Beruflich Dokumente
Kultur Dokumente
org
www.arcipelagomilano.org
sono numerosi, e clamorosi: ci prov anche il governo Monti, a introdurre elementi di liberalizzazione,
che furono via via ammorbiditi fino a
che il tema fu cancellato del tutto
dal programma. Anche la neocostituita autorit indipendente dei
trasporti, per buona misura, sembra
sia stata esautorata dall'occuparsi
del settore, per non correre rischi di
possibili sorprese future, e questa
decisione sarebbe urgentemente da
ripensare.
Recentemente abbiamo assistito a
una clamorosa conferma dell'estrema difficolt di aprire il settore all'innovazione, con le proteste contro
l'amministrazione milanese che non
avrebbe imposto vincoli sufficienti a
un nuovo soggetto, Uber, che ha
tentato di entrare nel mercato (e finora con buon successo). Proteste
2
www.arcipelagomilano.org
hanno subito aggiunto che il monopolio dei tassisti non si tocca, senza
se e senza ma. Che occorra urgentemente cambiare la normativa
visto sia il mutato contesto tecnologico che linteresse pubblico, neanche a parlarne. La politica non l
per ammodernare le leggi, ma per
proteggere i voti sicuri dei monopolisti, soprattutto se molto vocali, e
non certo quelli, assai meno controllabili, degli utenti.
Sul piano pratico linnovazione normativa, come scrive anche Franco
Morganti sul Corriere della Sera,
ovviamente quella di accelerare la
transizione a sistemi tipo Uber, cio
di contatto diretto utenti - taxisti,
NCC, e, con adeguate garanzie,
anche privati, ponendo fine alle assurde distinzioni di oggi.
Come minimo si doveva dare un
robusto annuncio allopinione pubblica in questa direzione. Ma anche
qui, come in tutti i settori dei trasporti pubblici, forse meglio non insinuare nei cittadini strane idee che si
possa migliorare la loro mobilit con
pericolose innovazioni tecnologiche
o gestionali . .
n. 20 VI - 28 maggio 2014
www.arcipelagomilano.org
topografia sociale in senso classista; 3) la formazione di unimmensa
periferia metropolitana con insediamenti a bassi tassi di urbanit e relazioni quotidiane a elevata entropia.
Queste dinamiche, pur con notevoli
difformit legate alle specificit dei
contesti, hanno interessato dapprima lEuropa per poi estendersi ad
altri continenti. Lintero quadro
mondiale ormai caratterizzato dai
processi di metropolitanizzazione,
sicch la realt del pianeta in larga parte rappresentabile come un
sistema di metropoli.
Se la metropoli contemporanea un
congegno territoriale che per lungo
tempo si dimostrato capace di favorire lo sviluppo economico, la globalizzazione e la crisi attuale mettono in discussione tale prerogativa.
cresciuta notevolmente la competizione fra metropoli. Un fattore primario sono gli spostamenti selvaggi
dei capitali alla ricerca della massima remunerazione, con un posto di
primo piano riservato al saccheggio
immobiliarista. Ma vengono anche
in luce aspetti non strettamente economici che pure sono determinanti per lesito della competizione.
Su questo torner pi avanti.
Sul contesto metropolitano facente
capo a Milano gravita un sistema di
aree metropolitane minori incardinate sulle citt di corona (Varese, Como, Lecco, Bergamo Brescia, in
primo luogo, ma anche Pavia e
Mantova). Un sistema di metropoli a
grappolo con Milano in posizione
cardinale (Cfr. G. Consonni, G. Tonon, La terra degli ossimori. Caratteri del territorio e del paesaggio
della Lombardia contemporanea, in
Aa. Vv., Storia dItalia. Le regioni
dallUnit a oggi. La Lombardia, a
cura di D. Bigazzi e M. Meriggi, Einaudi, Torino 2001, pp. 51-187).
Questo assetto, se opportunamente
indirizzato in senso sinergico, potrebbe offrire vantaggi competitivi,
anche grazie a due peculiarit virtuose: 1) sul fronte dellerosione della campagna, la linea di resistenza
rappresentata dai parchi a varia
scala di importanza, a cominciare
dal Parco Agricolo Sud Milano; 2)
sul fronte dellassetto insediativo, la
relativa tenuta del policentrismo storico.
* Citt Metropolitana: questioni terminologiche e di sostanza - La locuzione citt metropolitana piuttosto
recente: viene buonultima dopo citt-regione e area metropolitana. Vi
si potrebbe scorgere un intento positivo: lespressione sembra mossa
dalla volont di mettere a frutto il
meglio della citt (per come ce lha
consegnata la storia) e il meglio del-
n. 20 VI - 28 maggio 2014
www.arcipelagomilano.org
eccellenza il paese dei beni culturali, lo si deve al fatto che il primo bene culturale la citt. Ma questo
fatto non ha il posto che merita nelle
strategie di investimento.
