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Numero 71
Marzo 2009
Lo zelo ed il dolore
Salvami Regina
Ivan Tefel
O Maria, a Te ricorriamo
confidando nella tua
tenerezza di Madre.
Non ignorare
le preghiere che ti rivolgiamo
per le famiglie di tutto il mondo
in questo periodo cruciale della Storia,
piuttosto, accoglici tutti
nel tuo cuore di Madre
e accompagnaci nel nostro cammino
verso la patria celeste. Amen.
(Orazione di Papa Benedetto XVI per la
chiusura del VI Incontro Mondiale delle
Famiglie in Messico - 18 gennaio 2009)
SommariO
Salvami
Regina
Periodico dellAssociazione
Madonna di Fatima - Maria, Stella
della Nuova Evangelizzazione
Anno XI, numero 71, Marzo 2009
Direttore responsabile:
Zuccato Alberto
Consiglio di redazione:
Guy Gabriel de Ridder, Suor Juliane
Vasconcelos A. Campos, Luis Alberto
Blanco Corts, Madre Mariana
Morazzani Arriz, Severiano
Antonio de Oliveira
Amministrazione:
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30034 Mira (VE)
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di Diritto Pontificio
Scrivono i lettori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Montaggio:
Equipe di arti grafiche
degli Araldi del Vangelo
Stampa e rilegatura:
Pozzoni - Istituto Veneto
de Arti Grafiche S.p.A.
Via L. Einaudi, 12
36040 Brendola (VI)
Gli articoli di questa rivista potranno essere
riprodotti, basta che si indichi la fonte e si invii
copia alla Redazione. Il contenuto degli articoli
firmati di responsabilit dei rispettivi autori.
10
......................
40
E accaduto nella
Chiesa e nel mondo
......................
42
Il dolore,
mistero dellamore
......................
20
......................
38
......................
Commento al Vangelo
Ci sar bont
nel castigare?
......................
Il duplice segreto
46
26
I Santi di ogni giorno
30
VI Incontro Mondiale
delle Famiglie
......................
48
La Pala dOro
34
......................
50
S crivono
Argomenti interessanti
per le missioni popolari
Ho apprezzato molto la rivista, poich oltre a contenere numerosi argomenti interessanti per fare ricerche, si
rivela utile nelle riunioni con i membri
delle sante missioni popolari. Mi sono
piaciute molto anche le illustrazioni.
Non avevo mai visto tante immagini e
cos belle in una rivista. Complimenti!
Jailson P. B.
Arapiraca Brasile
Gli Araldi del Vangelo stanno facendo un gran bene: che Dio li aiuti e benedica nel loro lavoro e nel loro
i lettori
esempio. E questo che manca alla nostra giovent e alle nostre giovani coppie, poich i valori cristiani non vengono trasmessi ai figli: nessuno d quello che non ha. Ecco la ragione della crisi della nostra povera societ, che ha
molto bisogno di essere evangelizzata.
Teresa de J. B. L. R.
Oporto Portogallo
Leggere gli articoli cos interessanti della rivista Araldi del Vangelo una
cosa che mi riempie lanima. Concentrarsi su queste letture un mezzo per
fuggire dalle tristezze del nostro mondo cos difficile. La vita dei santi mi
emoziona, mi d coraggio per seguire
una vita pi sana e mi fa contemplare
la creazione di cui Dio ci fa dono.
Lila M.
Buenos Aires Argentina
za della felice unione tra contemplazione e azione, non solo nella nostra
vita missionaria, ma anche nel silenzio
e raccoglimento della nostra benedetta clausura. In ogni caso, lessenziale
tendere alla santit, vivere in comunione con Dio, lasciarsi plasmare il cuore e guidare dalla forza della sua carit. Lamore verso i fratelli non pu essere se non lamore verso Cristo, accolto e vissuto. Le testimonianze dei
giovani Araldi del Vangelo, nei diversi
continenti, sono una conferma di questa meravigliosa realt.
Madre C. A.
Monastero della Visitazione
Roma
Editoriale
Lo zelo ed il dolore
e Madonn
a di Fatima
- Maria,
Stella della
Nuova Evange
lizzazione
Poste Italiane
s.p.a. - Spedizi
one in Abbona
mento Postale
- D. L. 353/200
3 (conv.
in L. 27/02/2
004 n 46)
art. 1, comma
2, DR PD
- Contien
e I.R. - Periodic
o dellAss
ociazion
71
Numero 9
Marzo 200
Lo zelo ed
il dolore
Salvami R
egina
niziando la Sua vita pubblica, dopo aver realizzato il primo miracolo, trasformando lacqua in vino nelle nozze di Cana, il Signore Ges ha voluto manifestare il
suo ardente zelo per la casa del Padre. salito a Gerusalemme, dove si imbattuto in venditori di animali e cambisti di monete, che si erano installati nellatrio di accesso al tempio. Vedendo quel disordine, stato preso da una santa collera e, senza niente che avesse a che fare con il Suo temperamento o mancanza di controllo delle proprie
passioni anzi proprio al contrario, per un moto delle sue eroiche e armoniche virt
ha impugnato una sferza ed ha espulso tutti coloro che si trovavano l, persino i cambisti.
Sembrerebbe linizio di una missione destinata a culminare con un insuperabile trionfo. Invece tutto sarebbe terminato in cima al Calvario, nella infamante morte in Croce.
Tale paradosso produce stupore nella creatura umana. Che una delle Persone
della Santissima Trinit Si sia incarnato, di per s pu ben causare perplessit. Molto di pi se consideriamo che, per poter soffrire, ha scelto un corpo sofferente.
Queste reazioni sono comprensibili, poich la nostra natura non stata creata col
fine della sofferenza. Dio, nel trarre dal nulla gli esseri intelligenti, li ha destinati alla felicit. Ora, lesistenza del dolore causa perplessit, sia agli angeli in stato di prova, sia agli uomini.
Questa, tuttavia, ben maggiore di fronte alloffrirsi come vittima espiatoria, da
parte del Salvatore per redimere il genere umano, accettando di essere preso, flagellato e crocifisso. Come accettare con tranquillit la profezia di Isaia, scritta tanti secoli prima: Disprezzato e reietto dagli uomini, uomo dei dolori che ben conosce il
patire, come uno davanti al quale ci si copre la faccia, era disprezzato e non ne avevamo
alcuna stima (Is 53, 3)? Egli, che aveva flagellato, stato flagellato. Egli, che volevano proclamare re, si visto coronato di spine. Egli, che aveva buttato per terra le
mercanzie, caduto tre volte sotto il peso della Croce... Perch, a partire dal culmine di un trionfante zelo, si giunge a questo culmine di dolore, quale stata la Passione?
Nel Signore Ges tutto perfetto, perch Lui, in quanto Dio, la perfezione in
sostanza. Anche nella sua natura umana, unita ipostaticamente alla Divinit nella
Persona del Verbo, tutto perfetto. in questa perfezione che troviamo virt apparentemente opposte, in completa armonia: lo zelo e il dolore.
Allo stesso modo dei vizi, le virt sono tutte collegate tra di loro. Quando una di
loro arriva ad essere praticata in un grado eroico, eleva con s le altre. In Nostro Signore il firmamento delle virt costituito da stelle che raggiungono il loro massimo splendore. Stando cos le cose, le virt, per quanto opposte sembrino a prima vista, sono affratellate e si trasformano le une nelle altre. Da qui comprendiamo quanto lo zelo per la causa di Dio possa essere armonico, e persino la stessa base, del desiderio di consegnarsi come vittima espiatoria, per la gloria del Padre e la
salvezza delle anime. In Ges, la bont e la collera, come anche il dolore e lo zelo, si
uniscono, si baciano e si perfezionano.
Marzo 2009 Salvami
Regina5
impegno di unione
con Cristo lesempio
che ci offre anche san
Paolo. Proseguendo
le catechesi a lui dedicate, ci soffermiamo oggi a riflettere su uno degli aspetti importanti
del suo pensiero, quello riguardante
il culto che i cristiani sono chiamati
a esercitare.
In passato, si amava parlare di
una tendenza piuttosto anti-cultuale
dellApostolo, di una spiritualizzazione dellidea del culto. Oggi comprendiamo meglio che Paolo vede
nella croce di Cristo una svolta storica, che trasforma e rinnova radicalmente la realt del culto. Ci sono soprattutto tre testi della Lettera ai Romani nei quali appare questa nuova
visione del culto.
I Il culto simbolico
sostituito dal culto reale
In Rm 3, 25, dopo aver parlato
della redenzione realizzata da Cri6Salvami Regina Marzo 2009
LOsservatore Romano
Circa di 4.000 pellegrini cercano davvicinarsi al Papa dopo ludienza generale del 7 gennaio 2009 nella
Sala Paolo VI, dove Benedetto XVI ha pronunciato la sua prima catechesi paolina dellanno
Cristo, Figlio
vero di Dio, fattosi
uomo vero, ha
assunto in s tutta
la nostra colpa
fratelli, per la misericordia di Dio, ad
offrire i vostri corpi come sacrificio
vivente, santo e gradito a Dio; questo il vostro culto spirituale.
Un sacrificio vivente,
santo e gradito a Dio
In queste parole si verifica un apparente paradosso: mentre il sacri-
Regina7
Paolo lo applica invece alla vita del cristiano. Infatti egli qualifica
un tale sacrificio servendosi di tre aggettivi. Il primo vivente esprime una vitalit. Il secondo santo
ricorda lidea paolina di una santit legata non a luoghi o ad oggetti,
ma alla persona stessa dei cristiani. Il
terzo gradito a Dio richiama
forse la frequente espressione biblica del sacrificio in odore di soavit
(cfr. Lev 1,13.17; 23,18; 26,31; ecc.).
Nella comunione
con Cristo
nonostante tutte
le nostre
insufficienze,
sacrificio vivente
Nel Libro di Daniele, al tempo
della nuova distruzione del tempio
da parte del regime ellenistico (II secolo a.C.) troviamo un nuovo passo nella stessa direzione. In mezzo al
fuoco cio alla persecuzione, alla
sofferenza Azaria prega cos: Ora
non abbiamo pi n principe, n capo, n profeta, n olocausto, n sacrificio, n oblazione, n incenso, n luogo
per presentarti le primizie e trovar misericordia. Potessimo essere accolti con
cuore contrito e con lo spirito umiliato,
come olocausti di montoni e di tori
Tale sia oggi il nostro sacrificio davanti a te e ti sia gradito (Dn 3,38ss).
Nella distruzione del santuario e del
culto, in questa situazione di privazione di ogni segno della presenza di
Dio, il credente offre come vero olocausto il cuore contrito il suo desiderio di Dio.
arrivato il tempo
del culto vero
Vediamo uno sviluppo importante, bello, ma con un pericolo. C
una spiritualizzazione, una mora-
lizzazione del culto: il culto diventa solo cosa del cuore, dello spirito.
