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CORSO DI LAUREA IN SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE

La Qualit degli Impianti Sportivi

MODULO 8
Riepilogo
Conclusioni
Dibattito

di Franco Vollaro e Renato Beraldo


Roma 3 anno, II semestre a.a. 2011/2012
20/05/12

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GLI OBIETTIVI DEL CORSO

Obiettivo primario e' la formazione di una classe dirigente in grado di


conoscere, interpretare e modificare, ove necessario, la realt sportiva del
nostro paese.
.

Obiettivo secondario, ma strettamente correlato al precedente,consiste

nel fornire ai partecipanti tutti gli strumenti di ordine pratico necessari per
intervenire nel concreto

Qualit, linsieme di propriet prestazioni e caratteristiche di un prodotto o

servizio che conferiscono la capacit di soddisfare esigenze espresse o


implicite.

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IL QUADRO DI RIFERIMENTO

La pratica sportiva (agonistica, amatoriale) o attivit fisica riguarda di


34 milioni di italiani;
la tiratura media giornaliera di 1.120.000 copie di giornali sportivi
(pari al 12-13% del totale della tiratura nazionale);
un fatturato di 7,5 - 8,0 miliardi di euro speso dagli italiani (per
vacanze e/o business turistico);
5,5 milioni di famiglie abbonate a SKY o digitale terrestre;
con 22.000 ore annue di trasmissione televisiva;

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IL QUADRO DI RIFERIMENTO










Praticano sport
In modo
continuativo
22,8%

Praticano sport
In modo
saltuario 10,2%

Non indicato
0,5%

Praticano
qualche
attivit fisica
28,2%

Non praticano


alcuna attivit


fisica o

sportiva 38,3%







Le percentuali fanno riferimento ad una popolazione di circa 58 milioni 285 mila ci5adini e comprendono gli individui di et maggiore di 3 anni, inclusi i
ci5adini stranieri residen< in Italia.

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IMPIANTISTICA SPORTIVA - Propriet: confronto anno 1989 - 2003

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IMPIANTISTICA SPORTIVA - Modalit di gestione - anno 2003

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IUSM

IMPIANTISTICA SPORTIVA - Impianti non attivi: confronto anni

1989 1996 - 2003

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IL PERCORSO IDEALE

PROPOSTA
SVILUPPO

IMPIANTO SPORTIVO
GESTIONE

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FATTIBILITA

oerta

domanda

PROGETTAZIONE

IUSM
COSTRUZIONE

Idea

Analisi
preliminare
Analisi
esterna

Analisi
interna

Congurazione del
servizio

Businnes plan

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LE BUONE PRATICHE - Altri Servizi offerti

Il Complesso Sportivo si presenta come un centro multiservizio


specializzato, punto di riferimento per la fruizione e
lorganizzazione di iniziative per lo sport: attivit e competizione
sportiva (amatoriale agonistica - vivai per i giovani - corsi di
riabilitazione e specialistici ecc.), editoria specializzata, convegni e
manifestazioni del settore e affini, servizi di foresteria, organizzazione
di stage e ritiri, servizi commerciali, culturali e sociali, attivit dei Club
e Federazioni sportive.

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NORMATIVE
Normative generali delledilizia
Aspetti urbanistici (norme e regolamenti edilizi)
Aspetti strutturali ed impiantistici (dimensionamento delle strutture,
caratteristiche degli impianti tecnici)
Sicurezza delle costruzioni e dei lavori in genere
Qualit dei prodotti (Direttiva Europea, norme UNI CEN ISO)
Normative specifiche delledilizia sportiva
Di legge (igiene, scolastiche, sicurezza)
Del CONI
Delle FSN
UNI SPORT CEN ISO (sui prodotti ed i componenti)
Le normative per gli impianti sportivi scolastici
D.M. 18.12.75 per tutte le scuole

