sinistra PAGINA 7
OLEUROPA
OLANATO
Tommaso Di Francesco
Con Belluscone-Una storia siciliana il creatore di Cini-
co tv va oltre la storia della liaison fra Berlusconi e la
Sicilia per raccontarci le macerie del presente italiano.
U
naltra atrocit nella guerra tra Isis e
Stati Uniti: ieri sera il secondo ostag-
gioUsa, il reporter StevenSotloff, sa-
rebbe stato ucciso dai miliziani di al-Ba-
ghdadi. Decapitato, come James Foley. Un
video mostrerebbe un miliziano in nero uc-
cidere conuncoltelloSotloff inunluogo de-
sertico (sempre inIraq). Per ora non ci sono
conferme del video a Washington, impegna-
ta in raid per liberare Amerli, citt sciita tu-
rkmena. Qui luned andata in scena la
guerra civile irachena: arrivato il premier
uscente Al Maliki a rivendicare il ruolo del-
le milizie sciite. CRUCIATI |PAGINA 6
L
a maggioranza dei mem-
bri della Commissione
Ue non capisce nulla di
questioni mondiali. Vedi il tentati-
vo di far entrare nella Ue lUcrai-
na. megalomania hanno po-
sto a Kiev la scelta o Ue o Estci
vuole una rivolta del Parlamento
europeo contro gli eurocrati di
Bruxelles, cos si rischia la terza
guerra mondiale: (prima di quel-
le di Bergoglio) sono le parole al-
larmate dellex cancelliere tede-
sco Schmidt in unintervista alla
Bild di tre mesi fa che non parla
ancora di ingresso esplosivo di
Kiev. Pericolo sul quale, contenta-
tivo non riuscito di influenzare le
scelte di Obama che invece rilan-
cia il riarmo atlantico sulla base
del presunto sconfinamento-inva-
sione russa dellUcraina, si sono
pronunciati gli ex segretari di Sta-
toUsa Kissinger e Brzezinski e per-
fino lex capo del Pentagono del-
lamministrazione Obama, Robert
Gates che nel suo libro di memo-
rie ha scritto: Lallargamento cos
rapido della Nato a est un errore
e serve solo ad umiliare la Russia,
fino a provocare una guerra. Non
servito a nulla a quanto pare.
Lamentano i governi europei
che in gioco lunit territoriale
dellUcraina e Federica Mogheri-
ni, Mrs Pesc in pectore davanti al
Parlamento europeo, per farsi per-
donare di essere considerata filo-
russa dati gli interessi dellEni, ha
la faccia tosta di accusare: col-
pa di Putin. Se gli stava veramen-
te a cuore lunit territoriale del-
lUcraina, perch i governi euro-
pei insieme alla Nato e agli Usa
con tanto di capo della Cia John
Brennan, senatori repubblicani
guidati da McCain e segretario di
stato Kerry tutti su quella piazza,
hannoalimentato e sostenuto dal-
la fine del 2013 fino al maggio
2014 la rivolta, spesso violenta e di
estrema destra, di Piazza Majdan
che ha rimesso di fatto in discus-
sione lunit territoriale del Paese.
Mentre lambasciatrice Usa man-
dava affan... lEuropa. Era colpa di
Putin anche la rivolta di piazza
Majdan? Magari perch aveva soc-
corso, pronta cassa, le richieste di
Kiev quando lUe se ne lavava le
mani in preda alla sua crisi?
CONTINUA |PAGINA 7
IRAQ, LEX PREMIER AL MALIKI RIVENDICA AGLI SCIITI LA PRESA DI AMERLI
Isis, copione barbaro:
Decapitato Sotlof
Il pazzo atlantico
Per il rilancio della politica indu-
striale arriva in soccorso della
traballante ministra Federica
Guidi una societ di consulenza
teutonica. Ieri, prima riunione
della task force con gli uomini
della filiale italiana di Rolando
Berger, il 77enne magnate delle
consulenze economiche, convo-
cati insieme a professori bocco-
niani FRANCHI |PAGINA 3
Stamattina alle 10 il governo
svela il patto educativo - non
la riforma - sulla scuola. Si pu
discutere fino al 15 novembre,
poi da gennaio si parte. La mini-
stra Giannini: Vogliamo abolire
gli scatti di anzianit degli inse-
gnanti e basarli solo sul merito.
