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LOSSERVATORE ROMANO
GIORNALE QUOTIDIANO

Unicuique suum
Anno CLIV n. 141 (46.683)

POLITICO RELIGIOSO
Non praevalebunt

Citt del Vaticano

luned-marted 23-24 giugno 2014

A Marina di Sibari il Papa ribadisce che i mafiosi sono fuori dalla comunione con Dio

No a chi adora il male


E allAngelus rinnova la sua ferma condanna contro ogni forma di tortura
Quando alladorazione del Signore si sostituisce ladorazione del denaro, si apre la strada al peccato,
allinteresse personale e alla sopraffazione; quando non si adora Dio,
il Signore, si diventa adoratori del
male, come lo sono coloro i quali
vivono di malaffare e di violenza.
Ma chi segue questa strada di male come sono i mafiosi non sono in
comunione con Dio: sono scomunicati. Pesanti come un macigno le
parole usate da Papa Francesco sabato pomeriggio, 21 giugno, durante la messa a Marina di Sibari.
La ndrangheta, ha detto, adorazione del male e disprezzo del
bene comune. Ed questo male
che va combattuto. Altrimenti sar
difficile dare risposte ai giovani bisognosi di riscatto e di speranza. Il
Pontefice ha coniugato la riflessione sulle letture liturgiche con la
realt quotidiana. Ha ricordato la
ricorrenza della solennit del Corpus Domini, il sacramento dellaltare. Ed proprio per questo convincimento di fede che noi ha
aggiunto rinunciamo a satana e a
tutte le sue seduzioni; rinunciamo
agli idoli del denaro, della vanit,
dellorgoglio, del potere, della violenza. Noi cristiani non vogliamo
adorare niente e nessuno in questo
mondo se non Ges Cristo, che
presente nella santa Eucaristia.

Papa Francesco invita alla preghiera per le comunit cristiane del Medio oriente mentre continuano a giungere notizie di efferate violenze

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Barbarie in Iraq
BAGHDAD, 23. Sta assumendo sempre pi i connotati di una vera barbarie loffensiva dei miliziani jihadisti in Iraq. Notizie di efferate brutalit si susseguono giorno dopo giorno, senza che nessuno riesca, almeno
per il momento, ad arginare londata
di violenza. Questa mattina, Qassem
Atta, portavoce per gli affari di sicurezza del premier Nuri Al Maliki, ha
reso noto che centinaia di soldati sono stati decapitati e impiccati a Salahaddin, Ninive, Dilaya, Kirkuk e
nelle altre zone controllate dai jihadisti dello Stato Islamico dellIraq e
del Levante.
Ieri sulle atrocit commesse dai
qaedisti aveva posto laccento il ministro iracheno per i Diritti umani,
Mohammed Shi Al Sudani. In
unintervista diffusa dallemittente Al
Iraqiya, il ministro ha denunciato
abusi su alcune donne cristiane. Al
Suani ha parlato di sequestri e stupri
commessi dai miliziani. Questa barbarie, ha sottolineato, si sta traducendo in una catastrofe umanitaria,
visto che sono pi di novecentomila
le persone che, finora, hanno dovuto
abbandonare le proprie abitazioni
per sfuggire alle violenze.
Larcivescovo di Mossul dei Caldei, Yohanna Petros Moshe, citato
dalle agenzie di stampa, ha inoltre
denunciato latto sacrilego compiuto
dai miliziani che hanno abbattuto la
statua della Vergine nel cortile della
chiesa dellImmacolata. Proprio questa mattina Papa Francesco, attraverso un tweet, ha invitato alla preghiera per le comunit cristiane del
Medio Oriente, perch continuino a
vivere l dove il cristianesimo ha le
sue origini.
A Baghdad intanto giunto questa mattina il segretario di Stato statunitense, John Kerry. Una visita, indicano
fonti
diplomatiche
di
Washington, che mira a fare il punto
su una situazione che rischia di diventare sempre pi critica. Il capo
della diplomazia statunitense ha incontrato il premier iracheno Nouri
Al Maliki, sempre pi sotto pressione, dopo che la massima autorit religiosa sciita, Ali Al Sistani, ha chiesto la formazione di un nuovo Governo.
Ieri Kerry si era recato al Cairo e
nelloccasione aveva dichiarato che
Washington non responsabile

tattico ma certo che fino a questo


momento la mancanza di un adeguato contenimento da parte delle
forze locali ha fatto s che i qaedisti
abbiano potuto conquistare, senza
fatica, localit di importanza strategica. Intanto le autorit giordane
hanno comunicato di aver blindato le frontiere con lIraq: in queste
ore sono state schierate unit militari
per garantire la sicurezza del territorio evitando che i guerriglieri entrino
nel Paese. E ieri il presidente statunitense, Barack Obama, ha posto
laccento proprio sul fatto che
lavanzata dei qaedisti rappresenta
una seria minaccia non solo per
lIraq ma anche per le altre Nazioni
della regione. Gli Stati Uniti, ha sottolineato, non saranno in grado da
soli di affrontare la sfida globale
costituita dallestremismo. Dovremo avere una strategia pi coordinata con i partner locali ha affermato
Obama.

dei combattimenti che stanno insanguinando lIraq e, allo stesso tempo,


aveva chiesto alle autorit irachene
di superare le divisioni settarie. Il segretario di Stato aveva quindi auspicato che il popolo iracheno trovi
presto una leadership in grado di
rappresentarlo adeguatamente, sottolineando che non spetta a
Washington scegliere chi debba governare a Baghdad.
Nella giornata di ieri i miliziani
hanno conquistato alcune localit
lungo la frontiera con Giordania e
Siria e consolidato il predominio
nella provincia occidentale di Al Anbar. A Rawa e ad Ana i qaedisti
hanno ucciso a sangue freddo ventuno civili, vertici dellamministrazione
delle due citt. Lungo la frontiera
con la Siria i miliziani hanno posto
sotto il loro controllo Qaim e Al
Waleed. Questa progressiva avanzata
stata anche favorita dal ripiegamento dei soldati governativi. Fonti
dellesercito hanno parlato di ritiro

NOSTRE
INFORMAZIONI

Fortunatus Nwachukwu,
Arcivescovo titolare di Acquaviva, Nunzio Apostolico in
Nicaragua;
Vincenzo Paglia, Presidente del Pontificio Consiglio
per la Famiglia.

Macerie a Ramadi (Reuters)

Da soli allo sbaraglio


Messico verso gli Stati Uniti. Un
afflusso
cresciuto
notevolmente
nellultimo anno, e che il presidente
Barack Obama ha definito una vera crisi umanitaria. La Casa Bianca

PAGINE 7

Il Santo Padre ha ricevuto


questa mattina in udienza le
Loro Eccellenze Reverendissime i Monsignori:

Migliaia di bambini attraversano la frontiera tra Messico e Stati Uniti

WASHINGTON, 23. Da soli allo sbaraglio alla ricerca di una vita migliore: questa la condizione di migliaia di bambini, anche molto piccoli, che attraversano il confine dal

Forse, ha riconosciuto Papa Francesco, non sempre ci rendiamo conto fino in fondo di ci che significa
questo, di quali conseguenze ha, o
dovrebbe avere, questa nostra professione di fede. E in proposito ha
parlato della tenerezza di Ges, del
suo amore tanto delicato, tanto
fraterno, tanto puro. E ha concluso con un rinnovato invito rivolto
ai giovani soprattutto: quello a non
lasciarsi rubare la speranza e a non
cedere al male, alle ingiustizie, alla
violenza.
E di violenza ha parlato anche
allindomani, durante il consueto
appuntamento con i fedeli in piazza
San Pietro per la recita dellAngelus. Dopo la riflessione iniziale dedicata allamore smisurato di Dio
per luomo, il vescovo di Roma ha
ricordato che il 26 giugno prossimo
ricorre la giornata delle Nazioni
Unite per le vittime della tortura,
ribadendo la ferma condanna di
ogni forma di tortura e invitando
i cristiani a impegnarsi per collaborare alla sua abolizione e per
sostenere le vittime e i loro familiari. Torturare le persone ha concluso un peccato mortale! Un
peccato molto grave!.

sta cercando di fronteggiare il fenomeno con il lancio di nuovi provvedimenti per regolamentare limmigrazione e contrastare la tratta di
esseri umani.
Non si pu mandare indietro un
bambino se non c nessuno ad accoglierlo ha spiegato il vice presidente Joe Biden, durante un incontro in Guatemala con alcuni leader
dellAmerica centrale ma noi crediamo, e siamo tutti daccordo, che
sia necessario affidarli ai genitori
nei Paesi di provenienza. Sul problema della gestione del flusso dei
migranti intervenuto anche Alejandro Mayorkas, vice segretario alla sicurezza nazionale: Stiamo aumentando le risorse per rafforzare la
nostra capacit di fermare individui
e adulti con bambini per affidarli al
sistema dei tribunali dellimmigra-

zione. La nuova ricetta della Casa


Bianca prevede, tra laltro, il dislocamento di giudici nelle aree di
confine per velocizzare lesame delle
pratiche di richiesta di asilo.Sono
previsti anche braccialetti elettronici
per monitorare la situazione dei casi
pi delicati, ovvero per controllare
che chi viene rilasciato non tenti di
scappare dai centri di accoglienza.
La
gravit
della
situazione
dellimmigrazione negli Stati Uniti
confermata anche da recenti fatti
di cronaca: una fossa comune di
immigrati stata scoperta due giorni fa in un cimitero del Texas
meridionale. Una quipe di antropologi della Baylor University ha
annunciato il ritrovamento. I resti
dei migranti sono venuti alla luce
nel Sacred Heart Burial Park di
Falfurrias.

Il Santo Padre ha ricevuto


questa mattina in udienza Sua
Eccellenza
Reverendissima
Monsignor Ricardo Blzquez
Prez, Arcivescovo di Valladolid, Presidente della Conferenza Episcopale Spagnola,
con il Vice Presidente, Sua
Eccellenza
Reverendissima
Monsignor Carlos Osoro Sierra, Arcivescovo di Valencia, e
con il Segretario Generale, il
Reverendo Jos Maria Gil Tamayo.
Il Santo Padre ha ricevuto
questa mattina in udienza Fratel Enzo Bianchi, Priore del
Monastero di Bose.
Il Santo Padre ha ricevuto
questa mattina in udienza Sua
Eccellenza il Signor Horst
Seehofer, Ministro Presidente
dello Stato Libero di Baviera,
e Seguito.

Frida Kahlo in mostra


alle Scuderie del Quirinale

Saper dire grazie


GIULIA GALEOTTI

A PAGINA

LOSSERVATORE ROMANO

pagina 2

Il capo dello Stato ucraino illustra alla Nazione il suo piano di pace

A Washington una squadra di negoziatori

Poroshenko apre ai negoziati


e Putin sostiene liniziativa

Buenos Aires
cerca una soluzione
sul debito

KIEV, 23. Poroshenko tende cautamente la mano ai separatisti filo-russi dellest dellUcraina, Putin gli risponde e, in maniera altrettanto cauta, apre alliniziativa. Qualcosa dunque sembra muoversi allindomani
della diffusione dellarticolato piano
di pace offerto dal presidente ucraino che sembrava essere caduto nel
vuoto e mentre si continua a combattere nelle regioni del Donbass
In un intervento alla televisione in
cui ha illustrato alla Nazione i quindici punti del suo piano (che comprende anche il riconoscimento della
lingua russa) il presidente Poroshenko ha dichiarato: Punti di vista diametralmente opposti non rappresentano una barriera ai negoziati. Per
poi aggiungere: Sono pronto a discutere con coloro che si sono smarriti, che erroneamente hanno adottato posizioni separatiste. Tranne, naturalmente, con coloro che sono stati
coinvolti in atti di terrorismo, omicidio o tortura. Il presidente ucraino
ha anche voluto chiarire che arrivare
a una soluzione politica del conflitto
la sua priorit, mettendo tuttavia
in guardia chi volesse usare i negoziati per temporeggiare che esiste
anche un dettagliato piano alternativo.
Poche ore dopo la risposta del
Cremlino. Bisogna avviare un dialogo approfondito e sostanziale, ha
risposto Vladimir Putin, anchegli in
televisione. importante che il dialogo fra le parti in conflitto in
Ucraina sia basato su un piano di
pace. Una sponda, quella del Cremlino, che sembra di fatto sdoganare il piano di Poroshenko. Piano
che, nelle parole di Putin va appoggiato per intero, purch accompagnato da una effettiva cessazione
delle ostilit, cio delloffensiva militare ucraina sui territori di Lugansk
e Donetsk, che pure stata nominalmente sospesa da Kiev.
Il dialogo sulla crisi ucraina stato sollecitato dal presidente francese,
Franois Hollande, e dal cancelliere
tedesco, Angela Merkel, che hanno
chiesto a Putin di promuovere la ripresa dei negoziati e hanno invitato
le parti coinvolte a cessare le ostilit.
Ieri sera arrivato anche il plauso
del segretario generale dellO nu,
Ban Ki-moon, che si congratulato

Unarma e un fiore nelle mani di un miliziano separatista (LaPresse/Ap)

con il presidente ucraino per lofferta di dialogo esprimendo la speranza che il piano riduca la violenza e
le tensioni nellest dellUcraina.
E i capi delle diplomazie di Mosca e Berlino, Serghiei Lavrov e
Frank-Walter Steinmeier, ieri sera in
una conversazione telefonica, hanno
convenuto sulla necessit di un ces-

PRISTINA, 23. Torna molto alta la


tensione in Kosovo. Il comandante
della Kfor (la forza della Nato nel
Paese balcanico), il generale italiano
Salvatore Farina, ha lanciato un appello alla calma e al dialogo dopo
gli scontri del pomeriggio di ieri a
Kosovska Mitrovica tra manifestanti
kosovari di etnia albanese e la poli-

rie dice il documento di Van


Rompuy riforme strutturali per
unUnione che deve proseguire sulla
strada della ripresa. Nel testo si
esprime la necessit di applicare il
Patto di stabilit con i margini di
flessibilit richiesti dalle condizioni
in cui si trovano i singoli Paesi. A
tal proposito, il segretario di Stato
francese per gli affari europei, Harlem Dsir, ha dichiarato: LUnione
europea dovrebbe utilizzare tutti i
margini del patto di stabilit per
rendere loccupazione giovanile una
priorit assoluta.
Sulla questione dei conti pubblici
e dellausterit, come si legge nelle
anticipazioni del documento di Van
Rompuy, si punta allintroduzione
di un sistema premiale per i Paesi
impegnati in riforme che riescano ad
arginare la spesa pubblica e ad abbassare il deficit.
Un altro capitolo del documento
riguarda lenergia, con lidea di arrivare a una vera politica comune.
Van Rompuy avrebbe sottolineato,
parlando con altri leader dellUe,
lesigenza da parte di Bruxelles di
mantenere la leadership nella lotta
contro i cambiamenti climatici.
Un importante dossier sul quale il
confronto ancora aperto quello
dellimmigrazione. Diversi Paesi
chiedono una svolta nella gestione
dei flussi migratori e maggiore assistenza diretta di Bruxelles nelle aree
pi coinvolte.

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Non praevalebunt

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Nella dichiarazione unilaterale di


cessate il fuoco dei giorni scorsi, infatti, era previsto che le forze di
Kiev avrebbero risposto se attaccate.
Ma nel campo dei separatisti, molti
non sembrano disposti a cedere le
armi o ad allontanarsi dal teatro di
guerra contro le forze del Governo
ucraino.

a questi ultimi, stabilendo che Buenos Aires non potr pagare gli oneri sul nuovo debito a nessun creditore se prima non rispetter anche i
debiti nei confronti dei creditori
dissidenti, perch altrimenti violerebbe i suoi obblighi di uguale
trattamento degli investitori.
Sulla questione intervenuto il
presidente della Commissione per
la pastorale sociale della Conferenza episcopale argentina, il vescovo
Jorge Lozano, il quale ha ricordato
che il capitale economico non deve orientarsi verso la speculazione
finanziaria, ma deve creare posti di
lavoro dignitosi.

