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31luglio2014Consigliodei ministri del 31luglio2014, lordinedel giorno 23luglio2014CostaConcordia, indirettavideolapartenzaversoil portodi Genova 11giugno2014PapaFrancesco, il testodelludienzageneraledell11giugno2014 9giugno2014PapaFrancesco, il discorsointegralesu

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Riforma Province 2014, il testo finale in vigore del ddl Delrio
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Jaime Jaime

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Riforma Province 2014, il testo finale in vigore del ddl Delrio
Il testo della riforma delle Province pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 7 aprile 2014 e in
Testo
LEGGE7aprile2014, n. 56 Disposizioni sulle citta metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni. (14G00069) (GUn.81 del
7-4-2014) Vigenteal: 8-4-2014 La Camera dei deputati ed il Senato della Repubblica hannoapprovato;
IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Promulga laseguentelegge:
Art. 1
1. Lapresente legge detta disposizioni in materia di citta metropolitane, province, unioni e fusioni di comuni al fine di adeguare il loro
ordinamento ai principi di sussidiarieta, differenziazioneeadeguatezza.
2. Lecitta metropolitanesonoenti territoriali di areavastaconlefunzioni di cui ai commi da44a46econ le seguenti finalita istituzionali
generali: curadellosviluppostrategicodel territoriometropolitano; promozioneegestione integrata dei servizi, delleinfrastruttureedelle reti di
comunicazione di interesse dellacitta metropolitana; curadellerelazioni istituzionali afferenti al propriolivello, ivi comprese quelle con le
citta e le areemetropolitaneeuropee.
3. Leprovincesonoenti territoriali di areavastadisciplinati ai sensi dei commi da51a100. Alleprovinceconterritoriointeramentemontano e
confinanti con Paesi stranieri sono riconosciute lespecificita di cui ai commi da51a57eda85a97.
4. Leunioni di comuni sonoenti locali costituiti da due o piu comuni per lesercizio associato di funzioni o servizi di lorocompetenza; le
unioni elefusioni di comuni sono disciplinate dai commi da104a141.
5. Inattesadellariformadel titoloV dellaparte seconda dellaCostituzione e delle relative norme di attuazione, le citta metropolitanedi
Torino, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Bari, Napoli e Reggio Calabria sono disciplinate dalla presentelegge, ai sensi enel rispetto
di quantoprevistodagli articoli 114e117, secondocomma, letterap), dellaCostituzioneefermarestandolacompetenza regionale ai sensi del
predetto articolo 117. I principi dellapresenteleggevalgonocomeprincipi di granderiformaeconomicaesocialeper ladisciplinadi citta earee
metropolitanedaadottaredallaregioneSardegna, dallaRegionesiciliana e dallaregioneFriuli-VeneziaGiulia, inconformita ai rispettivi statuti.
6. Il territoriodellacitta metropolitana coincide con quellodellaprovinciaomonima, fermarestandoliniziativadei comuni, ivi compresi i
comuni capoluogo delle province limitrofe, ai sensi dellarticolo133, primocomma, dellaCostituzione, per la modificadellecircoscrizioni
provinciali limitrofe e per ladesione allacitta metropolitana. Qualoralaregione interessata, entro trentagiorni dallarichiestanellambitodella
proceduradi cui al predettoarticolo133, esprimaparerecontrario, in tutto o in parte, conriguardoalleproposteformulate dai comuni, il
Governo promuoveunintesatralaregioneei comuni interessati, da definire entronovantagiorni dalladatadi espressione del parere. In caso
di mancatoraggiungimentodellintesa entro il predetto termine, il Consigliodei ministri, sentitalarelazione del Ministro per gli affari regionali
edel Ministrodellinterno, udito il parere del presidente della regione, decide in via definitiva in ordineallapprovazioneeallapresentazione
al Parlamento del disegno di leggecontenentemodifiche territoriali di province e di citta metropolitane, ai sensi dellarticolo 133, primo
comma, dellaCostituzione.
7. Sonoorgani dellacitta metropolitana: a) il sindacometropolitano; b) il consigliometropolitano; c) laconferenzametropolitana.
8. Il sindacometropolitanorappresentalente, convocae presiedeil consigliometropolitanoelaconferenzametropolitana, sovrintendeal
funzionamentodei servizi edegli uffici e allesecuzione degli atti; esercita le altre funzioni attribuite dallo statuto. Il consigliometropolitano
e lorganodi indirizzoecontrollo, proponeallaconferenzalostatutoelesuemodifiche, approva regolamenti, piani e programmi; approva o
adotta ogni altro atto ad essosottopostodal sindaco metropolitano; esercita le altre funzioni attribuitedallostatuto. Supropostadel sindaco
metropolitano, il consiglioadottagli schemi di bilanciodasottoporreal pareredellaconferenza metropolitana. A seguito del parere espresso
dallaconferenzametropolitanaconi voti cherappresentinoalmenounterzodei comuni compresi nellacitta metropolitanaelamaggioranza
dellapopolazionecomplessivamenteresidente, il consiglioapprova in viadefinitivai bilanci dellente. Laconferenzametropolitanaha
poteri propositivi econsultivi, secondo quanto disposto dallo statuto, nonche i poteri di cui al comma9.
9. Laconferenzametropolitanaadottaorespingelo statuto e lesuemodificheproposti dal consigliometropolitano con i voti cherappresentino
almeno un terzo dei comuni compresi nella citta metropolitanaela maggioranza della popolazione complessivamenteresidente.
10. Nel rispettodellapresente legge lo statuto stabilisce lenormefondamentali dellorganizzazione dellente, ivi comprese leattribuzioni degli
organi nonche larticolazione delle lorocompetenze, fermorestandoquantodispostodai commi 8e9.
11. Oltreallemateriedi cui al comma10, lostatuto: a) regolalemodalita egli strumenti di coordinamentodellazionecomplessivadi governodel
territoriometropolitano; b) disciplinai rapporti trai comuni e le loro unioni facenti partedellacitta metropolitanaelacitta metropolitanain
ordineallemodalita di organizzazione e di esercizio delle funzioni metropolitaneecomunali, prevedendoancheformedi organizzazione
incomune, eventualmentedifferenziateper aree territoriali. Medianteconvenzionecheregolalemodalita di utilizzo di risorse
umane, strumentali e finanziarie, i comuni e le loro unioni possonoavvalersi di strutturedellacitta metropolitana, e viceversa, per lesercizio
di specifichefunzioni ovveroi comuni ele loro unioni possonodelegareil predetto esercizio a strutture della citta metropolitana, eviceversa,
senza nuovi o maggiori oneri per lafinanzapubblica; c) puo prevedere, anche su proposta della regione e comunquedintesaconla
medesima, la costituzione di zone omogenee, per specifichefunzioni etenendocontodellespecificita territoriali, conorganismi di
coordinamentocollegati agli organi della citta metropolitana, senzanuovi omaggiori oneri per lafinanza pubblica. Lamancataintesapuo essere
superatacondecisionedellaconferenzametropolitanaamaggioranzadei dueterzi dei componenti; d) regolalemodalita inbaseallequali i
comuni noncompresi nel territoriometropolitanopossono istituire accordi con la citta metropolitana.
12. Lecitta metropolitanedi cui al comma5, primoperiodo, salvoquantoprevistodal comma18per lacitta metropolitana di ReggioCalabria, e
ai commi da101 a 103 sono costituite alla data di entratainvigoredellapresenteleggenel territoriodelle provinceomonime.
13. Il sindacodel comunecapoluogo indice le elezioni per unaconferenzastatutariaper laredazionedi una proposta di statutodellacitta
metropolitana. Laconferenzae costituitaconunnumerodi componenti pari aquantoprevistodal comma20, per il consigliometropolitano, ede
elettainconformita alledisposizioni di cui ai commi da 25 a 39. Le liste sono presentate pressolamministrazioneprovincialeil quinto
giorno antecedente la datadelleelezioni. Laconferenzae presiedutadal sindaco del comunecapoluogo. Laconferenzaterminai suoi lavori il
30 settembre 2014trasmettendoal consigliometropolitanolapropostadi statuto.
14. Inderogaalledisposizioni di cui allarticolo1, comma 325, dellalegge27dicembre2013, n. 147, il presidentedellaprovinciaelagiunta
provinciale, incaricaalladatadi entratainvigoredellapresentelegge, restanoincarica, a titolo gratuito, fino al 31dicembre2014per lordinaria
amministrazione, comunquenei limiti di quanto disposto per la gestione provvisoria degli enti locali dallarticolo 163, comma 2, del testo
unico delle leggi sullordinamentodegli enti locali, di cui al decretolegislativo 18agosto 2000, n. 267, e successive modificazioni, di
seguitodenominatotestounico, eper gli atti urgenti eimprorogabili; il presidenteassumefinoataledataanchele funzioni del
consiglioprovinciale. Ovealladatadi entratainvigoredellapresente leggelaprovinciasiacommissariata, il commissariamentoe prorogatofinoal
31dicembre2014. Allefunzioni dellaprovincia si applicano ledisposizioni di riordinodi cui ai commi da85a97.
15. Entro il 30 settembre 2014 si svolgono le elezioni del consigliometropolitano, indettedal sindacodel comunecapoluogo, esi insediano
il consiglio metropolitano e la conferenzametropolitana. Entroil 31dicembre2014il consiglio metropolitanoapprovalostatuto.
