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Caratteristiche meccaniche.
Le caratteristiche meccaniche dell'alluminio ad elevata purezza non sono state analizzate a fondo e si
hanno pochi dati. Alcuni valori sono riportati in tabella 3. Si osserva come, aumentando la purezza,
diminuisca la tensione di snervamento del materiale, come anche la resistenza massima a rottura; aumenta
invece l'allungamento a rottura. Il modulo di Young E per l'alluminio al 99,996% stato valutato essere di
63 GPa a temperatura ambiente.
Purezza
[%]
Tensione di
snervamento
0,1 %L 0 [MPa]
Tensione di
snervamento
0,2 %L 0 [MPa]
Tensione di Durezza
rottura
Brinell
[MPa]
99.99
27
58
118-129
12-16
99.8
55
65
158-163
19
99.7
68
172
99.6
73
181
19
99.5
73
181
18-25
Tabella 3: Propriet meccaniche dellalluminio puro a temperatura ambiente.
Allungamento
[% in 5,04 mm]
50-65
45-55
43
45
Fasi intermetalliche
In generale le fasi intermetalliche dei
sistemi comprendenti le leghe di
alluminio
possono
avere
una
composizione stechiometrica semplice; vi
sono comunque dei casi in cui le fasi intermetalliche hanno un intervallo di composizione. Un esempio
efficace si presenta nel diagramma ternario del sistema alluminio-magnesio-zinco. A temperatura
lievemente inferiore a quella di formazione del solido, la fase Mg3Zn3Al2 di questo sistema ha una
composizione molto variabile (da 16Mg-74Zn-10Al fino a 31Mg-20Zn-49Al). In qualche caso l'intervallo di
composizione della fase intermedia al di fuori dell'esatta concentrazione stechiometrica comunemente
usata. Un esempio si ritrova nella fase (CuAl2) ricca in alluminio, che non include esattamente la
concentrazione di questa formula.
Ci sono alcune fasi intermetalliche di altri sistemi binari che risultano in equilibrio con l'alluminio in leghe
ternarie. Esempi importanti sono Mg2Si e MgZn2. Nei sistemi quaternari, le fasi intermetalliche dei rispettivi
sistemi binari e ternari possono occasionalmente essere isomorfe (simile morfologia cristallina), formando
soluzioni solide continue. Un importante esempio si presenta nel sistema Al-Fe-Mn-Si, tra le fasi Fe3SiAl12 e
Mn3SiAl12 che hanno struttura cubica e costanti di cella rispettivamente di 12,548 e 12,652 .
Prof. G.Ubertalli
Alluminio silicio
Le leghe binarie hanno una notevole
importanza commerciale; il silicio aumenta
notevolmente
la
fluidit,
pertanto
incrementa la facilit di colata. Grazie a
questo e alla microstruttura prodotta, il
silicio apporta un moderato incremento di
resistenza. La temperatura eutettica
favorevole e la composizione di queste
leghe permettono di utilizzarle anche nella
saldatura e nella brasatura.
Alluminio zinco
Come elemento elegante lo zinco
utilizzato
principalmente
insieme
al
magnesio. Il principale uso delle leghe
binarie la protezione elettrolitica contro la
corrosione.
metallografico una funzione della purezza, e la sua distribuzione una funzione delle modalit della
fabbricazione. Particelle di costituenti contenenti ferro sono caratteristiche di tutte le leghe di alluminio.
Le leghe contenenti rame, come elemento legante principale (serie 2xxx), sono caratterizzate da fasi
contenenti rame ad esempio CuAl2 o, se la lega contiene magnesio, CuMgAl2. Queste fasi sono solubili
nella matrice durante il riscaldamento di solubilizzazione. Come risultato, l'ammontare di particelle
contenenti rame, in relazione al contenuto di rame della lega, una misura della solubilizzazione raggiunta.
Il rame presente in soluzione solida fa cambiare le caratteristiche della matrice e conduce alla formazione di
una colorazione e a un contrasto dei grani dopo attacco. Poich il contrasto della colorazione dei grani
una funzione del contenuto di rame nella soluzione solida, essa pu essere usata per valutare il trattamento
termico.
