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delle foto relative; Ling La maestra dichiara che in quella data (9/9/2005) non risultano
dagli atti ulteriori problemi tecnici relativamente allimpianto in oggetto (E43); pur tuttavia
risulta agli atti una segnalazione esterna effettuata dal Sig Marcello Cutino realativamente
ad una polverosit notata a valle dello stabilimento risolta con la chiusura dei portoni al
frantoio Clinker. Di questa segnalazione e del relativo intervento viene fornita copia del
modello di comunicazioni interne ed esterne del sistema di gestione ambientale.
Per quanto concerne l0incidente relativo al mese di Agosto ling La Maestra dichiara che in
data 9/8/2005 sono stati evidenziati alcuni problemi tecnici relativi agli impianti PE E62
(intasamento di uno scarico del filtro), che sono stati risolti nellarco del turno lavorativo.
Dellevidenza di tali inconvenienti vengono fornite dalla Italcementi spap i seguenti
documenti:
1.Esercizio di sala centralizzata relativo al giorno 9/8/2005
Successivamente i verbalizzanti hanno proceduto ad un sopralluogo presso gli impianti in
oggetto effettuando anche rilievi fotografici.
In atto si evidenzia che allinterno del capannone materie prime (Petcoke, Clinker, Argilla,
Perlite, Gesso, Sabbia, Calcare) (adiacenze P.E. E43 ed E45) viene effettuato stoccaggio e
movimentazione a mezzo gru a ponte di materiale pulverulento che produce una
emissione diffusa. Si evidenzia altres che parte del capannone risulta aperto verso
lesterno come da rilievi fotografici.
Il presente verbale, costituito da n 2(due) pagine, previa lettura e conferma, viene chiuso
e sottoscritto, in data odierna alle ore 19,30 dai verbalizzanti e dalla parte a cui si rilascia
copia.
PROVINCIA REGIONALE DI PALERMO DIREZIONE CONTROLLO E PREVENZIONE
AMBIENTALE
ARPA SICILIA PROT 9943014 PALERMO 7.11.05
Oggetto: Richiesta monitoraggio ambientale Comune di Isola delle Femmine
Al Sindaco di Isola delle Femmine
Alla provincia regionale di Palermo area tutela ambientale e difesa del suolo Direzione
Controllo Ambientale e Smaltimento rifiuti
Servizio Inquinamento Atmosferico fax 0916628389
E p.c. Alla Direzione ARPA Sicilia Via ugo La Malfa 169 90146 Palermo fax 0917078691
AllAssessorato territorio ed Ambiente Regione Sicilia Servizio 3 Via Ugo La Malfa 169
90146 Pa lermo fax 0917077504
Con riferimento alla nota prot 11409 del 13.10.2005, che si allega in copia, del Sig Sindaco
del Comune di Isola delle Femmine avente per oggetto la richiesta di monitoraggio
ambientale relativamente al rispetto dei limiti ambientali degli impianti industriali siti nel
territorio di Isola delle Femmine ed in particolare dellItalcementi spa si ritiene opportuna
la convocazione da parte del Sindaco di una Conferenza dei servizi tra tutti i soggetti
interessati al fine di definire e programmare gli interventi relativi.
Si coglie loccasione per porgere cordiali saluti.
Il Dirigente Chimico ed Il Direttore
PROVINCIA REGIONALE DI PALERMO
DIREZIONE CONTROLLO E PREVENZIONE AMBIENTALE
ARPA VERBALE RELATIVO AL SOPRALLUOGO PRESSO LITALCEMENTI DI ISOLA DELLE
FEMMINE PROT. 9944173 12.12.2005
ATTIVITA PRODUTTIVA:
ITALCEMENTI S.p.a. Stabilimento sito in via della cementerei n 10 Isola delle Femmine
(PA), in atti rappresentata da: Ing Giovanni La Maestra nato a Francavilla di Sicilia (ME) il
18.01.1960 nella qualit di Direttore pro-tempore dello stabilimento. Sono presenti il Per
Chimico Vincenzo Guadagna in qualit di Capo Processo e lIng Amaro paolo in qualit di
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d) relazione sulle attivit di recupero rifiuti che indichi i periodi di utilizzo dei rifiuti e la
quantit degli stessi a partire dalla comunicazione di effettuazione attivit di recupero;
e) schema di processo del ciclo produttivo completo, quantificato nei flussi di massa, e con
le indicazioni dei punti di emissione e dei relativi impianti di abbattimento;
f) relazione sulle procedure di manutenzione dei sistemi di abbattimento messe in atto
dalla Ditta;
g) che la Italcementi effettui le verifiche in campo previste dal D.M. 21.12.95, dandone
comunicazione agli enti in considerazione che le ultime risalgono ad ottobre 2004;
h) copia del verbale relativo alla conferenza dei servizi tenutasi in data 22.2.99 relativa al
protocollo aggiornato di gestione del sistema di controllo in continuo delle emissioni
installato presso la Italcementi.
Si evidenzia che permane quanto descritto nel verbale di sopralluogo effettuato dal
Dipartimento ARPA di Palermpo in data 13.10.05 relativo allo stoccaggio e movimentazione
a mezzo di gru a ponte di materiale pulverulento allinterno del capannone materie prime
(petcoke, clinker, argilla, perlite, gesso, sabia, calcare) (adiacenze P.E. E43 ed E45),
(parzialmente aperto sul lato Trapani) con la produzione di emissione diffusa. A tal
proposito si richiede alla Italcementi quali verifiche siano state effettuate al fine di valutare
lentit delle emissioni prodotte, e di produrre documentazione scritta.
LIng Amaro dichiara che in data odierna in occasione del sopralluogo presso il capannone
materie prime il carroponte operava in zona argilla e che quindi vista la posizione dei
verbalizzanti non si intravedeva materiale polverulento in sospensione.
Si richiede alla ditta che quanto richiesto ai punti di cui sopra venga fatto pervenire entro il
termine di giorni 15 LIng Amaro evidenzia che allatto del sopralluogo risulta assente il
Responsabile dello stabilimento, lIng Giovanno La Maestra, e che per motivi di servizio il
Per Chim Guadagna si dovuto allontanare al momento della stesura del presente verbale.
Il presente verbale, costituito da n3(tre) pagine, previa lettura e conferma, viene chiuso e
sottoscritto, in data odierna alle ore 20,10 dai verbalizzanti e dalla parte a cui si rilascia
copia.
Prot. 9945311
del 25/1/2006
VERBALE RELATIVO AL SOPRALLUOGO PRESSO LITALCEMENTI DI ISOLA DELLE
FEMMINE
ATTIVIT PRODUTTIVA:
ITALCEMENTI S.p.A. Stabilimento sito in via della Cementerie n 10 Isola delle Femmine
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(PA), in atti rappresentata da: Ing. Giovanni La Maestra nato a Francavilla di Sicilia (ME) il
18/01/1960 nella qualit di Direttore pro-tempore dello stabilimento. E presente lIng.
Amaro Paolo in qualit di Capo Servizi Primari.
VERBALIZZANTI:
Dottssa Anna ABITA Dipartimento ARPA di Palermo
Dott Vincenzo RUVOLO Dipartimento ARPA di Palermo
TPALL Domenico PULEO Dipartimento ARPA di Palermo
Per. Chim. Rosalia ALAGNA Dipartimento ARPA di Palermo
In data 24 gennaio 2006 alle ore 10.00 circa, il personale ARPA sopra indicato, si
presentato presso lo stabilimento Italcementi al fine di effettuare un sopralluogo presso il
deposito di combustibile solido (pet-coke) in localit Raffo Rosso e delle verifiche
sullimpianto e sui relativi punti di emissione in atmosfera.
Sono state presentate ed acquisite lautorizzazione edilizia del Comune di Isola delle
Femmine del
5/4/01 relativa alla realizzazione del deposito completa di relazione descrittiva del deposito
redatta dalling. Enzo Denti per conto di Italcementi s.p.a. e del nulla osta della
Soprintendenza per i Beni Culturali ed Ambientali.
Il sito allocato in unarea precedentemente oggetto di attivit estrattiva. In particolare il
pet-coke
viene depositato in una parte dellarea lunga circa 150 metri e larga 40 metri il cui fondo
stato impermeabilizzato con 50 cm circa di argilla (foto 1). La delimitazione dellarea
riportata nella fotocopia di una fotografia fornita dalla ditta, che si allega. Tale zona si
presenta su due lati (sud e ovest) con una quota superiore di circa 1 metro rispetto al
resto (foto 40), sul lato est confina con una vasca di raccolta acque e a nord risulta
limitrofa una parte ad un altipiano ed una parte vicina ad una scarpata.
Sui lati sud e nord dellarea di stoccaggio sono posti degli irrigatori a pioggia (foto 50).
Larea esterna confinante con larea di stoccaggio non stata impermeabilizzata in alcun
modo e presenta un terreno di tipo calcareo.
Le acque di percolamento dovrebbero essere convogliate allinterno della vasca (foto 7)
esclusivamente grazie alla pendenza del fondo del sito di stoccaggio. Tale vasca
collegata tramite una stazione di pompaggio ad un serbatoio (foto 4). Tale sistema, a
circuito chiuso, alimenta limpianto di irrigazione e limpianto antincendio. Un sistema di
galleggianti dovrebbe garantire che il livello delle acque non superi i margini della vasca.
Al momento del sopralluogo erano in atto delle attivit di manutenzione per ripristinare i
cumuli di contenimento dellarea di stoccaggio e le pendenze idonee a far confluire le
acque piovane nellinterno della vasca.
In una zona non impermeabilizzata a sud del sito di stoccaggio si evidenzia un cumulo di
argilla di
colore scuro presumibilmente contaminata da pet-coke (foto 3). Tale materiale, secondo
quanto affermato dalla ditta, stato asportato dal sito di stoccaggio e momentaneamente
stoccato in quella zona, in attesa di essere ridepositato sul sito di provenienza.
Complessivamente nellarea sud-ovest sono presenti alcune pozze dacqua (foto 2 44) e
varie quantit di pet-coke sparse sul terreno (foto 51).
Nei cumuli di contenimento, attorno alla zona di stoccaggio, presente del materiale che
in alcune zone risulta di colore scuro, probabilmente contaminato da pet-coke.
Nella zona ad est, limitrofa alla vasca di raccolta acque, si osserva uno straripamento
dellacqua stessa sullarea circostante non impermeabilizzata (foto 60 63 64). In
particolare questa zona, che si estende fino alla scarpata nord, presenta evidenti segni di
contaminazione quali il colore del terreno molto scuro in maniera compatta ed estesa in
tutto lo strato superficiale (foto 65 66 67 69), oltre a diversi pezzi di pet-coke (foto
5
38 58 72 73).
