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Sergio Molinari: LAstrologia dei Nuovi Tempi

6. L'Alchemia del macro- e micro-cosmo


L'uomo nella sua attivit vitale, nella sua fisiologia spirituale, un
essere tripartito. Nella organizzazione della testa e dei nervi si svolge
l'attivit animica della rappresentazione e del pensiero, in quella mediana
del tronco, ove hanno sede i ritmi vitali del respiro e della circolazione del
sangue, si svolge l'attivit del sentimento, in quella delle membra e del
ricambio si attiva la volont. La coscienza comune, quella desta in cui
solitamente viviamo la nostra vita di veglia, espressione della
organizzazione della testa. Tuttavia, solo l'uomo della testa vive sulla Terra;
l'uomo del torace e del cuore vive nell'ambiente circostante la Terra, l'uomo
delle membra e del ricambio vive molto pi lontano, nel cosmo stellare1. Il
corpo fisico, quello studiato dall'attuale anatomia, privo di attivit proprie
ma il teatro ove si svolgono le attivit di altri tre corpi sovrasensibili: il
corpo eterico, il corpo astrale ed il corpo dell'io. Privato di questi tre corpi
con la morte, il corpo fisico rivela la sua intima natura nel cadavere, che
soggetto alla forze di distruzione proprie della Terra. L'io umano, cos come
l'uomo fra nascita e morte, corporalmente legato a quello che chiamiamo
addome, cio alla bassa corporeit umana soggetta al sonno anche in stato di
veglia. Ci che dell'io ci giunge a coscienza un'immagine riflessa, una
rappresentazione speculare proiettata nella testa, in quanto l'io dorme di
continuo2. Il corpo astrale lo troviamo legato al petto umano, per quanto
1

Rudolf Steiner. La Storia alla Luce dell'Antroposofia. Ed. Antroposofica, Milano 1982. p.
15.
2
l'incoscienza dell'io, prevalentemente legato all'organizzazione del metabolismo connesso
alle membra motrici, dovuta al fatto che in questo distretto fisiologico il corpo eterico
tutto immerso nella materia organica e, nella vita di veglia, porta con s il corpo astrale.
L'anima, quindi, si fonde integralmente col corpo in maniera da consentire il movimento.
L'io si isola da questa fusione nei muscoli scheletrici, riflettendosi nella rappresentazione
conscia solo preventivamente alla piccola quota dei movimenti espressamente volontari,
immaginandoli nell'eterico della testa, ma deve cadere nel sonno all'atto del movimento,
in quanto opera esso stesso nella sua pura natura spirituale non potendosi riflettere n
nell'astrale n nelleterico. Alla fine pu percepire il movimento come memoria del
movimento. Mancando tale riflessione, tutti i movimenti involontari dell'apparato
muscolo-scheletrico passano inconsci. La volontariet del movimento legata al
coinvolgimento del pensiero che lunica sede dove si esprime la libert delluomo. La
postura, che in genere completamente inconsapevole, richiede il lavoro di decine di
muscoli scheletrici mossi dallio in totale autonomia dal pensiero, da quellio che come
entit spirituale ha vissuto le vite terrene precedenti e le fasi nel mondo super-sensibile,
che per la maggior parte ancora diretta emanazione delle Gerarchie e che sa a gradi
variabili come organizzare un meccanismo complesso quale il corpo fisico umano. Un io
normalmente inconoscibile in quanto noi dormiamo nellio ma che affiora a sprazzi nella
coscienza desta come spettatore del fluire delle rappresentazioni del mondo esterno nella
testa eterica. Nella vita della volont cosciente, proprio perch ci sradichiamo dalla vita
macrocosmica, possiamo sperimentare l'io che agisce. Nella organizzazione mediana, che
comprende anche l'attivit cardiaca e circolatoria, il sistema ghiandolare e la muscolatura
liscia, l'astrale pi lassamente legato all'organico e l'io pu rispecchiarvisi, vivendo
come in uno stato sognante che poi la vita di sentimento. In genere, si pensa di sentire
col cuore, ma si sente in realt anche coi polmoni e con la pancia. In questo distretto, lio
non opera direttamente ma attraverso il corpo astrale con cui siamo strettamente aderenti
alla vita macrocosmica ed ai suoi ritmi, alle influenze planetarie nel loro rapporto con lo
zodiaco. E' qui che la potenza delle Intelligenze cosmiche trova il suo presidio a difesa

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riguarda gli strumenti attraverso i quali opera. Il corpo eterico legato con il
capo, con la testa3. Il mondo spirituale, negato dagli scientisti moderni e
relegato in un lontano mondo di fantasia da chi vi si oppone, in realt gi
presente in noi con le attivit del corpo astrale e dell'io; con entrambi, sia da
svegli sia che si dorma, siamo sempre nel mondo spirituale, davvero sempre
nel mondo spirituale4. Nelle varie attivit umane operano i corpi sottili: ad
esempio, nella rappresentazione operano il corpo eterico, quello astrale e
l'io, nell'essere del sentimento il corpo astrale e l'io, nella vita di volont
opera l'io5. I Segni zodiacali hanno un rapporto con le attivit animiche
proprie delle tre organizzazioni umane che varia nel tempo in relazione alla
Precessione. Nei tempi nuovi dobbiamo assegnare alla testa Pesci, Ariete,
Toro e Gemelli, all'uomo ritmico Cancro, Leone, Capricorno e Acquario,
alle membra Vergine, Bilancia, Scorpione e Sagittario6. Sotto l'influsso dei
primi quattro Segni, che si trovano nel firmamento direttamente al di sopra
della testa, e dei pianeti esterni Saturno e Giove, a cui sono legate la vita dei
sensi e dei nervi, rispettivamente, la testa viene dotata di una vita morente,
cos da avere come elemento animico un'esperienza d'immagine, di
rappresentazione7. Nel momento in cui la materia muore polverizzandosi
sotto il diretto influsso cosmico dato dai Segni superiori, si formano
immagini dello spirito. La testa quella parte dell'uomo interamente
sottoposta all'azione del macrocosmo e che risente della sua attivit di
polverizzazione e di disseccamento della materia che porta alla sua morte:
nella sua consistenza fisica, la testa si dissecca, si ossifica, si corneizza al
massimo grado di modo che il corpo eterico possa fino ad un certo punto
estraniarsene ed avere, nelle immagini, una libera vita eterica non congiunta
al corpo fisico; nella sua attivit, la polverizzazione della materia porta
all'insorgenza dello spirito, non nella sua essenza, ma come immagine e
come immagine pu arrivare a coscienza. Tutto ci specchio dell'attivit
cosmica di Saturno, che la sfera pi vicina alle stelle fisse e ai principi
cosmici. Il macrocosmo spezza la materia per estrarne continuamente lo
spirito. Le rappresentazioni, quindi, sono un'esperienza spirituale ma in
immagini; le immaginazioni che sono frammiste alle rappresentazioni sono
conservate dall'attivit di Giove e convogliate nella vitalit generale,
arricchendola. I Segni opposti a quelli della testa, quelli a cui dobbiamo
della Vita contro gli eccessi dell'individualit ancora immatura. E qui che interviene la
mediazione tra leccesso di vita del polo delle membra e leccesso di morte del polo della
testa. Nella testa, infatti, si muore continuamente, neutralizzando la materia, in maniera
tale che anche l'eterico si pu in parte emancipare in essa e servire quale specchio del
libero tessere dei pensieri, sperimentabili dall'io, con l'aiuto del corpo astrale. In questo la
testa brucia nella sostanza del pensiero riflesso il cadavere dell'essere di pensiero che
fummo nel periodo pre-natale. Per questo, nella testa bruciamo continuamente il nostro
passato e ci strappiamo dal macrocosmo come attivit individuale.
3
Rudolf Steiner. Metamorfosi Cosmiche e Umane. Ed. Antroposofica, Milano 2000. p. 75.
4
ibidem
5
Rudolf Steiner. Cosmosofia II. Ed. Antroposofica, Milano 2000. p. 105.
6
ibidem, p. 103. In verit, questa una semplificazione dovuta alle ristrettezze degli ambiti
di una conferenza. I Segni di confine operano attualmente in due distretti diversi.
Quest'approssimazione pu essere riferita complessivamente all'Et dei Pesci in cui gli
antichi Sentieri Sumeri di Enlil, Anu ed Ea corrispondono a quanto specificato da Steiner
7
ibidem

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attribuire l'uomo delle membra e del metabolismo, sono coperti dalla Terra e
quindi sviluppano attivit che si sottraggono all'influsso macrocosmico, che
non gli permettono di avvicinarsi8. Attraverso di essi giungiamo alla
volont, al libero esplicarsi delle nostre attivit. Nelle membra siamo coperti
dall'influsso diretto del macrocosmo e quindi ci sottraiamo all'indurimento,
alla maturazione, per cui in questo distretto della nostra organizzazione
che manteniamo il nostro germe, per le future incarnazioni. Nelle membra e
nel ricambio lo spirito e l'anima si immergono integralmente nel corpo fisico
in modo da operare attivamente, in questa parte dell'uomo abbiamo lo
spirito nella sua essenza solo che la coscienza di questa attivit avvolta nel
sonno profondo. In questo caso, il corpo, per equilibrare le forze sviluppate
nella volont, respinge l'anima nell'inconsapevolezza del sonno, al fine di
poter sempre trasmettere appieno la coscienza dell'io, comunque presente a
livello inconscio9.
In questo distretto notturno della nostra organizzazione operano i
pianeti notturni di Venere, Mercurio e Luna. La vita di movimento
dipendente dalla vita di Mercurio tanto quanto la vita del metabolismo lo
dalla vita di Venere10. In termini moderni, a Venere affidato il
catabolismo, cio la distruzione della sostanza organica nel ricambio, che
oggi si dice produca energia, in termini occulti si direbbe luce. Il sacrificio
delle carni, della sostanza, la sua combustione promossa da Venere serve a
produrre luce ed amorevolmente conservarla, salvandola dalla dissipazione
sotto forma di calore. Sono le forze di Mercurio a portare la luce dove si
accumulano le tenebre e a permettere il movimento a qualsiasi livello.
Ancora, troviamo, nella sapienza antica e nel suo sviluppo da parte dei veri
alchimisti, ribadita la natura di Mercurio, quale lucifero. Dopo vari secoli
l'alchemia sar considerata alla stregua di sciocca superstizione dalla scienza
attuale che parler, dopo vaste ricerche della pi fine biochimica umana, di
un circuito energetico della fisiologia umana, che si risolve a livello
cellulare nella sintesi di ATP, la cui riconversione in energia permetter il
movimento di ogni fibra muscolare. Ovviamente, non si fa menzione
dell'intelligenza che muove un tale complicatissimo circuito, e si presume
che delle molecole organiche riescano a trovare il modo di regolarsi da sole
ed interagire da sole con la volont umana. Gli iniziati dei Misteri sapevano
di tale circuito in quanto lo vivevano da dentro, ne avevano l'intuizione
vivente e vivendolo trovavano le entit di Mercurio a regolarlo e dirigerlo
collaborando con un'altra entit spirituale, che l'io umano. In questo senso,
8

ibidem, p. 100
ibidem, p. 113
10
ibidem, p. 89. In queste conferenze di Steiner, i due pianeti sono chiamati in accordo al
sistema copernicano, che la scienza attuale segue e che mette Mercurio come pianeta pi
vicino al Sole. La tradizione e la sapienza esoterica millenaria sa che Venere ad essere
pi vicino al Sole. In altre conferenze, proprio Steiner a chiarire senza dubbio questa
realt spirituale. Del perch talvolta anche Steiner segua la denominazione moderna di
Venere e Mercurio si tratter pi diffusamente nella sezione dedicata ai due pianeti
interni del nostro sistema solare. Qui si ristabilisce la realt spirituale delle funzioni vitali
dei due pianeti, assegnando a Mercurio la vita di movimento, come molto chiaramente
assegnatagli dallo stesso Steiner in molte conferenze (vedi ad es. Rudolf Steiner. Sedi di
Misteri nel Medioevo. La Festa di Pasqua. Ed. Antroposofica, Milano 1984. p. 136).
9