Le leghe contenenti manganese, come elemento legante principale (serie 3xxx), contengono particelle delle
fasi Mn3SiAl12 e MnAl6; il loro ammontare e distribuzione sono funzioni della composizione, del processo di
deformazione plastica e della storia termica. In pi queste leghe contengono dei precipitati (dispersoidi)
molto fini, principalmente Mn3SiAl12.
Le leghe alluminio silicio (serie 4xxx) hanno una matrice di soluzione solida contenente del silicio e delle
particelle costituenti di colore grigio ardesia di silicio puro. Queste particelle hanno la forma allungata, di
placche o sferoidali; la loro forma, dimensione e distribuzione sono fortemente influenzate dalle condizioni
di colata e dalla storia termica.
Le leghe alluminio magnesio (serie 5xxx) generalmente mostrano una struttura di soluzione solida, a causa
dell'elevata solubilit del magnesio in alluminio. In qualche caso, particelle di Mg2Al3 sono presenti, sia
come particelle costituenti indisciolte sia come fini particelle di precipitati che si sono sviluppate in seguito a
raffreddamento lento o ad un trattamento termico a bassa temperatura. Particelle di Mg2Si sono
generalmente presenti in rapporto al contenuto di silicio, a causa della bassa solubilit della Mg2Si in
presenza di un eccesso di magnesio. In pi dispersoidi e particelle contenenti cromo e manganese possono
apparire se sono presenti questi elementi.
Le leghe alluminio magnesio silicio (serie 6xxx) contengono particelle di fase a Mg2Si. Questa fase si
scioglie quasi completamente durante il trattamento termico di solubilizzazione, e un piccolo quantitativo
precipita durante l'invecchiamento artificiale. Di conseguenza l'ammontare e la distribuzione di questa fase
indicano il tipo e il grado del trattamento termico applicato la lega. Inoltre possono essere presenti delle
particelle di silicio in quelle leghe che contengono un eccesso di silicio rispetto al corretto rapporto Mg2Si.
Nelle leghe alluminio zinco magnesio e alluminio zinco magnesio rame (serie 7xxx), generalmente usate
dopo invecchiamento, la maggior parte dello zinco, magnesio e rame solubilizzato o precipitato in forme
estremamente fini. Come risultato, particelle di fasi contenenti questi elementi non sono, in generale,
osservabili. In alcune leghe di questa serie, fasi contenenti cromo o dispersoidi di cromo vengono rilevati. In
pi particelle di Mg2Si possono essere osservate in funzione del contenuto di silicio della lega dal momento
che questa fase insolubile in presenza di un eccesso di magnesio.
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Altre strutture
Alcune imperfezioni microstrutturali si possono occasionalmente trovare nei prodotti di leghe di alluminio.
La porosit un'imperfezione che si forma nei lingotti come vuoti ai bordi grano, causata sia dalla
formazione di bolle di idrogeno sia dal ritiro durante la solidificazione. Se i pori non vengono chiusi durante
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Senza un elevato quantitativo di componente eutettica che favorisce il riempimento tra le dendriti durante la
solidificazione, in tali leghe si manifestano dei ritiri e delle cricche a caldo se non si mantiene una velocit di
raffreddamento lenta durante la solidificazione.
La microstruttura delle leghe di alluminio da getto direttamente influenzata dalla velocit di solidificazione:
maggiore la velocit, pi fine la struttura.
I pezzi prodotti con colata sotto pressione portano a microstrutture pi fini della colata in conchiglia che ha
microstrutture pi fini della colata in sabbia. Incrementando la velocit di raffreddamento, la dimensione
dell'alluminio primario, le braccia delle dendriti formate da soluzione solida diventano pi piccole, la
dimensione delle particelle secondarie diventati piccola, e generalmente le dimensioni dei grani della
primaria fase di alluminio risulta pi fine. Tuttavia la dimensione dei grani non sembra un criterio corretto
per valutare la velocit di raffreddamento, giacch le dimensioni dei grani sono anche influenzate da
elementi leganti quale titanio e boro. La dimensione delle celle dendritiche invece utilizzata correttamente
per valutare la velocit di raffreddamento. Maggiori caratteristiche meccaniche, in leghe da getto, sono
ottenibili solo in componenti solidificati velocemente e con dimensioni dei grani piccole.
