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1, comma 2, DCB PO
N 5 - 2007
GIORNALISTI SPORTIVI
A COVERCIANO
Marcelino Gomes
Roberto Quaranta
Marcelo Batista
Marco Shindler
Massimiliano Bellarte
Pierluigi Gotta
Francesco Spanu
Cinzia Benvenuti
Fabrizio Guerzoni
Giancarlo Tanzi
Andrea Centone
Alfredo Lanza
Umberto Tarcinale
Antonio Conte
Robson Marani
Roberto Tasca
Silvio Crisari
Giuseppe Molluso
Andrea Tulino
Angelo Cusati
Andrea Urbisaglia
Daniele DOrto
Emilio Varotto
Fabrizio Di Matteo
Ivan Oranges
Ugo Franceschini
Maurizio Palustri
Andrea Verrengia
Daniele Galici
Douglas Pierrotti
Luciano Zaccardi
Andrea Giuliani
Diego Podda
SOMMARIO
EDITORIALE
di Azeglio Vicini
SEMINARIO DI
AGGIORNAMENTO A
COVERCIANO
di Luigi Ferrajolo
LEGA DILETTANTI
IL PRESIDENTE TAVECCHIO:
TECNICI ABILITATI PER I NOSTRI GIOVANI
di Carlo Tavecchio
SCUOLA ALLENATORI
di Carlo Salvadori
SCUOLA ALLENATORI
di Maurizio Sarri
11
SCUOLA ALLENATORI
ESPERIENZA IN BRASILE
di Attilio Maldera
31
CENTRO STUDI
E RICERCHE
CITTADINANZA E
LIBERA CIRCOLAZIONE DELLATLETA
di Pippo Russo
33
CALCIO GIOVANILE
di Massimo Piscedda
35
CENTRO STUDI
E RICERCHE
37
LABORATORIO
DI METODOLOGIA
DELLALLENAMENTO
di Elena Castellini
Gabriele Mascherini
Matteo Levi Micheli
Luca Pagani
Mario Marella
39
SEZIONE SVILUPPO
CALCIO GIOVANILE
E SCOLASTICO
di Marco Lucarelli
46
Tutto il materiale
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Azeglio Vicini
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F.I.G.C. Settore Tecnico Via G. DAnnunzio 138, 50135 Firenze. Non saranno accettate richieste effettuate per telefono.
3
EDITORIALE
EDITORIALE
on lavvio di tutti i campionati che hanno riportato rinnovato entusiasmo nella passione degli amanti del calcio e con la speranza di una sempre maggiore maturit sportiva in tutti, sono partiti anche i corsi della Scuola Allenatori del Settore Tecnico della FIGC.
Ogni anno, sia nei bandi di ammissione che nella programmazione e
svolgimento dei corsi, cerchiamo di aggiustare e migliorare le norme di
accesso e la qualit dellinsegnamento nei suoi particolari.
Questanno la novit pi significativa avviene sotto laspetto organizzativo nei Corsi di Base che da questa stagione il Settore Tecnico pu assegnare in uguale misura alla Lega Nazionale Dilettanti e alla Associazione Italiana Allenatori Calcio che vede cos accolta una richiesta portata avanti da anni e che si risolta positivamente. il segnale del cambiamento dei tempi e del nuovo Statuto federale.
Laccordo stato possibile per la buona volont di tutte le parti interessate e in particolare per limpegno del Presidente federale Giancarlo
Abete, e alla disponibilit del Presidente della LND Carlo Tavecchio.
AllAIAC viene cos riconosciuto un importante ruolo gi in atto in alcune importanti Federazioni europee e ci attendiamo una collaborazione
qualificata sotto ogni aspetto.
Nei Corsi di Base in programma nella stagione 2007-2008 - 40 corsi per
altrettanti allievi per corso abbiamo accentuato lattenzione didattica
verso lattivit giovanile alla quale andr dedicato almeno il 50 per cento dellinsegnamento tecnico e tattico.
In questo contesto va compreso anche linsegnamento della fase difensiva del gioco con particolare riguardo alla marcatura che, a giudizio di
molti esperti, risulta requisito carente in molti difensori di tutte le categorie, a dispetto della nostra grande tradizione, e non si vede nessuno
che si dedichi con impegno a questo insegnamento.
Ci consoliamo, e lo portiamo per esempio, ricordando che il Pallone doro e il FifaWorld Player 2006 quale miglior giocatore sono stati assegnati a un difensore italiano: Fabio Cannavaro, non certo per qualche
semplice passaggio di disimpegno ai compagni ma per avere neutralizzato i pi abili attaccanti del mondo. Lesempio lo abbiamo, prendiamolo a modello. Pu darsi che sia pi semplice e appagante insegnare a
partecipare al gioco ma questo non contrasta affatto con le priorit
della fase difensiva del gioco.
Azeglio Vicini
Corrado Calabr, presidente dell'Autorit per le Garanzie nelle Comunicazioni, riceve dal capo Ufficio stampa e relazioni esterne della Federcalcio Antonello Valentini la maglia azzurra di Fabio Cannavaro, capitano della Nazionale campione
del mondo.
Liniziativa riuscita perch, come ho sempre pensato, il dialogo paga sempre, la contrapposizione divide e spesso annebbia
grande entusiasmo.
