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Le Regioni a statuto ordinario del Nord danno oltre 100 miliardi di euro allanno di solidariet al resto del Paese.

Lo rivela uno studio della Cgia di Mestre,


che ha calcolato il residuo fiscale ovvero differenza tra le entrate complessive regionalizzate (fiscali e contributive) e le spese complessive regionalizzate (al netto
di quelle per interessi) delle Amministrazioni pubbliche di tutte le Regioni italiane. Secondo lanalisi della Cgia, tutte le Regioni del Nord Italia a statuto
ordinario versano pi di quanto ricevono, mantenendo in questo modo un saldo
positivo. La Lombardia vince la classifica della solidariet, registrando un residuo
fiscale annuo positivo pari a 53,9 miliardi di euro, ovvero 5.511 euro procapite:
ci significa che ogni cittadino lombardo (neonati e ultracentenari compresi) dona
al resto del Paese pi di 5.500 euro. E pari a 18,2 miliardi di euro (3.733 euro
procapite) il saldo positivo del Veneto, mentre quello dellEmilia Romagna si attesta sui 17,8 miliardi, con 4.076 euro devoluti da ogni abitante. Nella classifica
della Cgia seguono Piemonte e Liguria, che presentano rispettivamente un saldo
pari a 10,5 e 1 mld di euro.
Cgia di Mestre Cgia di Mestre: Sud riceve pi di quanto versa
Positivo anche il saldo delle regioni del Centro Italia: la Toscana ha un saldo
di 8,3 miliardi di euro, il Lazio di 7,3, le Marche di 2,5 e lUmbria di 1,1 miliardi.
Segno meno, invece, per quelle del Sud. Lo studio della Cgia rivela che la Sicilia
la regione con il peggior saldo: -8,9 miliardi di euro, con un dato procapite pari
a -1.782 euro. Seguono Calabria (-4,7), Sardegna (-4,2), Campania (-4,1) e
Puglia (-3,4). I dati rivela la Cgia si riferiscono allanno 2012, ovvero lultimo
anno in cui possibile confrontare le entrate e le spese di ciascuna regione; ma,
stando allandamento registrato negli ultimi 4-5 anni, ragionevole ritenere che
la situazione sia rimasta pressoch invariata.
Nella notte il governo riuscito a portare a casa lesame del ddl Boschi sulle
riforme costituzionali, con lapprovazione dei relativi emendamenti. La partita
si chiuder ai primi di marzo, quando dovrebbe arrivare lok definitivo al testo
da parte di Montecitorio. Presente anche il premier Matteo Renzi, che ha voluto in questo modo sottolineare limportanza del passaggio appena archiviato.
Lassenza delle opposizioni eccetto una gruppetto di deputati di Forza Italia e
del Movimento Cinque Stelle ha fatto s che lesame del ddl si svolgesse in unAlula
semivuota. Se Ettore Rosato, deputato Pd, definisce lAventino delle opposizioni
una ferita istituzionale, Renzi, dal canto suo, dice di non essere dispiaciuto:
Credo che a rammaricarsi debbano essere il centrodestra, le opposizioni commenta il premier Matteo Renzi parlando in Transatlantico a Montecitorio noi
bene cos, andiamo avanti. Riforme, Sibilia (M5S): E dittatura
Duri i commenti da parte del M5S: 2.53 I pdittatori si sono fatti la Costituzione da soli. A questo punto paga le tasse solo chi vota pd. Qui aula, passo
e chiudo. Notte, ha scritto su twitter Carlo Sibilia, deputato e membro del direttorio 5 stelle. Poi su Facebook, lo stesso Sibilia: Alla fine una delle pagine pi
buia per la democrazia italiana stata scritta. Le dittature non vengono subito
in camicia nera o con i carri armati. Le dittature arrivano e non ti avvisano. Le
dittature arrivano di notte.
Riforme: referendum e stato di guerra
Lasciando in coda lesame dellarticolo 15 sul referendum, il Pd ha voluto
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segnalare simbolicamente al M5S la sua disponibilit al confronto: i pentastellati chiedevano infatti leliminazione del quorum. Tra le novit approvate dalla
Camera vi anche una modifica della maggioranza parlamentare necessaria a
deliberare lo stato di guerra. Dopo lapprovazione definitiva della riforma, lok,
che spetter alla sola Camera dei deputati, necessiter della maggioranza assoluta
dei voti e non pi solo di quella semplice. Per Maria Elena Boschi il passo rappresenta un ragionevole punto di mediazione. Rosy Bindi per non dello stesso
avviso: Con una legge elettorale maggioritaria osserva lesponente Pd che dar
il 54-55% a chi vince, questo emendamento non sufficiente a garantire che in
futuro vi sia il rispetto della Costituzione.
In casa Milan oggi stato il giorno della maxi presentazione dei cinque nuovi
acquisti messi a segno durante il calciomercato invernale. Alla presentazione
di Antonelli, Bocchetti, Destro, Paletta e Suso era presente anche la.d. dei
rossoneri Galliani. Destro squalificato contro la Juventus
Questi 5 giocatori erano fortemente voluti sia dalla societ che dallallenatore
e non un caso che ci siano tanti italiani, lo ha voluto Berlusconi inizia Galliani
Abbiamo raggiunto tutti gli obiettivi: qualche giocatore lo seguivamo da tempo,
per altri si trattata di unidea dellultimo momento. La citofonata a casa Destro?
D lidea di quanto lo volessimo. Ho avuto lintuizione che se non fossi andato a
Roma, la trattativa non si sarebbe conclusa. Un attaccante va misurato a gol:
Destro a Roma ha segnato 18 gol in 36 partite, lo volevamo gi questestate.
A chi somiglia? A nessuno: cercavamo un centravanti, una prima punta per
rinforzare le nostre capacit offensive. Quando stato ammonito con il Parma, al
primo fallo, non ho bestemmiato perch non lo faccio mai, ma un turpiloquio c
stato Suso, Bocchetti, Galliani, Destro, Paletta e Antonelli
Suso, Bocchetti, Galliani, Destro, Paletta e Antonelli Destro ribadisce: Il
Milan il Milan!
Poi arrivato il momento, per i nuovi giocatori, di dire la loro sul Milan e sulle
proprie emozioni, ad iniziare da Destro: Il Milan il Milan e non cera bisogno
daltro per convincermi. Ho voglia di dimostrare il mio valore e questa la squadra
perfetta per farlo. Quando mi hanno detto che Galliani sarebbe venuto a Roma
per me ero incredulo: stata una grande soddisfazione, il suo gesto quello che ha
contato pi di ogni altra cosa, mi ha reso molto orgoglioso. Ora voglio dare tutto
per questa maglia: fare la met di quanto hanno fatto i grandi attaccanti che
hanno vestito questa maglia, a partire da Inzaghi, sarebbe una grande cosa. Ecco
le prime parole di Bocchetti in rossonero: Mi sono sentito subito in una grande
famiglia: mi hanno permesso subito di fare bene contro il Parma. Lesperienza
allo Spartak non stata negativa: purtroppo mi sono infortunato, ma ora penso
solo al Milan. In vena di ricordi di famiglia lex Genoa Antonelli: Milanello il
centro sportivo pi bello del mondo, con Inzaghi ho avuto la fortuna di giocare
una partita in Primavera e gli ho fatto un assist per il gol. E un allenatore
preparato e daremo il cento per cento per lui. Vincere lo scudetto della seconda
stella sarebbe il sogno di una vita. Per Paletta, invece, i pensieri sono tutti
rivolti verso la sfida contro la Juve: Non ho un modello da seguire, guardo tutti
i difensori e cerco di prendere il meglio da ognuno. Dobbiamo migliorare sui calci
piazzati, io sicuramente devo imparare i movimenti difensivi che vuole il mister.
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La Juve? Abbiamo un organico forte per affrontarla degnamente. Dichiarazione


