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vaniglia
Foto: http://agricoltura.regione.campania.it
Il
kaki
vaniglia
o
vainiglia
napoletano
una
variet
di
antichissima
coltivazione
in
Campania
anche
se
oggi
la
sua
coltura
risulta
ridimensionata
a
vantaggio
della
produzione
dei
loti
ammezziti,
quelli
cio
resi
eduli
dopo
un
processo
di
detannizzazione.
Tuttavia,
le
piante
di
kaki
vaniglia
resistono
ancora
nei
frutteti
di
tipo
tradizionale
concentrati
fra
Napoli
e
Salerno,
soprattutto
nellagro
Acerrano-Nolano
e
Sarnese-Nocerino
oltre
che
nellarea
Vesuviana,
che
la
zona
di
origine
ed
elezione.
una
pianta
di
medio
vigore,
particolarmente
resistente
alle
basse
temperature,
che
produce
frutto
di
forma
leggermente
appiattita,
dalla
buccia
sottile
di
colore
giallo-arancione
alla
maturazione
di
raccolta,
che
diventa
rossastra
alla
maturazione
fisiologica.
La
polpa
del
kaki
vaniglia
color
bronzo
scuro,
talora
rossastra,
molto
succosa
e
ricca
di
semi,
dal
sapore
molto
gustoso
e
zuccherino.
Fonte:
http://agricoltura.regione.campania.it
Melo
cotogno
Foto : http://www.assarca.com
Fonte : www.dalmontevivai.com
Kaki
Tipo
Foto : http://www.ingasati.net
Foto
:
http://de.academic.ru
Specie:
Melo
(Malus
domestica).
Sinonimi:
Loskrieger,
Reinette
de
Versailles,
Renet
sampanskii,
Glattapfel.
Caratteristiche:
Renetta
Champagne
una
pianta
mediamente
vigorosa
dal
portamento
tendenzialmente
aperto.
La
produzione
medio-
elevata
e
costante,
con
entrata
in
produzione
abbastanza
precoce.
La
maturazione
avviene
a
partire
da
Novembre
e
Renetta
Champagne,
a
differenza
di
altre
Renette,
pu
essere
consumata
anche
appena
raccolta.
Epoca
di
fioritura:
II
-
III
decade
di
Aprile.
Colore
fioritura:
Bianco.
Impollinazione:
Si
(Abbondanza,
Belfiore
giallo,
Permain
dorato).
Epoca
di
raccolta:
II
decade
di
Ottobre.
Frutto:
Renetta
Champagne
presenta
frutti
di
forma
appiattita
e
dimensioni
medie.
La
buccia,
caratteristica
atipica
per
le
Renette,
sottile
e
color
verde
chiaro.
La
polpa
di
colore
bianco,
tenera,
succosa,
acidula
e
poco
zuccherina.
Il
frutto
pu
essere
consumato
anche
appena
colto.
Utilizzo
del
frutto:
Consumo
fresco,
cottura.
Conservabilit:
Lunga.
Resistenza
alle
avversit:
Resistente
ai
freddi
invernali,
poco
suscettibile
a
Ticchiolatura
ed
Oidio.
Zona
vocata
di
piantagione:
Pianura,
collina,
montagna.
Origine:
Francia.
Fonte
:
www.dalmontevivai.com
Pero
volpino
Foto:
www.ravennanotizie.it
Specie:
Pero
(Pyrus
communis)
Caratteristiche:
La
Pera
Volpina
una
pianta
che,
in
tempi
antichi,
era
spesso
utilizzata
per
sostenere
i
filari
di
vite.
vigore
medio
-
elevato
a
portamento
semi
eretto,
con
produzione
elevata
e
costante
(fruttifica
a
grappolo).
Il
frutto
utilizzato
esclusivamente
per
la
cottura.
Epoca
di
fioritura:
I
decade
di
Aprile
(intermedia).
Colore
fioritura:
Bianco.
Impollinazione:
No.
Epoca
di
raccolta:
I
decade
di
Ottobre.
Frutto:
La
Pera
Volpina
presenta
frutti
di
piccole
dimensioni,
sferici.
Il
peduncolo
lungo
e
sottile.
La
buccia
spessa,
ruvida,
completamente
rugginosa.
La
polpa
color
crema,
di
elevata
consistenza,
grossolana,
con
elevata
presenza
di
sclereidi,
croccante
ed
asprigna.
Il
frutto
presenta
un'elevatissimo
contenuto
di
fibra,
caratteristica
che
rende
la
pera
volpina
particolarmente
adatta
ai
regimi
dietetici
dimagranti
non
solo
per
il
ridotto
apporto
calorico,
ma
anche
perch
la
fibra
non
solubile
assorbe
parte
degli
zuccheri
ingeriti
con
le
altre
sostanze,
aiutando
quindi
a
ridurne
l'assimilazione.
Utilizzo
del
frutto:
Cottura.
Conservabilit:
Molto
lunga.
Resistenza
alle
avversit:
Alta.
Tollerante
alla
Ticchiolatura.
Manutenzione:
Bassa.
Zona
vocata
di
piantagione:
Pianura,
collina.
Origine:
Europa
orientale.
Fonte
:
www.dalmontevivai.com
Foto : http://kaki-info.de
Altrimenti
concosciuta
come
Yotsundani,
questa
variet
presenta
un
albero
dallo
sviluppo
limitato,
adatto
a
piccoli
giardini.
Molto
resistente
al
freddo,
offre
frutti
di
grossa
pezzatura
(400
-
450
g),
di
forma
sferoidale-appiattita,
quasi
quadrangolare,
di
colore
giallo
arancio
con
particolari
striature
nere
longitudinali.
Ottima
qualit
gustativa,
polpa
sempre
chiara
e
non
astringente
(edule)
sia
nei
frutti
fecondati
che
in
quelli
non
fecondati
(partenocarpici).
Epoca
di
raccolta
precoce
(met
ottobre),
frutti
conservabili
fino
a
met
novembre.
Fonte
:
www.vivaigabbianelli.it/
Melo
Decio
Pero
Broccolina
Foto
:
www.dalmontevivai.com
Specie:
Pero
(Pyrus
communis).
Caratteristiche:
Variet
tipica
della
collina
romagnola.
Frutto
simile
alla
Pera
Volpina,
ma
con
forma
a
fiaschetto
e
pi
grossa.
Epoca
di
fioritura:
...
Colore
fioritura:
...
Impollinazione:
...
Epoca
di
raccolta:
II
decade
di
Ottobre.
Frutto:
Polpa
colore
crema.
Utilizzo
del
frutto:
Cottura.