Dellassunzione di 100mila pre-
cari, per ora, non c pi traccia
CICCARELLI |PAGINA 2
C
on grande enfasi mediatica,
il governo Renzi ha annun-
ciato che partita una nuova
riforma della Pubblica Ammini-
strazione. Inrealt, siamo inpresen-
za di unoperazione che ha uncarat-
tere, contemporaneamente, regres-
sivo (come quella annunciata sulla
scuola) e di pura immagine, metten-
do insieme provvedimenti che ridu-
cono diritti dei lavoratori pubblici e
sindacali, come il ricorso alla mobi-
lit obbligatoria e la riduzione dei
distacchi e dei permessi sindacali re-
tribuiti. CONTINUA |PAGINA 15
Da Berlino e Madrid ieri Alfano
ha ricevuto il sostegno che cerca-
va per Frontex plus, loperazione
che sostituir da novembre
Mare nostrum nel controllo del-
limmigrazione nel Mediterraneo.
In cambio la Germania ha ottenu-
to il rafforzamento dei controlli
sulla frontiera tra i due Paesi.
Mentre Grillo lancia lallarme tbc
CONTINUA |PAGINA 5
SCUOLA
Oggi alle 10
si svela
il mistero
renziano
SVILUPPO ECONOMICO
Piano industriale,
consulenti
alla tedesca
al ministero
INTERVISTA A MICHELA DE GIORGIO
Le donne al lavoro
nella Grande Guerra
ALESSANDRA PIGLIARU l PAGINA 10
IMMIGRAZIONE
Frontex plus,
s della Spagna
e (condizionato)
della Germania
REPORTAGE DALLA BIRMANIA
La lunga marcia
delle donne dAsia
LUCIANA CASTELLINA l PAGINE 8, 9
ANDER FOGH RASMUSSEN, LUSCENTE SEGRETARIO NATO PRONTO AL SUMMIT DI CARDIFF/REUTERS
GOVERNO E CGIL
Funzione pubblica
del sindacato
Corrado Oddi
BIANI
SIRIA |PAGINA 6
Dalle Alture del Golan
al via loffensiva jihadista
per la presa di Damasco.
Lambiguit dIsraele
MICHELE GIORGIO
pagina 2 il manifesto MERCOLED 3 SETTEMBRE 2014
Roberto Ciccarelli
A
lle 10 di questa mattina il
mistero renziano sulla
scuola sar rivelato. Sul si-
to passodopopasso.italia.it ver-
ranno pubblicate le linee gui-
da del patto educativo: La
buona scuola. E non chiamate-
la riforma della scuola, ha pre-
cisato il presidente del Consi-
glio. Le proposte verranno sotto-
poste aduna consultazione pub-
blica e online dal 15 settembre
al 15 novembre. Nella legge di
stabilit, ha annunciato ieri Ren-
zi nella sua newsletter Enews,
verrannoinserite le prime risor-
se e da gennaio il governo si
impegnato a produrre i primi
provvedimenti legislativi.
Proporremo agli insegnanti -
ha spiegato - di superare il mec-
canismo atroce del precariato
permanente e della supplentite,
ma chiederemo loro di accetta-
re che gli scatti di carriera siano
basati sul merito e non sempli-
cemente sull'anzianit: sareb-
be, sar, una svolta enorme. Il
passaggio sancito: dalla con-
trattazione nazionale, e dalla
carriera basata sull'idea di ser-
vizio pubblico, si passer alla
meritocrazia: uncontratto vin-
colante per l'individuo sia inter-
mini economico-finanziari (pi
lavori, pi vieni valutato, pi vie-
ni pagato) che in termini morali
(l'insegnante, o lo studente,
nonbravi non sono eccellen-
ti e efficienti, e quindi verran-
no esecrati?).
Per fare questo sar necessa-
rio introdurre dosi massicce di
valutazione per misurare i
meriti (e gli stipendi) di docen-
ti e studenti (con le prove Inval-
si). Ufficialmente per trasforma-
re insegnanti e famiglie in co-
munit educanti, altra espres-
sione renziana. Concretamente
per delineare una societ dei
controlli e delle sanzioni per
valutare e punire i meriti e i de-
meriti degli individui.
Quella che stiamo elaboran-
do non l'idea di stabilizzare i
precari ha detto ieri da Bruxel-
les il ministro dellIstruzione Ste-
fania Giannini - Quello che vo-
gliamo fare mettere fine a que-
sto metodo negativo che ha sof-
focato la possibilit di crescita
della scuola italiana. Bisogna ve-
ramente cambiare il sistema e
questo si abbina a un cambio
delle regole del gioco.