16. Il 1gennaio2015 le citta metropolitane subentrano alleprovinceomonimeesuccedonoadesseintutti i rapporti attivi epassivi ene
esercitanolefunzioni, nel rispettodegli equilibri di finanzapubblicaedegli obiettivi del pattodi stabilita interno; allapredettadatail sindacodel
comunecapoluogoassumelefunzioni di sindacometropolitanoe la citta metropolitana opera con il propriostatutoe i propri organi,
assumendo anche le funzioni propriedi cui ai commi da44a46. Oveallapredetta data non siaapprovatolo statuto della citta metropolitana,
si applica lostatuto della provincia. Le disposizioni dello statuto dellaprovinciarelative al presidente della provincia e alla
giuntaprovincialesi applicanoal sindaco metropolitano; le disposizioni relative al consiglio provinciale si applicano al
consigliometropolitano.
17. Incasodi mancata approvazione dello statuto entro il 30giugno2015si applica la procedura per lesercizio del poteresostitutivodi cui
allarticolo8dellalegge5giugno2003, n. 131.
18. Lacitta metropolitanadi ReggioCalabriae costituita, conleproceduredi cui ai commi da12a17, allascadenzanaturaledegli organi della
provinciaovvero comunque entro trenta giorni dalladecadenzaoscioglimentoanticipatodei medesimi organi e, comunque, nonentrainfunzione
primadel rinnovodegli organi del comune di ReggioCalabria. I termini di cui ai commi da 12 a 17 sonoconseguentemente rideterminati
sostituendo la predetta data di costituzionedellacitta metropolitanaaquelladi entratainvigoredellapresentelegge. Inogni casoil terminedel
30 settembre 2014e sostituitodal centottantesimo giorno dalla predetta data di costituzione. I termini del 31dicembre2014edel 1 gennaio
2015sonosostituiti dal duecentoquarantesimogiornodallascadenza degli organi provinciali. Il terminedel 30giugno2015e sostituito
dal trecentosessantacinquesimo giorno dalla scadenza degli organi provinciali.
19. Il sindacometropolitanoe di dirittoil sindaco del comunecapoluogo.
20. Il consiglio metropolitano e composto dal sindacometropolitanoeda: a) ventiquattro consiglieri nelle citta metropolitane
conpopolazioneresidentesuperiorea3milioni di abitanti; b) diciottoconsiglieri nellecitta metropolitanecon popolazioneresidentesuperiorea
800.000einferiore o pari a 3 milioni di abitanti; c) quattordici consiglieri nellealtrecitta metropolitane.
21. Il consigliometropolitanoduraincaricacinqueanni. In casodi rinnovodel consigliodel comunecapoluogo, si procede a nuoveelezioni del
consiglio metropolitano entro sessanta giorni dallaproclamazionedel sindacodel comunecapoluogo.
22. Lostatutodellacitta metropolitanapuo prevederelelezionedirettadel sindacoedel consiglio metropolitano con il sistemaelettoraleche
sara determinato con legge statale. E inoltrecondizionenecessaria, affinche si possafar luogo a elezione del sindacoedel consiglio
metropolitano a suffragio universale, cheentroladata di indizione delle elezioni si sia proceduto adarticolareil territoriodel comune
capoluogoinpiu comuni. A tal fineil comunecapoluogo deve proporre la predetta articolazioneterritoriale, con deliberazione del consiglio
comunale, adottatasecondolaproceduraprevistadallarticolo6, comma 4, del testounico. Lapropostadel consigliocomunaledeve essere
sottoposta areferendumtratutti i cittadini della citta metropolitana, daeffettuaresullabasedellerispettiveleggi regionali, edeve
essereapprovatadallamaggioranzadei partecipanti al voto. E altresi necessario che la regione abbia provveduto con propria
leggeallistituzionedei nuovi comuni eallalorodenominazione ai sensi dellarticolo 133 della Costituzione. In alternativa a quantoprevisto
dai periodi precedenti, per lesolecitta metropolitaneconpopolazionesuperiore a tre milioni di abitanti, e condizionenecessaria, affinche si
possafar luogoadelezione del sindaco edel consigliometropolitanoasuffragiouniversale, che lo statutodellacitta metropolitanaprevedala
costituzionedi zone omogenee, ai sensi del comma11, letterac), echeil comune capoluogo abbiarealizzatolaripartizionedel proprioterritorioin
zone dotate di autonomiaamministrativa, incoerenzacon lo statuto della citta metropolitana.
23. Al testounicosonoapportateleseguenti modificazioni: a) allarticolo60, comma1: 1) allalinea, dopo le parole: consigliere comunale,
sonoinseriteleseguenti: consiglieremetropolitano,; 2) il numero12) e sostituitodal seguente: 12) i sindaci, presidenti di provincia,
consiglieri metropolitani, consiglieri comunali, provinciali o circoscrizionali incarica, rispettivamente, inaltro comune, citta
metropolitana, provinciaocircoscrizione; b) allarticolo63, comma1, alinea, dopole parole: consiglierecomunale,sonoinseriteleseguenti:
consiglieremetropolitano,; c) larticolo65e sostituitodal seguente: Art. 65(Incompatibilita per consigliere regionale, comunale
ecircoscrizionale). 1. Lecarichedi presidenteprovinciale, nonche di sindacoedi assessoredei comuni compresi nel territorio dellaregione,
sonoincompatibili conlacaricadi consigliereregionale. 2. Lecariche di consigliere comunale e circoscrizionale sonoincompatibili,
rispettivamente, conquelledi consiglierecomunaledi altro comune e di consigliere circoscrizionale di altracircoscrizione, anchedi altro
comune. 3. Lacaricadi consiglierecomunalee incompatibileconquelladi consiglieredi unacircoscrizionedellostessoodi altrocomune.
24. Lincarico di sindaco metropolitano, di consiglieremetropolitanoedi componentedellaconferenza metropolitana, ancheconriferimento
agli organi di cui ai commi da12a18e esercitatoatitologratuito.
5. Il consiglio metropolitano e eletto dai sindaci e dai consiglieri comunali dei comuni della citta metropolitana. Sonoeleggibili a
consiglieremetropolitano i sindaci e i consiglieri comunali incarica. Lacessazionedallacaricacomunale comporta ladecadenzadaconsigliere
metropolitano.
26. Lelezioneavvienesullabasedi listeconcorrenti, compostedaunnumerodi candidati noninferioreallameta dei consiglieri daeleggere,
sottoscrittedaalmenoil 5per centodegli aventi dirittoal voto.
27. Nellelistenessunodei duesessi puo essererappresentato inmisurasuperioreal 60 per cento del numero dei candidati, conarrotondamento
allunita superiorequalorail numero dei candidati del sessomenorappresentatocontengaunacifradecimaleinferiore a50centesimi. Incaso
contrario, lufficioelettoraledi cui al comma29riducelalista, cancellandoi nomi dei candidati appartenenti al sessopiu rappresentato, procedendo
dallultimodellalista, inmododaassicurareil rispettodelladisposizionedi cui al primoperiodo. La lista che, allesito della cancellazione delle
candidatureeccedenti, contengaunnumerodi candidati inferioreaquello minimoprescrittodal comma26e inammissibile.
28. Nei primi cinqueanni dalladatadi entrata in vigore dellalegge23novembre2012, n. 215, nonsi applicail comma27.
29. Le liste sono presentate presso lufficio elettoraleappositamente costituito presso gli uffici del consigliometropolitano e, in
sede di prima applicazione, pressolamministrazioneprovincialedalleoreottodel ventunesimo giornoalleoredodici del ventesimogiorno
antecedentelavotazione.
30. Il consigliometropolitanoe elettoconvotodiretto, liberoesegreto, attribuitoalistedi candidati concorrenti in un unicocollegio elettorale
corrispondente al territorio della citta metropolitana. Lelezioneavvieneinunicagiornatapresso lufficioelettoraledi cui al comma29.
31. Le schede di votazione sono fornite a cura dellufficioelettoraledi cui al comma29 in colori diversi a seconda delladimensionedel
comunedi appartenenzadegli aventi diritto al voto, secondolefascedi popolazionestabiliteai sensi del comma33. Agli aventi dirittoe
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vigore dal giorno successivo: tutte le novit per gli enti
Riforma Province 2014, il testo finale in vigore del ddl Delrio http://www.leggioggi.it/allegati/riforma-province-2014-il-testo-finale-...
1 sur 5 22/09/2014 16:09
consegnatalaschedadel colorerelativoal comuneincui sonoincarica.
32. Ciascunelettoreesprimeunvotochevieneponderatosullabasedi unindicedeterminatoinrelazione alla popolazione complessivadellafascia
demograficadel comunedi cui e sindacoo consigliere, determinataai sensi del comma33.
33. Ai fini delleelezioni, i comuni della citta metropolitanasonoripartiti nelleseguenti fasce: a) comuni conpopolazionefinoa3.000abitanti;
b) comuni con popolazione superiore a 3.000 e fino a 5.000abitanti; c) comuni con popolazione superiore a 5.000 e fino a
10.000abitanti; d) comuni conpopolazione superiore a 10.000 e fino a 30.000abitanti; e) comuni conpopolazionesuperiore a 30.000 e
fino a 100.000abitanti; f) comuni conpopolazionesuperiorea 100.000 e fino a 250.000abitanti; g) comuni conpopolazionesuperiorea
250.000 e fino a 500.000abitanti; h) comuni conpopolazionesuperiorea500.000efinoa1.000.000di abitanti; i) comuni conpopolazione
superiorea1.000.000di abitanti.
34. Lindicedi ponderazioneper ciascunadellefasce demografichedei comuni appartenenti alla citta metropolitana e determinatosecondole
modalita, leoperazioni ei limiti indicati nellallegatoA annessoallapresentelegge.
35. Ciascunelettorepuo esprimere, inoltre, nellapposita rigadellascheda, unvotodi preferenzaper uncandidatoalla carica di consigliere
metropolitano compreso nella lista, scrivendone il cognomeo, incasodi omonimia, il nomeeil cognome, il cui valoree ponderatoai sensi del
comma34.