Leghe da getto
La lega 195 (Al-4.5Cu) una semplice lega ipoeutettica. Il rame presente come composto intermetallico
CuAl2, che forma un eutettico con la soluzione solida di alluminio. La porzione di eutettico presente come
composto interdentritici con i vertici che sono situati lungo le dendriti e i bordi grano. Le dendriti di alluminio
manifestano un cambio di morfologia a cuore, con un gradiente di elementi leganti che derivano da una
diffusione non completa derivante da solidificazione in condizioni di non-equilibrio- Il ferro ed il silicio,
presenti come impurezze in quasi tutte le leghe di alluminio, formano un costituente complesso del tipo FeSi.
La lega 356 (Al-7Si-0,3Mg) una delle leghe da getto di alluminio pi ampiamente usate. Il silicio si
presenta come particelle elementari presenti nelleutettico interdendritico, che costituisce circa il 55% della
microstruttura. Grazie al grosso volume di eutettico lutilizzo di questa lega come lega da detto eccellente.
Il magnesio si combina con il silicio per formare Mg2Si, che agisce da indurente. Il ferro, presente come
impurezza, si combina per formare delle placche di -FeSi.
La lega A612 rappresentativa di leghe con soluzione solida che induriscono e si rafforzano durante il
raffreddamento del getto senza richiedere un trattamento termico di solubilizzazione. Tale caratteristica
deriva dalla presenza di MgZn2, un costituente indurente che si trova in soluzione solida alla temperatura di
solidificazione ma precipita sotto forma di particelle estremamente minute in modo omogeneo raffreddando
a temperatura ambiente. Il ferro si combina per formare delle sottili particelle di -FeSi.
Effetto dei trattamenti termici
I trattamenti termici che conducono a precipitazione possono essere effettuati su molte leghe di alluminio da
getto nelle condizioni di appena gettate. In queste condizioni, alcuni elementi leganti presenti nella
soluzione solida, sono disponibili per una precipitazione successiva; tale precipitazione funzione della
composizione chimica, della velocit di solidificazione, e della velocit di raffreddamento dopo
solidificazione. Un riscaldamento a bassa temperatura (120 175C) provoca generalmente la formazione di
precipitati estremamente piccoli che incrementano la resistenza a rottura, la resistenza a snervamento e
della durezza, sebbene generalmente riducano la duttilit. Se si riscalda a una temperatura superiore
(200 260C), gli elementi in soluzione solida precipitando pi velocemente, e i precipitati sono visibili con
microscopio al bordo di grano e allo spigolo delle soluzioni solide dendritiche. Tali trattamenti vengono
generalmente utilizzati per stabilizzare i getti che debbano operare ad elevata temperatura di esercizio. Se
viene utilizzata un trattamento di precipitazione alta temperatura (325 400C), virtualmente tutti gli elementi
in soluzione solida precipitano ed otteniamo una ricottura, con una riduzione del rafforzamento e un
incremento di duttilit. Strutture di Widmansttten ben sviluppate sono tipiche di strutture ricotte.
I trattamenti di solubilizzazione vengono generalmente effettuati il pi vicino possibile alla temperatura del
solidus (425 540C), dove la solubilit degli elementi leganti massima. Utilizzando tempi e temperature
adeguate, i costituenti solubili diventano sferoidali e si possono sciogliere completamente. I costituenti
insolubili diventano anche meno spigolosi poich gli angoli, ad elevata energia, si dissolvono. La
solubilizzazione riduce la microstruttura tipica a cuore delle strutture da getto (grossi cristalli e struttura
dendritica) ed i gradienti di composizione vengono ridotti grazie alla diffusione. La solubilizzazione
incrementa sia la resistenza sia la duttilit, dissolvendo i composti intermetallici fragili e rendendo la
microstruttura pi omogenea. Le leghe da getto, generalmente, non ricristallizzano col trattamento di
solubilizzazione.