Torna a salire
la tensione nel nord del Kosovo

LUnione europea decide


il suo futuro
BRUXELLES, 23. una settimana decisiva quella che si apre oggi per il
futuro dellEuropa e del suo centro
decisionale fondamentale: la Commissione. Mentre oggi si tiene a
Bruxelles un vertice tra i ministri degli Esteri dellUnione, lappuntamento pi importante e anche
quello pi atteso si terr, sempre
nella capitale belga, gioved e venerd. Una due giorni in cui le cancellerie dei Ventotto dovranno confrontarsi non solo sul nome del prossimo
presidente della Commissione, ma
anche sulle linee strategiche che lorgano esecutivo dellUe dovr seguire
nei prossimi anni.
Crescita, competitivit, lavoro e
un sistema che premi i Paesi
dellunione impegnati in riforme
strutturali: sono questi alcuni dei
punti centrali del programma che
dovrebbe essere presentato gioved
da Herman Van Rompuy, attuale
presidente del Consiglio europeo. Il
documento dicono i commentatori rappresenter la base su cui il
candidato al ruolo di leader della
Commissione dovr ottenere la fiducia del Parlamento europeo, una
volta ottenuto lincarico del Consiglio. Marted la bozza sar sottoposta agli sherpa delle diverse cancellerie per la definizione e approvazione. Il lavoro e la crisi occupazionale
sono lemergenza centrale cui la
prossima Commissione dovr far
fronte: a tal proposito sono necessa-

sate il fuoco duraturo per avviare un


dialogo tra le autorit di Kiev e i separatisti.
Ma mentre la diplomazia avvia il
disgelo, sul terreno il conflitto continua anche in queste ore. I corazzati
ucraini hanno fatto uso incessante
dellartiglieria per respingere gli attacchi nemici.

BUENOS AIRES, 23. Il Governo argentino al lavoro per trovare una


soluzione che eviti il fallimento per
insolvenza. La presidente Cristina
Fernndez ha incontrato ieri i suoi
consiglieri economici per valutare
le opzioni disponibili in vista
dellavvio delle trattative con i fondi di investimento che non hanno
accettato gli accordi di concambio
del 2005 e del 2010. Secondo indiscrezioni riportate dalla stampa, la
soluzione cui si sta lavorando comporterebbe lofferta di un anticipo
di 300-400 milioni di dollari per
poi pagare il resto in bond a partire dal prossimo anno. Nelle prossime ore, legali e funzionari di Buenos Aires, incluso probabilmente il
ministro dellEconomia, Alex Kicillof, arriveranno a New York per
iniziare a trattare con la giustizia
statunitense e con i rappresentanti
dei fondi coinvolti. Durante la crisi
economica del 2001, lArgentina
aveva dichiarato default su cento
miliardi di debito. Nel 2005 e nel
2010 aveva offerto ai suoi creditori
nuovi titoli scontati in cambio delle
vecchie obbligazioni: la maggior
parte degli investitori aveva accettato lo scambio, ma alcuni fondi
non avevano ceduto.
La scorsa settimana la Corte suprema statunitense ha dato ragione

Violenti scontri tra manifestanti e polizia davanti a un ponte che divide la comunit serba da quella albanese

Confronto aperto sulla nuova Commissione

GIORNALE QUOTIDIANO
Unicuique suum

luned-marted 23-24 giugno 2014

GIOVANNI MARIA VIAN


direttore responsabile

Carlo Di Cicco
vicedirettore

Piero Di Domenicantonio

zia. necessario risolvere le controversie in modo pacifico attraverso


il dialogo, la discussione democratica e plurale, il negoziato, ha detto
il generale in un comunicato diffuso
a Pristina dalla Kfor.
Una ventina di persone sono rimaste ferite nei violenti scontri
scoppiati davanti al ponte sul fiume
Ibar, che divide la citt Kosovska
Mitrovica in due settori, uno con la
popolazione serba a nord e laltro
con gli albanesi a sud. I manifestanti, oltre un migliaio, protestavano
contro la costruzione da parte dei
serbi di un giardino (denominato
parco della pace) sullaltro versante
del ponte. Il parco prende il posto
di una barricata rimossa dopo tre
anni, durante il quale il transito
stato bloccato.
Contro il giardino si era pronunciato anche il primo ministro kosovaro, Hashim Thai, secondo il quale si tratta di una nuova barricata
che continua a impedire il traffico
automobilistico lungo il ponte.
Negli scontri, nei quali la polizia ha
fatto largo uso di gas lacrimogeni,
sono state date alle fiamme anche
alcune auto della polizia kosovara e
della missione europea Eulex. Nelle
intenzioni del sindaco serbo di
Kosovska Mitrovica, Goran Raki, il
ponte sul fiume Ibar si dovrebbe attraversare unicamente a piedi.

Servizio vaticano: vaticano@ossrom.va


Servizio internazionale: internazionale@ossrom.va
Servizio culturale: cultura@ossrom.va
Servizio religioso: religione@ossrom.va

caporedattore

Gaetano Vallini

segretario di redazione

Servizio fotografico: telefono 06 698 84797, fax 06 698 84998


photo@ossrom.va www.photo.va

BRASILIA, 23. La presidente del


Brasile, Dilma Rousseff, ha ufficializzato ieri la sua candidatura
per un secondo mandato al palazzo del Planalto, in vista delle
elezioni che si terranno a ottobre. La leader del Partito dei lavoratori continua a essere in testa ai sondaggi, nonostante le
polemiche e le critiche per gli
alti costi dei campionati mondiali di calcio, a fronte di servizi
pubblici che per molti restano
carenti. tempo di andare
avanti e fare pi cambiamenti,
ha affermato Rousseff davanti
agli oltre ottocento delegati del
partito riuniti a Brasilia, che in
massa hanno sostenuto la sua
candidatura per un nuovo mandato presidenziale.
Secondo lultimo sondaggio
realizzato dallistituto Cni-Ibope, e pubblicato sul sito G1 del
gruppo Globo, Rousseff guida
la corsa elettorale con il 39 per
cento dei consensi (in crescita
del 5 per cento), seguita dal rivale socialdemocratico, il senatore Acio Neves, fermo al 21
per cento. Terza posizione per
lex governatore socialista dello
Stato di Pernambuco, Eduardo
Campo, dato al 10 per cento.

Il presidente
del Paraguay
in Giappone

Un militare dellOnu a Kosovska Mitrovica (Reuters)

Oltre trecento migranti


soccorsi nel Canale di Sicilia
ROMA, 23. Continuano senza sosta
gli sbarchi sulle coste italiane. Trecentodue migranti, soccorsi in due
diversi interventi nel Canale di Sicilia, sono giunti ieri ad Augusta sulla
nave pattugliatore Diciotti della
Guardia costiera. A bordo dellimbarcazione, anche un morto, quasi
certamente vittima di un naufragio,
recuperato al largo delle coste maltesi. Tra i migranti tutti di origine
sub sahariana e apparsi particolarmente provati dalla traversata, stando alle testimonianze riportate dalla
stampa vi erano anche quindici
donne e due minori.

Rousseff
si ricandida
al Planalto

Un primo gruppo di 106 uomini


su un gommone era stato soccorso
in mattinata dal pattugliatore, sul
quale successivamente sono stati trasbordati altri 196 profughi. Questi
ultimi erano stati raccolti poche ore
prima da un vecchio peschereccio in
legno dalla nave Libra della Marina
militare. Le forze di polizia hanno
anche identificato quattro presunti
scafisti. La Croce rossa italiana ha
intanto reso noto di aver assistito
12.399 migranti a Lampedusa e fornito 146.601 prestazioni mensili sanitarie al Centro di assistenza per richiedenti asilo di Mineo.

Segreteria di redazione
telefono 06 698 83461, 06 698 84442
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Tipografia Vaticana
Editrice LOsservatore Romano

don Sergio Pellini S.D.B.


direttore generale

Michle Lridon
alla guida
della France Presse
PARIGI, 23. Sar Michle Lridon
la prima donna a dirigere lagenzia di stampa France Presse. Sostituir Philippe Massonnet, che
lascer le sue funzioni a fine luglio per motivi personali. In
precedenza Lridon ha guidato
per cinque anni lufficio della
France Presse a Roma.
Al nuovo direttore LO sservatore Romano rivolge gli auguri
pi cordiali di buon lavoro.

Tariffe di abbonamento
Vaticano e Italia: semestrale 99; annuale 198
Europa: 410; $ 605
Africa, Asia, America Latina: 450; $ 665
America Nord, Oceania: 500; $ 740
Abbonamenti e diffusione (dalle 8 alle 15.30):
telefono 06 698 99480, 06 698 99483
fax 06 69885164, 06 698 82818,
info@ossrom.va diffusione@ossrom.va
Necrologie: telefono 06 698 83461, fax 06 698 83675

TOKYO, 23. Il presidente del Paraguay, Horacio Cartes, a Tokyo per rilanciare la cooperazione e le relazioni bilaterali con il
Giappone. Previsti una serie di
colloqui con limperatore Akihito, il primo ministro, Shinzo
Abe, e con i rappresentanti delle
imprese. Si tratta della prima visita ufficiale in Giappone di
Cartes, che accompagnato dai
ministri degli Esteri, Eladio Loizaga, delle Finanze, Germn
Rojas, e dell'Industria e del
Commercio, Gustavo Leite.
Lagenda del presidente inizia
oggi con la firma di un contratto di finanziamento da 176 milioni dollari per la costruzione
di una strada asfaltata nel sudest del Paese sudamericano, vicino al confine con lArgentina.
Domani Cartes si incontrer
con gli ambasciatori in Giappone del Grulac, il gruppo che riunisce i ventuno Paesi dellAmerica e dei Caraibi. Mercoled pomeriggio avr invece luogo latto pi importante della visita, il
vertice con Abe, dove prevista
la firma di due accordi per finanziare sistemi di approvvigionamento idrico in Paraguay e
per lacquisizione di produzioni
audiovisive giapponesi.

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Ivan Ranza, direttore generale
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Ospedale Pediatrico Bambino Ges
Banca Carige
Societ Cattolica di Assicurazione
Credito Valtellinese

LOSSERVATORE ROMANO

luned-marted 23-24 giugno 2014

pagina 3

Quaranta civili uccisi dai miliziani di Boko Haram

Ottanta morti in attacchi dellaviazione del Kenya

Popolazione della Nigeria


senza difesa

Bombardate basi di al Shabaab

ABUJA, 23. Le milizie di Boko Haram hanno di nuovo colpito ieri nel
distretto di Chibok la cittadina dello Stato nordorientale nigeriano del
Borno, dove a met aprile rapirono
oltre duecento studentesse di cui
non si hanno ancora notizie certe,
nonostante laiuto offerto da diversi
Paesi per la loro ricerca. Nellassalto
di ieri ai villaggi di Chuha e Korongilim, il gruppo islamista ha ucciso
oltre quaranta persone, compresi
molti minori, e ha dato alle fiamme
numerose abitazioni.
Secondo il racconto dei testimoni
citati dalla stampa locale, gli abitan-

Mohamed Ould
Abdel Aziz
rieletto presidente
della Mauritania
NOUAKCHOTT, 23. Mohamed
Ould Abdel Aziz stato confermato presidente della Mauritania
con l81,89 per cento dei consensi
nelle elezioni tenute sabato, secondo i risultati ufficiali diffusi
dalla Commissione elettorale. Il
presidente ha dunque ampiamente sconfitto i quattro candidati rivali, tra i quali cera anche una
donna, Lalla Mariem Mulaye
Idriss. Quello con il risultato migliore, l8,67 per cento, stato
Birame Ould Dah Ould Abeid,
attivista impegnato nella lotta
contro la schiavit. Secondo tutti
i rapporti internazionali, la schiavit, formalmente abolita da anni
in Mauritania, di fatto tuttora
praticata diffusamente, soprattutto nellambito del lavoro domestico.
Sempre secondo la Commissione, laffluenza alle urne ha superato il 56 per cento dei circa un
milione e trecentomila elettori. Il
dato, a giudizio di molti osservatori, appare ancora pi significativo della stessa percentuale di
consensi ottenuta dal presidente
uscente. Questo non solo perch
a recarsi ai seggi stato un numero di cittadini superiore alla
media delle precedenti consultazioni in Mauritania, ma soprattutto perch le principali forze di
opposizione avevano invitato la
popolazione a boicottare un voto
che considerano una farsa.
Mohamed Ould Abdel Aziz
un ex generale che aveva assunto
il potere con un colpo di Stato
nel 2008. Lanno seguente era
stato confermato alla guida del
Paese per un quinquennio in elezioni giudicate regolari dagli osservatori internazionali, sia africani sia dei Paesi occidentali.
Questi ultimi lo considerano
un alleato, soprattutto in considerazione della lotta da lui condotta contro i gruppi armati di
matrice fondamentalista islamica
attivi nel Paese fino al 2010, anno
in cui riuscito a scacciarli.

ti dei due villaggi sarebbero stati


colti di sorpresa dallassalto. Seguendo anche in questa occasione
una tattica gi pi volte usata in
passato, i miliziani di Boko Haram
indossavano uniformi dellesercito, il
che non li ha fatti individuare subito come assalitori.
Come noto, il Borno, che di Boko Haram la principale roccaforte,
uno dei tre Stati nigeriani, con lo
Yobe e lAdamawa, nei quali oltre
un anno fa il presidente Goodluck
Jonathan ha proclamato lo stato
demergenza e ha inviato lesercito
contro il gruppo islamista, responsabile da un quinquennio di sistematiche violenze, con attacchi armati e
attentati terroristici, che hanno provocato migliaia di vittime civili.
Loperazione dellesercito, peraltro, non ha raggiunto lo scopo dichiarato n di sconfiggere Boko Haran n di migliorare la sicurezza nelle regioni del nord-est. Dallinizio
dellanno, anzi, gli attacchi di Boko
Haram si sono moltiplicati e secondo bilanci concordanti hanno gi
causato altri duemila morti tra soldati e miliziani islamisti, ma soprattutto tra i civili vittime di attentati o
incursioni come quella di ieri a
Chuha e Korongilim.
La settimana scorsa le autorit
avevano annunciato un rafforzamento del dispositivo di sicurezza nel

La scena di un attentato attribuito ad al Shabaab in unimmagine di repertorio (LaPresse/Ap)

MO GADISCIO, 23. Laviazione kenyana ha bombardato


ieri alcune basi delle milizie radicali islamiche di al Shabaab nel sud della Somalia provocando unottantina di
morti, secondo quanto riferito questa mattina dallAmisom, la missione dellUnione africana in Somalia. Lattacco stato sferrato contro i villaggi di Anole e Kuday,
nella regione meridionale del Basso Juba, gi teatro da
marzo di una nuova offensiva dellAmisom contro le
milizie di al Shabaab. Queste, originariamente espressione delle Corti islamiche che avevano governato a
Mogadiscio prima di essere costrette a lasciare il potere

dallintervento armato dellEtiopia, vennero date per


sconfitte un anno e mezzo fa, quando lAmisom le scacci anche da Chisimaio, seconda citt e secondo porto
della Somalia, che avevano controllato per anni.
Nelloffensiva su Chisimaio furono determinanti proprio
le truppe kenyane confluite nellAmisom dopo essere
gi entrate in territorio somalo per una precedente operazione autonoma. Al Shabaab, comunque, ha conservato intatta la capacit di colpire, sia con azioni di
guerriglia sia con attentati terroristici, tanto in territorio
somalo quanto allestero, soprattutto appunto in Kenya.