La scarpata confinante a nord con larea di stoccaggio presenta due conglomerati di petcoke di dimensioni circa 1 x 0.7 m (foto 74 75).
Larea sottostante la scarpata si presenta attualmente coperta da vegetazione per cui non
stato possibile valutare eventuali contaminazioni della zona.
Sempre a nord a ridosso dellaltopiano si osserva una contaminazione del terreno, esterno
allarea di stoccaggio, favorito attualmente dalle cospicue piogge e dalla mancanza dei
cumuli di contenimento su questo lato dellarea di stoccaggio (foto 36).
Successivamente si effettuato un sopralluogo presso i P.E. denominati: E21, E22, E23,
E35, 14 ed E15, (camini le cui emissioni sono in relazione allutilizzo di pet-coke allinterno
dello stabilimento), al fine di valutarne il contesto e predisporre tutte le fasi preliminari
allesecuzione delle successive misure.
Dal sopralluogo di cui sopra si evidenzia:
a) i punti di prelievo relativi ai camini E22, E23 ed E15, presentano difformit nella
direzione del flusso rispetto a quanto riportato nelle relazioni di analisi relative ai
campionamenti effettuati dalla Italcementi nellottobre 2005;
b) che il posizionamento del tronchetto di prelievo non risulta idoneo al fine di garantire
condizioni di flusso rappresentativo durante il campionamento.
Si comunica al Direttore di stabilimento che a far data dal 01/02/2006 questo Dipartimento
ARPA, inizier un ciclo di campionamenti e misure ai suddetti camini di emissione e
pertanto si richiede di predisporre:
1) un calendario di attivit dello stabilimento, da far pervenire preventivamente a questo
Dipartimento, che consenta di effettuare le misure ed i campionamento nelle condizioni di
esercizio pi gravoso cos come previsto dal D.M. 12/07/1990, nellarco di tempo
interessato pari a circa otto ore per ciascun camino;
2) Ladeguamento dei punti di prelievo dei camini E21, E23 ed E25 a quanto previsto dalle
norme
UNI.
I verbalizzanti richiedono di inviare i seguenti documenti:
a)lo stralcio planimetrico relativo allarea del deposito di pet-coke;
b)i controlli analitici effettuati sui pozzi 1 e 2 ubicati allinterno dello stabilimento in
dirczione nord ed ad una distanza di circa 1000 m rispetto il deposito del pet-coke;
e)eventuale documentazione presentata dalla Italcementi in corso di richiesta di
autorizzazioni varie attestante lutilizzo di pet coke quale combustibile solido utilizzato
allinterno dello stabilimento.
In occasione dei sopralluoghi sono stari effettuati dei rilievi fotografici che costituiscono
parte integrante del presente verbale e che si rilasciano in copia informatica alla parte.
La parte si riserva di presentare successivamente eventuali osservazioni in merito.
Il presente verbale, costituito da n3 (tre) pagine, previa lettura e conferma, viene chiuso
e sottoscritto, in data odierna alle ore 18.30 dai verbalizzanti e dalla parte a cui si rilascia
copia.
PROVINCIA REGIONALE DI PALERMO
DIREZIONE CONTROLLO E PREVENZIONE AMBIENTALE
Arpa 30 gennaio 2006 prot 9945432
Comune di Isola delle Femmine; Assessorato Regionale Territorio Ambiente Servizio 4 Via
Ugo La Malfa 169; Provincia Regionale di Palermo Direzione Controllo Ambientale Via San
Lorenzo 312/g Palermo; Settore Igiene e sanit Pubblica AUSL 6 Via Siracusa 45 Palermo;
D.S. 8 AUSL & Carini; Italcementi s.p.a. Via delle cementerei 10; e p.c. Prefettura di
Palermo Ufficio del Governo; Procura della Repubblica c.a. Dottoressa Contraffatto (pp nr
3076/2005 mod 45); ARPA Sicilia Direttore Generale.
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ottobre 1999, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 15 dicembre 1999, che rappresenta il
decreto di attuazione di quanto preliminarmente predisposto dallart. 17 del D.Lgs.22/97.
In particolare, in tale Decreto Ministeriale, sono definiti:
i limiti di accettabilit della contaminazione dei suoli, delle acque superficiali e delle
acque sotterranee in relazione alla specifica destinazione duso dei siti;
le procedure di riferimento per il prelievo e lanalisi dei campioni;
gli elementi e le informazioni che debbono essere inserite nella redazione del Piano di
Caratterizzazione;
i criteri generali per la messa in sicurezza, per la bonifica ed il ripristino ambientale dei
siti inquinati e per la redazione dei relativi progetti.
Sono inoltre esplicitati, anche se gi delineanti nel precedente art. 17 del D.Lgs.22/97, i
tempi e le modalit di notifica di pericolo di inquinamento e gli interventi di messa in
sicurezza demergenza da predisporre da parte di chi cagiona un inquinamento. Sono
inoltre esplicitate le modalit di comportamento per interventi ad iniziativa degli
interessati, i criteri di bonifica e i protocolli per lo sviluppo e lapplicazione dei piani di
bonifica stessi.
3 Raccolta e sistematizzazione dei dati esistenti
3.1 Inquadramento territoriale
II sito si trova nel Comune di Isola delle Femmine (PA) a circa 12 Km da Palermo lungo
lautostrada Palermo Mazara del Vallo, delimitato a Sud dai rilievi dei Monti di Palermo
e a Nord dal Mar Tirreno.
Gli altri centri urbani circostanti sono quelli di Capaci a 2 km e il quartiere di Sferracavallo
a 4 Km. Nella zona vi sono piccoli insediamenti industriali e artigianali. Oltre alla ferrovia,
laltra importante infrastruttura viaria costituita dallautostrada A29 il cui tracciato
lambisce la cementeria.
Larea di deposito di combustibile solido (pet-coke), a servizio della cementeria di Isola
delle Femmine, si trova tra lautostrada e il versante roccioso che si raccorda alla fascia
litoranea pianeggiante.
3.2 Evoluzione storica del Sito
A partire dal 1958 presso il sito ha avuto luogo la coltivazione della cava di calcare,
denominata Raffo Rosso, per la produzione di materia prima per la cementeria di Isola
delle Femmine. Lattivit di cava proseguita fino al 2000.
A partire dal 2001, presso la localit Raffo Rosso si effettuata lattivit di deposito del
combustibile solido (pet-coke) e tale attivit, descritta in seguito, tuttora in essere.
3.3 Descrizione delle attivit in essere
Presso larea di Raffo Rosso realizzato uno stoccaggio di combustibile solido (pet-coke),
tale da garantire lautonomia funzionale degli impianti della cementeria di Isola delle
Femmine e da consentire la ricezione del prodotto scaricato da navi delle dimensioni
utilizzate per il trasporto marittimo di combustibili solidi.
Il suddetto carbonile realizzato ed esercito in virt dellAutorizzazione Edilizia n. 10/2001,
rilasciata dal Comune di Isola delle Femmine il 5/4/2001.
Il deposito costituito da un cumulo a cielo aperto di dimensioni massime pari a:
larghezza 40 m
lunghezza 150 m
altezza 5 m
per un volume stimato di 24000 m3 (pari a circa 20000 t).
Il combustibile trasportato dal porto di Palermo al deposito tramite automezzi. Le varie
fasi di movimentazione sono effettuate tramite apposite pale gommate, che provvedono,
oltre alla formazione del cumulo, alla ripresa del combustibile ed al carico degli automezzi
impiegati per il trasporto al capannone di stoccaggio presso la cementeria.
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Il deposito si trova in una zona non visibile dallesterno, in quanto delimitata da scarpate
su tre lati e dal fianco della collina sul quarto. In particolare il piano di fondo a quota
pari a circa 7 m s.l.m., mentre la sommit delle scarpate si trova a quote variabili tra i 30 e
40 m s.l.m.
Il fondo del deposito impermeabilizzato tramite la stesura di uno strato di circa 50 cm di
argilla rullata e compattata. La pendenza del fondo stata rimodellata in modo da far
confluire lacqua piovana in una fossa di raccolta anchessa impermeabilizzata, da cui le
acque sono recuperate in ricircolo ed inviate tramite una stazione di pompaggio al
serbatoio di alimentazione dellimpianto di spruzzamento del cumulo stesso, costituito da
quattro irrigatori posti ai lati maggiori del cumulo di pet-coke allo scopo di garantire alla
superficie del cumulo unidonea umidit, funzionale sia ad evitare la dispersione di polveri
che come misura antincendio.
Si rimanda agli Allegati 1 e 2 per un inquadramento planimetrico e per le sezioni dellarea
di cava adibita a stoccaggio di pet-coke.
3.4 Messa in sicurezza d emergenza
Con riferimento al punto 1 della Diffida del Sindaco di Isola delle Femmine del 15 marzo
2006 (messa in sicurezza di emergenza), si precisa che per far fronte ad eventi di natura
meteorica eccezionali (quali quelli registrati negli scorsi mesi) stata portata a termine
una serie di operazioni mirate alla riduzione del rischio di straripamento della fossa di
contenimento delle acque meteoriche, consistenti nella realizzazione di argini atti a
migliorare la regimazione delle acque piovane nellarea del carbonile ed il loro drenaggio
verso la vasca di raccolta.
inoltre in corso di realizzazione una vasca per il lavaggio delle ruote dei mezzi di
movimentazione del combustibile, al fine di evitare il trascinamento di residui di pet-coke
allesterno dellarea di stoccaggio.
4 Caratterizzazione del sito
4.1 Area di studio
Larea di deposito di combustibile solido in localit Raffo Rosso, a servizio della
cementeria della Italcementi S.p.A. di Isola delle Femmine, si colloca nellarea di unantica
falesia.
Infatti percorrendo la zona dal mare verso linterno si nota una prima fascia, localmente
poco estesa, con andamento subpianeggiante in cui ritroviamo linsediamento urbano di
Isola delle Femmine e alcune importanti strutture viarie.
Questa fascia costiera chiusa verso Est da unalta parete con andamento subverticale, il
Raffo Rosso, che localmente si spinge fino ad una quota massima di circa 560 m slm.
Ai piedi della ripida parete del Raffo ritroviamo una zona di transizione in cui il detrito di
falda, originato dalla caduta di materiali rilasciati dalla parete subverticale sotto lazione
degli agenti atmosferici, raccorda la fascia costiera con larea a monte, con andamento
variabile da punto a punto, con inclinazione media intomo ai 30-35 sullorizzontale.
Per una visione dinsieme della cava e delle aree circostanti si vedano le figure 1 e 2 alle
pagine seguenti.
Levoluzione geologica dellarea ha creato geometrie particolari che nel tempo si sono
arricchite di materiale organico in modo diversificato a seconda della posizione e della
morfologia; il risultato un territorio estremamente vario da un punto di vista delle
potenzialit pedologiche e quindi della vegetazione che vi si insediata.
