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649004
LOSSERVATORE ROMANO
POLITICO RELIGIOSO
GIORNALE QUOTIDIANO
Non praevalebunt
Unicuique suum
Anno CLIV n. 87 (46.629)
Ancora possibile
una svolta nella crisi ucraina
Momento di una manifestazione a Berlino contro lescalation della violenza in Ucraina (Afp)
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Verso la ripresa
del dialogo
tra israeliani
e palestinesi
TEL AVIV, 15. Verso una ripresa
del dialogo in Vicino Oriente.
Una nuova riunione tra i negoziatori palestinesi e quelli israeliani
in programma oggi a Gerusalemme. E questa volta dicono fonti
di stampa allincontro dovrebbe
essere presente anche linviato
americano Martin Indyk che invece non ha partecipato al colloquio avvenuto nei giorni scorsi.
Indyk, rientrato in patria per consultazioni, dovrebbe tornare nella
regione gi oggi. Non ci sono al
momento comunicazioni ufficiali
sullo stato dei colloqui e su una
possibile ripresa del processo di
pace, entrato in stallo dopo la decisione palestinese di chiedere
ladesione a quindici organizzazioni e trattati internazionali.
Intanto, sul piano politico, il
segretario generale dellOnu, Ban
Ki-moon, ha avuto ieri sera un
colloquio telefonico con il premier
israeliano,
Benjamin
Netanyahu, e con il presidente
palestinese Abu Mazen per discutere degli sforzi di estendere i negoziati di pace. Nel corso delle
due telefonate, Ban Ki-moon ha
incoraggiato entrambe le parti a
rimanere impegnate in modo costruttivo nei colloqui e ha
espresso la speranza dicono
fonti del palazzo di Vetro che
entrambi i leader sappiano sfruttare al meglio la nuova iniziativa
diplomatica dellAmministrazione
Obama in vista di un accordo
completo su tutti i punti del negoziato.
Intanto, in Cisgiordania un civile israeliano stato ucciso ieri
durante una sparatoria. La vittima
un uomo che viaggiava in automobile insieme alla moglie nei
pressi di Hebron. La donna dicono fonti dellesercito israeliano
rimasta ferita. Il veicolo stato attaccato da un palestinese armato che successivamente ha sparato contro altre persone.
LUe chiede a Damasco di rispettare gli impegni per la distruzione delle armi chimiche
di LUCETTA SCARAFFIA
passato un anno dallelezione
di Bergoglio e in Europa si
comincia a capire che la portata di questo pontificato va ben al
di l di un semplice rinnovamento
dello stile comunicativo. Si tratta
infatti di una novit che non si
pu interpretare allinterno delle
tradizionali correnti usualmente riconosciute nella Chiesa: dietro
Francesco c infatti un altro mondo, unaltra cultura, che bisogna
imparare a conoscere. Una cultura
poco nota, anche se lAmerica latina il continente che conta il maggior numero di cattolici.
Proprio per questo utile leggere il libro intervista di Paolo Rodari (Il progetto di Francesco, Emi)
allarcivescovo Vctor Manuel Fernndez, teologo e rettore della
Pontificia universit cattolica di
Buenos Aires, una delle primissime
nomine episcopali di Bergoglio,
con il quale aveva collaborato alla
stesura del documento di Aparecida. Un collaboratore stimato dal
Papa, dunque, esponente importante della cultura cattolica sudamericana.
Il libro che si dipana sullo
schema dellesortazione apostolica
Evangelii gaudium chiaro e profondo, e apre una porta su un modo di vedere il mondo e la Chiesa
diversi da quelli a cui si abituati.
Perch siano diversi lo spiega con
chiarezza Fernndez: Se un cristiano circondato dai poveri, da
quella realt che sar sempre interrogato ed da l che nascer la sua
riflessione. Francesco infatti raccoglie la riflessione teologica e spirituale delle estremit del mondo e
non solo quella dei Paesi che vengono considerati il centro del
mondo. Una riflessione che non
parte da una prospettiva dottrinale
ma dallesperienza pastorale, e pu
essere accompagnata e arricchita da
altre visioni complementari.
Non solo per la consapevolezza dellesistenza dei poveri a
cambiare il punto di vista, ma il
fatto che i poveri in America latina
sono credenti, e molti di loro cattolici. Per questo decisivo riconoscerli come soggetti creativi, e non
solo destinatari di aiuti e di visioni
del mondo elaborate altrove. Un
punto di vista che fa capire con
chiarezza come ci si muova al di
fuori di ogni ossessione ideologica,
che caratterizzava invece il pensiero
della teologia della liberazione.
Fernndez sottolinea come conseguenza di questo atteggiamento
la forte diffidenza di Papa Francesco nei confronti della mondanit
spirituale, purtroppo molto diffu-
Iraq violento
BAGHDAD, 15. Nuove violenze hanno insanguinato ieri il territorio iracheno. Riferiscono le agenzie di
stampa internazionali che venti miliziani dello Stato islamico dellIraq
e del Levante (Isis) sono stati uccisi ieri a Falluja, settanta chilometri
a ovest di Baghdad, nel corso di
unoperazione di rastrellamento
condotta dalle forze locali. In un
comunicato, il generale Saad
Maan, portavoce dellesercito per
le operazioni nella turbolenta provincia di Al Anbar, ha poi precisato che cinque veicoli appartenenti
ai miliziani dello Stato islamico
dellIraq e del Levante sono stati
distrutti. dal mese di dicembre
che lIsis controlla, grazie allalleanza con alcune milizie tribali anti-governative, zone di Falluja e di
Ramadi. Domenica il presidente
del Parlamento, Usama Al Nujaifi,
era sfuggito a un attentato nella
citt di Kirkuk. Il fallito attentato
avvenuto a poco pi di due settimane dalle legislative fissate per il
30 aprile.
NOSTRE
INFORMAZIONI
Il Santo Padre ha ricevuto
questa mattina in udienza le
Loro Eccellenze Reverendissime i Monsignori:
Chabrel Georges Merhi,
Vescovo emerito di San
Charbel en Buenos Aires dei
Maroniti (Argentina);
Marcello Semeraro, Vescovo di Albano (Italia) e
Segretario del Consiglio dei
Cardinali.