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Mercurio il pianeta che strettamente collega l'uomo di mezzo con quello
tenebroso, sotterraneo. Uomo di mezzo, la cui attivit animica retta in
questi tempi da Cancro, Leone, Acquario e Capricorno, in cui esplicano le
loro attivit vitali Marte ed il Sole: la vita del sangue e della respirazione.
Marte il sollecitatore della vita di respirazione, in cui, per mezzo del suo
ferro, afferriamo l'ossigeno vivificante e lo distribuiamo in tutto il nostro
organismo delle membra, insieme alle immaginazioni cosmiche. Sono le
immaginazioni degli organi interni, fluenti nel respiro dal cosmo, che
guidano la circolazione sanguigna per prima a conformare e riconformare i
nostri organi interni. La vita estrema data da Marte, attraverso l'ossigeno, si
converte, legandosi con l'azione di Venere, produttore di luce, nella morte
estrema del carbonio a cui l'ossigeno si lega. La saga di amore e morte,
presente nei grandiosi miti derivati dalle conoscenze misteriche, si trova
persino a livello delle biomolecole, perch sempre valido il detto come in
basso cos in alto. Cos si conosceva quando lo spirituale, cio la realt, cio
la vita, aveva accesso nel cuore degli uomini. Da quando il circuito
spirituale cuore-testa si interruppe definitivamente agli albori dell'era
dell'intellettualismo dei Pesci, la conoscenza affidata alla sola testa divenne
in effetti necrologia ed i resti cadaverici della vita furono dotati di un'anima
che non potevano avere: si inventarono le molecole zombi, gli astri zombi,
etc., cio cose morte che scimmiottavano attivit vitali. La vera alchemia, su
cui gi al tempo in cui si svilupp, loschi figuri o semplici idioti gettarono
tonnellate di fango, parlava di una chimica vivente, considerando gli
elementi, le piante, gli animali, e su fino all'uomo nella loro componente
animica e spirituale. Alcuni capirono profondamente, mentre altri giravano
intorno, che l'inversione dell'attivit di Mercurio, che identificavano come
propriet del mercurio filosofico, e che sapevano operare nell'organismo
come il Sole, si doveva sposare all'inversione della natura del carbonio, la
pietra filosofale, la pietra lunare, e tale sposalizio chimico era il centro
dell'Opus Magnum. E' dalla fisiologia spirituale dei nuovi alchimisti che si
capir che la circolazione venosa, in particolare quella che si muove in
modo antigravitazionale11, attivata indirettamente dall'attivit dell'io, che
opera dal basso verso l'alto, contro ogni legge terrena, e che si nutre di luce.
Quella stessa luce che il Sole suscita dall'esterno. All'interno il Sole si pone
tra la vita della respirazione e quella della circolazione, ove agisce il cuore.
Il Sole/cuore poi suscitatore di vita in rapporto al mondo esterno, nella
circolazione polmonare ed in quella aortica arteriosa cogravitazionale; in
altre parole, il Sole pu suscitare la vita eterica umana solo in maniera
indiretta, tramite il suo riflesso lunare, che attira il sangue alla testa, o
attraverso il mondo vegetale, su cui pu agire direttamente. Il Sole/cuore ,
quindi, precipuamente suscitatore d'amore: questa l'attivit precipua del
11

mentre il moto antigravitazionale del sangue arterioso che va verso la testa causato
dallinflusso lunare. Il sangue sale alla testa solo perch c linfluenza lunare, altrimenti
fluirebbe sempre verso il basso; leccesso di tale influenza spinge con troppa forza il
sangue alla testa provocando emorragie (Rudolf Steiner. Ritmi nel Cosmo e nellEssere
Umano. Ed. Antroposofica, Milano 1993. p. 108)

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Sole nella sola interiorit dell'uomo, che prescinde da ogni collegamento
esterno e, soprattutto, prescinde dalle funzioni vitali, dagli incarichi che il
Sole ha nell'uomo per permettergli di vivere organicamente. Per amare, l'io
deve agire sul cuore consciamente; l'io che deve far battere il suo cuore
spirituale e farne radiare amore, in quanto lo zodiaco, la sfera planetaria, il
cosmo intero, non sono abilitati a farlo12. Una volta che il cuore umano
inizia a battere per amore, tutto il cosmo poi si mette al suo servizio, perch
l'Amore dirige il cosmo, move il Sole e l'altre stelle, ed il cosmo crea la vita,
sollecitato dall'Amore: l'Amore, quindi, viene prima della vita, la prescinde
e la trascende. Nell'uomo, dunque, sono presenti attivit che con la vita
terrena, legata all'etericit, non hanno niente a che fare; come l'amore, che
non proviene punto dalla vita, ma che suo suscitatore. Il Sole nella sua
essenza, il Sole in S, non altro che Amore allo stato puro, da cui
promanano forze di libert, di liberazione dalla necessit lunare.
Gli elementi della saggezza antica hanno una relazione con i quattro
corpi dell'uomo: la Terra col corpo fisico, l'Acqua con quello eterico, l'Aria
con quello astrale ed il Fuoco con l'io. E' ben conosciuta dall'astrologia
exoterica la divisione dei Segni in Segni di Terra, d'Acqua, d'Aria e di
Fuoco. In una visione rinnovata del sentire spirituale, i Segni di Fuoco sono
quelli del calore e del freddo, i Segni d'Aria della luce e della sua ombra, i
Segni d'Acqua quelli dei colori e della loro assenza, i Segni di Terra quelli
della vita e della morte. Il vero significato di tali elementi, la loro essenza,
per, legata al divenire spirituale del sistema cosmico nel quale viviamo:
gli elementi nella loro realt non sono altro che attivit spirituali delle
Gerarchie Cosmiche13. I Segni di Fuoco, Ariete, Leone e Sagittario, portano
nel cosmo e nell'uomo la realt del sacrificio, della forza, del coraggio, della
volont rivolta all'esterno, della multilateralit, dell'essere volto all'esterno
che irraggia calore in virt di una sua consumazione14. Il Fuoco contiene in
12

per questo che quanto pi l'io afferrer il corpo fisico-eterico dell'uomo di mezzo tanto
pi il cuore si trasformer in un muscolo volontario. Si intuisce che, sebbene la natura
dell'io sia luce, la sua azione amore. Ed per questo che l'Io-sono si proclam Luce del
mondo, dalla cui condensazione si forma la materia e per suo tramite ogni cosa pot
essere fatta. Ma l'Opera Sua ad essere Amore, dalla cui condensazione si forma l'Anima
del Mondo e da questa le anime umane: in esse si scorge l'azione, l'attivit del Christo e
non gi la Sua Natura statica. Come l'anima umana l'Amore del Christo, il Christo
l'Amore di Dio, generato dalla Bont del Padre, unico a poter essere detto Buono. Dio che
opera, il Christo, opera attraverso il Suo Spirito, che si manifesta nell'Opera Sua, lo
Spirito Santo. L'azione del Christo rende manifesto lo Spirito Santo. Nell'incorporazione
dell'Entit Solare in Ges al Battesimo di Giovanni, opera Dio-Padre: "Questo il Figlio
Mio, Io, oggi, e l' eternamente e continuamente l'Oggi di Dio, L'ho generato nella Mia
Opera", e a questa Opera Suprema apparve lo Spirito di Dio in veste di colomba. Il Dio
inconoscibile ed ineffabile, l'En-Soph degli gnostici, raggiungibile solo attraverso
l'Opera Sua, il Christo: "solo attraverso di Me conoscerete il Padre". In questo
sfiorabile il Mistero della Trinit.
13
Rudolf Steiner. L'evoluzione secondo verit. Ed. Antroposofica, Milano 2004.
14
Il calore una parvenza, dietro vi la manifestazione di un sacrificio cosmico, ed
connesso al tempo, che alla sua nascita era una somma di entit spirituali, gli Spiriti della
Personalit o Archai. Questi Principati presero vita dal sacrificio dei Troni ai Cherubini:
sono Calore spirituale ma anche il reale Tempo Antico, frutto della somma dedizione del
sacrificio di tutto ci che si (Rudolf Steiner. LEvoluzione secondo Verit. Ed.
Antroposofica, Milano 2004, p. 22)