C un altro fattore di cui non si pu
ignorare la portata strategica: se
nellera fordista a essere decisiva
era la competizione fra apparati
produttivi di beni materiali (determinante anche per lesito dei due conflitti mondiali), nella fase attuale la
partita si gioca pi che mai sul terreno della produzione di conoscenza. La delocalizzazione ci indica
che, per i contesti metropolitani interessati dalla prima rivoluzione industriale, la concorrenza legata al contenimento del costo del lavoro da
tempo una partita persa: se non vogliono retrocedere a condizioni da
quarto mondo, le metropoli europee
sono obbligate a reinventarsi ambiti
e modi della produzione di beni e
servizi. E, in questo, la produzione
di conoscenza un motore essenziale da cui non poco dipende lesito
di una competizione che anche
lotta per la sopravvivenza.
Uno dei problemi strategici del Paese, e delle sue metropoli, dunque
il potenziamento della ricerca e della formazione e la messa in sinergia
delle potenzialit in campo. Parrebbe una scelta ovvia, ma, per quello
che si visto negli ultimi decenni,
questo obiettivo non mai diventato
una priorit n per il governo centrale n per quelli locali.
* Urge un governo locale allaltezza
dei problemi e delle forze in campo Per ritrovare il senso delle cose e
una linea di azione che non sia in
bala delle forze che spadroneggiano nel mercato ma sappia indirizzare le energie pubbliche e private a
fini sociali, si deve innanzitutto avere consapevolezza che, se si lascia
libero spazio alla rendita immobiliare, non si pu che assistere
allestendersi dei processi in atto:
quelli per cui citt e metropoli sono
ormai da tempo divenute realt in
conflitto.
Il conflitto fra citt e metropoli non
insanabile, purch si sappiano
prendere le giuste misure. Su questo hanno visto giusto quelle realt
amministrative - si pensi a Barcellona, a Parigi, alle citt del Randstad
Holland e a quelle del Nord-Europa
- in cui agli interventi per migliorare
le relazioni metropolitane si sono
affiancate politiche di Rinascimento
urbano,
volte
a
migliorare
labitabilit, la vivibilit e spesso anche la bellezza dellhabitat.
Come attrezzare i contesti metropolitani per affrontare la sfida della
competizione globale e come difen-
n. 20 VI - 28 maggio 2014
dere/rifondare
qualit
urbana
nellambito delle metropoli?
Se si ha chiaro che questi sono i
problemi, o almeno alcuni dei problemi di fondo, anche le questioni
relative agli assetti istituzionali possono essere affrontate in modo adeguato. Credo debba valere un
principio di fondo: poich ogni cittadino metropolitano ha a che fare
con un luogo, un quartiere, una citt, una metropoli ecc., le articolazioni del governo locale e le linee di
azione devono aderire alle varie
scale a cui i problemi si presentano.
Questo il nodo essenziale su cui
si deve misurare la definizione dello
Statuto della Citt Metropolitana.
* Elementi per un programma in
quattro punti
1. Perseguire lurbanit - La qualit
urbana dei luoghi e delle relazioni
(in una logica inclusiva) una qualit che chiamiamo urbanit deve
diventare per le Amministrazioni Locali lobiettivo primario nei processi
di governo delle trasformazioni territoriali. Su questo la Citt Metropolitana pu e deve svolgere un ruolo
di indirizzo, di coordinamento e di
verifica. Un progetto urbanistico per
il contesto milanese e lombardo non
pu che affidarsi al ruolo portante
degli spazi pubblici: una rete relazionale imperniata sul sistema policentrico delle focalit storiche e sulla sua necessaria estensione nella
periferia storica e in quella metropolitana.
Allo stesso tempo occorre saper riguardare le formazioni insediative
da fuori. Lattenzione al verde residuale, quello che rimane dei paesaggi agrari (di quando lagricoltura
si faceva carico del mantenimento
delle capacit riproduttive della terra), un modo efficace e potenzialmente fecondo per affrontare il
tema della qualit dellhabitat nel
suo insieme, ma soprattutto per affrontare il problema della riqualificazione delle periferie urbane e metropolitane.
Ma nulla si muover su questo terreno finch non si prender atto che
lurbanit una risorsa primaria e
che per (ri)conquistarla occorre saper fare citt nella metropoli.