Il Santo Padre ha accettato
la rinuncia al governo pastorale della Diocesi di Kasese
(Uganda), presentata da Sua
Eccellenza
Reverendissima
Monsignor Egidio Nkaijanabwo, in conformit al canone 401 1 del Codice di
Diritto Canonico.
Provviste di Chiese
Il Santo Padre ha nominato Vescovo della Diocesi di
Abeokuta (Nigeria) il Reverendo Monsignore Peter Kayode Odetoyinbo, Parroco e
Vicario Generale dellArcidiocesi di Ibadan.
Il Santo Padre ha nominato Vescovo della Diocesi di
Kasese (Uganda) il Reverendo Acquirino Francis Kibira,
Rettore del Saint Pauls National Seminary Kinyamasika, a Fort Portal.
LOSSERVATORE ROMANO
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O rrore
in un ospedale
a Rio
Assegnato
il premio
Pulitzer
NEW YORK, 15. Il Guardian e il
Washington Post hanno vinto il
Pulitzer, il premio giornalistico pi
famoso e importante al mondo, per
lo scoop sul Datagate, gli abusi dello spionaggio statunitense. Una scelta dallenorme significato politico,
che segna un punto di svolta sui limiti del diritto di cronaca e quelli
imposti dalla sicurezza nazionale.
Il comitato della Pulitzer Prize
Commission della Columbia University ha attribuito il premio a entrambi i quotidiani, senza citare i giornalisti autori degli articoli e delle inchieste.
Tra gli altri riconoscimenti, il
Boston Globe ha vinto il premio
per la copertura dellattentato alla
maratona di Boston (oggi ricorre il
primo anniversario). Sono stati assegnati due premi anche al New York
Times, ma solo nella categoria del
fotogiornalismo: a Tyler Hicks per le
sue foto sulla strage terrorista al
Mall di Nairobi e a Josh Haner per
le sue immagini delle vittime dei superstiti alla strage della maratona di
Boston.
LOSSERVATORE ROMANO
GIORNALE QUOTIDIANO
Unicuique suum
POLITICO RELIGIOSO
Non praevalebunt
BRASILIA, 15. Orrore in un ospedale di Rio de Janeiro. I resti di quaranta tra feti e neonati morti sono
stati trovati in una cella frigorifera
dellobitorio dellHospital Universitrio Pedro Ernesto. Alcuni erano
in stato di decomposizione.
Stando a fonti della stampa locale, nella stessa cella sarebbero stati
ritrovati anche parti di piccoli corpi
umani, che secondo gli investigatori sarebbero conseguenze di amputazioni effettuate in sala operatoria.
Sembra un film dellorrore, ora
dobbiamo dare degna sepoltura al
pi presto possibile a questi corpi
ha commentato il procuratore Ana
Cristina Huth Macedo. una situazione spaventosa; perfino difficile raccontare quello che abbiamo trovato l ha aggiunto.
Il direttore dellospedale, Rodolfo Acatuass Nunes, ha detto ai
media locali che i corpi dei neonati
non sono mai stati chiesti dai genitori. un problema sociale: i genitori non vengono a riprendersi i
corpi dei neonati morti ha spiegato. Al momento, dicono le autorit,
sono ancora quindici i piccoli corpi
da identificare.
Il nosocomio riferiscono le
agenzie dotato di ununit specializzata nelleffettuare parti ad alto rischio. In un comunicato la di-
A Cipro
mai tanta siccit
dal 1901
NICOSIA, 15. Lisola di Cipro sta
sperimentando la peggiore siccit
dal 1901, anno in cui ebbero inizio i
rilevamenti delle piogge sulla regione: per questo motivo il ministro
dellAgricoltura, Nicos Kouyialis,
chieder aiuti allUnione europea
per affrontare i problemi causati
dalla scarsit di acqua potabile, ma
anche da destinare allagricoltura.
Nella stagione invernale 2013-2014
sullisola sono caduti appena 204
millimetri di pioggia.
Chiude
il programma
tedesco
per il lavoro
BERLINO, 15. La Germania ha
annunciato che non accetter
altre domande di adesione al
programma lanciato per attrarre giovani lavoratori europei, a
causa della grande richiesta
pervenuta dai Paesi alle prese
con la crisi economica. Il ministero del Lavoro tedesco ha
spiegato di essere stato inondato dalle domande di adesione al progetto, in particolare da ragazzi spagnoli e ungheresi. Il programma di Berlino prevede un regime sovvenzionato per la formazione
professionale, lapprendistato e
il lavoro agricolo in terreni
non coltivati e in stato di abbandono.
Il programma conosciuto
come MobiPro-Eu e gestito
dallagenzia federale del Lavoro si rivolge ai giovani tra i
18 e i 35 anni. Previsto fino al
2016, stato esteso al 2018. Le
domande accolte vedono il
candidato beneficiare di un
aiuto finanziario per lapprendimento del tedesco nel proprio Paese dorigine, lassistenza con colloqui di lavoro e il
trasferimento in Germania per
occupare la posizione assegnata. Ma i 400 milioni di euro
dei finanziamenti stanziati per
liniziativa, di cui solo 48 milioni di euro per questanno,
sono gi stati utilizzati.
Carlo Di Cicco
vicedirettore
Piero Di Domenicantonio
caporedattore
Gaetano Vallini
segretario di redazione
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Donne ai vertici
di Eni, Enel
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In Europa
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di minori
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LOSSERVATORE ROMANO
pagina 3
Nella Repubblica Centroafricana migliaia di civili in fuga dalla regione orientale di Ouaka
Per la strage
ad Abuja
indagini puntate
su Boko Haram
BANGUI, 15. Reiterate violenze contro la popolazione della Repubblica Centroafricana sono state
segnalate nelle ultime ore, in particolare nella regione orientale di Ouaka, a circa 220 chilometri
dalla capitale Bangui. Nella zona sono ancora attive le milizie degli ex ribelli della Seleka (alleanza in lingua locale sango) responsabili del colpo
di Stato che un anno fa rovesci il presidente
Franois Boziz e che poi furono costrette dalle
pressioni internazionali a lasciare il potere.