36. Lacifraelettoraledi ciascunalistae costituitadallasommadei voti ponderati validi riportati da ciascuna di esse. Per lassegnazionedel
numerodei consiglieri aciascunalistasi dividelacifraelettoraledi ciascunalistasuccessivamenteper 1, 2, 3, 4 finoaconcorrenzadel numero
dei consiglieri daeleggere; quindi si scelgono, trai quozienti cosi ottenuti, quelli piu alti, innumeroegualeaquellodei consiglieri daeleggere,
disponendoli inuna graduatoria decrescente. Ciascuna lista consegue tanti rappresentanti eletti quanti sonoi quozienti a essa
appartenenti compresi nellagraduatoria. A parita di quoziente, nelle cifreintereedecimali, il postoe attribuitoallalistacheha ottenutola
maggiorecifra elettorale e, a parita di questultima, per sorteggio.
37. Lufficio elettorale, costituito ai sensi del comma 29, terminateleoperazioni di scrutinio: a) determinalacifraelettoraleponderatadi
ciascunalista; b) determinalacifraindividualeponderatadei singoli candidati sullabasedei voti di preferenzaponderati; c) procedeal ripartodei
seggi tra le liste e alle relativeproclamazioni.
38. A parita di cifraindividualeponderata, e proclamato elettoil candidatoappartenenteal sessomenorappresentatotragli eletti dellalista; in
casodi ulterioreparita, e proclamato eletto il candidatopiu giovane.
39. I seggi cherimangonovacanti per qualunquecausa, ivi compresalacessazionedallacaricadi sindacoodi consiglieredi un comunedellacitta
metropolitana, sonoattribuiti ai candidati che, nellamedesima lista, hanno ottenuto la maggiore cifra individualeponderata. Nonsi considera
cessato dalla carica il consigliereelettoorielettosindacooconsiglierein un comune della citta metropolitana.
40. Il sindacometropolitanopuo nominareun vicesindaco, sceltotrai consiglieri metropolitani, stabilendoleeventuali funzioni alui delegatee
dandone immediata comunicazione al consiglio. Il vicesindacoesercitalefunzioni del sindaco in ogni caso in cui questi nesiaimpedito.
Qualorail sindacometropolitanocessi dallacaricaper cessazionedallatitolarita dellincaricodi sindaco del propriocomune, il vicesindacorimane
incaricafinoallinsediamentodel nuovosindacometropolitano.
41. Il sindacometropolitano puo altresi assegnare deleghe aconsiglieri metropolitani, nel rispetto del principio di collegialita, secondo
lemodalita e nei limiti stabiliti dallostatuto.
42. La conferenza metropolitana e composta dal sindacometropolitano, chelaconvocaelapresiede, edai sindaci dei comuni appartenenti
allacitta metropolitana.
43. Lostatutodeterminalemaggioranzeper ledeliberazioni dellaconferenzametropolitana, fattosalvoquantoprevistodai commi da 5a11.
44. A valeresullerisorseproprie e trasferite, senza nuovi omaggiori oneri per lafinanzapubblicaecomunque nel rispetto dei vincoli del patto
di stabilita interno, alla citta metropolitanasonoattribuitelefunzioni fondamentali delle province e quelleattribuiteallacitta metropolitana
nellambito del processo di riordinodellefunzioni delleprovinceai sensi dei commi da85a 97del presentearticolo, nonche, ai sensi
dellarticolo 117, secondocomma, lettera p), della Costituzione, le seguenti funzioni fondamentali: a) adozione e aggiornamento annuale
di un piano strategicotriennaledel territorio metropolitano, che costituisce atto di indirizzoper lenteeper leserciziodellefunzioni dei
comuni edelleunioni di comuni compresi nel predetto territorio, anche inrelazione allesercizio di funzioni delegate o assegnate
dalleregioni, nel rispettodelleleggi delleregioni nellemateriedi lorocompetenza; b) pianificazioneterritorialegenerale, ivi compresele
strutturedi comunicazione, le reti di servizi e delle infrastruttureappartenenti allacompetenza della comunita metropolitana, anchefissando
vincoli e obiettivi allattivita e allesercizio dellefunzioni dei comuni compresi nel territoriometropolitano; c) strutturazionedi sistemi
coordinati di gestione dei servizi pubblici, organizzazionedei servizi pubblici di interesse generaledi ambitometropolitano. Dintesaconi
comuni interessati la citta metropolitanapuo esercitare le funzioni di predisposizione dei documenti di gara, di stazione appaltante, di
monitoraggio dei contratti di servizioedi organizzazione di concorsi e procedureselettive; d) mobilita eviabilita, ancheassicurandola
compatibilita elacoerenza della pianificazione urbanistica comunale nellambitometropolitano; e) promozioneecoordinamentodello
sviluppoeconomico e sociale, ancheassicurandosostegnoesupportoalleattivita economichee di ricerca innovative e coerenti con la
vocazione della citta metropolitanacomedelineatanel pianostrategicodel territorio di cui allaletteraa); f) promozioneecoordinamentodei
sistemi di informatizzazioneedi digitalizzazioneinambitometropolitano.
45. Restanocomunquefermelefunzioni spettanti alloStatoe alleregioni nellemateriedi cui allarticolo 117 della Costituzione, nonche
lapplicazionedi quanto previsto dallarticolo 118 dellaCostituzione.
46. LoStatoeleregioni, ciascuno per le proprie competenze, possonoattribuireulteriori funzioni alle citta metropolitane inattuazione dei
principi di sussidiarieta, differenziazione eadeguatezza di cui al primo comma dellarticolo 118 dellaCostituzione.
47. Spettanoallacitta metropolitanail patrimonio, il personaleelerisorse strumentali della provincia a cui ciascuna citta metropolitana
succedeatitolouniversaleintutti i rapporti attivi epassivi, ivi compreseleentrateprovinciali, allattodel subentroallaprovincia. Il trasferimento
dellaproprieta dei beni mobili eimmobili e esentedaoneri fiscali.
48. Al personale delle citta metropolitane si applicano ledisposizioni vigenti per il personaledelle province; il personaletrasferitodalle
provincemantiene, finoal prossimo contratto, il trattamentoeconomicoingodimento.
49. Inconsiderazionedellanecessita di garantire il tempestivoadempimentodegli obblighi internazionali gia assunti dal Governo, nonche
dellinteresse regionale concorrente con il preminenteinteressenazionale, entronovantagiorni dalladata di entrata invigoredellapresente
legge, la regione Lombardia, anche mediantesocieta dalla stessa controllate, subentra in tutte lepartecipazioni azionariedi controllo
detenute dalla provincia di Milanonellesocieta che operano direttamente o per tramite di societa controllateopartecipatenellarealizzazione
egestione di infrastrutture comunque connesse allesposizione universaledenominataExpo2015. Entroquarantagiorni dalladatadi entrata
invigoredellapresentelegge, sonodefinitecondecreto del Ministroper gli affari regionali, daadottare di concerto con i Ministri delleconomia
edellefinanzeedelleinfrastruttureedei trasporti, ledirettiveeledisposizioni esecutivenecessarieadisciplinareil trasferimento, inesenzione
fiscale, alla regione Lombardia dellepartecipazioni azionariedi cui al precedenteperiodo. Alladata del 31ottobre2015lepredettepartecipazioni
sonotrasferitein regimedi esenzionefiscaleallacitta metropolitana.
50. Allecitta metropolitanesi applicano, per quantocompatibili, ledisposizioni inmateriadi comuni di cui al testo unico, nonche lenormedi cui
allarticolo4dellalegge5giugno2003, n. 131.
51. Inattesadellariformadel titoloV dellaparteseconda dellaCostituzioneedellerelativenormedi attuazione, le province sonodisciplinatedalla
presentelegge.
52. Restanocomunquefermelefunzioni delleregioni nelle materiedi cui allarticolo117, commi terzoequarto, dellaCostituzione, elefunzioni
esercitateai sensi dellarticolo118dellaCostituzione. Leregioni riconosconoalleprovince di cui al comma 3, secondoperiodo, formeparticolari
di autonomia nelle materie di cui al predettoarticolo117, commi terzoequarto, dellaCostituzione.
53. Lenormedi cui ai commi da51a 100 non si applicano alleprovinceautonomedi Trento e di Bolzano e alla regione ValledAosta.
54. Sonoorgani delle province di cui ai commi da 51 a 53esclusivamente: a) il presidentedellaprovincia; b) il consiglioprovinciale; c)
lassembleadei sindaci.
55. Il presidentedellaprovincia rappresenta lente, convoca epresiede il consiglio provinciale e lassemblea dei sindaci, sovrintende al
funzionamento dei servizi e degli uffici eallesecuzionedegli atti; esercita le altre funzioni attribuitedallostatuto. Il consiglioe lorgano
di indirizzo e controllo, propone allassemblea lo statuto, approva regolamenti, piani, programmi; approvaoadottaogni altroattoad esso
sottoposto dal presidentedellaprovincia; esercita le altre funzioni attribuitedallo statuto. Su proposta del presidente della provincia
il consiglioadottagli schemi di bilancio da sottoporre al pareredellassemblea dei sindaci. A seguito del parere espressodallassemblea
dei sindaci coni voti che rappresentino almeno unterzodei comuni compresi nella provincia e la maggioranza dellapopolazione
complessivamenteresidente, il consiglioapprova in viadefinitivai bilanci dellente. Lassemblea dei sindaci ha poteri propositivi, consultivi edi
controllosecondoquantodisposto dallostatuto. Lassemblea dei sindaci adotta o respinge lo statutopropostodal consiglioelesuesuccessive
modificazioni con i voti cherappresentinoalmenounterzodei comuni compresi nellaprovinciaelamaggioranzadellapopolazione
complessivamenteresidente.
