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Allegato A

Schema di Disciplinare per la determinazione del concorso alla spesa della quota di
compartecipazione a carico dellutente e/o del Comune di residenza per le prestazioni
socio-sanitarie in regime residenziale e semiresidenziale

Sintesi della bozza del Disciplinare ad uso esclusivamente interno

1. Premessa

Il DPCM 14 febbraio 2001 (Atto di indirizzo e coordinamento in materia di prestazioni socio-
sanitarie) e il DPCM 29 novembre 2001 (Definizione dei livelli essenziali di assistenza) hanno
disciplinato le tipologie di prestazioni socio-sanitarie con le relative quote percentuali a carico del
Servizio Sanitario Nazionale e dellutente o del Comune di residenza dello stesso.

Nella Regione Abruzzo tale disciplina stata recepita con i Decreti nn. 91, 92, 103, 104, 105,
dellanno 2014 ad opera del Commissario ad Acta per il Piano di rientro sanitario. In particolare,
dai decreti citati, si evincono le seguenti tipologie di prestazioni socio-sanitarie soggette allobbligo
di compartecipazione:

A. prestazioni riabilitative semiresidenziali e residenziali di lungodegenza
(mantenimento), in favore di disabili gravi, erogate dalle strutture ex art. 26 L. 833/78
(DCA n. 92 del 13.08.2014, cos come modificato dal DCA n. 103 del 18.09.2014);
B. prestazioni residenziali, in favore disabili, anziani non autosuffcienti e pazienti affetti
da morbo di Alzheimer/demenze, erogate dalle Residenze Sanitarie Assistenziali
(R.S.A.) (DCA 105 del 18.09.2014);
C. prestazioni residenziali in favore di persone inabili non curabili a domicilio e anziani
non autosufficienti, disabili fisici, psichici, sensoriali, anormali psichici, erogate da
strutture riconducibili attualmente alle Residenze Assistenziali (R.A.);
D. prestazioni socio-riabiliative residenziali in favore di persone con problemi
psichiatrici, erogati da strutture a pi alta intensit assistenziale (Struttura semiprotetta
Casa famiglia di cui alle tipologie degli Allegati B e C della D.G.R. 877/2001).

Il presente Disciplinare si pone lobiettivo di assicurare il diritto di tutela della salute e accesso alle
prestazioni, garantendo cure gratuite agli indigenti, ai sensi degli artt. 32 e 38 della Costituzione.

Nelle more della successiva adozione di ulteriori atti in materia di riconversione delle strutture
socio-sanitarie, di riordino del sistema dei servizi socio-sanitari e dellentrata in vigore del Decreto
sul nuovo ISEE, il Disciplinare fissa le modalit transitorie per la determinazione del concorso alla
spesa della quota di compartecipazione a carico dellutente e/o del Comune di residenza, sulla
base di criteri di equit fondati sullISEE (Indicatore Situazione Economica Equivalente), e fornisce
prime indicazioni ai Comuni circa i procedimenti relativi alla valutazione del diritto alla
compartecipazione da parte del Comune sulla base dellISEE, allerogazione delle risorse alle
strutture accreditate, alle modalit di rendicontazione alla Regione dei costi sostenuti.



La Regione, le Direzioni o i Servizi competenti emaneranno ulteriori direttive e/o circolari
esplicative ai fini dellattuazione del Disciplinare.


2. Definizione delle quote sociali a carico del Comune e/o degli utenti.

Si fornisce di seguito una tabella riepilogativa sulle tariffe alla luce dei Decreti citati, che dovranno
essere prese a riferimento dai Comuni o dagli utenti per il calcolo della quota sociale giornaliera a
loro carico.