L'esegesi di queste dichiara-
zioni resta difficile perch con-
trastano con l'annuncio di sta-
bilizzare 100 mila precari dal-
le graduatorie ad esaurimento
o abolire quelle di istituto. Tra
le righe forse si vuole attribuire
la supplentite (altra invenzio-
ne linguistica di Renzi) ai do-
centi precari che da anni dan-
no una parvenza di normalit
alla scuola italiana. Proprio co-
me se fosse una malattia dei
singoli, non una degenerazio-
ne del sistema scolastico che
precarizza 280 mila persone
nelle graduatorie e 337.458
iscritte nella terza fascia.
anche probabile che il gover-
no non abbia le risorse per fi-
nanziare una simile impresa.
Renzi ieri ha evocato il passepar-
tout della spending review,
una coperta stretta utile per tut-
te le stagioni. Qualora riuscisse
nellimpresa, quella del gover-
no sar una normale attivit di
sostituzione al lavoro delle
90-100 mila persone che an-
dranno in pensione dal 2015 al
2022. Resta da capire, e non
detto che lo scopriremo questa
mattina, il destino riservato ai
precari che non rientreranno
nella stabilizzazione-che-non-
si-pu-chiamare-stabilizzazio-
ne. Si parla di una riforma del
reclutamento dei docenti a
partire dall'universit. Un prov-
vedimento reso necessario dal
caos disumano prodotto dai pre-
decessori della Giannini (Gelmi-
ni-Profumo-Carrozza) sull'abili-
tazione all'insegnamento dopo
la chiusura nel 2007 delle Siss.
Oggi frazionato tra Tfa, Pas,
senza dimenticare gli idonei o
i vincitori senza cattedra gene-
rati dal concorsone del 2012.
Tra incognite e auspici, nel
frattempo si pu apprezzare la
portata ideologica dell'operazio-
ne. La scuola, ha detto ieri Renzi,
alfa e omega di tutto. Come
nel 2008 con la riforma Gelmini,
anche oggi la scuola la cono-
scenza e il suo rapporto con
l'istruzionetecnica eprofessiona-
lizzante vengono usati come lo
sfondo dove proiettare le ombre
di un progetto neoliberale di so-
ciet. In questa chiave si pu in-
terpretare la trasformazione dei
dirigenti scolastici in manager di
una scuola-azienda; l'introduzio-
ne dell'inglese e dell'informatica
(coding cos si esprime Renzi)
sin dalle materne; il modello te-
desco constage e apprendistato
a scuola (pallino della Gelmini,
poi della Fornero, che riscuote
consensi tra i sindacati). In atte-
sadi capirecome opererl'orga-
nicofunzionale arete prospetta-
to ai neo-assunti o ai precari, al
momentosimileal lavoroachia-
mata. Le fabbriche, come la
scuola, funzionano gi cos.
A
spiranti fisioterapisti, logopedi-
sti e infermieri stamattina parte-
ciperannostamattina ai test a ri-
sposta multipla necessari per iniziare
a studiare nelle facolt a numero chiu-
so dedicate alle professioni sanitarie.
Ci sono 85mila aspiranti studenti per
25mila posti disponibili. Nel frattem-
po gli esclusi dai test a medicina che si
sono tenuti per la prima volta nello
scorso aprile, continuano a sperare
nei ricorsi o frequenteranno facolt af-
fini in attesa del 2015, quando il test
verr abolito come promesso dal mini-
stro dellIstruzione e delluniversit
Giannini. Al suo posto prevista un
nuova modalit di numero chiuso che
passa per test edesami a fine anno sul-
lesempio francese. La proposta sta-
ta contestata dai rettori per motivi logi-
stici. Il modello francese molto seve-
ro: passa solo 1 studente su 5.
