Sie sind auf Seite 1von 34

1322-1389- Bonaventura Baduario-Peraga - Vita [Perini, David]

P. DAVID A. PERINI . !. A.

B. BNAVEN"#RA BAD#ARI-PERA$A

DE%%& RDINE ERE'. DI !. A$!"IN
(ARDINA%E DE% "I"% DI !. (E(I%IA
R'A 1912

))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))
Ragione de* +re,ente *avoro
[Pag. 1] A tutti nota laspra lotta che oggi si combatte contro la Chiesa ed il Romano Pontificato. Ne
dolorano i fedeli, ne dolorano le anime oneste non acciecate da passioni settarie, ne dolora tutta la civil
convivenza, che nel Papato vede la pi salda guardia del civile progresso. a pur troppo oggi ne
scarseggiano i validi difensori, pur troppo oggi sono assai rari !uei petti virili che a difesa del Romano
Pontefice non solo impiegarono la mente ed il cuore, la parola e la penna, ma con nobilissime geste non
dubitarono di versare il proprio sangue per difenderne lautorit", i sacri diritti, le prerogative. A muovere a
degna e generosa imitazione di !uesti magnanimi non sembrami fuor di luogo proporre alla presente
generazione un nobilissimo esempio, un glorioso esemplare di fortezza e di coraggio, alla cui fama ha gi"
posto suggello il tempo, la posterit" e la storia. # tanto pi volentieri a ci$ minduco, in !uanto che non
sozione un nobilissimo esempio, un glorioso esemplare di fortezza e di coraggio, alla cui fama ha gi"
posto suggello il tempo, la posterit" e la storia. # tanto pi volentieri a ci$ minduco, in !uanto che non
son pochi coloro che oggi ne desiderano glorificata la memoria dalla %uprema Autorit" Apostolica col
riconoscerne il culto prestatogli da tempo immemorabile. # !uesti il &. &onaventura &aduario da Peraga,
Padovano, religioso dell'rdine #remitano di %. Agostino e Cardinale del titolo di %. Cecilia, che in tempi
fortunosi pel Papato, non solo seppe difenderlo col consiglio e con la parola( ma con petto veramente
virile non temette di sfidare le ire di )rancesco Carrara, [Pag. 2] potente tiranno della sua patria, che
volendo violare le giustizie della Chiesa, trov$ in lui un saldo oppositore, e non seppe vincerlo che col
farlo trafiggere per mano di vile sicario.
olti scrissero -1. della virtuosissima vita di !uesto santo porporato, ma chi pi compiutamente,
onoratamente, e con pi accuratezza ne favell$, furono certamente gli eruditissimi soci e continuatori del
celeberrimo &ollando, che nel secondo tomo del mese di *iugno degli Acta Sanctorum -2. non
dubitarono di ascriverlo nellalbo dei &eati, indotti a ci$ dal fatto che col titolo di &eato fu sempre
chiamato e venerato nel suo 'rdine non solo, ma da !uanti ebbero occasione di scriverne le gesta, e
precisamente perch, come attesta leruditissimo nostro P. +ommaso #rrera, -.ngens huius cultus
monumentum durat adhuc in veteri !uodam Pontificum %acello in Palatio /aticano, in !uo &onaventurae
nostri effigies radiis &eatorum coruscat, et titulo &eati ab ipso fere mortis tempore honestatur0 -3.. #
lessere !uindi la immagine di lui dipinta con laureola di &eato e propriamente in una Cappella /aticana,
ove i Pontefici hanno per molti secoli celebrato il sacrificio incruento, anzi dipinto in tal modo sotto i loro
stessi occhi e per loro ordine, costituirebbe per i detti &ollandisti tal grave documento -!uod
&eatificationis vim haberet0 -/..
1ueste ed altre consimili espressioni che si rivengono in numerosi e gravissimi scrittori di tutte let",
dal d2 del suo transito al cielo fino ad oggi, doveano senza meno far grande impressione nellanimo del
nostro attivo e zelante Postulatore delle cause dei %anti -0. presso la %anta %ede, e accenderlo [Pag. 3] del
desiderio che la bella figura del &aduario, di !uestinsigne maestro dell'rdine Agostiniano, di !uesto
modello di ogni virt, venisse !uanto prima glorificata dalla stessa %uprema Autorit" della Chiesa, al cui
servigio con mirabile fortezza impieg$ tutta la sua attivit", pel cui splendore mise in opera tutta la sua
potenza intellettuale e morale, per la cui giustizia vers$ il proprio sangue. Per raggiungere lo scopo tanto
desiderato si pens$ !uindi di raccogliere tutti !uei documenti e tutte !uelle testimonianze che fossero stati
valevoli pel bramato effetto( onde messe insieme molte notizie, si creduto cosa non inutile stenderle !ui
per ordine, tanto pi, come si diceva da principio, che molti, leggendole, avranno uno splendido esempio
di fortezza e di attaccamento alla %anta %ede da imitare.
111111111111111111111111111111
-1. /edi in fine la nota di !uesti scrittori.
-2. Cfr. Acta Sanctorum Iunii, /enetiis 3456, pp. 7869785.
-3. Cfr. :#RR#RA, Alphabetum Augustinianum, atriti, 3;55, ., p. 8;.
-/. Cfr. Acta Sanctorum citata.
3
-0. # !uesti lamatissimo P. aestro ). #ustasio #steban, Assistente *enerale dell'rdine per la %pagna,
membro della Commissione per la Codificazione istituita dal Regnante %ommo Pontefice Pio Pp. <,
coltissimo negli studi giuridici, teologici e storici.

6
(AP. I
Patria, 2a3ig*ia e na,4ita de* B. Bonaventura Baduario-Peraga. !i 2a re*igio,o Ago,tiniano. !ua
2igura 3ora*e. !tudia e ,i addottora in Parigi ove in,egna +er die4i anni.
.n Padova, gloriosa nei fasti delle .taliche citt", nac!ue il &. &onaventura dalla nobilissima famiglia
&aduaria, o &adoer, da Peraga -1.. *li storici son tutti concordi nellaffermare chei [Pag. /] nascesse
nellanno 3776 il d2 66 di *iugno, e che giovanissimo entrasse nell'rdine #remitano di %. Agostino nella
stessa sua Padova, e propriamente nel convento dei %%. )ilippo e *iacomo, detto comunemente degli
#remitani -2.. 1ual vita men$ col" nei suoi primi anni di religione= >a mancanza di documenti e
loscurit" dei tempi in cui visse, ci vietano di saperlo. Pure dai fatti posteriori della sua vita possiamo
facilmente arguire che la sua condotta religiosa, fosse in tutto conforme ai dettami dei consigli evangelici.
# primieramente certo che egli indisse una guerra spietata allozio, che am$ la riservatezza nel
portamento, lillibatezza dei costumi, lassiduit" ed il fervore nella preghiera, la pace dello spirito,
lamorevolezza dei compagni, la fedelt" dellamicizia, lattaccamento al suo istituto, il continuo studio dei
libri %anti e dei venerandi Padri dellantichit" cristiana. 1ueste ottime caratteristiche del suo animo si
raccolgono dagli scritti che di lui ci rimangono, leggendo i !uali noi veniamo ancora a constatare che egli
fu altres2 un appassionato coltivatore dellarmoniosa lingua del >azio, scrivendola con propriet", con
eleganza e chiarezza di stile. [Pag. 0] ?elineatasi cos2 innanzi ai nostri occhi la bella figura del &aduario,
potremmo sforzarci di indagare come procedesse nei suoi studi e nel suo ministero, ma a tanta distanza di
tempo, almeno fino a !uanto non verranno alla luce altri documenti, non ci dato accompagnarlo
attraverso i gradi accademici dell'rdine, cio di Studente, Lettore, Baccelliere, Maestro. %olo sappiamo,
per autorit" di fonte storica, che passati alcuni anni dacch abbracci$ la vita religiosa -omnibus
liberalibus disciplinis ornatus, repente e@cellentissimus concionator super rostra, et fere abs!ue paribus in
cathedris suspiciebatur0 -3.. ?ella rara elo!uenza del &onaventura si hanno varie testimonianze sincrone.
Per ora mi basta riportar !uella del &. *iordano di 1uedlimburg, detto pur anco di %assonia, che forse lo
conobbe di vista mentre !uegli reggeva le sorti dell'rdine. #cco dun!ue !uanto dice di lui, -Reverendus
magister &onaventura fuit uti!ue vir magnae elo!uentiae tam ad clerum, !uam ad populum, ab omnibus
laudatus. )uit vir magni studii. )ecit multa opera utilia, scilicet, %ermones ad clerum ad diversas materias
pertinentes, super Canonica .acobi fecit fructuosam e@positionem. )uit etiam assumptus ad Carinalatus
Aleggi GeneralatusB officium( et post modicum tempus per ?ominum Crbanum Papam /. factus fuit
presbDter Cardinalis %anctae #cclesiae Romanae, et hoc propter magnum consilium, !uod in eo vigebat0
-/.. ?i proposito ho voluto riportare !uanto il 1uedlimburg dice del &onaventura, perch oltre a
confermare !uanto sopra si asserito, egli in brevi tratti ci narra tutta la vita di lui con la specifica
circostanza di porlo nel novero dei aestri che si addottorarono in Parigi, ultimo per ordine di tempo.
[Pag. 5] .ncerto per noi lanno in cui il &aduario consegu2 in !uella famosa Cniversit" la laurea
magistrale, e saremmo stati maggiormente grati al &. *iordano se ce lo avesse tramandato. a non lo
avendo egli fatto, vediamo se possiamo saperlo da altre fonti. .l P. *iuseppe Panfilo scrisse di lui che
-Parisiis, ut e@ Registris 'rdinis colligitur, litteris operam dedit, ubi non solum doctoratus insignia
suscepit, verum etiam in eodem gDmnasio prope decem annis +heologiam professus est0 -0..
%appiamo poi da altre fonti -5. che dall'rdine non si mandavano in Parigi, che !uei giovani i !uali
tanto per condotta irreprensibile e moralit" specchiata, !uanto per la svegliatezza dingegno, lassiduit"
allo studio, e le!uilibrio intellettuale avessero dato serio affidamento da riuscire i migliri di !uellillustre
ateneo. # l'rdine Agostiniano pu$ tessere un lungo catalogo di ?ottori Parigini, i !uali meritamente
hanno fama letteraria mondiale. +ra !uesti rifulge il &. *regorio da Rimini detto Doctor authenticus, di
cui son note le opere teologiche e giuridiche e la sua gran fama di santit". )u anche estimatore e mecenate
dei buoni e forti ingegni, e reggendo le sorti dell'rdine dal 37E; al 37EF non lasci$ occasione di
soddisfarne i legittimi desiderii. A lui adun!ue si rivolse il nostro &onaventura [Pag. 6] per esporgli
lintiero suo animo, ed il *enerale, sotto la data dei E >uglio 37EF, gli concesse ampia facolt" di recarsi
dove egli trovavasi, accompagnato da un socio, !uando lavesse creduto opportuno -6.. .n !uesto
testimonio nulla certo si accenna al suo proposito di recarsi in Parigi( io per altro penso che appunto di ci$
egli trattasse, perch essendo egli gi" maestro prima del 37;5, come tra breve vedremo, e non potendo
esser tale prima di avere spiegato nella %orbona il libro delle %entenze almeno per !uattro anni, con ogni
probabilit" in !uel suo abboccamento col *enerale dov appunto trattare della sua andata a Parigi, ove
secondo le mie conghietture dov laurearsi sulla fine del 37;6 -8.. G !uesta una mia semplice opinione
che trova per altro il suo fondamento nel fatto che il suo fratello &onsembiante, pur esso Agostiniano, di
lui minore di et", nellaprile del 37;7 si addottor$ anchegli in Parigi. i pare !uindi assai improbabile
che il P. &onaventura vi ricevesse le insegne magistrali dopo il fratello, tanto pi che, per ragioni di
convenienza, i loro superiori non lo avrebbero certo permesso( anzi al contrario sta il fatto che !uesti
stessi superiori raccomandarono le preci che il P. &onsembiante present$ alla %. %ede per essere
dispensato dalla mancanza del tempo richiesto dagli %tatuti dellCniversit" di Parigi, affinch vi potesse
7
anticipatamente ricevere lanello dottorale -9..
[Pag. 8] 1uesto avvenimento, per s semplicissimo, ma che non pu$ non allietare oltremodo chi
teneramente ama, veniva a far gioire il sensibile cuore del P. &onaventura. #ra, come si vede, un
avvenimento famigliare. [Pag. 9] 1uesto suo fratello era religioso esemplare, di elettissima mente, di
angelici costumi. #ra il suo orgoglio( non sar" perci$ mancato di esser presente alla solenne cerimonia, in
cui tanto degnamente venivano retribuiti i giusti meriti di lui. #cco come uno storico ne tratteggia
bellamente ed in brevi tratti linteressante figura, -&onsembiante &adoario da Padova fu frate eremitano
di %antAgostino, e nac!ue lanno 3764 il giorno 7 *iugno. )u fratello uterino di &onaventura da Peraga
dellordine stesso. #bbe ingegno acutissimo ed angelico. %i addottor$ in teologia in Parigi, nella !uale
scienza fu profondissimo, come dimostrano le sue letture nel 3H, 6H e 7H delle %entenze. or2 in /enezia
nel 37;; a d2 6F 'ttobre, avendo vissuto 78 anni, 5 mesi e 3E giorni. )u dintegerrima e innocentissima
vita, daffabilissima conversazione, di soavissimi costumi e di elo!uenza meravigliosa0 -17..
IIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII
-1. Nel novero delle nobili famiglie venete, di cui narrasi lorigine nel Cod. /at. >at. F644, fol. 5r, si fa
menzione de &adoari in !uesti termini, -. &adoari venerno ad habitar in /enetia spartiti da Pavia e sono
di Nobilissimo +ribu anti!uissimo .mperial gli !uali furno huomini sapienti, piacevoli, et comunamente
benivoli et molto comodati di beni temporali gli !uali fecero far la *iesa de %.to *eorgio0. olto parla
dei medesimi lo %CAR?#'N., De Antiquitate Urbis Pataii 3E;J, ed a pag. 7;3 si ha come a !uesta
famiglia simparentasse !uella di Peraga, dal !ual connubio poi nac!ue il nostro &onaventura. #ccone il
testo, -#@ praeclara fecunditate inclKtae sobolis commendatur &alzanella Peraghina Nobilissima foemina,
!uae !uidem cum unica esset e@ familia Peraghina, nupsit arino &aduario patritio /eneto, cuius maKores
summa semper benevolentia cum Patavina Republica coniunctissimi fuere( !uando!uidem praetores
ali!uot e@ ea familia anti!uo Reipublicae tempore, /enetiis acciti, Patavinum populum summa cum
iustitia pace!ue re@erint, et imperio au@erint, et publicis aedificiis ornaverint. #@ hac muliere orta est
pulcherrima illa proles, !uae ali!uandiu Patavii commorata, anti!uato fere &aduario cognomine, a Peraga,
vico Patavino, Peraghina a cunctis dicebatur, unde &onaventura cardinalis et alii insignes viri, de !uibus
satis superius dictum fuit, orti sunt. .tem cognomen adhuc in sepulchris illustrium illorum, !uos supra
retulimus, e@ duabus familiis coniunctum legitur, ut dicantur uti!ue &aduarii de Peraga0. .l
C?'R.'>AN' poi nel De!ensorium "rdinis #ratrum $eremitarum S. Augustini, Romae 35F3, in !uella
parte in cui parla dei dottori dell'rdine, lo dice de domo %arrarie forse e& parte matris come stima il
*AN?'>)' nella sua Dissertat. hist. de '(( celebr. Aug. Scriptoribus, p. 3J5( o a significare, come dice
il *.*>. nelle "pere di S. %aterina da Siena, in %iena 34;4, /ol. ..., p. 63E, che la famiglia di lui era
-una delle &ranche dellillustre )amiglia di Carrara, che lunga et" tenne %ignoria in Padova0.
-2. Cfr. La %hiesa degli )remitani in Padoa, /enezia 38J;, splendida illustrazione storico9artistica
dautore anonimo e N.C'>A. C'N#N. PAPA?'P'>., $istoria G*mnasii Pataini, /enetiis 346;, ..,
p. 3E4, ove parlando del &aduario, tra le altre cose narra, -Adolescens #remitarum %. Augustini sacrum
institutum professus, in patrio gDmnasio omnium disciplinarum animum diligenter instru@it0.
-3. Cfr. ?'.N.C. *AN?'>)', Dissertatio hist. de '(( celebr. Aug. Scriptoribus, Romae 34J5, p. 3J5.
-/. Cfr. )r. .'R?AN. ?# %A<'N.A, Liber qui dicitur +itas #ratrum, Romae apud .oannem
artinellum, 3EF4, p. 347. *iusta il >AN+#R., Postrema %aecula se@ Relig. Augustinianae, +olentini
3FEF, ., p. 7679;, il &. *iordano, -de Augustiniana )amilia, de!ue #cclesia universa optime meritus,
octogenario maior /iennae in Austria e@tremum diem obiit circa annum 37FJ0.
-0. Cfr. Chronica 'rdinis )). #rem. %. Augustini, Romae 3EF3, f. ;4. . Regesti dell'rdine, a cui si
riferisce il Panfilo, vissuto nel </. secolo, oggi non esistono pi, e perci$ non possiamo che contentarci
di !uanto egli asserisce.
-5. Cfr. Antiquiores quae e&tant De!initiones %apitulorum Generalium "rdinis in Analectis Augustinianis
edit. Romae 38JF, vol. .., p. 6E396E6, dove si leggono le ?efinizioni del Capitolo *enerale di 'rvieto
celebrato lanno 36F5, e tra le medesime, la seguente, -?iffinimus !uod !ui mictendus est parisius sit vite
laudabilis et in *rammaticalibus et logicalibus sufficienter instructus, !ui iu@ta formam constitutionum
ordinis eligatur, et e@aminetur per provincialem et duos ad minus lectores bonos, electos per diffinitores
provinciales capituli, si provincia illa, in !ua hoc fieri debebit, tot habeat( alio!uin saltim LsicM per unum
et ali!uos de provincia probos viros( et e@aminetur talis tam de scientia !uam de vita0. %i consultino pure
altre definizioni di !uesto genere edite nelle cit. Analecta.
-6. Cfr. ,egestum ,e.mi Gregorii Ariminensis conservato nellarchivio dell'rdine in ?d. ., pag. E6,
-anno 37EF, ense .ulii die E. Concessimus licentiam f.ri &onaventure de Padua ad nos veniendi
!uandocun!ue sibi fuerit opportunum cum socio !ui eum e@ caritate associare voluerit0. .n margine poi
annotato da mano del sec. </., -Puto hunc esse &. &onaventuram, !ui fuit postea Cardinalis et artDr0.
-8. .l &C?.N%NOP, Uniers. Paris, 3F4;, pag. 3F59E, e lAbbQ P. )#R#+, #acult- de .h-ologie de Paris
et ses Docteurs les plus celebres, Paris 3F8;, ..., pag. EJ5, lo riportano e come secolare e come dottore
della facolt" teologica della %orbona( ma non ci dicono nulla del tempo in cui fu tale.
5
-9. A conferma di !uanto !ui si espone cfr. ,eg. Suppl. Urbani + an. ., p. 7, fol. F7, die ; Aprilis 37;7, e
?#N.)>#9C:A+:#>A.N, %artularium Parisiense, ..., pag. 3J6, ove notasi che -in Reg. /at. Aven.
Crbani /, vol. /, fol. EEF, e@stat sub eadem temporis nota mandatum Apostolicum ad A*rimerium
&onifaciiB cancell. Paris. -/iri sacre lectioni0. 1uesto &reve stato da me trascritto dal Reg. /at. 6E6,
pag. F;, ed il seguente, -Crbanus etc. dilecto filio cancellario ecclesie Parisien. etc. /iri sacre lectionis
studio dediti et in lege ?omini eruditi Apostolici favoris gratiam promerentur eo!ue benignius decet
honestis eorum desideriis annui !uo e@ eorum profectibus maior potest in ?ei ecclesia utilitas provenire.
Cum ita!ue, sicut accepimus, dilectus filius &onsemblantus de Padua, ordinis fratrum heremitarum %ancti
Augustini professor, !ui ut asseritur, Padue, /enetiis Castellan. ?ioc. ac +arvisii, ubi generalia studia dicti
ordinis e@istunt >ector, ac deinde Provincie archie +arvisine iu@ta morem dicti ordinis Provincialis et
duabus vicibus capituli generalis dicti A'rdinisB ?efinitor e@titit, ac in studio Parisien., per dictos
capitulorum difinitus, plures anni sunt elapsi, ordinarie sententias legit, Ddoneus e@istat ad magisterium
suscipiendum, et in +heologica facultate et secundum statuta et consuetudines studii parisien. et ordinis
predictorum oporteat eum adhuc amplius e@pectare ante!uam ad magisterium huKusmodi assumatur, in
magnum dilectorum filiorum fratrum dicte provincie et conventus Paduan. 'rdinis antedicti
incommodum et discrimen, pro parte ipsius &onsemblanti nobis e@titit humiliter supplicatum ut ipsum ad
honorem dicti magisteriK promoveri de benignitate Apostolica mandaremus. Nos ita!ue de sufficientia et
Ddoneitate dicti &onsemblanti noticiam non habentes, discretioni tue de !ua in domino gerimus fiduciam
specialem per apostolica scripta committimus et mandamus, !uatenus eidem &onsemblanto, si ad hoc per
tuam et aliorum magistrorum dicti studii in eadem facultate diligentem e@aminationem sufficiens et
Ddoneus repertus e@titerit, dummodo dilecti filii prioris generalis Aatthaei de AsculoB dicti ordinis ad id
accedat assensus, magisterii honorem et docendi licentiam in eadem facultate servatis constitutione
/iennen. Concilii et aliis sollepnitatibus consuetis, sine huKus e@pectationis, aut alterius more dispendio,
largiaris, non obstantibus !uibuscum!ue privilegiis nec non prefatis et aliis statutis et consuetudinibus
ordinis et Parisien. studii predictorum contrariis, Kuramento, confirmatione apostolica vel !uacum!ue
firmitate alia roboratis, etiam si de illis et totis eorum tenoribus specialis et e@pressa ac de verbo ad
verbum sit in presentibus mentio facienda. ?atum /... .dus Aprilis Anno primo0.
-17. Cfr. AN*#>' P'R+#NAR., Della #elicit/ di Padoa, p. 5E7.

