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APPROCCIO AL SISTEMA DI BILANCIO

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Il bilancio non soltanto un insieme di numeri o uno strumento riservato agli esperti.

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D l'impronta alla comunit e stabilisce le priorit in tanti settori diversi: dagli aiuti
sociali, alla scuola, alle opere pubbliche, alle opportunit economiche e culturali ecc.
ecc.
, pertanto, imprescindibile la necessit di renderlo comprensibile a tutti,
assolvendo cos a criteri di CHIAREZZA, TRASPARENZA e COMUNICAZIONE di cui
l'Amministrazione deve occuparsi nella sua funzione di dialogo costante con i
cittadini. Non sempre ci viene fatto anche se occorre segnalare che esistono
diversi Comuni medi e grandi che pubblicano, anche su internet, i loro bilanci IN
FORMA E LINGUAGGIO COMPRENSIBILI.
Il principio di pubblicit previsto dal legislatore in materia di bilanci non ha ancora
trovato adeguata applicazione. Molto spesso occorre imbattersi negli albi pretori per
SCOPRIRE il deposito del bilancio e gran parte dei Comuni, pur essendo
informatizzati, non pubblicano i propri bilanci su internet.
Nelle pagine che seguono sono state stese alcune Note sul Bilancio Comunale al
fine di facilitare la conoscenza delle fonti legislative e normative a cui fare
riferimento per la sua stesura, della documentazione relativa, i criteri da adottare
per la sua formazione ed i calcoli.
Per favorire ulteriormente la comprensione, in alcune parti sono stati riportati degli
esempi numerici relativi ad un Comune di circa 15.000 abitanti. Va da s che la
semplice lettura dei dati numerici contabili non sufficiente a rendere esplicative le
politiche sottostanti, ossia la politica dellentrata, della spesa, dellinvestimento,
ecc. ecc.
Il bilancio economico dovrebbe infatti essere accompagnato da dati ed informazioni
extra contabili. In questi ultimi anni si sono intensificati gli sforzi per mettere a
disposizione delle Amministrazioni, accanto agli strumenti previsti dalla legislazione
e normativa nazionale, anche altri, quali: IL BILANCIO DI PARTECIPAZIONE, IL BILANCIO
SOCIALE, I BILANCI AMBIENTALI.
Non sono inoltre mancati interessanti suggerimenti e sperimentazione dellutilizzo di
alcuni indicatori per rendere maggiormente esplicite le scelte di sostenibilit socio
economica ed ambientale e culturale praticate da alcune amministrazioni.
PD-Approccio al sistema di bilancio-Pagina 1 di 7

In mancanza di queste elaborazioni, le fonti a cui fare riferimento sono: la relazione


revisionale e programmatica che accompagna il bilancio di previsione e la relazione
di accompagnamento al rendiconto che vengono predisposte dalla Giunta
Comunale.
Accanto a questi documenti occorre porre attenzione anche alle relazioni dellorgano
di revisione dei conti sia in sede di bilancio di previsione che di consuntivazione.

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Gli anni 90 sono stati caratterizzati da profondi cambiamenti nella Pubblica
Amministrazione, specie per quanto riguarda la finanza locale. Il principale
cambiamento si avuto nel sistema di finanziamento delle spese.
In Italia, nel 1991, il 50% delle spese complessive dei comuni veniva coperto da
trasferimenti erariali, mentre nel 1999 lincidenza scende al 18%.
In particolare il processo di decentramento amministrativo avviato dalla Legge
Bassanini nel 1990 (Legge 142), riguardo alle funzioni e alle spese, ha manifestato i
suoi effetti negli anni 2000 e 2001.
La recente legislazione in materia di ordinamento finanziario e contabile del 2000.
Essa ha abrogato, oltre a diverse norme, anche le precedenti disposizioni del 1995
contenute nel D. Lgs 25 febbraio n 77.
Ulteriori variazioni procedurali sono intervenute con labolizione dei Comitati
regionali di Controllo per cui i bilanci delle Amministrazioni non sono pi sottoposti
ad ulteriori controlli e sono soggetti solo allapprovazione del Consiglio Comunale.
QUESTO FATTO, NON ESSENDO STATO INTEGRATO DA MODIFICAZIONI LEGISLATIVE, HA APERTO
PROBLEMI RIGUARDANTI ALCUNE PROCEDURE CONNESSE AD ESEMPIO ALLA MANCATA
APPROVAZIONE DEL BILANCIO DI PREVISIONE E DELLA MANCATA ADOZIONE DEI PROVVEDIMENTI
DI RIEQUILIBRIO IN SEDE DI SALVAGUARDIA DEGLI EQUILIBRI DI BILANCIO.