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Series
Alloy family
1XXX
2XXX
3XXX
4XXX
5XXX
6XXX
7XXX
8XXX
Pure Al
Al-Cu
Al-Mn
Al-Si
Al-Mg
Al-Mg-Si
Al-Zn
Other (ex. Al-Li)
Series
Alloy family
1XX.0
2XX.0
3XX.0
4XX 0
5XX 0
6XX.0
7XX.0
8XX.0
9XX.0
Al
Al-Cu
Al-Si (Mg or Cu)
Al-Si
Al-Mg
*
Al-Zn
Al-Sn
*
Work Hardening
TEMPER
DESCRIPTION
F
O
H1
H2
H3
H112
H321
H323, H343
Come prodotto.
Ricotto, ricristallizzato
Incrudito (H12, H14, H16, H18)
Incrudito e parzialmente ricotto(H22, H24, H26, H28)
Incrudito e stabilizzato(H32, H34, H36, H38)
Incrudito durante la fabbricazione.
Incrudito durante la fabbricazione.
Incrudito durante la fabbricazione.
Dislocation loops and helices associated with manganese containing dispersoid particles in 2024-T4 alloy
(40,000X).
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Designazione
O
W
T
Caratteristiche
Come fabbricato. Si applica ai prodotti grezzi che acquisiscono alcune
caratteristiche da operazioni di formatura, in cui non viene esercitato un
controllo specifico circa lammontare del rafforzamento per deformazione
plastica o sul trattamento termico. Per i prodotti grezzi in queste condizioni
non vi sono limiti circa le caratteristiche meccaniche. Si applica anche ai
getti tal quali se la lega viene prodotta in condizioni di trattamento termico.
Ricotto (solo prodotti grezzi, non da getto). Viene applicato per
distendere completamente i prodotti e migliorarne la lavorabilit e per
annullare qualunque trattamento meccanico o termico precedente.
Solubilizzazione. Una condizione instabile applicabile solo alle leghe che
invecchiano a temperatura ambiente dopo solubilizzazione. Questa
designazione valida solo quando venga indicato il periodo di
invecchiamento naturale; per esempio: W (0,5h)
Trattamento termico per produrre condizioni stabili oltre a F e O. Si
applica sia ai prodotti grezzi sia a quelli da getto, che vengono sottoposti a
trattamento termico, con o senza una deformazione plastica a freddo, per
ottenere condizioni stabili.
Annealing - Ricottura
This treatment may be required before forming or cold working heat treatable alloys, when they are strain
hardened by previous forming or are in the heat treated tempers.
The maximum temperature and cooling rate employed must be carefully controlled to avoid precipitation
hardening either during or subsequent to annealing.
The type of annealing treatment required is dependent upon the previous thermal and mechanical history,
and the microstructure resulting from these prior operations.
In annealing thin-gage clad products, the heating time at the maximum temperature must be limited, to
avoid excessive diffusion from core to cladding.
Annealing treatments are applied to casting only when the most exacting requirements for dimensional
stability must be met or when some unusual forming operations is specified. The treatment employed in
such case is designed T2.
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Alclad 2024-T3 showing commercial purity aluminum cladding on strong alloy core (100X).
recovery
recrystallization
grain growth
Transmission electron micrographs of Al-5 Mg alloy sheet cold rolled 75% and annealed for various time at
345 C. (a) As-rolled; (b) 1 min at 345 C; (c) 5 min; (d) 1 hr (21,000X).
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Micrographs showing the progress of recrystallization in 5083-H18 sheet annealed at 290 C. (a) As-rolled;
(b) 10 min at 290 C; (c) 30 min; (d) 1 hr; (e) 4 hr; (f) 8 hr. Electropolished (100X).
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Designazione
T1
T2
T3
T4
T5
T6
T7
T8
T9
T10
Caratteristiche
Invecchiato naturalmente in una condizione sostanzialmente stabile. Si applica
a quei prodotti in cui avvenuta una parziale solubilizzazione di elementi leganti ad
elevata temperatura, seguita da un rapido raffreddamento dovuto al processo di
fabbricazione.
Ricottura (solo prodotti da getto). Indica una condizione ottenuta per mezzo di un
trattamento di ricottura utilizzata per incrementare la duttilit e la stabilit
dimensionale del getto.
