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LA BIBBIA - 7

U
na delle affermazioni fondamen-
tali che riguardano la Bibbia, si
riferisce alla realt dellispirazio-
ne delle Sacre Scritture.
Per i cristiani dunque, la Bibbia non
una raccolta di belle storie antiche, come
le abe popolari dei fratelli Grimm. No!
Tutto il testo, dal racconto della creazione
no alle imprese mirabolanti di Sansone,
dalle profezie folgoranti di Isaia no alle
parole di testimonianza dei Maccabei,
ispirato da Dio.
Sappiate anzitutto questo: nessuna
scrittura profetica va soggetta a priva-
ta spiegazione, poich non da volont
umana fu recata mai una profezia, ma
mossi da Spirito Santo parlarono que-
gli uomini da parte di Dio.
(2Pt 1,20-21)
Cosa signica questo? Che Dio ha
illuminato lintelligenza degli scrittori e
dei compilatori dei testi biblici afnch
essi trasmettessero una interpretazione
della storia come storia della Salvezza,
cio come storia degli interventi di Dio a
favore del popolo che si era scelto come
sua eredit.
Ispirazione,
non dettatura
Ci sar forse capitato di vedere dei
quadri o alcune opere darte dove gli
evangelisti sono rappresentati con una
colomba sulla spalla che detta ci che essi
devono scrivere. Si afferm, infatti, no
alla ne dellOttocento, che il testo biblico
era stato dettato dallo Spirito di Dio ai
vari autori coinvolti.
Il modello della dettatura vedeva
nella Bibbia il risultato di una pura e
semplice dettatura verbale da parte di
Dio allagiografo, che risulta cos soltan-
to un copista. Oggi, in ambito cristiano,
questo modello parte integrante dellin-
tegralismo religioso che caratterizza in
particolare alcuni movimenti protestanti
in ambito statunitense: il contenuto della
Bibbia viene direttamente da Dio e perci
privo di errori e va preso alla lettera.
Questo modello presente anche nella
tradizione islamica circa la formazione
del Corano, dettato a Maometto.
Oggi noi conserviamo come fonda-
mentale la certezza che i libri della Bibbia
sono ispirati ma nel senso che Dio ha
dato allintelligenza e al cuore dello scrit-
tore sacro la capacit di leggere la storia
non come un caotico susseguirsi di avve-
nimenti e di fatti, ma come lo svolgersi e
il dipanarsi di una storia damore tra Dio
e il suo popolo, una storia intessuta anche
di tradimenti e di abbandoni, ma sempre
una storia di salvezza, una storia cio
che rivela la volont di Dio di condurre
tutti gli uomini alla gioia, alla felicit. In
questo senso, si dice anche che lautore
principale della Bibbia Dio.
Questo il modello cosiddetto eco-
nomico perch lispirazione vi vista
allinterno delleconomia della salvezza,
cio allinterno dei processi attuati da Dio
e dagli uomini nella storia umana in vista
della salvezza. Qui, allazione di Dio e de-
gli agiogra, si uniscono i fattori storici,
sociali, culturali, linguistici che hanno
inuenzato loperato degli autori umani e
dei destinatari degli scritti biblici.
Gli agiogra
Dunque, la Bibbia ispirata, ma essa
continua a restare opera dei diversi scrit-
tori. Essi non sono stati strumenti mecca-
Quando Dio
si stanc di nascondersi
Attraverso la Bibbia, Dio si rivela ispirando alcuni uomini, gli agiogra-scrittori,
ad intrerpretare gli avvenimenti della storia o la vita di alcune persone come luogo del
suo intervento a favore degli uomini. Cos la storia diventa storia di salvezza?
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8 - LA BIBBIA
nici nelle mani di Dio, ma hanno scritto
conservando la loro personalit, i loro
modi di pensare del loro tempo, la loro
cultura, la loro preparazione e mediante
generi letterari che erano loro propri.