Centinaia di migliaia di civili in fuga

Si teme una crisi umanitaria nel Nord Waziristan

Distribuzione di cibo in un campo profughi (Afp)

Gli Stati Uniti scongelano


gli aiuti militari allEgitto
IL CAIRO, 23. Gli Stati Uniti tornano al fianco del nuovo Egitto del
presidente Abdel Fattah El Sissi,
con lo scongelamento di una prima
tranche di aiuti da 572 milioni di
dollari (420 milioni di euro) e la
fornitura di dieci elicotteri Apache
per combattere il terrorismo nella
penisola del Sinai. In visita al Cairo, il segretario di Stato, John
Kerry, ha assicurato ieri che gli
Stati Uniti saranno al fianco del
popolo egiziano nella sua lotta per
scegliersi il futuro che vuole e ha
chiesto al presidente di assicurare
le libert di riunione, di parola e di
stampa nel Paese.
El Sissi ha sottolineato il capo
della diplomazia di Washington
impegnato a rafforzare il rispetto dei diritti umani e ha anche creato unagenzia indipendente per rivedere le leggi al riguardo e allinearle agli standard internazionali.

distretto di Chibok, ma per quanto


riguarda le incursioni di ieri lintervento dei militari nigeriani sarebbe
avvenuto non prima di circa cinque
ore.
A Boko Haram viene attribuito
anche lattacco sferrato, sempre ieri,
da un attentatore suicida che si
lanciato a bordo di unautomobile
imbottita di esplosivo contro un posto di blocco dellesercito nei pressi
di Gwoza, al confine con il Camerun, uccidendo tre militari. Gwoza,
a cento chilometri a nord della capitale statale Maiduguri, stata pi
volte nelle ultime settimane obiettivo degli attentati terroristici di Boko
Haram che hanno provocato decine
di vittime civili.
Nel frattempo, nel fine settimana
la commissione dinchiesta insediata
dal Governo federale nigeriano ha
fornito dati ufficiali riguardo alle
studentesse rapite il 15 aprile dal
dormitorio del loro liceo a Chibok.
Secondo tali dati, delle 276 ragazze
sequestrate 219 sono ancora in mano
ai miliziani islamisti, mentre 57 sono
riuscite a scappare durante il trasferimento in camion o le soste. Nel
dormitorio si trovavano in tutto 395
studentesse, ma molte erano riuscite
a nascondersi in altri locali della
scuola al momento dellirruzione dei
sequestratori.

Kerry ha quindi confermato limpegno degli Stati Uniti a collaborare


con Il Cairo per realizzare le aspettative di democrazia che hanno
portato alla cacciata di Hosni
Mubarak, nel 2011. Riguardo ai
processi di massa e alle condanne
inflitte ad esponenti dei Fratelli
musulmani, il segretario di Stato ha
assicurato che El Sissi si impegnato a rivedere le leggi.
Nella notte tra venerd e sabato,
El Sissi si era incontrato con il re
dellArabia
Saudita,
Abdullah.
Lanziano sovrano non nemmeno
sceso dallaereo e il presidente egiziano andato a salutarlo allinterno del velivolo. LArabia Saudita si
fatta promotrice di una conferenza internazionale di donatori per
aiutare lEgitto a superare le difficolt economiche che stanno caratterizzando la transizione del dopo
Mubarak.

Riaperto in Libia
il terminal
petrolifero di Hariga
TRIPOLI, 23. Il Governo di Tripoli
ha annunciato la riapertura del
porto di Hariga, uno dei principali terminal petroliferi libici, ubicato sulla costa della turbolenta provincia orientale della Cirenaica.
Ieri, secondo quanto stato reso
noto dalla compagnia petrolifera
statale Noc, ha attraccato la prima
petroliera per caricare il greggio e
oggi atteso larrivo di una seconda nave cisterna. Hariga, che ha
una capacit di carico di oltre centomila barili al giorno, uno dei
porti-terminal
della
Cirenaica
bloccati dallo scorso luglio dallinsurrezione armata di gruppi separatisti. Sempre la Noc ha aggiunto
che il giacimento petrolifero di El
Feel, principale fornitore del terminale di Hariga, sta lavorando
normalmente.

ISLAMABAD, 23. Cresce di ora in ora


il numero dei civili in fuga dalle violenze dal Nord Waziristsan. Fonti
locali riferiscono che sono pi di
350.000 le persone alla ricerca di un
luogo sicuro, mentre non accennano
a placarsi i combattimenti tra le forze regolari di Islamabad e i talebani.
Da settimane lesercito ha avviato
unoffensiva su vasta scala diretta a
eliminare le sacche di resistenza
nellintera area, da dove i miliziani
lanciano attacchi sia contro obiettivi
militari sia contro quelli civili. Questa fuga di massa, hanno sottolineato fonti sanitarie locali, fa temere
linsorgere di una vera e propria crisi
umanitaria, dal momento che si stima vi siano non meno di 150.000
bambini tra gli sfollati.
Le citt dove i civili stanno trovando un temporaneo rifugio sono
principalmente Pehawar, Banu e
Kohat: il rischio, tuttavia, che in
breve tempo le strutture approntate
per dare soccorso agli sfollati si dimostrino inadeguate. Di conseguenza le autorit di Islamabad stanno
studiando in questi giorni un piano
di pi ampio respiro per far fronte a
una situazione che rischia di aggravarsi ulteriormente.
Sono pi di trentamila i soldati
che partecipano alle operazioni contro i talebani nel Nord Waziristan:
un numero che sembra destinato
presto ad aumentare se loffensiva,
indicano fonti militari, non dovesse
produrre i frutti sperati. Tra laltro si
tratta di unoffensiva che da princi-

pio il primo ministro pakistano, Nawaz Sharif, non aveva caldeggiato,


optando invece per una soluzione
diplomatica diretta a favorire colloqui di pace con i talebani. Colloqui
che per la verit erano stati recentemente avviati (in una localit segreta
nei pressi di Islamabad) ma che si
sono ben presto arenati dopo alcuni
sanguinosi attentati perpetrati dagli
stessi talebani che nel frattempo sedevano al tavolo delle trattative.
Il premier pakistano, sin da quando ha assunto il mandato, nel maggio dello scorso anno, ha dichiarato
apertamente che il dialogo con i miliziani avrebbe rivestito unimportanza prioritaria nella sua agenda politica: ci nella consapevolezza che senza un attivo coinvolgimento dellelemento talebano il processo di riconciliazione nel Paese non avrebbe
avuto fiato lungo. Ma con il passare
del tempo Sharif ha dovuto prendere atto della gi temuta inaffidabilit
dellinterlocutore. Gli attacchi compiuti, nellarco di breve tempo, a
Karachi (con strage di guardie di
frontiera) hanno contribuito a far s
che il premier rivedesse la sua strategia nei riguardi dei miliziani, sebbene anche in questi ultimi giorni Sharif abbia ribadito che lopzione negoziale non stata del tutto accantonata. Per rilanciare il ruolo del Pakistan nello scenario internazionale,
ha detto pi volte il premier, necessario che Islamabad dimostri di
saper gestire lelemento talebano: e
dunque la sfida continua.

LOnu invita
al dialogo
i candidati afghani
KABUL, 23. La missione delle Nazioni Unite in Afghanistan (Unama) ha rivolto ieri al Paese un appello al dialogo per evitare che le
spinose questioni legate al ballottaggio presidenziale portino a una
vera e propria crisi istituzionale.
LOnu si rivolto in particolare ai
due candidati, lex ministro degli
Esteri Abdullah Abdullah e lex
ministro delle Finanze, Ashraf
Ghani, esortandoli a fare uso del
massimo senso di responsabilit
riguardo al processo elettorale. Il
responsabile dellUnama, Jan Kubis, in riferimento alle accuse di
brogli formulate da Abdullah, ha
detto che un uso di social network
e media per diffondere comunicati
che accrescono le tensioni o incitano alle violenza non serve certo al buon esito del processo
elettorale attualmente in corso.
Ma il clima non sembra destinato a calmarsi. Ieri infatti i collaboratori di Abdullah, nel corso di
una conferenza stampa, hanno
presentato intercettazioni telefoniche che, a loro dire, proverebbero
lesistenza di frodi compiute a favore del rivale Ghani: una frode,
sostengono sempre i sostenitori di
Abdullah, che contemplerebbe anche la complicit di membri della
commissione elettorale indipendente, il cui portavoce, Noor
Mohammad, ha intanto assicurato
che lo scrutinio delle schede, per
quanto a ritmo lento, continua.

Come ritorsione per luccisione di un quattordicenne nel Golan

Raid israeliani in Siria


DAMASCO, 23. Laviazione israeliana
ha sferrato nella notte una serie di
raid contro postazioni dellesercito
siriano, in risposta allattacco di domenica sulle alture del Golan in cui
era rimasto ucciso un ragazzo israeliano di 14 anni, Muhammad
Karakara. Il giovane si trovava in
macchina con il padre nella zona di
Tel Hazaka, quando il mezzo stato raggiunto da un missile. Luomo,
rimasto ferito, un impiegato civile
dell'esercito israeliano addetto alla
manutenzione dei reticolati. I carri
armati israeliani di stanza sul Golan
avevano subito risposto al fuoco.
Gi ieri, fonti dell'esercito citate
dalla stampa israeliana avevano parlato di un attacco deliberato giunto
dalla Siria, annunciando una ritorsione. Un portavoce militare israeliano ha riferito questa mattina che
gli aerei israeliani hanno colpito no-

ve obiettivi, compresi un comando e


alcune postazioni dellartiglieria.
Le alture del Golan furono strappate a Damasco da Israele nella
guerra del 1967 e annesse nel 1981.
Lattacco di ieri ha segnato il pi
grave incidente lungo la linea del
cessate il fuoco con la Siria dalla fine della successiva guerra cosiddetta
del Kippur, nel 1973. Muhammad
Karakara infatti il primo cittadino
israeliano ucciso da allora nellarea,
anche se dallinizio del conflitto siriano, oltre tre anni fa, ci sono stati
altri incidenti. In particolare, a marzo quattro soldati israeliani erano rimasti feriti dallesplosione di un ordigno lungo una strada nel Golan.
Il Governo di Israele ha avvertito quello di Damasco che dovr pagare un alto prezzo per il fatto di
fornire aiuti a quanti vogliono
distruggerlo. I nemici di Israele

non si fermano davanti a nulla e


sono pronti ad attaccare civili e
persino dei bambini, ha detto il
primo ministro israeliano, Benjamin
Netanyahu, che ha telefonato al padre del quattordicenne ucciso.
Anche nel resto della Siria, intanto, nel fine settimana sono stati segnalati combattimenti che hanno visto impegnati sia reparti dellesercito sia milizie ribelli, anche in lotta
tra loro. il caso, in particolare, degli scontri che sabato hanno consentito alle milizie dello Stato islamico
dellIraq e del Levante (Isis) di assumere il controllo di un valico di
frontiera con lIraq, quello di Al
Qaim, strappandolo a insorti siriani
di diversa matrice. A giudizio di
molti osservatori, il controllo di Al
Qaim potrebbe consentire allIsis,
ora alloffensiva in Iraq, di far passare armi pesanti anche in Siria.

LOSSERVATORE ROMANO

pagina 4

luned-marted 23-24 giugno 2014

Marie al Sepolcro
(XI secolo, Sacramentario di Reichenau)

Secondo Carlo Ossola sul Sole 24 Ore

Arriva dalla Francia


il vero
Cinquecento italiano

La cultura prima della stampa

Giornali medievali
di GIANPAOLO ROMANATO
ono stati setacciati archivi e biblioteche di
mezzo mondo, in Italia,
in Europa e in America,
per costruire questo
sontuoso I libri dei patriarchi,
pubblicato a cura di Cesare Scalon per iniziativa dellIstituto Pio
Paschini di Udine e della Deputazione di Storia patria del Friuli
(Pasian di Prato, Lithostampa,
2014, pagine XV+462, euro 60). Il
volume descrive da diversi punti
di vista la cultura del Friuli medievale, illustrando i codici, cio i
libri manoscritti, che sono giunti
fino a noi e che sono legati al
mondo friulano o perch prodotti
in Friuli, o perch appartenuti a
personaggi friulani, o perch

un principato, cio uno Stato vero e proprio, noto come Patria


del Friuli. Basterebbe la basilica
di Aquileia a testimoniarne la
grandezza e limportanza. Due
grandi mostre allestite nel 1972
nel Palazzo comunale di Udine e
nel 1985 a Villa Manin di Passariano avevano esibito i manufatti
di quel glorioso passato. Ora tocca ai libri, intesi non solo come
memoria del sapere, ma come socialit, gusto del bello, trasmissione di cultura, strumento di insegnamento scolastico, alimento
di vita quotidiana.
In tredici capitoli, andiamo cos dallEvangeliario Forogiuliese,
risalente probabilmente al VI secolo, il libro pi antico conservato in Friuli, nel Museo archeologico di Cividale, qui descritto da

miniati di grandi dimensioni, che


andavano collocati nel coro delle
chiese a uso dei cantori, illustrati
sempre in maniera sontuosa.
Altre sezioni del libro sono dedicate poi ai testi destinati a uso
scolastico o universitario, spesso
trascritti da studenti friulani trasferitisi a Padova o Bologna, ma
anche in Francia e Inghilterra; alla letteratura in volgare (dalla Divina commedia a opere in friulano); ai codici riguardanti temi
scientifici o tecniche artigiane o
le forme di vita cavalleresca: rassegne medicinali, erbari, ricettari,
descrizioni di tecniche militari o

di combattimento. Lultima sezione, che fornisce il titolo allopera,


riguarda i veri e propri libri dei
principi, cio la biblioteca personale dei patriarchi, e attesta il livello intellettuale assai elevato
(da Seneca ad Agostino, da Pietro Lombardo a Cicerone, da Petrarca a Pietro Barozzi) delle
massime figure del patriarcato.
Un grande omaggio alla cultura, insomma, questo volume, ma
anche uno splendido spaccato intellettuale del glorioso patriarcato
nei secoli che precedono linvenzione della stampa.

