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14 Gennaio 2008
Bergamo3febbraio2011
f bb i
Alessandra Marini
Universit di Brescia
alessandra.marini@unibs.it
NTC 2008
[]
LIVELLODIAPPROFONDIMENTODELLEINDAGINI
LIVELLO
DI APPROFONDIMENTO DELLE INDAGINI
LIVELLODICONOSCENZA:LC1,LC2,LC3
FATTORIDICONFIDENZA
FCdifferentiperBENIdipregioarchitettonicoevincolati
SLU,SLEe,periBENIvincolati,SLDBStatolimitedidannoper
lasalvaguardiadelbeneartistico
Sonoindividuatetrecategoriediintervento:
Adeguamento/Miglioramento/Riparazione
NB
NB
NTC 2008
Ricercaarchivistica:
disegnioriginalidiprogetto
ricostruzione la storia progettuale e costruttiva
ricostruzionelastoriaprogettualeecostruttiva
identificazionefasiedilizie(storiadestinazioniduso)
storiedicarico(ex:terremoti)
pp
q
Considerazionisullosviluppostoricodelquartiereincuiledificiosituato.
Regoledellartelocaliestoriadelletecniche.
Indagine storica
Il caso del Palazzo
della Loggia di
Brescia
Indagine storica
Indagine storica
Indagine storica
RILIEVO
AnalisiSTRATIGRAFICAe
RicostruzioneFILOLOGICA
RILIEVO
RILIEVO:
GEOMETRICO
STRUTTURALEedeidettaglicostruttivi
MATERICO
DELDEGRADO
QUADRIFESSURATIVIEDEFORMATIVIed
interpretazione
EIDOTIPO(conedificiinadiacenza)
MONITORAGGIO
Fasidellaconoscenza:nonsequenzialimaintegrate.
RILIEVO
RILIEVO:
GEOMETRICO
STRUTTURALE/MATERICOEDEGRADO
NB:Geometria,organizzazionestruttureeparticolari
NB:
Geometria organizzazione strutture e particolari
costruttiviprioritaririspettoalleproprietadeimateriali!
CT
Grandeeccentricitdel
centrodimassa
rispettoal
centroditorsione
CT=G
G
Presenzadicanne
fumarienello
spessoredelmuro
Martellamentocoperture
RILIEVO degli elementi
di vulnerabilit
Meccanismofuoripianoindottodalmartellamentodellatravedi
M
i
f i i
i d tt d l
t ll
t d ll t
di
colmoedelleterzeredellacopertura
Rockingdegliarchi
Rocking
degli archi
diaframma
Rocking
differenziale
degliarchi
diaframma
Rotturapertaglioscorrimento
Laddovelaresistenzaadattrito
modesta
edificiononconsolidatoaffianco
adedificiconsolidatiaventisolaiocoperturerigidiepesanti
Struttura
inc.a.
Singoloodoppioparamento,consacco?
condiatonidicollegamento?
Muraturaregolare/irregolare;
l /i
l
omogenea/disomogenea?
Muraturalistata
Ammorsatura
A
t
Rimozione100x100cmintonaco:
(1)Interno/esterno diatoni
(2)Angolate ammorsatura
Muraturainpietrasquadrataa
tessituraregolare
MuraturainpietraNONsquadrataa
tessiturairregolare
Muraturairregolare
Muraturalistata
Assenza diatoni
NB:
effetto stabilizzante del peso e
effettostabilizzantedelpesoe
componenteverticaledelsisma
RILIEVO
CORPO B
CORPO A
F1
F3
F2
F3
Setti in muratura portante
Elementi in c.a.
E
5m
10m
15m
20m
S
O
F2
F1
monitoraggio
MONITORAGGIOdeglispostamentiverticalieorizzontali,fuoripiombo,
MONITORAGGIO
degli spostamenti verticali e orizzontali fuori piombo
aperturadifessura
Operazionenecessariaperlaverificadellapresenzadicedimentiinatto.
richiedelapreliminareinterpretazionedelmeccanismodidissesto.
Prima/durante/dopo linterventodirecupero.Importanteperlaverifica
dellacorrettarimozionedellecausescatenantiidissesti.
