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21/4/2015

IstitutoBuddistaItalianoSokaGakkai

305

15maggio

2004

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COLLOQUI CON IL DIRETTORE GENERALE TAMOTSU NAKAJIMA:
Le basi della fede buddista e lattivit nella Soka Gakkai quinta parte
IL COLORE DEL CUORE
Il nostro cuore, la nostra vita, si deve anzitutto tingere del colore del Sutra del Loto. Ci
significa assimilare naturalmente i principi fondanti del Buddismo, come il rispetto per ogni
essere vivente.
Redazione: Qual , secondo la tua esperienza, un punto da non dimenticare mai nella nostra
pratica buddista?
Nakajima: Penso che dobbiamo sempre decidere di usare fino in fondo il Gohonzon e il Daimoku.
Nichiren Daishonin ce li ha lasciati, ma il problema usarli nel modo giusto per avere beneficio.
Sicuramente tutti hanno deciso di avvicinarsi alla pratica buddista per essere felici. Allinizio,
ognuno aveva una sua personale idea di felicit, poi gli hanno proposto di praticare e ha
continuato; ma Nichiren Daishonin spiega che il nostro cuore deve rispecchiare esattamente
lintento del Sutra del Loto. Toda diceva che il Gohonzon una macchina per diventare felici, e
una macchina pu funzionare solo seguendo le indicazioni di chi lha fabbricata. Per quanto
riguarda il Gohonzon e il Daimoku, il Budda originale lo ripeto ha insegnato che il cuore del
praticante deve essere uguale al cuore del Sutra del Loto, altrimenti il risultato sar diverso.
Allinizio della pratica buddista ognuno aveva un suo modo di vedere, una sua idea di felicit e
magari pensava soltanto: Mi interessa questa pratica, bella, ci voglio provare, ma dopo un po
di tempo se si continua con lo stesso atteggiamento, e lo stesso modo di pensare che si aveva
allinizio, si pone un grandissimo limite alla pratica stessa. Nichiren Daishonin dice che questo va
bene solo allinizio. Il Patriarca Nichikan Shonin spiegava che allinizio della pratica il cuore non
esattamente aderente al Buddismo, ma il potere del Gohonzon grande e perci si avr
comunque un beneficio, che si chiama beneficio della partenza o beneficio del principiante.
Redazione: Quindi non si pu rimanere principianti a vita
Nakajima: Bisogna comprendere e cercare di trasmettere bene il Buddismo: a volte si pensa che
basti aver stabilito uno scopo personale da realizzare ma questo va bene allinizio, dopo non ci
si pu limitare a continuare cos; il nostro cuore deve comprendere pi profondamente il
Buddismo e per questo studiamo ripetutamente gli scritti del Daishonin e del presidente Ikeda. Il
Buddismo deve diventare il nostro cuore, la guida della nostra vita. Il Daishonin ha lasciato il
Gohonzon per realizzare la felicit di tutti gli esseri viventi, per kosenrufu, perci noi dobbiamo
usare il Gohonzon e il Daimoku per kosenrufu. Per questo motivo credo che occorra fare molta
attenzione allatteggiamento di fede. Bisogna capire il Buddismo e imparare come usarlo nella vita
quotidiana: non si pu adattare il Buddismo per avallare il nostro modo di ragionare. Quando si
pratica sinceramente per kosenrufu i benefici vengono naturalmente. Il presidente Toda scriveva:
Non appena noi credenti abbracciamo il Gohonzon e recitiamo Nammyohorengekyo, che lo
sappiamo o no, possiamo ottenere la condizione vitale della Buddit come veri seguaci del Budda
senza cambiare il nostro stato di comuni mortali. Perci dobbiamo lavorare per la societ come
messaggeri del Budda mentre godiamo i benefici del Gohonzon e progrediamo verso unesistenza
felice. In altri termini, una cosa scontata ricevere benefici nelle nostre vite quotidiane quando
realizziamo la funzione di inviato del Budda. Quando svolgiamo il lavoro di seguaci del Budda
originale, ci poniamo automaticamente nella posizione di ricevere benefici.
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Redazione: Ma se una persona ha una sofferenza, normale che abbia lo scopo di superarla.
Nakajima: Il nostro cuore, la nostra vita, si deve prima di tutto tingere delle tinte del cuore del
Sutra del Loto, del Gohonzon: deve tornare in un certo senso al suo colore originale, che
presente in ogni essere umano. Il nostro cuore, vita dopo vita, si sporcato e deve tornare alla
purezza originale. Lazione per ripulirlo quella di aiutare agli altri, non quella ad esempio di
arricchirsi. In Oriente il considerare la nostra vita collegata e interconnessa con quella di tutti gli
altri un modo di pensare pi diffuso che in Occidente. Nella lingua giapponese il termine
umano si traduce con ningen: nin vuol dire persona e gen in mezzo a, tra: quindi la
traduzione di umano in mezzo alle persone. Nella concezione buddista ogni singola persona
possiede la Buddit e tutti i fenomeni originano da ununica Legge: noi dobbiamo semplicemente
tornare alla nostra pura origine, alla grande compassione della Legge mistica. Dobbiamo avere lo
stesso cuore del Sutra del Loto e il Sutra del Loto afferma che tutti hanno la natura di Budda e
perci tutti hanno il diritto di essere felici. Su questa base il Daishonin ci ha lasciato il Gohonzon e
il Daimoku e, per usarli, dobbiamo avere lo stesso cuore del Sutra del Loto. Dobbiamo apprezzare
tutti, altrimenti il nostro cuore non corrisponde al Sutra del Loto. Quindi il rispetto verso tutti non
un dovere, dovrebbe essere naturale. Nel Gosho Il cancello del drago scritto: Un brano dal
settimo capitolo del Sutra del Loto dice: Il nostro desiderio quello di condividere questo
beneficio in ugual modo con tutte le persone e cos, insieme a loro, raggiungeremo la Buddit
(SND, 4, 277).
Redazione: Spesso il rispetto viene interpretato come una forma di debolezza e addirittura
capitato che qualche discorso del presidente Ikeda riguardo allimportanza di refutare il male e
rivelare la verit sia stato usato contro qualche persona specifica, considerata una sorta di
incarnazione del male
Nakajima: Il male, lidea sbagliata cui fa riferimento sensei la mancanza di rispetto verso la vita
di ogni singolo individuo; lidea che deve vincere quella del rispetto per ogni singola vita, ma
si deve vincere attraverso il dialogo, non con altri mezzi. Vincere ripeto, sempre attraverso il
dialogo su quelle idee che vanno contro il fondamentale rispetto espresso nel Sutra del Loto.
Comunque ognuno dovrebbe prima di tutto partire da una riforma di se stesso.
Redazione: Il presidente Ikeda d quindi per scontato che si sia compresa innanzitutto lassoluta
priorit del rispetto.
Nakajima: Lo d assolutamente per scontato: per lui normale che il rispetto sia alla base di
tutto. La pratica dellepoca di mappo quella del Bodhisattva Mai Sprezzante: la pratica del
rispetto degli altri.
Redazione: Quale potrebbe essere la chiave per creare armonia nella zona in cui ognuno di noi fa
attivit?
Nakajima: Ripartire sempre dal Buddismo di Nichiren Daishonin. Avvicinare sempre pi il nostro
cuore al Buddismo. Quotidianamente. Non dobbiamo giudicare il Buddismo, dobbiamo
apprenderlo, impararlo. E inoltre siamo tutti uguali dal punto di vista del Buddismo, non
dovremmo mai pensare di essere pi bravi, importanti, intelligenti di altri
Redazione: Si potrebbe cominciare dalla riunione di discussione, dove si presenta il Buddismo a
nuove persone
Nakajima: Quando vado a una riunione cerco di iniziare da Nichiren Daishonin, il Budda che, per la
felicit di tutti, nessuno escluso, ha lasciato il Gohonzon e il Daimoku. Spieghiamo cos il
Buddismo, discutiamone con le persone nuove e recitiamo Daimoku insieme, senza rimanere
rigidamente legati a programmi prestabiliti. Sicuramente positivo che qualcuno prepari la sua
esperienza, ma cerchiamo di capire quali problemi specifici possano avere quelle persone nuove e
magari raccontiamo unesperienza che sia utile a loro. Quindi, prima bisognerebbe ascoltare quali
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problemi hanno i nuovi, poi se qualcuno ha unesperienza in merito raccontarla. Non


