La figura di Bonifacio VIII domin la scena politica tra il 1200 e 1300; egli fu eletto nel 1294 dopo lobdicazione di Celestino V: questultimo era un eremita abbruzzese il quale ambiva a far tornare la chiesa un organismo povero e casto, in linea con il vangelo. Egli per mancava di capacit politico-amministrativa, perci opt per le dimissioni, deludendo le aspettative di coloro che in lui vedevano il tanto sospirato pastore angelico. Proprio Bonifacio VIII invece era un sostenitore della tesi ierocratica secondo la quale il papa era superiore ai sovrani temporali; ben presto entr in contrasto con Filippo IV il Bello (1285-1304) il quale, per finanziare la guerra contro lInghilterra di Edoardo I, nel 1296 tass i beni ecclesiastici causando una bolla da parte di Bonifacio con il quale si minacciava il monarca di scomunica. Pertanto la bolla fu lasciata cadere, nonostante Filippo IV avesse anche vietato di inviare denaro verso Roma. Giubileo del 1300 Bonifacio VIII, intorno al 1300, grant lindulgenza plenaria a coloro che si sarebbero recati a Roma nel primo anno del nuovo secolo, la citt fu invasa dai pellegrini. Con questa mossa il papato: -sostituiva il perdono derivante dalla visita dewlla terra santqa, di nuovo interamente mussulmana e pertanto irraggiungibile dopo la caduta di San Giovanni DAcri nel 1291. -riconobbe la natura tripartita dellAldil; -pose Roma come centro latino della Cristianit. Forte del successo del Giubileo Bonifacio VIII eman la Bolla Unam Sanctam nel 1302 con il quale conferiva alla Chiesa il potere di giudicare e controllare il potere dei sovrani. Filippo IV reag convocando gli stati generali e tra il 1302 e il 1303 fece approvare due affermazioni con cui il suo potere veniva riconosciuto come divino e veniva messa in dubbio la leggittimit dellattuale pontefice. Tent anche di far arrestare Bonifacio, ma questo tentativo fu sventato da una sommossa popolare, nellepisodio che pass alla storia come oltraggio di Anagni. Filippo, considerando il potere come originato da Dio, riprendeva il concetto dei re- sacerdoti, medioevali, pretendendo perci la guida della chiesa e presentandosi come un Taumaturgo, cio guaritore. La concezione politica di Dante In una totale atmosfera Dante, autorevole personalit del tempo, premettendo che luomo chiamato a vivere una duplice esistenza sosteneva che: Limperatore: -Riceve il potere da Dio -Garantisce la felicit terrena -Non deve sostituirsi al papa nella guida della chiesa -Deve essere arbitro nei conflitti terreni Il Papa: -Riceve il potere da Dio -Guida gli uomini verso la felicit ultraterrena -Deve abbandonare la concezione temporale del potere -Non deve possedere ricchezze Papato e impero nel Trecento Con la morte di Bonifacio VIII divenne papa Clemente V che per sfuggire dalle pressioni delle famiglie della nobilt romana si trasfer ad Avignone. Sotto lingombrante presenza del re di Francia; alla sua morte (1314), nonostante una lettera di Dante, il neoletto Giovanni XXII decise di rimanere lontano da Roma. Intanto Ludovico di Baviera prese il potere in Germania ma non venne riconosciuto del papa e egli fu pertanto definito Anticristo. Egli fu incoronato nel 1328 e nel 1338 un assemblea di principi tedeschi lo confermarono sul trono. Pi tardi, con la bolla doro del 1356, individu coloro che avrebebero potuto eleggere limperatore tedesco: -I vescovi di Colonia, Magonza e Treviri. -Il conte Palatino del Reno -Il duca di Sassonia -Il marchese di bronderburgo -Il re di Boemia Essi eano di fatto autonomi dallimperatore.