Ma manca il corpo, manca la comunit. Cos si capisce per esempio che
il Salmo 51 e anche il Libro di Daniele, nonostante la critica del culto, desiderano il ritorno al tempo
dei sacrifici. Ma si tratta di un tempo rinnovato, un sacrificio rinnovato, in una sintesi che ancora non era
prevedibile, che ancora non si poteva pensare.
Ritorniamo a san Paolo. Egli
erede di questi sviluppi, del desiderio del vero culto, nel quale luomo
stesso diventi gloria di Dio, adorazione vivente con tutto il suo essere.
In questo senso egli dice ai Romani:
Offrite i vostri corpi come sacrificio
vivente: questo il vostro culto spirituale (Rm 12,1).
Paolo ripete cos quanto aveva gi
indicato nel capitolo 3: Il tempo dei
sacrifici di animali, sacrifici di sostituzione, finito. venuto il tempo
del vero culto. Ma qui c anche il
pericolo di un malinteso: si potrebbe facilmente interpretare questo
nuovo culto in un senso moralistico:
offrendo la nostra vita facciamo noi
il vero culto. In questo modo il culto con gli animali sarebbe sostituito
dal moralismo: luomo stesso farebbe tutto da s con il suo sforzo morale. E questo certamente non era lintenzione di San Paolo.
Victor Toniolo
(15,15 s). Vorrei sottolis Cristo, nella sua doneare solo due aspetti di
nazione al Padre e a noi,
questo testo meraviglionon una sostituzione,
so e quanto alla terminoma porta realmente in s
logia unica nelle lettere
lessere umano, le nostre
paoline.
colpe ed il nostro desideInnanzitutto, san Pario; ci rappresenta realolo interpreta la sua
mente, ci assume in s.
azione missionaria tra
Nella comunione con
i popoli del mondo per
Cristo, realizzata nelcostruire la Chiesa unila fede e nei sacramenti,
versale come azione sadiventiamo, nonostancerdotale.
Annunciate tutte le nostre insuffire il Vangelo per unire
cienze, sacrificio vivente:
i popoli nella comuniosi realizza il culto vero.
ne del Cristo risorto
Questa sintesi sta al
una azione sacerdotafondo del Canone romale. Lapostolo del Vanno in cui si prega affingelo un vero sacerdoch questa offerta divente, fa ci che il centro
ti rationabile che si
del sacerdozio: prepara
realizzi il culto spirituail vero sacrificio.
le. La Chiesa sa che nelE poi il secondo
la Santissima Eucaristia
aspetto: la meta dellaziolautodonazione di Crine missionaria costo, il suo sacrificio vero
s possiamo dire la lidiventa presente. Ma la
turgia cosmica: che i poChiesa prega che la copoli uniti in Cristo, il
munit celebrante sia remondo, diventi come taalmente unita con Crile gloria di Dio, oblaziosto, sia trasformata; prene gradita, santificata nelga perch noi stessi dilo Spirito Santo. Qui apventiamo quanto non
pare laspetto dinamico,
possiamo essere con le
Ges Cristo, nella sua donazione al Padre e a noi, non
una sostituzione, ma porta realmente in s lessere
laspetto della speranza
nostre forze: offerta raumano, le nostre colpe ed il nostro desiderio; ci
nel concetto paolino del
tionabile che piace a
rappresenta realmente, ci assume in s
culto: lautodonazione di
Dio.
Cristo implica la tendenCos la Preghiera euIII Annunciare il Vangelo za di attirare tutti alla comunione del
caristica interpreta in modo giusto le
unazione sacerdotale
suo Corpo, di unire il mondo. Solo in
parole di san Paolo. SantAgostino ha
chiarito tutto questo in modo meraviAlla fine ancora una brevissima comunione con Cristo, lUomo esemglioso nel 10 libro della sua Citt di parola sul terzo testo della Lettera ai plare, uno con Dio, il mondo divenDio. Cito solo due frasi. Questo il Romani concernente il nuovo culto. ta cos come tutti noi lo desideriamo:
sacrificio dei cristiani: pur essendo mol- San Paolo dice cos nel cap. 15: La specchio dellamore divino. Questo diti siamo un solo corpo in Cristo. Tut- grazia che mi stata concessa da par- namismo presente sempre nellEuta la comunit (civitas) redenta, cio te di Dio di essere liturgo di Cristo caristia questo dinamismo deve ispila congregazione e la societ dei santi, Ges per i pagani, di essere sacerdote rare e formare la nostra vita.
offerta a Dio mediante il Sommo Sa- (hierourgein) del vangelo di Dio per(Estratto dellUdienza Generale
cerdote che ha donato se stesso (10, 6: ch i pagani divengano una oblazione
del 07/01/2009)
CCL 47, 27 ss).
gradita, santificata nello Spirito Santo
Tutti i diritti sui documenti pontifici sono riservati alla Libreria Editrice Vaticana.
La versione integrale di questi documenti pu essere trovata in www.vatican.va
Regina9
Commento al Vangelo
Ci sar bont
Tutto in Ges era di illimitata perfezione. In
quella situazione stabilita per consuetudine
attraverso i tempi, non sarebbe servito a nulla
limpiego di dolcezza per persuadere coloro
che avevano trasformato il Tempio di Dio in
un autentico bazar.
aVang
Si avvicinava intanto
la Pasqua dei Giudei e Ges
sal a Gerusalemme. 14 Trov nel Tempio gente che
vendeva buoi, pecore e colombe, e i cambiavalute seduti al banco. 15 Fatta allora una sferza di cordicelle,
scacci tutti fuori del Tempio con le pecore e i buoi;
gett a terra il denaro dei
cambiavalute e ne rovesci i
banchi, 16 e ai venditori di
13
nel castigare?
Mons. Joo Scognamiglio Cl Dias, EP
I Il Tempio
E subito entrer nel suo tempio il Signore, che voi cercate; langelo dellalleanza, che voi sospirate, ecco
viene, dice il Signore degli eserciti. Chi
sopporter il giorno della sua venuta?
Chi resister al suo apparire? Egli come il fuoco del fonditore e come la lisciva dei lavandai. Sieder per fondere e purificare; purificher i figli di Levi, li affiner come oro e argento (Ml
3, 1b-3a).
Cos profetizza lo Spirito Santo, attraverso le parole di Malachia, sullinizio del ministero, la predicazione ufficiale del Messia, che
avrebbe dovuto iniziare nel Tempio
della citt di Gerusalemme.
pubblica non poteva essere migliore. La Citt Santa e lo stesso Tempio straripavano di uomini e donne
provenienti da tutta Israele.
Se il popolo avesse accettato con
fervore la predicazione del Precursore Io sono la voce che grida nel deserto (Gv 1, 23), sarebbe stato in
gelo
lo far risorgere. 20Gli dissero allora i Giudei: Questo Tempio stato costruito in quarantasei anni e
tu in tre giorni lo farai risorgere?. 21 Ma egli parlava del tempio del suo corpo.
22
Quando poi fu risuscitato
dai morti, i suoi discepoli si
ricordarono che aveva detto questo, e credettero alla
Scrittura e alla parola detta da Ges.
Regina11
la sacra, con la quale si pagava limposta fissata dal Signore per la manutenzione del Tempio (cfr. Es 30, 13-16).
Da aggiungere il fatto che il Cortile
dei Gentili facilitava laccesso agli altri,
poich chi non lo utilizzava come scorciatoia, si vedeva costretto a fare il giro
allangolo del Tempio. Cos, uno spazio che avrebbe dovuto avere una cer-
Il Re atteso dai
giudei non avrebbe
dovuto manifestarsi
come un potere
politico o finanziario
ta parvenza di sacro, si trasform in un
dissipato e agitato covo di ladri.
Viene ufficializzata la
missione del Messia
Il Tempio era il punto di riferimento pi denso di simbolismo religioso, e persino nazionale, di Israele.
Non cera in tutta la nazione un posto
pi santo. Quel luogo era stato scelto
da Dio stesso per convivere con il popolo eletto. Per queste ed altre ragioni, nessun giudeo si sarebbe mai consolato se avesse visto arrivare lora
della propria morte senza aver varcato i suoi portici, corridoi ed edifici
per pregare e offrire sacrifici. Ancora
ai giorni nostri, il grande sogno degli
israeliti consiste nel poter incontrarsi davanti a quelle rovine per toccarle, baciarle e bagnarle con le lacrime
rafforzando cos la loro speranza.
Varcando la soglia di una delle otto porte esterne, si penetrava nellimmenso Cortile dei Gentili, aperto a
tutti: giudei o pagani, ortodossi o ere-
13
Il recinto sacro fu
trasformato in bazar
14
Oltre alla comune e usuale moltitudine delle grandi feste, percorrendo gli atrii del Tempio, Ges si imbatt, comera da aspettarselo, nel
tumulto e nell agitazione concitata
provocati da cambisti che gridavano,
offrendo un buon affare: moneta
sacra in cambio di monete straniere,
che in quel luogo non potevano essere usate, nel disprezzo della Legge e
in un intollerabile traffico.
Il chiasso delle discussioni sul valore di queste o quelle monete non era
lunico baccano desacralizzante. Gli
animali veri greggi! , agnelli, pecore, buoi e tori, aggiungevano i loro
muggiti alle grida dei venditori. Senza
contare la tonalit pi acuta degli uccelli, passeri e colombe, che offrivano il loro contributo a quella cacofonia sconvolgente, contraria ad un ambiente la cui essenza era sacra. Non
era estranea a tutto questo la famosa,
interminabile e molteplice discussione
tra farisei e sadducei.
