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L'ORDINE CORINZIO

L'ordine corinzio (fig. 3) non l'evoluzione di precedenti sistemi costruttivi come avvenne per gli ordini dorico
e ionico, ma fece la sua prima apparizione nell'architettura greca nel quinto secolo a.C. come una variante
decorativa dello ionico: la sua differenza consiste quasi esclusivamente nel capitello delle colonne. Giunse
ad acquisire una propria identit col passare del tempo, anche se furono i Romani a portarlo a piena
maturit alla fine del primo secolo a.C. Ci sono pochi esempi nel periodo classico, mentre venne sempre pi
adottato nel periodo ellenistico.
La colonna corinzia
La colonna, con base e fusto che inizialmente assomigliavano a quelli della colonna ionica, manifest subito
la tendenza a diventare pi snella e di solito un'altezza di 10 diametri viene considerata come canonica. La
caratteristica distintiva dell'ordine il capitello che molto pi elaborato rispetto a quello ionico; pur variando
di altezza all'inizio, il rapporto tipico 1/6 tra il diametro e laltezza. Vitruvio ricorda la tradizione secondo cui
l'invenzione del capitello fu dovuta a Callimaco, un bronzista - fonditore di Corinto che ebbe l'ispirazione
nell'osservare sopra la tomba di una ragazza di Corinto un paniere coperto con una lastra per proteggere le
offerte che conteneva. Per caso il paniere era stato collocato sopra le radici di una pianta di acanto i cui steli
e il fogliame crescevano e si attorcigliavano con specie di volute agli angoli della lastra di copertura. I primi
esempi di capitello sembra siano stati di bronzo.
La decorazione, che riveste completamente lelemento tronco conico che costituisce la struttura, formata
da due ordini di otto foglie di acanto (fig. 1); in mezzo alle foglie della fila superiore si innalzano otto caulicoli,
ognuno sormontato da un calice da cui emergono volute o spirali che reggono gli angoli dellabaco ed il
motivo decorativo centrale a foglie. Ogni lato dell'abaco sagomato e curvato in fuori, determinando una
specie di punta agli angoli; in alternativa l'abaco smussato in ciascun angolo. Un altro tipo pi raro ha una
fila di foglie di acanto con foglie acquatiche al di sopra, senza volute, e un abaco sagomato a pianta
quadrata (fig. 2).
La trabeazione corinzia
Non distinguibile dalla trabeazione ionica nell'architettura greca. Durante tutto il periodo ellenico, il corinzio
venne usato assieme agli ordini dorico e ionico, nello stesso edificio, con l'eccezione notevole del
monumento a Lisicrate, in Atene dove appare per la prima volta anche esternamente. Nella trabeazione
corinzia sono presenti costantemente tre elementi: architrave, fregio e cornice, quest'ultima generalmente
del tipo evoluto con piccoli dentelli nella cornice di base.
Glossario
Abaco: Negli ordini architettonici classici, elemento a forma di parallelepipedo posto tra il
capitello e larchitrave.
Acroterio: Elemento ornamentale posto sullapice e sulle estremit laterali del frontone di un
tempio, consistente in figure rifinite su tutti i lati (sfingi, leoni, cavalli, divinit) o dischi
decorati con motivi vegetali (palme).
Antefissa: Tegola terminale del tetto, lungo la linea di gronda, in terracotta o pietra, con
motivo ornamentale costituito generalmente da palmette, animali, teste, mostri.
Architrave: Trave orizzontale che poggia sopra i capitelli delle colonne, i pilastri o gli stipiti.
Collarino: Parte terminale del fusto, che lo collega al capitello.
Cornice: Elemento sporgente che corona la facciata di un edificio. Cornicione.
Crepidoma: Basamento di un edificio.