(AP. II
8 ,4e*to, 4on a*tri, da #r9ano V a 4o3+orre i* +ri3o 4o**egio teo*ogi4o ne**&#niver,it: di Bo*ogna.
!ua a3i4i;ia 4o* Petrar4a ed a*ta ,ti3a 4<e =ue,ti avea di *ui. Ri4eve da* 3ede,i3o una ,+*endida
*ettera di 4ondog*ian;a ne**a 3orte i3+rovvi,a de* ,uo 2rate**o Bon,e39iante.
[Pag. 9] %edeva in !uesti tempi sulla cattedra suprema di Pietro il francese *rimoard col nome di Crbano
/, uomo assai dotto ed amante delle scienze. Riprendendo egli il progetto del suo predecessore,
.nnocenzo /. -1., di fondare cio nellCniversit" di &ologna la facolt" teologica, con sua &olla dei 6
*iugno 37;5 -2., mise ad effetto !uanto dai &olognesi era stato chiesto e ardentemente desiderato. ?ette
!uindi il mandato al Cardinale Androvino, legato di &ologna, al /escovo della stessa citt" di nome
Americo ed a Petrocino, Arcivescovo di Ravenna, di scegliere e chiamare a &ologna i nove aestri che
ne doveano costituire il collegio e compilarne gli statuti. +ra i nove scelti vi furono due maestri
Agostiniani, [Pag. 17] Cgolino alabranca ed il nostro &onaventura da Padova -3.. . brillanti risultati
che dette !uesta scuola ci fanno giustamente arguire !uanto venisse bene impiantata( ma ci$ si dovette in
gran parte al &aduario, il !uale, non solo in !uesta circostanza, ma anco pi tardi, !uando, essendo pi
maturo e rivestito della dignit" Cardinalizia, concorse a compilare tutto il corpo degli statuti per le scuole
teologiche delle .taliche Cniversit". 1uanto rimanesse a &ologna nol sappiamo con precisione( certo
che nel 37;; noi lo troviamo in Padova. # nota la sua stretta amicizia col Petrarca. 1uesto sommo
intelletto ebbe per lui ed il suo fratello una vera e propria venerazione. Non sappiamo in !ual modo si
conoscessero( ma non improbabile chei ne ascoltasse la grande sapienza in !ualche loro predicazione,
essendo i medesimi di continuo occupati a bandire la parola evangelica tanto dalla cattedra !uanto dal
pergamo. >a loro amicizia sembra fosse di vecchia data( ma se !uesta non era antica, lo era certo
lammirazione che il sommo lirico professava per loro. %appiamo infatti che assai prima di !uesto tempo,
scrivendo il Petrarca al grammatico ?onato Albanzani, soprannominato Apenninigena 0Senil. lib. +III ep.
;M e parlandogli con grande encomio delle Confessioni di %. Agostino, gli dice che egli -potr" facilmente
trovarne copia presso !uellinsigne filosofo e vero teologo e maestro Ldi cui in una sua lettera avea
?onato fatta menzioneM ovvero presso il di lui fratello a lui uguale nella professione di vita e nel sapere,
due lumi dellAgostiniana Religione, e due singolari ornamenti di Padova0. .n !ueste parole certo non si
nominano espressamente il &onaventura ed il &onsembiante, pure tutti i commentatori dellepistole del
cigno di /alchiusa [Pag. 11] apertamente dichiarano che in essa di lor si favelli. ?ove per altro
bellamente si raccoglie la venerazione, laffetto sincero, la chiara fonte di una stretta amicizia che tra loro
E
correva, nella lettera di condoglianze che lo stesso Petrarca scrisse al nostro &onaventura nella
immatura morte del suo amato &onsembiante. 1uando il Petrarca ud2 che !uesti era stato calato nella
comune fossa ne sent2 acerbo dolore ed in !uesta lettera tutto egli espresse leffusione dellamaro pianto.
>a riporter$ per intiero, perch in essa noi scorgiamo non solo il vivo ritratto del defunto, che fu modello
di ogni virt, ma perch fra lespressioni consolatrici, atte a molcire le piaghe acerbe di un cuor
sanguinante, noi vediamo pur campeggiare la bella figura del nostro &onaventura, che col fratello ebbe
comune non solo il sangue, la patria, la statura, il portamento, gli studii, la professione, ma altres2 la fede,
la carit" e tutte le virt cristiane. #ccone il tenore, tradotto in lingua volgare dallelegante penna
dellesimio professor *iuseppe )racassetti -/., il !uale la commment$ pure con note assai esatte. #ssa
la <./ delle %enili ed incomincia, 1ualem proh dolorR... -'h doloreR !ual uomo, !ual astro abbiamo noi
perdutoR Nella passione che mi opprime mi lasciai fuggire dalla penna una frase propria del volgo. Non
altro da noi fu perduto che il soave e dilettoso consorzio, e le dolci parole che da !uelle labbra melliflue
uscivano ad infiammare i cuori nellamore della virt, e che nella mente dognuno che lo ascoltasse, ma
spezialmente ne pi nobili ingegni spargevan seme fecondo di ogni pi bella dottrina. 1uesto vero, ed
altri pregi simili a !uesto per la sua morte ci furon tolti pi presto che noi non avremmo voluto( ma nel
rapido corso della nostra vita mortale, ove tutto brevissimo fuor che il dolore ed il pianto, durar non
potevano a lungo ed era giuoco forza che poco stante, o noi dovessimo andare innanzi o egli fosse
costretto a partire prima di noi. [Pag. 12] >abili, caduchi per$ sono i beni che abbiamo perduti, n si
conviene per essi far tanto grave e tanto lungo lamento, dappoich lui che del nostro amore era veramente
e sar" pur sempre lobbietto, noi non abbiamo perduto, ma s2 mandato innanzi, perch con le sue
preghiere ci agevoli la strada al cielo ed ivi ci aspetti lieto e beato. Potremmo forse lasciarci aver dubbio
che in cielo egli sia se, carco ancora della soma mortale, mentre visse nel mondo, per mente e per costumi
non altro si parve che un angelo celeste= Non gi" per blandirti, che teco parlando di !uel valoroso ed
unico tuo germano, io mi diffondo in lodi le !uali mai non espressi in sua presenza, ma sai bene come si
disconvenga dir le lodi di alcuno mentregli stesso ti ascolta. Cos2 mabbia .ddio nella sua grazia come
sinceramente io penso ed affermo che tra tutti !uanti sono i viventi alcuno forse per celebrit" di nome, ma
nessuno conobbi mai che meritasse di essere a lui anteposto per ingegno, per elo!uenza, per soavit" di
maniere, la !uale in lui fu s2 grande che non mi ricorda di aver giammai parlato con esso senza ritrarne
conforto, n mai cos2 lunghi furono i nostri collo!ui, che per il desiderio, che io avevo di ascoltare e
dimparare, a me non sembrassero brevissimi. &rillavano le sue parole di una luce, di una chiarezza
insolita a trovarsi in !uelle dei pi facondi maestri. #rano i suoi discorsi !uasi ami dolcemente inescati,
che ogni animo bench distratto e volubile attraevano allettandolo con vitali sentenze. #d ahiR che rado
pur troppo a me fu concesso il piacere di conversare con lui, poich ne fecero a me privo le tante
occupazioni, e le continue vicende della vita che nostro malgrado or trattenendoci ora forzandoci a mutare
di luogo, costringono in !uesto mondo a star divisi delle persone coloro che sono dellanimo strettamente
congiunti. Pur come meglio poteva io sempre mi giovai della sapienza di lui, e da lui lontano ne
carezzava con desiderio la memoria, a lui vicino ne attendeva con impazienza le visite, ond che privato
adesso di lui mestamente faccio ragione del danno, ed in silenzio fra me stesso vado ripetendo !uel
lamento di *irolamo a te pure comune, -ahi che degni non fummo noi di aver compagno in vita nostra un
cotal uomoR0 [Pag. 13] Ch sebbene, come dianzi io diceva, non si convenga ad uomo forte piangere
eccessivamente la perdita di cose caduche e transitorie, egli pur da considerare che tali !uasi sempre
sono le perdite onde noi ci lamentiamo, e che fra tutte nessuna pi grave di !uesta. Conforto per altro al
danno nostro, comech gravissimo, esser deve il pensiero della felicit" alla !uale il fratel tuo fu sortita. #
non avremmo noi bramato che ancora in !uesto mondo egli fosse piuttosto lontano da noi, ma felice, che
misero insiem con noi= ?ella morte adun!ue di costui che a te la natura, a me lamore fece fratello,
anzich dolerci, noi ci dobbiamo congratulare, poich sebbene per poco egli sia da noi diviso, col" ne
and$ dov la mta di ognun che vive secondo i dettami della virt e della cristiana filosofia, tra i !uali io
son davviso che a lui si debba accordare il primato, n ad ingiuria della natura verso di lui, ma s2 a
singolar beneficio della grazia celeste dapporsi che al!uanto innanzi tempo, secondo che a noi ne pare,
egli sia stato costretto ad interrompere il disastroso e malagevole cammino della vita. Perocch dobbiamo
di lui pensare !uello che penseremmo di chi viaggiando in una fredda e piovosa giornata dinverno senza
punto sentir stanchezza, sano e salvo giungesse prima del tramonto del sole a !uellalbergo a cui stanchi,
fradici e spossati da lungo errare per smarriti sentieri verranno gli altri sullimbrunir della sera. ?i noi
piuttosto dobbiamo piangere chei !ui ha lasciati, non gi" perch labbiamo perduto, che anzi nostro egli
adesso pi che non fosse giammai, ma perch ci forza invecchiare fra mille pericoli e mille mali, e ci si
vieta per ora di giungere a !uellalbergo desiderato e felice. +ergiamo adun!ue le lagrime, tronchiamo i
sospiri, mettiamo gli animi in calma, e dolce ci sia il richiamarlo continuo alla memoria, non per$ come
morto ma come vivo, ch veramente egli vivo adesso in >ui che fonte della vita( e che come un giorno
lammise ai pi nascosti segreti delle sacre scritture, ora tutta gli svela la faccia beata, che ammirati e
riverenti contemplano gli angioli e i santi. *loria della sua patria, decoro insigne egli fu dellordine suo.
;
N perch tu vivi ancora, io mi star$ dal rammentare la riverenza e losse!uio [Pag. 1/] con cui tutti vi
riguardavano !uando specialmente avvenisse che o per via o in alcuna publica radunanza voi vi trovaste
uniti insieme.
Raro amor di fratelli, uguaglianza di statura, conformit" di persona, et" per poco diversa, medesimezza
di stato, di ordine, di professione, dingegno( la stessa veste, le maniere, i costumi stessi, splendore in
entrambi di dottrina, e comune ad ambedue decoro di magistero, vi fecero obbietto alla lode, allamore,
allammirazione di tutti, che due personaggi siffatti stimavan valere perch fratelli pi che altri !uattro
sebbene valenti al par di loro, e avventurati dicevano i parenti di cos2 fatti figliuoli( avventurata la citt" di
Padova ove foste ambedue generati e cresciuti, che di nulla tanto si onora la patria, !uanto della virt e
della gloria de figli suoi, ond che !uantun!ue per potenza e per dovizie famosa, non per altro da
/irgilio vien celebrata la felicit" di Roma, che per la progenie di tanti eroi, avventurato infine lordine
eremitano, nel !uale educati e vissuti lunghi anni vi sollevaste ambedue a tanta altezza di sapienza e di
gloria. 'r !uanto ai genitori nulla dir$ poich penso che gi" siano da !uesta passati allaltra vita( ma dalla
patria e dellordine non , credio, chi non intenda !uanto grave sia la perdita da loro sofferta, n v a
dubitare che sempre maggiore collandare del tempo la sentiranno. 1uanto a lui, che da noi partito,
nulla perd certamente, e solo glincresce del dolor nostro( immenso fu peraltro il guadagno chei fece
cambiando la caduca colla celeste natura, e in vece di !uesta morte temporale facendo ac!uisto della vita
eternamente beata. A me frattanto piace di rammentare come nellultima volta in cui venne a visitarmi,
abbattuto mi trov$ da lunga e grave infermit"( e !uando la notte sopravvegnente pose fine al nostro
conversare, tanto di mala voglia da me si divise che parve prevedere esser !uello per noi lultimo
collo!uio. Rimasto solo io mi accorsi di star male( perch lui presente me ne ero dimenticato, ed egli part2
per non pi rivedermi, nella dimane conducendosi al luogo che a lui era fatale, ove passati che furono
pochi giorni, poich una mattina secondo il santo suo costume ebbe divotamente celebrato il divin
sacrificio, [Pag. 10] entr$ cogli amici in non so !uale grave discorso, e tutto ad un tratto sent2 venirsi
meno la vita. Perch ritiratosi in fretta nella sua cella, ed appoggiatosi al suo letticciuolo cominci$ a
recitare il iserere, n pot giungere alla fine del salmo prima che bella della pienezza de meriti suoi a
?io spiccasse il volo lanima sua religiosissima, e a noi, come di &lesilla disse *irolamo, repentina la
morte lo avesse rapito. ?el !ual genere di morte cade in acconcio il dire con Cicerone esser malagevole il
diffinire !uel che pensare si debba( e tu ne farai ragione come meglio ti piaccia -0.. 1uanto a me, senza
entrare in lunghi discorsi, e credo, e mi piaccio di credere che *es Cristo nostro signore, lui che nel
mattino fece partecipe della sua mensa divina, volle la sera confortare colle delizie della cena celeste, e
ammetterlo alle gioie del talamo eternamente beato. ?i !uesto egli era degno, e !uesto di lui io spero, e
chieggo e desidero. 'r pensa tu !uanta pena io senta in cuore nel rammentare come in !uel giorno stesso
in cui egli si moriva, trovandoci noi entrambi in Padova, tu venissi secondo lusato a farmi visita, e nella
mia piccola biblioteca, siccome suoli, benignamente meco sedendoti infino a sera, da me richiesto delle
notizie del fratel tuo mi rispondesti chegli stava benissimo. #d egli a mezzo !uel d2 gi" pi non viveva.
>a brevit" del giorno, e le molte ac!ue del fiume avevano impedito che a noi ne giungesse lannunzio, il
!uale a me recato nel giorno seguente insiem con !uello della tua partenza, sclamar mi fece e ripetere
mestamente pi volte con /irgilio, Ahi, del fato nascosta, e del futuro S A nostre menti impenetrabil leggeR
[Pag. 15] anzi non che del futuro pur del presenteR #d ecco che molto e per avventura anche troppo io
tintertenni, e se lanimo ancora mavessi caldo di !uel fuoco che minfiammava nellet" giovanile, ben
altro io dir vorrei dellingegno, della dottrina, della elo!uenza, della virt, dei costumi del fratel tuo. Ch
inesauribile la materia, e cos2 pur come sono, non dir$ freddo, ma tepido per la vecchiaia, ben mille e
mille cose saprei mettere insieme sul conto suo. a perch voglio frenare piuttosto che provocare il tuo
pianto ed il mio, a ragion veduta io me ne astengo, anzi voglio che tu sappia come appunto per !uesto io
mi trattenni per molti d2 dallo scriverti. *uardati adun!ue dallaccagionarmi di poco amore per !uesta
tardanza che veramente fu volontaria( conciossiach mi parve che se prima ti avessi scritto, io poteva da
una parte riuscirti importuno e dallaltra inasprire piuttosto che disacerbare il tuo dolore. Perch a caso
pensato io volli darti tempo, e coglier lora opportuna in cui, soddisfatto piangendo il debito della fraterna
piet", tu potessi ascoltare la voce della ragione e dellamicizia che ti consiglia e ti prega di asciugare le
lacrime. %ta sano, ed uso a consolare altrui, consola te stesso, ed apri il cuore ai conforti dello %pirito
consolatore. ?alla tua villa de Colli #uganei, il 3 novembre0.
IIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII
-1. Cfr. Bullarium ,oman. #dit. +aurinen. 3FE8, ./, p. E34. Constitutio, 1uasi lignum itae, diei 63 iunii
37;J.
-2. Cfr. C:#RC&.N' *:.RAR?ACC., Della Storia di Bologna, ii 3;E4, /ol. .., p. 64F.
-3. Cfr. il *:.RAR?ACC., l. c., p. 5J5, ed il +'R#>>., Secoli Agostiniani, &ologna 3;FJ, /., p. 46 e
47, ove parlasi altres2 del alabranca, che precedette il &aduario nellufficio di *enerale dell'rdine, ed
in altre dignit" ecclesiastiche. )u /escovo di Rimini e Patriarca di Costantinopoli. ?i lui, oltre i nostri
scrittori, si occuparono lC*:#>>., Italia Sacra, +. .., col. 56F( il +.RA&'%C:., Storia della Lett. Ital.,
4
/enezia, 3F67, /ol. /, p. 637( C.AC'N.', +itae Ponti!icum, Romae 3;44, .., col. 654 ed altri.
-/. Lettere Senili di )rancesco Petrarca volgarizzate e dichiarate con note, )irenze 3F4J, /ol. .., pp. 34F9
3F;.
-0. )u sospettato che il P. &onsembiante morisse avvelenato, sospetto nato dal genere della sua morte e in
!ualche modo confermato dalla seguente definizione del Capitolo *enerale del 3743 celebrato in )irenze,
nella !uale leggesi, -.tem eidem Patri Priori *enerali committimus deffiniendo, !uod omnes !uestiones,
et causas cum omnibus suis dependentiis terminare valeat, principalissime causam mortis venerande
memorie . &onsemblantis0. Cfr. il Cod. 5F7, f. 3E79E della &iblioteca Angelica di Roma.


(AP. III
A,,i,tito a**a ,e+o*tura de* ,uo 2rate**o in Vene;ia torna a Padova ove > ,4e*to a te,,ere *&e*ogio 2une9re
de**&a3i4o ?ran4e,4o Petrar4a. @ ,+edito da $regorio AI a39a,4iatore a %udovi4o re d&#ng<eria +er
3uover*o 4ontro *&avan;ar,i dei "ur4<i. (on2eri,4e *a *aurea 3agi,tra*e a ?r. 'i4<e*e da Bo*ogna. Ne*
4a+ito*o genera*e di Verona i* Baduario viene e*etto $enera*e de**&rdine. D: ,avie di,+o,i;ioni +er i*
9uon governo de* 3ede,i3o. (ondi;ioni de+*orevo*i de**a (<ie,a a**a 3orte di Pa+a $regorio. !aggi
4on,ig*i de* P. Bonaventura a* +o+o*o ro3ano +er4<> non intra*4i *&e*e;ione de* nuovo Ponte2i4e. I
(ardina*i e*eggono Barto*o3eo Prignano 4<e +rende i* no3e di #r9ano VI. !uoi e44e,,ivi rigori 4ontro
i (ardina*i, +arte de& =ua*i *o a99andonano ed e*eggono anti+a+a (*e3ente VII.
[Pag. 15] Nella vita tutti abbiamo dei grandi, deglimmensi dolori, perch la vita tutta seminata di
triboli e spine( !uelli per$ che sopravvengono per la perdita dei nostri cari, non hanno, non possono aver
confronto con !ualsivoglia altro dolore. %olo una cosa pu$ alleviarli, lenirli in !ualche modo. # !uesta il
cristiano pensiero, la dolce speranza di rivedere in tempo non lontano la persona tanto da noi amata.
%enza !uesto pensiero la vita stessa diverrebbe insopportabile, sarebbe un deserto arido, s!uallido,
spaventoso. # !uesto stesso pensiero tanto opportunamente ricordato dal Petrarca allamico &onaventura,
colpito s2 terribilmente nel suo pi intimo affetto, dov certo concorrrere [Pag. 16] in modo mirabile a
confortarlo e richiamarlo alla cristiana rassegnazione, onde avr" certamente esclamato, -?ominus dedit,
?ominus abstulit, sit nomen ?omini benedictum0.
Composto chegli ebbe le amate spoglie del fratello su letto di morte, calatele nella tomba, suffragatone
con pii sacrifici e pie preghiere la bellanima, non sappiamo !uando precisamente rimanesse in /enezia( e
soltanto ci noto che egli nellAprile del 37;F si trovava nuovamente in Padova, Professsore della sacra
pagina e testimone nel monastero di %. Agostino, !uando frate %tefano, sagrestano della chiesa, ricevette
lire cento da Amenina ?escenti di /icenza per la celebrazione di una messa !uotidiana Lon. 37;F, 5
AprileM -1.. Nel )ebbraio del 3747 si rinviene ancor nel suo monastero col titolo di Doctoris Sacrae
Paginae Lon. 3747, )ebr. EM( e nell'ttobre dello stesso anno Nanino da Peraga del !uondam )ilippo fa
testamento disponendo col medesimo che venga sepolto nella sua cappella posta nella Chiesa di !uel
onastero, e nomina lo stesso &onaventura suo esecutore testamentario Lon. 3747, 'ttob. 64M. Nel
seguente anno unaltra ferita doveva aprirsi nel cuore di fr. &onaventura. #gli perdeva il dolce amico, il
maestro, luomo che tutti i secoli ricorderanno sempre con onore, voglio dire il Petrarca( e per unanime
consenso dei dottori di Padova, proprio lui fu scelto a tesserne lelogio funebre. #cco in !uali termini
narra Andrea de *ataris il doloroso avvenimento, -Appresso agli altri danni della nostra citt" di Padova
occorse nel detto millesimo L3745M alli 38 di >uglio, che pass$ di !uesta vita il famoso e laureato Poeta
esser )rancesco Petrarca, il !uale era arciprete del ?uomo di Padova, e mor2 nella villa dAr!u" et al
suo ese!uio and$ il %ignor esser )rancesco da Carrara, e i Rettori dello studio, et Cniversit" degli
scolari di Padova. #t il corpo suo fu portato da sedici ?ottori coperto di panno doro con un baldacchino
di panno doro [Pag. 18] foderato de vaKo, con gran !uantit" di cera, con gran Chieresie di Padova, e del
Padovano distretto. /i vennero il /escovo di /icenza, !uello di /erona, e !uello di +reviso con molti
Prelati e chierici insieme, e fu messo il suo corpo nella Chiesa di %. aria dAr!u". # fece il sermone
onsignore esser )r" &onaventura, che fu Cardinale, e pronunzi$ 65 /olumi di >ibri composti per lo
detto )rancesco Petrarca0 -2..
>a fama di cui godeva )ra &onaventura di uomo colto, elo!uente, retto, attivo, oculato, destro negli
affari, prudente e risoluto non era nota solo in .talia, ma, valicate le Alpi, era giunta fino alle orecchie del
Pontefice *regorio <. in Avignone. #ra !uesti allora in grandi angustie per la sorte dei Cristiani
d'riente. .l gran sultano Amurat ., con!uistata la Romania, la /alacchia, la &ulgaria, la %erbia, la +racia
dall#llesponto all#mo, minacciava seriamente l#uropa tutta, e posta la sede del suo governo ad
Adrianopoli faceva continuamente tremare Costantinopoli. >imperatore *iovanni Paleologo a pi riprese
aveva fatto ricorso ai Pontefici ed ai Principi cristiani per aiuto( ma !uesti ultimi non si eran mossi -3.. 'r
nuovamente ricorse a *regorio, che ascoltatolo benignamente, scrisse lettere a tutti i Principi per
muoverli contro il +urco. Chi pi di tutti poteva allora opporsi alla prepotenza mussulmana, era >udovico,
re dCngheria, potente per armi ed armati. A lui perci$ mand$ speciali ambasciatori, a capo de !uali
F
colloc$ il nostro &onaventura, ed a lui dette, per sue lettere credenziali, una &olla spedita dAvignone il
6; 'ttobre del 374E, anno !uinto del [Pag. 19] suo Pontificato -/.. a n lelo!uenza, n laccortezza e
la destrezza del &onaventura valsero a muovere !uel re, da cui non riport$ che buone promesse.
Cominciava a sparire lardore dellantica fede e legoismo era subentrato nella politica in tutto il suo
classicismo. Non molto !uindi rest$ in Cngheria, e tornatosene nella sua Padova, ove lo troviamo nel
arzo del 3744 -0., pens$ bene di spendere tutte le sue energie a predicar Cristo, e !uesto Crocifisso.
[Pag. 27]
#rano intanto indetti i Comizi *enerali dell'rdine da celebrarsi in /erona. /i convennero Religiosi da
tutte parti di #uropa, e tra gli aventi voce in Capitolo, vi fu pur anco )r. &onaventura da Padova. #ra a
tutti noto il suo valore intellettuale e morale( in lui !uindi diressero i loro sguardi, e ad unanimit" di
suffragi, il 34 aggio del 3744, d2 sacro alla Pentecoste, lo elessero Priore *enerale dell'rdine
medesimo -5..
Nel codice 5F7 della &iblioteca Angelica, tra i ff. 3EFv93;3 esistono tuttora le definizioni da lui in
!uesto capitolo promulgate -6., nelle !uali non saprei che pi lodare se la piet" che da esse spira o la
saviezza delle decisioni e provvedimenti presi. +ra laltro in esse si prescrive che -!uotiens nominatur in
officio divino [Pag. 21] illud salubre nomen .hesus Christus sive in orationibus sive in cantu, !uilibet
fratrum inclinare vel genuflectere teneatur0, similmente che -in !uolibet conventu nostre religionis in
vesperis et matutinis in diebus in !uibus peraguntur suffragia, commemorationem sanctorum Petri et
Pauli, prima oratio fiat seu commemoratio de &eata /irgine0. Comanda parimente che -in !uolibet
conventu nostre religionis immediate post antiphonam et collectam !uae dicuntur de gloriosa /irgine post
completorium per campanam maiorem fiat signum ad Ave aria, ad !uod signum omnes fratres humiliter
genuflectant Ave aria dicentes in honorem /irginis illibate0. Prescrisse altres2 che dallora in poi
lufficio divino, avesse sempre tre notturni( che lufficio della Conversione del %. P. Agostino fosse di rito
doppio( che nel principio delle ore canoniche si dicesse sempre il Pater ed Ae, che si dovesse il massimo
rispetto pel Capo della Chiesa, e tanti altri salutari dettami che sarebbe troppo lungo riferire. >a perdita
dei Regesti del suo generalato non ci d" la possibilit" di valutare tutta limportanza del suo governo
dell'rdine( ma considerata la grande ed universale stima in cui fu allora, come sempre, tenuto, possiamo
facilmente argomentare essere stato il medesimo il migliore che in !uei tempi si potesse desiderare.
.n !uesto mezzo la Chiesa, non meno degli altri stati, si trovava in sommo scompiglio( l#uropa !uasi
tutta sossopra( l.talia in ispecie era lacerata da intestine discordie, Roma ridotta un cadavere( lantico
amore per la %. %ede, se non spento, assai raffreddato( antichi e nuovi errori serpeggianti da ogni lato( il
Papato, rimosso dalla sua sede naturale, assai scosso e decaduto dalla sua grande altezza( in breve erano i
tempi pi torbidi che si siano mai conosciuti. *regorio <. vedeva !uesto male( per$ debole per natura,
era sempre incerto sul da farsi e prendere energiche risoluzioni. a la donna provvidenziale, %. Caterina
da %iena, corre da lui( gli addita Roma, lo sprona arditamente a lasciar la putrida corte di Avignone, gli si
fa Angelica condottiera, e partito il 37 settembre del 374; di col", il 34 di *ennaio entra in Roma in
mezzo a frenetici applausi del popolo. [Pag. 22] Non sopravvive egli a lungo a !uesto memorando fatto,
ed il 64 arzo del 374F, esortando i Cardinali ad esser concordi nel dargli un successore, !uasi presago di
gravi sventure, se ne muore. . sedici Cardinali presenti in Roma il 4 Aprile 374F entrano in Conclave(
grave discordia era tra loro circa la persona da eleggersi a successore di *regorio. .l Popolo Romano
temendo, e non senza !ualche ragione, che venisse eletto chi, rimpiangendo le cipolle d#gitto, avesse
ricondotta la %ede Apostolica sotto la schiavit di )araone, principia, al di fuori del Conclave, a
rumoreggiare, a consultarsi, a tener consigli, a chiedere ad alta voce che fosse eletto un Romano, o
almeno un .taliano. Ad uno di tali Consigli chiamato pur anco il *enerale degli Agostiniani,
&onaventura da Padova, e !uesti da uomo saggio e prudente, esorta il popolo di non preoccuparsi punto
se il nuovo eligendo fosse Romano od .taliano( esser necessario soltanto che chiun!ue fosse stato il nuovo
eletto e da !ualsiasi parte ne venisse, restasse in Roma, come a sua sede naturale, dove i pi vitali ed
onesti interessi della Religione lo richiedevano, e dove sarebbe stato assai pi convenientemente, anzich
il vederlo girovagare di citt" in citt", tutti poi si guardassero dal dire parole, dal far segni o fatti che
dimostrassero di far violenza o pressione sullanimo dei Cardinali, potendo per tal modo grandemente
variare il risultato dellelezione -8.. olte pi cose [Pag. 23] avr" certamente detto il P. &onaventura, ma
a noi soltanto !uesto pervenuto( pure dai brevi detti di lui non possiamo a meno dal far rilevare chei ci
si presenta !uale una mente eletta, di larghe vedute, non legata ai pregiudizi di partito( ma universale,
come universale era la Chiesa per il cui bene perorava, inculcando che il %enato dei Porporati fosse
lasciato onninamente libero nellelezione del supremo Capo della grande famiglia cristiana. # ?io avesse
voluto che !uel popolo se ne fosse stato !uieto ed avesse dato ascolto ai consigli del grande AgostinianoR
Ch forse non avrebbe poi dato appiglio ai mali intenzionati di misconoscere lopera loro. )inalmente i
Cardinali il d2 F Aprile 374F elessero a %ommo Pontefice, &artolomeo Prignano, che prese il nome di
Crbano /., Arcivescovo di &ari, uomo dintemerati costumi, dotto, esperto negli affari e amante della
santit".
8
?a molto tempo si parlava dovun!ue della necessit" di riformare i costumi della Chiesa. 1ualcuno dei
Papi antecedenti laveva tentato, ma erano stati semplici tentativi. .l rigido Crbano, non appena si vide
rivestito della suprema dignit", non pens$ che a !uesto( ma con zelo che parve eccessivo. . Cardinali,
specialmente francesi, menando vita piena di fasto, [Pag. 2/] furon da lui fortemente ripresi( onde offesi
al vivo, lo abbandonarono, e ritiratisi prima in Anagni e poi a )ondi, il d2 6J %ettembre dello stesso anno,
elessero un Antipapa, Roberto di *inevra, col nome di Clemente /... Allannunzio datone tutto il mondo
rest$ sbalordito, perch non si potea comprendere come !uegli stessi Cardinali che aveano pochi mesi
prima dato alla cristianit" un pontefice savio e giusto, cui aveano prestato i debiti atti di venerazione ed
obbedienza, da cui come sappiamo, oltrech da infiniti altri, dal nostro P. &onaventura -9., stando in
Roma aveano accettato benefici ecclesiastici e titoli Cardinalizi, [Pag. 20] e ritiratisi in Anagni, scrissero
!uale a vero legittimo pontefice chiedendo grazie e favori, con un atto tanto inconsulto attentassero
allopera uscita dallespressione unanime della loro volont". a la ragione era ovvia. #ssi non voleano
staccarsi dalle dolcezze terrene, dagli osceni e lauti convivi, dalla turpe simonia, e camminare con ?io.
#ssi vollero prestarsi ciechi istrumenti nelle mani del Re Carlo di )rancia, vollero contentare, !uantun!ue
alcuni di loro lo facessero con ripugnanza, la smodata ambizione del *inevrino, gettando per tal modo la
Chiesa nel lutto e nel pianto.

IIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII
-1. Cfr. AN?R#A *>'R.A, Monumenti dell2Uniersit/ di Padoa L373F935JEM, Padova 3FFF, ., p. E5F9
EEJ, ove per errore vien detto ?omenicano.
-2. Cfr. %hronicon Patainum AN?R#A# ?# *A+AR.% in ,erum Italicarum Scriptores, ediolani
347J, vol. </.., col. 635. Anche *aleazzo *ataro, padre di Andrea, nel suo %hronicon che pure
riportato nello %tesso /olume alla col. 637 scrive, -il !uale Acorpo del PetrarcaB fu portato dalla sua casa
dAr!u" sopra una sbarra con panno doro, e con baldacchino doro foderato darmellini. >a detta sbarra
fu portata add2 </. dottobre perfino alla chiesa dAr!u"( l2 vi fu fatto uno real %ermone da esser
&onaventura da Peraga, che fu poscia fatto Cardinale0.
-3. Cfr. CAN+T, Storia Uniersale, +orino 3FF4, /., p. 54F95FJ.
-/. Cfr. RA.NA>?., Annales )ccles., Romae 3;E6, </., allanno 374E, n. 4 ed F, e >C.*. +'R#>>.,
Secoli Agostiniani, /., p. 3EF93E8.
-0. Cfr. *>'R.A, Monumenti e luogo cit. .l P. &onaventura, forse anco prima di !uesto tempo erasene
tornato in patria. +rovo infatti che nellAprile del 374;, *regorio <. gli commetteva di promuovere al
magistero il P. ichele da &ologna, dello stesso suo 'rdine. #ccone la &olla, -*regorius #piscopus...
?ilecto filio &onaventure de Padua, 'rdinis fratrum heremitarum %ancti Augustini professori, sacre
+heologie agistro, salutem etc. /iri sacre lectionis studio dediti et in lege divina eruditi, Apostolici
favoris gratiam promerentur, eo!ue benignius decet honestis eorum desideriis annui, !uo e@ eorum
profectibus maior potest in ?ei #cclesia utilitas provenire. Cum ita!ue, sicut accepimus, dilectus filius
ichael de &ononia ordinis fratrum heremitarum sancti Augustini professor, !ui apud nos de religionis
zelo, vite, ac morum honestate, et aliis virtutum meritis multipliciter commendatur, diu cura facultatis
sacre +heologie, scilicet in Paduen., &ononien. et Parisien. studiis per longa tempora insudaverit,
librum!ue sententiarum in eodem studio &ononien. in domo fratrum dicti ordinis lector e@istens, per
!uin!uennium legerit, et alios multos actus fecerit, et in tantum in huKusmodi facultate profecerit, !uid in
facultate ipsa ad magisterium meruerit promoveri, pro parte ipsius ichaelis nobis fuit humiliter
supplicatum, ut ipsum ad honorem magisterii promoveri de benignitate Apostolica mandaremus, nos
ita!ue huKusmodi respective ichaelis supplicationibus inclinati discretioni tue per apostolica scripta
committimus et mandamus !uatenus eidem ichaeli infra duos menses a presentatione presentium tibi
facienda computandos, dummodo ipse per tuam et aliorum magistrorum dicti studii Paduani in eadem
facultate diligentem e@aminacionem ad hoc Ddoneus et sufficiens reperitus e@titerit, agisterii honorem
et docendi licentiam in eadem facultate, servatis constitutionibus /iennen. concilii et aliis solepnitatibus
consuetis, auctoritate apostolica largiaris, sibi!ue ut omnibus et singulis privilegiis, gratiis, et
e@emptionibus gaudeat, !uibus gaudent fratres dicti ordinis de dono gratie amplioris, ita tamen !uod e@
hoc prefatus ordo ad prestandum ali!uid eidem ichaeli pro suis e@pensis vel aliis necessariis ratione
dicti magisterii ultra !uod antea minime teneatur non obstantibus !uibuscum!ue privilegiis necnon
statutis, et consuetudinibus 'rdinis, Parisien. et Paduan. studiorum predictorum contrariis, iuramento,
confirmatione apostolica vel !uacum!ue firmitate alia roboratis etc. ?at. Avenione /... Oal. martii, anno
se@to0. L?ie 65 Aprilis 374;M, Cos2 nel Reg. /at. 7F4, fol. 3J3, epist. 585 e nel Reg. /at. 6F8, p. ;37b.
-5. .l nostro eruditissimo Panvinio nel suo %ommentarium rerum nostri "rdinis, Romae, apud Autonium
&ladum 3EE3, composto per ordine del P. R.mo %eripando LCfr. P#R.N., "no!rio Paninio e le sue opere,
Roma 3F88, pag. 336 e seg.M e posto insieme al corpo delle Costituzioni dell'rdine, edite dallo stesso
&lado, allanno 3744, settimo del Pontificato di *regorio <., scrive, -<>.., peractus est conventus noster
*eneralis /eronae, in Provincia archiae +arvisinae, die decima septima aiK( ubi post mortem agistri
3J
)ratris *uidonis *eneralis, decimus octavus nostri 'rdinis Prior *eneralis creatus est agister )r.
&onaventura Patavinus, provinciae archiae +arvisinae, !ui ordini nostro praefuit annis octo...0.
-6. Al f. 3EFv del cit. cod. 5F7 leggesi, -.nfrascripte sunt diffinitiones in capitulo generali /erone
celebrato, edite per reverendum magistrum &onaventuram de Padua priorem generalem ceteros!ue patres
diffinitores eiusdem capituli ordinis :eremitarum sancti Augustini Anno ?omini CCC><</.., in die
sancto Pentecostes, lecte, et promulgate die <</ mensis aii0.
-8. %+#)AN' &A>CN.', che nelle sue +ite de2 Papi Aignonesi, Parisiis 3;87, si studia a tuttuomo di
difendere lAntipapa Clemente /.., dette alla luce buona parte delle testimonianze giurate, raccolte dai
delegati di #nrico e *iovanni, Re di Castiglia, mandati da loro sul principio del 37FJ, affinch
investigassero da !ual parte fosse la verit" sul fatto dello scisma. Riportando la testimonianza del nostro
&onaventura da Padova il &aluzio ha !uanto appresso, -#@tat in codice :arlaeano depositio eius Adicti
&onaventuraeB super facto schismatis, in !ua cum se addictum esse partibus Crbani ostendat, modeste
tamen id facit. .mmo in primo articulo non obscure innuit violentam fuisse cupiditatem Romanorum pro
retinendo sommo pontificatu in .talia. %ic enim illic scriptum est, Post mortem ?omini *regorii Papae
Romani consilia tenuerunt !ualiter se haberent ut curia penes .taliam remaneret. #t !uidam ?octor
consulebat !uod fuissent nominati !uindecim boni Praelati de Roma et de partibus .taliae. %ed illud
consilium non habuit effectum. Postea tenuerunt aliud consilium. #t iste ?ominus Cardinalis, !ui tunc
erat *eneralis :eremitarum, fuit ibi vocatus, et di@it in consilio !uod videbatur sibi !uod Romani non
deberent curare utrum esset Romanus vel .talicus, solum supplicarent !uod Papa remaneret penes istas
partes .taliae propter consolationem Crbis et .taliae. %ed nescit !uem modum postea tenuerunt Romani.
Praedictus Cardinalis di@it etiam !uod Romani debebant esse contenti de !uocum!ue Pontifice,
undecum!ue esset( verumtamen !uod creato Pontifice poterant supplicare sanctitati suae ut placeret
eidem residentiam facere in civitate Romana, !uia honestius erat %ummum Pontificem residere in sua
sede !uam per civitates alias vagari. %ed nescit !uem modum postea tenuerunt Romani0. #t statim
additur, -.tem di@it eisdem Romanis praedictus Cardinalis !uod nullo modo dicerent verba nec facerent
facta seu signa praetendentia violentiam vel impressionem. Nam per ista posset electio variari0. Cos2 il
&aluzio nellopera citata alle col. 365J953.
-9. Anco !uesta testimonianza, come la precedente, riportata dal &A>CN.', l. c., p. 3383, ed la
seguente, -.tem di@it praedictus Cardinalis A&onaventura de PaduaB !uod dum Cardinales anti!ui essent
in Anagnia, ipsi scripserunt %anctissimo ?omino Crbano tam!uam vero et legitimo Papae pro beneficiis
impetrandis et aliis gratiis obtinendis. #t addit praedictus Cardinalis !uod !uidam venerabilis frater
&ernardus de )lorentia, &iblicus Parisiensis, de familia ?omini Ambasiensis di@it praedicto Cardinali
!uod dum ipse frater &ernardus suprascriptus esset in Anagnia, ubi erant Cardinales et ordinarunt
procedere sanctissimum ?ominum nostrum Crbanum, Cardinalis de >una, Cardinalis *landensis, !ui iam
acceperat titulum :ostiensem a %anctissimo ?omino Crbano, et !uidam alii Cardinales paraverunt se ut
venirent Romam ad pedes sanctissimi ?omini Crbani, sed impediti fuerunt ab aliis Cardinalibus, nec inde
recedere potuerunt0. .l &A>CN.' Losserva bene a !uesto proposito il *.*>., l. c., p. 634M, -che dalli
scrittori del partito di Crbano richiede maggior moderazione nello scrivere, non la tiene nel grado che si
converrebbe inverso di s2 eccelso Personaggio, !ual fu !uesto esimio Cardinale della cui testimonianza di
tal maniera favella, -%ed audaciae plenum est !uod legitur in depositione &onaventurae Cardinalis de
Padua, Cardinalem &ertrandum >atgerii meditatum ea tempestate secessionem a reli!uis Cardinalibus, et
rediturum fuisse ad Crbanum, nisi impeditus ab ipsis fuisset0. Come se egli trecento anni di poi avesse
meglio potuta sapere una risoluzione presa e non effettuata da !uesto Cardinale detto comunemente di
*landeve( il !uale certo, pel testimonio dello stesso &A>CN.', essere stato lultimo dei Cardinali
oltramontani a staccarsi da Crbano, di !uello potesse saperla il Cardinale di Padova, che allora in Roma
viveva, e ne d" fede giurata. a appo !uesto Autore tutto !uello che adducesi a favore di Crbano falso,
troppo ardito, e temerario( ove con tutta sicurezza si dee dar fede a !uelle testimonianze che sarrecano a
pro di !uella di Clemente0.
(AP. IV
%o ,4i,3a > di4<iarato. +era di !. (aterina da !iena +er attenuarne g*i e22etti. Per 4on,ig*io di
4ote,tei i* P. Bonaventura > 4reato (ardina*e. Ri4eve *ettere da**a ate,,a !anta. I* nove**o (ardina*e
+redi4a in !iena a 2avore de* vero Pa+a. E& 4en,urato e +rivato de* genera*ato de**&rdine
da**&anti+a+a (*e3enteB 3a *&rdine ri4ono,4e *ui +er vero ,uo 4a+o 3entre *o regge +er 3e;;o de&
,uoi Vi4ari $enera*i.
[Pag. 20] .n s2 dolorosa calamit" per$, forse nessuno sent2 pi acerbo dolore dellangelica Caterina da
%iena. Costei, vero miracolo di santit" e di fortezza, dopo essersi fatta angelo di pace tra le citt" italiche
avvezze a lacerarsi con guerre fratricide, dopo aver additato al suo secolo le piaghe di cui incancreniva,
atterrito gli empi, fatto vergognare i viziosi, acceso della vera carit" potenti ed umili, non appena,
piangendo, vide la chiesa precipitata nello scisma, come Cherubino si pone al fianco del vero Pontefice, e
33
lo sostiene col pi valido fervore -1.. #lla fulmina gli scismatici, ammonisce gli erranti, corrobora i
deboli, rafferma i vacillanti, chiama a raccolta tutti i buoni per porli a servizio e sostegno di Crbano -2..
%e !uesti fosse stato pi moderato, [Pag. 25] se allingegno e allo zelo avesse accoppiato un tatto pi fine,
se avesse ascoltato immantinente i consigli della &enincasa, di nominare cio subito -una buona brigata
di Cardinali0, lo scisma, che, da !uando Clemente / aveva piantata la sua sede in )rancia, pendeva sopra
il capo della Chiesa, e che sotto Crbano / e poi sotto *regorio <. minacciava gi" di scoppiare, si sarebbe
forse evitato. a egli nol fece, e cos2 avvenne !uel che si sa. )inalmente costrettovi dagli eventi il d2 6F
%ettembre 374F, dimorando presso %. aria in +rastevere ne cre$ il rilevante numero di ventinove -3., e
tra essi, [Pag. 26] alcuni dicono a persuasione della stessa %anta, il nostro &onaventura da Padova, come
uomo di gran senno, di specchiata fama, provato nel governo degli uomini, di costumi illibati, facondo nel
parlare, e del cui consiglio lo stesso pontefice avrebbe potuto grandemente giovarsi. #ra egli fuori di
Roma, alcuni dicono in Padova, altri a )irenze -/., !uando ne ebbe notizia. >angelica Caterina ben tosto
a lui scrisse una lettera esortandolo ad esser colonna ferma e stabile di %. Chiesa esaltando la verit" e la
fortezza, virt che si ac!uistano mediante lumilt" e lamore nel conoscimento di s medesimi e della
bont" di ?io e suoi benefici verso di noi. # luomo, indi prosegue -!uanto diventa forte, carissimo Padre=
+anto, che n demonio, n creatura el pu$ indebolire, mentre chegli sta unito con la sua fortezza, e da
!uesta fortezza neuno el pu$ separare, se egli non vuole. )anno le battaglie, e molestie del mondo
indebolire !uestAnima= Certo no, ma pi e molto maggiormente se ne fortifica, perch elle sono cagione
di farla fuggire con pi sollecitudine alla fortezza sua, et anco si prova lamore chella " a ?io, segli
amore mercennaKo, o no, cio chella ami per proprio diletto, e non la indebiliscono le Creature con le
molte persecutioni, ingiurie, strazK, e rimproveri, scherni, e villanie, ma molto maggiormente la fanno
levare da ogni amore delle Creature, fuora dal Creatore, e fannola provare nella virt della patientia. [Pag.
28] Adun!ue neuno che la possa indebolire, se non !uando lComo vuole, separando s dalla sua
fortezza in !ualun!ue stato lComo si sia, che n stato, n tempo ci tolle ?io, perocch egli non
accettatore delli stati, n de luoghi, n de tempi ma solo del %anto, e vero desiderio. Adun!ue voglio, che
voi siate una colonna forte, ferma e stabile, fortificandovi nelle vere e reali virt nel cognoscimento di
voi, acciocch pienamente potiate adoperare nella %anta Chiesa !uello, perch voi siete posto, che se nol
faceste, vi sarebbe molto richiesto da ?io( e !uanta confusione sarebbe nellultima estremit" della morte
dinanzi al %ommo *iudice, al cui occhio neuno si pu$ nascondere, perocch el minimo pensiero del
Cuore gli manifesto. ' carissimo Padre, non dormiamo pi, che siamo al tempo della vigilia, ma con
affocato desiderio cognosciamo noi, e lavoriamo nel *iardino della %anta Chiesa, ognuno secondo gli
dato a lavorare per onore di ?io, e salute delle anime, e reformatione della %anta Chiesa, e per
accrescimento della verit" di Papa Crbano /. vero %ommo Pontefice, con una vera umilt" e patientia,
reputandoci degni della pena, e fatica, e indegni del frutto, che seguita dopo la pena, anneghiamo la
propria perversa volunt" nel sangue di Cristo Crocifisso, e seguitiamo la dolce dottrina sua. Altro non vi
dico, permanete nella %anta, e dolce dilettione di ?io. Uesu dolce. Ues amore0 -0.. >e assennate
espressioni di !uesta nobilissima lettera, non potevano certo riuscire discare al nostro &onaventura, che in
tutto pensava con la mirabile &enincasa( e se egli ne facesse tesoro, sono bellamente ad attestarlo le
testimonianze che saremo per riportare, dalle !uali evidente riluce la sua costante ed immutata fede ad
Crbano. Non improbabile che allo stesso tempo ricevesse da !uesti ordine di recarsi a %iena, perch
trovo nel *igli Ll. c., p. 63E93;M il !uale allega le testimonianze del +omasi, LIstoria di Siena, Part. ...,
testo a pennaM e di Angelo di +ura di *rasso Litem testo a pennaM chegli da Cardinale il E )ebbraio 3748
si rec$ l" -mandatovi da Crbano a por fine allaffare della restituzione di +alamone... e che in [Pag. 29]
?uomo predic$ al popolo a favore della legittima elezione di !uel Pontefice, dal che vedesi esser falso ci$
che leggesi nell'ldoino di !uesto Cardinale ove dice che %ardinalis renuntiatus numquam ,oma
discessit. %e non si volesse dire, che prima di allora non si portasse a !uella citt", e che in passando per
%iena vi si fermasse ad eseguire gli ordini del Pontefice, che erano sopra laffare di +alamone. /i predic$
pur egli, come testificano i due storici test citati, sopra la legittima elezione di Crbano( non perch !uella
citt" si tenesse a parte contraria, essendosi mantenuta sempre nel partito di !uel Pontefice, cui anche
mand$ Ambasciatori..., ma forse perch non ondeggiassero in !ualche ambiguit"0.
.l Card. &onaventura, venutosene indi a Roma, ben tosto principi$ a sentire i fulmini dellAntipapa
Clemente. 1uesti infatti, dalla stessa citt" di )ondi, pochi mesi dopo la sua elezione sacrilega, da accusato
si fece accusatore, da reo giudice( ed in data dei 6 arzo 3748 sped2 una bolla in cui non saprei che cosa
pi stigmatizzare se limpudenza delluomo o la mala fede. .n essa, per !uanto riguardava lelezione di
Crbano, accusava il popolo romano di violenza, i cardinali elettori, tra i !uali si trovava ancor lui, dei
miseri tapini incoscienti del loro operato, il Prignano, estraneo alle loro deliberazioni, un intruso, un
uomo pestifero -5.. %otto la stessa data poi ne pubblicava unaltra nella !uale pigliava di mira tutti i
Cardinali creati da Crbano, li vituperava nel modo pi indegno, e li citava a comparire innanzi a lui per
essere puniti dei loro demeriti. +ra !uesti metteva tra i Capo9lista il nostro &onaventura, sol reo di aver
accettato laltissima dignit" dal proprio e legittimo Pastore -6.. [Pag. 37] # sembra che laver costui di
36
rincontro assai gli turbasse i sonni, perch con altra bolla dei 3F %ettembre dello stesso anno, si studi$ di
metterlo in pessima vista innanzi a tutto l'rdine #remitano, eleggendo a Priore *enerale del medesimo,
un aestro di &asilea, certo ). *iovanni .ltalinger. Ne riferisco il testo, -Clemens... ?ilecto filio .ohanni
de &asilea fratri 'rdinis heremitarum %ancti Augustini magistro in theologia Priori prioratus generalis
dicti 'rdinis salutem et apostolicam benedictionem. .nter solicitudines varias et diversas nobis... Cum
ita!ue prioratus generalis 'rdinis heremitarum %ancti Augustini propediem vacavit et adhuc vacare
noscatur pro eo !uod ini!uitatis filius et perdictionis alumpnus &onaventura, !ui malaventura potius
vocari meretur, olim prior generalis dicti 'rdinis, in reprobum sensum ductus, diabolico imbutus consilio,
illi viro pestifero &artholomeo olim &arren. Archiepiscopo a tempore !uo idem &artholomeus per
notoriam intrussionem et violenciam manifestissimam Romani populi sedem apostolicam occupaverit et
occupat, adhesit continue prout adhuc et de presenti adheret notorie et ab eodem intruso succensus
ambitionis ardore, statum superbum anticardinalatus assumpsit, propter !uod et alia dicti &onaventure
demerita ipsum &onaventuram dicto prioratus generalis officio privavimus et declaravimus esse privatum
ac per presentes etiam auctoritate apostolica declaramus. Nos ad ea !ue statum et conservationem dicti
'rdinis... etc. ?atum Avenione <./ Oal. 'ctobris, pontificatus anno primo0 -8.. [Pag. 31] a non basta,
lantipapa, ripetendo sempre lo stesso ritornello, insieme agli altri Cardinali, lo cit$ ancora e lo scomunic$
con altre &olle dei 6 arzo 37FJ -9., dei 3E arzo del 37F3 -17., e dei 7 'ttobre 37F6 -11.. Non sembra
per altro che lescandescenze ed i fulmini dellAntipapa Clemente dovessero commuovere gran fatto
lanimo forte del Cardinale di Padova, sicuro, comera, di difendere nella causa di Crbano la verit" e la
giustizia( anzi se non avesse avuto trafitto il cuore al doloroso pensiero di vedere la Chiesa scissa e
desolata, con la perdizione dinnumerevoli anime, appunto per opera di chi lo malediceva, !uei fulmini lo
avrebbero fatto al certo sorridere. #d una nota di buon umore gli avr" certamente suscitata la &olla, con
cui da Clemente veniva privato dellufficio del generalato dell'rdine, conoscendo ben egli !uanto i suoi
sudditi riverissero Crbano, la sua persona, e gli ordini che egli impartiva a tutti per mezzo dei suoi /icari
*enerali ). )ilippo da antova e ). Nicola dellAmatrice -12.. %appiamo infatti dalle nostre cronache
che, salva una trascurabile eccezione di !ualche defezione, lintero 'rdine Agostiniano riconobbe per
vero Pontefice Crbano, e l.ltalinger per il breve tempo in cui fu *enerale di Clemente, [Pag. 32] lo fu
senza sudditi. #gli pertanto, fidente della sua buona coscienza, non pensa che a governare con amore,
rettitudine e somma prudenza i suoi religiosi ed a prestare servigi alla Chiesa.
IIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII
-1. %i consultino tutti gli storici della Chiesa ed in ispecie il RA.NA>?., An. )ccles., </.., Romae 3;E8,
allanno 374F9FJ( 'R%., Stor. )ccles., Roma 3FE3, vol. 7F, pag. 4F e seg.( R':R&AC:#R, Stor. Uni.
della %hiesa, versione .tal., ilano 3FE5, vol. 63, lib. F3( PA%+'R, Storia dei Papi, +raduzione .tal. del
&enedetti, +rento 3F8J, vol. ., pag. 88 e seg.( le 'pere della stessa %. Caterina edite dal *.*>. nel 34J4
ed A>)'N%' CAP#C#>A+R', Storia di S. %aterina da Siena, )irenze 3F;7, lib. FH e 8H.
-2. .l *.*>., o. c., .., pag. 7;;9743 riporta due >ettere di Crbano con le !uali, a persuasione di %.
Caterina, chiama a Roma diversi servi di ?io tutti discepoli della %anta. #lla stessa poi con diverse lettere
chiamava con viva sollecitudine )r. *uglielmo )lete, .nglese, )r. Antonio da Nizza, )r. Andrea da >ucca e
)r. Paolino da Nola, tutti e !uattro dell'rdine #rem. di %. Agostino, dimoranti nelle solitudini di >ecceto
presso %iena, o poco lontani, e suoi amatissimi discepoli. >asciassero, diceva loro, la pace e la !uiete dei
monasteri e corressero a difendere, la dolce %posa di Cristo posta ora in s2 grandi angustie e tribolazioni,
-che per sovvenirla, indi proseguiva, da escire dal bosco e abbandonare s medesimo, vedendo che si
possa far frutto in lei non da stare, n da dire, io non avrei la pace mia, che da poich ?io cha data
grazia daver provveduto alla %anta Chiesa duno buono e giusto Pastore, el !uale si diletta de %ervi di
?io, e vuolli a s, e attende di poter purgare, e divellere i vizii, e piantare le virt senza alcun timore
duomo, perch come uomo giusto e virile si porta, noi altri el dobbiamo sovvenire, avvedrommi, se in
verit" abbiamo conceputo amore alla reformazione della %anta Chiesa, perocch sar" cos2 in verit".
%eguirete la volont" di ?io e del /icario suo, escirete dal bosco e verete ad intrare nel campo della
battaglia( ma se voi non il farete, vi scordarete della volont" di ?io, e per$ vi prego per amore di Cristo
Crocifisso, che tosto ne veniate senza indugio alla richiesta, che il %anto Padre fa a voi, e non dubitate di
non avere del bosco, che !ui " de boschi e delle selve. %u carissimi figlioli, e non dormite pi, che tempo
di vigilia. Altro non vi dico. Permanete nella santa e dolce dilezzione di ?io. Ues dolce, Ues amore. .n
Roma a d2 </ di ?icembre CCC><</...0. Cfr. il *.*>., l. c., pag. 47E, lett. 364. 1uesto scriveva
pure nella lettera 37J ed in altre. %arebbe da scrivere un bel volumetto intorno ai religiosi Agostiniani
discepoli della %erafica Caterina ed allopera loro spiegata al bene della Chiesa, ed io mi auguro che ci$ si
faccia da !ualcuno dei nostri. Per ora mi basta dire che !uei servi di ?io corsi a Roma molto
sadoperarono per la causa di Crbano, assistendolo sino alla sua morte.
-3. %crive il *A+AR' nella citata %ronaca Pataina, p. 6;5, allanno 374F, -Passato il sopraddetto
termine dato per Papa Crbano /. al Collegio dei Cardinali di )ondi, subito fu col resto dei suoi Cardinali
a consiglio, e deliberarono fra di loro di fare altri Cardinali e ne cre$ 6F di pi nazioni, ma la maggior
37
parte italiani, tra i !uali ne fece due )rancesi, due .nglesi, due %pagnoli, uno 'nghero, !uattro Romani,
!uattro )iorentini, tre /eneziani, uno Padovano A il nostro &onaventuraB, un Perugino, due >ombardi e
sei Napolitani. # tale elezione fu fatta in Roma con gran processione e festa per tutto il popolo e simile
per tutte le terre della Chiesa( e !uesto fu alli 68 di settembre del detto millesimo L374FM0. Cfr. ancora P.
C'RRA?' #C&#>, $ierarchia %atholica medii aei, onasterii 3F8F, p. 66. . cardinali creati da
Crbano furono 68( ma alcuni non accettarono.
-/. +ra !uesti il *.*>., "pere di S. %aterina da Siena, vol. .., p. 63E.
-0. Cfr. il *.*>., l. c., p. 636.
-5. 1uesta &olla inc., Gregem Dominicum, in pergamena con bollo plumbeo di Clemente, e fin.,
-?atum et actum in civitate )undorum in palacio apostolico in !uo personaliter residemus, /. non.
arcii, anno ?omini millesimo trecentesimo septuagesimo nono. .ndictione secunda, pontificatus nostri
anno primo0. G nellArch. /at. nellArm. ?., fasc. ., ?iv. ., n. ;.
-6. 1uesta &olla data Ad perpetuam rei memoriam. .nc., Pastoralis o!!icii nos cura solicilat. .n essa
ecco !uanto scritto del nostro &aduario, -:uic nefario anne@us est cumulo frater &onaventura nomine
sed malaventura effectu, ordinis heremitarum ac dicti ordinis generalis minister, !ui tDrannicam
impressionem adeptus, ut multorum fidedignorum religiosorum dicti 'rdinis concors habetur relacio, !ui
nobis et nonnullis e@ venerabilibus fratribus nostris sepius retulit istum &artholomeum virum
nephandissimum sedem Petri notorie et ne!uiter occupare0. >a &olla fin., -?atum et actum )undis, /.
nonas marcii, pontificatus nostri anno primo0. G nellArch. /at. Arm. ?., fasc. ., ?iv. ., n. antico 37,
moderno 34.
-8. Cfr. Reg. Aven. Clem. /.., /ol. 3E, fol. 5;J.
-9. 1uesta &olla .nc., Dum cum pesti!er Bartholomeus de Prignano, e fin., -?atum Avenione, /. non.
artii, pontif. an. ..0. G nellArch. /at. Arm. ?., )asc. ., ?iv. ., n. E.
-17. 1uesta &olla inc., Inter cetera, e fin., ?at. Avenione .dibus artii, Pont. an. ...0. G nellArchivio
/at. nelle iscel. dellan. 37FJ9F3 in una cassetta.
-11. .nc., %um dudum Apostolica Sede, e fin., -?atum et actum Avenione / Non. 'ctobris, Pont. an. ....0.
G nella stessa cassetta miscel. dellan. 37FJ9F3.
-11. >#P'>. in %atalogo %apitulorum et Priorum Generalium in appendice al &ollario dell'rd.
Agost., Roma 3;6F, p. 784, scrive a !uesto proposito, -Propter schisma Clementis /.. non est
congregatum capitulum generale us!ue ad annum 37FE. Recensentur Rectores interim triennales in
'rdine Philippus antuanus et Nicolaus Amatricensis, !uos &onaventura gravioribus negotiis occupatus,
de mandato Pontificis, /icarios suos nominavit0.