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s le qualit primarie del caldo (sud) e del secco (est) e si pone a sud-est. I
Segni d'Aria, Gemelli, Acquario e Bilancia recano in s la virt donatrice, la
dedizione attiva, la creazione dell'ordine, la produttivit, la creativit,
l'accrescimento, in definitiva la luce, intesa come saggezza irraggiata e
restituita a s stessa15. L'Aria integra le qualit del caldo e dell'umido (ovest)
e si pone a sud-ovest. I Segni d'Acqua, Pesci, Cancro e Scorpione, portano
su di s il peso della rinuncia del sacrificio, l'iniziale principio di
separazione ed autonomia da cui la possibilit del male e l'aurora del
cammino per ricondurre il male al bene, la nostalgia cosmica e la sua
soluzione, portano il movimento e l'immaginazione. L'Acqua integra le
qualit del freddo (nord) e dell'umido e si pone a nord-ovest. I Segni di
Terra, Toro, Capricorno e Vergine portano una volont trattenuta in s,
egoistica, un essere volto all'interno, trattenuto ed incluso in s stesso, il
germe della coscienza dell'io; incarnano l'unilateralit ed il pregiudizio, il
vero senso della separazione dal senso cosmico e quindi la morte e
l'alienazione. Proprio in virt delle sue propriet, la Terra porta nell'uomo
l'aspirazione alla redenzione ed il senso di verit, in quanto portatrice di
morte: soltanto la morte ha la verit nel mondo fisico-sensibile della maya,
perch dalla verit qualcosa si staccato ed entrato nella maya; perci la
morte la sola verit nel mondo della maya inteso come esistenza terrestre
dell'uomo, che solo pu sperimentare in effetti la morte16. La Terra integra
le qualit del freddo e del secco e si pone a nord-est. Anche nel documento
alchimistico pi antico Physika kai Mystica (Cose naturali e segrete) l'Opus
Magnum suddiviso in quattro fasi, a seconda delle colorazioni che
corrispondono ai principi degli Elementi: Terra, nero (nigredo), Acqua,
bianco (albedo), Aria, giallo (citrinas), Fuoco, rosso (rubedo)17.
L'Ariete porta l'elemento del Fuoco nella Testa e quindi la volont
orientata all'esterno, positiva, che tende a trasformarsi in azione. Il rosso
dell'Ariete quello di un Marte diurno che imprime e fa viaggiare le
immaginazioni nel sangue arterioso: tali immagini sono assunte nella testa
con carattere volitivo e di conseguenza colorano il mondo con s stesse.
L'Ariete imprime all'anima umana un moto di protrusione verso l'esterno,
per cui il mondo visto con i colori e le sfumature tipiche di un'anima
estrusa: la visione del mondo tipica portata dal Segno l'idealismo18. Se non
equilibrato dagli altri elementi, il Fuoco dell'Ariete nell'ambiente acquoso
della Testa pu fare molto vapore e determinare una confusione del pensiero
non facile da conciliare con un contatto certo con la realt. Il sano idealista
riconosce la vita reale ma, al contempo, sente che essa debba essere
impregnata dall'ideale, e che soltanto allora essa acquisti un significato. Uno
slancio di tale disposizione d'animo fa dire a Fichte che tutto il mondo che si
estende attorno a noi il materiale oggettivato per l'adempimento del
15

laria nacque nello stadio planetario dellantico Sole, in cui lardore del sacrificio dei
Troni si trasmuta nella dedizione degli Spiriti della Saggezza e quellardore, quel calore
si rese sensibile come laria che si innalza dal sacrificio come fumo sacrificale (Rudolf
Steiner. LEvoluzione secondo Verit. Ed. Antroposofica, Milano 2004, p. 32)
16
ibidem, p. 78.
17
Roob A. Alchimia & Mistica. Ed. Taschen, Kln 1997.
18
Rudolf Steiner. Pensiero Cosmico, Pensiero Umano. Ed. Estrella de Oriente, Trento
2004.

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dovere19. In tale disposizione d'animo, Marte trova la sua dimora diurna in
quanto dona una visione volontaristica del mondo, per cui tutto ci che
realt volont ed il mondo contemplato come impulso volitivo: tale
facolt deriva dall'attivazione del fiore di loto a 16 petali o chakra della
laringe. Tale fiore di loto percepisce figure: la maniera di pensare di
un'anima, le leggi in ordine delle quali si effettua un fenomeno naturale si
percepiscono in forme di figure attive, piene di vita; tale fiore di loto viene
sviluppato per mezzo di pensieri veri, significativi20. Marte interviene
nell'Opera alchemica di trasformazione quando la materia stata sublimata
tre volte e si trova allo stato gassoso: la sua spada e le lance del guerriero
sono simboli del fuoco che ora viene innalzato per addensare la materia e
per separare il puro dall'impuro cos da rinnovare l'elisir21. Il Fuoco
arietino il maestoso fuoco luciferico, che scalda ma non rischiara, quello
guardato da troppo vicino che abbaglia e che restringe il campo visivo
trasformando tutto il resto in ombre vaghe. E' un Fuoco che opera
nell'eterico, che profonde volont e voglia di vita e che accende la vita in
maniera proporzionale allo smorzarsi della coscienza: lo spirito puro del
fuoco arietino prorompe come vita primigenia, la nascita ed il bambino, in
cui la Testa tutto e la materia plasmata da uno spirito che non si
riconosce ancora.
Il Leone porta il suo Fuoco nell'organizzazione ritmica dell'uomo ed
accende e secca l'aria astrale che ivi ha dimora. L'espansione del corpo
astrale incentrata nel cuore e nel ritmo respiratorio conduce ad un estremo
sentire, che si espande all'esterno profuso di volont. Il Fuoco leonino
quello del Sole, che percezione calda e percepibile calore. La visione del
mondo che propria del Leone il sensismo22. Il sensismo si pone davanti
al mondo come la visione dei fenomeni da cui viene separato ci che
provenga dall'intelletto e dalla ragione e ritiene valido ci che i sensi gli
danno in fatto di impressioni. Il Leone proiettato nella realt esteriore
secondo il suo precipuo sentire, la percezione non subisce l'elemento
raffreddante del pensiero, e senza mediazione raggiunge il mondo
immaginativo presente nella circolazione sanguigna che la rappresenta
colorandola di sentimento. Il Leone, quindi, non pu non rappresentare la
dimora del Sole che imprime quella particolare disposizione psichica che
non affatto incline a pensare o riflettere su cosa vi sia dietro le apparenze,
ma lascia che le cose ci vengano incontro cos come appaiono: questo
atteggiamento dell'animo si pu chiamare empirismo ed accoglie
semplicemente l'esperienza, quale essa si offre23. Non a caso, il termine
empirismo deriva dal greco pr, che significa fuoco e si ricollega al Sole e al

19

ibidem
Rudolf Steiner. L'iniziazione. Ed. Antroposofica, Milano 1991. p. 104-105.
21
Trismosin S. Splendor solis. Londra, XVI secolo. Il rosso e indistruttibile corpo
spirituale, che il fine dell'Opera, chiamato atman dalla sapienza vedica o fantma da
Steiner, era chiamato elisir dagli alchimisti, ovvero l'oro potabile dell'eterna giovinezza,
che nasce in Dicembre, sotto il Segno del Sagittario, l'ultimo dei Segni di Fuoco.
22
Rudolf Steiner. Pensiero Cosmico, Pensiero Umano. Ed. Estrella de Oriente, Trento
2004.
23
ibidem
20

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calore del cuore umano che si esprime nell'amore24. L'amore esperienza
solare e quindi empirica, il cui organo di senso il cuore, posto sotto il
patrocinio del Leone. Nell'alchimia il Sole interno era il lapis, ed il lapis il
leone rosso alato: il lapis era il prodotto indistruttibile dell'unione sessuale
tra il principio maschile e quello femminile nel matrimonio tra Cielo e Terra
(conjunctio), tra spirito del fuoco e materia acquosa (materia, dal latino
mater, madre)25. Il Sole esterno invece il Sole nero, il cui oscuro fuoco
distruttore porta alla putrefazione tutte le cose materiali26; al Leone, di cui il
Sole re, deve essere gettata in pasto la materia, ma questo Leone il leone
verde, detto anche vetriolo dei savi o vetriolo di ferro, solvente universale
che divora i sette metalli e l'oro. Basilius Valentinus afferma che il sangue
coagulato del leone rosso (lapis, Sole interno) deriva dal sangue volatile del
leone verde, da cui nasce Adamo, macchiato dal peccato originale: al Sole e
al Leone associata la fase della digestio27, la riunione di spirito e anima. Il
Fuoco leonino, quindi, ha inizialmente una funzione distruttiva, disgregativa
del corpo astrale legato all'organizzazione mediana per favorire la futura
spiritualizzazione del sentimento. Anche l'empirismo portato da un freddo
Sole interiore, da un Sole dissonante, pu sviluppare un atteggiamento
antitetico all'amore, ad un'indifferenza in cui le esperienze scivolano sui
vetri della propria esteriorit. Il fiore a dodici petali, legato alla regione
cardiaca, quando sviluppato, dona una percezione paragonabile a calore e a
freddo dell'anima; per mezzo della formazione di tale fiore si sviluppa una
profonda comprensione dei processi della natura, per cui tutto ci che
cresce, si sviluppa, emana calore animico, ci che in via di appassire, di
deperire, di morire, si presenta col carattere di freddo animico28. La
chiaroveggenza del cuore dona anche la capacit di penetrare nell'anima
dell'altro e sentirne il dolore o la gioia.
Specialmente al Leone e all'Ariete, tra i Segni di Fuoco, va accostato il
principio del solfo, che principio di combustione di una sostanza che si
consuma nelle fiamme. I teosofi rosicruciani vedevano in tale principio la
fervida dedizione alla divinit e nelle fiamme accese nel macrocosmo i
pensieri, l'amore e il sentimento sacrificale degli di29. A questi Segni
solforici connaturata la capacit di dedizione totale ad una causa, la
capacit di accendersi d'ardore per una divinit dedicandovisi intieramente.
In genere, le anime semplici da cui scaturisce il fuoco vivo di Dio sono
soggette a tale principio, che principio interamente sacrificale, che un
primo approccio all'Opera, accessibile a tutte le anime capaci d'amore, prive
di Conoscenza, ma in cui la Saggezza Divina arde inconsapevole.
24

Powell R.A. Appendice a Steiner op. cit.