Progressione
P
i
accelerata
Progressione
P
i
Ritardata
Quadro
fessurativoin
evoluzione
Quadro
fessurativoin
evoluzione
Progressione
P
i
inizialmenteuniforme,
poistabile
Quadrofessurativo
stabilizzato
Strumentoperlamanutenzione
monitoraggio
Telecordinometro
Monitoraggiodelfuoripiombo
Infunzionedeltipodirischio,le
sogliedipericolositpossonoessere
moltodiverse.
monitoraggio
Monitoraggioallontanamentoimpostedellecentine
Indagini diagnostiche
IlPIANODELLEINDAGINIpredispostonellambitodiunquadrogenerale
volto a mostrare le motivazioni e gli obiettivi delle indagini stesse
voltoamostrarelemotivazioniegliobiettividelleindaginistesse.
lndagini MINIMAMENTEINVASIVE
NelcasoincuivenganoeffettuatePROVESULLASTRUTTURA,attendibiliedin
numero statisticamente significativo, i valori delle resisten e meccaniche dei
numerostatisticamentesignificativo,ivaloridelleresistenzemeccanichedei
materialivengonodesuntidaquesteeprescindonodalleclassidiscretizzate
previstenelleNTC.
q
g
g
p
Perquantoriguardalecostruzioniinmuratura,leRegionipossonodefinire,ad
integrazionedellaTabellaC8B.1inAppendiceC8B,TABELLESPECIFICHEPERLE
TIPOLOGIEMURARIE ricorrentisulterritorioregionale.
NB:Geometria,organizzazionestruttureeparticolari
NB:
Geometria organizzazione strutture e particolari
costruttivi VS proprietadeimateriali
NelcasodelleMURATURESTORICHE,ivaloriindicatisonodariferirsiacondizionidimuratura
conmaltadiscadenticaratteristiche,giuntispessiedinassenzadiricorsiolistatureche,con
passocostante,regolarizzinolatessituraedinparticolarelorizzontalitdeicorsi.Inoltresi
assumechelemuraturesianoaparamentiscollegati,ovveromanchinosistematicielementidi
connessionetrasversale(odiammorsamentoperingranamentotraiparamentimurari).
Altrimentiprovesperimentali
Al
i
i
i
li
otabelleregionali
+ MICROCAROTAGGI cm x cm
densit muro/peso struttura
P
t
martinetti piatti
b'
B
olio in pressione
= Km Ka p
dove:
Km = costante che tiene conto delle caratteristiche
geometriche del martinetto e della rigidezza
determinabile tramite prova di compressione in laboratorio;
Ka = rapporto tra larea in pianta del martinetto e larea
del taglio;
p = pressione del circuito idraulico occorrente per
ripristinare le originarie condizioni della muratura.
P
t
martinetti piatti
b'
B
olio in pressione
= Km Ka p
dove:
eseguire
da lesioni
e zone critiche
K-mDa
= costante
chelontano
tiene conto
delle caratteristiche
geometriche del martinetto e della
rigidezza
della
bordo
bordo,
tramite
compressione
- Valutare
sesaldatura
i risultatidisiano
o determinabile
meno estendibili
al prova
resto di
delle
murature in laboratorio;
Ka = rapporto tra larea in pianta del martinetto e larea del taglio;
muri in occorrente
pietrame misto
i risultatilesono
spesso
inattendibili
p- =Su
pressione
per ripristinare
originarie
condizioni
della muratura.
30cm
n colpi
n
PROVE PENETROMETRICHE
PROVEPENETROMETRICHE
11-O
12
11
10
9
8
7
6
5
4
3
2
1
0
1
Sitrattadiunosclerometro
opportunamentetaratoestrumentato.
Profondit [cm]
Mediantecurvedicorrelazione
possibilestimarelaresistenzadelgiunto
dimaltadalnumerodicolpinecessario
perinfiggerediunaquantitprefissatala
puntanelgiuntodimalta.
l i
di
l
353
n colpi
134
183
PROVE DI INFISSIONE
PROVE DI FLESSIONE
E COMPRESSIONE
10-O
12
11
10
9
8
7
6
5
4
3
2
1
0
l
19-O
20-O
15-O
13-O
14-O
12 piano
16-O
16
O
n colpi
527
14 piano
17 O
17-O
18-O
3334
12-O
11-O
8-O
n colpi
8 piano
5-O
6-O
12-O
12
11
10
9
8
7
6
5
4
3
2
1
0
h
1
570
6 piano
4004
10-O
504
7-O
Profondit [cm]
525
9-O
11-O
12
11
10
9
8
7
6
5
4
3
2
1
0
1
10 piano
438
Profondit [cm]
9 10 11 12 13
n colpi
544
2-O
1-O
222
3O
3-O
4-O
1 piano
linea di terra
X
Prospetto ovest
301
221
13-O
12
11
10
9
8
7
6
5
4
3
2
1
0
2
9 10 11 12 13
Profondit [cm]
Profondit [cm]
Tratto da: Ezio Giuriani Trattato sul recupero degli edifici esistenti (titolo Provvisorio). In corso di pubblicazione.