Tabella 1 Tariffario delle prestazioni socio-sanitarie e ripartizione quote
Codice Tipologia prestazione Target Quota sociale
gg. a carico
utente/Comune
Quota sanitaria
gg. a carico
SSR
Totale

A. Prestazioni riabilitative semiresidenziali e residenziali di lungodegenza (mantenimento)
A.1. Prestazioni riabilitative semiresidenziali Disabile grave ! 26,30
(30%)
! 61,37
(70%)
! 87,67
A.2. Prestazioni riabilitative semiresidenziali Disabile medio grave ! 20,23
(30%)
! 47,21
(70%)
! 67,44
A.3. Prestazioni riabilitative residenziali Disabile grave ! 43,40
(30%)
! 101,14
(70%)
! 144,48
A.4. Prestazioni riabilitative residenziali Disabile medio grave ! 33,34
(30%)
! 77,8
(70%)
! 111,14
A.5. Prestazioni riabilitative residenziali Disabile grave privo del sostegno
familiare
! 86,69
(60%)
! 57,79
(40%)
! 144,48
A.6. Prestazioni riabilitative residenziali Disabile medio grave privo del
sostegno familiare
! 66,68
(60%)
! 44,46
(70%)
! 111,14

B. Prestazioni residenziali erogate in RSA
B.1. Prestazioni residenziali in RSA
1 Fascia
Anziani non autosufficienti ! 38,65
(50%)
! 38,65
(50%)
! 77,30
B.2. Prestazioni residenziali in RSA
2 Fascia
Anziani non autosufficienti ! 43,93
(50%)
! 43,93
(50%)
! 87,86
B.3. Prestazioni residenziali in RSA
3 Fascia
Anziani non autosufficienti ! 52,345
(50%)
! 52,345
(50%)
! 104,69
B.4. Prestazioni residenziali in RSA
1 Fascia
Disabili ! 23,19
(30%)
! 54,11
(70%)
! 77,30
B.5. Prestazioni residenziali in RSA
2 Fascia
Disabili ! 26,36
(30%)
! 61,50
(70%)
! 87,86
B.6. Prestazioni residenziali in RSA
3 Fascia
Disabili ! 31,40
(30%)
! 73,29
(70%)
! 104,69
B.7. B.2. Prestazioni residenziali in RSA
1 Fascia
Pazienti affetti da morbo di
Alzheimer/demenze
! 50,11
(50%)
! 50,11
(50%)
! 100,22
B.8. Prestazioni residenziali in RSA
2 Fascia
Pazienti affetti da morbo di
Alzheimer/demenze
! 54,09
(50%)
! 54,09
(50%)
! 108,18

C. Prestazioni residenziali erogate in R.A.
C.1. Prestazioni residenziali in RA Inabili non curabili a
domicilio/anziani non
autosufficienti
! 35,375
(50%)
! 35,375
(50%)
! 70,75
C.2. Prestazioni residenziali in RA Disabili fisici, psichici, sensoriali
privi di sostegno familiare
! 52,68
(60%)
! 35,12
(40%)
! 87,80

D. Prestazioni socio-riabilitative residenziali erogate in strutture semiprotette/case famiglia a bassa intensit assistenziale
D.1. Prestazioni socio-riabilitative
residenziali a pi alta intensit assistenziale
(Allegato B DGR 877/2001)
Persone con problemi psichiatrici ! 48,96
(60%)
! 32,64
(40%)
! 81,60
D.2. Prestazioni socio-riabilitative
residenziali a minore intensit assistenziale
(Allegato C DGR 877/2001)
Persone con problemi psichiatrici ! 45,55
(60%)
! 30,37
(40%)
! 75,92


In applicazione del D.P.C.M. 14 febbraio 2001, le prestazioni riabilitative ex art. 26 (Codice A)
ambulatoriali, semiresidenziali e residenziali in fase intensiva ed estensiva, e quelle rese nei
casi di responsivit minimale, restano a carico al 100% al Servizio Sanitario Regionale.
Rientrano, pertanto, nel regime di compartecipazione esclusivamente le prestazioni
riabilitative semiresidenziali e residenziali in fase di lungo assistenza (mantenimento).



Per disabili gravi si intendono le persone con disabilit in possesso della certificazione di
situazione di gravit ai sensi dellarticolo 3, comma 3, della L. 104/1992. Per le altre definizioni di
disabile grave e di persona non autosufficiente, si fa rinvio allallegato 3 del D.P.C.M. 5
dicembre 2013, n. 159 Regolamento concernente la revisione delle modalit di determinazione e i
campi di applicazione dellIndicatore della situazione economica equivalente (ISEE).