La metropoli contemporanea anche il teatro, per dirla con uno slogan, in cui la grande bruttezza si
mangiata la grande bellezza. Porre,
in uno con quella dellurbanit, anche la questione della bellezza non
un lusso in un Paese la cui storia
contrassegnata dallarte del fare
citt.
2. Nutrire la metropoli - Il perseguimento dellurbanit deve andare di
pari passo con unopera di difesa e
medicamento dei paesaggi. Va ri-
www.arcipelagomilano.org
sione delledificato, comunque e ovunque. Il risultato lo sprawl insediativo e un sistema metropolitano
inefficiente che presenta un prezzo
sociale duplice: la perdita di competitivit dellorganismo nel suo insieme e gli elevati costi diretti accollati
agli abitanti della metropoli. Costi in
termini di tempo e denaro; ma costi
ancor
pi
complessivi:
dati
dallassenza di citt e dalla scarsa
urbanit dellhabitat e delle relazioni.
Per non dire di quanto stato accollato ai futuri bilanci delle amministrazioni locali: il costo di manutenzione delle reti su cui si regge
linsediamento diffuso. Un problema
gigantesco, in cui emerge, come
non mai, la natura della rendita immobiliare: il suo essere per larga
parte un travaso di risorse dal pubblico al privato. Un fatto che mostra
quale follia sia la svendita del territorio in cambio di modesti vantaggi
n. 20 VI - 28 maggio 2014
www.arcipelagomilano.org
holder non un fattore di tranquillit
per il futuro.
soldati imperiali, feriti e mutilati. Durante il conflitto le compagnie di assicurazione dei paesi belligeranti
ebbero
un
ruolo
importante
nellassicurare i combattenti.
Questo interesse e partecipazione
nei confronti dellesercito, probabilmente dato dal fatto che dal 1778
lesercito austro-ungarico inizi ad
arruolare soldati ebrei, primo tra
tutti gli stati europei. Allinizio del
XX secolo era di religione ebraica il
quattro per cento del totale dei militari e quasi un quinto degli ufficiali
della riserva; numerosi erano inoltre
gli ufficiali di alto grado e i generali.
Durante la prima guerra mondiale
servirono nellesercito Imperial Regio circa 300.000 ebrei.
Un altro grande scrittore mitteleuropeo di origine ebraica Joseph Roth,
combatter volontario nella Grande
Guerra. Per ironia della sorte, il suo
patriottismo - come quello di Kafka sar ripagato dalla persecuzione
nazista. Roth abbandoner la Germania, mentre la famiglia di Kafka,
a cominciare dalle sorelle sar deportata nei campi di sterminio da
cui non far pi ritorno.
Gli ultimi anni di lavoro per Kafka
furono segnati dalla malattia, tanto
che il suo rapporto lavorativo con il
mondo assicurativo fin con un prepensionamento che gli consentiva a
mala pena di sopravvivere, in una
Berlino divorata dallinflazione.
n. 20 VI - 28 maggio 2014
www.arcipelagomilano.org
to e limponenza delle sue architetture a generare la ragione dessere
della sua pedonalizzazione, senza
voler a tutti costi rievocare un
genius loci alieno. Sensibilit che
allassessorato deve venir meno a
fronte
dei
probabili
incassi
dalloccupazione di suolo, cos come mettere le htte del mercatino
francese in piazza Gae Aulenti sotto
Natale. La stessa indifferenza ai
luoghi e al loro senso.
Io personalmente non condivido
lhorror vacui della pedonalizzazione, e ritengo che lofferta culturale e
ricreativa che da un lato promette
lExpo Gate e dallaltro il Castello
Sforzesco (e i musei civici) con il
parco Sempione sia pi che sufficiente a vivificare la piazza.
questa non guasterebbe una maggiore cura del dettaglio: banalmente come possibile che dieci giorni
dopo linaugurazione di Expo Gate
ci fossero ancora cesate di cantiere
e scarti di lavorazione abbandonati
alle spalle della struttura? Non c
proprio nessuno almeno nello smaliziato ufficio comunicazione di Expo
che si accorga del boomerang?
PS -Chi sostiene che il progetto degli Expo Gate sia brutto e mal si inserisce nel contesto forse non ricorda gli esiti del concorso, Gianni
Biondillo ne scrisse per ArcipelagoMilano nel marzo del 2013:Infopoint
Expo: labbiamo scampata bella.
n. 20 VI - 28 maggio 2014
7) la Lega con 714.000 voti recupera rispetto alle regionali (ma perde
se si considerano voti leghisti tutti
quelli andati alla lista Maroni) ed
stabile rispetto alle politiche. Un risultato abbastanza sorprendente
che evidenzia come il voto antieuropa ha una sua base solida.