Roob A. op. cit.
26
a questa differenza si devono riferire tutti gli aspetti delle deit solari dell'antica sapienza.
Nell'antico Egitto il Sole interiore era Horus, immanente nell'uomo, ma che doveva
nascergli dentro dalla conjunctio tra Osiris, il Sole invisibile vivente nel mondo dei
morti, ed Iside, la matrice lunare. Il Sole che percorreva l'orbita diurna era Ra, che nel
suo aspetto maestoso, fecondo e regale, quando sostava nel Segno d'Ariete, diveniva
Ammon-Ra.
27
ibidem
28
Rudolf Steiner. L'iniziazione. Ed. Antroposofica, Milano 1991. p. 104-105.
29
Rudolf Steiner. Il Cristianesimo rosicruciano. Ed. Antroposofica, Milano 1988. p. 22
25

Sergio Molinari: LAstrologia dei Nuovi Tempi


Il Sagittario d il suo Fuoco alle Membra ed opera all'interno
accendendo l'organicit in cui vive la volont profonda. Questo Segno igneo
in campo oscuro indica il fuoco che arde sotto la cenere sotto forma di eros,
che nell'uomo si individualizza per finalizzarsi nella sua parte superiore a
dare vita. E' il Fuoco che alimenta la volont egoica che deve umilmente
predisporsi alla Grazia per essere sublimata. E' il Fuoco che trasforma
interiormente con tepore costante e consente la fermentazione dell'essere:
il forno alchemico, l'athanor, dispensatore di calore, l'elemento maschile
delle nozze chimiche che hanno luogo all'interno dell'uomo. E' un Fuoco che
alimenta la fornace posta alla base della vita organica e che dona il
rinnovamento delle forze vitali ma che portata all'esterno si presenta come
male. Il Sagittario promuove la calcinazione dei metalli nel profondo per la
loro sublimazione che serve a far vivere l'uomo superiore, il cui compito
quello di dare vita: la funzione del Re, che dopo la Grande Opera risorge
in puro spirito ed ha la capacit di trasformare in re tutti i suoi sottoposti30.
Il Fuoco del Sagittario non spirito cosmico immediato come nell'Ariete o
mediato dall'anima come nel Leone, esso nasce dalla Terra, viene elaborato
sulla Terra e deve essere spiritualizzato. E' l'ultima fase dell'Opera: sotto il
Segno del Sagittario nasce il rosso ed indistruttibile corpo spirituale, l'elisir,
ovvero "l'oro potabile dell'eterna giovinezza". Il Sagittario promuove la
visione del mondo del monadismo31. Una visione simile non arriva a
rappresentarsi la concretezza delle singole entit spirituali ma riflette sul
mondo dello spirito, che lascia comunque indeterminato. Si rappresenta il
mondo spirituale come un insieme di monadi individuali che sviluppano
rappresentazioni di vario genere, traendo da essi una qualit astratta: il
monadismo uno spiritualismo astratto32. A questo spiritualismo astratto
corrisponde la casa notturna di Giove che, d'altra parte, alimenta la
disposizione d'animo che pu essere definita logicismo: in questo caso,
l'anima contiene in s pensieri ed idee in modo tale da passare da un
pensiero all'altro e considerando tutto ci come parte di un unico insieme33.
E' dalla sfera gioviana che si attinge la capacit di ordinare i pensieri, di
coordinarli coerentemente, di mettere i pensieri in movimento e di elaborarli
come sintesi: la disposizione, in ultima analisi, a far vivere il pensiero.
Tuttavia, Giove in Sagittario nella sua casa notturna e quindi espleta tutta
la sua potenza nel suo aspetto cerebrale, promovendo il sottile pensiero
astratto e la fine dialettica. Giove in aspetto dissonante pu persino spingere
alla logica come cristallizzazione del pensiero, al logicismo nel senso
deteriore, alla propensione alla sterile dialettica, al pensiero come potenza
ammaliatrice o come fattore che lega invece di liberare. L'attivit di Giove,
comunque, ha un aspetto occulto, spirituale che quello di nutrire la vitalit
attraverso le immaginazioni che passano nel corpo eterico e lo
arricchiscono, per cui stato sempre simbolo di accrescimento, di pienezza
di vita, di moltiplicazione e di abbondanza. Giove alchemicamente promette
gioia e benessere nell'Opera ed a lui viene associata la fase della
30

Roob A. op. cit.


Rudolf Steiner. Pensiero Cosmico, Pensiero Umano. Ed. Estrella de Oriente, Trento 2004
32
ibidem
33
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31

Sergio Molinari: LAstrologia dei Nuovi Tempi


multiplicatio: la liberazione del pensiero favorita nel suo aspetto di luce ed
sempre foriera di moltiplicazione, di fertilit, garantendo una numerosa e
regale progenie spirituale. A Giove collegato il fiore di loto a due petali,
posto alla radice del naso, tra gli occhi al centro della testa. Se esso viene
attivato, l'uomo acquista la possibilit di mettere il suo io superiore in
relazione con entit spirituali superiori: a questo punto dello sviluppo
occulto si manifesta cosa sia il sano criterio e l'educazione chiara e logica;
nasce il s spirituale che si sviluppa secondo le sane leggi della ragione e
della morale del mondo fisico34.
La Bilancia il Segno d'Aria che porta luce ove regnano le tenebre
dell'inconscio: un Segno ordinatore che ispira al discrimine delle pulsioni
profonde e, filtrandole, porta alla luce quelle che armonizzano l'ambiente e
l'interiorit. Porta nel mondo la propensione al pensare concreto, ad una
concezione che possiamo definire realismo35. Il realismo si oppone
all'idealismo dell'Ariete e il tutto giudicato non in base alla colorazioni
delle intenzioni o aspirazioni o idealit con cui ci si confronta, ma a ci che
ogni cosa o persona produca fattivamente, nel mondo del reale. La
concezione del mondo portata dalla Bilancia non ama le gradualit ma la
nettezza delle posizioni, proprio come, nel processo di filtrazione, una
particella trattenuta o lasciata passare, non esistendo una terza possibilit.
Quello che la Bilancia trattiene nel suo mondo interiore accettato, il resto
abbandonato, non seguito ed ignorato nel suo percorso, sebbene non
aprioristicamente rifiutato. Pertanto il relativismo viene respinto e gli
assolutismi vengono promossi dalle forze della Bilancia che spinge ad una
visione di luce od ombra, in cui i chiaroscuri non trovano legittimit. Ecco,
dunque, il Segno costituire la casa notturna di Venere che determina sempre
un atteggiamento mistico36, portando a scelte nette e giudizi trancianti su ci
che va fatto e ci che non va fatto. Il misticismo del reale , in effetti, un
misticismo cerebrale, in cui la categoria del pensare si irrigidisce nel mito
della determinazione logica dei fatti. Il misticismo dato da Venere ha
sempre una valenza passiva in cui l'anima attende acquietata e priva di
volont Dio accendersi interiormente37. La Bilancia d una coloritura pi
attiva al misticismo portato da Venere, in quanto l'estasi non la si attende
chiudendosi, ma la si cerca fuori, nel mondo, ove si pensa vibri il reale. Il
realismo pu degenerare nell'assolutizzazione del mondo esteriore o di
quello interiore, quando i piatti della Bilancia non sono nell'equilibrio
dovuto; a questo equilibrio perfetto provvede solo Saturno, portatore della
gnosi38, che si esalta in Bilancia, perch la gnosi si immerge nel reale
dall'interno, scoprendo l'unicit del mondo esteriore ed interiore, del
soggetto con l'oggetto. I sapienti antichi si spinsero a dire che la Bilancia
Saturno; oggi, in termini moderni, possiamo interpretare questa identit nel
senso che la gnosi il realismo perfetto
L'Acquario porta lalternanza di luci ed ombre nel mondo del
34

Rudolf Steiner. L'iniziazione. Ed. Antroposofica, Milano 1991. p. 126-127.


Rudolf Steiner. Pensiero Cosmico, Pensiero Umano. Ed. Estrella de Oriente, Trento 2004
36
ibidem
37
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38
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35

Sergio Molinari: LAstrologia dei Nuovi Tempi


sentimento. In questa era cosmica il Segno versa i suoi fiotti di astralit
proprio in quella parte dell'organizzazione umana che la sede del corpo
astrale; esso, cio, si armonizza nella fase dei tempi nuovi.
Nell'organizzazione mediana si fa promotore delle simpatie ed antipatie con
cui l'essere umano si approccia alle cose ed ai suoi simili. In questo caso
per, a seconda della relazione dei ritmi circolatori e respiratori dei singoli,
si forma una gradualit fitta di chiaroscuri che porta ad una certa confusione
e contraddizione dei rapporti con gli altri e con il mondo. L'armonia e la
disarmonia con l'esteriorit dipende dalla chiarificazione di questa
componente che influenza i nostri sentimenti. Si determina una visione
globalizzante, includente, collettiva, del mondo degli altri, e di quello
esterno, in generale, che, finanche fosse armonica, risiedendo sognante nel
distretto del sentimento, di certo non pu promuovere la capacit di
discernimento del pensiero in senso analitico e focalizzare appieno
unanima nella sua realt individuale. L'Acquario un Segno che comunque
conduce allo Spirito, ma ad una visione di Esso che possiamo definire
pneumatismo o panteismo. Per mezzo di tale concezione si giunge a vedere
solo lo Spirito universale unitario, ma ci dipende solo da una scarsa
precisione di visione39. Scarsa precisione dovuta al fatto di avvicinarsi al
mondo spirituale sotto il solo impulso del sentimento; per mezzo degli
efflussi sulfurei dell'animico possibile liberarsi delle catene corporali ed
effondersi nell'altezze, ma con occhi da quel fumo velati, mancando
quell'elemento secco che dona nitidezza alla visione. La visione spirituale
donata dall'Acquario non pu non essere filtrata attraverso quella vita che
una espressione dello spirito e non lo Spirito in s e, quindi, non pu non
essere parziale. Solo l'estinguersi totale della vita lascia inalterato lo spirito
nella sua realt e dunque l'opportunit della sua gnosi. L'Acquario per sua
natura portatore dello spirito e, di contro, non favorisce quell'alterit
necessaria a distinguere, nello Spirito, le singole individualit.
Effettivamente, se Saturno il signore dell'Acquario, non lo nell'aspetto
che predispone alla gnosi, giacch essa richiede carattere di secchezza
dell'essere, assente nel caldo-umido che emana dall'Acquario. Il Saturno
dell'Acquario il produttore di destino che trova la sua dimora in quel
settore del cosmo da cui l'animico riceve il suo carattere operativo. E' la
volont che sale e si fa azione mossa dal sentimento, in completo stato
sognante, a fare il destino dei non risvegliati. Saturno, la cui propria natura
fredda e secca promuove l'autocoscienza, che la vera gnosi, pu in Segni
particolarmente contrari, sulfurei al grado massimo, promuovere l'esatto
contrario, cio l'incoscienza. Il panteismo, in effetti, uno spiritualismo
privo di gnosi, confuso; afflato allo Spirito senza in verit possederlo.
I Gemelli portano l'Aria nella testa e quindi ad una salutare ariosit
intellettuale. Questa spaziosit porta generalmente a mettere ordine nel
pensiero, a dargli carattere di rigorosit, precisione, accuratezza. Sono i
Gemelli che promuovono il carattere scientifico del pensiero moderno,
quella capacit di discernere, selezionare i fenomeni, tradurli in leggi
generali astratte, organizzare la conoscenza del mondo esterno in modo da
39