Si pu immaginare quanto lavido
interesse del guadagno, da parte dei
venditori e il desiderio di economizzare dei compratori, dovessero sconvolgere lo spirito religioso, elevato e raccolto con cui i pellegrini desideravano entrare nel Tempio di Dio. E cos
questo edificio destinato alla
Regina13
Dobbiamo temere
lindignazione del Signore
Nelle sue Meditazioni sulla vita di
Cristo, San Bonaventura cos com-
menta questo passo: Due volte il Signore ha espulso dal Tempio coloro
che compravano e vendevano (cfr. Gv
2; Mt 21), il che raccontato come uno
dei suoi maggiori miracoli. Infatti, sebbene in altre occasioni Lo avessero disprezzato, questa volta tutti fuggirono
senza difendersi, anche se erano molti, e Lui da solo espulse tutti, armato
soltanto di una sferza di cordicelle. Fece tutto questo presentandoSi loro con
un volto terribile. Li cacci, perch con
le loro compravendite, disonoravano il
Padre esattamente nel luogo dove Egli
doveva essere pi onorato. E Ges,
mosso da uno zelo ardente per la Casa
di Dio, non poteva tollerare tali disordini. Considerate bene questo e compatiteLo, poich Lui pieno di dolore
e di compassione. E non smettete di temerLo, perch se noi che siamo stati, per una speciale grazia, scelti per il
tempio e la dimora di Dio, ed abbiamo
lobbligo di essere sempre attenti alla
Sua lode ci occupiamo e ci coinvolgiamo negli affari del mondo, come facevano quei mercanti, possiamo e dobbiamo, con ragione, temere che Lui Si
indegni e ci scacci. Se non volete essere tormentati da questo timore, non azzardatevi, sotto un qualche pretesto, a
intromettervi nelle preoccupazioni e
negli affari temporali. Non occupatevi
neppure di opere per semplice curiosit, che appartengono alle pompe mondane e rubano il tempo dovuto alla lode a Dio.7
Tutto in Ges era di illimitata perfezione. In quella situazione stabilita
per consuetudine nel corso dei tempi,
a nulla sarebbe servito limpiego della dolcezza per persuadere i trasgressori. Dobbiamo partire dallinfallibile principio: se stato questo il modo
di procedere di Ges, niente poteva
essere pi efficace. Argomenti logici,
razionali e miti, non si sarebbero mai
imposti in quelle circostanze.
preferibile correggersi
che essere flagellati
Quello che
discredita un uomo
preso dallira,
vederlo procedere
come chi ha perso il
controllo di se stesso
ni e dei fedeli, certamente ha risvegliato simpatie. Laudacia di qualcuno che si oppone agli abusi, strappa
sempre applausi da parte dellanima
popolare. Inoltre, non ci deve stupire che cos abbia reagito Colui che
il Quam suavis, proprio come riflette
Origene:
Consideriamo anche non ci
sembra cosa enorme che il Figlio di
Dio abbia preparato una specie di frusta di corde per espellere dal Tempio.
Per spiegare questo, ci resta una consistente ragione: il divino potere di Ges, che, quando voleva, poteva contrastare la furia dei suoi nemici, anche
se erano molti, e dissolvere i loro intrighi; perch il Signore dissipa le determinazioni delle genti e rimprovera
i pensieri dei popoli. Questo episodio
ci dimostra che Lui non ha avuto per
questo un potere meno forte di quello che aveva per fare miracoli; mostra
anche che questo suo modo di essere
maggiore del miracolo di convertire
lacqua in vino, perch in quel miracolo ebbe a che fare con una materia
inanimata, mentre qui sgomin i traffici di molte migliaia di uomini.9
17
Da un uomo ancora quasi sconosciuto, che si appoggia esclusivamente ai propri mezzi e sulle proprie forze, senza esercitare alcuna carica ufficiale, nellimporSi con tanto vigore,
energia e intransigenza per espellere
i mercanti con i loro animali e beni,
che incute paura e rispetto alla moltitudine, alle guardie e agli stessi magistrati del Tempio, non fa che trasparire un potere divino. Egli poteva unicamente essere un profeta, un riformatore, il Messia.
Quello che discredita un uomo
preso dallira, vederlo procedere
come chi ha perso il controllo di se
stesso, per questo, si rende un bruto.
Nella scena in questione, al contrario, Ges si mantiene tutto il tempo
in piena maest, padrone di S, assumendo latteggiamento di un Uomo la cui Anima nella visione beatifica di Dio. Si tratta di uno zelo infiammato da un totale amore di Dio.
Quello zelo vero, come afferma Alcuino quando considerato nel senso buono, un certo fervore dellanima per cui questo si infiamma, senza vergogna o ritegno, in difesa della verit.10
Non c nulla da meravigliarsi se
il popolo abbia accolto questaudacia
di Ges con simpatia. Lattitudine coraggiosa e intrepida, soprattutto quando giusta e
religiosa, stimola il plauso
generale. Ne consegue il fat-
Regina15
to che i quattro discepoli, che furono casa del Signore non era il maggiore di
testimoni del trionfo di Ges, rimase- tutti i segnali? I giudei si ricordavano
ro sorpresi nel constatare quanto la delle profezie, tuttavia, chiedevano un
bont del Signore possedesse un op- segno certamente perch sentivano che
i loro lucri sarebposto estremo e
bero cessati. Infaarmonioso.
mi!.11
Per,
nelNel momento
lo stesso temLa domanda
in cui i fatti
po in cui i disceera carica di inpoli vedevano,
credulit, invidia
pregiudicano i loro
in quellatteggiae animosit. Vomento, la realizlevano una seinteressi, non
zazione di unanconda prova, anesiste segno che
tica
profezia,
che se la prima
crescendo nella
era gi, di per s,
li soddisfi
fede, i giudei rasufficiente per
zionalizzavano e
convincere qualobiettavano.
siasi persona con
un minimo di buon senso.
III - I giudei chiedono
Sono cos coloro che possiedono
un segno
una mentalit farisaica, come i farisei
di allora, che inviando emissari al PreDomanda carica di incredulit,
cursore, erano disposti ad accettare
invidia e malanimo
a loro detta laffermazione che egli
18
fosse il Messia, non riuscendo al conAllora i giudei presero la parola e gli dissero: Quale segno trario a tollerare che Giovanni Battista indicasse Ges Cristo come il Salci mostri per fare queste covatore. Ossia, nel momento in cui i
se?.
fatti pregiudicano i loro interessi, non
Evidentemente i giudei qui, so- esiste segno che li soddisfi.
no le autorit del Tempio. La domanRisposta misteriosa di Ges
da fatta con un tono di ostilit ed
tipicamente farisaica, perch esige- 19Rispose loro Ges: Distrugre una prova per dare legittimit ad gete questo Tempio e in tre
unazione che, dal punto di vista mo- giorni lo far risorgere. 20Gli
rale, si giustifica di per se stessa, vo- dissero allora i giudei: Queler a priori discreditare il segno sto Tempio stato costruito
che gli viene offerto. Da qui
in quarantasei anni e tu in tre
potrebbe sorgere unintergiorni lo farai risorgere?. 21Ma
minabile discussione. A raegli parlava del tempio del suo
gione, commenta San Gio22
vanni Crisostomo: Ave- corpo. Quando poi fu risuscivano essi bisogno, allora, tato dai morti, i suoi discepodi un segno per smette- li si ricordarono che aveva detto
re di fare ci che stava- questo, e credettero alla Scritno facendo cos indebi- tura e alla parola detta da Ges.
tamente? Essere colti da
Non sarebbe stata questa lunica
un cos grande zelo per la volta in cui Ges avrebbe risposto in
Distruggete questo
Tempio e in tre giorni
lo far risorgere
Risurrezione di Ges
Cattedrale di Cristo Re,
Hamilton (Canada)
si riferisse alledificio il
quale avevano distrutto i
venditori . Ma lo stupore fu maggiore quando
Gli sentirono affermare
che Lui aveva il potere di
riedificarlo in tre giorni. Conosciamo la realt dei fatti, da una testimonianza oculare, degna di ogni fiducia, che
probabilmente deve aver
notato i gesti del Divino
Maestro , mentre faceva
questa profezia. Per questo motivo, nello scrivere il suo Vangelo, dopo
aver realizzato ci che
prevedeva il Divino Maestro, San Giovanni, non
aveva il bench minimo
dubbio sullesattezza e
la realt di quelle parole, quindi dire, con ferma sicurezza : Ora, Egli
parla del tempio del Suo
corpo.
I discepoli di Ges
accettano il segno
Concesse loro ancora, per infinita misericordia, un segno inconfondibile per alimentare la fede di tutti, quello della Sua Resurrezione:
Per quale motivo d loro come segno
la Resurrezione? Principalmente perch essa dimostrava che Ges non era
un semplice uomo, ma che Lui poteva trionfare sulla morte e distruggere in
poco tempo la loro lunga tirannia.12
Lorgoglio e
lamor proprio
accecano sempre
chi a loro si
consegna
Nostro Signor e Ges Cristo: Chi
ascolta voi ascolta Me (Lc 10, 16).
Ha molto valore la considerazione che a questo proposito ci fa il Cardinal Isidro Gom y Toms: Il tempio al quale allude Ges dice Origine non soltanto il tempio del Suo
Corpo, ma anche la Santa Chiesa, la
quale, essendo costruita di pietre vive, quali siamo tutti noi cristiani, ogni
giorno si distrugge in loro, perch ogni
giorno muoiono i figli della Chiesa; e
ogni giorno della Storia sembra morire come istituzione, perch, nel suo insieme, soggetta a tutte le tribolazioni e apparenti dissoluzioni delle cose
umane. Tuttavia, risorge sempre, come
Regina17
n
an
lm
ol
H
io
rg
S
Reazioni volubili e
pragmatiche della
moltitudine
Quale la causa di questa incostanza che portava Cristo a non fidarsi pienamente di loro? I miracoli li stu23
Mentre era pivano e parlavano loro come segnaa Gerusalem- li del potere e della dignit messianime per la Pas- ca di Cristo, ma restava in loro un fonqua, durante do, unattitudine di riserva. Probabilmente, pi che mancanza di Fede,
la festa molti, era mancanza di una dedizione totavedendo i se- le a Cristo. Forse avrebbero avuto lingni che face- tenzione di seguirLo alla maniera di
va, credettero un discepolo dei famosi maestri Hillel
o Shamma, ma non dedicarsi interanel suo nome. 24 mente a Lui, assumendo le conseguenGes per non si ze di questa dedizione nellordine moconfidava con loro, rale e religioso (cfr. Gv 3, 16.18.21; 6,
perch conosceva tutti 28.30). Gi da questo primo contat25
e non aveva bisogno che to con le moltitudini di Gerusalemme,
essi si mostrano tali come appariranno
qualcuno gli desse testimonian- sempre nel Vangelo di Giovanni: imza su un altro, egli infatti sape- pressionabili e rapidamente conquistava quello che c in ogni uomo. bili dai miracoli di Ges, ma superficiali e di adesione precaria.15
(Gv 2, 13-25).
Daltra parte, non poche volte,
Certamente viene fatto qui un ri- cieca la testimonianza degli uomini,
ferimento alla prima Pasqua che Ge- poich si basa sulle apparenze estes trascorse a Gerusalemme, subito riori. E quanto poca importanza dobdopo aver realizzato il miracolo del- biamo attribuire ai discorsi, pensieri e
le nozze di Cana. Ma perch non Si meschinit degli altri, riguardo a noi!
fidava di coloro che cominciarono a Quando sono elogiativi, non ci portino questi alla sucredere a causa
perbia; n al turdei miracoli?
bamento, quando
Cuori volubili,
Cuori volubili,
critici e contrari.
incostanti e pragincostanti e
Nella nostra rematici, in un prilazione con Gemo istante perpragmatici,
s, quello che Lui
vasi di ammiradesidera il nozione, ma in mein meno di tre
stro abbandono,
no di tre anni
anni avrebbero
di pensiero e voavrebbero prefelont, alla sua dirito Barabba ai
preferito Barabba
rezione; non vuole
miracoli. In fonche noi conserviado, non amavano la verit in teoria, e meno anco- mo nellegoismo spirituale di chi discura nella sostanza. Con qualche ragio- te pensiero e volont. Ges sa tutto: non
ne un politico francese avrebbe detto necessita della testimonianza delluoche il popolo si vendica dei suoi stes- mo, perch penetra col suo sguardo fino al fondo del nostro pensiero e del nosi applausi.