La morfologia particolare dei luoghi con le associazioni naturali proporzionate alle diverse
acclivit ed alle differenti peculiarit dei suoli portano in conclusione ad un paesaggio
molto caratteristico.
La fascia costiera ad andamento pianeggiante ha una modestissima estensione ed
completamente urbanizzata con la presenza dellabitato di Isola delle Femmine e, per la
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parte pi orientale, con insediamenti produttivi tra cui la cementeria della Italcementi
S.p.A..
Questarea chiusa verso monte dallautostrada Palermo Punta Raisi, oltre la quale si
ritrova una zona con modesti insediamenti artigianali e di piccola industria distribuiti lungo
lasse autostradale.
Risalendo ancora verso monte linclinazione dei terreni aumenta progressivamente e
diminuisce la fertilit del suolo a causa del substrato arido che vi si ritrova (detrito di
falda). Di conseguenza ritroviamo una fascia molto prossima alle pareti subverticali del
Raffo Rosso caratterizzata da modesta o nulla vegetazione e quindi sostanzialmente esente
da utilizzazioni di tipo agricolo ed abitativo.
Per tale fascia lunica utilizzazione del passato stata una pastorizia modesta per le
caratteristiche vegetazionali della zona e per la limitata estensione dellarea disponibile.
Infatti il territorio di cui si tratta, pur cos vario per morfologia e caratteristiche naturali,
assai ridotto in estensione dal momento che nella zona della cementeria la distanza tra il
mare e i punti pi elevati del detrito di falda alla base del Raffo Rosso di circa 1400 m.
Nella fascia tra lautostrada e la base delle pareti subverticali stata in passato coltivata la
cava di calcare denominata Raffo Rosso, il cui nome richiama il versante omonimo.
4.2 Geologia dellarea
Larea oggetto del presente piano di caratterizzazione fa parte delle unit calcaree
mesozoico terziarie dei Monti di Palermo.
Questo complesso sottoposto ai regimi tettonici compressivi alpini stato scomposto in
una serie di falde che sono impilate le une sulle altre a partire dal Miocene.
In particolare la zona in esame appartiene allunit carbonatica di piattaforma che dallalto
verso il basso organizzata con :
calcari grigi o grigio nocciola ben stratificati da compatti a mediamente fratturati,
calcareniti e brecce del Paleocene- Cretacico medio superiore che ritroviamo nella parte
alta del Raffo Rosso;
calcari grigi o grigio nocciola, calcareniti oolitiche e brecce da compatti a mediamente
compatti del Cretacico inferiore Giurassico superiore che emergono nella parte bassa
della cava.
Per una visione dinsieme della distribuzione delle diverse formazione si pu fare
riferimento alla planimetria geologica di cui alla seguente fig. 3.
Il rilievo del Raffo Rosso rappresentato da una dorsale allungata in direzione N-S il cui
versante occidentale, alle cui pendici si collocave la cava, costituiva unantica falesia con
alte pareti rocciose strapiombanti con inclinazioni di 60-70.
Per una visione dinsieme della particolare altimetria della zona si pu fare riferimento ad
una vista fotografica di profilo della zona del deposito di combustibile solido di cui alla
fig.4.
Alla base della parete sub-verticale si ritrova un detrito di falda derivato dalla degradazione
della parete stessa sotto lazione degli agenti atmosferici che si dispone alle pendici delle
pareti del Raffo Rosso con inclinazioni variabili intorno ai 300-350.
Allinterno di detto detrito di falda (ghiaione) si notano variazioni granulometriche che
denunciano irregolarit di alimentazione e ricementazioni secondarie che originano
crostoni e ammassi distribuiti senza ordine.
Nel tempo si avuto un costipamento del materiale brecciato con trasporto dei fini negli
interstizi e ricementazioni tanto che di massima allinterno si possono distinguere due
livelli.
Un primo livello superficiale in genere rappresentato da materiale relativamente sciolto
con blocchi e ghiaie grossolane a scarsa matrice ghiaiosa e forma i coni di detrito attuali
immediatamente a ridosso delle scarpate rocciose sovrastanti.
15
mulino crudo 3.
Pagina 2 di 5
Si precisa che le caratteristiche chimiche e le condizioni di utilizzo del carbone sono ben
diverse da quelle del petcoke.
f. La relazione tecnica sullattivit di recupero rifiuti speciali non pericolosi, descritti al
precedente punto 5, non evidenzia la variazione dei limiti di emissioni dovute alluso dei
rifiuti cos come prescritto dallallegato 1, suballegato 2 al D.M. 5 febbraio 1998. Per la
tipologia 7.8 prevista lattivit di recupero R5 nei cementifici come aggiunta al clinker con
ottenimento di cemento nelle forme usualmente commercializzate. Non prevista attivit
di recupero per ottenimento materia prima secondaria. Nel ciclo produttivo della
Italcementi il rifiuto lavorato nellimpianto di frantumazione del calcare posto in Cava
Raffo Rosso (E85), macinato a caldo nel mulino del crudo (E14) e sottoposto a cottura nel
forno 3 (E35).
Per la tipologia 13.6 prevista lattivit di recupero R5 nei cementifici come aggiunta al
clinker con ottenimento di cemento nelle forme usualmente commercializzate. Nel ciclo
produttivo della Italcementi il rifiuto lavorato negli impianti di Macinazione cemento cotto
2 (E 48) e 3 (E 50).
Nelle relazioni tecniche allegate alle comunicazioni di inizio attivit la Italcementi ha
prodotto il quadro delle emissioni per lattivit di recupero dei gessi desolfonati e dei rifiuti
da refrattari indicando i limiti di emissione ai sensi del punto 1 dellall. 1, suballegato 2 del
D.M. 05.02.98 per il recupero di materia da rifiuti non pericolosi in processi a freddo.
Si sottolinea che il recupero dei rifiuti da refrattari effettuato in un ciclo che prevede
trattamento termico, pertanto i limiti di emissione sono calcolati come previsto dal punto 2
dellallegato 1, suballegato 2 al DM del 5 febbraio 1998.
g. Le relazioni analitiche relative ai controlli delle emissioni prescritti dai decreti
autorizzativi e prodotte dalla Italcementi non hanno evidenziato luso dei rifiuti nel
processo produttivo, inoltre non stato verificato il rispetto dei valore limite secondo il
D.M. 5 febbraio 1998 nel recupero dei rifiuti.
h. Lo stoccaggio e la movimentazione del petcoke e delle materie prime (clinker argilla,
perlite, gesso, sabbia, calcare) avvengono allinterno di un capannone a mezzo di gru a
ponte. Tali operazioni, che producono consistenti emissioni diffuse allinterno del
capannone ed allesterno di esso poich la parte superiore del lato ovest priva di
chiusura, non sono descritte nella documentazione tecnica, allegata alla richiesta di
autorizzazione (rilasciata il 17.03.1994). Dette circostanze sono state evidenziate anche
durante il sopralluogo effettuato dal Dipartimento ARPA di Palermo del 13.10.05 e del
06.12.05. Gli accorgimenti tecnici adottati non sono sufficienti al contenimento delle
emissioni e non sono conformi a quanto prescritto dalla Parte I dellAllegato V alla Parte
Quinta del D.L.vo 152 del 3 aprile 2006. La Ditta non ha prodotto la documentazione
inerente al contenimento delle emissioni diffuse in riscontro alla richiesta formulata
durante il sopralluogo del 6 dicembre 2005.
i. La Ditta non ha prodotto ad oggi le relazioni sulle verifiche in campo preavvisate a
partire dal 31/01/06.
Alla luce delle osservazioni riportate opportuno che la Ditta produca agli Enti in
intestazione ed allAssessorato Regionale Territorio ed Ambiente:
Scheda con potenzialit del mulino crudo (camino E14);
Relazione sul processo produttivo che preveda la fissazione o la combinazione di
composti dello zolfo in percentuali non inferiori al 60%;
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Relazione con calcolo dei valori limite degli inquinanti conseguenti al recupero di materia
dai rifiuti non pericolosi in processi termici secondo lallegato 1, sub allegato 2, punto 2 al
21
D.M. 5 febbraio 1998 per il recupero dei rifiuti di refrattari (camini E14 ed E35);
relazioni sul ciclo produttivo attuale con esclusione degli impianti non utilizzati, sulla
manutenzione attuata e sulla capacit funzionale nel caso di riattivazione degli stessi;
4) richiesta di aggiornamento dellautorizzazione in relazione alla variazione dellassetto
impiantistico, con specifico riferimento ai camini dimessi o inattivi, alla variazione sul ciclo
produttivo (E50), alla natura del combustibile solido(petcoke), al convogliamento ed
allabbattimento delle emissioni prodotte dalla movimentazione delle materie prime e del
petcoke nel capannone ed al contenimento delle emissioni diffuse prodotte dallo
stoccaggio e movimentazione del petcoke presso Pian dellAia. Le medesime modifiche, a
parere dellUfficio scrivente, dovranno essere apportate nella richiesta di Autorizzazione
Integrata Ambientale prodotta dalla Ditta in data 27.08.04.
5) relazione sulle modalit di esecuzione e trasmissione dei dati rilevati in continuo (d.a.
187/ DEL 04.04.1997) e delle verifiche in campo di cui allAllegato VI alla Parte Quinta al
D.L. vo 152 del 3.4.06 al fine di concordare con gli Enti preposti al controllo una specifica
procedura.
In merito allattivit di recupero rifiuti speciali non pericolosi, si chiede alla Italcementi
s.p.a. di effettuare le verifiche nel rispetto dei limiti di emissione calcolati secondo
lAllegato 1, subalegato 2 al D.M. 5 febbraio 1998, punto 1 in processi a freddo e punto 2
in processi termici.
Elenco allegato in copia:
1)verbale di sopralluogo redatto il 6 dicembre 2005 dal Dipartimento Provinciale dellArpa,
ARPA Servizio ST IV, Provincia Regionale di Palermo;
2)relazione Tecnica del 23.6.2006
3)tabella riassuntiva Campionamenti dal Dipartimento Provinciale dellArpa allItalcementi;
4)verbale redatto il 13.10.06 dal Dipartimento Provinciale dellARPA;
5)verbale redatto il 24.01.06 dal Dipartimento Provinciale dellARPA;
6)nota del Dipartimento Provinciale dellArpa protocollo 9945432 del 30.1.06;
7)verbale redatto il 17.3.05 dal Dipartimento Provinciale dellARPA;
8)rapporto di prova n 20060113-378 del 19.1.06
Il funzionario d.ssa M.R. Pecoraro
Il Direttore arch. Giuseppa Di Grigoli
VERBALE DI RIUNIONE Il giorno 12 del mese di giugno dellanno 2006 si tenuta una
riunione presso gli Uffici di questo Servizio,
convocata con nota 38134 dell010606 e finalizzata al chiarimento di alcune problematiche
legate alle emissioni in atmosfera prodotte dallo stabilimento di Isola delle Femmine della
Italcementi spa.