Nel Libro dei patriarchi


confluiscono dagli archivi di mezzo mondo
una serie di manoscritti che restituiscono
i contorni intellettuali dellet di mezzo

transitati attraverso il suo territorio.


noto che la produzione libraria medievale stata in gran parte perduta. In gran parte, ma non
totalmente. Ci che si salvato,
nella sua interezza o per frammenti, sufficiente a restituirci i
contorni culturali dellet di mezzo. Non solo, ma poich i codici
erano una sorta di work in progress, dato che a margine delle
pagine sono rimaste innumerevoli
annotazioni aggiunte dai lettori,
possessori, venditori o acquirenti,
questi testi diventano un giornale
della quotidianit medievale, dal
quale possiamo ricavare notizie
sui passaggi di mano dei libri, su
chi li leggeva, chi li vendeva o li
acquistava, dove e perch si conservavano.
Il titolo del volume non deve
far pensare che qui si parli esclusivamente dei libri di propriet
dei patriarchi di Aquileia, ma solo al ruolo centrale che essi ebbero nellarco di un millennio nel
plasmare lidentit del Friuli. Il
patriarcato cess infatti di esistere
nel 1751, dopo essere stato nel
medioevo la pi vasta metropolia
ecclesiastica dEuropa e, di fatto,

Cesare Scalon, ai codici dellet


di Carlo Magno, fra i quali emerge quello attinente la storia dei
Longobardi di Paolo Diacono
pure conservato a Cividale, che
fu la base delledizione dellHistoria Langobardorum apparsa nei
Monumenta Germaniae Historica,
su cui si sofferma Laura Pani.
Troviamo poi in questo volume i
manoscritti miniati del periodo
degli Ottoni, descritti da Fabrizio
Crivello, secondo il quale nessuno dei centri dellItalia settentrionale pu competere con i manoscritti ottoniani un tempo conservati ad Aquileia. Segue una rassegna di Massimiliano Bassetti
sul libro dei libri, cio sulle
Bibbie diffuse nel patriarcato in
un arco di tempo che va dallXI
al XIV secolo. Qui larte libraria
medievale diede il meglio di s:
dalle cosiddette Bibbie atlantiche,
cio di grande formato, alle Bibbie miniaturizzate, in edizione tascabile. Segue la campionatura
dei libri liturgici e musicali dovuta alla penna di Giacomo Baroffio, mentre Federica Toniolo presenta una delle tipologie pi affascinanti e preziose della produzione libraria medievale: i corali

Epistolario del patriarca Antonio Pancera con il suo stemma (prima met del

XV

secolo)

Siamo stati abituati dalla storiografia italiana in cerca di martiri e


aguzzini, a unidea dellultimo Cinquecento tutto avvolto nelle tenebre
soffocanti di processi e Inquisizioni. Il fenomeno riguard certo
qualche lite, alle quali il De
Sanctis e di l in poi gli storici
dell'Italia Unita volle affidare un
compito redentivo, assai lontano
dalla realt storica del XVI ma anche del XIX secolo. Lo scrive Carlo
Ossola sullultimo numero di Domenica, linserto culturale del
Sole 24 Ore, facendo partire la
propria riflessione dalla lettura di
Musique et dvotion Rome la fin
de la Renaissance. Les Laudes de
lOratoire (Turnhout, Brepols, 2014,
pagine 550, euro 100) di Anne Pljus, definito dotto e luminoso,
erudito e tuttavia piano, ricco di
quella ariosa e bellissima vista, che
soprasta a tutta la Citt di Roma.
Ma questo solo uno spunto per
Ossola, secondo il quale la storiografia francese, che non aveva bisogno di quei laici santuari, ha tenuto
sempre da Bataillon a Delumeau,
da Bruno Neveu a Bernard Dompnier un atteggiamento pi libero e attento ai fenomeni sociali pi
larghi, alle espressioni collettive.
Da questo punto di vista, continua,
non un caso che la prima grande
inchiesta storica su san Filippo Neri
sia dovuta proprio a due storici
dOltralpe, a Louis Ponnelle e Louis Bordet (Saint Philippe Neri et la
socit romaine de son temps: 15151595, Parigi, 1928). E lo stesso D elumeau, continua, di questa Roma
che pur quella del Palestrina e an-

che del Tasso che volle venirvi a


morire, e poi di Bernini e Borromini, celebra appunto, in quella fine
del Cinquecento, la sua seconda
gloria (La seconde gloire de Rome.
XVe - XVIIe sicle, Paris, Perrin, 2013,
pagine 300, euro 22).
Al tempo stesso Anne Pljus
non ci offre soltanto questo inedito ritratto corale, ma sappunta con
finezza sui rapporti reciproci da

Un ritratto anonimo di san Filippo Neri

sperimentata musicologa tra testi


e partiture. Del resto, conclude,
la parola condivisa ha spesso pi
sapienza di tante pointes acres, e
questo affresco ne splendida illustrazione; ci restituisce lultimo Cinquecento quale fu: un compendio
di aspirazioni e di popolo.

Opere dallOratorio di SantO rsola

Per riscoprire una Roma cancellata


Fondato a Roma nel XV secolo dalla confraternita dei Fiorentini, lOratorio di SantOrsola si
trovava in un tratto di corso Vittorio Emanuele
II: nella sua realizzazione vennero coinvolti artisti come Girolamo Siciolante da Sermoneta,
Taddeo Zuccari e Daniele da Volterra. Fu demolito per permettere al corso di sfociare sul
Tevere e arrivare in Vaticano. uno dei monumenti inseriti nel progetto Roma Cancellata.
Erased Roma che vuole recuperare immagini
e storia di quegli edifici cancellati dalle modificazioni urbanistiche succedutesi nellurbe
tra la fine del XIX e linizio del XX secolo. Il
progetto promosso dalla basilica e dal museo
di San Giovanni dei Fiorentini in collaborazio-

ne con Ligamina (organismo non profit statunitense che si dedica alla conservazione e allo
studio del patrimonio artistico in particolare
delle chiese del centro storico di Roma) e
con il ministero italiano dei Beni e delle attivit
culturali e del turismo. Lo scomparso Oratorio
di SantOrsola il primo appuntamento di
questo progetto che si concretizza in una mostra che sar aperta dal 25 giugno al 24 ottobre
al Museo dei Fiorentini. Obiettivo dellesposizione quello di cercare di ricomporre in un
quadro chiaro le vicende di costruzione, decorazione, utilizzo e demolizione dellO ratorio,
cercando di sciogliere i dubbi sulle attribuzioni
artistiche dei dipinti, ripercorrendo la storia del

recupero dei frammenti e illustrando i restauri


eseguiti proprio per questa occasione. Oltre alla riproduzione di stampe, disegni e foto
depoca, saranno esposti la statua di San Giovanni Battista giovane, attribuita a Michelangelo, frammenti marmorei di fine Quattrocento e
un grande affresco di Madonna in trono con
Bambino. Tutto per cercare di restituire lidea di
un luogo prezioso ormai perso fisicamente. La
mostra sar anticipata il 24 giugno, per la festa
della Nativit di san Giovanni Battista, da una
messa celebrata nella basilica di San Giovanni
dei Fiorentini e presieduta dal cardinale Lorenzo Baldisseri, segretario generale del Sinodo
dei vescovi.

Michael McGivney e il cattolicesimo americano

Fede e baseball

di D OUGLAS BRINKLEY
e JULIE M. FENSTER
Era un sacerdote che viveva al centro di
un grande cambiamento e che fomentava proprio parte di esso. Da un punto
di vista intellettuale era una figura affascinante. Compassionevole e mite per
natura, doveva anche manifestare un lato pi severo per adempiere ai propri
obblighi sacerdotali. Eravamo entrambi
compiaciuti nello scoprire che am il
baseball per tutta la vita. Non poteva-

mo non rispettare la sua incrollabile fede in Dio. Sebbene non fossimo teologi, continuammo a studiare a fondo la
vita di Michael McGivney spinti dalla
luce che emanava sulla sua epoca e sulla sua vocazione. Lidea di guardare in
modo nuovo il sacerdozio in America,

Nella Biblioteca de Autores Cristianos

Cipriano in spagnolo
Decapitato il 14 settembre 258 durante la persecuzione
ordinata dagli imperatori Valeriano e Gallieno, Cipriano vescovo di Cartagine uno dei pi importanti Padri della Chiesa. Autore molto attento nel curare le
proprie opere, venne indicato da Agostino come modello delloratore cristiano insieme allapostolo Paolo e
al contemporaneo Ambrogio. Gli scritti ciprianei ricercatissimi sul mercato librario tardoantico al punto
da originare una notevole quantit di testi falsi, che
rese necessari elenchi delle opere autentiche sono
sempre stati molto letti. Come conferma lavvio in
Spagna di una nuova edizione bilingue, a cura di
Juan-Antonio Gil Tamayo, nella Bac, la classica Biblioteca de Autores Cristianos. Il primo volume, di
oltre mille pagine, comprende tra laltro lepistolario e
una densa introduzione generale. (g.m.v.)

San Cipriano condotto


davanti allimperatore Valeriano
(Vic, Museu Episcopal)

attraverso uno dei suoi pi eminenti


rappresentanti era, man mano che ne
parlavamo, non soltanto interessante ma
necessaria. Decidemmo di scrivere un libro su padre McGivney. In altre parole,
decidemmo di scrivere una biografia di
McGivney soprattutto perch egli era
solamente un parroco. Troppo spesso
la storia cattolica americana si sofferma
sulla gerarchia della Chiesa, cos come
la storia generale troppo spesso si sofferma su re e presidenti. Nel corso degli
anni sono state scritte grandi biografie
su famosi vescovi e cardinali. Il che
lodevole, ma il cuore del cattolicesimo
negli Stati Uniti vive nei parroci, che
diventano pertanto una parte della vita
abituale dei loro parrocchiani. Essi celebrano la messa, battezzano i neonati, visitano il malato e il moribondo, presiedono ai matrimoni e ai funerali. al
parroco che molti dei sessantacinque
milioni di cattolici dAmerica si rivolgono nei momenti di crisi personale o
quando la povert colpisce una famiglia. Il loro servizio quello di un essere umano che ne aiuta un altro. Scrivendo su padre McGivney, stiamo abbracciando quella grande zona oscura, onorando cos tutti i parroci o, ancor meglio, stiamo proprio cercando di comprendere la loro vocazione un po pi
chiaramente. Troppo spesso le loro
storie, se narrate interamente, sono se-

polte nei notiziari parrocchiali e nei


giornali locali. Peggio, a causa di coloro
che sono colpevoli di crimini spregevoli,
i parroci sono stati generalmente screditati nellimmaginazione popolare. Ci
auguriamo che la narrazione della vita
di McGivney permetta di suscitare un
rinnovato modo di concepire il sacerdozio e il suo manifesto potenziale.
Intraprendere una seria biografia di
un parroco risultato pieno di ostacoli.
Ci sono giunte poche lettere di padre
McGivney ed egli non teneva un diario.
morto a soli trentotto anni e i documenti su di lui sono pochi. Tuttavia, ci
sono state delle novit incoraggianti. I
Knights of Columbus con sede a
New Haven, proprio negli edifici della
Yale University hanno conservato delle dettagliate documentazioni sui primi
anni della loro organizzazione. Lordine
ha ricercato materiale relativo a padre
McGivney per molto tempo, un processo che, anzi, si accelerato in questi ultimi anni. Sebbene tutta questa documentazione primaria e secondaria fosse
utile, abbiamo trovato gli archivi parrocchiali di McGivney molto importanti, soprattutto, per narrare la vita e i
tempi del laborioso sacerdote. Il grosso
della ricerca arrivato, comunque, con
la nostra attenta lettura di ogni periodico locale a disposizione nellarco di
tempo che va dal 1878 al 1890, anni del

lavoro di McGivney. Lelenco finale includeva quattordici periodici, principalmente il New Haven Union e il
Connecticut Catholic. Abbiamo trovato molte di queste riviste presso la Yale Universitys Sterling Memorial Library e presso la Historical Society ad
Hartford. Documenti giudiziari e altro

Il parroco
Il parroco. Padre Michael McGivney e il
cattolicesimo americano la monografia (Citt del
Vaticano, Libreria Editrice Vaticana, 2014,
pagine 279, euro 14) dedicata al fondatore dei
Cavalieri di Colombo che verr presentata il 25
giugno a Roma, allIstituto Patristico
Augustinianum.
Pubblichiamo stralci della prefazione.

materiale contemporaneo hanno colmato altre lacune.


Mite, dai modi gentili e ligio al dovere, Padre McGivney era conosciuto nei
circoli cattolici del New England come
un riformatore dal cuore puro. Secondo
tutti i resoconti cera qualcosa di stoico
e angelico al contempo nella sua natura.
Uno dei suoi obiettivi era la promozione della sicurezza per i cattolici delle
classi operaie. I Knights of Columbus
ebbero origine da questa motivazione
primaria.

LOSSERVATORE ROMANO

luned-marted 23-24 giugno 2014

pagina 5

AllAccademia Filarmonica Romana il dramma dei migranti

La barca

Frida Kahlo, Autoritratto


con collana
di spine e colibr (1940)

Una barca di legno, un peschereccio a motore stipato di uomini, donne e bambini in fuga da guerre o povert, o alla ricerca di unopportunit. Dieci metri di palco a forma di barca, in legno e plexiglas, per uno spettacolo che avr la prima rappresentazione mercoled 25 ai Giardini dellAccademia Filarmonica Romana nellambito della stagione estiva. Il titolo non poteva che essere La
barca, ma nella lingua wolof dellAfrica occidentale: Galghi.
Lo spettacolo si muove tra due spazi, quello
reale dei barconi di profughi o emigranti che solcano il Mediterraneo per sbarcare in Europa, e
quello immaginario della scenografia e della
drammaturgia che rimette in scena, una volta ancora, il loro viaggio. A riunire i due spazi, gli at-

Frida Kahlo in mostra alle Scuderie del Quirinale di Roma

Saper
dire grazie
1925 lautobus su cui viaggia per tornare a materno (I miei nonni, i miei genitori e io; donna. Ma il corpo purificato dal fredcasa da scuola, si scontra con un tram: di- 1936) cambia pochissimo.
do sguardo medico, le parti sono quasi ilverse persone muoiono sul colpo e ai gePochissime le varianti di questo volto lustrazioni di un manuale, il flusso di sannitori di Frida i medici dicono che difficil- radioso e praticamente privo di ombre, gue controllato. I corpi collegati si tenmente la ragazza ce la far. Invece, lanno femminile e maschile insieme. Un volto gono per mano e sono cos regalmente
dopo, la troviamo alle prese con la raffi- che parrebbe rimanere lo stesso anche immobili da sembrare una statua seduta. I
gurazione dellaccaduto: un piccolo schiz- quando lascia scorrere su di s lacrime sti- due cuori non sono in nessun modo idenzo a matita (Incidente, 1926) realizzato seguendo la tradizione popolare degli ex
voto, il che significa ignorando completamente la prospettiva. Nella parte superiore del disegno, il momento della collisione; in primo piano, lei distesa su una barella della Croce Rossa tutta bendata,
molto pi grande delle altre persone rappresentate; sul lato sinistro, la casa dei genitori dove era diretta; sopra, il volto della
pittrice, che guarda preoccupata la scena.
Questo disegno costituisce lunica testimonianza figurativa dellincidente, con una
sola eccezione posteriore di quasi ventanni, Quadro votivo (1943). Scovata la rappresentazione votiva di un episodio molto
simile a quello da lei vissuto, Frida la ritoccher appena aggiungendo, ad esempio, alla vittima le inconfondibili sopracciglia unite e vi appone lepigrafe I coniugi Guillermo Kahlo e Matilde
C. de Kahlo ringraziano la Vergine Addolorata per aver salvato
I dipinti che raffigurano sempre lo stesso
la loro figlia.
Lincidente del 1925 la costrinidentico soggetto
ger a passare un mese in ospesono lo specchio della vicenda umana
dale e tre a letto. Poi, circa un
E dei suoi infiniti contrasti
anno dopo, Frida torner in
ospedale: solo allora le sar fatta
la radiografia alla colonna, che
riveler una frattura alla vertebra
Autoritratto al confine fra il Messico e gli Stati Uniti dAmerica (1932)
mentato rapporto con il marito Diego Ri- lombare. Seguiranno altri lunghissimi mevera. La sua concezione del mondo, visto si di convalescenza dolorosa e per vincere
per sempre con grandissima autoironia. noia e sofferenze Frida comincia a dipinPerch larte, ancella della sublimazione, gere. Mio padre mi procur i colori e lizzate, o quando, nel 1943, con le loboto- tificati: i due corpi collegati sono una
perfetta per lincarnazione dei contrasti. mia madre fece preparare dal falegname mie frontali da poco introdotte, si apre macchina in cui vivere. Perch, avendo
Contrasti di mondi, come lAutoritratto al un cavalletto speciale, perch il busto non sulla fronte un buco rotondo che lascia studiato medicina, nei suoi autoritratti Friconfine tra il Messico e gli Stati Uniti mi permetteva di stare dritta. Coperto il trasparire il cranio e il marito Diego Rive- da sia il medico che il paziente di se
dAmerica (1932); contrasti di s, come le letto da un baldacchino, sul lato inferiore ra. Maschera di stoicismo e di oggettivit stessa.
tante declinazioni delle due Fride; contra- viene montato un grande specchio, in cui scientifica, emblema di passioni represse:
Non v religione in senso tradizionale,
in realt, le tele vibrano del trasporto che ma un uso affascinante della tradizione arsti di sogni, desideri e prospettive, come specchiarsi e farsi da modella.
provocano.
in Ci che vivi in acqua (1938). Qui lartitistica cristiana. Liconografia, lutilizzo
cos che Frida Kahlo marchio di
I dolori di una vita alla fine la gamba
sta rielabora il mito di Narciso, anche se
punta del merchandising universale, sedu- destra le sar amputata traspaiono, qua- del linguaggio figurativo cristiano (La mia
nellacqua si riflettono i piedi e non il volbalia e io del 1937 ricorda anche il tema
to, mentre intorno galleggiano, come tanti cente soggetto del cinema hollywoodiano, si che locchio di chi guarda sia un delicadella Madonna con bambino), soprattutto
giocattoli, isole in miniatura che racconta- prima donna ispanica ritratta su un fran- to balsamo su tanto soffrire.
per la passione di disegnare su tavolette
cobollo
degli
Stati
Uniti