Conservabilit:
Molto
buona.
Resistenza
alle
avversit:
...
Manutenzione:
...
Zona
vocata
di
piantagione:
Collina.
Origine:
Sconosciuta.
Fonte
:
www.dalmontevivai.com
Melo
Durello
Foto : www.dalmontevivai.com
Pero
Cocomerina
Foto : www.dalmontevivai.com
Sorbo
Comune
Foto : http://theblackangeltmn.forumfree.it
Generalit
:
Il
Sorbo
domestico
(Sorbus
domestica
L.)
appartiene
alla
Famiglia
delle
Rosaceae.
E'
una
specie
originaria
dell'Europa
Meridionale,
dalla
Spagna
alla
Crimea
e
all'Asia
Minore,
spesso
coltivata
per
i
frutti
anche
fuori
dal
proprio
areale.
In
Italia
si
trova
sporadico
in
tutta
la
penisola
e
nelle
isole,
nei
boschi
montani
di
latifoglie
preferenzialmente
su
substrato
calcareo.
Albero
alto
fino
a
13
metri,
molto
longevo;
i
rami
sono
grigio
tomentosi
poi
glabri,
con
gemma
quasi
glabra
e
vischiosa.
Foglie
alterne
imparipennate,
composte,
lunghe
fino
a
20
cm,
con
6-10
paia
di
foglioline
ovale
o
lanceolate
sessili,
dentate
ai
margini,
acute
all'apice,
sopra
glauche
e
tomentose
sotto.
Fiori
ermafroditi
numerosi,
in
corimbi
ramosi
e
tomentosi;
calice
a
cinque
lacinie
triangolari
acute;
corolle
a
cinque
petali
(5-7
mm)
bianchi
rotondeggianti;
stami
20;
stili
5
comiati
alla
base.
Il
frutto
e'
un
pomo
subgloboso
o
piriforme
lungo
da
2
a
4
centimetri,
di
colore
giallo-rossastro
e
punteggiato,
quindi
bruno
a
maturita';
la
polpa
e'
verdognola
dolce,
con
endocarpo
membranaceo
e
semi
angolosi
bruni.
I
frutti
maturano
in
autunno
e
sono
molto
ricercati
dalla
fauna
selvatica.
I
frutti
sono
commestibili,
di
sapore
acidulo,
ricchi
di
acido
malico
e
vitamina
C,
se
ammezziti
diventano
dolci,
con
polpa
farinosa
molle.
Fonte
:
www.agraria.org/coltivazioniarboree
Impieghi
:
I
frutti
possono
essere
consumati
freschi
ma,
al
pari
delle
nespole,
debbono
essere
ammezziti
a
lungo;
inoltre
si
possono
confezionare
in
marmellata.
Fatti
macerare
con
laggiunta
di
poco
zucchero
e
quindi
distillati,
offrono
uno
squisito
liquore
simile
per
altro
a
quello
degli
altri
sorbi.
Fermentati
producono
un
vino
conosciuto
gi
dagli
antichi
Romani,
come
citato
da
Virgilio;
questo
il
motivo
per
cui
si
pensa
che
tale
albero
sia
stato
introdotto
in
molte
regioni,
in
seguito
rinselvatichendosi.
Il
legno
pregiato
in
quanto
resistente
allattrito;
un
tempo
era
usato
in
particolare
per
fabbricare
le
viti
dei
torchi,
che
ora
possiamo
ammirare
nei
musei
della
civilt
contadina.
Fonte
:
www.operagastro.com/derrate/frutti_bosco/sorbodomestico.htm
Melo
Limoncello
Foto : www.archeologiaarborea.org
Di
antica
coltivazione,
di
origine
sicuramente
italiana,
questa
mela
veniva
coltivata
diffusamente
nellItalia
centro
Meridionale
ed
in
alcune
regioni
ancora
presente
(Campania,
Abruzzo).
Si
diffuse
anche
altrove
per
la
sua
buona
capacit
di
conservazione.
Lalbero,
mediamente
vigoroso,
a
chioma
espansa;
fiorisce
tardi
e
quindi
adatto
alle
zone
con
gelate
tardive.
Mediamente
rustico,
si
adatta
bene
nei
terreni
poco
fertili.
Il
frutto
medio-piccolo,
di
forma
cilindrico-conica
allungata;
la
buccia
gialla,
con
lenticelle
rugginose
rade
e
emerse.
La
cavit
peduncolare
profonda
e
stretta,
la
cavit
calicina
poco
profonda,
aperta
e
pieghettata.
La
polpa
bianca,
acidula,
croccante
e
molto
profumata.
Viene
raccolta
in
ottobre
e
si
conserva
in
fruttaio
per
essere
consumata
da
novembre
a
febbraio
-
marzo.
Diffusa
in
molte
zone
del
centro
e
del
sud
Italia
era
pregiata
per
la
sua
serbevolezza.
Fonte
:
www.archeologiaarborea.org
Foto : www.dalmontevivai.com
Nespolo
Comune
Foto : www.agraria.org
Fonte : www.dalmontevivai.com
Melo
Ruggine
Foto
:
http://valtolla.wordpress.com/2010/03/24/valtolla-catalogo-agricolo
Foto : www.ilgiardinodellecollezioni.it
Gelso
Bianco
Foto
:
Luis
Fernndez
Garca
-
Parque
Ana
Tutor,
Madrid.
Il
gelso
bianco
(Morus
alba
L.)
un
albero
della
famiglia
delle
Moraceae
originario
della
Cina
e
introdotto
in
Europa
verso
il
XV
secolo
principalmente
per
la
bachicoltura.
una
specie
poco
longeva,
ad
accrescimento
rapido
che
pu
raggiungere
una
altezza
di
15-20
m.
Le
foglie
sono
intere,
semplici,
cordate
alla
base
ed
acuminate
all'apice
con
margine
dentato.
Talvolta
le
foglie
possono
essere
lobate
(tre
lobi).
La
pagina
inferiore
delle
foglie
glabra,
la
fillotassi
alterna.
Il
frutto
un
sorosio
di
colore
bianco
rosato
a
maturit
ed
edule,
sebbene
meno
gustoso
di
quello
del
gelso
nero.
Assieme
al
gelso
nero
utilizzato
per
la
coltura
dei
bachi
da
seta.
Una
legislazione
particolare
tendeva
alla
tutela
degli
alberi
di
gelso,
dapprima
favorendone
l'impianto,
poi
vietandone
l'abbattimento.
Nell'ottocento
in
molte
regioni
italiane
era
diventata
una
coltura
fondamentale.