Sono presenti:
-per il servizio 3 dellAssessorato Regionale Territorio e Ambiente il Dr Alessandro Pellerito
responsabile dellU.O 3.1;
-per il DAP di Palermo il Dr Ruvolo Vincenzo dirigente chimico, ed il Dr Macaluso Andrea
chimico;
-per la Provincia Regionale di Palermo la D.ssa Pecocaro Maria Rita, funzionario botanico
ed il Sig Mammana Liborio assistente direttivo tecnico;
-per lARPA non convocata per un disguido il Dr Ballanno Giuseppe ed il Dr Capilli Gaetano;
-per lItalcementi spa ing La maestra Giovanni, direttore pro tempore dello stabilimento, Dr
Monti Servizio EEcologia della Ditta, il Sig Messina Marco del Servizio Ecologia della Ditta e
ling Amaro Paolo capo servizi primari dello stabilimento.
Il Dottor Pellerito illustra i motivi per i quali stata convocata la riunione.
La Ditta rappresenta che entro due mesi da oggi sar dato riscontro alla nota n. 63169 del
24
Provincia regionale di Palermo Direzione Controllo Ambientale Via San Lorenzo 312/G Pa;
Comune di Isola delle Femmine; Dipartimento ARPA Provinciale Palermo Via Nairobi 4 Pa.
Oggetto: Italcementi S.p.a. deposito di combustibile solido in Localit Raffo Rosso
Trasmissione del Piano di caratterizzazione ex D.M. 471/99 e D. Lgs 152/2006.
Riscontrando la nota del Comune di Isola delle Femmine prot 5359/CC del 23 giugno 2006
che si allega in copia, la presente per trasmettere il piano di caratterizzazione relativo
allarea di deposito del combustibile solido in localit Raffo Rosso, redatto ai sensi del D.M.
471/99 a seguito dellOrdinanza del Sindaco di Isola delle Femmine prot 3975 del 15
marzo 2006 e gi inviato al Comune di Isola delle Femmine in data 13 aprile 2006, in
ottemperanza alle prescrizioni di detta Ordinanza. Restando a disposizione per quanto vi
sia di necessit o richiesta, si porgono distinti saluti.
Il Direttore
REGIONE SICILIA ASSESSORATO TERRITORIO ed AMBIENTE prot 48283 25.7.2006
raccomandata r.r.
Oggetto: Ditta Italcementi s.p.a. Isola delle Femmine (PA) Diffida ex art 278 lett a D.Lgs.
152/06
Alla Ditta Italcementi s.pa. via G. Camozzi 124 Bergamo; Alla ditta Italcementi s.p.a. via
delle cementerei 10 Isola delle Femmine; e p.c. al Servizio Rifiuti sede; al Servizio ii sede;
alla Provincia Regionale di Palermo Servizio Inquinamento atmosferico via San Lorenzo
312 G/H Palermo; Al Comune di isola delle Femmine; Alla C.P.T.A. di PALERMO Via Lincoln
12 Palermo; al D.P.A. di Palermo via Nairobi 4 Palermo; Alla Procura della repubblica c/o
Tribunale di Palermo; allAgenzia per le acque e i rifiuti Via Catania 2 Palermo.
Con il D.A. n 292/17 del 17.3.94, questo Assessorato, ai sensi degli art 12 e 13 del D.P.R.
203/88, ha concesso alla Ditta Cementerei Siciliane s.p.a. lautorizzazione per il
proseguimento delle emissioni in atmosfera provenienti dagli impianti per la produzione di
cementi che si svolge in via delle Cementerei n 10 nel Comune di Isola delle Femmine.
Successivamente, con il DD.AA. n 871/17 del 6.10.94, n 141/17 del 15.3.95 e n 187/17 del
4.4.97, lautorizzazione originaria stata parzialmente modificata e rettificata, senza
apportare alcuna modifica al ciclo produttivo descritto nel progetto approvato con il citato
D.A. n 292.
A partire dal 1997 codesta Societ ha incorporato per fusione la Societ Cementerei
Siciliane, subentrando a questultima in ogni diritto ed obbligo.
Dal verbalen 9942393 del 14.10.05, relativo al sopralluogo effettuato in data 13.10 presso
il cementificio della Ditta dal DAP di Palermo unitamente al Comandante della Stazione dei
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Carabinieri di isola delle Femmine, si evince, tra laltro, che allinterno del capannone
materie prime (petcoke, clinker, argilla, per lite, gesso, sabbia, calcare) (adiacenze P.E.
E43 ed E45) viene effettuato stoccaggio e movimentazione a mezzo di gru a ponte di
materiale polverulento che produce una emissione diffusa. Si evidenzia altres che parte
del capannone risulta aperto verso lesterno.
Dal verbale n 9944173 del 12.12.05, relativo al sopralluogo effettuato in data 6.12.
dallA.R.P.A., dal D.A.P. e dalla Provincia Regionale di Palermo presso il cementificio della
Ditta, tra laltro, si evince che:
la Ditta ha apportato modifiche nellidentificazione di alcuni punti di emissione rispetto ai
decreti autorizzativi (P.E. E1 ed E10);
viene utilizzato petcoke quale combustibile di alimentazione del Molino Crudo 3 (P.E. E14)
e del forno 3 (P.E. E35);
il petcoke viene trasportato trimestralmente dal porto di Palermo, stoccato nelle ex cava
Raffo Rosso, trasportato con automezzi al capannone materie prime macinato (P.E. E21) e
stoccato in sili (P.E. E. 12 E22, E23) prima delluso come combustibile;
la Ditta, su richiesta, non ha indicato i combustibili autorizzati, n la data di inizio impiego
del petcoke;
la natura del petcoke non compare nei rapporti di rpova relativi alle misure periodiche
delle emissioni in atmosfera effettuate dalla Ditta;
le modalit di gestione del petcoke non sono citate nei decreti autorizzativi e non sono
descritte nelle relazioni annuali prodotte dalla Ditta sul contenimento delle emissioni
diffuse;
contrariamente a quanto prescritto nelle autorizzazioni concesse, il punto di emisione E50
non dotato dei misuratori in continuo di ossigeno, ossidi di azoto e ossidi di zolfo;
contrariamente a quanto riportato negli elaborati progettuali ed approvato con il citato
D.A. n 292, il molino cotto 3 (P.E. E50) non funziona a caldo ma a freddo ed il fornello
flagellato;
la Ditta effettua attivit di recupero di rifiuti di cui non viene data alcuna evidenza nelle
relazioni analitiche relative ai punti di emissione;
allinterno del capannone materie prime (petcoke,clinker,argilla, perlite, gesso, sabbia,
calcare) (adiacenze P.E. E43 ed E45) permane lo stoccaggio e movimentazione a mezzo di
gru a ponte di materiale polverulento, con produzione di emissioni diffuse;
non stata autorizzata alcuna modifica del ciclo produttivo rispetto a quello autorizzato
con i citati decreti assessoriali.
Dal verbale n 9945311 del 25.1.06, relativo al sopralluogo effettuato dal D.P.A. di palermo
in data 24.01 presso il cementificio ed il deposito di petcoke della Ditta, sito in localit
Raffo Rosso, tra laltro, si evince:
la realizzazione del deposito di petcoke stat autorizzata dal Com,une di isola delle
Femmine;
sui lati sud e nord dellarea di stoccaggio sono posti irrigatori a pioggia;
i punti di prelievo relativi ai camini E22, E23 ed E15 presentano difformit nella direzione
del flusso rispetto a quanto riportato nelle realazioni di analisi relative ai campionamenti
effettuati dalla Ditta;
il posizionamento del tronchetto di prelievo non idoneo al fine di garantire condizioni di
flusso rappresentativo durante il campionamento;
stato richiesto alla Ditta di trasmettere eventuale documentazione, presentata in corso
di richiesta di autorizzazioni, attestante lutilizzo del petcoke quale combustibile solido.
Dalla Relazione Tecnica redatta in data 23.05.06 dal D.P.A. e dalla Provincia Regionale di
Palermo e trasmessa con la citata nota n 63169, tra laltro si evince che:
il punto di emissione E1 stato dimesso senza alcuna comunicazione da parte della Ditta
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che il combustibile utilizzato fosse pet-coke. Infatti, laddove non si parla di generico
combustibile solido, si indica il carbone o il polverino di carbone.
E opportuno evidenziare che il carbone naturale ha caratteristiche chimico-fisiche e
contenuto d inquinanti (qualitativamente e quantitativamente) diverse dal pet-coke;
pertanto non si tratta di un problema esclusivamente formale, bens dellimpossibilit di
prescrivere tutti gli accorgimenti atti a tutelare lambiente dallimpatto causato da una
sostanza (pet-coke) avente un carico inquinante diverso rispetto a quella segnalata
(carbone o polverino di carbone).
Pertanto questo Servizio non ha potuto n potr limitarsi a prendere atto: di quanto
emerso nel corso di sopralluoghi degli Organi di controllo, ma deve impedire il protrarsi di
unattivit non autorizzata n comunicata, ovvero luso di pet-coke come combustibile.
Detta combustione, e le fasi ad essa funzionali (stoccaggio, movimentazione, ecc).
potranno avvenire soltanto a seguito delleventuale ottenimento dellautorizzazione
prevista dallari. 269 del D. Lgs. 152/06, le cui procedure potranno essere attivate solo a
seguito d specifica istanza da parte della Ditta.
Pertanto, si confermano i contenuti della nota n. 48283 del 25.07.06, impugnata dalla Ditta
in oggetto.
Si trasmette, in triplice copia, la documentazione sotto elencata:
1)D.A. n. 292/17 del 17.03.94,
2)Stralcio della Relazione tecnica (Ali. 1 al D.A. n. 292),
3)Tabella delle emissioni (Al!. 6 ai D.A. n. 292),
4)Stralcio delle schede tecniche dei punti di emissione (Ali. 12 al D.A. n. 292),
5)D.A. n. 871/17 del 06.10.94,
6)D.A. n. 141/17 del 15.03.95,
7)D.A. n. 187/17 del 04.04.97,
8)Verbale n. 9942393 del 14.10.05 del D.A.P. di Palermo,
9)Verbale n. 9944173 del 12.12.05 del D.A.P. di Palermo,
10)Verbale n. 9945311 dei 25.01.06 del D.A.P. di Palermo.