Solubilizzazione, deformazione plastica a freddo e invecchiamento naturale a
condizioni sostanzialmente stabili. Si applica a quel prodotti che siano stati formati
a freddo per incrementare la resistenza o in cui la deformazione plastica associata
a specifiche applicazioni. Differenti entit di deformazione plastica sono
contrassegnate con un secondo simbolo.
Solubilizzazione e invecchiamento naturale a condizioni sostanzialmente
stabili. Si applica a quelle prodotti che non sono stati deformati a freddo dopo
solubilizzazione, o in cui l'effetto della deformazione plastica non associata a
specifiche applicazioni.
Invecchiamento artificiale. Si applica a quei prodotti che sono invecchiati
artificialmente dopo processi che avvengono a elevate temperature, come getti o
estrusione, per incrementare la resistenza meccanica e la stabilit dimensionale.
Solubilizzato e invecchiato artificialmente. Si applica ai prodotti che non siano
stati deformati a freddo di un possa solubilizzazione, o in cui la deformazione plastica
associata a specifiche applicazioni.
Solubilizzato e sovrainvecchiato. Si applica ai prodotti che sono stati solubilizzati e
invecchiati artificialmente oltre le condizioni di massimo rafforzamento, per ottenere
specifiche caratteristiche controllate, come stabilit dimensionale, tensioni residue
basse, o per incrementare la resistenza alla corrosione.
Solubilizzazione, deformazione plastica a freddo e invecchiamento artificiale a
condizioni sostanzialmente stabili. Si applica a quel prodotti che siano stati formati
a freddo per incrementare la resistenza o in cui la deformazione plastica associata
a specifiche applicazioni. Differenti entit di deformazione plastica sono
contrassegnate con un secondo simbolo.
Solubilizzato, invecchiato artificialmente e deformato plasticamente. Si applica
ai prodotti che sono deformati a freddo come operazione finale, per incrementare la
resistenza.
Invecchiato artificialmente e deformato a freddo. Si applica ai prodotti che sono
invecchiati artificialmente dopo processi effettuati ad elevata temperatura, come getti
ode estrusione, e deformati a freddo per incrementare la resistenza.
Per i trattamenti che vanno dal T3 al T10 potrebbe essere necessario effettuare un periodo di
invecchiamento naturale per ottenere le caratteristiche desiderate.
Tali designazioni possono comprendere ulteriori numeri per leghe da trattamento termico in cui si debba
avere una diminuzione delle tensioni associate al trattamento termico. Per esempio:
Tx51a Diminuzione dello stato tensionale effettuando uno stiramento. Tale stiramento, effettuato
dopo il trattamento di solubilizzazione e tempra, deve risultare dello 0,5-3% per le piastre e dell1-3% per le
forme cilindriche e le altre forme. Tale designazione si applica direttamente a piastre rullate o tondini o
sbarre finite a freddo. Tale stiramento non incrementa il rafforzamento dei prodotti.
Tx52a Diminuzione dello stato tensionale effettuando una compressione. Tale compressione,
effettuata dopo il trattamento di solubilizzazione, deve produrre una deformazione permanente del 2,5%.
Tx53a Diminuzione dello stato tensionale effettuando un trattamento termico.
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Holding the 4.5 % Cu at solution temperature until equilibrium is attained causes the copper to go
completely into solid solution.
Reducing temperature, a driving force induce the supersaturated solid solution to originate some precipitate
from the excess of solute.
Driving force increases increasing supersaturation and decreasing temperature.
The rate of precipitate particles depends on the atom mobility, which is reduced as temperature decrease.
The solid solution formed at elevated temperature may be retained in a supersaturated state by cooling with
sufficient rapidity to avoid precipitation in the intermediate temperature range. Precipitation can occur
successively and can be controlled more precisely.
If precipitation phenomena is spontaneous at room temperature we call "natural aging". Precipitation can be
accelerated in these alloys by heating above room temperature; this operation is referred to as "artificial
aging" or "precipitation heat treating".
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It is very important good control and uniformity of temperature within the furnace.