Il tavolo dei relatori durante alcune fasi dei lavori. Da sinistra: Antonello Valentini, Azeglio Vicini, Giancarlo Abete, Luigi Ferrajolo.
Franco Ferrari, responsabile docenti della Scuola allenatori del Settore tecnico
FIGC, mentre sta spiegando alcuni moduli tattici.
Tre ex commissari tecnici della Nazionale di calcio ripresi durante una pausa del
seminario: da destra: Arrigo Sacchi, il presidente del Settore tecnico Azeglio Vicini, Marcello Lippi.
LEGA DILETTANTI
IL PRESIDENTE TAVECCHIO:
TECNICI ABILITATI PER I NOSTRI GIOVANI
di Carlo Tavecchio*
impegno della Lega Nazionale Dilettanti da sempre quello di valorizzare lattivit giovanile dei suoi
club perch, cos facendo, si fa un investimento a
favore delle future generazioni di calciatori e si
conferma lattenzione che i nostri dirigenti hanno
sempre dimostrato per il calcio di base, che la LND
da questa stagione chiamata a gestire diretta-
Carlo Tavecchio
sti per gli allenatori dilettanti, che da alcuni anni era ferma. Co-
deve restare nella dimensione che gli propria, anche sotto la-
SCUOLA ALLENATORI
vura e la compe-
gnanti si unita
so sia a me che
smaltire lemozio-
cio. A Coverciano
ho trascorso tre
cun rimpianto per non aver staccato la spina fra una stagione
agonistica e laltra.
azzurri di Enzo Bearzot non erano partiti coi favori del pronosti-
Luciano Spalletti
Categoria e, ogni volta, ho ricevuto tantissimo anche sotto il profilo personale. Mi sono subito sentito a mio agio, poich la bra-
*Giornalista.
SCUOLA ALLENATORI
Non teme di venire un domani copiato da questi allievi?
una cosa a cui non penso affatto. Anzi, il raccontare agli altri
cando di capire gli errori commessi per non ripeterli in futuro. Sot-
un risultato positivo?
Esercitazione tattica
In una met campo si dispongono
due file di quattro cinesini equidistanti luno dallaltro: la prima a 20
metri dalla linea di fondo, la seconda
a 20 metri dalla linea di met campo,
cos da formare, in senso longitudinale, cinque corsie di lavoro in cia-
B1
B2
B3
B4
B5
A1
A2
A3
A4
A5
in due tocchi.
avversari.
poranea.
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SCUOLA ALLENATORI
TECNICO-TATTICA
Luned
precedente.
ri dal campo.
ha proposto.
vece rappresentata dal metodo che usiamo durante la gara per ave-
Visto che la mia curiosit sul conoscere come le partite sono preparate dai vari allenatori non quasi mai stata soddisfatta, ho
scelto di mettere la mia piccola esperienza a disposizione di coloro che sono mossi dal mio stesso interesse su questo argomento.
LEGENDA
giocatori
giocatore a fine movimento
Per una corretta comprensione dei prossimi capitoli ritengo doveroso fare anche altre due premesse:
- la settimana che sono andato a riepilogare scelta casualmente tra quelle che avevo a disposizione e, pur non essendo uguale alle altre, la ritengo sicuramente indicativa sul mio modo di
andare a preparare le partite;
- nella fase di stagione presa in considerazione la mia squadra
palla
movimento della palla
movimento palla in traiettoria alta
movimento giocatore senza palla
movimento giocatore in possesso palla
blocco
*Dalla tesi finale del Corso Master 2006/2007 per labilitazione ad Allenatore Professionista di 1 Categoria.
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SCUOLA ALLENATORI
TECNICO-TATTICA
partita stessa.
La mia analisi della partita prevede che nella giornata del Luned
precedente; preferisco separatamente per non influenzare il collaboratore nel formarsi le proprie opinioni.
Marted
preferisco che la visione sia fatta insieme, in maniera che lui si ren-
da conto di quali sono gli aspetti della partita che seguo maggior-
mente, per arrivare ad una analisi che segua un filo logico comune,
collaboratore.
lavori sul campo che nei lavori di scrivania, fermo restando che
porti con i giocatori, per cui nella gestione di casi delicati pu di-
rebbe troppo facile rispondere che colui che, nello stesso tem-
giocatori offensivi;
un allenatore.
razione le palle gestite dagli avversari oltre la linea dei nostri at-
trocampisti centrali;
movimenti e sulle giocate dei nostri due esterni e dei due attac-
leconomia della gara; nel mio caso gli aspetti analizzati sono:
SCUOLA ALLENATORI
TECNICO-TATTICA
3 recupero tra le serie; prima serie a tre tocchi con goal valido al
primo tocco e seconda serie a due tocchi con goal buono sempre.
cessit e mai andare oltre e poi anche perch non voglio che la
programma individualizzato.
quello che invece voglio che rimanga una valutazione utile solo
fortuni che pu aver avuto nel corso della carriera. I lavori previ-
sti in questa scheda devono essere effettuati due volte alla setti-
Marted pomeriggio:
pratica dellallenamento.