11)Relazione tecnica del 23.05.06 del D.A.P. e della Provincia Regionale di Palermo,
12)Verbale di riunione del 12.06.06,
13)Nota n. 48283 del 25.07.06 di questo Servizio
14)Nota dell08.08.06 della Italcementi,
15)Nota n. 60837 del 18.09.06 di questo Servizio
IL RESPONSABILE/DEL SERVIZIO 3
AUTORIZZAZIONE ARTA ALLUSO DEL PETCOKE E DI RIFIUTI
file zip con autorizzazione arta petcoke
RISPOSTA DELLASSESSORE AMBIENTE DI PALERMO PROF.SSA GRISAFI FAVOREVOLE AD
ODINANZA DI DIVIETO DI TRANSITO CARICO E SCARICO
file zip con risposta grisafi a interrogazione su trasporto petcoke
OTTOBRE 2007 17 ASSESSORATO TERRITORIO AMBIENTE
(ANSA) - PALERMO, 19 OTT - Protestano per paura di perdere il posto di lavoro a causa
delle norme sull'uso del pet-coke, il combustibile che deriva dalla raffinazione del petrolio.
Sono i lavoratori della Italcementi di Isola delle Femmine (Palermo) che stamani hanno
manifestato a Palermo davanti a palazzo d'Orleans. Decine di persone hanno promosso un
sit-in davanti alla presidenza della Regione. Chiesto un incontro con il governatore
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Salvatore Cuffaro "per esporre le proprie ragioni sull'utilizzo del pet-coke nella fabbrica nel
Palermitano".
Ieri un gruppo di circa sessanta lavoratori aveva bloccato la strada statale 113 a Isola delle
Femmine, in direzione di Trapani. I dipendenti sono preoccupati per via del braccio di ferro
tra l'azienda e l'assessorato regionale all'Ambiente, in merito all'uso del combustibile, il cui
utilizzo stato vietato nell'agosto del 2006. "Non protestiamo contro l'azienda - dicono i
lavoratori - ma contro l'atteggiamento dell'assessore all'Ambiente Rossana
Interlandi, che per motivi politici nega l'autorizzazione temporanea all'uso del
combustile che non un rifiuto nocivo come si vuol fare credere". L'Italcementi
ha sostenuto che "non bisogna fare strumentalizzazioni. Il pet-coke consentito dalle
normative proprio perch il legislatore ne riconosce l'idoneit all'uso in un ciclo, come
quello relativo alla produzione del cemento, ampiamente sperimentato e consolidato e,
soprattutto, perch se ne conoscono tutti i risvolti ambientali e relativi alla salute".
Per l'assessore Interlandi: "L'uso del pet-coke, come l'esperienza della centrale Eni di Gela
sta a dimostrare - ribatte - produce conseguenze devastanti per l'ambiente e per la salute
dei cittadini. Porre la questione dunque il preciso dovere di un'amministrazione seria e
responsabile e non, come sostiene l'Italcementi, una strumentalizzazione".(ANSA).
nel comune di Isola delle Femmine (Palermo) opera un cementificio controllato dalla
societ per azioni Italcementi, situato nei pressi del centro cittadino, che emette fumi
nocivi e produce inquinamento acustico ed ambientale causando gravi danni ambientali e
costituendo un rischio per la salute dei cittadini;
lo stabilimento della Italcementi di Isola delle Femmine ha utilizzato per anni, per la
produzione di cemento il petcoke, una sostanza derivata dagli scarti della lavorazione del
petrolio, tossica sia nella combustione sia nella movimentazione e nello stoccaggio;
ufficialmente lo stabilimento ha interrotto lutilizzo del petcoke, ma fonti ufficiose interne
alla fabbrica raccontano di forni per la lavorazione che continuano a bruciare, senza
interruzione, questo combustibile a buon mercato;
controlli relativi allo stabilimento hanno dimostrato valori superiori alla norma di agenti
chimici collegati alla movimentazione di questa sostanza;
nel 2004 lItalcementi ha presentato, per lo stabilimento di Isola delle Femmine, una
domanda di autorizzazione integrata ambientale (AIA), aggiornata nel 2006 con un
progetto di ammodernamento tecnologico dellimpianto produttivo;
ad oggi, il procedimento per il rilascio dellautorizzazione integrata ambientale non risulta
essere concluso, tra laltro perch lItalcementi non ha presentato ancora alcuna
documentazione a supporto della sua domanda, in particolare i dati relativi alle emissioni
provocate dalle attivit di produzione;
a luglio del 2006, dopo una serie di controlli, lItalcementi stata diffidata dal continuare
ad utilizzare il petcoke come combustibile e dal proseguire nelle modificazioni allimpianto
ed al ciclo produttivo in assenza della preventiva comunicazione alle autorit delle
emissioni che tali attivit e novit avrebbero comportato;
di fronte a questi ostacoli, lItalcementi ha reagito facendo appello al TAR che ha per
respinto il ricorso;
il 5 ottobre 2007, il Ministro dellambiente ha precisato che lunica strada da seguire per il
rilascio di autorizzazioni allItalcementi quello dellAIA, e che il dipartimento deputato al
rilascio di questa autorizzazione il secondo servizio Territorio e Ambiente della Regione
Siciliana;
a partire dallo scorso 15 giugno il 3 Servizio dellAssessorato regionale territorio e
ambiente, aggirando le indicazioni del Ministero ed il procedimento AIA in corso, ha
indetto una conferenza di servizi sulla richiesta fatta dalla Italcementi;
il comitato cittadino Isola Pulita di Isola delle Femmine ha denunciato il fatto alla
32
presentato nei giorni scorsi un'interrogazione per chiedere la sospensione della conferenza
dei servizi che si apprestava in modo illegittimo ad autorizzare l'utilizzo di pet-coke per la
produzione di cemento da parte della Italcementi, "una sostanza altamente nociva per la
salute non solo dei cittadini ma dei lavoratori stessi".
"Quello che stato detto ai lavoratori - precisa il senatore del Prc - per cui la sospensione
dell'utilizzo di pet-coke equivale a chiudere lo stabilimento, rientra in un'azione
inaccettabile di intimidazione nei confronti degli stessi dipendenti della fabbrica. Difendere
la salute dei residenti e degli occupati nell'impianto non lede in alcun modo il diritto al
lavoro degli stessi cittadini. Piuttosto bisognerebbe chiedere all'azienda se non ha gi in
mente di spostare le sue produzioni in altri Paesi, giustificando questa operazione con il
richiamo alla legalit del comitato cittadino "Isola Pulita"".
"La richiesta di seguire un iter corretto e legittimo - sottolinea Sodano - tra l'altro accolta
ieri dall'assessore al Territorio e all'Ambiente della Regione Sicilia (ha sospeso la seduta in
programma ieri), era stata formulata in base a quanto affermato lo scorso 5 ottobre dallo
stesso Ministero dell'Ambiente, che aveva indicato l'Aia (autorizzazione di impatto
ambientale) come unica strada per la concessione di autorizzazioni alla Italcemmenti, per
quanto riguarda le emissioni".
"L'appello alle organizzazioni sindacali e alla Prefettura - conclude il senatore del Prc - a
tenere alta la vigilanza, per evitare che informazioni scorrette comunicate dall'azienda non
determinino episodi di violenza o di intimidazione".
Il presidente della Commissione Ambiente di Palazzo Madama presenta interrogazione
"Intervenga il Ministro dell'Ambiente sull'utilizzo di petcoke come combustibile, da parte
della Italcementi di Isola delle Femmine (Palermo). E' una sostanza nociva per la salute e
c' il rischio che la regione Sicilia dia a quello stabilimento l'autorizzazione ad usarla".
Lo afferma in un'interrogazione al Governo il presidente della commissione Ambiente del
Senato, Tommaso Sodano.
Il senatore del Prc, facendo riferimento alla denunce presentate dal Comitato cittadino
"Isola pulita" sia alla procura della Repubblica che all'Assessorato regionale Territorio e
Ambiente, nel documento, paventa "il rischio che il dipartimento Tutela dall'inquinamento
atmosferico della Regione Sicilia possa approvare l'utilizzo della petcoke attraverso una
conferenza di servizi, nonostante sia ancora in corso la procedura per valutare l'impatto
ambientale sul territorio dell'Isola delle Femmine. E' un procedimento - sottolinea Sodano illegittimo, in quanto sottrae al dipartimento competente la decisione sulla richiesta
avanzata dalla societ di modifica delle emissioni in atmosfera".
Una nuova seduta della conferenza dei servizi sarebbe in programma per il 17 ottobre e
l'amministrazione locale - stando a quanto riporta il comitato civico - avrebbe dato un
assenso di massima all'uso di petcoke.
Sodano ricorda che "in una risposta ad una precedente interrogazione il Ministero
dell'Ambiente aveva gi accertato l'utilizzo di tale sostanza senza autorizzazioni da parte
dell'Italcementi e che l'impresa, autorizzata per il deposito ma non per la combustione, era
gi stata diffidata dall'utilizzarla per produrre energia per i propri impianti".
"E' necessario intervenire - conclude Sodano - l'utilizzo del Petcoke molto nocivo per la
salute dei cittadini e per questo la Italcementi stata pi volte diffidata. Sarebbe assurdo
autorizzarne l'impiego con un provvedimento regionale".
A
TELEOCCIDENTE
ITALCEMENTI
PET-COKE-COMBUSTIONE.MOVIMENTAZIONETRASPORTO-STOCCAGGIO-SALUTE-AZIENDE
INSALUBRI
Le
responsabilit
delle
amministrazioni lultima lottizzazione approvata dal C.C. 28.1.03 L art. 24 del D. Lgs. 6
giugno 2001, n. 380, recante il Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in
materia edilizia, si ha una nuova e chiara valenza
del certificato di agibilit. Gli appartamenti possono essere utilizzati solo dopo che il
37
proprietario ha presentato listanza al Comune per ottenere tale certificato, il cui rilascio
condizionato dallaccertamento:
di conformit del manufatto al progetto approvato, agli effetti igienici.
ALLA VITA IN DIRETTA IL SILENZIO DI PONZIO PILATO mentre I cittadini Isola delle
Femmine parlano della Italcementi e dei problemi di salute per i cittadini e la sua
collocazione a ridosso delle abitazioni
Assessorato Territorio e Ambiente Dipartimento territorio ed Ambiente Servizio
2/V.A.S./V.I.A.Prot 10741 del 9.2.07Oggetto Cementeria : Italcementi Progetto di
ammodernamento della Cementeria Italcementi di Isola delle Femmine Verifica ex art 10
D.P.R. 12.4.96
Con nota assunta al prot A.R.T.A. n 75686 del 2.11.2006, la ditta Italcementi S.p.a.,
nellambito della richiesta di Autorizzazione Integrata Ambientale presentata il 28 agosto
2004, ha trasmesso a questo Servizio la documentazione relativa alla verifica di
assoggettabilit del progetto in oggetto alle procedure di valutazione di impatto
ambientale.