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NORMATIVE
Normative generali delledilizia
Aspetti urbanistici (norme e regolamenti edilizi)
Aspetti strutturali ed impiantistici (dimensionamento delle strutture,
caratteristiche degli impianti tecnici)
Sicurezza delle costruzioni e dei lavori in genere
Qualit dei prodotti (Direttiva Europea, norme UNI CEN ISO)
Normative specifiche delledilizia sportiva
Di legge (igiene, scolastiche, sicurezza)
Del CONI
Delle FSN
UNI SPORT CEN ISO (sui prodotti ed i componenti)
Le normative per gli impianti sportivi scolastici
D.M. 18.12.75 per tutte le scuole

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NORME CONI

Individuano i requisiG minimi per tutelare e soddisfare le esigenze degli utenG in condizioni di
sicurezza e suciente confort
Il DM 18.03.96 richiama espressamente il rispeNo delle norme del CONI sia gli impianG con pi di
100 speNatori (art. 3) che quelli di capienza inferiore a 100 speNatori o senza speNatori (art. 20)
Forniscono indicazioni di riferimento per chi progeNa, gesGsce, controlla
Deniscono le caraNerisGche delle diverse parG funzionali degli impianG sporGvi:
* Spazi di aXvit sporGva ( campi , piste, vasche,)
* Servizi di supporto ( spogliatoi , pronto soccorso , deposiG , parcheggi ,)
* ImpianG tecnici ( idrosanitario , venGlazione , illuminazione ,)
* Spazi per il pubblico ( posG speNatori, percorsi ,)

Rappresentano un minimo per garantire la funzionalit degli impianti da cui si pu


derogare per particolari situazioni o destinazioni in particolare per i cos detti impianti
di esercizio
Le prescrizioni delle FSN, per quanto espressamente previsto dai relativi
regolamenti, sono prevalenti sulle norme CONI

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NORME DI SICUREZZA

D.M.I 18/03/96 Stabilisce norme per la costruzione e la gestione degli


impianti sportivi e fa riferimento in modo particolare agli impianti con pi di
100 spettatori; per gli altri le prescrizioni sono semplificate;

Sono soggetti alle presenti disposizioni i complessi e gli impianti sportivi di


nuova costruzione e quelli esistenti, gi adibiti a tale uso anche se inseriti in
complessi non sportivi, nei quali si svolgono manifestazioni e/o attivit
sportive regolate dal C.O.N.I. e dalle Federazioni Sportive Nazionali
riconosciute dal C.O.N.I.,

Il Comune sottopone il progetto alla Commissione Provinciale di Vigilanza


che esegue la visita di constatazione e redige apposito verbale esprimendo
il proprio parere di competenza circa la conformit dell'impianto alle presenti
norme.

IL verbale viene trasmesso al Sindaco ai fini del rilascio della licenza di


agibilit.

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OMOLOGAZIONE

Per omologazione di un impianto sportivo si intende la dichiarazione,


emessa dal Consiglio della Federazione Sportiva Nazionale, di idoneit
allesercizio della pratica sportiva ed allo svolgimento delle competizioni di
vario livello, riferita ad un impianto gi realizzato, finito e potenzialmente
funzionante.

necessaria per consenGre lo svolgimento di aXvit uciali delle


federazioni sporGve (gare, manifestazioni varie)

rilasciata dalle federazioni a seguito di visita da parte di un tecnico della


federazione stessa
Pu avere durata limitata nel tempo

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IL TITOLARE DELL IMPIANTO

Le direXve europee in materia di sicurezza hanno portato allemanazione di numerosi


provvedimenG legislaGvi tendenG a responsabilizzare, in materia di prevenzione e vigilanza, i
direX interessaG allaXvit lavoraGva (datore di lavoro ai sensi del D.Lgs. 626/94),
imprenditoriale (commiNente ai sensi del D.Lgs. 494/96) e sporGva (Gtolare dellimpianto ai
sensi del DM 18.03.96).

ll Gtolare soggeNo a una serie di diverse norme tuNe mirate alla tutela delle persone
presenG nellimpianto sporGvo. Qualora ci sia la presenza, allinterno dellimpianto, di
lavoratori dipendenG le prescrizioni da adoNare diventerebbero maggiori e in qualche modo
pi restriXve.