Ore 14,30 riunione con la squadra per lanalisi della gara dispu-
Questi lavori sono preparati sulla base di una valutazione che, per
- aspetto mentale;
- aspetto comportamentale;
- aspetto fisico;
V.A.M. per chi ha giocato ed al 105% della V.A.M. per chi non ha
giocato, con pause attive di 4 tra le serie. Dopo questo lavoro: chi
delle ultime quattro partite dei prossimi avversari: due devono es-
14
SCUOLA ALLENATORI
TECNICO-TATTICA
Mercoled
campo di 40x30 mt. ed ogni squadra ha due sponde ai lati della por-
Mercoled mattina:
ta che attacca; si gioca a tre tocchi con goal di prima, il goal vale dop-
ore 9,30 solita breve riunione dello staff tecnico per lorganizzazio-
Partita pressing. Dimensioni campo: 55x40. 3 tocchi con goal al primo tocco. Goal
triplo con palla riconquistata nella met campo avversaria e conclusione entro 5.
16
Fig. 3c - Goal doppio in quanto un componente della squadra che difende ancora nella met campo avversaria.
Al termine della seduta di allenamento il preparatore atletico riversa i cardio nel computer e singolarmente analizza che lobbiettivo
fisico dellallenamento sia stato raggiunto; nel nostro allenamento
odierno il grafico cardiaco dimostra che i dieci momenti di alta intensit previsti sono stati effettuati correttamente. Allenatore e collaboratore proseguono con la visione dei prossimi avversari.
Gioved
Gioved mattina:
Fig. 3 - Partita a tema numero 3
Partita con squadre corte. Dimensioni campo: 55x40. 2 tocchi goal buono sempre.
3a - Goal valido in quanto tutti i giocatori della squadra che segna sono nella
met campo avversaria.
ni, decidendo i temi che devono essere immessi nei filmati di presentazione degli avversari, temi sui quali lavorare anche sul campo. Segue solita riunione di staff per lorganizzazione delle due
sedute previste durante la giornata.
Ore 10,00 allenamento
Obbiettivo: questo allenamento ha come obbiettivo la correzione
delle problematiche riscontrate a livello di singoli reparti nellultima partita effettuata; non ci sono obbiettivi da perseguire dal
punto di vista fisico per cui lallenamento pu essere anche didattico e quindi di bassa intensit.
Problematiche riscontrate allinterno dei reparti nellultima partita: abbiamo sofferto qualche cambio di campo, soprattutto in profondit ed abbiamo avuto una brutta reazione, non conforme alle nostre regole di gioco, su una palla scoperta con cui gli avver-
Fig. 3b - Goal non valido in quanto un giocatore della squadra che segna ancora dentro la propria met campo.
sari puntavano la nostra linea difensiva. Per questi motivi la decisione di far lavorare la linea difensiva con lallenatore, mentre
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SCUOLA ALLENATORI
TECNICO-TATTICA
Svolgimento allenamento:
venti metri per poi uscire in chiusura quando ormai stata tolta
magini relative alla fase offensiva degli avversari da far vedere al-
18
Gioved pomeriggio:
ore 14,45 riunione con la squadra per lanalisi della fase offensiva dei prossimi avversari. Si procede con intervento dellallenatore che alla lavagna spiega modulo e movimenti offensivi degli av-
tare un 3-4-3 con il portiere che non esce mai lungo, ma sempre
seguente ordine:
corto su uno dei tre difensori che si allargano; in questa fase si la-
vora su dei birilli numerati con due squadre che si alternano, una
gono spesso gli avversari a finire bassi come baricentro, cosa pe-
entra in possesso di palla dagli altri due per cui sul loro difenso-
relazione filmata della partita, sia per quanto riguarda la durata che
due difensori esterni esce palla al piede dalla linea dei nostri at-
fase difensiva.
SCUOLA ALLENATORI
TECNICO-TATTICA
In zone basse con palla allattaccante esterno, dobbiamo teFig. 11 - Zone alte di campo
Reazione sul difensore che esce palla al piede dalla linea dei nostri attaccanti.
versario che deve giocare su uno dei tre difensori e questi, con
sari e lesterno di parte opposta copre il lato debole, per poi ri-
ta - vedi fig. 13 -.
20
Venerd
Venerd mattina:
ore 10,00 non c allenamento, ma si ritrovano allenatore e collaboratore con i seguenti compiti: il collaboratore prepara altri
due filmati da far vedere alla squadra, uno con tema la fase difensiva della squadra avversaria ed uno con tema le palle ferme
degli avversari sia a favore che contro. Lallenatore prepara delle
schede individuali dei giocatori che compongono la squadra avversaria; spesso si tratta di giocatori gi schedati per cui si procede solo allaggiornamento della scheda stessa. Vedremo in seguito come sono fatte queste schede e come sono utilizzate.
Fig. 13 - Zone basse di campo
Fase difensiva sulla loro giocata base con palla ad un attaccante esterno.
Venerd pomeriggio:
ore 14,30 solita breve riunione dello staff tecnico per lorganizzazione materiale della seduta di allenamento.
Fase difensiva situazionale in temporanea inferiorit numerica: si tira una linea a trequarti-campo. La squadra che simula la nostra fase difensiva difende la porta ed attacca la linea, dovendoci portare e non lanciare la palla. Laltra squadra attacca la
porta con il modulo ed i movimenti degli avversari. Dopo alcuni
minuti di parit numerica gli attaccanti e gli esterni possono partecipare alla fase difensiva solo dopo il segnale dellallenatore,
per cui per alcuni secondi la squadra si trova in inferiorit numerica; si pone attenzione a correggere i movimenti della squadra
sulle ripartenze avversarie in cui si deve momentaneamente gestire linferiorit numerica - vedi fig. 14 -. Si conclude lesercitazione invertendo le due squadre.