I libri della sacra Scrittura, [...] scrit-
ti per ispirazione dello Spirito Santo,
hanno Dio per autore e come tali sono
stati consegnati alla Chiesa. Ma per
comporre i libri sacri Dio scelse alcuni
uomini e si serv di loro nel possesso
delle loro facolt e capacit, afnch,
agendo egli in essi e per loro mezzo,
scrivessero come veri autori tutte e
soltanto quelle cose che egli voleva
fossero scritte.
(Dei Verbum, 11)
Ciascuno pu notare, leggendo tanto
lAT che il NT lo stile diverso degli agio-
gra.
Al di sotto della scorza
Questo ha conseguenze importanti
perch la parola che udiamo o che leggia-
mo quando ci raccogliamo per meditare
sulle Scritture, non immediatamente
la parola di Dio, ma come un involucro
che la racchiude, come un velo che lav-
volge.
Accogliere la Parola di Dio non signi-
ca quindi solo ascoltare con le orecchie,
ma aprire il cuore allo stesso Spirito di
Dio che lha ispirata afnch, sotto la
scorza delle parole, delle immagini, dei
generi letterari, delle storie, dei racconti,
delle enumerazioni possiamo scoprire
il messaggio che Dio vuole trasmettere
per la nostra salvezza. questa la Parola
di Dio, qualcosa di pi profondo e na-
scosto di ci che leggiamo o ascoltiamo.
Da queste constatazioni nascono alcu-
ni atteggiamenti fondamentali.
Il primo :
Quando si leggono le Scritture bisogna
sempre porsi questa domanda: Cosa
vuole dire Dio a me, alla mia comunit,
con le parole che ho ascoltato?.
E il secondo questo:
Se Parola di Dio non la scorza ma
il contenuto, bisogna tener presente che
la Bibbia vera, non nel senso dellesat-
tezza storica o scientica, ma nella pro-
spettiva religiosa del piano di salvezza.
Questo ultimo punto pu forse essere
spiegato con un aneddoto famoso.
Il cielo della Bibbia e quello di Galileo
Galileo, il celebre astronomo e mate-
matico pisano (1564 - 1642) era giunto,
con i suoi studi, a diffondere la teoria
copernicana delluniverso che, contraria-
mente alla concezione tolemaica pre-
valente al suo tempo, metteva al centro
delluniverso conosciuto non la terra,
ma il sole. Era dunque la terra, diceva
Galileo, che girava intorno al sole e non
viceversa.
Per queste sue idee, espresse per
scritto nellopera Dialogo dei due mas-
simi sistemi del mondo, Galileo fu con-
dotto, nel 1632, davanti allInquisizione
e costretto a riconoscere, contro tutte le
evidenze, che aveva torto anche sulla base
di un passo del libro di Giosu. Questo
passo, che sta allinterno della narrazione
di una battaglia sanguinosa contro gli
Amorrei, dice:
Quando il Signore mise gli Amorrei
nella mano degli Israeliti, Giosu dis-
se al Signore sotto gli occhi di Israele:
Sole, frmati in Gabaon e tu, luna,
sulla valle di Aialon!. Si ferm il sole
e la luna rimase immobile nch il po-
polo non si vendic dei suoi nemici.
Non forse scritto nel libro del Giusto:
Stette fermo il sole in mezzo al cielo e
non si affrett a calare quasi un giorno
intero perch il Signore combatteva
per Israele?.
(Gs 10,12-13)
Dunque, se la Scrittura diceva che era
il sole a muoversi, come poteva Galileo,
osare affermare il contrario?
In quelloccasione, si dice che lo scien-
ziato avesse affermato: La Bibbia non
ci dice come va il cielo, ma come si va in
cielo!.
Non dimentichiamoci queste parole
quando dobbiamo leggere ed interpretare
particolarmente quei passi della Scrittura
che sembrano in palese contraddizione
con le affermazioni della scienza. Bibbia
e scienza vanno su due binari distinti
anche se non contrapposti.
