la via, la verit e la vita anno 1 - n. 2 trimestrale - aprile/giugno 2008 copia gratuita Provvedimento del Presidente del Tribunale di Modena Iscritto al n.1866 del 19/02/2008 del Registro Stampe e Periodici. Copyright 2007 Immagine di copertina: Saqqara, Egitto, piramide a gradoni la piramide ci mostra chi siamo Collaborazione progetto grafco Simona Murabito Stampto presso la tipo-litografa AG snc di Rustichelli & C. questa rivista emanazione della Draco Edizioni fondata nel 2006, per diffondere in termini moderni lantica conoscenza esoterica. in collaborazione con lassociazione Atman, fondata nel 1994 per la diffusione del raja yoga e dellesoterismo, e di Energheia, fondata nel 1996, prima scuola italiana per terapeuti esoterici, Nel tempo tutto cambia e niente cambia. Le realt essenziali della vita, le sue strutture fondamentali, lana- tomia e la fsiologia della coscienza rimangono fedeli allemanazione primordiale di quel verbo che tutto pervade. Nel tempo, quello che cambia sono i modi della manifestazione, sempre pi aderenti alle forme cangianti che lo spirito pu usare, di era in era, nel suo lungo pellegrinaggio tra le pieghe della materia. Nello spirito che discende nella carne si compie la parabola del fgliuol prodigo che prima o poi ritorner nella casa del padre. Questa rivista, in fn dei conti, vuole solo prendere atto dei modi diversi oggi necessari ad esprimere adeguatamente le immutabili verit dellantica saggezza esoterica. Questo spazio vuole essere utile a tutti i pellegrini che nel loro viaggiare sono arrivati a rivolgere gli occhi verso la casa in cui sono nati. Che il potere del padre, lamore del fglio e la sapienza dello spirito santo ci uniscano in ununica vita. Massimo Rodolf La tensione tale che il Mondo freme. Gli eventi sono in pressione. A tutti i livelli le energie del- la Luce sono impegnate a fondo per salvarlo dalla distruzione, mentre le tenebre si insinuano, con ma- schere luminose, decise ad annientare ci che la Luce crea e, dove possibile, a demolire le basi stesse dellopera creativa. Nellepoca grave dellArmageddon specialmente necessario sapere quali sono le forze che causano le azioni di ogni singolo giorno, di ogni singolo evento, di ogni fenomeno; poich lora della decisione, e non ci sono mezze misure sulla via del Mondo del Fuoco. Maestro Morya Sommario Editoriale Curatore: Massimo Rodolf IN DIFESA DELLA PAROLA ESOTERICO pag. 2
Conoscere la conoscenza Curatore: Andrea Innocenti SOCRATE E BUDDHA pag. 4 ovvero come lautocoscenza apre la strada a una visione non dogmatica della realt
Educare per la consapevolezza Curatore: Anna Grazia Fiorani IL GIOCO DELLA VITA UNISCE ANIMA E CORPO pag. 7
Letteratura e spiritualit Curatore: Anna Todisco IL MISTERO SUPREMO pag. 9
Fitoterapia energetica Curatore: Donatella Donati IL SIGNIFICATO ESOTERICO DELLE VITAMINE pag. 11
Antica saggezza e scienza moderna Curatore: Gianluca Fontana LUNIVERSO... IN UN RESPIRO pag. 16
La coppia sul sentiero Curatore: Giorgio Ricci Garotti in collaborazione con Monica Giovannini MASCHILE E FEMMINILE: RELAZIONE IN PRIMO PIANO pag. 19
Mitologia e Sentiero Iniziatico Curatore: Graziano Fornaciari ERCOLE E LA CATTURA DELLE GIUMENTE ANTROPOFAGHE pag. 22
il Raja Yoga e lesoterismo Curatore: Luca Tomberli YOGA, SCIENZA DELLESSERE E DELLEVOLUZIONE pag. 25
Astrologia esoterica Curatore: Maria Grazia Barbieri TRIANGOLAZIONI pag. 28
Il Sentiero Iniziatico Curatore: Massimo Rodolf DAL SENTIERO DELLA PROVA AL DISCEPOLATO pag. 31
Psicologia esoterica Curatore: Paola Spada LANIMA pag. 35 2 Letteralmente esoterico ci rimanda agli insegnamenti pi intimi che da sempre nel- la storia dellumanit i Maestri di vita hanno dato ai loro allievi. Anche il Maestro Ges parlava in parabole perch la gente non ca- pisse, mentre nel segreto spiegava ogni cosa ai suoi discepoli. Nel corso dei secoli la parola stata associata a contesti che ci rimanda- no ad aspetti misteriosi della nostra storia, astrologia, alchimia, magia, alla necessit del segreto come prassi per tutelare conoscen- ze antiche non accessibili ai pi. Lo sviluppo della societ occidentale dal Seicento ad oggi ha dato vita ad un atteggiamento scientico sempre pi diffuso, che ha di fatto bollato come superstizioni conoscenze che antica- mente nessuno si sognava di mettere in di- scussione. La cosiddetta societ dei consumi ha poi fa- vorito la diffusione, con intenti non di rado truffaldini, degli aspetti pi superciali e deleteri delle antiche e sagge conoscenze. Sedicenti praticanti esoterici da strapazzo hanno invaso le nostre societ opulente as- sieme a sette di pazzi e truffatori che hanno fatto s che il termine esoterico fosse svi- lito, accomunato ad aspetti criminali e anche associato alle carceri. Io da anni ho fonda- to una scuola per terapeuti esoterici e so per esperienza che cosa costa giusticare questo termine. Forse mi sarebbe risultato pi comodo to- glierlo dallintestazione della scuola, avrei po- tuto cos spendere meno energia con tutte le nuove persone che conosco, che imman- cabilmente mi chiedono: Che lavoro fai?. Se rispondo che ho fondato una scuola per terapeuti, il commento : Ah, fate i massag- gi. Se poi mi azzardo a dire ...per terapeuti esoterici, un brivido corre lungo la schiena e lombra di oscuri e sanguinari rituali com- pare allorizzonte. Non sono nostalgico della societ del Cinquecento, non gestisco una linea telefonica di consulenze sul lotto o di fatture damore, apprezzo molto le conquiste della scienza, sono convinto che i truffatori e i criminali debbano stare in carcere, per riven- dico la possibilit di usare il termine esoterico nella sua integrale accezione etimologica. Non vi conoscenza pi bella ed elevata di quella che ti mette in rapporto con le pro- fondit dellesistenza, attraverso le porte della tua coscienza. Questo lesoterismo, e questo io ho potuto sperimentare nei cin- quantadue anni della mia vita. Da che ho me- moria, sempre stata forte in me la ricerca della giustizia, della verit e della conoscenza. Come tanti, ho provato lardente ed inces- sante desiderio che mi sospingeva a cercare senza sosta, mai pago dei risultati ottenuti. Unincredibile sete mi ha trascinato ad abbe- verarmi a tutte le fonti che incontravo sul mio Editoriale Curatore: Massimo Rodolf
IN DIFESA DELLA PAROLA ESOTERICO 3 cammino, col solo risultato di riemergere da quelle stesse fonti pi assetato di prima. Solo quando ho iniziato a comprendere veramente che tutta la mia vita era nel ballo della trasfor- mazione, e non solo la mia conoscenza men- tale, ho iniziato ad appagare questa sete e ad esaudire il mio desiderio. Questa condizione pu legittimamente denirsi conversione, perch da quel momento quello che prima era stato un moto fortissimo ma in un qual- che modo cieco e disordinato ha preso una sola direzione di marcia, lungo la quale ogni precedente esperienza assumeva un senso e veniva collocata al suo posto nel contesto delle necessit evolutive della mia coscien- za. Nello specico, per, oggi chiaro per me che il costruirsi di quella consapevolezza, che lunica cosa al mondo alla quale non potrei rinunciare, non avrebbe potuto avvenire sen- za lausilio di quella che possiamo legittima- mente denire Scienza Esoterica. In effetti non se ne sente molto il bisogno nch la propria percezione rimane aderente a cano- ni di rassicurante sicit e materialit. I pro- blemi, e quindi le ricerche, iniziano quando la tua percezione ti rimanda allesistenza di dimensioni della vita non misurabili e quanti- cabili materialmente. Allora ti rendi conto che esiste, per quanto derisa dalla maggioranza normale di tutti i settori dellumanit, una sa- pienza tramandata da tutti coloro che, nel cor- so della storia, si sono trovati nelle tue stesse condizioni, a vivere le stesse tue esperienze. Per di pi ti rendi conto che questa cono- scenza ti d quelle risposte che la normalit della scienza umana, in tutti i suoi settori e con tutta la sua ostentazione, nemmeno si sogna di darti. Inoltre, cosa fondamentale, comprendi che non hai a che fare con della banale losoa, ma con qualcosa che trasfor- ma denitivamente la tua vita, dandoti equi- librio, consapevolezza e capacit di amare. Finalmente senti che da questo cammino non si torna indietro, ma che si pu andare solo avanti, lungo il Sentiero di perfeziona- mento che i Maestri hanno descritto. Molti saranno ancora nelle condizioni di non poter comprendere, temere o sbeffeggiare ci che viene denito esoterico, ma sempre di pi sa- ranno coloro che cercheranno la verit. Infatti oggi lumanit, pur con tutti i suoi limiti, si molto evoluta mentalmente, rendendo possi- bile il fatto che un numero elevato di persone si dedichi alla ricerca dei segreti della vita e della coscienza umana. Questa in sintesi la conoscenza esoterica, conoscenza della vita in tutte le sue dimensioni e manifestazioni, comprensione della coscienza, che non pu prescindere dal comandamento unico inse- gnatoci da Ges, ama il prossimo tuo come te stesso, perch solo conoscendoci a fon- do possiamo veramente amarci, amando cos anche i nostri fratelli. Non mi pare che ci sia da vergognarsi. Massimo Rodolf, fondatore di Atman, associazione per lo studio del Raja yoga e dellesoterismo, di Energheia, prima scuola italiana per terapeuti esoterici, della Draco Edizioni, casa editrice nata per diffondere la conoscenza esoterica e di Il Discepolo rivista esoterica on-line. Per ora...
