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Quindicinale

Anno XXXVII

10.06.2015
Numero

651
PERIODICO DI ATTUALIT DEI COMUNI DI ALANO DI PIAVE, QUERO VAS, SEGUSINO

Elezioni Regionali: i risultati nella Conca - pag. 1


Centenario della Prima Guerra Mondiale - pag. 2
Giotto Fratelli: uneccellenza di casa nostra - pag. 3
Riaperto il Museo Storico Territoriale di Campo - pagg. 4/5
In ricordo del 24 maggio 1915 - pag. 6
http://digilander.libero.it/tornado

Chiuso in redazione il 03.06.2015

Tassa pagata/Taxe Perue/Ordinario Autorizzazione Tribunale BL n. 8 del 18/11/80Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in A. P. - D.L. 353/2003 - (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art.1, comma 1, DCB BL

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IL TORNADO Sede: Via J. Kennedy - 32031 FENER (Belluno). DIRETTORE RESPONSABILE: Mauro Mazzocco. REDATTORI: Sandro Curto, Silvio Forcellini. COLLABORATORI: Alessandro Bagatella, Ivan Dal To, Gianni De Girardi, Antonio Deon, Foto Comaron, Fotocolor Resegati, Silverio Frassetto, Ermanno Geronazzo, Cristiano Mazzoni, Sergio Melchiori, Piero Piccolotto, Andrea Tolaini.
ABBONAMENTI: ITALIA Abbonamento annuale (18 numeri) 20,00 ESTERO Abbonamento annuale (18 numeri) 50,00.
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GELATERIA DUE VALLI - Fener - BAR JOLE - Fener; MAURO MAZZOCCO - Quero; ALESSANDRO BAGATELLA - Quero; BAR PIAVE Carpen - LOCANDA SOLAGNA - Vas; ANTONIO
DEON - Vas; BAR BOLLICINE - Scalon; BAZAR di A. Verri - Segusino.

Alano di Piave 547 - 48,3%


Quero Vas 570 - 45,9%
Segusino 581 - 63,9%

Coalizione 6 - Candidato Presidente


LUCA ZAIA

Alano di Piave 10 - 0,9%


Quero Vas 9 - 0,7%
Segusino 3 - 0,3%

Coalizione 5 - Candidato Presidente


LAURA DI LUCIA COLETTI

Alano di Piave 162 - 14,3%


Quero Vas 150 - 12,1%
Segusino 66 - 7,3%

Coalizione 4 - Candidato Presidente


JACOPO BERTI

Alano di Piave 271 - 23,9%


Quero Vas 307 - 24,7%
Segusino 150 - 16,5%

Coalizione 3 - Candidato Presidente


ALESSANDRA MORETTI

Alano di Piave 121 - 10,7%


Quero Vas 96 - 7,7%
Segusino 72 - 7,9%

Coalizione 2 - Candidato Presidente


FLAVIO TOSI

Alano di Piave 21 - 1,9%


Quero Vas 110 - 8,9%
Segusino 37 - 4,1%

Coalizione 1 - Candidato Presidente


ALESSIO MOROSIN

214 - 21,8%
256 - 24,1%
270 - 33,5%

Gianpaolo BOTTACIN
Renza BUZZO PIAZZETTA
Tatiana CONTE DE NARD
Gino MONDIN
Samuele PIANON

Lista n. 15
ZAIA PRESIDENTE

6 - 0,6%
7 - 0,7%
1 - 0,1%

Cristina MURATORE
Giancarlo GARNA

Lista n. 14
L'ALTRO VENETO - ORA! POSSIAMO

133 - 13,5%
111 - 10,5%
51 - 6,3%

Lista n. 13
MOVIMENTO 5 STELLE

Barbara LANDO
Luca SALVIONI

Diego PAULETTI
Alessia CERENTIN
Pietrangelo PETTEN
Marta CASARIN
Roberto COLETTI

2 - 0,2%
16 - 1,5%
5 - 0,6%

Lista n. 8
VEN[e]TO NUOVO

6 - 0,6%
13 - 1,2%
3 - 0,4%

Renato SALA
Nedda PEZZAN
Ettore BERSANI
Teodora FOSCATO
Alberto ZILIOTTO

Lista n. 2
FAMIGLIA PENSIONATI CON TOSI

20 - 2,0%
99 - 9,3%
35 - 4,3%

Massimo VIDORI
Marisa DALLA GASPERINA
Andreas QUINZ
Lisetta LANER
Axel DE PELLEGRINI

Lista n. 1
INDIPENDENZA VENETA

ELEZIONI REGIONALI DEL 31 MAGGIO 2015

9 - 0,9%
7 - 0,7%
11 - 1,4%

Gianluca DAL BORGO


Elisabetta RINALDO
Mauro DA RIN BETTINA
Monica BOSCAROL
Camillo DE PELLEGRIN

Lista n. 4
AREA POPOLARE VENETO con TOSI

181 - 18,4%
158 - 14,9%
208 - 25,8%

Cesare BON
Giuliana CANEVE
Franco GIDONI
Metella SIROLA
Gianvittore VACCARI

Lista n. 16
LEGA NORD LIGA VENETA
SALVINI

4 - 0,4%
7 - 0,7%
4 - 0,5%

Salvatore CUZARI
Barbara SAVARIS
Vittorio CIPPARRONE
Giulia DETTIN
Dario CONTIERO
25 - 2,5%
17 - 1,6%
8 - 1,0%

Andrea BONA
Alessandra BUZZO
Emanuele CERA
Alessandra DE BETTIN
Danilo MARMOLADA

Lista n. 11
VENETO CIVICO - MORETTI
PRESIDENTE

5 - 0,5%
8 - 0,8%
9 - 1,1%

Maurizio ZATTA
Maria Concep. RIBON
Davide Maria PANTE
Rosita ROMOR
Giuseppe ZUCCARELLI

Lista n. 5
IL VENETO DEL FARE - FLAVIO TOSI

Elettori
2.655
2.794
1.998

38 - 3,9%
46 - 4,3%
15 - 1,9%

Franco ROCCON
Elisa BERGAGNIN
Paolo TOM
Luciana CORTINA
Giorgio CAPRARO

8 - 0,8%
11 - 1,0%
19 - 2,4%

Luca DE CARLO
Valentina DA ROIT
Gianantonio BONA
Monica MAZZOCCOLI
Giovanni FACCHIN

Lista n. 17
Lista n. 18
INDIPENDENZA NOI VENETO CON ZAIA MELONI FRATELLI D'ITALIA

184 - 18,7%
194 - 18,3%
80 - 9,9%

Erika DAL FARRA


Pierpaolo GENOVA
Sabrina BELLUMAT
Sergio REOLON
Sandra DE MIN

Lista n. 9
Lista n. 10
PROGETTO VENETO AUTONOMO PARTITO DEMOCRATICO

61 - 6,2%
41 - 3,9%
27 - 3,3%

Matteo TOSCANI
Sabrina GRAZIANI
Diego VELLO
Daniela TEMPLARI
Leonardo COLLE

Lista n. 3
LISTA TOSI PER IL VENETO

Alano di Piave
Quero Vas
Segusino

Votanti
1.188
1.312
937

Lista n. 19
FORZA ITALIA

54 - 5,5%
34 - 3,2%
17 - 2,1%

Francesco CROCE
Flavia COLLE
Maurizio DE CASSAN
Renata DAL FARRA
Roberto MOLIN PRADEL

22 - 2,2%
31 - 2,9%
30 - 3,7%

Gildo TREVISAN
Lucia RUFFATO
Giangiacomo NICOLINI
Marta ZAMPIERI
Alessandro ZUGLIAN

Lista n. 12
ALESSANDRA MORETTI
PRESIDENTE PER IL VENETO

7 - 0,7%
4 - 0,4%
8 - 1,0%

Antonio LORENZOLA
Mara DANESE
Vincenzo FORMICA
Sheila RECH
Gianluigi FURLIN

Lista n. 6
UNIONE NORD EST

Circoscrizione di Belluno - Candidati alla carica di Presidente e liste collegate - I risultati

4 - 0,4%
2 - 0,2%
6 - 0,7%

Tiziano CIMARELLI
Chiara INVIDIA
Renzo SESSOLO
Cristina PADOAN
Dario BOECHE

Lista n. 7
RAZZA PIAVE - VENETO STATO

%
44,7
47
46,9

Gruppo Alpini Valderoa


Alano di Piave (BL)
(Sezione di Feltre)

Comune
di Alano

Pro Loco
Alano di Piave

Associazione Fanti
Sezione Alano - Quero Vas

CENTENARIO della

PRIMA GUERRA MONDIALE


Luoghi e percorsi della Grande Guerra

Alano di Piave Conca delle Medaglie dOro al Valor Militare


PROGRAMMA

Venerd 3 luglio 2015


Ore 20.00 - Casa delle Associazioni
Esibizione cori Alpini, letture lettere e poesie dal
fronte, riflessioni sulla guerra per costruire la pace.

Sabato 4 luglio 2015


Dalle ore 8.00 - Casa delle Associazioni
Visita guidata ai percorsi della grande guerra sui
monti Alanesi.
Ore 15,00 Commemorazione e S. Messa
a ricordo dei caduti al cippo di Domador.
A seguire deposizione corona al monumento
ad Ugo Bartolomei in Alano, quindi
visita al Museo Storico Territoriale di Alano.
Ore 20,30 Cena - Casa delle Associazioni

Domenica 5 luglio 2015

Per dettagli sul programma visita il sito

www.prolocoalano.it

Stampa DBS - Mc 5-15

Lorganizzazione declina ogni responsabilit per danni a persone e cose che si venissero a verificare durante lo svolgimento della manifestazione

Disegno realizzato da Nani Maria e Classe III Media di Alano

Ore 08,30 Alano-Sede Municipale:


Ricevimento autorit.
Ore 09,00 Cerimonia ufficiale commemorativa
e S. Messa nella chiesa parrocchiale, al termine
pranzo presso la Casa delle Associazioni.

ATTUALIT

Lazienda fenerese, ora trasferita a Quero, specializzata nella lavorazione della lamiera.
Dellattivit gestita da Cristian e Stefano si occupato persino Il Sole 24 Ore.

Giotto Fratelli, uneccellenza di casa nostra


di Silvio Forcellini
Sono passati pi di quarantanni da quando
Giorgio Giotto inizi a Fener lattivit in proprio
di lavorazione della lamiera. Ora la Giotto Fratelli - trasferitasi nel frattempo a Quero per motivi di spazio, in via del Fagher 2, e guidata dai
figli di Giorgio, Cristian e Stefano Giotto (nella foto) - conta pi di 30 dipendenti ed diventata in poco tempo una realt produttiva di
primissimo piano nel proprio settore grazie
allutilizzo di apparecchiature decisamente
allavanguardia, tanto da meritare persino un
lusinghiero articolo de Il Sole 24 Ore, pubblicato luned 18 maggio nellinserto Eventi NordEst.
Lazienda, fin dalla sua nascita, si sempre
occupata di tornitura in lastra e fluotornitura,
ma dal 2006 che inizia a effettuare anche il
taglio laser aggiungendo ai servizi offerti alla
propria clientela il taglio laser 2D e 3D di lastra e tubo, presso-piegatura e saldatura robotizzate. Nel 2015 viene acquistato un taglio laser a fibra ottica Savagnini con scarico robotizzato dei singoli pezzi lavorati. Con uno staff giovane di circa
30 persone, il cliente viene cos condotto dalla lamiera al prodotto finito, in piccole o grandi serie, anche attraverso assemblaggi complessi, ottimizzando tempi e costi.
Attraverso la tornitura in lastra e numerosi altri processi di trasformazione della lamiera, alla Giotto Fratelli si lavora con
passione e precisione ferro, acciai al carbonio, acciaio inox e acciai legati, allumino, rame, ottone, leghe di titanio e altri
materiali, per trasformarli in oggetti dalle dimensioni pi varie, da pochi centimetri fino a due metri di diametro, sempre
mantenendo elevati standard qualitativi.
La grande versatilit raggiunta dalle apparecchiatura in dotazione permette alla Giotto Fratelli di realizzare parti e componenti per settori tecnici industriali, oggetti di design per larredamento, lilluminazione e gli spazi pubblici. Vi si fabbricano
componenti per automotive, condizionamento, riscaldamento ed edilizia; inoltre per i settori navale, agricolo, alimentare,
sportivo. Insomma, si pu dire che la Giotto Fratelli uneccellenza di casa nostra, sempre disponibili a cimentarsi in nuovi settori grazie a uno staff giovane e motivato. Di seguito, il testo integrale dellarticolo de Il Sole 24 Ore:
Un team giovane e pieno di energia, et media 33 anni; investimenti continui in tecnologia; preparazione; tanto impegno; precisione e puntualit. Cristian Giotto sintetizza
cos gli elementi che hanno decretato il successo dellazienda che ha fondato 15 anni
fa con il fratello Stefano e diventata un punto di riferimento per la lavorazione della lamiera e la costruzione di prodotti necessari a unamplissima gamma di settori. Questa
nostra versatilit rappresenta un notevole punto di forza - sottolinea Giotto - poich
spaziamo dalle lavorazioni necessarie allarredo, allalimentare, al riscaldamento,
allilluminazione, a molteplici settori industriali fino all'occhialeria, dove i dettagli sono
fondamentali. Tanti settori per tanti clienti, poich un altro tassello importante della
filosofia aziendale quello di costruire un portafoglio articolato. Registriamo mensilmente dai 120 ai 130 clienti e nell'arco dell'anno censiamo circa 300 clienti diversi,
specifica limprenditore. Davvero importante linnesto di macchine e tecnologia in questi anni e il piano di investimenti gi previsto per i prossimi mesi. Dai torni manuali al
Cnc robotizzato fino al laser in fibra ottica il percorso di unazienda la cui esperienza
professionale inizia negli anni 60 dalle tecniche di tornitura in lastra e fluotornitura.
Oggi Giotto Fratelli trasforma la lamiera, in piccole e grandi serie, attraverso lavorazioni combinate come taglio laser 2D e 3D di lamiera e tubo, tornitura in lastra Cnc,
presso-piegatura robotizzata e calandratura. Esegue, inoltre, saldatura manuale e robotizzata, giunzioni meccaniche per lassemblaggio di parti complesse. Dai 200 metri quadri del primo laboratorio si
passati alla struttura attuale che copre 4 mila metri quadri - con possibilit di ampliamento - e una crescita del fatturato del
20% lanno. Siamo circondati da collaboratori molto motivati - sottolinea Giotto -, in grado di seguire con molta professionalit i clienti in ogni fase: dalla progettazione del pezzo al supporto tecnico, allo sviluppo dello stesso fino poi allatto produttivo finale. E anche grazie alla loro collaborazione e sentita partecipazione che l'azienda arrivata ai livelli attuali. Per
limmediato futuro, i progetti sono gi chiari: Lanno scorso entrato in azienda il laser a fibra ottica, questanno abbiamo
fissato limpegno per altre tre nuove macchine, conclude limprenditore.