Controi test daccessoalle professio-
ni sanitarie e alle facolt di scienze del-
la formazione oggi protesteranno gli
studenti: Esistono ragioni politica-
mente credibili per escludere pi di 60
mila studenti dai corsi di laurea scel-
ti?- domanda Riccardo Laterza, porta-
voce nazionale della Rete della Cono-
scenza - La bufala del merito e la vo-
lont di continuare sulla strada del de-
finanziamento dell'universit pubbli-
ca non possono giustificare l'azzardo
che i test rappresentano per tutte e tut-
ti. Nonsi pu precludere cos, conpro-
ve arbitrarie e dannose, estese a molto
pi della met dei corsi di laurea, la
scelta del proprio percorso universita-
rio a migliaia di studenti e studentes-
se. La Rete della Conoscenza chiede
la convocazione di un tavolo naziona-
le di confronto per ripensare le politi-
che del governo sull'istruzione. Laboli-
zione del test a Medicina viene defini-
to strumentale dal portavoce del co-
ordinamento universitario Link Alber-
to Campailla: Il ministroGiannini do-
vrebbe affrontare il problema struttu-
rale che porta a partecipare a questi
test unnumero spropositatodi studen-
ti rispetto alla scarsit di risorse e posti
disponibili negli atenei . Il sistema non
funziona. Gli studenti di Link hanno
annunciato volantinaggi e azioni negli
atenei da oggi e per i prossimi 20 gior-
ni di test. In Italia - sostengono Udu e
Rete degli Studenti medi - sono pi
del 57% i corsi a numero programma-
to e continuano ad aumentare di anno
in anno: il dato costituzionale per cui
l'istruzione dovrebbe essere accessibi-
le a tutti rilevante solo sulla carta ma
non nella realt.Non basta ripensare
i test - afferma Alberto Irone (Udu) - bi-
sogna investire sullorientamento. An-
che loro protesteranno oggi contro
prove inique e fallaci.
L
Italia penultima
in percentuale
(8%) per volume
di spesa pubblica dedica-
ta allistruzione rispetto al
complesso delle spese
pubbliche totali. Dopo di
noi, nella graduatoria dei
27 paesi europei, solo la
Romania (7,4%). I dati del-
lEurostat, listituto di sta-
tistica europeo, sono rela-
tivi al 2011 e ci dicono che
i paesi europei hanno in-
vestito nella scuola una
media del 9,7%. Al primo
posto per percentuale di
spesa c Malta (16,75%),
seguita da Cipro (14,42%),
Estonia (13,16%), Danimarca (12,91%), Litua-
nia (12,79%), Lettonia (12,13%), Irlanda
(11,98%), Svezia (11,81%), Belgio (11,59%),
Finlandia (11,45%), Polonia (10,97%), Slove-
nia (10,35%), Austria (10,21%), Olanda
(10,18%), Portogallo (10,16%) Spagna
(10,14%), Repubblica Ce-
ca (10,14%), Germania
(9,78%), Francia (9,77%),
Slovacchia (9,59%), Re-
gno Unito (9,49%), Bulga-
ria (8,91%), Ungheria
(8,87%), Croazia (8,63), e
in coda Italia (con
l8,08%) e la Romania
(7,47%).
Il rapporto dellOcse
conferma i dati: con una
spesa per listruzione pari
al 9% del totale della spe-
sa pubblica la penisola
al 31esimoposto su32 pa-
esi presi in considerazio-
ne, contro una media Oc-
se del 13%. Solo il Giappo-
ne pi avaro sulla scuola. LItalia sopra la
media per la scuola dellinfanzia (nona su 34
paesi) e la primaria (decima su 35), mentre
scende sotto la media per la scuola seconda-
ria (18esima) e per listruzione universitaria
(24esima).
Scuola, svelatoil misteroren
MILLENNIUM
Giannini: Non stabilizzeremo i precari, metteremo
fine al metodo negativo che soffoca la scuola italiana
Annunciazione
EMILIA ROMAGNA
Venerd 5 settembre
ARGILLA ITALIA Dal 5 al 7 settembre la
citt di Faenza ospiter ceramisti, artisti e
professionisti del settore della ceramica artisti-
ca e artigianale per la quarta edizione di Argil-
la Italia, lappuntamento biennale con il festi-
val della ceramica per le vie e le piazze del
centro storico, organizzato dal Comune di Faen-
za e Aicc Associazione Italiana Citt della
Ceramica. Argilla si affermata, nel corso delle
passate edizioni, come uno dei principali festi-
val della ceramica a livello europeo. Info: www.
argilla-italia.it.
Faenza
LAZIO
Gioved 4 settembre
INEUROFF Settima edizione (4- 7 settembre)
del Festival inEURoff - Racconti e Incanti. Pro-
mossa ed organizzata dalla Compagnia Onda-
durto Teatro (Il gesto, lacrobatica, il testo, il
teatro-danza, sono parti essenziali della loro
creazione artistica, unita allutilizzo di macchi-
ne scenografiche in movimento, effetti pirotec-
nici, giochi dacqua, video, musica dal vivo), la
kermesse sar un vero e proprio connubio tra
teatro urbano, nuovo circo, performing arts e
video art, dove arti classiche, documentari e
spettacoli dalle grandi dimensioni, si uniranno
per celebrare il confluire di differenti linguaggi
espressivi ed arti performative Programma:
www.ineuroff.it infoline: 3395954230
Scalinata Monumentale Museo Civilt
Roman, largo Agnelli, Roma
Luned 8 settembre, ore 21
GAROFANO VERDE Nuova edizione per
Garofano verde (8-9-10 settembre) Garofano
verde, scenari di teatro omosessuale, una ras-
segna a cura di Rodolfo Di Giammarco. Tre gli
appuntamenti in programma: luned 8 la Com-
pagnia Vucciria Teatro propone Io, mai niente
con nessuno avevo fatto di Joele Anastasi,
anche regista e co-interprete con Enrico Sorti-
no e Federica Carruba Toscano. Marted 9
Teatri Uniti presenta Birre e rivelazioni di
Tony Laudadio, con un confronto scomodo e
progressivo tra due adulti, Roberto De France-
sco e Andrea Renzi. Mercoled 10 Un bacio,
di Ivan Cotroneo per Iaia Forte, Enzo Curcur e
Matteo Lai.