A incominciare le stragi furono proprio le milizie Seleka, che allorigine erano formate da poche
centinaia di oppositori di Boziz, ma subito dopo
il colpo di Stato furono ingrossate da alcune migliaia di combattenti stranieri, quasi tutti di matrice fondamentalista islamica, giunti soprattutto
dal Ciad. Per mesi si sono susseguiti massacri di
cristiani in tutto il Paese, soprattutto a colpi di
machete. Successivamente, sono state per le milizie di autodifesa della maggioranza cristiana,
chiamate Anti-Balaka (balaka in sango significa
appunto machete) a compiere contro la minoranza musulmana gli stessi atroci crimini.
La situazione tale da aver spinto di recente il
segretario generale dellOnu, Ban Ki-moon, a paventare nella Repubblica Centroafricana una mattanza paragonabile al genocidio in Rwanda.
LOnu ha deciso linvio di dodicimila caschi
blu, inquadrati nella missione Minusca, in sostituzione dei circa seimila della Misca, la forza inviata dai Paesi dellarea, alla quale si affiancano
duemila soldati francesi delloperazione Salgaris,
decisa autonomamente da Parigi. Il dispiegamento dei caschi blu per previsto solo per met
settembre, il che lascia intatte le preoccupazioni
per una situazione che continua a incancrenire.
Fonti citate dalla Misna, lagenzia internazionale delle congregazioni missionarie, hanno riferito
che ieri ci sono state intense sparatorie a Grimari,
appunto nella regione di Ouaka, dove gli AntiBalaka hanno preso dassedio il quartiere musulmano. Missionari comboniani hanno riferito che
Attentato al Cairo
contro la polizia
Rapito in Libia
lambasciatore giordano
TRIPOLI, 15. Lambasciatore della
Giordania a Tripoli stato rapito
oggi in un agguato di uomini armati. Lo riferisce la televisione satellitare Al Arabiya, che cita fonti libiche secondo le quali nellattacco sono state rapite anche alcune persone che accompagnavano lambasciatore. Lautista, secondo lemittente,
rimasto ferito nellattacco. Il ministero degli Esteri di Amman ha
confermato la notizia del sequestro
dellambasciatore, Fawaz Eytan.
Nel frattempo, in seguito allattacco contro il premier libico,
Abdullah Al Thani, che ha avuto
luogo domenica a Tripoli, il porta-
Gioved si vota
per le presidenziali
in Algeria
ALGERI, 15. Si conclusa ieri la
campagna per le elezioni presidenziali algerine del 17 aprile. Dopo tre settimane di campagna elettorale, i sei candidati non potranno pi tenere comizi pubblici per
consentire agli elettori di riflettere
sul voto. Il clima in queste settimane stato molto teso con scambi di accuse da parte dei comitati
elettorali dei candidati di violazioni della legge e con la commissione elettorale che ha registrato 164
casi di violazioni, tra le quali anche laffissione di manifesti abusivi. Questa campagna elettorale
stata caratterizzata dallassenza
per malattia del candidato favorito, il presidente Abdelaziz Bouteflika, che non ha mai tenuto comizi pubblici pur essendo dato per
vincitore dagli osservatori.
Sintensifica
il conflitto
armato
nel Sud Sudan
JUBA, 15. Una cruenta ripresa dintensit stata segnalata nelle ultime ore nella guerra civile in Sud
Sudan, che da quattro mesi vede
contrapporsi i reparti dellesercito
rimasti fedeli al presidente Salva
Kiir Mayardit e quelli ribellatisi
sotto la guida dellex vicepresidente Rijek Machar.
Combattimenti di particolare
intensit sono in corso nei pressi
di Bentiu, la capitale dello Stato
petrolifero di Unity, alla frontiera
settentrionale con il Sudan. Secondo fonti locali citate ieri dalla
Misna, lagenzia internazionale
delle congregazioni missionarie,
ad attaccare sarebbero stati i soldati governativi, con lobiettivo di
riprendere il controllo di alcune
zone strategiche vicine agli impianti di greggio.
La scorsa settimana, peraltro,
Rieck Machar aveva annunciato
lintenzione di lanciare unoffensiva contro gli impianti, che a suo
dire sarebbero usati dal Governo
di Juba per affittare mercenari
stranieri. Il riferimento alle truppe dellUganda dispiegate nel
Paese a sostegno dellEsecutivo di
Salva Kiir Mayardit, peraltro in
base ad accordi firmati quando il
leader ribelle era ancora vicepresidente.
Il conflitto, scoppiato a met
dicembre a Juba, dilagato in
questi mesi in dieci dei quattordici
Stati sudsudanesi.
Capo ribelle
congolese ucciso
nella provincia
Orientale
KINSHASA, 15. Paul Sadala, meglio
conosciuto come Morgan, il capo
della milizia ribelle Mayi Mayi
Simba, che si era arreso sabato
scorso insieme con 42 suoi uomini, stato ucciso ieri dai soldati
della Repubblica Democratica del
Congo, in uno scontro sulla cui
dinamica si sta ancora indagando.
accaduto nel villaggio di Molokai, presso la riserva naturale di
Okapi, nella provincia Orientale,
allestremo nord-est del Paese.
A dare conferma della morte di
Morgan stata Radio Okapi,
lemittente
della
missione
dellOnu nella Repubblica Democratica del Congo, che ha riportato la versione fornita dallesercito.
Secondo Fal Sikabwe, il comandante delle truppe congolesi nella
vicina provincia dellIturi, Morgan
si rifiutato di proseguire il
viaggio tra Mambasa e Bunia. C
stato un alterco tra i nostri militari
e i suoi uomini che hanno aperto
il fuoco, costringendo i soldati a
difendersi. Gravemente ferito alle
gambe, il capo della milizia deceduto pochi minuti dopo, cos
come altri sette combattenti. Il
suo corpo stato trasferito allobitorio dellospedale di Bunia. Tra il
2010 e il 2013 Morgan e i suoi uomini hanno seminato violenze e
distruzioni nellarea di Mambasa.