ibidem

Sergio Molinari: LAstrologia dei Nuovi Tempi


estrinsecarla in pratiche utili all'uomo per conformare il suo ambiente a sua
immagine. Quando l'uomo, in un passato remotissimo, si accinse a
riconoscere il mondo esterno come habitat della sua vita terrena e integrare
il suo sviluppo con la trasformazione di esso, furono i Gemelli, appena
emersi dall'abisso cosmico, a supportarlo. Da allora i Gemelli sono il Segno
diurno per eccellenza, proiettato nella vita umana esteriore, ove l'uomo
svolge le sue attivit mentali generalmente intese. Contestualmente
all'emissione di luce all'esterno si crea un riflesso di oscurit interiore, che
ha da essere illuminato da forze che esulano dal compito cosmico dei
Gemelli. Quando imperano le sole forze dei Gemelli allora si perde la
luminosit interiore e la possibilit della visione spirituale, e la si perde
proprio a livello del pensiero, in quanto un pensiero non sorgivamente
illuminato solo ombra di pensiero, riflesso morto di pensiero, in sintesi,
pensiero cerebrale. Fino a che l'uomo mantenne un contatto vivente con gli
di, era il pensiero degli di ad illuminare il suo pensiero intrinsecamente
oscuro. Con l'et oscura, che inizi proprio con il tramontare dell'era dei
Gemelli, il morto pensiero umano fu abbandonato dagli di a s stesso. I
Gemelli, allora, pi illuminavano nell'uomo il suo mondo esteriore,
percorrendo verso il culmine del Cielo la loro orbita, pi aumentavano
l'oscurit della visione interiore, dando luogo alla possibilit del cosiddetto
materialismo, in cui alla massima nitidezza del pensiero dell'oggetto che si
pensa fuori di s corrisponde la massima oscurit della realt del soggetto
che pensa e della natura del mezzo di indagine, cio il pensiero. Nei tempi
nuovi, giacch i Gemelli operano nella testa, affinano il materialismo
grossolano e sostengono una visione del mondo che pu definirsi
matematismo40. In quanto materialisti, si pu diventare dei calcolatori
dell'universo, poich si d valore soltanto al mondo di atomi materiali, cio
l'universo come apparecchio meccanico che pu essere calcolato; la mente
assume un carattere matematico e d valore di realt solo a ci che si pu
ridurre a formule aritmetiche41. Portando aria nella testa, questo Segno
inflaziona lastrale particolarmente in quella organizzazione e la sua
filtrazione, nella percezione dellio, del fluire eterico dei pensieri. Pertanto,
tale percezione pu essere molto pi influenzata che in altri Segni
dallambiente ed assorbirne gli orientamenti. In un ambiente materialista
probabile che la struttura dei pensieri influenzata dai Gemelli si adegui
facilmente, cos come il pensiero pu assumere valenze ondulanti perch pi
filtrato dallastrale. Mercurio trova la sua dimora diurna in Gemelli in
quanto la visione del mondo che sostiene il trascendentalismo42. In base a
tale disposizione animica si percepisce che qualcosa vi dietro le cose, ma
questo oscurato alla visione interiore e lo si cerca fuori nelle cose. Con
questo atteggiamento si presume che l'essenza delle cose sia al di fuori della
nostra anima, e di quanto essa pu sperimentare43. Si sente che la percezione
non basta a disvelare la realt delle cose ma non si considera il soggetto
indagatore come mezzo di conoscenza in s e quindi ci si affida allo studio,
40

ibidem
ibidem
42
ibidem
43
ibidem
41

Sergio Molinari: LAstrologia dei Nuovi Tempi


alla sperimentazione, alla misurazione come unico mezzo di conoscenza. Il
Mercurio in Gemelli fa l'erudito, lo scienziato inteso in senso moderno,
kantiano, l'analista a cui sfugge totalmente il senso delle cose e soprattutto la
visione dello spirito delle cose come fonte unica da cui ogni
sperimentazione deve attingere per servire alla conoscenza.
Con i Pesci cominciamo a descrivere i Segni d'Acqua che portano
sempre un elemento di separazione, di rottura, di contraddizione, di
malessere. I Pesci portano, nella loro porzione terminale attualmente, questo
elemento nella Testa, a livello del pensiero. Le loro forze spingono per la
reintegrazione del pensiero, per la sua resurrezione dalla morte dello stato
puramente cerebrale. Si sovrappongono per rompere e creare un varco nelle
forze arietine dell'idealismo astratto e fornire un contenuto vivente alle idee,
che non possono sussistere senza un essere che le pensi. Tutto pulsa nel
mondo dei Pesci, costituito da una selva di respiri, che rimandano ad anime
viventi. Pertanto, i Pesci promuovono una concezione del mondo che si pu
definire psichismo44. In effetti, il mondo dei Pesci tutto un baluginare di
colori in campo oscuro, un pulsare di colori che appaiono e scompaiono, di
sprazzi di vita su uno sfondo di morte, che produce nostalgia ed una
sensazione atroce di impotenza a non poter fissare quei colori. Questa
nostalgia, piena di un tormentoso nostalgico vuoto, comune nei Segni
dAcqua, che placano la nostalgia, ne armonizzano lazione, con
lincessante incalzare di immagini, che svaniscono e riappaiono per
appagare il vuoto45. Da cui il legame delle geniture con il pianeta precedente
la Terra vera e propria, il pianeta dacqua, la Luna, pianeta della nostalgia.
Le forze coscienti di dissoluzione del s, portate dal pensiero fin nell'intimo
del proprio corpo vitale, a cui la personale volont si arrende, anelando
tuttavia che per Grazia arrivi la soluzione della nostalgia, sono la strada
maestra che conduce al Cristo. Questa l'occulta, vera associazione tra il
Cristo ed il simbolo dei Pesci, travisata, come tutto, come sempre, dai soloni
imbrattatori di carta, per i quali la nascita di Ges di Nazareth avrebbe visto
l'alba dell'Et dei Pesci. Il Cristo ha in S l'intero Zodiaco, che tutto il
progetto umano, e gener le forze dei Pesci modellandole per essere la
strada che conduce l'anima cosciente umana di nuovo a S. Lo psichista dei
Pesci non arriva mai alla visione chiara dello Spirito, in quanto quel settore
del Cielo smuove fin nell'intimo le acque del corpo vitale, sollevando la
mota, comunemente presente. L'umidit che ne risulta presuppone la vita,
con i mezzi della quale possibile intuire l'amore attraverso il dolore, il
bene attraverso il male, ma che si oppone violentemente all'atarassia, unico
mezzo, che al pari della morte, ci consente di percepire lo Spirito dalla parte
dello Spirito. Il corpo eterico ancora madre al presente e lega alla Terra, ed
per questo che solo quando l'anima se ne libera, dopo tre giorni, risorge
nello Spirito.
Il Cancro porta elementi disgregativi, solutivi, a livello
dell'organizzazione mediana e del corpo astrale. Il corpo astrale disgregato
cade nella passivit pi totale e non pu concentrarsi per percepire
attivamente all'esterno. Anzi, ogni forza astrale esteriore entra nel corpo
44
45

ibidem
Rudolf Steiner. LEvoluzione secondo Verit. Ed. Antroposofica, Milano 2004

Sergio Molinari: LAstrologia dei Nuovi Tempi


astrale dissolto, sfibrato e lo modella a sua immagine. E' l'effetto che
l'umidit calda dell'acqua del Cancro fa sull'aria, la intorbidisce e ne sfuma
la luce. Il materialismo promosso dal Cancro46 questo: la malattia
dell'anima che anela alla sua luce, offuscata dagli effluvi provenienti dalla
vita che si muove all'esterno, i soli attorno a cui un corpo astrale sfibrato
in grado di organizzarsi. La rottura del Cancro opera nel sentimento, perch
per conoscere lo spirito, bisogna prima amarlo. L'odore della carne e del
sangue che emana dal Cancro, attraverso le forze del quale si fa possibile
che un soffio di spirito si faccia carne e sangue prima nell'embrione e poi
nel feto, il primo odore di vita con cui ci ricordiamo di essere e che nel
tempo scambiamo con l'essere. Quell'odore cos pregnante e inebriante
che non possiamo concepire uno stato vitale che lo preceda: siamo costretti
ad immaginare un possibile stato che lo segua, ma di quello che lo precede
ci fermiamo solo agli istanti finali ed al ricordo di una indefinita volutt di
vivere. Ecco il legame del Cancro alla Madre, che per prima ci anim;
sentiamo che con la Madre abbiamo condiviso questo incredibile sentimento
e che, in effetti, la volutt scatur dall'amore per la Madre, che fu Luna e fu
Lei che invent la vita in noi, dotandoci di un meraviglioso corpo eterico
tessuto con i colori delle sette sfere. E' Lei la grande Madre di tutte le
culture ed quello che rimasto di Lei nella Terra a dare vita a profusione:
ad Efeso si venerava Lei dalle molte mammelle e attraverso il suo amore i
discepoli sapevano molto della vita prenatale. La Luna acqua e calore,
amore di Madre. La Terra, propriamente detta, come corpo cosmico fredda
e secca, e porta la morte liberandoci dai legami lunari, le cui forze sarebbero
capaci di mantenerci sempre bambini, vivendo eternamente beati ed
incoscienti. Alla Terra si legato il Cristo perch il Sole foriero di un
amore che era inafferabile nella sfera lunare, un amore cos potente che
anche la Madre non pu concepire, perch amore che libera da tutto,
persino dalla vita, e questo la Madre, qualsiasi madre, non pu
comprendere. Tranne Una. Solo la Madre che per il Figlio prova un amore
immensamente pi lucente dell'amore filiale e brucia liberandosi in
quell'amore dell'odore di carne e sangue che lei stessa ha generato, mette ai
suoi piedi la Luna e diventa la coppa in cui il Sole si pu nascondere, il
petto su cui anche il Sole pu appoggiare il Suo capo: il massimo
raggiungibile umanamente della purificazione del corpo astrale, ed la
venerabile Sophia47, l'eterna vera Sposa del Sole, il Graal, Maria, che nel
riconoscimento supremo del divino, che Figlio nel corpo, Amante
nellanima e Padre nello Spirito, annienta la propria natura lunare ed il
castigo sessuale, generando magicamente il Figlio di Dio, il Dioniso, il
dio nelluomo. E la cosmica reintegrazione che solo la Donna pu mettere
in atto, in quanto parte lunare dellUomo Archetipico. La Donna, il Cancro,
la Luna, il Mistero e l'Occulto. Tutto ci che emana dalla Luna vive
nell'occulto, anche la germinazione del pi piccolo seme. La disposizione
46
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Rudolf Steiner. Pensiero Cosmico, Pensiero Umano. Ed. Estrella de Oriente, Trento 2004
quando la Madre in noi (corpo astrale ed eterico) si purifica al punto di diventare Sophia
riconosce il Cristo e al contempo lo genera in noi, come bambino: era il santo dei santi
dei Misteri eleusini ed l'ispirazione alla base di tutte le Madonne con Bambino dei
grandi artisti del Rinascimento, a cominciare da Raffaello