La
successiva
decadenza
dell'allevamento
del
baco
da
seta,
non
solo
in
Italia,
ma
nell'intera
Europa,
ha
portato
anche
alla
quasi
scomparsa
di
un
interesse
agricolo,
almeno
in
tali
parti
del
mondo.
Interessante
il
suo
uso
come
ornamentale
sia
per
il
portamento
sia
per
il
colore
dorato
del
fogliame
in
autunno.
A
tale
scopo
ne
sono
state
selezionate
delle
variet
come
ad
esempio
Morus
alba
v.
pendula
con
chioma
espansa
e
rami
ricadenti.
Il
gelso
era
anche
utilizzato
per
la
costruzione
di
archi
compositi,
anche
se
l'uso
a
questo
scopo
fosse
diffuso
principalmente
in
Asia.
In
fitoterapia
l'estratto
meristematico
(dalle
gemme)
viene
impiegato
come
ipoglicemizzante.
Fonte
:
www.wikipedia.org
Gelso
Nero
Foto : www.agrilot.altervista.org
Il
gelso
nero
(Morus
nigra)
un
albero
alto
fino
a
15
metri,
con
breve
tronco
brunastro
e
chioma
densa
ed
arrotondata;
rispetto
al
gelso
bianco
ha
foglie
pi
piccole
e
compatte,
scure,
ruvide
e
cuoriformi.
Verso
luglio-
settembre,
il
suo
frutto
commestibile,
chiamato
sorosio
,
assume
una
colorazione
violacea.
Pianta
frugale
e
rustica,
resiste
discretamente
al
freddo;
s'incontra
dalla
pianura
fino
a
800
m
di
altitudine.
Non
teme
malattie,
ma
i
bruchi
ne
divorano
l'intera
chioma.
Bisogna
porre
attenzione
nel
caso
dei
bonsai.
Storia:
ha
come
zona
d'origine
il
medio
Oriente:
Persia,
Turchia
e
Arabia.
Gi
i
Romani
ne
conoscevano
i
frutti,
apprezzati
non
solo
da
Ovidio
ma
anche
da
Plinio
il
Vecchio.
Anticamente
stato
apprezzato
come
una
sorata
di
panacea;
infatti
se
ne
ricavavano
diversi
miracolosi
medicamenti.
Ambiente:
La
germinazione
prorompe
tutta
insieme,
cos
intensamente
da
compiersi
nel
giro
di
una
notte.
Medicina:
Le
more
di
gelso
sono
antidiabetiche,
astringenti
ed
in
generale
ipoglicemizzanti;
la
radice:
purgativa
e
diuretica;
la
corteccia:
disinfettante
e
cicatrizzante.
Infusi
delle
foglie,
decotti
delle
radici
e
sciroppo
dei
frutti
per
uso
interno;
impacchi
delle
foglie
bollite
contro
le
irritazioni.
Cucina:
Il
succo
delle
more
rosse,
vista
la
sua
intesa
colorazione,
viene
impiegato
come
colorante
naturale
dall'industria
alimentare.
letteratura
e
mitologia:Ovidio
racconta
che
due
giovani
babilonesi,
Piramo
e
Tisbe,
che
si
amano
intensamente
nonostante
l'opposizione
delle
famiglie.
A
causa
di
un
tragico
equivoco
muoiono
entrambi
e,
per
il
sangue
uscito
dai
loro
corpi,
le
bacche
del
gelso
divennero
scure.
La
sua
saggezza
serv
nel
rinascimento
a
dar
luogo
all'emblema
della
diligenza.
arte:
usato
anche
come
specie
da
bonsai.
Fonte
:
www.leserre.it
Foto
:
http://mimmapallavicini.wordpress.com
Specie:
Albicocco
(Prunus
armeniaca).
Caratteristiche:
Reale
d'Imola
una
cultivar
di
vigore
elevato,
con
produttivit
elevata
nel
nord
Italia
(seppure
incostante),
media
nel
centro
-
sud.
Epoca
di
fioritura:
II
decade
di
Marzo.
Colore
fioritura:
Bianco.
Impollinazione:
No.
Epoca
di
raccolta:
III
decade
di
Giugno
-
I
decade
di
Luglio
(+
10
San
Castrese).
Frutto:
Reale
d'Imola
presenta
frutti
cuoriformi
di
calibro
medio
-
grosso
(peso
medio
65
g),
con
buccia
giallo
arancio
e
polpa
color
arancio
chiaro
di
consistenza
media,
aromatica,
spicca.
Reale
d'Imola
interessante
per
la
buona
qualit
gustativa.
Utilizzo
del
frutto:
Consumo
fresco,
conserve.
Conservabilit:
Molto
breve.
Resistenza
alle
avversit:
Bassa.
Zona
vocata
di
piantagione:
Collina.
Origine:
Italia.
Fonte
:
www.dalmontevivai.com
Foto : www.ilgiardinodellecollezioni.it
Specie:
Albicocco
(Prunus
armeniaca).
Caratteristiche:
Ivonne
Liverani
una
cultivar
mediamente
vigorosa,
di
produttivit
buona
e
costante
(fruttifica
sui
dardi
e
sui
rami
misti).
Epoca
di
fioritura:
I
decade
di
Marzo.
Colore
fioritura:
Bianco.
Impollinazione:
Autoincompatibile
(Goldrich).
Epoca
di
raccolta:
III
decade
di
Giugno
-
I
decade
di
Luglio.
Frutto:
Ivonne
Liverani
presenta
frutti
di
calibro
medio
-
grosso.
La
buccia
colore
giallo
intenso
con
sovracolore
rosso
chiaro
sfumato.
La
polpa
color
arancio,
consistente,
spicca,
dal
sapore
medio
-buono.
Utilizzo
del
frutto:
Consumo
fresco,
conserve.
Conservabilit:
Molto
breve.
Resistenza
alle
avversit:
Alta.
Elevata
resistenza
a
Monilia
ed
alle
gelate
primaverili.
Manutenzione:
Medio
-
bassa.
Zona
vocata
di
piantagione:
Pianura,
collina.
Origine:
Italia.
Ottenuta
a
Faenza
(RA)
nel
1977.
Fonte : www.dalmontevivai.com
Albicocco
Pisano
Foto : www.campodeifrutti.it
Specie:
Albicocco
(Prunus
armeniaca).
Clone:
MNCAV
Caratteristiche:
Pisana
una
cultivar
di
media
vigoria
con
produttivit
media
e
costante.
Epoca
di
fioritura:
II
decade
di
Marzo.
Colore
fioritura:
bianco.
Impollinazione:
no,
autofertile.
Epoca
di
raccolta:
III
decade
di
Giugno
-
I
decade
di
Luglio
(+
12
San
Castrese).