Il Gtolare dellimpianto o complesso sporGvo il proprietario o il soggeNo a cui, in base ad


un Gtolo giuridico, ne stata adata la gesGone


Il Gtolare dellimpianto se ha lavoratori subordinaG o equiparaG (D.Lgs.626/94)
deve assolvere agli adempimenG di sicurezza ed igiene sul lavoro

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IsGtuto per il credito sporGvo

Banca isGtuita con Legge 24 dicembre 1957, n.1295.LIsGtuto, banca pubblica ai sensi e per gli

eeX dellarGcolo 151 del decreto legislaGvo 1seNembre 1993, n. 385, Ente di diriNo pubblico
con gesGone autonoma. Ai sensi dellarGcolo 4, comma 14 della legge 24 dicembre 2003, n. 350,
l'IsGtuto opera nel seNore del credito per lo sport e le aXvit culturali.
Mutui di scopo che beneciano di agevolazioni pubbliche e che obbligano lIsGtuto per il Credito
SporGvo a vericare leeXvo uGlizzo delle somme erogate per la realizzazione delle opere
sporGve alle quali sono state desGnate.

Cosa nanzia :

La costruzione, l'ampliamento, l'aNrezzatura, il miglioramento e la ristruNurazione di impianG


sporGvi e/o strumentali allaXvit sporGva ivi compresa lacquisizione delle relaGve aree.

La promozione della cultura sporGva .Le iniziaGve di sostegno e sviluppo delle aXvit culturali.
Lacquisto, la costruzione, la ristruNurazione ed il miglioramento di luoghi ed immobili desGnaG ad
aXvit culturali o strumentali ad essa .Ogni altra aXvit e invesGmento connessi al seNore dello
sport e dei beni e delle aXvit culturali.

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ORGANIGRAMMA DIREZIONE

DIRETTORE GENERALE
Dott. Guglielmo Petrosino

COMMISSIONI TECNICHE
COJM

DIRETTORE AREA
Arch. Franco Vollaro

AFFARI GENERALI AREA

TECNICO EDILIZIO

IMPIANTI

Direzioni
Media
Sicurezza
Sanit
Trasporti

TECNICO LOGISTICO

INFRASTRUTTURE

COJM

SPORT

Gara

Accessibilit

Media

Aree gioco

Allenamento

Parcheggi

VIP

Allenamento

Riscaldamento

Sicurezza

Accrediti

Attrezzature

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TOTALE ATLETI = 5106


PALESTRA = 1.800 MQ
MENSA = 2.650 MQ
PARCHEGGIO
DI SERVIZIO
2.800 MQ

504
ATLETI

VERDE

396
ATLETI

AREA INTERNAZIONALE = 6.200 MQ


EDIFICIO POLIVALENTE = 2.000 MQ
TOTALE SERVIZI = 12.650 MQ

PARCHEGGIO
AUTOBUS 12.000 MQ

VERDE

INGRESSO
ACCREDITI
DELEGAZIONI

896
ATLETI

PARCHEGGIO = 18.500 MQ

PALESTRA
1.800 MQ
STRUTTURA
TEMPORANEA

MENSA
2.650 MQ

500
ATLETI
STRUTTURA
TEMPORANEA

662
ATLETI

INGRESSO
VILLAGGIO

1.218
ATLETI

EDIFICIO
AREA
POLIVALENTE
INTERNAZIONALE
2.000 MQ
6.200 MQ

930
ATLETI

PARCHEGGIO
VISITATORI
3.700 MQ

INGRESSO
ACCREDITI
GIORNALIERI

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PREMESSA

Obiettivo dei Censimenti: Impianti Sportivi, Societ, Tesserati e


Praticanti
Conoscere il sistema Sportivo Italiano.

Valutarne la consistenza.
Individuarne le discrasie in termini di presenza sul territorio degli Impianti
Sportivi e la loro situazione inerente alla praticabilit ed allutilizzo.
Definire degli standard utili alla Pianificazione che consentano di stabilire:
- il loro recupero ed eventuale ipotesi di potenziamento;
- nuova costruzione di Impianti per il riequilibrio territoriale dellofferta
sportiva.