SCUOLA ALLENATORI
TECNICO-TATTICA
sul campo. Dal punto di vista psicologico, dopo che ieri siamo sta-
stre ripartenze.
tentativo di far crescere la fiducia nei nostri giocatori sul poter fa-
a livello di risultati.
di parte - fig. 16 -.
riamo le uscite dalla circolazione di palla dei difensori e lo sviluppo attraverso centrocampisti centrali ed esterni ed i movimenti degli attaccanti. Non mi dilungo su queste situazioni in
quanto mi porterebbero a sviluppare una tesi su un altro argomento. Svolgimento: due squadre contrapposte, una inizia sviluppando lazione proposta dallAllenatore e laltra difende
passivamente; alla conclusione dellazione da parte di una
squadra parte immediatamente la seconda squadra che sviluppa lo stesso tipo di azione, mentre la prima squadra cura di ricompattarsi velocemente.
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Obbiettivo settore di centro destra per numero 9 che ha come alternative: scarico
indietro per n. 4, n. 8 o n. 3 - deviazione per n. 10 o n. 11.
che vanno incontro alla palla, per cui decidiamo di far orientare la
SCUOLA ALLENATORI
TECNICO-TATTICA
Ore 9,45 riunione con la squadra. Tema: le palle ferme degli avversari a favore e contro. La riunione si svolge con le stesse modalit delle riunioni precedenti ed inizia con lAllenatore che parla delle particolarit degli avversari in certe situazioni, della pericolosit che hanno in alcune soluzioni e di eventuali vulnerabilit
che mostrano in altre; prosegue con il Collaboratore che mostra
le immagini a conferma di quanto detto e le commenta.
Per quanto riguarda il filmato delle palle ferme degli avversari
viene montato con il seguente ordine:
inizia con le palle ferme a loro favore e prende in considerazione:
- calcio di inizio;
- falli laterali in zone profonde di campo;
Fig. 20 - Ripartenza
- punizioni laterali;
- angoli;
- punizioni dirette;
Questo blocco di lavoro viene svolto con le due squadre che si al-
- rigori;
zione:
zione per cui andiamo in partita con una squadra nel 4-2-3-1
che hanno visto delle palle ferme degli avversari, decidono le di-
fensiva che in fase offensiva. Dal punto di vista fisico lavoro sulla
reattivit.
Sabato
Sabato mattina:
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la spizzicata per i compagni; si lavora sul campo per non farsi tro-
Calcio dinizio: gli avversari vanno con due attaccanti sulla palla
e con lattaccante di destra che rimane alto, il resto della squadra
in modulo. Scaricano la palla indietro sul centrocampista centrale
di centro-destra, che a sua volta apre al difensore di destra mentre lesterno di centrocampo di parte si alza e si allarga e lattaccante di parte attacca lo spazio in profondit; solitamente proseguono lazione sviluppando su uno di questi due giocatori. Noi
decidiamo per una soluzione subito molto aggressiva ed andiamo
a provarla sul campo. La seconda punta parte nel nostro settore
di centro-destra ed attacca il primo scarico a mezzaluna, forzando la loro giocata nel settore di sinistra nostro, questo per evita-
Punizioni laterali: avversari che fanno partire la palla da entrambe le parti con un sinistro. In area hanno solitamente cinque
ingressi e raramente sei, non si riescono a notare schemi particolari. Sul campo si lavora su queste loro particolarit, predisponendo sulla nostra destra una barriera con un solo giocatore ed
Fig. 21 - Palle ferme contro
toria pi un uomo in copertura del limite dellarea - fig. 24 -; eventuale sesto ingresso avversario viene preso in marcatura ad uomo
ne posta sul fatto che gli uomini a zona non diano profondit agli
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SCUOLA ALLENATORI
TECNICO-TATTICA
marcare ad uomo. Dalla loro sinistra vanno spesso alla palla sul
primo palo con blocco per il giocatore che entra sul corto. Dalla
netta prevalenza di tiri ad aprire alla sua destra - sinistra del por-
loro destra vanno spesso alluno-due con palla di ritorno per chi
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zioni che abbiamo a disposizione, optiamo per quella pi aggressiva ed in campo si lavora anche per evitare che gli attaccanti avversari ci possano creare problemi sul primo scarico, cercando di
andare al blocco con i nostri centrocampisti centrali - fig. 29 -.
Reazione avversaria alle punizioni laterali contro: noi solitamente in queste situazioni portiamo nellarea avversaria sei giocatori, per cui nel filmato siamo andati a prendere in considerazione situazioni di questo tipo ed abbiamo notato che questi avversari marcano ad uomo questi sei ingressi e dentro larea hanno solamente un uomo a zona in traiettoria corta ed un altro giocatore che copre il limite dellarea e barriera a due giocatori;
quando hanno un solo uomo in barriera laltro rimane alto alla riFig. 29 - Palle ferme a favore
Schema su calcio di inizio - scarico per n. 5 e lancio lungo n. 6 con obbiettivo n.