Teatro Argentina, Largo Argentina,
Roma
PUGLIA
Gioved 4 settembre
TALOS FESTIVAL Si apre domani la manife-
stazione ideata e diretta dal trombettista e
compositore ruvese Pino Minafra, propone
anche questanno un cartellone ricco di concer-
ti, produzioni originali, mostre e masterclass.
Tra gli ospiti Keith Tippett e la moglie Julie,
Tankio Band, Antonello Salis, Instant Compo-
sers Pool Orchestra, Gianluigi Trovesi, Han
Bennink, Louis Moholo, Klaus Paier e Asia
Valcic Duo, Cesare Dell'Anna e Girodibanda.
Info: www.talosfestival.it
Ruvo di Puglia (Ba)
TOSCANA
Gioved 4 settembre
METAROCK FESTIVAL Ventinovesima edizio-
ne del Metarock Quality POPular Festival 2014:
la storica manifestazione questanno prevede
quattro serate (4-7 settembre) protagonisti
indiscussi della musica italiana. Da Caparezza
(eccezionalmente in Piazza dei Cavalieri) ai
pisani Zen Circus, dalla Bandabard fino a
chiudere con gli Afterhours di Manuel Agnelli e
lo spettacolo equestre di Giovanni Lindo Ferret-
ti. Ogni concerto sar poi aperto dai migliori
talenti toscani e non per un totale di 14 artisti
in scena nella 4 giorni toscana.
Pisa
Tutti gli appuntamenti:
eventiweb@ilmanifesto.it
Caro manifesto, stavo per scrive-
re caro Giorgio ma cos conti-
nuando non avrei potuto, il dolo-
re, lacrime avrebbero offuscato
la scrittura, non avrei pi distinto
i tasti. Ti ho letto e riletto, una
infinit di volte. Ti ho sentito al
telefono, avevo avuto bisogno di
sentirti su Expo, e per altre cose.
La tua voce, la tua disponibilit,
incredibile, una volta, si sarebbe-
ro dette normali, da compagni.
Oggi, non pi scontato niente
e sono le qualit umane pi che
quelle politiche a contare. Appe-
na saputo, una fitta, ho cambia-
to cellulare, internet fuori uso,
questi maledetti temporali dago-
sto, uno schifo destate che si
portata via anche te, ho cercato
numeri della redazione di Mila-
no, non li ho trovati.
Ci sono anchio, ci sono anchio
a dire a tuo padre che un poco
della tua luce lhai donata anche
a me. Non nulla, non niente,
non consola ma quello che mi
viene. Abbraccio Luca, abbraccio
i compagni milanesi che ti han-
no apprezzato ed hanno lavorato
con te. La vignetta di Biani, luo-
mo che si alza...
Siamo una piccola comunit,
noi, lettori, sostenitori de Il Mani-
festo, ancora questa estate, in
treno, con mio figlio, verso Saler-
no, scorto un altro con una co-
pia del giornale, una chiacchie-
ra, unamicizia. Questo, carissi-
mo Giorgio, questo voler restare
uniti, insieme, ci caratterizza.
Una comunit di valori, piccola e
grande. Quando qualcuno man-
ca lutto , vuoto. Che le paro-
le gentili, accorate che ho letto,
che stiamo leggendo, contribui-
scano ad alleviare il dolore e a
cementare unidea, un progetto
antico di solidariet ed egua-
glianza. Vi chiedo scusa, forse
ho detto troppo o troppo poco.
Mi unisco agli amici, ai compa-
gni e compagne de il manifesto.