MC
Resistograph
n colpi
Livello di
degrado
<2
DEGRADATO
2<nc<
2
n c 8
LOCALMENTE
DEGRADATO
>8
BUONO
240
290
50
270
200
270
320
325
415
9743
510
190
530
190
50
110 160
260
123
Sezione 23
Orizzontale
70
Verticale
Amplitude [%]
60
50
40
30
20
10
274
0
0
50
100
150
200
350
280
350
280
430
390
100 240
780
140
250
300
350
N = 4 f 2 L2 A
dove:
f = la frequenza misurata con accelerometro;
L = la lunghezza della catena;
A = larea della sezione;
s
=
= la massa specifica, con
100
80
60
40
20
0
10
15
20
25
30
[mm]
Sez.
300
Catena n1
n 1
100
dove:
F = forza orizzontale applicata;
L = la lunghezza della catena;
= lo spostamento misurato.
950
FL
4
N=
F [kg] 120
100
6
3
catena
1
2
3
4
5
6
7
8
f [Hz]
4.0
4.3
3.7
4.0
3.9
4.1
4.6
4.1
Nv [kg]
8320
9614
7118
8320
7909
8741
11003
8741
Ns [kg]
8550
9500
7125
7837
8310
9970
12350
8736
b = vite di carico
d = due bielle
incernierate
c = flessimetro
millesimale
a = punta conica
STRUMENTO UTILIZZATO
Vantaggi:
- prova semplice e poco onerosa.
Svantaggi:
- i risultati sono molto dispersi (si ottiene solo una indicazione sulle resistenze)
necessario adottare margini di sicurezza alti.
M el
N
fy = + 2
bt bt / 6
F/2
F/2
F
F/2
F/2
Fp
Fel
y
xp
y
Limite elastico
xp
xel
el
r2
b
y
Plasticizzazione
NTC 2008
NTC 2008
Azioni sismiche:
ag SL :corrispondeadunaprobabilitP(VR)disuperamentonelperiododiriferimentoVR
( R =VN CU)
(V
BENIMONUMENTALIOTUTELATI
categoriedirilevanza(limitata,media,elevata)
g
(
,
,
)
categorieduso(saltuarioononutilizzato,frequente,moltofrequente).
SLU:aSLU,BM=ag,___%
aSLU,BM=ag,10% I
SLE: aSLE,BM
SLE BM=ag,___%
g
%
aSLE,BM
SLE BM=ag,50%
g 50% II
S tt
Settoresistenteerigidonelpiano
it t
i id
l i
Maschiomurariononresistentee
non rigido fuori piano
nonrigidofuoripiano
(daTouliatos)
MECCANISMINELPIANO(IIModo)
MECCANISMIFUORIPIANO
(IModo)
(daTouliatos)
Vulnerabilitdegliedifici Meccanismilocalifuoripiano.
Mitigazionedelrischiosismico:
prevenireoritardareimeccanismifuoripiano
prevenire o ritardare i meccanismi fuori piano
Disorganizzazione
totale
totale
dellascatola
NTC 2008
ANALISISISMICAGLOBALE
NTC 2008
EDIFICI IN AGGREGATO
EDIFICIINAGGREGATO
COMPLESSO
ARCHITETTONICO
UNITASTRUTTURALE
NTC 2008
EDIFICI IN AGGREGATO
EDIFICIINAGGREGATO
ANALISILINEARESTATICA
ANALISIDINAMICAMODALE
ANALISINONLINEARESTATICA PUSHOVER
ANALISI DINAMICA NON LINEARE
ANALISIDINAMICANONLINEARE
Metodi di analisi
RD>SD
Tecniche di modellazione
TECNICHEDIMODELLAZIONE
COMPORTAMENTO
MECCANICO
NON-LINEARE
Micro
modellazione
Modellazione
ad elementi
finiti
Modello bidimensionale di
interface cap model
Tension cut-off
per i meccanismi di rottura a trazione;
Micro-modellazione dettagliata
blocchi e giunti rappresentati da elementi
continui mentre interfacce blocchi-giunti da
elementi discontinui.