3, alternative con scarico per n. 10 o deviazioni per n. 11, n. 9 o n. 7.
27
SCUOLA ALLENATORI
TECNICO-TATTICA
Reazione avversaria agli angoli contro: anche in queste situazioni noi siamo soliti portare sei giocatori dentro larea avversaria, per cui nel filmato siamo andati a prendere in considerazione situazioni simili a quelle create da noi.
La loro risposta abituale con sei marcature ad uomo, due giocatori a zona sul corto, uno sul primo palo ed uno sul primo vertice dellarea piccola, un giocatore in copertura limite dellarea ed
uno alto alla ripartenza.
Tenendo in considerazione anche il fatto che noi andiamo a calciare sempre con un sinistro da entrambe le parti, scegliamo e
Ore 19,45 riunione tecnica con tutta la squadra. Tema: le caratteristiche individuali degli avversari. In questa riunione tornano utili le schede relative ai singoli avversari che abbiamo preparato nel
giorno precedente. Alla squadra, avversario per avversario, vengono riepilogate velocemente caratteristiche fisiche, tecniche ed
Fig. 34 - Palle ferme a favore
Angolo dalla nostra sinistra - schema numero 1.
28
ed a favore. Dopo la breve riunione lAllenatore prepara due bozze di intervento per essere chiaro e conciso nelle due brevi riunioni pre-partita.
i seguenti argomenti:
Durante la partita per avere una lettura alla quale sfuggano meno
SCUOLA ALLENATORI
TECNICO-TATTICA
re attenzione anche alle ripartenze, che sono state ritenute per tut-
tita successiva; nella prima seduta per quanto riguarda la fase di-
fensiva, nella seconda per la fase offensiva e nella terza per tutte
previsto, che lo sviluppo della loro fase offensiva sia quello stu-
le della settimana.
siano quelle viste in fase di studio degli avversari e gli schemi por-
tati sulle palle ferme a favore quelli previsti ed informa subito lal-
noscenze. Spero anche che sia diverso da quello che far tra qual-
Riepilogo: in questa tesi ho analizzato una settimana tipo fatta con una
mia squadra, settimana composta da
sette allenamenti. Due sedute hanno
obbiettivi fisici. Due sedute hanno come obbiettivo la correzione di errori
che la squadra ha evidenziato nelle ultime prestazioni; nella prima seduta a
30
SCUOLA ALLENATORI
SEZIONE SVILUPPO CALCIO GIOVANILE E SCOLASTICO
ESPERIENZA IN BRASILE
di Attilio Maldera*
stantemente alimentata.
senti, di nome PROJETO - JOGUE - FUTERO che vanta circa 220 ra-
di tutte le squadre.
cendo crescere i ragazzi dotati sotto vari aspetti, nel mondo di-
la e lunico svago esistente per i giovani quello del gioco del cal-
varie societ, ma quella che vi presenter ha un puro settore giovanile dove non si paga per giocare e la societ rappresentata
da un responsabile di nome Jos Henrique Alvis Mum-rha, figura
della quale vi voglio parlare in seguito. Il signor Mum-rha svolge
il lavoro di allenatore di pi squadre contemporaneamente e il
confrontarmi con lui mi stato fondamentale per capire la sua
abilit nel realizzare un cos difficile compito. Avendo a disposizione un solo campo le squadre lavorano a turno; mentre una si
allena le altre aspettano a bordo campo il proprio turno rigorosamente in piedi ed in silenzio, non potendo giocare per la mancanza di spazio. Trovo utile che i ragazzi sappiano come si allenano le altre categorie e riconoscano le differenze con la propria.
Il signor Mum-rha un ex giocatore di buon livello che tuttavia
ha smesso lagonismo a soli 26 anni causa un grave infortunio,
Attilio Maldera guida il gruppo durante il ritiro dei calciatori senza contratto a Coverciano.
31
SCUOLA ALLENATORI
SEZIONE SVILUPPO CALCIO GIOVANILE E SCOLASTICO
ti la non monotonia di quegli esercizi di allenamento fisico e tecnico dettata dal vivere quelle situazioni col tocco di palla.
Questo clima, cos partecipato, penso sia importante per tenere
viva la voglia di questi ragazzi a sperimentarsi senza avere paura
di fallire, superando la fatica senza portare via lemozione di un
gioco cos esaltante. Ripensando anche ai nostri ragazzi, pieni invece di stimoli, credo che questa metodologia aiuterebbe ad alimentare la passione verso aspetti che sono ingredienti importanti per lavorare anche sulla capacit di sopportazione e di tenuta
nei confronti dellimpegno in generale. Fondamentale per me
stato anche osservare come il risultato veniva raggiunto attraverso la costruzione del gioco e non attraverso la tattica.
Non veniva trascurato per laspetto dellosservazione finalizzata
a correggere i ragazzi, ma sempre attraverso un contatto diretto,
espresso con lincoraggiamento, il coinvolgimento, lattesa paziente che fosse il giocatore stesso a trovare le soluzioni migliori,
evitando inutili pause sempre per travolti dal ritmo brasiliano.
Mi ha colpito, infine, la contrapposizione tra la rigidit fuori dal
ma ha saputo utilizzare ugualmente la sua competenza metten-
segnati compiti difficili agli atleti per far modo che imparassero a
giocare divertendosi e rispettandosi malgrado le attrezzature fos-
dienti
e divertente.
stretti, con difficolt e ritmi crescenti in modo proporzionale allet dei giovani.