Echino: Negli ordini architettonici dorico e ionico, elemento circolare con profilo convesso,
posto tra la sommit della colonna e labaco, spesso ornato da una decorazione a forma di
ovoli.
Fregio: Fascia ornamentale ad andamento lineare compresa tra larchitrave e la cornice,
decorata a rilievo con figure o con motivi geometrici pi o meno stilizzati. Elemento
caratteristico dellarchitettura templare greca, ove si distinguono: il fregio dorico, composto
da metope lisce o decorate alternate a triglifi; il fregio ionico, costituito da una fascia
continua decorata con scene mitologiche o motivi vegetali; il fregio corinzio, liscio o adornato
da motivi vegetali e iscrizioni.
Frontone: Nellarchitettura templare greca (dal sec. VI a.C.) e in quella da essa derivata,
struttura architettonica di forma triangolare posta a coronamento della facciata. Il frontone
poteva essere privo di ornamento o presentare una decorazione scultorea con motivi ispirati
alla mitologia.
Guttae: Gocce.
Hypotrachlion: Scanalature, tre negli esempi arcaici, solo una in seguito, presenti nella
parte superiore del fusto.
Ipetro: Si dice di edificio greco, specialmente il tempio, privo di copertura nella zona
centrale.
Lacunare: Riquadro decorativo del soffitto.
Metopa: Nei templi dorici, la parte del fregio compresa fra due triglifi; costituita da un blocco
calcareo o marmoreo di forma rettangolare o quadrata, era spesso scolpita in rilievo con
scene mitologiche ed era verosimilmente colorata.
Mutulo: Nellordine dorico, elemento quadrangolare disposto sulla faccia inferiore della
trabeazione, spesso in corrispondenza delle metope e dei triglifi.
Naos: La cella del tempio greco che custodiva la statua del dio.
Opisthdomos: Portico posteriore del tempio greco.
Peribolo: Recinto sacro intorno al tempio greco, delimitato da cippi con iscrizionie spesso
anche da un muro.
Peristilio: Cortile interno circondato da un portico a colonne, caratteristico del tempio egizio,
e costituente la parte centrale delle case greche e romane.
Plinto: Nellarchitettura greca, blocco a forma di parallelepipedo a pianta quadrata che
sosteneva la base della colonna ionica.
Pronao: Nel tempio greco, lo spazio tra il colonnato e la parte antistante della cella o naos.
Propileo: Colonnato posta alla sommit di una gradinata, che costituisce il porticato,
esterno o interno, attraverso cui si accede ad un edificio monumentale.
Regula: Listello sottostante la taenia.
Rocchio: Ciascuno degli elementi pressoch cilindrici che sovrapposti formano il fusto di
una colonna.
Scozia: Modanatura concava, con una sezione simile ad un arco di cerchio, usata spesso
nelle basi delle colonne.

Sima: Nel tempio classico, modanatura incavata superiormente in cui si raccoglieva lacqua
piovana degli spioventi prima di fuoriuscire dai doccioni.
Stereobate: Nellarchitettura greca, basamento di una colonna o di un intero edificio.
Stilobate: il basamento delle colonne di un tempio greco.
Taenia: Fascia che separa il fregio dorico dallarchitrave.
Tmenos: Recinto sacro.
Tesoro: si chiamavano cos piccoli edifici a forma di tempio contenenti le offerte votive di
singole citt alla divinit.
Timpano: Nel tempio classico, la parte del frontone, a forma triangolare, compresa fra le
due cornici oblique del frontone e quella superiore dellarchitrave, per lo pi chiusa da un
muro e ornata di rilievi o gruppi plastici.
Toro: Nellarchitettura classica, modanatura a sezione semicircolare, convessa, collocata in
prevalenza nel basamento della colonna, detta anche astragalo o cordone.
Trachlion: vedasi Collarino.
Triglifo: Nel tempio classico, elemento decorativo del fregio dorico, a forma di lastra
quadrangolare di pietra o terracotta con tre scanalature verticali, che si alterna alle metope

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