CRONACA

Terminati i necessari lavori di adeguamento della struttura

Riaperto il Museo Storico Territoriale di Campo


articolo e foto di Silvio Forcellini

Il Museo Storico Territoriale di Campo una delle tante realt del nostro territorio di cui essere orgogliosi, grazie soprattutto alla dedizione e allimpegno di molti appassionati volontari che andrebbero elogiati quotidianamente. Domenica 24
maggio, data scelta non a caso, ha riaperto i battenti con una nuova cerimonia di inaugurazione arricchita dalla presenza dei bambini e dei ragazzi della Scuola Primaria e Secondaria di Alano e dalla Banda Cittadina.
A fare gli onori di casa il sindaco di Alano, Serenella Bogana, e il presidente del museo, Luca Turchetto. Bogana, oltre naturalmente agli Amici
del Museo, ha voluto ringraziare per il loro prezioso contributo anche i
carabinieri di Quero, di Pederobba e di Montebelluna e la polizia di frontiera (che ha fornito al museo molti reperti storici sequestrati). Allinterno
- come ha ricordato il sindaco - c la nostra storia, mentre Turchetto,
in un invito a non dimenticare, ha esclamato: A volte vengo qui da solo,
aggirandomi tra questi oggetti che parlano di morte e di sacrifici. E ogni
volta sento la voce di coloro che su queste montagne sono morti, che mi
d un ordine secco: Ricorda chi eravamo!. Entrate e ascoltate anche
voi questa voce. Intervenuti pure il generale Mario Loja, nativo di Colmirano e figlio di un ragazzo del 99, e Federico
Dalla Torre, presidente dellUnione Montana Feltrina che ha in parte contribuito ai lavori di adeguamento della struttura.
Lavori che hanno riguardato soprattutto la posa di una scala di sicurezza esterna, necessaria per consentire laccesso al pubblico al primo
piano. Si provveduto anche a dotare la struttura di un sistema di videosorveglianza e di alcuni arredi, a dare una ripassata al tetto, oltre alla tinteggiatura esterna. Lintervento complessivo costato circa
100mila euro. Per gli arredi e limpianto di videosorveglianza si usufruito di un contributo di 40.685 euro (Legge Regionale 43/97) ottenuto
tramite lUnione Montana Feltrina, cui si sono aggiunti 10.815 euro di
fondi comunali; per la scala di sicurezza e il tetto, invece, si usufruito
di un contributo di 34.000 euro (Piano di Sviluppo Rurale) ottenuto tramite Gal e Avepa, cui si sono aggiunti 16.000 euro di fondi comunali.
Ora, al pianterreno e al primo piano, possibile visitare uninfinit di interessantissimi reperti della Grande Guerra, disposti con estrema cura
nelle apposite vetrinette, mentre nel seminterrato sono custoditi i ricordi
dellemigrazione, in particolare del lavoro in miniera. Per chi volesse visitarlo (e assicuro che ne vale davvero la pena), ricordo che il museo aperto la domenica dalle ore 15.00 alle ore 19.00 mentre negli altri giorni solo su prenotazione (per
informazioni rivolgersi, nelle ore serali, a Luca Turchetto, chiamando il 348.2319299).

CRONACA

Tornando allinaugurazione, stato presentato, nel cortile esterno, anche un forno campale della Grande Guerra modello
Weiss, che serviva a fare il pane per le truppe. Questo forno rotabile a produzione continua stato conservato dal signor
Francesco Russello, siciliano di Viagrande (CT), e donato dal figlio Francesco al museo di Campo, dove stato trasportato a spese della stessa famiglia Russello.
Prima del tradizionale taglio del nastro, vi stata la benedizione da parte di don Francesco, che ha invitato i bambini e i
ragazzi delle scuole ad essere costruttori di pace, coinvolgendo in questo loro percorso virtuoso anche gli adulti.
Mentre la Banda Cittadina di Alano ha intervallato i vari interventi con
alcuni brani rievocativi del periodo bellico, i bambini della Scuola Primaria hanno fatto nascere, proprio a fianco della scalinata del museo, un
giardino di mille papaveri rossi, da loro realizzati per onorare la memoria dei soldati morti, per non dimenticare un evento terribile quale stato la prima guerra mondiale e per testimoniare il proprio impegno a costruire la pace proprio nel giorno in cui, esattamente 100 anni fa, lItalia
entrava in guerra. Una guerra sanguinosa, nel corso della quale tante,
tantissime vite vennero spezzate... Da qui limportanza di ricordare questa pagina nera della storia umana per testimoniare a tutta la comunit,
a distanza di 100 anni esatti, di averne compreso la tragicit assieme
alle sue terribili conseguenze, e lo si fatto depositando, proprio in concomitanza con la data dellentrata in guerra, un segno di pace, un fiore,
un fiore di campo: il papavero rosso. E stato un grande gesto collettivo,
partecipato e sentito, ripetuto in tantissimi comuni del Veneto (ben ottantasei, allinterno del progetto Citt Invisibili), per
sottolineare limportanza di ricordare per non ritornare a commettere certi errori. E il giardino dei mille papaveri rossi,
allestito in un luogo simbolico come il Museo Storico Territoriale di Campo (e il giorno successivo anche nella piazza di
Alano e di Quero) vuol essere, per lappunto, un invito a riflettere sullinutilit della guerra, trovandosi al cospetto di questa
grande macchia rossa che rappresenta il sangue versato.
E per rafforzare il concetto, i ragazzi della Scuola Secondaria hanno poi intonato La guerra di Piero, la canzone di Fabrizio De Andr (il cui testo pubblichiamo di seguito) dal chiaro e universale messaggio di denuncia dellazione pi tragica e
assurda che luomo possa commettere.
In precedenza, a Fener, una delegazione con i rappresentanti delle varie associazioni combattentistiche e darma e delle
istituzioni locali aveva lanciato nelle acque del Piave un mazzo di fiori. Anche in questo caso, uniniziativa condivisa anche
in altre parti della nostra regione per volont dellAssociazione Nazionale Famiglie Caduti e Dispersi in Guerra. Un omaggio al fiume sacro alla Patria e a tutti i caduti di guerra, ma anche una riflessione sullinutilit dei conflitti.

La guerra di Piero
Dormi sepolto in un campo di grano, / non la rosa, non il tulipano / che ti fan veglia dall'ombra dei fossi / ma sono mille
papaveri rossi. # Lungo le sponde del mio torrente / voglio che scendano i lucci argentati, / non pi i cadaveri dei soldati /
portati in braccio dalla corrente. # Cos dicevi ed era inverno / e come gli altri verso linferno / te ne vai triste come chi deve, / il vento ti sputa in faccia la neve. # Fermati Piero, fermati adesso, / lascia che il vento ti passi un po' addosso, / dei
morti in battaglia ti porti la voce, / chi diede la vita ebbe in cambio una croce. # Ma tu non lo udisti e il tempo passava /
con le stagioni a passo di giava / ed arrivasti a varcar la frontiera / in un bel giorno di primavera. # E mentre marciavi con
l'anima in spalle / vedesti un uomo in fondo alla valle / che aveva il tuo stesso identico umore / ma la divisa di un altro colore. # Sparagli Piero, sparagli ora, / e dopo un colpo sparagli ancora / fino a che tu non lo vedrai esangue / cadere in terra a coprire il suo sangue. # E se gli sparo in fronte o nel cuore / soltanto il tempo avr per morire / ma il tempo a me rester per vedere, / vedere gli occhi di un uomo che muore. # E mentre gli usi questa premura / quello si volta, ti vede e ha
paura / ed imbraccia l'artiglieria, / non ti ricambia la cortesia. # Cadesti in terra senza un lamento / e ti accorgesti in un solo momento / che il tempo non ti sarebbe bastato / a chiedere perdono per ogni peccato. # Cadesti in terra senza un lamento / e ti accorgesti in un solo momento / che la tua vita finiva quel giorno / e non ci sarebbe stato un ritorno. # Ninetta
mia, crepare di maggio / ci vuole tanto, troppo coraggio. / Ninetta bella, dritto all'inferno / avrei preferito andarci in inverno. # E mentre il grano ti stava a sentire / dentro alle mani stringevi un fucile, / dentro alla bocca stringevi parole / troppo
gelate per sciogliersi al sole. # Dormi sepolto in un campo di grano, / non la rosa, non il tulipano / che ti fan veglia
dall'ombra dei fossi / ma sono mille papaveri rossi.
Fabrizio De Andr

CRONACA

In ricordo del 24 maggio 1915


a cura del Gruppo Alpini Monte Cornella di Quero

Semplice ma significativa cerimonia degli alunni della scuola primaria di Quero. In piazza Municipio davanti alle lapidi
che ricordano i caduti del primo conflitto mondiale. Con la presenza degli Assessori comunali Bavaresco e Della Rosa

e degli alpini dei gruppi di Quero e Carpen stata issata la bandiera italiana al canto dellinno nazionale. Gli alunni
hanno deposto, poi, ai piedi delle lapidi dei papaveri rossi legati
a un sasso a simboleggiare il sangue versato dai soldati e anche dei civili per il suolo italiano durante quella guerra cantando
la canzone la guerra di Piero

E seguito il canto della canzone del Piave. Un breve intervento di ringraziamento dellAssessore Bavaresco e la consegna
agli alpini di un mazzo di papaveri per i monumenti di Quero
hanno concluso la cerimonia.

ASTERISCO

Com nata la Leggenda del Piave

Lautore e la storia della pi famosa canzone italiana della Prima guerra La Leggenda del Piave
mondiale, che nei primi versi ricorda il 24 maggio 1915
E.A. Mario
Una delle canzoni patriottiche pi note in Italia e una delle pochissime che Il Piave mormorava,
ancora si ricordano praticamente tutti la Leggenda del Piave, quella che calmo e placido, al passaggio
comincia con le parole: Il Piave mormorava calmo e placido al passaggio / dei primi fanti, il ventiquattro maggio;
dei primi fanti il 24 maggio. Fu scritta negli ultimi giorni di guerra e divenne l'esercito marciava
famosa soprattutto negli anni successivi al conflitto. Nonostante il successo per raggiunger la frontiera
durato decine di anni, lautore della Leggenda del Piave, Giovanni Ermete per far contro il nemico una barriera...
Gaeta, un compositore e poeta dialettale napoletano, non ci guadagn quasi Muti passaron quella notte i fanti: tacere
nulla. Il manoscritto originale della Leggenda del Piave, conservato nel Mu- bisognava, e andare avanti!
seo storico della comunicazione di Roma Gaeta nacque a Napoli nel 1884. Il
padre, un barbiere, non poteva permettersi di far studiare il figlio e cos Gaeta S'udiva intanto dalle amate sponde,
cominci a lavorare come garzone nella bottega di famiglia. Gaeta era ap- sommesso e lieve il tripudiar dell'onde.
Era un presagio dolce e lusinghiero,
passionato di musica e di poesia e studi i rudimenti della teoria musicale da
il Piave mormor:
autodidatta cominciando a suonare il mandolino. Ancora diciottenne, inizi a Non passa lo straniero!
collaborare con Il Lavoro, giornale di Genova allora diretto da Alessandro
Saccheri: scriveva articoli culturali in terza pagina che firmava Hermes, dal Ma in una notte trista
suo secondo nome, e versi in dialetto napoletano. Nel 1902 vinse un concor- si parl di un fosco evento,
so per impiegato postelegrafico e cominci a lavorare a Bergamo, in Lom- e il Piave udiva l'ira e lo sgomento...
bardia. In citt conobbe Marie Clinazovitz, una giornalista di origine polacca Ahi, quanta gente ha vista venir gi, lache dirigeva la rivista letteraria Il ventesimo, dove cominci a scrivere arti- sciare il tetto,
poi che il nemico irruppe a Caporetto!
coli con lo pseudonimo di Mario Clarvy. Negli anni scrisse anche poesie, articoli e saggi critici, firmandosi con lo pseudonimo Profughi ovunque! Dai lontani monti Veche lo avrebbe accompagnato per tutta la vita: E. A. nivan a gremir tutti i suoi ponti!
Mario. Nel 1903 Gaeta ottenne il trasferimento a Na- S'udiva allor, dalle violate sponde,
poli e dodici anni dopo, allinizio della guerra, otten- sommesso e triste il mormorio de l'onde:
ne di prestare servizio nella posta militare e fu incari- come un singhiozzo, in quell'autunno
cato di trasportare la corrispondenza per il fronte. Nel nero, il Piave mormor:
novembre 1917, dopo lo sfondamento austriaco a Ritorna lo straniero!
Caporetto, la linea del fronte si era attestata sul fiu- E ritorn il nemico;
me Piave. Nel giugno 1918 lAustria prov a sferrare per l'orgoglio e per la fame
il colpo definitivo: loffensiva inizi il 15 giugno, ma volea sfogare tutte le sue brame...
lesercito italiano riusc a fermarla e il 22 giugno la Vedeva il piano aprico,
battaglia del Solstizio (come la chiam Gabriele di lass: voleva ancora
DAnnunzio) era terminata con la vittoria italiana. In sfamarsi e tripudiare come allora...
quei giorni Gaeta era al lavoro in un ufficio postale, e No!, disse il Piave.
gli vennero dal cuore, come raccont lui stesso, tre No!, dissero i fanti,
strofe che scrisse di getto sui moduli di servizio interno: Il Piave mormorava Mai pi il nemico faccia un passo avancalmo e placido al passaggio / dei primi fanti il 24 maggio. La prima strofa si ti!
riferiva allinizio della guerra, il 24 maggio 1915. La seconda alla disfatta di Si vide il Piave rigonfiar le sponde,
Caporetto: Ma in una notte triste si parl di tradimento / e il Piave udiva e come i fanti combatteron l'onde...
lira e lo sgomento. Allora si riteneva che il successo austriaco fosse Rosso di sangue del nemico altero,
stato dovuto al tradimento di un reparto italiano; nel dopoguerra si sco- il Piave comand:
pr che quel reparto, in effetti, aveva resistito ma era stato distrutto, e la Indietro v, straniero!
parola tradimento venne sostituita da fosco evento. La terza strofa, Indietreggi il nemico
infine, si riferiva alla battaglia del Solstizio e alla vittoria italiana. Una canzo- fino a Trieste, fino a Trento...
ne che vale pi di un generale Raffaele Gattordo, napoletano nato nel E la vittoria sciolse le ali al vento! Fu sa1890, era un cantante amico di Gaeta: si esibiva con il nome darte di Enrico cro il patto antico:
Demma e mentre si trovava al fronte in un reparto di bersaglieri cominci su- tra le schiere, furon visti
bito a cantare La leggenda del Piave del suo amico. I versi patriottici e ri- Risorgere Oberdan, Sauro, Battisti...
cercati, la soddisfazione per la grande battaglia vinta, la musica orecchiabile
Infranse, alfin, l'italico valore
a tono di marcia fecero s che in brevissimo tempo la canzone divenisse mol- le forche e l'armi dell'Impiccatore!
to popolare fra le truppe. Il comandante supremo dellesercito, il generale
Armando Diaz, mand a Mario un telegramma di congratulazioni: La vostra Sicure l'Alpi... Libere le sponde...
Leggenda del Piave al fronte pi di un generale. Il 9 novembre 1918, cin- E tacque il Piave: si placaron l'onde...
que giorni dopo la fine della guerra, Gaeta aggiunse la quarta e ultima strofa: Sul patrio suolo, vinti i torvi Imperi,
Indietreggi il nemico sino a Trieste, sino a Trento / e la vittoria sciolse le ali la Pace non trov
al vento. Anche dopo la guerra, la Leggenda del Piave rimase popolaris- n oppressi, n stranieri!
sima e venne eseguita il 4 novembre 1921 allinaugurazione del monumento al milite ignoto, al Vittoriano di Roma.
Quellanno Gaeta si spos con Adelina Gaglianone, che gli era stata presentata da Eduardo Scarpetta, il commediografo padre di Eduardo, Peppino e Titina De Filippo. Due anni dopo, per, venne licenziato dalle poste a causa della
sua attivit parallela di musicista. Gaeta si ritrov in difficolt economiche visto che la SIAE non gli riconosceva i diritti
dautore del Piave, perch consider il testo come inno nazionale (anche se non ebbe mai ufficialmente questa qualifica) e quindi propriet statale. Nel 1933, in una situazione sempre pi grave, Gaeta chiese di essere riassunto alle
poste e continu a lavorare al ministero sino alla morte, il 24 giugno 1961. Enrico Demma, il primo interprete della canzone, mor nel 1975. Il manoscritto Le quattro strofe del Piave vennero scritte su moduli di servizio
dellamministrazione postale che oggi sono conservati nel Museo storico della comunicazione del ministero dello Sviluppo Economico, che ha sede a Roma, allEur.
tratto da http://www.ilpost.it