Dallanalisi della documentazione emerso che limpianto, realizzato negli anni 60, non
stato mai sottoposto a procedura di valutazione di impatto ambientale. Inoltre, considerato
che il progetto di ammodernamento della cementeria consiste di modifiche che sono da
ritenersi sostanziali, si ritiene che le stesse necessitino di uno Studio di Impatto
Ambientale da sottoporre a procedura di Impatto Ambientale di cui allart 5 del D.P.R.
12.4.96.
Considerato che limpianto opera in unarea limitrofa alle seguenti aree individuate ai sensi
della Direttiva 92/42/CEE:
-IBA155 Monte Pecoraro e Pizzo Cirina 8allinterno della quale ricade la R.N.I. Grotta Conza
Ente Gestore C.A.I.)
La valutazione di incidenza, come previsto allart 5 comma 7 del D.P.R. 357/97, dovr
essere efettuata sentiti gli enti gestori delle aree summenzionate.
Si ricorda infine che, per il rilascio dei pareri di cui allart 5 del D.P.R. 12.4.96 e allart 5 del
D.P.R. 357/97, come disposto dallart 10 della L.R. 16 aprile 2003 n 4 e dallart 13, comma
2, della L.R. 28 dicembre 2004 n 17, il committente privato versa in entrata al bilancio
regionale una somma pari allo 0,3% (0,1% per la V.I.A. + 0,2% per la Valutazione di
Incidenza) dellimporto di massima presentato.
Pertanto, contestualmente allistanza relativa allattivazione della procedura di Valutazione
di Impatto Ambientale, dovr essere presentata copia della ricevuta di versamento delle
spese di istruttoria secondo le modalit previste dal D.A. 11 marzo 2005 (G.U.R.S. n 16 del
15.4.2005) e copia delle note di trasmissione della documentazione prevista, a tutti gli enti
interessati, per lemissione del parere di loro competenza.
INTROITATO AL PROTOCOLLO COMUNE DI ISOLA CON IL N 5477 10.5.07
Oggetto Trasmissione esiti monitoraggio fonometrico effettuato in Isola delle Femmine Via
Libert 82. Richieste del Sindaco di Isola delle Femmine 11409 del 13.10.05 Sefv 8
dellA.R.T.A. 39444 del 8.6.06 50992 del 4.8.06, 50992 del 4.8.06 1614 del 11.1.07 25594
del 3.4.07 della stazione dei CC di Isola delle Femmine 246/1 DEL 16.9.06 E N 246/2-1
DEL 19.4.07
AL Sindaco del Comune di Isola delle Femmine fax 0918677505
Si comunicano gli esiti del monitoraggio fonometrico notturno effettuato in abitazione
privata sita in Isola delle Femmine Via Libert 82 dal 2.2.06 al 14.2.06.
Tenuto conto della complessit tecnica e normativa della problematica si precisa quanto
segue:
Dallesame preliminare condotto nel sopralluogo effettuato da tecnici di questo
Dipartimento il 1.2.06 stato rilevato, sia nellabitazione presso la quale stato effetuato il
38
monitoraggio che in altre abitazioni vicine, un rumore sordo e persistente attribuito dagli
abitanti ai macchinari in uso allItalcementi ed in particolare ai mulini:
stato segnalata dagli abitanti presenti limmissione di vibrazioni anchesse attribuite ai
macchinari dellItalcementi;
stata scelta labitazione oggetto del monitoraggio, pur non particolarmente vicina allo
stabilimento Italcementi, in quanto nella stessa era particolarmente percepibile la presenza
del rumore segnalato dai cittadini;
La zona nella quale ubicata labitazione di via Libert 82 classificabile, ai sensi del DM
1444 del 1968 come zona B (urbana non centro storico):
Nellabitazione di via Libert 82 stato effettuato il monitoraggio fonometrico non
presidiato a finestre chiuse nelle ore notturne tramite un fonometro integratore
analizzatore posizionato nellambiente cucina-soggiorno dellabitazione di cui alloggetto;
In sede di sopralluogo stato inoltre deciso di effettuare successivamente il rilevamento
delle vibrazioni in quanto per le stesse, percepibili, non disponibile normativa che ne
individui i limiti per la popolazione;
I valori di livello equivalente rilevati e riportati nelle tabelle allegate sono da considerarsi
come rumore ambientale e quindi come la somma di tutte le sorgenti, ivi compresi i
macchinari della Italcementi;
Dai rilevamenti effettuati non stato possibile valutare il rumore residuo, con i macchinari
dellItalcementi non attivi, in quanto la stessa Ditta non ha partecipato agli
accertamenti/monitoraggio.
Ci premesso tenuto conto dei valori riscontrati, attribuibili anche ma non
esclusivamente ai macchinari dellItalcementi, si precisa quanto segue:
La Regione Sicilia non ha ad oggi emanato i criteri per leffettuazione della zonizzazione
acustica ai sensi delle competenze alla stessa assegnata dalla Legge 447/95 art 4;
Il comune di Isola delel Femmine non ha ad oggi effettuato la zonizzazione acustica n ai
sensi del DPCM 1.3.91 n ai sensi della Legge 447/95 e del DPCM 14.11.97;
Per la concorrenza delle suddette carenze ed in base al DPCM 1.3.91, al rumore
ambientale immesso nellambiente abitativo applicabile esclusivamente il limite
notturno assoluto di zona (B) di 50 dBA;
Il valore massimo del livello equivalente del rumore campionato per tutto il tempo di
riferimento notturno risultato di 45,7 dBA, inferiore quindi allunico limite assoluto
applicabile (50 dBA);
Per la concorrenza delle suddette carenze alla differenza, pur non rilevata, tra il rumore
ambientale ed il rumore residuo, non sarebbe applicabile il limite differenziale notturno di
immissione di rumore nellambiente abitativo di cui allart 4 del DPCM 14.11.97;
Alla differenza tra il rumore ambientale ed il rumore residuo potrebbe essere applicato
esclusivamente il limite differenziale di cui allallegato del DPCM 1.3.91 in quanto il rumore
ambientale, campionato in maniera continua in tutto il tempo di riferimento notturno a
finestre chiuse, risultato, pur leggermente, superiore a 45 dBA;
Se lo stabilimento dellItalcementi fosse classificabile come impianto a ciclo produttivo
continuo, lapplicazione del criterio differenziale previsto dal DPCM 1.3.91 non sarebbe
comunque possibile ai sensi del Decreto del Ministero dellAmbiente del 11.12.96 (G.U. 52
del 4.3.07) in quanto il rumore ambientale risultato inferiore al limite assoluto di zona;
Siamo venuti a conoscenza di questo documento composto di 5 pagine e di cui manca
(volutamente?) la TERZA pagina. Come indicato il documento stato inviato al Comune
oltre che alla stazione dei Carabinieri di Isola delle Femmine. Si stanno effettuando delle
ricerche su quella che pu sembrare una grave omissione. Ci soprattutto perch nulla
sto fatto, da chi di competenza, a seguito di questa trasmissione di dati allarmanti.
DIPARTIMENTO REGIONALE TERRITORIO E AMBIENTE VIA UGO LA MALFA 169 90146
39
PALERMO
Oggetto: ditta Italcementi s.p.a. Isola delle Femmine Richiesta di modifica
dellautorizzazione alle emissioni in atmosfera Convocazione della Conferenza di Servizi ai
sensi dellart 269 del D.Lgs 3 aprile 2006
Ditta Italcementi Via delle Cementerie 10 90040 Isola delle Femmine fax segue
r.r.0918677138
Commissione Provinciale Tutela Ambientale Via Lincon 121 Palermo fax urgente
0916173522
Gli enti in indirizzo, al fine di esitare listanza di autorizzazione alle emissioni in atmosfera
presentata dalla ditta in oggetto, sono chiamati ad esprimere un parere motivato.
Per consentire il regolare svolgimento della conferenza la ditta in oggetto-qualora avesse
gi ottemperato- invitata a trasmettere in tempo utile copia dellistanza e degli elaborati
tecnici agli enti chiamati ad esprimere il parere.
Il parere potr essere reso direttamente in conferenza, o potr essere preventivamente
trasmesso allufficio entro la data della conferenza, ch e si terr il giorno 4.7.07, dalle ore
10,00 alle ore 11,00 presso i locali di questo servizio.
I partecipanti alla conferenza dovranno essere muniti di apposita delega.
Visto che il programma della giornata prevede pi conferenze richiesta la massima
puntualit.
Per eventuali chiarimenti contattare il responsabile del servizio dottor Anz (0917077585)
il Sig Tarantino (0917077390) o lIng La Rocca (0917077886)
Oggetto: Stabilimento Italcementi vibrazioni e rumore nellabitato adiacente alla
cementerai
Al fine di dar seguito al confronto tra questa Amministrazione, la societ Italcementi e le
Associazioni sopra elencate, in relazione alle tematiche inerenti il rumore e le vibrazioni
provenienti dalla cementerai dellItalcementi di Isola delle Femmine di Isola delle
Femmine, si invitano gli Enti in indirizzo a partecipare alla riunione del 3.7.07 alle ore 17,00
presso la Casa comunale nella stanza del Sindaco.
Oggetto ditta Italcementi s.p.a. Isola delle Femmine Verbale di conferenza di servizi del
4.7.07
Il giorno 4.7.07 presso gli uffici del Servizio 3 dellAssessorato Regionale Territorio e
Ambiente, si tenuta una conferenza di servzi, convocata, ai sensi dellart 269 comma 3
del D.Lgs 152/06 con nota n 27290 del 11.4.07.
Loggetto della conferenza listanza presentata dalla ditta Italcementi s.p. Isola delle
Femmine, volta allottenimento dellautorizzazione alle emissioni in atmosfera.
Alle ore 10,45 ha inizio la conferenza, alla presenza di:
Per il servizio 3 dellA.R.T.A. il Dottor Attilio Cutaia, il Dottor Salvatore Anz, il Per. Ind
Tristano Fardella.
Lazienda rapresentata dallIng Giovanni La maestra (Direttore dello stabilimento, con
procura), sono presenti inoltre i seguenti tecnici: Dottor Stefano Gardi (Responsabile Serv
Ecologia), Ing Paolo Amaro (Capo servizi Primari), Rag Fabio Anfuso (Responsabile Servizi
Amministrativi).
Per il Comune presente il Dottor Vincenzo Minagra con delega n 7722 del 4.7.07.
Il Comune esprime perplessit in merito al rilascio dellautorizzazione in questa sede in
considerazione del fatto che in corso una procedura A.I.A., nonch sulle possibilit di
trasporto del Pet-coke con tenore di zolfo superiore al 3%. Il Comune da parere favorevole
a condizione che la proposta della Italcementi sia in linea con la normativa vigente riferita
allutilizzo del Pet-coke, e che i valori di emissione rientrino nei limiti consentiti.