IV Considerazioni
Gustavo Kralj
Le chiese sono case di Dio. Edifici sacri, nei quali lAgnello di Dio
immolato tutti i giorni sullaltare.
L, siamo elevati alla dignit di figli
di Dio, purificati dei nostri peccati,
alimentati con il Pane degli Angeli,
istruiti con le verit della salvezza,
santificati dalla grazia.
Rispetto, devozione e piet, sono alcune virt indispensabili per
penetrare in un recinto cos sacro.
Preghiamo con fiducia, santo timore ed entusiasmo nei suoi oratori. Ascoltiamo con brama la Parola di Dio, proferita dai suoi ministri, o quella voce interiore dello Spirito Santo. Riceviamo con
gratitudine i Sacramenti. Abbracciamo la ferma risoluzione di frequentare assiduamente la chiesa
per adorare il Buon Ges e crescere nella devozione a Maria. Abbiamo il timore di essere oggetto della divina collera, a causa di un cattivo comportamento, come avvisava Alcuino: Il Signore entra spiritualmente tutti i giorni nelle sue
chiese, e osserva come ognuno si
comporta. Pertanto, allinterno di
queste, evitiamo conversazioni, risate, odi e ambizioni: non ci capiti che
il Signore arrivi quando meno ce lo
aspettiamo a espellerci a frustate.17
Alcuino non vissuto ai giorni
nostri. Se conoscesse la degradazione dei costumi e le mode dei
giorni attuali, non farebbe a meno di raccomandare delicatezza
di coscienza a quelle e anche a
quelli che entrano nel Tempio
sacro, non per pregare, ma per
farsi vedere, provocare al pecca-
BOSSUET, Jacques-Bnigne.
uvres Choisies de Bossuet. Versailles: Lebel, 1821, vol.II,
pag.130.
3
10
Idem.
11
Idem.
GOMA Y TOMS, Card. Isidro. El Evangelio Explicado. Barcelona: Acervo, 1966, vol.I,
pagg.386-387.
13
15
17
Apud dAQUINO, S.
Tommaso. Catena Aurea.
Regina19
Sergio Hollmann
Il dolore,
Suor Chiara Isabella
Morazzani Arriz, EP
E
Crocefisso della
Cattedrale della
Almudena, Madrid
po dal profeta Aggeo: Riempir questa casa della mia gloria, dice il Signore degli eserciti. Largento mio e mio
loro, dice il Signore degli eserciti. La
gloria futura di questa casa sar pi
grande di quella di una volta, dice il Signore degli eserciti; in questo luogo porr la pace - oracolo del Signore degli
eserciti (II Ag, 7b-10) e da Malachia:
Subito entrer nel suo Tempio il Signore, che voi cercate; langelo dellalleanza, che voi sospirate (Ml 3, 1b).
Infatti, quel delizioso bambino,
portato in braccio da sua Madre, per
sottometterSi umilmente ai precetti della Legge mosaica, era proprio
il Dominatore, il Figlio Unigenito di
Dio, nato sotto il dominio della Legge, per riscattare coloro che si trovavano sotto il dominio della Legge
(cfr. Gal 4,5).
Giorno di gaudio e di gloria quello in cui, finalmente, le profezie venivano a realizzarsi e il Divino Bambino cominciava ad essere riconosciuto
da coloro che a Gerusalemme attendevano la redenzione (Lc 2, 28).
mistero dellamore
Dio sceso su questa terra desilio, attraversando
le brume del peccato senza lasciarSene toccare.
Assumendo su di s le nostre debolezze, le ha portate al
Golgota, per consumarvi il Suo olocausto e restituire agli
uomini la pace e la felicit che avevano perduto.
lo per rivelarSi alle nazioni cominciava a gettare i suoi primi raggi, si apriva ora, in maniera ufficiale, il cammino doloroso che il Signore indicava
alla Sua Santa Madre. La gioia di Maria di avere un Figlio che Dio e di
appartenere a un Dio che Suo Figlio
in quellistante si trasform in tristezza. Il colmo della gioia e il colmo
della tristezza si coniugarono nel cuore della Vergine: quanta perplessit in
questa occasione in cui tutto avrebbe
dovuto parlare di giubilo e, invece...
Una spada trafigger la Tua anima!
Regina21
Sergio Hollmann
Il mistero profondissimo
della Croce
Ora, quando contempliamo lUomo-Dio, ci imbattiamo in questo profondo mistero: Egli, lOnnipotente,
il Signore della Gloria, che gli Angeli adorano incessantemente, Si fatto in tutto simile a noi, eccetto che nel
peccato (Eb 4, 15), e ha sofferto le
contingenze della condizione umana
come la fame, la sete, il sonno, e la
fatica.
Per la mentalit delluomo moderno pervasa dallidea di un trionfalismo mal compreso, dal quale
scomparso quasi completamente il
vero senso del dolore , la figura del
Signore Ges inchiodato sulla Croce,
che grida al Padre la grandezza del
Suo abbandono, appare come quella
di un fallito. Eppure egli si caricato delle nostre sofferenze, si addossato i nostri dolori e noi lo giudicavamo
castigato, percosso da Dio e umiliato
(Is 53, 4).
Pertanto, dobbiamo cercare di discernere la sublime lezione contenuta nel Sacrificio del Calvario, il cui
rinnovo incruento si opera quotidianamente in tutti gli altari del mondo. In una sua poesia Il Trionfo della Croce, cos canta San Luigi Maria
Grignion di Montfort: la Croce,
sopra la terra un mistero profondissimo, che non si conosce senza molti lumi. Per comprenderlo necessario uno
spirito elevato. Pertanto, necessario
intenderlo per poterci salvare. [...] La
Croce necessaria. necessario soffrire sempre: o salire al Calvario o perire
eternamente. E SantAgostino esclama
che siamo reprobi se Dio non ci castiga
e ci mette alla prova.5
Sergio Hollmann
gli animali lo servivano, non esistevano malattie n fatica e, per uno speciale favore del Creatore, la minaccia della morte non lo toccava. Anche
la sua anima viveva in pace, poich,
grazie al dono dellintegrit, la carne
e lo spirito non entravano in conflitto
e tutte le passioni erano ordinate alla
luce della Fede.
Nonostante ci, nel mezzo di quella beata esistenza piena di delizie,
Dio ha voluto che ci fosse una prova e, di conseguenza, un piccolo dolore: Ma dellalbero della conoscenza
del bene e del male non devi mangiare,
perch, quando tu ne mangiassi, certamente moriresti (Gn 2, 17).
Era conveniente che Dio, seriet
infinita, esigesse dalluomo un tributo della sua
sottomissione, per mezzo della quale egli avrebbe dimostrato lautenticit
delle lodi e degli onori che
prestava al Suo Creatore. Laccettazione di questa prova era una rinuncia magnifica e un omaggio senza pari, che partiva
dallumanit subito al suo
nascere e si elevava fino al
trono di Dio.
ri [] maledetto sia il suolo per causa tua! Con dolore ne trarrai il cibo per
tutti i giorni della tua vita (Gn 3, 1617).
Il peccato ha prodotto una rivoluzione in questa armonia interiore ed
esteriore nella quale prima vivevano:
luomo si trovato repentinamente
assediato da mille pericoli della natura, gli animali gli sono divenuti ostili,
la terra ha prodotto spine e sterpi ed
egli si visto ridotto a mangiare il pane col sudore della frontefronte (Gn
3, 18-19). La sua anima divenuta
vittima delle cattive inclinazioni, soggetta allerrore e alla ribellione degli
istinti contro i dettami della ragione.
La Storia ha cominciato a registra-
Un Dio abbracciato
alla Croce
Il peccato e le sue
conseguenze
Adamo ed Eva cedettero alla tentazione. Magari era loro sopravvenuta lidea, non esplicita, che
non ci doveva essere il pi
lieve dolore nellordine
della creazione, e davanti alla prova che Dio imponeva loro, assunsero un atteggiamento di ribellione
interiore, indotti a rubare
lo stesso onore di Dio.
I Nostri progenitori hanno peccato e la caduta ha portato al castigo, espresso nella sentenza
proferita dallo stesso Dio:
Moltiplicher i tuoi dolo-
Sebbene abbia macchiato la Creazione, il peccato non riuscito a frustrare i piani di Dio, come era intenzione del demonio. Al contrario, Egli
ha deciso, nei Suoi insondabili disegni di misericordia, di stabilire un lordine
delluniverso ancora pi
bello e splendente, nato
dallIncarnazione e dal sacrificio di Suo Figlio Unigenito.
Nellarmonia di questo nuovo Ordine, avrebbe
dovuto essere preponderante il ruolo del dolore.
Essendo stata mal corrisposta la prova nel Paradiso, la vita della grazia, por-
Regina23
tata dalla Redenzione, non si sarebbe potuta concepire senza sofferenza, in modo che i degradati figli di
Eva potessero riparare la mancanza
dei loro genitori.
Era necessario che gli uomini adorassero un Dio abbracciato alla Croce, il Vir dolorum previsto da Isaia,
inchiodato sul legno dellobbrobrio
e dellignominia e avessero di fronte
allUomo-Dio moribondo, tutte le tenerezze e venerazioni di cui il cuore
umano capace.
Egli sceso su questa terra di esilio, attraversando le brume del peccato senza lasciarsene toccare e, assumendo su di S le nostre debolezze, le ha portate al Golgota per consumarvi il Suo olocausto e restituire
agli uomini la pace e la felicit che
avevano perduto.
proprio vero che, nel corso dei
tre anni di vita pubblica, Egli ha trascorso un periodo brillante agli occhi
del mondo, durante il quale le moltitudini andavano alla Sua ricerca,
avide di ascoltarne gli insegnamenti e beneficiare dei Suoi miracoli. Al
momento dellingresso solenne a Gerusalemme, la moltitudine cantava
Osanna al figlio di Davide! (Mt 21,
9). Ci furono anche coloro che vollero proclamarLo re (cfr. Gv 6, 15) ma,
oltre a tutti i successi, il peggiore dei
dolori si fissava nel Suo Cuore, delineando la Sua missione di Servo Sofferente e gettando unombra sul futuro che Lo aspettava: era la brutale
mancanza di corrispondenza da parte
di quelli che pi Lo avrebbero dovuto riconoscere. Venne fra la sua gente, ma i suoi non lhanno accolto (Gv
1, 11).