Sergio Molinari: LAstrologia dei Nuovi Tempi


animica promossa dalla Luna l'occultismo48. E, se ci si ferma a pensare,
l'occultismo fa da padrone soprattutto nel materialismo: tutto l'atomismo
non altro che occultismo nel campo materialista; l'atomo rimane
inconoscibile come la Luna Nuova, eppure la conoscenza segreta di ogni
materialista che si rispetti. La Luna predispone anche alla tipica intuizione
poetica, per cui, in pochi versi ispirati baluginano verit che a fatica si
sfiorano in interi trattati. Di tali intuizioni, pi propriamente nel campo del
pensiero, si fa mallevadore Giove in Cancro, Segno in cui il pianeta trova la
sua esaltazione.
Se ci si vuole accostare allo Scorpione, allora si deve poter entrare in
un mondo di forze in movimento, di dynameis. Attraverso tale Segno si vive
non gi nelle cose ma nelle forze che ne sono alla base e la concezione del
mondo relativa pu essere chiamata dinamismo49. L'agire di questo Segno
determinato dalla risultante di una pluralit di forze, sempre in contrasto tra
loro. Esso porta scompiglio, discrasia, dissonanza nel campo della volont.
L'elemento freddo-umido portatore di un carattere di passivit dell'io non
ancora destato che stride in un ambiente dove lo spirito individuale deve
essere protagonista. Tale atteggiamento comporta, per, una ipersensibilit
verso quelle forze che operano nella fornace della volont profonda ma che
sono meno controllate dall'esprimersi verso l'esterno come sentimento e
pensiero negativo. Le potenze che si agitano all'interno e che arrivano ad
esprimersi attraverso la personalit solitamente traggono in inganno le
individualit che si sentono portatrici di forze travolgenti che scambiano per
proprie ma di cui, in effetti, sono solamente vittime. Le forze primigenie che
lo Scorpione libera e con cui esercita la sua sensazione di potenza sono
quelle sessuali, in grado di garantire una apparente conquista del mondo
circostante ma, al contempo, di occultare ed annichilire la libert interiore e
la signoria dell'io sul magma istintuale. L'aggressivit e la minaccia
ostentata dallo Scorpione al suo ambiente in realt uno stillicidio delle sue
forze vitali ed uno specchio della sua povera anima martoriata: i colpi del
suo aculeo non fanno altro che ferirlo di continuo. L'approccio sessuale,
vissuto come prevalenza sull'altro, appagamento dell'essere e della sua
impressione di potenza, in realt la manifestazione della sua passivit e del
bisogno di getti di calore su un nucleo profondo che trema costantemente
per il freddo. L'organizzazione delle membra e del ricambio l'ambiente
dove l'elemento acquoso fa i danni maggiori. Tuttavia, l'obiettivo cosmico di
quella parte di Cielo quello che appare dietro lo Scorpione, l'Aquila,
simbolo di quella regalit interiore che porta alla capacit di volare pi in
alto di tutti, non abbassando mai lo sguardo alla luce pi accecante, quella
del Sole-Cristo. La saga dello Scorpione narra della deformazione
dell'anima umana costretta in un corpo di carne, in cui le forze pi potenti si
concentrano nelle zone genitali che l'assoggettano dandole una forma astrale
minacciosa e foriera di morte. E' la vittoria su tali forze che restituisce
all'anima la sua comunione con lo spirito e la sua capacit di volare alto e
ritornare, nella sua purezza, alla capacit di vedere la sua scaturigine faccia
a faccia, senza esserne accecata. L'acqua melmosa dello Scorpione deve
48
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Rudolf Steiner. Pensiero Cosmico, Pensiero Umano. Ed. Estrella de Oriente, Trento 2004
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Sergio Molinari: LAstrologia dei Nuovi Tempi


essere bonificata con un estremo atto di volont, che non pu non partire da
un io desto. La forza per questa impresa sussiste sempre in questo Segno,
che rimanda alla priorit della lotta interiore, ove la volont si forgia e ove
dinamicamente possibile che il lottare strenuo contro un vasto male interiore
possa trasformarsi in amore verso l'esterno. La lotta dello Scorpione,
costretto a vivere in luoghi umidi, sudici e melmosi, il suo sacrificio, pu
donare occhi di Aquila, attraverso i quali l'uomo superiore vede nella realt
intima delle cose. Lo Scorpione Segno estremo che induce una forte
polarizzazione dell'essere e rivela la necessit dell'iniziazione: chi nasce su
questa Terra sotto il suo dominio non ha l'opportunit di essere normale: o
intraprende la via del Calvario sulle orme del Cristo, che la vera
iniziazione, o il Calvario lo vivr per esserne dannato.
Il Toro porta gli attributi dell'elemento Terra nella Testa in cui
promuove processi di calcinazione e precipitazione salina. Aggiunge
passivit in un ambiente gi strutturalmente conformato alla automatica
elaborazione dei dati portati dai sensi dall'esterno all'interno. Una
personalit fortemente influenzata dal Toro d valore soltanto alle idee che
acquisisce automaticamente e non a quelle ispirative o intuitive che
potrebbe attingere in s stesso; tale attitudine porta al razionalismo50, che
rielaborazione delle idee alla cui base ci sono le cose esteriori, reali solo per
i sensi. In verit, al di l delle tradizioni astrologiche millenarie, il Toro la
casa del nostro pianeta, la Terra, che la vera Signora occulta del Segno.
Sotto l'influsso di questo Segno fu inculcato nell'uomo che andava
solidificandosi, il germe dell'organizzazione dell'io, che inaugur la chiusura
della coscienza umana al cosmo ed il suo esilio nell'incarnazione,
dall'ambiente spirituale dove aveva sempre vissuto in precedenza. Questa
prematura infusione di un germe spirituale individuale, agli albori della sua
coscienza, in un corpo di carne si realizz nella sua sottomissione ad
un'anima potente ma gi corrotta dall'influsso di entit luciferiche
ritardatarie. Anzi, fu proprio quella corruzione a richiamare anzitempo per
precise leggi cosmiche il germe dalla sua sede empirea in un ambito
corporeo. Allora l'approccio dell'uomo col reale esteriore, di cui solo per
quel germe, barlume di luce, iniziava a rendersi conto, fu mediato
unicamente da brama e passioni. L'immenso potere organizzativo di quel
quid spirituale, presente unicamente in quella creatura fra tutte quelle del
suo ambiente, e che nel frattempo germinava, port ad organizzare, affinare,
sublimare quella brama e quelle passioni sotto la guida di Entit superumane
per costruire lentamente la meravigliosa civilt umana. Questo lento
processo fu possibile fino a che l'io, attraverso la nascita dell'anima
cosciente dell'Era attuale, iniziata nel 1413, non cominci a prendere
coscienza, appunto, tramite l'introiezione in s, della sua peculiare natura
spirituale ed immortale, in altre parole l'auto-coscienza, e attraverso di essa,
della natura opposta del suo transitorio corpo minerale, che appartenendo
alla Terra soggetto alle forze della Terra: la decomposizione e la
putrefazione. Gli iniziati hanno presente che tali processi coinvolgono anche
il corpo astrale umano se lo spirito si ritira interamente da esso e l'anima
50

ibidem

Sergio Molinari: LAstrologia dei Nuovi Tempi


viene lasciata innaturalmente alle sole forze disgreganti della Terra. Il
rosicruciano medioevale pensava che la nostra vita sarebbe una continua
decomposizione, un processo di putrefazione se ci abbandonassimo solo alle
brame e alle passioni: chiamava salificazione microcosmica il processo di
superamento mediante la spiritualit delle forze conducenti alla
putrefazione51. L'Opera alchemica iniziava col Toro con i suoi processi di
calcinazione e salificazione, che l'affinamento dei pensieri, la loro
evoluzione nella purezza dell'elevazione allo Spirito. Lo stesso processo
promosso dal Toro per i pensieri costruiti sul sensibile porta bens alla loro
mummificazione, che, se anche opposta alla putrefazione, sempre
conservazione dei loro cadaveri: il razionalismo non altro che la
conservazione e ordinazione di pensieri morti.
"Nessuna cosa pu essere convertita a un'altra natura, se non stata
prima trasformata in cenere, calce o terra"52. Questo il compito alchemico
del Capricorno, le cui possenti forze spingono alla Terra ma solo al fine
della trasformazione, con l'obiettivo della vera spiritualizzazione. Non vi
identit pi stretta tra Segno e suo Signore come tra Capricorno e Saturno.
Per gli alchimisti l'anello pi esterno di Saturno rappresenta la sudicia veste
dell'anima, ossia il piombo, il metallo pi rozzo. Il corpo l'ultimo limite
del cammino che necessario superare con la morte fisica e la putrefazione
della materia, premessa indispensabile a ogni trasmutazione essenziale53. Il
Capricorno, Segno di Terra e quindi di morte, si pone ancora l dove pi
forte la vita, nel distretto dell'organico e della volont, ed quindi il
distacco supremo dalla materia, dalla madre, per immergersi totalmente
nella realt spirituale che non ammette alcuna ingerenza dell'elemento
umido, foriero di vita organica. Ed a causa di questa essenza totalmente
secca e fredda che il Capricorno promuove una visione del mondo
spiritualista, in cui si aprono i mondi dello Spirito nella sua realt ultima,
fatta di Entit individuali e Gerarchie celesti54. Saturno-gnosi offrir i
maggiori servizi per la salute delle anime quando la disposizione gnostica
dell'anima si volger allo spiritualismo, ove la gnosi si trova veramente a
casa propria; tuttavia, l'atteggiamento gnostico pu albergare in altre visioni
del mondo anche se si trova fuori casa55. Capricorno-Saturno negazione
della vita e negazione della volont ad uscire dal proprio essere e farsi atto
visibile. Il secco e freddo si rivela in un raccogliersi in s e per s, chiuso
nella necessit del proprio esistere, quando l'essere ancora vestito di carne
e sangue, vesti dategli con amore dalla Luna, sua vera Madre. E' la Terra ad
essere diventata maya, inganno, che si rivela nel suo vero essere quando non
gi costruisce il corpo umano ma decompone, distrugge il cadavere. E' la
morte ad essere l'unica verit della maya e la Terra ad essere l'unica
portatrice della morte nell'universo; in nessuno dei luoghi che percorre
l'uomo nella vita fisica o in quella spirituale troviamo la morte, solo sulla