diventata
siAnche
se
gli
ingredienti
ci
sarebbero
no disastri. unesistenza basata su un
doppio registro. Ed , forse, anche grazie nonimo dellautoritratto. Non a caso il tutti, le tele non sono mai truculente o o lastre di metallo come piccoli ex voto,
a questo che la sofferenza in Frida capa- primo esperimento datato 1926. Dopo scomposte. Le due Frida (1939) variante riproducenti i miracoli. Non questione
allora, il suo volto con la sola eccezio- del culto cattolico del Sacro Cuore di Ge- solo di stile. anche questione di finalit.
ce di diventare forza vitale.
Cos i dipinti a tinte forti che raffigura- ne, forse, del ritratto prenatale nel ventre s mostra gli organi vitali di questa La capacit di dire grazie.
no, di fatto, lo stesso soggetto sempre
identico, diventano specchio della vicenda
umana. Lo spettatore osserva la vicenda
autobiografica di Frida segnata dalla
spina bifida e dal terribile incidente stradale di cui, poco prima di diventare magCentenario del Santa Maria della Piet di Roma
giorenne, fu vittima (e che le lascer gravi
lesioni alla colonna vertebrale e alladdome, impedendole di portare avanti le gravidanze e procurandole enormi dolori alla
schiena) e vede la vita. Attraverso le
successive trentadue operazioni chirurgiValorizzare un patrimonio pubblico, tre sessanta eventi completamente gra- trico chiuso nel 1998, che deve
che subite, larte di Frida si fonde anche
rendendolo fruibile alla cittadinanza. tuiti sono stati organizzati dalla Asl anche essere realt viva che mecon la storia a lei contemporanea, rifletQuesto lo scopo delle celebrazioni da Roma E insieme con il Municipio XIV rita di essere valorizzata e potendo le trasformazioni sociali e culturali
poco concluse per il centenario del per celebrare la memoria di un luogo tenziata. Per questo si messo
che portarono nel suo Paese alla RivoluSanta Maria della Piet di Roma. Ol- simbolico, un grande ospedale psichia- a punto un programma fitto di
zione.
appuntamenti scientifici, artistiNata a Citt del Messico nel 1907 (anci e di intrattenimento. Conveche se lei sosteneva fosse stato il 1910, angni, teatro, cortometraggi, muno di inizio della rivoluzione), a 6 anni
sica, spettacoli per bambini,
Frida si ammala di poliomielite (e durante
percorsi educativi e di preveni nove mesi di convalescenza sar il padre
zione per una nuova visione
a prendersi cura di lei). La malattia le ladella salute e della partecipascia una gamba destra molto esile e un
zione attiva dei cittadini. Cento
piede pi piccolo dellaltro: sebbene il paanni fa, il 31 maggio del 1914, la
dre la esorti a fare regolarmente gli esercistruttura fu inaugurata da re
zi per allenare i muscoli indeboliti, piede
Vittorio Emanuele III. Il Santa
e gambe rimarranno per sempre segnati.
Maria della Piet era il pi grande
Un problema che lei nasconder indossanospedale psichiatrico dEuropa. Quedo pantaloni e poi, soprattutto, lunghe
sto luogo, un tempo simbolo di soffegonne messicane. E cos dal Frida-gambarenza, diventato il centro di esperiendi-legno dellinfanzia, questa donna dize culturali allavanguardia. Tra queste
venter apprezzatissima per il suo aspetto
anche il Museo Laboratorio della menesotico. Ma i traumi fisici non si fermeranno alla poliomielite. Il 17 settembre
te, che rappresenta unesperienza emodi GIULIA GALEOTTI

na donna stesa in un letto


di ospedale. Nuda. Dal corpo si dipanano molti fili. A
ogni estremit, la raffigurazione dei suoi grandi dolori
autobiografici il figlio non nato, il bacino spezzato, la maternit impossibile, le
lamiere. In questo schizzo Bozzetto per
Henry Ford Hospital (1932), presente alla
mostra in corso alle Scuderie del Quirinale di Roma c tutta Frida Kahlo.
Presentando il proprio corpo martoriato
con linconfondibile capacit di raccontarlo, di dipinto in dipinto, di disegno in disegno, di autoritratto in autoritratto, Frida
Kahlo diventata per tutti, semplicemente, Frida.
Il corpo trapuntato di ferro, come le
stelle punteggiano il cielo. Attraversato
dalle lamiere, dal sangue, dai dolori,
dallaborto. Il corsetto ortopedico in gesso
decorato come unarmatura. Il sole e la
luna, simboli di protezione per il bimbo
sempre desiderato; formule magiche o formule esoteriche, la fede comunista, il tor-

tori. Anzi, i non attori: dieci rifugiati africani


uomini, donne e bambini giunti in Italia e a
Roma negli ultimi anni. E i loro racconti, la memoria del viaggio affrontato. Insieme con loro,
una voce narrante e cinque musicisti, anchessi
africani: un suonatore di kra (larpa tradizionale
senegalese), e poi il balafon, le percussioni e le tastiere elettroniche.
Ideatore dello spettacolo Badar Seck, cantante senegalese griot (cantastorie tradizionale custode della memoria orale di una comunit) da
anni in Italia, che con la sua voce capace di adattarsi al canto arabo come al gospel, alla canzone
napoletana come allafro-beat, ha collaborato con
artisti di diversa formazione. Firma la regia Ferdinando Vaselli.

Nunzio Galantino su Il Regno

Cattolici
e politica
Il bipolarismo, cos come stato
realizzato sul piano istituzionale e su
quello politico, ha in seguito finito per
produrre leffetto di due posizioni
politiche in cerca del voto cattolico,
ciascuna facendosi pi o meno
utilmente garante di un pacchetto di
valori, ma senza integrare dentro la
propria prospettiva lapporto del
personalismo cristiano. mancato
afferma monsignor Nunzio Galantino,
segretario generale della Conferenza
episcopale italiana, nel corso della
lunga intervista a Gianfranco Brunelli
che esce nel prossimo fascicolo della
rivista Il Regno (n. 12 del 15 giugno)
un vero confronto tra i cattolici stessi
e tra essi e le altre culture sulle nuove
questioni della democrazia: dalle nuove
scienze e le loro conseguenze pratiche,
alle nuove emergenze sociali. Di fatto il
rischio stato quello di vedere gli stessi
cattolici semplicemente dividersi nel
momento elettorale, in nome della parte
politica scelta, senza mai trovare
momenti di convergenza sulle premesse
della comune ispirazione ideale.
Galantino ha quindi proseguito: A
questa responsabilit dei laici cattolici
che va incoraggiata, rinnovata e
nuovamente educata deve
corrispondere una salutare
precauzionale presa di distanza diretta
dellistituzione ecclesiastica dal potere
politico. Che non vuol dire distanza
dalla politica e dalla vita pubblica, che
sono forme nobili e alte di carit. Mi
auguro che cresca nuovamente la
vocazione e la capacit di
partecipazione dei cattolici italiani alla
vita pubblica in tutte le sue forme e
dimensioni, attraverso una conoscenza
di prima mano della dottrina sociale
della Chiesa e con un impegno
personale ispirato dalla gratuit, privo
di interessi per ritorni personali. In
questo momento, a mio parere, bisogna
vigilare perch lo spazio che si aperto
e il desiderio di partecipazione dei
cattolici non vengano coperti e
catturati, soprattutto in sede locale, da
nuovi faccendieri. Bisogna vigilare su
improvvisate e improprie chiamate alle
armi di gente pi nostalgica e frustrata
che desiderosa di servire il bene
comune. I trasformisti e i replicanti,
figli della mediocrit, non mancano
nemmeno oggi. Anche qualche
ecclesiastico pu essere tentato di dare
vita a liste e soggetti politici locali.
Soprattutto una strada a rischio,
perch esposta a essere facilmente
smascherata nelle sue vere intenzioni.
una cattiva strada.

Da simbolo di sofferenza a centro di cultura

Due immagini dallarchivio dellospedale: un esterno degli anni


Sessanta e, a sinistra, una foto del 1914

zionale molto forte. Il parco, dove un


tempo cera il manicomio, ora uno
spazio pubblico a disposizione della
citt, e queste iniziative intendono rafforzare la sua vocazione a essere un laboratorio di sperimentazione creativa,
culturale e scientifica.

LOSSERVATORE ROMANO

pagina 6

luned-marted 23-24 giugno 2014

Musulmani contro il radicalismo

Intervista al Sostituto

Una questione
islamica

Lobolo
di San Pietro
gesto di carit

di GIOVANNI ZAVATTA
una mobilitazione senza precedenti quella che nelle ultime settimane sta coinvolgendo gran parte
della comunit musulmana in Francia. Come se lattentato del 24 maggio scorso al museo ebraico di Bruxelles fosse stata la goccia che ha
fatto traboccare il vaso. Larresto a
Marsiglia dellautore della strage,
Mehdi Nemmouche, 29 anni, francese, jihadista, e la conferma da
parte del ministero dellInterno del
crescente reclutamento, tra i giovani
musulmani e convertiti allislam, di
combattenti da inviare alla guerra santa in Siria o in Mali, hanno
spinto responsabili dei principali
organismi musulmani, imam, cappellani e presidenti dei comitati di
gestione delle moschee ad affrontare con decisione il problema del radicalismo, che rischia di macchiare
in modo indelebile limmagine
dellislam nellopinione pubblica
francese. Unimmagine gi sfigurata
dagli attentati del marzo 2012 a Tolosa e a Montauban quando il terrorista franco-algerino Mohammed
Merah uccise in pochi giorni sette
persone, fra le quali un rabbino insegnante, i suoi due figli di tre e sei
anni e unaltra alunna di otto davanti a una scuola ebraica.
La Convention citoyenne des musulmans de France pour le vivre-ensemble, pubblicata i primi di giugno dal
Consiglio francese del culto musulmano (Cfcm), dedica due articoli
alla questione dellestremismo e della violenza e allimportanza della
formazione degli imam e dei quadri
religiosi nella trasmissione dei valori del dialogo e della tolleranza.
Contrariamente a unidea diffusa
si legge fra laltro la parola
Jihd significa in particolare la lotta
e lo sforzo su se stessi nel compiere
il bene. Questa azione ha soprattutto una dimensione spirituale, consistente nel fare del proprio meglio
per realizzare il bene. Le politiche,
le ideologie che strumentalizzano la
religione snaturano il messaggio e
la vita dei musulmani di Francia,
preoccupati innanzitutto di integrarsi nella societ di cui fanno pienamente parte. Il Cfcm si dice inquieto per lattrattiva delle tesi radicali fra i giovani, in particolare tra
quelli vittime di ingiustizia e ineguaglianza. Una devianza che approfitta delle fragilit personali e ricorre sovente alla manipolazione e
al travisamento dei testi sacri. Perci fondamentale che i musulmani nel loro insieme si mobilitino
affinch la giovent possa ritrovare
la strada di un islam pacifico, contro fanatismo e violenza.

A Lione, qualche settimana fa,


gli imam della regione si sono riuniti nella Grande moschea per parlare proprio di questo. Lottare
contro la radicalizzazione non responsabilit solo delle autorit francesi ma anche nostra, ha detto Kamel Kabtane, rettore del luogo di
culto nonch presidente dellIstituto francese della civilt musulmana,
il quale ha messo in guardia la comunit dal pericolo costituito dalla
crescente influenza del salafismo
(corrente dellislam sunnita accostata sempre pi frequentemente al
fondamentalismo e al jihadismo)
sui giovani. Necessario, in tal senso,
vigilare sui sermoni che certi predicatori pronunciano nelle moschee.
Ma forse liniziativa pi incisiva
stata quella presa dallUnione delle
moschee di Francia (Umf), organismo creato alla fine del 2013 e guidato dallex presidente del Cfcm, il
franco-marocchino
Mohammed
Moussaoui, ovvero il lancio degli
Stati generali contro il radicalismo
islamico. Prima tappa ad Avignone,
il 18 giugno, alla quale seguiranno
cinque incontri in altre citt del
Paese e infine una sintesi nazionale,
probabilmente a Parigi in autunno,
per elaborare un piano dazione.
Lobiettivo di promuovere i
principi e i valori autentici della fede musulmana, che rifiuta ogni forma di estremismo. Alcuni giovani
ha detto Moussaoui sono presi
in ostaggio da correnti di pensiero
che strumentalizzano i testi sacri
dellislam accostandovi uninterpretazione letterale non conforme allo
spirito, ai valori, alle finalit originari. LUmf, che raggruppa circa cinquecento moschee, propone listituzione a livello regionale e nazionale
di consigli formati da imam e cappellani, di spazi di riflessione e formazione che consentano ai responsabili religiosi di portare un messaggio comune, soprattutto durante la
preghiera del venerd alla quale assistono ogni settimana un milione di
fedeli. Il contenuto di quei discorsi,
stato sottolineato, deve essere frutto di un lavoro collegiale e non del
pensiero di un singolo predicatore.
Si cercher di andare incontro anche
ai giovani che non frequentano le
moschee creando partenariati con
associazioni sportive, culturali e di
quartiere. Primi passi ma concreti,
nella consapevolezza che in Francia
(Paese dove vivono 5-6 milioni di
musulmani) il contrasto al radicalismo islamico una questione non
pi rinviabile, una partita che si gioca sul campo, a stretto contatto con
la periferia e la moschea. Una questione soprattutto musulmana.

