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Il filo sottile

di
Emanuele Nicolosi

Rodamon fin al inferno...


Rodamon fece molte cose crudeli ed efferate nella sua vita...
Rodamon stermin la sua famiglia...
stermin i suoi parenti...
distrusse ogni cosa che amava...
Rubava...
uccideva...
abusava di giovani vergini...
profanava e distruggeva altari sacri...
stermin le popolazioni di intere citt e villaggi, radendoli pure al suolo
sfrutt a suo favore i difetti e l'ingenuit altrui, sfruttando la gente come schiavi e servi...
bruci intere foreste
fece crollare intere montagne
nessun essere vivente era pi crudele e malvagio di Rodamon
Rodamon mor...
Rodamon and al inferno...
Rodamon venne torturato e mutilato, in ogni modo e forma, da creature infernali mostruose e terrificanti...
le creature maligne strappano budella e arti di Rodamon come fogli di carta stracciati
staccano le ossa dalla carne e dai muscoli, direttamente con i tentacoli e le strane protuberanze filiformi...
fanno bere a Rodamon strane sostanze vischiose e dense, che corrodono le carni della gola e dello stomaco,
bruciandole e consumandole da dentro...
buttando sul cranio di Rodamon, grossi oggetti simili a Incudini di marmo o di pietra, con cui schiavano il
cranio di Rodamon, facendogli uscire tutte le cervella e materia grigia che c'era nel cranio di rodamon
le creature rompevano il cranio di Rodamon come una Pignata o un anguria, facendogli uscire tutta la roba
cervicale che c'era nel cranio...
tagliando la carotide alla gola di Rodamon, facendogli schizzare il sangue come una fontana
Rodamon era divenuto in quel incubo angosciante a occhi aperti, un giocattolo e attrezzo di carne e sangue
di quelle oscure e malefiche creature...
questo e l'inferno...
una unica e immensa sala delle Torture...
dove regnano torture di ogni specie e tipo...
torture sia del corpo che del anima...
mentre Rodamon era avvolto nelle torture dei demoni infernali, ai confini e margini del paradiso, nel bordo e
orlo del paradiso, dove oltre c'e solo un vuoto, il cui fondo c'e l'inferno, vive Ensi, l'angelo delle occasioni,
quel angelo che ti offre una buona occasione, quelle occasioni che ognuno di noi ha nella vita e che non

bisogna mai lasciarsi sfuggire.


Ensi, si trattava di un angelo spesso messo ai margini e in disparte dagli altri angeli del paradiso, un angelo
triste e solitario, ma che sapeva come passare il tempo...
aveva i suoi metodi...
metodi molto particolari...
ma Ensi, l'angelo delle occasioni, dal alto del paradiso, vide Rodamon, che pativa al inferno, sbranato e
sventrato da terrificanti creature indescrivibili, simili a strani Polipi o ammassi tentacolari e filiformi di
metallo e acciaio, dalle molteplici e innumerevoli bocche e occhi, un metallo che variava di colore: dal Nero
al grigio scuro, fino al rosso sangue...
Ensi conosceva a memoria, tutte le eterne e infinite creature e demoni e creature demoniache che vivono
negli oscuri recessi del inferno, li conosceva quasi tutti...
un angelo ha conoscenze sconfinate e illimitate, ma non abbastanza infinite per conoscere tutti i demoni che
vivono nel inferno...
nessuno lo sa
nessuno sapr mai quanti demoni vivono al inferno e quante variazioni abbiano
nemmeno quanti siano numericamente...
non lo sanno gli angeli, che fanno fatica a conoscerlo...
figuriamoci gli esseri umani...
Ensi, chiuso nel suo isolamento, guardava e osservava l'inferno, come uno spettatore passivo e inerme,
guardava quel caos immenso, quel calderone gorgogliante, quelle spirali di morte, dolore e sofferenza, piene
di strane creature, di entit indescrivibili e innominabili, di oscuri baratri e lande di sangue e metallo, lande
di carni lacerante e lame di metallo che trinciano e lacerano ogni cosa...
ad Ensi, piaceva l'inferno...
un angelo a cui piace l'inferno non era roba di tutti i giorni in paradiso...
Ensi era affascinato da quel male e malvagit immensa e sconfinata che si stendeva oltre il campo visivo e la
perdit d'occhio proprio sotto il paradiso...
un paradiso che sembra una piccola,sperduta e remota isoletta di luce e candore,circondato e accerchiato da
un oceano titanico, infinito e sconfinato di malvagit, crudelt, violenza e mostruosit, il Paradiso era piccolo
e insignificante di fronte al infinit titanica e mastodontica del inferno...
il Paradiso e un isola gallegiante, una nave di nuvole che galleggia sopra i cieli del inferno, che si stende a
perdita d'occhio, nei recessi del esistenza...
dello spazio...
del tempo...
non l'ordine celeste che Dio aveva imposto nel paradiso, con le buone o con le cattive....
Ensi ebbe piet e compassione per quel povero umano sofferente, gli faceva tanta pena...
ma quel senso di pena e piet era sincero?
Oppure, Ensi, meditava qualcosa di poco buono?
Ma come possiamo pensare una cosa del genere? Dopotutto Ensi e un angelo... no?
Allora, l'Angelo dai margini del paradiso, dove sempre viveva, si sporse guardando le profondit infernali,
guardando quel anima in sofferenza, l'Angelo disse:
ascoltami, o umano, da quass un angelo di parla, aggrappati al mio filo sottile e la tua anima sar
salva...
Ensi continu dicendo a Rodamon:
ascoltami umano, io ti offro un ancora di salvezza, prendi il mio filo, arrampicati sopra di essa e potrai
andare in paradiso, ma per farlo, dovrai arrampicarti sul mio filo

