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44 G
FOGLIO
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Parte
Titolo
SCOPO E CAMPO DAPPLICAZIONE
PARTE I
DOCUMENTAZIONE CORRELATA
DEFINIZIONI E ABBREVIAZIONI
PROGETTAZIONE GEOTECNICA
PARTE II
PARTE III
CAPITOLO 1
GENERALITA
CAPITOLO 2
CAPITOLO 3
OPERE DI FONDAZIONE
CAPITOLO 4
OPERE DI SOSTEGNO
CAPITOLO 5
CAPITOLO 6
GALLERIE ARTIFICIALI
CAPITOLO 7
Rev.
A
Data
Descrizione
Verifica
Autorizzazione
M. Tisalvi
P. Firmi
F. Iacobini
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INDICE
PARTE I .........................................................................................................................................................5
SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE ...............................................................................................5
DOCUMENTAZIONE CORRELATA....................................................................................................7
DEFINIZIONI E ABBREVIAZIONI......................................................................................................9
PARTE II.......................................................................................................................................................12
PROGETTAZIONE GEOTECNICA....................................................................................................12
CAPITOLO 1 - GENERALITA..............................................................................................................12
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DOCUMENTAZIONE CORRELATA
DM 14.01.2008
EN 1990:2002
EN 1991-1-1:2002
Eurocode 1: Actions on structures - Part 1-1: General actions Densities, self-weight, imposed loads for buildings
EN 1992-1-1:2004
EN 1997-1:2004
EN 1997-2:2007
Eurocode 7 - Geotechnical design - Part 2: Ground Eurocode 7 Geotechnical design - Part 2: Ground investigation and testing
EN 1998-1:2004
Associazione Geotecnica
Italiana 1977
Associazione Geotecnica
Italiana 1984
Associazione Geotecnica
Italiana 1994
Istruzione Ponti
Istruzione 44 A
Istruzione 44 B
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sismica
Istruzione 44 C
Visite di controllo ai ponti, alle gallerie ed alle altre opere darte del
corpo stradale. Frequenza, modalit e relative verbalizzazioni
Istruzione 44 D
Istruzione 44 F
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DEFINIZIONI E ABBREVIAZIONI
1 - SIMBOLI ED ACRONIMI PRESENTI NEL DOCUMENTO
Coefficiente parziale di sicurezza per leffetto delle azioni ovvero per le azioni eccezionali
G1
G2
M
P
Coefficiente parziale di sicurezza per i parametri geotecnici del terreno ovvero coefficiente parziale di
sicurezza per i materiali
Coefficiente parziale di sicurezza per le azioni di precompressione e/o distorsioni
Qi
SE
Variazione di temperatura
(2,3)
(2,3)rid
0
1
Coefficiente di combinazione per le verifiche allo stato limite ultimo e per le combinazioni rare allo
SLE
Coefficiente di combinazione per le combinazioni frequenti delle verifiche allo SLE
oi
ac
Coefficiente atto a definire i valori delle azioni da assumersi per le combinazioni rare e per le verifiche
allo stato limite ultimo
Coefficiente atto a definire i valori quasi-permanenti delle azioni assimilabili ai valori medi delle
distribuzioni dei valori istantanei
Fattori di correlazione per la determinazione della resistenza caratteristica del palo singolo a partire dai
risultati di prove di carico
Fattori di correlazione per la determinazione della resistenza caratteristica del palo singolo in funzione
del numero di verticali indagate
Coefficienti per la determinazione dello spostamento subito da unopera di sostegno a seguito di un
sisma
Accelerazione critica di unopera di sostegno
ag
amax
Copriferro
2i
1,2
3,4
A, B
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CU
Coefficiente duso
cu
dg
DM
Decreto Ministeriale
Ed
Accelerazione di gravit
Altezza (generica)
k0
ka
kh
kp
ks
kv
Nag
Carico agente sul palo singolo nella combinazione caratteristica agli SLE
NTC
pw
R90 R120
Rc,cal,LAT
Rc,k
Rd
RFI
Rk
Rt,k
SLC
SLD
SLE
Slim
Spostamento limite
SLO
SS
ST
SLU
SLV
STI
TE
Trazione Elettrica
TLC
Telecomunicazioni
VN
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VR
Vita di riferimento
Vs,30
Valore della velocit equivalente di propagazione delle onde di taglio entro i primi 30 m di profondit
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PARTE II
PROGETTAZIONE GEOTECNICA
CAPITOLO 1 - GENERALITA
La redazione del presente documento si rende necessaria per chiarire le modalit di
applicazione delle Nuove Norme Tecniche per le Costruzioni di cui al DM 14 gennaio 2008 e della
relativa Circolare 2 febbraio 2009 , n. 617 C.S.LL.PP. - Istruzioni per lapplicazione delle Nuove
norme tecniche per le costruzioni di cui al decreto ministeriale 14 gennaio 2008 - alla progettazione
geotecnica delle opere ferroviarie, tenuto conto della loro peculiarit.
Nel rispetto dei criteri e dei livelli di sicurezza previsti dalla Norma saranno forniti, laddove
necessario, i coefficienti parziali di sicurezza aggiuntivi per le opere ferroviarie, i metodi di calcolo,
ed i valori limite di alcune grandezze da prendere in conto per la progettazione geotecnica delle
opere ferroviarie stesse.
Verranno seguiti i capitoli delle NTC, integrandoli con il testo della Circolare, fornendo le
ulteriori prescrizioni e considerazioni quando necessario.
Per rendere pi agevole la consultazione e lutilizzo del documento si ritenuto di suddividere
gli argomenti nello stesso ordine e con lo stesso titolo fatto dalle NTC, ma riunendo, per ogni
argomento, i capitoli delle NTC, quelli della Circolare e le ulteriori raccomandazioni, sia per la
progettazione in campo statico che in campo sismico.
Per far ci in ogni capitolo, quando necessario per la comprensione e la completezza del testo,
verranno prima riportati fedelmente, ed opportunamente evidenziati (carattere grassetto corsivo), il
testo delle NTC e della Circolare, quindi verranno fornite le ulteriori Raccomandazioni da seguire
per la progettazione geotecnica delle opere ferroviarie.
Verranno trattati i seguenti argomenti:
opere di fondazione;
opere di sostegno;
opere darte minori;
gallerie artificiali;
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fase
di
progettazione
preliminare
dovr
essere
compiutamente
definita
la
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Fatta salva la necessit della caratterizzazione geotecnica dei terreni nel volume
significativo, ai fini della identificazione della categoria di sottosuolo, la classificazione si
effettua in base ai valori della velocit equivalente Vs,30 di propagazione delle onde di taglio
entro i primi 30 m di profondit. Per le fondazioni superficiali, tale profondit riferita al
piano di imposta delle stesse, mentre per le fondazioni su pali riferita alla testa dei pali.
Nel caso di opere di sostegno di terreni naturali, la profondit riferita alla testa dellopera.
Per muri di sostegno di terrapieni, la profondit riferita al piano di imposta della
fondazione.
Per effettuare le verifiche di stabilit delle scarpate artificiali, tale profondit da riferirsi
alla posizione del piano di campagna originario, sia per le opere di materiali sciolti come i
rilevati, sia per i fronti di scavo in trincea, occorre cio riferirsi alla configurazione del terreno
naturale prima di effettuare i riporti o gli scavi di terreno.
Nel caso di manufatti situati in sommit a rilevati la profondit dei 30 m va contata a
partire dal piede del rilevato, cio dal piano di campagna originario.
Vita Nominale
[ VN ] (4)
50
100
75
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100 (3)
(1) - La medesima VN si applica a tutte le opere dell infrastruttura ferroviaria cui appartengono.
(2) -Rientrano in questa classe i raddoppi in affiancamento mentre interventi in variante planimetrica di infrastrutture esistenti di
lunghezza superiore a 10 km devono classificarsi infrastrutture nuove.
(3) - Da definirsi per il singolo progetto.
(4) La stessa VN si applica anche ad apparecchi di appoggio, coprigiunti e impermeabilizzazione di ponti e viadotti ferroviari.
Tab. 1.1.1-1 Vita nominale delle infrastrutture ferroviarie
Classe
Coefficiente
TIPO DI COSTRUZIONE
duso
d'uso [CU]
C IV
2.0
C III
1,5
C II
1,0
nei confronti di tutti gli stati limite di esercizio, qualora siano rispettate le
verifiche relative al solo SLD;
nei confronti di tutti gli stati limite ultimi, qualora siano rispettate le
indicazioni progettuali e costruttive riportate nel seguito e siano soddisfatte le
verifiche relative al solo SL V.
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Fanno eccezione a quanto detto le costruzioni di classe duso III e IV, per gli
elementi non strutturali e gli impianti delle quali richiesto anche il rispetto delle
verifiche di sicurezza relative allo SLO, quali precisate nei 7.3.7.2 e 7.3.7.3.
Per contenere le incertezze e garantire un buon comportamento delle strutture sotto
azioni sismiche, devono essere adottati provvedimenti specifici volti ad assicurare
caratteristiche di duttilit agli elementi strutturali ed alla costruzione nel suo insieme.
Le strutture di fondazione devono resistere agli effetti risultanti della risposta del
terreno e delle strutture sovrastanti, senza spostamenti permanenti incompatibili con lo
stato limite di riferimento. Al riguardo, deve essere valutata la risposta sismica e la
stabilit del sito secondo quanto indicato nel 7.11.5.
Le verifiche di sicurezza da effettuare sono riepilogate in funzione della Classe
duso nella successiva Tab. C7.1.I, in cui si fa riferimento anche al paragrafo che nelle
NTC disciplina ciascuna verifica. A riguardo, si evidenzia che le verifiche allo SLC
devono essere effettuate di necessit sulle sole costruzioni provviste di isolamento
sismico.
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La modalit di combinazione dellazione sismica con le altre azioni definita nel par. 3.2.4 del
DM 14.1.2008 che si riporta nel seguito:
Nel caso delle costruzioni civili e industriali le verifiche agli stati limite ultimi o di
esercizio devono essere effettuate per la combinazione dellazione sismica con le altre
azioni gi fornita in 2.5.3 (delle NTC08) e che qui si riporta:
G1 + G2 + P + E + j 2 j Qkj
Le masse da considerare nella valutazione delle azioni sismiche sono definite nel par. 3.2.4 del
DM 14.1.2008 che si riporta nel seguito:
Gli effetti dell'azione sismica saranno valutati tenendo conto delle masse associate ai
seguenti carichi gravitazionali:
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G1 + G2 + j 2 j Qkj
Nellespressione precedente si assumer per i carichi dovuti al transito dei convogli 2j = 0.2,
quando rilevante.
Salvo pi accurate determinazioni, ai fini delle verifiche delle opere di sostegno, delle
opere in terra e delle opere minori con ricoprimento superiore a 80 cm (intendendo per
ricoprimento la distanza piano ferro estradosso opera), sia agli SLU che agli SLE, la larghezza
di ripartizione dei carichi dovuti ai convogli ferroviari al livello del piano di regolamento sar
pari alla larghezza della traversa pi la larghezza dovuta alla diffusione del carico allinterno del
ballast. Questultima potr essere assunta pari a 45 su unaltezza di 40 cm, senza tenere conto
della presenza o meno di curve. Allinterno del rilevato la ripartizione potr essere proseguita
con un angolo di diffusione pari allangolo di attrito interno del terreno. A seconda dei casi, al
fine di massimizzare leffetto delle azioni, saranno considerati i treni di carico previsti per il
calcolo dei ponti ferroviari, comprensivi dellamplificazione dovuta al coefficiente .
Per i muri di sostegno, le spalle dei ponti e le opere in terra si adotter un incremento
dinamico pari a 1.
Ove non si eseguano valutazioni pi dettagliate, la determinazione dei carichi permanenti
portati relativi al peso della massicciata e dellarmamento potr effettuarsi assumendo,
convenzionalmente, sia per linee in rettifilo che per linee in curva, un peso di volume pari a 18,0
kN/mc applicato su tutta la larghezza dellimpronta del ballast, per una altezza media fra piano
del ferro (P.F.) ed estradosso subballast pari a 0,80 m.
Per le azioni da considerare per il progetto delle fondazioni delle barriere antirumore si far
riferimento alle istruzioni relative al progetto dei ponti ferroviari.
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ESERCIZIO (SLE)
In aggiunta a quanto precisato nei seguenti paragrafi, per i lavori e le opere da realizzare in
prossimit di linee ferroviarie gi in esercizio le verifiche agli SLE dovranno essere condotte
assumendo come limite degli spostamenti indotti sui binari in esercizio i valori limite dei difetti
riferiti al secondo livello di qualit descritti nella specifica RFI TCAR ST AR 01 001 B
Standard di qualit geometrica del binario con velocit fino a 300 km/h e relativi allegati. In
particolare per le opere di sostegno vale il limite riportato al successivo paragrafo 4.4.
Qualora venissero superati i limiti riferiti al primo livello di qualit, il progetto dovr
prevedere lesecuzione di un monitoraggio del binario al fine di controllare leffettivo
andamento delle deformazioni.
Qualora per motivi tecnici e/o economici non fosse possibile il rispetto dei limiti suddetti
in fasi transitorie, occorrer studiare le fasi esecutive di realizzazione delle opere al fine di
consentire la regolare marcia dei treni in sicurezza in ogni situazione.
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Nel caso in cui sia ritenuto necessario dal progettista e/o dalla Committenza, il
monitoraggio del complesso opera-terreno e degli interventi, dovr essere esplicitato mediante
la progettazione di uno specifico piano di monitoraggio e nel caso si monitoraggio da
effettuare in fase di esercizio, dovr essere riportato nel piano di manutenzione dellopera.