Sostenitore del dialogo con la societ e le altre religioni

Ham Korsia
nuovo Gran rabbino di Francia
PARIGI, 23. Cinquantuno anni, lionese, sefardita, cappellano generale
militare israelita, uomo molto apprezzato negli ambienti culturali
francesi, aperto al dialogo con la societ, le istituzioni e con le altre religioni: pi di quattordici mesi dopo
le clamorose dimissioni di Gilles
Bernheim, la comunit ebraica di
Francia, la pi numerosa dEuropa,
ha il suo nuovo gran rabbino.
Ham Korsia, eletto domenica a Parigi dallassemblea generale del
Concistoro centrale, composta da
rabbini e soprattutto da laici rappresentanti le varie realt locali e regionali. Per 131 voti contro 97 lha
spuntata su Olivier Kaufmann, direttore della Scuola rabbinica e fino
a ieri gran rabbino di Francia ad in-

terim assieme a Michel Gugenheim,


gran rabbino di Parigi.
Korsia, gi rabbino di Reims,
eletto per sette anni, dovr dare
nuovo slancio al Concistoro centrale
creato da Napoleone nel 1808, unire
il pi possibile le varie correnti
dellebraismo i massorti e i liberali
a esempio rimproverano al Concistoro di essersi ripiegato su unosservanza troppo stretta dellhalakhah, il corpo delle leggi ebraiche
ma soprattutto ridare credibilit a
una figura, quella del gran rabbino
di Francia appunto, travolta dagli
scandali, dopo le dimissioni di
Bernheim (accusato di plagio in un
suo libro e di usurpazione di un titolo universitario) e dopo che Gugenheim, uno dei due rabbini chiamati a sostituirlo, si sarebbe reso re-

Si apre la plenaria della Roaco

Per laiuto alle Chiese orientali


Si aprono nel pomeriggio di luned
23 giugno i lavori della ottantasettesima assemblea plenaria della Riunione delle opere di aiuto alle Chiese orientali (Roaco).
Allordine del giorno riferisce
un comunicato della Congregazione
per le Chiese orientali ci sar in
particolare la situazione delle Chiese
greco-cattoliche in Romania e in
Ucraina, con lobiettivo di individuare le priorit dellazione di
evangelizzazione e gli interventi che
ne sostengano le strutture e gli operatori pastorali.
Proseguir poi anche questanno
laggiornamento sulla grave situazione della Siria, con gli interventi
del nunzio apostolico a Damasco,

larcivescovo Mario Zenari, e di Rosette Hchaime, responsabile di area


della Caritas del Medio oriente Nord Africa.
Inoltre durante i lavori, come di
consueto, verr esaminata la situazione ecclesiale della Terra Santa,
specie alla luce dellindimenticabile
pellegrinaggio di Papa Francesco,
verificando nel contempo gli interventi operati grazie ai proventi della
colletta del Venerd santo, le cui
norme autorevoli sono state proposte alla Chiesa universale quarantanni fa, il 25 marzo 1974, dal
servo di Dio e prossimo beato Papa
Paolo VI.
Allassemblea saranno presenti,
tra gli altri, il delegato apostolico a

Inizio della missione del nunzio apostolico in Estonia


Proveniente da Riga, nella tarda serata del 22 aprile, monsignor Pedro
Lpez Quintana, arcivescovo titolare di Agropoli, arrivato a Tallinn,
e ha preso alloggio presso la comunit delle suore brigidine, che alla
periferia della capitale hanno il loro
monastero.
Lindomani, il nunzio apostolico
stato invitato da monsignor Philippe Jourdan, amministratore apostolico di Estonia, a un pranzo fraterno con tutti i sacerdoti e i religiosi che, formando una realt variegata ma unita, svolgono il loro
ministero nellamministrazione apostolica. Nel pomeriggio dello stesso
giorno, monsignor Lpez Quintana
ha incontrato il direttore del Protocollo del ministero degli Affari
Esteri, lambasciatore Andres Tomasberg, alla presenza del vice direttore del Protocollo, Andry Ruumet, al
quale ha consegnato copia delle lettere credenziali. In serata, ha avuto
un cordiale incontro con larcivesco-

vo Stephanos di Nanzianzo, primate della Chiesa ortodossa apostolica


estone, Chiesa autocefala affiliata al
Patriarcato di Costantinopoli.
Il 24 aprile, accompagnato
dallambasciatore Tomasberg, il rappresentante pontificio arrivato al
palazzo presidenziale di Kadriorg.
Nel salone degli Ambasciatori si
svolta la cerimonia della consegna
delle lettere credenziali a Toomas
Hendrik Ilves, presidente della Repubblica. Alla cerimonia erano presenti Margus Laidre, consigliere del
presidente per la Politica estera, che
dal 1997 al 2000 era stato ambasciatore presso la Santa Sede, la signorina Kai Kaarelson, capo del dipartimento di Politica estera, e la Signora Kadri-Mai Kaunissare, capo
di Gabinetto del ministero degli Affari esteri.
Nel breve colloquio, il presidente
Ilves ha dato il benvenuto a monsignor Lpez Quintana ed esprimendo la sua stima per monsignor Vello
Salo, colto sacerdote di 88 anni, che
ha tradotto in estone numerosi testi
biblici e documenti pontifici, ha
parlato con ammirazione della
Chiesa cattolica per le apprezzate
istituzioni educative che dirige nel
Paese. Il presidente ha altres spiegato che in Estonia sempre vivo il
ricordo della storica visita di Papa
Giovanni Paolo II nel 1993, che fu
fonte di numerosissime conversioni
al cristianesimo, portato in terra

sponsabile di un episodio di corruzione nellambito di una causa di


separazione coniugale. Ham Korsia, sposato e padre di tre figli, era
considerato il rabbino ortodosso pi
moderno fra i vari candidati allincarico. Con lui, allinterno della comunit, potrebbero per esempio trovare pi spazio le donne. Il futuro
dellebraismo in Francia ha dichiarato dopo la nomina passa attraverso lapertura e la coniugazione di
tutte le tendenze, di tutte le energie.
Lapertura la base stessa della vita
di una sinagoga. Non si possono
chiudere le porte, bisogna aprirle,
sottolineando limportanza di ripristinare la fiducia reciproca fra
ebrei e societ. Korsia condivider il
potere con un laico, Jol Mergui,
presidente del Concistoro centrale.

estone dagli evangelizzatori germanici nel corso dellXI secolo.


Infine, il capo dello Stato ha sottolineato che il Paese si sta preparando doverosamente a celebrare,
nel 2015, gli 800 anni della dedicazione della Livonia (come allora si
chiamavano Estonia e Lettonia) alla
Madre di Dio, confermata da Papa
Innocenzo III.
Successivamente, il nunzio apostolico stato ricevuto dal presidente del Riigikogu (il Parlamento), Eiki
Nestor, il quale ha ricordato che
questanno cade il decimo anniversario dallingresso dellEstonia, insieme agli altri due Paesi baltici,
nellUnione europea e nella Alleanza atlantica.
Monsignor Lpez Quintana ha
quindi incontrato larcivescovo della
Chiesa evangelica luterana di Estonia e presidente del Consiglio delle
Chiese di Estonia, Andres Pder,
presso la sua sede adiacente al duomo luterano di Tallinn, dedicato a
Santa Maria Vergine. I due prelati
hanno parlato dellimportanza della
mutua comprensione tra le religioni
e della difesa della famiglia e del
matrimonio. Il rappresentante pontificio si quindi recato nella cattedrale cattolica di Tallinn dedicata ai
santi apostoli Pietro e Paolo, dove,
insieme a monsignor Jourdan, ha
presieduto la celebrazione eucaristica alla presenza di una settantina di
fedeli. Lamministratore apostolico,
a nome della comunit cattolica

estone, ha rivolto un cordiale benvenuto, ricevendo dal rappresentante pontificio le lettere commendatizie del segretario di Stato, il cardinale Pietro Parolin.
Il 25 aprile, monsignor Lpez
Quintana ha concluso sua prima visita in Estonia recandosi nella chiesa parrocchiale della comunit greco cattolica ucraina di Tallinn, nei
suggestivi ambienti di un monastero
cistercense del XIII secolo. Subito
dopo ha visitato un ginnasio di Tallinn, fondato da un gruppo di famiglie cattoliche, mentre nel pomeriggio ha incontrato prima il decano
del corpo diplomatico in Estonia,
lambasciatore
dIrlanda,
Peter
McIvor, poi le religiose missionarie
della carit, che a Tallinn lavorano
per il recupero di individui affetti
da alcolismo, e infine i membri del
Cammino neocatecumenale, presenti in Estonia con alcune famiglie in
missione, i quali hanno illustrato un
progetto che prevede il recupero di
una vecchia scuola, alla periferia di
Tallinn, per destinarla a ospitare un
seminario Redemptoris Mater.
Nei tre giorni trascorsi a Tallinn
il rappresentante pontificio ha potuto rendersi conto che la piccola
Chiesa cattolica estone gode di sincera stima in ogni ambito della societ, sia tra le autorit statali che
ecclesiali, e cresce animata da vero
spirito missionario, in un Paese dove gran parte della popolazione si
dichiara non credente.

Gerusalemme, larcivescovo Giuseppe Lazzarotto, il custode di Terra


santa, il francescano Pierbattista
Pizzaballa, e il vice cancelliere della
Bethlehem University, padre Peter
Bray.
Marted 24, alle 8.30, presso laltare di san Giovanni Paolo II della
basilica Vaticana, il cardinale Leonardo Sandri, prefetto del dicastero,
presieder la concelebrazione eucaristica per affidare i lavori allintercessione del Pontefice polacco, che a
pi riprese manifest la sua attenzione allOriente cristiano, e pregare
per i benefattori vivi e defunti delle
Chiese orientali cattoliche.
Nella stessa giornata i partecipanti allincontro avranno lopportunit
di visitare il Pontificio istituto orientale. La sessione della Roaco si concluder gioved 26 giugno. Nel pomeriggio il cardinale Sandri presieder la celebrazione eucaristica con i
membri del Boards of regents della
Bethlehem University. Listituzione,
fondata da Papa Montini, celebra
questanno i quarantanni di attivit.

Una concreta partecipazione alla


sollecitudine del Papa per tutte le
Chiese. Questo il senso della
raccolta dellobolo di San Pietro,
la consueta colletta che, come
ogni anno, si svolger in tutto il
mondo cattolico il 29 giugno
prossimo, solennit dei santi Pietro e Paolo.
A illustrarne la specificit stato larcivescovo Angelo Becciu, sostituto della Segreteria di Stato, in
unintervista rilasciata allagenzia
Sir (Servizio informazione religiosa). La colletta, ha spiegato, rimanda alle origini del cristianesimo, quando vennero sostenuti materialmente coloro che hanno la
missione di annunciare il Vangelo,
affinch possano impegnarsi interamente nel loro ministero. Si
tratta dunque di compiere un gesto semplice ha detto ancora larcivescovo, capace per di unire
ogni fedele al successore di Pietro,
aiutandolo a dilatare la sua carit,
quella carit che in ragione del
suo ministero abbraccia la Chiesa
e il mondo intero.
Per comprendere appieno il
senso di questa pratica secondo il
presule necessario riflettere
sulluniversalit della Chiesa e sulla comunione. Luniversalit
ha spiegato si concretizza nei
donatori e nei destinatari. In questa festa le offerte sono raccolte in
tutto il mondo cattolico, nei cinque continenti. Si raccolgono nelle cattedrali delle grandi metropoli
come nelle parrocchie dei villaggi
pi sperduti. Daltro canto per
anche i destinatari della carit del
Papa si trovano potenzialmente in
qualsiasi parte del globo. Quanto alla comunione, ha spiegato ancora monsignor Becciu, si realizza
al di l del denaro raccolto perch
di fatto essa serve a favorire in
tutti i cattolici la coscienza del
senso di apertura alla Chiesa universale.
Proprio in questa ottica neppure la crisi economica che attraversa la societ ha influito sul senso
specifico della raccolta. Evidentemente, ha notato il presule, c
stato un calo nelle entrate anche
se contenuto rispetto alla gravit
della situazione. Tuttavia ha ribadito ci che fondamentale
non la quantit di denaro raccolto ma il fatto di allargare la
partecipazione.
Sul come verranno usate le offerte raccolte questanno monsignor Becciu ha ricordato che al
Papa giungono anche altre offerte
e non solo dallobolo. Lui sa a chi
destinarle, ha assicurato. E poi a
manifestargli quelle che sono le
esigenze pi immediate, ha spiegato, provvedono Cor Unum e gli
altri appositi organismi della Santa Sede.

Ufficio delle celebrazioni liturgiche del Sommo Pontefice

Cappella papale per la solennit


dei santi apostoli Pietro e Paolo
NOTIFICAZIONE
Domenica 29 giugno 2014, Solennit
dei Santi Apostoli Pietro e Paolo, alle ore 9.30, nella Basilica Vaticana, il
Santo Padre Francesco imporr il sacro Pallio, preso dalla Confessione
dellApostolo Pietro, ad alcuni nuovi
Arcivescovi Metropoliti, e presieder
la Celebrazione Eucaristica.
I medesimi Metropoliti, in abito
corale e portando con s la mitra
bianca, sono pregati di trovarsi per
le ore 8.45 presso la Cappella Gregoriana nella Basilica Vaticana, per
indossare le vesti sacre.
I Cardinali e i Vescovi che desiderano concelebrare sono pregati di
trovarsi per le ore 8.45 nella Cappella di San Sebastiano, portando con
s: i Cardinali la mitra bianca damascata, i Vescovi la mitra bianca.
I Presbiteri che desiderano concelebrare, muniti del biglietto rilasciato
dallUfficio delle Celebrazioni Litur-

giche del Sommo Pontefice, sono


pregati di trovarsi, per le ore 8, al
Braccio di Costantino, per indossare
le vesti sacre.
***
Tutti coloro che, in conformit al
Motu Proprio Pontificalis Domus,
compongono la Cappella Pontificia
e desiderano partecipare alla celebrazione liturgica senza concelebrare,
vorranno trovarsi per le ore 9 presso
laltare della Confessione nella Basilica Vaticana, indossando labito corale loro proprio, per occupare il posto che verr loro indicato dai cerimonieri pontifici.
Citt del Vaticano, 23 giugno 2014.
Per mandato del Santo Padre
Mons. GUID O MARINI
Maestro delle Celebrazioni
Liturgiche Pontificie

LOSSERVATORE ROMANO

luned-marted 23-24 giugno 2014

pagina 7

AllAngelus lappello di Papa Francesco

Contro ogni forma di tortura


La misura dellamore di Dio amare senza misura
Papa Francesco ha ribadito la ferma
condanna di ogni forma di tortura e
ha invitato i cristiani ad impegnarsi
per collaborare alla sua abolizione.
Lappello, lanciato allAngelus
di domenica 22 giugno, in piazza
San Pietro, stato preceduto da una
riflessione sulla festa del Corpus
Domini e sullEucaristia come segno
dellamore di Dio, il quale ama
senza misura.
Cari fratelli e sorelle, buongiorno!
In Italia e in molti altri Paesi si celebra in questa domenica la festa del
Corpo e Sangue di Cristo si usa
spesso il nome latino: Corpus Domini o Corpus Christi. La Comunit
ecclesiale si raccoglie attorno allEucaristia per adorare il tesoro pi prezioso che Ges le ha lasciato.
Il Vangelo di Giovanni presenta il
discorso sul pane di vita, tenuto
da Ges nella sinagoga di Cafarnao,
nel quale afferma: Io sono il pane
vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivr in eterno e
il pane che io dar la mia carne
per la vita del mondo (Gv 6, 51).
Ges sottolinea che non venuto in
questo mondo per dare qualcosa,
ma per dare s stesso, la sua vita,
come nutrimento per quanti hanno
fede in Lui. Questa nostra comunione con il Signore impegna noi, suoi
discepoli, ad imitarlo, facendo della
nostra esistenza, con i nostri atteggiamenti, un pane spezzato per gli
altri, come il Maestro ha spezzato il
pane che realmente la sua carne.
Per noi, invece, sono i comportamenti generosi verso il prossimo che
dimostrano latteggiamento di spezzare la vita per gli altri.
Ogni volta che partecipiamo alla
Santa Messa e ci nutriamo del Corpo di Cristo, la presenza di Ges e
dello Spirito Santo in noi agisce,
plasma il nostro cuore, ci comunica
atteggiamenti interiori che si tradu-

cono in comportamenti secondo il


Vangelo. Anzitutto la docilit alla
Parola di Dio, poi la fraternit tra di
noi, il coraggio della testimonianza
cristiana, la fantasia della carit, la
capacit di dare speranza agli sfiduciati, di accogliere gli esclusi. In
questo modo lEucaristia fa maturare uno stile di vita cristiano. La carit di Cristo, accolta con cuore aperto, ci cambia, ci trasforma, ci rende
capaci di amare non secondo la misura umana, sempre limitata, ma secondo la misura di Dio. E qual la
misura di Dio? Senza misura! La

misura di Dio senza misura. Tutto!