Per disabili privi del sostegno familiare si intendono i disabili, che abbiano perso il sostegno per
decesso o per malattia o per abbandono del familiare entro il primo grado, inteso come assenza
naturale e giuridica o come ogni altra condizione ad essa giuridicamente assimilabile, previo
accertamento di tale condizione da parte del Servizio sociale professionale e/o dellUnit di
valutazione multidimensionale. Per i disabili non rientranti in tale casistica, si applicano le tariffe e
le percentuali gi stabilite per i disabili a seconda del livello di gravit.

Il riconoscimento del diritto alla specifica tariffa per le tipologie indicate deve avvenire sulla base di
precise indicazioni per ciascun utente, conformi a quelle autorizzate dallAzienda ASL/Distretto
sanitario, inviate al Comune dalla struttura accreditata ospitante e contenenti i seguenti dati:
- Regime: Residenziale o Semiresidenziale;
- Tipologia di beneficiario/target:
- Codice della prestazione:
- Data inizio assistenza:
- Data fine assistenza:


3. Diritto alla compartecipazione alla spesa da parte del Comune e criteri di applicazione
dellI.S.E.E.

I criteri per lapplicazione e il calcolo dellISEE, per gli aspetti compatibili con il presente
disciplinare, sono quelli fissati con Delibera del Consiglio Regionale 30 gennaio 2007, n. 58/6
(Linee Guida regionali sullISEE per la verifica del diritto allerogazione di prestazioni sociali
agevolate), pubblicata sul BURA n. 16 ordinario del 16 marzo 2007. In particolare, si richiama il
punto 7 delle Linee Guida, relativo alla Partecipazione alla spesa per il ricovero in strutture
protette che, nel caso specifico, prevede:
- per la compartecipazione alle rette di ricovero in strutture residenziali,
semiresidenziali e diurne per prestazioni assistenziali integrate di natura socio-
sanitaria a persone non minori con handicap permanente grave e a
ultrasessantacinquenni non autosufficienti, [i Comuni] terranno conto del reddito
netto disponibile, incluse le entrate esenti da imposta, riferite al solo assistito;
- per il ricovero in strutture residenziali poich vengono soddisfatte tutte le esigenze
dellutente, lassistito concorrer interamente con il reddito netto disponibile alla
spesa per il servizio, fatta salva una quota mensile per piccole spese personali pari
almeno al 20% del trattamento minimo pensionistico I.N.P.S. con le maggiorazioni
sociali.

Le soglie Isee per il diritto alla compartecipazione alla spesa da parte del Comune della
quota sociale giornaliera residenziale e semiresidenziale sono cos fissate:
- adulti (disabili gravi e anziani non autosufficienti) con reddito Isee riferito al solo assistito
non superiore a ! 13.000,00 annui;
- minori con disabilit con reddito Isee riferito al nucleo familiare non superiore a !
30.000,00 annui.

I Comuni, nella propria autonomia, possono fissare con proprio regolamento un sistema di
compartecipazione progressiva lineare, come previsto dal punto 5 delle Linee Guida regionali
sullISEE, per coloro che superino la soglia di diritto alla compartecipazione e siano ricompresi
nella fascia fra i 13mila e 20mila euro per gli adulti e i 30mila e i 35mila per i minori, fermo
restando che la quota di compartecipazione progressiva rester a totale carico del Comune, in


quanto la Regione coprir le percentuali di concorso alla spesa dei Comuni solo per coloro che
rientrano nel diritto alla compartecipazione del Comune.

In attesa del perfezionamento del D.P.C.M. 5 dicembre 2013, n. 159 di revisione dellISEE, per il
quale si attende ancora il provvedimento di approvazione della nuova DSU, continua ad applicarsi,
fino alladozione del nuovo Isee, il D.Lgs. n.109/1998, modificato dal D.Lgs. n.130/2000 e dai
successivi Decreti attuativi.

Si precisa, infine, che, ai fini del calcolo del reddito nellISEE, non viene conteggiata la prima casa
di propriet, utilizzata come abitazione principale al momento della compilazione del modulo di
richiesta di compartecipazione per i richiedenti la degenza e il ricovero in una struttura rientrante
fra quelle elencate nei punti 1 e 2 del presente Disciplinare.