56. Lassembleadei sindaci e costituitadai sindaci dei comuni appartenenti allaprovincia.
57. Gli statuti delleprovincedi cui al comma3, secondo periodo, possonoprevedere, dintesaconlaregione, lacostituzione di zoneomogeneeper
specifiche funzioni, con organismi di coordinamentocollegati agli organi provinciali senzanuovi omaggiori oneri per lafinanzapubblica.
58. Il presidentedellaprovincia e eletto dai sindaci e dai consiglieri dei comuni dellaprovincia.
59. Il presidentedellaprovinciaduraincaricaquattroanni.
60. Sonoeleggibili apresidentedellaprovincia i sindaci dellaprovincia, il cui mandatoscadanonprimadi diciottomesi dalladatadi svolgimento
delleelezioni.
61. Lelezioneavvienesullabasedi presentazionedi candidature, sottoscrittedaalmenoil 15per centodegli aventi dirittoal voto. Le candidature
sono presentate presso lufficio elettoraleappositamentecostituitopressolasede della provincia dalle oreottodel ventunesimogiornoalle
ore dodici del ventesimo giornoantecedentelavotazione.
62. Il presidentedella provincia e eletto con voto diretto, liberoesegreto. Lelezioneavviene in unica giornata presso ununicoseggio
elettoralecostituitopressolufficioelettoraledi cui al comma61dalleoreottoalleoreventi. Le schede di votazionesonoforniteacura
dellufficioelettorale.
63. Ciascunelettorevotaper un solo candidato alla carica di presidentedellaprovincia. Il votoe ponderatoai sensi dei commi 33e34.
64. E elettopresidentedellaprovinciail candidatoche consegueil maggior numerodi voti, sullabasedellaponderazione di cui ai commi 33e34.
Incasodi parita di voti, e eletto il candidatopiu giovane.
65. Il presidentedellaprovinciadecadedallacarica in caso di cessazionedallacaricadi sindaco.
66. Il presidentedellaprovinciapuo nominareun vicepresidente, scelto tra i consiglieri provinciali, stabilendo le eventuali funzioni a lui
delegate e dandone immediata comunicazione al consiglio. Il vicepresidenteesercitalefunzioni del presidente inogni casoincui questi nesia
impedito. Il presidentepuo altresi assegnare deleghe a consiglieri provinciali, nel rispetto del principio di collegialita, secondo le
modalita e nei limiti stabiliti dallostatuto.
67. Il consiglio provinciale e composto dal presidente dellaprovinciaeda sedici componenti nelle province con popolazionesuperiorea
700.000abitanti, dadodici componenti nelleprovinceconpopolazioneda300.000a700.000abitanti, dadieci componenti nelleprovincecon
popolazionefinoa300.000abitanti.
68. Il consiglioprovincialeduraincaricadueanni.
69. Il consiglio provinciale e eletto dai sindaci e dai consiglieri comunali dei comuni dellaprovincia. Sono eleggibili aconsigliere
provincialei sindaci ei consiglieri comunali incarica. La cessazione dalla carica comunale comporta la decadenza daconsigliereprovinciale.
70. Lelezioneavvienesullabasedi liste, composteda un numerodi candidati nonsuperioreal numerodei consiglieri da eleggere enoninferiore
allameta degli stessi, sottoscritteda almeno il 5per centodegli aventi dirittoal voto.
71. Nellelistenessunodei duesessi puo essererappresentato inmisurasuperioreal 60 per cento del numero dei candidati, conarrotondamento
allunita superiorequalorail numero dei candidati del sessomenorappresentatocontengaunacifradecimaleinferiore a50centesimi. In caso
contrario, lufficio elettorale riduce lalista, cancellandoi nomi dei candidati appartenenti al sesso piu rappresentato, procedendo dallultimo
della lista, in modo daassicurareil rispettodelladisposizionedi cui al primoperiodo. Lalistache, allesitodellacancellazionedellecandidature
eccedenti, contengaunnumerodi candidati inferioreaquellominimo prescrittodal comma70e inammissibile.
72. Nei primi cinqueanni dalladatadi entrata in vigore dellalegge23novembre2012, n. 215, nonsi applicail comma71.
73. Lelistesonopresentatepressolufficioelettoraledi cui al comma61dalleoreottodel ventunesimogiornoalle ore dodici del ventesimo
giornoantecedentelavotazione.
74. Il consiglioprovincialee elettoconvotodiretto, libero esegreto, attribuitoai singoli candidati allinternodelleliste, inununico collegio
elettorale corrispondente al territorio dellaprovincia. Lelezioneavviene in unica giornata presso lufficioelettoraledi cui al comma61.
75. Le schede di votazione sono fornite a cura dellufficioelettoraledi cui al comma61 in colori diversi a seconda dellafasciademografica
del comunedi appartenenzadegli aventi dirittoal voto, secondolefascedi popolazionestabiliteai sensi del comma33. Agli aventi dirittoe
consegnatalaschedadel colore relativoal comuneincui sonoincarica.
76. Ciascunelettoreesprimeunsolovotoper uno dei candidati, chevieneponderatoai sensi dei commi 32, 33e34.
77. Lufficioelettorale, terminate le operazioni di scrutinio, determinalacifraindividualeponderatadei singoli candidati sullabasedei voti
espressi eproclamaeletti i candidati che conseguonola maggiore cifra individuale ponderata. A parita di cifraindividualeponderata, e
proclamatoelettoil candidatoappartenenteal sessomenorappresentatotragli eletti; in caso di ulterioreparita, e proclamatoelettoil candidato
piu giovane.
78. I seggi cherimangonovacanti per qualunquecausa, ivi compresalacessazionedallacaricadi sindacoodi consiglieredi un comunedella
provincia, sonoattribuiti ai candidati che, nella medesimalista, hannoottenutolamaggiorecifraindividualeponderata. Nonsi consideracessato
dalla carica il consigliere eletto o rielettosindacooconsigliereinuncomunedellaprovincia.
79. Insededi primaapplicazionedellapresentelegge, lelezioneai sensi dei commi da67a78del consiglio provinciale, presiedutodal presidente
dellaprovinciaodal commissario, e indetta: a) entroil 30settembre2014per leprovincei cui organi scadonoper finemandatonel 2014; b)
successivamenteaquantoprevistoallaletteraa), entro trentagiorni dallascadenzaper finedel mandatoovverodalla decadenza oscioglimento
anticipatodegli organi provinciali.
80. Per leelezioni di cui al comma79, sono eleggibili anche i consiglieri provinciali uscenti.
81. Nel caso di cui al comma 79, lettera a), il consiglioprovincialeelettoai sensi dei commi da67a78svolge fino al 31dicembre2014 le
funzioni relative ad atti preparatori e allemodifichestatutarieconseguenti allapresentelegge; lassembleadei sindaci, supropostadel consiglio
provinciale, approva le predettemodificheentroil 31dicembre 2014. Entro la medesima data, si procedequindi allelezionedel presidenteai
sensi dei commi da58a65. Per le prime elezioni di cui al precedente periodo sonoeleggibili anche i consiglieri provinciali uscenti. In
caso di mancataapprovazionedellemodifichestatutarieentro il 30 giugno2015si applicalaproceduraper leserciziodel potere sostitutivodi cui
allarticolo8dellalegge5giugno2003, n. 131.
82. Nel casodi cui al comma 79, lettera a), in deroga alledisposizioni di cui allarticolo 1, comma 325, della legge 27dicembre2013, n.
147, il presidentedellaprovinciain carica alladatadi entratainvigoredellapresente legge ovvero, qualora laprovinciasia commissariata, il
commissario, assumendo anche lefunzioni del consiglioprovinciale, nonche la giunta provinciale, restanoincaricaatitologratuitoper
lordinaria amministrazione, comunquenei limiti di quantodispostoper la gestione provvisoriadegli enti locali dallarticolo163, comma2, del
testounico, e per gli atti urgenti e indifferibili, fino allinsediamento del presidentedellaprovinciaelettoai sensi dei commi da 58 a 65
ecomunquenonoltreil 31dicembre2014.
83. Nel casodi cui al comma 79, lettera b), lassemblea dei sindaci approvalemodifiche statutarie conseguenti alla presenteleggeentrosei
mesi dallinsediamentodel consiglioprovinciale. Incasodi mancataapprovazione delle modifiche statutarie entro lapredettadatasi applicala
procedura per lesercizio del poteresostitutivodi cui allarticolo8dellalegge5giugno2003, n. 131.
84. Gli incarichi di presidente della provincia, di consigliereprovinciale e di componente dellassemblea dei sindaci sonoesercitati atitolo
gratuito.
85. Leprovincedi cui ai commi da51a53, quali enti confunzioni di areavasta, esercitanoleseguenti funzioni fondamentali: a) pianificazione
territoriale provinciale di coordinamento, nonche tutelaevalorizzazionedellambiente, per gli aspetti di competenza; b) pianificazionedei
servizi di trasportoin ambito provinciale, autorizzazionee controllo in materia di trasporto privato, incoerenzacon la programmazione
regionale, nonche costruzione egestionedellestradeprovinciali e regolazione della circolazionestradaleadesseinerente; c) programmazione
provincialedellaretescolastica, nel rispettodellaprogrammazioneregionale; d) raccolta ed elaborazione di dati, assistenzatecnico-
amministrativaagli enti locali; e) gestionedellediliziascolastica; f) controllodei fenomeni discriminatori inambitooccupazionale epromozione
dellepari opportunita sul territorioprovinciale.