In tali documenti, coerentemente a quanto gi definito nei documenti di dimensionamento
degli interventi, dovranno essere specificati i valori soglia di normalit, di allerta e di allarme
delle grandezze misurate, e dovranno essere comprese sia la descrizione delle modalit di
controllo delle varie grandezze monitorate, sia le azioni da intraprendere nei diversi casi.
Per valore di soglia normale si intende il valore limite della grandezza misurata, entro cui
lopera o lintervento monitorato si sta comportando come previsto in progetto.
Se il valore di soglia normale viene superato, lopera o lintervento sono ancora in sicurezza,
ma necessario:
-
Se il valore della soglia di allerta viene superato, lopera ancora in sicurezza, anche se con
coefficienti ridotti. Occorrer pertanto intervenire prontamente con interventi di manutenzione
straordinaria adeguati alla risoluzione del problema.
Quando viene superato il valore di soglia di allarme, lopera o lintervento non sono pi in
sicurezza e pertanto vanno eseguiti con la massima urgenza gli interventi di messa in sicurezza.
Riguardo la strumentazione da porre in opera occorrer tenere in conto del tasso di
mortalit degli strumenti, e di conseguenza porre in opera una strumentazione ridondante.
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Il progetto di una fondazione su pali deve comprendere la scelta del tipo di palo e
delle relative tecnologie e modalit di esecuzione, il dimensionamento dei pali e delle
relative strutture di collegamento, tenendo conto degli effetti di gruppo tanto nelle
verifiche SLU quanto nelle verifiche SLE.
Le indagini geotecniche, oltre a soddisfare i requisiti riportati al 6.2.2, devono
essere dirette anche ad accertare la fattibilit e lidoneit del tipo di palo in relazione alle
caratteristiche dei terreni e delle acque presenti nel sottosuolo.
In generale, le verifiche dovrebbero essere condotte a partire dai risultati di analisi
di interazione tra il terreno e la fondazione costituita dai pali e dalla struttura di
collegamento (fondazione mista a platea su pali) che porti alla determinazione
dellaliquota dellazione di progetto trasferita al terreno direttamente dalla struttura di
collegamento e di quella trasmessa dai pali.
I valori della resistenza caratteristica Rk del palo singolo devono essere determinati in base
ai risultati di prove di carico statico di progetto su pali pilota (metodo a) delle NTC) o
impiegando metodi di calcolo analitici a partire dai valori caratteristici dei parametri geotecnici
(metodo b)) o con limpiego di correlazioni con i risultati di prove in sito di comprovata validit
(metodo d)).
Non pu essere utilizzato il metodo c) delle NTC, basato sui risultati di prove dinamiche di
progetto, ad alto livello di deformazione, eseguite su pali pilota.
Nel caso di utilizzo del metodo b), per la determinazione della resistenza caratteristica a
compressione Rc,k o trazione Rt,k del palo necessario scegliere i valori da attribuire ai fattori di
correlazione 3 e 4, che dipendono dal numero di verticali dindagine.
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Nel caso di paratie aventi anche la funzione di fondazione, in ogni caso i coefficienti 3 e 4
dovranno essere assunti pari a 1.7.
Nel caso in cui le fondazioni profonde vengano eseguite con diaframmi in luogo di pali, si
assumeranno gli stessi coefficienti e R prescritti per i pali trivellati.
In aggiunta alle verifiche richieste dalle NTC, salvo per motivate situazioni, dovr essere
verificata la seguente relazione:
Rc,cal,LAT/1.25 > Nag
Dove Rc,cal,LAT la resistenza laterale di calcolo e Nag il carico agente sul palo determinato
per la combinazione caratteristica (rara) impiegata per le verifiche agli stati limiti di esercizio
(SLE).
In situazioni nelle quali sono possibili fenomeni di erosione o di scalzamento da parte di
acque di scorrimento superficiale, le fondazioni devono essere poste a profondit tale che i pali
non risentano di questi fenomeni o devono essere adeguatamente difese. In questultimo caso, i
pali devono essere comunque progettati, considerando non presente il terreno circostante per
tutta laltezza di scalzamento, la quale dovr essere determinata con apposito calcolo idraulico.
Trattandosi di una situazione eccezionale, la combinazione delle azioni da utilizzare in presenza
dello scalzamento associato alla massima piena di progetto, la seguente:
G1 + G2 + P + 21 Qk1 + 22 Qk2 +
Nellespressione precedente si assumer per i carichi dovuti al transito dei convogli 2j = 0.2.
Nelle condizioni di scalzamento non vanno eseguite le verifiche a fessurazione.
Per quanto riguarda i controlli di integrit dei pali si dovr fare riferimento al Capitolato di
costruzione Opere Civili, fatte salve le prescrizioni minime previste dalle NTC08.
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Non ammesso il ricorso a prove di progetto eseguite mediante prove dinamiche ad alto
livello di deformazione.
Prove di collaudo
In aggiunta a quanto riportato nelle NTC08, si specifica che le prove di collaudo si fa
riferimento al capitolo 4 delle linee guida per il collaudo statico delle opere darte riportato nel seguito.
Sui pali di fondazione devono essere eseguite prove di carico statiche di verifica per
controllarne la corretta esecuzione e il comportamento sotto le azioni di progetto. Tali prove
devono pertanto essere spinte ad un carico assiale pari a 1,5 volte lazione di progetto utilizzata
(rara) per le verifiche SLE. Il numero e lubicazione delle prove di verifica devono essere
stabiliti in base allimportanza dellopera e al grado di omogeneit del terreno di fondazione; in
ogni caso il numero di prove di carico statico non deve essere inferiore all1% dei pali realizzati
con il minimo di 2. In riferimento alle frequenze di prova indicate al punto 6.4.3.7.2 del DM
14.01.2008 consentito, nel caso di opere con pali di fondazione in numero superiore a 50,
ridurre il numero di prove minimo ivi indicato nel rispetto comunque del limite sopra citato. In
tale circostanza dovr inoltre essere garantita leffettuazione dei controlli non distruttivi (prove
cross-hole) sul 100% delle predisposizioni eseguite nei pali (secondo le prescrizioni dei
Capitolati Costruzioni validi per lappalto) ed effettuate prove di carico dinamiche in numero
pari a 2 per ogni prova di carico statico non effettuata.
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4.2.
AZIONI
Le azioni sulle opere di sostegno vanno valutate come descritto nella NTC e nella Circolare
esplicativa, sia per quanto riguarda la fase statica che quella sismica.
Nel valutare il sovraccarico a tergo di unopera di sostegno si far riferimento a quanto
riportato al 2 delle presenti istruzioni.
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peso di volume
= 20 kN/mc
angolo di attrito
= 38;
coesione efficace
c = 0.
Nel caso vengano usati materiali stabilizzati a calce e/o cemento, i parametri geotecnici
caratteristici potranno essere determinati da apposite indagini eseguite su campo prove e/o da
prove geotecniche di laboratorio.
Salvo pi accurate determinazioni, in via cautelativa, per le caratteristiche dei rilevati
stradali si potranno assumere i seguenti valori dei parametri geotecnici caratteristici:
-
peso di volume
= 19 kN/mc
angolo di attrito
= 35;
coesione efficace c = 0.
La pressione laterale del terreno sar valutata secondo i metodi della meccanica delle terre,
giustificando i valori assunti con considerazioni sugli spostamenti prevedibili, in particolare le
condizioni di spinta attiva potranno essere assunte solo in quei casi in cui l'opera di sostegno sia
in grado di ruotare e/o traslare in maniera da mobilitare la massima resistenza al taglio del
terreno.
In condizioni sismiche, nelle analisi eseguite con il metodo pseudostatico, i valori dei
coefficienti sismici orizzontali e verticali, nelle verifiche allo stato limite ultimo, possono essere
assunti come definito al 7.11.6
In condizioni sismiche, nelle analisi eseguite con il metodo pseudostatico, i valori dei
coefficienti sismici orizzontali e verticali, nelle verifiche allo stato limite ultimo, possono essere
assunti come definito al 7.11.6.2.1 delle NTC anche per i muri su pali, con lavvertenza di
sostituire le relazioni 7.11.6 e 7.11.7 con le espressioni di seguito riportate:
k h = 2 m ST SS
ag
g
kv =
1
kh
2
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dove:
4.3.
MURI DI SOSTEGNO
Per i muri di sostegno o per altre strutture miste ad essi assimilabili devono essere
effettuate le verifiche con riferimento almeno ai seguenti stati limite:
SLU di tipo geotecnico (GEO) e di equilibrio di corpo rigido (EQU)
stabilit globale del complesso opera di sostegno-terreno;
scorrimento sul piano di posa;
collasso per carico limite dellinsieme fondazione-terreno;
ribaltamento;
accertando che la condizione (6.2.1) sia soddisfatta per ogni stato limite
considerato.
La verifica di stabilit globale del complesso opera di sostegno-terreno deve essere
effettuata secondo lApproccio 1:
- Combinazione 2: (A2+M2+R2)
tenendo conto dei coefficienti parziali riportati nelle Tabelle 6.2.I e 6.2.II per le
azioni e i parametri geotecnici, e nella Tabella 6.8.I per le verifiche di sicurezza di opere
di materiali sciolti e fronti di scavo.
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Le rimanenti verifiche devono essere effettuate secondo almeno uno dei seguenti
approcci:
Approccio 1:
- Combinazione 1: (A1+M1+R1)
- Combinazione 2: (A2+M2+R2)
Approccio 2:
- Combinazione : (A1+M1+R3)
tenendo conto dei valori dei coefficienti parziali riportati nelle Tabelle 6.2.I, 6.2.II e
6.5.I.
Non ammesso eseguire le verifiche con lApproccio 2.
Nel caso di muri a mensola con suola sufficientemente lunga caso (a) della figura 4.3.1.I
sotto riportata la spinta sullopera di sostegno andr applicata sul piano verticale cd, assunto
come il paramento virtuale del muro. Su tale paramento langolo di inclinazione della
risultante della spinta (applicata ad 1/3 dellaltezza del paramento virtuale) si potr assumere
uguale allangolo di inclinazione del terrapieno, a meno che non sia superiore allangolo di
resistenza al taglio del terreno , nel qual caso si potr assumere = .
Per muri con suola relativamente corta (caso (b) della figura 4.3.1.I, quando cio langolo
che la retta passante per i punti a e c, che rappresentano lo spigolo lato terreno della testa del
muro e lo spigolo lato terreno della fondazione, forma con la verticale sia inferiore a 45-/2, si
potr assumere = /2 e la superficie virtuale su cui applicare la spinta diventa la retta ac della
figura.
Nel primo caso tutto peso del terreno al di sopra della suola (abcd) sar considerato
stabilizzante nelle verifiche, ed ad esso saranno applicate le forze dinerzia in fase sismica. Nel
secondo caso il terreno da prendere in considerazione sar quello contenuto nel triangolo (abc).
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Figura 4.3.1.I
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Non va quindi sommata la resistenza allo scorrimento al contatto muro terreno con la resistenza
passiva di fronte al dente.
Considerazioni diverse, invece, devono essere svolte con riferimento al calcolo della
capacit portante della fondazione del muro che, per lelevato volume di terreno
indisturbato coinvolto, comporta il riferimento al valore di picco dellangolo di
resistenza al taglio, senza trascurare il contributo della coesione efficace del terreno.
Il calcolo delle paratie dovr essere condotto con metodi che tengano conto delle caratteristiche
sforzi/deformazioni del terreno e non solo delle sue pressioni allo stato limite, salvo che per opere
di altezza inferiore a 3 m o di rigidezza tale da giustificarlo.
I valori delle caratteristiche di rigidezza del terreno dovranno essere dedotti dai risultati delle
prove di laboratorio o in sito, con procedimento giustificato ed esplicitato nella relazione geotecnica.
4.4.
limite di danno. In particolare, gli spostamenti permanenti indotti dal sisma devono
essere compatibili con la funzionalit dellopera e con quella di eventuali strutture o
infrastrutture interagenti con essa.
Lo spostamento orizzontale massimo ammissibile in testa ad un opera di sostegno di
contenimento della sede ferroviaria pu essere assunto pari a 2 cm.
Lo spostamento allo SLD pu essere determinato con analisi dinamiche avanzate o con i
metodi degli spsostamenti.
In via semplificata, lo spostamento permanente d di un muro di sostegno pu essere
determinato con la seguente relazione:
d = (SSSTB)eA(ac/amax)
dove:
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Cat. A
Cat, B
Cat. C, D, E
amax/g
0.3 0.4
-7.5
1.21
-7.9
1.06
-7.4
0.56
0.2 0.3
-7.42
1.28
-7.79
1.11
-7.54
0.58
0.1 0.2
-7.48
0.65
-7.86
0.73
-8.05
0.86
0.1
-7.87
0.28
-7.86
0.3
-8.07
0.44
Le verifiche strutturali agli Stati Limite di Esercizio saranno condotte secondo quanto
riportato nellIstruzione RFI DTC-ICI-POSPINF001A Istruzioni per la progettazione e lesecuzione
dei ponti ferroviari, con particolare riferimento al 1.8.3.2.1 per i valori limite delle tensioni ed al
4.5.
PRESCRIZIONI PARTICOLARI
Per garantire i necessari requisiti di durabilit delle opere compito del Progettista, salvo casi
particolari documentati ed espressamente autorizzati dal Gestore dellInfrastruttura, individuare e
prescrivere, in funzione delle condizioni di esposizione previste nelle istruzioni UNI EN 2061:2006, le seguenti caratteristiche dei materiali:
- rapporto acqua/cemento (A/C);
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- tipo di cemento;
- impiego di protettivi;
- ritiro e deformazione;
- classi di consistenza.