4 Socrate (469-399) vive nel V secolo a.c. in una Atene ricca di fermenti culturali, dominata dal pensiero e dalle idee dei sosti, la cui rilevan- za pratica, portata allestremo, conduceva a un generale disorientamento, che niva per scuotere il fondamento di ogni morale indi- viduale e sociale. Linteresse particolare giu- sticato da unideologia travisata niva per prevalere sul bene comune. Socrate sente il bisogno di dare una svolta morale alla societ: per lui questa pu veni- re essenzialmente dalla conoscenza, che lui identica con lautoconoscenza: solo luomo che conosce se stesso sa di non sapere nulla di ci che va oltre la sua esperienza. Linsegnamento socratico sostanzialmente si esprime nellarte della ricerca, oggi detta eu- ristica, che per lui si struttura formalmente sullironia e sulla maieutica. Lironia per lui essenzialmente uno stile: egli si accosta con umilt ai maestri ricono- sciuti, ma poi, pur mantenendo un atteggia- mento dimesso e di ammirazione, domanda dopo domanda smonta tutte le loro certezze, riducendoli a un imbarazzante silenzio. Grazie alla sua capacit di guardare la vita e gli uomi- ni con distacco, riesce sempre a rimanere al di sopra del coinvolgimento delle circostanze, mantenendo unironia di fondo che, mentre da una parte rivela la sua intrinseca superio- rit morale, dallaltra indica un metodo di ap- proccio alle diverse situazioni assolutamente antitetico a quello delluomo comune, legato al proprio interesse personale e che non sa guardare oltre la punta del suo naso. La maieutica, larte della levatrice, non ha come ne il proporre una verit, ma quello di suscitare nel discepolo la verit. Essa non pu venire dallesterno attraverso una conoscenza dogmatica, ma deve venire dal di dentro, in ognuno, ma nascosta dai luoghi comuni, dalle denizioni astratte indotte dallambiente e dalla cultura dominante. Con questo lavoro di ricerca su di s pu gradualmente formarsi un auto- nomo discernimento, che solo pu permettere una solida coscienza, basata sui contenuti di unesperienza capita e assimilata, lunica capa- ce di dare quella dirittura morale volta al bene comune alla quale il losofo aspira. Per Socrate il bello, il buono e il giusto non sono come per i sosti frutto del soggetti- vismo dei sensi, quindi relativi e suscettibili di adattamento allutile personale, ma sono dei valori universali, quindi validi per tutti, e nascono da un profondo convincimento inte- riore determinato da una consapevolezza che si forma con la maturazione di unesperien- za s soggettiva, ma elaborata dalla capacit umana di intuire luniversale nel particolare. Concetto, questo, che sar poi ampiamen- te sviluppato dal suo discepolo Platone, che cos rievoca nella sua opera Fedone la morte Conoscere la conoscenza Curatore: Andrea Innocenti SOCRATE E BUDDHA ovvero come lautoconoscenza apre la strada a una visione non dogmatica della realt
del Maestro, quando Socrate d veramente la prova della sua forza morale: E Critone, udito ci, fece cenno a un suo servo chera in piedi vicino a lui; e il servo usc, rimase fuori un po di tempo, e torn menando seco luomo che doveva dare il far- maco, che lo portava pestato in una tazza. E Socrate veduto colui, Bene, disse, bravuo- mo, tu che di queste cose te ne intendi, che si deve fare?. Nientaltro, rispose, nch tu non senta peso alle gambe; dopo, devi ri- manere sdraiato; e il farmaco operer da s. Cos dicendo porse la tazza a Socrate. Ed egli la prese, oh, con vera letizia, o Echcrate; e non ebbe un tremito e non mut colore e non torse una linea del volto. [] Cos dicendo, tutto dun ato, senza dar segno di disgusto, piacevolmente, vuot la tazza no in fondo. E i pi di noi no a quel momento erano pur riusciti alla meglio a trattenersi dal piangere; ma quando lo vedemmo bere, e che aveva bevuto, allora non pi; e anche a me con- tro ogni mio sforzo, le lacrime caddero gi a otti; e mi coprii il capo e piansi me stesso: ch certo non lui io piangevo, ma la sventu- ra mia, di tale amico restavo abbandonato! [] E anzi, Socrate, Che stranezza mai questa, disse, o amici? Non per altra cagio- ne feci allontanare le donne se non perch non commettessero di tali discordanze. E ho anche sentito che con parole di lieto augurio bisogna morire. Ors, dunque, state quieti e siate forti. E noi, a udirlo, ci vergognammo e ci trattenemmo dal piangere. Ed egli gir un poco per la stanza; e quando disse che le gambe gli si appesantivano, si mise a giace- re supino; perch cos gli consigliava luomo. E intanto costui, quello che gli aveva dato il farmaco, non cessava di toccarlo, e di tratto in tratto gli esaminava i piedi e le gambe; e, a un certo punto, premendogli forte un piede, gli domand se sentiva. Ed egli rispose di no. E poi ancora gli premette le gambe. E cos, risalendo via via con la mano ci faceva vede- re comegli si raffreddasse e si irrigidisse. E tuttavia non restava di toccarlo; e ci disse che quando il freddo fosse giunto al cuore, allo- ra sarebbe morto. E ormai intorno al basso ventre era quasi tutto freddo; ed egli si scopr - perch sera coperto - e disse, e fu lulti- ma volta che udimmo la sua voce, O Crito- ne, disse, noi siamo debitori di un gallo ad Asclpio: dateglielo e non ve ne dimenticate S, disse Critone, sar fatto: ma vedi se hai altro da dire. A questa domanda egli non ri- spose pi; pass un po di tempo, e fece un movimento; e luomo lo scopr; ed egli rest con gli occhi aperti e ssi. Critone, veduto ci, gli chiuse le labbra e gli occhi. Buddha, prima della conversione Gotama Siddharta, nasce a Kapilavatsu, una localit del Nepal, intorno al 563 a.C. La sua vita tramandata in modo leggenda- rio, quindi difcile distinguere il dato storico da quello agiograco. Sembra certo che il pa- dre sia stato il re Suddhodana dei Kapila. Grazie alla sua condizione sociale condusse una vita agiata no allet di 29 anni, momen- to in cui unimprovvisa intuizione del caratte- re universale della sofferenza lo spinse a la- sciare la reggia paterna per una vita di ricerca interiore. Quello che affascina nellaspirazione alla ca- rit del principe Siddharta il suo bisogno di sperimentare personalmente e no allestre- mo la vita. Dapprima si immerge nello studio profondo delle dottrine dei bramani: segue linsegna- mento del dottissimo Alara Kalama che aveva 5 6 non meno di trecento discepoli nella citt di Vesali (a nord dellattuale Patna). Poi, insod- disfatto della cultura astratta, inizia una vita di estremo ascetismo per circa sei anni, cer- cando di sperimentare nel modo pi rigoroso le pi dure tecniche del misticismo yoga: vie- ne allora chiamato Sakiamuni, lasceta della famiglia dei Sakya. Ma anche questa ricerca non lo appaga: capisce che non quella la via per uscire dalla ruota delle reincarnazioni, causa della sofferenza universale. La leggen- da narra che fu allora, dopo una profonda me- ditazione, che ebbe lilluminazione. Il suo insegnamento stato tramandato oral- mente, come nel caso di Socrate: anche lui non ha lasciato niente di scritto, quindi sta- to soggetto alle pi diverse interpretazioni e a probabili travisamenti; tuttavia lo si pu sintetizzare in quelle che vengono dette le quattro nobili verit: 1. la sofferenza e il dolore sono parte inte- grante dellesistenza delluniverso fenomeni- co, perci da esso inscindibili; 2. il desidero di essere nel mondo dei feno- meni la vera ragione della sofferenza; 3. la ne della sofferenza si pu ottenere at- traverso il distacco, cio leliminazione di ogni forma dattaccamento; 4 la via da seguire per ottenere ci la via di mezzo, realizzabile mediante il nobile ottu- plice Sentiero. Il nobile ottuplice sentiero consiste di: RETTA COGNIZIONE: comprendere la soffe- renza, la sua origine e la sua possibile estin- zione, quindi ci che karmicamente bene- co e ci che maleco; RETTO PENSIERO: quello libero da desiderio sensuale, da malevolenza e da crudelt; RETTA PAROLA: mentire karmicamente nocivo, cos la maldicenza e il parlare vano; RETTA AZIONE: la distruzione di esseri viven- ti karmicamente nociva, cos rubare o avere rapporti sessuali illeciti; RETTO MEZZO DI SOSTENTAMENTO: pro- curarsi il necessario al proprio sostentamento in modo innocuo; RETTO SFORZO: guardare un certo oggetto con bramosia, ira, illusione dovuto a uno sforzo non retto; RETTA ATTENZIONE: essere consapevoli del proprio corpo, delle proprie sensazione e dei propri pensieri ; RETTA MEDITAZIONE: concentrazione pro- lungata, ma calma e misurata. Luomo che simmerge nella vita secondo queste indicazioni un individuo che conti- nuamente osserva se stesso, vede lattacca- mento che lo lega al desiderio, si rende conto di come da questo nasca la sua visione della realt, costruita perci su condizionamenti dovuti a illusioni o distorcenti induzioni, che hanno prodotto sovrastrutture che vanno al di l della sua reale natura, la quale invece la sua vera essenza universale. su questo punto, cio quello della coscien- za, che troviamo il possibile accostamento a Socrate, anche se i percorsi sono diversi, per- ch diversi sono i tempi e i luoghi. Entrambi i due grandi uomini arrivano, attraverso lesplo- razione di s e lo sradicamento di ogni dog- matismo aprioristico, a toccare il punto foca- le del cuore delluomo, allinterno del quale si trovano immanenza e trascendenza, realt di sintesi e partecipazione analitica allesisten- te, in una parola Vita Una e Molteplice o, det- to altrimenti, il Sentiero della Coscienza, che supera le limitazioni dellio. Andrea Innocenti 7 Educare non signica istruire accademica- mente. Cosa dovrebbe essere leducazione allora? Nelleducare non si deve solo acquisire co- scienza, ma anche conoscenza. Ma come? La conoscenza non si pu ampliare se non c una relazione, che implica la conoscenza di ci che laltro, in un interscambio recipro- co. Dobbiamo riconoscere laltro non perch uguale a noi, ma perch diverso, quindi portatore di una conoscenza differente dalla nostra. su questa base che pu emerge- re una collaborazione, percependo il tutto come una possibilit pi ampia che permetta lemergere di una verit della vita fatta di di- verse sfaccettature, ognuna delle quali deve concorrere allo svelarsi reciproco. Basta anche solo guardare come lesse- re umano si relaziona e come si assume le responsabilit dal punto di vista sociale: os- servare landamento degli eventi storici e le condizioni umane di ogni epoca ci portano a capire il grado di relazione e quindi lambito in cui luomo vive ed vissuto. Solo con levolversi della coscienza, per, si entra nellinnita vastit universale scono- sciuta, che la mente umana, poich limitata, non riesce a contenere. La parola educare ci rimanda, come gi de- scritto nel mio precedente articolo, a una si- nergia tra lumano e il divino, a un rapporto tra uomo e Dio. coscienza evolutiva vedere in se stessi, come nellaltro, laspetto cono- scitivo e divino della vita. Questo il punto di partenza per poter ampliare la coscienza, iniziando a identicarsi non pi con aspetti negativi, perturbanti e distorcenti di se stes- si, i quali riettono solo la devastazione della solitudine della personalit, ma con aspetti costruttivi di luce, di amore e unione che ris- pecchiano la luce della grandezza dellanima. Questa una scelta che ogni essere umano sar in grado di fare coscientemente quando imparer a guardare laltro con gli occhi della propria anima. Creando queste solide basi, in futuro la qualit del rapporto tra esseri umani e popoli si base- r sul rispetto, sul riconoscimento di diverse grandezze, tendenti ognuna alla creazione di una visione animica. Nascer in questi conte- sti la possibilit di educare dei cittadini nuovi, che abbiano a cuore il bene comune, citta- dini che possano denirsi del mondo e non solo della propria piccola realt da difendere, come un castello arroccato sul monte. Fino ad ora, leducazione mirata a coltivare le qualit della personalit ha prodotto confusio- ne e paura, giungendo, in alcuni casi, alla di- struzione delle capacit della vita entrostante. Il bambino accetta senza incertezze ci che diverso da lui, perch nella naturalit della Educare per la consapevolezza Curatore: Anna Grazia Fiorani
IL GIOCO DELLA VITA UNISCE ANIMA E CORPO 8 vita. La spinta dellanima porta necessaria- mente a sperimentare, acquisendo una inna- ta ducia che produce un maggiore equilibrio nel vivere le relazioni. opera invece dellinuenza della personali- t vivere come minaccioso ci che diverso, perch essa tende ad avere una natura inclu- siva di attaccamento e controllo, che qualit tamasica, della materia, quindi pesante. Ma la vita non controlla, movimento, attrazio- ne reciproca degli opposti, che portano ad un aumento delle potenzialit. Ci diviene patri- monio dellanima. Il bambino, quando gioca, si relaziona total- mente con Anima e Corpo: il suo amore ri- volto a se stesso e a ci che lo contorna allo stesso modo; egli avvolto da un alone di magia che porta leggerezza nella materia. Sar la relazione con ladulto che lo porter a differenziarsi e ad assimilare i suoi impulsi e le sue paure, il che produrr una progressiva chiusura. Se si guarda un bambino giocare si pu scorgere la vita che gioca in un susse- guirsi di esperienze armoniche. Nel soffer- marsi ad osservarlo con gli occhi del cono- scitore possiamo scorgervi tutta la gioia del gioco, che unione della vita. Giocare lat- tivit attraverso la quale il bambino si espri- me e sperimenta le sue potenzialit future. Occorre perci lasciarlo essere. La felicit del bambino non deve passare attraverso la comprensione di cosa far da grande, ma attraverso lacquisizione delle basi della capacit di valutare. Questo atteg- giamento lo porter a coltivare le proprie qua- lit vitali, senza essere rinchiuso negli schemi rigidi delladulto, il quale vede sempre meno lontano. Sicuramente il senso del gioco non nisce con il termine dellet scolare. Se il bambino ha ricevuto uneducazione tesa a rendersi conto di essere un portatore di conoscenza capace di sperimentare, per se stesso e per gli altri, egli diverr un adulto responsabile. Essere responsabile signica cogliere lunit della vita, seppure in modo embrionale, assumere il proprio posto nella societ, divenendone un fattore coagulante. Quindi anche noi adulti possiamo riscoprire il gioco dentro di noi e dargli una denitiva residenza che avevamo scordato. Anche nella scuola si dovrebbe imparare at- traverso il gioco, perch attraverso la gioia si sviluppa il gusto speciale per