8) A Milano il PD guadagna circa
50.000 elettori rispetto alle politiche
e 90.000 rispetto alle regionali. La
coalizione Pisapia ampiamente
maggioritaria. Inutile stare a disquisire se questo significa che il PD
milanese pu alzare la voce nei
confronti della giunta. Il voto al PD
non un voto di appartenenza perch il PD non un partito ma un
rassemblement, una coalizione che
legittima il proprio gruppo dirigente
attraverso le primarie e (laddove ci
sono) le preferenze e quindi l'elettore di oggi potrebbe domani optare
per liste civiche o liste del candidato. La fiducia data per le europee
non significa cambiale in bianco per
le amministrative. Il dato unificante
di questo elettorato Renzi, non il
simbolo di partito n quello italiano
n quello socialdemocratico europeo. Mettiamola cos: a Milano con
Pisapia si realizzata quell'alleanza
di sinistra e sinistra riformista che
non si realizzava dai tempi di Tognoli, con queste elezioni questa
alleanza si allargata al centro. In
citt la trasmigrazione dell'elettorato
moderato verso il PD evidente nei
risultati del NCD che pure candidava l'ex sindaco Albertini e il presidente della provincia Podest che
prende un bel 1390 preferenze con
le quali avrebbe fatto fatica a entrare in consiglio comunale.
www.arcipelagomilano.org
9) l'affluenza alle urne stata inferiore di 10 punti rispetto alle regionali dello scorso anno (con le politiche) ma superiore a quella delle regionali precedenti, si tratta quindi di
dati sui quali si possono fare ragionamenti fondati anche per le prossime tornate.
Poich non credo minimamente
all'analisi dei flussi, in genere fatte
con le stesse metodologie dei sondaggi e quindi non si capisce perch dovrebbero essere pi attendibili, avanzo alcune ipotesi delle motivazioni di questo successo.
1) proprio perch il PD milanese e
lombardo non ha leadership forti il
messaggio renziano arriva senza
mediazioni o intermediazioni, come
invece avviene in altre regioni specie al sud. Qui non ci sono ingombranti sindaci o presidenti di regione
e non ci sono nemmeno le feroci
divisioni che ci sono altrove. Che sia
un voto per Renzi innanzitutto e poi
un voto per il PD lo evidenziano le
elezioni amministrative. A Bergamo
i 27.242 voti delle europee diventano 28.281 alla coalizione comunale
ma il PD passa dal 43,8% al
23,55%; a Cremona dal 43,1% al
n. 20 VI - 28 maggio 2014
Qualsiasi progetto politico deve incorporare il massimo di realt possibile e ricollocarla in un sogno. La
narrazione deve anticipare un orizzonte nelloggi, tracciare un futuro
possibile e suscitare lenergia necessaria perch quel progetto sia
palpabile, qui e ora, deve farlo sentire adesso. Questa stata ed la
mission perfettamente riuscita di
Matteo Renzi.
Egli ha raccontato una storia accogliente, inclusiva, empatica, in cui gli
Italiani si sono sentiti protagonisti di
un cambiamento reale, supportato
anche dal racconto molto concreto e
reale degli 80 euro che ha collocato
il fare in un percorso di verit fattuale molto forte (chiunque poteva provare la verit delle parole di Renzi
osservando il cedolino della sua busta paga). Renzi leroe di frontiera, bravo nel far immaginare la meta verso cui ci si dirige, attivatore di
tutte le energie necessarie per raggiungerla, e stimolatore nellelettorato del desiderio di condividere un
percorso. La storia che il Premier ci
ha veicolato una storia comune
nel senso che tutti insieme possiamo sentire di costruirla. Lui ha messo in pratica lo slogan obamiano:
Noi siamo il cambiamento che cerchiamo.
www.arcipelagomilano.org
I racconti della politica per avere
successo devono comprendere tre
tappe. Una prima richiede di spiegare agli elettori che cosa non va nel
paese e nel governo attuale, cio
quali sono i problemi principali. La
seconda chiama in causa il mettere
a fuoco il o i rimedi per quel o quei
problemi, al fine di delineare un orizzonte di senso nuovo, cio come
apparir il paese dopo che quel
problema sar risolto. La terza inve-
ce spiega perch solo quel candidato, solo lui, quello che ci porter
dove abbiamo deciso di andare,
cio verso la soluzione dei problemi
individuati allinizio.