(AP. V
(u*tura de**&Ita*ia nei ,e4. AIII e AIV. I* (ard. Bonaventura > in4ari4ato di ordinare g*i ,tatuti e g*i
,tudi teo*ogi4i ne**e #niver,it: Ita*iane. Predi4a in !. Pietro +re,ente i* Pa+a. @ ,+edito %egato
Ponti2i4io in Po*onia e %ituania. !uo a+o,to*ato in =ue**e regioni.
[Pag. 32] >.talia nei secoli <... e <./ si distinse sopra le altre nazioni per un ardore febbrile di
rinnovamento sociale e di cultura. %. +ommaso, %. &onaventura, #gidio Colonna, ?ante, Petrarca,
&occaccio, Coluccio %alutati, e cento altri veramente sapienti, aveano detto al loro secolo, Avanti,
cammina. >e principali citt" italiche, con slancio !uasi simultaneo, eressero famose Cniversit", che ancor
oggi formano il vanto del nostro incivilimento. Nel tempo per altro di cui trattiamo era subentrato in esse
un certo decadimento, ed Crbano, !uantun!ue dibattuto tra le terribili angustie dello scisma, ebbe pur
campo a pensare di rialzarne il prestigio. Commise pertanto al nostro &onaventura e ad altri due
Cardinali, ?omenicano luno e )rancescano laltro -1., il delicato compito di redigere savie leggi, affine
di coordinarle ad un unico indirizzo, e ricondurle alla loro originaria grandezza. %econdo laccurato
#rrera essi compirono il loro mandato sul finire del 37F3, poco dopo cio che Crbano ebbe emanata la
&olla dinvestitura del regno di Napoli [Pag. 33] a favore di Carlo di ?urazzo, in fin della !uale si firma
altres2 il nostro &aduario nel modo seguente, )go #r. Bonaentura tit. S. %ecilie presb. %ard. subscrib.
%embra che egli non conoscesse riposo, ed anco da Cardinale non tralasci$ di predicare la parola divina.
Pietro AmelD, suo confratello e contemporaneo, %agrista Pontificio e /escovo di %inigallia, ci fa sapere
infatti che nella festivit" della Cattedra di %. Pietro, mentre il Papa Crbano /. pontificava nella &asilica
del Principe degli Apostoli, il Cardinale &onaventura predic$ per la circostanza -2..
Cn avvenimento di grande importanza, e che dovea grandemente allietare la Chiesa, veniva intanto
maturandosi. orto >udovico dAnKou, Re di Cngheria e di Polonia, lasci$ eredi del trono due figlie
aria e >udovica o #dvige. %igismondo, ?uca di &randeburgo, pretendeva aria in isposa, *uglielmo,
primogenito di >eopoldo ?uca dAustria, aspirava alla mano della bellissima #dvige.
%i venne a contesa per la successione( ma i Polacchi mal soffrendo un Principe tedesco ed avendo
pubblicamente dichiarato di non accettare per loro Regina se non !uella che avesse promesso di dimorare
35
permanentemente in Polonia, la secondogenita #dvige, per tagliar corto, rinnunzi$ al prediletto del suo
cuore per isposare .agellone gran principe di >ituania, e convertire lo sposo e !uel paese al cristianesimo
col martirio delle proprie affezioni. .agellone nel sacro fonte prese il nome di /ladislao, e con tale ardore
abbracci$ il cristianesimo, da farsene egli stesso zelantissimo propagatore. .n breve egli estirp$ il
paganesimo dalla >ituania ed a torme gli abitanti ricevettero il santo battesimo. Ci$ avvenne verso il
37F4. /ladislao prese il titolo di Re di Polonia, e la Regina, narra Andrea de *ataris, -scrisse e mand$
suoi Ambasciatori al %ommo Pontefice ACrbano /.B pregando sua %antit", che ci$, che ella avea fatto in
augmento et utile della %. )ede di Cristo, fosse contento di laudare, [Pag. 3/] e con dispensa dichiarare,
che fosse stabile e bene fatto. # cos2 andarono gli ambasciatori et oratori, dal %ommo Pontefice con
grandissima amorevolezza ricevuti, il !uale intesa la mirabile opera et il valoroso animo delle Regine, il
tutto approb$ ottimamente per benissimo fatto, et a confermazione del tutto mand$ per >egato in !uelle
parti il Reverendissimo Cardinale )rate &onaventura della nobile prole di !uelli da Peraga della citt" di
Padova, huomo di !uel tempo dottima e santa vita, e di grandissima dottrina, il !uale fu dal Re e dalla
Regina di Polonia con ferma fede e divozione ricevuto, et in nome del Pontefice confermato il
atrimonio, e !uanto era fatto. # poi in tutto il paese messe assai uomini di santa vita ad ammaestrare
!uelli che erano fatti cristiani sulla fede di Cristo, et altri a battezzare !uelli che mancavano( e battezzossi
tutta Russia, >ituania e Polonia, che da !uel tempo in !ua sono state sotto il reggimento et obbedienza
della %acrosanta Romana Chiesa. )ece il detto Cardinale in !ue paesi molti /escovadi, Abbazie, Priorati,
et altri benefizii, i !uali celebravano il %anto Cfficio di ?io. ?opo !uesto il detto Cardinale riconcili$
insieme le due sorelle Regine, e %igismondo con tutto il paese, et ivi stette fino che piac!ue al Papa0 -3..
>abate *irolamo +iraboschi a !uesto proposito scrive, -Cno storico contemporaneo e padovano, !ual
era il *ataro, un testimonio certamente assai autorevole. Nondimeno io non posso a meno di non restare
al!uanto dubbioso sulla verit" di un tale racconto. Niun altro storico, chio sappia, ne ha fatto parola( e gli
scrittori polacchi chio ho potuto vedere, e singolarmente il Cromero e il ?lugosso, nulla ci dicono di tale
ambasciata( anzi !uesto secondo scrittore riporta un &reve scritto da Crbano /. lan. 37F4 a /ladislao re
di Polonia, in cui rallegrandosi con esso lui de felici progressi che alla religion cristiana procurati avea
ne suoi regni, di esserne stato avvertito dal vescovo di Posnania a tal fine spedito da !uel sovrano a
Roma L$ist. Pol. l. 3( ad an. 3456M( e del Card. &uonaventura [Pag. 30] non dice motto. a per altra
parte mi sembra impossibile che il *ataro abbia potuto sognare a tal segno, o fingersi interamente un fatto
di tal natura0 -/.. Che il *ataro non sognasse n fingesse ce ne fornisce una prova *iuseppe /edova, il
!uale del nostro Cardinale riferisce che dalla Polonia se ne pass$ in Cngheria -come abbiamo da alcune
indulgenze concedute dal Peraga in Neustadt nellAustria, soggetta in !uei tempi allArcivescovo di
%alisburgo0 -0.. >e !uali indulgenze ei forse concesse nel suo ritorno in .talia. >a testimonianza del
/edova, per vero dire, se non fosse suffragata da !uella di altri autorevoli scrittori, non sarebbe forse
valsa a distruggere il dubbio mosso dal +iraboschi, perch il /edova non ci addita le fonti da cui egli tolse
la sua notizia. a due storici moderni della Polonia riportano intorno alla legazione del &aduario presso il
re /ladislao tali documenti da togliere e distruggere ogni dubbio in proposito. G da notare intanto che il
Cardinale &onaventura nel )ebbraio del 37FF non si era mosso per anco da Roma. Ci$ si raccoglie dalla
seguente testimonianza del citato "rdo ,omanus, p. EE3, di onsignor AmelD, che per essere %agrista di
Crbano /., e forse presente a !uanto narra, ha unindiscussa autorit". #gli adun!ue ci dice, -Anno
CCC><<</... pontificatus domini Crbani se@ti, in ecclesia sanctae ariae +ranstiberim fuerunt
factae obse!uiae pro imperatore. .n issa Papa interfuit cum cappa lanea... .tem nota !uod anno eiusdem,
die ercurii nona )ebruarii, omnes cardinales !ui tunc erant in alma Crbe, in %ancta aria +ranstiberim
in parva capella et secrete in missa sua communicaverunt de manu sua primus dom.nus cardinalis de
AlenVonio, *radensis, inor, +eatinus, Corsiensis... Paduanus Augustinensis0.
>anno antecedente era giunto in Roma il /escovo di Posen ?obrogost, inviato del re /ladislao, e
ricevuto onorevolmente [Pag. 35] da Crbano erasene ripartito con la lettera pontificia, Gaudemus in
Domino, !ili charissime.... Dat. Perusii 7+ 8al. Maii Ponti!icatus anno decimo, riportata dal ?uglos
citato dal +iraboschi. >anno 37FF Crbano mandava il Card. &onaventura in Polonia latore di altre due
lettere Pontificie del 3 arzo e 36 Aprile, e mentre con la prima il %ommo Pontefice si congratulava col
re /ladislao della conversione dei >ituani e di tutto il bene che tanto da lui !uanto dalla Regina era stato
fatto, con le seconde si stabiliva amicizia e concordia perpetua tra i re di Polonia e la corte romana, e
davansi disposizioni per la fondazione del /escovato di /ilna. *iunto col" il Cardinale legato del Papa si
adoper$ a tuttuomo per stringere in lega /ladislao col *ran aestro dei Cavalieri della croce( e,
condotto a termine !uestaffare, con prudenza e sagacia di esperto diplomatico, il 6 Agosto 37FF concluse
una tregua, preludio di pace, tra il Re di Polonia e %igismondo Re dCngheria -5.. . beni che risultarono
dalla sua azione pacificatrice furono tali e tanti che !uei popoli per molto tempo ne sentirono i pi salutari
effetti.
IIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII

3E
-1. .l PAPA?'P'>. nella cit. Storia dell2Uniersit/ di Padoa, .., p. 3E4, dice al proposito -Pontifici
vero e@ +heologica doctrina A&onaventuraB tanti habitus, ut scholarum theologicarum per .taliam
censuram illi commiserit, !ua integerrime functus est !uoad vi@it0. Anche il *AN?'>)' nel luogo
citato ci dice, -%imul cum duobus aliis Cardinalibus 'rdinis ?ominicani et )ranciscani e@ Pontificia
commissione %cholis +heologicis Cniversitatum .taliae leges praescripsit0( e lAbbQ )#R#+, #acult- de
.heologie de Paris et ses Docteurs les plus cel9bres, Paris 3F8;, ..., p. EJ5, dice lui, -il fut, en cette
dernire annQe, envoDQ comne nonce en :ongrie et adKoint lannQe suivante " deu@ cardinau@, lun
dominicain, et lautre franciscain, pour statuer sur les Qtudes thQologi!ues des CniversitQs d.talie0.
-2. Cfr. P#+R. A#>P, )piscopi Senogalliensis "pus cui titulus: "rdo ,omanus in A&.>>'N9
*#R/A.%, Museum italicum, >utetiae Parisiorum 3;F8, .., p. 5;3.
-3. Cfr. CRA+'R., ,erum ital. Scriptores, /ol. </.., col. EJ7.
-/. Cfr. +.RA&'%C:., Storia della Lett. Italiana, /enezia 3F67, +omo /, Parte ., p. 634.
-0. /#?'/A, Biogra!ia degli Scrittori Padoani, Padova 3F7;, /ol. .., sotto il cognome Peraga.
-5. Cfr. WAP'W%O., D;ie<e = pr;e>lad;ie M. Malino=s>iego, +. ., p. ;4( OAR'>A %NAUN'C:P,
?ad=iga i ?agiello, 346@A3@34, "po=iadanie histor*c;ne, >X$X 3FE;, +. ..., p. EE( %NCU%O., D;ie<e
Pols>i, OraYoX 3F85, +. .., dellopere complete, p. 38967.

(AP. VI
"orna a Ro3a e, +er4<> di2ende i diritti de**a (<ie,a, > u44i,o da o44u*ti ,i4ari di ?ran4e,4o
(arrara. Du99i de* "ira9o,4<i ,u =ue,to 2atto. $iovanni Ero*i 4on2uta ta*i du99i. !i ,ta9i*i,4e i*
te3+o +re4i,o de**&avvenuto a,,a,,inio.
[Pag. 35] %ul finire adun!ue del 37FF, oppure nei primi mesi dellanno seguente, dopo aver compita tanta
onorata missione, il &aduario tornossene a Roma( ma vi trov$ la morte. &ernardino %cardeoni, verso la
met" del secolo </., seguendo !uanto lasciarono scritto nel secolo a lui precedente *iacomo )ilippo da
&ergamo nel suo Supplementum %hronicarum -1., Artaman %chedel nelle sue [Pag. 36] %ronache initii
mundi -2., *iovanni +ritemio nel suo libro de Scriptoribus )cclesiasticis -3. ed altri, intorno alla morte
del &aduario scrive !uanto appresso, -.s fuit vir integerrimae vitae, et ecclesiasticae libertatis patronus
constantissimus( utpote !ui nihil veritus sit, pro tuenda ecclesiae libertate )rancisco Carrariensi, tunc
civitatis nostrae Principi, sese opponere, et postulationibus, !uanta poterat animi constantia, et vi rationis
obsistere. 1uamobrem Carrariensis vehementer commotus, procuravit per occultos sicarios Lid enim
pleri!ue suspicati suntM ut &onaventura, tantae praestantiae vir, Romae impie et per !uam nefarie
occideretur. .s enim sagitta occulto per pontem sancti Angeli missa, immaniter transfi@us occubuit, ita
occulto ut ne!ue de homicida, ne!ue de tanti sceleris authore, pro certo !uic!uam sciri potuit0 -/..
Considerando il motivo per cui il &aduario sub2 una morte tanto violenta, luniversalit" degli scrittori
che si occuparono di lui non dubitarono di metterlo nel numero dei martiri, -Cum Carrariensi ?omino pro
tuenda #cclesiae libertate resisteret, eo procurante per occultos %icarios, Romae sagitta transfi@us,
martDrio coronatus est0, cos2 essi generalmente si espressero. Pure il +iraboschi anco su !uesto fatto
mosse le sue dubbiezze dicendo di non potersi convincere dellautenticit" della morte violenta del nostro
Cardinale, come sopra dallo %cardeoni narrata, 3H perch non trovava indizio alcuno di turbolenze, che
per le cose ecclesiastiche si risvegliassero da )rancesco Carrara, il !uale era troppo occupato in continue
guerre per pensare a tali cose( 6H perch non vedeva tra gli scrittori di !uei tempi memoria alcuna di un tal
fatto( [Pag. 38] 7H perch non credeva Crbano uomo tanto !uieto da non menar rumore per luccisione di
un suo cardinale. A convalidar poi i suoi dubbi egli arreca la testimonianza di Paolo Cortese, il !uale nella
sua opera de %ardinalatu 3. ., p. 7F, scrisse del Peraga le seguenti parole, -Nec minus acute &onaventura
Patavinus est in sententiarum selectu enodando versatus, !ui reipublicae tuendae causa Patavi est sagitta a
arsilio +Dranno confi@us0. 'sserviamo subito che lo scopo del Cortese non era di far della necrologia o
narrar fatti( ma !uello di mostrare !uali debbano essere le virt che necessario risplendano in un
cardinale, confermando la sua tesi con esempi( e !uindi non fa meraviglia se lo scrittore, avendo forse
letto nel /olaterrano -0. essere il &onaventura vissuto sotto *iovanni <<.. ed ucciso per difendere la
libert" ecclesiastica da un Principe Carrarese, che ai tempi di !uel Papa era appunto il famoso arsilio,
non curandosi di accertarsi se tale notizia fosse vera o falsa, incorresse in gravissimi errori storici. Anco
infatti i poco eruditi nelle storie patrie sanno benissimo che arsilio Carrara tenne la signoria di Padova
dal 3765 al 377F, anno in cui mor2, !uando il nostro &onaventura aveva appena cin!ue anni, epper$
ignaro delle cose pubbliche. i sembra !uindi difficile che arsilio, gi" morto, potesse cin!uantanni
dopo uccidere il Peraga. # fa meraviglia come il +iraboschi di ci$ non si accorgesse. ?altra parte sembra
che lo stesso Cortese volesse correggere in !ualche modo i suoi errori scrivendo altrove del medesimo
porporato, -:ic doctrinae sanctitatem adiecit, ut pro artDre fere colatur, a Carrariensi Principe sagitta
confi@us cum #cclesiae libertatem contra tDrannos tueretur0. .noltre osserva bene al proposito l#roli, -.l
+iraboschi come correttore di notizie stimabile( ma come critico spesso sdrucciola( ed anche in !uesto
3;
luogo gli accade. Primieramente Paolo Cortese non fu solo a fare !uesto racconto( innanzi a lui il fecero
altri. %econdo, il +iraboschi era uomo al certo di vastissima erudizione, [Pag. 39] ma non potea conoscere
n tutti i libri stampati in .talia e fuori, n tutte le carte degli archivi pubblici e privati, con !ual
franchezza dun!ue asserisce che non vede tra gli scrittori di !ue tempi memoria alcuna di !uel fatto= %e
il Cortese e altri non contemporanei, raccontarono tal cosa, deesi ragionevolmente supporre che
lapprendessero da !ualche autorevole monumento, o documento esistente mentre linventarlo sarebbe
stato stoltezza. +erzo, se il Carrara stava in guerra con altri, perch non poteva stare in guerra anche con
la Chiesa e col Papa= >una era guerra darmi, laltra di opinioni, per cui non eravi bisogno n di esercito,
n di denaro. +urbolenze fra principi secolari e il Papa furono in tutti i tempi, ma specialmente in !uelli
del Carrara, e la maggior parte dei %ignorotti di allora facevangli accanita guerra. .l Carrara era uno degli
avversi, dun!ue avea potuto benissimo risvegliare il suo mal umore contro la chiesa e la santa sede. N ad
un principe che sia occupato in guerra manca il tempo o la voglia daltro. 1uarto, se papa Crbano non
fece risentimento, per !uanto sappiamo, contro alcuno per la morte violenta del Cardinale, si fu perch
!uesta non si pot egualmente attribuire a persona certa, e la voce popolare, !uantun!ue forse vera, non
autorizza un principe od un giudice, n ad una condanna, n ad un rimprovero. # la prudenza portava che
Crbano non dovesse palesare n manco un sospetto, se lo avesse avuto. Aggiungi che il titolo di martire,
venutogli per tale accidente, non pu$ credersi essere stato a lui concesso dai posteri, ma dai
contemporanei che furon testimoni del fatto. # vero che nelliscrizione sepolcrale non se ne fa parola, ma
!uesto non nesclude assolutamente lesistenza, ed i frati Agostiniani di Roma, senza sicuri documenti
non lavrebbero ricordato nelliscrizione del loro convento, n lo avrebbe ricordato lantica pittura della
Cappella di %. >orenzo in /aticano -5..
[Pag. /7] %ottoscrivo pienamente alle savissime osservazioni dell#roli, e solo mi permetto di aggiungere
che se non fossero andati perduti buona parte dei Regesti di Crbano /., !uelli dei nostri *enerali,
compresi pur !uei dello stesso &aduario, e molte altre cronache e documenti, non solo avremmo avuto
certezza assoluta di !uanto ci tramandarono scrittori non sincroni e la veneranda tradizione( ma molte e
molte altre cose noi sapremmo dellinsigne Agostiniano, che certamente rifulse per operosit" e sapienza
!ual astro fulgente nella chiesa di ?io. ?ebbesi ci$ non ostante rendere al +iraboschi la dovuta giustizia,
perch !uantun!ue ei proponesse i suoi dubbii, non ardiva per ci$ -di togliere a !uesto cardinale la gloria,
di cui sinora ha goduto, di essere annoverato tra !uelli che per difesa dellecclesiastica immunit" han data
la vita( e per cui i continuatori degli Atti dei %anti gli han dato luogo nellopera loro Lt. 6, iun. ad d. 3JM0
-6..
.ntorno alla data della morte del &. &onaventura, per mancanza forse di un documento sincrono, gli
storici son discordi nel fissarne il giorno e lanno. /i chi il dice morto nel 37FE appoggiandosi
alliscrizione che leggevasi sotto la sua effigie nei portici del convento di %. Agostino, che poscia
riporteremo. /i sono altri che la pongono in altro tempo che varia dal 37F; al 3788. .l P. 'nofrio Panvinio
invece dice che mor2 il 3J *iugno 37F8 -8., e con lui stanno il Ciaconio -9., &zovio -17. e tralasciando
[Pag. /1] altri di minor conto, il P. #ubel -11., ed il Cristofori -12.. >a gravit" di !uesti scrittori mi
dispenserebbe dallaggiungere altro( pure a maggiormente raffermare la loro testimonianza valga la
seguente osservazione. >a conversione dei >ituani, di cui sopra si parlato ed in cui &. &onaventura ebbe
tanta parte, si comp2 appunto nel 37F498 -13.. ?un!ue allora egli ancor viveva. .l d2 3E ottobre del 37F8
mor2 il Papa Crbano ed il 6E dello stesso mese i Cardinali in numero di dodici entrarono in conclave, ma
tra essi non vi era il Cardinale di Padova -1/.. #letto il 6 Novembre dello stesso anno &onifacio .<, il
nuovo eletto il 67 del mese seguente conferisce il titolo di %. Cecilia, che era il titolo cardinalizio del
&aduario, allinglese Adamo #aston -10.. G dun!ue evidente che il &. &onaventura in !uesto tempo non
era pi tra i vivi. G !uindi da ritenersi vero !uanto asserisce il Panvinio, il !uale son sicuro, avr" avuto per
le mani un documento certo per asserirlo, non essendo suo uso dinventare date o fatti non esistiti.
IIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII
-1. "pus preclarum Supplementum chronicharum ulgo appellatum in omnimoda historia, /enetiis 35F6,
dove al f. 63Jv leggesi, -&onaventura patavinus item ordinis predicti L#. %. A.M olim generalis prior( et
tituli sancte Cecilie cardinalis presbDter, hisdem temporibus doctrina et eruditione ma@imo in precio fuit.
1ui cum acerrime ecclesie libertatem contra tDrannos tueretur, a Carrariensi domino tandem sagitta
transfi@us martDrio coronatus est0.
-2. %hronaca initii mundi, Nurimbergae 3587, f. CC<</., ove riporta pure la figura del &. &onaventura.
-3. .'ANN.% ?# +R.++:#:#, Liber de Scriptoribus )cclesiasticis, &asileae 3585, f. F6.
-/. &#RNAR?.N. %CAR?#'N., De antiquitate Urbis Pataii, &asileae 3EEJ, >ib. .., class. /.., p. 35F.
-0. Cfr. %ommentariorum Urbanorum RAP:A#>.% /'>A+#RRAN., &asileae 3EE8, >ib. <<., p. 5FE.
>a prima edizione di !uestopera del 3E6;.
-5. Monumento Sepolcrale del %ardinale Bonaentura da Peraga Padoano nel Museo Medioeale del
Municipio di ,oma illustrato da *.'/ANN. #R'>. per commissione dei sopraintendenti del medesimo
luogo. ?issertazione edita nel Periodico, Il Buonarroti, Scritti sopra le arti e le lettere, Roma 3F48, pp.
34
589E8.
-6. +.RA&'%C:., l. c., p. 638.
-8. *.'R*.' *ARN#)#>+, Cartusiano, nella +ita del B. Bicola Albergati, Colonia 3;34, p. 344,
scrivendo dei cardinali illustri in santit" ha !uanto segue, -&. &onaventura Patavinus ord. %. Augustini
#remitarum, Cardinalis tit. %. Caeciliae vocatur a +rithemio Mart*r, et a Possevino e@ .osepho Pamphilo.
'bliit anno 37F8 Romae uti 'nuphrius notat 3J .un0.
-9. +itae et gesta Summorum Ponti!icum nec non S. ,. ). %ardinalium . A>P:'N%. C.AC'N..
Biacensis, "rd. Praed., Romae 3;J3, p. 4F7.
-17. Annalium )cclesiasticorum post illustriss. et ,eerendiss. Dom. %aesarem Baronium S. ,. ).
%ardinalem Bibliothecarium, authore R. P. ). A&RA:A' &N'/.' Polono... Coloniae Agrippinae
3;66, +. </, p. 37E, an, 37F8.
-11. 'p. cit., +. ., p. 66 e 78.
-12. %toria dei Cardinali di %. R. Chiesa dal sec. / allan. 3FFF compilata dal Conte )RANC#%C'
CR.%+')'R., Roma 3FFF, p. ;F, ove per$ dice che il &aduario mori il 68 >uglio 37F8.
-13. Annales )cclesiastici P. '?#R.C. RAPNA>?., +. </.., ad an. 37F4, n. 3E( 'R%., Storia )ccl.,
Roma 3FE3, +. 7F, p. 6JJ e seg. ed altri molti.
-1/. Liber obligationum, N. 5F, fol. 86, nellArchivio /aticano.
-10. Cfr. lo stesso libro 'bligat., N. 5F, f. 86.

