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Rudolf Steiner. La Storia alla Luce dell'Antroposofia. Ed. Antroposofica, Milano 1982. p.
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l'incoscienza dell'io, prevalentemente legato all'organizzazione del metabolismo connesso
alle membra motrici, dovuta al fatto che in questo distretto fisiologico il corpo eterico
tutto immerso nella materia organica e, nella vita di veglia, porta con s il corpo astrale.
L'anima, quindi, si fonde integralmente col corpo in maniera da consentire il movimento.
L'io si isola da questa fusione nei muscoli scheletrici, riflettendosi nella rappresentazione
conscia solo preventivamente alla piccola quota dei movimenti espressamente volontari,
immaginandoli nell'eterico della testa, ma deve cadere nel sonno all'atto del movimento,
in quanto opera esso stesso nella sua pura natura spirituale non potendosi riflettere n
nell'astrale n nelleterico. Alla fine pu percepire il movimento come memoria del
movimento. Mancando tale riflessione, tutti i movimenti involontari dell'apparato
muscolo-scheletrico passano inconsci. La volontariet del movimento legata al
coinvolgimento del pensiero che lunica sede dove si esprime la libert delluomo. La
postura, che in genere completamente inconsapevole, richiede il lavoro di decine di
muscoli scheletrici mossi dallio in totale autonomia dal pensiero, da quellio che come
entit spirituale ha vissuto le vite terrene precedenti e le fasi nel mondo super-sensibile,
che per la maggior parte ancora diretta emanazione delle Gerarchie e che sa a gradi
variabili come organizzare un meccanismo complesso quale il corpo fisico umano. Un io
normalmente inconoscibile in quanto noi dormiamo nellio ma che affiora a sprazzi nella
coscienza desta come spettatore del fluire delle rappresentazioni del mondo esterno nella
testa eterica. Nella vita della volont cosciente, proprio perch ci sradichiamo dalla vita
macrocosmica, possiamo sperimentare l'io che agisce. Nella organizzazione mediana, che
comprende anche l'attivit cardiaca e circolatoria, il sistema ghiandolare e la muscolatura
liscia, l'astrale pi lassamente legato all'organico e l'io pu rispecchiarvisi, vivendo
come in uno stato sognante che poi la vita di sentimento. In genere, si pensa di sentire
col cuore, ma si sente in realt anche coi polmoni e con la pancia. In questo distretto, lio
non opera direttamente ma attraverso il corpo astrale con cui siamo strettamente aderenti
alla vita macrocosmica ed ai suoi ritmi, alle influenze planetarie nel loro rapporto con lo
zodiaco. E' qui che la potenza delle Intelligenze cosmiche trova il suo presidio a difesa
ibidem, p. 100
ibidem, p. 113
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ibidem, p. 89. In queste conferenze di Steiner, i due pianeti sono chiamati in accordo al
sistema copernicano, che la scienza attuale segue e che mette Mercurio come pianeta pi
vicino al Sole. La tradizione e la sapienza esoterica millenaria sa che Venere ad essere
pi vicino al Sole. In altre conferenze, proprio Steiner a chiarire senza dubbio questa
realt spirituale. Del perch talvolta anche Steiner segua la denominazione moderna di
Venere e Mercurio si tratter pi diffusamente nella sezione dedicata ai due pianeti
interni del nostro sistema solare. Qui si ristabilisce la realt spirituale delle funzioni vitali
dei due pianeti, assegnando a Mercurio la vita di movimento, come molto chiaramente
assegnatagli dallo stesso Steiner in molte conferenze (vedi ad es. Rudolf Steiner. Sedi di
Misteri nel Medioevo. La Festa di Pasqua. Ed. Antroposofica, Milano 1984. p. 136).
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mentre il moto antigravitazionale del sangue arterioso che va verso la testa causato
dallinflusso lunare. Il sangue sale alla testa solo perch c linfluenza lunare, altrimenti
fluirebbe sempre verso il basso; leccesso di tale influenza spinge con troppa forza il
sangue alla testa provocando emorragie (Rudolf Steiner. Ritmi nel Cosmo e nellEssere
Umano. Ed. Antroposofica, Milano 1993. p. 108)
per questo che quanto pi l'io afferrer il corpo fisico-eterico dell'uomo di mezzo tanto
pi il cuore si trasformer in un muscolo volontario. Si intuisce che, sebbene la natura
dell'io sia luce, la sua azione amore. Ed per questo che l'Io-sono si proclam Luce del
mondo, dalla cui condensazione si forma la materia e per suo tramite ogni cosa pot
essere fatta. Ma l'Opera Sua ad essere Amore, dalla cui condensazione si forma l'Anima
del Mondo e da questa le anime umane: in esse si scorge l'azione, l'attivit del Christo e
non gi la Sua Natura statica. Come l'anima umana l'Amore del Christo, il Christo
l'Amore di Dio, generato dalla Bont del Padre, unico a poter essere detto Buono. Dio che
opera, il Christo, opera attraverso il Suo Spirito, che si manifesta nell'Opera Sua, lo
Spirito Santo. L'azione del Christo rende manifesto lo Spirito Santo. Nell'incorporazione
dell'Entit Solare in Ges al Battesimo di Giovanni, opera Dio-Padre: "Questo il Figlio
Mio, Io, oggi, e l' eternamente e continuamente l'Oggi di Dio, L'ho generato nella Mia
Opera", e a questa Opera Suprema apparve lo Spirito di Dio in veste di colomba. Il Dio
inconoscibile ed ineffabile, l'En-Soph degli gnostici, raggiungibile solo attraverso
l'Opera Sua, il Christo: "solo attraverso di Me conoscerete il Padre". In questo
sfiorabile il Mistero della Trinit.