Per concludere possiamo dire che
una storia deve sempre saper rispecchiare il vissuto e i desideri della maggioranza dellelettorato in
quella fase storica, saper cio cogliere il vento che sta cambiando,
le attese, le aspettative, i nuovi bi-
sogni, le speranze che sono presenti fra la gente. Questo quello che
ha fatto Renzi, trasformando cos la
sua narrazione in quel grande racconto collettivo che si chiama sogno condiviso. E niente forse pi
reale di un sogno condiviso da pi
del 40 per cento dellelettorato. Il
realismo emozionale renziano ha
cos toccato il cuore di milioni di Italiani, producendo un exploit senza
precedenti.
n. 20 VI - 28 maggio 2014
10
www.arcipelagomilano.org
E cos, una legge che portava un
leggero ma diffuso utilizzo di volumi
esistenti mantenendo la caratteristica del paesaggio, stata stravolta
da politici dilettanti, amministratori
n. 20 VI - 28 maggio 2014
11
www.arcipelagomilano.org
in attivit di maggior interesse pubblico, ove si riscontrano spesso carenze strutturali, ad esempio: lo sviluppo, laggiornamento e la gestione
della pianificazione urbanistica; il
monitoraggio dei parametri ambientali indicati dalle VIA; la progettazione delle opere e degli spazi pubblici;
il controllo dellabusivismo sostan-
ziale, ancora rilevante in alcune parti di Italia (interi edifici abusivi costruiti su aree demaniali o su aree
soggette a vincoli di inedificabilit
totale, ecc); il controllo della sicurezza sui cantieri, ecc..
La ridefinizione degli obbiettivi di
interesse pubblico e la conseguente
diversa allocazione di risorse sa-
n. 20 VI - 28 maggio 2014
purtroppo
ancora
allordine del giorno, anche se la
rinuncia al progetto sarebbe da
considerare un atto di coraggioso
buon senso, non certo una marcia
indietro.
Strenua difesa di dogmi ideologici
stata definita dal soprintendente
Alberto Artioli (Corriere della Sera,
pagine milanesi, 13/4/14) lopinione
di quanti preferiscono lasciare la
12
www.arcipelagomilano.org
Piet Rondanini dove e come stata per pi di cinquanta anni.
Secondo il sopraintendente, inoltre,
le critiche al progetto di spostamento si concentrano sulla salvaguardia dei valori dellopera dei BBPR,
dimenticando di considerare laltro
valore in campo: Michelangelo. Ma
non il valore dellopera di Michelangelo che in discussione, lo la
sua collocazione, sotto il duplice
aspetto sia della valorizzazione sia
dellopera, sia soprattutto della percezione che di essa hanno i visitatori. Le ragioni per cui si vuole lasciarla dov? Lo hanno ben spiegato
Amedeo Bellini, ed altri prima di lui.
In particolare, progetti esistono o
potrebbero essere ricercati per facilitare ai disabili il godimento
dellopera. Se i visitatori sono troppi
rispetto agli spazi si pu ricorrere
normale,
unevoluzione rispetto a cinquanta
anni fa, non implica affatto che
lattuale allestimento precluda altre,
nuove letture dellopera o ne riduca
il valore simbolico e identificativo.
La dimostrazione della necessit del
cambiamento non stata fatta.
CINEMA
questa rubrica curata da Anonimi Milanesi
rubriche@arcipelagomilano.org
Le meraviglie
di Alice Rohrwacher [Italia, 2014, 111']
con Maria Alexandra Lungu, Sam Louwyck, Alba Rohrwacher, Sanine Timoteo, A.Graziani e M.Bellucci
Per
Gelsomina,
alle
soglie
delladolescenza, sembra giunto il
momento di scegliere tra gli affetti
familiari e i richiami del mondo esterno. Prima di quattro figlie, cresciuta in un cascinale della campagna umbra, ha un rapporto contrastante con il burbero padre e contende alla sorella minore laffetto di
una madre premurosa (Alba Rohrwacher). La sua vita scorre monotona tra le arnie del padre apicoltore, finch non viene a contatto con il
fascino irresistibile della tv.
Lincontro casuale con una troupe
televisiva locale e una fata (una azzeccatissima Monica Bellucci) che
pubblicizza un concorso di prodotti
tipici le instillano una curiosit quasi
morbosa per quel mondo. Curiosit
che cercher fino allultimo di nascondere
al
padre,
che
sintestardisce nel preservare le
proprie figlie dalla corruzione di un
mondo che sicuro essere prossimo alla fine. Come se non bastas-
MUSICA
questa rubrica a cura di Paolo Viola
rubriche@arcipelagomilano.org
Schumann e Campanella
n. 20 VI - 28 maggio 2014
13
www.arcipelagomilano.org
grande opera alla doverosa indagine sulle opere maggiori di Schumann, quelle che lui stesso chiamava Groes stcke; e dava sui suoi
Kleines stcke giudizi sempre pi
distaccati. Con il metro estetico di
oggi, Papillons e Intermezzi, Kleines
stcke giovanili appunto, sono
linveramento della sua grande rivoluzione, la svolta che eleva il frammento sino a renderlo alternativo
alla Forma Sonata tradizionale,
ormai sclerotizzata.