Luna, la Bibbia, vuole aiutarci a capire
il perch della vita delluomo e qual il
ne della sua esistenza
La scienza ha invece lo scopo di inve-
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stigare i fenomeni naturali per spiegarne,
sperimentalmente, le forze ad essi sottesi.
La forza ispiratrice della Parola
Lispirazione di Dio non termina negli
scrittori sacri o negli scritti ispirati, ma
continua ad agire in chi accoglie la Paro-
la di Dio con cuore aperto e disponibile.
Dice lapostolo Paolo:
Tutta la Scrittura ispirata da Dio ed
utile per insegnare, convincere, cor-
reggere, formare alla giustizia.
(2Tim 3,16)
Con la Parola e lo Spirito Dio ha creato
il mondo; con la sua Parola incarnata (il
Verbo) venuto in mezzo a noi nella pie-
nezza dei tempi Dio ci ha liberato e anche
oggi il Vangelo (eu-angelion = buona noti-
zia) parola che riempie di gioia i poveri
e spinge a scelte basate sulla verit e sulla
giustizia.
per questa Parola che molti cristiani
hanno affrontato la morte. Si pensi, per
fare un solo esempio, a Oscar Romero
(+1980) arcivescovo di El Salvador, as-
sassinato durante la celebrazione della
Messa e dopo aver affermato, nella sua
omelia che, anche se lavessero ammaz-
zato, sarebbe risorto con il suo popolo
martoriato dalla dittatura.
Ci che era nascosto rivelato
Oltre allispirazione, c unaltro con-
cetto importante che dobbiamo tenere
presente quando parliamo di Bibbia: la
rivelazione.
La parola rivelazione indica lidea
di qualche cosa che nascosto e viene
scoperto e compreso, lazione di togliere
il velo che sta davanti alla conoscenza
umana, debole e imperfetta, per conosce-
re verit superiori (cf Es 34,33-34 e 2Cor
3, 12-17). Ora, applicata in senso biblico,
la rivelazione lazione con la quale Dio
rivela se stesso in relazione al suo piano
di salvezza, servendosi di uomini e del
loro linguaggio.
Il Concilio Vaticano II, nella Costitu-
zione Dei Verbum, esprime molto bene
la idea della rivelazione riportando un
concetto dellapostolo Paolo (cf Ef 1,9):
Piacque a Dio, nella sua bont, rive-
lare se stesso e manifestare il mistero
della sua volont mediante il quale gli
uomini, per mezzo del Cristo Verbo
fatto uomo, nello Spirito Santo han-
no accesso al Padre e sono partecipi
della natura divina.
Naturalmente a nessuno di noi sfugge
che la rivelazione autentica del volto di
Dio, della sua persona, nella storia uma-
na, stata realizzata attraverso il suo
glio Ges Fatto uomo in mezzo a noi.
Infatti, dice la Lettera agli Ebrei:
Dopo aver parlato molte volte e in
diversi modi ai padri per mezzo dei
profeti, ultimamente, in questi giorni,
[Dio] ha parlato a noi per mezzo del
Figlio
(Eb 1,1-2)
E attraverso la sua rivelazione il Figlio
ci ha assicurato che
Dio ha tanto amato il mondo che ha
mandato il suo Figlio perch avessimo
la vita per lui.
(1Gv 4,9)
La rivelazione che Dio ha realizzato
attraverso Ges, non si conosce natural-
mente con la sapienza umana, ma con la
fede. Di questa rivelazione vive la Chiesa
che, guidata dallo Spirito, la accoglie e la
celebra, la annuncia e la trasmette no
agli estremi conni della terra.
Attenzione: lispirazione e rivelazione
sono due cose diverse Tuttavia vanno nor-
malmente di pari passo, a braccetto, per-
ch attraverso la Parola ispirata Dio rivela
il suo volto, il suo progetto di salvezza.
Si pensi, particolarmente, ai libri dei
profeti e al libro dellApocalisse dove
Giovanni ispirato a scrivere attraverso
visioni e simboli, le verit che gli furono
rivelate da Dio.