CRONACA

Gruppo alpini di Alano di Piave Valderoa - Gruppo alpini di Quero Monte Cornella
Con lIstituto Comprensivo scuola primaria di Quero

A scuola con
gli alpini

Una bella esperienza tornare a scuola


a parlare con gli alunni che frequentano le classi quarta, quinta e terza
media. Parlare con loro della storia
della prima guerra mondiale, con particolare riguardo a ci che successo
nei nostri paesi, parlare della storia

degli alpini. Due ore per classe piene di attenzione e di domande supportate da un video creato appositamente. Percorso storico culturale terminato con una giornata di visita al Sacrario monumentale di cima Grappa.
Una esperienza condivisa, con lauspicio di ripeterla ancora.

Carpen: ennesimo incidente


di Alessandro Bagatella

Ancora un altroincidente a Carpen, sulla solita, maledetta curva. Sabato 23 maggio, nel pomeriggio, verso le quindici,
un tir belga, che viaggiava in direzione di Quero, stato attore di una spettacolare manovra. Forse a causa del fondo
bagnato il mezzo si messo di traverso sulla carreggiata, invadendo la corsia opposta, fortunatamente senza
coinvolgere altri autoveicoli. Illesi anche i due autisti belgi. Sul posto sono accorsi carabinieri e vigili del fuoco. Deviato
il traffico sulla sinistra Piave per chiusura della feltrina fino alle 23. Speriamo che prima o poi anche quel tratto di
statale sia messa in sicurezza.

Continuano i furti in cimitero


di Alessandro Bagatella

Non solo a Quero, ma anche in altri della zona. Questo mi stato riferito da diverse persone, affinch ne dessi
pubblica notizia, per mettere in guardia le persone sperando che qualcuno prenda i provvedimenti del caso. In questo
periodo, oltre alle piante poste sulle tombe, sono spariti anche contenitori di vasi e oggetti in rame. Come abbiamo pi
volte scritto, oltre al danno morale nei confronti di chi si reca al cimitero per una visitare ai propri cari, anche quello
materiale per dover riacquistare gli oggetti rubati, senza contare loffesa recata alla memoria dei defunti.

ATTUALIT

Una straordinaria proposta per un'estate

IncontroLUCE!

Illuminare la notte con forme straordinarie che fluttuano nel buio...

E' un'attivit di laboratorio con un gruppo di artisti inglesi


che costruiranno insieme a noi forme inaspettate per illuminare la notte del 12 luglio
con la frande festa di luce e musica: IncontroLUCE!
I laboratori saranno un'occasione di imparare una tecnica particolare di costruzione di strutture con
midollino e carta e di sperimentarla insieme, sar anche l'occasione di praticare un po' l'inglese "sul
campo" attraverso l'esperienza condivisa.
I laboratori si svolgeranno ad Alano, a Quero e a Vas

Alano

Quero

Marted 7 luglio

11-13

15-17

Mercoled 8 luglio

11-13

15-17

Luned 6, marted 7, Gioved 9, venerd 10

Cartiera Vas

Orario serale

Tutti possono partecipare!


Ragazzi,
giovani, adulti...

Per informazioni e iscrizioni:

CRONACA

Don Fabrizio con i suoi coscritti

Luned 1 Giugno la classe 1978 di Alano si ritrovata per una serata speciale. Abbiamo voluto celebrare il nostro
coetaneo ovvero il nuovo parroco Don Fabrizio Tessaro. Da prima il ritrovo presso il Bar Ricci per laperitivo e poi tutti
assieme per una pizza Al Molin dove la serata trascorsa ricordando gli anni passati, le avventure degli anni
scolastici, il tutto rallegrato da qualche barzelletta Un grazie alle organizzatrici e un in bocca al lupo a Don Fabrizio.

10

CRONACA

I settantanni di Renzo Cassol


di Sandro Curto

E nato pochi giorni dopo la fine della seconda guerra mondiale, lundici maggio 1945, in Polonia dove i
suoi genitori, originari del comune di Cesiomaggiore,
si trovavano emigranti per lavori nellagricoltura. E
arrivato a Quero (ahim) da oltre quarantanni dopo aver sposato Graziella Dal Canton conosciuta a Soranzen dove lei
collaborava nella gestione di un bar, lattuale Tacaboton, col fratello
Franco; dal matrimonio poi nata lunica figlia Stefania che attualmente vive a Venezia col compagno Filippo e col piccolo Zeno, nato nel
2013. Parliamo, naturalmente, di Renzo Cassol che il mese scorso ha
festeggiato i suoi primi settantanni, ben portati peraltro, invitando parenti ed amici ad un pranzo degno dei migliori ristoranti. Nelle foto alcuni momenti della giornata che hanno visto protagonista oltre al vecio Renzo anche il nipotino Zeno. Auguri, Renzo!

I 45 anni di matrimonio
di Ivana e Tarcisio
di Sandro Curto
Il 30 marzo 1970 si sposavano nella chiesa parrocchiale di Campo
Ivana Tessaro, originaria della borgata di Balzan, e Tarcisio Favero
del comune di Cavaso del Tomba. A distanza di 45 anni, il 12 aprile
scorso, si sono ritrovati nella stessa chiesa con parenti e amici a festeggiare limportante traguardo. Dal matrimonio di Ivana e Tarcisio,
che da pensionati si sono stabiliti a Colmirano, sono nate Patrizia e
Roberta. Ai nostri due abbonati le felicitazioni della Redazione e
lappuntamento per le nozze doro. Nella foto, scattata in chiesa a
Campo, i due coniugi con gli adorati nipotini Sara, Giulia e Davide.

30-31 luglio 1-2 agosto 2015

Parco del Piave di Fener, torna il Reset Festival


di Silvio Forcellini
Giunto gi alla sua quinta edizione, il Reset Festival, sempre rigorosamente a ingresso libero, ritorna pi in forma che
mai, a cavallo tra luglio e agosto, con alcune novit e i consueti stand enogastronomici, la pizzeria, il mercatino etnico e
la zona chill-out/relax, che tanti apprezzamenti ha riscosso lo scorso anno. Le proposte musicali anche questa volta sono
molto varie: si passa dal tradizionale appuntamento con lelettronica assolutamente non commerciale del gioved ad altre
offerte di impronta marcatamente rock, pop, reggae, folk, rap e altro, comunque sempre originali e mai banali. Come
lanno scorso, la domenica sar dedicata a tutte le fasce d'et, con qualche sorpresa in pi. Ovviamente anche
questanno verr messo a disposizione dagli organizzatori un bus navetta gratuito da e per le aree limitrofe (Alano, Quero
Vas, Segusino, Valdobbiadene e Pederobba) e, come sempre, chi ha orecchie per intendere in tenda! Ad accogliere gli
appassionati, che gi si preannunciano numerosi, la fantastica cornice del Parco del Piave di Fener e la squisita ospitalit
dellintero staff di Libero Pensiero, che aspetta tutti a braccia aperte!

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LETTERE AL TORNADO

TOUR DELLA GRECIA


DAL 12 AL 19 AGOSTO 2015

1 GIORNO ALANO DI PIAVEANCONA Ore 05,30 partenza dal luogo convenuto in direzione di Bologna, Ancona con

sosta lungo il percorso per la colazione. Ore 11,30 imbarco sul traghetto per la Grecia con sistemazione in cabine doppie con
servizi privati. Ore 13,30 partenza. Pranzo e cena libera in self-service a bordo. Pernottamento
2 GIORNO PATRASSO-OLIMPIA Stiamo ancora navigando verso la Grecia. Colazione libera a bordo. Ore 11,30 Arrivo a
Patrasso e incontro con la guida che ci accompagner per tutto il tour. Pranzo in hotel ad Olimpia, situata nel cuore del Peloponneso. Fu una delle pi prestigiose dellantica Grecia e la grande antagonista di Delfi. Fu proprio la sua dolcezza a fare di
Olimpia un centro religioso vissuto come luogo di quiete, ben diverso dallo spirito che caratterizzava i pellegrinaggi a Delfi.
Visita del sito archeologico e del Museo. Sistemazione in hotel, cena e pernottamento
3 GIORNO EPIDAURO-MICENE-CORINTOATENE Colazione in hotel e partenza per lArgolide. Arrivo a Micene e pranzo in ristorante. Nel pomeriggio visita del sito
archeologico, delle Mura ciclopiche, delle Tombe Reali, della Porta dei Leoni e del
Tesoro di Atreo. Visita al famoso Teatro di Epidauro, capace di 14000 posti ed usato
ancor oggi per la sua qualit acustica eccezionale. Trasferimento ad Atene, con sosta
a Corinto, sul canale omonimo. Il Canale di Corinto un canale artificiale che collega
il Golfo di Corinto con il mar Egeo, tagliando in due l'istmo che li separa. Costruito tra
il 1881 e il 1893, ha una lunghezza di 6345 m, largo circa 25,6 metri e profondo fino
a 8 metri, limitando cos il passaggio a navi di stazza medio-piccole (circa 10.000 t).
La sua utilit soprattutto quella di risparmiare circa 200 km sulla rotta tra il mar Ionio
e il mar Egeo. Sistemazione in hotel, cena e pernottamento
4 GIORNO ATENEANAVISSOS-CAPO SOUNION Colazione in hotel e giornata dedicata alla visita di Atene. Passando davanti al Palazzo
Reale, il Tempio di Giove, lArco di Adriano, la Biblioteca Nazionale e
lAccademia. Salita allAcropoli per la visita del complesso archeologico:
il Partenone, lEretteo, il teatro di Erode Antico e il Museo dellAcropoli.
Partenza in direzione di Capo Sounion e sosta sul mare per pranzo a
base di pesce. Visita del Tempio di Poseidone, situato su unalta roccia a
strapiombo sul mare. Rientro ad Atene e cena in hotel. Trasferimento
quindi alla Plaka per una serata in una tipica taverna con spettacolo folkloristico. Pernottamento in hotel
5 GIORNO CROCIERA ISOLE SARONICHE Colazione in hotel, incontro con laccompagnatore e partenza per il porto del Pireo. Verso le
ore 08,00 imbarco sulla motonave da crociera in partenza per le Isole del
Golfo sardonico. La crociera tocca Egina, Paros e Idra, con tempo a disposizione in ciascuno degli scali per visite di carattere individuale,
shopping e anche un bagno in mare. Pranzo a bordo incluso. Rientro al
Pireo verso le ore 18,30, trasferimento in hotel, cena e pernottamento.
6 GIORNO DELFIKALAMBAKA Colazione in hotel e partenza in direzione Delfi, considerata nellantichit il centro della terra. Qui cera, per tutto il mondo ellenico, loracolo del Dio Apollo. Delfi
considerata, con lAcropoli di Atene e Olympia, la pi importante zona archeologica dellet classica. Visita al Museo, alla
zona archeologica con i resti del santuario, la fonte Castalia e le rovine del Tempio di Apollo. Pranzo in ristorante a Chrisso e
proseguimento per la citt di KALAMBAKA. Cena in hotel e pernottamento. Serata libera.
7 GIORNO METEOREMETSOVO-IGOUMENITSA Colazione in hotel. Visita delle famose METEORE, un insieme roccioso sospeso tra cielo e terra ad oltre 500 metri sul livello del mare. Nel XIV sec., quando infuriava la guerra fra
limpero di Bisanzio e la Serbia, molti eremiti trovavano rifugio tra queste rocce.
Quass essi costruirono ben 24 conventi. Oggi ne rimangono soltanto 5, tra cui
la Grande Meteora. Prevista la visita a due monasteri che sono vicini uno
allaltro e tuttora abitati. Ripresa del viaggio per Igoumenitsa con sosta per il
pranzo a Metsovo .Ore 18,00 imbarco sul traghetto che ci porter ad Ancona.
Ore 20,00 partenza, cena a bordo in ristorante self-service. Pernottamento in
cabine doppie con servizi privati.
8 GIORNO ANCONA-LENTIAI Ore 10,30 circa arrivo ad ANCONA, operazioni di sbarco e breve visita della cittadina. Pranzo in ristorante con specialit tipiche. Partenza per il rientro con arrivo in
tarda serata nei luoghi di partenza

QUOTA DI VIAGGIO (BASE 50 PAX) 1168,00 (BASE 40 PAX) 1222,00 (BASE 30 PAX) 1345,00

La quota comprende: Pullman GT. Traghetto Ancona/Patrasso e traghetto Igoumenitsa/Ancona in cabine doppie interne con servizi privati. Hotel 4**** ad Olimpia, Kalambaka ed Atene con sistemazione in camere doppie con servizi privati. Pensione completa
dalla cena del 1 giorno al pranzo del 8 giorno (escluse le colazioni a bordo del traghetto). Pranzo in ristorante ad Ancona il 8
giorno. Servizio guida professionale per tutto il Tour in Grecia, con incontro a Patrasso e rilascio ad Igoumenitsa; Bevande ai pasti
vino+1/2 acqua (escluse quelle sulla nave). Pranzi tipici ove previsto. Spettacolo folkloristico alla Plaka con frutta e vino il 4 giorno.
Crociera alle Isole del Golfo Saronico con pranzo a bordo della nave il 5 giorno. Passaggio nave per il pullman. Assicurazione medico/bagaglio. Cartellina di viaggio. La quota non comprende: Ingressi vari, musei, siti archeologici, etc. Supplemento singola hotel
195,00 / singola traghetto A/R 210,00. Colazioni e bevande a bordo del traghetto. pranzo del 1 giorno a bordo del traghetto e
cena del 8 giorno. tutto quanto non espressamente indicato in la quota comprende

EVENTUALE SUPPLEMENTO PER HOTEL 5***** AD ATENE 30,00 TOTALI Organizzazione tecnica: Scquizzato
viaggi e turismo p.zza Crivellaro, 17/18-32020 Lentiai (Bl) Tel. 0437/750796 fax. 0437/750834 www.scquizzatoviaggi.it

Per ulteriori informazioni contattare Rech Valentino 348.8009749

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CRONACA

Un successo la cena rievocativa proposta dal Plotone Esploratori Battaglione Feltre

Rancio in tecia ad Alano


di Luca Turchetto

Grande soddisfazione, per i ragazzi del Plotone Esploratori Battaglione Feltre che la sera di sabato 23 maggio
proprio alla vigilia del centenario dellentrata in guerra dellItalia nel primo conflitto (24 maggio 2015), hanno organizzato in collaborazione con il Gruppo Alpini Valderoa e il Museo di Campo - la cena rievocativa Rancio in tecia, dove tra
cibo di un tempo, racconti di guerra e convivio, le 80 persone presenti hanno vissuto una serata particolare. A servirli, i 17
ragazzi del Plotone Esploratori che con grande impegno si sono cimentati nellimpresa cercando ricette e aneddoti e
creando una scenografia ad hoc per levento. Una serata, quindi, non solo per mangiare ma anche per ricordare la
Grande Guerra e limportanza del cibo in tempo di pace tanto desiderato nei duri tempi del conflitto. Tra i numerosi ospiti,
lintera Amministrazione comunale di Alano di Piave e alcuni soci dellassociazione Battaglia del Solstizio di Nervesa.