Ci che mi ha maggiormente colpito stato osservare un allenatore severo fuori dal campo ed autorevole in campo, che sapeva
trasmettere energia competenza e passione, giocando spesso come jolly tra due squadre, essendo dotato di una tecnica veramente sopraffina; un allenatore che durante le situazioni di gioco
mostrava come si cura la fase offensiva e difensiva e la tattica individuale lasciando sempre molta libert nei gesti tecnici per aumentare la fantasia dei ragazzi.
Il divertimento non solo dei ragazzi, ma anche dellallenatore
che per primo viva il piacere di sentire il pallone tra i piedi, infat32
CITTADINANZA E
LIBERA CIRCOLAZIONE DELLATLETA
di Pippo Russo*
Dove gli effetti della sentenza Bosman del 15 dicembre 1995 (che
Marshall sta nel fatto che esso si concentri sulla questione dei
diritti e del loro effettivo godimento da parte dellattore sociale;
lasciando cos come dati acquisiti e sottintesi gli altri due ele-
33
sentative di paesi del nord del mondo), che sportiva (nel caso di
altrimenti preclusi.
CALCIO GIOVANILE
tori giovanili.
Per la prima volta nella storia del calcio le provinciali avranno co-
telligente. In altri Paesi questo difficile, proprio in virt del clima che condiziona tutta lattivit sul campo nella fase di crescita. Ad esempio, un giovane brasiliano sar forte tecnicamente
ma, forse, poco reattivo e tattico, un nordico risulter molto muscolare ma poco tecnico, un inglese apparir molto schematico
e poco fantasioso, un francese il frutto di vari incroci razziali e
cos via.
Questa facilit ambientale nel poter svolgere unattivit di addestramento di lungo periodo, pu garantire un sistema di lavoro
programmatico per quanto riguarda vari aspetti specifici.
35
CALCIO GIOVANILE
Infatti, quello che si nota un cambio di metodo di insegnamen-
Alla fine degli anni ottanta molti istruttori hanno cercato di pri-
delle volte, restano deluse perch il proprio figlio alla fine non ce
Alexanco stato per tredici anni una gloria del club catalano
di questultimo.
gramma di allenamento.
Oggi tutta questa sua esperienza si riversa, sia dal campo che da
mento seguite?
la di calcio per bambini dai 6 anni in su: una fase del calcio di
spiegare loro ci che facciamo con i loro figli durante le ore che
nile?
*Collaboratore del Settore Tecnico della F.I.G.C. Articolo ripreso da The Technician, supplemento tecnico della rivista UEFAdirect, n. 33, luglio 2006 (edizione in francese). Lautore Andy Roxburgh, direttore tecnico dellUEFA.
37
giocatori.
stretti contatti con le scuole affinch i nostri allievi siano liberi per
decisione, il modo con cui affronta il gioco, la sua visione per fa-
- Cesc Fabregas era uno dei ragazzi di talento venuto fuori dalla
Londra con i suoi genitori. Cos non c stato niente da fare per
noi per impedire che firmasse per lArsenal. Abbiamo perso altri
giunta a due allenatori per ogni squadra e tutti, tutti i giorni, sia-
dallidea che il nostro uno dei migliori club del mondo e dicia-
do da tradurne lesempio.
vani. Noi speriamo che restino, ma, sul piano legale, non c nien-
38
cui si cade.
bleichr, 1982).
presupposto ottimale per la successiva attivit muscolare e modifica la tensione, quindi lo stato elastico del muscolo. Viene ad essere utilizzata anche la riserva di energia prodotta dallelasticit
del muscolo. Nel corso della fase eccentrica, per ammortizzare la
caduta del corpo, il muscolo deve provocare una tensione che sia
in grado, non solo di annullare la quantit di moto, ma addirittura di invertirla (Verkoshanskij, 1999).
La ricerca stata effettuata in collaborazione con lAIC, nel corso del raduno
precampionato, Coverciano 2006.
39
C7
Spalla sx
T6
L5
Trocantere dx
Trocantere sx
Mezzi e metodi
Per cercare di rispondere a queste domande stata fatta unanalisi biomeccanica del movimento di undici calciatori professionisti, partecipanti al raduno estivo dellA.I.C. a Coverciano, tutti in
Ginocchio dx
Ginocchio sx
Malleolo sx
Malleolo dx
Tallone sx
Tallone dx
Alluce dx
Alluce sx
Arto inferiore:
Grande Trocantere
(fig. 1).
Tallone
Corsa balzata
Alluce
40
1999). Inoltre necessario calibrare in maniera corretta la spinta in modo di dare una direzione avanti/alto al corpo invece che
solo avanti. In altre parole, necessario sviluppare una situazione in cui c unelevata azione di spinta (fornita dal piede che
sta per lasciare il terreno) e di richiamo (fornita dallarto flesso
in volo).
Gli obiettivi della corsa balzata sono:
- coordinazione fra il movimento degli arti inferiori e superiori;
- sensibilizzazione della spinta verso lalto e/o avanti;
- utilizzo della massima spinta della caviglia.