Non accennano a placarsi gli scontri fra talebani e forze di sicurezza locali
KABUL, 15. Non si attenua in Afghanistan il clima di violenza e intimidazione. Ieri sono divampati, nella
provincia settentrionale di Kunduz,
aspri scontri fra i talebani e le forze
di sicurezza locali. Ne ha dato notizia il Khaama Press riferendo che
due comandanti e quattro militanti
talebani sono rimasti uccisi. Il capo
della polizia provinciale, generale
Ghulam Mustafa Mohseni, ha detto
che i due comandanti Islamuddin
e Khedir sono morti durante un
attacco a un posto di controllo presidiato da agenti di polizia.
Il capo della polizia ha ricordato
che proprio questi due comandanti
avevano ripetutamente minacciato
di usare violenza contro coloro che
si sarebbero recati alle urne in occasione delle elezioni presidenziali
svoltesi il 5 aprile. Stamane si poi
appreso che il vice ministro dei La-
LOSSERVATORE ROMANO
pagina 4
La vera
ingiustizia
A colloquio con la testimone di una delle operazioni di salvataggio del questore di Fiume
Palatucci
e il villino di via Milano
Zagabria, Raffaele Casertano, il 6 gennaio
1942 laiutante di campo di sua altezza
reale, il capitano Gianroberto Burgos di
Pomaretto, comunicava ufficialmente in
via del tutto riservata a monsignor Palatucci la notizia che le autorit croate:
evidentemente ricorre[vano] al solito
trucco di darlo come irreperibile il
che vuol dire che lhanno fatto sparire o,
come dicono in gergo alla Polizia croata:
emigrato. Difatti Ernest Eisler,
nellagosto del 1941, era stato ucciso dagli
ustaa nel campo di concentramento di
Jadovno, nei pressi di Gospic. Dopo aver
atteso invano il ritorno del marito, anche
Dragica Braun si convinse che, a quel
punto, era meglio per lei abbandonare
Karlova e raggiungere la figlia Maria a
Fiume, dove giunse il 21 gennaio 1942, dopo un rocambolesco viaggio a bordo di
una corriera partita da Suak.
Come lei stessa dichiar il
giorno successivo in prefettura:
Alla fine di luglio (1941) fu costretta a fuggire (...) per sottrarsi
alle rappresaglie di cui sarebbe
stata oggetto da parte croata per
lassistenza e lappoggio prestati
alle nostre truppe ed ai nostri
Comandi col dislocati. Partita la
figlia, (...) si venuta a trovare
in una situazione ancora pi difficile, esposta comera alle vendette degli ustascia. stata cos
costretta a vivere, nascondendosi
di casa in casa. Stanca di vivere
in un continuo stato di allarme
(...) alla fine di giugno 1941,
preoccupata per la sua materiale
esistenza in seguito ad un recente inasprimento delle misure antisemite in Croazia, ha deciso di
mettersi in salvo in Italia (...).
Sicch (...) venuta a Fiume
presso la figlia, Via Milano, 6,
presso Glavina.
Palatucci si preoccup non solo di farle rilasciare un regolare
permesso di soggiorno, ma riusc
persino a farla ospitare, insieme
alla figlia, da una signora di sua
La casa dove vennero nascoste Mika Eisler e la madre
conoscenza, tale Flora Glavina
che, con la madre Giulia Zagabria, allepoca abitava in un villiche si era fatto apprezzare dai fiumani per no al civico 6 di via Milano. Approfittanlabilit con cui riusciva a sbrogliare alcu- do della partenza del medico militare, Silne situazioni complicate.
vio Palazzi, stimato direttore di clinica
Palatucci ricorreva anche allaiuto dello odontoiatrica presso lateneo pavese, che
zio vescovo di Campagna, come nellau- proprio qualche giorno prima aveva latunno del 1941, quando lamica ebrea gli sciato lappartamento, Maria Eisler e la
chiese di aiutarla a rintracciare il padre, madre poterono trasferirsi dai signori ZaErnesto Eisler, di cui si erano perse le gabria.
tracce dal giorno del suo arresto a opera
Grazie alla preziosa collaborazione del
degli ustaa, il 6 luglio 1941 a Karlova. Il Comitato Giovanni Palatucci di Campapresule di Campagna, il 2 ottobre succes- gna, presieduto da Michele Aiello, siamo
sivo, aveva attivato i suoi canali riservati riusciti a rintracciare la signora Maris Zascrivendo unaccorata lettera direttamente gabria Persich che, allepoca viveva con la
al duca di Spoleto, Aimone di Savoia nonna Giulia e i suoi genitori Giulio ed
che, dal 18 maggio 1941, era stato designa- Elsa Malusa, nel villino di via Milano doto da Vittorio Emanuele III a portare la ve furono accolte, per un breve periodo,
corona di Croazia con la quale spiegava le due profughe ebree. Ricordo ci dice
che una persona, che conosce bene detta che mia nonna al piano inferiore aveva
Signorina (Maria Eisler) e sa anche che io ricevuto il permesso dalla questura di Fiuconosco molto bene Vostro Cugino lA. me di affittare due belle camere ammobiR. il Principe di Piemonte, desiderava che liate. Le affittava sempre a persone che riio vi facessi pervenire listanza con racco- coprivano cariche importanti, provenienti
mandazione dello stesso Augusto Princi- da Roma o da Bologna. Spesso io e mia
pe. Dopo aver raccolto le informazioni madre ci recavamo in questura per esplenecessarie attraverso il ministro dItalia a tare qualche pratica burocratica e ricordo
di GIOVANNI PREZIOSI
l 16 aprile 1941, con lascesa al potere di Ante Paveli, in Croazia cominci una feroce pulizia etnica.