(AP. VII
I* (ard. Baduario > ,e+o*to ne**a 4<ie,a dei ,uoi Ere3itani ed > ritenuto +er Beato
[Pag. /1] # cos2 finisce !uestuomo veramente magnanimo. Con lui spariva una delle pi belle figure che
abbiano onorato la sacra porpora, il sostenitore leale e virile di Crbano /., il difensore acerrimo della
verit" e della giustizia. /issuto in tempi pericolosi e corrotti egli seppe mantenersi religioso di costumi
intemerati, e pei suoi confratelli fu esempio e guida. %tudioso e lavoratore indefesso con la sua sapienza e
dottrina fu lume a innumerevoli giovani [Pag. /2] che dalla cattedra di Parigi, di &ologna e di Padova
avidi ascoltarono le caste e meravigliose sue lezioni. 'ratore fecondo e illuminato per ben trentanni
spezz$ il pane evangelico alle turbe che fameliche correvano ad ascoltarlo. Prudente e saggio consigliere
govern$ l'rdine suo con !uella carit" benigna e paziente, tanto saviamente raccomandata dal nostro
Patriarca %. Agostino nella sua Regola ai prelati dell'rdine, la !uale anzich coartare, alletta i sudditi
allosservanza religiosa ed alla disciplina regolare. ?urante la nostra narrazione noi lo vedemmo onorato
dallamicizia dei dotti e dei santi, compiere con zelo oculato difficili incarichi affidatigli da %ommi
Pontefici, ardere di devozione per la gran adre di ?io, consigliare pace e prudenza al popolo Romano,
compiangere i traviati, difendere la Chiesa, farsi Apostolo ai popoli d.talia ed ultramontani. 'nde a
ragione leruditissimo #rrera scrisse convenirgli assai giustamente il seguente carme scritto da )ilippo
d#lemosina pel ?iacono d'rlQans, -Corruit #cclesiae sponsus, defensor honesti, S ente Cato, lingua
+ullius, arte Numa. S :ic dum iura colit, libertatem!ue tuetur S +ransigit innocuum de@tra cruenta latus. S
' mala mens, scelerata manus, consensio prava, S .ctus atro@, auda@ impetus, horrida mensR S ors
patriae mors illa fuit, !uae sustulit illum, S .n cuius causa patria tota cadit0. .l pianto universale lo
accompagn$ alla tomba, e lantica Chiesa di %. Agostino, a mio credere, ne accolse le sacre spoglie. ?a
uno scrittore, !uasi contemporaneo, sappiamo che la salma di lui fu posta nel centro del presbiterio e
propriamente innanzi allaltare maggiore. ?i !uesto scrittore giova !ui riportare tutto il testo essendo i
suoi detti un altissimo elogio pel nostro &eato. #ccone il tenore, -#t in primis, ut documentis nostris
obtemperem, eum ArecoloB gloriosum &onaventuram de Peraga, Patavum, !ui tantum %acrae %cripturae
studium dedit, ut suo in tempore e@imium agistratum, et sua cum elo!uentia evangelizantium
principatum adeptus sit. 1uas ob res #cclesia Christiana [Pag. /3] in suarum virtutum praemia, in eius!ue
ornamentum non parvum, ma@ima cum sollicitudine eum ad Cardinalatum ere@it. Cuius ossa in #cclesia
#remitarum ante Altare aius magno cum honore !uiescunt, et &eatus putatur0 -1.. Cn monumento
degno di tantuomo, fu eretto sopra il luogo ove riposavano le sacre ceneri. #ra di marmo bianco di
Carrara, e sembra che avesse la forma di unarca, o mausoleo con bassorilievi istoriati. Cna gran lastra
!uadrilunga, pure di marmo bianco, alta metri 6.JE, larga J.88, avente scolpita nel centro la persona con
sembiante di alta dignit", distesa in funebre letto, con la testa mitrata e in riposo sopra un cuscino, vestita
in cappa magna e tenente innanzi a s con ambo le mani un libro aperto, ricopriva il mausoleo. .n giro alla
gran lapide sepolcrale fu scolpita in caratteri gotici, la seguente iscrizione, -:ic &onaventura est !ui
doctor dogmate sacro S Augustine tuis :eremis iam prefuit 'rbis. S Padua provectus ad solium cardinis
inde S Anni milleni decies septem!ue triceni S Additis his novem Christi re!uievit in urbe S Celi cives
animam tu possides ossa sepulchrum0 -2..
IIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII
-1. Cfr. .C:A#>.% %A/'NAR'>A#, %ommentariolum de laudibus Pataii edito dal CRA+'R. in
3F
,erum Italic. Scriptores, +. <<./, tra le col. 337E933F;. >eggesi in fine, -#@plicit 'pus ichaelis
%avonarole Patavini ad laudem .esu. )errarie actum .CCCC<>0. .l passo riportato nella col. 33E7.
-2. Nella data di !uesta iscrizione, scritta in vero in modo strano, lasciando da parte coloro che leggendo
semplicemente lanno 3748 supposero che indicasse lanno della morte del cardinale &onaventura, il che
evidentemente errato, il P. +omasso &onasoli, Priore del convento di %. Agostino che la ricopi$ e
descrisse LCfr. Cod. 5; della &ibl. Naz. di Roma f. 78M osserva, >anno !ui indicato 3748, lanno in cui
fu fatto Cardinale, mentre lanno della morte incerto0. >#R'>., nel luogo citato, tiene la stessa
opinione, e la traduce nel modo seguente, -# !ui &onaventura, il !uale, dottore in teologia, presiedette
una volta, o Agostino, ai tuoi #remi sparsi pel mondo. 1uindi, negli anni di Cristo 3748, levato in Padova
al soglio Cardinalizio, ebbe riposo in Roma. /oi, cittadini del cielo, lanima, e tu, sepolcro, possiedi le
ossa0. 'ra !uantun!ue presentemente i pi affermino che il &aduario fosse eletto cardinale nella prima
creazione di Crbano /., ed a !uesta affermazione io abbia aderito, pure potrebbe pensarsi che il 6F
%ettembre 374F soltanto lo creasse e poi lo promulgasse nel *ennaio del 3748 e che !uindi dicano il vero
gli uni e gli altri. Non sembrami poi ammissibile lopinione dei &ollandisti Ll. c. pag. 787M, i !uali
supponendosi che in !uesta data invece di leggere, Additis his noem, debba leggersi, Additis bis noem,
vennero a stabilire lanno della morte del &aduario nel 37FF, il che mi sembra del tutto arbitrario,
avendola tutti letta nel modo da noi riferito, e l#R'>. non manc$ di farne i calchi. # vero che l -h0
gotico pu$ facilmente confondersi col -b0 parimente gotico( ma mi sembra assurdo che tutti !uei che la
trascrissero prendessero un s2 facile abbaglio. #ssa fu riportata, alcune volte con arbitrarie trasposizioni ed
evidenti errori dallo %CAR?#'N. nella Storia cit. di Padoa, nel .hesaurus Antiq. etc. .'ANN.%
*R#/.., nelle +ite dei Ponte!ici e %ardinali del C.AC'N.', nellAl!abeto Agostiniano dall#RR#RA,
dai Bollandisti, dallo %C:RA?#R' LMonument. Ital., pag. 36;M( dal )'RC#>>A, Iscri;ioni delle
%hiese ed altri edi!ici di ,oma, Roma, +ip. &encini 3F45, +. /, pag. E e da altri.

(AP. VIII
De* ,e+o*4ro de* grande Ago,tiniano e di una i3agine di *ui di+inta ne* 4<io,tro di !. Ago,tino di
Ro3a, ove > detto Beato e 'artire.
[Pag. //] # !ui necessario dire alcunch in particolare di !uesto sepolcro e della chiesa ove fu
collocato. %ul finire del secolo <..., #gidio >ufredi, di nobile famiglia romana, per la venerazione che
avea verso il nostro 'rdine, don$ al medesimo alcune case attigue allantica chiesa di %. +rifone in
Campo arzio, con lobbligo di edificare col" una chiesa ed un convento. A sua volta 'norio ./ con una
bolla dei 67 arzo del 36F; concesse al medesimo 'rdine la stessa chiesa con lammessa parrocchia di
%. +rifone che, pur essendo piccola e disadorna, fu presa ad officiare dai religiosi -1.. a non and$ molto
che una nuova chiesa fu eretta l2 appresso dedicata al gran dottore della Chiesa %. Agostino, [Pag. /0] e
perci$ detta )cclesia S. Augustini ad S. .riphonem -2..
Nel presbiterio, ante altare maius, di !uesta chiesa fu dun!ue, giusta il mio parere, posto il sepolcro del
&aduario. # vero che gravissimi autori -3. ci tramandarono chei venne seppellito nella chiesetta di %.
+rifone, [Pag. /5] ma io non so convincermene, perch la Chiesa degli eremitani, ove fu sepolto il &.
&onaventura come dice il %avonarola, era allora !uella di %. Agostino, ed in essa era la sepoltura comune
dei religiosi come evidentemente lo provano le tante iscrizioni sepolcrali fedelmente raccolte dal P. .
+ommaso &onosoli -/. e moltissime edite dalleruditissimo /incenzo )orcella -0.. a comun!ue stia la
cosa, il certo si che, demolita lantica chiesa di %. Agostino ed eretta la nuova, i sacri resti del &.
&onaventura furono in essa trasportati e collocati nel bel mezzo della Cappella di %. Nicola da +olentino e
ricoperti con la gran lastra di marmo sopra descritta. 1uindi lantico monumento venne disfatto e parte di
esso venne incastrato avanti la porta maggiore nellinterno della nuova chiesa, come si raccoglie della
testimonianza del *CA>?., vissuto nella prima met" del sec. </.., il !uale nella sua ragguardevole
silloge delle iscrizioni delle chiese ed altri edifici di Roma LCod. /at. >at. F6E7 al f. 37H della prima parteM
nel descrivere !uelle di %. Agostino, ha !uanto appresso, -.n atrio eiusdem cenobii supra portam eiusdem,
S armor !uod hic nunc vides sepulchrum S 'lim fuit &onaventurae illius !ui S #@ nobilissima Carrarior.
)amilia S 'rtus Patria Patavinus .nstituto AuSgustinianus. ?ignitate Cardinalis S #@titit ab Crbano /.
creatus C S CC><<</ corpus in ecclesia et S %pius in coelesti patria translatus S *audet -5..
[Pag. /6] .ndi, rimandando al foglio appresso, prosegue, -#ra prima lapide grande avanti la porta
maggiore di detta chiesa per di dendro con figura di homo, habito sacerdotale, mitria in testa. +arga a
capo, arma un bove corrente di basso rilevo( fu tagliata e guasta, lassato solo la sopradetta iscrizione,
lanno 3;550.
Considerando attentamente le due riferite iscrizioni e le testimonianze che di esse ci hanno lasciato, noi
ci troviamo di fronte a due monumenti sepolcrali fatti per lo stesso soggetto, esistenti
contemporaneamente nella stessa chiesa, uno nella Cappella di %. Nicola e laltro avanti la porta maggiore
nellinterno della chiesa( ma tolto di l2, spezzato e liscrizione collocata sopra la porta dellatrio del
38
Convento. 'ra non possibile che sulle venerande spoglie del &aduario venissero posti due monumenti
sepolcrali( stimo !uindi che !uello distrutto fosse parte dellantico mausoleo raffigurante il venerando
uomo da !ualche lato, o in !ualche episodio della vita. ?el resto anco oggid2 nelle porte laterali della
chiesa attuale si conservano parti di monumenti sepolcrali del sec. <./ e </ appartenuti evidentemente
alla chiesa antica.
>a lapide con la figura del &eato in basso rilievo che era nella cappella di %. Nicola, stette immota al
suo posto fino al 34E8( e l" videla il P. &onasoli e la descrisse -6.( ma avendo in !uel torno i Padri di %.
Agostino deciso di rinnovare il pavimento della Chiesa, caddero, disgraziatamente, nelle mani
dellarchitetto Nicola )aggioli, il !uale !uantun!ue fosse valente nellarte sua, era nondimeno niente
stimatore ed amante di conservare i monumenti della veneranda antichit". >o rileva il fatto che molte
lapidi sepolcrali furono distrutte, molte alienate, gran parte rimosse dai proprii luoghi e messe in altra
parte( in breve commise un vero disordine ed una vera distruzione -8.. [Pag. /8] Anco la lapide in parola
venne allora rimossa ed incastrata nel muro laterale della cappella, come si rileva da un ms. dellarchivio
dellordine -9., nel !uale detto che -nella medesima cappella Adi %. NicolaB vicino allaltare vi una
gran lapide di marmo incastrata nel muro, nel di cui contorno, a caratteri gotici, vi liscrizione indicante
alle ossa che appartengono al sepolcro del cardinale &aduario, Agostiniano0. )u in ultimo o dai
rivoluzionari del 3F5F, o negli ultimi restauri della chiesa, tolta di l" e trasportata altrove. 'ra si trova nel
useo edioevale di Roma a %. *iuseppe a Capo le Case, a man destra di chi entra.
?ebbo infine notare che io scorgo una grande connessione delle lapidi sopra descritte con un altro
monumento esistito nel chiostro di %. Agostino. Andrea /ittorello nelle annotazioni ed aggiunte che fa
alle vite dei Pontefici e di Cardinali edite dal Ciaconio -17., in fine della vita del nostro &onaventura
scrive !uanto appresso, -Romae in inferiori porticu Augustiniani coenobii optimi Cardinalis imaginem
palmam manu tenentem, elogium!ue martDrium, et beatitudinem eius indicans adiectum aspicies0. Pochi
anni appresso il P. Agostino 'ldoino della C. di *. rifuse il lavoro del Ciaconio e del /ittorello, e dopo
aver riportate le parole di !uestultimo, riferisce lelogio, posto sotto lindicata imagine, che il seguente,
&. &'NA/#N+CRA PA+A/.NC% *#N#RA>.% A*.%+#R S #+ CAR?.NA>.% S ?C
#CC>#%.A%+.CA >.&#R+A+# +C#R#+CR S R'A# %A*.++A C'N)'%%C% PR' C:R.%+.
*>'R.A S %CPR#C .N +#RR.% ?.# *>'R.'%.%%.# C'NC>C%.+ ANN' 37FE -11..
[Pag. /9] 1uestelogio fu riportato altres2, con !ualche piccola variante, dal Piazza nella sua #femeride
/aticana -12. scrivendo al proposito, -)u sepolto, con molto dolore di tutta la Corte e del suo 'rdine,
nella Chiesa di %. Agostino, nel cui Portico inferiore ancor si vede l.magine di !uesto gran Cardinale con
la palma di artire in mano( col !uale titolo, in riguardo della difesa dell#cclesiastica libert", fu da molti
scrittori nominato, cosi il nomin$ il suddetto Cortese, +ritemio, lo %cardeonio, #nrico %pondano, il
/olaterrano et il Possevino, illustrando col suo sangue la Chiesa, con la sua intrepidezza danimo la %acra
Porpora, con la sua dottrina e virt tutto l'rdine #cclesiastico, e con la sua divozione ai %%. Apostoli,
nella /isita de !uali ei diede la sua vita a ?io, onor$ !uesta %. &asilica. Nel suddetto Portico evvi il
seguente #logio, B. Bonaentura Patainus etc.0.
>imagine !ui descritta, se ancor oggi esistesse, sarebbe per noi della massima importanza( ma pur
troppo non sappiamo se la medesima sia semplicemente scomparsa o sia stata distrutta, e se fosse un
graffito sul marmo, un affresco, una tavola od un semplice !uadro ad olio. .o per altro opino che fosse
!uellimagine stessa che fu veduta e descritta dal *ualdi al fol. 37v della sua %illoge. %e fosse cos2 non si
potrebbe desiderare monumento pi autentico del martirio del &aduario( ma altre persone, da me
consultate, ritengono che fosse una figura del tutto distinta dallaccennata, fatta forse dipingere nel sec.
</ o </. per conservarci il tipo autentico del &. &onaventura e per la devozione che i nostri religiosi
aveano verso tanto insigne e glorioso loro confratello( e chi sa se un bel giorno non si abbia la gradita
sorpresa di sapere che tuttavia esista e si trovi in luogo onorato= Comun!ue stia la cosa, !uesto certo,
che dai monumenti sopra descritti, dalla tomba del &. &onaventura chiara si sprigiona una voce che
suona, la memoria del giusto sempre nella benedizione di tutti, anzi che la stessa tomba un altare a cui
i credenti tengon fisso lo sguardo e innanzi a cui si prostrano per ottener protezione nei loro affanni.
IIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII
-1. Cfr. #P'>., Bullarium "rd. )rem. S. Augustini, Romae 3;6F, pag. 3;3. :onorii 1uarti Constit. /,
-eritis vestrae Religionis0, ?at. Romae apud %. %abinam, < Oal. artii, Pont. an. ...
-2. %perando, !uando che sia, di dare alla luce una esatta monografia dellantica e nuova chiesa di %.
Agostino di Roma, per ora basti sapere, che, a. lantica, sulla distruzione della !uale nel 35FJ circa il
Card. *uglielmo d#stouteville fece edificare lattuale, era poco pi piccola della presente( 9. che nel
37;7 era gi" fabbricata come si rileva da rogiti e testamenti esistenti nellArchivio dell'rdine, scritti su
pergamena e legati tra due tavolette di cipresso con la segn. A. e &.( scritti su carta dal 3735 al 3E64 sotto
la segn. C. 3J( scritti parimenti su pergamena dal 378; al 3E65 in C. !., e nel s. &b. intitolato %ampione
di %anoni, legati etc. composto nel 3E45 da )r. Agostino Norma Romano che tra i ff. 3339363, d"
unampia descrizione della nuova chiesa con !ualche notizia dellantica, e come primizia dellinteressante
6J
manoscritto, trascrivo dal f. 33E una nota che demolisce la credenza fino ad oggi ritenuta da tutti, voglio
dire la paternit" dellaffresco di .saia profeta, attribuita a Raffaello( ed eccone le parole, -Cappella di %.
Anna in un pilastro mezzo la chiesa Adopo il restauro del 34;J !uesta cappella fu traslocata alla seconda
cappella a sinistra di chi entraB la !uale per lopere e di Pitture e di %tatua tenuta una delle Rare et #cc.
cose che siano nella Citt" di Roma, fatti da primi valenti huomini d.talia di !uelle professioni, Andrea da
onte %ansovino in %tatue et ichelangelo &uonarroti nella pittura del Profeta( 4. che la medesima
ancora esisteva nel 3546, come si rileva dalla tavola prospettiva delineata in !uestanno da Cgone
Comminelli, tratta dal codice /at. Crbinate e pubblicata da *iov. &attista de Rossi nelle sue Piante
iconografiche e prospettive anteriori al sec </, Roma, 3F48, pag. 8J( d. e che ci$ affermato da
innumerevoli scrittori da )amiano Nardini ad Antonio NibbD.
-3. +ra gli altri il PAN/.N.', ,omani Ponti!ices et %ardinales S. ,. )., /enetiis, 3EE4, p. 658, dove
leggesi, -)rater &onaventura de Peraga Patavinus ord. eremitarum PresbDter Card. tit. %. Caeciliae, obiit
Romae anno CCC><<<.<. %epultus in ecclesia %. +rDphonis post ad %. Augustinum in capella %.
Nicolai translatus0( il C.AC'N.', +itae et gesta Summorum Ponti!icum nec non S. ,. ). %ardinalium,
Romae 3;J3, pag. 4F5, ove dice, -'biit autem anno 37F8, sepultus marmoreo cum eius insigni effigie et
inscriptione, pilo in #cclesia #remitarum %. +riphonis, postea insigni &eati Augustini &asilica conditus
eodem in %acello %. Nicolai +olentinatis translatus0( ed il P. >C.*. +'R#>>., Secoli Agostiniani, +. /.,
pag. 66F.
-/. Iscri;ioni delle sepolture e depositi che esisteano nella nostra %hiesa di S. Agostino di ,oma del
36C(, unite in questo tomo dal P. . +'A%' &'N'%'>. Priore nel 3665, cod. 5; s. /itt. #man.
della &iblioteca Nazionale di Roma.
-0. Cfr. )'RC#>>A nel luogo citato.
-5. %i noti lo sbaglio di !uesta epigrafe intorno allanno dellassunzione al cardinalato del &aduario.
-6. Cod. 5; della &ibl. Nazionale /ittorio #man. di Roma. >iscrizione riportata e descritta a f. 78.
-8. Cfr. Posi;ioni e arie noti;ie dal 34JJ al 344; in ?. U., p. 66E, e Piante e Disegni diersi in &!., n. 6E,
conservati nellarchivio dell'rdine.
-9. ,agguaglio delle cose piD notabili, appartenente alla +enerabil %hiesa di S. Agostino di ,oma,
composto li 3( #ebbr. 35'5.
-17. Romae, +Dpis /aticanis 3;7J, /o.. ., p. 88J9883.
-11. +itae et ,es gestae Ponti!icum ,omanorum et S. ,. ). %ardinalium... A>P:'N%. C.AC'N.. et
aliorum opera descriptae cum uberrimis notis ab AC*C%+.N' '>?'.N' recognitae, Romae 3;44,
col. 6;J.
-12. Roma, +ip. #redi Corbelletti, 3;F4, p. 775;.