Le classi di resistenza minima dei conglomerati da adottare per le varie tipologie strutturali
correnti sono riportati nel seguito:
muri di sostegno armati
C25/30;
C20/25
C25/30;
C25/30;
C20/25;
C12/15
Il diametro massimo degli inerti deve essere scelto in relazione al copriferro ed allinterferro
adottato.
Il valore minimo dello spessore di copriferro determinato in base ai requisiti di aderenza, di
durabilit ed eventuale resistenza al fuoco.
Si forniscono, nel seguito, i valori minimi del copriferro da adottare, in normali condizioni
ambientali, per i diversi elementi strutturali:
- pali e diaframmi
c 60 mm
- micropali
c 40 mm
c 40 mm
c 35 mm
c 40 mm
Le barre di armatura longitudinale non dovranno distare fra di loro pi di 300 mm.
La distanza libera tra singole barre parallele o strati di barre (interferro) non deve essere minore
del massimo diametro della barra, o di 20 mm. Inoltre, tale distanza non dovr essere minore di
dg+5 mm, essendo dg la massima dimensione dellaggregato. Per pali e diaframmi si dovr anche
verificare che linterferro non sia inferiore a 2.5dg, e che comunque non sia inferiore a 75 mm.
Le barre sovrapposte possono essere posizionate a contatto lungo la lunghezza di
sovrapposizione.
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Al fine di limitare gli effetti della fessurazione, i diametri e le distanze tra le barre di armatura
devono soddisfare le condizioni indicate nella seguente tabella. Si ricorda che in ogni caso devono
essere condotte le verifiche a fessurazione mediante calcolo diretto.
[mm]
[mm]
32
300
24
250
20
200
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Le giunzioni dei profilati cavi dovranno essere realizzate a mezzo di manicotto filettato esterno.
Le caratteristiche delle giunzioni (filettatura, lunghezza, sezioni utili) devono essere in grado di
ripristinare la sezione resistenze del tubo.
I profilati a doppio piano di simmetria dovranno essere costituiti da elementi unici.
Prescrizioni esecutive
Muri di sostegno
Il riempimento a tergo dei muri sar realizzato con materiale arido avente funzione di dreno e
sul risalto posteriore della zattera di fondazione sar posato un tubo sfinestrato in PVC rivestito con
geotessile non tessuto di raccolta ed allontanamento delle acque drenate.
Nel caso il terreno a tergo del muro contenga pi del 20% di frazione fine (passante al setaccio
da 0,063 mm), si disporr lungo la superficie di contatto tra terreno naturale e strato drenante un
telo di geotessile non tessuto con funzioni di filtro.
Sulla sommit del riempimento trover alloggio una cunetta di raccolta delle acque di
ruscellamento della soprastante scarpata.
Sul paramento verticale dei muri saranno previsti idonei barbacani atti a far defluire le acque
che venissero ad interasse il drenaggio posto a tergo del muro stesso.
Lato terreno la superficie della parete in elevazione dei muri di sostegno dovr essere
impermeabilizzata.
Il piano di posa delle fondazioni dovr essere regolarizzato con una soletta di calcestruzzo
magro di spessore non inferiore a 10 cm.
In testa ai muri di sottoscarpa della sede ferroviaria andr posizionato un parapetto metallico,
avente le stesse caratteristiche di quelli previsti per i viadotti ferroviari.
Paratie
L'utilizzo di palancole in acciaio sar limitato alle sole opere provvisionali; per opere
permanenti si far ricorso a diaframmi in c.a. o paratie di pali, sempre in c.a.
I singoli elementi delle paratie andranno collegati in testa da un cordolo, opportunamente
dimensionato.
In testa alle paratie a sostegno delle sede ferroviaria andr sempre previsto un parapetto
metallico, avente le stesse caratteristiche di quelli previsti per i viadotti ferroviari.
Strutture di sostegno in gabbioni
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La realizzazione di muri in terra armata sar condizionata all'accettazione da parte del Gestore
dellInfrastruttura.
Particolare attenzione verr posta nella valutazione della durabilit dell'opera.
Non ammesso il ricorso ad armature metalliche nei tratti di linea alimentati in corrente
continua, per opere definitive.
Le armature in materiale sintetico si potranno utilizzare solo per opere provvisionali, ed
andranno valutate le conseguenze della loro deformazione sotto carico costante sia nei riguardi di
eccessiva deformazione dell'opera sia nei riguardi del rischio di rottura fragile delle armature.
Nella fase progettuale si definiranno inoltre le caratteristiche richieste per il materiale
costituente il terrapieno dal punto di vista granulometrico e di potenziale aggressivit nei confronti
dell'armatura (resistivit elettrica, caratteristiche chimico-fisiche, etc..). Dovranno inoltre essere
definite le caratterisiche del materiale dopo la posa e la compattazione.
Il progetto dell'opera dovr contenere le verifiche di resistenza a trazione dell'armatura.
Muri verdi e terre rinforzate
Il ricorso all'utilizzo di queste opere sar condizionato ai risultati dello Studio di Impatto
Ambientale e sottoposto all'approvazione del Gestroe dellInfrastruttura.
I muri verdi saranno di norma realizzati tramite sovrapposizioni di elementi in calcestruzzo
conformati in maniera tale da permettere il rinverdimento.
La struttura dovr essere autoportante, nel qual caso saranno assimilati a muri a gravit, o
collegati ad armature ancorate nel terrapieno.
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I muri prefabbricati dovranno essere dimensionati con gli stessi criteri previsti per i muri di
sostegno. Nel dimensionamento strutturale della struttura dovranno essere considerati gli effetti dei
carichi concentrati sia verticali che orizzontali.
La geometria del muro deve essere tale da consentire la compattazione del terreno a tergo.
Dovr essere costituito da armature orizzontali e verticali. Lelevazione del muro e la fondazione
dovranno essere vincolati reciprocamente con un incastro.
Non dovranno essere presenti elementi in acciaio a diretto contatto con il terreno.
4.6.
TIRANTI DI ANCORAGGIO
I tiranti di ancoraggio nel terreno con funzione permanente saranno consentiti solo per
particolari e motivati casi per opere non pertinenti alla sede ferroviaria e a quelle ad essa adiacenti.
Negli altri casi sono consentiti purch progettati nel rispetto delle NTC08 e di altri documenti di
comprovata validit.
Nel caso il ricorso a tali elementi strutturali non fosse evitabile, i tiranti dovranno essere
realizzati nel rispetto delle seguenti prescrizioni.
La protezione contro la corrosione sar adeguata al tipo di ambiente ed i trefoli dovranno
essere zincati.
Ciascun tirante sar isolato elettricamente rispetto allopera.
Le testate dovranno essere protette dalle intemperie mediante idonee soluzioni tecniche.
Nel caso si faccia ricorso ad ancoraggi attivi di tipo permanente, dovr essere prevista la
possibilit di sostituire gli ancoraggi che nel tempo avessero perso la loro funzione. Tale
prescrizione pu essere ottemperata prevedendo, gi in fase di progettazione dellopera, la possibilit
di eseguire nuovi tiranti in adiacenza a quelli che dovessero cessare di funzionare. Le strutture di
sostegno e quelle di ripartizione dei carichi dovranno essere in grado di svolgere la loro funzione
con i coefficienti di sicurezza prescritti dalle NTC, anche nel caso alcuni ancoraggi fossero sostituiti
con le modalit illustrata sopra.
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5.2.
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AZIONI
h 1.00
1.0
10
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dove h, in metri, laltezza della copertura, incluso il ballast, dallestradosso della struttura
alla faccia superiore delle traverse (per i ponti ad arco, dallestradosso della chiave).
Per le strutture dotate di una copertura maggiore di 2.50 m pu assumersi un coefficiente di
incremento dinamico unitario.
I piedritti dovranno essere protetti contro il pericolo di urti mediante adeguate opere. In
alternativa la stabilit del manufatto dovr essere verificata considerando la forza statica
equivalente riportata al punto 1.5.2 dellIstruzione RFI DTC-ICI-POSPINF001A Istruzioni per
la progettazione e lesecuzione dei ponti ferroviari.
5.3.
Verranno svolte le verifiche secondo quanto prescritto al 2.3.3 delle presenti istruzioni.
Nel caso di opere realizzate su pendii andr eseguita la verifica di stabilit globale del
complesso opera-terreno secondo lApproccio 1 Combinazione 2: (A2+M2+R2),
5.4.
Dovranno essere valutati i cedimenti dellopera in funzione delle caratteristiche dei terreni
che costituiscono il sottosuolo e dovranno essere rispettati i limiti riportati al 7.1.3 delle
presenti istruzioni.
Dovr essere definito il programma di costruzione dellopera in funzione dei terreni di
fondazione e delle modalit e delle tempistiche di esecuzione dei rilevati, in modo da evitare che
eventuali cedimenti indotti dalla costruzione dei rilevati possano arrecare danni alle strutture
dellopera.
Le verifiche strutturali agli Stati Limite di Esercizio saranno condotte secondo quanto
riportato nellIstruzione RFI DTC-ICI-POSPINF001A Istruzioni per la progettazione e lesecuzione
dei ponti ferroviari, con particolare riferimento al 1.8.3.2.1 per i valori limite delle tensioni ed al
5.5.
PRESCRIZIONI PARTICOLARI
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Per i criteri progettuali e costruttivi (requisiti di durabilit, caratteristiche dei materiali, densit
delle armature, copriferri, ecc) si rimanda a quanto riportato al Cap. 2 dellIstruzione RFI DTCICI-POSPINF001A Istruzioni per la progettazione e lesecuzione dei ponti ferroviari.
Quando le strutture scatolari hanno copertura inferiore a 2.50 m (distanza piano ferroestradosso soletta superiore) andranno trattate le zone di rilevato adiacenti alle strutture scatolari nel
modo descritto nel 7.1.1 delle presenti istruzioni.
Dovranno essere impermeabilizzati almeno i piedritti lato terreno e la soletta superiore.
In presenza di falda i giunti di dilatazione e di costruzione dovranno essere muniti di waterstop.
Il piano di posa delle fondazioni dovr essere regolarizzato con una soletta di calcestruzzo
magro di spessore non inferiore a 10 cm.
Nella progettazione di opere con armamento su ballast sovrapassanti autostrade e infrastrutture
viarie ad elevato traffico (ad esempio strade statali) si dovr prevedere ladozione di opportuni
grigliati verticali di protezione contro la caduta di oggetti sulla sottostante sede viaria da porsi in
adiacenza al parapetto. Laltezza di tali elementi dovr essere di almeno 1.60 m dal piano di
camminamento e la maglia della griglia non dovr essere superiore a 21x76 mm.
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quelle che nella fase realizzativa presentano il piano di campagna ad una quota inferiore a
quella dintradosso della calotta o del solettone di copertura della galleria;
quelle realizzate mediante scavo partendo dal piano di campagna fino a raggiungere a
cielo aperto almeno la quota dintradosso della calotta o del solettone di copertura della
galleria.
Nel presente capitolo sono trattate le gallerie artificiali a sezione rettangolare, ovvero quelle
costituite sia da manufatti scatolari, realizzate con scavo a cielo aperto e successivo ritombamento,
sia da paratie e solettoni, realizzate in prima fase con scavo a cielo aperto, e in seconda fase (al
disotto del solettone di copertura) con scavo a foro cieco.
Per la progettazione dei manufatti scatolari valgono le prescrizioni contenute nel capitolo 5
delle presenti istruzioni; per la progettazione delle paratie valgono le prescrizioni contenute nel
capitolo 4 delle presenti istruzioni.
Per quanto non espressamente indicato nella presente Istruzione valgono le prescrizioni
contenute nel Manuale di Progettazione Gallerie (RFI DINIC MA GA GN 00 001).
6.1.
Devono essere condotte valutazioni cautelative sui livelli di falda di progetto, con particolare
riferimento alle verifiche di sicurezza al galleggiamento; queste devono contemplare sia lo
scenario di lungo termine, sia quello in fase di costruzione considerando assenti i carichi
permanenti portati (riempimento e ballast).
Il progetto deve individuare un idoneo sistema dimpermeabilizzazione del cavo della galleria:
devono essere previsti giunti water-stop fra i conci, sia orizzontali che verticali, e devono essere
previsti idonei presidi contro lingresso dellacqua anche in corrispondenza dei giunti costruttivi.
6.2.
PROGETTAZIONE IDRAULICA
Il progetto delle gallerie artificiali dovr prevedere il ripristino della rete di colo esistente. Tale
ricucitura potr essere realizzata o riconnettendo le singole vie dacqua al disopra del solettone
di copertura, oppure riorganizzando il sistema idraulico di superficie. Dovranno inoltre essere
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6.3.
PARATIE
Nel calcolo delle paratie deve essere considerata agente anche la spinta dellacqua sulle paratie
nel caso di galleria in falda. Qualora sia prevista una fodera interna alle paratie, questa dovr
essere dimensionata con la pressione idrostatica della falda, e devono essere condotte
valutazioni cautelative sul livello di falda di progetto. Qualora sia previsto il drenaggio dellacqua
a tergo della fodera interna attraverso luso di idoneo materiale drenante, le fodere interne
dovranno essere progettate ipotizzando comunque un funzionamento non ottimale del sistema
di drenaggio, e il progetto dovr considerare la presenza di sistemi di raccolta dellacqua e di
presidio (es. barbacani) al fine di evitare laccumulo dellacqua a tergo delle fodere.
Nel tracciamento di progetto delle paratie dovranno essere tenute in conto le tolleranze di
realizzazione (posizionamento e verticalit) in funzione delle tecnologie di realizzazione delle
stesse, al fine di garantire comunque il rispetto degli ingombri individuati nelle sezioni tipo di
progetto.