Drop Jump
Nel Drop Jump, o salto in basso, latleta simile a una palla
che rimbalza: il rendimento del rimbalzo dipende dallaltezza
di caduta e dallelasticit della palla. Si combinano perci forza (che dipende dallaltezza di caduta che il soggetto riesce a
gestire) ed elasticit (che dipende dalle strutture: muscoli, tendini e articolazioni).
Laltezza di caduta importante in quanto pi la velocit della
distensione muscolare bassa e pi si produce calore e meno
energia elastica. Laltezza di caduta ottimale deriva dallaltezza
massimale e dal tempo di contatto migliore. Il rimbalzo della caduta, secondo la letteratura, spesso verso lalto; questo vale per
atleti con una certa forza, in quanto la tensione del muscolo cresce in proporzione alla velocit con la quale viene stirato.
Nellesecuzione latleta deve partire in piedi completamente decontratto, arriva a terra sugli avampiedi con le gambe quasi dritte, quindi per effetto dellenergia cinetica viene provocata una
leggera flessione delle gambe: il muscolo quadricipite viene attivamente allungato favorendo limmagazzinamento dellenergia
elastica e lo sviluppo dei riflessi miotatici. Le articolazioni della
caviglia, ginocchio e anca devono essere bloccate durante lurto
con il terreno e il rimbalzo, per quanto detto circa la velocit della distensione muscolare, deve essere immediato.
standard del gruppo della corsa balzata, del drop jump e del salto degli ostacoli: sulla media del gruppo sono state poi parago-
nate le esercitazioni.
to dellimpatto a terra
Nella tabella 2 sono riportati i valori angolari (in gradi) delle ar-
al suolo.
Al momento dellimpatto a terra, la corsa balzata comporta angoli pi aperti in tutte le articolazioni, a parte lanca che mostra
Esercitazione
Media tot.
1 salto
2 salto
3 salto
4 salto
Ostacoli
Balzata
0,260 0,03 0,267 0,03 0,268 0,03 0,252 0,03 0,254 0,03
Drop Jump
0,230 0,04
Impatto
Ginocchio
1 salto
2 salto
Ostacoli
139,8 6,8
141,4 6,6
137,9 6,8
Balzata
154,7 2,9
154,4 4,5
155,0 2 ,8
Drop Jump
144,3 3,1
3 salto
4 salto
154,6 2,4
154,7 2,8
Busto
Anca
Caviglia
Ostacoli
99,2 5,8
112,5 8
100,8 3,4
Balzata
108,9 6
110,7 5,8
107,5 4,3
Drop Jump
102,27 3,6
113,4 3
104 2,8
Ginocchio
1 salto
2 salto
Ostacoli
111,9 8,6
108,8 6,8
115,1 9,3
Balzata
131,2 5,8
129,3 5,5
133,7 7,3
Drop Jump
112,1 4,1
3 salto
132,2 4
4 salto
127 4
Caviglia
Anca
Ostacoli
70,1 4,2
102,6 8,3
Balzata
75,5 4,5
104,7 6,8
Drop Jump
73,3 3,3
102,1 4,8
Spinta
Busto
Anca
Ginocchio
Caviglia
Media Ost.
108,7 5,5
124,7 6,4
159,3 6,8
114,8 5,4
Media Balz.
97,2 6,8
129,8 4,6
164,1 6,2
112,3 5,5
Media DJ
108,6 4,2
123,3 4,1
159,7 4,8
La velocit angolare
Vel. Entrata
Ginocchio
Caviglia
Media Ost.
-454,6 96,4
-581,3 91,1
Media Balz.
-311,3 66,4
-515,7 88,1
Media DJ
-503,1 63,7
-632,2 71,5
113,3 5,5
fatta per langolo del busto: durante la fase dimpatto a terra langolo maggiore nella corsa balzata, viceversa accade in uscita:
- nel salto degli ostacoli la fase di ricaduta porta il busto ad esten-
Vel. Uscita
Ginocchio
Caviglia
Media Ost.
643,2 90
670 106,8
Media Balz.
406,5 117,3
574,6 104,2
Media DJ
715,3 51,7
676 82,4
- nel drop jump il busto mantiene gli stessi valori nella fase di ca-
R.O.M.
Busto
Anca
Ginocchio
Caviglia
Media Ost.
9,4 3,7
22,1 7
47,4 9
44,6 7,5
Media Balz.
10,9 4,8
24,8 6,2
32,7 9,5
37,2 5,7
Media DJ
6,7 4,3
21,3 3,7
47,6 3,4
40,1 6,3
di/secondo) del ginocchio e della caviglia al momento della spinta per effettuare il balzo.
Le velocit riscontrate al momento dello stacco sono maggiori an-
Tab. 5 - R.O.M.
44
cora per il DJ. interessante confrontare i valori registrati al ginocchio con quelli della caviglia:
- il drop jump ha i valori pi elevati in assoluto, con il ginocchio
che ha velocit superiori della caviglia;
- gli ostacoli registrano valori elevati, ma la caviglia inizia ad essere superiore al ginocchio;
Acc. Max
Ginocchio
Media Ost.
-23909,2 2531,8
esercitazione indicata per creare aggiustamenti a breve termine, magari inserita nelle sedute di rapidit a ridosso delle competizioni.
Media Balz.