Se, nel Suo percorso terreno, il Signore avesse ricevuto sempre tutte le
glorificazioni del Tabor e della Domenica delle Palme, qualcosa della
Sua benevolenza per gli uomini e della Sua disposizione a sacrificare la vita per loro avrebbe smesso di risplendere ai nostri occhi e non avremmo
compreso sufficientemente il mistero damore che si discerne nella Cro24Salvami Regina Marzo 2009
Francisco Lecaros
coli, angosce, incomprensioni e persino apparenti catastrofi, resi forti dalla grazia divina, hanno finito per vincere. Sono loro quelli veramente degni dellapprovazione altrui e del beneplacito di Dio.
Il dolore , infatti, la prova a cui la
Provvidenza sottopone le anime molto amate, sulle quali riposa una speciale predilezione da parte Sua, per
raccogliere da loro soltanto largento
finissimo, libero da qualsiasi impurit.
Il Libro del Siracide getta una luce su
questa coinvolgente tematica: Figlio,
se ti presenti per servire il Signore, preparati alla tentazione. Abbi un cuore
retto e sii costante, non ti smarrire nel
tempo della seduzione. Sta unito a lui
senza separartene, perch tu sia esaltato nei tuoi ultimi giorni. Accetta quanto
ti capita, sii paziente nelle vicende dolorose, perch con il fuoco si prova loro, e
gli uomini ben accetti nel crogiuolo del
dolore (Sir 2, 1-5).
Due atteggiamenti di
fronte a una tragedia
Accolto con rassegnazione o con
soprannaturale entusiasmo, il dolore eleva luomo e lo invita a una donazione generosa di s, della quale, nella prosperit, forse egli non si sarebbe giudicato capace. Cos, ci possono
essere circostanze infelici che, in modo inaspettato, riducono alla sconfitta
qualcuno che in precedenza era stato
coronato dal successo. Posto cos davanti alla propria tragedia, egli potr
piangere, lamentandosi del suo insuccesso, sprofondare nellabbattimento e nella ribellione contro Dio o piuttosto egli si erger con una grandezza danimo trionfale, comprendendo
la bellezza della sua disavventura, visto che questa lo avvicina ancor pi alla Divina Vittima del Calvario.
Nelle parole dirette ai pellegrini
riuniti in Piazza San Pietro, il 1 febbraio di questanno, cos si esprime
Papa Benedetto XVI: Ges soffre e
muore in croce per amore. In questo
modo, a ben vedere, ha dato senso alla nostra sofferenza, un senso che mol-
Angelus, 01/02/2009.
ti uomini e donne di ogni epoca hanno capito e fatto proprio, sperimentando serenit profonda anche nellamarezza di dure prove fisiche e morali.8
Nel momento in cui luomo abbraccia la Croce e la considera come
un regalo della munificenza divina, si
manifesta tutto il potere sublime e allo stesso tempo misterioso del sacrificio. Il suo dolore diventa fecondo e
proficuo, pi efficace nellordine della Comunione dei Santi e nella realizzazione dei disegni di Dio di quanto lo
siano i suoi sforzi naturali o le sue altre opere apostoliche. Nellanima germina, nasce e genera frutti, elevandosi dinanzi a Dio come oblazione gradi-
Regina25
Stimolando la devoz
n diversi passi dei Vangeli, vediamo la particolare sollecitudine del Signore per i bambini: Chi
accoglie anche uno solo di questi bambini in nome mio, accoglie me, ha Egli affermato (Mt 18, 5). E
poco dopo: Cos il Padre vostro celeste non vuole che
si perda neanche uno solo di questi piccoli (Mt 18, 14).
Per questo, gli Araldi del Vangelo sono ben sicuri di
far particolarmente piacere a Ges, quando si dedica-
Italia - Bambine della Scuola Santa Maria Margherita, a Messina, declamano una poesia in lode alla
Santissima Vergine (a sinistra). Gli alunni del primo anno catechistico della Parrocchia di Santa Maria
Capodacqua, a Ortucchio, hanno partecipato alle attivit della settimana di evangelizzazione (a destra).
3
4
ue anni fa, lApostolato dellIcona Maria Regina dei Cuori ha cominciato a formare, in Brasile, gruppi infantili. Questa iniziativa si subito diffusa in altri paesi, in America e in Europa. Migliaia di bambini
ricevono una volta al mese il mini-
Regina27
Portogallo Il coro e orchestra degli araldi del Portogallo hanno promosso concerti
in diverse chiese, come la Chiesa della Madonna della Grazia, a Braga (foto a sinistra),
e la Basilica della Madonna dei Martiri, a Lisbona (foto a destra).
Colombia A Bogot, cooperatori degli araldi hanno visitato il popolato quartiere Araquita II, uno dei pi poveri
della capitale; nelloccasione sono stati distribuiti articoli religiosi e pi di cento ceste con prodotti basici.
Stati Uniti Missionari araldi hanno collaborato attivamente al Congresso Evangelizzatore promosso
da famiglie salvadoregne nei dintorni della citt di Seattle. Durante lincontro, che ha contato sulla
partecipazione del Vescovo Castrense di El Salvador, Mons. Fabio Colindres (foto a destra),
la statua della Madonna ha visitato numerose famiglie (foto a sinistra).
Ecuador Una moltitudine di fedeli ha accolto la Statua Pellegrina dellImmacolato Cuore di Maria nella
citt di SantElena (foto a sinistra). A Quito, decine di giovani hanno partecipato alla
Convivenza Nazionale, realizzata nella Casa di Spiritualit Getsemani (foto a destra).
Spagna Negli ultimi mesi, gli araldi hanno promosso Missioni Mariane in varie citt spagnole. A
sinistra, fedeli venerano la Statua Pellegrina nella Parrocchia del Battesimo del Signore, Madrid.
A destra, Eucaristia di chiusura della missione a Exfiliana, Granada.
Marzo 2009 Salvami
Regina29
In fondo: tramonto
presso la basilica
di Santa Francesca
Romana, Roma
Gustavo Kralj
Devozione precoce
Nata nel 1384, Francesca apparteneva ad una ricca famiglia di patrizi romani. I suoi genitori, Paolo de Bussa
de Leoni e Jacovella de Broffedeschi,
le offrirono uneccellente educazione
cristiana. Dalla pi tenera et, seguiva
la madre nelle pratiche di devozione,
come lastinenza, le preghiere, le letture spirituali e le visite a chiese dove potessero guadagnare indulgenze.
Frequentava molto la Basilica di
Santa Maria Nuova, la preferita di
sua madre, affidata ai monaci benedettini di Monte Oliveto. Qui, Francesca cominci a ricevere, ancora
bambina, la direzione spirituale di
Sposa esemplare
Obbediente e docile, segu il consiglio del confessore, sposandosi col fidanzato scelto dal padre. A 12 anni entr nella sua nuova casa: Palazzo Ponziani. Accolta con gioia dalla nuova famiglia, la bambina non poteva nascondere un velo di tristezza, per non aver
Protezione dellAngelo,
attacchi del demonio
Fu in questepoca che Dio le invi
un Angelo speciale per guidarla nella
via della purificazione. Lei non lo vedeva, ma lui rimaneva costantemen-
te al suo fianco e
si manifestava per
mezzo di segnali
chiari. Oltre ad essere amico e consigliere, era un vigile
ammonitore, che la castigava ogni volta che
commetteva qualche piccola mancanza. Una volta
in cui Francesca,
per rispetto umano, non interruppe
una conversazione superficiale e
frivola, le diede in
faccia uno schiaffo talmente forte che lasci la sua
impronta per vari
giorni e fu udito in
tutta la sala!
Il
demonio
escogitava di tutto
Dio le invi un Angelo speciale per guidarla
per turbare la vita
nella via della purificazione
e, soprattutto, impedire la santificaStendardo della canonizzazione del 1608 di Annibale
Corradini, Monastero delle Oblate di S. Francesca
zione di Francesca.
Romana (Tor de Specchi), Roma
Siccome la Santa
usciva sempre trionfante dalle sue ten- to materno, univa la fermezza della
tazioni, lui ricorreva con frequenza ad buona educatrice, correggendolo nelattacchi diretti. Cos, un giorno lei e le sue infantili manifestazioni di cocVanozza ritornavano dalla Basilica di ciutaggine, ostinazione e collera, senSan Pietro e decisero di prendere una za mai cedere alle sue lacrime di imscorciatoia, perch era gi tardi. Giun- pazienza. Fu un modello di madre ante al margine del Tevere, si chinarono che per Giovanni Evangelista e Ines,
per bere un po dacqua. Spinta da una che nacquero alcuni anni dopo.
forza invisibile, Francesca cadde nel
Il suo Angelo la aiut a condurre
fiume. Vanezza si gett per salvarla ed la vita matrimoniale con amore e deanche lei fu trascinata dalla corrente. dizione, sia verso il marito che verso
Sentendo le loro vite in pericolo, ricor- i figli. Compiva alla perfezione il suo
sero a Dio e in quello stesso istante si compito di donna di casa, comprentrovarono di nuovo a riva, sane e salve.
dendo che i sacrifici imposti dagli impegni quotidiani fanno parte della puModello di madre e
rificazione necessaria in questa vita
di donna di casa
ed hanno priorit sulle mortificazioni
Quando nel 1400 nacque il suo pri- personali. Si destreggi cos bene che,
mo figlio, Giovanni Battista, non esit nel 1401, quando mor la moglie del
a sospendere alcune delle sue morti- vecchio Ponziani, suo suocero, questo
ficazioni ed esercizi di devozione, per le diede lincombenza del governo del
meglio accudire il bambino. Allaffet- palazzo. In questa funzione, la giovaMarzo 2009 Salvami
Regina31
Franpois Boulay
potuto seguire la sua vocazione. La cognata Vanozza, sposa del fratello maggiore di Lorenzo,la comprese subito,
divenendo la sua compagna inseparabile in tutti gli atti di piet.
Francesca fu sempre una sposa
esemplare. Per desiderio del marito,
si presentava in pubblico con il rango
di dama romana, usando bei gioielli e sontuosi vestiti. Sotto questi, per, vestiva una rozza tunica di tessuto
ordinario. Dedicava alla preghiera le
sue ore libere e non trascurava mai le
pratiche di vita interiore.
Trasform in oratorio un salone
del palazzo dove trascorreva lunghe
ore di veglia notturna, in compagnia
di Vanozza. Era oggetto di scherno
da parte delle persone mondane, ma
la sua famiglia la considerava un angelo della pace.1
Guerre e difficolt
Molte difficolt ancora la aspettavano. La situazione politica della Penisola Italiana e la crisi derivante dal
Grande Scisma dOccidente le provocarono molte sofferenze. Roma era
divisa in due gruppi che avevano ingaggiato unaccanita guerra: a favore del Papa, gli Orsini, della cui fazione Lorenzo faceva parte, e i Colonna,
che appoggiavano Ladislao Durazzo,
re di Napoli, che invase Roma tre volte. Durante il primo attacco, Lorenzo fu gravemente ferito in combattimento, ma guar grazie alla fede e alla dedizione della moglie. La seconda volta, nel 1410, le truppe saccheggiarono Palazzo Ponziani, confiscando i beni della famiglia e mandando
in esilio Lorenzo e il figlio Battista.