Frutto:
Pisana
presenta
un
frutto
di
grossa
pezzatura
e
di
bell'aspetto.
La
buccia
di
colore
giallo
intenso
e
presenta
sovraccolore
rosso.
La
polpa
color
arancio.
La
qualit
gustativa
del
frutto
molto
buona.
Utilizzo
del
frutto:
consumo
fresco,
conserve.
Conservabilit:
breve.
Resistenza
alle
avversit:
media.
Pisana
resistente
al
Plum
Pox
Potyvirus
(Sharka).
Manutenzione:
media.
Zona
vocata
di
piantagione:
collina.
Origine:
Italia
(Universit
di
Pisa
DCDSL).
Fonte
:
www.dalmontevivai.com
Nocciolo
Foto : www.agraria.org
Il
noccilo
(Corylus
avellana)
storicamente
utilizzato
per
consolidare
i
terreni
soggetti
a
franare,
per
colonizzare
i
terreni
nudi
ed
quindi
presente
in
tutta
Italia
sia
in
pianura
che
fino
a
1.600
metri
di
altitudine.
Si
tratta
di
una
pianta
che
accompagna
la
vita
delluomo
da
tempi
immemorabili,
i
cui
frutti
entrarono
a
far
parte
dellalimentazione
molto
prima
di
noci
e
castagne.
Inoltre
ha
sempre
dominato
il
panorama
del
nostro
Paese,
perch
facile
a
diffondersi,
resistente
e
tenace.
Infine
il
nocciolo
una
delle
piante
pi
resistenti
a
tutti
i
tipi
di
malattie
che
si
possono
manifestare
in
altre
specie.
Se
coltivato
come
fusto
unico,
come
accade
ancora
in
campagna,
il
nocciolo
assume
subito
laspetto
di
un
arbusto
di
piccole
dimensioni,
con
una
chioma
densa
e
globosa,
che
pu
andare
da
1,5
metri
a
4
metri
di
diametro,
molto
ricca
di
foglie.
Crescendo
il
nocciolo
a
fusto
unico
diventa
un
piccolo
albero,
che
pu
raggiungere
i
7
metri
di
altezza,
il
quale
pu
donare
unombra
fresca
ma
anche
luminosa.
Normalmente
per
viene
coltivato
con
lintera
ceppaia,
e
forma
cespugli
con
diversi
fusti
a
portamento
eretto.
La
corteccia
tipica
e
riconoscibile:
sulla
sua
superficie
infatti
sono
presenti
numerose
cellule
dalla
forma
di
lenti,
attraversate
da
una
fessura,
molto
evidenti
al
tatto.
Il
suo
colore
il
grigio,
che
pu
tendere
al
bruno
o
al
rosso.
Le
foglie
sono
disposte
sui
rami
in
modo
alterno
e
hanno
una
forma
quasi
rotonda,
con
apice
appuntito
e
margine
dentato.
Tale
dentatura
sinuosa
alla
base
della
foglia,
mentre
diventa
regolare
verso
lapice.
Il
nocciolo
possiede
fiori
femminili
e
fiori
maschili.
Quelli
maschili
sono
lunghi
amenti
penduli,
dal
colore
bruno,
mossi
dal
vento.
Quando
a
inizio
primavera
iniziano
a
liberare
il
polline,
i
fiori
maschili
diventano
giallastri.
I
fiori
femminili
sono
meno
evidenti:
si
tratta
di
gemme
con
stimmi
rossi,
fecondate
per
via
anemofila,
cio
con
il
polline
portato
dal
vento.
Le
nocciole
si
trovano
sullalbero
gi
piene
alla
fine
di
luglio,
ma
maturano
soltanto
per
la
fine
di
agosto.
Le
nocciole
non
vanno
raccolte
prima
che
cadano
dallalbero,
perch
sono
buone
solo
a
maturazione
completa;
la
nocciola
acerba
perde
le
sue
qualit
organolettiche.
Una
volta
raccolta,
la
nocciola
deve
essere
privata
dellinvolucro
fibroso
in
cui
racchiusa
e
deve
essere
messa
in
un
luogo
ventilato
ad
asciugare,
al
riparo
dal
sole.
Le
nocciole
si
formano
in
gruppi
di
2
o
4
frutti,
molto
raro
che
si
presentino
in
forma
singola.
Le
radici
formano
un
apparato
molto
rigoglioso
ed
espanso,
anche
se
non
tanto
profondo,
una
sorta
di
maglia
di
radici
piuttosto
grande.
Le
radici
del
nocciolo
hanno
una
grande
capacit
di
produrre
polloni:
i
polloni
se
riescono
a
svilupparsi,
possono
arricchire
il
ceppo
della
pianta
dandogli
a
lungo
andare
un
aspetto
sferico.
I
polloni
possono
poi
essere
separati
dalla
pianta
madre
per
dare
vita
a
nuovi
alberi.
Il
nocciolo
cresce
molto
rapidamente
e
verso
i
40
anni
finisce
la
sua
espansione.
Anche
gli
esemplari
pi
longevi
e
rari
non
superano
i
70
anni
di
vita.
Fonte
:
www.guidaconsumatore.com
Foto : www.pomologia.it
Pero
Angelica
Foto : http://trashfood.com
Specie:
Pero
(Pyrus
communis).
Sinonimi:
Santa
Lucia,
Pera
Fico,
Pera
Cedro
(nel
Modenese),
Pera
Limona
(nel
Faentino).
Caratteristiche:
Angelica
una
cultivar
di
pero
molto
diffusa
e
stimata
nei
tempi
antichi,
tanto
che
il
Gallesio
nel
suo
"Pomona
italica"
la
considerava
"una
delle
razze
pi
preziose
del
suolo
italiano".
Angelica
una
cultivar
di
vigoria
media
e
produttivit
buona.
Epoca
di
fioritura:
I
decade
di
Aprile
Colore
fioritura:
Bianco
Impollinazione:
Si
(William)
Epoca
di
raccolta:
III
decade
di
Agosto
Frutto:
Angelica
presenta
frutti
di
dimensioni
medio
-
piccole
e
di
forma
quasi
rotonda.
Il
peduncolo
lungo
circa
2
cm,
grosso
e
tozzo.
La
buccia
liscia,
sottile,
untuosa,
priva
di
rugginosit,
di
colore
giallo
vivo
(con
macchie
rosso
rubino
sulla
faccia
esposta
al
sole).
La
polpa
bianca,
fondente,
amarognola,
assai
aromatica,
croccante,
fine,
succosa
e
zuccherina.