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IL CENSIMENTO DELLE SOCIETA e dei TESSERATI - Anno 2005


Metodologia
- Oltre che nei confronti delle problematiche riguardanti limpiantistica, settore che, nel
mondo dello sport, costituisce, mutuando un termine economico, lofferta, si voluto
indagare anche dal lato della domanda, operando nei confronti di coloro che praticano
unattivit sportiva organizzata nellambito delle Federazioni.
-Tale scelta ha in qualche modo limitato la conoscenza delluniverso sportivo, proprio
perch lambito di coloro che praticano sport non circoscritto solamente ai tesserati
delle Federazioni. Restano infatti esclusi gli sportivi che praticano la propria attivit in
modo autonomo, cos come quelli che la praticano sotto legida degli Enti di Promozione
Sportiva.
- Tramite il CONI ci si rivolti ai Comitati regionali delle Federazioni Sportive chiedendo

di poter disporre dei dati riguardanti le societ affiliate e gli sportivi tesserati.

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OBIETTIVI E FINALITA
Il progetto Modelli Progettuali riguarda le tipologie:
Palestra;
Piscina;
Campo a manto erboso;
Piattaforma Polivalente.
Il modello progettuale ha finalit essenzialmente pratiche ed pensato ed organizzato
come una raccolta di risposte alle domande di amministratori e progettisti in ordine alla
realizzazione di un impianto sportivo.
Tali risposte si concretizzano perci sotto forma di documenti, grafici, schede tecniche,
recapiti ed indirizzi, che vengono prodotti e consegnati agli operatori man mano che il
lavoro di progettazione si sviluppa.
Il modello progettuale si articola quindi secondo quattro sezioni:
Preliminare;
Decisionale;
Propositiva;
Dellagibilit.

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FASE PRELIMINARE TIPOLOGIA PALESTRA



IL BACINO D
UTENZA. Il graco rappresenta il risultato del calcolo uGlizzando i parametri minimi illustraG in calce.
Con esso si desume il Gpo di palestra pi adeguato in base alla popolazione del bacino dutenza.

Si considera come superficie sportiva esclusivamente la superficie della sala di attivit (fasce di rispetto comprese)
senza considerare gli spazi per il pubblico e le attrezzature.

UGlizzo palestra
UGlizzo palestra/abitante
UtenG palestra

UtenG ScolasGci
UtenG ScolasGci

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= 100 ore Sport / mq. Anno



= 15 ore Sport / Anno
= 20 % della Popolazione
= 40 % degli UtenG palestra
= 8 % della Popolazione

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FASE PRELIMINARE TIPOLOGIA PALESTRA


COSTI
DI COSTRUZIONE CONGRUITA DELLA SPESA.

COSTI DI COSTRUZIONE.

Preventivo di spesa

COSTI

P. UNITARIO
Euro/mq.
1- FONDAZIONI
23456789-

STRUTTURE
COPERTURE
MURATURE
SERRAMENTI
RIVESTIMENTI
IMP. IDRICO
IMP. ELETTRICO
ESTERNI
TOTALE
COSTRUZIONE
ATTREZZATURE
SPESE TECNICHE
I.V.A.

M1
Mq. 1.152

M2
Mq. 2.162

92,00

106.260,00

8,2

110,00
87,00
101.00
116,00
113,00
101,00
47,00
55,00

126.980,00

9,8

101.070,00
116.620,00
134.008,00
130.880,00
117.072,00
54.423,00
63.495,00

7,8
9,0
10,3
10,1
9,0
4,2
4,9

950.808,00

73,4

48.384,00
80.640,00

Soglie di spesa
Potr costituire un punto di
riferimento per la concessione di
mutui e contributi da parte degli
Enti a ci preposti. (Enti ed
Istituti di Credito)
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VOCI DI SPESA

M3
Mq. 2.705

202.037,00

8,4

249.215,00

8,3

252.452,00

10,5

309.268,00

10,3

188.800,00
220.540,00
228.265,00
248.945,00
215.000,00
95,000,00
110.000,00

7,9
9,2
9,5
10,4
8,9
4,0
4,6

243.210,00
267.230,00
288.249,00
215.000,00
279.120,00
123.050,00
129.008,00

8,1
8,9
9,6
8,9
9,3
4,1
4,3

1.761.039,00

73,3

2.203.550,00

73,4

3,7
6,2

90.246,00
152.000,00

3,8
6,3

112.120,00
186.500,00

3,7
6,2

215.966,00

16,7

400.657,00

16,7

500.434,00

16,7

1.295.798,00

100

2.430.942,00

100

3.002.604,00

100

20%

TOTALE PREV.
DI SPESA

CONGRUITA DELLA
SPESA.