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6.4.
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Verranno svolte le verifiche secondo quanto prescritto al 2.3.3 delle presenti istruzioni.
Nel caso di opere realizzate su pendii andr eseguita la verifica di stabilit globale del
complesso opera-terreno secondo lApproccio 1 Combinazione 2: (A2+M2+R2),
Si dovranno considerare, in generale, tutte le azioni previste nelle NTC08 e nellistruzione
RFI DTC-ICI-POSPINF001A Istruzioni per la progettazione e lesecuzione dei ponti ferroviari. Per le
spinte delle terre e le azioni sismiche si far riferimento a quanto indicato al 5.2 delle presenti
istruzioni.
Quando i piedritti sono costituiti da paratie per la determinazione delle spinte in fase
sismica si seguiranno i criteri riportati al 7.11.6.3 delle NTC08, ponendo il coefficiente = 1.
Anche quando non previsto dalla sistemazione superficiale del territorio al di sopra della
galleria, lopera dovr essere dimensionata per sopportare un carico variabile uniformemente
distribuito sulla soletta superiore pari a 20 kN/mq.
6.5.
Dovranno essere valutati i cedimenti dellopera in funzione delle caratteristiche dei terreni
che costituiscono il sottosuolo e dovranno essere rispettati i limiti riportati al 7.1.3 delle
presenti istruzioni.
Dovr essere definito il programma di costruzione dellopera e di esecuzione dei rinterri, in
funzione dei terreni di fondazione, in modo da evitare che eventuali cedimenti indotti dalla
costruzione dei rilevati possano arrecare danni alle strutture dellopera.
Le verifiche strutturali agli Stati Limite di Esercizio saranno condotte secondo quanto
riportato nellIstruzione RFI DTC-ICI-POSPINF001A Istruzioni per la progettazione e lesecuzione
dei ponti ferroviari, con particolare riferimento al 1.8.3.2.1 per i valori limite delle tensioni ed al
6.6.
PRESCRIZIONI PARTICOLARI
Per i criteri progettuali e costruttivi (requisiti di durabilit, caratteristiche dei materiali, densit
delle armature, copriferri, ecc) si rimanda a quanto riportato al Cap. 2 dellIstruzione RFI DTC-
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terra trattata con calce e/o cemento - miscela composta da terra, calce viva o idrata e/o
cemento ed acqua, in quantit tali da modificare le caratteristiche fisico-chimiche e meccaniche
della terra stessa, onde ottenere una miscela idonea per la formazione di strati che, dopo il
costipamento, risultino di adeguata resistenza meccanica nonch stabili allazione dellacqua e
del gelo.
materiali provenienti dalle demolizioni edilizie - sono costituiti principalmente da materiali
inerti assortiti di varia natura: sfridi di lavorazioni edilizie, frammenti di conglomerati cementizi
anche armati, scarti dellindustria di prefabbricazione di manufatti in calcestruzzo anche armato,
che previo trattamento in appositi impianti di riciclaggio, possono essere utilizzati.
Lutilizzo di materiali trattati a calce e/o cemento o provenienti dalle demolizioni edilizie
consentito:
-
nella realizzazione della bonifica del piano di posa dei rilevati stradali e ferroviari;
Negli elaborati grafici dovr essere indicato il tipo di terreno e altro materiale che si intende
utilizzare per la realizzazione del corpo del rilevato, nonch gli spessori degli strati, la densit e il
modulo di deformazione da raggiungere nelle varie parti del rilevato.
Per quanto riguarda la scelta del tipo di terreno, le modalit di posa in opera, le
caratteristiche di deformabilit degli strati, si rimanda alle prescrizioni contenute nei capitolati e
nelle specifiche di costruzione.
Nel caso di ampliamento di rilevati esistenti, la scarpata del rilevato esistente dovr essere
ripulita del terreno vegetale e opportunamente gradonata per consentire lammorsamento degli
strati del nuovo rilevato in quello esistente. Laltezza dei gradoni non dovr superare i 50 cm.
Nel caso nel quale il piano di campagna abbia una pendenza superiore al 15%, si dovr
prevedere una gradonatura del piano di posa con banche di larghezza massima 4.0 m ed altezza
massima 1.0 m, raccordate da scarpate con pendenza 1/1.
In assenza di tale gradonatura si dovr verificare la sicurezza allo scorrimento delle superfici
in corrispondenza del piano di appoggio; sar in ogni caso da verificarsi la stabilita` globale del
pendio sotto la condizione che il carico del rilevato trasmetta non solo forze verticali ma anche
orizzontali.
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Qualora non risultasse sufficiente la prevista sostituzione dello strato superficiale per 50 cm
con materiale arido, sar progettata unidonea bonifica.
La piattaforma ferroviaria sar conformata con una pendenza del 3%, dal colmo verso i
cigli. La sagoma sar simmetrica rispetto all'asse della piattaforma nei tratti in rettilineo, ed in
curva con sopraelevazione del binario inferiore o uguale a 5 cm. Per i tratti in curva con
sopraelevazione del binario superiore a 5 cm il vertice spartiacque sar disassato di 1.30 m in
modo tale da minimizzare il volume della massicciata, garantendo sempre e comunque lo
spessore minimo di 35 cm sotto il piano di posa della traversa in corrispondenza dell'asse della
rotaia pi bassa (rotaia interna alla curva).
La pendenza delle scarpate del rilevato dovr di norma essere 3/2 (3 in orizzontale e 2 in
verticale, pendenza p = 67%).
Nel caso di rilevati alti (H > 6.00 m, misurata dal ciglio del rilevato al piano di campagna),
si dovranno realizzare banche di larghezza minima 2.00 m ogni 6.00 m di altezza del rilevato. La
banca sar inclinata del 3% ed avr altezza minima pari ad 1 m.
Nei casi in cui con la pendenza di 3/2 la stabilit del rilevato non fosse garantita, si
potranno inserire un maggior numero di banche o si potr utilizzare una pendenza delle scarpate
inferiore. Tali casi dovranno essere definiti mediante apposito calcolo di stabilit, in funzione:
-
dellaltezza dellopera;
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della topografia:
dellidrogeologia;
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a cedimenti esauriti sia garantito il recapito delle acque, cui viene impedita la risalita capillare, ai
fossi di guardia laterali.
Nel caso di rilevati bassi, laddove non sia possibile posizionare lo strato anticapillare al di
sopra del piano di campagna originario, occorrer evitare di realizzare i rilevati con materiali
sensibili allacqua. In alternativa dovranno essere posti opportuni accorgimenti (ad esempio
dreni) atti ad evitare che il materiale costituente il rilevato si imbibisca di acqua.
Nel caso di allargamento di un rilevato esistente, previa asportazione dello strato di terreno
vegetale umifero, si dovr ritagliare, con ogni cautela, a gradoni orizzontali la scarpa del corpo
del rilevato su cui andr addossato il nuovo materiale, avendo cura di procedere per fasi,
facendo immediatamente seguire ad ogni gradonatura (dell'altezza massima di 50 cm) la stessa
del relativo nuovo strato (tale da coprire la gradonatura stessa) ed il suo costipamento, in modo
da assicurare comunque la viabilit del rilevato esistente.
Le scarpate dei rilevati dovranno essere inerbite; tale inerbimento verr realizzato con uno
strato di terreno vegetale umifero dello spessore di 30 cm, da stendere a cordoli orizzontali,
opportunamente costipati, e ricavando, se necessario, gradoni di ancoraggio.
Le acque di piattaforma sono convogliate negli embrici situati ogni 15 m e quindi recapitate
nel fosso di guardia al piede del rilevato e da essi longitudinalmente fino ai recapiti.
Sulle eventuali banche si predisporr, lato monte, una cunetta di raccolta delle acque
provenienti dagli scivoli (embrici) che allontanano le acque di piattaforma; l'ulteriore
ruscellamento verso il piede del rilevato avverr su analoghi scivoli opportunamente disassati
rispetto a quelli di monte in maniera che le acque non possano acquistare eccessiva velocit' di
ruscellamento.
A ridosso delle spalle dei viadotti e degli altri manufatti presenti lungo linea, per graduare
con continuit la rigidezza del sottofondo nel passaggio fra rilevato ed opera darte e per
sopperire ai difetti di compattazione nelle immediate vicinanze delle pareti dei manufatti, al di
sotto del piano di piattaforma il rilevato dovr essere costruito in modo da avere rigidezza
crescente allavvicinarsi delle opere. Nei capitolati e manuali di costruzione sono riportate delle
soluzioni adottabili.
Le zone di transizione non sono da prevedersi in corrispondenza di manufatti scatolari,
quando la copertura sia superiore a 2.50 m (distanza piano ferro-estradosso soletta superiore).
Nella progettazione di opere sottopassanti la linea ferroviaria in rilevato, si dovr tenere
conto delle seguenti indicazioni:
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per ricoprimenti (intesi come distanza fra piano ferro estradosso soletta superiore)
minori o uguali ad 1.00 m, langolo di incidenza fra asse rilevato ed asse sottopasso
non pu essere inferiore a 75;
per ricoprimenti maggiori di 2.50 m, langolo di incidenza fra asse rilevato ed asse
sottopasso non pu essere inferiore a 45.
Qualora tali prescrizioni non possano essere rispettate, e per ricoprimenti non superiori a
2.50 m, saranno da prevedersi dei ringrossi sui piedritti in corrispondenza dei binari, tali da
portare a 90 langolo dincidenza fra ringrosso e linea ferroviaria. In direzione perpendicolare ai
binari, tali ringrossi dovranno avere una lunghezza di 4.00 m.
Lutilizzo di muri in terra armata o in terra rinforzata consentito solo per rilevati
provvisori.
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stabilizzato a calce e/o cemento, le caratteristiche geotecniche del terreno costituente il rilevato
andranno determinate sulla base di specifiche prove di laboratorio o indagini in sito.
cedimenti differenziali tra le due rotaie in una stessa sezione verticale del rilevato, loro
decorso nel tempo e le implicazioni sulla geometria del binario;
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andamento dei cedimenti lungo lasse del binario, con studio delle modifiche di
livelletta, che si potrebbero verificare soprattutto nelle zone di confine con i tratti non
affiancati;
7.1.4. MONITORAGGIO
Nel caso di rilevati da realizzare su terreni compressibili, soprattutto quando siano previsti
interventi di precarico e di aumento della velocit di consolidazione, il monitoraggio deve
permettere il controllo di grandezze significative quali spostamenti superficiali e profondi,
pressioni interstiziali in corrispondenza di sezioni trasversali strumentate, scelte dal progettista
in funzione delle condizioni geotecniche del sottosuolo.
La strumentazione deve comprendere in generale assestimetri superficiali e profondi, celle
piezometriche e, se ritenuto necessario ai fini dellinterpretazione dei fenomeni osservati, anche
inclinometri.
Il progettista deve redigere uno specifico piano di monitoraggio, oltre che predisporre tutta
la documentazione tecnica per la corretta posa in opera della strumentazione e le procedure per
la sua manutenzione.
Il piano di monitoraggio deve comprendere anche i valori di soglia di grandezze misurate,
significative ai fini della predisposizione di interventi correttivi.
Il Piano di Manutenzione dellopera dovr riportare il tipo di monitoraggio previsto, i limiti
di soglia e le operazioni di manutenzione da eseguire in funzione dellandamento del
monitoraggio stesso.
7.2.
Trincee
Con il termine "trincee" sono definite tutte le parti dellinfrastruttura stradale e ferroviaria
che sostengono la sovrastruttura ad una quota inferiore al piano campagna. Esse vengono
eseguite mediante lo scavo dei terreni in sito; le pareti degli scavi possono essere non protette,
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avendo pendenze definite in funzione delle caratteristiche dei terreni, sostenute da opere (muri e
paratie), o stabilizzate, nel caso di terreni franosi o comunque instabili.
Al fine di individuare le diverse parti che costituiscono la trincea si definisce:
piano di posa della trincea e bonifica - la superficie del terreno al di sotto dello strato
supercompattato, costituita dal terreno in situ, se di caratteristiche idonee, o da terreno di
riporto dopo leventuale bonifica del terreno naturale. Il piano di posa della trincea potr essere
eseguito anche mediante lutilizzo di terre stabilizzate a calce e/o cemento o mediante materiale
proveniente da demolizioni. In ogni caso, dopo la compattazione, il terreno del piano di posa
dovr avere caratteristiche tali da garantire i valori richiesti per il sovrapposto strato
supercompattato;
strato supercompattato - strato caratterizzato da un elevato grado di costipamento, posto
immediatamente al di sopra del piano di posa delle trincee, che costituisce il piano posa del
subballast;
subballst - strato di conglomerato bituminoso di spessore 12 cm o di misto cementato di
spessore 20 cm, posto al di sopra dello strato supercompattato a sostegno della sovrastruttura
ferroviaria.
scarpate piano inclinato posto ai lati della linea, ottenuto per effetto dello scavo del
terreno naturale;
cunetta di piattaforma cunetta posta i lati della piattaforma ferroviaria atta a raccogliere
ed allontanare dalla trincea, le acque di ruscellamento provenienti dalla scarpate e le acque
meteoriche smaltite dalla piattaforma ferroviaria;
fossi di guardia fossi artificiali realizzati in corrispondenza della sommit delle scarpate
atti a raccogliere ed allontanare le acque meteoriche che ruscellano sulla superficie del terreno in
modo da evitare che le stesse possano interessare le scarpate e la sede ferroviaria in trincea.
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Sia le cunette di piattaforma che i fossi di guardia dovranno essere dimensionati con
apposito studio idraulico, che dovr prendere a riferimento il calcolo della portata defluente con
un tempo di ritorno non inferiore a 100 anni.