Teodoro Margarita
Ho appreso solo ora che Giorgio
non pi.... E faticoso superare
il senso di vuoto e sgomento e
scrivere parole mai come in que-
sto caso inadeguate; ma devo,
voglio testimoniare anchio che
bella figura sia stato Giorgio e
che perdita rappresenti per tutti
quelli che hanno avuto la fortuna
di apprezzare le sue qualit uma-
ne e politiche. Nel sentire che
gi ci manca il mio pensiero va
alla famiglia e a Luca che ab-
braccio forte.
Antonello Patta
Il sequestro di stato che perdura
ormai da quasi mille giorni mi
impedisce di dargli lultimo salu-
to e pertanto con questa lettera
affido il mio pensiero a Leonardo
Vecchiolla detto Chucky che ieri,
luned 1 settembre 2014, ha de-
ciso di abbandonare questa infa-
me vita terrena per un mondo
che speriamo tutti sia veramente
migliore e giusto. Con le lacrime
agli occhi mando il mio pi pro-
fondo sentimento di vicinanza
umana ai famigliari di Leonardo
e in particolar modo alla sua cre-
atura di soli tre anni che da og-
gi, purtroppo, non avr pi un
padre. Sono tante le sensazioni
che attraversano il mio corpo e
la collera mi assale. Grido, con
la voce che mai nessuna galera
potr soffocare, la mia rabbia
contro un sistema fascista che in
modo diretto responsabile del-
la morte di Leonardo.
Hanno con accuse infondate e
senza uno straccio di prove sbat-
tuto, nei giorni seguenti gli scon-
tri di Roma del 15 ottobre 2011,
Leonardo in galera segnando per
sempre la sua vita.
So cosa significhi essere accusa-
to ingiustamente e per di pi per
reati che non dovrebbero nean-
che esistere nel nostro ordina-
mento giuridico perch figli del
Fascismo, ho vissuto anche io
una carcerazione inumana e co-
nosco, e non mi vergogno a dir-
lo, quei pensieri che hanno porta-
to Leonardo a compiere quel ge-
sto estremo.
Oggi il giorno del dolore e che
le lacrime solchino pure il nostro
viso, ma da domani ricordiamoci
di onorare Chucky tornando a
lottare attivamente contro tutte
quelle ingiustizie per le quali lui
combatteva in prima linea. Lo
dobbiamo a Chucky ed a anche
a noi stessi.
Che la terra ti sia lieve Compa-
gno Chucky, per te continueremo
a resistere.
Davide Rosci, detenuto politico
per gli scontri di Roma del 15
Ottobre 2011
Larticolo di Tommaso Di France-
sco sulla nomina della Mogherini
davvero prezioso! Non solo
apprezzabile il lapidario giudizio:
la persona giusta al posto giu-
sto, visto che la politica estera
europea (e non solo quella)
gi decisa da Washington e dal-
la Nato e una nullit come la
nuova Mrs. Pesc perfetta per la
parte; ma anche una serie di sin-
tetiche e giuste considerazioni su
tutti i precedenti orrori della poli-
tica europea (ed italiana in parti-
colare) in Iraq, Jugoslavia, Libia,
Siria, ecc.
Vincenzo Brandi
Cari compagni, nellarticolo com-
parso ieri 2 settembre venivano
riportate le frasi scritte su face-
book dalla figlia di uno dei fuci-
lieri che sono in attesa di proces-
so in India. Sarebbe il frutto di
una comprensibile frustrazione
l accostamento che fa la ragaz-
za tra il mancato ritorno di suo
padre e laccoglienza ai migranti
che bucano le ruote e vogliono
soldi. Viene considerato sacro-
santo e scomposto, comprensi-
bile ma non condivisibile uno
sfogo che colloca nella stessa
frase, quindi su un piano para-
gonabile, liter giudiziario di chi
accusato di omicidio di due
pescatori inermi, e il soccorso a
chi vittima di guerre e perse-
cuzioni. Il ruolo che il manifesto
svolge nelle vicende attuali, co-
s cariche di mistificazioni da
parte degli organi di potere,
lodevole ed innegabile. Ma pro-
prio a causa di questi tempi
che corrono, anche una certa
attenzione agli aggettivi che si
usano parrebbe opportuna. Con
affetto e vicinanza.
Claudio Buonanno
Arriver in Italia il Ku Klux Klan
dei beni culturali? LItalia sta ri-
schiando grazie al governo del
fare (danno) di alimentare la
nascita di una sorta di Ku Klux
Klan che avr come obiettivo il
disfacimento dei Beni culturali.