Nel 1413 e 1414, Roma fu saccheggiata e ridotta alla miseria. Un nuovo
flagello,la peste, venne ad aggravare la
situazione. La Santa trasform il palazzo in ospedale, e curando personalmente le vittime della terribile malattia. Era un angelo di carit in quellinfelice citt devastata dalla sventura.
La sua stessa famiglia non rest immune dalla tragedia: nel 1413 mor
Evangelista, il figlio pi giovane e lanno successivo la piccola Ines. Infine,
anche lei contrasse la malattia, ma fu
miracolosamente guarita da Dio.
Vita di apostolato
Una volta morto re Ladislao, la
pace nella Citt Eterna fu ristabilita,
suo marito e suo figlio Battista ritornarono dallesilio e la famiglia Ponziani recuper i beni ingiustamente
confiscati.
Per mezzo di preghiere e buone
parole, la Santa riusc a convincere
Lorenzo a riconciliarsi con i suoi nemici e a dedicarsi ad una vita di perfezione. Dopo il matrimonio del figlio, consegn alla nuora da lei
convertita il governo del palazzo
per dedicarsi interamente alle opere
di carit e di apostolato.
Lorenzo la lasci libera di fondare unassociazione di religiose secolari, a condizione di continuare a vivere in famiglia e di non smettere di guidarlo sulla via della santit. Orientata
dal suo direttore spirituale, fond una
societ denominata Oblate della Santissima Vergine, seguendo il model-
una settimana, ma pot dare i suoi ultimi consigli alle sue figlie spirituali e
congedarsi da loro.
Il 9 marzo, dopo aver ringraziato il
suo direttore, Padre Giovanni, a nome
suo e della comunit, volle pregare i Vespri dellUfficio della Santissima Vergine.
Con gli occhi molto luminosi, diceva che
stava vedendo il Cielo aprirsi e che erano
giunti gli Angeli a prenderla. Con un sorriso che le illuminava il volto, la sua anima lasci questa terra.
Elevandola agli onori degli altari, nel maggio 1608, il Papa Paolo V la
qualific come la pi romana di tutte le Sante,3 e il Cardinal San Roberto Bellarmino, che aveva contribuito decisivamente, col suo voto, alla
canonizzazione, dichiar nel Concistoro: La proclamazione della santit di Francesca sar di mirabile profitto per classi molto differenti di persone:
le vergini, le donne sposate, le vedove e
le religiose.4
Quattro secoli dopo, il Cardinal
Angelo Sodano tracciava di lei questo quadro: Leggendo la sua vita, sembra che ci imbattiamo con una di quelle
donne forti, delle quali sono pieni i Libri
Sacri e le pagine della Storia della Chiesa. [] Donna di azione, Francesca assorbiva, tuttavia, da una vita intensa di
preghiera la forza necessaria per il suo
apostolato sociale.5
Prezioso consiglio per tutti noi:
da unintensa vita di preghiera che
ci viene la forza per portare avanti le
nostre opere di apostolato.
Idem, ibidem.
Regina33
VI Incontro Mondiale
delle Famiglie
Unite nellamore a Cristo, famiglie provenienti dai cinque continenti
hanno dimostrato, in questo Incontro realizzato nella capitale
messicana, lardore dei loro cuori e il vigore della loro Fede.
li Incontri Mondiali delle Famiglie, che si celebrano ogni tre anni, sono frutto dellimpegno
del Servo di Dio Giovanni Paolo II che ha appoggiato e rafforzato questimportante istituzione.
Dando continuit a questa iniziativa, Papa Benedetto XVI ha sottolineato con la sua presenza lIncontro precedente, realizzato nella citt
spagnola di Valencia nel giugno 2006.
Sua Santit ha potuto essere presente
a Citt del Messico per il VI Incontro,
attraverso un discorso trasmesso in videoconferenza alla moltitudine riunita nella Messa di chiusura: Ho partecipato con gioia e interesse a questo Incontro mondiale, soprattutto con la mia
preghiera, dando orientamenti specifici
e seguendo costantemente la sua preparazione e il suo svolgimento.
Il VI Incontro Mondiale delle Famiglie iniziato il giorno 14 gennaio, con lapertura del Congresso Teologico Pastorale e si chiuso giorno
18, con la solenne Messa nel piazzale della Basilica di Nostra Signora di
Guadalupe. Il Santo Padre ha inviato
Guillermo Asurmendi
come Legato Pontificio il Segretario
di Stato del Vaticano, Cardinale Tarcisio Bertone, PSS. Hanno partecipato allevento altri 29 Cardinali e 220
Arcivescovi e Vescovi, proveniente
dai pi diversi paesi e continenti.
Diversi momenti dellincontro A sinistra, lesposizione di D. lvaro Corcuera, LC durante la Tavola Rotonda
presieduta dal Cardeal Stanislaw Ryko. Al centro, il Cardinal Tarcisio Bertone ed il Cardinal Norberto Rivera
benedicono il pubblico alla fine della sessione di chiusura. A destra, veduta del tavolo durante le parole
del presidente della Repubblica, nella sessione inaugurale (da sinistra a destra: Mons. Aguiar, Cardinal
Antonelli, Margarita Zavala e Cardinal Rivera)
Sessione festiva
Nel pomeriggio di sabato 17, stata realizzata nel piazzale della Basilica di Nostra Signora di Guadalupe unaffollatissima sessione festiva. Levento consistito in un Rosario meditato, testimonianze di famiglie di diversi continenti e rappresentazioni artistiche e culturali.
Uno dei momenti pi emozionanti
stato quando hanno sfilato i rappresentanti delle delegazioni dei 98 paesi partecipanti allIncontro.
finale, stato trasmesso, via satellite, il discorso nel quale Papa Benedetto XVI ha mostrato come listituzione della famiglia pu mantenersi salda nellamore verso Dio e
rinnovare lumanit in questo nuovo millennio.
La famiglia ha affermato
un fondamento indispensabile per la
societ e per i popoli, e anche un bene
insostituibile per i figli Ha sottolineato anche che essa una vera scuola di
umanit e di valori perenni. nel focolare domestico che simpara a vivere
veramente, a valorizzare la vita e la salute, la libert e la pace, la giustizia e la
verit, il lavoro, la concordia e il rispetto, ha insistito il Pontefice.
Il Santo Padre ha manifestato anche la sua speciale sollecitu-
Regina35
Dio il fondamento
della famiglia
Rispondendo alle domande rivolte dagli Araldi, tre cardinali
commentano alcuni aspetti-chiave del VI Incontro Mondiale delle
Famiglie, realizzato nella capitale messicana, dal 14 al 18 gennaio.
Dio unito
alla coppia
che si ama
Arcivescovo metropolita di
San Paolo del Brasile
ha eretto come valore supremo la soggettivit, lindividualit per non dire lindividualismo e lo stesso egoismo.
Pertanto, il pensiero dominante
nella prima parte del Congresso Teologico Pastorale, stato quello che la
famiglia un bene enorme dellumanit, non solo della Chiesa. un patrimonio dellumanit, un deposito di valori umani e religiosi che devono essere recuperati per la societ. Soprattutto in questo tempo in cui
essa ha perso il riferimento di valori e, perci, molte volte, perde il riferimento della dignit della persona
umana.
Qual il messaggio di Vostra
Eminenza per le famiglie?
Che Dio benedica tutte le famiglie,
specialmente quelle che sono in difficolt, che devono affrontare problemi. Si ricordino che non sono le prime ad avere difficolt. Che continuino solide, con fede, con pazienza, ritornando sempre allorigine di quello
che ha dato inizio alla famiglia: lamore. Lamore che ha unito luomo e la
donna, portandoli a formare una famiglia, ad avere figli. Ci che pu recuperare la famiglia, anche quando si
trova in difficolt, lamore.
Che Dio benedica e renda felici tutte le famiglie, vivendo la mistica del matrimonio, nella quale Dio
presente, perch Egli unito alla
coppia che si ama e cerca di condurre
bene la sua vita familiare.
Protagonista
nella Chiesa e
nella societ
Cardinal Ennio Antonelli
Come valuta Vostra Eminenza il ruolo della famiglia nella societ attuale?
Credo che la famiglia sia di fatto
la cellula fondamentale della societ, della Chiesa, pertanto deve essere
aiutata a crescere, a svilupparsi; ha bisogno di ricevere lappoggio tanto della Chiesa quanto della societ.
La famiglia deve essere protagonista, soggetto attivo, nella Chiesa e nella societ civile, perch essa pu dare
molto. Non soltanto un soggetto di
necessit, una risorsa, una grande risorsa in ambiti come levangelizzazione, la testimonianza cristiana, la solidariet civile e molti altri servizi.
Anche considerata sotto il punto
di vista economico, la famiglia costituisce un cardine del sistema economico. In un recente pronunciamento,
il presidente del Messico si pronunciato sullimpresa familiare. certamente importante e significativo che
vi siano tante piccole imprese familiari in questo paese.
Ugualmente importante il lavoro svolto dalle madri nelleducazione dei figli, il loro lavoro domestico.
un contributo fondamentale per il
progresso di coesione e crescita.
Ritornare
al centro
della vita
che Cristo
suoi compiti. Con la preghiera, possiamo incontrare Cristo in modo regolare, non solo sporadico. La preghiera in famiglia, tra i coniugi e individuale.
In altre parole, Dio il fondamento della famiglia. Essa unistituzione divina, e senza Dio, essa crolla, e
la societ pure
Stabilire in
tutte le diocesi
e parrocchie
la Pastorale
Familiare
Dom Carlos Aguiar Retes
Arcivescovo metropolita di
Tlalnepantla e presidente della
Conferenza Episcopale Messicana
Regina37
Il duplice segreto
Alla fine del secolo XIX, un virtuoso sacerdote fu ingiustamente deportato in
Siberia perch custodiva il duplice segreto della carit e della confessione. Il
fatto, storico ci narrato dalla prestigiosa rivista LAmi du Clerg, che cita
come fonte il giornale Czas di Cracovia dei giorni 10 e 13 febbraio del 1880.
el 1883, un sacerdote cattolico polacco don Koblovitch, parroco di Orativ, piccola cittadina
dellUcraina fu condannato alla
deportazione in Siberia.