Fossi di guardia e cunette di piattaforma convergeranno, ai margini della trincea,
in
appositi ricettori idraulici deputati all'allontanamento verso i recapiti finali (corsi d'acqua,
compluvi, ecc.).
La pendenza delle scarpate potr essere sub-verticale, 1/4 (o/v), 1/2, 2/3, 1/1, 3/2, 2/1,
2,5/1, 3/1. Tale pendenza dovr essere determinata sulla base di appositi calcoli di stabilit, con
i metodi ed i coefficienti di sicurezza indicati dalle NTC, in funzione:
- dellaltezza delle scarpate;
- delle caratteristiche dei terreni;
- della topografia:
- dellidrogeologia;
- dalla geomorfologia;
- della sismicit dellarea.
Quando l'altezza della scarpata e' maggiore di 6.00 m, si realizzeranno banche di larghezza
2.00 m ogni 6.00 m di dislivello, su queste si predisporr lato monte una cunetta di raccolta delle
acque di ruscellamento della soprastante porzione di scarpata, e le acque intercettate saranno
recapitate nella cunetta di base. La banca sar inclinata del 3%.
Le scarpate dovranno essere ricoperte mediante stesa di uno strato di spessore 30 cm di
terreno vegetale, onde consentirne l'inerbimento.
Qualora le pareti dello scavo fossero sostenute da opere di sostegno, le stesse vanno
progettate secondo le prescrizioni, i metodi ed i coefficienti riportati nelle NTC.
Negli elaborati grafici dovr essere indicato il tipo di terreno o altro materiale che si intende
utilizzare per la bonifica, nonch gli spessori degli strati, la densit e il modulo di deformazione
da raggiungere nelle varie. Per quanto riguarda la scelta del tipo di terreno, le modalit di posa in
opera, le caratteristiche di deformabilit degli strati, si rimanda alle prescrizioni contenute nei
capitolati e nelle specifiche di costruzione.
Trincee in roccia
La geometria delle scarpate delle trincee in roccia dovr essere giustificata, se necessario,
mediante uno studio strutturale di stabilit nei riguardi delle discontinuit presenti nellammasso
ISTRUZIONE N. 44 G
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roccioso, in particolare andranno eseguite analisi di stabilit dei blocchi e calcoli sulla traiettoria
delleventuale caduta dei massi.
Per gli ammassi rocciosi molto fratturati ed alterati, la geometria sar giustificata a partire
da unanalisi geologica che dovr definire il grado di alterazione e/o la carsificazione
dellammasso, il pericolo di disgaggio dei blocchi, leterogeneit dei terreni (ad esempio per la
presenza di sacche dargilla).
Potr essere necessario prevedere degli allargamenti al piede della trincea, o prevedere
opere contro la caduta massi, come le reti di protezione, per evitare che il rotolamento dei massi
possa interessare la sede ferroviaria.
7.3.
Per lo studio dei fronti di scavo in zona sismica si applicano gli stessi criteri enunciati dalle
NTC per la stabilit dei pendii naturali.
Nel caso di impiego del metodo degli spostamenti, il Progettista dovr individuare il valore
dello spostamento ammissibile, Slim, che dipende dai seguenti fattori:
- tipo del pendio;
- prossimit dellinfrastruttura ferroviaria;
- gravit di danni connessi ad uneventuale frana;
- livello di protezione prescelto.
Il progetto delle scarpate delle trincee e dei rilevati ferroviari dovr essere eseguito in modo
che la piattaforma ferroviaria non venga interessata da spostamenti allo stato limite di danno
SLD; pertanto qualora le verifiche di stabilit vengano eseguite utilizzando il metodo degli
spostamenti, si dovr verificare che la massa di terreno potenzialmente instabile non coinvolga
la piattaforma ferroviaria nella parte dove insiste la massicciata.
ISTRUZIONE N. 44 G
ALLEGATO 1
FOGLIO
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ISTRUZIONE N. 44 G
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1. Premessa
Nella presente relazione viene riportato un esempio di calcolo come supporto per il dimensionamento e le
verifiche relative di un sottopasso realizzato con una struttura scatolare. Il calcolo viene effettuato in
conformit al D.M. 14/01/2008, alla Circolare 02/02/2009 n. 617 e alla Istruzione per la progettazione e
lesecuzione dei ponti ferroviari del 12/10/2009 ( emissione per commenti).
Si riporta di seguito una sezione longitudinale e una trasversale dello scatolare.
ISTRUZIONE N. 44 G
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Hb
0,90 m
Htb
0,35 m
Hsb
0,00 m
Hsc
0,00 m
Hr
0.00 m
Ltot
560 m
Lint
4,40 m
Ss
0,60 m
Sfs
0,00 m
Spessore piedritti
Sp
0,60 m
Spessore fondazione
Sf
0,60 m
Sff
0,20 m
Hint
3,40 m
Htot
4,60 m
1,00 m
ISTRUZIONE N. 44 G
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3.Materiali
Per le opere in c.a. si adotta:
-
fck = 28 N/mmq
fcd = cc fck / m,
dove:
cc = 0.85 e m =1.5;
fcd = 15.87 Nmm-2
Resistenza di calcolo a trazione semplice:
fctd = fctk / m,
dove m =1.5;
fctd = 1.29 Nmm-2.
Modulo elastico:
Modulo di Poisson:
= 0.20
Densit di Massa:
= 25 kN/m3
=1.00E-05 m/ C
acciaio da cemento armato normale B450C controllato in stabilimento. Le barre sono ad aderenza
migliorata. Le caratteristiche meccaniche sono:
Allungamento
D1 > 12%
Modulo di elasticit:
Es=206000 Nmm-2
ISTRUZIONE N. 44 G
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PESI
kN/m3
calcestruzzo armato
25
ballast + armamento
18
20
28
21
29
Peso piedritti:
In pi, viene aggiunto, come carico concentrato nei nodi 1 e 2 (i nodi tra la soletta superiore e i piedritti), il
carico permanente sulla soletta di copertura dovuto al peso della zona sovrastante la met dello spessore del
piedritto (la modellazione dello scatolare stata fatta in asse piedritto).
Peso ricoprimento per met spessore piedritto: Pp = 16,2 * (0.60/2) *1 = 4,86 kN/m
ISTRUZIONE N. 44 G
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10
11
12
13
P4 = 57.40 kN/m2
ISTRUZIONE N. 44 G
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P2
P3
Figura 5. Spinte del terreno
In pi, viene aggiunto, come carico concentrato nei nodi 1 e 3 (per la SPTSX) oppure 2 e 13 (per la SPTDX)
la parte di spinta del terreno esercitata su 1/2 spessore della soletta sup. e su 1/2 spessore della soletta
inferiore
Spinta semispessore sol. sup.
1/2 * (P1+P2) * (0.60 m/2) = 3.06 kN
Spinta semispessore sol. inf.
1/2 * (P3+P4) * (0.60 m/2) = 16.74 kN
Carichi accidentali, ripartizione carichi verticali (condizione ACC-M)
In funzione delle caratteristiche geometriche dellopera risulta pi sfavorevole il carico dovuto al treno LM 71
rispetto al carico dovuto al treno SW/2.
qvk=250 kN/m
qvk=80 kN/m
qvk=80 kN/m
illimitato e segmentabile
illimitato e segmentabile
ISTRUZIONE N. 44 G
qvk
= 150kN/m
kN/m
qvk=133
25.0 m
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qvkqvk=133
= 150 kN/m
kN/m
7.0 m
25.0 m
Per il calcolo del coefficiente dinamico si fa riferimento al paragrafo 1.4.2 effetti dinamici delle istruzioni
per la progettazione e lesecuzione dei ponti ferroviari.
poich risulta:
H int < 5 m
L int < 8 m
Si ottiene considerando un ridotto standar manutentivo 3 = 1.35. In accordo alla normativa ponti al punto
15.2.2.3. tale coefficiente dinamico non verr ridotto in quanto il ricoprimento inferiore ad un metro.
I sovraccarichi ferroviari (LM71 e SW2) si distribuiscono attraverso il ricoprimento con una pendenza 1 a 4
allinterno del ballast, con la pendenza a 45 nel sub-ballast, super compattato, rinterro e allinterno del
CLS, per cui la diffusione del carico in senso trasversale allasse binario risulta pari a:
Ld = 2.30 + [(Hb-Htb)/4+(Hsb+Hr)/2+Sss/2]*2 = 3.18 m
Pertanto il carico ripartito a metro di profondit dovuto al treno LM 71 risulta (considerando il coefficiente
di adattamento =1.1 e il coefficiente dinamico 3 = 1.35)risulta:
Carico ripartito prodotto dalle forze concentrate = [4*250/(0.60+4.40+0.60)]**/ 3.18 = 83.50 kN/m
Carico ripartito prodotto dal carico distribuito (80 kN/m ) = (80*a*)/3.18 = 37.40 KN/m
Sia per il calcolo delle sollecitazioni massime in mezzeria della soletta superiore che per quelle massime
allincastro con i piedritti di detta soletta, il carico dovuto al treno LM71 viene distribuito per tutta la
larghezza dello scatolare (considerando che lo scatolare ha una larghezza inferiore a 6.40 m).
ISTRUZIONE N. 44 G
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ISTRUZIONE N. 44 G
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ISTRUZIONE N. 44 G
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AZIONI SISMICHE
Per il calcolo dellazione sismica si utilizza il metodo dell analisi pseudostatica in cui lazione sismica
rappresentata da una forza statica equivalente pari al prodotto delle forze di gravit per un opportuno
coefficiente sismico k. Le forze sismiche sono pertanto le seguenti:
Forza sismica orizzontale
Fh = kh*W
Fv = kv*W
I valori dei coefficienti sismici orizzontale kh e verticale kv possono essere valutati mediante le espressioni:
kh = ama x/g
kv = 0,5kh
Con riferimento alla nuova classificazione sismica del territorio nazionale, ai fini del calcolo dellazione
sismica secondo il DM 14/01/2008 viene assegnata allopera una vita nominale VN>=50 anni ed una II
classe duso Cu=1;
segue un periodo di riferimento VR=VN*CU=50 anni
A seguito di tale assunzione si ottiene allo stato limite ultimo SLV in funzione della Latitudine e Longitudine
del sito in esame un valore dellaccelerazione pari a ag=0.25 g.
In assenza di analisi specifiche della risposta sismica locale, laccelerazione massima pu essere valutata con la
relazione:
amax = S * a = Ss *St* ag
dove assumendo un terreno di tipo C ed in base al fattore di amplificazione del sito F0 si ottiene:
Ss=1.3
ST=1
ne deriva che:
amax=0.325g
kh = ama x/g = 0.325
kv = 0,5kh = 0.1625
Gli effetti dell'azione sismica saranno valutati tenendo conto delle masse associate ai seguenti carichi
gravitazionali:
G1 + G2 + 2j Qkj
Dove nel caso specifico si assumer per i carichi dovuti al transito dei convogli ferroviari 2 j = 0,2.
Pertanto avremo che:
Massa associata al peso proprio:
G1=15 kN/m
G2=16.20kN/m
Massa treno
Qk = 83.52 kN/m
ISTRUZIONE N. 44 G
F''v
F'h
F''h
10
11
12
13
F''h
Figura 9. Forze sismiche agenti sulla struttura
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ISTRUZIONE N. 44 G
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H/2
SE
10
11
12
13
nel modello di calcolo viene applicato il valore della forza sismica per unit di superficie agente su un
piedritto:
SPSDX = (4.60*20)*.325=29.9 kN/m2
ISTRUZIONE N. 44 G
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5.Combinazioni di carico
Ai fini delle verifiche degli stati limite si riportano per comodit le combinazioni delle azioni riportate nella
normativa ponti alla quale possibile fare riferimento per la simbologia adottata:
Combinazione fondamentale, generalmente impiegata per gli stati limite ultimi (SLU):
G1G1 + G2G2 + PP + Q1Qk1 + Q202Qk2 + Q303Qk3 +
Combinazione caratteristica (rara), generalmente impiegata per gli stati limite di esercizio (SLE)
irreversibili:
G1 + G2 + P + Qk1 + 02Qk2 + 03Qk3+
Combinazione frequente, generalmente impiegata per gli stati limite di esercizio (SLE) reversibili;
utilizzata nella verifica a Fessurazione:
G1 + G2 +P+ 11Qk1 + 22Qk2 + 23Qk3 +
Combinazione quasi permanente, generalmente impiegata per gli stati limite di esercizio (SLE) a lungo
termine;
G1 + G2 +P+ 21Qk1 + 22Qk2 + 23Qk3 +
Combinazione sismica, impiegata per gli stati limite ultimi e di esercizio connessi allazione sismica E:
E + G1 + G2 + P + 21Qk1 + 22Qk2 +
dove:
E = 1.00 x EY 0.3 0x EZ
ISTRUZIONE N. 44 G
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Gli effetti dei carichi verticali, dovuti alla presenza dei convogli, vengono sempre combinati con le altre
azioni derivanti dal traffico ferroviario, adottando i coefficienti di cui alla Tabella 5.2.IV del DM 14/01/2008
di seguito riportata, In particolare, per ogni gruppo viene individuata una azione dominante che verr
considerata per intero; per le altre azioni, vengono definiti diversi coefficienti di combinazione. Ogni gruppo
massimizza una particolare condizione alla quale la struttura dovr essere verificata.