Negli anni in cui Schumann scriveva
Trii, Quartetti e Sinfonie, la produzione per pianoforte si ridusse drasticamente e perci il numero
dopera e lanno di pubblicazione
rappresentano un significativo ed
eccezionale sguardo allindietro.
Sguardo arricchito da due motivi
che si erano sviluppati in quegli anni: il Lied e lHausmusik. Dimensioni
che avevano entrambe prodotto
spettacolari risultati musicali e aperto nuove prospettive alla creativit
schumanniana. Nel nostro caso le
conseguenze di queste diverse esperienze si manifestano nel linguaggio: tutto canto, canto senza
parole ma inequivocabilmente vocale. E il Lied ha affinato in Schumann
la capacit di miniaturizzare una
forma semplificata, ma efficace, e
straordinariamente
comunicativa.
Con essa nascono il quadretto di
genere, il bozzetto, il ritratto, luoghi
dove appunto si realizza ci che
lHausmusik predilige (si veda Canto del nord, Siciliana, Canto dei marinai italiani, La Befana, La canzone
del nuovo anno e tanti altri). Il salotto chopiniano o lisztiano si riduce al
soggiorno di casa, per un ascolto
limitato alla famiglia borghese ove
non c posto per grandi gesti, n
pianistici n letterari. Questa riduzione al minimo esprime da una
parte un mestiere, una maturit
formale indiscutibile, dallaltra quella
tendenza allarretramento che caratterizza - si pu grossolanamente
dire - la creazione del tardo Schumann. Gli slanci e il coraggio dei
LIBRI
questa rubrica a cura di Marilena Poletti Pasero
rubriche@arcipelagomilano.org
Andrea Kerbaker
Breve storia del libro (a modo mio)
Ponte alle Grazie, 2014
pp. 268, euro 16,80
Andrea Kerbaker, gi nel 2013, con
il suo "Lo scaffale infinito", ci aveva
preso per mano e condotti a visitare
n. 20 VI - 28 maggio 2014
14
www.arcipelagomilano.org
gittimo di Cristoforo Colombo, cardinali potentissimi come il Mazarino
e Federico Borromeo, il duca di Noailles, ambasciatore del re di Francia presso il Pontefice, a cui si deve
la pubblicazione dei "Discorsi" di
Galileo Galilei, a dispetto del silenzio imposto dal Santo Uffizio al
grande scienziato.
Oggi, nel 2014, Kerbaker ci trascina
in un turbinio di eventi aneddoti,
momenti essenziali nella storia della
cultura e della tecnologia, nomi divenuti toponimi nella storia del libro
a stampa, quali Gutenberg (al secolo Johanness Gensfleisch zum Laden zum Gutenberg) Aldo Manuzio,
Elzevier, Bodoni. E tanto, tanto altro.
Questo immenso e fascinoso materiale raccolto nella sua "Breve storia del libro, A modo mio" che attraversa con arguzia, disincanto e profondo coinvolgimento, tutti propri
dell'autore, le scritture rupestri, i
manoscritti degli amanuensi, il trionfo della stampa, le mille miopie delle
mille censure, i libri dell'illuminismo
e l'illusione della modernit, il "copy
right act" del 1709 e la successiva
formalizzazione del diritto d'autore
nella Francia rivoluzionaria del
1793, la nascita dell'industria editoriale sulle spalle dei giganti dell'Ottocento, quella del marketing e dei
SIPARIO
questa rubrica a cura di E. Aldrovandi e D.Muscianisi
rubriche@arcipelagomilano.org
Intervista a Massimo Sgorbani
In questi giorni sei in scena con
due spettacoli, Blondi al Piccolo
e Per soli uomini al Teatro Libero.
Il primo fa parte della trilogia Innamorate dello spavento, mentre
laltro un testo che hai scritto
pi di dieci anni fa. Come sono
nati questi due progetti? Innamorate dello spavento racconta la storia di tre donne che amarono Adolf
Hitler e morirono insieme a lui nel
bunker. Eva Braun, la sua amante
(e moglie per 24 ore), Magda Goebbels, la moglie di Goebbels che
avvelen se stessa e i suoi sei figli e
Blondi, il cane, un pastore tedesco.