lapprendere. Diventa molto importante come si pone lin- segnante o ladulto, che non dovrebbe mai essere qualcuno che si sopporta sotto co- strizione, ma dovrebbe essere lamico che si ama perch aiuta e fa divertire. Questa attitu- dine produce il piacere dello scoprire la vita, che quindi non un peso, ma un gioco che ne genera altri. In questo modo si percepi- scono altri mondi possibili. Ai bambini deve essere insegnato il piacere di superare le difcolt, in quanto ci d uno spe- ciale valore alla vita; quando si sa come farlo, si distrugge la noia e contemporaneamente si porta un interesse nuovo verso la vita. Ricordiamoci che siamo qui per progredire e che dobbiamo imparare sempre da ogni situazione che viviamo. Questa la vita, se la riconosciamo la portiamo a compimento esprimendola. Tra anima e sperimentazione esiste un canale, attraverso il quale discende quanto necessa- rio ad irrorare le possibilit umane. In questo modo la creativit emerge come consapevo- lezza dellamore che pervade il tutto e che ogni genitore o adulto dovrebbe cogliere, per imparare ad educare attraverso un percorso. Anna Grazia Fiorani 9 Di fronte alla grandiosit e ineffabilit della Vita, perfetta in ogni sua pi piccola manife- stazione, noi uomini ci siamo posti da sem- pre domande semplici ma basilari: da dove vengo? Chi sono? Che scopo ha la vita? La mancata risposta a questi quesiti ci pu an- gustiare no alla disperazione. Lignoranza ci pu gettare nello sconforto, cos come la conoscenza pu lenire le sofferenze di colui che cerca, che vuole comprendere. La co- noscenza pu dare la soluzione ai problemi esistenziali delluomo, restituendogli la sua dimensione superiore e rendendolo libero dallangoscia, dalla paura e dallo sconforto: E conoscerete la Verit e la Verit vi far li- beri (Giovanni, VIII, 32) Indaghiamo su possibili risposte. In principio era il VerboTutte le cose furo- no fatte da Lui e di ci che esiste nulla stato fatto senza di Lui. (Giovanni, I, 1-3) In principio, quando Dio cre il cielo e la ter- ra, il mondo era vuoto e deserto, le tenebre coprivano gli abissi e lo Spirito di Dio aleggia- va sulle acque. Ed Iddio disse, Sia la luce. E la luce fu.(Genesi, 1-3) Vi qualcosa di indenibile Nata prima del cielo e della terra Tanto silenziosa e senza forma Assoluta e immutabile Gira e non fa danni Pu essere la madre del cielo e della terra Non so il suo nome Sforzandomi lo chiamo Tao. 1 IL RESPIRO COSMICO Allo sguardo anche del pi distratto e sprov- veduto osservatore si impone il perfetto or- dine che governa la manifestazione in tutti i suoi pi svariati aspetti. Esiste un Ordine cosmico che pu essere generato solo da una mente superiore che ha concepito un di- segno perfetto e compiuto in cui ogni cosa occupa il giusto posto. Neppure tutti gli sforzi della mente umana riuscirebbero a descrive- re lessenza di una sola mosca, afferma in pi occasioni Tommaso dAquino. Credo che una foglia derba non sia meno di un giorno di lavoro delle stelle, e ugualmente perfetta la formica, e un gra- nello di sabbia, e luovo dello scricciolo, e una raganella un capolavoro dei pi alti, e il rovo rampicante potrebbe adornare i sa- lotti del cielo, e la pi stretta linea della mia mano se la pu ridere di ogni meccanismo, e la vacca che rumina a testa bassa supera Letteratura e spiritualit Curatore: Anna Todisco
IL MISTERO SUPREMO 10 ogni statua, e un topo un miracolo sufciente a far vacillare miriadi di miscredenti. Chi se ne intende diceche cielo, terra, di, uomini sono collegati in un Tuttoe che per tale ragione questo Tutto chiamato Co- smo.. 2 Anche quel piccolo frammento che tu rappre- senti, o uomo meschino, ha sempre il suo intimo rapporto con il cosmoTi rimane per celato che tutto il divenire muove in vista del- luniverso, afnch la vita di questo giunga alla sua beatitudine essenziale. La vita non si genera in funzione tua, ma tu vieni generato in funzione della vita cosmicaE tu ti adiri perch ignori in qual modo ci che ti accade risulta il maggior Bene per il Tutto 3 Questa la Verit: Come da un fuoco che brucia intensamente Emanano a migliaia sfolgoranti scintille Che hanno la stessa natura: Cos gli esseri di ogni sorta nascono dallImperituro e a Lui fanno ritorno. 4 Tutti gli esseri dimorano in Lui e Lui in tutti gli esseri 5 Egli si muove e non si muove, lontano e pur vicino, interno al tutto, [altres] esterno al tutto. Egli tutto include; risplendente, incorporeo, privo di difetti, senza organi, puro e libero dal male,onnipenetrante, autoesistente, ha disposto tutte le cose conformemente a veri- t per tutto il tempo a venire. 6
Questo supremo Brahman, , grande dimora dellesistente, pi sottile di ogni cosa sottile, eterno: in verit te stesso, perch Tu sei Quello. 7 Om! Quello [Realt assoluta] Pienezza. Questo [mondo manifesto] Pienezza. La Pienezza nasce dalla sua Pienezza. Tutto ci che esiste Pienezza Om! pace, pace, pace. 8
1 LAO TZU, Tao Te Ching, XXV, Rafgura lOrigine 2 PLATONE, Gorgia, Laterza, Bari 1927 3 ID., Leggi, Laterza, Bari 1921 4 Mundaka-upanishad, II, 2, 1 5 Amrtabindu-upanishad, 22 6 Isa-upanishad, III, 5 7 Kaivalya-Upanisad, 16 8 Isa-Upanisad, invocazione Anna Todisco 11 Molte sono le vitamine con alto valore biolo- gico: alcune vengono utilizzate come potenti antiossidanti e integratori nutrizionali. Le pi caratteristiche, sotto un prolo antiossidante sono la vitamina A, C ed E. La C lunica idrosolubile, cio in grado di sciogliersi in acqua, mentre le altre due, lipo- solubili, si sciolgono solo nei lipidi (grassi). La vitamina A si trova preformata nei tessuti degli animali, mentre nei vegetali presente associata alla clorolla e in alcuni precursori chiamati carotenoidi, che vengono trasfor- mati in vitamina A nellorganismo. Questo gruppo di pigmenti largamente presente in natura e conferisce alle piante e ai ori le classiche colorazioni giallo, rosso e arancio. Il beta-carotene, il carotenoide pi attivo e quantitativamente pi presente, appartiene a questa famiglia. La sostanziale differenza tra vitamina A e beta-carotene che questulti- mo privo di tossicit. Luomo non in gra- do di sintetizzare il beta-carotene, ma deve introdurlo con la dieta. Lattivit beneca del beta-carotene va dalla protezione della vista e degli epiteli alla protezione cardiovascolare, dalla potente attivit antiossidante alla pre- venzione di forme degenerative dellapparato respiratorio. Lattivit siologica della vitamina E deriva da diversi tocoferoli e tocotrienoli, tra i quali lalfa-tocoferolo il pi attivo. Lazione antios- sidante della vitamina E sembra intervenire a livello delle membrane cellulari, grazie alla sua catena isoprenoide laterale che gli per- mette di entrare nello strato lipidico; tale fat- tore si comporta come una trappola per i ra- dicali liberi, distruggendoli prima che possano causare alterazioni delle strutture cellulari. La vitamina E interviene nellattivazione di alcuni enzimi mitocondriali, per incrementare lutiliz- zo cellulare di ossigeno, e previene lossida- zione della vitamina A. La vitamina E si trova nel fegato e nel tessuto adiposo, ha diverse e importanti funzioni, tra cui: detossicare lorganismo dai metalli pesanti, prevenire lin- sorgenza dei tumori, proteggere lapparato ri- produttivo maschile e femminile e prevenire malattie cardiovascolari. La vitamina C, o acido ascorbico, presen- te nella frutta e nella verdura in alte quantit, ma ha linconveniente di denaturarsi a basse temperature, per cui nella cottura dei cibi si perde lattivit antiossidante. Ricche di vita- mina C, sotto un aspetto erboristico, sono la Rosa canina e lAcerola. La somministrazione di vitamina C utile in caso di: asma, anemia, difcolt di cicatrizzazione, tumori e malattie cardiovascolari. la vitamina indispensabile per il fumatore. Queste tre vitamine hanno strutture chimiche particolari, meccanismi dazione complessi e, io mi permetto di aggiungere, anche alcune Fitoterapia energetica Curatore: Donatella Donati IL SIGNIFICATO ESOTERICO DELLE VITAMINE 12 potenti qualit occulte, come le capacit or- ganizzative e la precisione; con unimmagine un po fantastica esse sono i capi gruppo o condottieri delle molecole organiche in gene- rale. noto il loro meccanismo antiossidante (cat- turano i gruppi spaiati delle altre molecole e li neutralizzano), ma forse meno noto sia limmenso lavoro che esplicano nella cate- na respiratoria supportando il trasporto degli elettroni, sia il loro aiuto in varie reazioni enzi- matiche sistemiche. Tra le diverse vitamine, come descritto sopra, facile trovare supporto nellattivazione, o si- nergie, e sostegno nellevitare la denaturazio- ne; questo d lidea di ununione di intenti e di quanto il lavoro di gruppo sia pi importan- te dellefcacia della singola vitamina! Credo che noi umani abbiamo molto da imparare anche dalle vitamine In denitiva, la loro presenza, in dosi ponde- rate, favorisce tutte le cellule dellorganismo umano, in particolare, laddove ci sia una ma- lattia in atto, esse riescono anche in maniera indiretta a sostenere le attivit siologiche e gli equilibri interni, che purtroppo tendono ad alterarsi. Possiamo quindi evidenziare altre loro qualit, come la capacit contenitiva, una sorta di mediazione e commensura. Purtroppo (o per fortuna!?) ognuno di noi un essere unico, che risponde allassunzione delle vitamine in modo soggettivo, in base alla coscienza del momento. Le nostre cel- lule, ossidate o meno, si fanno aiutare dagli antiossidanti solo se in quel preciso momento la loro coscienza disposta a cambiare e a tra- sformare la propria struttura chimica, ad ave- re quindi un equilibrio nuovo che porti a una radianza diversa e maggiore. Chi si ammala, per esempio, ha la necessit di trasformare la propria coscienza attraverso una specica malattia, perch, in quel momento, per quel- la coscienza la malattia il mezzo pi conso- no e veloce di evoluzione. Questo per non esclude il benecio del supporto vitaminico, in particolare delle vitamine antiossidanti, nel sostenere la radianza che la materia malata cerca di esprimere e sospingere, proprio per quelle caratteristiche di condottieri ordinati, che si muovono in perfetta e precisa siner- gia, e che, con unit di intenti, tendono verso la guarigione e lequilibrio organico. Se ci guardiamo un po pi in profondit e con un po pi di attenzione, possiamo cono- scere meglio noi stessi, e, risanando il nostro organismo attraverso il lavoro su noi stessi, daremo la possibilit concreta alle vitamine antiossidanti di essere dei catalizzatori delle nostre trasformazioni interiori ed esteriori. Donatella Donati Quando si parla di esoterismo latteggiamen- to pi comune che si riscontra quello di una chiusa difdenza, se non addirittura di aperto riuto. Ci dovuto prima di tutto alla grande ignoranza che regna intorno a questo tema, la quale porta a classicare come esoterico qualsiasi cosa abbia a che fare con la sfera occulta o semplicemente con campi di espe- rienza con cui non si generalmente abituati a rapportarsi. In secondo luogo, ci dovuto alla progressiva distorsione e misticazione di un messaggio che, allontanatosi dalla fon- te, ha perso spesso le connotazioni originarie (per lo meno nei moventi), trasformandosi in superstizione e credenza popolare. Si vuole quindi con questo articolo contribuire a gettare un po di luce su una questione tan- to complessa, restando consapevoli del fatto che largomento non pu essere esaurito in una trattazione cos ridotta. Credo vi siano alcune componenti legate strettamente tra loro, che contribuiscono a rendere il terreno insidioso e intricato, favo- rendone la distorsione. Vediamole una per una: 1. il contenuto dellinsegnamento; 2. la segretezza dello stesso; 3. il complesso simbolismo impiegato; 4. limpossibilit dei pi a comprendere. 1. Lintero insegnamento esoterico verte sul riconoscimento della natura divina delluomo, e soprattutto sulla sua possibilit di realizza- zione nella pratica quotidiana. Pi in particola- re, secondo linsegnamento occulto di tutte le tradizioni, luomo composto di Corpo, Anima e Spirito e, mentre comunemente si identica con il proprio corpo sico, non ri- cordando la propria natura divina, dopo una apposita disciplina di puricazione, egli ini- zia a percepire le realt spirituali interiori e a comprendere come tutto sia contenuto e racchiuso nel profondo del proprio cuore. L, in quel punto, vi il passaggio tra mortale e immortale, l giace la scintilla divina (Atman), il magnete cosmico che lo accomuna a tutte le creature e lo unisce ai Fuochi della Crea- zione. Tale insegnamento prevede quindi un per- fezionamento progressivo dellAnima che, vita dopo vita, sperimentando tutto ci che umanamente sperimentabile, si purica dal piombo della materia e compie il percorso del Figliuol Prodigo, ovvero dopo la fuoriuscita dal seno del padre, la cacciata dal paradiso terre- stre, costretto alla lontananza e condannato alle esperienze del mondo e alla lontananza da s, ritorna alla casa del Padre trasgurato e consapevole, pronto a manifestarne la Vo- lont spirituale nella materia. Questo il per- corso che spetta a ogni glio di Dio, ovvero, Nuovo insegnamento esoterico Curatore: Fabio Ricchetti APOLOGIA DELLINSEGNAMENTO ESOTERICO 13 14 prima o poi, a ogni uomo su questa terra. 2. La motivazione di segretezza giace nello scopo stesso di tutti i movimenti di questo tipo. La parola stessa, esoterico, richiama a un insegnamento interiore (eso, dentro) al quale non a tutti dato accesso, se non per meriti di purezza interiore che assicurino il buon utilizzo della conoscenza impartita. Lo stesso insegnamento di Ges aveva una componente esoterica: infatti espressa- mente detto che alle moltitudini parlava in parabole, mentre ai discepoli solamente ve- niva spiegato in privato quello che era il loro signicato profondo. Agli stessi discepoli ve- niva poi ingiunto di non dare le perle ai por- ci, cio di non rivelare tali insegnamenti a chi non avrebbe potuto apprezzarli e farne un uso appropriato. Il motivo della segretezza in parte spiegato dal mito della caverna di Pla- tone: la libert e lesperienza dellunione che viene sperimentata dalluomo che si affranca dalle catene non pu essere n compresa n soprattutto accettata da coloro i quali non rie- scono a giudicare il mondo se non secondo le ombre proiettate sullo schermo della ma- teria. Esempio lampante di tale giudizio cieco e fondato sullopinione (doxa), fu la condanna a morte di Socrate o la stessa crocissione di Ges. Esempi di come lumanit ordinaria non possa letteralmente reggere la potenza della libert, ma debba in qualche modo stig- matizzarla per liberarsene. 