Azioni verticali
Azioni orizzontali
COMMENTI
Gruppo di
Carico
Treno
Frenatura ed
carico
Verticale (1)
Scarico
Avviamento
1.0
Gruppo 1
(2)
Gruppo 2
(2)
Gruppo 3
(2)
Gruppo 4
Centrifuga
Serpeggio
0.5 (0.0)
1.0 (0.0)
1.0 (0.0)
1.0
0.0
1.0 (0.0)
1.0 (0.0)
1.0 (0.5)
1.0
0.5 (0.0)
0.5 (0.0)
0.8 (0.6;
0.4)
massima azione
verticale e laterale
stabilit laterale
massima azione
longitudinale
fessurazione
Azione dominante
ISTRUZIONE N. 44 G
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Nelle tabelle sopra riportate indicato un coefficiente per gli effetti a sfavore di sicurezza e, tra parentesi, un
coefficiente, minore del precedente, per gli effetti a favore di sicurezza.
In fase di combinazione, ai fini delle verifiche degli SLU e SLE per la verifica delle tensioni, si sono
considerati i soli Gruppo 1 e 3, mentre per la verifica a fessurazione stato utilizzato il Gruppo 4. Nella
tabella 5.2.III vengono riportati i carichi da utilizzare in caso di impalcati con due, tre o pi binari caricati.
I Gruppi definiscono le azioni che nelle diverse combinazioni sono generalmente definite come Qki.
I coefficienti di amplificazione dei carichi e i coefficienti di combinazione sono riportati nelle tabelle
seguenti.
In particolare nel calcolo della struttura scatolare si fa riferimento alla combinazione A1 STR.
Tabella 5.2.V Coefficienti parziali di sicurezza per le combinazioni di carico agli SLU, eccezionali e sismica (da DM 14/01/2008)
(1) Equilibrio che non coinvolga i parametri di deformabilit e resistenza del terreno; altrimenti si applicano i valori di GEO.
(2) Nel caso in cui i carichi permanenti non strutturali (ad es. carichi permanenti portati) siano compiutamente definiti si
potranno adottare gli stessi coefficienti validi per le azioni permanenti.
(3) Quando si prevedano variazioni significative del carico dovuto al ballast, se ne dovr tener conto esplicitamente nelle
verifiche.
(4) Le componenti delle azioni da traffico sono introdotte in combinazione considerando uno dei gruppi di carico gr della
Tab. 5.2.IV.
(5) Aliquota di carico da traffico da considerare.
(6) 1,30 per instabilit in strutture con precompressione esterna
(7) 1,20 per effetti locali
ISTRUZIONE N. 44 G
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Nella combinazione sismica le azioni indotte dal traffico ferroviario sono combinate con un coefficiente 2 =
0.2 (punto 3.2.4 del DM 14/01/2008) coerentemente con laliquota di massa afferente ai carichi da traffico.
ISTRUZIONE N. 44 G
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Le azioni descritte nel paragrafo precedente ed utilizzate nelle combinazioni di carico vengono di seguito
riassunte:
Peso proprio
DEAD
Carichi permanenti
Spinta del terreno sulla parete sinistra
Spinta del terrenno sulla parete destra
Carico Accidentale LM71
Spinta del carico acc. (LM71)Sulla parete Sx
Spinta del carico acc. (LM71)Sulla parete Dx
Avviamento e frenatura
Variazione termica sulla soletta superiore
Ritiro
Azione sismica orizzontale
Azione sismica Verticale
Incremento sismico della spinta sul terreno
PERM
SPTSX
SPTDX
ACCM
SPACCSX
SPACCDX
AVV
Term
Ritiro
Sisma H
Sisma V
SPSDX/SX
Si riportano di seguito le combinazioni allo SLU di carico ritenute pi significative in base allesperienza.
Combinazione fondamentale
G1G1 + G2G2 + PP + Q1Qk1 + Q202Qk2 + Q303Qk3 +
DEAD
PERM
SPTSX
SPTDX
ACCM
SPACCSX
SPACCDX
AVV
Term
Ritiro
1slu
1.35
1.5
1
1
1.45
0
1.45
1.45
0
0
2slu
1.35
1.5
1
1
1.45
0
0
1.45
-0.9
1.2
3slu
1.35
1.5
1
1
1.45
0
0
1.45
0
0
10 slu
1.35
1.5
1.35
1
1.45
1.45
0
0
-0.9
1.2
11 slu
1.35
1.5
1.35
1
1.16
0
1.16
0
-1.5
1.2
Combinazione sismica, impiegata per gli stati limite ultimi e di esercizio connessi allazione sismica E:
E + G1 + G2 + P + 21Qk1 + 22Qk2 +
dove:
E = 1.00 x EY 0.30x EZ
12 slu
1.35
1.5
1.35
1
1.16
0
1.16
0
1.5
1.2
ISTRUZIONE N. 44 G
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DEAD
PERM
SPTSX
SPTDX
ACCM
SPACCSX
SPACCDX
AVV
Term
Ritiro
Sisma H
Sisma V
SPSDX
SPSSX
SV3
1
1
1
1
0.2
0
0.2
0.2
-0.5
0
0.3
-1
0.3
0
SV4
1
1
1
1
0.2
0
0.2
0.2
-0.5
0
0.3
1
0.3
0
ISTRUZIONE N. 44 G
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6. Modellazione adottata
Il modello di calcolo attraverso il quale viene schematizzata la struttura quello di telaio chiuso su letto di
molle alla Winkler. Il programma di calcolo utilizzato un programma ad elementi finiti, il Sap 2000.
Le caratteristiche delle aste modellate con elementi frame sono le seguenti:
Asta 1= Sezione 100 x 60
cmq
(soletta superiore)
cmq
(piedritti)
cmq
(soletta inferiore)
Lopera stata considerata vincolata alla base mediante dei vincoli cedevoli in funzione delle caratteristiche
elastiche del terreno di sottofondo.
La soletta inferiore viene divisa in 10 elementi per poter schematizzare, tramite le molle applicate,
linterazione terreno-struttura.
Per la rigidezza delle molle, nel il caso in esame, si assume un valore del Modulo di reazione verticale Ks =
8600 kN/m3
Con questo valore si ricavano i valori delle singole molle, ottenendo per le 5 molle centrali un valore di:
Kcentrale = Ks * (Lp/2 + Lint + Lp/2) /10 = 4300 kN/m3
K6 K10 = 4300 kN/m3
I valori delle molle di spigolo si ottengono con la seguente formulazione:
K3 = K13 =2*Ks * [(Lp/2 + Lint + Lp/2) /10/2 +( Lp/2) ]= 9460 kN/m3
ed infine in valori delle molle nei nodi 4,5,11 e 12 come da letteratura si assumono:
K4 = K5 = K11 = K12 = 1.5 * Kcentrale = 6450 kN/m3
1
10
11
12
13
ISTRUZIONE N. 44 G
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10
11
12
13
In merito alla modellazione va sottolineato che un approccio tridimensionale rispetto ad un approccio piano
a telaio consentirebbe di cogliere gli effetti trasversali (eccentricit del treno di carico LM71, forza centrifuga,
serpeggio, ecc.) che verranno invece ora trascurati.
ISTRUZIONE N. 44 G
FOGLIO
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7.Verifiche di resistenza
In tabella sono riportati i valori delle sollecitazioni massime desunti dai tabulati del programma di calcolo
utilizzato, mentre nella figura vengono rappresentate le sezioni dimensionate e verificate dello scatolare.
Mmax
kN m
330.00
-321.00
403.00
-301.00
365.00
-400.00
Ncorrisp. Comb
kN
10slu
9slu
558.00
9slu
9slu
2slu
668.00
10slu
Tmax
kN
462.26
-156.00
-476.00
306.40
Per la verifica della sezione 6 si riporta anche la combinazione con Nmin e Mass.
SEZIONE
6
Altezza
H(cm)
60
Mass
kN m
-271.60
Nmin
kN
168.72
Comb
Tmax
kN
8slu
Le caselle barrate corrispondono a sollecitazioni di entit non rilevante, lesclusione delle quali risulta a favore
di sicurezza.
ISTRUZIONE N. 44 G
FOGLIO
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1 20/10 cm
As=
1 20/10 cm
Sezione di verifica
Si riporta il diagramma di interazione M-N ( dominio di rottura) della sezione con individuati i seguenti punti:
1) Mmax= -400.00
Nass= 668.0
2) Mass= -271.60
kN m
kN
kN m
Nmin= 168.72kN
Dominio di rottura
ISTRUZIONE N. 44 G
FOGLIO
85 di 122
Mmax= 403.00
kN m
Nass= 558.00 kN m
Dominio di rottura
SOLETTA SUPERIORE
Considerando la sezione resistente :
b=100
h=60 cm
d=d = 5 cm
As=
1 20/10 cm
As=
1 20/10 cm
Sezione di verifica
Si ottiene un momento resistente Mrd = 602 kN m che risulta maggiore dei momenti sollecitanti :.
Msd5 = 365.00 kN m < Mrd = 602 kN m
Msd4 = 301.00 kN m < Mrd = 602 kN m
SOLETTA INFERIORE
Considerando la stessa sezione resistente con la stessa armatura, si ottiene sempre un momento resistente Mrd
= 602 kN m che risulta maggiore dei momenti sollecitanti :.
Msd1 = 321.00 kN m < Mrd = 602 kN m
Msd2 = 330.00 kN m < Mrd = 602 kN m
ISTRUZIONE N. 44 G
FOGLIO
86 di 122
Dove:
vmin = 0.035 k 3 / 2 f ck
k = 1 + (200 / d ) 2 ;
1=Asw/(bw*d)
d = 520 mm altezza utile per piedritti soletta superiore ed inferiore;
bw= 1000 mm larghezza utile della sezione ai fini del taglio.
1/ 2
1/ 2
Ne risulta che :
Vrd = 259.50 kN
Tale valore risulta inferiore del taglio sollecitante nelle sezioni di verifica e pertanto occorre predisporre
dellarmatura a taglio. In presenza di armatura VRd il minimo tra la resistenza a taglio trazione VRsd e la
resistenza a taglio compressione VRcd
ISTRUZIONE N. 44 G
FOGLIO
87 di 122
SEZIONE Altezza
H(cm)
2
60
5
60
Tmax
kN
Per eseguire le verifiche a fessurazione del cemento armato si individua come classe di esposizione del
calcestruzzo, tra quelle riportate nella seguente tabella, la XC4.
ISTRUZIONE N. 44 G
FOGLIO
88 di 122
Tale classe di esposizione rientra nelle condizioni ambientali Aggressive come desumibile dalla tabella 4.1.III.,
inoltre la struttura realizzata con c.a. ordinario e si utilizza pertanto unarmatura definita poco sensibile.
A seguito delle condizioni di seguito riassunte:
Combinazione rara
Ambiente aggressivo
secondo quanto riportato nellistruzione per la progettazione e lesecuzione dei ponti ferroviari :
a)
f w1 per strutture in condizioni ambientali aggressive e molto aggressive, cos come identificate nel
par. 4.1.2.2.4.3 del DM 14.1.2008, per tutte le strutture a permanente contatto con il terreno e per tutte le
zone non ispezionabili;
b)
f w2 per strutture in condizioni ambientali ordinarie secondo il citato paragrafo del DM 14.1.2008.
ISTRUZIONE N. 44 G
b=100
h=60 cm
d=d = 5 cm
As=
1 20/10 cm
As=
1 20/10 cm
Sezione di verifica
FOGLIO
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ISTRUZIONE N. 44 G
FOGLIO
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Per facilitare la verifica possibile far riferimento ad una verifica indiretta dellampiezza delle fessure
ricordando
fessurazione.
Facendo seguito alle indicazioni della NTC 2008, che coincidono con quelle dellEC2 2004 devono essere
verificati i seguenti punti:
1. in corrispondenza dei diametri prescelti siano soddisfatte alcune limitazioni tensionali riportate nella
Tabella 3.3,
Tensionenell'acciaio DiametroMassimodellebarreinmm
[Mpa]
w3=0,4mm w2=0,3mm w1=0,1mm
160
40
32
25
200
32
25
16
240
20
20
12
280
16
16
8
320
12
12
6
360
10
10
5
400
8
8
4
450
6
6
2. siano rispettate le distanze massime fra le barre indicate nella Tabella 3.4,
Tensionenell'acciaio
Massimadistanzadellebarreinmm
[Mpa]
w3=0,4mm w2=0,3mm w1=0,1mm
160
300
300
200
200
300
250
150
240
250
200
100
280
200
150
50
320
150
100
360
100
50
ISTRUZIONE N. 44 G
APPENDICE 1
FOGLIO
91 di 122
ISTRUZIONE N. 44 G
FOGLIO
92 di 122
cls tipo R
Tenendo conto del tipo di aggregati presenti nellimpasto il modulo elastico Ecm stato moltiplicato per un
coefficiente di correzione che nel caso di Quarziti vale k = 1.00.
Tempo e Ambiente
ts= 2 gg
to = 2 gg
t =25550 gg
ho = 2Ac/u = 1200 mm
Ac = 600000.00 mm
sezione dellelemento
u = 1000.00 mm
RH = 75 %
ISTRUZIONE N. 44 G
RH = 1 +
0.1 3 h0
1 2 = 1.23
MPa
1
35
cm
1 =
MPa
1
35
cm
16.8 2.800
=
f cm
c ( f cm ) =
FOGLIO
93 di 122
c (t 0 ) =
1
= 0.649
0.1 + t 00.20
tempo
9
to = t 0
+ 1 0.5 = 6.19
1 .2
2 + t0
= 1 (per la classe R)
(t t 0 )
c (t , t 0 ) =
( H + t t 0 )
0.3
= 0.983
ISTRUZIONE N. 44 G
FOGLIO
94 di 122
E cm
= 10'171 N/mm2
1 + (t , t 0 )
E cm (t , t 0 ) =
Deformazione di Ritiro
(t t s )
(t t s ) + 0.04
ds (t , t s ) =
= 0.931
h03
Kh=0.70
RH
f cm 6
)10 RH = 0.000451
f cm 0
deformazione di base
RH 3
= 1.551
= 0.896
RH
0
fcm0 = 10 Mpa
RH0=100%
ds1 = 6 (per la classe R)
Valori di Kh intermedi a quelli del prospetto vengono calcolati tramite interpolazione lineare.
