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Concetto di spiritualit
La componente biblica
Dato biblico e spiritualit
4.
5.
Concetto di spiritualit
Prologo del documento del PONTIFICIO CONSIGLIO DELLA CULTURA, PONTIFICIO CONSIGLIO PER IL DIALOGO
Ges Cristo portatore dellacqua viva. Una riflessione cristiana sul New Age, Citt del Vaticano
2003. Cf. La relazione del cardinale Ouellet alla prima assemblea generale del Sinodo sulla Parola di Dio (6 Ottobre
2008): Il Sinodo deve far fronte alla grande sfida della trasmissione della fede nella Parola di Dio oggi. In un mondo
pluralista, caratterizzato dal relativismo e dallesoterismo [J. RIGAL, "Le phnomne gnostique", in Esprit et Vie, n 192,
aprile 2008 - 2a quindicina, pp. 1-10], la nozione stessa di Rivelazione interpella e richiede dei chiarimenti.
2
Ch. A. BERNARD, Teologia Spirituale, Frascati 19832, 52-68; 77-86.
INTERRELIGIOSO,
La componente biblica
B. FRALING citato in M. THEOBALD, Anstze einer biblischen Spiritualitt. Impulsi aus dem Johannesevangelium,
Geist und Leben (3, 2002) 166. Si pu consultare a proposito anche E. MARTINEZ, La Sequela di Ges Cristo nel
Vangelo secondo Marco, ad uso privato degli studenti, Roma 20002, 10-12.
4
I diversi documenti dellepiscopato latinoamericano (Puebla, Santo Domingo, Aparecida) confermano la scelta fatta a
Medelln.
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SINODO DEI VESCOVI. XII ASSEMBLEA GENERALE ORDINARIA, La Parola di Dio nella vita e nella missione della
Chiesa. Instrumentum laboris, Citt del Vaticano 2008, #7c.
3.
Vedere il documento della Pontificia Commissione per gli Studi Biblici, Istruzione sulla verit storica dei vangeli,
pubblicato nel 1964 durante il Concilio Vaticano II, Rivista Biblica Italiana 12 (1964) 115-129. Il testo latino originale
e una traduzione inglese in The Catholic Biblical Quaterly 26 (1964) 299-312. Si pu leggere anche il # 2 di
questistruzione in E.R. MARTINEZ, La Sequela di Ges, 12.
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Vedi i messaggi alle chiese in Efeso (2,6), in Pergamo (2,14-15) e in Tiatira (2-20-23). Sulla problematica in
questultima chiesa cf. J. LPEZ, El mensaje a la iglesia en Tiatira desde su estructura literaria. Anlisis de Ap 2,1829, Gregorianum 84 (2003) 5-41; cf. anche R. PENNA, Il caso degli idolotiti in Ap 2,14.20: un test sulla sorte del
cristianesimo dallapostolo Paolo al veggente Giovanni, in L. PADOVESE, ed., Atti del X simposio di Efeso su
S. Giovanni apostolo, Roma 2005, 75-90.
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Cf. M. MARINO, Custodire la Parola, 189.
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E. SCHSSLER-FIORENZA, The Quest for the Johannine School. The Apocalypse and the Fourth Gospel, NTS
23 (1977), 426-427 in M. MARINO, Custodire la Parola, 183. ben nota lesistenza di circa 30 opere di genere
letterario apocalittico scritte fra il II secolo a.C. e il II d.C.
12
M. MARINO, Custodire la Parola, 185.
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Di particolare interesse il lavoro di O. BCHER, Johanneisches in der Apokalypse des Johannes, NTS 27 (1981),
310-321. ID., Das Verhltniss der Apokalypse des Johannes zum Evangelium des Johannes, in J. LAMBRECHT, ed.,
LApocalypse johannique et lApocalyptique dans le Nouveau Testament, Gembloux Leuven 1980, 289-301.
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J-W. TAEGER, Johanneische Perspektiven: Aufstze zur Johannesapokalypse und zum johanneischen Kreis,
Gttingen 2006.
U. VANNI, E da quellora il discepolo la prese nel suo ambiente (Gv 19,27). La presenza della madre di Ges nella
comunit giovannea, in R. BARBIERI I. M. CALABUIG O. DI ANGELO, ed., Fons Lucis. Miscellanea di studi in onore
di Ermanno M. Toniolo, Roma 2004, 127-150.
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J.F. TORIBIO CUADRADO, El Viniente. Estudio exegtico y teolgico del verbo ERCESQAI en la literatura jonica,
Navarra 1993, 429-445. Questautore studia il tema della venuta di Cristo dal Vangelo di Giovanni allApocalisse con
particolare attenzione alla dimensione del presente liturgico in questultimo libro neotestamentario.