Alle ore 11,30 la conferenza ha termine.Copia del Verbale sar trasmesso agli enti assenti.
Oggetto: Richiesta intervento a tutela della salute pubblica, relativamente alla richiesta di
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modifica delle autorizzazioni alle emissioni in atmosfera da parte della Ditta Italcementi
S.p.A. Isola delle Femmine.
La conferenza di servizio svoltasi in data 04/07/2007 presso gli uffici del Servizio 3
dellAssessorato Territorio e Ambiente, rappresenta lennesimo attentato alla salute
pubblica dei cittadini del territorio di Isola delle Femmine e coinvolge lintero territorio
palermitano che dovr subire laumento delle polveri killer in atmosfera derivanti dal
trasferimento su gommato del Pet-coke.
Ricordiamo che gi precedentemente questa associazione era intervenuta rappresentando
le criticit che si erano manifestate nella movimentazione, nel trasferimento e nello
stoccaggio del micidiale carbone, tanto che la Capitaneria di Porto e lAutorit Portuale
erano intervenute bloccando temporaneamente il trasferimento nel porto di Palermo,
anche sollecitati dalle innumerevoli proteste dei cittadini.
Si chiede di intervenire urgentemente a tutela della salute e dellincolumit pubblica,
verificando se le procedure attivate siano conformi alle normative vigenti e se tale attivit
possa essere svolta senza nocumento o pregiudizio per lintera collettivit.
In riferimento alla conferenza di servizi di cui in oggetto, si trasmette copia della nota
dell11 luglio u.s. prot 8032, con la quale lo scrivente ha chiarito i termini della
partecipazione del proprio delegato in seno alla suddetta conferenza.
Stante la complessit della problematica e la ricaduta sulla vita sociale della comunit
isolana, si invitano gli Organi in indirizzo a voler calendarizzare una serie di incontri
esprimendo un eventuale parere, tenendo conto del fatto che ci consentir a questa
Amministrazione di portare a conoscenza degli Organismi competenti gli indirizzi che
codesti Organi assumeranno.
Spett.le Dipartimento Regionale Territorio e Ambiente Servizio 3 tutela dallinquinamento
atmosferico Via Ugo La Malfa 169 90146 Palermo
In riferimento alla conferenza di servizi indetta dallARTA e svoltasi in data 4.7.07 avente
per oggetto Ditta Italcementi S.p.a Isola delle Femmine Richiesta di modifica
dellautorizzazione alle emissioni in atmosfera, si chiarisce che nessun parere favorevole
poteva essere dato dal Dottor Minagra per conto di questa Amministrazione sulluso del
Pet-coke da parte della Italcementi in primo luogo perch loggetto della conferenza di
servizi non parlava in alcun modo di autorizzazione alluso del Pet-coke, in secondo luogo
perch questa Amministrazione ritiene che il parere sullutilizzo del Pet-coke debba essere
reso in coferenza di servizi soltanto dopo che in ambito A.I.A. sar verificata la piena
compatibilit ambientale delle proposte progettuali e il rispetto della salute dei cittadini e
comunque dopo che gli organi competenti avranno fatto chiarezza circa la possibilit di
movimentazione del Pet-coke con percentuali di zolfo superiori al 3%.
Con la presente questa amministrazione chiede inoltre che vengono resi noti gli eventuali
effetti prodotti dalla conferenza del 4.7.07
Il sottoscritto Giuseppe Ciampolillo nato a Candela Foggia il 22/06/1946, residente in via
Sciascia 13 Isola delle Femmine PA,in qualit di coordinatore del Comitato Cittadino Isola
Pulita aderente alla sezione Legambiente di Palermo, espone quanto segue:
-In data 9 febbraio 2007 con protocollo 10741 (Oggetto: Cementeria Italcementi Progetto
di ammodernamento della cementeria Italcementi di Isola delle Femmine Verifica ex art 10
D.P.R. 12.4.1996) lAssessorato Territorio e Ambiente Servizio 2/V.A.S.-V.I.A. indirizza: alla
ditta Italcementi di Isola delle Femmine, e per conoscenza A.R.P.A., Comune di Isola delle
Femmine e Provincia Regionale di Palermo.
Il Servizio rispondendo alla richiesta avanzata dalla ditta Italcementi il 28.8.2004 nel
merito dellAutorizzazione Integrata Ambientale, comunica che pur essendo stato realizzato
limpianto della Italcementi negli anni 60, non essendo stato mai stato sottoposto a
procedura di Valutazione di Impatto Ambientale ed in considerazione del progetto di
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determinazione adottata, fuori dal citato settore ed in assenza di tutti i soggetti interessati
al procedimento A.I.A. ( costituiti e costituendi) dovr essere considerata illegittima e sar
da noi immediatamente impugnata innanzi allAutorit Giurisdizionale Amministrativa.
In tale direzione ci chiediamo quale sia la natura giuridica della riunione?
essa una conferenza di servizi-istruttoria ed in tal caso dovranno essere contemperati gli
interessi di tutti i soggetti legittimati ad intervenire nella procedura A.I.A. (mentre vi state
riunendo in tre);
oppure una coferenza di servizi-decisoria ed in tale ipotesi non ci pare che siano gi
state acquisite dal Servizio 2 tutti gli elementi di natura tecnico-giuridica, idonei e
necessari per ladozione del provvedimento finale;
oppure , infine, non una conferenza di servizi ed allora vi ricordiamo che sar del tutto
arbitraria e contra legem qualunque decisione di natura transitoria che addirittura, in
palese contrasto con quanto sino a ieri dichiarato dallassesorato allambiente, conceda
seppur temporaneamente alla Italcementi lutilizzo di quella sostanza altamente nociva per
la salute, che per lappunto il pet-coke.
Ci auguriamo di non dovere intraprendere un ulteriore battaglia legale innanzi al Tribunale
Amministrativo, ove state pur certi chiederemo non soltanto lannullamento di un
provvedimento assolutamente illegittimo, ma anche la condanna dellamministrazione
procedente al risarcimento dei danni derivante dalla lesione di tutti gli interessi concreti e
legittimi che sono in gioco.
In conclusione un ultimo rilievo: ci sembra del tutto singolare che questo medesimo ufficio
( nelle persone del Dott.Genchi e Pellerito, oggi coattivamente trasferiti altrove,
nonostante le loro ineguagliabili competenze tecniche in materia), abbia in passato
diffidato la Italcementi alluso del pet-coke, ricevendo tale diffida una indiscutibile
conferma dal T.A.R., ed oggi voglia con urgenza e transitoriamente autorizzare la predetta
impresa alluso di ci che stato inspiegabilmente oggi ritenuto dai nuovi funzionari non
nocivo sig!!
Ci spieghi la Italcementi,con un programma ed n progetto industriale serio e
completo, che luso di tale sostanza non potr nuocere alla salute degli abitanti che gli
vivono a 20-50-mt. di distanza ed ottenga la c.d. A.I.A. a seguito di u n procedimento
legittimo e scevro da qualunque abuso o eccesso di potereintelligentibus pauca!.
I sottoscritti Assistente capo di P.P. Schillaci Lucia e Assistente di P.P. Megna Michele,
danno atto che il giorno ventisei del mese di Settembre 2007 alle ore 10,30 in palermo,
presso gli Uffici del Corpo di Polizia Provinciale, procedono alla acquisizione di documenti
da parte del Sig Ciampolillo Giuseppe nato a Candela (FG) il 22.6.46 e residente in Isola
delle Femmine Via sciascia 13 identificato a mezzo C.I. n. AM22237618 rilasciata dal
Comune di Isola delle Femmine il 16.2.2006, nella qualit di Presidente del Comitato
Cittadino Isola Pulita e socio del circolo Legambiente Palermo, a seguito di delega della
Procura della Repubblica di Palermo Proc N 4391/07 Mod 45 in riferimento ad un esposto
del Circolo Legambiente di Palermo.
Tale documentazione, di seguito analiticamente elencata, viene fornita a corredo
delesposto contro la ditta Italcementi di Isola delle Femmine di cui al verbale di sommarie
informazioni del sette Settembre 2007:
-Diffida dellARTA ai sensi dellart 278 D.Lgs 152/06 nei confronti della Ditta Italcementi di
Isola delle Femmine;
-Delibera del Consiglio Comunale di Isola delle Femmine n 3 del 28.1.03, di approvazione
piano di lottizzazione;
-Nota dellARPA n 9959512 del 9.5.07, relativa al monitoraggio fonometrico effettuato in
Via Libert Isola delle Femmine;
-Nota della direzione Controllo Ambientale della Provincia Regionale di Palermo n 52031
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del 2.5.07 relativa al superamentoi del CSC da parte della ditta Italcementi di Isola delle
Femmine;
-Documentazione relativa alla concessione edilizia in C.da Raffo Rosso Isola delle
Femmine, rilasciata dal Comune alla Ditta Italcementi;
-Fax pervenuto in data odierna con il quale Legambiente Comitato Isola Pulita informa
(p.m. dr.Guard)sugli ulteriori sviluppi della vicenda relativa alla Ditta Italcementi.
Il presente verbale viene dai verbalizzanti letto, confermato e sottoscritto insieme ai
dichiaranti e chiuso alle ore 11,25
E p.c. Sindaco del Comune Isola delle Femmine fax 0918678616 segue nota
Si riscontra la (presunta) diffida del 25 settembre 2007 di codesto comitato indirizzata
anche al Sindaco di Isola delle Femmine ed a Legambiente, redatta su un foglio bianco,
senza protocollo e con firma incomprensibile e si fa presente quanto segue:
1 Presso il Servizio 2, che si occupa delle procedure per il rilascio dellAutorizzazione
Integrata Ambientale ai sensi del D. Lgs 59/05, risulta avviata una istruttoria a seguito di
istanza presentata dalla societ Italcementi per lo stabilimento di Isola delle Femmine.
2 Presso questo servizio, che si occupa del rilascio delle autorizzazioni alle emissioni in
atmosfera. Ai sensi del D.Lgs 152/06, risulta parimenti avviata una istruttoria a seguito di
specifica istanza presentata dalla societ Italcementi di Isola delle Femmine per lutilizzo
del Pet-coke nel proprio impianto. Questa procedura evidentemente differente da quella
di cui sopra, dato che si conforma ad un diverso contesto normativo di riferimento,
ancora in fase istruttoria e necessita degli opportuni approfondimenti.
3 Presso questo ufficio si svolgono evidentemente riunioni di lavoro formali e/o informali,
con soggetti pubblici e/o privati ai fini dellespletamento dei compiti di istituto. Quando
necessario, o richiesto, nel corso della riunione viene redatto apposito verbale, consultabile
da chi ne ha diritto ai sensi della normativa sulla trasparenza.