86. Leprovincedi cui al comma 3, secondo periodo, esercitanoaltresi leseguenti ulteriori funzioni fondamentali: a) curadellosviluppo
strategico del territorio e gestione di servizi informaassociatainbaseallespecificita del territoriomedesimo; b) cura delle relazioni
istituzionali con province, provinceautonome, regioni, regioni astatutospecialeedenti territoriali di altri Stati, con esse confinanti e il cui
territorio abbiacaratteristichemontane, anchestipulandoaccordi e convenzioni congli enti predetti.
87. Lefunzioni fondamentali di cui al comma85sonoesercitatenei limiti esecondolemodalita stabilitedallalegislazionestatale eregionaledi
settore, secondolarispettivacompetenzaper materiaai sensi dellarticolo 117, commi secondo, terzo e quarto, dellaCostituzione.
88. Laprovinciapuo altresi, dintesaconi comuni, esercitarelefunzioni di predisposizionedei documenti di gara, di stazioneappaltante, di
monitoraggio dei contratti di servizio e di organizzazionedi concorsi eprocedureselettive.
89. Fermorestandoquantodispostodal comma 88, lo Stato e leregioni, secondolerispettivecompetenze, attribuisconole funzioni provinciali
diversedaquelledi cui al comma 85, in attuazionedellarticolo118dellaCostituzione, nonche al fine di conseguirele seguenti finalita:
individuazione dellambito territorialeottimale di esercizio per ciascuna funzione; efficacia nellosvolgimentodellefunzioni fondamentali da
partedei comuni e delleunioni di comuni; sussistenza di riconosciute esigenze unitarie; adozionedi formedi avvalimentoedeleghedi esercizio
tragli enti territoriali coinvolti nel processodi riordino, mediante intese oconvenzioni. Sonoaltresi valorizzateformedi esercizio associatodi
funzioni daparte di piu enti locali, nonche le autonomiefunzionali. Lefunzioni chenellambitodel processodi riordinosonotrasferitedalle
provinceadaltri enti territoriali continuano adesseredaesseesercitatefino alla data delleffettivo avvio di eserciziodapartedellente
subentrante; tale data e determinatanel decretodel Presidentedel Consigliodei ministri di cui al comma92per lefunzioni di competenzastatale
ovvero e stabilita dallaregione ai sensi del comma 95 per le funzioni di competenzaregionale.
90. Nellospecificocasoincui disposizioni normative statali oregionali di settore riguardanti servizi di rilevanza economicaprevedano
lattribuzionedi funzioni di organizzazione dei predetti servizi, di competenzacomunaleoprovinciale, adenti o agenzie inambito provinciale o
sub-provinciale, si applicano le seguenti disposizioni, checostituisconoprincipi fondamentali dellamateriaeprincipi fondamentali di
coordinamento della finanza pubblica ai sensi dellarticolo117, terzocomma, dellaCostituzione: a) il decretodel Presidentedel Consigliodei
ministri di cui al comma92ovveroleleggi statali oregionali, secondo le rispettivecompetenze, prevedonola soppressione di tali enti o
agenzie elattribuzione delle funzioni alle province nel nuovo assettoistituzionale, contempi, modalita e forme di coordinamento
Riforma Province 2014, il testo finale in vigore del ddl Delrio http://www.leggioggi.it/allegati/riforma-province-2014-il-testo-finale-...
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conregioni ecomuni, dadeterminarenellambitodel processodi riordinodi cui ai commi da85a97, secondo i principi di adeguatezza
esussidiarieta, anche valorizzando, ove possibile, le autonomiefunzionali; b) per leregioni che approvano le leggi che riorganizzano
lefunzioni di cui al presentecomma, prevedendolasoppressionedi unoopiu enti oagenzie, sonoindividuatemisurepremiali con decretodel
Ministrodelleconomia e delle finanze, di concerto con il Ministro per gli affari regionali, previa intesa in sede di Conferenzaunificatadi
cui allarticolo8del decretolegislativo28agosto1997, n. 281, e successive modificazioni, senza nuovi omaggiori oneri per lafinanzapubblica.
91. Entrotremesi dalladatadi entratainvigore della presentelegge, sentite le organizzazioni sindacali maggiormenterappresentative, lo
Statoeleregioni individuanoinmodo puntuale, medianteaccordosancitonellaConferenzaunificata, le funzioni di cui al comma89oggettodel
riordinoelerelativecompetenze.
92. Entroil medesimoterminedi cui al comma91enel rispetto di quanto previsto dal comma 96, con decreto del Presidente del Consigliodei
ministri, supropostadel Ministrodellinterno e del Ministroper gli affari regionali, di concertoconi Ministri per lasemplificazioneelapubblica
amministrazioneedelleconomiaedellefinanze, sono stabiliti, previa intesa in sede di Conferenzaunificata, i criteri generali per
lindividuazionedei beni e dellerisorsefinanziarie, umane, strumentali e organizzative connessealleserciziodellefunzioni chedevonoessere
trasferite, ai sensi dei commi da 85 a 97, dalle province agli enti subentranti, garantendoi rapporti di lavoro a tempo indeterminato in
corso, nonche quelli atempodeterminatoincorsofino alla scadenza per essi prevista. In particolare, sono considerate le risorsefinanziarie,
gia spettanti alleprovinceai sensi dellarticolo 119della Costituzione, che devono essere trasferite agli enti subentranti per leserciziodelle
funzioni loro attribuite, dedottequellenecessarieallefunzioni fondamentali efatto salvo comunquequantoprevistodal comma88. Sulloschema
di decreto, per quantoattiene alle risorse umane, sono consultate le organizzazioni sindacali maggiormenterappresentative. Il decretodel
Presidentedel Consigliodei ministri dispone anche direttamente in ordine allefunzioni amministrative delle province in materie di
competenzastatale.
93. Incasodi mancatoraggiungimentodellaccordodi cui al comma91ovverodi mancatoraggiungimentodellintesadi cui al comma 92, il
decretodel Presidente del Consiglio dei ministri di cui al medesimocomma92 dispone comunque sulle funzioni amministrativedelle
provincedi competenzastatale.
94. Al finedi tener contodegli effetti anchefinanziari derivanti dal trasferimentodelleserciziodellefunzioni, conil decreto del Presidentedel
Consigliodei ministri di cui al comma 92 possonoesseremodificati gli obiettivi del pattodi stabilita internoe lefacolta di assumeredelle
provinceedegli enti subentranti, fermorestando lobiettivo complessivo. Lattuazione della presentedisposizionenondevedeterminare
nuovi o maggiori oneri per lafinanzapubblica.
95. Laregione, entrosei mesi dalla data di entrata in vigoredellapresentelegge, provvede, sentitele organizzazioni sindacali maggiormente
rappresentative, adareattuazioneallaccordodi cui al comma91. Decorsoil terminesenzachelaregione abbia provveduto, si applicalarticolo8
dellalegge5giugno2003, n. 131.
96. Nei trasferimenti delle funzioni oggetto del riordino si applicanoleseguenti disposizioni: a) il personale trasferito mantiene la posizione
giuridica edeconomica, con riferimento alle voci del trattamento economicofondamentaleeaccessorio, ingodimentoallatto del
trasferimento, nonche lanzianita di serviziomaturata; lecorrispondenti risorsesono trasferite allente destinatario; in particolare,
quelledestinateafinanziarelevoci fisse e variabili del trattamentoaccessorio, nonche laprogressione economica orizzontale, secondoquanto
previstodalle disposizioni contrattuali vigenti, vanno acostituirespecifici fondi, destinati esclusivamente al personaletrasferito, nellambito
dei piu generali fondi delle risorsedecentratedel personaledellecategorieedirigenziale. I compensi di produttivita, la retribuzione di
risultato e le indennita accessorie del personale trasferito rimangono determinati negli importi goduti antecedentementeal trasferimentoenon
possonoessereincrementati fino allapplicazione del contratto collettivodecentrato integrativo sottoscritto conseguentemente al
primocontrattocollettivonazionaledi lavorostipulatodopo la data di entratainvigoredellapresentelegge; b) il trasferimentodellaproprieta
dei beni mobili eimmobili e esentedaoneri fiscali; lenteche subentra nei diritti relativi allepartecipazioni societarie attinenti alla funzione
trasferitapuo provvederealladismissioneconprocedurasemplificatastabilitacondecretodel Ministrodelleconomiaedellefinanze; c) lenteche
subentranellafunzionesuccede anche nei rapporti attivi epassivi incorso, compresoil contenzioso; il trasferimentodellerisorsetienecontoanche
dellepassivita; sonotrasferite lerisorseincassaterelativeapagamenti non ancora effettuati, cherientranonei rapporti trasferiti; d) gli effetti
derivanti dal trasferimento delle funzioni nonrilevano, per gli enti subentranti, ai fini della disciplina sui limiti dellindebitamento, nonche di
ogni altra disposizione di legge che, per effetto del trasferimento, puo determinareinadempimenti dellente subentrante, nellambito di
variazioni compensativealivello regionale ovvero tra livelli regionali olocali elivellostatale, secondomodalita individuate con decretodel
Ministrodelleconomia e delle finanze, di concerto con il Ministroper gli affari regionali, sentitala Conferenza unificata, chestabilisceanche
idonei strumenti di monitoraggio.