Utilizzo
del
frutto:
Consumo
fresco
Conservabilit:
Da
media
a
breve.
Resistenza
alle
avversit:
Medio
-
alta.
Manutenzione:
Medio
-
bassa.
Zona
vocata
di
piantagione:
Pianura,
collina.
Origine:
Italia.
Fonte
:
www.dalmontevivai.com
Ciliegio
Mont-Morency
Foto : www.ilgiardinodellecollezioni.it
Specie:
Ciliegio
Acido
(Prunus
cerasus).
Sinonimi:
Amarelle
royale.
Clone:
1280AINCAV
Caratteristiche:
Montmorency
una
cultivar
di
scarsa
vigoria
e
portamento
espanso.
La
produttivit
costante
ed
elevata.
Epoca
di
fioritura:
II
decade
di
Aprile.
Colore
fioritura:
Bianco.
Impollinazione:
No
(autofertilit
totale).
Epoca
di
raccolta:
II
-
III
decade
di
Giugno
(Medio
tardiva).
Frutto:
Montmorency
presenta
frutti
di
pezzatura
media
(peso
medio
5,1
g).
La
buccia
color
rosso
chiaro,
la
polpa
di
colore
bianco
giallastro
di
consistenza
scarsa.
La
qualit
gustativa
discreta.
Utilizzo
del
frutto:
Montmorency
particolarmente
valida
per
le
conserve.
Conservabilit:
Breve.
Resistenza
alle
avversit:
Medio
-
alta.
Scarsa
resistenza
alle
manipolazioni.
Manutenzione:
Medio
-
bassa.
Zona
vocata
di
piantagione:
Pianura,
collina,
montagna.
Origine:
Francia.
Fonte
:
www.dalmontevivai.com
Ciliegio
Lapins
Foto : www.campodeifrutti.it
Fonte : www.dalmontevivai.com
Ciliegio
Ferrovia
Foto
:
http://bushfairy.com
La
Ciliegia
Ferrovia
una
cultivar
di
ciliegio
largamente
coltivata
in
Italia.
Ha
la
caratteristica
di
essere
"grossa",
terminante
a
punta
e
di
possedere
un
peduncolo
lungo.
Le
prime
notizie
della
Ciliegia
Ferrovia
si
hanno
nel
1935.
Il
primo
albero
nacque
da
un
ncciolo
di
ciliegie
vicino
ad
un
casello
ferroviario
delle
Ferrovie
Sud-Est
a
circa
900
metri
dalla
periferia
di
Sammichele
di
Bari.
Gli
abitanti
di
questo
paese
la
chamarono
"Ferrov"
perch
l'albero
era
nato
a
pochi
metri
dai
binari,
lungo
il
carraio
che
porta
alla
Masseria
Sciuscio.
Per
alcuni
anni
l'albero
fu
curato
dal
casellante
ferroviario
dell'epoca
Rocco
Giorgio.
Successivamente
si
diffusa
sul
territorio
del
sud-est
barese
fino
ad
arrivare
ad
essere
la
principale
cultivar
di
Turi
e
Conversano,
entrambi
paesi
limitrofi
che
vantano
una
delle
maggiori
produzioni
in
Italia.
Il
suo
sapore
intenso
tanto
da
renderla
la
preferita
per
la
distribuzione
alimentare.
possibile
manterenla
fresca
per
parecchi
giorni
(7gg
circa)
e
quindi
viene
esportata
in
tutta
l'Europa
tramite
camion
frigoriferi.
Durante
tale
periodo
possibile
vedere
i
paesi
di
Turi,
Sammichele
di
Bari,
Casamassima,
Conversano
e
dintorni
con
tutti
i
cittadini
impegnati
per
la
raccolta.
Fonte
:
http://it.wikipedia.org
Foto
:
www.pomologia.it
La
Renetta
Ananas
un
frutto
originario
dell'Olanda,in
Italia
coltivata
soprattutto
in
Lombardia
ed
in
modo
particolare
nella
provincia
di
Sondrio
e
Biella.
La
mela
caratterizzata
da
una
grandezza
media
ed
una
forma
oblunga,
la
buccia
poco
liscia
e
leggermente
untuosa,
dal
colore
giallo
dorato,
ricca
di
lenticelle
soprattutto
nella
parte
superiore.
La
polpa
biancastra
tendente
al
giallo
croccante
e
succosa,
dal
sapore
dolce
particolarmente
acidulo
e
dal
profumo
che
richiama
quello
dell'ananas.
Consumata
sia
fresca
che
cotta,
pu
essere
mangiata
da
sola
o
in
abbinamento
ai
prodotti
e
ai
piatti
tradizionali
della
regione.
Il
frutto
matura
tra
la
fine
di
settembre
e
gli
inizi
di
ottobre,
viene
dunque
raccolto
e
pu
essere
conservato
per
alcuni
mesi,
mantenendo
intatto
il
suo
gusto
e
le
sue
qualit.
Pero
Moscatella
Foto : http://archeologiaarborea.org
Le
piante
madri
sono
state
trovate
nel
comune
di
Citt
di
Castello
(PG).
Con
diverse
variazioni,
questa
variet
coltivata
in
tutto
il
Centro
Italia,
soprattutto
nelle
zone
di
media
e
alta
collina,
e
qui
ancora
si
pu
trovare
in
grandi
piante
singole.
Lalbero
molto
vigoroso,
rustico
e
a
portamento
piuttosto
espanso,
produce
in
maniera
costante
e
fiorisce
precocemente.
La
sua
fioritura
cos
abbondante
che
adatta
anche
come
pianta
mellifera
di
grande
pregio.
I
frutti
sono
di
piccole
dimensioni,
frequentemente
riuniti
in
mazzetti,
piriformi,
a
peduncolo
lungo,
senza
cavit
peduncolare
e
calicina.
La
buccia
gialla
con
sfumature
rosso
scuro
dalla
parte
del
sole
e
numerose
piccole
lenticelle
La
polpa
bianca,
molto
zuccherina
e
profumata,
con
sapore
di
moscato,
con
torsolo
piccolo.
Matura
la
prima
decade
di
agosto
ed
da
consumo
immediato.
Si
trova
menzionata
numerose
volte
e
da
tempo
immemorabile.
Il
suo
nome
viene
dallodore
di
moscato,
ed
cos
dolce
che
viene
chiamata
anche
Moscarella
(le
mosche
sono
attratte
dal
suo
zucchero).
Vengono
anche
dette
superbe
(forse
le
stesse
che
citava
Columella)
perch
pur
piccole
vogliono
essere
le
prime
a
comparire
mature
sulle
tavole.