Fener, il terzo compleanno


della Gelateria Due Valli
di Silvio Forcellini
Nella giornata di domenica 31 maggio, a Fener, stato festeggiato il terzo
compleanno della Gelateria Due Valli, con il bel concerto dei Ravioli
Giganti e dj set a cura di Libero Pensiero. Stuzzichini e pastasciutta finale
per tutti gli intervenuti, offerti dallo staff (Eva, Tania, Daniela, Sara, Mario e
Mirko). Di seguito alcune foto dellevento. Dal 2 giugno orario continuato.

Il WWF di Montebelluna in visita


a Vas e allex cartiera
Domenica 20 maggio una ventina di persone appartenenti alla sezione WWF di Montebelluna hanno visitato gli spazi
dellex cartiera di Vas e alcuni scorci del paese. La sezione organizza periodicamente delle escursioni per conoscere
alcune peculiarit del territorio e cos, venuti a sapere del recente affido degli spazi pubblici dellex cartiera, ci stato
chiesto di poterli visitare. Poich la nostra idea di valorizzare tale sito si integra con la volont di valorizzare il territorio
circostante abbiamo ritenuto di condurre il gruppo, memori della positiva iniziativa di Fuoriluogo, a conoscere alcuni
luoghi di particolare interesse storico-naturalistico del paese di Vas. Cos, dopo la colazione dalla Locanda Solagna la
comitiva, guidata da Arnaldo Dallo e Roberto Sudiero ha potuto conoscere scorci e notizie del centro storico di Vas per
giungere allacquedotto, affiancare la storica roggia per poi risalire verso Noal, dirigersi a Castelnuovo ed infine giungere
in cartiera dove Stefano Mazzalovo ha spiegato loro le principali vicende storiche del sito e della produzione cartiaia,

13

CRONACA

guidandoli nella lettura della mostra di foto storiche. Infine, la comitiva ha fatto visita alla Cantina Biasiotto, dove il
titolare Andrea e il padre Luigi hanno spiegato alcuni processi produttivi offrendo un aperitivo, ovviamente a base di
prosecco, con dei panini farciti gentilmente donati dalla Pro Loco di Caorera, che saputo delliniziativa in mattinata, ha
dato significativa prova di generosit. Poi, una parte del gruppo si trattenuta ulteriormente pranzando alla Locanda
Solagna, dove hanno potuto gustare la rinomata cucina del locale. Tale esperienza ha riscosso lentusiasmo dei
partecipanti che hanno potuto conoscere alcuni importanti quanto spesso invisibili tesori del nostro territorio. Lesperienza
ci inoltre servita per testare una proposta che con il tempo vorremmo diffondere e far crescere. Ringraziamo per la
disponibilit e la passione dimostrate Arnaldo Dallo, Roberto Sudiero, Stefano Mazzalovo e la famiglia Biasiotto.

a cura di Lacharta

ATTUALIT

La posa del Pont de i Osi


(s.for.) Sul Tornado n.650 avevamo parlato dellinaugurazione del Pont de i Osi, sul Tegorzo, avvenuta domenica 3
maggio. Di seguito alcune foto della posa del ponte.

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RASSEGNA STAMPA

Distribuiti 120mila euro alle famiglie in difficolt sul territorio dellazienda sanitaria feltrina.
Aiuti anche ad Alano e Quero Vas.

Cariverona aiuta i disoccupati

Centoventimila euro di contributo Cariverona per il progetto partire dai margini per risalire, anno 2013: nel primo rendiconto
sono stati 42 i soggetti aiutati in tutto il territorio dell'Usl 2 di Feltre, per una cifra di circa 50mila euro. Il Comune di Feltre ha reso noto un primo bilancio dei primi tre mesi del progetto, finanziato dalla Fondazione, volto ad aiutare disoccupati privi di altre
fonti di reddito con familiari a carico, persone singole con figli o anziani soli in situazione di fragilit economica o abitativa e persone disabili in situazione di precariet economica - familiare. Andando pi nel dettaglio, nel comune di Fonzaso sono state aiutate 3 persone per un importo complessivo di 7.500 euro; nel comune di Cesiomaggiore 3 persone per un totale di 3.350,33 euro; nel comune di Seren del Grappa 2 persone, per una cifra complessiva di 5.796,10 euro; a Sovramonte una persona con
3mila euro; due persone nel comune di Lamon con una cifra di 1.070 euro; a Quero Vas due persone per una cifra di 5mila euro; 4mila euro e due persone aiutate invece ad Alano di Piave; 7.500 euro e tre persone aiutate nel comune di Lentiai; due persone a Santa Giustina per una cifra di 2.400 euro; quattro le persone aiutate nel comune di Mel, con una cifra totale di 3.540,09
euro; a Trichiana quattro persone con una cifra di 7.945,32 euro; a Pedavena tre persone con 6mila euro ed a Sedico 4 persone
con 8.606,07 euro. Chiude l'azienda feltrina per i servizi alla persona di Feltre, che ha aiutato sette persone con una cifra di
11.072, 16 euro. Il totale quindi delle persone aiutate stato di 42, con una cifra totale di 76.780,07 euro. La fondazione Cariverona non finanziava l'intero importo, ma solo il 63,15%, che in questo caso ammonta a 48.504,57 euro, mentre i restanti 36,85% corrispondenti a 28.293,50 euro sono di cofinanziamento. Questa una prima parte della rendicontazione, la restante verr rendicontata in seguito.
da Il Gazzettino del 13 maggio 2015

Dallautunno scorso sono iniziati i primi problemi per la fabbrica di caldaie.


Non stata mai fissata una data per incontrare la propriet n mai stato prodotto il piano aziendale

Ferroli: dipendenti ancora in attesa

ALANO DI PIAVE. A caccia di una data utile. Per incontrare la propriet e i vertici aziendali. Ma soprattutto per avere, nero su
bianco una volta per tutte, il piano industriale. Quel piano industriale che viene da una parte richiesto e dall'altra promesso ormai da mesi. Dall'autunno scorso, quando cominciarono ad addensarsi le prime nubi nere all'orizzonte della Ferroli, l'azienda di
Alano di Piave che produce radiatori e impianti di riscaldamento. La Fiom Cgil incontrer stamane i delegati sindacali dello stabilimento feltrino. Per avere informazioni sulla situazione e per provare a programmare un incontro con la propriet. Speriamo
di avere presto una data, dice Luca Zuccolotto, segretario Fiom Cgil provinciale. Gi tre incontri con i vertici aziendali sono
saltati. Vogliamo capire cosa sta succedendo e vogliamo capire che intenzioni ha la propriet. Gi, perch allo stabilimento di
San Bonifacio (Verona) gli operai hanno fissato un presidio permanente davanti ai cancelli della fabbrica e da qualche giorno
effettuano regolarmente blocchi stradali sulla Regionale 11. Il motivo? A fronte degli ordini, l'azienda non garantirebbe le risorse
per la produzione. Lo stabilimento di Alano ai margini del resto della produzione, spiega Zuccolotto . La questione di Verona va capita e spiegata anche ad Alano. Ecco perch abbiamo bisogno di incontrare la propriet e di vedere il piano industriale. La prima richiesta di piano industriale era arrivata a fine ottobre, quando agli operai di Alano (circa 140) era stato tolto il
contratto integrativo. Da allora, nessuna novit da parte dell'azienda.
da Il Gazzettino del 15 maggio 2015

Alano: lavoratori irregolari, imprenditrice cinese a processo


ALANO DI PIAVE. E arrivata ieri di fronte al giudice Hai Wang, limprenditrice cinese di 44 anni che fin nei guai dopo il blitz della Guardia di Finanza nel suo capannone di occhialeria ad Alano di Piave. Le Fiamme gialle allinterno di quel capannone trovarono linferno. Gli operai tutti cinesi facevano turni massacranti. Una parte di loro era in nero. E cerano donne ma anche tre
bambini messi al lavoro. Oltre alla maxi-multa che scatt subito, per Hai Wang partito il processo che c stato ieri in tribunale
a Belluno di fronte al giudice Cristina Cittolin con il pm Sandra Rosi. Limprenditrice imputata di aver violato la normativa sul
lavoro dei bambini degli adolescenti. Locchialeria cinese poco lontano dal centro di Alano occupava 26 dipendenti, tutti orientali, fra i quali 3 minorenni, 11 completamente in nero e 15 con contratti di poche ore ma che in realt lavoravano 12 o pi ore al
giorno. Il processo proseguir nei prossimi mesi.
da Il Gazzettino del 15 maggio 2015

Quero, la Festa degli Alberi


QUERO. Un gruppo di ragazzi della scuola elementare accompagnati dal parroco
di Quero don Alessio Cheso ieri mattina dopo il catechismo sono scesi in riva al torrente Tegorzo dove sono stati i protagonisti dell'annuale Festa degli Alberi. Ad attenderli c'erano gli assessori comunali Alberto Coppe, Ketty Bavaresco e Cristina
Dalla Rosa, i volontari del Comitato San Valentino e della protezione civile assieme
a 4 discendenti della famiglia Banchieri che nei secoli scorsi e fino al 1945 era proprietaria dell'area ed stata protagonista della prima attivit industriale del territorio
assieme ad altre famiglie che gestivano opifici e mulini della zona. I bambini hanno
piantumato nell'area circostante al riesumato mulino Banchieri alcune piantine di
pom prusian, un ciliegio, un susino, alcune rose, degli aceri e alcune betulle. Prima
dell'interramento l'assessore Coppe ha ringraziato i presenti fra i quali gli assistenti
capo del Corpo Forestale Ugo Gorza e Corrado Stefani e Eleonora Balen in rappresentanza del Bacino Idrografico Piave Liven-

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RASSEGNA STAMPA

za - Settore Forestale di Belluno. Gorza ha spiegato ai presenti che sono state scelte per l'occasione variet di piante antiche
che stavano estinguendosi e che oggi sono state recuperate: piante autoctone poco soggette a malattie che producono meno
frutti ma sono molto pi forti di quelle variet che le avevano soppiantate perch pi produttive. Gorza ha poi spiegato che,
una volta tolto il vaso, gli alberelli vanno posati in una buca capiente in modo che l'apparato radicale possa propagarsi nel terreno, legati a un tutore e annaffiati nel caso di lunghi periodi siccitosi ricordando, infine che sono piante da frutto che hanno bisogno di essere potate, legate, concimate e tagliata l'erba alla loro base. Eleonora Balen ha poi dialogato coi bambini spiegando loro, fra le altre cose, l'importanza delle radici che assorbono i sali minerali e acqua dal terreno, ancorano la pianta e
servono al terreno per restare compatto. A tutti i bambini stato infine offerto il gelato.

da Il Gazzettino del 17 maggio 2015, foto di Francesco Resegati

Marziai, nuovo centro culturale affidato allassociazione Pojat


QUERO VAS. Il centro culturale di Marziai sar gestito dall'associazione dei Pojat. L'amministrazione comunale di Quero Vas,
dopo aver investito oltre 300mila euro per la realizzazione della struttura costituita da un'ampia stanza, una pi piccola, un bagno e l'ambulatorio a servizio del medico di base, doveva trovare un'associazione che la gestisse. L'obiettivo generale e la politica che abbiamo voluto portare avanti come comune di Quero Vas, ma ancor prima della fusione dai due comuni singolarmente - spiega il sindaco Bruno Zanolla - era quello di mettere degli spazi a disposizione dei centri minori. Tra questi anche la
struttura di Marziai, i cui lavori sono terminati a fine 2014: nelle settimane scorse si concluso anche l'iter per ottenere l'agibilit
ed stata espletata tutta la trafila burocratica per la piena operativit delledificio. Restava la consegna alla comunit locale che
potesse farne il miglior uso possibile. Questo luogo dovrebbe diventare un punto di incontro per la comunit di questa frazione,
un luogo dove creare iniziative, eventi e manifestazioni. Abbiamo cercato dei contatti - prosegue Zanolla - e l'associazione che
si detta disponibile alla gestione stata quella dei Pojat, un sodalizio che, nel corso degli anni ha portato avanti anche la
progettualit di recupero dell'area lungo le rive del Piave. In questo sito, il gruppo ha recuperato tutta la parte ambientale delle
risorgive, creando una piattaforma per l'organizzazione di eventi, la posa di alcuni barbecue e di tavole e panche per il picnic.
Se la comunit crede nelle cose e si mette in relazione con l'amministrazione, le idee si riescono a realizzare. Ora lauspicio
che da questa collaborazione gli abitanti possano trarre il miglior beneficio, conclude il sindaco. Non il primo intervento
dellente pubblico a Marziai: l'amministrazione comunale ha investito molto su questa frazione, intervenendo con il rifacimento
della piazza antistante il centro culturale. Lavori ancora in essere, che stanno dando un nuovo volto al centro del paese. Inoltre,
in programma l'adeguamento dell'illuminazione pubblica.
da Il Gazzettino del 21 maggio 2015