Per sfuggire alle rappresaglie degli
ustaa, molti profughi ebrei si riversarono nella provincia del Carnaro alla
disperata ricerca di un luogo pi sicuro.
proprio ci che fece anche Mika Eisler (al
secolo Maria) una giovane ebrea originaria di Karlova che, ritrovandosi da sola
dopo la separazione dal marito, per scongiurare il pericolo che incombeva su di lei
e la propria famiglia, fu costretta ad abbandonare precipitosamente il proprio
Paese per rifugiarsi a Fiume. Qui ebbe la
fortuna di allacciare subito unamicizia
con Palatucci, giovane funzionario della
Questura che dirigeva lufficio stranieri e
XVI
XVIII
di EMILIO RANZATO
Pollock e Michelangelo
Si inaugura il 15 aprile al Palazzo Vecchio di Firenze la mostra Jackson
Pollock. La figura della furia, curata
da Sergio Risaliti e Francesca Campana Comparini. Per la prima volta Firenze rende omaggio a uno dei grandi
protagonisti dellarte del XX secolo,
che ha scardinato le regole dellarte figurativa occidentale dissolvendo gli
ultimi baluardi della prospettiva rinascimentale. La sua opera viene accostata idealmente a quella di Michelan-
secolo
Un rapporto complesso
Recensendo sul Corriere della Sera del 15 aprile il volume di Riccardo
Calimani, Storia degli ebrei italiani. Let dei ghetti: secoli XVI-XVIII (Milano,
Mondadori, 2014), Paolo Mieli compie una cavalcata lungo i secoli ripercorrendo il rapporto sfaccettato tra i Papi e gli ebrei.
Si parte dal Trecento, secolo spartiacque per lebraismo che, se da un lato
divenne il capro espiatorio per il morbo sterminatore, dallaltro fu per difeso con forza da alcuni Pontefici. Fu il caso, ad esempio, di Clemente VI che
nel 1348 prov a contrastare questa deriva pubblicando una bolla in cui affermava che gli ebrei erano vittime della peste esattamente come i cristiani.
Quasi un secolo dopo fu Martino V a cercare di porre un freno alle violenze
antiebraiche ricordando non solo che il cristianesimo era nato dal giudaismo, ma che per i cristiani lesistenza degli ebrei era una testimonianza
indispensabile. Certo, non mancarono indicazioni in senso contrario si
pensi allEditto sopra gli ebrei (1775) di Pio VI ma, conclude Mieli, resta che
con gli israeliti la Sede romana fu spesso molto pi aperta dei sovrani laici.
gelo Buonarroti (1475-1564) di cui proprio questanno si celebra il quattrocentocinquantesimo anniversario della
morte. A Palazzo Vecchio si potranno
ammirare sedici lavori di Pollock, a
pochi passi dal Salone dei Cinquecento dove si conserva Il Genio della Vittoria, una delle opere pi celebri di
Buonarroti, emblema di quelle tensioni che caratterizzano la scultura michelangiolesca e che per vie sotterranee tornano, secondo i curatori, a
proporsi nelle pitture dellartista statunitense. Il titolo
della mostra vuole essere un
riferimento allo stesso Pollock, alla sua figura nellatto
di dipingere le tele girandogli intorno pervaso da impeto passionale e da furore dinamico. Al tempo stesso
quel titolo allude allespressione furia della figura, citata nel Cinquecento dal
teorico e pittore Giovanni
Paolo Lomazzo (1584) quando volle descrivere la maggior grazia e leggiadria che
possa avere una figura pittorica o scultorea. Evidenziando che ci che dava
queste qualit che la figura
mostrava di muoversi in un
moto simile a quello della
fiamma.
LOSSERVATORE ROMANO
pagina 5
Controllo di s
e attenzione allaltro
di GIANFRANCO RAVASI
empo fa un vescovo francese mi ha raccontato
questo episodio. Invitato
in una scuola durante
una serie di presentazioni
delle varie religioni, aveva aperto il
suo intervento con una domanda rivolta ai ragazzi: Che cos la Quaresima?. Si leva un mormorio tra
gli alunni a prevalenza francese, ma con presenze di altre etnie. Alla fine un francese si fa coraggio e spiega:
il Ramadan dei cristiani!.
Lepisodio emblematico
di unevoluzione socio-culturale: il paradigma di riferimento, in questa Europa
snervata e smemorata, diventa esterno ed estrinseco,
la comparazione che decifra
la realt non pi autoctona ma allogena. Proprio per
questo, vorrei proporre una
libera considerazione non
tanto sul severo tempo liturgico prepasquale che termina proprio in questi giorni,
ma su un aspetto richiamato in maniera forte
nellimminente Venerd santo che in passato ne era
una componente significativa e, come vedremo, fa parte di un retaggio quasi universale, indipendentemente
dalle specifiche confessioni
religiose.
Intendiamo riferirci al digiuno, un
vocabolo di matrice latina, jejunus,
affamato, dal quale deriva anche il
suo antipodo desinare che appunto disjejunare (si pensi al francese
djeuner, far colazione), cio rompere il digiuno.
Nei Vangeli si ricorda che, alla vigilia dellentrata in scena per il suo
ministero pubblico, Ges digiuna
quaranta giorni e quaranta notti
(Matteo, 4, 2), vivendo quindi una
sua quaresima. Il verbo greco usato
nestuein che ricorre venti volte nel
Nuovo Testamento, accanto a due
sostantivi derivati, nestia e nstis,
presenti rispettivamente cinque e
due volte. Nellaltra lingua biblica,
lebraico, si usa invece la radice tzum
che, come verbo e sostantivo, ricorre
nellAntico Testamento 47 volte e
che passata anche nellarabo e
alletiopico come termine di uso solo
religioso. Ma passiamo ora al merito
del tema.
Abb Eulogio diceva al suo discepolo: Figlio, poco alla volta, esercitati a restringere il tuo ventre, grazie al digiuno. Infatti, come un otre
disteso diventa pi sottile, cos
ugualmente il ventre quando riceve
molto cibo. Ma se ne riceve poco, si
riduce ed esige sempre poco. Questa parabola dei Padri del deserto
egiziano illustra in modo pittoresco
la genesi ascetica del digiuno. Da
La musica in aiuto
stato pubblicato il quinto fascicolo (dei dieci
previsti) de Il salmo responsoriale. Un modo antico e nuovo per pregare con il canto
(Bergamo, Edizioni Carrara, 2014, pagine
63) nel quale Vittorio Montis presenta le melodie per i salmi responsoriali di Quaresima e
Pasqua (anno liturgico A). Pubblichiamo quasi
per intero lintroduzione scritta dal vescovo delegato del Pontificio Consiglio della Cultura.
di CARLOS AZEVED O
Dai primi secoli, a imitazione di Ges che
vive i salmi, i cristiani cantano salmi, a cori
alterni, in ascolto e risposta, riannodando
lalleanza fra Dio e il suo popolo nel maestoso ondeggiare dei flutti delloceani
(Ambrogio, Esamerone, III, 5). Impressiona
lintreccio di grida e di lodi, di amarezza e
di ringraziamento, di fiducia e di protesta,
di espressione personale di abbandono e di
testimonianza comunitaria della speranza
messianica del popolo.