Fonte : http://archeologiaarborea.org
Foto : www.ars-alimentaria.it
Pianta
originaria
di
Kadoszberg,
cittadina
ungherese,
venne
commercializzata
in
Germania
dal
vivaista
Spath
da
cui
prende
il
nome.
Albero
di
modesto
e
medio
vigore
con
portamento
assurgente,
rustico
e
di
facile
adattamento.
La
fioritura
tardiva,
nella
prima
decade
di
aprile.
E'
autocompatibile
,
ma
pu
essere
impollinato
anche
da
Prugno
d'Agen,
Prugno
d'Italia
,
Regine
Claudie
d'Althan,
Gialla
e
Verde,
Regina
Vittoria.
Produttivit
medio-elevata
e
costante.
Frutto
medio-grosso,
ellissoidale-troncato.
Buccia
da
rosso
porpora
a
blu
viola
con
punti
a
volte
chiari.
La
polpa
giallo-verdastra,
soda,
spicca,
non
molto
succosa,
zuccherina,
dolce,
aromatica,
gradevole.
Si
raccoglie
nell'ultima
decade
di
agosto
o
a
settembre.
Fonte
:
www.fruttidoro.com
Susino
Prugna
di
Dr
Foto
:
www.vitatrentina.it
Prunus
Domestica
Prugna
di
Dr.
Variet
locale;
albero
di
medio
vigore,
con
branche
ricadenti
relativamente
esili.
Fiore
dal
colore
bianco.
Il
frutto
a
forma
ovale-allungato,
piccolo,
asimmetrico
per
la
gobba
in
alto
dietro
un
lato.
Buccia
violacea
tendente
al
blu
scuro.
La
polpa
giallo
ocra,
sapore
dolce
acidulo,
molto
saporita
e
resistente
alle
manipolazioni,
si
stacca
facilmente
dal
nocciolo.
Eccellente
per
l'essiccagione
e
per
il
consumo
fresco.
Si
raccoglie
da
fine
agosto
a
fine
settembre.
Fonte
:
www.fruttidoro.com
Foto : www.campodeifrutti.it
Prunus
Domestica
Regina
Claudia
Verde
Origine
molto
antica.
Dedicata
alla
Regina
Claudia
sposa
di
Francesco
I.
Albero
di
vigoria
medio
elevata
con
portamento
tendenzialmente
espanso,
produttivit
generalmente
elevata
ma
tendente
all'alternanza.
Il
futto
piccolo
sferoidale
leggermente
schiacciato
ai
poli.
Buccia
verde
giallastro
;
polpa
giallo-verdastro
molto
dolce
e
aromatica,
soda
e
spicca
a
completa
maturazione.
Viene
considerata
fra
le
migliori
variet
esistenti
.
Maturazione
1-10
agosto
Fonte
:
www.fruttidoro.com
Foto
:
ilgiardinodellecollezioni.it
Prunus
Domestica
Santa
Rosa
Pianta
ottenuta
nei
primi
anni
del
'900
negli
Stati
Uniti,
ha
una
vigoria
elevata
con
media
produttivit.
Il
Frutto
ha
pezzatura
grossa
generalmente
arrotondato;
buccia
con
fondo
giallo
macchiato
di
rosso
violaceo
molto
intenso.
Polpa
giallo
rosata
venata
di
rosso,
dolce,
soda
e
aderente
al
nocciolo.
Matura
la
2
decade
di
luglio.
Fonte
:
www.fruttidoro.com
Melo
da
Fiore
Fonte
:
www.comune.aosta.it
al
genere
malus
appartengono
30-35
specie
di
piccoli
alberi,
o
grandi
arbusti,
a
foglia
caduca,
originari
dellemisfero
nord,
in
Europa,
Sia
e
nord
America.
Si
tratta
di
piccoli
alberi,
che
a
maturit
raggiungono
i
4-8
metri
di
altezza.
Il
fogliame
di
medi
dimensioni,
ovale,
di
colore
verde
brillante;
la
chioma
densa,
tondeggiante
o
piramidale.
Tra
la
fine
dellinverno
e
linizio
dellestate
producono
numerosissimi
piccoli
fiori
a
stella,
a
cinque
petali,
riuniti
in
corimbi,
di
colore
bianco,
rosa
o
rosso,
con
vistosi
stami
rosso
chiaro
al
centro.
Ai
fiori
seguono
piccole
drupe
tonde,
delle
dimensioni
delle
prugne,
di
colore
giallo,
rosso
o
arancio,
che
rimangono
sulla
pianta
a
lungo,
molto
decorativi.
Contrariamente
alle
mele
da
frutto,
ibridi
moderni
di
M.
sylvestris,
i
frutti
dei
meli
da
fiore
non
sono
commestibili,
spesso
sono
duri
e
legnosi,
o
hanno
sapore
amaro
o
astringente.
Vengono
per
utilizzati
per
preparare
liquori
o
il
sidro,
o
anche
talvolta
per
ricavarne
la
pectina,
un
addensante
naturale.
Gran
parte
delle
sepcie
sono
autofertili,
quindi
producono
frutti
solo
se
nei
pressi
ci
sono
altri
alberi
di
malus.
Eistono
molti
ibridi
e
cultivar,
con
fiori
doppi
o
dal
colore
molto
intenso,
ed
anche
variet
con
fogliame
rossastro
durante
i
mesi
autunnali.
Prediligono
posizioni
ben
soleggiate,
e
sono
molto
adatti
come
esemplari
singoli,
in
modo
da
poter
godere
appieno
della
splendida
fioritura.
Non
temono
il
freddo
e
possono
sopportare
anche
temperature
di
molti
gradi
inferiori
allo
zero,
visto
che
durante
linverno
queste
piante
sono
in
totale
riposo
vegetativo.
Questi
alberi
non
richiedono
grandi
cure,
ed
in
genere
durante
il
periodo
in
cui
producono
fiori
e
foglie
il
clima
molto
piovoso;
in
caso
di
primavera
molto
siccitosa
consigliabile
annaffiare
le
piante
ogni
settimana;
durante
il
resto
dellanno
in
genere
questi
alberi
si
accontentano
delle
piogge.
Ulteriori
informazioni
su:
Melo
da
fiore
-
Malus
-
Alberi
Temono
ticchiolatura
e
ruggine;
spesso
gli
afidi
rovinano
i
boccioli
o
i
germogli
di
tenere
foglie.
Fonte
:
www.giardinaggio.it
Fico
Bianco
Foto : www.thegustosa.com
Specie:
Fico
(Ficus
carica
L.)