Avevo fatto leggere questo monologo a Federica Fracassi, le era piaciuto molto e aspettavamo l'occasione per metterlo in scena. Poi nel
2012 Federica ha vinto il Premio
Duse come miglior attrice, mi ha
chiesto se poteva leggere un pezzo
del monologo alla serata di premiazione, che sarebbe stata al Piccolo.
Io ovviamente le ho detto di s. La
lettura stata molto apprezzata, e
da l nata l'idea di una con. 20 VI - 28 maggio 2014
15
www.arcipelagomilano.org
Per soli uomini invece ha due
personaggi... Due, s, e un dialogo
abbastanza serrato, anche se intervallato da alcuni monologhi - anche
stavolta. Questa produzione di Per
soli uomini stata realizzata grazie
a Teatro Libero, ed nata da
uniniziativa di Giovanni Battaglia,
che mio amico da molto tempo e
in questo caso fa sia lattore che il
regista.
Per soli uomini, insieme ad alcuni
altri tuoi testi, era gi stato messo in scena al Franco Parenti dalla Shammah in un rassegna dedicata a te. Beh, detta cos sembra
una cosa molto grossa. Ma in effetti
stato cos.
Una personale su un autore vivente in un teatro importante
una cosa abbastanza rara. S, infatti stato un momento molto bello
e sono grato alla Shammah. Purtroppo la rassegna durata solo
cinque giorni. Ripeto: la cosa difficile in Italia farli girare, gli spettacoli.
Com la scena teatrale milanese? Secondo me una delle migliori
dItalia. Perch ci sono teatri con
ottime stagioni e c la possibilit di
vedere di tutto. A Roma, per esempio, ci sono tanti teatri, pi che a
Milano, ma la mia sensazione che
molti facciano spettacoli locali, che
nascono e muoiono l. Lo dico con
grande affetto, perch ho vissuto
per quindici anni a Roma e la considero la mia citt d'adozione. Per,
lultima volta che ci sono stato, in
giro ho visto solo cartelloni di comici, di spettacoli brillanti. E oltretutto
gli attori non erano fotografati con i
ARTE
questa rubrica a cura di Virginia Colombo
rubriche@arcipelagomilano.org
Leonardo Icon
Leonardo Da Vinci ancora una volta
protagonista di Milano. Si inaugurata ieri sera la scultura intitolata
Leonardo Icon, opera ispirata al
genio di Leonardo e appositamente
disegnata dallarchitetto Daniel Libeskind per valorizzare la piazza
Pio XI recentemente pedonalizzata.
Leonardo continua quindi a dialogare, con un rapporto lungo decenni,
con la Biblioteca e la Pinacoteca
Ambrosiana che sorgono sulla piazza, scrigni darte contenenti tra
laltro il famoso Ritratto di Musico e
limportantissimo Codice Atlantico, a
opera del maestro toscano.
Luogo e posizione centralissima per
la scultura dellarchistar Libeskind,
che oltre ad impreziosire la riqualifi-
n. 20 VI - 28 maggio 2014
cata piazza, ha giocato con Leonardo non solo per omaggiare il suo
genio, ma anche sottolineandone il
talento artistico, creando per la scultura un basamento circolare riproducente la mappa della citt di Milano cos come Leonardo stesso
laveva descritta.
Unoperazione in linea con il programma di Expo 2015, che tenta di
arricchire la citt con opere e trasformazioni di ambito culturale a cui
il grande pubblico pu relazionarsi e
magari farle diventare nuovi punti di
riferimento urbano.
Leonardo Icon si presenta come un
totem di quasi tre metri, fatto di leghe metalliche, che lamministrazione comunale ritiene particolar-
16
www.arcipelagomilano.org
Munari politecnico
Il genio di Bruno Munari ha spaziato
in diversi campi: dalla grafica
alleditoria, dalla pedagogia al design, passando per larte pi pura.
La mostra Munari politecnico, allestita nello spazio mostre del Museo
del 900, propone un percorso affascinante su alcune delle sperimentazioni/invenzioni progettate dallartista.
I pezzi in mostra provengono tutti
dalla Fondazione di Bruno Danese
n. 20 VI - 28 maggio 2014
17
www.arcipelagomilano.org
porto di intuizioni plastiche e meccaniche; per arrivare poi alla produzione artistica vera e propria.