3. Linsegnamento esoterico poi comunica- to in gran parte in forma simbolica, e ci per due ragioni principali: la prima la necessit di mantenere la segretezza dellinsegnamen- to, la seconda quella di spingere laspirante a sviluppare quelle strutture interiori che gli permetteranno di intuire e percepire le realt velate dai simboli stessi. Egli deve scoprire le identit sonore che uniscono il microcosmo umano con il Tutto maggiore, giungere poi alla conoscenza delle leggi che governano i piani sottili e alla percezione dellunit sot- tostante, la forma. Gli scritti esoterici quindi velano svelando; nascondono additando e indirizzando locchio interiore, sfruttando la capacit intrinseca dei simboli e delle imma- gini di contenere molteplicit di signicati che lasciano al lettore il compito di decodicarne lesatto signicato o quella parte di signicato che pu essere percepita in un dato momen- to. Da ci deriva anche la possibilit di coglie- re aspetti e signicati diversi con levolvere della coscienza. 4. Il fatto che la maggioranza del genere umano non possa attualmente esprimere questo tipo di comprensione dettato esclu- sivamente da limiti evolutivi. Questo signi- ca che in potenza ogni essere umano pu sperimentare e manifestare la propria natura divina, ma poi nella realt questo dipende dal grado di evoluzione dellAnima e dalla possi- bilit di questultima di inuenzare la Perso- nalit e i tre mondi dellesperienza ordinaria. Lo stesso Ges affermava: Voi siete Dei e farete cose pi grandi di me. Ma per il momento lumanit media si trova nella si- tuazione descritta da Platone nel mito sopra citato, ovvero si trova nello stato di chi in- catenato alla materia e limitato a poter osser- vare solamente le proiezioni dei fenomeni, in una condizione di errata percezione ed errata conoscenza. Questo anche il motivo per cui linsegnamento non rivelato se non alle Ani- me pronte e prossime alle porte del Tempio. 15 Questi brevi cenni possono solo sorare un argomento di per s vastissimo. Essi voglio- no solo mostrare come linsegnamento eso- terico, lungi dallessere mera superstizione, sia invece fondato su una profonda cono- scenza. Questa stata data al genere umano n dalla notte dei tempi; stata poi custodita dai Maestri della Tradizione e trasmessa solo a coloro che ne fossero degni e in grado di calcare il Sentiero che conduce al monte del- la crocissione e del sacricio di s. Testimonianza di ci sono tutti i grandi Avatar e Iniziati che nella storia si sono succeduti e hanno contribuito allevoluzione della coscien- za umana nel suo complesso. Cos Ges di Nazaret, Buddha, Krishna, Platone, Giordano Bruno, H.P. Blavatsky, solo per citarne alcu- ni, hanno impresso il loro messaggio nelle coscienze umane, plasmando le generazioni future con la potenza del loro pensiero e del loro insegnamento, sacricando totalmente le proprie vite per il bene dellumanit, spes- so pagando con la vita il prezzo del servizio reso. Ci che occorre riconoscere come in realt il vero insegnamento esoterico sia sempre stato la fonte di ogni religione, losoa o mo- vimento che, in ogni campo dellesperienza umana, abbia dato un qualsiasi contributo alla conoscenza sulla natura delluomo e del Reale. E come da questa corrente luminosa di vita che ha sempre pulsato e pulsa tuttora siano scaturiti mille rivoli. E come di questi mille alcuni siano vitali e ancora alimentati, mentre altri sono prosciugati e non ne rimane che qualche rivolo o pozzanghera stagnante. Questi ultimi sono rappresentati da tutta la massa di ciarlatani ovunque diffusi che, pi o meno in buona fede, contribuiscono a scre- ditare la bont del vero insegnamento infan- gandolo con il sudiciume della loro ignoranza: essi sono i cosiddetti ciechi guide di ciechi a cui si riferiva Ges nei Vangeli. Ora che un nuovo ciclo si sta aprendo giun- to il momento di retticare ci che in passato stato distorto. giunto il momento che la luce del Vero possa nalmente risplendere maggiormente e spazzare via i gusci delle menzogne accumulate nei secoli e sedimen- tate nelle coscienze umane. Oggi lumanit nel suo complesso pronta per ricevere un nuovo insegnamento: non nuovo nella sua essenza, ma adatto alle necessit attuali. Lo scopo quello di compiere un passo decisi- vo verso una maggiore capacit delluomo di esprimersi come anima e di riconoscere luni- t che sottende tutto ci che esiste. Un passo decisivo quello di riconoscere lesistenza di una gerarchia di anime che, dai piani interiori, regge da sempre le sorti del pianeta e lo guida da una coscienza prossima a quella animale verso un sempre maggior grado di comprensione e inclusivit, no alla possibilit reale di manifestare la propria divi- nit nel quotidiano. Questo il percorso che conduce al Sentiero iniziatico, che gran parte dellumanit si ap- presta a calcare e al quale sono rivolti questi insegnamenti. tempo che linsegnamento esoterico si manifesti nuovamente e torni a essere diffuso sul piano sico. Questo non che linizio di ci che inevitabilmente sar nei prossimi secoli. Il nostro scopo non che quello di contribuire a preparare le strade e raddrizzare i sentieri come quello di colui che gridava nel deserto. Che tutto questo possa servire. Fabio Ricchetti 16 bellissimo!, esclam lei. Per ora fermia- moci, perch ho le vertigini!. Le vertigini?, disse lui. Ma siamo a casa, seduti in giardi- no!. Parlo delle vertigini dellinnito. Lui era un brillante studente della facolt di Astronomia, dalle tendenze un po mistiche, e lei sua madre. Il giovane era rimasto affascinato dallo studio dellUniverso. Una sera, uscito in giardino, aveva fatto nella sua mente un viaggio che lo aveva lasciato senza parole. Aveva cos de- ciso di far provare le stesse emozioni a sua madre, che quei libri non aveva mai letto. Mamma, chiudi gli occhi e pensa di alzarti in volo sopra la nostra casa. La vedi?. La vedo, rispose lei, e vedo anche le case dei nostri vicini. Bene, continu lui, ora dammi la mano, perch faremo un viaggio. Pronta?. Pronta!. Allora via... Guarda, da quass si vede la citt, con migliaia di case come la nostra. Poi, salendo ancora, ecco la nostra nazione, con migliaia di citt. E da pi in alto, si vede il nostro continente, con de- cine di Stati. E da ancora pi in alto, ecco il nostro bel pianeta blu. proprio bello!, esclam lei. Da quass come se potes- si abbracciare ogni cosa! E pensare che non mi sono quasi mai mossa dalla nostra citt! Possiamo salire ancora?. Certo, rispose lui. Guarda, da questa altezza si vede che il nostro pianeta in buona compagnia: quelli sono i suoi fratelli, altri otto pianeti come lui. E quello un po il loro pap, il nostro sole, che riscalda tutto e tutti. E se saliamo anco- ra vediamo tanti altri soli come il nostro, con i loro pianeti che girano loro intorno. Ma quanti sono quei soli che vediamo laggi!?, chiese lei stupita. Quella sotto di noi la Via Lattea, la nostra galassia, che contiene miliar- di di stelle come il nostro sole. Miliardi?, ripet lei incredula. S. Pensa che cos grande che la cosa pi veloce al mondo, la luce, impiega 100.000 anni per andare da un suo estremo allaltro. E non nita!, disse lui. Se saliamo ancora. bellissimo, lo interrupe lei, per ora fermiamoci, perch ho le vertigini!... Sicuramente molti di noi, sfogliando un atlan- te di astronomia, hanno fatto un viaggio cos. E sicuramente si sono chiesti: Quanto grande lUniverso?. Come ha avuto origi- ne?. Che ne far?. A queste domande da tempi antichissimi cer- cano di dare una risposta le cosiddette teorie cosmogoniche (dal greco kosmos mondo, e genesthai nascere) che si ritrovano nelle religioni dei vari popoli. Inoltre, dai primi decenni del secolo scorso, una scienza nota come cosmologia (dal gre- co kosmos mondo, e logos studio) cerca di fare altrettanto. Antica saggezza e scienza moderna Curatore: Gianluca Fontana LUNIVERSO IN UN RESPIRO 17 Viene allora spontaneo chiedersi: la cosmo- gonia religiosa pu in qualche sua forma aver sorprendentemente anticipato la cosmologia scientica? E pu in qualche modo orientarla nelle sue ricerche? Sembra di s. Ecco perch. La cosmologia si pu dire nasca tra il 1915 e il 1929. Nel 1915 Albert Einstein pubblica il primo articolo sulla teoria della relativit generale: la pi straordinaria delle strutture matematiche che la mente umana abbia mai concepito. Una teoria in grado di mettere in relazione la dinamica di espansione dellUni- verso con la quantit di materia in esso con- tenuta. Nel 1929 Edwin Hubble, con le sue osser- vazioni al telescopio, conferma la predizione delle equazioni di Einstein: lUniverso si sta espandendo, gli ammassi galattici si stanno allontanando gli uni dagli altri. Da quella data la relativit generale non pi solo una teo- ria elegante, ma un modello attendibile della realt. Per questa ragione le sue equazioni vengono studiate accuratamente, perch in esse si cela la risposta alla domanda sul futu- ro dellUniverso. Questo studio, tuttavia, non porta gli scien- ziati a dare una risposta certa al riguardo. Le equazioni della relativit generale, infatti, come spesso accade, contengono un para- metro, e questo si rivela di difcile valutazione sperimentale. Dal momento che, a seconda del valore assunto dal parametro, la soluzio- ne delle equazioni cambia, la conseguenza che gli scienziati possono predire tre possibili scenari per il futuro dellUniverso, senza per poter dire quale di essi si avverer. Ecco le possibilit: un universo aperto, che si espan- der per sempre; un universo chiuso, che a un certo punto smetter di espandersi e poi comincer a contrarsi su se stesso verso un big crunch nale (lopposto del big bang ini- ziale); un universo di compromesso, a met strada tra i due, che ce la far appena appena a espandersi per sempre. Viene spontaneo chiedersi quale mai sia que- sto parametro. Si tratta della densit di mate- ria, ovvero del rapporto tra il numero di atomi presenti nellUniverso e il volume da esso occupato. Se il suo valore al di sotto di un minimo stabilito dalle equazioni di Einstein, allora lUniverso si espander per sempre; se al di sopra, imploder. Per il momento nessuno in grado di stabi- lire con certezza quanto denso sia lUniver- so. La ragione interessante. Se facciamo la somma di tutta la materia dellUniverso (stelle, galassie, ammassi di galassie ecc.), la densit risulta pari a solo il 10% della densi- t critica, che separa gli universi chiusi da quelli aperti. Questo porterebbe a conclude- re che lUniverso si espander per sempre. Ma non cos. E la ragione sta nel fatto, sor- prendente, che tutta la materia che vediamo nellUniverso non tutta la materia che lo costituisce. In esso esiste una sorta di ma- teria oscura, ovvero che non emette luce, rilevabile solo indirettamente grazie alla sua attrazione gravitazionale esercitata sulla ma- teria luminosa. In parole pi semplici, la pre- senza della materia oscura viene postulata per il fatto che, se essa non ci fosse, stelle e galassie seguirebbero traiettorie differenti da quelle osservate. Quanta materia oscura esiste nellUniverso? Ad oggi non lo si sa. E pertanto la cosmologia al momento non pu dirci quale sar il futuro delluniverso: eterna espansione o espansione limitata nel tempo con conseguente contrazione. LInduismo la pi antica delle principali re- 18 ligioni del mondo e i suoi testi sacri, i Veda, sono considerati i pi antichi della Terra a noi pervenuti (5000-1500 a.C.). Tra tutti i nume- rosi testi religiosi dellIndia, sono gli unici ai quali non viene attribuito alcun autore. Essi furono tramandati oralmente da padre in - glio, da maestro a discepolo, e successiva- mente vennero trascritti da un saggio chia- mato Vyasa. La parola Veda deriva dalla radice sanscrita vid, che signica sapere, conoscere. Quindi Veda signica ci che stato ascoltato, rivelato. Si dice infatti che siano stati rivelati dallo Spirito Supremo, Brahman, ai cosiddetti Rishi, o veggenti, quan- do essi si trovavano in uno stato di profonda meditazione. Dunque essi conterrebbero la conoscenza suprema di Dio e rivelerebbero verit eterne, non creazioni umane. A questo proposito importante chiarire il signicato della parola meditazione. Se- condo lAntica Saggezza, per meditazione si intende uno stato della mente nel quale essa viene mantenuta concentrata per un tempo sufcientemente lungo su un oggetto, ap- punto loggetto della meditazione. La mente delluomo ordinario riesce in tale esercizio solo per un tempo piuttosto breve, durante il quale percepisce i particolari forma- li delloggetto che normalmente gli sfuggono. Poi, a mano a mano che lessere umano di vita in vita passa dallo stadio ordinario a quel- lo spiritualmente evoluto sviluppa il controllo della mente. E questo a che pro? La meditazione consente, come si dice, di squarciare il velo che separa il mondo visibile da quello invisibile, rivelan- do dimensioni della Vita per ora sconosciute alla Scienza Moderna. Si tratta di dimensioni costituite da una materia via via pi rarefatta rispetto a quella comune. Tra queste esiste una particolare dimensione, conosciuta come piano dellakasha, in cui conservata come in archivio la storia di ogni cosa. Concentrandosi su un oggetto, possibile, per chi ha svilup- pato tale facolt, conoscerne la storia. I Rishi dei Veda sembra dunque fossero es- seri estremamente evoluti che, meditando, hanno potuto consultare questi archivi, rico- struire la storia dellUniverso, adattandola poi alle menti dei futuri lettori con le opportune allegorie. Ma qual limmagine che nei Veda descrive la nascita e levoluzione dellUniverso? Dio, in sanscrito Brahma, che respira, in una gi- gantesca sequenza di espirazione, pausa e inspirazione. Una sequenza lunghissima, di vari miliardi di anni. In fase di espirazione, lUniverso nasce dalle sue narici e si espan- de. Durante la pausa raggiunge il suo culmine nello spazio. In fase di inspirazione, comincia a contrarsi per poi ritornare, scomparendo, nelle sue narici. Assai sorprendente lanalogia tra lUniverso chiuso della cosmologia scientica e il re- spiro di Brahma della cosmogonia ind! Se- condo entrambe, lUniverso si espander no a un massimo, per poi contrarsi su se stesso e sparire in quel nulla apparente dal quale venuto. Almeno in questo caso, sembra