Interpretare e non solo leggere
Una cosa, dopo tutto questo, abbiamo
compreso: quando si legge la scrittura
non ci si pu fermare alla lettera ma
bisogna cogliere il messaggio che essa
trasmette. Se ci si ferma alla lettera si
rischia una interpretazione fondamen-
talista che quanto di pi distante ci sia
dallintenzione della Bibbia.
10 - LA BIBBIA
La pi antica esegesi (esegesi = inter-
pretazione), quella gi presente nel Nuovo
testamento, pu essere denita una ese-
gesi del compimento ed introdotta da
formule come cos scritto, come sta
scritto, conforme a quanto scritto.
Le comunit cristiane primitive legge-
vano lAntico Testamento alla luce della
Pasqua di Cristo e vedevano comprese
e realizzate le profezie bibliche nei gesti
e nelle parole di Ges (cf il racconto dei
discepoli di Emmaus in Lc 25).
Poi viene il procedimento ermeneutico
di tipo allegorico (allegoria = dire una
cosa per un altra) e tipologico (typos =
esempio, immagine). Un esempio lo abbia-
mo gi nella lettera ai Galati dove lApo-
stolo, dopo aver parlato delle due mogli di
Abramo, Agar e Sara, la donna libera e la
schiava, annuncia:
Sta scritto infatti che Abramo ebbe
due gli, uno dalla schiava e uno dalla
donna libera.
23
Ma quello dalla schiava
nato secondo la carne; quello dalla
donna libera, in virt della promessa.
24
Ora, tali cose sono dette per allego-
ria: le due donne infatti rappresentano
le due Alleanze; una, quella del mon-
te Sinai, che genera nella schiavit,
rappresentata da Agar
25
- il Sinai un
monte dell`Arabia -; essa corrisponde
alla Gerusalemme attuale, che di fatto
schiava insieme ai suoi gli.
26
Invece
la Gerusalemme di lass libera ed
la nostra madre.
(Gal 4,22-26)
E lo stesso fa in un altra lettera quan-
do interpreta la roccia da cui sgorg per
gli Ebrei lacqua nel deserto, come imma-
gine di Cristo.
Non voglio infatti che ignoriate, o
fratelli, che i nostri padri furono tutti
sotto la nube, tutti attraversarono il
mare,
2
tutti furono battezzati in rap-
porto a Mos nella nube e nel mare,
3
tutti mangiarono lo stesso cibo
spirituale,
4
tutti bevvero la stessa
bevanda spirituale: bevevano infatti
da una roccia spirituale che li accom-
pagnava, e quella roccia era il Cristo.
(1Cor 10,1-4)
Questi metodi interpretativi antichi
sono ormai lontano dalla nostra menta-
lit. E tuttavia non dobbiamo mai di-
menticare che la Bibbia, al di l del senso
letterale e storico proprio di ogni cosa
scritta, deve essere interpretata in modo
spirituale.
Il che non signica dare signicati
strani o mistici, ma semplicemente rico-
noscere che il vero senso della Parola
di Dio lo pu cogliere colui che si
lascia guidare dallo Spirito, da quello
stesso Spirito sotto la cui inuenza la
Bibbia fu scritta.
Lo Spirito, che lha ispirata, oggi
continua ad interpretarla per noi perch
essa ci riveli il senso di ci che viviamo
e degli avvenimenti che toccano noi e il
nostro mondo. n n
Ricorda
L
a Bibbia Parola di Dio che
egli ha ispirato ad autori
differenti che hanno scritto
secondo la loro cultura e diversi
generi letterari. Attraverso di essa
Dio ci rivela il suo piano di sal-
vezza.
La Bibbia non un libro di scien-
ze, ma un libro che vuole spiegare
il perch della vita, il suo signica-
to. Per questo bisogna interpreta-
re la Bibbia in modo spirituale,
non perch ci che dice sia falso,
ma perch solo lo Spirito che lha
ispirata pu rivelarcene il signica-
to autentico.
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