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UNIVERSIT DEGLI STUDI DI ROMA

TOR VERGATA
DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE E INFORMATICA

Relazione di progetto
DIMENSIONAMENTO IMPIANTI DI
CONDIZIONAMENTO PER IL DIPARTIMENTO DI
INGEGNERIA CIVILE

Progettazione impiantistica per larchitettura


Prof. A. Spena - a.a. 2014/2015

Corso di studi: Ingegneria e Tecniche del Costruire

Studenti:

Cristiana Astolfi
Ilenia Leone
Manuela Moriconi
Valeria Padovani
Veronica Patrizi
Alessia Sisti

INDICE
1. Introduzione

2. Normativa

3. Caratteristiche delledificio

4. Calcolo dei carichi termici

4.1 Caso invernale

4.2 Caso estivo

10

5. Dimensionamento dellimpianto

13

5.1 Impianto uffici

14

5.2 Impianto sale conferenza

21

6. Allegati

26

INDICE DEGLI ALLEGATI

N. Allegati
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18

Contenuto
Pianta edificio
Tab. 3.4- Radiazione solare attraverso
vetro semplice
Grafico andamento temperatura
giornaliera
Tab. 20- Differenze di temperature
equivalenti
Tab. 24- Correzione alle differenze di
Temperatura equivalenti
Tab. 3.14- Calore emesso dalle persone
Tab. Carichi A1
Tab. Carichi A2
Tab. Carichi A3
Tab. Carichi A4
Tab. Carichi A5
Tab. Carichi A6
Diagramma Psicrometrico estate uffici
Diagramma Psicrometrico inverno uffici
Diagramma Psicrometrico estate sale
conferenza
Diagramma Psicrometrico inverno sale
conferenza
Catalogo U.T. A
Catalogo Ventilconvettori

1. INTRODUZIONE
La progettazione di un impianto deve garantire precise condizioni di benessere
allinterno degli ambienti che lo caratterizzano. Il dimensionamento dellimpianto
deve essere perci basato sulla valutazione dei carichi termici nelle condizioni pi
gravose.
Per carichi termici si intendono i flussi termici sensibili (corrispondenti, cio ad una
differenza di temperatura) e latenti (dovuti ad una differenza di grado igrometrico,
per effetto per esempio di produzione di vapore nellambiente). Limpianto deve
fronteggiare tali carichi per assicurare determinate condizioni ambientali, stabilite da
precise normative. Dunque, una volta fissate le condizioni di temperatura ed umidit
relativa ottimali per lambiente ( condizioni interne di progetto), la progettazione di
un impianto di condizionamento prosegue nella determinazione dei carichi
termoigrometrici (ovvero scambi di energia e di vapore tra lambiente e lesterno),
nella determinazione delle condizioni dellaria in ingresso nellambiente ( portata,
temperatura, umidit relativa e purezza dellaria da immettere nel locale per
mantenere in esso le condizioni di progetto), nella definizione dei processi cui deve
essere sottoposta laria di immissione ed infine nella scelta delle apparecchiature atte
a realizzare i processi definiti.
Sull intero edificio incidono una moltitudine di fattori quali ad esempio: il fattore
solare, lirraggiamento, il ponte termico, la differenza di temperatura istantanea,
valori che influenzano in maniera sensibile nel calcolo delle potenze di calore
scambiato e si diversificano di ambiente in ambiente.
Il calcolo dellimpianto stato effettuato analizzando il caso estivo ed il caso
invernale, in quanto i diversi fattori termici propri dellambiente esterno alledificio
incidono in maniera consistente su di esso.
Per ogni ambiente stata redatta una tabella nella quale sono state trascritte le
informazioni tecniche relative ad entrambi i casi presi in considerazione.