Come afferma il cardinale Ravasi, Il salterio una monumentale raccolta di poemi
cronologicamente disparati. la pi vasta
antologia di forme letterarie dellintera Bibbia. Questa variet propria dello spirito
umano, attraverso strutture simboliche,
poetiche, offre la possibilit di abbracciare
e incarnare la fondamentale e genuina esperienza umana, storica e attuale, affettiva e
lirica, corale e personale. I salmi non ci riportano a un culto evanescente, ma profeticamente ci insegnano la visione dellunit
del culto e della vita concreta dellorante,
anche oggi. La forma di preghiera eleva
lanima, ci fa meditare e entrare in comunione con la santit di Dio, ci trasforma la
mente e il cuore per una presenza viva,
orienta un nuovo sguardo sulla storia.
Parte integrante della liturgia della Parola, come eco della prima lettura, il salmo responsoriale, cantato dallambone, meditazione della Parola in stile lirico, per provocare una risposta, interiorizzare e fare incidere il messaggio nella profondit della persona e suscitare la partecipazione dellassemblea.
Il canto del salmo favorisce la comprensione del senso spirituale, trasmette pienamente la soavit e la forza emotiva del testo
biblico, di una esperienza che si attualizza,
si interiorizza. il canto della Sposa, la
Chiesa, corpo di cristo, al Padre, che mediante il Figlio fatto uomo ha salvato il
mondo.
Le grandi gesta alle quali i salmi si riferiscono sono preparazione della donazione
del Figlio di Dio allumanit. Erano segni
parziali, imperfetti, ma reali. I salmi rappresentano canti trasmessi nella povert dei
credenti, ma celebrano la grandezza delle
opere di Dio. Il tipo di melodia, di armonia e di ritmo, intonazione sar di aiuto per
il contesto della celebrazione, del tempo liturgico.
Come tutta la rivelazione che precede
Cristo, i salmi sono promessa profetica e
prefigurazione, immagine della realt di
Cristo. Per le comunit cristiane i salmi diventano la risposta credente al gesto apicale
della salvezza, compimento e realizzazione
di tutti i gesti precedenti della storia del
popolo di Dio, il mistero della morte e risurrezione di Ges.
Questa comprensione cristiana dei salmi
non diminuisce la consistenza dei grandi
eventi della storia dellAntico testamento,
ma li accoglie nel significato dinamico, profondo, profetico. La Chiesa adotta il salmo
come preghiera propria, assume la vivacit
delle immagini orientali, la poetica ebraica
in una nuova luce, una nuova prospettiva,
pi piena e profonda. Il canto, nellunificare poesia e musica, offre alle composizioni
bibliche densit mistica e forza poetica.
LOSSERVATORE ROMANO
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La fede
che sana le ferite
ISTANBUL, 15. Un appello alla concordia e allunit del popolo e dei
dei fedeli ortodossi in Ucraina stato lanciato dal patriarca ecumenico
di
Costantinopoli,
Bartolomeo.
Loccasione stata la celebrazione
dei riti della domenica delle Palme,
in cui il ricordo dellentrata trionfale
di Cristo a Gerusalemme, ha sottolineato Bartolomeo, preannuncia il
trionfo dellamore sullodio, della
verit sulla menzogna e della vita
oltre la morte.
Il patriarca ortodosso ricorda, innanzitutto, come la Santa madre e
grande Chiesa di Cristo di Costantinopoli guarda alla gente della nazione Ucraina come ai suoi preziosi
figli e figlie, nati dalle acque battesimali del fiume Dnepr. Proprio per
questo, la sede di Costantinopoli
ben consapevole delle difficili sfide
che il popolo ucraino si trova oggi
ad affrontare, cos come riconosce
le profonde cicatrici e le ferite aperte dallHolodomor, dalle guerre
Omelia di Cirillo
Tempo
di unit
MOSCA, 15. Viviamo in un periodo difficile. Dobbiamo essere
prudenti e amorevoli, in grado di
distinguere tra gli spiriti del tempo. Dobbiamo essere molto forti
nella fede e consapevoli della necessit di mantenere lunit della
Chiesa: lo ha detto il patriarca
di Mosca, Cirillo, nella Divina liturgia pronunciata nella cattedrale di Cristo Salvatore in occasione della domenica delle Palme.
Dobbiamo educare il nostro
gregge a superare le tentazioni di
questo mondo. E c bisogno
non solo di conoscenze ed esperienze ma anche e soprattutto di
spiritualit personale e di una
fede profonda, ha concluso il
primate della Chiesa ortodossa
russa.
Attesa di pace
per la Terra Santa
GERUSALEMME, 15. una Settimana
santa
particolarmente
segnata
dallattesa per la visita di Papa
Francesco quella che in queste ore
sta vivendo la comunit cristiana di
Terra Santa. Circa ventimila fedeli,
molti dei quali pellegrini provenienti dalle pi diverse regioni del pianeta, hanno partecipato domenica
scorsa alla tradizionale processione
delle Palme, un rito che come ricorda il sito del patriarcato di Gerusalemme dei Latini antichi manoscritti testimoniano avvenire nella
citt santa sin dal IV secolo dellera
cristiana. Diciassette secoli dopo, la
tradizione pi viva che mai e la
comunit cristiana soprattutto
quella cattolica di rito latino ne
ha fatto un appuntamento irrinunciabile per entrare nella settimana
che prelude alla Pasqua di resurrezione. Il corteo si snodato dal
santuario di Btfage alla chiesa di
Governatorato
della Citt del Vaticano
Ufficio delle poste e del telegrafo
Riconciliazione
per il Myanmar
YANGON, 15. I cristiani, insieme a
tutti gli uomini di buona volont
in Myanmar, sono chiamati a farsi
promotori di riconciliazione.
quanto afferma nel suo messaggio
per la Pasqua larcivescovo di Yangon, Charles Maung Bo, ricordando che Cristo, riconciliando a s
il mondo, ci ha dato il ministero
della riconciliazione. Dio era in
Cristo e attraverso di Lui ha abbracciato il mondo intero. Il presule, in particolare, afferma come
il mistero pasquale irrompe come
unalba intrisa di speranza. Anche
la notte pi lunga finisce con lalba. Ogni sofferenza umana ha un
termine. Celebriamo la speranza
che vive nel tempo pasquale: la vita non una vuota illusione, ma
Cristo la vita. Questo annuncio, annota larcivescovo, risuona
ancora pi forte per il Myanmar,
che stato per 50 lunghi anni,
una nazione crocifissa, inchiodata
a una croce di sofferenza, ingiustizia e oppressione.