Ensi lanci verso Rodamon, verso le viscere del inferno pi oscuro e depravato, quel filo sottile, un filo
candido, luminoso, che emanava molta luce, un filo che sembrava fatto di Perla e di Marmo, di Seta e di
Avorio, Rodamon fu attratto fortemente dal quel filo...
Rodamon aveva trovato la sua salvezza?
Rodamon sarebbe fuggito dal inferno?
Rodamon piangeva lacrime di gioia, liberandosi dalle creature infernali e lanciandosi ad aggrappare il sottile
e aggraziato filo...
Rodamon colse la palla al balzo e si arrampic al istante sul filo sottile, ma le infernali creature, non
volevano lasciarsi sfuggire via il loro pasto di carne e sangue, le creature infernali si arrampicarono sul filo
sottile per seguire Rodamon, il peso di Rodamon e di quelle creature, inizi a far cedere e infragilire il filo...
ma il filo e fatto di cristallo e vetro, un filo fragile, delicato e sottile, che pu portare alla salvezza o
condannare alla eterna sofferenza,
pi Rodamon saliva verso il paradiso, pi il filo si faceva fragile e sottile, minaccioso di staccarsi, Rodamon
disperato, continuava a salire e salire ancora di pi, per via della disperazione, che lo rendeva pi veloce e
poderoso
ma il filo si spezz...
ah... filo beffardo, filo illusorio...
quel filo come una qualunque cosa troppo bella per essere vera
Rodamon cadde nelle viscere infernali...
Rodamon era disperato...
Ensi rideva, prima che Rodamon completasse la sua caduta, Ensi disse trattenendo le sue risate beffarde:
io sono l'angelo delle occasioni, ma non detto che le occasioni riescano o vadano a segno, a volte, le
cose non vanno sempre come le vogliamo noi, mai affidarsi a un angelo delle occasioni, ti prendono sempre
in giro, a quegli angeli come me, piace prendere in giro, gli stupidi e sciocchi umani che sono condannati al
inferno, ma si illudono di poter andare in paradiso, sei condannato per sempre, povero sciocco, il filo e una
vana illusione, non serve a niente, salire su un filo sottile vuol dire attraversare l'oceano a bordo di un
ramoscello, una cosa troppo impossibile perch possa accadere...
Rodamon cadde, sbranato e divorato da quelle indescrivibili e innominabili creature infernali, l'oscurit lo
avvolse,il sangue lo affogava, il dolore lo avvolse come una coperta, l'unica sensazione che sentiva era il
dolore,un dolore mescolato alla paura, il dolore fu talmente fitto e intenso che nulla sent pi...
Ensi vide un altra anima dannata, cadere nelle viscere infernali, lo vide soffrire e patire, dal alto del paradiso,
Ensi si rivolse al anima dannata dicendogli...
ascoltami, o umano, da quass un angelo di parla, aggrappati al mio filo sottile e la tua anima sar
salva...
Ensi ancora si annoiava e ancora voleva fare qualche scherzetto a quelle anime dannate che giacevano nelle
infernali voragini...
Ensi da sempre viveva ai confini e margini del paradiso...
angelo solitario...
ma poco innocente...
angelo triste
ma poco candido...
qualcosa disse una cosa...
non mi ricordo pi chi...
ma chiunque egli fosse, disse questa frase...

sia in cielo che in terra, sia nelle alte cerchie del paradiso che nei pi bassi gironi del inferno, ci sono i
mostri e le peggior forme e creature di ogni specie e tipo, i demoni, di luce e di ombra, sono sia in cielo che
nel profondo del inferno
mai fidarsi di un angelo...
fidarsi di un angelo e come fidarsi di un diavolo...
entrambe vogliono solo divertirsi in po' alle spalle degli esseri umani e delle loro anime
Inferno e paradiso sono le due met dello stesso cielo...

FINE

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