97. Il Governoe delegatoadadottare, entrounannodalladatadi entratainvigore del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri di cui al
comma92, unoopiu decreti legislativi, previopareredellaConferenzaunificata, dellaConferenzapermanenteper il coordinamentodellafinanza
pubblicaedelleCommissioni parlamentari competenti per materia, inmateriadi adeguamentodella legislazionestatalesullefunzioni esulle
competenzedelloStato e degli enti territoriali edi quellasullafinanzaesul patrimoniodei medesimi enti, nel rispettodei seguenti principi ecriteri
direttivi: a) salvalanecessita di diversa attribuzione per esigenze di tuteladellunita giuridica ed economica della Repubblica e
inparticolaredei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili esociali, applicazione coordinata dei principi di riordinodelle
funzioni di cui allapresenteleggeedi quelli di cui agli articoli 1e2eai capi II, III, IV, V e VII della legge 5maggio2009, n. 42, e successive
modificazioni, senza nuovi omaggiori oneri per lafinanzapubblica; b) lerisorsefinanziarie, gia spettanti alle province ai sensi dellarticolo
119dellaCostituzione, dedottequellenecessarie allefunzioni fondamentali efattosalvoquantoprevistodai commi da5 a11, sono attribuite ai
soggetti che subentrano nelle funzioni trasferite, inrelazioneai rapporti attivi epassivi oggetto dellasuccessione, compresi i rapporti di lavoro
e le altre spese di gestione.
98. Al commissariodi cui allarticolo 141 del testo unico, esuccessivemodificazioni, nonche ad eventuali sub-commissari si applica, per
quantocompatibile, ladisciplina di cui allarticolo38, comma1-bis, del decreto legislativo 8 luglio 1999, n. 270, nonche quanto previsto dal
regolamento di cui al decreto del Ministrodellosviluppoeconomico10aprile2013, n. 60, in materiadi professionalita e onorabilita dei
commissari giudiziali estraordinari delleproceduredi amministrazione straordinaria dellegrandi impreseincrisi. Nei confronti degli stessi
soggetti si applicano, altresi, le disposizioni del testo unico di cui al decretolegislativo31dicembre2012, n. 235.
99. I prefetti, nellanomina dei sub-commissari a supporto dei commissari straordinari dellenteprovincia, sonotenuti adavvalersi di dirigenti o
funzionari del comune capoluogo, senza oneri aggiuntivi.
100. Inapplicazionedi quantoprevistodal comma99, gli eventuali sub-commissari nominati inbaseacriteri diversi decadonoalla datadi entratain
vigoredellapresentelegge.
101. Salvo quanto previsto dai commi 102 e 103, la citta metropolitanadi Romacapitalee disciplinatadalle norme relativeallecitta
metropolitanedi cui allapresentelegge.
102. Ledisposizioni dei decreti legislativi 17settembre2010, n. 156, 18aprile2012, n. 61, e26aprile2013, n. 51, restanoriferiteaRomacapitale,
comedefinitadallarticolo24, comma2, dellalegge5maggio2009, n. 42.
103. Lostatutodellacitta metropolitanadi Romacapitale, conlemodalita previsteal comma11, disciplinai rapporti tra la citta metropolitana, il
comune di Roma capitale e gli altri comuni, garantendoil miglioreassettodellefunzioni cheRomae chiamata asvolgere quale sede degli
organi costituzionali nonche dellerappresentanzediplomatichedegli Stati esteri, ivi presenti, pressolaRepubblicaitaliana, pressoloStatodella
Citta del Vaticano epressoleistituzioni internazionali.
104. I commi 4, 5e6dellarticolo19del decreto-legge 6 luglio2012, n. 95, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto2012, n. 135, ei
commi da1a13dellarticolo16del decreto-legge13agosto2011, n. 138, convertito, conmodificazioni, dallalegge14settembre2011, n. 148, e
successivemodificazioni, sonoabrogati.
105. Allarticolo32del testounico, e successive modificazioni, sonoapportateleseguenti modificazioni: a) il terzoperiododel comma3e
sostituito dal seguente: Il consiglioe compostodaun numero di consiglieri definito nellostatuto, eletti dai singoli consigli dei comuni
associati tra i propri componenti, garantendola rappresentanza delle minoranze eassicurandolarappresentanzadi ogni comune; b) il comma4
e sostituitodal seguente: 4. Lunionehapotesta statutariaeregolamentaree ad essa si applicano, inquantocompatibili enonderogati con le
disposizioni dellaleggerecantedisposizioni sulle citta metropolitane, sulleprovince, sulleunioni efusioni di comuni, i principi previsti
per lordinamentodei comuni, conparticolareriguardoallostatus degli amministratori, allordinamentofinanziarioecontabile, al personalee
allorganizzazione. Lostatutodellunionestabiliscele modalita di funzionamentodegli organi enedisciplinai rapporti. Infase di primaistituzione
lostatutodellunionee approvato dai consigli dei comuni partecipanti elesuccessivemodifichesonoapprovate dal consigliodellunione; c)
dopoil comma5-bise inseritoil seguente: 5-ter. Il presidente dellunione di comuni si avvale del segretariodi uncomunefacenteparte
dellunione, senza che cio comporti lerogazionedi ulteriori indennita e, comunque, senzanuovi omaggiori oneri per lafinanzapubblica.
Sonofatti salvi gli incarichi per lefunzioni di segretariogia affidati ai dipendenti delleunioni odei comuni ancheai sensi del comma557
dellarticolo1dellalegge30dicembre2004, n. 311. Ai segretari delleunioni di comuni si applicanoledisposizioni dellarticolo8 della legge
23marzo1981, n. 93, esuccessivemodificazioni.
106. Per quantononprevistodai commi 3, 4e 5-ter dellarticolo32del testo unico, come modificati dal comma 105, lo statutodellunione di
comuni deve altresi rispettare i principi di organizzazioneedi funzionamentoe le soglie demografiche minimeeventualmentedisposti con
leggeregionaleeassicurare la coerenzacongli ambiti territoriali dallemedesimeprevisti.
107. Allarticolo14del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, conmodificazioni, dallalegge30luglio2010, n. 122, esuccessive
modificazioni, sonoapportateleseguenti modificazioni: a) il comma28-bise sostituitodal seguente: 28-bis. Per leunioni di cui al comma28si
applicalarticolo 32del testounicodi cui al decretolegislativo18agosto2000, n. 267, esuccessivemodificazioni; b) il comma31e sostituitodal
seguente: 31. Il limitedemograficominimodelleunioni edelle convenzioni di cui al presentearticoloe fissatoin10.000abitanti, ovvero
in3.000 abitanti se i comuni appartengono o sono appartenuti acomunita montane, fermorestandoche, intal caso, leunioni devonoessere
formatedaalmeno tre comuni, e salvi il diverso limitedemograficoedeventuali derogheinragionedi particolari condizioni territoriali,
individuati dallaregione. Il limite non si applicaalleunioni di comuni gia costituite.
108. Tutte le cariche nellunione sono esercitate a titologratuito.
109. Per il primomandatoamministrativo, agli amministratori del nuovocomunenatodallafusionedi piu comuni cui hannopreso partecomuni
con popolazione inferiore a 5.000 abitanti e agli amministratori delle unioni di comuni comprendenti comuni conpopolazioneinferiorea
5.000abitanti si applicano le disposizioni inmateriadi ineleggibilita, incandidabilita, inconferibilita eincompatibilita previstedallaleggeper i
comuni con popolazioneinferiorea5.000abitanti.
110. Leseguenti attivita possonoesseresvolte dalle unioni di comuni informaassociataancheper i comuni che le costituiscono, conleseguenti
modalita: a) lefunzioni di responsabileanticorruzione sono svolte da unfunzionarionominatodal presidente dellunione tra i
funzionari dellunioneedei comuni chelacompongono; b) lefunzioni di responsabileper latrasparenzasonosvoltedaunfunzionarionominato
dal presidente dellunione tra i funzionari dellunioneedei comuni chelacompongono; c) lefunzioni dellorganodi revisione, per leunioni
formate dacomuni checomplessivamentenonsuperano10.000abitanti, sonosvoltedaununicorevisoree, per leunioni chesuperanotalelimite, da
uncollegiodi revisori; d) lefunzioni di competenza dellorgano di valutazione e di controllodi gestionesono attribuite dal presidente
dellunione, sullabasedi appositoregolamentoapprovatodallunionestessa.
111. Il presidente dellunione di comuni, ove previsto dallostatuto, svolgelefunzioni attribuite al sindaco dallarticolo 2dellalegge7marzo
1986, n. 65, nel territoriodei comuni che hannoconferito allunione la funzione fondamentale della poliziamunicipale.
112. Qualora i comuni appartenenti allunione conferiscanoallunionelafunzionedellaprotezionecivile, allunione spettanolapprovazione
e laggiornamento dei piani di emergenza di cui allarticolo15, commi 3-bise3-ter, dellalegge24 febbraio 1992, n. 225, nonche le
connesse attivita di prevenzione eapprovvigionamento, mentrei sindaci dei comuni restano titolari dellefunzioni di cui allarticolo15,
comma3, dellapredetta leggen. 225del 1992.
113. Ledisposizioni di cui allarticolo57, comma1, lettera b), del codicedi procedurapenale, edi cui allarticolo 5, comma 1, dellalegge 7
marzo 1986, n. 65, relative allesercizio dellefunzioni di polizia giudiziaria nellambito territoriale di appartenenzadel personaledella
polizia municipale, si intendonoriferite, incasodi esercizioassociatodelle funzioni di poliziamunicipalemedianteunionedi comuni, al
territoriodei comuni incui lunioneesercitalefunzioni stesse.
114. Incasodi trasferimentodi personaledal comuneallunionedi comuni, le risorse gia quantificate sulla base degli accordi decentrati e
destinatenel precedenteannodal comune a finanziareistituti contrattuali collettivi ulteriori rispetto al trattamentoeconomicofondamentale,
confluiscono nelle corrispondenti risorsedellunione.
115. Ledisposizioni normativeprevisteper i piccoli comuni si applicanoalleunioni compostedacomuni conpopolazioneinferiore a5.000
abitanti.