Caratteristiche:
Il
Fico
bianco
una
pianta
molto
longeva,
a
portamento
arboreo
o
pi
spesso
arbustivo,
che
pu
raggiungere
fino
a
10
-
12
metri
di
altezza.
Il
fusto
spesso
tortuoso
e
contorto,
ramificato
generalmente
fin
dalla
base,
formando
una
chioma
larga
e
cespugliosa.
La
scorza
liscia,
grigiastra,
poco
spessa.
La
foglia
di
color
verde
scuro,
ruvida,
consistente,
tomentosa.
I
fiori
sono
racchiusi,
numerosissimi,
all'interno
di
un
ricettacolo
nel
quale
rivestono
le
pareti.
Il
Fico
molto
resistente
alla
siccit
ma
non
tollera
climi
molto
rigidi
e
gelate
prolungate.
Epoca
di
fioritura:
Maggio
-
Giugno.
Colore
fioritura:
Biancastro.
Impollinazione:
No.
Epoca
di
raccolta:
Da
Giugno
a
Ottobre.
Frutto:
Il
frutto
del
Fico
(falso
frutto)
detto
siconio,
presenta
forma
da
sferico
appiattita
ad
allungata
con
buccia
colore
bianco
verdastro.
Utilizzo
del
frutto:
Consumo
fresco
o
essiccato,
trasformazione.
Conservabilit:
Breve.
Resistenza
alle
avversit:
In
generale
molto
buona,
anche
se
risente
molto
delle
avversit
climatiche
(basse
temperature,
grandine)
che
possono
distruggere
completamente
la
produzione.
Danni
possono
essere
provocati
dal
virus
del
mosaico,
dai
marciumi
radicali,
dalla
mosca
della
frutta
(Ceratitis
capitata)
e
dalla
psilla
del
fico
(Homotoma
ficus).
Zona
vocata
di
piantagione:
Pianura,
collina.
Origine:
Asia
occidentale.
Fonte
:
www.dalmontevivai.com
Fico
Nero
Foto : www.ingegnoli.it
Specie:
Fico
(Ficus
carica
L.).
Caratteristiche:
Il
Fico
una
pianta
molto
longeva,
a
portamento
arboreo
o
pi
spesso
arbustivo,
che
pu
raggiungere
fino
a
10
-
12
metri
di
altezza.
Il
fusto
spesso
tortuoso
e
contorto,
ramificato
generalmente
fin
dalla
base,
formando
una
chioma
larga
e
cespugliosa.
La
scorza
liscia,
grigiastra,
poco
spessa.
La
foglia
di
color
verde
scuro,
ruvida,
consistente,
tomentosa.
I
fiori
sono
racchiusi,
numerosissimi,
all'interno
di
un
ricettacolo
nel
quale
rivestono
le
pareti.
Il
Fico
molto
resistente
alla
siccit
ma
non
tollera
climi
molto
rigidi
e
gelate
prolungate.
Epoca
di
fioritura:
Maggio
-
Giugno.
Colore
fioritura:
Biancastro.
Impollinazione:
No.
Epoca
di
raccolta:
Da
Giugno
a
Ottobre.
Frutto:
Il
frutto
del
Fico
(falso
frutto)
detto
siconio,
presenta
forma
da
sferico
appiattita
ad
allungata.
Utilizzo
del
frutto:
Consumo
fresco
o
essiccato,
trasformazione.
Conservabilit:
Breve.
Resistenza
alle
avversit:
Molto
buona.
Zona
vocata
di
piantagione:
Pianura,
collina.
Origine:
Asia
occidentale.
Fonte : www.dalmontevivai.com
Pero
Giugno
Foto
:
www.ars-alimentaria.it
Pyrus
communis
var.
San
Giovanni
o
Giugno
Antica
variet
di
pero,
un
albero
vigoroso,
con
portamento
eretto,
chioma
folta.
Foglie
di
forma
variabile
dallovale
alla
cuoriforme,
apice
bruscamente
appuntito
e
margine
finemente
seghettato.
Mostra
buona
resistenza
alle
comuni
avversit
dalla
specie
e
buona
affinit
d
innesto
con
il
franco
e
il
cotogno.
La
produzione
media
di
piante
regolarmente
potate
pu
variare
dai
4-5
q.li
per
quelle
innestate
su
franco
in
forma
libera
ai
50
Kg
per
quelle
a
palmetta
innestate
su
cotogno.
E'
diffuso
su
tutto
il
territorio
piacentino.
Posta
in
commercio,
presenta
le
seguenti
caratteristiche:
Forma
del
frutto:
tipicamente
piriforme.
Pezzatura:
molto
piccola.
Profilo
equatoriale:
circolare.
Peduncolo:
lungo
e
sottile.
Cavit
peduncolare:
poco
profonda.
Cavit
calicina:
poco
profonda.
Buccia:
di
colore
giallo
con
sfumature
verde
-
chiaro.
Polpa:
soda,
succosa,
di
colore
bianco
con
sapore
zuccherino
ed
aromatico,
con
facilit
all'ammezzimento.
Viene
prevalentemente
consumata
fresca.
Fonte
:
www.ars-alimentaria.it
Pesco
Michelini
Foto
:
www.vivailazzaro.it
Prunus
Persica
Michelini.
Di
origine
sconosciuta
coltivata
dal
1930.
L'albero
mediamente
vigoroso
e
mediamente
produttivo.
E'
un'
ottima
variet
a
polpa
bianca
per
la
pezzatura
ed
il
sapore,
teme
le
forti
gelate.
Frutto
grande
e
rotondo
(180-
200
gr),
buccia
rossa
su
colore
di
fondo
bianco-crema.
La
polpa
bianca
striata
di
rosso
vicino
al
nocciolo,
fondente,
aromatica,
spicca;
sapore
dolce
e
conservazione
breve.
Maturazione:
20-30
agosto
Fonte
:
www.fruttidoro.com
Prunus
Persica
Buco
Incavato.
Foto : www.fruttidoro.com
Variet
vecchissima,
tipica
della
Bassa
Mantovana,
robusta
e
molto
produttiva.
Il
nome
deriva
dalla
forma
del
frutto,
incavato
allapice.
La
polpa
bianca,
rossa
nella
parte
vicino
al
nocciolo.
Il
sapore
ottimo
e
profumato.
Offre
inoltre
il
vantaggio
di
una
buona
resistenza
alla
bolla.
Il
raccolto
viene
effettuato
a
fine
agosto.
Fonte
:
www.oasiverdersm.org
Pesco
SantAnna
Foto : www.fruttidoro.com
Prunus
Persica
Sant'Anna.
Origine
italiana.
Albero
abbastanza
rustico
e
dotato
di
buona
resistenza.