(AP. IA
+ere ,4ritte da* B. Bonaventura da Padova
[Pag. 07] %e ci riuscito difficile chiarire alcuni punti della vita di !uesto santo Cardinale, ancor pi
difficile accertare !uali e !uante siano le opere da lui scritte, di cui certamente alcune sono edite e non
poche conservansi manoscritte nelle molteplici &iblioteche d#uropa( ma che facilmente si confondono
con !uelle del %erafico ?ottore %. &onaventura, /escovo di Albano, tanto per la omonimia di !uesti due
insigni personaggi, !uanto ancora per lidentit" dei titoli apposti da loro ad alcune delle medesime opere.
# certo, come vedremo, che il nostro &onaventura da Padova scrisse ragguardevoli opere e molti trattati(
ma pur certo che non basterebbe la vita di un uomo con serii ed assidui studi a rilevarne lautenticit"(
perch, oltre le ragioni accennate, a generare unindicibile confusione concorsero anco le seguenti cause,
a. >a maggiore notoriet" del discepolo di %. )rancesco, onde molti copisti dei secoli <./ e </ e non
pochi scrittori ed editori dei secoli posteriori trovando e. g. unopera od un trattato che portava il semplice
nome di )r. &onaventura senzaltra specificazione Le !uasi tutti i codici sono cosi intestatiM, senza pensare
pi che tanto, attribuirono al %erafico ?ottore !uello che in realt" non era di lui( 9. >eccesisiva modestia
del nostro &onaventura da Padova che dava alla luce le sue fatiche o anonime, oppur contentandosi di
apporvi soltanto il nome, come ad esempio in !uesto trattato che certamente suo, .ractatus Bonaenture
de conceptione b. Marie +irginis gloriose, che nel codice 3EF4 della &iblioteca .agellonica di Cracovia(
4. >o scarsissimo numero dei cronisti antichi di cose Agostiniane, onde molta oscurit" regna per le
medesime. A suffragare !uanto abbiamo fin !ui esposto, vengono intanto gli editori delle opere del
%erafico ?ottore, i !uali dopo lunghe ricerche e non meno lunghi studi, ne additano un numero assai
considerevole o come incerte o come non genuine, e molte come non sue o del tutto spurie. #d ora
vediamo !uali sieno !uelle che i nostri cronisti ed i pi accurati bibliografi assegnano al &aduario. [Pag.
01] Procediamo per ordine. .l &. *iordano di %assonia, suo contemporaneo, di cui a pag. E, lo chiama
innanzi tutto -vir magnae elo!uentiae0 e -vir magni studii0( e dice che fece -multa opera utilia, scilicet,
%ermones ad clerum ad diversas materias pertinentes( super Canonica .acobi fecit fructuosam
63
e@positionem0. .l Coriolano, vissuto al!uanto dopo, nellopera citata, afferma che )r. &onaventura -%uper
%ententiis commentarios egregios fecit, Canonicam .ohannis eleganter interpretatus est, vitas %anctorum
descripsit, %ermones ac tractatus plurimos ad diversas compilavit materias0. .l +ritemio, coevo del
Coriolano, dopo averlo detto, -vir in divinis scripturis eruditus, et secularium literarum non ignarus,
ingenio promptus et clarus elo!uio, non minus conversatione, !uam scientia reverendus0 LCf. luogo cit.M
specifica !uestaltre due opere di lui, -1. %ermones de tempore lib. . +enit desideratus cunctis gentibus...(
2. %ermones de %anctis, >ib. . Mihi autem absit gloriari, et !uedam alia0. .l Pamfilo nel riportare, nel
luogo citato, il catalogo delle opere scritte dal &aduario, si esprime cosi, -%cripsit egregia, et valde utilia
volumina, e@ !uibus ego observavi, .n libros %ententiarum Petri >ombardi commentaria, e@cussa in
*ermania, tomis !uatuor distincta, editationes in /itam Christi etc.0. Altri scrittori, come vedremo, gli
assegnano la paternit" di altre opere ancora, e leruditissimo P. ?enifle, dell'rdine dei Predicatori, nel
suo famoso %hartularium Parisiense, +. .., p. E7; in nota, non dubita di chiamarlo, -?ivinarum
scripturarum et saecularium litterarum commendator praefulgidus0. .n fine l'udin, %ommentaria de
Scriptoribus )ccles., 3466, +. ..., col. 33;4, >elong, Biblioth. Sacra, 3467, +. .., p. ;66, ;55, ;;F(
*andolfo, Dissertatio $istorica, 34J5, p. 3J594( Warton nel Cave, Scriptores )ccles., 3455, +. .., parte .l,
p. 4;( ?u Pin, Bouelle Biblioth9que, 34J6, +. <., p. F5( 'ssinger, Bibliotheca Augustiniana, 34;F, p. 8;(
/edova, Scrittori Padoani, 3F7;, +. .., p. 4F9F3( )abricius ansi, Bibl. Latina, 3FEF, +. ., p. 674(
)errazzi, Bibl. Petrarchesca, p. ;J( [Pag. 02] :. :urter %. U., Bomenclator Litterarius, 'eniponte, 3F88,
+. ./, col. EE5, ed altri molti gli danno le seguenti opere,
1. %ommentaria in quatuor libros Sententiarum, Nuremberg 3548, in 5 tomi, ed ivi lanno 3583, in 6 tomi
in 5.
2. +ita %hristi, ovvero, Meditationes deotae in +itam %hristi, lavoro diviso in 8E capitoli, Nuremberg
3546, tra le opere di %. &onaventura, edizione Romana 3EFF98;, +. /., p. 758 e seguenti. >'udin
nellopera citata col. 5JE dice, -hoc opus compositum circa medium vel finem saec. <./ et spectare
videtur ad &onaventuram &aduarium a Peraga0( poi ritenuta come opera spuria di %. &onaventura da
&agnorea dal P. *iov. *iacinto %baralea, dagli #ditori /eneti e dal P. &ernardino &onelli. .l )abricio nel
luogo cit. ha !uanto segue, -#idem Meditationes de +ita %hristi et in libros sententiarum tomos quatuor
tribui video a :olano apud iraeum in auctorio de %. #. F3 et a Philippo #lssio pag. 373 #ncomiastici
Augustiniani0. Cn bel codice di !uestopera nella biblioteca .agellonica di Cracovia sotto il N. 37E;, ed
un altro nella &ibl. di +roDes sotto il N. 3766.
3. Speculum B. Mariae +irginis, Augsburg 354; e %trasbourg 354;. %i trova pure ms. nella &ibl. .mp. di
/ienna ed in altre biblioteche, e secondo 'udin, il *andolfo, il Possevino, Warton, )abricio, 'ssinger,
?upin ed altri, i !uali tutti lo attribuiscono al nostro &onaventura, lo dicono pure impresso con le opere di
%. &onaventura, di cui gli #ditori /eneti, il P. *iacinto %baralea, il P. &ernardino &onelli ed i Padri di
1uaracchi lo segnalano come opera spuria del %erafico ?ottore, !uantun!ue non indegna di lui.
/. Sermones de tempore, NXoll 3548 in fol.( :agenoae 3548. Alcuni di !uesti sermoni sono con le opere
di %. &onaventura. *li #ditori /eneti delle opere dei santo li riportano come spuri( 'udin come dubbi(
%baralea li dice non tutti genuini( &onelli certi ma commisti con gli spuri. 1uesti sermoni hanno avuto
altre molte edizioni e si trovano in moltissimi codici. [Pag. 03]
0. Sermones de Sanctis liber I. %ono tra le opere di %. &onaventura, di cui Casimiro 'udin li segnala
come dubbi( gli #ditori /eneti come spuri, %baralea come non tutti genuini e &ernardino &onelli
commisti spuri con certi. .l nostro Angelo Rocca nelledizione /aticana, nella lettera dedicatoria a
Clemente /..., afferma di aver segregati i puri e genuini da !uei che erano di &onaventura da Padova, di
Pietro Aureolo e di )rancesco aironi, che prima erano insieme commisti.
5. Sermones in )angelia totius anni, ms.
6. Sermones ad %lerum super diersas materias, ms.
8. +itae Sanctorum, ms.
9. .ractatus de Immaculata %onceptione B. Mariae +irginis, di cui *iovanni de eppis presso Pietro de
Alva in Bibliothec. %onceptionis col. 3587, dice !uanto appresso, -hic eruditissimus doctor, scilicet
&onaventura de Peraga, compilavit +ractatum unum de Conceptione .mmaculatae /irginis !ui ab aemulis
in morte sua fuit subtractus, sed circa annum ?omini 35;5 per reverendum doctorem .oannem de Agriis,
civem Pergamensem, reinventus fuit, et, ne nomen tanti doctoris ignotum remaneret, volui eius dicta in
medium referre etc.0 e per pi pagine riporta i suoi detti.
17. In canonicam D. Iacobi %ommentaria, ms.
11. In %anonicas D. Ioannis %ommentaria, ms.
12. Breiloquium, -ubi procedit, dice il *raziano, subtilissimo modo theolog. a prima causa ad suos
effectus, sicut contra philosophica deductio progreditur ab effectibus ad ?eum0. 1uesto trattato gli viene
attribuito da tutti i nostri, da molti dei citati bibliografi e da altri. /e ne un codice nella &iblioteca di
+roDes del sec. </ sotto il N. 3E35 cos2 intitolato, %ardinalis Bonaenture Dialogus, in quo anima
deota meditando interrogat, et homo interior mentaliter respondet, sie breiloquium. . compilatori del
66
Catalogo di !uella biblioteca, dopo aver segnalato le opere certe di %. &onaventura ne indicano lautore
cos2, &onaventure L>e mZme=M Cf. %atalogue G-n-ral des manuscrits des Biblioth9ques des
D-partements, Paris 3FE3, +. .., ;75, e p. 3J55.
13. .ernarium sie de trinum bonum regiminis conscientiae. Anche !uestopera edita tra le opere di %.
&onaventura, dai nostri bibliografi e da altri viene attribuita al Peraga. [Pag. 0/] %e ne trovano molti ms.,
ma non so se tutti identici o diversi tra loro. *li attribuiscono ancora lItinerarium mentis ad Deum, ed
altri "puscula para, Coloniae 3588( Nurimbergae 3588( /enetiis 354F( Argentorati 3588 etc.
1/. Sermo habitus in e&equiis Domini #rancisci Petrarchae Poetae laureati a ,eerendissimo Magistro
Bonaentura de Padoa "rdinis #ratrum )remitarum Sancti Augustini. Anno Domini M%%%%L77IIII
qui postea e generali "rdinis !actus est Patriarca Aquileiensis. 1uesta orazione funebre stata edita per
la prima volta nella Biblioteca Petrarchesca dal Prof. Antonio arsand, ilano 3F7;, in 5. Non so se
lan. 3545 ivi stampato sia un errore di stampa o del copista, perch evidentemente dovrebbe essere
lanno 3745. .l arsand nella prefazione a pag. <.< dice di averne avuta copia fedele da Costanzo
*azzera( !uindi probabile che lerrore da addebitarsi al P. *abriele &ucci, frate #rem. dell'rdine di
%. Agostino, che lo copi$ tra i suoi sermoni, come pure a lui devesi attribuire lerrore di averlo detto
Patriarca di A!uilea, !uando il &onaventura da Peraga non ebbe mai tale dignit". .l codice da cui fu tratto
era nella biblioteca di +orino, non so per$ se sia andato distrutto dallultimo incendio, o se ancora esista.
.l cod. era membranaceo del sec. </, ed il discorso del &aduario si trovava a carte F3 e seg. .l resto erano
tutti discorsi del &ucci. .ntanto intorno alle opere di !uesto insigne dottore non mi resta a dire altro che
invitare persona assai pi competente che io non sia, e mettere in chiara luce !uali esse siano e dove si
ritrovino. %on sicuro che tale fatica otterrebbe i pi lieti risultati. a passiamo ad altro.


(AP. A
De* 4u*to +re,tatog*i. I* B. Ange*i4o ne di+inge *a no9i*e 2igura 4on *&aureo*a de& Beati ne**a (a++e**a
di Ni4o*C V in Vati4ano. Prove de**&autenti4it: di =ue,ta +ittura.
[Pag. 0/] #d ora entriamo a parlare pi di proposito del culto, propriamente detto, prestato a !uesto servo
di ?io dalla sua morte fino ai nostri giorni. *i" vedemmo uno storico Padovano, ichele %avonarola,
[Pag. 00] che pu$ dirsi !uasi coevo del &aduario, attestarci nei suoi Commentarii che il venerando corpo
di lui venne collocato innanzi allaltare maggiore della chiesa de suoi #remitani, nel posto pi onorifico
del luogo sacro, innanzi allara ove comunemente conservasi la %%.ma #ucaristia, !uasi a testimoniarci la
sua perenne unione con ?io, e fin dallora esser ritenuto per &eato. . suoi confratelli stando
!uotidianamente innanzi al suo sepolcro, o per assistere ai divini offici o per salmodiare in coro, aveano
costantemente innanzi ai loro sguardi !uella tomba santa, da cui si elevava una mistica voce di piet" e di
religione, che parlando ai loro cuori nel raccoglimento della preghiera, traevali !uasi irresistibilmente alla
pi profonda venerazione, come appunto avviene a chi ode un arcano suono o rimira con religiosa piet"
una cosa sacra, unurna preziosa ripiena delle sante reli!uie di chi, fatto tempio !ui in terra dello %pirito
%anto, non dubit$ di versare il proprio sangue in difesa dei diritti della Chiesa, sua %posa immacolata, che
son pure i diritti di ?io. # tale venerazione, tale culto !uesti Religiosi lavevano scolpito nel cuore, e seco
lo portavano ovun!ue se ne fossero andati. ?oveano !uindi i medesimi spesso rammemorare le gloriose
gesta e le grandi virt del loro santo Cardinale, fossero stati in privato od in pubblico, tra le monastiche
pareti o nelle aule /aticane, di dove dovea partire lordine della sua glorificazione -1..
[Pag. 05] Nicol$ /, venerando del pari per intima piet", virt e svariata cultura, non appena si vide
innalzato al %upremo Pontificato, si propose per altissima mta di glorificare la mistica sposa di Cristo,
sotto il glorioso stendardo della croce, col mezzo di rinnovellate energie e con le opere dellarte e della
mente -2..
. pi eletti ingegni del suo tempo furono !uindi da lui chiamati attorno a s per cooperare allattuazione
de suoi nobili divisamenti. +ra !uesti fuvvi il celeberrimo &. Angelico da )iesole, genio stupendo che
spieg$ il volo verso il cielo per guidare con mite violenza i cuori all#terno mediante il linguaggio
dellarte -3.. Per ordine del Papa dipinse egli in /aticano lo studio, le camere del Pontefice e le cappelle
chiamate luna di %. Nicola, o del %%.mo %acramento e laltra di %. >orenzo -/.. >a prima
disgraziatamente fu distrutta sotto Paolo ...( [Pag. 06] la seconda esiste tuttora ed una delle maraviglie
che pi attrae il devoto visitatore del /aticano. >e storie della vita de %anti %tefano e >orenzo che il
pittore raffigur$ sulle pareti della cappella sono, secondo la frase un po rettorica di molti suoi biografi, il
suo testamento pittorico -0.. 1ueste pitture oltre il sommo pregio artistico, hanno ancora un grande
interesse storico, dappoich il &. Angelico in esse riprese dal vivo illustri personaggi viventi, o ritratti di
uomini memorandi per santit" da non molto defunti. +ra gli altri nella persona di %. %isto noi sappiamo
che vien rappresentato Nicol$ /, e nella figura, che sotto !uella di %. Agostino, il &. &onaventura
Peraga -5.. [Pag. 08] che il soggetto di cui ci occupiamo. )ra i molti che ci$ attestarono, piacemi
riportare la testimonianza di )rancesco . +orrigio, Romano, cerimoniere pontificio, accurato
67
raccoglitore di ?iari e ?iarista egli stesso -6.. Nella sua pregiata opera -Le Sacre Grotte +aticane0 -8. nel
descrivere il sepolcro di Niccol$ /, esistente nelle cripte della &asilica di %. Pietro, tra laltro a p. 7FJ
scrive, -# la sua effigie Adi Niccol$ /B dal naturale in tutto simile a !uella ch nel palazzo /aticano nella
cappella dedicata a %. >orenzo Ldove gi" udivano -9. e celebravano essa i Pontefici, e fra glaltri la %.
emoria di Pio /, il !uale vi faceva cantar essa solenne il giorno di esso %. >orenzoM dipinta per ordine
di Nicola da )r. *iovanni da )iesole, ?omenicano, fatto venir a Roma a posta dal Papa, e per la bont"
della vita, vien chiamato )r. *io. Angelico. A veder tal Cappella e pittura vi and$ N. %. ACrbano /...B con
tre cardinali, et alcuni prelati a d2 <. gennaro 3;76 e vi ebbe gran gusto. [Pag. 09] .n detta Cappella vi
sono dipinte listorie de %%. %tefano e >orenzo, gli !uattro evangelisti, e %. Agostino e %. Nicola /escovi,
%. %ilvestro e *regorio Pontefici, +omasso dA!uino, et il &. Card. &onaventura Peraga, !ual fu ucciso
per limmunit" ecclesiastica come scrive il Pontanero nell:ist. di Pavia. /i tal iscrittione, -*regorius
<... Pont. a@. egregiam hanc picturam a .oanne Angelico )esulano 'rd. Praedicatorum, Nicolai Papae
/ iussu elaboratam et vetustate pene consumptam instaurari mandavit0. #t in terra si legge -Nicolaus PP.
1uintus0.
Confermano le parole del +orrigio il nostro P. +ommaso #rrera con le parole riferite al principio di
!uesto nostro scritto, e che giova !ui riportare nuovamente, -.ngens huius cultus monumentum durat
adhuc in veteri !uodam Pontificum %acello in Palatio /aticano, in !uo &onaventurae nostri effigies radiis
&eatorum coruscat, et titulo &eati ab ipso fere mortis tempore honestatur0. -17. >o stesso P. :errera in
unaltra sua opera conservataci ms. nel cod. 333F L%. 7. 37M della &iblioteca Angelica di Roma Lcfr.
Analecta Augustiniana, /ol. ./, N. /..., 6F 'ctobr. 3833M la !uale ha per titolo, Annales seu %hronicon
"rd. )rem. S. P. Augustini, sotto lanno 3748, 3H e 6H del pontificato di Crbano /., ha in proposito !uanto
appresso, -.n %acello veteri Pontificum in palatio vaticano est anti!ua imago &. &onaventurae Patavini
Cardinalis cum splendoribus &eatorum, vidit Crbanus an. 3;76 praesente Rev.mo %acrista, !ui id mihi
narravit. Codices p. 363J et 36780. .l P. ?omenico *andolfo nelle sue Porpore Agostiniane, o sia chiara
e ristretta noti;ia de2 %ardinali dell2"rdine Agostiniano, ondov2 3;8E, p. 67, attesta ancor egli che del
martirio del &aduario -ne fanno fede Raffaele /olterrano, Paolo Cortese, *iovanni +ritemio, Ciaconio e
numerosi simili. 1uello che pi rileva si il mirarsi in una antica Cappella del /aticano dipinto con i
raggi da &eato. [Pag. 57] Possiedo io pure una sua imagine scolpita in )iandra molti anni sono con !uesto
fregio, %. &onaventura Patavinus ord. #rem. %. Augustini *eneralis, %. R. #. Cardinalis, Romae artDrio
coronatus anno 37F;0. .l P. *iuseppe di %. Antonio, Portoghese, nel suo #los Sanctorum Augustiniano,
>isboa 3467, +. .., pag. 48E, anchegli ci dice al proposito, -No !ue toca ao culto do %anto Cardenal,
desde sua morte logra o titulo de &emaventurado, e com este, e as autras insignias de tanta felicidade se
vem suas imagens em varios conventos de nossa 'rdem. ' !ue mais he em hu[ antiga Capilla Pontificia
do Palacio /aticano se via semelhante .magem... e no portico de nosso Convento da Cidade de Roma
dura a .magem, de !ue a cima fazemos mencVao0. +anto egli scriveva in fine del %ompendio da +ida do
Beato Boaentura Pataino, Mart*r, %ardenal da Santa Igre<a ,omana ibidem tra le pp. 483948;.
Anco nell Agiologio Italico, &assano 3447, +. ., p. 7EF, si fa di ci$ mensione con !ueste parole,
-Corpus A&. &onaventuraeB ad #cclesiam %. Augustini delatum in sacello %. Nicolai +olentinatis conditum
fuit, eius!ue imago titulo &eati insignita in veteri !uodam Pontificum sacello in Palatio /aticano reposita
fuit0( e *iuseppe /edova, Biogra!ia degli Scrittori Padoani, Padova, 3F7;, /ol. .., citando le Memorie
storiche dei %ardinali del Cardella, Roma 3487, +. .., p. 688, afferma che il &. &onaventura
-presentemente riposa in !uella Chiesa Adi %. AgostinoB nella cappella di %an Nicol$ da +olentino, dove
nel manco lato dellaltare della medesima si vede espressa rozzamente in pietra la sua effigie, incastrata
nella prossima parete, con intorno ad essa uniscrizione di carattere gotico, insieme al suo stemma
gentilizio( la !uale imagine poi si vede dipinta nella Cappella di %. >orenzo nel Palazzo /aticano0.
1ueste testimonianze credo sieno pi che sufficienti a dimostrare lautenticit" di !uesto monumento per
noi tanto importante( e ben si conveniva che la figura di colui che era passato tra i solchi paludosi di
!uesta misera terra senza macchiarsi di alcuna immondizia, tenendo sempre fiso lo sguardo in *es
Cristo, verso la /ergine senza macchia, verso la luce indefinibile della beata eternit", venisse dipinta
dallangelica mano del &. *iovanni da )iesole. [Pag. 51]
Cn santo che dipinge santi e beatiR 1uale sublime concezioneR 1uellanima casta e pura non potea
raffigurarci che tipi celestiali, !uali egli li vedea con locchio della mente godere nel cielo i gaudi eterni.
# tale la figura che egli dipinse, del nostro &. &onaventura &aduario nella Cappella di Nicol$ /. /olle
dipingerla su di un pilastro simulato a man sinistra di chi appena entra, e propriamente sotto limagine del
%. P. Agostino, !uasi a volerci dimostrare da !ual Padre egli era nato, ed esserne ben degno rampollo. >o
raffigur$ dritto in piedi, come vigile scolta sempre pronto a difendere glinteressi della diletta sua madre,
la Chiesa. G rappresentato con la fronte spaziosa, propria delluomo di ingegno, con lo sguardo sereno e
pensoso, con la barba bianca copiosamente fluente, con la bocca atteggiata ad un leggero sorriso, di modo
che da tutta la fisionomia parte unespressione di bont" e di gravezza che incanta. >e sue mani, di un
disegno meraviglioso, sostengono aperto sul petto un libro, insegna della potest" dottorale, nel cui tergo al
65
centro della rilegatura evvi dipinto un cuore fiammante, simbolo di amore, ed arme o stemma dell'rdine
#remitano di %. Agostino. >abito piuttosto ampio con cappuccio nero, di cui vestita la figura del &eato,
proprio degli antichi eremiti di %. Agostino, simile in tutto ad altre figure di %anti, &eati od uomini
illustri Agostiniani, dipinte o scolpite nei sec. <./ e </ nelle Chiese e monasteri dell'rdine. >a testa
veneranda circonfusa da una bella aureola listata doro, e nel cerchio di essa sono ancora visibili !ueste
lettere, %. C. &... ... /%. Ai piedi, dal lato destro vi dipinto il cappello Cardinalizio e sotto lo zoccolo
vi !uesta scritta, %. &onaventura, la !uale evidentemente vi fu apposta in uno dei restauri dei secoli
posteriori eseguiti in detta Cappella, come ritengono il P. +acchi9/enturi, il P. )rancesco #hrle, ambedue
della C. di *es, ed altre persone competenti da me consultate.
[Pag. 52] G avvenuto intanto che !uella semplice scritta, appostavi, a !uanto sembra, un due secoli dopo,
abbia generato confusione sullidentit" del personaggio rappresentato da !uella pittura. 1ualche scrittore
infatti delle cose /aticane dei secoli </... e <.<, non conoscendo altro %. &onaventura che il inorita,
scrisse di !uella pittura, non pensando pi che tanto, come se in vero rappresentasse il %erafico ?ottore.
a le testimonianze da noi allegate e la scrupolosa descrizione della pittura or da noi fatta, chiaramente
dicono che !uella rappresenti il nostro &onaventura da Padova e non altri. /i son poi altre ragioni che su
ci$ non lasciano dubbio. 1uando il &. Angelico dipinse la cappella di %. >orenzo e lo studio di Nicol$ /
Lan. 355F9E3M tanto &onaventura da &agnorea !uanto &onaventura da Padova si trovavano, per cos2
esprimermi, in fatto di fama della loro santit", anco ammettendo la maggiore notoriet" del &alneoregese,
nelle stesse condizioni, perch la %uprema Autorit" #cclesiastica nulla avea ancor decretato n per luno
n per laltro. Ambedue erano conosciuti per due cardinali insigni, dottori ambedue di Parigi, scrittori
sapienti e commentatori ambedue delle %entenze ed ambedue venerati !uali uomini sui !uali avea
aleggiato lo %pirito di ?io. G noto che &onaventura da &agnorea fu canonizzato nel 35F5 e dichiarato
?ottore da %isto /. G altres2 noto che !uesti fu /escovo di Albano e che mor2 nella fresca et" di E7 anni.
'ra non presumibile che il &. Angelico, che tutto ci$ sapeva, dipingesse %. &onaventura inorita senza
che ce lo raffigurasse con !ualche insegna della sua suprema autorit" di pastore e della pienezza del
sacerdozio, come non presumibile che invece di rappresentarci un uomo vegeto, !uantun!ue maturo, ce
lo raffigurasse invece un vecchio, commettendo per tal modo un attentato contro la storia. a vi ha di pi.
#siste ancor oggi nella R. *alleria Antica e oderna di )irenze, un !uadro dello stesso &. Angelico
rappresentante la /ergine circondata da %anti e nel gruppo di destra sono dipinti %. Antonio, %. )rancesco
e nel mezzo di essi un %anto /escovo. 1uesta tavola fu da lui dipinta per il Convento di %an &onaventura
al &osco nel ugello in ?iocesi di )irenze, convento dell'rdine dei inori. .l Rio crede che il detto
!uadro sia posteriore agli affreschi dipinti dallAngelico in /aticano [Pag. 53] L/edasi &. %CP.N', B.
Angelico da #iesole, )irenze 3F8F, pag. 3J3M. a il P. )erretti, Parroco di %. ?omenico di )iesole, erudito
?omenicano e profondo conoscitore dellarte del &. Angelico, essendo stato consultato nel aggio del
38J8 in proposito dall.ll.mo e R.mo ons. Agostino Nampini, attuale %agrista di %ua %antit" Pio < ed
allora Provinciale degli Agostiniani di +oscana, dopinione che il &. Angelico dipingesse !uel !uadro
fra il 357E ed il 355E, prima cio che fosse stato chiamato a Roma da Niccol$ /, ma certamente dopo che
avea incominciato a dipingere le diverse figure in gruppi distaccandosi dalla sua prima maniera. Aggiunse
inoltre esser egli davviso che tale pittura non fosse eseguita dallAngelico dopo il suo ritorno da Roma,
come crede il Rio, perch lAngelico tostoch fu in )irenze, venne eletto Priore nel convento di %. arco,
e come religioso osservantissimo dovette essere molto occupato nel suo ufficio, in !uei tempi certamente
assai importante. Potette !uindi poco occuparsi di pittura e si crede che in !uel torno soltanto altre due o
tre tavole ei dipingesse. Comun!ue stia la cosa, !uesto certo che il santo vescovo ivi dipinto tra i santi
Antonio e )rancesco rappresenta il serafico dottore %. &onaventura, s2 perch sotto il lungo rocchetto o
camice si vede chiaramente la porpora cardinalizia e s2 perch il convento o chiesa per cui il !uadro fu
dipinto sintitolava appunto dal suo nome. 'ra in !uesta tavola il santo rappresentato in aspetto di una
et" piuttosto fresca, !uantun!ue matura, corrispondente esattamente allet" in cui mor2 il %erafico ?ottore.
>autore lo raffigur$ sbarbato, con la testa mitrata, col pastorale in mano e con la cocolla francescana. Ci$
esposto sembrami assurdo il pensare che il &. Angelico, nellintervallo di pochissimi anni, dipingesse lo
stesso personaggio sotto due tipi totalmente diversi, cio nel /aticano in un modo e nella tavola di cui
abbiamo discorso in un altro. Resta cos2 assodato che la figura esistente nella cappella di %. >orenzo in
/aticano che ha sotto la scritta %. &onaventura, non rappresenta altri che il &. &onaventura da Padova
Agostiniano, come appunto scrissero il +orrigio, l#rrera, i &ollandisti e gli altri su riferiti. [Pag. 5/] a
altre figure, altre imagini e pitture, con laureola di &eato, esistono del nostro %anto Cardinale, fatte
dipingere o scolpire dalla piet" e dalla venerazione per lui dei suoi confratelli o di altri.
IIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII
-1. .l P. ?AN.#># PAP#&R'C:.' della C. *. scrivendo negli Acta Sanctorum, ense .unii <, +. .., p.
786, intorno ad un bellissimo affresco che nella Cappella di %. >orenzo in /aticano dipinto dal &. Ange9
lico, rappresentante, giusta parecchi autorevolissimi scrittori, il nostro &. &onaventura, nellinvestigare
chi avesse potuto suggerire al Papa tra gli Agostiniani che lo circondavano di far dipingere col" !uesto
6E
nostro &eato, fa le seguenti supposizioni, -.nvenio apud eumdem :erreram, littera ?, inter ministros
Pontificum, pro anno CCC<C., ?ietricum de Nuremberga, Pontificium Cappellanum, nam ab
anti!uissima memoria munus istud apud 'rdinem Augustinianum manet... .stius ergo ?ietrici cura, videri
posset e@ sensu 'nuphrii sic pictus dicto loco &. &onaventura, sub oculis ipsius Pontificis, &onifacii
scilicet Papae .<, !uod &eatitudinis e@pressae vim haberet. /erum e@ )rancisci +aurisii libro de CrDptis
/aticanis pag 7FJ discimus .oannem Angelicum ?ominicanum, de !uo plura ad /itam &. .oannis
?ominici infra, accersitum fuisse ad istius sacelli picturas faciendas, a Nicolao /( cuius Pontificis nomen
subscriptum legitur tabulae, a *regorio <... instaurari iussae, et consilium &onaventurae sic ibi pingendo
cum sanctis %tephano, >aurentio, #vangelistis !uatuor, Augustino, Nicolao, %ilvestro, *regorio ac +homa
A!uinate, suggessisse potuit vel .oannes Petri Lsi hic Nicolai Capellanus fuit, sicut fuisse scitur pro@ime
succedentis Callisti ...M vel )ranciscus Pauli, !ui teste apud :erreram Possevino, ipsi Nicolao fuit a
concionibus sacris0. .o invece ritengo che chi pot suggerire al Papa tale idea non dovette essere altri che
lAgostiniano P. Rodolfo da Citt" di Castello, uomo di singolare piet" e dottrina, vissuto molti anni e fin
da giovanetto nel convento di %. Agostino di Roma, eletto nel 3574 Priore dei Penitenzieri Pontificii, nel
355J %agrista, Confessore e &ibliotecario del %ommo Pontefice, e 3F arzo 3553 /escovo della sua
patria, rimanendo per$ sempre nellesercizio di !uei tre importantissimi uffici, presso i Pontefici #ugenio
./, Nicol$ /, Callisto ... e Pio .. dai !uali fu grandemente amato e stimato e che mor2 il 8 *iugno 35;J.
LCfr. >AN+#R., )remi S. August., Part. ., p. 34E.
-2. Cfr. >C?'/.C' PA%+'R, Storia dei Papi, +raduzione italiana del &enedetti, +rento, 3F8J, vol. ., p.
6F6.
-3. Cfr. PA%+'R, opera cit., vol. ., p. 77.
-/. Cf. 'N')R.' PAN/.N.', De praestantia Basilicae S. Petri, Cod. /at. >at. 4J3J, p. 33E e 6F7 ove ci
dice, -Nicolaus / sacella duo fecit, !uorum unum %ancti Nicolai a Paulo ... dirutum est, aliud %ancti
>aurentii, !uod adhuc superest, at!ue cameras, triclinia et cubicula multa fecit0. Cfr. altres2 il A.,
Spicilegium ,omanum, +. .<, p. 74E( #C*#N.' CN+N, Les Arts / la %ours des Papes pendant le 7+
et 7+I si9cle, Paris 3F4F, p. 336( *.'R*.' /A%AR., +ite dei piD eccellenti pittori, )irenze 3F4F, /ol. ..,
p. E3; ove leggesi, -Per !uesti tanti lavori essendo chiara per tutta .talia la fama di )r. *iovanni, Papa
Niccol$ / mand$ per lui, ed in Roma gli fece fare la cappella del Palazzo, dove il papa ode la messa, con
un ?eposto di Croce ed alcune storie di %. >orenzo, bellissime. 1uestedizione delle /ite del /asari fu
curata dal .>AN#%., il !uale scrive in nota, ->a Cappella di Niccol$ / nel Palazzo /aticano contigua
alle stanze dipinte da Raffaello, e vi si ha laccesso per !uella detta di Costantino. >e pitture del &.
Angelico sono in buono stato e sono state intagliate in </. tavole da )rancesco *iovan. *iacomo
Romano e pubblicate in Roma nel 3F330.
-0. Cfr. *C*>.#>' PACC:.'N., Gli ultimi anni del B. Angelico, nel periodico, L2Arte, ,iista di
Storia dell2Arte Medioeale e Moderna, An. <.., Roma 38J8, p. E.
-5. 1uasi tutti gli scrittori nella vita del &. Angelico, dal /asari e )rosino >apini al %upino, hanno parlato
dei ritratti dipinti dallAngelico tanto in %. arco di )irenze, !uanto nelle due cappelle vaticane( e lo
storico Paolo *iovio li fece copiare e disegnare per la sua famosa collezione di ritratti di illustri
personaggi, tra !uali vengon segnalati !uei di %. Antonino Arciv. di )irenze, di )lavio &iondo, di
)erdinando di Aragona, re di Napoli, dellimperatore )ederico .., venuto a Roma sotto Niccol$ /, e dello
stesso Pontefice( ed #NR.C' C'C:.N nel suo pregiato lavoro, Il Beato Angelico #ra Gioanni da
#iesole L37F4935EEM Roma, ?esclQe e Comp. editori 38J4, a p. 63F, ci fa sapere che -come cerano dei
ritratti nella cappella del %%.mo %acramento, ce ne sono pure nello studio di Niccol$ /, e i &ollandisti ne
segnalano uno( un &eato &onaventura da Peraga, generale degli Agostiniani, morto in odore di santit"
nei primi tempi dello %cisma. %e si conoscessero meglio le cose, se ne troverebbero altri senza dubbio. .
gravi personaggi di tipo monastico, che circondano il Papa, non sono forse !uei Cardinali dei !uali
/espasiano ammirava la dignitosa maest"= +utti ammettono che il Papa che consacra %. >orenzo, ha i
tratti di Nicol$ /( i suoi occhi vivi, il suo grande e sottile naso, il suo pallore( la cosa sembra certa0.
-6. )RANC#%C' AR.A +'RR.*.', aestro delle Cerimonie Pontificie, Appunti di alcuni diari dei
passati %erimonieri e di altre materie. %ono nel Cod. /at. >at. 4F7F, cart. in FH in due volumi, Lvol. 3H di
cart. 7JJ, vol. 6H di cart. 3FEM autografi( per la descrizione del contenuto cfr. )'RC#>>A, %atalogo dei
mss. relatii alla storia di ,oma, volume ., p. 3689373.
-8. ?i !uestopera furono fatte due edizioni, la prima in Roma appresso .acomo )acedotti, ?C<<</,
con licenza dei superiori( la seconda parimenti in Roma, appresso /itale oscardi, ?C<<<.<, con
licenza de superiori. .n ambedue ledizioni il passo da noi riportato a p. 7FJ.
-9. PAR.?# *RA%%. nel suo Diario LArch. %eg. Pont.M sotto la data del 3E Agosto 3E34 ricorda al
proposito la -Capella parva superior, in !ua papa A>eo <B !uotidie parvam missam audit, !uae!ue dicata
est %. >aurentio et %tephano.
-17. Cfr. Alphabetum Augustinianum, +. ., p. 8;.