Tutto! Tutto! Non si pu misurare
lamore di Dio: senza misura! E
allora diventiamo capaci di amare
anche chi non ci ama: e questo non
facile. Amare chi non ci ama...
Non facile! Perch se noi sappiamo che una persona non ci vuole
bene, anche noi siamo portati a non
volerle bene. E invece no! Dobbiamo amare anche chi non ci ama!
Opporci al male con il bene, di perdonare, di condividere, di accogliere. Grazie a Ges e al suo Spirito,
anche la nostra vita diventa pane

Udienza
al ministro presidente della Baviera

Al termine della preghiera mariana


il Pontefice ha pronunciato lappello
contro la tortura e ha salutato alcuni
dei gruppi di fedeli presenti.
Cari fratelli e sorelle,

Nella mattina di luned 23 giugno Papa Francesco ha ricevuto in udienza Horst Seehofer
ministro presidente dello Stato libero di Baviera, e seguito

Il segretario di Stato a Orvieto per la solennit del Corpus Domini

LEucaristia non un fatto privato


LEucaristia non un fatto privato
ma per tutti ed al centro della
Chiesa e della grande rivoluzione
cristiana. la riflessione riproposta
dal cardinale segretario di Stato
Pietro Parolin, presiedendo domenica 22 giugno, nella cattedrale di
Orvieto, la messa per il Corpus
Domini. Tra laltro ricorreva il 750
anniversario del miracolo eucaristico di Bolsena e della Bolla con la
quale Urbano IV, proprio a Orvieto, istituiva la solennit.
Accolto dal vescovo di OrvietoTodi, monsignor Benedetto Tuzia,
nellambito del Giubileo eucaristico
straordinario diocesano, il cardinale
ha anzitutto rimarcato come la cattedrale sia un capolavoro della fede, prima ancora che dellarte in
quanto eretta per custodire il corporale e gli altri arredi liturgici bagnati del preziosissimo sangue di
Cristo, straordinariamente fluito
dallostia spezzata, provenienti da
Bolsena.
Non si poteva ignorare ha affermato il porporato una ricorrenza tanto importante come quella
che si sta celebrando qui a Orvieto,
con un Giubileo eucaristico straordinario della durata di due anni.
Infatti la decisione di Papa Urbano IV di istituire la festa del Corpus
Domini per tutta la Chiesa ha rappresentato una sorgente di grazia
che continua ancora oggi a produrre frutti abbondanti di vita eterna,
come una vera primavera eucaristica senza tramonto, che trover il
suo compimento soltanto al momento della mietitura, alla fine del
mondo. Tanto che nella Bolla
Transiturus de hoc mundo dell11
agosto 1264 Urbano IV scrive:
Sebbene lEucaristia ogni giorno
venga solennemente celebrata, riteniamo giusto che, almeno una volta
lanno, se ne faccia pi onorata e
solenne memoria. Le altre cose infatti di cui facciamo memoria, noi

spezzato per i nostri fratelli. E vivendo cos scopriamo la vera gioia!


La gioia di farsi dono, per ricambiare il grande dono che noi per primi
abbiamo ricevuto, senza nostro merito. bello questo: la nostra vita si
fa dono! Questo imitare Ges. Io
vorrei ricordare queste due cose. Primo: la misura dellamore di Dio
amare senza misura. chiaro questo? E la nostra vita, con lamore di
Ges, ricevendo lEucaristia, si fa
dono. Come stata la vita di Ges.
Non dimenticare queste due cose: la
misura dellamore di Dio amare
senza misura. E seguendo Ges,
noi, con lEucaristia, facciamo della
nostra vita un dono.
Ges, Pane di vita eterna, disceso dal cielo e si fatto carne grazie
alla fede di Maria Santissima. Dopo
averlo portato in s con ineffabile
amore, Ella lo ha seguito fedelmente
fino alla croce e alla risurrezione.
Chiediamo alla Madonna di aiutarci
a riscoprire la bellezza dellEucaristia, a farne il centro della nostra vita, specialmente nella Messa domenicale e nelladorazione.

le afferriamo con lo spirito e con la


mente, ma non otteniamo per questo la loro reale presenza. Invece,
in questa sacramentale commemorazione del Cristo, anche se sotto
altra forma, Ges Cristo presente
con noi nella propria sostanza.
Mentre stava infatti per ascendere
al cielo disse: Ecco io sono con
voi tutti i giorni fino alla fine del
mondo .
In quel documento, ha rilevato il
cardinale, sono rievocate con discrezione anche le esperienze mistiche di santa Giuliana di Liegi, avvalorandone lautenticit. A sedici
anni la santa ebbe una prima visione, che poi si ripet pi volte nelle
sue adorazioni eucaristiche. La visione presentava la luna nel suo
pieno splendore, con una striscia
scura che la attraversava diametralmente. Il Signore le fece comprendere il significato di ci che le era
apparso. La luna simboleggiava la
vita della Chiesa sulla terra, la linea
opaca rappresentava invece lassenza di una festa liturgica, per listituzione della quale era chiesto a Giuliana di adoperarsi in modo efficace: una festa, cio, nella quale i credenti avrebbero potuto adorare
lEucaristia per aumentare la fede,
avanzare nella pratica delle virt e
riparare le offese al Santissimo Sacramento.
Riferendosi alla liturgia del giorno e citando linsegnamento di Papa Francesco, il cardinale ha messo
in guardia dalla tentazione di cedere alla logica della carne, come
se fosse lunica dimensione dellesistenza umana, e di conseguenza alla cupidigia per i beni materiali, fino a rinnegare il primato dello spirito e di Dio nella nostra vita.
Quindi ha indicato la verit e la
forza della rivoluzione cristiana, la
pi profonda che la storia umana
abbia mai conosciuto. Partecipando, infatti, allEucaristia, persone

diverse per et, sesso, condizione


sociale, morale e ideale diventano
un corpo solo, senza che nessuno
si senta minimamente violato nella
sua libert e nella sua individualit. E cos lamore di Ges fa
breccia nei nostri cuori, perch ci
apriamo gli uni agli altri per diventare una cosa sola a partire da Lui.
LEucaristia non deve mai essere
un fatto privato, riservato a persone
che si sono scelte per affinit, per
amicizia o per altre ragioni particolari, perch non ha nulla di esoterico o di esclusivo. LEucaristia
sempre per tutti.
Nel Vangelo, ha proseguito, abbiamo ascoltato lultima parte deldiscorso del Pane di vita, che Ges. E nel comando Fate questo
in memoria di me, ci chiede di ripresentare sacramentalmente il suo
dono e di corrisponderlo. Cos
mediante la consacrazione del pane e del vino in cui si rende realmente presente il suo Corpo e Sangue, Cristo trasforma ciascuno di
noi, assimilandoci a s e coinvolgendoci con la forza del suo amore
nella sua opera di redenzione.
Il Signore ha aggiunto
vuole che la sua Chiesa, nata dal
suo sacrificio, accolga questo dono
per mezzo dello Spirito Santo nella
forma liturgica del Sacramento.
Tutte le volte che celebriamo lEucaristia non si tratta semplicemente
di ripetere i gesti e le parole dell'Ultima Cena, ma di lasciarci coinvolgere nella dinamica dellatto di
amore con cui Ges dona se stesso. La Chiesa, ha concluso, ha
fatto di questo sacramento il centro
della propria esistenza, la fonte inesauribile da cui attingere la forza
necessaria per il suo cammino nella
storia e il fondamento di una speranza che non delude per la trasformazione del mondo secondo la
logica del regno di Dio.

il 26 giugno prossimo ricorrer la


Giornata delle Nazioni Unite per le
vittime della tortura. In questa circostanza ribadisco la ferma condanna di ogni forma di tortura e invito
i cristiani ad impegnarsi per collaborare alla sua abolizione e sostenere
le vittime e i loro familiari. Torturare
le persone un peccato mortale! Un
peccato molto grave!
Rivolgo il mio saluto a tutti voi,
romani e pellegrini!
In particolare saluto gli studenti
della London Oratory School, i fedeli della Diocesi di Como e quelli
di Ormea (Cuneo), il Coro della
Gioia di Matera, lassociazione
LArca di Borgomanero e i bambini di Massafra. Saluto anche i ragazzi del Liceo Canova di Treviso,
il gruppo ciclistico di San Pietro in
Gu, (Padova) e liniziativa Vivere
da Campione, che ispirandosi a san
Giovanni Paolo II ha portato in giro
per lItalia un messaggio di solidariet.
Auguro a tutti una buona domenica e un buon pranzo. Pregate per
me! Pregate per me e arrivederci!

Messa del Pontefice a Santa Marta

Nessuno
pu giudicare
Chi giudica si mette al posto di
Dio e cos facendo va incontro a
una sconfitta certa nella vita perch
verr ripagato con la stessa moneta.
E vivr nella confusione, scambiando la pagliuzza nellocchio del
fratello con la trave che gli impedisce la vista. un invito a difendere gli altri e non a giudicarli
quello rilanciato dal Papa nella
messa celebrata luned mattina, 23
giugno, nella cappella della Casa
Santa Marta.
Il passo evangelico della liturgia
(Matteo, 7, 1-5), ha fatto subito notare il Pontefice, presenta proprio
Ges che cerca di convincerci a
non giudicare: un comandamento
che ripete tante volte. Infatti
giudicare gli altri ci porta allipocrisia. E Ges definisce proprio
ipocriti coloro che si mettono a
guidicare. Perch, ha spiegato il Papa, la persona che giudica sbaglia,
si confonde e diventa sconfitta.
Chi giudica sbaglia sempre. E
sbaglia, ha affermato, perch prende il posto di Dio, che lunico
giudice: prende proprio quel posto
e sbaglia posto!. In pratica crede
di avere la potest di giudicare
tutto: le persone, la vita, tutto. E
con la capacit di giudicare ritiene di avere anche la capacit di
condannare.
Il Vangelo riferisce che giudicare gli altri era uno degli atteggiamenti di quei dottori della legge ai
quali Ges diceva ipocriti. Si
tratta di persone che giudicavano
tutto. Per la cosa pi grave
che, cos facendo, occupano il posto di Dio, che lunico giudice.
E Dio, per giudicare, si prende
tempo, aspetta. Invece questi uomini lo fanno subito: per questo
chi giudica sbaglia, semplicemente
perch prende un posto che non
per lui.

Il cardinale Grald Cyprien Lacroix


ha preso possesso
del titolo di San Giuseppe allAurelio

Il cardinale canadese Grald Cyprien Lacroix, dellistituto secolare Pio X,


arcivescovo di Qubec, domenica mattina, 22 giugno, ha preso solennemente possesso del titolo di San Giuseppe allAurelio. Nella chiesa romana
di via Boccea, il porporato stato accolto dal parroco, padre Sebastiano
Giuseppe Lai, degli oblati di san Giuseppe (giuseppini dAsti), che gli ha
presentato il crocifisso per il bacio e la venerazione. La messa stata concelebrata, tra gli altri, dallarcivescovo di Sherbrooke, Luc Cyr, dal vescovo
ausiliare di Qubec, Gatan Proulx, da alcuni religiosi giuseppini fra i
quali il superiore generale della congregazione, Michele Piscopo, il vicario
generale, John Attulli, e i viceparroci Sebastiano Soy e Orlando Paladino
e da una ventina di sacerdoti. Il rito stato diretto da monsignor Vincenzo
Petrone.

Ma, ha precisato il Papa, non


solo sbaglia; anche si confonde.
Ed tanto ossessionato da quello
che vuole giudicare, da quella persona tanto, tanto ossessionato!
che quella pagliuzza non lo lascia
dormire. E ripete: Ma io voglio
toglierti quella pagliuzza!. Senza
per accorgersi della trave che lui
ha nel proprio occhio. In questo
senso si confonde e crede che la
trave sia quella pagliuzza. Dunque
chi giudica un uomo che confonde la realt, un illuso.
Non solo. Per il Pontefice colui
che giudica diventa uno sconfitto
e non pu che finire male, perch
la stessa misura sar usata per giudicare lui, come dice Ges nel
Vangelo di Matteo. Dunque il
giudicatore superbo e sufficiente
che sbaglia posto, perch prende il
posto di Dio, scommette su una
sconfitta. E qual la sconfitta?
Quella di essere giudicato con la
misura con la quale lui giudica ha
rimarcato il vescovo di Roma. Perch lunico che giudica Dio e
quelli ai quali Dio d la potest di
farlo. Gli altri non hanno diritto di
giudicare: per questo c la confusione, per questo c la sconfitta.
Oltretutto, ha proseguito il Papa,
anche la sconfitta va oltre, perch
chi giudica accusa sempre. Nel
giudizio contro gli altri lesempio che d il Signore la pagliuzza nel tuo occhio c unaccusa
sempre. Esattamente lopposto di
quello che Ges fa davanti al Padre. Infatti Ges mai accusa
ma, al contrario, difende. Egli il
primo Paraclito. Poi ci invia il secondo, che lo Spirito. Ges il
difensore: davanti al Padre per difenderci dalle accuse.
Ma se c un difensore, c anche
un accusatore. Nella Bibbia ha
spiegato il Pontefice laccusatore
si chiama demonio, satana. Ges
giudicher alla fine del mondo,
ma nel frattempo intercede, difende. Giovanni, ha notato il Papa,
lo dice tanto bene nel suo Vangelo: non peccate, per favore, ma se
qualcuno pecca, pensi che abbiamo
un avvocato che ci difende davanti
al Padre.
Cos, ha affermato, se noi vogliamo andare sulla strada di Ges,
pi che accusatori dobbiamo essere
difensori degli altri davanti al Padre. Da qui linvito a a difendere
chi subisce una cosa brutta: senza pensarci su troppo, ha raccomandato, vai a pregare e difendilo
davanti al Padre, come fa Ges.
Prega per lui.
Ma soprattutto, ha ripetuto il Papa, non giudicare, perch se lo fai,
quando tu farai una cosa brutta, sarai giudicato!. una verit, ha
suggerito, che bene ricordare
nella vita di tutti i giorni, quando
ci viene la voglia di giudicare gli altri, di sparlare degli altri, che una
forma di giudicare.
Insomma, ha riaffermato il Pontefice, chi giudica sbaglia posto, si
confonde e diventa sconfitto. E
cos facendo non imita Ges, che
sempre difende davanti al Padre:
avvocato difensore. Colui che giudica, piuttosto, un imitatore del
principe di questo mondo, che va
sempre dietro le persone per accusarle davanti al Padre.
Papa Francesco ha concluso pregando il Signore perch ci dia la
grazia di imitare Ges intercessore,
difensore, avvocato nostro e degli
altri. E di non imitare laltro, che
alla fine ci distrugger.