Rate of heating to solution heat-treating may affect the grain size.
Air is the usual heating medium.
The time required at the solution heat-treating temperature depends upon type of product, alloy, casting or
fabricating procedures used and section thickness.
Times at temperature range generally from 8 to 12 hours.
In case of clad products it must be shorter: 10 to 30 minutes.
HAZARDS
Germinative grain growth in reheated components
Decreasing of resistance to corrosion if reheating temperature or time of treatment are not higher than the
first.
High temperature oxidation: formation of small rounded voids or crevice within the metal and by surface
blisters.
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Precipitazione
Rappresentazione schematica delleffetto della temperatura sulle grandezze che influenzano la velocit di
precipitazione.
Effect of time and temperature in interrupted quenching experiments on tensile and yield strength of alloy
7075, expressed as percentages of strengths obtained by quenching without interruption.
Alloy Characteristics
Tensile strengths of six alloys as a function of average cooling rate during quenching.
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Invecchiamento
Natural aging curves for binary Al-Cu alloys quenched in water at 100 C.
Precipitation hardening curves for binary alloys quenched in water at 100 C ad aged at 150 C.
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Leghe da getto
Dentriti e segregazioni.
Scanning electron micrograph of the center of an as-cast low-carbon steel ingot showing dendrite spikes
(primary arms) and second arms. (Unetched 10X).
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The result of this solidification sequence is a cored dendritic structure with solute content increasing
progressively from center to edge, and an interdendritic distribution of second phase particles or eutectic.
Improved workability
The choice of operating condition (time and temperature) depend on the solification rate other than the
alluminum alloy considered.
In fact increasing solidification rate, decreases chemical homogeneity in dendrite arm, but dendrite cell size
result smaller; therefore diffusion distance result reduced.
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Microstrutture risultanti per differenti velocit di solidificazione, ottenute da differenti processi di colata per
una lega Al-5%Si. Le dimensioni delle dendriti e delle altre particelle diminuiscono incrementando la velocit
di raffreddamento, passando da getti in sabbia a getti in stampi di acciaio a pressocolata. Attacco, 0.5% HF
(500X).
In case of cast alloy is necessary maximum toughness. We can use cooling rate quite fast to obtain many
small rounded particles of intermetallic phases.
To improve workability, cooling rate very slowly, to re-precipitate and coalesce the solute in an interdendritic
distribution of fairly large particles.
In some case, due to peritectic transformation and to relatively slow diffusion of some element, segregation
result just the reverse of that previously described. In these cases, ingot preheating treatments are designed
to produced precipitation of particles with dimensions of 100-1000 (dispersoids).
Micrografie che illustrano differenti gradi di modifi-cazioni delleutettico da non modificato (A) a ben
modificato (F). Leghe Al-Si allo stato di getto prima di qualunque trattamento di solubilizzazione.
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Leghe Al-Si
NiAl3
Si eutettico (non
modificato)
i primario
In accordo con il diagramma di stato, la struttura costituita da Si primario poligonale e Si eutettico
aciculare (in questo caso non modificato). La presenza in lega di Nichel provoca la formazione di
NiAl3 .
Si eutettico
modificato
F
ase (Al-Fe-Si)
Microstruttura di lega eutettica modificata.
Limmagine stata processata in modo da fornire al primo impatto visivo la situazione strutturale della lega.
Limmagine stata ottenuta al SEM miscelando il segnale di backscattering con quello degli elettroni
secondari. Il primo dei due segnali proporzionale al numero atomico (la fase appare infatti pi chiara) e
da solo non riuscirebbe a discriminare tra Al e Si (D Z=1). Il secondo segnale - di natura esclusivamente
morfologica - esalta invece la presenza del Silicio.
Azzurro:
Matrice Al
Arancio: Si eutettico
non modificato
Bianco: (AlFe-Si-Mn)
Limmagine, processata con falsi colori, costituisce una mappa di concentrazione chimica.
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Tabelle
Tabelle contenenti le composizioni chimiche, le caratteristiche meccaniche e la resistenza alla corrosione,
lavorabilit e saldabilit per le leghe di alluminio.
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Applicazioni
MATERIAL
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