116. Incasodi fusionedi unoopiu comuni, fermorestandoquantoprevistodallarticolo16del testounico, il comunerisultantedallafusioneadotta
unostatutochepuo prevedereancheformeparticolari di collegamentotrail nuovocomuneelecomunita che appartenevanoai comuni oggetto
dellafusione.
117. Larticolo15, comma2, del testo unico e sostituito dal seguente: 2. I comuni chehannodatoavvioal procedimento di fusione ai sensi
delle rispettive leggi regionali possono, anche primadellistituzionedel nuovo ente, mediante approvazione di testoconformedapartedi
tutti i consigli comunali, definire lo statutocheentrera invigoreconlistituzionedel nuovocomunee rimarra vigentefinoallemodifichedello
stessodaparte degli organi del nuovocomuneistituito. Lostatutodel nuovocomunedovra prevederecheallecomunita dei comuni oggettodella
fusionesiano assicurateadeguateformedi partecipazioneedi decentramentodei servizi.
118. Al comuneistituitoaseguitodi fusione tra comuni aventi ciascunomenodi 5.000abitanti si applicano, inquanto compatibili, lenormedi
maggior favore, incentivazioneesemplificazioneprevisteper i comuni conpopolazioneinferiorea 5.000 abitanti e per leunioni di comuni.
119. I comuni istituiti aseguitodi fusionepossono utilizzare i margini di indebitamento consentiti dalle norme vincolistiche inmateriaaunoo
piu dei comuni originari enei limiti degli stessi, anchenel casoincui dallunificazione dei bilanci non risultinoulteriori possibili spazi di
indebitamentoper il nuovoente.
120. Il commissarionominatoper lagestionedel comune derivantedafusionee coadiuvato, finoallelezionedei nuovi organi, da uncomitato
consultivocompostodacoloroche, alladatadellestinzionedei comuni, svolgevanolefunzioni di sindacoesenzamaggiori oneri per lafinanza
pubblica. Il comitato e comunque consultato sulloschema di bilancio e sulleventuale adozione di varianti agli strumenti urbanistici. Il
commissario convoca periodicamente il comitato, anchesurichiestadellamaggioranza dei componenti, per informaresulleattivita programmate
esuquelleincorso.
121. Gli obblighi di esercizio associato di funzioni comunali derivanti dal comma28dellarticolo14del decreto-legge 31 maggio2010, n. 78,
convertito, conmodificazioni, dalla legge 30 luglio2010, n. 122, esuccessive modificazioni, si applicano ai comuni derivanti dafusioneentroi
limiti stabiliti dallalegge regionale, chepuo fissareunadiversadecorrenzaomodularnei contenuti. Inmancanzadi diversanormativaregionale, i
comuni istituiti mediantefusionecheraggiungonounapopolazione pari o superiore a 3.000abitanti, oppurea2.000abitanti se appartenenti o
appartenuti acomunita montane, e che devono obbligatoriamente esercitare lefunzioni fondamentali dei comuni, secondoquantoprevistodal
citatocomma28dellarticolo14, sono esentati da tale obbligo per unmandatoelettorale.
122. I consiglieri comunali cessati per effettodellestinzionedel comunederivantedafusionecontinuanoaesercitare, finoallanominadei nuovi
rappresentanti dapartedel nuovo comune, gli incarichi esterni loroeventualmenteattribuiti. Tutti i soggetti nominati dal comuneestintoper
fusionein enti, aziende, istituzioni o altri organismi continuanoaesercitareil loromandato fino alla nominadei successori.
123. Lerisorsedestinate, nellannodi estinzionedel comune, allepolitichedi sviluppodellerisorseumanee alla produttivita del personaledi cui
al contrattocollettivonazionaledi lavororelativoal compartoregioni eautonomielocali del 1aprile1999, pubblicatonel supplementoordinarion.
81allaGazzettaUfficialen. 95del 24aprile1999, dei comuni oggettodi fusioneconfluiscono, per linteroimporto, adecorreredallannodi
istituzionedel nuovocomune, inununicofondodel nuovocomuneaventemedesimadestinazione.
124. Salvadiversadisposizionedellaleggeregionale: a) tutti gli atti normativi, i piani, i regolamenti, gli strumenti urbanistici ei bilanci dei
comuni oggettodellafusionevigenti alladatadi estinzionedei comuni restanoinvigore, conriferimentoagli ambiti territoriali eallarelativa
popolazione dei comuni che li hanno approvati, fino alla data di entrata in vigore dei corrispondenti atti del commissarioodegli organi del
nuovocomune; b) alladata di istituzione del nuovo comune, gli organi di revisionecontabiledei comuni estinti decadono. Fino alla
nominadellorganodi revisionecontabiledel nuovocomunelefunzioni sonosvolteprovvisoriamentedallorganodi revisionecontabilein
carica, alla data dellestinzione, nel comune di maggiore dimensionedemografica; c) inassenzadi unostatutoprovvisorio, finoalladatadi
entratainvigoredello statuto e del regolamento di funzionamento del consiglio comunale del nuovo comune si applicano, in
quantocompatibili, ledisposizioni dello statuto e del regolamento di funzionamento del consiglio comunale del comune di
maggioredimensionedemograficatraquelli estinti.
125. Il comunerisultantedafusione: a) approvail bilanciodi previsione, inderogaa quanto previstodallarticolo151, comma1, del testo unico,
entro novanta giorni dallistituzioneo dal diverso termine di proroga eventualmenteprevistoper lapprovazionedei bilanci e fissato con
decreto del Ministrodellinterno; b) ai fini dellapplicazionedellarticolo163del testounico, per lindividuazionedegli stanziamenti dellanno
precedenteassume comeriferimento la sommatoria delle risorse stanziate nei bilanci definitivamenteapprovati dai comuni estinti; c) approva
il rendicontodi bilanciodei comuni estinti, se questi nonhannogia provveduto, esubentranegli adempimenti relativi allecertificazioni del pattodi
stabilita edelledichiarazioni fiscali. 126. Ai fini di cui allarticolo37, comma4, del testo unico, lapopolazionedel nuovocomunecorrisponde
allasommadellepopolazioni dei comuni estinti.
127. Dalladata di istituzione del nuovo comune e fino allascadenzanaturalerestavalida, nei documenti dei cittadini e delleimprese,
lindicazionedellaresidenzacon riguardo ai riferimenti dei comuni estinti.
128. Listituzionedel nuovo comune non priva i territori dei comuni estinti dei benefici cheaessi si riferiscono, stabiliti inloro favore
dallUnione europea e dalle leggi statali. Il trasferimentodellaproprieta dei beni mobili eimmobili dai comuni estinti al nuovocomunee
esentedaoneri fiscali.
129. Nel nuovocomuneistituito mediante fusione possono essereconservati distinti codici di avviamento postale dei comuni preesistenti.
130. I comuni possonopromuovereil procedimentodi incorporazioneinuncomunecontiguo. Intal caso, fermo restando il procedimentoprevisto
dal comma1dellarticolo15 del testo unico, il comuneincorporanteconservalapropriapersonalita, succede in tutti i rapporti giuridici al
comuneincorporatoegli organi di questultimodecadonoalladatadi entratain vigore della legge regionale di incorporazione. Lostatutodel
comuneincorporanteprevede che allecomunita del comune cessato siano assicurate adeguate forme di partecipazioneedi decentramento dei
servizi. A tale scopo lostatutoe integratoentrotremesi dalladatadi entrata in vigoredellaleggeregionaledi incorporazione. Le popolazioni
interessatesonosentiteai fini dellarticolo133 della Costituzione mediantereferendum consultivo comunale, svolto secondo le
disciplineregionali eprimachei consigli comunali deliberino lavvio dellaproceduradi richiestaallaregionedi incorporazione. Nel caso
di aggregazioni di comuni medianteincorporazionee data facolta di modificareancheladenominazionedel comune. Con legge regionalesono
definiteleulteriori modalita dellaproceduradi fusione per incorporazione.
131. Le regioni, nella definizione del patto di stabilita verticale, possonoindividuareidoneemisurevoltea incentivare leunioni elefusioni di
comuni, fermorestandolobiettivodi finanzapubblicaattribuitoallamedesimaregione.
132. I comuni risultanti daunafusione, oveistituiscanomunicipi, possonomanteneretributi etariffedifferenziati per ciascuno dei territori degli
enti preesistenti allafusione, non oltre lultimoeserciziofinanziariodel primo mandato amministrativo del nuovocomune.
133. I comuni risultanti da una fusione hanno tempo tre anni dallistituzione del nuovo comune per adeguarsi alla normativavigenteche
prevede lomogeneizzazione degli ambiti territoriali ottimali di gestioneelarazionalizzazione della partecipazione aconsorzi, aziendeesocieta
pubbliche di gestione, salve diversedisposizioni specifichedi maggior favore.
134. Per lanno2014, e datapriorita nellaccesso alle risorsedi cui allarticolo18, comma9, del decreto-legge21giugno2013, n. 69, convertito,
conmodificazioni, dallalegge9agosto2013, n. 98, ai progetti presentati dai comuni istituiti per fusione nonche aquelli presentati dalleunioni di
comuni.
135. Allarticolo16, comma17, del decreto-legge13 agosto 2011, n. 138, convertito, conmodificazioni, dallalegge14settembre2011, n. 148,
sonoapportateleseguenti modificazioni: a) leletterea) eb) sonosostituitedalleseguenti: a) per i comuni con popolazione fino a 3.000
abitanti, il consigliocomunalee composto, oltre che dal sindaco, da dieci consiglieri eil numeromassimodegli assessori e stabilitoindue; b)
per i comuni conpopolazionesuperiorea3.000efino a 10.000abitanti, il consigliocomunalee composto, oltreche dal sindaco, dadodici
consiglieri eil numeromassimodi assessori e stabilitoinquattro; b) leletterec) ed) sonoabrogate.