Questo neo K.K.K. allitaliana
avr il nome di Commissione re-
gionale ad hoc che avr il compi-
to di sconfessare e "crocifiggere"
le Sovrintendenze, gi poco effi-
caci, a discapito dei Beni Cultura-
li e dei centri storici e del pae-
saggio per far s che sindaci del
fare ovvero di fare quanto pi
danno alle bellezze italiane. Pe-
raltro di questi sindaci che per-
mettono che i nostri beni cultura-
li, unici nel panorama internazio-
nale, possano essere violati e
sacrificati alla prepotenza del
cemento e della loro mercificazio-
ne ve ne sono gi troppi. Visto
che siamo in tema spending re-
view perch non sopprimere di-
rettamente le Sovrintendenze da-
to che il loro parere varr meno
di zero se passa lidea, condivisa
dai tanti Soloni italiani, del Mi-
nistro ai Beni Culturali France-
schini?
Alfio Lisi
COMMUNITY
l
e
l
e
t
t
e
r
e
FUORILUOGO
Unapiantadi canapanon reato
Franco Corleone
C
he parte decider di interpretare
lAutorit per le garanzie nelle comu-
nicazioni rispetto al ventilato matri-
monio tra Telecom e Mediaset? Far don
Rodrigo o don Abbondio? Oppure, come
dovrebbe, ricorder innanzitutto che lo
stesso Testo Unico sulla radiodiffusione
del 2005, peraltro voluto dallex ministro
Gasparri, impedisce persinoil fidanzamen-
to? Il divieto sta nel comma 11 dellarticolo
43, verosimilmente pensato allepoca per
impedire qualsiasi feeling tra lex monopo-
lista delle telecomunicazioni e la Sky di
Murdoch. Vedi leterogenesi dei fini. Ieri la
norma proteggeva il Biscione, oggi lo fre-
na nella nuova discesa in campo.
Tuttavia, il capitalismo di questepoca
sgradevole non guarda in faccia a nessuno
e chiss- quel comma magari verr rotta-
mato in uno dei prossimi 998 giorni.
In verit, tra le mille bolle blu evocate
dal premier, non c neanche un cenno al
problema dei media vecchi e nuovi, ma for-
se proprio il silenzio parla pi di tante pa-
role. Vale a dire, disco verde alle peripezie
di unmercato che inItalia tuttora soggio-
gato alle logiche del vecchio duopolio Rai-
Mediaset, con la novit che il servizio pub-
blico interpreta il ruolo del coro dellAida:
tra il partiampartiam e il movimento rea-
le passa un bel po di tempo. Perch, altri-
menti, il presidente di Telecom si sarebbe
tanto esposto inuna recente intervista sul-
le nozze del secolo?
Telecom un antico oggetto del deside-
rio del gruppo di Berlusconi, ma finora ta-
le rimasto. Stiamo ora a vedere. Certo,
una via meno diretta (per dribblare la leg-
ge, inunpaese ricco di precedenti inmate-
ria) potrebbe essere laffidamento della
pratica matrimoniale a Bollor, il patrondi
Vivendi, tradizionalmente ben visto ad Ar-
core. La societ francese sta pensando di ri-
levare la quota di Telecomposseduta dalla
spagnola Telefonica, cui ha ceduto la sua
societ brasiliana Gvt , vincendo la guerra
di agosto con Telecom.
Un apparente pasticcio, che apre una
nuova fase del e nel villaggio globale. Elin-
tesa tra i gestori delle reti, come le storiche
aziende telefoniche, e i produttori di conte-
nuti la chiave per la sopravvivenza. Altri-
menti, i signori dellera di Internet, da Goo-
gle in poi, spadroneggeranno senza oppo-
sizione.
Di fronte a tutto questo il governo italia-
no davvero non ritiene di dire (e fare) nul-
la? Neppure i cultori del liberismo sfrenato
si sono storicamente ritratti dallattenzio-
ne al settore dellinformazione, vero siste-
ma nervoso della democrazia. Vedere per
credere. Grazie a TelecomItalia possibile
seguire in streaming i lavori dellIgf (Inter-
net governance forum), in corso a Istanbul.
Nella seduta di apertura di ieri si sono sus-
seguite alle tribuna realt dal Bangladesh,
alla Colombia, alla Costarica- in passato
lontane e marginali.
La geopolitica dei media sta cambiando
a velocit digitale, nonpassodopopasso.
E in Europa, tra laltro, avvengono fatti
strani. Il rapporto predisposto da Pascal
Lamy (ex commissario e direttore dellOr-
ganizzazione mondiale del commercio,
pour cause) sulla destinazione delle preli-
batissime frequenze della banda 700 MHz
allunga il brodo del loro passaggio alle reti
mobili di nuova generazione fino al 2020,
lasciandole in balia della televisione. Vetu-
sta, ma sempre influente. chiaro che fino
a che nonsi libereranno risorse tecniche la
banda larga per tutti non ci sar, per dirla
in soldoni.