proprio che da migliaia di anni i saggi abbiano trovato per altra via la risposta a una domanda che ad oggi ancora assilla gli scienziati. E sembra proprio che dalla lettura del testo sacro pi antico del mondo, i Veda, gli scienziati possa- no essere indirizzati efcacemente nelle loro ricerche. Un caso? Forse no Gianluca Fontana 19 Dallo stato di quiescenza, Pralaya, lUno As- soluto si manifesta ciclicamente attraverso la creazione, Manvantara; da uno stato neutro dunque, ad uno polarizzato: Spirito o princi- pio espansivo e Materia o principio restrittivo. Come si legge nella Genesi, Dio cre i cieli e la terra, giorno e notte, terre e mari, sole e luna, poi piante, animali... Siamo alle origini della creazione differenziata, che procede: E Dio prosegu dicendo: Facciamo luomo a nostra immagine e secondo la nostra somi- glianza, e tenga sottoposti i pesci del mare e le creature volatili dei cieli e gli animali do- mestici e tutta la terra e ogni animale che si muove sopra la terra (Genesi 1.26). Il ruo- lo preminente delluomo in seno al creato qui conclamato, ma lungi ancora dallessere correttamente compreso ed attuato in ter- mini di rispetto, educazione e quindi di inno- cuit. E Dio creava luomo a sua immagine, lo cre a immagine di Dio, li cre maschio e femmina(ibi 1.27). Dio prosegu, dicendo: Non bene che luomo stia solo. Gli far un aiuto, come suo complemento (ibi 2.18). Due poli complementari, quindi, non antago- nisti: Perci Dio fece cadere sulluomo un profondo sonno e, mentre dormiva, prese una delle sue costole e chiuse quindi la carne sul posto dessa (ibi 2.21); E Dio edicava dalla costola che aveva preso dalluomo una donna e la conduceva alluomo (ibi 2.22); Allora luomo disse: Questa nalmente osso delle mie ossa e carne della mia carne. Questa sar chiamata Donna. Perch dalluo- mo questa stata tratta (ibi 2.23). Tralasciando facili ironie su questo racconto biblico, ci che rilevante la risultante di entrambi gli elementi, maschile e femminile, contenuti in ogni essere umano. Dunque dua- lit, divisione, separazione di due poli che dai piani pi elevati della creazione, Adi, si mani- festano no ai piani pi densi della materia, Stula Sharira, per poi arrivare a unione, com- pletamento, perfezione, al servizio del Pro- posito che i Maestri conoscono e servono, come recita la Grande Invocazione. Lo Spirito vuole e deve fecondare tutta la materia attra- verso lazione, lesperienza, la consapevolez- za di ogni essere umano (il 4 Regno di natura, del resto, nel progetto evolutivo, contribuisce allevoluzione di quelli sottostanti, identican- dosi sempre pi a sua volta in quello superio- re, il 5 o Regno dei Cieli) afnch essa diven- ga perfetta, ossia sacra, aderente al Piano del Logos, il disegno, il progetto divino. La vita gioco, un gioco estremamente creativo, di cui impariamo le regole e di cui comprendia- mo progressivamente il funzionamento attra- verso il processo pensiero-parola-azione, per cui basilare conoscere gli elementi da cui si parte. La Volont di essere (Padre-Maschile) si manifesta attraverso lAttivit nella mate- La Coppia sul Sentiero Curatore: Giorgio Ricci Garotti MASCHILE E FEMMINILE: RELAZIONE IN PRIMO PIANO 20 ria, fecondandola (Spirito Santo-Femminile) e generando una triangolazione il cui vertice diviene lunit: Amore (il Figlio = Maschile e Femminile in perfetta simbiosi). Ma veniamo a noi ominidi Il principio ma- schile e il principio femminile, presenti in ogni essere umano, irradiano lenergia crea- tiva insita nelluniverso, opportunamente l- trata in base al livello evolutivo. Il Principio Maschile si manifesta come attivit, azione deliberata, la cui propulsione volont, du- cia in s stessi; il Principio Femminile si attua col lasciare che ci che stato agito accada, e quindi diviene ascolto, accoglienza, ricetti- vit, la cui propulsione intelligenza, ducia nella vita. A questo punto, partendo dalla ne- cessit di avere i piedi ben piantati a terra, vorrei evitare dispersioni speculative orien- tate al divino ermafrodito (colui che incarna la perfetta armonia dei principi sopracitati completandosi da s), e sottolineare inve- ce la necessit della relazione, del rapporto con laltro, come pratica insostituibile nel processo evolutivo. Il maschile e femminile delluomo si raffrontano specularmente con gli stessi elementi della donna cui si rappor- ta, e solo cos possono riconoscersi, acco- gliersi, armonizzarsi, integrarsi, perfezionarsi vicendevolmente, ognuno a partire da s, rigorosamente. Ovviamente i due principi nelluno e nellaltra devono interagire in una direzione armonica; se invero interferiscono conittualmente, la relativa distorsione non potr che produrre sofferenza. Anzich due aspetti che si completano in un tutto integra- to, nel singolo, come nella coppia, il dualismo generer esclusione, separazione (e qui si gioca in casa, ma il calcio, una volta tan- to, non centra nulla). Possiamo generare amore, oppure odio, dipende da noi, ed bel- lo, utile e creativo, cominciare a prendersi le proprie responsabilit in questo senso. Io e laltro, laltro ed io. Armonia tramite conitto, che anche emanazione del 4 Raggio della Creazione, mediano fra i Sette Raggi, i Sette Spiriti dinanzi al trono di Dio. E invece, laltro, pi che essere considerato il complemento, la possibilit di crescere realizzando pace ed armonia interiore ed esteriore, viene vissuto come ostacolo, avversario, nemico. Il conit- to produce conitto in questo caso, in quan- to il piacere, ancorato a radici disarmoniche radicate nellego, si realizza nella divisione, nella distruttivit reciproche, purtroppo cos diffuse. Il principio maschile e quello femmi- nile del resto risentono in modo massivo di unapplicazione alquanto distorta e sotto gli occhi di tutti: forza bruta e superiorit, le pre- rogative delluomo; inferiorit, passivit, inca- pacit, quelle della donna: che meraviglia Polo maschile e polo femminile sono invece assolutamente fondamentali e sullo stesso piano. Il concetto delluguaglianza dei sessi, alla luce di queste semplici considerazioni, travalica le speculazioni mentali cos banali e poco signicative, meno che mai utili, relati- vamente ad aspetti di superiorit o inferiorit. Ognuno di noi, uomo o donna che sia, ha lop- portunit di armonizzare la propria coscienza, con un utilizzo sempre pi consapevole del pensiero, della parola e dellazione, eserci- tando quindi lattivit attraverso una volont sempre pi aderente alla vita che ci nutre, polo maschile, ma al contempo riconoscen- do di essere parte di una vita pi ampia, in cui non siamo soli, non siamo i soli, polo femmi- nile. Il processo creativo non cambia: luomo e la donna unendosi generano il glio. Lesse- re umano, percorrendo il Sentiero Iniziatico, si completa attraverso il rapporto relazionale 21 creativo, armonizzando maschile e femmini- le in s, manifestando cos il Figlio, lAnima. Sesso, attrazione di opposti, che generano attraverso una triangolazione, lunit. Questo avviene allo stesso modo per tutto il creato: micro e macrocosmo, un essere umano e una galassia funzionano allo stesso modo, con le stesse proporzioni atomiche, adeguatamente parametrate alle dimensioni. Ma torniamo alla Genesi: Perci luomo la- scer suo padre e sua madre e si dovr te- nere stretto a sua moglie e dovranno diveni- re una sola carne (2.24). I genitori, effetto dellincarnazione di cui lAnima la causa, rappresentano la matrice del maschile e del femminile che caratterizza gli aspetti profondi da risolvere allinterno della nostra coscienza duale, la quale infatti ci sospinge poi a spe- rimentare attraverso le relazioni, per potere comprendere, coltivare e sintetizzare lunit. Il testo biblico perentorio: se non ci sentia- mo uniti al partner signica che siamo divi- si dentro di noi, e allora avanti, o i due non saranno mai uno. Ed entrambi continuarono ad essere nudi, luomo e sua moglie, eppure non si vergognavano (ibi 2.25). La vergogna, disagio connesso psicologicamente alliso- lamento o allautoisolamento, sottintende una necessit di nascondersi o nascondere comunque un aspetto del nostro comporta- mento. Vi ricordate larticolo precedente in cui consideravo metaforicamente la relazio- ne come una partita nella quale necessario giocare tutte le carte senza barare o bleffare? Ecco. Tutto questo per dire che la vita rapporto, sempre e comunque; se non c rapporto non c vita; se non c vita, quella vera, non c gioia. Stiamo considerando il rapporto di coppia in seno alle forze cosmiche che rego- lano luniverso, quindi spingiamo lo sguardo ben oltre quelle che sono le consuete limi- tazioni del contesto: questo offre un punto di vista decisamente diverso. Cominciare a comprendere la correlazione esistente fra le forze maschili e femminili delluniverso, il rapporto di coppia e la nostra singola natura dualistica, diviene signicativamente utile e, vorrei aggiungere, piacevole. S, perch im- parare ad essere autentici e sperimentare concretamente la gioia e il piacere armonico non una quisquilia da poco, credo. Giorgio Ricci Garotti in collaborazione con Monica Giovannini 22 Ercole comincia le sue fatiche nel segno del- lAriete (21 marzo 20 aprile), procedendo in senso inverso rispetto alluomo comune, che ancora immerso nella forma e vive sotto linusso dellaspetto materiale. Egli coglie il momento opportuno e segue la vera Via, che lo porter al compimento nel segno dei Pesci. In latenza egli possiede tutti gli strumen- ti necessari per assolvere al meglio il suo compito, strumenti di cui imparer a servir- si quando il bisogno aguzzer lingegno e la discriminazione verr sancita dallesperienza, che comporta necessariamente limmersio- ne nella materia. Quando si comincia unattivit non ci si rende conto della portata del lavoro e non si pre- parati allinsuccesso. Non riusciamo a coglie- re la necessit di essere inclusivi, e la nostra condizione separativa conduce alla frustrazio- ne, riconoscendo di non corrispondere a ci che affermiamo. Lillusione regna sovrana e la personalit ha ancora grande presa sulla coscienza dellaspirante, il quale ritiene che sia sufciente immettere il minimo sforzo per ottenere il massimo. Tutto ci verr progres- sivamente sfrondato attraverso la disponibili- t al cambiamento. A Ercole fu detto che Diomede, glio di Mar- te, dio della guerra, possedeva un gran nu- mero di giumente da riproduzione. Queste producevano gravi danni e seminavano il ter- rore ovunque. Inoltre esse generavano anche dei cavalli da battaglia. Ercole riusc a cattu- rarle, ma fece terminare il compito al suo do amico Abderis, il quale venne travolto dalle giumente, che lo uccisero. Si dice che la nota chiave di questo segno sia la speranza. Ercole non possedeva altro come garanzia, assieme allentusiasmo che sorregge ogni discepolo. Le giumente rappresentano il mondo del pen- siero, e i cavalli da battaglia i cattivi pensieri che ne nascono, le cattive parole che portano devastazione. Questa prima prova parla del grande potere mentale e delluso che ne vie- ne fatto da coloro che non ne sono ancora consapevoli. Basterebbe che ognuno ascol- tasse il clima dei propri pensieri per compren- dere che cosa attira nella vita. Se riuscissimo a non dare spazio alla recriminazione e al la- mento porteremmo lattenzione a ci che ci motiva nel nostro agire, senza che questo di- venti necessariamente un alibi dietro il quale mascherare le nostre nefandezze. Il silenzio conservazione denergia, e a questo punto del cammino si parla molto e si agisce poco. Ercole riusc a catturare le giumente senza comprendere la loro potenza e la loro forza e diede ad Abderis lincombenza di radunar- le allinterno del recinto. Era necessario che Ercole, lanima, e Abderis, la personalit, sor- vegliassero assieme quei cavalli devastatori. Mitologia e Sentiero Iniziatico Curatore: Graziano Fornaciari
ERCOLE E LA CATTURA DELLE GIUMENTE ANTROPOFAGHE 23 Abderis non era abbastanza forte e venne ucciso: ci signica che paghiamo sempre nella nostra natura per le nostre azioni e per le nostre parole. Ercole a questo punto deve andare oltre la perdita dellamico e portare a termine la prova. La sofferenza che comporta perdere un aspetto della personalit, a cui eravamo af- fezionati, sembra un peso troppo grande da portare. Quando riconosciamo che non sia- mo quello che pensiamo il dolore grande, il cambiamento viene percepito come unim- posizione, facendo emergere la sensazione che non siamo pi liberi e che non possia- mo pi fare quello che vogliamo. Viviamo la tensione in modo negativo, auspicandoci che al pi presto il tutto ritorni nellalveo della tranquillit. Non riconosciamo il valore posi- tivo della tensione, la quale permette la libe- razione di energie bloccate, di cui possiamo nalmente disporre. Lessere umano rifugge da ci che gli necessita maggiormente, non riconoscendo lazione dellanima tendente a evocare dalla materia la natura spirituale in essa racchiusa. Siamo quello che pensiamo e la vita, con il suo innito amore, ci porr sempre dinanzi a ci che affermiamo e a ci che agiamo. In questo stadio della nostra evoluzione cre- diamo ancora di poter scampare alle nostre responsabilit. Siamo fortemente illusi che lemissione di determinate forze non produca riscontri, esperienza, immersione nella mate- ria. Viviamo in balia della personalit, la quale ci illude che non necessario pagare alcun prezzo e che tutto ci dovuto. Poco per volta iniziamo a comprendere la Legge del karma, di causa ed effetto, rico- noscendo che ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria, il cui inten- to quello di radicare maggiore presenza e di conseguenza amore. Riusciamo in questo modo ad assottigliare la distanza tra pensiero e azione, tra spirito e materia, percependo gli avvenimenti con minore dualit e radicando il potere della mente, mirato a una maggiore capacit di discriminazione. Solo con la vera conoscenza possiamo amare: se non cono- sciamo non possiamo che avere paura ed es- sere separativi. Nel segno dellAriete vi sono tre aspetti ba- silari: limpulso a cominciare, a creare e a risorgere. Questi aspetti sono fondamentali nel momento in cui si intraprende il Sentie- ro della Prova che sancisce linizio della libe- razione dalla forma. Non si pi completa- mente identicati nella forma, e comincia ad emergere la presenza dellanima. LAriete il segno della mente, ed a que- sto punto che si fa sentire maggiormente la sofferenza. La mente produce