Riforma Province 2014, il testo finale in vigore del ddl Delrio http://www.leggioggi.it/allegati/riforma-province-2014-il-testo-finale-...
3 sur 5 22/09/2014 16:09
136. I comuni interessati dalladisposizionedi cui al comma 135provvedono, primadi applicarla, arideterminareconpropri atti gli oneri
connessi con le attivita in materia di status degli amministratori locali, di cui al titoloIII, capo IV, della parteprimadel testounico, al fine
di assicurare linvarianza dellarelativa spesa in rapporto alla legislazione vigente, previaspecificaattestazionedel collegiodei revisori dei
conti.
137. Nellegiuntedei comuni con popolazione superiore a 3.000abitanti, nessunodei duesessi puo essererappresentato in misurainferioreal 40
per cento, conarrotondamentoaritmetico.
138. Ai comuni con popolazione fino a 3.000 abitanti non si applicanoledisposizioni di cui ai commi 2e3dellarticolo51 del testounico; ai
sindaci dei medesimi comuni e comunqueconsentitounnumeromassimodi tremandati.
139. Allarticolo13, comma3, primoperiodo, del decreto-legge 13agosto2011, n. 138, convertito, conmodificazioni, dalla legge 14settembre
2011, n. 148, leparole: 5.000abitanti sono sostituitedalleseguenti: 15.000abitanti.
140. Il Governoe delegatoadadottare, entrounanno dalla datadi entratainvigoredellapresentelegge, suproposta del Ministrodellinternoe
del Ministroper gli affari regionali, di concertoconil Ministrodelleconomiaedelle finanze, un decreto legislativorecanteladisciplina organica
delle disposizioni concernenti il comunedi CampionedItalia, secondolemodalita ei principi e i criteri direttivi di cui allarticolo20dellalegge
15 marzo 1997, n. 59, esuccessivemodificazioni, nonche nel rispettodel seguenteprincipioecriteriodirettivo: riordinodelle specialita
presenti nelledisposizioni vigenti inragionedellacollocazioneterritorialeseparatadel predettocomuneedella conseguente peculiare
realta istituzionale, socio-economica, urbanistica, valutaria, sanitaria, doganale, fiscaleefinanziaria.
141. Dallattuazionedel comma140 non devono derivare nuovi omaggiori oneri per lafinanzapubblica.
142. Allarticolo1, comma1, e allarticolo 2, comma 1, dellalegge7giugno1991, n. 182, esuccessivemodificazioni, le parole: eprovinciali
sonosoppresse.
143. Il comma115dellarticolo1dellalegge24dicembre2012, n. 228, e abrogato.
144. Leregioni sonotenutead adeguare la propria legislazionealledisposizioni dellapresenteleggeentrododici mesi dalla datadellasuaentrata
invigore.
145. Entrododici mesi dalla data di entrata in vigore dellapresentelegge, leregioni astatutospecialeFriuli-VeneziaGiuliaeSardegnaela
Regionesicilianaadeguanoi propri ordinamenti interni ai principi dellamedesimalegge. Ledisposizioni di cui ai commi da104 a 141 sono
applicabili nelle regioni a statuto specialeTrentino-AltoAdigeeValledAostacompatibilmenteconlenorme dei rispettivi statuti econle
relativenormedi attuazione, anche conriferimentoallaleggecostituzionale18ottobre2001, n. 3.
146. Conriferimentoalle citta metropolitane e alle provincetrasformateai sensi dellapresentelegge, finoauna revisione del pattodi stabilita
chetengacontodellefunzioni aesseattribuite, i nuovi enti sono tenuti a conseguire gli obiettivi di finanzapubblicaassegnati alleprovincedi cui
allalegislazione previgenteovveroallequali subentrano.
147. Fermi restandogli interventi di riduzioneorganizzativaegli obiettivi complessivi di economicita e di revisione della spesaprevisti dalla
legislazionevigente, il livelloprovinciale e dellecitta metropolitanenoncostituisceambitoterritorialeobbligatorioodi necessariacorrispondenza
per lorganizzazioneperiferica dellepubbliche amministrazioni. Conseguentemente le pubblicheamministrazioni riorganizzanolapropria
reteperifericaindividuandoambiti territoriali ottimali di esercizio delle funzioni nonobbligatoriamente corrispondenti al livello provinciale
o dellacitta metropolitana. La riorganizzazione avviene secondo piani adottati dallepubblicheamministrazioni entrosei mesi dalladata
di entratainvigoredellapresentelegge; i piani sono comunicati al Ministerodelleconomiaedellefinanze, al Ministero dellinternoper il
coordinamentodellalogisticasul territorio, al Commissarioper la revisione della spesa e alle Commissioni parlamentari competenti per
materiaeper i profili finanziari. I piani indicanoi risparmi attesi dalla riorganizzazione nel successivo triennio. Qualoraleamministrazioni statali
ogli enti pubblici nazionali nonpresentinoi predetti piani nel termineindicato, il Presidente del Consigliodei ministri nomina, senzanuovi o
maggiori oneri per il bilanciodelloStato, uncommissarioper laredazionedel piano.
148. Ledisposizioni dellapresenteleggenonmodificano lassettoterritorialedegli ordini, dei collegi professionali e dei relativi organismi
nazionali previsto dalle rispettive leggi istitutive, nonche delle camere di commercio, industria, artigianato eagricoltura.
149. Al fine di procedere allattuazione di quanto previstodallarticolo9del decreto-legge6luglio2012, n. 95, convertito, conmodificazioni,
dallalegge7agosto2012, n. 135, nonche per accompagnareesostenerelapplicazionedegli interventi di riformadi cui allapresentelegge, il
Ministro per gli affari regionali predispone, entrosessantagiorni dalladata di entrata in vigoredellapresenteleggeesenzanuovi omaggiori
oneri per la finanzapubblica, appositi programmi di attivita contenenti modalita operative e altre indicazioni finalizzate ad assicurare,
ancheattraversolanominadi commissari, il rispettodei termini previsti per gli adempimenti di cui allapresente legge e la verifica dei risultati
ottenuti. Su proposta del Ministro per gli affari regionali, con accordo sancito nella Conferenza unificata, sonostabilitelemodalita di
monitoraggio sullo stato di attuazionedellariforma.
150. Dallattuazionedellapresenteleggenondevonoderivarenuovi omaggiori oneri per lafinanzapubblica.
151. Lapresenteleggeentra in vigore il giorno successivo aquellodellasuapubblicazionenellaGazzettaUfficiale. Lapresentelegge, munita
del sigillodelloStato, sara inseritanella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblicaitaliana.
E fattoobbligoachiunquespetti di osservarlaedi farlaosservarecomeleggedelloStato. DataaRoma, addi 7aprile2014
NAPOLITANO Renzi, Presidentedel Consiglio dei ministri Alfano, Ministrodellinterno Lanzetta, Ministro per gli affari regionali Boschi,
Ministro per leriformecostituzionali ei rapporti con il Parlamento
Visto, il Guardasigilli: Orlando
AllegatoA (articolo1, comma34)
Criteri eoperazioni per ladeterminazionedellindiceponderato cui e commisuratoil votoper lelezionedegli organi elettivi dellecitta
metropolitaneedelleprovince Per ladeterminazione degli indici di ponderazione relativi aciascunacitta metropolitana e a ciascuna
provincia si procedesecondoleseguenti operazioni: a) conriferimentoallapopolazionelegaleaccertataeallefascedemograficheincui sono
ripartiti i comuni ai sensi del comma33 si determina il totale della popolazione di ciascuna delle fascedemografichecui appartengonoi comuni
dellacitta metropolitana odellaprovincia, lacui sommacostituisceil totaledellapopolazionedellacitta metropolitanaodellaprovincia; b) per
ciascunadellesuddettefascedemografiche, si determinail valorepercentuale, calcolatosinoallaterzacifradecimale, del rapportofrala
popolazione di ciascuna fascia demografica e lapopolazionedellinteracitta metropolitanaoprovincia; c) qualorail valorepercentualedel
rapportofrala popolazionedi uncomuneela popolazione dellintera citta metropolitana oprovinciasiamaggioredi 45, il valore percentuale
del comune e ridottoadettacifra; il valorepercentualeeccedente e assegnatoinaumentoal valorepercentualedelle fasce demografiche cui
nonappartieneil comune, ripartendolofraquesteinmisuraproporzionaleallarispettivapopolazione; d) qualora per una o piu fasce
demografiche il valorepercentualedi cui allaletterab), eventualmente rideterminato ai sensi dellaletterac), siamaggioredi 35, il valore
percentualedellafasciademograficae ridottoadettacifra; e esclusadataleriduzionelafasciademograficacui appartieneil comunedi cui
allaletterac); il valorepercentualeeccedentee assegnato in aumentoal valorepercentualedellealtrefascedemografiche della medesimacitta
metropolitana, ovverodellaprovincia, ripartendolofraquesteinmisuraproporzionaleallarispettivapopolazione, inmodotalecheil valore
percentualedi nessunadi essesuperi comunquelacifra35; e esclusadataleoperazionelafasciademograficacui appartieneil comunedi cui alla
letterac); e) si determinainfinelindicedi ponderazione del voto degli elettori dei comuni di ciascunafasciademografica; tale indice e dato,
conapprossimazioneallaterzacifra decimale, dal risultatodelladivisione del valore percentuale determinato per ciascunafasciademografica,
secondoquantostabilitodallaletterac), ovverod), per il numero complessivo dei sindaci e dei consiglieri appartenenti alla medesima fascia
demografica, moltiplicato per 1.000.
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