Frutto
medio
grosso
e
di
forma
rotonda.
La
buccia
verde
chiaro
di
fondo
con
sovraccolorazione
rosso
violaceo
sfumato.
La
polpa
di
colore
bianco,
poco
consistente,
molto
profumata;
sapore
dolce,
ottimo,
conservazione
breve.
Maturazione
20-31
luglio
Fonte
:
www.fruttidoro.com
Platipesco
Foto
:
www.ars-alimentaria.it
Prunus
persica
Variet
Pesca
Piatta
o
Platipesca
o
Platicarpa
Variet
di
origine
sconosciuta,
molto
rustica,
quasi
selvatica,
dotata
di
elevata
resistenza
Adatta
ai
frutteti
della
regione
in
particolare
delle
zone
di
pianura
e
di
collina.
Il
frutto
appare
di
pezzatura
medio
piccola,
di
forma
tondeggiante
appiattita,
asimmetrica
La
buccia
di
colore
giallo
verdastro
di
fondo
con
sovraccolore
rosso
vivo
non
regolarmente
diffuso
La
polpa
di
colore
bianco
o
giallo,
con
venature
rosse
al
nocciolo,
spicca,
dolce,
aromatica,
profumata
Ottima
da
consumare
fresca,
ma
anche
destinata
a
prodotti
trasformati.
La
maturazione
media
e
la
raccolta
viene
eseguita
manualmente
a
partire
dalla
terza
settimana
di
luglio.
Il
frutto
ha
un
elevato
contenuto
di
acqua
oltre
che
di
pectine,
zuccheri,
sali
minerali
e
vitamine
tra
cui
A
e
C.
Ha
propriet
toniche,
dissetanti,
stimolanti
dellattivit
gastrica,
vermifughe,
rinfrescanti,
depurative
dovute
ad
un
azione
diuretica
e
blandamente
lassativa
soprattutto
se
consumato
essiccato.
Il
seme
sebbene
abbia
un
aspetto
simile
alla
mandorla
contiene
sostanze
tossiche
e
quindi
non
va
assolutamente
consumato.
Fonte
:
www.ars-alimentaria.it
Azzeruolo
Foto : http://it.wikipedia.org
SPECIE:
Crataegus
azarolus
L.
-
FAMIGLIA:
ROSACEAE
HABITAT.
Lazzeruolo
una
pomacea
minore
appartenente
alla
famiglia
delle
Rosaceae,
sottofamiglia
delle
Maloideae
ed
al
genere
Crataegus.
Lazzeruolo
presente
da
lunga
data
nellarea
mediterranea
e
coltivato
da
secoli
in
Italia
sia
per
il
frutto
che
come
pianta
ornamentale.
I
frutti,
maturi
a
settembre-ottobre
e
simili
a
piccole
mele,
erano
molto
apprezzati
nelle
tavole
rinascimentali
per
laroma
ed
il
gradevole
gusto
dolce-acidulo
e
sino
al
secolo
scorso
alimentavano
in
diverse
zone
italiane
un
certo
commercio.
Naturalizzato
in
alcune
regioni,
lazzeruolo
attualmente
molto
raro
in
Italia
e
a
rischio
di
estinzione.
Larea
di
origine
oggi
difficile
da
definire
con
esattezza.
Generalmente
ritenuto
originario
dellAsia
Minore
e
centrale,
viene
talora
considerato,
almeno
per
alcuni
ecotipi,
nativo
dellarea
mediterranea.
Lazzeruolo
considerata
specie
rustica;
preferisce
clima
mite,
posizioni
soleggiate,
suoli
ben
drenati,
teme
i
terreni
eccessivamente
argillosi
e
soggetti
a
ristagni
idrici.
La
specie
dotata
di
una
elevata
resistenza
alla
carenza
idrica;
alcuni
ecotipi
sono
diffusi
anche
in
steppe
aride
e
climi
semi-desertici.
Il
germogliamento
piuttosto
precoce
(marzo-inizi
di
aprile)
e
pu
essere
danneggiato
da
ritorni
di
freddo,
mentre
la
fioritura
tardiva
(fine
aprile-inizi
di
maggio)
sfugge
generalmente
alle
gelate
primaverili.
FRUTTO.
Il
frutto
un
pomo
sferoidale,
sferico-appiattito
o
quasi
piriforme,
con
diametro
di
2-2,7
cm,
altezza
fino
a
3,5
cm,
che
contiene
generalmente
2-3
semi
rivestiti
da
tegumenti
spessi
e
legnosi.
Il
peso
del
frutto
varia
dai
2-3
g
ai
10-12
g
nelle
variet
coltivate.
Il
colore
della
buccia
va
dal
giallo
pallido
al
giallo
intenso,
talora
soffuso
di
rosso,
allarancio-rosso,
al
rosso.
La
polpa
dolce,
pi
o
meno
acidula,
succosa,
saporita
ed
aromatica
a
seconda
della
variet.
La
maturazione
si
verifica
a
fine
agosto-inizi
di
ottobre;
i
frutti
possono
essere
conservati
per
qualche
mese.
USI.
Lazzeruolo
specie
multi-funzionale:
infatti
pianta
ornamentale,
da
frutto
e
medicinale.
Come
pianta
decorativa
in
parchi
e
giardini
unisce
ai
pregi
estetici
nelle
fasi
di
fioritura
e
di
maturazione
ledulit
del
frutto,
consumato
dalluomo,
ma
che
pu
anche
avere
limportante
funzione
di
alimentazione
dellavifauna.
Come
pianta
da
frutto,
coltivato
in
frutteti
familiari
e
giardini
in
esemplari
isolati,
in
filari
o
innestato
in
siepi
di
biancospino.
I
frutti
possono
essere
ancora
trovati
in
vendita
in
settembre
ed
ottobre,
spesso
a
prezzi
da
amatore,
nei
mercati
locali
e
nei
negozi
di
primizie
di
alcune
citt.
Vengono
talora
riproposti
come
ingredienti
di
ricette
antiche
e
nuove,
come
confetture,
marmellate
e
gelatine,
insalate
e
macedonie
di
frutta;
si
utilizzano
in
pasticceria,
si
conservano
sotto
spirito
e
grappa.
Le
azzeruole
consumate
fresche
sono
dissetanti,
rinfrescanti,
diuretiche
e
ipotensive;
la
polpa
ha
propriet
antianemiche
ed
oftalminiche
per
il
contenuto
di
provitamina
A.
Fiore
e
frutto
contengono
principi
attivi
ad
azione
cardiotonica,
ipotensiva
ed
antiossidante.
Fonte
:
www.dofi.unifi.it