51

Rudolf Steiner. Il Cristianesimo rosicruciano. Ed. Antroposofica, Milano 1988. p. 22


Anonimo, Nodo Sophico Enodato, 1639.
53
Roob A. Alchimia & Mistica. Taschen 1997.
54
Rudolf Steiner. Pensiero Cosmico, Pensiero Umano. Ed. Estrella de Oriente, Trento 2004
55
ibidem
52

Sergio Molinari: LAstrologia dei Nuovi Tempi


Terra56. L'ancora imponente vita organica che vediamo sul nostro pianeta
non appartiene alla sua essenza ma a quella della Luna trasmessa sulla Terra
dall'alto o lasciata in eredit dai tempi in cui noi eravamo ancora nel grembo
della Madre. Da quando la Madre ci lasci abbiamo iniziato a morire e la
vita terrena, che pensiamo essere la cosa pi nostra ed intangibile, solo la
sua eredit, lasciataci come atto estremo d'amore da una Madre che non pot
ammettere la morte dei suoi figli. E' l'amore che fa sgorgare la devozione,
quella devozione, quel legame intimo che si trovava nei Misteri per la
Madre, nei Misteri di Iside, Cibele, Artemide: solo in quelle sedi si intuiva
cosa poteva essere la Madre nei pensieri di Dio. Se il Cancro la Madre, il
Capricorno la sua negazione, l'emancipazione da Essa, la Sua stessa
restituzione allo Spirito, che il futuro. Il Capricorno il lacerarsi e vivere
chiusi nel dolore della ferita, che sempre mortale e che libera sempre
proprio perch mortale. Non si pu vivere nella carne e sangue senza
riconoscere e giovarsi n della carne n del sangue ed nell'abisso
dell'impotenza, sul freddo del marmo su cui riposa il cadavere, che nasce lo
Spirito, caldo come il Sole, che non vita ma l'unico che pu donarla.
Saturno-Capricorno ci indica la necessit di morire nel Cristo (in Christo
morimur) per poter vivere in Lui, perch la morte nel cuore quella che
conduce ad ogni male in quanto sensazione della putrefazione, del nulla
della condizione umana, quando siamo ancora in vita, qualora l'infinita
Misericordia del Cristo non ci sostenga: la morte, in effetti, una reale
condizione dell'anima privata del suo Sposo.
"Dedicati allo studio, alla meditazione, al sudore, al lavoro, alla
cottura e non lasciarti spazientire da questa, perch dal cuore del Figlio del
macrocosmo sgorgher un flusso che guarir tutti i malanni delle cose
materiali"57: l'estratto della funzione alchemica della Vergine. Il frutto
della Vergine la spiga, grano maturo, secco, privato di tutti i succhi vitali,
pronto per nutrire. L'operazione che tale Segno promuove il
disseccamento, la distillazione dei liquidi pi corrosivi da un corpo solido
che il primo processo di purificazione. Quell'estratto dovr essere ripreso
nell'acqua mercuriale e di nuovo purificato: solo allora dalla conoscenza
sorger la saggezza di Dio, la Sophia Santa. La conoscenza, per essere
vivente, deve far s che si secchino le passioni e quindi portare la Terra
nell'astrale, che quello che ancora fa la Vergine, occultamente. La Vergine
la madre degli alchimisti, di quelli che per comprendere la Natura devono
tornare a Lei, spogliandosi, purificandosi e aprendo la loro vista all'eterico,
che amore di Madre. "Non appena le nubi furono svanite, vidi scorgere
dalla terra una bellissima vergine bianca, che comprimeva il proprio seno,
facendo del proprio latte virginale un burro salutare con cui ridar la vita ai
morti"58. Il nome del latte virginale mercurio, perch mercurio
l'amore che dissolve, penetra e permea tutte le membra dei metalli, come la
madre con il latte pervade e nutre i propri figli. Le chiavi della conoscenza
sono in mano alla Vergine, che deve dissolvere le passioni con cui essa si
56

Rudolf Steiner. Considerazioni esoteriche sui nessi karmici V . Ed. Antroposofica,


Milano 1990. p. 69.
57
Khunrath H. Vom hylealischen Chaos. Francoforte, 1708.
58
Monte-Snyders de J. Metamorphosis planetarum, Vienna, 1774.

Sergio Molinari: LAstrologia dei Nuovi Tempi


corrompe, col suo amore di vergine-madre. La sua saggezza altro non che
il riconoscimento del Cristo, quale essere cosmico solare. Solo allora Ella
diventa la coppa che raccoglie il seme dello Spirito Santo e che fa nascere
nel suo grembo il Cristo vivente e lo porta dentro di s per sempre. Ella la
ricezione dello Spirito59, la dedizione, la venerazione per il Figlio suo, che
sono i soli mezzi per conoscere la realt nella sua completezza. Senza lo
Spirito, suo compagno, il processo di dissoluzione della Vergine si ferma ad
un disseccamento sterile, ad un languire animico, che esalta la potenza
cerebrale e la sua capacit analitica, che attivit di pensiero in assoluta
assenza di sentimento. Il processo conoscitivo si ferma alla superficialit del
fenomeno, alla sua analisi, al suo svisceramento e la concezione del mondo
conseguente promossa dal Segno diventa il fenomenismo60. Allora la
Vergine diventa la casa oscura di Mercurio, in cui quella potenza spirituale
fa perdere l'ardore del conoscere che diventa rincorsa della mente alla
mente, precisa, attenta, potente ma sterile in quanto non fecondata dalla Vita
della Luce, che avvolge l'animico presente e giunge fino agli spiriti, per la
sensibilit dei quali la Luce della mente ci viene elargita dagli di. La
conoscenza delle cose improduttiva perch, racchiusa nell'ego, non si
effonde nel cosmo. La conoscenza dello spirito incontra la sua pietra di
fondamento proprio nell'atto della Vergine-madre, che non gi riconosce
suo Figlio quale sua creatura, ma Ella quale creatura del Figlio, che la
massima espansivit, il massimo amore, che un atto animico pu conoscere.
La possibilit di effonderci negli altri sta nella fiducia estrema, nel donarsi
totale, che il vero amore, che il vivere negli altri come Luce, che la vita
del Cristo; non nel suo arzigogolare cerebrale che lascia intatto il dolore del
distacco, ma nel suo afflato vitale che in ultimo scioglie il male di vivere.
Ma questo afflato non pu non passare per un amore di Madre purificato al
suo massimo grado, ed questo, al limite, il senso della Donna nel cosmo61.
Il disseccarsi delle passioni, che l'estinguersi dell'ego, fa di noi la Spiga, il
cui fine ultimo quello di farsi mangiare per dare vita: ed l'Eucarestia. La
Terra della Vergine quella che nutre ma con delicato cibo spirituale.
A questo punto opportuno ricordare che le concezioni del mondo che
sono state messe in relazione con i Segni non corrispondono al tema di
nascita dell'oroscopo esteriore, in quanto le costellazioni ed i pianeti il cui
rapporto d la disposizione animica di una certa concezione del mondo si
muovono nell'ambito dello zodiaco spirituale62. Rudolf Steiner, descrivendo
59

"La sapienza la sostanzialit dello spirito. Lo spirito la indossa come ornamento, e


diviene rivelato mediante di essa. In sua assenza, la forma dello spirito non sarebbe
conoscibile; la corporeit dello spirito." (Jacob Bhme, Triplice Vita, V 50)
60
Rudolf Steiner. Pensiero Cosmico, Pensiero Umano. Ed. Estrella de Oriente, Trento 2004
61
la possibilit di tale amore che ha fatto s che la donna non fosse impressa nel mondo
fisico nella stessa misura del maschio; questa sua missione ontologica l'ha sottratta dalla
durezza del fisico fin nel suo corpo sensibile. L'angelicit del suo corpo posta quale
simbolo dell'amore angelico attraverso cui tutti gli uomini sono chiamati a passare.
62
Rudolf Steiner. Pensiero Cosmico, Pensiero Umano. Ed. Estrella de Oriente, Trento
2004. p. 59. Difficile avere una visione dello Zodiaco spirituale, in quanto appunto il
cosmo visto dalla dimensione spirituale in cui linterno diventa esterno e lesterno
interno. Ci sono arrivato attraverso unimagine dopo sette anni di inutili sforzi e che

Sergio Molinari: LAstrologia dei Nuovi Tempi


il percorso animico di Nietzsche, in base alle opere giovanili, afferma che
egli part con la posizione del misticismo nel segno dell'idealismo: cio
Venere in Ariete. Poi, nel corso mediano della sua vita, egli sarebbe passato
agli stadi successivi di empirismo nel razionalismo, cio Sole in Toro. Nella
fase finale della vita di Nietzsche, quella che devast poi la sua mente, si
cre una costellazione negativa (il sestile, che negativo nello zodiaco
spirituale) in quanto il volontarismo di Marte non pot soggiornare nel
matematismo dei Gemelli, a causa della forte avversione della personalit
dell'artista verso quella concezione, e quindi si dispose in opposizione nello
Scorpione, cio nel dinamismo. Da qui gli scritti fondati sulla volont di
potenza ispirati dal volontarismo nel dinamismo, Marte in Scorpione, che in
genere dannoso per la genitura, e da ci deriv la sorte tragica di
Nietzsche. In effetti, Rudolf Steiner ribadisce che l'ordinario tema
astrologico non entra qui in considerazione63. Approfondendo, per, il
rapporto dello zodiaco spirituale con quello astrale si scopre che da questo si
possono avere conoscenze di quello. Se tracciamo l'arco celeste del sole
scopriamo che quando il Sole fisico si abbassa la sua controimmagine
spirituale si innalza64. Quando il Sole tramonta, allora si rendono disponibili
le forze spirituali presenti nel Sole, quasi che sullo sfondo della volta celeste
buia sorgesse l'immagine del Sole tramontato spiritualizzato. Quando nel
Vangelo di Marco si dice che il Sole tramontato, non significa soltanto che
il sole non splende pi ma che tutti gli esseri spirituali della gerarchia solare
si sono spostati in un mondo di pi intensa spiritualit, poich la loro azione
deve passare attraverso la sostanza fisica della Terra. Il Cristo Ges che era
la summa delle gerarchie solari port tale forza col suo corpo in giro per la
Palestina; ma se egli voleva sviluppare le sue forze in tutta la loro intensit
doveva cercarne l'impulso quando il Sole non era presente sul piano fisico65.
cercher di mettere in parole. Nella vita fisica luomo vede da un punto sulla Terra il
cosmo che lo sovrasta: bisogna quindi immaginare un cono ottico che parte da un piano
giacente sullo Zodiaco e da un punto sopra la Terra che si ingrandisce allinfinito. In
questa dimensione i Segni scorrono sulla volta celeste in modo che, partendo da est, ad
es., lAriete richiami alla luce il Toro, il Toro i Gemelli e cos via, in senso orario che
lesatta proiezione sulla volta del moto antiorario di rotazione della Terra. Tutti gli altri
astri, Sole compreso, procedono come la Terra nel senso antiorario della rivoluzione
sulleclittica, di modo che, stando, ad es., in Ariete, procedono verso il Toro, Gemelli,
etc. Dal punto di vista spirituale, cio quello tra morte e nuova nascita, lanima forma la
base del cono, cio il cosmo, che diventa il nostro mondo interiore, che guarda al suo
vertice, che la Terra, avvolta dalle nostre emozioni e pensieri della vita terrena trascorsa
(rappresentazioni vissute e non pensieri cerebrali o intellettuali). In questa dimensione lo
Zodiaco in noi, tuttavia se si potesse guardarlo apparirebbe come se il punto di
osservazione fosse posto al di sotto del piano dello Zodiaco astrale e guardasse verso la
Terra. Si potr intuire che nella visione che se ne ricava i Segni a scorrere in senso orario
sarebbero adesso nella sequenza Ariete, Toro, Gemelli, etc. con i pianeti che procedono
in accordo, cio in senso orario. Nella coscienza che li vede in questa dimensione essi
apparirebbero nella loro pienezza spirituale, di cui lapparizione fisica non che la
proiezione fisico-sensibile del contrapposto piano spirituale. Per cui, ad es., un Saturno in
Capricorno sul piano astrale vuol dire Saturno in Cancro sul piano spirituale
63
ibidem, p. 60.
64
Rudolf Steiner. Digressioni sul Vangelo di Marco. Ed. Antroposofica, Milano 2001. p.
216
65
ibidem, p. 218.