2. NORMATIVE DI RIFERIMENTO
La normativa UNI 10339 fornisce indicazioni in merito alla classificazione e la
definizione dei requisiti minimi degli impianti e dei valori delle grandezze di
riferimento durante il funzionamento degli stessi. Viene applicata agli impianti
aeraulici destinati al benessere delle persone, installati in edifici chiusi.
Limpianto aeraulico deve consentire di raggiungere e mantenere: le condizioni di
qualit e movimento dellaria e le condizioni termiche ed igrometriche specifiche di
essa, rispettando le funzioni assegnate (filtrazione, riscaldamento, raffrescamento,
umidificazione, deumidificazione) in accordo con le prescrizioni della UNI 10339.
Limpianto deve assicurare:
a) Unimmissione di aria esterna pari o maggiore ai valori minimi, per ciascun
tipo di destinazione duso, riferiti o al numero delle persone presenti, o alla
superficie in pianta, o al volume dellambiente;
b) Una filtrazione minima convenzionale dellaria (esterna e ricircolata) tramite
impiego di filtri di classe appropriata, per ciascun tipo di locale;
c) Una movimentazione dellaria (nel volume convenzionale occupato) con
velocit comprese entro i limiti prescritti.
I sistemi di nuova progettazione, ristrutturati o esistenti si dividono in:
Per il solo riscaldamento;
Misti o combinati per riscaldamento e produzione di acqua calda
sanitaria;
Per sola produzione di acqua calda per usi igienico- sanitari.
La norma UNI EN 12207 valuta la classificazione della permeabilit allaria di una
finestra, in base al volume di aria disperso, alla superficie totale del serramento e alla
lunghezza dei giunti apribili.
La norma UNI 10349 riporta le condizioni climatiche, compreso i valori di
irraggiamento solare per i capoluoghi di provincia.

3. CARATTERISTICHE DELLEDIFICIO
Ledificio preso in esame il dipartimento di Ingegneria Civile dellUniversit di
Roma Tor Vergata, di cui abbiamo trattato un solo piano tipo, che possiede 16 uffici e
2 sale conferenza [Allegato 1]. Ogni ufficio possiede unarea di 18 mq e ogni sala
conferenza possiede unarea di 55 mq.

Posizione geografica edificio


Localit
Latitudine
Longitudine
Zona climatica
Gradi giorno
Classificazione sismica

Roma
41513924 N
12285448 E
D
1415
Sismicit bassa

Ledificio composto da pareti opache e pareti trasparenti. Per quanto riguarda le


pareti vetrate si sono considerati doppi vetri ordinari senza schermatura.
I pieni sono costituiti da pareti multistrato di spessore 0.41 m.
Le caratteristiche geometriche e fisiche delle pareti opache e trasparenti sono
riportate nelle seguenti tabelle e disegni:

Composizione parete opaca


Materiale
Intonaco
esterno
Mattoni UNI
Intercapedine
daria
Mattoni forati
Intonaco in
gesso

Spessore= sop
(m)
0.02

(Kcal/mhK) C (Kcal/m2hK)

(kg/m3)

0.75

1800

0.25
0.05

1.7
5.5

1500
1.19

0.08
0.01

3.65

900
1200

0.45

Spessore totale (m)


Peso totale (kg/m2)
Resistenza totale (m2hK/kcal)
Trasmittanza (kcal/mqhk)

0.41
500
1.29
0.80

Composizione parete trasparente


Materiale
Vetro (2)
Intercapedine d aria
Spessore totale (m)
Resistenza totale (m2hK/Kcal)
Trasmittanza (Kcal/m2hK)