Consiglio comunale di Quero Vas, approvato il bilancio

Comune virtuoso: 108mila euro in cassa


QUERO VAS. Ammonta a 108mila euro lavanzo di cassa del Comune, nonostante non abbia fatto pagare la Tasi ed abbia
mantenuto le imposte al minimo. Si svolto luned sera il consiglio comunale di Quero Vas, nella ex sede municipale di Vas.
Tra i punti pi importanti trattati, il rendiconto finanziario dello scorso anno. Chiudiamo positivamente il consuntivo 2014, dichiara il sindaco Bruno Zanolla. Siamo riusciti a fare gran parte di quello che ci eravamo prefissati, nonostante l'approvazione
del bilancio previsionale lo scorso anno a giugno. Il Comune di Quero Vas pu vantare i grandi privilegi ottenuti dalla fusione,
che hanno portato nelle casse comunali circa 800mila euro tra contributi ordinari e straordinari, che hanno attutito i pesanti tagli
inferti agli enti locali dallo Stato. Questo ci infonde fiducia - prosegue Zanolla - anche se ci non toglie che non sono accettabili
i tagli ai piccoli comuni. Sempre all'ordine del giorno c' stata l'approvazione dello schema di convenzione con l'associazione
La Charta, che si aggiudicata il bando per la gestione dei locali della ex cartiera di Vas.
da Il Gazzettino del 21 maggio 2015

Operai Ferroli in corteo davanti a Confindustria


ALANO DI PIAVE. Corteo e mobilitazione pacifica per una settantina di operai della Ferroli davanti alla sede di Confindustria a
Feltre nellattesa dell'esito dell'incontro tra le forze sindacali e la propriet: i punti oscuri legati alla parte finanziaria sono ancora
molti mentre si nutrono buone aspettative dal punto di vista industriale. A brevissimo il summit tra azienda, banche e fornitori.
Ieri mattina, poco prima di mezzogiorno, i lavoratori dell'azienda di Alano che produce radiatori elettrici si sono ritrovati in piazzale Parmeggiani per un piccolo corteo fino a palazzo Bianco, dove dalle 11 era in corso l'incontro tra la propriet e le forze sindacali. L'azienda si sta muovendo per trovare soluzioni presso le banche, dichiara al termine Luca Zuccolotto della Fiom Cgil.
Risolto questo problema si dovrebbe tornare a produrre. Avremo un ulteriore incontro fra un paio di settimane quando le cose
saranno un po pi chiare. Stiamo parlando di un'azienda che ha problemi finanziari e quindi si parla di banche e di tribunali per
la ristrutturazione del debito. Sulla Ferroli pesa un debito di 370milioni di euro, 300 verso le banche, 70 verso i fornitori. Ci

16

RASSEGNA STAMPA

hanno detto nell'incontro odierno che per loro la produzione di radiatori elettrici che facciamo ad Alano di primaria importanza
- dichiara Antonio Bianchin della Fim Cisl - e questo ci fa piacere. Il problema pi grosso, oltre a quello finanziario, anche con i
clienti. Potrebbero essere stanchi di aspettarci, per cui vogliamo spingere verso la risoluzione del problema in maniera rapida.
Quello che certo che per quello che produciamo noi, oggi siamo in un periodo di bassa produzione, ma se entro agosto non
risolviamo la situazione e ricominciamo a produrre a grandi ritmi rischiamo di non ripartire pi, perch i clienti andranno verso
altri fornitori. Il prossimo incontro con la propriet stato fissato per il 5 giugno, salvo novit.
da Il Gazzettino del 22 maggio 2015

Ristoratore di Alano di Piave frodato per 3500 euro.


Quattro i nomadi sotto processo: sparirono dopo aver versato solo la caparra.

Pranzo per 120: i rom non pagano

ALANO DI PIAVE. In 50 anni di attivit non mi era mai successa una cosa simile. Silvano Gerlin, 72 anni, da 50 anni ristoratore nel Bellunese, ma originario di Caorle, il titolare del Tegorzo di Alano di Piave. Cinque anni fa si scontrato con una
clientela del tutto nuova per lui. La famiglia Levak, Eros, 24 anni, Guido, 53 anni, Rodolfo, 40anni, e Colombo, 44 anni, prenotarono nel 2010 il pranzo di fidanzamento. Mangiarono in 120 versando al ristoratore i soli 700 euro di caparra, scappando dopo il
ricevimento. La tecnica raffinata - spiega il ristoratore - ed quella che molti rom mettono in pratica ai danni di altri colleghi,
ad esempio accaduto a Udine e Venezia. Arrivano erano vestiti alla perfezione, distinti, e danno subito la caparra. I Levak
fecero cos anche nel 2010 al Tegorzo. Presero accordi per la maxi-festa gipsy style con 120 persone e portate infinite fino allo
sgroppino. Il totale? 4260 euro che per non sono mai stati pagati. Il caso ora finito in tribunale e vede i 4 Levak tutti residenti
nel Trevigiano (tra Castelfranco Veneto, Paese, Istrana e Oderzo) imputati per insolvenza fraudolenta. Dopo 5 anni, numerose
udienze la separazione in due procedimenti, per lirreperibilit di Colombo e Rodolfo, forse il ristoratore vedr i suoi soldi.
Lultima udienza in tribunale a Belluno, infatti, stata rinviata al 24 settembre, perch Eros e Guido Levak sarebbero intenzionati a saldare il conto. Quel giorno lo ricordo come fosse oggi, racconta il ristoratore. Avevo intuito come poteva andare a finire
e allora con una scusa prima del termine del pranzo ho chiamato i Levak dicendo che dovevo andare e che dovevamo saldare
subito il conto. Si sono messi nel parcheggio a parlare tra loro, poi quello che pareva il capo sparito e via subito anche gli altri. Ma limprenditore non si d per vinto e li chiama. Mi dicono che sarebbero venuti pi tardi a saldare, invece in serata mi
chiamano e mi dicono che avevano avuto un incidente. Poi scuse e ancora scuse e infine spariscono. Il ristoratore ci rimette
cos 3560 euro. Ma se ad Alano Gerlin si trovato per la prima volta alle prese con i rom insolventi, ne sanno qualcosa invece i
baristi di Feltre, dove i nomadi seminano da anni il terrore. L tanti nomadi (alcuni domiciliati a Trento) scorrazzano nelle serate
di bar in bar e sono il terrore degli esercenti. Bevono, insultano non pagano. Ma non tutti hanno il coraggio di chiamare i carabinieri. Oltre alla paura di eventuali ritorsioni c anche il mancato lavoro. Una barista ha avuto il coraggio di denunciare e ha portato due rom padre e figlio rom di 54 e 24 anni di fronte al giudice di pace per minacce ingiurie e percosse, che ha ricevuto in
una di quelle serate.
da Il Gazzettino del 22 maggio 2015

11.26
11.27

11.27

11.28

11.29

11.30

11.31

11.53

8.06

8.07
8.10

8.12

8.13

8.14

8.15

8.16

8.38

9.11

8.39

8.45

FELTRE F.S.

FELTRE OSPEDALE

9.09

9.05

9.06

9.07

9.09

9.10
9.10

9.10

FENER POSTA

FENER F.S.

FENER POSTA

PONTE TEGORZO

FAVERI

COLMIRANO
CAMPO

ALANO PIAZZA
ALANO LOCANDA ALPINA

FERMATE

10.55

10.56

10.56

10.57

10.58

10.59

11.24

8.07

8.10

8.12

8.13

8.14

8.15

8.40

8.41

9.06

9.07

9.08

9.08

9.09

9.10

9.12
9.11

COINCIDENZA TRENO DA BELLUNO (11:50)

COINCIDENZA TRENI PER CALALZO (08:37) E PADOVA (08:51)

11.25

11.50

11.51

11.52

11.53

11.55

11.58

12.00
11.59

CORSE
RITORNO
2
4

CORSE MERCATALI - SI EFFETTUANO OGNI MERCOLEDI' NON FESTIVO

MONTEBELLUNA LOGGIA

FENER F.S.

FENER POSTA

PONTE TEGORZO

FAVERI

CAMPO

COLMIRANO

ALANO LOCANDA ALPINA

ALANO PIAZZA

FERMATE

SERVIZIO DI TRASPORTO PUBBLICO


CONVENZIONATO CON

10.53
10.54

8.05
8.06

CORSE
ANDATA
1
3

ALANO DI PIAVE -- MONTEBELLUNA - ORARIO DAL 11-06-15 AL 15-09-15

11.54

12.00

12.21

12.20

12.21

12.22

12.23

12.28
12.25

12.29

12.30

CORSE
RITORNO
2
4

CORSE MERCATALI - SI EFFETTUANO OGNI MARTEDI' E VENERDI' NON FESTIVI

11.24

11.25

8.05

CORSE
ANDATA

ALANO DI PIAVE -- FELTRE - ORARIO DAL 11-06-15 AL 15-09-15

VALDOBBIADENE VIA GARIBALDI

FENER F.S.

FENER POSTA

PONTE TEGORZO

FAVERI

CAMPO

COLMIRANO

ALANO LOCANDA ALPINA

ALANO PIAZZA

FERMATE

8.28

8.40

8.41

8.42

9.08

9.09

9.10

8.46
8.45

11.00

11.12

11.13

11.14

11.15

11.17

11.20

11.22
11.21

CORSE
RITORNO
2
4

13.25
13.27
13.28
13.49
13.30

6.35
6.38
6.40
6.41
6.52
6.43

16.30

16.44

16.28

16.27

16.25

16.22

16.21

5a
16.20

7.45

7.46

7.47

7.48

7.50

7.53

7.54

1b
7.55

13.52

13.53

13.54

14.55

13.57

14.00

14.01

2d
14.02

16.52

16.53

16.54

16.55

16.57

17.00

17.01

5b
17.02

COINCIDENZA TRENI DA BELLUNO (07:36) E PADOVA (07:36)

5a - 5b = FERIALE - NON SI
EFFETTUA DI SABATO

COINCIDENZA TRENI DA PADOVA (16:36) E BELLUNO (16:50)

COINCIDENZA TRENI DA PADOVA (13:36) E BELLUNO (13:50)

COINCIDENZA TRENI PER BELLUNO (16:37) E PADOVA (16:51)

COINCIDENZA TRENI PER BELLUNO (13:37) E PADOVA (13:51)

COINCIDENZA TRENO PER PADOVA (06:51)

FENER F.S.

FENER POSTA

PONTE TEGORZO

FAVERI

CAMPO

COLMIRANO

ALANO LOCANDA ALPINA

ALANO PIAZZA

LE
COINC
IDENZ
E
SONO
GARA
NTITE
FINO A
5
MINUT
I

4a 2d = FERIALE

1a - 1b = FERIALE

FREQUENZA DELLE CORSE:

13.21
13.22

6.34

4a
13.20

1a
6.33

CORSE
RITORNO

FERMATE

CORSE
ANDATA

ALANO DI PIAVE - FENER STAZIONE F.S. ORARIO DAL 11-06-15 AL 15-09-15

CORSE MERCATALI - SI EFFETTUANO OGNI LUNEDI NON FESTIVO

10.58

8.27

10.44

8.13
10.45

10.56

8.12

10.46

10.56

8.10

8.15

10.55

8.07

8.14

10.40
10.41

8.05
8.06

CORSE
ANDATA
1
3

ALANO DI PIAVE -- VALDOBBIADENE - ORARIO DAL 11-06-15 AL 15-09-15

17

18

CENNI STORICI

Fu redatto nel 1927, con un preventivo di spesa di 12.000 lire

Il progetto del primo Pont de i Osi


di Silvio Forcellini
Risale al 1927 (o, per meglio dire, al quinto anno dellera
fascista) il progetto del primo Pont de i Osi, come fu
chiamato il collegamento tra la sponda alanese e quella querese del Tegorzo. Ne siamo venuti in possesso, assieme alla
relazione tecnica, e lo proponiamo ai nostri lettori (qui a fianco il disegno relativo al ponte).
Sia negli archivi comunali di Alano che in quelli di Quero abbiamo rintracciato anche lettere e delibere, sempre del 1927,
firmate dai podest dellepoca e relative allopera, il cui preventivo di spesa ammontava a 12.000 lire.
Di seguito il testo della relazione tecnica allegata al progetto originario: Per la costruzione della passerella sul fiume Tegorzo - data la larghezza di m. 23 - si stabilita la costruzione di una pila mediana; su questa e sui muri di sponda appogger la passerella sostenuta da due travi armati con due montanti e
contravventi e con parapetti di ferro angolare robusti ed economici.
I lavori saranno condotti in economia e ci anche perch gli abitanti interessati hanno messo a disposizione e gratuitamente la mano dopera non
specializzata. Nellallegato preventivo di spesa stato tenuto conto di
queste prestazioni e perci in esso in molte opere non contemplata che
la fornitura dei materiali.
Il ponte stato calcolato per carico di kg.500 per mq. - folla in movimento
- e complessivo di kg.500x1,25x10,50= kg.6562,50 carico uniformemente
distribuito. Tale carico a prima vista pare eccessivo, ma risulta giustificato
se si pensa che la larghezza utile di m.1,25 pu anche permettere il transito di qualche carro.
La passerella progettata risultata pi economica confrontata con altra di
cemento armato calcolata nelle stesse ipotesi di peso. Spesa preventivata
L.12.000.
Il nome di Pont de i Osi - come avevamo ricordato nellarticolo dedicato al nuovo
manufatto inaugurato lo scorso 3 maggio (nella foto a sinistra) - deriva da una cena
a base di polenta e osi per festeggiare la fine dei lavori di costruzione del ponte
organizzata presso la trattoria Al Leone di Campo gestita dalle sorelle De Paoli,
Meri e Amalia (questultima nonna dellattuale sindaco di Alano, Serenella Bogana).
Alla cena prendevano parte sia le autorit locali che gli operai dellimpresa alanese
di Giuseppe Dal Zuffo, che aveva effettuato lintervento. Un boato richiam
lattenzione dei presenti, che accorsero sul luogo dove era stato costruito il nuovo
ponte: una improvvisa piena ne aveva provocato il crollo. Resta ancora un dubbio
sulla data esatta, ma ci stiamo lavorando.

19

LETTERE AL TORNADO

Da diverso tempo il recupero del mulino Banchieri occupa accese discussioni e scambi di opinioni. Prima ancora
delluscita del numero scorso, che conteneva le pagine centrali dedicate al mulino in questione, giunto in
redazione questo contributo del geom. Marcello Meneghin, originario di Quero, ma che ci segue e legge da Mestre.
Lo pubblichiamo ora come ulteriore apporto al dibattito incentrato su questa operazione di ricordo storico.