Nel messaggio il presule cita i
punti che offrono speranza, come
la nuova stagione democratica, la
libert di opinione e di espressione, lapertura alla societ civile,
definendoli segni della risurrezione. Infatti, speriamo e preghiamo che non si tratti di una falsa
alba, auspica, notando nuovi
chiodi che perforano oggi la nazione: il land grabbing (laccaparramento dei terreni); lodio religioso
alimentato da movimenti estremisti; le conseguenze negative di
uneconomia neoliberista; il perdurare del conflitto nelle minoranze
etniche. Per evitare che quella
odierna si tramuti in una falsa
Pasqua, la chiave il cammino
di riconciliazione che larcivescovo auspica inizi nel cuore di ogni
cittadino. Il messaggio della Pasqua 2014, che coincide con la festa tradizionale buddista del Thingyan (Festival dellacqua), che
tutti sono rinati come fratelli e
sorelle. In particolare, per il pre-
CELSA AURORA
RODRGUEZ
ed vicino con grande affetto alla signora Ilaria e a tutti i familiari, ai quali assicura il ricordo nella preghiera.
Citt del Vaticano, 15 aprile 2014
LOSSERVATORE ROMANO
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Lutto nellepiscopato
Monsignor Robert-Casimir Tonyui
Messan Dosseh-Anyron, arcivescovo
emerito di Lom, in Togo, morto
verso le 6 del mattino di marted 15
aprile a Hirson, nella diocesi francese di Soissons.
Il compianto presule era nato in
Vogan, arcidiocesi di Lom, il 13 ottobre 1925 ed era stato ordinato sacerdote il 21 dicembre 1951. Eletto a
Lom il 10 marzo 1962, aveva ricevuto lordinazione episcopale il successivo 10 giugno e aveva partecipato al
concilio Vaticano II. Il 13 febbraio
1992 aveva rinunciato al governo pastorale dellarcidiocesi.
se non possiamo tuttavia dimenticare che la maggior parte degli uomini e delle donne del nostro tempo
vivono una quotidiana precariet,
con conseguenze funeste (Evangelii
gaudium, 52). Tuttavia questo progresso materiale non ha portato a
una maggiore felicit delluomo. Aumentano alcune patologie e il timore
e la disperazione si impadroniscono
del cuore di tante persone, persino
nei cosiddetti Paesi ricchi. La gioia
di vivere frequentemente si spegne e
cresce il disorientamento e la confusione sul senso della vita umana che
porta spesso allingiustizia, alla
mancanza di rispetto verso il prossimo, che genera la violenza.
Il sistema economico attuale comporta non soltanto il fenomeno dello sfruttamento e delloppressione
senza eccettuare i bambini ma di
qualcosa di nuovo: lesclusione. Gli
esclusi non sono solo sfruttati ma
anche rifiutati, avanzi. Allorigine
La Sindone
vista dai giovani
TORINO, 15. I tratti dellUomo della
Sindone, la scritta Sindone 2015
e il testo del motto, lAmore pi
grande su uno sfondo costituito
da variazioni di colore che ricordano il tessuto sindonico, mentre la
disposizione di testo e colori nello
spazio suggerisce limmagine della
croce. Sono questi gli elementi del
logo per lostensione in programma
a Torino dal 19 aprile al 24 giugno
del prossimo anno. Presentato dal
custode del lino, larcivescovo di
Torino, Cesare Nosiglia, il logo
stato ideato da un gruppo di giovani torinesi ed elaborato, gratuitamente, dallagenzia pubblicitaria
Armando Testa.
Il logo che servir da segno e
da guida per la linea grafica
dellesposizione del sacro telo, accompagnando tutte le produzioni,
come manifesti e cartelloni stato presentato nei giorni scorsi in
occasione della festa diocesana della giovent. Una cornice non casuale, perch sono stati proprio i
giovani gli artefici dello stesso logo.
Monsignor Nosiglia aveva infatti
lanciato la proposta che fossero i
giovani a ideare la linea grafica
dellostensione. Lintenzione era
quella di unire la creativit giovani-
In Colombia
a scuola di pace
e di perdono
MEDELLN, 15. Un contributo alla riconciliazione e alla pace del
Paese. il senso delliniziativa
della Chiesa nei quartieri interessati dal fenomeno delle bande
criminali. Circa 70 giovani coinvolti nella guerra fra bande, o a
rischio di entrare in gruppi armati illegali, ora hanno una possibilit in pi per cambiare strada. Sono state aperte, infatti
riferisce lagenzia Fides nel comune di Medelln e nella citt di
Bello le prime due Scuole di
perdono e riconciliazione. I
giovani stanno scommettendo su
un processo di ridefinizione del
proprio progetto di vita, senza
violenza. Stanno cercando di superare anche quegli eventi dolorosi o traumatici che fanno parte
della loro esperienza, spiega
Magali Taborda Uribe, coordinatrice del progetto.
LOSSERVATORE ROMANO
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Attivit riabilitativa
nel centro
di Santa Maria della Speranza
Visita
di Papa Francesco
alla Segreteria
di Stato
Con un gesto gentile e delicato,
nella mattinata del 15 aprile, Papa
Francesco ha voluto recarsi in visita agli uffici della Segreteria di
Stato, per portare i suoi auguri
di Pasqua a officiali e dipendenti.