divisione, ed su questo piano che si produce la separazio- ne tra magia bianca e magia nera. Sentiamo quindi limpulso a cominciare, percepiamo linsorgere di un giorno nuovo di cui la nostra anima rappresenta il sole che sorge. La for- ma viene percepita come limitante ed emer- ge laspirazione alla sperimentazione per uscire dagli automatismi; nalmente odiamo il suono dolce e potente della nostra anima che si manifesta come entusiasmo e ducia. Non sappiamo dove stiamo andando, ma di sicuro vogliamo smaltire lanestetico con cui la personalit ci ha ammorbato nelle vite tra- scorse. Sentiamo limpulso a creare, dapprima in modo personale, tendendo a soddisfare i no- stri desideri; in seguito, lungo il cammino, vi- vremo scontte cocenti che si tramuteranno in ducia nei nostri mezzi se sapremo essere 24 cedevoli, tolleranti e amorevoli. Il pensiero non pu rimanere tale, deve divenire creati- vo. I pensieri non agiti provocano intasamen- to e una costrizione pari alla paralisi sul piano sico. Lazione sempre la migliore soluzione per eliminare il ristagno, la cristallizzazione, per non essere preda dellazione costrittiva della mente, la quale ricerca lalibi per giusti- care la sua imperfezione e di conseguenza la sua inazione. A questo punto sentiamo anche limpulso a risorgere, riconoscendo che non siamo solo forma e che possiamo assurgere a una con- sapevolezza pi ampia, tale da portare mag- giore inclusivit nella nostra vita. Le cocenti scontte della personalit sono necessarie per poter risorgere come anime. Lessere esposti al fuoco della trasmutazione porta ad abbandonare progressivamente ci che non occorre pi. Bisogna divenire sempre pi leg- geri per ascendere a vette pi alte della no- stra coscienza, ove percepire maggiormente il piano della creazione. Il problema di Ercole, nelliniziare le sue fatiche, di dimostrare il suo potere sulla materia e sulla forma, accet- tarne la limitazione e nello stesso tempo for- giare le proprie qualit latenti. Vi sono tre costellazioni legate al segno del- lAriete: Cassiopea, la regina sul trono, simbo- lo della materia, mitica regina dEtiopia, tanto bella quanto superba, che si vant di supe- rare in bellezza le Nereidi (ninfe del mare), la cui rappresentante pi famosa era Teti, desi- derata sia da Zeus sia da Poseidone (ma era scritto che il glio di Teti avrebbe superato in potenza Zeus, e quindi egli decise di darla in sposa ad un mortale); Cetus (Balena), glia di Ponto (il mare) e Gea (la terra), il mostro marino, simbolo del male che mangia i pesci piccoli impedendo loro di crescere e vivere come anime; Perseo, denito anche colui che soggioga e talvolta il distruttore, colui che pu incatenare la materia e distruggere il mostro marino. Egli, glio di Zeus e di Danae, fu luccisore della pi famosa delle Gorgoni, Medusa (lastuta), dal cui sangue nacque Pe- gaso, il cavallo alato. Di ritorno dallimpresa, non dato sapere se a dorso del cavallo ala- to, oppure con laiuto dei sandali alati, egli vide Andromeda, simbolo della materia im- prigionata, e la liber. In ogni segno troveremo tre costellazioni che indicano il percorso. Si parte sempre dal sen- tirsi reclusi, imprigionati. In seguito vivremo la limitazione come esortazione alla liberazione, che verr sancita nellacquisizione dei poteri dellanima, di cui disporremo quando la no- stra capacit di essere inclusivi si paleser. Il percorso sempre scritto nel cielo, il micro- cosmo deve necessariamente riconoscersi nel macrocosmo, ci che piccolo e sepa- rato deve riconoscersi come parte del tutto, una parte la cui importanza non pu essere sminuita, in quanto il suo ruolo non pu es- sere sostituito da alcuno. Un giorno smette- remo di cercare il nostro posto e di percepire gli altri come usurpatori, riconoscendo che ci siamo sempre stati seduti sopra. Il punto di partenza e di arrivo coincidono: la ricerca, apparentemente inutile per lo stolto, serve a identicarsi con la propria vera natura. In questa prova dellAriete Ercole si pone come guerriero, in quel campo di battaglia che si svolge prevalentemente nel piano astrale. Questa battaglia sancir il passaggio al piano mentale, necessario per acquisire una visione maggiormente equilibrata. Graziano Fornaciari 25 Nellet degli dei lessere venne fuori dal non-essere. I quarti lo seguirono nel loro emergere. Esso sbocci nel mondo. (Rig Veda 10.72). I Veda costituiscono il fondamento della co- noscenza indiana, infatti il pensiero posterio- re li avvicina con quel rispetto che ha un allie- vo nei confronti del maestro. La rivelazione vedica riporta luomo a se stesso in rappor- to alle forze esistenti e descrive le strutture dellessere nel progressivo manifestarsi della realt alla coscienza umana. Inoltre scuote le fondamenta del pensiero indiano invocando il sacricio come unione tra il cielo e la ter- ra. Limportanza della legge di sacricio non compresa interamente se ne cogliamo soltanto laspetto rituale, e viene addirittura banalizzata quando ridotta a qualche gesto vuoto compiuto meccanicamente in onore della divinit di turno. In Occidente spesso la parola sacricio evoca sensazioni di costri- zione e di sofferenza, ma soltanto andan- do alla sua origine che ne ritroviamo il vero signicato, in quanto essa deriva dal latino sacrum facere (rendere sacro). Ritengo che unattivit sia sacra quando in accordo con la legge interiore: purtroppo lumano sguardo rimane imbrigliato nella forma e non riesce a riconoscere lunit della vita espressa dalla spontaneit dellessere. Nei Veda, e successivamente nelle Upanisad, linvestigazione sulla realt viene riassunta dalla concezione dello Spirito Assoluto, Brah- man, che si individualizza nellessere umano. Con altre parole potremmo dire che Atman, la scintilla divina presente nellessere uma- no, la volont di essere, ossia la condizione necessaria afnch avvenga una manifesta- zione. Inoltre dalle Upanisad si apprende che lidentit Brahman-Atman assoluta, infatti luomo viene indirizzato a guardare dentro di s per scorgere un nucleo centrale dove sono celati lorigine del tutto e le innite mo- dalit esistenziali.
Egli [Atman] si muove e non si muove, lon- tano e pur vicino, interno al tutto, [altres] esterno al tutto. (Isa Upanishad,V).
Non dobbiamo dilungarci troppo nel tentativo intellettuale di comprendere Atman, sarebbe tempo sprecato; invece possiamo seguire la strada tracciata dai Rishi, gli antichi veggenti indiani, che lo hanno denito come Sat (es- senza), Chit (consapevolezza), Ananda (beati- tudine suprema). Sat, Chit e Ananda sono tre stati dellessere che si manifestano nel mol- teplice e si incontrano nel bindu [punto], ma percepibili compiutamente soltanto da una Il Raja Yoga e lesoterismo Curatore: Luca Tomberli YOGA, SCIENZA DELLESSERE E DELLEVOLUZIONE 26 coscienza presente a se stessa. Nel tempo la sapienza vedica stata elabo- rata secondo sei punti di vista differenti, i Darsana, non in conitto tra di loro, tanto da formare un fascio unico di insegnamenti; lo Yoga una di queste scuole, il cui nome deri- va dalla voce verbale sanscrita Yuj aggiogare, unire. Patanjali, negli Yoga-sutra, ha indicato la via regale alla realizzazione dellessere, che comporta la pratica costante dellunicazione delle forze che sono presenti nella coscienza per identicarsi con la Vera Natura, che potr cos sorgere spontaneamente. La conoscenza inesatta si basa sulla perce- zione della forma, anzich sullo stato delles- sere. (Yoga-sutra, Libro I). Nel pensiero indiano la pratica spirituale da sempre considerata la vera scienza per capire la Realt, e ha come nalit la realiz- zazione di quanto enunciato. In Occidente la scienza ha inglobato la losoa, e si propone come strumento di conoscenza della forma e degli eventi, lasciando alla religione i piani dello spirito. Lavvento della scienza moderna ha innescato velocemente nel regno umano una serie di cambiamenti i cui risultati positivi sono evidenti. Il metodo scientico della veri- cabilit e riproducibilit ha permesso ad una moltitudine di persone di utilizzare un metodo applicato, da sempre, nel laboratorio della co- scienza da chi percorre il Sentiero iniziatico. Sicuramente lesoterista e lo scienziato do- vrebbero avvalersi delle conoscenze recipro- che e non rinchiudersi in steccati ideologici alimentati dalla presunzione. Infatti un vero esoterista deve tenere conto delle conoscen- ze scientiche, come pure uno scienziato deve prima o poi lavorare nellunico labora- torio che permane nel tempo: la propria co- scienza. La scienza dellessere, dunque, inte- gra le conoscenze esoteriche e le conquiste della scienza, afnch i due divengano uno. La vera sapienza, in quanto tale, non pu es- sere appannaggio di una singola tradizione, ma riconoscimento di un piano divino per lintera umanit. Lo svelamento della realt avviene progressivamente: altre leggi potran- no emergere dal vorticare della vita quando saremo pronti a comprenderle, e andranno ad aggiungersi a quelle gi conosciute dal- lantica saggezza. Lesoterismo deve oggi es- sere divulgato sulle basi del proprio retaggio: non dobbiamo cedere alle illusioni di risolvere velocemente i conitti con noi stessi e con il mondo senza sottoporci a un lavoro di ricon- versione che comporti labbandono di moda- lit distruttive e lidenticazione con aspetti costruttivi. Il sentiero della verit conduce al cuore: se ascolteremo chi lo testimonia con la sua vita capiremo che non soltan- to leggendo libri o frequentando corsi che lo potremo realizzare, ma decentrandoci da noi stessi, ossia volgendo la percezione verso chi ci circonda pur rimanendo consapevoli delle forze presenti nella nostra coscienza. La scienza dellessere deve avvicinarsi alle persone con la semplicit data dalla compas- sione per la sofferenza, infatti deleterio im- porre agli altri verit profonde se non sono pronti a sperimentarle; per aiutare neces- sario rendersi disponibili a fare quello di cui gli altri hanno veramente bisogno: a volte una pacca sulla spalla pi utile di tante parole vuote. Inoltre la scienza dellessere non una tecnica da acquisire per accondiscendere a dei moti personali: va appresa con rigore in quanto rivela come funzionano i meccanismi 27 della realt. Le tradizioni esoteriche descri- vono le molteplici dimensioni dellessere e ci insegnano che la realt ultima delle cose non raggiungibile con la sola speculazione intellettuale: vi si arriva per consapevolezza. Queste tradizioni insegnano che la struttura dellessere umano costituita da monade, anima e personalit. Sono manifestazioni di energia con diverse frequenze di vibrazione che si compenetrano nello spazio. Le descri- ver in maniera simbolica: - la monade la scintilla divina, contiene il progetto divino; - lanima una sintesi di energie materiali trasmutate, pi energie spirituali in attivit, e rappresenta il piano delle cause del genere umano; - la personalit costituisce il veicolo di espres- sione dellanima ed composta da tre corpi: sico, astrale (emotivo) e mentale. Le innite possibilit dellessere sono conte- nute nella monade e in parte vengono realiz- zate nel regno umano attraverso il connubio anima/personalit, comunque levoluzione umana rappresenta soltanto una fase del lun- go viaggio intrapreso dallo spirito nella mate- ria. Secondo la denizione, levoluzione il passaggio da una forma ad unaltra pi ade- guata; lesoterismo aggiunge che la forma varia per accondiscendere la modicazione in atto della coscienza. Lesistenza umana si dipana nel tempo e nello spazio tra slanci vitali e rigidi meccanicismi, luomo anela allo spirito ed immerso nella materia densa: chi in cammino da lungo tempo inizia a essere attratto dal potere magnetico dellanima, ma ancora affascinato dalla personalit. Finch il S superiore non sar assiso sul suo trono, la lotta con il S inferiore sar senza sosta. Anche se levoluzione dellumanit coinci- de con lespressione e la realizzazione di se stessi, gli esseri illuminati ci insegnano che la realizzazione di se stessi si compie quando viene espresso lUnico S. Calcare il sentiero dello yoga non unattivit ne a se stessa, ma si accorda con il processo evolutivo insito nella creazione, in quanto comporta laccele- rare il processo di espressione del S ade- rendo consapevolmente alle leggi di natura. La pratica dello yoga conduce allunione con se stessi, quindi ad esprimere ci che si . Identicarsi con lessere fa venir meno la per- cezione della dualit, e ci avviene quando la visione penetra la realt e si accorda con la vita entrostante, mentre al contrario ricono- scere soltanto aspetti transitori consente di sperimentare fasce di vita superciali. Co- munque utile tener presente che la rein- tegrazione della coscienza pu essere realiz- zata solamente quando ci rendiamo conto di essere la sorgente che ha generato il campo di forze in cui ci muoviamo, infatti soltanto la presenza autentica ci permette di attinge- re dal campo di potere dellessere lenergia necessaria allattivit, invece di ricercarla al di fuori, con tutte le frustrazioni e le sofferenze che ci comporta, in quanto rimanda a qual- cosa di ideale e per questo irraggiungibile. La presenza autentica la possiamo sperimentare quando facciamo sorgere dallinterno le mo- dalit per approcciarci ad un avvenimento, ed possibile quando non pretendiamo che le cose vadano in un certo modo; dunque senza preconcetti siamo in grado di sperimentare le innite possibilit presenti nella vita in quanto facciamo parte dellunico campo magnetico e radiante dellessere dove tutto presente. Luca Tomberli 28 Dagli ultimi 200 anni sono in corso mutamen- ti astronomici molto importanti correlati ai triangoli di energia, come ad esempio lorien- tamento dellasse polare, che si sta modi- cando in modo notevole, e il passaggio dal- lEra dei Pesci allEra dellAcquario. Questo per dire che ci sono fattori astronomici in mo- vimento, e ogni volta che avvengono questi cambiamenti, come successo nel passato, si vericano confusioni e catastro, seguiti da apparente quiete e ricostruzione: per la legge di analogia, a livello microcosmico questi mu- tamenti inuiscono anche sul singolo uomo. Le cause di questi mutamenti sono prin- cipalmente sei, e sono cause cosmiche e sistemiche, dove cosmiche signica che riguardano le costellazioni extra sistema so- lare (Orsa Maggiore, Sirio e Pleiadi), e dove sistemiche signica che riguardano il nostro sistema solare. Riporto le affermazioni del Maestro Tibetano, che enuncia queste cause come responsabili della crisi attuale. Le cause sono le seguenti: uneruzione di forza magnetica su Sirio, che ha ripercussioni specialmente sulla Terra, e ci tramite la Gerarchia; lo spostamento del- lasse terrestre dovuto allattrazione eserci- tata da un grande centro cosmico; il grande corso dello Zodiaco maggiore (250.000 anni) che si concluso nel segno dei Pesci e rico- mincer il nuovo ciclo dal segno dellAcqua- rio; il passaggio del Sole da Pesci ad Acquario nello Zodiaco (25.000 anni), passaggio che ora lUmanit sta vivendo pienamente; la Luna, che una forma morta che non emette alcun raggio n energia, e che ora sarebbe in via di disintegrazione con rapidit crescente, determinando effetti particolari sulla Terra; il fatto che il genere umano, nel suo insieme, si sta preparando per effettuare linversione sulla Ruota dello Zodiaco. Posso aggiungere che il ciclo dello Zodiaco maggiore corrisponde alla vita della monade, che il ciclo dello Zodiaco corrisponde al ciclo dellanima, e inne che il ciclo dello Zodiaco minore, quello della massima illusione, che si compie in un solo anno, corrisponde alla vita personale. Inoltre le energie zodiacali, cio inerenti alle dodici costellazioni, passano per Shamballa e agiscono sulla monade, invece le energie sistemiche, cio inerenti al siste- ma solare, passano per la Gerarchia e agisco- no sullanima; inne le forze planetarie, cio inerenti alla terra, passano per lUmanit e agiscono sulla personalit. Quindi 1, 2, e 3 raggio sono sempre e contemporaneamente agenti sullevoluzione del sistema solare, del pianeta e dellUmanit. Si tratta di una grande trinit di energie, ma limportante che que- sto ternario di energie, che continuamente uisce nello spazio e nel tempo, ha determi- nato effetti diversi a seconda del grado evolu- Astrologia esoterica Curatore: Maria Grazia Barbieri