Max

Fondazioni

80

100

Strutture

95

125

Coperture

75

100

Murature

85

115

Serramenti

105

125

Rivestimenti

95

135

7 Impianto Idrico
8 Impianto
Elettrico

80

120

35

55

45

65

10 Spese varie

140

180

TOTALE

835

1.120

Esterni e verde

P.U. (Euro/mq)

SOGLIE
Min

IUSM

35

50

75

100

125

150

180

350

500

750

1000

1250

1500

1800

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FASE PRELIMINARE TIPOLOGIA PALESTRA


PALESTRA
M2 - Schema distributivo e funzionale

20/05/12

IUSM

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FASE PRELIMINARE TIPOLOGIA PISCINA


UTILIZZO
: Programma settimanale piscina P25. (ml. 25 x 16,5 + 12,5 x 6) = mq. 412,5 + 75

ORA
7
20
21
22

10

11

12

13

14

15

16

17

18

19

GIORNO
Luned

50

50

50

50

50

30

30

30

40

40

50

50

30

Marted

50

50

50

50

50

30

30

30

40

40

50

50

30

Mercoled

50

50

50

50

50

30

30

30

40

40

50

50

30

Gioved

50

50

50

50

50

30

30

30

40

40

50

50

30

Venerd

50

50

50

50

50

30

30

30

40

40

50

50

30

Sabato

50

50

50

50

50

40

40

40

40

40

40

40

40

40

40

40

40

Domenica

VOLUME DUTENZA
PISCINA
Utilizzo

utenti/ora

ore/settimana

Settimane/anno

presenze

Scuole

50

30

40

60.000

39

Soc. Sportive

30

50

7.500

Gare

40

12

40

19.200

12

Corsi Bambini

30

15

50

22.500

15

Corsi Adulti

40

10

50

20.000

13

Nuoto Libero

50

10

50

TOTALE

20/05/12

P 25 (ore sport/mq/anno = 308)

82

IUSM

25.000

16

154.200

100

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LUTILIZZO DELLE ENERGIE ALTERNATIVE - Il Bilancio termico delledificio

20/05/12

IUSM

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LUTILIZZO DELLE ENERGIE ALTERNATIVE Il solare fotovoltaico


IMPIANTI SOLARI FOTOVOLTAICI
PRODUZIONE E SCAMBIO DI ENERGIA
SISTEMI FOTOVOLTAICI

Lenergia prodoNa dai pannelli fotovoltaici, per essere uGlizzata nellutenza
domesGca, deve passare aNraverso un inverter che trasforma la corrente eleNrica da
conGnua in alternata.
In qualsiasi momento si pu vericare il quanGtaGvo di corrente prodoNa aNraverso un
contatore e successivamente questa andr ad alimentare le apparecchiature eleNriche
presenG nellabitazione.
Se la corrente prodoNa risulta superiore al fabbisogno, il surplus viene ceduto alla rete
di distribuzione eleNrica locale e conteggiato aNraverso un altro contatore.
Nel caso in cui la corrente eleNrica prodoNa dal sistema fotovoltaico inferiore a
quella richiesta dallutenza, si uGlizza quella del distributore della rete nazionale e a
ne anno verr eeNuato il conguaglio.

20/05/12

IUSM

30

LATLANTE DEGLI IMPIANTI SPORTIVI. Regione Veneto


Formulazione degli indicatori (parametri):
Sono stati individuati i seguenti parametri, a valere per ogni entit territoriale e per ogni
spazio di attivita':

- La Dotazione: che il rapporto tra la superficie degli spazi e il numero di


abitanti.
D = mq / abitanti
- LUtilizzo: che il rapporto tra il numero delle presenze (ore sport
praticate da ogni singolo utente nellanno) e la superficie dello spazio.
U = p / mq
- La Carenza: che il rapporto tra lutilizzo e la dotazione.
C=U/D

20/05/12

IUSM

31

LATLANTE DEGLI IMPIANTI SPORTIVI. Regione Veneto




Le specicit per ogni enAt territoriale sono:
- La supercie totale degli spazi per Gpologia;
- Il numero degli abitanG dellenGt territoriale considerata;
- Le presenze denite come ore/sport che produce lo spazio.
-Pertanto gli indici di dotazione, uAlizzo e carenza sono specici di ogni enGt
territoriale considerata, sia essa minima il Comune che massima -la Regione.