4. Definizione delle quote sociali a carico dellutente e del Comune

Le quote di compartecipazione alla spesa a carico dellutente e del Comune sono differenziate a
seconda del regime: residenziale/semiresidenziale.

Regime residenziale
Lutente partecipa alle spese della quota sociale con il proprio reddito netto ISEE disponibile,
rapportato alla singola mensilit, detratta una quota mensile per piccole spese personali, pari al
20% del trattamento minimo pensionistico INPS con le maggiorazioni sociali, che resta a
disposizione dellassistito (Quota di salvaguardia). Lutente compartecipa alla spesa anche
attraverso il versamento integrale delleventuale indennit di accompagnamento, che va quindi
calcolata nel reddito netto.

La determinazione della capacit contributiva a carico dellutente adulto dovr, pertanto,
essere effettuata come segue: allindicatore I.S.E.E. annuale, rapportato alla singola
mensilit (indicatore ISEE annuo/12), deve essere sottratta la quota pari al 20% del
trattamento minimo pensionistico INPS con le maggiorazioni sociali, che resta a
disposizione dellassistito. Al suddetto importo va aggiunta lindennit di
accompagnamento, laddove erogata.

Nel caso in cui la quota cos determinata a carico dellutente non fosse sufficiente al pagamento
della quota a suo carico, cos come stabilita nei Decreti commissariali, la quota residua viene
pagata dal Comune di residenza, se il reddito Isee netto finale risulta inferiore alle soglie fissate.

Nel caso in cui lutente non autosufficiente avente diritto allindennit di accompagnamento non
riceva lassegno mensile o per averlo sospeso o per non aver mai presentato domanda, la
struttura accreditata ospitante e/o i familiari/tutori/amministratori di sostegno dellassistito devono
assistere lutente per ripristinare o attivare presso lINPS lerogazione dellindennit di
accompagnamento, a pena di non riconoscimento della compartecipazione da parte del Comune.
Si precisa, infatti, che lo status di disabile grave o non autosufficiente, che d luogo al
riconoscimento della compartecipazione e allaccoglienza nella struttura, nei casi previsti, debba
essere altres confermato dallINPS con il riconoscimento del relativo diritto allindennit. Il ritardo o
la mancata conferma del diritto allindennit di accompagnamento da parte dellINPS sar oggetto
di verifica da parte del Comune, dellAzienda ASL e della Regione sulleffettiva esigibilit della
prestazione richiesta.

Nel caso dellutente minorenne accolto a regime residenziale, qualora il reddito annuale Isee del
nucleo familiare sia inferiore alla soglia prevista al punto 3, il Comune copre la quota di
compartecipazione dellutente per lintero importo, detratta lindennit di accompagnamento ed
eventuali altri assegni percepiti dal minore, che concorrono al pagamento della compartecipazione,
fermo restando il diritto alla quota di salvaguardia. La compartecipazione dellutente minorenne
non si applica nel caso di ricovero disposto dallAutorit giudiziaria.



Regime semiresidenziale
La determinazione della quota per il regime semiresidenziale per lutente adulto va effettuata con
la stessa modalit del regime residenziale: allindicatore I.S.E.E. annuale, rapportato alla singola
mensilit (indicatore ISEE annuo/12), deve essere sottratta la quota pari al 20% del trattamento
minimo pensionistico INPS con le maggiorazioni sociali, che resta a disposizione dellassistito.
Tuttavia, per quanto riguarda il regime semiresidenziale, lindennit di accompagnamento non va
conteggiata ai fini del pagamento della quota a carico dellutente.

Nel caso dellutente minorenne accolto a regime semiresidenziale, qualora il reddito annuale Isee
del nucleo familiare sia inferiore alla soglia prevista al punto 3, il Comune copre la quota di
compartecipazione dellutente per lintero importo.

5. Decorrenza della compartecipazione
Sulla base di quanto stabilito dai Decreti del Commissario ad acta, la compartecipazione
dellutente e/o del Comune decorre dal 1 ottobre 2014 per le prestazioni riabilitative residenziali e
semiresidenziali, per le prestazioni residenziali erogate in R.A., per le prestazioni socio-riabilitative
residenziali erogate in strutture semiprotette/case famiglia a bassa intensit assistenziale, e dal 1
novembre 2014 per le prestazioni residenziali in RSA.