Accompagnato dagli arcivescovi
Angelo Becciu, sostituto, e Dominique Mamberti, segretario per
i Rapporti con gli Stati, il Pontefice ha salutato ciascuno personalmente ringraziando per il lavoro svolto ogni giorno al servizio della Santa Sede.
Commentando il brano del Vangelo di Marco proclamato alla liturgia della Parola, il cardinale Parolin
ha unito nella medesima testimonianza damore i cristiani che oggi
non fuggono alla derisione e alla
prospettiva di morte cui li espone la
loro fedelt a Dio, e lo stesso Cristo
che sopportava, per amore del Padre, la derisione di quanti sfilavano
sotto la sua croce. La preghiera
odierna spiega ne racchiude la
memoria viva, perch sia viva la loro
eredit. Questa eredit sgorga da vite spesso umili e fragili, ma impastate di amore.
Poi ha citato Benedetto XVI pellegrino presso la basilica di San Bartolomeo allIsola Tiberina, memoriale dei testimoni della fede del XX
e del XXI secolo, il quale l8 aprile
2008 si chiedeva: Perch questi nostri fratelli martiri non hanno cercato di salvare a tutti i costi il bene
insostituibile della vita? Perch hanno continuato a servire la Chiesa,
nonostante gravi minacce e intimidazioni?. Una domanda, ha ricordato ancora il segretario di Stato, risuonata nel magistero di Giovanni
Paolo II e nella sua stessa vita:
Spesso ricordava che il suo sacerdozio fin dalle sue origini, si
iscritto nel grande sacrificio di tanti
uomini e di tante donne della mia
generazione. E aggiungeva: I testimoni della fede non hanno considerato il proprio tornaconto, il proprio benessere, la propria sopravvivenza come valori pi grandi della
fedelt al Vangelo. Pur nella loro
debolezza, essi hanno opposto strenua resistenza al male. Nella loro
fragilit rifulsa la forza della fede
e della grazia del Signore. Questa
forza, ha commentato il cardinale,
attraversa le nostre Chiese e le nostre comunit cristiane. Sono cattolici, ma anche ortodossi, evangelici,
anglicani e ci invitano allunit.
Ed una forza che il mondo
non conosce e che paradossalmente
si manifesta nella sconfitta e
nellumiliazione di quanti soffrono a
causa del Vangelo. Infatti in tanti
ha notato ancora il porporato
sono stati sacrificati per il loro rifiu-
Possesso
cardinalizio
Nella domenica delle Palme di trentanni fa, il 15 aprile 1984, Giovanni
Paolo II celebrava in piazza San Pietro con centinaia di migliaia di giovani giunti da diversi Paesi del mondo la conclusione del giubileo internazionale della giovent nellanno santo straordinario della redenzione.
Quellavvenimento stato una sorta di prologo delle gmg, che furono
istituite lanno seguente da Papa Wojtya e presero il via nel 1986. Riproponiamo la dedica autografa scritta da Giovanni Paolo II per il libretto
realizzato nella circostanza dallUfficio delle Celebrazioni Liturgiche del
Sommo Pontefice.
Il grembiule
del servizio
di MARIO PONZI
Nel quinto anniversario della beatificazione di don Carlo Gnocchi,
accogliere Papa Francesco in uno
dei centri della fondazione dedicata
al padre dei mutilatini occasione
di grande festa, motivo di gioioso
orgoglio e autorevole spinta per tornare a riflettere sul senso pi autentico del proprio operare accanto alle
persone pi fragili e al servizio della
vita. Lo sottolinea monsignor Angelo Bazzari terzo successore del
beato don Gnocchi e da un ventennio alla guida dellopera commentando in questa intervista al nostro
giornale la scelta del Pontefice di
celebrare la messa in cena Domini
del gioved santo presso il centro
Santa Maria della Provvidenza,
della fondazione Don Gnocchi, a
Roma.
Come nata lidea di invitare il Pontefice a rinnovare il gesto della lavan-
cora
impressa
nella
memoria
ludienza concessaci da Benedetto
XVI nel marzo 2010, nella basilica di
San Pietro, quale momento di ringraziamento per la beatificazione di
don Gnocchi e la consegna della
sua reliquia al Santo Padre. Le impegnative e stimolanti parole dei
successori di Pietro definiscono o
configurano don Gnocchi seminatore di speranza, genio della carit, maestro di vita, modello da
imitare: sono giacimenti di un patrimonio ideale e bussola di orientamento per il futuro.
Tutti i cristiani sono chiamati a prendersi cura dei pi fragili della terra,
ha scritto Papa Francesco nellesortazione apostolica Evangelii gaudium.
E don Gnocchi andato perfino
oltre questa pur lodevole e provvidenziale opera di assistenza e di cura. Ha sognato e operato per restaurare la persona umana, per rifare
luomo ferito e denudato dal dolo-
XII
Nomine
episcopali
Le nomine di oggi riguardano la
Chiesa in Nigeria e in Uganda.
Peter Kayode
Odetoyinbo, vescovo
di Abeokuta (Nigeria)
Nato il 28 gennaio 1964 a Ibadan, dopo aver frequentato le
scuole locali entrato nel seminario maggiore dellarcidiocesi,
per gli studi di filosofia e teologia. Ordinato sacerdote il 7 ottobre 1989 per il clero di Ibadan,
stato vicario parrocchiale (19891992), vice direttore del programma Renew Process dellarcidiocesi (1990-1996), docente in seminario minore e incaricato delle parrocchie di Saint Patrick e Saint
Ignatius of Loyola (1992-1996).
Dopo gli studi per la licenza e il
dottorato in storia della Chiesa
alla Pontificia Universit Gregoriana (1996-2000), rientrato in
patria. Dal 2001 sacerdote residente nella cattedrale Saint Marys di Ibadan, parroco dellAssunzione a Bodija e docente di
storia della Chiesa al seminario
Saints Peter and Paul. Dal 2003
insegna la stessa materia anche al
Dominican Institute. Dal 2002 al
2007 stato presidente dellIbadan archdiocesan Priests Association, e dal 2002 al 2008 segretario del Diocesan Priests of All
Yorubaland. Dal 2009 vicario
generale di Ibadan.