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La legislazione e normativa oggi vigente (anno 2005) la seguente:

Decreto legislativo n 267 /2000 parte seconda

Leggi finanziarie

Decreto legislativo 77/1995 solo gli articoli non abrogati(dal 155 in poi)
D.P.R. n 326 del 3 agosto 1998
Statuto comunale
Regolamento comunale di contabilit (art.152 comma 1 del Dlgs 267/2000)
Legge 109/94
D.P.R. n 554 del 21 dicembre 1999
Decreto Ministero Infrastrutture e trasporti del 22 giugno 2004 (GU 30
giugno 2004)

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Il bilancio delle amministrazioni segue i principi che hanno ispirato le varie riforme
della pubblica Amministrazione a partire dalla LEGGE BASSANINI 8 GIUGNO 1990 N 142.
Essi consistono nella separazione dei compiti di DIREZIONE POLITICA da quelli di
DIREZIONE AMMINISTRATIVA.
Gli organi di governo esercitano le funzioni di indirizzo POLITICO AMMINISTRATIVO,
definendo gli obiettivi ed i programmi da attuare e verificano la rispondenza dei
risultati dellattivit amministrativa e della gestione agli indirizzi impartiti.
Ai DIRIGENTI sono stati attribuiti compiti di DIREZIONE, di GESTIONE, di SPESA, di
ORGANIZZAZIONE e di CONTROLLO, e sono riferite le RESPONSABILIT DELLATTIVIT
AMMINISTRATIVA, DELLA GESTIONE E DEI RISULTATI.
Tale netta separazione per in parte venuta a mancare nei Comuni aventi una
popolazione inferiore ai 10.000 abitanti a seguito del D. Lgs 11 giugno 1996 n 336
che ha introdotto disposizioni correttive in materia di ordinamento finanziario e
contabile degli enti locali prevedendo che:
l'organo esecutivo pu, con delibera motivata che riscontri in concreto la
mancanza assolutamente non rimediabile di figure professionali idonee nell'ambito
dei dipendenti, affidare ai componenti dell'organo esecutivo medesimo la
responsabilit dei servizi, o di parte di essi, unitamente al potere di assumere gli
atti di gestione (art. 6 comma 2).
In molti Comuni il potere politico dellesecutivo (GIUNTA) stato quindi di nuovo
associato a quello attribuito ai dirigenti.
SE SI CONSIDERA CHE NEGLI STATUTI COMUNALI SPESSO PREVISTO CHE UNA PARTE DEI MEMBRI
DELLA GIUNTA VENGA SCELTO DAL SINDACO TRA I CITTADINI NON ELETTI, LA DECISIONE DI
AFFIDARE LA RESPONSABILIT DI SERVIZI DELICATI, QUALI LURBANISTICA E LEDILIZIA PUBBLICA
E PRIVATA, AD ASSESSORI NON FACENTI PARTE DEL CONSIGLIO COMUNALE, SCELTI TRA I
PROFESSIONISTI LOCALI, RICHIEDEREBBE ATTENTE RIFLESSIONI.

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Il sistema unico di contabilit economica pone in correlazione le risorse
impiegate, i risultati conseguiti e le connesse responsabilit gestionali della
dirigenza e fonda la propria funzionalit innanzitutto sullindividuazione della
competenza economica dei fenomeni amministrativi.
La legislazione dispone che annualmente venga deliberato da parte degli enti locali,
il BILANCIO FINANZIARIO DI COMPETENZA.
Il bilancio finanziario perch iscrive entrate e uscite in via revisionale, quali
movimenti e flussi esaminati dal punto di vista meramente finanziario, monetario o
numerario o in fasi che temporaneamente sostituiscono i flussi monetari o finanziari
e che appartengono alla categoria dei crediti e dei debiti.
PD-Approccio al sistema di bilancio-Pagina 3 di 7

Viene redatto in termini di competenza in quanto riferito alle entrate per le quali
si prevede che maturi il diritto alla riscossione ed alle uscite per le quali si prevede
che sorga lobbligo di pagare, prescindendo dalle realizzazione delle fasi di cassa
(introito o pagamento) nel periodo annuale di riferimento.
Nel bilancio di competenza le entrate previste rappresentano i flussi di mezzi
finanziari che si ritiene di poter accertare e le uscite i flussi in termini di impiego
che si prevede di poter impegnare nel periodo annuale di riferimento.
Non si prevede che il bilancio venga redatto in termini di cassa e ci comporta la
soppressione del riferimento, nello stesso, ai residui attivi e passivi.