E sapete chi cera per lItalia nel gruppo
di Lamy? Mediaset, conla tenace consiglie-
ra di amministrazione Gina Nieri. Sembra
di rivedere un film in bianco e nero.
Una recente sentenza della Cassazio-
ne, la 33835 del 29 luglio 2014, ha
affermato con nettezza che la coltiva-
zione di poche piante di marijuana in
un vaso, destinate ad uso esclusiva-
mente personale non costituisce rea-
to secondo quanto previsto dallart.
73 della legge sulla droga 309/90.
La VI Sezione Penale (presidente Mi-
lo, relatore Di Stefano) ha accolto il
ricorso del Pg della Corte dAppello
di Sassari avverso la condanna con-
fermata dalla stessa Corte il 7 febbra-
io 2013 contro P.A. per aver coltivato
due piante di canapa indiana.
La decisione assume un particolare
rilievo perch viene dopo la sentenza
della Corte Costituzionale, la
32/2014, che ha annullato lunifica-
zione del trattamento sanzionatorio
per le diverse droghe previsto dalla
Fini-Giovanardi e sollecitato il Parla-
mento ad affrontare finalmente un
punto controverso che provoca assur-
de persecuzioni, soprattutto di giova-
ni che amano prodursi la sostanza
senza ricorrere al mercato illegale.
Tanti giudici di merito e diverse sezio-
ni della Cassazione si sono confronta-
ti con il senso del dettato della legge
che distingue nettamente tra deten-
zione e coltivazione.
Infatti mentre la detenzione per uso
personale, risulta pacifico, soggetta
a sanzione amministrativa, la coltiva-
zione sempre e comunque comporte-
rebbe una sanzione penale.
Lo spartiacque stato rafforzato dal-
la sentenza 28605 del 2008 delle
Sezioni Unite della Cassazione che
ribadiva che la condotta della coltiva-
zione non poteva essere sottratta al
rilievo penale perch non menziona-
ta nellart. 75 della legge antidroga
tra i comportamenti soggetti ad illeci-
to amministrativo. Aggiungeva anche
una valutazione risibile in quanto la
coltivazione merita un trattamento
diverso e pi grave rispetto alla de-
tenzione, per il solo fatto di aumenta-
re la quantit complessiva di stupefa-
centi presenti sul mercato. Il caratte-
re ideologico, fondato su un pregiudi-
zio moralistico, era reso evidente da
una retorica conclusione: lazione po-
neva in pericolo la salute pubblica,
la sicurezza e lordine pubblico e la
salvaguardia delle giovani generazio-
ni. La sentenza, che si limita ad una
lettura pedissequa, meccanica e su-
perficialmente riduttiva di un fenome-
no storicamente e culturalmente com-
plesso, non ha alcun pregio giuridico
e interpretativo. E infatti stata con-
traddetta dalle sentenze, che abbia-
mo commentato in questa rubrica, di
giudici come Salvini, Pilato, Renoldi
e da alcune sezioni della Cassazione.
La recente sentenza non si confronta
con gli argomenti sostenuti in prece-
denza, in particolare la differenza tra
coltivazione industriale e casalinga,
e la presenza drogante nella pianta,
ma valorizza la destinazione alluso
personale sotto il profilo del principio
di offensivit come delineato dalla
Corte Costituzionale soprattutto nelle
sentenze 360/1995 e 260/2005.
Se da una parte si pone il principio
delloffensivit in astratto rileva la
sentenza dallaltro si pone laccerta-
mento del fatto, loffensivit in con-
creto, affidato al giudice. Si tratta di
una rottura del tab.
La via maestra per quella della
politica. Come sosteneva Giancarlo
Arnao, la Convenzione di Vienna sulle
droghe del 1988, al par. 2 dellart.
3, equipara la coltivazione per consu-
mo personale al possesso e allacqui-
sto. davvero ora che sia definita la
liceit della coltivazione personale o
allinterno dei social cannabis club,
come prevede la legge dellUruguay,
sottraendola alla discrezionalit del
giudice. Bisogna evitare processi inu-
tili, che portano ad assoluzioni per-
ch il fatto non costituisce reato.
La giustizia deve essere liberata dalla
caccia alle streghe.
Vedi il dossier sulla canapa domesti-
ca sul sito www.fuoriluogo.it