in stile Football Manager per Suso: In Italia il calcio pi tattico e anche un po
pi tecnico. In Inghilterra si lavora un po di pi dal punto di vista fisico, ma alla
fine il calcio un linguaggio universale.
MILANO - La bussola di Giovanni Falcone era Follow the money. Per
venire a capo della sciagurata banda dellacido, si passa a Follow the sex.
Martina Levato, 23 anni, e Alexander Boettcher, 30, in tribunale a Milano.
Il sesso , il possesso, pi le conseguenze estreme e insane di un amore. La scena
dei delitti la Milano che gira intorno alle scuole pi titolate, dal liceo classico
Parini alluniversit Bocconi, e alle discoteche di tendenza, tipo Il Divina, The
Beach o the Club, dove si ritrovano gli aspiranti capoclasse dellItalia futura,
impegnati a scattarsi selfie, messaggiare compulsivi, scambiarsi senza troppi
distinguo brividi erotici nei priv.
Lanno scorso, in questa replica digitale della Milano da bere, succedono
quattro episodi, tra met giugno e fine dicembre, che sulle prime sembrano scollegati e adesso molto meno. Se dimostrata, una serialit criminale senza precedenti.
E con una donna, non un maschio, nella parte di chi sfregia: Martina Levato,
23 anni, studentessa modello, figlia unica di due insegnanti dellhinterland. in
carcere, insieme agli altri due attori variamente protagonisti: lidolatrato fidanzato Alexander Boettcher, 30 anni, tedesco-italiano, ricco di famiglia e di
selvaggio carisma, pi un amico di lui, Andrea Magnani, complice e servitore
nelle varie azioni. Fermata la follia con larresto dei folli, restano sul campo due
ventenni con il volto lacerato e la certezza che non torneranno pi come prima, e
altri due che se la sono cavata per miracolo. Tra gli innocenti col futuro segnato,
andrebbe aggiunto anche il bambino, figlio di Alex, che Martina porta dentro
da tre mesi. Quindi, quando il 28 dicembre lei getta due litri di acido muriatico
in faccia allex compagno di liceo Pietro Barbini, gi incinta di un mese. E lo
sa: Qui c il frutto del mio amore.
Ci sarebbero altri due frutti, almeno sul corpo: un Alexander tatuato sotto
il seno sinistro, che si fatto incidere lei a Praga, e una piccola A sulla guancia
destra, che gli avrebbe firmato lui con un bisturi, trovato a casa di Bottcher
insieme a cloroformio, pugnali, manette, frustini, un martello, bottiglie di acido
(ma quello da supermercato, al 5%, dice il suo avvocato; non quello al 37%, che
brucia tutto tranne loro, usato negli agguati). Lacido al 37% di purezza, che
il massimo reperibile in commercio, lavora nella carne per settimane, scendendo
tra i tessuti e divorandoli. Pietro, colpito un mese e mezzo fa, ha gi subito sei
operazioni, la ricostruzione di una palpebra e una narice e sa che lo aspettano
molti altri interventi e innesti di pelle. Stefano Savi, 25 anni, studente alla
Bocconi e modellaro (security nei club, autista di starlette da passerella),
scempiato la notte del 2 novembre sotto casa sua, in via Quarto Cagnino, di
operazioni ne ha gi passate 15, e per tentare di salvargli un occhio pensano a un
trapianto con le staminali. Il pi di assurdo che lunica colpa di Stefano sarebbe
quella di somigliare come un gemello a un altro maschio da sistemare, lassistente
fotografo Giuliano Carapelli, colpito ma non affondato il 15 novembre in via
Bixio.

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