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Lunit elementare del bilancio per lentrata LA RISORSA e per la spesa
LINTERVENTO per ciascun servizio in cui si articola la gestione amministrativa. Nei
servizi per conto terzi, sia nellentrata che nella spesa, lunit elementare IL
CAPITOLO che indica loggetto (art. 164 D. Lgs 267/2000).
LA RISORSA individua specificatamente loggetto dellentrata e riguarda la dotazione
di mezzi di cui lEnte pu disporre al fine di impiegarli nellesercizio della propria
attivit intesa come contenuto delle funzioni attribuite dalla legge.
Soltanto la legge pu disciplinare la destinazione di risorse specifiche a particolari e
precise attivit e quindi funzioni.
Si tratta di risorse che individuano entrate aventi vincolo di specifica destinazione
stabilito per legge (es. entrate da proventi di oneri di urbanizzazione da destinare
per gli edifici di culto, allabbattimento delle barriere architettoniche, allacquisizione
di aree di standard, ecc.).
Sullinterpretazione da dare al termine INTERVENTO si sono confrontate diverse tesi.
Quella pi accreditata attribuisce alla locuzione INTERVENTO un significato
strettamente strumentale, ossia di elemento o mezzo per il raggiungimento del fine
del servizio.
Per consentire la valutazione economica della gestione - e quindi degli obiettivi
perseguiti il sistema contabile prende a riferimento LA SPESA, cio lesborso
monetario legato per acquisire le risorse umane e strumentali beni e servizi
effettivamente utilizzati. La spesa sorge quando si costituisce un IMPEGNO.
Il bilancio articola i propri capitoli di spese in FUNZIONI e SERVIZI che fanno
riferimento:
1.

alle responsabilit, ovvero al soggetto che decide come e quando impiegare le


risorse assegnate (cio al titolare del CENTRO DI COSTO);

2.

alle finalit, cio agli scopi che devono essere perseguiti (FUNZIONI).

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In ogni esercizio ci sono quattro distinti momenti nei quali il Consiglio Comunale
e la Giunta si confrontano su temi che riguardano il CONCRETO UTILIZZO DELLE RISORSE
FINANZIARIE.

1 momento

Prima dellinizio di ogni esercizio, quando approvato il BILANCIO


DI
PREVISIONE
Con
gli annessi documenti di carattere
programmatorio (titolo II del D.lgs 267/2000 art.151 comma1).

BILANCIO DI PREVISIONE, a norma di legge, deve essere approvato entro 31


dicembre dellanno precedente lesercizio da deliberare o su indicazione delle legge
finanziaria.

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Il Direttore generale (Segretario comunale nel nostro caso) avvia il lavoro con i
responsabili di settore per predisporre il Piano dettagliato degli obiettivi ed emanare
le direttive ai responsabili degli uffici e servizi (art.197 comma 2 lett. A) del DLgs
267/2000.
SETTEMBRE
Entro il 15 (REGOLAMENTO COMUNALE DI CONTABILIT) i servizi e settori dellEnte
realizzano analisi di gestione. Entro il 30 devono essere redatti lo schema di
programma delle opere pubbliche che deve essere adottato dalla Giunta , ovvero il
suo aggiornamento.
OTTOBRE
Entro il 20 (REGOLAMENTO COMUNALE DI CONTABILIT) viene predisposto il primo
schema di piano esecutivo di gestione (PEG) e di bilancio annuale che viene
sottoposto al Direttore generale. La Commissione consiliare discute gli indirizzi
programmatici connessi al bilancio di previsione (REGOLAMENTO COMUNALE DI
CONTABILIT).
NOVEMBRE
Entro il 20 (REGOLAMENTO COMUNALE DI CONTABILIT) la Giunta approva lo schema di
bilancio annuale, pluriennale e la relazione revisionale e programmatica. Entro il 30
(REGOLAMENTO COMUNALE DI CONTABILIT) i revisori dei conti esprimono il loro parere.
DICEMBRE
20 giorni prima della data fissata per la seduta di approvazione del bilancio lo
schema di bilancio ed i suoi allegati sono messi a disposizione dei consiglieri.