Fino ad allora, questo ecclesiastico godeva della miglior reputazione
possibile. Inizialmente, vicario di Biala Tserkva, aveva acquistato fama di
eccellente predicatore e ottimo confessore. Egli era considerato come
uno dei sacerdoti pi notevoli e zelanti della sua diocesi. Nominato parroco di Orativ, non tard a guadagnarsi la stima di tutti e si prodig in feconde attivit. Tra le molte realizzazioni,
ricostru ed abbell, in poco tempo, la
chiesa parrocchiale.
cora caldo. Invano lo cercarono dappertutto. Dopo una o due ore, tornarono in camera sua e, questa volta, lo
trovarono sdraiato a letto, che dormiva
realmente o apparentemente. Lo svegliarono e gli chiesero dove fosse andato unora prima. Visibilmente turbato, don Koblovitch dichiar che non
si era assentato e stava dormendo gi
da molto tempo Questo cre dei sospetti che neppure il manifesto dolore
alludire del delitto, pot allontanare.
Fu aperta uninchiesta giudiziaria. Su indicazione dellorganista, i
poliziotti scoprirono, nascosto dietro
allaltare, il fucile a doppia canna del
parroco. Era evidente che era stato
usato da poco. Questo insieme di fatti,
non significava forse aver colto il colpevole in flagrante delitto?
Di conseguenza, il prete fu fermato e incarcerato. Davanti al tribunale,
protest la sua innocenza, ma si rifiut di dare spiegazioni riguardo la sua
assenza dalla canonica a quellora
della notte. Questo rifiuto costituiva la prova schiacciante contro di lui.
Cos, fu condannato ai lavori forzati
per il resto della vita.
Prima, per, di essere deportato
per la Siberia, sub una pena ancora pi infamante. Il Vescovo procedette alla sua degradazione solenne,
in una chiesa di Jitomir. Tra la folla
che sgomitava nel tempio, si vedevano soltanto volti in lacrime. Lo stesso
Ventanni pi tardi
Nel 1873, a Orativ lorganista della
chiesa parrocchiale era in punto di
morte e prima di esalare lultimo respiro, chiese di poter vedere lautorit giudiziaria. Alla presenza del giudice e di
un gran numero di persone, confess
di essere stato lui quello che, ventanni
prima, aveva ucciso lamministratore,
poich desiderava sposarsi con sua
moglie; aveva nascosto larma dietro
laltare e orientato le ricerche della polizia in modo da suscitare sospetti contro il parroco.
Allo stesso tempo, egli rivel il legittimo motivo dellassenza di don Kob-
cerdote di Nostro Signor e Ges Cristo non poteva dirla, poich le leggi di
Dio e della Chiesa lo proibiscono.
Davanti al tribunale e al suo Vescovo, si limit a dichiarare di essere innocente.
Non appena lorganista fin la sua
rivelazione, si presero i provvedimenti per concedere la libert al prigioniero. Era troppo tardi: leroico confessore era morto alcuni giorni pri-
ma. Fino al termine della sua vita, aveva custodito il duplice segreto
della carit e della confessione!
La memoria di questo sacerdote rimarr immortale! Sullesempio
di San Giovanni Nepomuceno, egli
si immol per obbedienza alla Santa Chiesa.
(Tradotto da LAmi du Clerg, n
52, del 23/12/1880, pagg. 623, 624).
Gustavo Kralj
lovitch. Raccont come costui, al momento del delitto, si trovava in un villaggio vicino, distante alcuni chilometri
da Orativ. Il pristaf che, in virt del
decreto imperiale del 1836, era stato
convertito a forza allo scisma moscovita, ma era rimasto segretamente cattolico aveva sollecitato don Koblovitch a recarsi, durante la notte, a battezzare il suo ultimo figlio.
Durante il processo criminale, questo funzionario, temendo di essere anche lui deportato in Siberia, non aveva detto nulla in difesa del parroco ingiustamente accusato. Pi coraggiosa, o per lo meno dotata di una buona
coscienza, la moglie voleva rivelare tutto al tribunale, ma il marito la rinchiuse in casa, impedendole di uscire e provocando una crisi nervosa che la fece
impazzire e internare nellospizio Joult-Dom, a Vilna. Fino alla sua morte, avvenuta due anni dopo, la povera
donna non cessava di parlare di un battesimo, di un sacerdote, del papa ortodosso, ecc., implorando di liberare
linnocente. I suoi sproloqui venivano
considerati sintomi ordinari di pazzia.
Alla fine, lorganista dichiar che,
dopo la cattura del parroco, gli aveva fatto visita e gli aveva confessato
il suo delitto. Era un mezzo sicuro di
cautelarsi contro ogni indagine, perch egli conosceva bene il carattere
eroico di quel santo sacerdote.
Pertanto, don Koblovitch era sottoposto, da ventanni, ad una immeritata punizione.
Se avesse voluto, gli sarebbe bastato dire ununica parola per essere salvo. Avrebbe potuto facilmente giustificare la sua assenza momentanea
dalla canonica, rivelando che era andato a battezzare un bambino nella
casa del pristaf ma cos avrebbe compromesso quelluomo, che aveva violato una legge ingiusta ed odiosa. La
carit gli chiedeva di mantenere il silenzio, e lui lo mantenne.
Egli conosceva, per mezzo della
confessione, il vero colpevole. Con
una semplice parola, sarebbe stato
messo in libert. Questa parola, un sa-
Regina39
Diacono e diaconia
della Chiesa
Siamo un servizio di Ges Cristo ed Lui che ci d la
forza per spartire con i nostri fratelli.
an Vincenzo Patrono
della Chiesa di Lisbona
e protettore della nostra
Citt. Il fatto che il nostro Patrono sia Diacono
e Martire, ci invita a meditare sulla diaconia della Chiesa, cio, sulla sua vocazione di servizio e a scoprire la relazione tra la sofferenza e la consolazione, suggerita dalla lettura della seconda Lettera di Paolo ai Corinzi.
Evangelizzazione:
servizio della Parola
La prima concretizzazione, nel
Nuovo Testamento, del servizio della Chiesa, quello della Parola. Anche qui il servizio unobbedienza alla Parola del Signore: Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni,
(Mt 28,19). La Chiesa Apostolica
convinta che il primo servizio che
pu prestare alla societ lannuncio del Vangelo. Paolo considera questo la propria grazia. Egli Apostolo in virt della grazia che Dio mi ha
concesso di essere un ministro di Cristo
in mezzo ai pagani, sacerdote del Vangelo di Dio, affinch i pagani diventino unofferta gradita, santificata nello
Spirito Santo (Rm 15, 15-16).
gelo annunciato ai poveri e questi rivelano proprio una capacit particolare per accogliere lannuncio di Ges.
Questa coscienza che la Chiesa, prima di spartire i Suoi beni, spartisce la
Sua fede e la Sua testimonianza di fedelt a Cristo, unesigenza che non
possiamo dimenticare, perch in qualsiasi modello di societ organizzata, i
poveri ci saranno sempre. Nella complessit delle nuove forme di povert
odierne, la spartizione di beni a cui siamo chiamati non pu mai dimenticare
la spartizione del bene pi prezioso per
noi, la nostra fede in Ges Cristo. Non
dobbiamo essere solo una forma in pi
di solidariet sociale. Siamo un servizio
di Ges Cristo ed Lui che ci d la forza per spartire con i nostri fratelli. Che
assieme al pane ripartito vada sempre
la testimonianza della nostra fedelt
a Cristo, perch solo cos questo pane
spartito sar, per colui che lo riceve, un
pane vivo che comunica la vita.
Questa
priorit
al
servizio
dellevangelizzazione presuppone che
la Chiesa creda nellimportanza del
Vangelo per il bene dellumanit e il
maggior servizio che possiamo prestare agli uomini, nostri fratelli, quello
di aiutarli a scoprire il senso della vita; il pane del corpo senza lalimento
dello spirito insufficiente ad aiutare
a scoprire la vocazione vera.
La scelta dei sette diaconi per il
servizio dei poveri, non relativizza
questa espressione del servizio della Chiesa. Esprime solo la coscienza
che tutto il servizio espressione della carit, e che solo la Parola del Vangelo apre il cuore a questa perfezione
dellamore. I poveri, anche quando ricevono, devono aprirsi personalmente a questa realt superiore dellamore fraterno. per questo che la stessa spartizione deve essere occasione
e strumento dellannuncio del Vangelo. Essere beneficiario della carit cristiana e non sentirsi toccato da questa novit inaudita che la comunione
damore, pu essere segno che ci accontentiamo della spartizione e non
diamo priorit allannuncio del Vangelo. per questo che i diaconi, il cui
ministero si concretizza in primo luogo nel servizio ai poveri, sono anche
annunciatori della Parola.
Regina41
Para mim
viver Cristo
24 e 25 de Janeiro 2009
(fl 1,21)
Sbado, 24 de Janeiro
21:00 - Rosrio, na Capelinha das Aparies, e Procisso de velas
22:30 - Viglia Paulina, orientada por jovens, na Igreja da Santssima Trindade
Domingo, 25 de Janeiro - Festa da Converso de S. Paulo
10:00 - Rosrio, na Capelinha das Aparies
11:00 - Missa, no Recinto do Santurio, presidida pelo Senhor D. Antoine Audo, Bispo da Sria
14:30 - Festa Paulina, na Igreja da Santssima Trindade
Evocao de So Paulo (audiovisual)
Participao da Schola Cantorum Pastorinhos de Ftima e actuao do Coro da S do Porto
Declamao de textos de So Paulo
I cattolici portoghesi
commemorano a Fatima
lAnno Paolino
Migliaia di fedeli di tutte le diocesi
portoghesi sono accorsi al Santuario
di Fatima il 25 gennaio, partecipando
al Pellegrinaggio Nazionale dellAnno Paolino.
Venticinque vescovi e duecento
sacerdoti hanno concelebrato lEucaristia presieduta da Mons. Antoine
Audo, Vescovo di Aleppo per i Caldei in Siria. Tra loro si sono distin42Salvami Regina Marzo 2009
ti S.E. Jos Policarpo, Cardinale Patriarca di Lisbona, Mons. Jorge Ortiga, Arcivescovo di Braga e presidente
della Conferenza Episcopale Portoghese e Mons. Rino Passigato, Nunzio Apostolico in Portogallo.
Allinizio
della
celebrazione, Mons. Antonio Marto, Vescovo di Leiria-Fatima, ha evidenziato limportanza di approfittare di
questopportunit per un pellegrinaggio interiore alle fonti della Fede e
alle origini del Cristianesimo.
so dAquino di Roma Angelicum, presenta la cronaca e gli atti della Giornata Accademica realizzata lo scorso anno e che ha avuto
come tema Diversi modelli di autorit presenti nella vita religiosa della Chiesa Latina.
Si trattato di una riflessione
giuridica sulle figure di autorit, nei
diversi livelli della vita religiosa.
Si segnala, nella presentazione
degli atti, la giustificazione del tema
dellevento, fatta nellintroduzione
ai lavori, da parte di P. Bruno Esposito, OP, Decano della Facolt di Diritto Canonico di questUniversit:
Abbiamo deciso di trattare il tema dellautorit nella vita consacrata e in particolare nella vita religiosa.