ISTRUZIONE N. 44 G
FOGLIO
95 di 122
s (t , t 0 ) E cm
= -10.67 C
(1 + (t , t 0 )) E cm
ISTRUZIONE N. 44 G
ALLEGATO 2
FOGLIO
96 di 122
ISTRUZIONE N. 44 G
FOGLIO
97 di 122
GENERALIT
Nel presente capitolo si illustra unapplicazione operativa relativa alle verifiche di stabilit in zona sismica di
un opera di sostegno su fondazione superficiale realizzata a fianco di una linea ferroviaria.
In particolare si sviluppano le sole verifiche di tipo geotecnico rimandando ad altra sede le verifiche di
resistenza strutturale.
pballast=14.40 kN/mq
qferroviario=46.88 kN/mq
b
ct
Sp, Spballast
Hcalcolo
Sq
W3
W1
St
S2t
s
W2
Rh
Rv
d
cf
t
B
ISTRUZIONE N. 44 G
FOGLIO
98 di 122
Grandezze
Valori
0.75m
0.25m
0.75m
0.00m
2.20m
0.75m
3.70m
0.75m
5.00m
5.75m
Hcalcolo
(5) Nel
Simboli
Grandezze
Valori caratteristici
ft
38
ct
0.00 kPa
gt
18.00 kN/m3
d(5)
2/3 ft =25.33
ff
30
cf
0.00 kPa
gf
18.00 kN/m3
caso di muri di sostegno prefabbricati , lEurocodice EN 1998-5 prescrive di considerare un valore di al pi pari
a 2/3 dellangolo di attrito ft.
ISTRUZIONE N. 44 G
FOGLIO
99 di 122
Il muro si trova nel comune di Palermo, in un sito caratterizzato dalle coordinate geografiche Latitudine e
Longitudine pari rispettivamente a 38,1121 e 13,3366 (valori espressi in gradi decimali).
In particolare, lopera ubicata sulla sommit di un pendio con pendenza media maggiore di 15
(coefficiente topografico ST=1.2) e poggia su depositi di terreni a grana grossa molto addensati con spessori
maggiori di 30 m, corrispondenti ad una categoria di sottosuolo di tipo B (coefficiente stratigrafico SS=1.181)
Il manufatto ha una vita nominale VN di 50 anni, una classe duso IV (coefficiente duso CU=2.00) e una vita
di riferimento VR= VN CU di 100 anni.
Come indicato dalla tabella C.7.1.I della Istruzione del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici per
lapplicazione delle Norme tecniche per le Costruzioni, le verifiche da effettuare sul muro sono:
-
verifiche allo stato limite di esercizio di danno (SLD) sugli spostamenti permanenti indotti sul muro;
verifiche allo stato limite ultimo di salvaguardia della vita (SLV) sulla stabilit del muro di sostegno e sulla
resistenza del sistema terreno-fondazione.
Con riferimento allo stato limite di Salvaguardia della Vita (SLV), il periodo di ritorno e l accelerazione
massima orizzontale al sito sono pari a: TR SLV =949 anni; ag SLV=0.227g.
Il relativo coefficiente di riduzione s dellaccelerazione massima attesa al sito pari a 0.28 (si veda tabella
7.11.I delle NTC 2008).
I coefficienti sismici orizzontale e verticale, necessari alla definizione delle azioni sismiche agenti sullopera
risultano pari rispettivamente a:
k h = m S T SS
kv =
ag
g
1
1
k h = 0,090 = 0.045
2
2
Con riferimento allo stato limite di Danno (SLD), il periodo di ritorno e l accelerazione massima orizzontale
al sito sono pari a: TR SLD =101anni; ag SLD=0.090g.
ISTRUZIONE N. 44 G
FOGLIO
100 di 122
Le verifiche di stabilit da effettuare sul muro di sostegno in esame sono verifiche di tipo geotecnico rispetto
alle condizioni di equilibrio limite ultimo di:
- scorrimento,
- ribaltamento,
- carico limite della fondazione.
Tali verifiche vengono condotte mediante analisi pseudostatiche, che riconducono, attraverso opportuni
coefficienti sismici moltiplicativi delle masse in gioco (kh e kv), le azioni indotte dal terremoto a forze statiche
equivalenti.
Non si affronta in questa sede la verifica di stabilit globale del sistema muro-terreno.
ISTRUZIONE N. 44 G
FOGLIO
101 di 122
Verifiche al ribaltamento
Nelle verifiche al ribaltamento, il muro di sostegno viene trattato alla stregua di un corpo rigido: le azioni
vengono moltiplicate per i coefficienti parziali del gruppo EQU della tabella 5.2.V succitata, mentre i
parametri di resistenza del terreno vanno moltiplicati per i coefficienti del gruppo M2.
In condizioni sismiche, i coefficienti parziali amplificativi delle azioni sono posti pari a 1.
Verifiche di stabilit globale
La verifica alla stabilit globale dellinsieme muro-terreno (non effettuata in questa sede) va effettuata con
riferimento alla combinazione 2 (A2+M2+R2) dellapproccio 2, utilizzando per il coefficiente gR decurtativo
della resistenza globale del terreno il valore di 1.1, valido per i materiali sciolti ed i fronti di scavo.
In condizioni sismiche, i coefficienti parziali amplificativi delle azioni sono posti pari a 1
Nota
Lapproccio progettuale adottato per le verifiche geotecniche di seguito riportate relativo alla
seconda combinazione dellapproccio 1 (A2+M2+R2), in quanto dimensionante per le verifiche allo
scorrimento ed al carico limite.
ISTRUZIONE N. 44 G
FOGLIO
102 di 122
Grandezze
Coefficienti
parziali gM
Grandezza a
cui applicare
gM
ft,d
1,25
tan(t)
tan( ' t
' t ,d = arctan
1, 25
ct,d
1,25
ct
c' t , d =
gt,d
1,25
gt
dd
1,25
tan()
ff,d
1,25
tan(ff)
tan( ' f
' f ,d = arctan
1, 25
cf,d
Coesione del
fondazione
1,25
cf
c' f , d =
gf,d
gf
terreno
di
Valori di progetto
' t ,d =
)
= 32,00 o
c' t
= 0kPa
1, 25
' t
= 18,00kN / m 3
1
tan( )
d = arctan
= 21,34 o
1
,
25
' f ,d =
)
= 24 ,79 o
c' f
= 0kPa
1, 25
' f
= 18,00kN / m 3
1
ISTRUZIONE N. 44 G
FOGLIO
103 di 122
W1 = cls
(c + b)
1
H = 25,00 (0,75 + 0,25) 5 = 62,50kN/m
2
2
- la spinta Spballast dovuta alla presenza del carico permanente pballast, corrispondente ad uno strato di
pietrisco (gballast=18,00kN/m3) dello spessore di 80cm posizionato sul terreno a tergo del muro (figura 1):
S pballast = p ballast K a H calcolo = 14 ,40 0, 275 5,75 = 22,77kN / m
- la spinta Sqferroviario dovuta alla presenza del sovraccarico accidentale qferroviario, corrispondente al treno di
carico SW2 (figura 1):
S q ferroviario = q ferroviario K a H calcolo = 46,88 0, 275 5,75 = 74 ,13kN/m
1
1
2
S t = t K a H calcolo 2 c' K a H calcolo = 18,00 0,275 5,75 2 = 81,83kN / m
2
2
Nelle espressioni precedenti il coefficiente di spinta attiva Ka stato determinato attraverso la formula di
Muller-Breslau:
Ka =
cos 2 ( ' t ,d )
cos 2 cos( d + ) 1 +
cos( ) cos( d + )
= 0, 275
Condizioni sismiche
In condizioni dinamiche le azioni agenti sul muro, oltre ai pesi delle masse in gioco gi determinate (W1, W2 e
W3), sono:
-
F2 h = k h W2 = 0,090 69,38 = 6, 24 kN / m
F3h = k h W3 = 0,090 198,00 = 17,82kN / m
ISTRUZIONE N. 44 G
FOGLIO
104 di 122
1
1
2
Nelle espressioni precedenti il coefficiente di spinta attiva ka stato determinato attraverso la formula di
Monobe-Okabe:
Ka =
cos 2 ( ' t ,d )
= 0,336
dove , inclinazione della risultante del peso del cuneo di spinta attiva e delle forze dinerzia indotte dal
sisma, dato dalla formula:
k
= arctan h
1 k v
0.090
o
= arctan
= 5,38
1 0.045
ISTRUZIONE N. 44 G
FOGLIO
105 di 122
Le azioni che hanno un effetto complessivamente ribaltante sono la spinta attiva del terreno St, la spinta
dovuta al carico esercitato dal ballast Spballast e la spinta dovuta al carico ferroviario Sqferroviario.
In effetti per, avendo tali azioni uninclinazione rispetto allorizzontale dovuta allattrito parete-terrapieno,
leffetto ribaltante delle stesse dovuto alla sole componenti orizzontali St,h , Spballast,h e Sqferroviario,h.
Di seguito si riporta il calcolo dei contributi al momento ribaltante complessivo delle singole azioni.
Momento della componente orizzontale St,h della spinta attiva del terreno
Il momento della componente orizzontale della spinta attiva St, applicata ad un terzo della altezza
complessiva del muro, risulta pari a:
1
1
1
M St , h = S t ,h H calcolo G1,sfav . = S t cos d H calcolo G1,sfav . = 81,83 cos( 21,34 o ) 5,75 1,10 = 160,69kN
3
3
3
ISTRUZIONE N. 44 G
FOGLIO
106 di 122
pballast=14.40 kN/mq
qferroviario=46.88 kN/mq
MStabilizzante
Sp, Spballast
MRibaltante
W3
W1
S2t
Sq
St
W2
A
1
1
1
H calcolo B,sfav . = S pballast cos d H calcolo B,sfav . = 22,77 cos( 21,34 o ) 5,75
2
2
2
Momento della componente orizzontale Sqferroviario,h della spinta dovuta al carico ferroviario
Il momento della componente orizzontale della spinta dovuta al carico ferroviario Sqferroviario, applicata ad un
mezzo della altezza complessiva del muro, risulta pari a:
1
1
1
M Sqferroviario , h = S qferroviario ,h H calcolo Q ,sfav . = S qferroviario cos d H calcolo Q ,sfav . = 74 ,13 cos( 21,34 o ) 5,75
2
2
2
1,50 = 297,76kN
Il momento complessivo ribaltante pari alla somma dei 3 contributi prima determinati:
M Ribal tan te = M S t , h + M S pballast , h + M S qferroviario , h = 160,69 + 91,46 + 297,76 = 549,91kN
ISTRUZIONE N. 44 G
FOGLIO
107 di 122
Le azioni che hanno un effetto stabilizzante sono il peso della mensola W1, il peso della fondazione W2 e il
peso del terrapieno W3. A queste vanno aggiunte anche le componenti verticali delle forze St, Spballast e
Sqferroviario.(6)
Di seguito si riporta il calcolo dei contributi al momento ribaltante complessivo delle singole azioni.
Momento della componente verticale St,v della spinta attiva del terreno
Il momento della componente verticale della spinta attiva St risulta pari a:
M St ,v = S t , v B G1,sfav . = S t sen d B G1,sfav . = 81,83 sen( 21,34 o ) 3,70 1,10 = 121, 20kN
Momento della componente verticale Spballast,v della spinta dovuta al ballast
Il momento della componente verticale della spinta del ballast Spballast risulta pari a:
M Spballast , v = S pballast , v B B,sfav . = S pballast sen d B B,sfav . = 22,77 sen( 21,34 o ) 3,70 1,50 = 45,98kN
Momento della componente verticale Sqferroviario,v della spinta dovuta al carico ferroviario
Il momento della componente verticale della spinta dovuta al carico ferroviario Sqferroviario risulta pari a:
M Sqferroviario , v = S qferroviario ,v B Q ,sfav . = S qferroviario sen d B Q ,sfav . = 74 ,13 sen( 21,34 o ) 3,70 1,50 = 149,71kN
Il momento complessivo stabilizzante pari alla somma dei contributi prima determinati:
(6)
M Stabilizzante 964,72kN
=
= 1,75
M Ribal tan te 549,91kN
Si noti che, pur avendo le componenti verticali delle spinte St, Spballast e Sqferroviario un effetto favorevole nei confronti
della verifica al ribaltamento, si scelto di moltiplicare i relativi valori non per i coefficienti gM favorevoli bens per
quelli sfavorevoli. Tale scelta, adottata per non rendere particolarmente gravoso il dimensionamento del muro, non in
contrasto con le norme (NTC 2008) che prescrivono lapplicazione dei coefficienti alle azioni e non alle componenti
delle azioni. Tra laltro lapplicazione di coefficienti amplificativi diversi alle componenti orizzontali e verticali della
stessa azione (per es. sfavorevole alla componente orizzontale e favorevole alle componente verticale) avrebbe come
effetto quello di modificare la retta di azione della forza stessa.
ISTRUZIONE N. 44 G
FOGLIO
108 di 122
Le azioni che hanno un effetto complessivamente instabilizzante sono la spinta attiva del terreno St, la spinta
dovuta al carico esercitato dal ballast Spballast e la spinta dovuta al carico ferroviario Sqferroviario.