PD-Approccio al sistema di bilancio-Pagina 5 di 7

Entro il 31 approvazione da parte del Consiglio Comunale del bilancio di previsione


e degli atti di accompagnamento (art. 172 D. Lgs 267/2000) , ossia:

bilancio di previsione nuovo anno

schema annuale delle opere pubbliche

concessione di finanziamenti e benefici economici

bilancio preventivo pluriennale (triennale per la Regione Lombardia)


relazione revisionale e programmatica per il triennio a cura della Giunta
parere dellorgano di revisione
piano triennale delle opere pubbliche (art. 14 L. 109/94 e art. 13 del DPR
554/1999)
approvazione quadro economico per la gestione dei servizi a domanda
individuale
determinazione dellentit dei fondi globali per ogni settore di intervento
verifica della quantit e qualit delle aree e fabbricati e determinazione del
prezzo di cessione.

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Con lapprovazione del bilancio di previsione, e soprattutto durante la discussione
sul contenuto della RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA, il Consiglio comunale
individua quali sono gli obiettivi da raggiungere nel triennio successivo in generale,
e nel primo anno in particolare, e approva i programmi di spesa che vincoleranno
lAmministrazione nello stesso periodo.

2 momento

A met esercizio, quando il consiglio tenuto a VERIFICARE lo stato di


attuazione dei programmi (art. 193 comma 2 del D.lgs 267/2000).

La Giunta, con la RICOGNIZIONE GENERALE SULLO STATO DATTUAZIONE DEI


PROGRAMMI e la VERIFICA DEGLI EQUILIBRI DI BILANCIO, informa il Consiglio
comunale sul grado davanzamento degli obiettivi a suo tempo programmati.
In quella circostanza lorgano collegiale, qualora sia venuto meno lequilibrio tra
entrate e uscite su cui si regge il bilancio, interviene approvando il riequilibrio
generale della gestione.
Questa fase si svolge entro il 30 settembre in una sessione specifica del Consiglio
comunale denominata VERIFICA DELLEQUILIBRIO ECONOMICO-FINANZIARIO.

3 momento

Assestamento del Bilancio (art.175 comma 8 del D.lgs 267/2000).

Il 30 novembre dogni anno la data ultima in cui si possono fare VARIAZIONI DI


BILANCIO denominate ASSESTAMENTI. Dopo tutti gli assestamenti effettuati durante
lanno, prende corpo il BILANCIO ASSESTATO.

PD-Approccio al sistema di bilancio-Pagina 6 di 7

4 momento

A esercizio finanziario concluso, quando deliberato il CONTO DEL


BILANCIO con il RENDICONTO DELLA GESTIONE dellattivit di
gestione (titolo VI del D.lgs 267/2000).

lanello conclusivo del processo di programmazione iniziato con il preventivo del


periodo in esame: con il Rendiconto il CONSIGLIO COMUNALE chiamato a giudicare
loperato della GIUNTA e a valutare il grado di realizzazione degli obiettivi.
La scadenza per lapprovazione del RENDICONTO, prima prescritta entro il 30
giugno, ultimamente scadenzata entro il 30 aprile dellanno successivo rispetto a
quello di riferimento della competenza.
Con i passaggi codificati come lapplicazione dellAvanzo degli anni precedenti, o
dellutilizzo dellanticipazione di cassa ecc., o quelli successivi come il verificarsi di
un evento straordinario, il bilancio assestato si configura come BILANCIO DI
PREVISIONE DEFINITIVA prima, e STANZIAMENTI FINALI, poi, infine, si accerta il
CONTO DI BILANCIO.

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La presente relazione prende atto:
1.

Che

lAmministrazione comunale ha adottato il SISTEMA CONTABILE


con tenuta della sola contabilit finanziaria e utilizzo del conto di
bilancio per costruire a fine esercizio, attraverso la CONCILIAZIONE DEI VALORI e
RILEVAZIONI INTEGRATIVE, il CONTO ECONOMICO e il CONTO DEL PATRIMONIO.
SEMPLIFICATO

2.

Che da parte di tutti gli organi preposti, interni ed esterni, secondo gli atti,
verifiche e controlli previsti si sono svolti regolarmente durante larco
temporale in esame.

3.

Che il Collegio dei Revisori e/o il Revisore, con le proposte ritenute opportune,
ha sempre espresso parere favorevole allapprovazione del Rendiconto di
gestione dal 1999 al 2012.

Lanalisi prende corpo dai dati presentati nella proposta dapprovazione di ogni
anno, del:
a. Conto del bilancio

b. Conto economico

PD-Approccio al sistema di bilancio-Pagina 7 di 7

c. Conto del patrimonio

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