-13733,449 3822,5
Media DJ
-18816,720 4362,6
Bibliografia
- Arcelli E.: Le componenti periferiche della resistenza: mezzi di allenamento non tradizionali. Atleticastudi 3-4, 1999
- Cometti G.: La pliomtrie. Dijon. 1988
Confrontando le esercitazioni si nota subito come le accelerazioni angolari al ginocchio siano superiori saltando gli ostacoli
e minori nella corsa balzata; questo ci pu portare a dire che la
- Schmidtbleicher D., Gollhofer A.: Neuromuskulre Untersuchungen zur bestimmung individeller belastungsgren fur ein tief-
Conclusioni
Possiamo affermare che sono presenti delle differenze a livello
biomeccanico fra le tre esercitazioni prese in esame. Quindi, in base ai risultati ottenuti dai test, sono emerse caratteristiche peculiari proprie di ognuna delle esercitazioni.
La corsa balzata, che presenta tempi di contatto pi alti, angoli
di riferimento pi aperti, velocit angolari pi basse, sembra mag-
sprungtraining. 1982
- Schrder D.: Die Bercksichtigung des biomechanischen Prinzips
der anfangskraft im schnellkrafttraining. 1975
- Weineck J.: Sportbiologie. Perimed Fachbuch-Verlagsgesellschaft, Erlangen. 1990
- Weineck J.: La preparazione fisica ottimale del calciatore. Calzetti e Mariucci. 1998
gens. 1975
45
Lidea, inoltre, che giocare con soli 3 giocatori sulla linea dei cen-
SVILUPPO DELLANALISI
METODO
con il 4-4-2
A
A
A1
A2
A2
A1
OBIETTIVO DELLANALISI
C1
C1
D
D
C2
C2
D
D
Passaggi totali
(t = 0,25; P = 0,81)
Passaggi consecutivi
(t = 0,47; P = 0,65)
(t = -0,35; P = 0,73)
(t = 0,47; P = 0,65)
(t = -1,61; P = 0,16)
(t = -1,09; P = 0,32)
campo, attacco).
(t = -1,53; P = 0,18)
Passaggi dietro
(t = -0,86; P = 0,42)
Passaggi alti
(t = -0,51; P = 0,62)
Dribbling
(t = 1,39; P = 0,22)
(t = 1,22; P = 0,27)
(t = 1,06; P = 0,33)
- palle perse (ogni qual volta che si perdeva il possesso palla) nella met campo difensiva ed offensiva;
- palle conquistate (ogni qual volta che si entrava in possesso palla) nella met campo difensiva ed offensiva.
SPSS. Sui dati sono stati condotti e analizzati i seguenti test e in-
rificata, quindi, la possibilit di eventuali correlazioni tra i parametri tecnico-tattici considerati nello studio.
RISULTATI
Tecnico-tattici
tecnico.
destra) migliori.
municazione tattica.
palle perse nei due diversi sistemi di gioco, vediamo come queste
47
Indice di correlazione
di Bravais-Pearson
Indice di correlazione
di Bravais-Pearson
0,79
-0,38
0,52
0,25
0,69
0,12
0,41
0,14
-0,32
-0,43
0,44
0,26
Indice di correlazione
di Bravais-Pearson
Indice di correlazione
di Bravais-Pearson
0,71
- 0,14
-0,71
-0,06
0,82* P <0,05
0,76
-0,37
-0,29
-0,68
-0,31
0,89* P<0,05
0,73
Indice di correlazione
di Bravais-Pearson
0,74
0,47
-0,04
-0,13
-0,23
0,29
gaglio conoscitivo (si esprimono con pochi gesti tecnico-tattici individuali) ma lo applicano in ogni partita nelle rispettive due fasi
di gioco.
La metodologia da seguire prevede una applicazione didattica
0,59
0,35
0,28
-0,15
0,09
0,26
tuazioni di gioco;
2 il miglioramento e il consolidamento dellesperienza calcistica, attraverso allenamenti didattici situazionali, comporta una maggior
efficienza ed equilibrio nellapplicazione dei due sistemi di gioco.
48
Fisico-motori
Per cui diventano determinanti gli obiettivi e i mezzi con cui ven-
gono sviluppati.
terali, poich non sempre alla fine delle gare le registrazioni ri-
sultavano memorizzate.
Inoltre alcuni ragazzi nel corso dei primi 15 con il 4-3-3 occupa-
I risultati evidenziano che le frequenze cardiache medie registrate nel 4-3-3 (media 170 b/m) sono significativamente differenti
CITAZIONI
(t= -2,58 ; P<0,05) dalle Fc registrate nel 4-4-2 (media 178 b/m).
Ossia nel 4-3-3 mediamente le frequenze registrate sono inferiori a quelle medie registrate nel 4-4-2.
Le stesso criterio di confronto stato applicato per le frequenze
cardiache massime registrate nel corso delle gare (nel 4-3-3 me-
dia 194 b/m e 197 b/m nel 4-4-2) ma i risultati non dimostrano
spazio di gioco.
co del S.T.
sioni significative.
QUARANTENNALE AIAC
Tutti coloro che vogliono approfondire tematiche di tecnica, preparazione fisica e medicina
sportiva attraverso libri e videocassette possono rivolgersi al museo del calcio.
www.museodelcalcio.it - e-mail: info@museodelcalcio.it
FORZA
AZZURRI!