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Rudolf Steiner. L'evoluzione secondo verit. Ed. Antroposofica, Milano 2004.
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Il calore una parvenza, dietro vi la manifestazione di un sacrificio cosmico, ed
connesso al tempo, che alla sua nascita era una somma di entit spirituali, gli Spiriti della
Personalit o Archai. Questi Principati presero vita dal sacrificio dei Troni ai Cherubini:
sono Calore spirituale ma anche il reale Tempo Antico, frutto della somma dedizione del
sacrificio di tutto ci che si (Rudolf Steiner. LEvoluzione secondo Verit. Ed.
Antroposofica, Milano 2004, p. 22)
laria nacque nello stadio planetario dellantico Sole, in cui lardore del sacrificio dei
Troni si trasmuta nella dedizione degli Spiriti della Saggezza e quellardore, quel calore
si rese sensibile come laria che si innalza dal sacrificio come fumo sacrificale (Rudolf
Steiner. LEvoluzione secondo Verit. Ed. Antroposofica, Milano 2004, p. 32)
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ibidem, p. 78.
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Roob A. Alchimia & Mistica. Ed. Taschen, Kln 1997.
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Rudolf Steiner. Pensiero Cosmico, Pensiero Umano. Ed. Estrella de Oriente, Trento
2004.
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ibidem
Rudolf Steiner. L'iniziazione. Ed. Antroposofica, Milano 1991. p. 104-105.
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Trismosin S. Splendor solis. Londra, XVI secolo. Il rosso e indistruttibile corpo
spirituale, che il fine dell'Opera, chiamato atman dalla sapienza vedica o fantma da
Steiner, era chiamato elisir dagli alchimisti, ovvero l'oro potabile dell'eterna giovinezza,
che nasce in Dicembre, sotto il Segno del Sagittario, l'ultimo dei Segni di Fuoco.
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Rudolf Steiner. Pensiero Cosmico, Pensiero Umano. Ed. Estrella de Oriente, Trento
2004.
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ibidem
Rudolf Steiner. LEvoluzione secondo Verit. Ed. Antroposofica, Milano 2004
Rudolf Steiner. Pensiero Cosmico, Pensiero Umano. Ed. Estrella de Oriente, Trento 2004
quando la Madre in noi (corpo astrale ed eterico) si purifica al punto di diventare Sophia
riconosce il Cristo e al contempo lo genera in noi, come bambino: era il santo dei santi
dei Misteri eleusini ed l'ispirazione alla base di tutte le Madonne con Bambino dei
grandi artisti del Rinascimento, a cominciare da Raffaello
Rudolf Steiner. Pensiero Cosmico, Pensiero Umano. Ed. Estrella de Oriente, Trento 2004
ibidem
ibidem
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il caso del tema oroscopico di Rudolf Steiner organizzato dall'autore in base all'anno,
giorno e luogo di nascita che sono ben conosciuti. Non si sa da quale fonte si sia ricavata
l'ora della nascita (11:15 pm), ma abbastanza probabile che anche in presenza di
imprecisioni, la nascita fosse notturna.
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Rudolf Steiner. Digressioni sul Vangelo di Marco. Ed. Antroposofica, Milano 2001. p.
80.
A Steiner, a causa del suo Amore, i cieli si aprivano perch erano Casa sua; all'autore
invece, il reietto, a volte consentito di guardare dal buco della serratura della Casa, a
causa di un Amore negato che esige compenso prima del ritorno.
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detta caos nostro o massa oscura, la materia vile del piombo che ha permesso
lautocoscienza, il corpo fisico umano da cui deriva ogni fisicit, che lalpha e lomega
della Grande Opera
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Rudolf Steiner. Pensiero Cosmico, Pensiero Umano. Ed. Estrella de Oriente, Trento
2004. p. 44.
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il salnitro celeste invece il fulmine della Volont divina che squarcia le tenebre della
volont tenebrosa umana