Mulino Banchieri: la mia semplice soluzione


di Marcello Meneghin

Senza alcun dubbio la parte di un mulino ad acqua che meglio lo rappresenta e che ognuno di noi ha davanti agli occhi
ogni volta che pensa ad un mulino la ruota motrice. Se si osservano le fotografie o i filmati dei mulini di tutto il mondo
la ruota la prima a figurare e a dare spettacolo con le sue pale colpite dallacqua che precipita spumeggiando. Anche
quando andavo da ragazzo a S. Valentino mi piaceva vedere come funzionavano i macchinari allinterno delledificio,
ma limpressione pi grande era sempre la stessa: la ruota. Allora mi chiedo: vista la situazione dei resti del mulino
Banchieri, considerato che ci che fortunatamente
rimasto la parte esterna delle opere del salto idraulico
dove era posizionata la ruota, la cosa pi ovvia e addirittura
banale era ricostruire la ruota posizionata nella sua
originaria posizione, farvi arrivare quel po dacqua che
basta per farla girare in folle; non occorreva nullaltro per
aver una meravigliosa immagine viva del vecchio mulino.
Da notare come questa procedura sia gi stata adottata in
molte parti e prima tra tutte a Treviso dove esistono
spettacolari ruote idriche di ex mulini installate sulle pareti
esterne di edifici ora di civile abitazione ma che
ciononostante danno una sensazione bella di quello che un
tempo accadeva in quel posto.
Ecco quello che avrei fatto io e quello che, se non lo hanno gi deciso, i responsabili sono ancora in tempo a fare

StorieCoccole

ATTUALIT

storie, filastrocche, canzoni e piccoli giochi


con Simone Carnielli

marted 16
giugno

alle 17.15 in
Biblioteca ad Alano
Vi aspettiamo!
Grazie del
passaparola!

20

ASTERISCO

Passione per la musica e la poesia


Ettore Valmassoi cura la traduzione dei testi di Mike Watt

Il querese dadozione Ettore Valmassoi ha dato alle stampe una singolare opera di traduzione, grazie alla quale gli
appassionati del genere possono meglio conoscere ed approfondire le composizioni del musicista Mike Watt.
Allautore, che ci onoriamo di avere tra i nostri abbonati, abbiamo chiesto di illustrarci le motivazioni di questa sua
fatica letteraria e, qui di seguito, potete leggere un resoconto del percorso che ha portato alla pubblicazione del libro.
Il mio primo contatto con la musica di Mike Watt avvenuto circa a met degli anni ottanta con l'acquisto dei primi
dischi dei minutemen, un gruppo che contaminava il punk con molteplici influenze, qualcosa decisamente fuori dai
clich. Qualche anno dopo, spinto dalla voglia di approfondire i testi ed aiutato dall'inglese studiato al liceo, ho tradotto
le loro canzoni, senza uno scopo particolare se non quello di scavare nelle parole che sentivo, scoprendo impressioni
e stati d'animo descritti in un modo cos simile a quello che mi girava in testa, suggerendomi prospettive attraverso cui
leggere o interpretare gli eventi della vita. Ho continuato nel corso degli anni a prenderle e riprenderle in mano,
trovandoci ogni volta qualcosa di nuovo, cos, agli inizi del 2008, ho cominciato a riflettere sull'influenza che quei suoni
e quelle parole avevano avuto su di me, a quanta ispirazione avevano portato nella mia esperienza musicale e nella
mia vita quotidiana. Ho deciso che in qualche modo tutto questo era qualcosa che valeva la pena condividere e che la
strada migliore sarebbe stata riconsiderare le traduzioni e farne venire fuori un libro. Alla fine del 2012, dopo avere
consumato libri sulla scena musicale underground che acquistavo negli Stati Uniti, esplorato il web alla ricerca di altre
registrazioni e di tutte le informazioni possibili per concentrarmi meglio sul significato e sui riferimenti dei suoi testi, ho
chiesto a Mike Watt di poterne pubblicare la traduzione in italiano. E iniziato cos uno scambio di messaggi attraverso
cui abbiamo concordato e condiviso il progetto che ne stava nascendo ed abbiamo deciso di incentrare il lavoro sulle
tre opere, cui ho voluto aggiungere anche le poesie originariamente apparse sul suo sito web. Durante il mio lavoro di
traduzione il suo contributo stato fondamentale nel fornirmi dettagli, aneddoti e racconti sulla sua vita, oltre che per
riflettere sulle fonti di ispirazione che avevano influito nella stesura dei testi.
I miei ringraziamenti vanno a Mike Watt, per la collaborazione e la sincera amicizia, a Susan Gagliano per la revisione
delle traduzioni, a Peak Ness per le fotografie, a Hiyori Minato per il costante supporto ed a Marco Prandin per il ruolo
di copilota in questa pubblicazione.

Mike watt le tre opere traduzioni in italiano con testo originale a fronte di contemplating the engine room, the
secondmans middle stand e hyphenated-man, con 28 poesie in appendice

sono figlio di un marinaio. ho iniziato a suonare con D. Boon da ragazzo e


successivamente abbiamo formato una band chiamata minutemen. Da allora il basso mi
ha portato in vari posti molto interessanti e sto cercando di imparare tutto quello che
posso...
Mike Watt, nato a portsmouth (Virginia, Usa) il 20 dicembre 1957, allet di nove anni si
trasferisce con la famiglia a San Pedro, il distretto di Los Angeles situato nella zona del
porto, dove tuttora vive. Nel 1980, assieme a D. Boon e George Hurley, forma i
minutemen con cui incide 4 album e 8 ep, principalmente per letichetta indipendente
SST. la loro attivit si interrompe improvvisamente quando D. Boon muore in un incidente
stradale il 22 dicembre 1985. Da quel momento Watt dedica la sua carriera musicale alla sua memoria. Nel 1986,
convinto da Ed Crawford, un chitarrista proveniente dallOhio, prosegue, assieme al batterista George Hurley, con il trio
dei fIREHOSE, fino allo scioglimento nel gennaio del 1994. Watt decide quindi di intraprendere una carriera solista e
nel 1997 pubblica il suo primo album ball-hog or tugboat?, in compagnia di quasi cinquanta musicisti che lo aiutano a
creare una band diversa per ogni brano. Nel 1997 pubblica la sua prima punk rock opera contemplating the engine
room, registrata assieme a Nels Cline e Stephen Hodges, in cui crea un parallelo tra la vita di suo padre nella marina
e la storia dei minutemen. Allinizio del 2000 soffre di uninfezione quasi letale che supera solo dopo lunghe cure,
durante le quali si dedica alla rilettura di alcuni libri; tra questi la Divina Commedia di Dante, fonte di ispirazione per la
seconda opera the secondmans middle stand, realizzata con Pete Mazich, Jerry Trebotic e Petra Haden e pubblicata
nel 2004, in cui sulla struttura del poema vengono descritte le varie fasi della malattia, dalla discesa allinferno della
fase acuta al purgatorio della convalescenza, fino al paradiso della guarigione. La terza opera, hyphenated-man,
iniziata nel 2009 con Tom Watson e Raul Morales e pubblicata l'anno successivo, ispirata da due diverse fonti: le
creature dei dipinti di Hieronymus Bosch ed il mago di oz di L. Frank Baum. Si compone di trenta pezzi, come se uno
specchio venisse frantumato e ricomposto per descrivere, nelle riflessioni di Watt, il modo in cui gli uomini diventano
uomini. Watt continua a portare avanti numerosi progetti collaterali, tra cui i Dos con la bassista Kira Roessler, la band
il sogno del marinaio con Andrea Belfi e Stefano Pilia, i CUZ con Sam Dook, ed altre collaborazioni con musicisti
come Nels Cline, Stephen Perkins, Yuko Araki, Hirotaka shimmy Shimizu e Thollem Mcdonas, oltre ad essere dal
2003 il bassista dei riaccesi iggy and the stooges.

La recensione dellopera

apparsa sulla rivista A, a cura di Marco Prandin.

Il libro curato da Dethector si concentra su tre opere punk rock di produzione recente, ed una
raccolta di poesie. Ciascuna delle opere di Watt molto fortemente caratterizzata. In Contemplando la sala macchine (1997) egli setaccia scrupolosamente il rapporto col padre, ed esamina
pi in generale i meccanismi che regolano i gruppi, sovrapponendo la vita in mare del genitore alla sua vita in strada, mettendo in evidenza gli intrecci, le complicit e gli scherzi del destino che
legano gli uomini tra loro, siano essi membri di un equipaggio a bordo di una nave oppure musicisti stipati dentro un furgone diretto al prossimo concerto. In La fermata intermedia dell'assistente (2004) Watt racconta di una improvvisa quanto grave malattia che lo ha colpito e quasi ucciso,
dalla quale uscito solo dopo cure ed una lunga convalescenza, in una sorta di viaggio d'ispira-

21

ASTERISCO

zione dantesca. I toni del discorso cambiano completamente, influenzati per certo dal delirio e dalla febbre, dal rimbalzare frenetico dei pensieri in testa nelle ore immobili su un letto d'ospedale, dalla deriva dei farmaci. In Uomo-con-iltrattino (2010), esplicitamente ispirato ai quadri apocalittici di Hyeronimus Bosch, sono raccolti trenta pezzi in cui Watt
racconta il modo in cui gli uomini diventano uomini. Ancora, lo stile cambia: qui si fa visionario, strisciante come serpe, le parole usate come giochi di specchi, come enigmi, come profezie. Quasi la seconda met del volume occupata
da una raccolta di poesie, non esplicitamente datate ma complessivamente recenti, che spesso rivelano il lato pi intimo dell'autore. Un paio sono inni d'amore smisurato ai monumenti (John Coltrane, John Entwistle degli Who), molte altre sono invece un'occasione per fermarsi a sedere sul ciglio della strada, guardarsi intorno e riflettere. Detta cos
francamente detta male: il libro, specie in questa quarta parte, molto pi complesso e meditativo di quanto io possa
avervi descritto in queste poche righe. La traduzione italiana a volte non smette di tenersi stretto tra le braccia il testo
originale, cos che serve un certo impegno investigativo da parte di chi legge. Va detto che Watt ha letteralmente inondato Dethector di aggiunte, spiegazioni, commenti, aneddoti, curiosit che il curatore ha in massima parte evitato di riportare nelle note: a volerci ficcare tutto sarebbe stato necessario altrettanto volume e, azzardo, il risultato sarebbe
stato meno interessante.
Il libro, 160 pagine belle piene, non distribuito commercialmente: si pu richiedere a Dethector
(dethector.wordpress.com) oppure a stella*nera (e-mail: stella_nera@tin.it) in cambio di un'offerta libera/consapevole.
una coproduzione dethector / stella nera - 160 pagine, non in vendita offerta libera e responsabile
per richieste dethector.wordpress.com - per info su Mike Watt: www.hootpage.com

Nella terra di Montalbano

CRONACA

a cura del Circolo Auser Al Caminetto

Dal 7 al 12 maggio abbiamo fatto il giro della Sicilia orientale, in collaborazione dellAuser di Feltre. E stato un tour de
force perch sono stati sei giorni molto intensi, in cui abbiamo visitato Catania citt barocca, Siracusa la pi bella fra le
citt greche, Noto, Scicli, Caltagirone regina delle montagne e delle ceramiche, Vizzini, Ragusa, Piazza Armerina con
la villa romana del Casale, Aidone con la Dea, o Venere, di Morgantina, Acireale, Taormina citt bizantina col suo
splendido teatro. Ed in ultimo la magia dellEtna con la vetta innevata da cui si domina tutta la pianura di Catania. A
farci conoscere questi tesori sono state le guide turistiche,che con passione ci hanno fatto visitare ed apprezzare la loro terra. Durante il soggiorno abbiamo alloggiato in un villaggio vacanze a Brucoli a 50 Km da Catania,immerso in un
vasto giardino con una magnifica vegetazione mediterranea una bella piscina con acqua marina e un ristorante con
terrazza vista mare. Questi giorni sono volati, la compagnia stata piacevole, tutti sono stati puntuali e tutto si svolto
per il meglio. Ci siamo lasciati pensando di ritrovarci lanno prossimo per il giro della Sicilia occidentale, perch come
sempre ricordiamo con lAuser si sta bene insieme e staremo bene anche a settembre con il giro al Lago Maggiore.

22

LETTERE AL TORNADO

La fontana di Colmirano
tra sterili polemiche e verit
di Luigi Codemo
Sono state recentemente
diffuse delle notizie secondo
le quali il restauro della fontana di Colmirano, commissionato dalla precedente
Amministrazione, avrebbe
avuto un costo esageratamente alto a fronte dei risultati ottenuti, visto che ora si
presenta la necessit di un
secondo intervento. Ritengo che le persone che hanno sparso queste voci non
sappiano, o fingano di non
sapere, in che stato versasse la fontana quando si
decise di procedere ad un
radicale intervento.
Come noto, essa venne
costruita circa 25 anni fa
dallAmministrazione Piccolotto su progetto di un noto
artista bellunese. Venne
usata la pietra di Vezeile,
che si rivel totalmente inadatta a rimanere a continuo
contatto con lacqua e molto sensibile alle basse temperature, per cui il manufatto, pur di pregiata e complicata fattura,
and incontro ad un precoce degrado.
Per questo motivo, nel 2009 lAmministrazione commission una valutazione tecnico/economica per la sistemazione dei
numerosi problemi. La fontana mostrava infatti crepe e fratture in vari punti: dallo stelo che sorregge la vasca con i putti,
alle colonne che uniscono le lastre, alle lastre stesse, alla pavimentazione in ciottolato, etc. Lincarico venne affidato
allimpresa Costruzioni Virago, abilitata, con certificazione, al restauro di opere di pregio architettonico, che procedette al
recupero della fontana, di cui elenco soltanto le fasi pi salienti:

demolizione delle otto colonne che uniscono le varie lastre;


demolizione totale della cordonata in pietra posta alla base della fontana (ciottolato e cordolo);
fornitura e posa in opera di nuova cordonata in pietra giallo dIstria;
fornitura e posa in opera della pavimentazione in ciottolato;
fornitura e posa in opera delle colonne che uniscono la varie lastre, comprese le lavorazioni speciali ad incavo per
lincastro degli elementi e la sigillatura;
ricostruzione delle parti ammalorate, quali lo stelo di supporto dei putti e le lastre ammalorate della parte superiore.

In breve, la fontana venne quasi interamente smontata e ricostruita, operazione tuttaltro che facile, considerati i materiali
usati e la particolare tecnica di costruzione ad incastro. Molte parti non recuperabili vennero sostituite usando materiali
adatti. La vasca venne inoltre lavata e ripulita sia internamente che esternamente e resinata con prodotti specifici che
garantissero unottimale penetrazione negli interstizi della pietra.
A questo punto credo sia chiaro a chiunque che, con la cifra di 8.000 (scarsi) + Iva, lAmministrazione non commission
una semplice manutenzione, ma un recupero radicale del manufatto, come si pu vedere anche dalle foto allegate.
Lalternativa sarebbe stata la sua demolizione e sostituzione con uno nuovo, operazione che sarebbe costata almeno il
triplo.
Virago forn inoltre precise indicazioni per la manutenzione della fontana, che comprendevano lo svuotamento nei mesi
invernali ed il ripristino della resinatura interna, che per sua natura soggetta a degrado e che non mi risulta sia stata mai
eseguita. Mi pare pertanto evidente che le cause dellattuale degrado della fontana non vadano ricercate nellintervento
effettuato 6 anni fa, ma nella mancata o quantomeno carente manutenzione di questi anni.
Con ci mi auguro di aver contribuito a fare un po di chiarezza intorno alle tormentate vicende di questo manufatto e ricordo che le critiche circostanziate e costruttive sono sempre bene accette, mentre le polemiche sterili e faziose non giovano a nessuno. Cordialmente.