TRIANGOLAZIONI 29 tivo dellapparato ricevente. In altre parole, le forze zodiacali e sistemiche ottengono risul- tati diversi se riguardano un pianeta sacro o non sacro, perch, in questo caso, il pianeta lapparato che riceve, e la rispondenza alle energie dipende dal livello di espansione di coscienza raggiunto. Nel caso di un individuo, ovviamente queste energie daranno effetti diversi a seconda della sua espansione di co- scienza, e la risposta potr essere monadica, egoica o personale. A tale proposito signi- cativa unaffermazione del Maestro Tibetano, tratta da Astrologia esoterica: la natura del- lapparato e la qualit della coscienza deter- minano la ricezione e la rispondenza. Questa frase importante per introdurre la scienza dei triangoli, perch essa riguarda energie soggettive che condizionano la co- scienza, e non gli effetti che le stesse induco- no sulle forme esteriori: queste ultime varia- no infatti a seconda dellapparato che riceve. Lastrologia esoterica lavora a livello sogget- tivo, sulla coscienza e nel regno delle idee, e non sullevento, sul piano sico. Quindi que- sta rispondenza non immediata, ci vuole tempo afnch dal regno delle idee lenergia discenda nel piano mentale e poi nellemoti- vo e inne in quello sico. Quindi la scienza dei triangoli opera nel regno delle idee, della coscienza, poi ci vuole, a seconda del veicolo che riceve, il tempo per discendere e produr- re effetti fenomenici sul piano sico. Tutti i ternari rappresentano e incorporano la triplice energia divina, ed inoltre tutti gli innu- merevoli triangoli che possiamo trovare nel nostro sistema solare sono condizionati dalle energie trasmesse dalle tre grandi costella- zioni: Orsa Maggiore, Sirio e Pleiadi. Nelle attuali condizioni del mondo e in questo ciclo attuale di evoluzione, tre triangolazioni sono attive e stanno agendo in modo partico- lare ora sullUmanit per sostenerla nel suo cammino evolutivo. Orsa Maggiore, Sirio e Pleiadi, che sappiamo corrispondere ai centri Shamballa, Gerarchia e Umanit e che sap- piamo essere manifestazione del 1, 2, e 3 raggio, trasmettono energie che passano at- traverso Leo, Capricornus e Pisces, le quali le ritrasmettono a livello sistemico a tre pianeti: Saturno, Mercurio e Urano. Il triangolo formato da Mercurio, Capricorno e Umanit inuenza lUmanit ordinaria, laspi- rante. Capricornus simboleggia la montagna di karma che grava ancora su di noi, oppure il monte delliniziazione che dobbiamo scalare (dipende se guardiamo verso il passato o ver- so il futuro), ed la corrente di forza predo- minante di questo triangolo. Mercurio ci aiu- ta a interpretare lesperienza e favorisce poi lintuizione; opera sulla percezione mentale e fa da collante tra mente concreta e mente astratta, cio manas inferiore e manas supe- riore. Il terzo vertice lUmanit. Capricornus determina le grandi crisi, mentre Mercurio determina le crisi sul piano della percezione mentale. Quindi tre grandi correnti di energia si incontrano in questo triangolo: lintelligen- za attiva, dato che lUmanit esprime energia di 3 raggio, lopera iniziatica di Capricornus e una radianza illuminante di Mercurio, che ci aiuta a elevarci a un livello superiore di per- cezione e di comprensione. Il combinarsi di queste energie produce un ternario che ora in grande attivit sullUmanit. Il secondo triangolo formato da Urano, Pi- sces e Gerarchia, ed il triangolo delluomo evoluto, associato al regno dellanima e si pone in relazione con il triangolo preceden- te, cio sostiene energeticamente lopera di Mercurio, Capricornus e la stessa Umanit. 30 Questo triangolo, attraverso il 2 raggio, espri- me forza attrattiva e magnetica e ci sostiene nellevoluzione. La Gerarchia esprime energia di 2 raggio, Pisces retto esotericamente da Giove, che esprime anchesso energia di 2 raggio, ma sul piano monadico e gerarchi- co retto da Plutone, che esprime energia di 1 raggio; quindi Pisces anche simbolo di morte, nel signicato di distruzione della forma nei tre mondi inferiori, cio esprime la morte della personalit intesa come libera- zione dellanima. Urano vela lessenza della vita che ancora non siamo in grado di com- prendere. Quindi questo triangolo attrae ma- gneticamente a s il triangolo dellUmanit, attraverso la forza attrattiva dellamore. Que- sto triangolo sostiene il triangolo dellUma- nit, immerso in una grande crisi, attraverso Urano che, insieme a Mercurio, rappresenta la dualit agevolando laccesso a ci che an- cora occulto, e dove Pisces e Capricornus insieme producono quei mutamenti, attraver- so crisi iniziatiche e morte della forma, che operano la liberazione da ci che imprigiona ancora lanima, e insieme traggono il disce- polo fuori dallacqua in cui sta annegando e lo conducono sulla vetta dove si rende conto di essere un iniziato, come afferma un antico testo esoterico. Il terzo triangolo, formato da Leo, Saturno e Shamballa, connesso allenergia di 1 raggio, al potere e alla volont, e agisce sul triangolo della Gerarchia, non sullUmanit, ma sostiene, con la volont, lamore. Questo triangolo esprime una triplicit della volon- t: la volont di auto-affermazione di Leo, la volont di sacricio di Pisces e la volont di scegliere di Capricornus. La forza di Sham- balla, quindi, alla base di tutti i triangoli, espressa attraverso i vertici di Leo, Pisces e Capricornus. Saturno, che esprime energia di 3 raggio, un pianeta importante perch il pianeta che d occasione, il pianeta che offre lopportunit di scegliere e agisce non tanto sul singolo individuo, quanto sui gruppi di discepoli. LUmanit in una crisi di approccio verso la Gerarchia, e questa crisi provocata proprio dal grande potere attrattivo espresso dallani- ma, che ci pone in conitto con ci che an- cora ci trattiene nella densit della materia. Contemporaneamente, anche la Gerarchia in una grande crisi di approccio verso Sham- balla, ed in un rapporto di avvicinamento, con tutte le crisi e i conitti che ne conse- guono, al triangolo collegato al primo raggio, connesso a Shamballa e quindi allOrsa Mag- giore. Per concludere, tutto questo ci fa capire che le energie dal piano cosmico discendono no a noi, e la Gerarchia il grande Intermediario fra Shamballa e lUmanit; ci signica che solo lamore espresso dal Cristo pu unire la Volont del Padre con la Sapienza dello Spiri- to Santo per creare lunione di Spirito e Mate- ria, e dare inizio alla Vita stessa. Maria Grazia Barbieri 31 Per lungo tempo, nel regno umano, la legge di causa ed effetto agisce in modo assoluta- mente meccanico, o, sarebbe meglio dire, al di sotto della soglia di consapevolezza del- lessere. Nessun uomo, durante questa lun- ga fase della sua evoluzione, si interroga ve- ramente sul perch dellesistenza, essendo, per necessit di natura, troppo impegnato a rincorrere la percezione dei suoi bisogni, con i quali si identica completamente. Tratter in un altro momento la relazione esistente tra la coscienza, la materia che la costituisce e la gravit che questa esercita su tutti i processi vitali; per ora ci basti tener presente che non vi male in s nellevolversi dagli strati pi densi dellesistenza a quelli pi sottili, ma che questo avviene per necessit sostanziale del vivere stesso. Non vi colpa nel fatto che luomo, per tanto tempo, vive in modo estre- mamente egoistico e materialista. Il fatto che oggettivamente non pu, e non deve, fare altro. Finch la lunga esperienza di tutto ci che pu esistere nel regno umano non avr progressivamente plasmato la materia che compone la totalit della sua coscienza egli non potr far altro che seguire gli impulsi che gli sgorgano dal profondo. Ovviamente sto dando per scontato che la reincarnazione sia un dato di fatto, e non una ipotesi, e che levoluzione avvenga quindi in tempi molto pi lunghi di quelli di una semplice incarna- zione. Linterazione che avviene, nel corso della no- stra lunga storia, tra la coscienza e lambiente circostante produce quellalchimia interiore che ci fa progredire, sia come soggetti sia come umanit nel suo complesso. Quando si conosceranno meglio i meccanismi dellesi- stenza la smetteremo di essere cos mate- rialisti e di ritenere che tutti i processi che riguardano la vita siano una somma di feno- meni biologici, chimici e sici. Comprendere- mo invece che le manifestazioni di un corpo sico sono espressione di una volont vitale che risiede altrove e che, casomai, utilizza, determinandolo, questo suo meccanismo. Biologia, chimica e sica, cos come tutte le altre scienze, troveranno quindi la loro giu- sta e importante collocazione nel seno della conoscenza umana, come strumenti utili a comprendere le dinamiche che presiedono alla manifestazione della coscienza, anche at- traverso un corpo sico, ma non certo come aspetti causanti la coscienza stessa. Ovviamente non sto giudicando, tanto meno in negativo, lodierna conoscenza scientica dellumanit, la ritengo casomai, alla luce di un possibile sapere esoterico, limitata, per- ch basata semplicemente sullosservazione sica dei fenomeni vitali. Daltronde, questa la condizione dominante nel seno della co- scienza umana, per la quale la percezione Il Sentiero Iniziatico Curatore: Massimo Rodolf DAL SENTIERO DELLA PROVA AL DISCEPOLATO 32 della realt fondata in ampia misura sulle capacit sensoriali siche e, in misura can- giante a seconda del grado evolutivo, su un miscuglio di emozioni, sentimenti e ragione, di cui non si comprendono bene in verit le origini. In genere queste attivit della co- scienza vengono attribuite scienticamente alle attivit bioelettriche del cervello umano. Questa propensione scientico-materialistica denisce, in una certa misura, il concetto di normalit comunemente accettato e quella convenzione, dipinta con ampie sfumature che variano col variare della razza, del popolo, della religione etc., che chiamiamo visione del mondo. Bisognerebbe per tenere sempre presente la relativit della nostra conoscen- za, considerando che non cos lontano il tempo in cui, ovviamente, la Terra era piatta. Considerando poi che a tuttoggi, su questo pianeta, vi sono miriadi di esseri che si stan- no trucidando perch titolari di diverse visioni del mondo, reputo che divenga veramente un valore la possibilit di poter concepire, e tollerare, lesistenza di punti di vista diversi, che alla prova dei fatti potrebbero anche ri- velarsi migliori di quello da noi attualmente sostenuto. Nel seno di un consorzio umano normalmente conformista e adeguato alle necessit del po- tere dominante si sempre manifestata per una minoranza che ha basato la sua visione del mondo su modalit percettive non solo diverse, ma pi ampie. Persone come gli anti- chi Rishi indiani, i sacerdoti dellantico Egitto, Buddha, Socrate, Pitagora, Ges e tutti colo- ro che hanno contribuito, nel corso della sto- ria e in tutti i luoghi del mondo, a codicare e a tramandare la vera sapienza esoterica, han- no testimoniato una realt pluridimensionale della vita, allinterno della quale lestensione sica rappresenta solo la parte pi densa. chiaro che nch una persona non vive una determinata esperienza non pu veramente comprenderla (cum-prehendere), cos come altrettanto chiaro che la comprensione va di pari passo con la compassione (cum-pati, patire insieme con): se hai provato ci che laltro sta provando in questo momento allo- ra lo capisci e comprendi la sua sofferenza, soffri con lui. Questa minoranza di uomini saggi, per, di compassione e comprensione non ne ha rice- vuta tanta, visto che, generalmente, il san- to viene amato maggiormente dopo la sua morte, quando trova un rassicurante posto in una comoda nicchia, che consente ai pi di riappropriarsi della inquietante diversit di colui che testimonia le possibilit di una esi- stenza non ordinaria. In vita il santo rappre- senta una lacerazione nel tessuto sociale in cui vive, perch, come diceva Ges, viene per portare la spada, e coloro che assistono alla sua presenza sono divisi tra chi attratto da ci che egli rappresenta e chi invece lo in- chioda alla croce. Dato il contesto dellattuale coscienza uma- na, ancora normale che sia cos e, a ben considerare, anche ovvio. Ma ci non vuol dire che il racconto di ci che il santo speri- menta non sia vero, a meno che la verit non sia basata sulla quantit e sulla convenzione. Credere che esista unessenza incorruttibile, causa di tutto il nostro essere, o che esistano diverse dimensioni della vita, come il mondo delle idee o il Regno dei Cieli, oppure che esi- stano leggi universali come quella di causa- effetto, in sanscrito karma, oppure ritenere che la pratica dellamore