Spessore= sv (m)
0,004
0,012

v (kcal/m)
0,85
0,031
0.02
0.40
1.5

Stot=31.02 mq
Sv=2.34 3=7.02 mq
Sop=24 mq

Stot=22.44 mq
Sv=4.68 mq
Sop=17.76 mq
6

Stot=9.9 mq
Sv=2.34 mq
Sop=7.56 mq

4. CALCOLO DEI CARICHI TERMICI


Al fine di mantenere le condizioni di benessere allinterno delledificio necessario
controllare i carichi termici. In inverno il calore fornito agli ambienti viene disperso
verso lesterno mentre in estate va contrastato il flusso termico entrante nelledificio.
I carichi termici che si manifestano con variazioni di temperatura, positive o
negative, vengono definiti SENSIBILI, invece i carichi LATENTI sono quei carichi
che modificano lo stato fisico di un elemento da solido a fluido, senza modificarne la
temperatura.
CONTRIBUTI DI CALORE SENSIBILE:
Radiazione solare attraverso vetri, muri;
Trasmissione attraverso vetri, muri;
Infiltrazione di aria esterna;
Apporto interno allambiente dovuto a persone, luci, apparecchiature elettriche.
CONTIBUTI DI CALORE LATENTE:
Apporto di vapore dovuto a persone presenti in ambiente.
La somma dei carichi termici relativi a ciascun ambiente da climatizzare sono la base
per il dimensionamento degli impianti di climatizzazione.
Analizzeremo separatamente il caso invernale ed il caso estivo.

4.1 CASO INVERNALE


In inverno la temperatura media esterna sensibilmente diversa dalla temperatura
interna, e le sue oscillazioni intorno al valor medio sono contenute, si fa lipotesi
cautelativa che la temperatura esterna sia costante nel corso della giornata ed assume
il valore minimo, che per le nostre latitudini 0C.
Lirraggiamento solare costituisce un apporto di calore allambiente che compensa, in
parte, il carico termico. Si sceglie per questo di considerarlo nullo, in quanto la
condizione pi gravosa.
Limpianto dovr fornire calore in quantit pari a quello disperso per differenza di
temperatura e per leffetto dei ponti termici.

Pareti Trasparenti
Vi una differenza di temperatura tra ambiente interno ed esterno, per cui ci saranno
dispersioni termiche per trasmissione attraverso le pareti trasparenti espresse dalla
seguente relazione:
Qt = Hv Sv T f
Dove:
Trasmittanza H =

1
1
1

+ +

con he= 20 Kcal/m2hK hi=10 Kcal/m2hK

T= (Ti- Te) = (20-0) C


Fattore correttivo f che tiene conto dellesposizione delledificio in base
allorientazione di esso.

Pareti Opache
Si assunta una parete opaca di colore chiaro per tutti i muri delledificio. Per
ciascuno di essi si considerato lo scambio termico per trasmissione dovuto alla
differenza di temperatura tra ambiente esterno ed interno descritto dalla seguente
relazione:
Qop = Hop Sop T f
Dove:
Trasmittanza H =

1
1
1
1
+ + +

T= (Ti- Te) = 20C

Ponti termici
La dispersione di calore dovuta ai ponti termici avviene in corrispondenza dei punti
singolari dati da un cambio di geometria o di materiale.
I ponti termici, da noi individuati, sono in corrispondenza degli infissi e del perimetro
della parete opaca a contatto con la struttura portante in c.a.
La presenza di un ponte termico viene affrontata fornendo semplicemente una
maggiore quantit di calore allambiente. La quantit di calore dispersa dai ponti
termici stata calcolata utilizzando un coefficiente lineico KL pari a 0,05 nel caso del
ponte termico localizzato lungo il perimetro dellinfisso della parete vetrata ed un
coefficiente lineico pari a 0,1 in quello che si verifica in corrispondenza della
muratura perimetrale.
QPT = KL L T
Dove:
L perimetro della finestra
T=(Ti- Te) = 20C
KL= 0.2 Hm sm
Hm Trasmittanza media tra i due materiali che compongono il ponte termico.
Sm spessore medio
Determinazione del KL parete opaca finestra
Hop= 0.8

sop= 0.41m

Hv=1.5

sv= 0.02 m

Hm= 1.15

sm= 0.215m

KL= 0.21.150.215=0.05
Determinazione del KL parete opaca struttura portante in c.a.
Hop= 0.8
Hcls= 1
20

sop= 0.41 m
1

= 2.36

1
0,3
+
10 1,1

Hm=1.58

con

cls =1.1 kcal/m

scls= 0.30 m
sm= 0.35 m

KL=0.21.580.35 = 0.1
9

Potenza termica di relazione


Si passati poi al calcolo della potenza termica totale di relazione, che data dalla
somma dei flussi termici dispersi dovuti alla trasmissione di calore attraverso pareti
opache e trasparenti e quelli dovuti ai ponti termici:
Qr = Qt+ Qop+ QPT