23

CRONACA

Per Melissa Miuzzi dopo il Master uno stage alla Maccaferri


Melissa Miuzzi, di Quero, Ingegnere civile ad indirizzo geotecnica, laureatasi con una tesi sperimentale nel campo dei
tessuti geotecnica all'universit di Grenoble, frequenta, con borsa di studio, il Master in Management, indirizzo attivit
Industriali, alla Bologna Business School, ed ha superato, grazie anche al suo curriculum universitario, la selezione attuata da Officine Maccaferri, gruppo internazionale che opera nel campo di ingegneria civile ed ambientale, con specializzazione in geotecnica. La frequenza del Master in Management ha consentito a Melissa un pi facile e veloce inserimento in azienda, attraverso lintegrazione delle competenze e lacquisizione di abilit e strumenti orientati alla
gestione di imprese e di progetti. Durante il percorso formativo il retroterra culturale teorico/specialistico stato valorizzato al massimo al fine di sviluppare le giuste competenze manageriali. Il suo indirizzo: attivit Industriali, dedicato
ai laureati in discipline scientifico-tecnologiche che vogliono operare nei settori della consulenza, della produzione, della logistica, della gestione dellinnovazione, della ricerca & sviluppo. Le competenze acquisite le hanno permesso di
superare la selezione della ditta Officine Maccaferri S.p.A, che recluta giovani talenti per introdurli nella vita aziendale
in un percorso biennale di formazione, prima di occuparli allinterno del gruppo. Qui in foto Melissa la terza da sinistra, assieme ai suoi compagni davventura. Nel testo, in inglese, del comunicato stampa della ditta, la presentazione e
gli auguri per il nuovo gruppo di apprendisti, scelti fra pi di mille candidature.
Officine Maccaferri S.p.A
The Maccaferri 2015 Graduate
Program has started! After a
long and tough selection procedure, we are pleased to present our Young Engineers:
Melissa Miuzzi, Blaise Jacob,
Settimo de Cario, Daniel Marquiegui Gutierrez, Summer Wu,
Francesco Masola, Lee Li,
Serena Guanci and Olukayode
Alao. We were delighted to
have received over 1100 applications from many impressive
candidates, for our 2015 program which consists of a nearly
2 year training program, before
deployment into our global
subsidiaries. We wish our new
team our very best wishes and
a great experience within Maccaferri ! We will keep you updated on their adventures!

ATTUALIT

24

CRONACA

Festa di Alpini e non in Filadon


di Alessandro Bagatella

Non tutti sono andati allAquila. Domenica 17 maggio scorso si svolto in Cilladon il consueto ritrovo di Alpini e Battaglion Casera. Tutto questo grazie alla consueta disponibilit di Franco Dal Canton e Lina, Piero il grande, Walter,
Graziella e collaboratori vari. La bella e simpatica compagnia di sessanta persone, giunte da un po ovunque: Bassano, Semonzo, Pederobba, Conegliano e Quero, con la
presenza del sindaco Bruno Zanolla, si ritrovata per un
ricco pranzo, con spiedo sapientemente preparato da Paolo Berra. Nessuno ha fatto caso a problemi di colesterolo e
trigliceridi; campo libero allallegria e allamicizia, in un pomeriggio trascorso insieme, con canti alpini del vecchio repertorio di Piero. Un plauso agli organizzatori Piero, Franco
e a tutta la compagnia che ogni anno organizzano questo
simpatico pranzetto in fraterna allegria.

Garanzia Giovani Veneto

Un'iniziativa della Regione del Veneto destinata ai giovani tra i 15 e i 29 anni.


Se sei un ragazzo tra i 15 e i 29 anni, non impegnato in un'attivit lavorativa
n inserito in un regolare corso di studi (secondari, superiori o universitari) o
di formazione e rientri quindi nei NEET (ovvero Not in Education, Employment or Training), iscriviti a Garanzia Giovani Veneto, il progetto con cui
la Regione garantisce ai giovani un'offerta valida di lavoro o formazione entro
4 mesi dall'inizio della disoccupazione (o dalla fine del percorso di studi). Le
opportunit potranno essere di lavoro, di proseguimento degli studi, di apprendistato o di tirocinio, e calibrate sulle attitudini e le aspirazioni di ogni ragazzo.
Per iscriversi a Garanzia Giovani necessario possedere i seguenti requisiti:

avere un'et compresa tra i 15 e i 29 anni (la registrazione possibile fino al giorno prima del compimento del 30 anno di et);

non essere impegnati in un'attivit lavorativa;

non essere iscritti a un regolare corso di studi secondari, superiori o universitari (la registrazione preclusa anche a coloro che, pur non frequentando l'universit, vi risultano iscritti);

non essere iscritti a un corso di formazione, inclusi master, dottorati e corsi di alta formazione;

non essere coinvolti in un'attivit di tirocinio o di servizio civile.

Errata Corrige
di Alessandro Bagatella

Mi scuso con i lettori per i refusi contenuti nellarticolo Lallegra compagnia al Bar Centrale. Mi avevano segnalato
come cognome delle sorelle Prima e Candida quello di Collavo, mentre invece quello giusto era Susanetto. Certo, io
ho prestato fede a quanto mi era stato riferito. Inoltre il proprietario della foto non era Umberto Guerra, ma Piero
Secco. E dire che la foto girava da tre mesi per Quero Insomma, alla fine, vorrei invitare chi fosse in possesso di
vecchie foto e desiderasse pubblicarle, di consegnarle direttamente a me.

La foto di copertina

(M.M.) Ancora una volta beneficiamo della generosa disponibilit del nostro lettore Roberto Sudiero, che ci offre la
possibilit di ammirare questo scatto fatto il 01 giugno 2014 alle sorgenti del torrente Tegorzo. Usando la sua Sony
SLT-A77V, nr. F = 9 Iso 200 e tempo di otturazione 1/1s, Roberto ci restituisce unimmagine di freschezza e potenza
al tempo stesso. Di questo gli siamo grati e ci godiamo listantanea, che richiama alla mente anche i suoni del torrente.

25

COME ERAVAMO

(M.M.) Grazie al nostro amico e collaboratore Alessandro Bagatella, siamo venuti in possesso di vario materiale
scritto da Olivo Andreazza, originario di Santa Maria, di cui abbiamo diffusamente parlato negli scorsi numeri del
giornale. Continuiamo, qui, la pubblicazione di parte dei suoi scritti, del 1970, in cui Olivo riporta ricordi e sensazioni
della sua infanzia a Santa Maria. Una scrittura semplice, nella quale si avverte comunque il sentimento di amore
per la propria storia, le proprie tradizioni. Ringraziamo anche Luciano Andreatta, lesecutore testamentario di Olivo,
per aver permesso la condivisione di questo materiale. Il seguito nei prossimi numeri.

terza puntata

Piandeleguna
Racconto di Olivo Andreazza

IL GRANDE CASTAGNO
Attorno alle casere di Piandeleguna c'erano grandi e frondosi alberi tra i quali,
alcuni vecchi di secoli. Salvo poche eccezioni erano tutti alberi da frutto. Durante la stagione estiva essi proiettavano fresche ombre, gioia di coloro che durante le ore pi calde del giorno, potevano goderne il benefico refrigerio.
Il castagno della posa vecchia era senz'altro il pi vetusto ed anche il pi grande
albero che esistesse in quel tempo al colle: neanche i pi anziani allora viventi,
ricordavano che i loro vecchi avessero saputo quando fu messo a dimora.
Sui suoi lunghi e robusti rami hanno giocato generazioni di agili scoiattoli e uccelli di ogni sorta mentre le sue piccole castagne hanno nutrito per decenni animali e cristiani senza alcuna discriminazione.
Altri castagni erano in seguito cresciuti tra i quali tre assai grandi allora erano sui Pra dello zio Giovanni, poco sotto le
casere, vicino alla strada maestra.
Sul lato sud-est della stalla del nonno Fortunato, c'era un grande e frondoso noce i cui frutti nelle buone annate superavano i centocinquanta chili. Anche di questa grande pianta nessuno sapeva l'et; aveva radici molto robuste per aver
resistito ai forti venti che certi rigidi inverni tiravano per giorni interi al colle di Piandeleguna.
Da ricordare anche il bel ciliegio che era davanti la casera di Vittorio Bagatella il cui grosso tronco si stagliava diritto
verso il cielo.
E i magnifici pioppi da viale che contornavano in parte la Posa Nuova e che con la loro ombra impedivano in parte l'evaporazione dell'acqua nel minuscolo bacino. Le foglie di questi pioppi erano quasi sempre in movimento, conferendo
all'ambiente circostante unatmosfera piena di vitalit.
Molte altre piante in pieno vigore completavano il bel quadro tra cui: altri noci ,ciliegi, susini, meli come pure noccioli
selvatici, rovi dalle dolci more e cornioli dai frutti molto dissetanti.
Dopo lo sfalcio del primo taglio, sotto queste belle ed ubertose piante cresceva un'erba fresca di un verde tenero e sulla quale ci si stendeva volentieri dopo una giornata di intenso lavoro.
Quando era la stagione, si raccoglievano i saporiti frutti, spartendoli con gli animali del posto.
Nella nostra casera c'era in quel tempo una tromba da ferrovieri, portata lass dal fratello Egidio e noi ogni tanto si andava sulla punta di Piandeleguna a suonarla per farsi udire da coloro che erano a Santa Maria.
Negli anni in cui pi forte era la crisi di lavoro per il mondo, tutti gli uomini venivano in montagna a tagliar erba; venivano anche quelli che non avevano mucche e a fine stagione la vendevano in modo da evitare di trovarsi in inverno
sprovvisti del necessario.
Ecco quindi che in quelle estati aumentava di molto il numero degli abitanti del nostro piccolo borgo montano per cui
nel 1933 raggiunse le 42 persone e malgrado che la situazione economica fosse assai critica, in qualche maniera tutti
riuscivano a sbarcare il lunario.
Anche Vittorio Bagatella abitava in quel tempo in Piandeleguna e aveva una capra non tanto obbediente e ogni volta
che stava mungendola, aveva bisogno di vuotarsi per didietro: lui cercava di evitare il corso delle sferette che cadevano direttamente nel tegame ma qualcuna si infilava sempre dentro. Vittorio Bagatella, per, non se ne preoccupava
tanto e non appena la mungitura era terminata, tirava fuori le sferette che galleggiavano sul latte e poi, come tutti gli altri, mangiava anche lui polenta e latte.
L'ACQUA DELLA POSA
La posa di Piandeleguna aveva quasi sempre poca acqua. sia perch il fondo non era ben impermeabile che per l'evaporazione diurna e sia anche per le scarse piogge che cadevano in estate
Capitava a volte che ci si trovasse presso le casere durante un temporale; allora mio zio Giovanni chiamava tutti noi
giovani e ci faceva correre attorno alla posa per pestare largilla in modo che il fondo tenesse meglio l'acqua; alla fine
dell'operazione essa acquistava un colore giallastro e un gusto sgradevole. In ogni caso la si usava lo stesso.
Oltre ad essere costituite da terreni aridi e ripidi, le valli di Santa Maria erano anche prive della pi piccola sorgente di
acqua .Cos per ironia della sorte, mentre si lavorava su quei miseri prati posti fra le crode, bruciati dal sole e con molta
sete, si vedeva scorrere limpida e copiosa laggi nel fondovalle l'acqua del nostro Piave.
Noi attendevamo con impazienza che venisse il sabato pomeriggio per scendere in paese e andare finalmente sulle rive del fiume a lavarsi e bere a volont.
Ancor oggi, bench siano passati tanti anni, quando salgo le grandi vallate del ricco Piemonte e vedo ovunque fontane
e torrenti grandi e piccoli, mi viene una stretta al cuore al pensiero di quanta sete abbiamo sofferto sulle aride montagne di casa nostra e guardo con simpatia e grande rispetto tutto questo ben di Dio che scorre sotto i miei occhi, sempre ammirati da un cosi attraente spettacolo della natura. E vorrei che questi montanari sapessero quanta ricchezza
hanno a disposizione con l'acqua che scorre vicino alle loro malghe.

26

CRONACA

9 e 10 maggio S. Gottardo Caorera in festa


di Alessandro Bagatella

Come consuetudine, orami da anni,


alla vigilia della festa del patrono di
Caorera, San Gottardo, il presidente della ProLoco, Walter Zanella, e
tutto il suo staff invitano sponsor,
collaboratori ed amici alla cena
conviviale,
per
tutti
gratuita.
Allappuntamento si ritrovano un
centinaio di persone, anche da
paesi vicini, oltre ai collaboratori,
che vediamo sorridenti in foto,
sempre pronti per soddisfare il palato degli invitati. Un ricco antipasto
di diverse qualit ha preceduto la pasta ai funghi, seguita da tagliata con patate e verdure. Infine, vino, acqua, dolce e
caff per tutti. Non mancata nemmeno la musica da intrattenimento. Domenica si svolto il rito religioso in onore del
Santo nellomonima chiesetta, con la partecipazione di moltissime persone. Anche la biciclettata organizzata per
loccasione ha registrato numeri iscritti. Un successo il pranzo speciale, a base di erbette. Bravo a Walter e a tutta la
sua squadra per limpegno profuso come volontari a favore della comunit e per la grande loro generosit dimostrata
ancora una volta nei confronti di amici e collaboratori.

27

CRONACA

Con gli Alpini allAquila


a cura di Claudio Spadetto

A sei anni dal terremoto sono tornati gli alpini all'Aquila, citt ferita e per non dimenticare la tragedia non sono volute
mancare le penne nere della conca delle medaglie d'oro gruppo Valderoa, accompagnate dal loro sindaco Amalia Serenella Bogana, e dai gruppi di Quero, Vas e Pez e da due cantastorie da Mugnai: Paolo e Dorino.
E' stato un raduno emozionante, toccante nel vedere ancora tanta distruzione; il momento pi struggente stato sabato pomeriggio davanti alla casa dello studente, simbolo del terremoto, dove centinaia di persone facevano pellegrinaggio soffermandosi a pregare. A un certo punto arriva un giovane con la
tromba in mano, si mette sull'attenti e intona il silenzio, la commozione prevale. Domenica grande festa, grande sfilata, tanta
gente che ci applaudiva e ci salutava calorosamente. Un grande
grazie all'Aquila per la sua accoglienza per la sua ospitalit, un
grazie alle nostre donne che ci hanno accompagnati e "sopportati". Vorrei chiudere con una frase che mi ha detto la signora Elda,
nonnetta aquilana:

GRAZIE PERCHE' C'ERAVATE GRAZIE PERCHE'


CI SIETE. W GLI ALPINI W IL FELTRE.