6;

(AP. AI
Di a*tre 3o*te i3agini e +itture 4<e *o ra++re,entano 4o* tito*o ed aureo*a di !anto e di Beato.
[Pag. 5/] 1uello stesso Artman %chedel, vissuto anchegli nel secolo </, poco dopo il &. Angelico, che,
come vedemmo, fu tra i primi a narrarci la storia del martirio del &aduario, fu anche tra i primi a
tramandarci nella stessa opera da noi citata, e nello stesso foglio 66;v la figura di lui, ponendolo tra i
dottori pi famosi del tempo in cui visse.
Avendo poi gi" parlato della effigie del &. &onaventura esistita nel portico del convento di %. Agostino
di Roma fatta dipingere o scolpire, come si disse, dai suoi correligiosi forse sul principio del sec. </., ed
avendone riportata ancor liscrizione che lo indicava !ual &eato e artire, non credo opportuno tornarvi
sopra( ma non posso astenermi dallindicare un ritratto dello stesso santo cardinale, di un valore storico ed
artistico non discutibile, esistente ancor oggi in Padova, sua patria, nella famosa Aula Nabarella. Appresi
la notizia dellesistenza di !uesto ritratto nellerudita opera di *iacomo Nabarella, che ha per titolo, Aula
$eroum sie #asti ,omanorum ab Urbe condita ad annum Dom. 3C6@, Patavii, tDp. )rambotti 3;45, p.
6F;, ove, dopo che lautore ci ebbe narrato la vita ed il martirio del &. &onaventura, si legge, -Patavii in
insigni Aula Nabarella visitur ipsius effigies cum hoc elogio ipsi a .oanne Cavacia erecto, -&onaventura
Alberti -1. frater e@ atre, et ipse Augustinianus [Pag. 50] eidem religioni addictus familia nobili
Peraghina ortus doctoratus insignia adeptus Augustinianae religionis summum regimen diu retinuit,
postea Romae primus e@ Patavinis in Collegium %ummorum %acerdotum cooptatus titulo ?. Caeciliae.
%cripsit !uamplurimas orationes, tum in laudes nobilium virorum, tum etiam contra hostes #cclesiae,
vitae integritate nemini suorum temporum postponendus, e@ !ua et aliis virtutibus dignitates illas
consecutus est. Romae super pontem %. Angeli sagita occulta manu missa interficitur et in numerum
artDrum relatus0.
%tandomi sommamente a cuore di avere una fotografia, o almeno sicure notizie di !uesto ritratto perch
molto antico e probabilmente con segni del martirio e con laureola di beato, mi rivolsi alluopo
allillustre Prof. oschetti, ?irettore del useo Civico di Padova, il !uale il d2 34 )ebbr. 3836,
cortesemente mi rispose, -.l ritratto del cardinale &onaventura &adoer, che a >ei interessa, fu dipinto
nellAula Nabarella, sala appartenente ad un palazzo che fu di .acopo Nabarella Lora casa Wollmann, via
%. )rancesco, n. 63M, attiguo ad un grandioso edificio Ln. civ. 38M che era di propriet" di *iovanni, fratello
di .acopo, e che oggi viene designato col nome di pala;;o Eabarella. -.oannes domum magnam a turre
habebat, !uae olim Carrariensium fuerat...( .acobus autem domum suam apud primam a turre habebat0
[Pag. 55] L/. Aula Eabarella sie )logia illustrium patainorum... e& historicis chronicisque collecta a
Ioanne %aaccia nobile pataino et a comite Iacobo Eabarella equite aucta et illustrata. Patavii, tDpis
.acobi de Codorinis, 3;4J, pag. 3M.
-alauguratamente, le pareti dellAula Eabarella sono state rivestite di tavola, talch i ritratti vi
rimangono nascosti0. #d veramente da dolersi che tanti tesori di storia e di arte sieno oggi tolti allo
sguardo dei dotti e dei periti nelle arti. . sommi elogi che fanno di !uestAula il Cavaccia e lo Nabarella ci
dicono chiaramente che essa costituiva una delle meraviglie di Padova. #ssa fu dipinta prima del 3E5J per
commissione di *iulio Nabarella dal celebre pittore *ualterio, emulo del +iziano. Ne scrisse gli elogi e la
descrisse lo stesso *iovanni Cavaccia L/. lopera cit. p. 697M nobile Padovano, il !uale cindica pure a p.
3E5 il luogo preciso dove ritrovasi il ritratto del Peraga, -:is viris transactis Lcio i due famosi arsili da
PadovaM est ultima fenestra, et inde incipit murus partis vespertinae et occidentalis( prope!ue ipsam
fenestram conspicitur imago &onaventurae de Peraga cum hoc elogio0. Riferisce !uindi lelogio or ora
riportato, e lo Nabarella aggiunge che essendo egli stato ucciso nel 37F8 per difendere la libert"
ecclesiastica, tamquam Mart*r inde cultus est. )acciamo voti che !uanto prima lattuale padrone ai
!uellinsigne monumento faccia togliere lingombrante tavolato, e laula sia restituita nel suo antico
splendore.
olte cose intanto venivano travolte nelloblio dal vorticoso corso del tempo( ma la memoria e la
venerazione pel nostro &eato anzich perdersi o scemare crebbe sempre di pi. # mentre lillustre nostro
storico P. *irolamo Romano nel 3E;8 si meravigliava, come vedremo, che la Chiesa non avesse ancor
decretato di farne lufficio, come avea fatto con %. +ommaso di CantorberD, ambedue uccisi per la stessa
causa, un altro Agostiniano, il P. Pietro oDaDo Aragonese, nel 3;3J ne faceva incidere la bella figura col
titolo e laureola di beato, su grandi tavole di rame, insieme ad altri %anti e &eati dell'rdine, le !uali han
per titolo, Patriarchatus Magni Patris Augustini cum suae praecipuae religionis ornatu, dedicate
-Rev.mo P. ag. )r. .o. &aptistae de Aste *enuensi totius Augustinianae Religionis Pastori
/igilantissimo0 [Pag. 56] con lapprovazione del /icario *enerale dellArchidiocesi dAragona e del
teologo ?omenicano che si sottoscrivono nel modo seguente, -Petrus Ant. *hib. /. *. 9 . Corn. +irob.
Praed. 'rd. +he. /id.0. 1ueste tavole si trovano !uasi in tutti i nostri conventi, e la figura del &aduario ha
sotto la seguente scritta, -&. &onavenctura Patavin.s P. *.lis et Patriac. ab :ereticis !uos comprimebat,
sagitta transfossus est0. Poco dopo, nel 3;35, il 3 aggio, altre grandissime tavole venivano date alla
64
luce, delineate e scolpite in Roma, con lapprovazione dei %uperiori, da 'liviero *ato Piacentino -opera
ac studio R.morum P.um ).um arci Antonii /ianii &onon. et )r. Pauli /adovitae Poloni0 che
lintitolarono, Misticae Augustinensis Sacrum gloriae decorisque theatrum. 1ueste tavole furono poi fatte
riprodurre verso il 3;FJ dal P. *enerale ?omenico /alvasori, il !uale le dedic$ al %ommo Pontefice
.nnocenzo <., al re Carlo .. di %pagna ed al Card. Paluzio Altieri. *li autori divisero le figure in tante
classi e nella prima di esse che intitolano, -Cardinalium Augustinensium !ui lumine probatae vitae et
miraculis elucentis conversationis, splendore purpurae, gloria magna %. R. #. illustrarunt, !uibus et
Archiepiscopi cohaerent0 tra le figure del &. #gidio Romano e *uglielmo di Cremona, vi il nostro
&aduario con !uesta iscrizione, -&. &onaventura Patavinus ab Crbano /. an. 37F5 Cardirialis %.
Caeciliae creatus, tandem ob defensionem libertatis #cclesiasticae a Principe Patavino peremptus 3784
iacet Romae in #cc. %. Aug.0
&ellissima, e molto somigliante a !uella dipinta dal &. Angelico, poi limagine del nostro &eato fatta
incidere su rame in >iegi dal P. aigret, di cui fa menzione negli Acta Sanctorum leruditissimo P.
?aniele Papebrochio con !ueste parole, -:abeo autem libellum iconum, artDres #remitani 'rdinis
scalpro eleganti repraesentantium, et >eodii curatum anno ?C<.. per *eorgium aigretium, ubi, post
artDres Afros saeculi / adscriptos 'rdini velut %. Augustini discipulos, primus e@primitur &.
&onaventura, cum Palma et ?iademate0. [Pag. 58] .l libro a cui !ui si accenna ha !uesto titolo,
,eiettons F sacr-s F Pullulants de la F Palme triumphan F te des premiers F Mart*rs de l2"r F dre dit des
#reres F )remites de F S. Augustin F ,ecueillis F Par #. George Maigret Buillono* F Doct. .he. et Prieur du
mesme "rdre F au %onent de S. Augustin le; Liege. Chez Christian 'uXer@ .mpr. iurQ de %. A. 3;36, ed
ha in fine lapprovazione del suo Provinciale P. +homas de *race e del Rev.mo Uean Chapeaville /icaire
de >iege, il !uale attesta di permetterne la stampa, -" la plus grande gloire de ?ieu, " lhonneur de ses
saincts artDrs, et " lutilitQ spirituel de tous ses fidels serviteurs0. .l &eato raffigurato in piedi, innanzi
ad uno sfondo in cui si scorge il +evere scorrente, le case e le ville di Roma da una parte, il Castel %.
Angelo dallaltra e due arcieri che hanno scoccato una freccia confitta nel petto della figura del beato, che
rivestito con labito monacale, e precinto con la cintura( ha poi il rocchetto ed il cappello cardinalizio, il
diadema intorno alla testa, la palma del martirio nella destra, mentre la sinistra lha poggiata sul petto( ha
lo sguardo pensoso, la barba spiovente. +utta la figura ispira devozione e piet", e al disotto leggesi, ->e &.
&onaventure, Cardinal de l#glise Rom. de lordre des #rem. de %. Augustin martDrisQ en Rome, lan.
378;0. .l aigret al foglio % ne scrive poi la biografia, che, se non troppo esatta per la cronologia,
risulta tuttavia un bellelogio del &aduario. >autore tradusse poi in latino il suo lavoro che ripubblic$ nel
3;6J( e nel 3;6E, arricchendolo di molte altre notizie, lo dette nuovamente alla luce in Anversa,
dedicandolo ad Crbano /..., sotto !uesto titolo, Mart*rographia Augustiniana. >a biografia del &.
&onaventura tra le pp. 53957.
.n !uesta occasione il P. Agostino %abozio, pur esso Agostiniano, fece scolpire una finissima tavola
<ilografica dal celebre Carlo Collaert, allo scopo, forse, di farla inserire nella Mart*rographia, innanzi
alla vita del &. &onaventura, ci$ che per altro non avvenne, !uantun!ue al aigret la dedicasse. .n !uesta
tavola adun!ue, in undici bellissimi tondini, facenti corona alla figura principale, il P. %abozio faceva
rappresentare tutta la vita religiosa del &. &onaventura, [Pag. 59] che vien costantemente figurato con la
testa redimita con laureola dei santi. *iova darne un cenno riproducendo le iscrizioni che egli sottopose
ad ogni tondo.
Rappresenta il primo il Peraga fanciullo, col capo chino e le mani giunte, in ginocchio innanzi allaltare
del crocifisso mentre fa rinunzia al principato -2. e veste labito Agostiniano che glimpone il Priore di %.
Agostino di Padova, assistito da altri religiosi, con !uesta iscrizione, -undi Principatum fugiens
Augustinianam religionem amplectitur0. %egue il secondo raffigurandolo seduto nella cattedra, circondato
da discepoli, mentre spiega il aestro delle %entenze in Parigi, -+heologiam decem annis Parisiis docet0.
Nel terzo rappresentato parimenti seduto nella cattedra, rapito in soave contemplazione delle cose
celesti, e par che vivo parli ai confratelli di cose divine, -.ncredibili charitate omnium saluti prospiciens
saepius de divinis ita cum fratribus lo!uitur, ut in coelestia raperetur0. .l !uarto lo figura inginocchiato
innanzi ad un prelato, Preside del Capitolo *enerale, dopo essere stato eletto a pieni voti Priore *enerale
dell'rdine, -Propter e@imium vitae splendorem omnium votis fit Prior *.ralis0. [Pag. 67] .lluminato, nel
!uinto, da un fascio di luce divina mira *es Crocifisso e ne scrive la vita come pure scrive !uella della
%%.ma /ergine e dei %anti, -?ivino afflatus spiritu subtilissimos de vita .esu Christi, &. ariae et
%anctorum scribit tractatus0. Rappresenta nel sesto il &. &onaventura in collo!uio con %. Caterina,
!uando cio trattava seco lei, ed anco per lettere, delle cose della Chiesa e di ?io, -Nunc ore nunc per
literas cum %. Catharina %enensi de coelestibus agit0. .l soggetto del settimo Crbano %esto che
glimpone il cappello Cardinalizio, -Cardinalis %. Caeciliae consecratur ab Crbano se@to0, mentre
nellottavo vi rappresenta il &eato innanzi a )rancesco Carrara opponendoglisi virilmente, perch
perturba la cristiana repubblica, -)rancisco Carrariensi ?uci Paduano Rempubl. Christianam perturbanti
se opponit0. Nel nono tondo parimenti figurato in piedi circondato da un consiglio di cardinali ai !uali
6F
espone le ragioni pi valide per difendere la libert" ecclesiastica, minacciata di esser violata dal
Carrarese, -Conciliis urgentissimis in caetu Cardinalium pro tuenda libertate ecclesiastica )rancisco
Carrariensi se opponit0. G ritratto nel decimo vicino al ponte %antAngelo, colpito da una freccia,
scoccata da un arciere a cavallo che veloce fugge sul ponte, -%agitta per pontem %. Angeli Romae missa,
graviter vulneratus occumbit0. +rasportato il cadavere nella chiesa del %. P. Agostino e deposto in un
mausoleo, vari fedeli, uomini e donne, genufiessi ricorrono a lui per aver grazie e favori ed egli risplende
con la virt di molti miracoli, -.n #cclesiam %. Augustini delatus, multis miraculis splendet0. G !uesta la
figura dellundecimo tondo. Nel centro poi come in una apoteosi egli in piedi, redimita la testa con raggi
di beatitudine, con la palma del martirio sulla mano destra, con la sinistra sul cuore !uasi a comprimere le
ardenti fiamme della sua carit", mentre a lui di dietro, in posizione di chi riposa e lo ammira, il forte
.agellone principe di >ituania, gi" convertito alla fede di Cristo. >iscrizione che ha sotto semplicissima,
-?. &onaventura Patavinus ord. #remit. %. Augustini *eneralis %. R. C. Cardinalis et artDr0. [Pag. 61]
Cn esemplare di !uesta <ilografia posseduta da ons. *ian Paolo &erti, Canonico di Padova, che, per
mezzo di una gentile Contessa Padovana, me ne favor2 una fotografia. Cnaltra fotografia della medesima
ritrovasi pure nella raccolta iconografica del useo Civico di Padova. Altra splendida figura del nostro
&eato fu delineata dal P. Raffaele Pasini, /eneto, nel 3;68. G raffigurato a sedere innanzi ad un crocifisso
in atto dinsegnare o di scrivere, suffulto il capo da raggi di gloria. 1uesta figura nel Cod. 36;4 della
&iblioteca Angelica di Roma nel libro ..., ff. 7;Fv97;8. >opera in cui si contiene intitolata, Iconum S.
P. Augustini, aliorumque Sanctorum ac enerabilium Patrum )remitarum, quibus medici, poeticique
!lores e& ortis heremitanis decerpti aspenguntur. Libri tres. Auctore ,. P. #. ,aphaele Pasino, +eneto
)remita, ed dedicata al Papa Crbano /.... %otto la figura lautore tesse una piccola biografia del &eato,
e tra laltro dice, -&onaventura Peraginus Patavus, vir egregius, theologus!ue praestantissimus...
tam!uam sol mundum, totam rempublicam Augustinianam, patriam!ue suam e@iimis virtutum ac
%anctitatis radiis collustravit0. .n !ual conto fosse tenuto il P. Pasini dai PP. &ollandisti, basta sol citare
!uello che di lui scrissero nella vita di %. Pietro Confessore, Agosto 73, +. /, Ant. 3457, p. ;5J. Ne riporto
fedelmente le parole, -Porro e@actior vita noscitur esse illa, !uam scripsit P. Raphael Pasini /enetus,
'rdinis %. Augustini, habitans in )rosinone an. 3;65, in viginti !uatuor capita distinctam cum figuris
totidem eleganti calamo et arte elaboratis, et 'livanti Cecconio +rebensi oppidano dedicatam, !uae nunc
conservatur in archivio ecclesiae simul cum originali, !uod hic postea transcribitur0.
Al pari del Pasini e del aigret, un altro celebre istoriografo Agostiniano, Cornelio Curzio, nel 3;7;
dava alla luce in Anversa +irorum illustrium e& ordine )remitarum D. Augustini elogia cum singulorum
e&pressis ad ium iconibus, ed a p. 5F vi !uella del &aduario delineata dallaccurato U. )ranc!uart
incisore, ed ha sotto scolpita la seguente iscrizione, -&. &onaventura Patavinus 'rd. #rem. %. Augustini,
scriptis, legationibus clarus, Cardinalis %. Caeciliae, pro ecclesiastica libertate in ponte %. Angeli Romae
telo confi@us fuit...0 a p. 58 e seg. ne scrive poscia in elegantissima forma la vita.
[Pag. 62] Cn !uadro, o meglio, un ritratto ad olio del nostro &eato, dipinto in !uesto stesso tempo, o non
molto dopo, ma certamente nel bel mezzo del secolo </.., esiste nella sagrestia di %. Agostino di Roma.
:a una bella cornice del tempo con una targa ove leggesi la seguente iscrizione, -&. &onaventura
&aduarius Patavinus artDr %. R. #. Cardinalis 'rd. %. Aug.0. .l ritratto di dimensioni al naturale( la
figura ha la faccia sbarbata, la berretta rossa in testa che circonfusa dellaureola dei &eati, e tutto
insieme ne fa un uomo giunto a virilit" avanzata. G in piedi e sembra che detti delle lezioni agli scolari,
perch ha il volto elevato, un libro nelle mani a pie dun crocifisso, e sotto il libro un teschio umano,
mentre un puttino gli presenta la palma del martirio. Chi rimira !uesto !uadro si sente mosso a
venerazione e piet". Cn altro !uadro, di dimensioni assai pi grandi del naturale, dello stesso &.
&onaventura, dipinto anchesso in !uesto secolo, nel refettorio del nostro convento di \nnerstadt nella
&aviera. .l &eato rappresentato morente sorretto al di dietro da un religioso, mentre un famiglio gli
estrae dal costato il dardo scoccato. :a la fronte e lo sguardo rivolto al cielo e tutto il suo volto
illuminato da una luce spiovente dallalto. G un !uadro fatto dipingere dalla piet" dei suoi confratelli e
posto in luogo pubblico, affinch ogni religioso sispiri a !uel gran modello di virt ed in s le ricopi.
+raversando loceano, ed entrando nelloratorio del nostro convento di %. Agostino di >ima nel Per,
noi ci troviamo innanzi ad una splendida tela, dipinta senza dubbio verso la met" del seicento, perch
tutto linsieme del dipinto la fissa in tal epoca, che rappresenta ancor essa il nostro &eato. G dipinto in
piedi con lo sguardo rivolto su in alto verso un angelo che tra le nubi gli mostra una corona, simbolo
dimmarcescibile gloria. :a la berretta in capo, ed rivestito dellabito cardinalizio( con la destra
sorregge un libro sul petto e con la sinistra la palma del martirio. ?i mano dello stesso pittore scritto
sotto i piedi della figura, -%. &uenaventura Patavin. 3;...0 il che sembra [Pag. 63] volerci dire esser di
scuola %pagnuola e forse del tempo del Ribeira, detto comunemente lo %pagnoletto. Persone per altro
assai competenti in materia ai !uali ho mostrato la fotografia del medesimo, mi dicono che il !uadro di
scuola italiana, e forse fatto dipingere !ui in Roma. >a circostanza poi chesso in un oratorio pubblico, e
che la figura ha, oltre il titolo, tutti i segni di santit", ci porge uno dei pi solidi argomenti del culto
68
prestato al nostro insigne Cardinale.
Ritornando poi in #uropa, e recandoci in *ermania e propriamente in agonza, nel visitare i portici del
nostro antico onastero dal titolo di %. Agostino, o altrimenti detto della %%.ma +rinit", tra una ventina di
!uadri rappresentanti %anti e &eati dell'rdine, ve nha ancor uno di assai fine pennello dipinto nel 34E3,
che ha sotto !uesta iscrizione, -&. &onaventura Pad. .0. /i altres2 il nome del Pittore e lanno in cui fu
eseguito. >a figura del &eato in piedi, con le mani aperte, trafitto al petto da una freccia ed in aspetto di
chi placidamente viene a mancare. >e figure di un religioso e di un famiglio par che lo sostengano, ed un
putto dipinto ai suoi piedi, sembra voglia indicargli collindice della mano sinistra il cielo, ove la
bellanima di lui destinata.
i sembra in ultimo di non dover tralasciare di segnalare un affresco esistente nella &asilica di %.
Nicola in +olentino. i stato riferito che !uellaffresco stato dipinto di recente, forse un trenta o
!uaranta anni or sono, ed anco la figura di !uesto affresco ha laureola di &eato e sotto scritto, -&.
&onaventura &aduarius0.
)acendo pi accurate indagini sono sicuro che altre pitture, altre figure dipinte o scolpite in diversi
tempi e per diversi luoghi si troverebbero( ma per lo scopo che ci siamo prefissi, credo che siano pi che
sufficienti !uelle da noi or ora descritte, per provare di !uanta venerazione fosse la memoria di lui presso
l'rdine Agostiniano, di cui fu uno dei pi belli modelli di %antit".
IIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII
-1. Per !uanto a mia conoscenza posso affermare che il &. &onaventura non ebbe altri fratelli
Agostiniani che il P. &onsembiante, di cui gi" si parl$. Ritengo !uindi che il Cavaccia erri nel dirlo
fratello di Alberto, forse ingannatosi nel leggere !uesti due nomi uniti insieme verso il fine della nona
Rapsodia #nnead. di arco Antonio Coccio %abellico dove scrive, -Claruit cum his Augustinus
Anconitanus #remitice observationis !ui, et ipse scite, et utiliter multa scripsit, &onaventura, et Albertus,
uter!ue Patavinus, hic evangelica praedicatione, ille martDrio clarus0. 1uando nac!ue &onaventura,
Alberto era gi" morto in Parigi da nove anni. )u uomo di grandi virt, ebbe acume dingegno
singolarissimo ed una grandilo!uenza meravigliosa. . suoi concittadini gli eressero nel civico palazzo una
statua di marmo dedicandogliela con !ueste parole, A>&#R+' #R#.+ARC PA+R.
%.N*C>AR.%%.' /.+A# S C'N+.N#N+.%%.A# PA+R.A PA+A/.N' %+C?.'RC S
C'>CNA# #+ R#.PC&>.CA# C:R.%+.ANA# S %C' %P>#N?'R..
-2. .l Prof. *.C%#P# CAPP#>>#++. nella sua Storia di Padoa, 3F4;, /ol. .., pag. 38, dice che i Peraga
erano %ignori di irano, grossa terra di antica origine, castello fortificato, appartenente al distretto di
Ar!u", ottenuto dai Peraga nel 376E, e di dove il Petrarca, ospite di loro, sembra che scrivesse la lettera,
da noi riportata, al P. &onaventura. .l P. AN*#>' P'R+#NAR., nella sua opera La #elicit/ di Padoa
Libri Boe, in Padova 3;67, p. 78J, ci descrive lo stemma gentilizio del nostro Cardinale nei seguenti
termini, ->arma della famiglia Peraga divisa per il lungo dello scudo in due parti eguali, la !uale a
sinistra di chi guarda ha tre ruote gialle, per il lungo di esso scudo in campo bigio, ed alla destra ha sei
traversi, obliguamente posti, uno rosso e uno bianco, comincia di sopra il rosso, e sopra li traversi un
leone rampante di color giallo, come si vede nel Ciaccone, ed anco nel secondo Claustro del onastero
degli :eremitani di Padova sopra la porta di dentro, dove anche si legge !uesto distico, %ceptrum
Augustini clara cum stirpe Peragae S Cardineum!ue ostrum stemmata pulchra tibi0.