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Recenti pubblicazioni tendono a ratificare tale progressione tematica dentro il circolo giovanneo. Vedi ad esempio a
proposito del campo semantico del termine kaino,j, L. PEDROLI, Dal Fidanzamento alla nuzialit escatologica. La
dimensione antropologica del rapporto crescente tra Cristo e la Chiesa nellApocalisse, Assisi 2007, 382-383. Vedi
anche le tesi dottorali di A.M. LUPO, La sete, lacqua lo Spirito. Studio esegetico e teologico sulla connessione dei
termini negli scritti giovannei, Roma 2003, 361-368; K.F.A. HANNA, Sintesi teologico-biblica della passione
nellApocalisse, sua collocazione nel quadro della scuola giovannea, in ID., La Passione di Cristo nellApocalisse,
Tesi Gregoriana. Serie Teologia # 77, Roma 2001, 385-423 e la Conclusione generale, ID., 425-435; A. MACALA, A
Escatologia do Apocalipse no quadro da escatologia joanina; implicaes teolgico-bblicas e perspectivas pastorais,
in ID., A Escatologia no livro do Apocalipse. Da sua realizao no presente litrgico concluso da histria, Tesi
Gregoriana Serie Teologia # 163, Roma 2008, 325-345. Gli studi di questi autori mostrano una persistente
reinterpretazione dei dati teologici allinterno degli scritti giovannei in una direzione QV- Lettere - Apocalisse. Il
pensiero teologico - spirituale testimoniato nella liturgia e con la vita si muove dal QV, passa per le lettere e approda
nellApocalisse. Si tratta di una corrente di progressivo chiarimento e attualizzazione.
Gv 9,39
Questo il messaggio
che abbiamo sentito da lui
e che vi annunziamo:
Dio luce
e in lui non vi sono affatto tenebre.
6
20
10
10
21
4,4-6
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Ap 13,18
Si fa largo sempre pi lopinione che lApocalisse appartenga alla scuola giovannea. J. F. TORIBIO CUADRADO nella
sua tesi alla PUG, El Viniente. Estudio exegtico y teolgico del verbo e;rcesqai en la literatura jonica, Marcilla
1993. Toribio presenta sinteticamente la problematica inerente agli scritti giovannei a pp. 16-19.
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Vedi PCB, Bibbia e morale, # 116 sullopposizione dellApocalisse al sistema anti-Dio e ai sistemi socio-economici
che pretendono autorit assoluta e subordinano a ideologie varie il valore trascendente della persona umana. La critica
dei profeti di Israele era gi molto incisiva su questo punto (Is 1,21-31; Ger 7,1-15). Vedi anche PCB, Bibbia e morale,
# 113-115
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Ap 13,11
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Per un esempio di attualizzazione del messaggio apocalittico vedi A.I. UMOREN, Rev 2:8-11 and the Persecuted
Churches in Africa, in J.-B. MATAND BULEMBAT, ed., Cieux nouveaux et terre nouvelle (Ap 21,1) Pertinence du
livre de lapocalypse pour lEglise dAfrique. Actes du dixime congrs. Association Panafricaine des exgtes
catholiques., Kinshasa 2004, 29-43.
27
Vedi il documento della PONTIFICIA COMMISSIONE BIBLICA, Bibbia e Morale. Radici bibliche dellagire cristiano,
Citt del Vaticano, Roma 2008, # 116.
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La tematica della luce compare nellambito della visione inaugurale (Ap 1,12-14.20) e poi come parte del
messaggio alla chiesa che in Efeso (2,1.5 ) mediante il simbolo dei candelabri. Questi rappresentano le sette chiese
in cui mezzo si trova uno simile a Figlio duomo, trascendente e pieno di maest regale. Nella visione finale,
lAgnello si rivela come fonte di luce per la citt della nuova Gerusalemme. Cristo dona alla citt-sposa la gloria che ha
ricevuto dal Padre suo (cf. Gv 17). Questa gloria riferita in primo luogo a Dio (Ap 4,9.11), poi viene riconosciuta in
Cristo (5,12-13), finalmente passa alla Gerusalemme celeste (21,9-22,5). Lo splendore della citt santa come una
pietra preziosissima, come la pietra di diaspro trasparente come il cristallo (cf. 21,10-11).
14
E la citt non ha bisogno (della luce) del sole n (della luce) della luna:
la gloria di Dio, infatti, la illumina
e lAgnello ne la lampada.
24
evfw,tisen auvth,n,
4.5
15
rispetto alla vita di fede. Essi, infatti, danno non solo un criterio di
valutazione sulla nostra prassi cristiana, ma anche unilluminazione sui
nostri desideri anteriori a tali prassi.
Un discernimento sui segni dei tempi dunque, concerne diverse
discipline e va al di l della scienza biblica. La teologia biblico-spirituale
deve comunque mostrare come i testi siano aperti ad essere ricevuti in una
forma non solo dottrinale ma anche in modo che abbiano un valore e
significato pratico e critico.
5.
ORIGENE, Commentaire sur saint Jean I, 23, Sources chrtiennes 120, Paris 1966, 71. In Ioannem I.23 PG 14
(MIGNE). Cf. D. MOLLAT, Giovanni, maestro spirituale, Roma 1984, 17. Linterpretazione origeniana di Gv 13,23,
7,38-39 (sui fiumi dacqua viva che scaturiscono dal fianco di Ges) e 19,34 (sul costato trafitto) sono tra le fonti
principali della devozione medievale al Cuore di Ges, forse attraverso la rilettura occidentale di santAmbrogio o di
santAgostino. DE LA POTTERIE sintetizza cos H. de LUBAC, Exgse mdivale, I, Paris 1959, 235-237 in Il
discepolo che Ges amava, 40.
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I. De la POTTERIE, Il discepolo che Ges amava, 33-55.
30
16
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Riportato dopo la lavanda dei piedi (13,34) e poi ampiamente commentato dalla prima lettera; cf. 1Gv 2,7-8; 3,11.23;
4,7.11-12.
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