dimentichiamo mai che stiamo praticando per star bene tutti insieme: se 100 mila persone stanno
bene e 20 male, non va bene. Tutti hanno il diritto di essere felici, questo il punto
fondamentale: il Buddismo non esclude nessuno.
Redazione: Quando si riesce a indirizzare la vita verso il desiderio del Daishonin, a tingerla con il
Sutra del Loto, come si affrontano le difficolt che si presentano (malattia, solitudine ecc.)?
Nakajima: Nel Sutra del Nirvana si parla dellalleggerimento della retribuzione karmica: il karma
talmente pesante che non si esaurisce in una vita, e quindi nel futuro ci pu portare ancora
tanta sofferenza. Tutto quello che abbiamo creato nel passato si presenta in questa vita e nelle
prossime. Facendo per tanti sforzi in questa esistenza attraverso la pratica buddista, possiamo
trasformare tutto il karma che deriva dalleterno passato. Per realizzare questo necessario che il
nostro atteggiamento sia basato sullintenzione e sul pensiero del Budda originale: salvare tutti gli
esseri viventi. Salvare una sola vita ha un valore enorme. Salvare poi non la parola giusta: noi
non salviamo, indichiamo la Legge mistica. Ognuno deve avere la possibilit di scegliere, ma se
non conosce la Legge non pu scegliere. Con quale cuore stiamo svolgendo lattivit buddista? Se
la facciamo con lo stesso cuore di Nichiren Daishonin, allora possiamo trasformare tutto il karma in
questa vita. Ci vuole sempre un grande sforzo comunque. Nichiren Daishonin dice: Esaudire o non
esaudire il tuo desiderio, dipende dalla tua fede. Fede avere lo stesso cuore del Daishonin.
Perci non filtriamo il Buddismo con il nostro cervello.
Redazione: Noi siamo abituati a praticare ponendoci uno scopo e recitando Daimoku per
realizzarlo.
Nakajima: Lo scopo pi grande aumentare la quantit di persone felici, per questo a volte ci
poniamo obiettivi sul numero dei praticanti. Invece quando chiediamo sempre: Gohonzon dammi
questo o questaltro, continuando a mettere solo scopi personali, si parla di pratica del
mendicante. Invece, se ti sforzi sinceramente di realizzare kosenrufu come scriveva Toda e
come insegna il presidente Ikeda tutto verr naturalmente.
Redazione: Quindi lunico scopo da rinnovare ogni giorno quello di realizzare kosenrufu?
Nakajima: S, e aiutare i membri. Quanti membri hai da seguire, dieci? Aiutali tutti e dieci se
possibile. Puoi aiutarne due ogni giorno? Va benissimo, fallo. Fai shakubuku col cuore di Nichiren.
Redazione: Se una persona si sforza ogni giorno in questa direzione la sua vita cambia.
Nakajima: Sicuro che cambia! C un enorme cambiamento, c un enorme beneficio.

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