Infatti a tutti, sebbene con differenti
motivazioni, sembrato essere questo
un tema importante per una riflessione. Una problematica giuridica ben
specifica, ma con molteplici relazioni con la teologia, ma anche con altre
discipline. Una tematica molte volte
piuttosto tecnica, ma che registra un
interesse immediato, quotidiano, per
coloro che sono chiamati a realizzare un tale servizio, e ovviamente anche per coloro a cui tale servizio destinato.
Il website dellUniversit (www.
angelicum.org) offre gli estratti in
PDF della rivista, disponibili nella sezione Avvisi e comunicazioni
della Facolt di Diritto Canonico.
Testimonianza di
vocazione, via internet
La monaca spagnola Maria del
Amor Gmez, del monastero carmelitano di San Pietro, di Osuna
(Siviglia) ha deciso di usare internet per far giungere il pi lontano
possibile la sua testimonianza di
vocazione.
Se tu vedi che Dio passa per la tua
vita, non aver paura: diventa una suora carmelitana! Con questo consiglio si chiude il video da lei lanciato
su You Tube, che presenta scene della vita quotidiana delle religiose nei
da ora, tra le notizie e principali mezzi di ACI Prensa in una versione creata appositamente per loro (disponibile
in <http://m.aciprensa.com>).
In questa nuova versione, gli utilizzatori possono navigare con molta facilit fra le informazioni che ogni
giorno offre lagenzia, grazie ad un
disegno concepito appositamente per
le risoluzioni minime dei diversi telefoni cellulari e dispositivi personali
con connessione senza fili a internet.
La societ Missionaria
delle Filippine riceve
lapprovazione pontificia
Manila (AsiaNews) La Societ
Missionaria delle Filippine (Mission
Arzobispado de Lima
Decimo anniversario
dellArcivescovo di Lima
umerosi omaggi sono stati tributati durante il mese di gennaio al Cardinal Juan Luis Cipriani Thorne, in occasione del 10 anniversario dellinizio del suo ministero come Arcivescovo
di Lima e Primate del Per.
Il 9 gennaio, in una cerimonia a Palazzo di Torre
Tagle, il Prelato ha ricevuto la Gran Croce dellOrdine El Sol del Per, conferita dal Ministro delle Relazioni Estere e Cancelliere della Repubblica, Ambasciatore Jos Antonio Garca Belaunde. Il giorno 25 larcidiocesi ha offerto al Cardinale una nuova
Regina43
Settimana Internazionale
di Canto Gregoriano
ACI Prensa La Societ Gregorianista del Messico (SGM) organizza nella sede dellArcidiocesi di
Guadalajara, dal 23 al 28 di questo
mese, la Prima Settimana Internazionale di Canto Gregoriano, il cui
obiettivo la diffusione della musica sacra per eccellenza.
unopportunit finora unica nel
nostro paese, dove si coniugano, con il
riconoscimento dellUniversit Autonoma di Guadalajara e il sostegno accademico dellAssociazione Internazionale per lo Studio del Canto Gregoriano,
corsi a tre livelli distinti, con professori
di grande qualit ha spiegato lArcivescovo di Guadalajara, Cardinal
Juan Sandoval iguez ed ha aggiunto: Il canto sacro animi e interessi i responsabili nelle loro comunicazioni, in
modo da approfittare di questo mezzo,
affinch il culto che rendiamo al Signore, e col quale nutriamo la vita spirituale propria e del Popolo di Dio, sia sempre pi degno della sua Divina Maest.
Si spento il cardinale
sudcoreano Kim Sou-hwan.
Il cordoglio del Papa
RV Lutto nella Chiesa. Si spento il 16 febbraio il cardinale Stephen
Kim Sou-hwan, arcivescovo emerito di Seoul: aveva 86 anni. Il Papa ha
espresso il suo profondo cordoglio in
un telegramma inviato al cardinale
Nicholas Cheong Jinsuk, attuale arcivescovo di Seoul
Il cardinale Kim deceduto poco
dopo le 18.00, ora locale, presso lospedale cattolico di Santa Maria di Gangnam nella capitale sudcoreana. Il Papa
ricorda con gratitudine il lavoro svolto per lunghi anni dal porporato a servizio della Chiesa. Dio, nostro Padre misericordioso la preghiera del Papa gli conceda la ricompensa per le sue fatiche e accolga la sua nobile anima nella pace e nella gioia del Regno celeste.
Il cardinale Kim era stato ordinato
sacerdote a 29 anni, nel 1951, iniziando
il ministero pastorale durante il difficile periodo della guerra in Corea. Poi si
trasferisce in Giappone, dove si laurea
in Filosofia, poi ancora in Germania,
dove si specializza in scienze sociali. Al
suo rientro in patria, nel 1966 diventa
vescovo di Masan. Nominato arcivescovo di Seoul nel 1968 e creato cardinale lanno successivo, porta lo spirito del rinnovamento conciliare nelle
strutture diocesane, intensificando lattivit di evangelizzazione con il coinvolgimento dei laici. Particolare posto
nella sua azione ha occupato la ricerca
del dialogo con i non-cristiani e il coordinamento degli sforzi comuni in campo caritativo e assistenziale. Coraggiose, nella difficile situazione politica interna, sono state le sue dichiarazioni e
iniziative a difesa dei diritti umani. Pi
volte presidente della Conferenza episcopale coreana, dal 1973 al 1977 stato anche presidente della Federazione
delle Conferenze episcopali dellAsia
(FABC). Ha preso parte a diverse Assemblee del Sinodo dei Vescovi, a partire dalla prima, nel 1967. Dal 1974 al
1977 stato membro del Consiglio della segreteria generale del Sinodo dei
Vescovi. stato poi presidente delegato allAssemblea Speciale per lAsia del
Sinodo dei Vescovi (19 aprile - 14 maggio 1998). Dal 10 giugno 1975 al 3 aprile 1998 stato anche amministratore
apostolico di Pyeong Yang.
Con il suo decesso il Collegio cardinalizio risulta composto da 188 cardinali, di cui 115 elettori e 73 non elettori.
Al cardinale Sandri la
Gran Croce dellOrdine al
merito della Germania
RV Un riconoscimento per le
particolari benemerenze rese nei con-
riporta Avvenire, la notizia ha sconvolto gli abitanti di Lawton, il piccolo sobborgo non lontano dalla capitale cubana dove il religioso, nato 61
anni fa in provincia di Madrid, portava aiuti ai pi bisognosi. Aiutava tutti ricorda uneducatrice soprattutto i giovani.
Cordoglio per la morte di don
Eduardo stato espresso anche
dallarcivescovado dellAvana che, in
un comunicato, ha definito la tragedia un atto inusuale per la Chiesa di
Cuba.
Restano ancora molti dubbi sulla
fine del religioso, accoltellato a morte, e la cui auto stata incendiata a
diversi chilometri di distanza da dove
il suo corpo stato ritrovato.
communio.stbblogs
Regina45
el secolo XVIII, la
vita dei missionari che partivano per
evangelizzare lIndocina era ben lungi
dallessere facile. Il viaggio oltre oceano era pieno di rischi, a causa non
solo delle tempeste, ma anche degli
Edith Petitclerc
nozze ed ella non ebbe altra soluzione che rassegnarsi alla sua nuova vita. Il suo maggior dolore, comunque,
era quello di essere obbligata ad abitare in una regione pagana, priva di
qualsiasi aiuto spirituale della Santa
Chiesa.
Trascorsero gli anni e Hong Linh
mise alla luce una numerosa prole,
alla quale dedic tutto laffetto del
suo cuore. Il destino, tuttavia, continuava ad esserle avverso. Le frequenti guerre le strapparono i figli, uno ad
uno, e alla fine anche il suo sposo.
Non restando pi niente dellantico
feudo di suo marito, si vide obbligata
a ritirarsi in quel piccolo villaggio dove, vecchia e inferma, aspettava la fine dei suoi giorni.
Quando proprio il suo stato di salute cominciava ad aggravarsi, alcuni
viaggiatori le diedero la notizia della
presenza l vicino dei sacerdoti cristiani. E lei li mand subito a chiamare.
Dopo averla riconfortata con
lUnzione degli Infermi, don Alonso
chiese alla veneranda anziana:
Rimanendo priva di ogni sacramento e anche della consolazione della comunione con altri cristiani, come ha potuto mantenere la fede
e la fiducia per tanti anni?
Con un lieve sorriso, Homg Linh
estrasse con mansuetudine la mano
da sotto le lenzuola e mostr loro un
rosario molto logoro dicendo:
Ecco qui, padri, i piccoli, ma
forti anelli che hanno mantenuto la
mia anima legata al Cielo per pi di
sessantanni. Fin da bambina, le mie
maestre mi hanno insegnato che la
Vergine Maria non abbandona mai
chi la prega con fervore, ed vero.
Ella stata sempre al mio fianco,
rafforzando e proteggendo la mia
povera anima nelle amarezze della
vita
Poco tempo dopo, Rosa della Primavera consegnava la sua anima a
Dio. Fu sepolta con il suo inseparabile rosario tra le mani. Gli stessi anelli che lavevano mantenuta fedele durante la vita, ora lavrebbero portata
in Paradiso.
Marzo 2009 Salvami
Regina47
santiebeati.it
1. I Domenica di Quaresima.
San Felice III, Papa (492). Appartenente alla nobilt romana, dopo essere rimasto vedovo, abbracci la vita
clericale e succedette a San Simplicio
sulla Cattedra di San Pietro.
santiebeati.it
_
_______
I Santi di ogni giorno
8. II Domenica di Quaresima.
San Giovanni di Dio, religioso (1550).
Beato Faustino Mguez, presbitero (1925). Religioso dellOrdine delle Scuole Pie, a Madrid, passava gran
parte del suo tempo occupandosi delle confessioni. Fond la Congregazione delle Figlie della Divina Pastora,
per la formazione delle giovani.
13. SantEldrado, abate (840). Dedic parte della sua fortuna alle opere di carit e diede il resto alla Chiesa,
quindi si fece monaco nell abazia benedettina di Novalesa a Torino.
santiebeati.it
santiebeati.it
______________________ Marzo
do, entr nel monastero di Chiaravalle. Ottenuto il permesso, si ritir a vita eremitica in Terra Santa.
Regina49
La Pala dOro
Magnifica pala daltare dargento, oro, smalti e pietre
preziose, la Pala dOro simboleggia tutto lorbe creato: il
mondo terrestre e quello celeste, uniti dalla rappresentazione
di questo anello che sono i Santi e gli Angeli.
Regina51
Ivan Tefel
selva
di rami e di fronde a te uguale!
O dolce legno, o dolci chiodi
che portate appeso un dolce peso.