-In quest'ulGmo caso e' pi appropriato parlare di standard medi ai quali e' possibile
rapportare, per opportuni confronG e riessioni, gli omologhi valori perGnenG alle altre
enGt: Comuni, bacini socio-sanitari, comunit montane, provincie.

20/05/12

IUSM

32

LATLANTE DEGLI IMPIANTI SPORTIVI. Regione Veneto


Terzo caso:
d=0
La superficie da costruire data moltiplicando l' indice di dotazione regionale per il numero
degli abitanti dell' entit territoriale
mq = D x ab

Dai dati semplici (superficie dello spazio di attivit, abitanti, presenze) si sono potute
formulare delle ipotesi di riequilibrio, per ogni entit territoriale e per ogni tipologia,
riguardanti l'intero territorio della Regione del Veneto per quanto attiene sia al recupero del
patrimonio esistente che agli interventi di nuova costruzione.

20/05/12

IUSM

33

OBIETTIVI E FINALITA
Il progetto Carta Tecnica dei percorsi e delle aree attrezzate per lo sport ed il tempo
libero riguarda tutte le discipline che si svolgono all'aperto;
su Terra;
su Acqua;
nell Aria.
-Pertanto il progetto ha per oggetto le palestre a cielo aperto, siano esse individuabili
come punti(aviosuperfici, laghetti di pesca sportiva...), che come tracciati su terra o su
acqua .
-Possiamo affermare che i caratteri salienti delle discipline che si svolgono all' aperto
consistano nell'appropriazione non devastante dell' ambiente naturale e costruito, nella
esigenza di svolgere l' attivit in condizioni di salubrit e sicurezza, nell' aspirazione a
condizioni di vita in armonia con la natura.
-Per la realizzazione del progetto vennero coinvolti i C.R. di venti Federazioni sportive e,
tramite questi, i rispettivi C.P. e le Societ sportive, con il compito di segnalare al Comitato
Regionale del Coni, promotore dell' iniziativa, gli spazi di pratica, secondo criteri prefissati

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IUSM

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OBIETTIVI E FINALITA
- Per ogni spazio o tracciato e' stata predisposta una scheda contenente gli elementi
utili alla loro localizzazione, una breve descrizione, la documentazione fotografica.
Ognuna di queste palestre a cielo aperto stata riportata su mappa in formato
vettoriale.
- Sono stati cosi raccolti ed inseriti nel Portale, appositamente costruito, percorsi indicati
dalle Federazioni e gi utilizzati.
- Sono state accolte pure le proposte di attrezzare i nodi pi importanti della rete dei
percorsi con piattaforme di servizio, dotate di WC, docce, cucine, ricoveri per atleti,
attrezzi, animali.
-

LE RICHIESTE DI AUTORIZZAZIONI PER LEFFETTUAZIONE DELLE MANIFESTAZIONI


SPORTIVE SU STRADA DI PROPRIETA PUBBLICA O PRIVATA
- Le modalit per la richiesta delle autorizzazioni stabilita dallart. 9 del Codice della Strada in
vigore;
- Se la manifestazione interessa un solo Comune, la domanda va' inoltrata al Sindaco ed ai
proprietari delle strade;
- nel caso interessi pi Comuni lAutorizzazione viene rilasciata dalla Provincia di competenza
del punto di partenza della manifestazione, (vedi legge Bassanini 2003);
- per la sospensione temporanea del traffico, lAutorizzazione viene rilasciata dalla Prefettura;
- Dovranno inoltre essere informate la Questura, i Carabinieri, le Strutture Sanitarie.

20/05/12

IUSM

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