6. Comune di residenza
Il Comune tenuto alla contribuzione della spesa il Comune di residenza prima dellinizio delle
prestazioni residenziali o semiresidenziali. Il Comune deve essere preventivamente informato da
parte dellutente e della Struttura accreditata al fine dellassunzione degli obblighi connessi
alleventuale integrazione economica (art. 6, c.4, L 328/2000).

7. Concorso alla spesa da parte della Regione
Al fine del concorso regionale alla spesa, la Regione Abruzzo si impegna a garantire il rimborso ai
Comuni del 100% della spesa effettivamente sostenuta per la compartecipazione nellanno 2014
(con esclusione della quota sostenuta direttamente dallutente).

Con successiva deliberazione, alla luce del fabbisogno riscontrato nellanno 2014, sar fissata la
quota massima di rimborso ai Comuni per lanno 2015.

Il Comune deve inviare il rendiconto alla Direzione Politiche Sociali della Regione Abruzzo entro il
31 gennaio dellanno successivo a quello relativo alla spesa, sulla base di apposito formulario che
sar reso disponibile con successiva circolare applicativa. Nel caso di mancata o ritardata
rendicontazione da parte dei Comuni rispetto ai termini fissati, non sar riconosciuto alcun
rimborso.

8. Modalit di pagamento

Contributo di compartecipazione da parte del Comune

Al fine di ricevere il contributo da parte del Comune, lutente, assistito dalla Struttura accreditata o
da un familiare (nel caso del minore da chi esercita la potest), deve richiedere al Comune di
residenza il consenso preventivo alla compartecipazione presentando il reddito ISEE, al fine di
stabilire la quota di compartecipazione alla spesa.

Lutente per il quale gi intervenuta la presa in carico alla data di decorrenza della
compartecipazione comunque tenuto a richiedere il consenso al Comune di residenza
presentando il reddito ISEE, con lassistenza della Struttura accreditata ospitante e/o della
famiglia, al fine di stabilire la quota di compartecipazione alla spesa a decorrere dal 1 ottobre
2014 o, nel caso di RSA, dal 1 novembre 2014.



Il Comune, sulla base della documentazione presentata, accerta leffettiva sussistenza del diritto
alla compartecipazione e procede al calcolo delle quote.

Fatturazione da parte della Struttura accreditata ospitante

Nel caso di accertato diritto alla compartecipazione da parte del Comune per gli utenti al di
sotto delle soglie ISEE previste, la struttura accreditata ospitante fattura:
a) la quota di competenza del Servizio Sanitario Regionale alla ASL territorialmente
competente, stabilita secondo la percentuale della Tabella 1;
b) la quota sociale percentualmente residua a carico dellutente/Comune viene fatturata
direttamente allutente per quanto concerne la quota dovuta da lui dovuta e come rilevata
dal Comune con il calcolo di cui al punto 4;
c) la quota sociale restante direttamente al Comune.

Nel caso di superamento delle soglie ISEE previste, la struttura accreditata ospitante fattura:
a) la quota di competenza del Servizio Sanitario Regionale alla ASL territorialmente
competente, stabilita secondo la percentuale della Tabella 1;
b) la quota sociale a carico dellutente/Comune viene fatturata direttamente allutente stesso.

Il Comune verifica con la ASL, nella quale ubicata la struttura accreditata ospitante, se lutente
ha fruito delle prestazioni per le quali dovuta la contribuzione.


9. Disposizioni finali

Il Disciplinare rappresenta uno strumento sperimentale per la gestione transitoria del sistema della
compartecipazione alla spesa sociale per le prestazioni socio-sanitarie. A regime, il sistema sar,
infatti, ricondotto alla gestione decentrata da parte dei Comuni e degli ambiti territoriali sociali,
allinterno del previsto riordino.

La Giunta regionale emaner successive disposizioni nellambito del processo di riconversione
delle strutture socio-sanitarie. La Direzione Politiche Sociali e la Direzione Politiche per la salute
adotteranno, inoltre, circolari applicative sulla presente disciplina.

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