In effetti per, avendo tali azioni uninclinazione rispetto allorizzontale dovuta allattrito parete-terrapieno,
leffetto instabilizzante delle stesse dovuto alla sole componenti orizzontali St,h , Spballast,h e Sqferroviario,h.
Di seguito si riporta il calcolo delle azioni in stabilizzanti e delle forze resistenti.
Forza complessiva instabilizzante
Fh = G1,sfav . S t ,h + B,sfav . S p ballast ,h + Q ,sfav . S qferroviario ,h = 1,00 S t cos d + 1,30 S p ballast cos d + 1,30 S q feeroviario
cos d = 1,00 81,83 cos( 21,34 o ) + 1,30 22,77 cos( 21,34 o ) + 1,30 74 ,13 cos( 21,34 o ) = 193,45kN / m
Fscorrimento =
Rh
187, 25kN
=
= 0,97
F
h 193,45kN
ISTRUZIONE N. 44 G
FOGLIO
109 di 122
pballast=14.40 kN/mq
qferroviario=46.88 kN/mq
Fh , Forza
Instabilizzante
W1
Sp, Spballast
Sq
St
W3
S2t
W2
A
Rh , Forza Resistente
ISTRUZIONE N. 44 G
q lim =
FOGLIO
110 di 122
1
f ,d B' N s d i b g + c f' ,d N c s c d c i c b c g c + q' N q s q d q i q b q g q
2
dove B la larghezza ridotta dellarea dimpronta della fondazione, pari a B 2 e , con e eccentricit
dellazione risultante.
= 0,58 m
2
2
405, 27
Fv
dove:
F v = G1,fav . W1 + G1,fav . W2 + G1,fav . W3 + G1,sfav . S t , v + B,sfav . S p ballast , v + Q ,sfav . S q ferroviario
W1 + G1,fav . W2 + G1,fav . W3 + G1,sfav . S t sen( 't ,d ) + B,sfav . S p ballast sen( 't ,d ) + Q ,sfav . S q
,v
= G1,fav .
ferroviario
sen( 't ,d ) =
= 1,00 62,50 + 1,00 69,38 + 1,00 198,00 + 1,00 81,83 sen( 21,34 ) + 1,30 22,70 sen( 21,34 ) + 1,30 74 ,13
sen( 21,34 ) = 405, 27kN / m
M Fv = G1,fav . W1 b w 1 + G1,fav . W2 b w 2 + G1,fav . W3 b w 3 + G1,sfav . St , v B + B,sfav . S p ballast , v B + Q , sfav .
Sq
ferroviario
, v B
ferroviario
sen( 't , d ) B = 1,00 62,50 1, 23 + 1,00 69,38 1,85 + 1,00 198,00 2,60 + 1,00 81,83
sen( 21,34 ) 3,70 + 1,30 22,70 sen( 21,34 ) 3,70 + 1,30 74 ,13 sen( 21,34 ) 3,70 = 996,00kN
1
1
1
1
'
M Fh = G1,sfav . S t , h H calcolo + B ,sfav . S p ballast , h H calcolo + Q ,sfav . S q ferroviario , h H calcolo = G1,sfav . S t cos( t , d )
2
3
3
2
1
1
5
,
75
H calcolo + B,sfav . S p ballast cos( 't , d ) H calcolo + Q ,sfav . S q
cos( 't , d ) H calcolo = 1,00 81,83 cos( 21,34 )
+
ferroviario
2
2
3
5,75
5,75
+ 1,30 22,70 cos( 21,34 )
+ 1,30 74 ,13 cos( 21,34 )
= 482,90kN
2
2
ISTRUZIONE N. 44 G
FOGLIO
111 di 122
se e
6e
Fv
max = B L (1 + B )
min = Fv (1 6 e )
B
BL
4 Fv
max =
3 ( B' 2 e ) L
= 0
min
dove L la profondit unitaria della fondazione (si sta verificando la stabilit di 1m di muro di sostegno).
Nel caso in esame la forza risultante agente sul muro cade allinterno del nocciolo centrale dinerzia della
sezione dimpronta della fondazione (e=0,58m<B/6=0,62m). In tal caso, quindi, il diagramma delle pressioni
trapezio e le tensioni massima, minima e media sono date dalle espressioni:
max =
6e
405, 27
6 0,58
Fv
(1 +
(1 +
)=
) = 212,49kN / m 2
BL
B
3,70 1
3,70
min =
6e
405, 27
6 0,58
Fv
(1
)=
(1
) = 6,46kN / m 2
BL
B
3,70 1
3,70
media =
ISTRUZIONE N. 44 G
FOGLIO
112 di 122
1
f ,d B' N s d i b g + c f' ,d N c s c d c i c b c g c + q' N q s q d q i q b q g q
2
1
f ,d B' N s d i b g = 34 ,57kN / m 2
2
c f' ,d N c s c d c i c b c g c = 0kN / m 2
q' N q s q d q i q b q g q = 38,48kN / m 2
q ' = f ,d D = 13,50kN / m 2
s q = 1,00
s c = 1,00
d q = 1,00
d c = 1,00
Fh
i = 1
Fv + B' Lc f' ,d cot ' f ,d
m +1
= 0,14
ic = iq
1 iq
N c tan ' f ,d
= 0, 20
Fh
i q = 1
F v + B ' Lc ' f ,d cot ' f ,d
B'
L = 2,00
m=
B'
1+
L
2+
g c = 1,00
g q = 1,00
(7)
(8)
b c = 1,00
I fattori di forma sono posti pari a 1 in quanto si ipotizzata una fondazione nastriforme.
I fattori di profondit del piano di posa sono posti pari a 1.
b q = 1,00
= 0, 27
ISTRUZIONE N. 44 G
FOGLIO
113 di 122
Q lim,d
Fv
q lim,d B '
Fv
72,05 2,55
= 0,46
405,72
ISTRUZIONE N. 44 G
FOGLIO
114 di 122
qferroviario=46.88 kN/mq
Sp, Spballast
kvW1
kvW3
khW1
W3
khW3
W1
S2t
Sq
St
W2
kvW2
khW2
Le azioni che hanno un effetto ribaltante sono la spinta attiva del terreno St, la spinta dovuta al carico
esercitato dal ballast Spballast, la spinta dovuta al carico ferroviario Sqferroviario e le forze dinerzia F1h, F2h, F3h, F1v,
F2v e F3v.
ISTRUZIONE N. 44 G
FOGLIO
115 di 122
In effetti per, avendo le spinte St, Spballast e Sqferroviario uninclinazione rispetto allorizzontale, dovuta
allattrito parete-terrapieno, leffetto ribaltante delle stesse dovuto alla sole componenti orizzontali St,h ,
Spballast,h e Sqferroviario,h.
Di seguito si riporta il calcolo dei contributi al momento ribaltante complessivo delle singole azioni.
Momento della componente orizzontale St,h della spinta attiva del terreno
1
1
1
M St , h = S t ,h H calcolo = S t cos d H calcolo = 95,48 cos( 21,34 o ) 5,75 = 170,45kN
3
3
3
1
1
1
H calcolo = S pballast cos d H calcolo = 26,56 cos( 21,34 o ) 5,75 = 71,12kN
2
2
2
Momento della componente orizzontale Sqferroviario,h della spinta dovuta al carico ferroviario
1
1
1
M Sqferroviario ,h = S qferroviario ,h H calcolo = S qferroviario cos d H calcolo 0, 2 = 17,30 cos( 21,34 o ) 5,75 0, 2 = 46,32kN
2
2
2
Le azioni che hanno un effetto stabilizzante sono il peso della mensola W1, il peso della fondazione W2 e il
peso del terrapieno W3. A queste vanno aggiunte anche le componenti verticali delle forze St, Spballast e
Sqferroviario.
Di seguito si riporta il calcolo dei contributi al momento ribaltante complessivo delle singole azioni.
ISTRUZIONE N. 44 G
FOGLIO
116 di 122
Momento della componente verticale St,v della spinta attiva del terreno
M S t ,v = S t , v B = S t sen d B = 95,48 sen( 21,34 o ) 3,70 = 128,55kN
Momento della componente verticale Spballast,v della spinta dovuta al ballast
M Spballast , v = S pballast ,v B = S pballast send B = 26,56 sen( 21,34 o ) 3,70 = 35,76kN
Momento della componente verticale Sqferroviario,v della spinta dovuta al carico ferroviario
Il momento della componente verticale della spinta dovuta al carico ferroviario Sqferroviario risulta pari a:
M Sqferroviario , v = S qferroviario ,v B = S qferroviario sen d B = 17,30 sen( 21,34 o ) 3,70 = 23, 29kN
Il momento complessivo stabilizzante pari alla somma dei contributi prima determinati:
M Stabilizzante 907,63kN
=
= 2, 28
M Ribal tan te 396,48kN
Le azioni che hanno un effetto instabilizzante sono la spinta attiva del terreno St, la spinta dovuta al carico
esercitato dal ballast Spballast, la spinta dovuta al carico ferroviario Sqferroviario e le forze dinerzia F1h, F2h, F3h, F1v,
F2v e F3v.
In effetti per, avendo le spinte St, Spballast e Sqferroviario uninclinazione rispetto allorizzontale, dovuta
allattrito parete-terrapieno, leffetto instabilizzante delle stesse dovuto alla sole componenti orizzontali St,h ,
Spballast,h e Sqferroviario,h.
ISTRUZIONE N. 44 G
FOGLIO
117 di 122
'
Fv tan( f ,d ) 365,73 tan( 24 ,79 )
=
= 168,91kN / m
1,00
R
Rh
168,91kN
=
= 1,09
Fh 154 ,47kN
q lim =
1
f ,d B' N s d i b g + c f' ,d N c s c d c i c b c g c + q' N q s q d q i q b q g q
2
ISTRUZIONE N. 44 G
FOGLIO
118 di 122
= 0,45m
2
2
365,73
Fv
dove:
F v = 365,73kN / m
M Fv =M Stabilizzante M F1, v M F2 , v M F3 , v = 907,63 3,46 5,77 23,16 = 875, 24 kN ; con MStabilizzante il
momento complessivo stabilizzante calcolato nella verifica al ribaltamento.
M Fh =M Ribal tan te M F1,v M F2 ,v M F3 ,v = 396,48 3,46 5,77 23,16 = 364 ,09kN ; con MRibaltante il momento
6 e 365,73
6 0,45
Fv
)=
) = 170,98kN / m 2
(1 +
(1 +
BL
B
3,70 1
3,70
min =
6 0,45
6 e 365,73
Fv
) = 26,78kN / m 2
)=
(1
(1
3,70
3,70 1
B
BL
media =
ISTRUZIONE N. 44 G
FOGLIO
119 di 122
1
f ,d B' N s d i b g + c f' ,d N c s c d c i c b c g c + q' N q s q d q i q b q g q
2
1
f ,d B' N s d i b g = 34 ,57kN / m 2
2
c f' ,d N c s c d c i c b c g c = 0kN / m 2
q' N q s q d q i q b q g q = 38,48kN / m 2
q ' = f ,d D = 13,50kN / m 2
s q = 1,00
s c = 1,00
d q = 1,00
d c = 1,00
i = 1
'
'
Fv + B' Lcf ,d cot f ,d
Fh
m +1
= 0,18
ic = iq
1 iq
Nc tan 'f , d
= 0, 25
i q = 1
' '
'
F
B
Lc
cot
+
f ,d
f , d
v
Fh
B'
L = 2,00
m=
B'
1+
L
2+
g c = 1,00
g q = 1,00
(9)
b c = 1,00
I fattori di forma sono posti pari a 1 in quanto si ipotizzata una fondazione nastriforme.
I fattori di profondit del piano di posa sono posti pari a 1.
(10)
b q = 1,00
= 0,32
ISTRUZIONE N. 44 G
FOGLIO
120 di 122
Q lim, d
Fv
q lim, d B'
Fv
92, 24 2,80
= 0,70
365,73
Grandezze
Valori
0.75m
0.25m
0.75m
0.00m
3.00m
0.75m
3.70m
0.75m
5.00m
5.75m
Hcalcolo
ISTRUZIONE N. 44 G
FOGLIO
121 di 122
Le verifiche allo stato limite di danno (SLD) da effettuare sullopera in esame, modificata secondo quanto
riportato nella tabella 6 del paragrafo 5.3.4., vengono condotte valutando gli spostamenti indotti sullopera
da un sisma con tempo di ritorno TR=101 anni, corrispondente alla probabilit di superamento del 63% nella
vita di riferimento dellopera VR=100 anni (vedi par. 4).
La stima degli spostamenti indotti dal sisma viene effettuata attraverso la formula di Rampello:
d = ( S S S T B) e
A ( a c / a g )
essendo:
- B e A due coefficienti che sono funzione del valore di ag (accelerazione massima orizzontale attesa al sito) e
della categoria di sottosuolo sul quale lopera poggia (paragrafo 4.4 dellistruzione 44g);
- ac il valore dellaccelerazione critica, ossia quel valore dellaccelerazione del suolo in corrispondenza del
quale si manifestano i primi spostamenti relativi permanenti tra terreno e muro.
Nel caso in esame A=-7.9, B=1.06 e ac=0.07g(11).
Essendo d minore del valore massimo (20 mm) ammesso dallistruzione 44 g, la verifica risulta soddisfatta.
Il valore di ac stato determinato ricercando il valore di accelerazione massima al sito ag che rende unitario il
coefficiente di sicurezza allo scorrimento del muro in esame.
(11)
ISTRUZIONE N. 44 G
FOGLIO
122 di 122
composto:
Braga Prof. Franco
Universit di Genova
Universit di Pisa
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RFI
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ITALFERR
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