Micro-modellazione semplificata
blocchi rappresentati da elementi continui
elastici mentre il comportamento dei letti di
malta e dell'interfasccia blocco-malta
concentrato in elementi discontinui.
Macro
modellazione
MURATURA
PROPAGAZIONE
DELLA
FESSURAZIONE
LEGAMI COSTITUTIVI
ISOTROPI:
- Criterio di Mohr-Coulomb;
- Criterio di Drucker-Pruger.
LEGAMI COSTITUTIVI
ANISOTROPI:
- combinazione del
Criterio di Hill per la compressione e del
Criterio di Rankine per la trazione.
METODO POR
(Tomazevic, Dolce)
Modellazione
a
macroelementi
MODELLO PEFV
(D'Asdia e Viskovic)
MODELLO NON REAGENTE A TRAZIONE
(Braga, Liberatore e Spera)
METODO SAM A TELAIO EQUIVALENTE
(Magenes e Della Fontana)
METODO TREMURI A TELAIO EQUIVALENTE
(Lagomarsino, Penna e Galasco)
Vedere Appendice
Tecniche di modellazione
Telaioequivalenteamacroelementi
l
l
l
ABACHIGNDT
Meccanismi Locali nel piano
MeccanismiLocalinelpiano
efuoridalpiano
Edificiinaggregato
Chiese
Edificiisolati
_Flessionefuoripianodellepareti
Fessureacrocedi
S tA d
SantAndrea(pertaglio)
(
t li )
2_Coperturanoningradoditrattenerelaparetesededelcedimento
3_Diatonidicollegamentopresenti
4_Assenzadisolaiintermedi
5_Centrodirotazionecoincidenteconilpuntopiesterno
R
R
CASO1
IPOTESI:
Fx
1
H
d
b
+ WC d
2
H
M 1, RIB = WP + WC H
2
b
+ WC d
2
1 =
H
WP + WC H
2
WP
Wc
W c
Wp
W p
H
H/2
CASO2
IPOTESI:
y
H
b2
b2
b
W
+
W
d
+
W
b
+
+
W
b
+
C
C2 1
P
2 1 3
2
2
2 =
H
2H
+
+
+
W
W
H
W
W
H
P
C
2
C2
2
3
2 >> 1
b2/2
Wc1
1
b
b
M 2, STAB = M 1, STAB + W2 b1 + 2 + WC 2 b1 + 2
3
2
2H
2>>1
Wc2
W c1
W c2
W2
W 2
H
W 1
W1
2/3H
b2/3
b1
b2
CASO2
IPOTESI:
y
H
2
b
b
M 2, STAB = M 1, STAB + W2 b1 + 2 + WC 2 b1 + 2
3
2
2H
W
+
W
d
+
W
b
+
+
W
b
+
C
C2 1
P
2 1 3
2
2
2 =
H
2H
+
+
+
W
W
H
W
W
H
P
C
2
C2
2
3
2 >> 1
2>>1
x
3<<1
d1
N1
M 1, STAB
b
M 3,3 STAB =
= P1 1 + N1d1
4
2
H
M 3, RIB = M 1, RIB = ( P1 + P2 ) + ( N1 + N 2 ) H
2
N 1
P1
P 1
b1
N2
N 2
P2
P 2
b2
CASO4
IPOTESI:
y
H
4.a)Presenzadisolaiointermedioorditoin1
d
direzione
alsisma
l
Fx
y
4=1
Wc
Fx
W c
travetti
assito
W
4 a = 1
1
W
IPOTESI:
H
1
Fy
Wc
W c
2WS
Fy
WS
x
2
= M 1, RIB + 2WS
2
WS
2WS
2WS
WS
Wc
W
W c
4<<1
4.b)Presenzadisolaiointermedioorditoin
direzione//alsisma
y
dS
WS
Fy
2WS
d
W
4b << 1
b
H/2
1 2
W +N
H 2
N
H1 =
W +N
1+ 2
N
5 =
5>>1
W 2
W2
b
N H
2
1
+
+
H1 W H 1
H2
H
W 1
W1
H1
Nb:0=
SLU verificaapressoflessionenelpiano
SLU
SLU verificaapressoflessionenelpiano
SLU
dU =0.8%H
0 8% HP
SLU verificapressoflessionefuoridalpiano
SLU
SLU verificaataglionelpiano
SLU
SLU verificaataglionelpiano
SLU
dU =0.4%HP