4 Presso questo ufficio si svolgono regolarmente conferenze di Servizi, secondo le
modalit previste dalla normativa vigente. In questi casi sempre necessario redigere un
verbale che, anche in questo caso, consultabile da chi ne ha diritto ai sensi della
normativa sulla trasparenza.
5 Presso questo ufficio si svolta in data 26 settembre, una riunione con rappresentanti
della Italcementi, il Sindaco di Isola delle Femmine (accompagnato da alcuni
amministratori del comune) e rappresentanti delle organizzazioni sindacali presenti in
azienda, per fornire agli interessati informazioni aggiornate in merito alle problematiche
connesse al rilascio dellautorizzazione richiesta dalla Italcementi. La riunione nel corso
della quale stata anche data lettura della nota che si riscontra era informale, e non
stato redatto alcun verbale. Chi ha scritto la presunta diffida tuttavia non avr difficolt ad
acquisire, rivolgendosi ad esempio al Sindaco o ai lavoratori presenti, informazioni sui
contenuti della riunione.
6 La riunione di cui sopra non aveva, e non avrebbe mai potuto avere, la finalit di
autorizzare temporaneamente luso del pet-coke. In questo senso solo soggetti che
ignorano completamente le normative, e quindi perfettamente incompetenti, possono
ipotizzare che nella pubblica amministrazione si segua una procedura inesistente. Per il
futuro si consiglia pertanto a codesto comitato di affidarsi ad un consulente pi qualificato.
7 La frase vi state riunendo in tre riferita ad una riunione ancora da svolgere evidenzia
che chi ha ispirato la nota presuppone di avere facolt divinatorie. Se il riferimento era alla
riunione del 26 settembre 2007, che ha visto almeno una ventina di partecipanti, si
suggerisce al paragnosia di cambiare mestiere (ed al comitato di cambiare paragnosia).
8 Il cosiddetto pet-coke un combustibile previsto dalla legislazione ambientale vigente
che, a certe condizioni che devono essere tutte verificate in maniera puntuale e corretta,
perch sono indispensabili per garantire la tutela della salute ed il rispetto dellambiente ne
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diffida che si riscontra priva, stranamente, dei riferimenti necessari per la risposta
(indirizzo, telefono, fax) ma risulta trasmessa da un numero telefonico intestato a tale
utenza.
Il Responsabile del Servizio 3 Tutela dallinquinamento atmosferico Dottor Salvatore Anz
Prot 76347 del 25.ottobre 2007-10-29 Oggetto: Dr Alessandro Pellerito Riscontro del dr
Salvatore Anz ad una nota del Comitato Cittadino Isola Pulita
Con nota datata 25.09.07 ed avente per oggetto Comitato Isola Pulita diffida (all. 1),
acquisita al protocollo di questo Assessorato con n 68819 del 26.9.07, il Comitato Cittadino
isola Pulita ha chiesto, al Dirigente Generale di questo Dipartimento, chiarimenti in ordine
alliter istruttorio relativo ad uno stabilimento sito nel territorio di Isola delle Femmine.
In questa nota, assegnata dallUfficio Protocollo soltanto alla DTA, compare anche un
breve cenno sullo scrivente, richiamato, insieme al Dr. Genchi, come, coattivamente
trasferiti altrove; in realt, il Dirigente Generale di questo Dipartimento ha operato una
revoca degli incarichi unilaterale e nulla, per difetto assoluto di attribuzione (art 21 septies
L 241/90), per effetto della quale il dr Genchi, gi Dirigente Responsabile del Servizio ,
senza incarico dall8/1/07, e lo scrivente gi, Dirigente Responsabile dellUnit Operativa
S3.1, senza incarico dall8/1/07.
Il riscontro a detta nota n 68819 non stato fornito dal Dirigente Generale, ma dal Dr
Salvatore Anz, attualmente responsabile del Servizio 3, con la nota n 71873 del 5.10.07
(all 2).
Riguardo ai toni ed alle argomentazioni forniti con detta nota al Comitato in oggetto non si
vuole n si pu entrare nel merito per carit di patria, usando unespressione cara al dr.
Anz; tuttavia, lo scrivente vuole e deve prendere le distanze dal linguaggio e dai toni
della nota 71873, garantendo ai destinatari della presente, non senza imbarazzo, che. Di
norma, i funzionari adoperano toni pi consoni alla Pubblica Amministrazione ed al ruolo
istituzionale di cui sono investiti.
Ci che si vuole evidenziare con la presente che il dr Anz utilizza detta nota per
continuare la sua opera di diffamazione ai danni dello scrivente.
Al punto n 11 della nota n 71873, infatti il dr Anz sostiene che lo scrivente ed il dr
Genchi, nellambito della loro attivit istituzionale,
3)avevano emanato provvedimenti illegittimi e caratterizzati da abuso ed eccesso di
potere,
5)avevano operato un elenco di irregolarit e violazioni di legge talmente lungo, da
costringerlo ad astenersi dal descriverlo, per motivi di spazio e per carit di patria.
Per il carattere diffamatorio nei confronti dello scrivente, il dr Anz sar chiamato a
rispondere nelle opportune sedi.
Tuttavia, con la presente si chiede di conoscere quali provvedimenti si intendano adottare
sulla vicenda descritta, che, per inciso, si inserisce perfettamente in un quadro di
insinuazioni, diffamazioni, calunnie, minacce, furti, vessazioni di cui il Dr. Anz, ormai da
nove mesi, da solo o in compagnia, si reso protagonista e di cui sia lAssessore (note nn
29 del 23.01.07, 15539 del 27.2.07, 15541 del 27.2.07, 15807 del 27.2.07, 93 del 12.3.07,
27714 del 12.4.07, 40296 del 29.5.07, 41833 del 4.6.07, 263 del 8.6.07 per citare solo
quelle inviate dallo scrivente e dal dr Anz) che il dirigente generale (con innumerevoli
note) sono stati costantemente informati.
Gli allegati trasmessi allAssessore ed al dr Genchi, giacch risulta che gli altri destinatari
della presente abbiano avuto copia degli allegati stessi.
Sono trasmessi anche alla Commissione di garanzia per la trasparenza, limparzialit delle
Pubbliche Amministrazioni e la verifica delle situazioni patrimoniali, ad integrazione della
documentazione gi inviata.
Oggetto: Ditta Italcementi S.p.a. Stabilimento di Isola delle Femmine Richiesta di
46
4 camini.
Con il decreto di autorizzazione (D.A.) n. 292/17 del 17.3.94 1* Assessorato, ai sensi
dellarticolo 12 del D.P.R. 203/88 ha concesso alla Italcementi lautorizzazione per il
proseguimento delle emissioni derivanti dalla produzione di cementi. In seguito, con i
DD.AA. n 871/17 del 6.10.94, n. 141/17 del 15.3.95 e n. 187/17 del 4.4.97,
lautorizzazione originaria stata parzialmente modificata e rettificata,, senza apportare
alcuna modifica al ciclo produttivo descritto nel progetto approvato con la prima
autorizzazione del 1994.
Successivamente la Italcementi S.p.A. ha presentato nel 2004 per la cementeria di Isola
delle Femmine una domanda di Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA), aggiornata nel
2006 con un progetto di ammodernamento tecnologico dellimpianto produttivo. Si precisa
che ad oggi il procedimento per il rilascio dellA.L.A. non risulta essere concluso.
Dal 2005 lARPA Sicilia, il Dipartimento Provinciale A.R.P.A. di Palermo (DAP) e la Provincia
Regionale di Palermo, al fine di effettuare verifiche sullimpianto e sui relativi punti d
emissione, hanno realizzato alcuni sopralluoghi presso il cementificio ed il deposito di petcoke della ditta sito in localit Raffo Rosso.
A seguito del sopralluogo effettuato presso limpianto il 6 dicembre 2005, dallanalisi dei
documenti prodotti dalla Italcementi in merito allattivit di produzione cemento e recupero
rifiuti, e dalla riunione tenutasi in data 12 giugno 2006 tra la Regione Siciliana, TARPA
Sicilia, il DAP e la Provincia Regionale di Palermo e lItalcementi, emerso sia che
Pautori2zazione di cui titolare la Italcementi non consente lutilizzo di pet-coke come
combustibile, sia che la Ditta ha eseguito variazioni del ciclo produttivo e modifiche
dellimpianto senza avere ottenuto le necessarie autorizzazioni.
Con riferimento allutilizzo di pet-coke infatti trattandosi di unattivit n autorizzata n
comunicata, la Regione ritiene che limpiego di tale combustibile potr avvenire solo a
seguito delleventuale autorizzazione prevista dallart. 269 del decreto legislativo n.
152/06, le cui procedure tecnico-amministrative potranno essere attivate solo a seguito di
specifica istanza da parte della Italcementi.
Con riferimento al provvedimento di diffida alluso di pet-coke emesso dalla Regione
Siciliana, si informa che la societ Italcementi ha presentato ricorso al TAR. La sezione I
del TAR Sicilia si pronunciata con sentenza n. 1156 del 19 aprile 2007 ritenendo il ricorso
infondato ed immeritevole d accoglimento.
La Provincia Regionale di Palermo ha condotto, nei periodi gennaio-maggio 2006, agostoottobre 2006 e ottobre 2006-gennaio 2007, alcune campagne di rilevamento della qualit
dellaria in prossimit dellimpianto Italcementi nel comune di Isola delle Femmine. Nella
suddetta postazione sono stati utilizzati due differenti laboratori mobili attrezzati per
misurare sia parametri chimici (S02 CO, NO N02 NOx, 03, NMHC, CH4. P.MIO, IPA,
Benzene, Toluene e o-Xylene) che meteorologici.
Con riferimento al PMIO, lanalisi dei dati registrati ed elaborati durante tali campagne di
rilevamento ha evidenziato 5 superamenti del valore limite giornaliero per la protezione
della salute umana2 nel periodo gennaio-maggio 2006 (71 giorni di rilevamento) e 12
superamenti nel periodo ottobre 2006-gennaio 2007 (75 giorni di rilevamento). Nel
periodo agosto-ottobre 2006 non stati effettuate rilevazioni di tale inquinante.
Anche per gli IPA, nel periodo ottobre 2006-gennaio 2007, si osservano valori medi orari
pi elevati rispetto a quelli della campagna precedente. In particolare si rileva un
incremento delle concentrazioni di benzo(a)pirene.
Per quanto concerne gli altri inquinanti rilevati, in tutti i periodi di monitoraggio sono stati
registrati valori entro i limiti stabiliti dalla normativa vigente sia con riferimento al valore
limite di protezione della salute umana, sia ai livlli di attenzione e di allarme nonch agli
obiettivi di qualit
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http://isoladellefemmineitalcementieambiente.blogspot.it/2010/08/ippc.html
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