Soprattutto queste opere vivono di
corrispondenze e influenze, citate
da Munari nei suoi libri quali quelle
di Mary Vieira e Victor Vasarely; ma
in mostra ci sono anche pezzi di artisti che hanno esposto e condiviso
ricerche con lui come Enzo Mari,
Max Bill, Franco Grignani e Max
Huber; e di artisti che lo hanno frequentato come Getulio Alviani e Marina Apollonio. Senza dimenticarsi di
coloro che hanno condiviso momenti importanti del suo percorso, come
Gillo Dorfles e Carlo Belloli, e successivamente il Gruppo T. Infine,
questa stessa sezione include figure
n. 20 VI - 28 maggio 2014
18
www.arcipelagomilano.org
Manzoni quel potere creativo
bloccato, congelato, lasciando questo dono allopera stessa.
Altro filone affrontato quello della
linea: strisce di carta di diverse lunghezze prodotte in maniera meccanica, misurate, inscatolate e pronte
per la vendita, cos come pronte
per il consumo erano le uova sode
che Manzoni cre per un happening
in galleria dal titolo Divorare larte,
del 1960: uova sode, simbolo di rinascita, erano offerte ai visitatori per
essere mangiate. Lo scopo era
quello di rendere lo spettatore opera
darte, renderlo partecipe della performance, dargli un ruolo attivo nella vita artistica. Le uova rimangono
poi protagonista dellopera di Manzoni, quando in quello stesso anno
decise di contrassegnarle con la
sua impronta digitale, creando
unidentit inequivocabile tra lopera
e lartista stesso.
n. 20 VI - 28 maggio 2014
19
www.arcipelagomilano.org
struito cos come Klimt laveva allestito nel 1902, con 7 pannelli di 2
metri di altezza per 24 di lunghezza.
Tributo a un musicista considerato
leggendario dagli artisti viennesi, il
Fregio rappresentata leterna contrapposizione tra il bene e il male, il
viaggio delluomo - cavaliere e
Klimt. Alle origini di un mito Palazzo Reale, fino al 13 luglio Aperture e costi: Luned dalle ore 14:30
alle ore 19:30, da marted a domenica dalle ore 9:30 alle ore 19:30,
gioved e sabato orario prolungato
fino alle ore 22:30 Biglietto intero 11
euro, ridotto 9,50.
so lo stesso Diocesano, che Sozzani decise di donare anche i suoi disegni al Museo. Con delle clausole
ben precise: i disegni dovevano essere esposti tutti e tutti insieme, con
le loro cornici, e mai conservati o
esposti diversamente.
La raccolta Sozzani costituita da
disegni databili dal XV al XX secolo,
eseguiti da artisti principalmente italiani e stranieri, soprattutto francesi,
offrendo una ricca variet di fogli
riconducibili a scuole diverse, per
epoca e geografia. Tra questi, per la
sezione antica, spiccano i nomi di
Matteo Rosselli, Luca Cambiaso,
Bartolomeo Passarotti, Ludovico
Carracci, Guercino, Elisabetta Sirani, Gian Lorenzo Bernini, Carlo
Francesco Nuvolone, Francisco
Goya, e altri ancora.
Cospicuo anche il nucleo di disegni attribuiti a maestri dellOttocento
francese e dellImpressionismo,
come Jacques Louis David, JeanAuguste-Dominique Ingres, Camille
Corot, Eugne Delacroix, Thodore
Gericault, Gustave Courbet, douard Manet, Auguste Rodin, E-
n. 20 VI - 28 maggio 2014
tempo prossimo allopera, permettendo una visione altrimenti impossibile di ci che stato sul tetto del
Duomo per tanti secoli.
Si poi conquistati dalla bellezza di
opere come il Crocifisso di Ariberto
e il calice in avorio di san Carlo; si
possono vedere a pochi centimetri
di distanze le meravigliose guglie in
marmo di Candoglia, e una sala altamente scenografica espone le vetrate del 400 e 500, alcune su disegno dellArcimboldo, sopraffini
esempi di grazia e potenza espressiva su vetro.
C anche il Cerano con uno dei
Quadroni dedicati a San Carlo,
compagno di quelli pi famosi esposti in Duomo; c un Tintoretto ritrovato in fortunate circostanze, durante la Seconda Guerra mondiale, nella sagrestia del Duomo. Attraverso
un percorso obbligato fatto di nicchie, aperture improvvise e sculture
che sembrano indicare la via, pas-
20
www.arcipelagomilano.org
sando per aperture ad arco su pareti in mattoni a vista, si potr gustare
il Paliotto di San Carlo, pregevole
paramento liturgico del 1610; gli Arazzi Gongaza di manifattura fiamminga; la galleria di Camposanto,
con bozzetti e sculture in terracotta;
per arrivare fino alla struttura portante della Madonnina, che pi che
un congegno in ferro del 1700,
sembra unopera darte contempo-
GALLERY
VIDEO
n. 20 VI - 28 maggio 2014
21