LOSSERVATORE ROMANO

pagina 8

luned-marted 23-24 giugno 2014

Saluto del vescovo Galantino

La malavita
si nutre anche
di coscienze
addormentate

Nellomelia della messa conclusiva celebrata sulla spianata di Marina di Sibari la ferma condanna del Pontefice

No a chi adora il male


Quelli che seguono questa strada, come i mafiosi, non sono in comunione con Dio: sono scomunicati!
Quelli che adorano il denaro e seguono
la strada del male, cos come fanno i
mafiosi, non vivono in comunione con
Dio: sono scomunicati. la ferma
condanna pronunciata dal Papa contro
coloro i quali vivono di malaffare e
di violenza, durante la messa
celebrata sulla spianata di Marina di
Sibari sabato pomeriggio, 21 giugno, a
conclusione della visita a Cassano
allIonio.
Nella festa del Corpus Domini celebriamo Ges pane vivo disceso dal
cielo (Gv 6, 51), cibo per la nostra
fame di vita eterna, forza per il nostro cammino. Ringrazio il Signore
che oggi mi dona di celebrare il Corpus Domini con voi, fratelli e sorelle
di questa Chiesa che in Cassano
allo Jonio.
Quella di oggi la festa in cui la
Chiesa loda il Signore per il dono
dellEucaristia. Mentre il Gioved
Santo facciamo memoria della sua
istituzione nellUltima Cena, oggi
predomina il rendimento di grazie e
ladorazione. E infatti tradizionale
in questo giorno la processione con
il Santissimo Sacramento. Adorare
Ges Eucaristia e camminare con Lui.
Questi sono i due aspetti inseparabili della festa odierna, due aspetti che
danno limpronta a tutta la vita del
popolo cristiano: un popolo che
adora Dio e un popolo che cammina: che non sta fermo, cammina!
Prima di tutto noi siamo un popolo
che adora Dio. Noi adoriamo Dio
che amore, che in Ges Cristo ha
dato se stesso per noi, si offerto
sulla croce per espiare i nostri peccati e per la potenza di questo amore
risorto dalla morte e vive nella sua
Chiesa. Noi non abbiamo altro Dio
allinfuori di questo!
Quando alladorazione del Signore si sostituisce ladorazione del denaro, si apre la strada al peccato,
allinteresse personale e alla sopraffazione; quando non si adora Dio, il
Signore, si diventa adoratori del male, come lo sono coloro i quali vivono di malaffare e di violenza. La vostra terra, tanto bella, conosce i segni e le conseguenze di questo peccato. La ndrangheta questo: adorazione del male e disprezzo del bene comune. Questo male va combattuto, va allontanato! Bisogna dirgli
di no! La Chiesa, che so tanto impegnata nelleducare le coscienze, deve
sempre di pi spendersi perch il
bene possa prevalere. Ce lo chiedono i nostri ragazzi, ce lo domandano
i nostri giovani bisognosi di speranza. Per poter rispondere a queste esigenze, la fede ci pu aiutare. Coloro
che nella loro vita seguono questa
strada di male, come sono i mafiosi,
non sono in comunione con Dio: sono scomunicati!
Oggi lo confessiamo con lo sguardo rivolto al Corpus Domini, al Sacramento dellaltare. E per questa fede, noi rinunciamo a satana e a tutte
le sue seduzioni; rinunciamo agli
idoli del denaro, della vanit, dellorgoglio, del potere, della violenza.
Noi cristiani non vogliamo adorare
niente e nessuno in questo mondo se
non Ges Cristo, che presente nella santa Eucaristia. Forse non sempre ci rendiamo conto fino in fondo
di ci che significa questo, di quali
conseguenze ha, o dovrebbe avere,
questa nostra professione di fede.

Questa nostra fede nella presenza


reale di Ges Cristo, vero Dio e vero
Uomo, nel pane e nel vino consacrati, autentica se noi ci impegniamo
a camminare dietro a Lui e con Lui.
Adorare e camminare: un popolo
che adora un popolo che cammina! Camminare con Lui e dietro a
Lui, cercando di mettere in pratica il
suo comandamento, quello che ha
dato ai discepoli proprio nellUltima
Cena: Come io ho amato voi, cos
amatevi anche voi gli uni gli altri
(Gv 13, 34). Il popolo che adora Dio
nellEucaristia il popolo che cammina nella carit. Adorare Dio
nellEucaristia, camminare con Dio
nella carit fraterna.
Oggi, come Vescovo di Roma, sono qui per confermarvi non solo nella fede ma anche nella carit, per accompagnarvi e incoraggiarvi nel vostro cammino con Ges Carit. Vo-

glio esprimere il mio sostegno al Vescovo, ai presbiteri e ai diaconi di


questa Chiesa, e anche dellEparchia
di Lungro, ricca della sua tradizione
greco-bizantina. Ma lo estendo a
tutti, a tutti i Pastori e fedeli della
Chiesa in Calabria, impegnata coraggiosamente nellevangelizzazione
e nel favorire stili di vita e iniziative
che pongano al centro le necessit
dei poveri e degli ultimi. E lo estendo anche alle Autorit civili che cercano di vivere limpegno politico e
amministrativo per quello che , un
servizio al bene comune.
Incoraggio tutti voi a testimoniare
la solidariet concreta con i fratelli,
specialmente quelli che hanno pi
bisogno di giustizia, di speranza, di
tenerezza. La tenerezza di Ges, la
tenerezza eucaristica: quellamore
tanto delicato, tanto fraterno, tanto
puro. Grazie a Dio ci sono tanti se-

gni di speranza nelle vostre famiglie,


nelle parrocchie, nelle associazioni,
nei movimenti ecclesiali. Il Signore
Ges non cessa di suscitare gesti di
carit nel suo popolo in cammino!
Un segno concreto di speranza il
Progetto Policoro, per i giovani che
vogliono mettersi in gioco e creare
possibilit lavorative per s e per gli
altri. Voi, cari giovani, non lasciatevi
rubare la speranza! Lho detto tante
volte e lo ripeto una volta in pi:
non lasciatevi rubare la speranza!
Adorando Ges nei vostri cuori e rimanendo uniti a Lui saprete opporvi
al male, alle ingiustizie, alla violenza
con la forza del bene, del vero e del
bello.
Cari fratelli e sorelle, lEucaristia
ci ha raccolti insieme. Il Corpo del
Signore fa di noi una cosa sola, una
sola famiglia, il Popolo di Dio riunito attorno a Ges, Pane di vita.

Quello che ho detto ai giovani lo dico a tutti: se adorerete Cristo e camminerete dietro a Lui e con Lui, la
vostra Chiesa diocesana e le vostre
parrocchie cresceranno nella fede e
nella carit, nella gioia di evangelizzare. Sarete una Chiesa nella quale
padri, madri, sacerdoti, religiosi, catechisti, bambini, anziani, giovani
camminano luno accanto allaltro, si
sostengono, si aiutano, si amano come fratelli, specialmente nei momenti di difficolt.
Maria, nostra Madre, Donna eucaristica, che voi venerate in tanti
Santuari, specialmente in quello di
Castrovillari, vi precede in questo
pellegrinaggio della fede. Lei vi aiuti, vi aiuti sempre a restare uniti
affinch, anche per mezzo della vostra testimonianza, il Signore possa
continuare a dare la vita al mondo.
Cos sia.

Per il Papa a Cassano allIonio una giornata vissuta nella quotidianit della gente comune

Oltre ci che fa notizia

di MARIO PONZI
Papa Francesco, a Cassano allo Jonio, scomunica i mafiosi. La notizia
ha fatto il giro del mondo quasi in
tempo reale. Chi lha appresa in diretta televisiva, chi attraverso i numerosi canali della rete informatica,
chi, pi tradizionalmente, dal passa
parola. Per i media, soprattutto per
quelli internazionali, si naturalmente trasformata in titolo di prima
pagina. Ancora oggi, a quarantotto
ore di distanza, i commenti si susseguono, cos come le prese di posizione si accavallano. Ma per i duecentocinquantamila fedeli che hanno sfidato intrepidi la canicola opprimente sulla spianata di Marina
di Sibari sabato pomeriggio per assistere alla messa celebrata dal Papa, si trattato di una ventata di
speranza. E il loro scrosciante e
prolungato applauso sembrato il
grido di quella incontenibile voglia
di riscatto che percorre la Calabria
intera e tutti quei paesi nei quali il
malaffare spadroneggia.
Ma non sarebbe giusto limitare la
giornata trascorsa da Papa Francesco in quel lembo di terra del co-

sentino al coraggioso, forte, storico


monito contro la malavita nelle sue
diverse ramificazioni tentacolari:
ndrangheta, mafia o camorra che
sia. Al Papa i cassanesi hanno infatti mostrato anche laltro volto della
gente calabrese, quello pi vero, che
parla di accoglienza, di solidariet,
di vicinanza ai sofferenti, di amore
per gli anziani. E Papa Francesco
andato a scovarne le sembianze nei
luoghi pi disparati.
Cos, dopo aver visitato al mattino il carcere e lhospice prima di intrattenersi a lungo con i sacerdoti in
cattedrale e di pranzare con i poveri
e gli ospiti di un centro di recupero
per tossicodipendenti, nel pomeriggio si recato tra gli anziani di Casa Serena, una residenza sanitaria
protetta, dove tra gli ottanta assistiti
vi sono alcuni con problemi psichici. Poi si fermato nel luogo in cui
stato trucidato don Lazzaro Longobardi, nella parrocchia di san
Giuseppe. E nella chiesetta ha ringraziato una rappresentanza dei carabinieri per il loro costante impegno accanto alla popolazione pi
indifesa. Infine Papa Francesco
entrato nel giardino di casa di una

famiglia che gli ha chiesto di fermarsi, per riempire di gioia anche


un solo momento sottratto alla quotidianit della sofferenza.
Casa Lufrano si trova, quasi isolata, lungo la strada che unisce Cassano a Sibari, quella percorsa dal
corteo papale per raggiungere il
luogo della celebrazione della messa. Tra gli alberi allineati dinnanzi
alla costruzione era disteso un lenzuolo bianco sul quale era scritto
Papa Francesco, fermati qui. C
un angelo che ti aspetta. Era tanto
grande da non poter passare inosservato. E infatti non sfuggito
allattenzione di Papa Francesco, il
quale ha fatto fermare la sua vettura
e ha chiesto allautista di fare retromarcia sino al punto in cui Roberta, langelo che lattendeva, era
pronta ad accoglierlo, distesa su
quel lettino che non ha mai lasciato
da quando nata, a causa di una
devastante disabilit. Papa Francesco sceso dalla vettura, entrato
nel giardino di casa, si chinato su
Roberta, lha accarezzata con tenerezza. Ha benedetto lei e i suoi cari.
Poi risalito in macchina e ha ripreso il suo viaggio verso Sibari.
Impressionante lo spettacolo offerto dalla immensa spianata che
costeggia il mare Ionio. Era gremita
da gente giunta da ogni angolo della Calabria e dalle regioni limitrofe.
Oltre mille i pullman allineati lungo i bordi del campo. Appena giunto il Pontefice salito a bordo della
jeep scoperta e ha girato a lungo in
mezzo a quella folla, seguendo un
polveroso tracciato.
Allaltare con lui cerano tutti i
vescovi della Calabria. Unica eccezione per il pugliese monsignor Felice di Molfetta, vescovo di Cerignola - Ascoli Satriano, la diocesi
pugliese di cui originario il vescovo Galantino. E proprio don Nunzio, come lo chiamano affettuosamente i suoi diocesani, salutando il
Pontefice allinizio della messa a
nome loro, ha deposto ai piedi
dellaltare tutte le loro sofferenze,
ma anche tutte le loro gioie, nono-

stante i tentativi di distruggerle da


parte di chi vive nel male. E quando il Papa li ha lasciati, poco dopo
le 18, per rientrare in Vaticano, hanno certamente sentito rinascere in
loro la speranza di un domani libero da violenza e paure.
Il Papa ha sicuramente riacceso
la nostra speranza ha confermato
il vescovo durante la messa di
ringraziamento celebrata domenica
22 in cattedrale. E rilanciando il
messaggio del Pontefice ha ripetuto
che chi non si riconosce nella centralit di Dio e sceglie idoli finisce
per essere travolto dalla violenza.
Ed quello che successo alla nostra comunit nei primi mesi
dellanno con la vicenda di Coc e
con luccisione di don Lazzaro. In
questi mesi per ci siamo preparati
alla venuta del Santo Padre avendo
come faro il chiedere perdono e il
chiedere scusa. E questa, secondo
me ha assicurato , la direzione
giusta.

Allinizio della messa, nel giorno


della memoria liturgica di san
Luigi Gonzaga, stato il vescovo
Nunzio Galantino a presentare a
Papa Francesco lo stato danimo
della comunit cristiana calabrese.
E lo ha fatto esternando due
sentimenti, raccontati da due
parole che ha confidato ho
sentito risuonare su tante bocche
e non solo oggi: grazie e benvenuto!.
Innanzitutto grazie, ha affermato il vescovo rivolgendosi al
Pontefice, per aver guardato con
affettuosa attenzione a questa piccola ma bella parte di Chiesa che
la diocesi di Cassano allIonio
e grazie per averle fatto il dono
della sua paterna presenza. E
poi benvenuto in una diocesi, in
una regione e in un territorio che
hanno visto, e vedono ancora oggi, tanti uomini e donne spendersi per rendere evangelicamente
credibile la prima e vivibile laltro. Infatti la storia della Chiesa cassanese e del suo territorio
una storia, come quella di tutta la
Calabria, fatta di generosit e di
impegno. una Chiesa fortemente incarnata nel suo territorio
e, come questo, vive delle sue luci
e delle sue ombre.
Ho parlato ha proseguito il
presule di una Chiesa e di un
territorio belli. Questo non pu
far dimenticare quanto grande per sia anche la fatica che uomini
e donne fanno in questa parte di
terra calabrese. E ad acuire la fatica ci si mette la malavita organizzata che rallenta i processi di crescita, non solo economica. La
ndrangheta, come ogni forma di
delinquenza organizzata, non si
nutre solo di soldi e di malaffare,
si nutre anche di coscienze addormentate e perci conniventi.
E cos, alla domanda su quale
Chiesa trova oggi Papa Francesco, monsignor Galantino ha risposto parlando di una Chiesa
disposta e impegnata a risvegliare
queste coscienze, educando alla
vita buona del Vangelo. Ma non
ha nascosto che, talvolta, anche
una Chiesa che per stanchezza
rallenta il passo e rischia di perdere la gioia evangelica e lentusiasmo della testimonianza.
C poi unaltra parola che,
ha affermato il vescovo, ha attraversato lannuncio e la preparazione di questa visita: scusa.
Proprio vi chiedo scusa ha
scritto il Pontefice, il 28 dicembre
scorso, quando ha chiesto a monsignor Galantino di collaborare
pi direttamente con lui al servizio della Conferenza episcopale
italiana. La stessa espressione,
ha detto il presule, che il Papa ha
ripetuto il 27 marzo, quando mi
comunic la sua intenzione di venire in visita a Cassano.
Il presule ha poi invitato a sentire particolarmente vicini nella
celebrazione eucaristica tutti gli
ammalati, in particolare i religiosi,
le religiose e i sacerdoti, affidandoli a Maria Santissima, venerata qui in diocesi con il titolo di
Madonna della Catena, alla quale ha aggiunto affidiamo
anche il Pontefice. E proprio come segno di gratitudine ha assicurato a Papa Francesco che la
diocesi di Cassano allIonio lo ricorder soprattutto nella preghiera del santo rosario, tanto cara alla nostra gente.

Davanti al monumento che ricorda don Lazzaro Longobardi


nel cortile della parrocchia di San Giuseppe

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