ATTUALIT

GRATIS: allEnac tre lezioni aperte a tutti


LENAC di Feltre propone altre lezioni gratuite per tre corsi del catalogo 2015.

Sono attivit che vengono proposte gratuitamente per permettere agli interessati di conoscere i docenti e le tematiche
affrontate nei corsi, non solo leggendo la descrizione del corso, ma facendo una esperienza concreta, in aula, con i
professionisti che poi accompagneranno i percorsi formativi. Le lezioni gratuite ti daranno la possibilit di conoscere alcune
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vincolata alliscrizione. Le lezioni sono:
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0439 840947 o scrivendo una mail a feltre@enac.org. Le lezioni saranno tenute dai docenti dei corsi, professionisti
nellambito della materia insegnata.
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Eviterai di perdere qualche numero della rivista.

28

Festeggiati i 40 anni della sezione donatori di sangue


Madonna del Piave Marziai Caorera Vas

Domenica 24 maggio, giornata di ricorrenza del centenario della Grande Guerra, la Sezione dei donatori di sangue
Madonna del Piave
Marziai Caorera Vas ha
festeggiato l'anniversario
del
40
anno
di
fondazione assieme al
70 del Gruppo Alpini di
Vasperch PUR IN
MODO DIVERSO MA
SIAMO STATI E SIAMO
TUTTI DONATORI!
Mai come in questa
ricorrenza
balza
agli
occhi
il
significato
dellintestazione
della
Sezione Madonna del
Piave
per ricordare i
tragici,
dolorosi
e
sanguinosi momenti della
Prima Guerra Mondiale
che
si
combatterono
aspramente
lungo
il

Piave. E' stata una cerimonia solenne che ha visto la partecipazioni di diverse autorit civili e militari e di gran parte dei
labari delle Sezioni appartenenti all'Associazione Feltrina Donatori Volontari di Sangue. La manifestazione ha preso il
via presso la sede del Gruppo Alpini di Vas con lo scoprimento della targa commemorativa degli Alpini e il saluto delle
autorit presenti. Il gruppo ha sfilato poi, accompagnato dalla Banda di Alano di Piave, verso il monumento in Piazza
per lalzabandiera e lonore ai caduti e per la celebrazione della Santa Messa da parte di Don Luigi, ritornato a Vas per
la sentita occasione. Conclusa la messa il Capo Sezione, Annita D'Orazio, ha rivolto un pensiero ai donatori defunti, ai
fondatori e ai Capi Sezione precedenti (Tieppo Luigi, Vergerio Giuseppe e Vergerio Quinto) e ha ringraziato tutti i
donatori per l'impegno che da sempre dimostrano, sottolineando che nonostante la Sezione di Marziai Caorera Vas sia
una delle pi piccole con circa 70 donatori attivi, riesce a garantire annualmente all'Ospedale di Feltre pi di 70
donazioni e che negli ultimi due anni ben 7 nuovi donatori sono entrati a far parte della Sezione, motivi questi di grande
orgoglio. Il Capo Sezione ha poi premiato i donatori benemeriti della Sezione e la giornata si conclusa con il pranzo
presso lAgriturismo Le Mesine di Bigolino dove, tra una portata e l'altra, si svolto il rinnovo delle cariche consiliari
della Sezione che verranno ufficializzate nel consiglio direttivo in programma nei prossimi giorni.
(a cura di S.Z.)
Elenco donatori benemeriti premiati
DIPLOMA DI BENEMERENZA (10 donazioni):
Corr Pietro, Da Canal Dina, Falcomer Myriam,
Vergerio Dario, Zanella Laura
MEDAGLIA DI BRONZO (15 donazioni):
Corr Pietro, Deon Maicol, Gallina Mauro, Grillo
Fabrizio, Sampieri Cristina, Tieppo Lucia, Tieppo
Paola, Vergerio Dario, Zanella Claudia

MEDAGLIA DARGENTO (25 donazioni):


Casagrande Luca, Deon Armando, Solagna Imerio,
Vergerio Manolo
MEDAGLIA DORO (40 donazioni):
Deon Ivano, Tieppo Paola, Zuccolotto Lorenzo
DISTINTIVO DORO (60 donazioni):
Deon Sandri, Vergerio Egidio, Vergerio Isacco
TARGA DARGENTO (80 donazioni):
Dallo Mansueto

29

CRONACA

Fener, consegnata a Massimo Zatta


la candela in ricordo delle vittime del Vajont
di Silvio Forcellini
Domenica 24 maggio, a Fener, stata consegnata la
candela che ricorda le vittime della tragedia del Vajont
originarie del Basso Feltrino a Massimo Zatta, figlio del
fenerese Vittorio Zatta (1917-1963). Il 27 aprile dello
scorso anno, le Parrocchie di Alano e di Quero avevano
organizzato un pellegrinaggio al cimitero di Fortogna, dove
riposano le vittime di quella tragedia. Nelloccasione, nel
corso della Messa celebrata da don Stefano, erano state
benedette le candele riportanti i nomi dei morti provenienti
dalla nostra zona (foto a destra), poi consegnate ai
familiari. Tra questi, mancavano quelli di Vittorio Zatta, che
gli organizzatori non erano riusciti a contattare perch da
tempo se ne erano perse le tracce. Tramite il numero del
Tornado dedicato al Vajont, che aveva sfogliato su
internet, uno dei tre figli di Vittorio Zatta, Massimo, si
fatto vivo col sottoscritto e cos si potuto procedere alla
consegna della candela (foto a sinistra), finora custodita
dalla signora Giuliana Siragna nella chiesetta fenerese
dellAddolorata. La consegna stata effettuata da Germano Susanetto, uno dei promotori di quella bella iniziativa.
Massimo Zatta, classe 1949, ci ha raccontato di essersi trasferito in
Puglia, nei luoghi dorigine della madre, nel 1964, un anno dopo la
morte del padre. Ha per mantenuto ricordi vivissimi di Fener, dove ha
abitato dapprima in una casa (che ora non c pi) allinterno del cortile
del condominio Sade/Enel, poi ai Faveri, nella casa ora abitata dal
nostro abbonato Luigi Schievenin. Ha ricordato i suoi compagni
dinfanzia: Mario Santangelo, Galliano Melchiori, Toni Farenzena,
Tullio Dal Zotto, Giovanni Franzoia e un certo Dino Meneghin,
diventato poi una leggenda del basket Persona simpaticissima e
squisita (che ringrazio anche pubblicamente per tutti gli eccezionali
prodotti enogastronomici del Salento di cui mi ha fatto dono), ha
promesso di ritornare presto a Fener: lo aspettiamo tutti con gioia.
Tornando alla tragedia del Vajont, ricordo che - oltre a Vittorio Zatta le altre vittime dei nostri comuni furono Giovanni Mozzelin (1934-1963) di Alano, Agostino Mazzocco (1919-1963) di
Quero, Ines Rizzotto (1926-1963) di Quero, Enrico Rizzotto (1912-1963) di Quero e Floriano Solagna (1902-1963) di
Marziai (ai quali va aggiunto anche il querese Gino Mazzocco, morto nel 1958 durante la costruzione della diga).

30

JUDO

39 Trofeo Judo Citt di PORDENONE


Domenica 10 maggio 2015

Trasferta in Friuli Venezia Giulia per la societ alanese


e pi precisamente a Pordenone per il 39 Trofeo di
Judo, manifestazione organizzata dalla societ Sekai
Budo che ha registrato la partecipazione di oltre
trecento atleti di sessantuno club provenienti da
numerose regioni italiane, Croazia e Austria.
A.S.D. Judo Alano di Piave gareggia con 9 atleti
incamerando ben sette medaglie: 2 ori, 1 argento e 4
bronzi, per un punteggio totale di 52 punti piazzandosi
alla 5^ posizione della classifica generale delle
societ. Di seguito la classifica individuale dei
partecipanti nelle varie classi e categorie:
1 Sofia Carraro
1 Mazzocato Mattia
2 Valentina Bertoldo
3 Valentino Roman, Stefano Stramare e Thomas Bizzotto
3 Francesca Vidorin
7 Elia Carelle
10 Xiao Feng Fan.

A.S.D. JUDO ALANO DI PIAVE | Palestra Comunale in Via Don P. Codemo | Tel. 0439 779457 | Cell. 348 0447706

CRONACA

In ricordo della mamma di don Stefano Baccan


mancata lo scorso mese di maggio allet di 89 anni Antonietta Cappello ved. Baccan, madre di Don Stefano, ex
parroco di Quero. Era rimasta vedova allet di 43 anni con 4 figli (il pi grande Stefano di 6 anni) da accudire e dar
loro un futuro. Le esequie si sono svolte sabato 23 maggio nella chiesa di Corte, frazione di Piove di Sacco (Pd) dove
risiedeva. Era presente anche una piccola rappresentanza di Quero e di Alano di Piave, assieme ad alcuni sacerdoti
del vicariato di Quero / Valdobbiadene: Don Alessio, Don Francesco e Don Romeo. A Don Stefano ed alla sua famiglia
giungano anche le sentite condoglianze della redazione del Il Tornado.

31

LETTERE AL TORNADO

In ricordo di Suor Evangelina


Chiedo di pubblicare queste sentite righe in memoria di Suor Evangelina Antonia Menegon, i cui fratelli sono
fedeli lettori della rivista: Evaristo a Quero, Dino in Friuli ed Anna Maria in Isvizzera.
Ringrazio cordialmente.
Maria Rita Zuco
Carissime Sorelle,
il 7 maggio 2015, verso le ore 9.40, mentre assieme ai parenti e alle sorelle
delle nostre varie Comunit di Verona eravamo in arrivo a Casa Betania
(Verona), per celebrare la S. Messa di esequie della nostra cara Sr. Isolina,
abbiamo ricevuto la dolorosa notizia che un'altra Sorella ci ha lasciate per
raggiungere il Signore della Vita in cielo. la nostra carissima
SR. EVANGELINA -ANTONIA MENEGON
da qualche settimana ricoverata all'Ospedale di Negrar per sopraggiunte
complicazioni di salute. La Sorella aveva 78 anni di et e 54 di Professione
Religiosa.
Molte di noi hanno conosciuto personalmente questa Sorella poich
rimasta vicina a noi quasi fino alla fine del suo percorso di vita facendo parte
della Comunit di "Mater Gratiae", Verona per circa 9 anni.
"Ciascuno dia secondo
Ad ognuna di noi Sr. Evangelina lascia in dono qualche "scintilla" della sua
quanto ha deciso nel suo
sapienza di vita, tutta spesa in semplicit e dedizione prestando il suo prezioso
cuore, non con tristezza
servizio all'interno di varie Comunit. Possiamo affermare che a lei ben si
addiceva il nome, testimoniando a chiunque incontrasse, la Buona Notizia del
n per jrza, perch Dio
Vangelo attraverso il suo stile sereno e discreto, umile e gioioso che rallegrava
ama chi dona con gioia
chiunque le viveva accanto.
". (2Cor 9,7)
Possiamo dire che Sr. Evangelina ha incarnato la "piccolezza e la
compassione evangelica" nella ferialit del quotidiano mostrando in gesti e parole la gioia di appartenere a Cristo,
di esprimergli un amore autentico, capace di costruire relazioni fraterne cariche di umanit ed affetto.
Ricordando il suo sorriso, facciamo nostre le sue parole che risuonano come un testamento per noi: "Ho
voluto tanto bene a tutte"... "Quello che pi conta volerci bene". Mentre porgiamo le nostre condoglianze ai fratelli,
alla sorella e ai parenti, ringraziamo il Signore per avercela donata e ci impegniamo a ricordarla nella nostra
preghiera come ci suggeriscono la nostra Regola e l'affetto fraterno. Rinnovando il mio Grazie anche a tutte le
Sorelle e al personale che l'hanno amorevolmente assistita, tutte saluto e sento unite nella fede e nella speranza,
aff.ma Madre Suor Elisa Ba
Verona, 07 maggio 2015

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LETTERE AL TORNADO

Alto Onore del Grappa

(A.C.) Il Comitato Alto Onore del Grappa, nellaccogliere le richieste per la concessione del riconoscimento A.O.G. per
due illustri soggetti, ha dato corso alla concessione dellattestato e medaglia di bronzo al Presidente Sez. Fanti di Alano
Quero Vas, nonch Consigliere Provinciale A.N.F. di Belluno, Cav. Claudio Carelle di Alano di Piave, e al Direttore
Didattico - Istruttore e Scrittore Storico, Professore Loris Giuriati di Bassano. La consegna avvenuta presso la storica
Villa Ca Erizzo di Bassano che fu una sede degli Arditi nel primo conflitto mondiale e in cui soggiorn per diversi periodi
lo scrittore americano Hemingway, alla cui memoria nel seminterrato stato allestito il museo storico.

Vas, il 70 degli Alpini e il 40 dei Donatori

(D.B.) Domenica 24 maggio ricorreva il 70 di fondazione del Gruppo Alpini di Vas e, con l'occasione, presso la sede degli
alpini stata scoperta dalla madrina del gruppo, Evelina Deon, la statua di un'aquila con una targa commemorativa.
Congiuntamente si festeggiavano anche i 40 anni di fondazione della sezione Madonna del Piave dei donatori di
sangue di Marziai, Caorera e Vas. Dopo i discorsi delle varie autorit presenti, accompagnati dalla Banda di Alano, in
sfilata dalla sede degli alpini si sono schierati tutti in piazza con i tanti gagliardetti sia dei vari gruppi alpini che dei donatori
e, davanti al monumento ai caduti, si svolto l'alzabandiera e la deposizione di una corona e di mazzi di fiori da parte dei
bambini delle elementari. Dopo la messa sono stati premiati i donatori meritevoli della sezione e, quindi, di nuovo alla
sede degli alpini per un lauto rinfresco.

Si spenta Caterina Zattier


Il giorno 1 giugno si spenta Caterina Zattier, di 84 anni. Ne danno il triste annuncio i nipoti
Andrea, Vedra e la nuora Marcellina. Ringraziamo la casa di riposo di Alano e la casa alloggio
Casa Nani per tutti gli anni che hanno passato con la nonna. Un ringraziamento speciale va
allamico fraterno Ugo, che con il canto e laffetto ha saputo alleggerirle le giornate. Un grazie
dal profondo del cuore a Carmen. Grazie per averci supportato in questo momento triste.
Grazie per averla fatta divertire e sorridere, per averla portata a spasso e fatto provare
emozioni immense. Grazie a tutti coloro che le hanno voluto bene!
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