incondizionato ver- so tutti gli esseri possa spalancare le porte di una vita ultraterrena, sono teorie da molti considerate come superstizioni. Nei fatti, comunque, la maggioranza delle persone si comporta come se tutto ci non fosse vero, dando importanza solo alla vita materiale. Ma se quei personaggi straordinari che ci narrano di cose straordinarie avessero semplicemente raccontato quello che hanno visto e sperimentato di persona, avendo ma- gari potuto avvalersi di una percezione non comune? La questione rimane in ogni caso trascurabile per tanto tempo allinterno del percorso evolutivo di ogni uomo, perch, come dicevo allinizio, il karma agisce a lun- go meccanicamente... Quindi necessario un lungo cammino prima di poter condivi- dere veramente la visione di tutti coloro che ci hanno raccontato delle innite bellezze e possibilit della vita. Sette sono i gradi della sostanza allinterno della quale lo Spirito che noi siamo accetta di manifestarsi nelle epoche durante le quali noi ci incarniamo, dalla sostanza spirituale pi rafnata alla materia pi densa. Ogni essere, come essenza spirituale, o monade, viene emesso dal seno del Padre, come si dice esotericamente, insieme a un gruppo di altre monadi, e inizia il suo cammino di esterioriz- zazione che lo porter, come il gliuol pro- digo, a ritornare nella casa del Padre, dopo avere sperimentato ogni cosa. Un tratto di questo percorso coincide con il quarto regno di natura, o regno umano, nel quale lo Spirito vuole sperimentare tutto quello che pos- sibile in questo spazio della vita. Per lungo tempo, accumulando lesperienza relativa, lo Spirito opera creando i suoi veicoli di manife- stazione, prima quello sico-eterico, relativo al campo degli istinti, poi quello astrale, relati- vo al campo delle emozioni e dei sentimenti, inne quello mentale, relativo al campo del pensiero razionale. Giungere a questo punto signica avere in una certa misura integrato la propria personalit, ossia avere aggregato e trasmutato allinterno del proprio campo energetico di coscienza sostanza relativa a queste tre dimensioni in maniera sufciente ad iniziare un salto quantico di rilevanti pro- porzioni. Solo quando questa piramide costruita loc- chio onniveggente di Horus pu essere ricom- posto, ossia, solo quando luomo ha esperito in modo soddisfacente il triplice campo della sua personalit, sico-astrale-mentale, egli pronto per aspirare al Regno dei Cieli, ossia a quella condizione naturale che si estende al di l delle frequenze normalmente verica- bili dagli esseri umani ordinari. La dimensio- ne dellanima non la si pu conoscere con listinto, n con lemozione, n con la ragio- ne, bens solo con lintuito, che trascende tutte queste forme di percezione. Sono state spese innite parole e umi di in- chiostro versati su innite pagine per descri- vere ci che viene rappresentato come inde- scrivibile, ma solo sperimentabile. Sta proprio in questa contraddizione la normale frattura, o distanza, tra il saggio e luomo ordinario. Per quanto si tenti di descrivere il sapore di una mela la cosa migliore mangiarla: solo cos si pu colmare la distanza tra noi e il rac- conto del saggio. Ma non tutti sono pronti per mangiare esattamente quella mela, perch non siamo partiti tutti insieme, ma siamo sta- ti emessi in momenti diversi dal seno del Pa- dre. quindi solo una questione di anzianit di servizio, e non di particolare benevolenza divina o chiss quale altro misterioso requisi- to, ci che fa scattare la molla dellaspirazio- ne verso il quinto regno di natura. Luomo per lungo tempo soffre e gioisce cie- 33 34 camente, camminando sul Sentiero del Do- lore, no a quando il suo grado desperienza nel mondo concretizza una realt specica nella costituzione occulta dei suoi corpi che lo induce a nutrire in s una crescente aspira- zione per la conoscenza e per ci che viene denito spiritualit. Inizia il Sentiero della Pro- va, che dura per dodici incarnazioni, durante le quali lessere si cimenta con tutte le pos- sibilit inerenti allintero ciclo zodiacale, che gli consentono di condurre la sua personalit a livelli pi elevati di integrazione. In questo periodo, luomo, che tecnicamente denito aspirante, coltiva quella che viene descritta come la ammella tremula della sua anima, che di fatto esercita una attrazione crescente su tutta la coscienza. Questo no al momen- to in cui, con lesprimersi di un determinato rapporto tra la materia che compone i suoi tre corpi inferiori e quella che compone la sua anima, si innesca un processo che potremmo denire di fusione nucleare, per il quale lani- ma inizia ad irradiare una evidente luminosit al di l dei conni dellaura mentale. Evidente per il chiaroveggente, ovviamente. A questo punto, e non prima, inizia quello che viene chiamato esotericamente Discepolato. Il di- scepolo si trova nel cortile del Tempio e ha dinnanzi a s dieci passi, o se preferite mo- dalit di esperienza, che lo porteranno a rina- scere nel Regno dei Cieli, ad affrontare cio la prima delle grandi prove iniziatiche davanti alla prima porta del Tempio, quella che il Mae- stro Ges ci ha mostrato con la sua nascita a Betlemme. Il dato di fatto importante che, giunti a questo punto, lessere umano non potr pi recedere dalla sua aspirazione verso la cono- scenza. Di sicuro egli ancora un essere im- perfetto, gravato da una personalit egoista e limitata. Dovr dimostrare, di qui alla seconda iniziazione, se la sua aspirazione sar rivolta al bene o se preferir le vie oscure del male (io sarei per consigliare il bene per una que- stione di coperchi...), per di fatto egli sar sempre meno attratto dalle dinamiche del regno umano, subendo invece sempre di pi lattrazione per il Sentiero che, come il Cristo, la via, la verit e la vita. Tutto questo acca- de anche per un mutato assetto percettivo, dapprima ebile, poi sempre pi importante, che fa sentire che la vita non si esaurisce in ci che si vede con gli occhi e che si tocca con mano. A chi mi dice che crede solo a quello che vede, di solito rispondo anchio, il problema per che vediamo cose diverse... Cos per laspirante che diviene discepolo la percezione della vita non pi semplicemen- te quella delluomo comune, ma inizia ad es- sere sostenuta dalla luce dellanima. Questa, anche se in modo ancora confuso, lo mette dinnanzi a spazi di realt e di coscienza che normalmente non sono percepiti. Se siete in queste condizioni non potete far altro che credere a quello che vedete. Il Sentiero Inizia- tico chiarir in modo risplendente tutti i dubbi sui perch dellesistenza, emancipando les- sere dallignoranza, vera causa di sofferenza. Ma per realizzare tutto questo ci vuole ancora un po di tempo, perlomeno no al prossimo articolo... Massimo Rodolf Psicologia signica parola dellanima: da qui la necessit di comprendere un po meglio la natura, gli effetti, lo scopo dellanima. Nella triade vita-qualit-apparenza lanima laspet- to qualit, che emerge dal rapporto fra vita e materia come consapevolezza. solo attra- verso lesperienza nella materia che questa diventa sempre pi rafnata e capace di ri- ettere la luce contenuta in potenza. Quindi la materia passa da uno stato inerte a uno ra- diante, no al punto in cui lanima dominan- te e tutta la materia radiante e magnetica; questa luce travalica il corpo sico e diventa visibile soprattutto nella zona della testa: il corpo di luce meta dellevoluzione che confe- risce piena consapevolezza. Lanima luce sia letteralmente sia come vi- brazione: questa luce che tramite il cervello produce rivelazione. La psicologia potr con accuratezza comprendere le cause delle rea- zioni dellessere umano indagando sulle qua- lit del raggio dellanima che colorer tutta la personalit nella misura in cui lanima diven- ter sempre di pi manifesta. Rafforzando il rapporto con lanima ognuno potr dare il suo valido contributo allafuire della luce sulla terra ed indicare la via ai ricercatori sinceri ma disorientati. Ma come si nutre lanima? Come affermato da tempo dalle Sacre Scritture, lanima cre- sce con la pratica delle virt, e anche con lat- tenzione al pensiero, perch come un uomo pensa, tale egli , e quindi il pensiero dovreb- be essere costantemente rivolto al buono, al bello e al vero. Quando sorge un pensiero contrario allunione immediatamente biso- gnerebbe far sorgere il pensiero contrario, come afferma Patanjali: da qui limportanza della meditazione, strumento indispensabile per il dominio della mente e per lestinzione dei movimenti della sostanza mentale. La meditazione e il servizio, volontariamente reso con abnegazione e senza attaccamento ai risultati dellazione, permettono cos allani- ma una maggior presa sul suo strumento. Come effetti si avranno una maggior capacit di dedicare forza e volont al servizio di grup- po e un linguaggio innocuo perch suscitato dallamore dellanima. Governata dal secondo aspetto di amore-sag- gezza, lanima permette di incarnare le qualit pi sublimi dellamore, come il Cristo storico ci ha mirabilmente mostrato con la sua esi- stenza. Le potenzialit, la parola educativa e terapeutica, labnegazione sono tutti aspetti che prorompono dallespressione dellanima quando il Verbo si fa carne e i veicoli inferiori ne manifestano le direttive. Nella misura in cui lanima diviene manifesta nelluomo questi pu trarre energia dallocea- no universale e agire per il bene del tutto, poi- ch sul piano dellanima esiste la comunione, Psicologia esoterica Curatore: Paola Spada
LANIMA 35 36 non essendoci spazio per lillusione della se- parazione. La speranza per lumanit che un numero sempre maggiore di uomini siano in grado di vivere come anime, e quindi di irradiare la loro luce, perch, quando questo sar pos- sibile e lanima sar riconosciuta da tutti, si comprender il proposito divino. La scienza dimostrer lesistenza dellanima mediante lo studio della luce e della radiazio- ne. Le facolt di previsione provengono dal- lanima, che onnipresente e che dimora nel- leterno presente non suscettibile al tempo e allo spazio, ma anche la psicologia contribuir a dimostrare la sua esistenza con la sua sag- gezza divina e creativa. Oggi lumanit ha a disposizione numerosi insegnamenti scritti, per cui grande loppor- tunit per il sincero ricercatore di scoprire la verit; a lui il compito di scoprire lesistenza di un centro in ognuno colmo di potenziale bellezza, verit e bont: ci non pu che su- scitare un entusiasmo invincibile e una spinta ad indagare nuovi metodi per contribuire al bene del genere umano. Unaltra caratteristica dellanima la sensibili- t, che la capacit di rispondere al contatto, oltre alla consapevolezza dellambiente e allo sviluppo di strumenti per mezzo dei quali la coscienza pu espandersi. La maggior presa dellanima sul suo strumen- to determina la capacit di percepire la bel- lezza dentro la forma e la capacit di mettersi in contatto con il Regno dei cieli, linvisibile, il non rivelato: questo che permetter al- luomo di calare nella realt formale larmonia presente sul piano dellanima, unicando for- ma e coscienza. Nella vita dellindividuo si hanno diverse crisi durante le quali lanima si impossessa dei vari corpi, il sico, lastrale e il mentale; successi- vamente si rafforza il contatto tra lanima e i suoi veicoli. Al momento dellindividuazione si ha il tocco di appropriazione, quando lanima si appropria del suo veicolo e con il tempo raf- forza questa presa. Poi, per effetto dellevolu- zione si ha il tocco di accettazione, quando lanima accoglie le suppliche della personalit e la guida. Inne, al momento delle iniziazio- ni, si ha lo stadio del tocco di illuminazione, quando le forze della personalit si uniscono a quelle dellanima. Il manifestarsi dellanima molto importante come fattore di dispersione dellannebbia- mento, infatti il raggio dellanima agisce prin- cipalmente sul corpo astrale, quindi il campo di battaglia sul piano dellillusione e lanima cerca di disperdere lantico annebbiamento perch si possa procedere verso la luce. A livello di umanit questo sarebbe auspicabile, perch lillusione uno dei principali proble- mi mondiali: una volta dissipata sar possibile creare condizioni pi eque, armoniche e ten- denti al bene del tutto. Chiunque riesca a vincere il male in s ed accrescere, con la costante lotta quotidiana, anche di un solo granello, la luce della sua anima fornisce un contributo reale allintera umanit: da qui la responsabilit che ognuno di noi ha nei confronti del bene comune. Paola Spada La prima rivista esoterica on-line: www.ildiscepolo.it info@ildiscepolo.it La scuola intende preparare al discepolato e al cammino iniziatico, fornendo gli strumenti teorici e pratici per focalizzare stabilmen- te la propria coscienza sul piano dellanima, requisito fondamentale per poter operare nel campo della guarigione esoterica. Il programma, estremamente vasto, spazier dalla conoscenza dei chakra, dellaura, dei corpi sottili, al karma, alla psicologia eso- terica, alla conoscenza e alluso dellenergie di raggio. Un guaritore esoterico deve poter aiutare i suoi fratelli a far fuire lenergia dellanima, fonte di ogni vera guarigione, e deve sapere come questo pu avvenire in pratica. Liscrizione alla scuola comporta una decisa scelta di vita nel senso della trasformazione del proprio s inferiore e del servizio agli altri. Chi non avesse questi precisi intenti sappia che non potr essere accettato nella scuola, che sar fra laltro a numero chiuso. www.scuolaenergheia.it La scuola presente a Bergamo, Torino, Milano, Padova, Modena, Firenze, Roma, Taranto e Napoli A S S O C I A Z I O N E ATMAN Associazione per lo studio del Raja Yoga Atman in sanscrito designa il vero s dellessere umano, lo spirito assoluto, Brahman, individualizzato nelluomo. Il Raja yoga la scienza dellessere che consente di dissipare il dolore e lignoranza, portando alla conoscenza di Atman attraverso pratiche di vita e di meditazione sperimentate da millenni. LAssociazione Atman nata con lo scopo di diffondere la conoscenza e la pratica del Raja yoga e di tutte quelle tradizioni esoteri- che che hanno come fnalit il perfezionamento delluomo nel suo complesso. www.associazioneatman.biz La Draco Edizioni, lassociazione Atman e la scuola Energheia sostengono lopera di queste associazioni di solidariet. HEWO www.hewo-modena.it Attiva in Etiopia ed Eritrea e OMEO BON BON www.csvferrara.it/articolo.php Attiva in Madagascar www.dracoedizioni.it email deva@dracoedizioni.it