(AP. AII
De* tito*o di Beato e di !anto datog*i da**&univer,a*it: deg*i ,4rittori.
[Pag. 6/] Come i pittori e gli artisti or lo chiamarono col titolo di Beato ora di Santo, cos2 gli scrittori di
tutti i tempi, di tutte le nazioni, che ebbero occasione di scrivere di lui, parimenti or Beato ed ora Santo
lappellarono. %enza soffermarci ad esaminarli uno per uno ne riferiremo alcuni dei principali.
Potremmo incominciare a riferire nuovamente la iscrizione posta nel sepolcro di lui, nella !uale detto
che gli abitatori della celeste %ionne ne possiedono lanima grande( seguir poscia col %avonarola che nel
355J lasciava scritto, come si veduto, esser il P. &onaventura ritenuto gi" per &eato, e per &eato
ritenerlo nel 35F6 il P. )ilippo *iacomo da &ergamo Agostiniano, il !uale attesta che il grande suo
confratello, -cum acerrime ecclesie libertatem contra tDrannos tueretur, a Carrariensi domino tandem
sagitta transfi@us martDrio coronatus est0( ma per non esser tanto lunghi, li accenniamo soltanto. Come
sol pure accenniamo a !uanto scrisse lo %chedel nel 3587 nelle sue %hronaca initii mundi, labbate
+ritemio nel 3585 ne suoi libri De scriptoribus )cclesiasticis, e Paolo Cortese nel 3E3J nel suo libro De
%ardinalatu perch scrivendo essi del nostro &aduario si espressero !uasi con le identiche parole del P.
)ilippo *iac. da &ergamo. .l /olaterrano nel 63H libro dei suoi %ommentariorum Urbanorum editi nel
3E6;, nel parlare del Card. di Padova !uantun!ue errasse intorno alla professione religiosa di lui ed al
tempo in cui visse, pure attesta che egli -doctrinae sanctitatem adiecit, ut !ui pro martDre fere colatur, a
Carrariensi Principe sagitta peremptus, dum #cclesie libertatem contra tDrannos tueretur0. Nel 3EE3 il
7J
nostro celeberrimo Card. %eripando, allora *enerale dell'rdine, public$ coi tipi del &lado le nostre
costituzioni e vi un2 un Commentario della storia dell'rdine Agostiniano composto dal non meno celebre
Panvinio. 'ra in fine di !uesto Commentario vi un lungo elenco di %anti e &eati del nostro istituto, ed il
3FH il B. Bonaentura Patainus %ardinalis. [Pag. 60] *irolamo Roman nel 3E;8 anche egli lo
appellava beato in !uesti termini, -&eato &uenaventura cardenal, general D martDr D doctor0, cos2 a f. 354
della sua %hronica de la "rden de los )remtanos, ed a f. 47v. dice che egli -es llamado de todos los
authores martDr, D no seD come no se podia celebrar su fiesta como la de %ancto +homas Cantueriense,
pues si a!uel murio por la deffension de las libertades de la Dglesia particular, este otro por las de la
universal0.
Anche il P. %impliciano +orrini, Agostiniano, nel suo Libro delle Gra;ie et Indulgen;e concesse alla
%ompagnia de2 %inturati, &ologna 3E4F, al f. 7F, nel tessere il catalogo de %anti e &eati dell'rdine, lo
chiama, -&. &onaventura Patavinus, *eneralis, Cardinalis et artDr0( il che fece altres2 il P. *irolamo
Nolano nel suo Libro delli Priilegi, Gratie et Indulgen;e concesse dalla Sacro Santa Sede Apostolica alli
Padri, #rati ecc. dell2"rd. )rem. di S. Agostino edito lanno 3EF;. Cin!ue anni prima ons. *iuseppe
Panfilo, /escovo di %egni pubblicava in Roma le sue %hronica "rd. #ratrum )rem. S. Augustini, ed al f.
;4v asseriva che, a giudizio dei buoni, il Card. &onaventura dovea esser annumerato tra i %anti artiri
come il fratello di lui &uonsembiante tra i %anti Confessori, -:unc iudicio bonorum in artDres
annumerare decet, sicut eius fratrem &onsemblantem inter sanctos confessores0. # martire fu chiamato
dal P. Ciaconio nelle +ite de2 Ponte!ici e %ardinali, da noi citate, e date alla luce nel 3;J3( dal Possevino
nel suo Apparato Sacro, /enezia 3;J;, +. ., p. 65F e ;7E( dal Cartusiano *iorgio Carnefelt nelle Memorie
del B. Bicola Albergati, in Colonia 3;34, ove, in Appendice p. 344, rammemora -Cardinales ali!uot
sanctitate illustres, !ui post annum . floruerunt0, tra !uali pone anco il nostro, -&. &onaventura
Patavinus0. Col titolo di artire e di &eato fu pur chiamato dal P. *iorgio aigret nella sua
Mart*rographia Augustiniana, Antuerpiae 3;6E, p. 53, ove in un lungo elogio usa !ueste espressioni,
Beatus, Dius, Doctor, Mart*rG dal P. Abramo &zovio, dell'rdine de Predicatori, che nei suoi Annali
#cclesiastici, Conoliae 3;66, +. </., dedicati a *regorio </, p. 37E, ne fa lencomio, [Pag. 65] e
nellindice dello stesso volume, lo indica cos2, -%. &onaventura &aduarius occiditur, 37F80( dal P. Nicola
Crusenio nel Monasticon Augustinianum, onachii 3;67, p. 3;7 della ... Part., ove non solo lo dice
-&eatus0, ma che -merito a %criptoribus inter artDres ?ei recensetur, tali!ue nomine decentissimam
sepulturam Romae in #cclesia 'rdinis obtinuit0. &eato lo disse pure il P. +ommaso :errera nella sua
,esponsio Paci!ica, &ononiae, 3;7E, p. 7EE, e nell2Alphabetum Augustinianum, atriti 3;55, +. ., p. 85(
il P. Cornelio Curzio nei +irorum Illustrium e& "rd. )rem. D. Augustini elogia, Antuerpiae 3;7;, p. 58( il
P. %impliciano %an artino, che nella $istoire de la +ie du glorieu& S. Augustin... et de plusieurs SS. BB.
et autres hommes illustres de son "rdre, +olose 3;53, p. ;43, ne tesse la vita e l2histoire de son glorieu&
mart*re, chiudendola con !ueste parole, -'n void " Rome, au petit Porti!ue de notre onastere de %aint
Augustin, limage de ce tres9virtueu@ Cardinal, tenant une palme en la main, avec un eloge !ui mar!ue
son martDre, et la gloire dont il est " croire !uil KouDt0.
Chi per altro, compreso della grandezza del nostro Cardinale, ne scrisse la vita con vero entusiasmo, fu
lillustre /escovo dAutun >udovico ?oni dAttichD, che nel 3;5J, dando alla luce in Parigi i suoi
celebrati #lores $istoriae Sacri %ollegii S. ,. ). %ardinalium, nel +. ., pp. 5J498, con elegante dettato ci
lasci$ una bellissima ed accurata biografia di lui, che vorrei !ui trascrivere per intiero( ma me ne astengo
per non ripetere cose gi" dette. Pure non posso non trascrivere !ualche passo degnissimo di nota,
-Praeclarus, egli principia, inter claros e@titit &onaventura &aduarius a Peraga, duplici nempe claritate
sanguinis, hoc est nobilitate generis, illustris!ue martDrii, ac merito inter purpuratos #cclesiae Proceres
sedere iussus. %ed !uid dignum eo lo!ui possumus, cuius, ut cum ?ivo Ambrosio lo!uar, &. Agnetis
Romanae virginis et martDris encomium ac trophaeum celebrante, ne nomen !uidem vacuum est luce
laudis= &onaventura si!uidem, non casu sed ?ei providentia iure est appellatus !uod felicibus auspiciis,
fausto!ue omine iu@ta sui nominis etDmon, #cclesiae natus, et datus est, pro !ua ad sanguinem us!ue
constantissime decertans felicissimum sanctae et innocentis vitae cursum et agonem confecit, factus
ecclesiasticae libertatis victima, ut mihi videatur non hominis habuisse nomen, sed oraculum martDris,
!uo indicavit !uod esset futurus0. [Pag. 66] >o dice in seguito, -%plendidissimum #cclesiae sDdus dignus
!ui tam!uam servus fidelis et prudens super plura constituentur0, onde -non modo %acrum Collegium
sapientiae ac sanctitatis suae radiis vehementer illustravit, sed etiam proprii sanguinis purpura decoravit0,
!uando -tacentibus caeteris, ac dissimulantibus, ipse tam!uam sanctae libertatis assertor vinde@!ue
acerrimus, opposuit se impiis )rancisci ACarrariensisB conatibus, velut adamantinum murum pro domo
?omini0, per cui -sagitta tranfi@us #cclesiae authoritatem, suo sanguine, !uasi atramento, sigillo!ue
apposito confirmavit0, e che -variant certe authores de eius transitus ac passionis tempore. %ed !uid!uid
sit de tempore gloriosae ipsius necis, hoc constat omnium pene scriptorum testimonio, !ui res %. R. #.
Cardinalium, aut #remitarum %. Augustini posteritati consignarunt, fuisse illam in conspectu ?omini
pretiosam, et &onaventuram &aduarium inter %anctos artDres, !ui pro #cclesia ?ei gladiis impiorum
73
occubuerunt, numerari &eati titulo honestari0.
?opo s2 bella testimonianza di un /escovo tanto insigne !ual fu il ?AttichD, le altre di autori minori
potrebbero sembrar superflue( piacemi nonpertanto recarne in mezzo !ualche altra, solo per far vie
meglio constatare la continuit" della venerazione in cui il santo cardinale fu da tutti tenuto.
.l P. >uigi +orelli nel ,istretto delle ite de gli huomini e delle donne illustri in santit/, &ologna 3;54,
con lapprovazione dell#m.mo Card. >udovisi, arcivescovo di &ologna, p. 647, ne scrive la vita sotto
!uesto titolo, -?el &. &onaventura da Padoa Card. e art.0, il che fa pure nei suoi Secoli Agostiniani,
&ologna 3;FJ, +. /., p. 66F( il P. )ilippo #lssio nell)ncomiasticon Augustinianum, &ru@elles 3;E5, p.
37J, narra anchegli le gloriose gesta di lui, e lo dice &eato, come pur tale lo chiama il P. .. Aurelio
Onippinga [Pag. 68] nella sua )phemeris Sanctorum "rd. )rem. S. P. Augustini, Antuerpiae 3;46, p. 55,
ponendo sotto il nome di lui !uesti tre distici, -.llustrem duple@ ornavit purpura Patrem, S Cna haec
/irtutis, sanguinis una fuit. S :anc livor tin@it pro libertatis amore S Praesulis hac virtus condecorata fuit. S
%ic bona, !uae coelo toties ventura petisti, S >ibertas, virtus et dedit invidia0.
Nei #asti %ardinalium omnium S. ,. ). auctore Io. Palatio I. U. D., /enetiis 34J7, %uperiorum
permissu, nel /ol. .., fol. 4J, tessendovisi la vita del &aduario, lautore principia, -#cce ego mitto ad vos
Prophetas et sapientes et scribas, et e@ illis occidetis, et crucifigetis. atth. 670 e scrittane unaccurata
biografia, conchiude, -Rornae in inferiori porticu Augustiniani coenobii, imaginem &onaventurae
palmam manu tenentem, elogium, martDrium, et beatitudinem eius indicans adiectum aspicere est. .n
.ndice %anctorum et &eatorum 'rdinis Augustiniani #remitarum, &eati titulo, cum Ale@andro 'liva
Cardinali Pii .. decoratur, teste /ictorello0. *irolamo *igli poi nelle annotazioni alle "pere di S.
%aterina da Siena, %iena 34J4, p. 634, scrivendo di lui, non dubita di asserire -che comunemente dagli
scrittori viene onorato del titolo di &eato0. eritamente !uindi il P. *iuseppe dellAssunzione,
Portoghese, nel suo Mart*rologium Augustinianum, Clisippone 3458, cum facultate %uperiorum, Part. ..,
p. 345, ne fa il seguente elogio, -./ .dus .unii, < Romae in #cclesia %. P. Augustini natalis &.
&onaventurae Patavini, e nobilissima familia orti, !ui saeculi blandimenta despiciens, adolescens factus
religionem ample@us est( virili firmitate, ubi se ?eo votis alligans, mirabili constantia perseverans, e@iit
in litteris, et virtutibus consummatus. 'b !uae, prius plura 'rdinis munia e@ercens ab Crbano /. ad
Cardinalitiam dignitatem evectus est. Cum tamen libertatis #cclesiasticae intrepidus esset assertor, ortis
inter eum, et )ranciscum Carrariensem Patavinum Regulum ob #cclesiasticam >ibertatem simultatibus,
impiis Principis conatibus constantissime se opposuit. [Pag. 69] 1uare iratus Carrariensis Princeps clam
per occultos sicarios egit, ut dum pontem Aelium transiret, sagitta ab incerto emissa tranfi@us
interficeretur, sic!ue contigit hac die, sepultus!ue est prius in #cclesia %. +riphonis, postea, translatus est
ad #cclesiam %. P. Augustini ubi re!uiescit in sacello %. Nicolai de +olentino0.
*i" dicemmo che i &ollandisti ne scrissero la vita nei loro Acta Santorum nel +. .. del mese di *iugno,
p. 786, e che nell$agiologium Italicum, &assani 3447, +. ., p. 7EF, die < .unii, assai decorosamente si
favella, -?e &. &onaventura Cardinali 'rd. %. Augustini Romae0, e che tanti e tanti altri ne scrissero, tutti
chiamandolo col titolo di &eato fino ai nostri giorni, come facilmente pu$ riscontrarsi nelle opere loro,
che saremo per catalogare in appendice, e che addurli !ui tutti riuscirebbe troppo fastidioso per il lettore.
Nutro pertanto fiducia che !uanto fino a !uesto punto abbiamo scritto, sia pi che sufficiente a dimostrare
la grande personalit" del &aduario, la grande santit" di lui, la piet", lelevatezza di mente e di cuore, la
forza ed altezza di animo, la carit", la giustizia, lattaccamento alla %. %ede e tutte !uelle virt che
risplenderono in lui come in un vero eroe della chiesa di ?io. %i spera !uindi che !ueste stesse virt che
lo fecero venerar come &eato in tutti i secoli, e che oggi fanno desiderar che vengano messe in pi chiara
luce dalla %uprema Autorit" della Chiesa con un decreto col !uale si approvi il culto prestato a tantuomo
ab immemorabili tempore, sieno il fulcro adamantino su cui vogliono poggiare tutti coloro che aspirano al
cielo.


(AP. AIII
Prin4i+a*i autori 4itati ne* 4or,o di =ue,ta 9iogra2ia o 4<e ,4ri,,ero de**e ge,ta de* no,tro Beato.
Ar+e Augu,tinu,, Pantheon Augustinianum, *enuae, )ranchelli 34J8( Memorie dei Beati Agostiniani Ls.
an.M( Giornale dei Santi e Beati Agost. *enova 3466, 3 %emestre, p. 767. [Pag. 81]
Au9erD Antoniu,, $istoire generale des %ardinau&, Paris 3;56, +. ., p. ;7E.
Ba*u;ii !te+<ani, +itae Paparum Aenionensium, Parisiis 3;87, +. ., col. 3J54 et passim.
Bergo3en,i, Ea4o9i P<i*i++i, Supplementum %hronicarum, /enetiis 35F6, fol. 63Jv.
Bona,o*i "o33a,o, Iscri;ioni delle sepolture e depositi che esistono nella chiesa di S. Agostino di ,oma
prima del 36C(, s. /itt. #m. 5;, f. 78H della &ibl. Nazion. di Roma.
B;ovii A9ra<a3, Annalium )cclesiasticorum, Coloniae Agrip. 3;66, +. </, p. 37E.
(arde**a, Memorie storiche de2 %ardinali, Roma 3487, +. .., p. 688.
(<er*e Pro,+er, )remi .haumaturgae, 3;FE, p. 3J4 in ling. germ.
76
(ia4oniu, A*+<on,u,, +itae et gesta Summorum Ponti!. ,omanorum et S. ,. ). %ardinalium, Romae
3;J3, +. .., p. 4F7.
(onte*oriu, ?e*iF, )lenchus )m. et ,e.m S. ,. ). %ardinalium, Romae 3;53, p. 3J8.
(orio*anu, A39ro,iu,, %hronica "rd. #ratr. )rem. S. Augustini, Romae 35F3.
(orte,ii Pau*i, De %ardinalatu, 3E3J, l. ., f. 7F.
(ru,eniu, Ni4o*au,, Monasticon Augustinianum, onachii 3;67, Part. ..., p. 3;39;7.
(urtiu, (orne*iu,G +irorum Illustrium e& "rd. )rem. D. Augustini elogia, Antuerpiae 3;7;, p. 589E3.
Doni d&Atti4<D %udovi4u,, #lores $istoriae S. %ollegii S. ,. ). %ardinalium, >utetiae Parisiorum 3;EJ,
+. ., p. 5J498.
E*,,iu, P<i*i++u,, )ncomiasticon Augustinianum, &ru@elles 3;E5, p. 37J.
Ero*i $iovanni, Monumento Sepolcrale del %ard. Bonaentura da Peraga Padoano, ne* +eriodi4o il
Buonarroti, Roma 3F48, p. 589E8.
Eu9e* (onradu,, $ierarchia %ath. Medii Aei, onasterii 3F8F, +. ., p. 66978.
?erret P., #acult- de .h-ologie de Paris el ses Docteurs les plus celebres, Paris 3F8;, +. ..., p. EJ5.
?i*i++ini Aure*io, Giardino odori!ero delle gratie... dei %inturati, Cesena 3;J7, p. 5J.
?or4e**a Vin4en;o, Iscri;ioni delle %hiese ed altri edi!ici di ,oma, Roma 3F45, +. /, p. E9;.
?ra4a,,etti $iu,e++e, Lettere senili di #rancesco Petrarca olgari;;ate e dichiarate con note, )irenze
3F4J, +. .., p. 34F93F;.
$ando*2o Do3. Ant., Dissertatio hist. de ducentis Augustinianis Scriptoribus, Romae 34J5, p. 3J5.
$arne2e*t $eorgiu,, +ita B. Mem. Bicolai Albergati, Coloniae 3;34, in appendice p. 344.
De $atari, Andrea, %ronaca di Padoa in ,erum Ital. Scriptores, ediolani 347J, +. </.., col. EJ7.
$<irarda44i (<eru9ino, Della Storia di Bologna, &ologna 3;E4, /ol. .., p. 64F e 5J5.
$ig*i $iro*a3o, Le opere di S. %aterina da Siena, %iena 34J4, /ol. .., p. 63693F.
$*oria Andrea, Monumenti dell2Uniersit/ di Padoa L373F935JEM, Padova 3FFF, +. ., p. E5F9EJ.
$ratianu, "<o3a,, Anastasis Augustiniana, Antuerpiae 3;37, p. E7.
Hagio*ogiu3 Ita*i4u3 in quo compendiosae notitiae e&hibentur Sanctorum Beatorumque ad Italiam
spectantium, &assani 3447, +. ., p. 7EF
De Herrera "<o3a,, ,esponsio paci!ica ad Apologeticum de praetenso Monachatu S. #rancisci,
&ononiae 3;6E, p. 7EE( Alphabetum Augustinianum, atriti 3;55, +. ., p. 8598;.
Hor3an,eder An,e*3u,, $immlische )remiten, %caarets 3477, p. 5J3.
Iordanu, de !aFonia, Liber qui dicitur +itas #ratrum, Romae 3EF4, p. 347.
Io,I de !anto Antonio, #los Sanctorum Augustiniano, >isboa 3467, +. .., p. 48398;.
Io,e+<u, a9 A,,u3+tione, Mart*rologium Augustinianum, ClDsippone, +. .., p. 345.
Jni++inga Aure*iu,, )phemeris Sanctorum "rd. ). S. Aug., Antuerpiae 3;46, p. 55.
%anteri Io,e+<, Postrema Saec. se& ,elig. Augustinianae, +olentini 3FEF, /ol. ., p. 6;7( )remi Sacrae
Aug., Romae 3F45, /ol. ., p. 6EE9E8 e in Bicolai %rusenii Monasticon Additamenta, /allisoleti 3F8J, p.
7;8.
'aigret $eorge, ,eiettons Sacr-s Pullulants de la palme triumphante des primiers Mart*rs de l2"rdre
dit des #reres )rem. de S. Augustin, >iege 3;36 e in Mart*rographia Augustiniana, Antuerpiae 3;6E, p.
53.
'ar,and Antonio, Biblioteca Petrarchesca, ilano 3F7;, p. 7797F.
'a;;etti !era2ino, Memorie storiche sopra l2Uniersit/ di Bologna, &ologna 3F5J, p. 68E.
Naeviu, Ioanne,, )remus Augustiniana, 3;7F, p. 7JF.
*doinu, Augu,tinu,, +itae et res gestae Ponti!icum ,oman. et S. ,. ). %ard., Romae 3;44, +. .., col.
;E8.
,,inger Io. ?e*iF, Bibliotheca Augustiniana, .ngolstadii et Augustae /indel. 34;F, p. 85.
Pa*atiu, Io., #asti %ardinalium S. ,. )cclesiae, /enetiis 34J7, /ol. .., col. 4J.
Pa3+<i*u, Io,e+<, %hronica "rd. #ratrum heremit. S. Aug., Romae 3EF3, p. ;4v.
Panvinii nu+<rii, ,omani Pont. et %ard. S. ,. )., /enetiis 3EE4, p. 658.
Pa+ado+o*i (o33eni, $istoria G*mnasii Pataini, /enetiis 346;, +. .., p. 3E4.
Pa+e9ro4<io Danie*, Acta Sanctorum, Iunii 7, /enetiis 3456, p. 786985.
Pia;;a (ar*o Barto*o3eo, )!emeride +aticana, Roma 3;F4, p. 77597;.
Portenari Ange*o, Della #elicit/ di Padoa, Padova 3;67, p. 78J.
Porti**o !e9a,tian, %hronica )spiritual Augustiniana, adrid 3476, +. .., p. 573.
Po,,evini Antonii, Apparatus Sacer, /enetiis 3;J;, +. ., p. 65F e ;7E.
Raina*di deri4i, Annales )cclesiastici, +. </.., Romae 3;E8, an. 374E9F3.
Ro3an HieronD3o, %hronica de la "rden de los )rem. de San Augustin, %alamanca 3E;8, f. 47v.
Ru,4e**i Ieroni3o, Indice degli Uomini Illustri, /enetia 3E46, fol. 68.
!anderi Antonii, )logia %ardinalium, >ovanii 3;6;, p. 537935.
!avonaro*a 'i4<ae*, %ommentariulum de laudibus Pataii in ,erum Italic. Scriptores, +. <<./, col.
77
33E6.
!4ardeonii Bernardini, De Antiquitate Urbis Pataii, &asileae 3E;J, p. 35F958.
!i3+*i4ian !aint 'artin, $istoire de la ie de S. Augustin et de SS. et BB. de son "rdre, +olose 3;53, p.
;43946.
!+ondani Antonii, Annalium ).mi %ard. Baronii %ontinuatio, >utetiae Paris. 3;54, p. EF4.
!<ede* Harta3an, %hronica initii mundi, Norimbergae 3587, f. CC<</..
!;aKno4<a Laro*a, Iad=iga i Iagiello.
!;uK,Li, D;ie<e Pols>i Lin opere completeM, OraYoX 3F85, +. .., p. 38967.
"ira9o,4<i $iro*a3o, Storia della Letteratura Italiana, /enezia 3F67, +. /, parte ., p. 63E93F.
"ore**i %uigi, Secoli Agostiniani, &ologna 3;FJ, +. /., p. 66F9673.
"orrigio ?ran4e,4o, Le sacre grotte +aticane, Roma 3;7E, p. 7FJ.
"rit<e3iu, Ioanne,, Liber de scriptoribus ecclesiasticis, &asileae 3585, f. F6.
Vedova $iu,e++e, Biogra!ia degli Scrittori Padoani, Padova 3F7;, /ol. ...
Vo*oterrani Ra+<ae*i,, %ommentariorum Urbanorum, &asileae 3EE8, p. 5FE.
Mart<on Enri4u,, Appendi& adhistoriam Literariam Guillelmi %ae, '@onii 345F, p. 4;.
Na9are**a Ia4o9u,, Aula $eroum sie #asti ,omanorum, Patavii 3;45, p. 6F; ed in Aula Eabarella,
Patavii 3;4J, p. 3E5.
"orrigio ?ran4e,4o, Le sacre grotte +aticane, Roma 3;7E, p. 7FJ.
"rit<e3iu, Ioanne,, Liber de scriptoribus ecclesiasticis, &asileae 3585, f. F6.
Vedova $iu,e++e, Biogra!ia degli Scrittori Padoani, Padova 3F7;, /ol. ...
Vo*oterrani Ra+<ae*i,, %ommentariorum Urbanorum, &asileae 3EE8, p. 5FE.
Mart<on Enri4u,, Appendi& adhistoriam Literariam Guillelmi %ae, '@onii 345F, p. 4;.
Na9are**a Ia4o9u,, Aula $eroum sie #asti ,omanorum, Patavii 3;45, p. 6F; ed in Aula Eabarella,
Patavii 3;4J, p. 3E5.
75

Das könnte Ihnen auch gefallen