Sergio Molinari: LAstrologia dei Nuovi Tempi


Da cui deriva che se presenti sopra la Terra i pianeti, compreso il Sole,
possono agire solo sul piano astrale ed eterico; quando sono coperti dalla
Terra le entit relative si spostano in un intenso mondo spirituale alle cui
forze non ci si pu collegare se non liberamente, tramite un contatto tutto
spirituale, mediato dall'io. Le nascite nelle notti profonde che disegnano in
cielo questa direzione, se karmicamente sono pervenute alla necessit di
trovare le forze solari tramite una altrettanto profonda scienza dello spirito,
o fanno s che il loro Sole risplenda dal di dentro mediante una ricerca
interiore costante o saranno condannate ad un vuoto immenso ed
inspiegabile. I pianeti diurni Giove e Saturno, se sovrastano la genitura nel
cielo notturno sono profondamente inibiti ad esercitare alcuna forza di
rilievo, a meno che non siano in opposizione al Sole (retrogradi) e agli altri
pianeti: in questo caso, la controimmagine spirituale di questi li vivifica e gli
dona una carica spirituale che agisce nel profondo; sempre a patto che la
genitura volga il suo io a quelle forze che agiscono dagli abissi, i doni
spirituali di Giove e Saturno notturni interverranno contestualmente,
concedendosi come grazia66.
Se si vuole avere un'idea dei rapporti tra zodiaco astrale, quello noto, e
zodiaco spirituale, bisogna ribaltare le immagini che si hanno dello zodiaco
descritto su di un tema natale, non solo le immagini, ma anche le leggi a cui
sono sottoposti i moti degli astri. E' lo stesso Rudolf Steiner a dire che
"mentre il Sole fisico avanza dalla costellazione della Vergine a quella della
Bilancia, il Sole spirituale avanza dall'Acquario ai Pesci"67. Questo vuol
dire ribaltare sia lo zodiaco sull'asse perpendicolare al meridiano
corrispondente al movimento iniziale sul piano fisico sia il movimento
stesso da A a B (il senso antiorario rispetto alla nostra visione con cui si
muovono i pianeti fisici) in B ad A (in senso orario con cui si muovono le
loro controparti spirituali). Se applichiamo queste leggi all'oroscopo di
Nietzsche, fatto seguendo l'Astrologia dei Tempi Nuovi, troviamo a tema
fermo Venere in Bilancia e cio la sua controparte spirituale in Ariete
(misticismo in idealismo). Appena si mette in movimento il tema, il Sole
spirituale che si trova in Ariete si muove nel Toro (empirismo nel
razionalismo). Marte effettivamente si trova in Toro e non potendo passare
nei Gemelli si sposta all'opposizione entrando in Scorpione (volontarismo
nel dinamismo). Abbiamo cos evidenziato che mettendo in moto il pensiero
e disincrostandolo dalla rigida cerebralit, quello che Steiner propone per la
crescita animica di un'anima grande come quella di Nietzsche si pu
evincere dal suo tema natale. Ma bisogna ribaltare il fisico nello spirituale
per riuscirvi e, giustamente, il tema natale elaborato con la logica cerebrale
non porterebbe ad alcun risultato. Questo per dire che il tema natale una
serie di scrigni inseriti uno nell'altro che per aprire occorrono chiavi
multiple, quali scampoli di divina conoscenza, un'immensa pazienza, molto
66

il caso del tema oroscopico di Rudolf Steiner organizzato dall'autore in base all'anno,
giorno e luogo di nascita che sono ben conosciuti. Non si sa da quale fonte si sia ricavata
l'ora della nascita (11:15 pm), ma abbastanza probabile che anche in presenza di
imprecisioni, la nascita fosse notturna.
67
Rudolf Steiner. Digressioni sul Vangelo di Marco. Ed. Antroposofica, Milano 2001. p.
80.

Sergio Molinari: LAstrologia dei Nuovi Tempi


tempo, una profonda venerazione per qualsiasi cielo e la grazia di Dio,
senza la quale anche secoli di studio sono vani68. Questo anche la Sacra
Astrologia che Gnosi divina: provate ad immaginare la distanza siderale
che c' tra tale Gnosi e le diaboliche mascherate di idiozia abissale dei
giochi dell'oroscopo; bene, un'idea della distanza che c' tra Dio e i suoi
sedicenti rappresentati in Terra.
Un'ultima cosa deve guidare la ricerca ed l'autocoscienza e
l'abolizione della volutt della personalit. Se l'ego entra nella ricerca, tutto
si perde e si volge in menzogna. A questo punto, per chiarezza, devo
permettermi, mio malgrado, di descrivere un caso personale come esempio.
Avendo l'autore Saturno in Capricorno, sarebbe stato splendido inneggiare,
nell'intimo dell'orgasmo egoico, ad una gnosi nello spiritualismo, che
sarebbe il massimo auto-riconoscimento di superiorit da poter spendere
negli ambienti esoterici (dandone una unilaterale spiegazione), fatto
trapelare con discrezione, motteggiando ad un'intimit con le Gerarchie, che
l'autore non ha e non avr nella forma presente. Oppormi alle verit di
Steiner, o almeno non approfondirla abbastanza, sarebbe stato molto
vantaggioso per la mia piccola personalit, senza tema di confutazione:
l'illusione che il tema natale, quale a tutta prima si presenta, mi eleggesse
gnostico spirituale mi avrebbe isolato dalla realt. Ma l'essere e la Verit
coincidono ed il mio essere di questo tempo non ha ancora afferrato la gnosi
spirituale ed ha compiti diversi. Piuttosto la mia gnosi si esplica nel campo
del materialismo, in quanto le leggi sopra annunciate fanno s che il mio
Saturno spirituale si trovi in Cancro: ed questa la verit. Da cui i miei studi
di chimica di una vita, quella materiale, ma che la gnosi ha gradualmente
tramutato nella sua colorazione alchemica: tutti gli alchimisti perseguivano
la gnosi di quella materia saturnina iniziale69, definita come il pi grande
veleno e la migliore medicina. Steiner dice: "Gli gnostici del materialismo
hanno percezioni, sentimenti e sensazioni per tutto ci che materiale, che
cercano di conoscere le varie sostanze attraverso il contatto immediato,
come il cane che annusa gli oggetti e impara in tal modo a conoscerli
intimamente, e che riguardo alle cose materiali invero un eccellente
gnostico"70. Se la verit non si impone, o meglio, se non la si ama molto pi
di s stessi, un cane pu arrivare a credersi un iniziato. Tuttavia, un cane che
si mette tutto al servizio di Cristo benefica l'umanit molto pi di un
sedicente iniziato che si inizia da s e per s. Inoltre, la verit di sapersi
cane, in perfetta umilt, ha la capacit di sciogliere le carni corrotte, per
scoprire magicamente il saturnino antimonio, su cui, per mezzo del
mercurio nostro, iniziava, sotto l'egida di Saturno, la nigredo, la
putrefazione, la prima parte dell'Opera. Quando si opera spiritualmente, che
si ha solo col tentativo di amare il Christo partendo dalle infime soglie fino
68

A Steiner, a causa del suo Amore, i cieli si aprivano perch erano Casa sua; all'autore
invece, il reietto, a volte consentito di guardare dal buco della serratura della Casa, a
causa di un Amore negato che esige compenso prima del ritorno.
69
detta caos nostro o massa oscura, la materia vile del piombo che ha permesso
lautocoscienza, il corpo fisico umano da cui deriva ogni fisicit, che lalpha e lomega
della Grande Opera
70
Rudolf Steiner. Pensiero Cosmico, Pensiero Umano. Ed. Estrella de Oriente, Trento
2004. p. 44.

Sergio Molinari: LAstrologia dei Nuovi Tempi


alle sublimi vette, Saturno in Cancro porta alla gnosi di cosa sia la carne e la
personalit che ne la veste, e che cerchiamo in tutti i modi di abbellire per
nascondere il tanfo ammorbante che nasconde. Un cane che si riconosca tale
in perfetta autocoscienza e per amore del Christo ha gi iniziato l'Opera, per
mezzo del dolore del suo stato e putrefazione del suo ego, non pi sostenuto
dal fuoco di vita egoico, il suo sal-nitro71. Che la Grazia di Dio accompagni
chi si accinge in umilt ad iniziare l'Opera Santa e svegli quegli iniziati che
sentono di aver gi percorso tutte le tappe ma non possiedono s stessi e non
conoscono ci che far loro compagnia per quel tempo che ancora
chiamiamo eternit.

71

il salnitro celeste invece il fulmine della Volont divina che squarcia le tenebre della
volont tenebrosa umana

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