TERZA DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO l'unzione, e mi ha mandato per annunziare ai poveri un lieto messaggio, per
proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista».
Anno C - 24 Gennaio 2010
Vangelo: Luca 1, 1-4; 4, 14– 20
MESSAGGIO
L'evangelista Luca spiega il motivo per cui ha deciso di scrivere il suo
Vangelo: farci conoscere quello che Gesù ha detto e ha fatto.
Gesù, di sabato, come ogni buon ebreo, si reca nella sinagoga per ascoltare
la Parola di Dio, come noi facciamo alla domenica in chiesa.
Egli spiega ai suoi concittadini che la Parola annunciata tanto tempo prima
dai profeti si sta realizzando, perché d'ora in poi "egli" è la Parola di Dio.
Infatti, Gesù è la Parola di Dio ed è lui che parla a nome del Padre. La Parola
di Dio, è parola viva che si rivolge a ciascuno di noi, oggi.
Per questo motivo, è opportuno suggerire e far capire ai bambini che
dobbiamo mettere la maggior attenzione possibile nell'ascolto della Parola di
Dio durante la Messa, al catechismo e ogni volta che la leggiamo.
COMMENTO
Dopo il suo battesimo, Gesù cominciò ad annunciare il Vangelo. Dopo un
certo tempo decise di recarsi a Nazaret. Mentre camminava pensava con
gioia che avrebbe rivisto i campi, i boschi e le case che conosceva. Si
rallegrava anche di poter parlare con i suoi conoscenti, compagni, parenti, e
soprattutto con sua madre Maria. Gli evangelisti non hanno descritto questi
particolari, perché quello non era lo scopo principale della sua visita al paese
natio. Gesù andava a Nazaret per annunciare il Vangelo ai suoi paesani.
Oggi san Luca ci parla di questo insegnamento.
Il sabato, secondo l'usanza degli Israeliti, gli abitanti di Nazaret si riunirono
nella sinagoga. Insieme con loro andò anche Gesù. Era stato alla sinagoga
centinaia, forse migliaia di volte. Di sabato ascoltava la lettura delle Sacre
Scritture e partecipava alle preghiere.
Nella sinagoga Gesù aveva davanti a sé facce conosciute. Erano i suoi
compagni di scuola e molti altri, giovani e vecchi, abitanti di Nazaret. Poiché
in tutta la Galilea si diceva che era un maestro famoso, il capo della sinagoga
l'invitò a leggere un brano delle Sacre Scritture e a spiegarlo. Le celebrazioni
nella sinagoga assomigliavano alla prima parte delle nostre Messe, nelle
quali leggiamo i brani della Sacra Scrittura che poi il sacerdote spiega
nell'omelia.
Fu dato a Gesù il libro sotto la forma del rotolo, del profeta Isaia. Egli lo
dispiegò e lesse il famoso brano che parla del Messia e della sua attività: «Lo
Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con
Quando Gesù cominciò a parlare, «gli occhi di tutti nella sinagoga stavano
fissi sopra di lui... Aspettavano con curiosità di sentire ciò che avrebbe detto
il loro conoscente e amico. Gesù iniziò così: «Oggi si è adempiuta questa
Scrittura che voi avete udita con i vostri orecchi”
Erano cioè arrivati i tempi messianici predetti da Isaia, e il lieto messaggio
veniva annunciato ai poveri, ai ciechi tornava la vista e gli oppressi venivano
rimessi in libertà. Erano parole importantissime; annunciavano la fine
dell'Antico Testamento e l'inizio del Nuovo, era l'inizio della salvezza
d'Israele e dell'umanità intera.
PREGHIERA
L'oggi di Gesù risuona anche per noi, nella forza dello Spirito: è l'oggi della
salvezza, la rottura con il passato e l'inizio di un'epoca nuova.
Signore, nella Parola che leggiamo vogliamo riconoscere la tua voce che
proclama la realizzazione del tuo messaggio per noi, in questi nostri difficili
giorni. Crediamo che, accogliendo il tuo Vangelo, possiamo contribuire
all'opera divina di liberazione dal male e di promozione alla salvezza. Ti
preghiamo: rendici docili ascoltatori del tuo Vangelo, perché la tua Parola
diventi per noi preghiera, abbandono e fiducia, adesione, sevizio di
autentica carità umana.
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