Potenza termica di infiltrazione


La potenza termica di infiltrazione stata tralasciata in quanto gli uffici risultano
essere in sovrapressione.
Qinf = 0

Fabbisogno totale di calore


Limpianto dovr quindi compensare i flussi termici dispersi dalla somma della
potenza termica di relazione e dalla potenza termica di infiltrazione:
QTOT = Qr + Qinf

4.2 CASO ESTIVO


Data la molteplicit dei fattori da considerare per la stima dei carichi ambiente, il
calcolo del calore estivo pi complicato rispetto a quello invernale.
Durante la stagione estiva i flussi termici sono fortemente influenzati
dallirraggiamento, carico aggiuntivo, il cui contributo da considerare nelle varie
ore della giornata.
La scelta della potenzialit dellimpianto sar determinata dal valore del carico
massimo ad una data ora. Limpianto dovr fronteggiare il calore prodotto per
differenze di temperature, per irraggiamento e, il calore emanato dalle persone e da
altre fonti presenti allinterno degli ambienti, come illuminazione e dispositivi
elettrici.
I carichi termici per irraggiamento e quelli dovuti alla differenza di temperatura sono
stati calcolati separatamente sia per le pareti opache che per le pareti trasparenti nelle
varie ore della giornata.

10

Pareti Trasparenti
Carichi termici per irraggiamento
Qirr = Sv FS fsol Irr
Sv= 2.34 mq

FS= n+

con =0.8, a = 0.1

Irr stato ricavato utilizzando Tab. 3.4 [Allegato 2] con riferimento al giorno 23
Luglio nelle diverse ore e per lesposizione della finestra considerata.
fsol = 1 , fattore che tiene conto della ombre portate.
Carichi termici per differenza di temperatura
Sono state calcolate le differenze di temperatura tra interno ed esterno nelle diverse
ore del giorno, considerando una temperatura interna di 26 C costante e utilizzando
il grafico degli andamenti giornalieri delle temperature esterne [Allegato 3].
Qt = Sv Hv Tist
Sommando i due contributi otteniamo i carichi termici totali per le pareti vetrate nelle
varie ore del giorno.

Pareti opache
Nello studio delle pareti opache, il calcolo stato eseguito utilizzando la Tabella 20,
[Allegato 4] che fornisce la differenza di temperatura equivalente in funzione dellora
solare e del mese dellanno, ovvero luglio, con pareti di diverso peso specifico ed
orientazione. Considerato un muro con massa di 500 Kg/ m, si hanno i valori di
Teq per le ore 8, 10, 12, 14, 16, 18. Poich la tabella 20 riferita ad unescursione
termica giornaliera di 11C, bisogna apportare delle correzioni alle differenze di
temperature equivalenti, in quanto nel nostro caso si ha unescursione termica di
15C. Facendo rifermento alla Tabella 24, [Allegato 5] si entra con un valore di
escursione termica di 15C e con un T di 8C dato dalla differenza tra la
temperatura esterna alle ore 15:00 (34C) e la temperatura ambiente (26C).
Si trova cos il coefficiente di correzione pari a -2 da sottrarre ai Teq della (Tab.
20), ricavando cos i Tsa da introdurre nella formula per il calcolo delle quantit di
calore apportato dallesterno.
Qop = Sop Hop Tsa
11

Calore sensibile e dissipazioni interne


Il calore emesso dalle persone associabile al suo grado di attivit e alla temperatura
a cui si trova lambiente che lo circonda. Per unattivit moderata come quella che
caratterizza un lavoro in ufficio, e in una sala conferenza, si considera per ogni
persona un calore sensibile di 55 kcal/h alla temperatura ambiente di 26C. ( Tabella
3.14) [Allegato 6]. Si assunta la presenza di due persone allinterno di ogni ufficio,
e di circa 24 persone nelle sale conferenza.
Nella definizione del carico termico totale contribuiscono altre sorgenti che possono
essere presenti in ambiente e che dissipano in esso parte dellenergia elettrica
assorbita, ad esempio illuminazione o macchine come fotocopiatrici, computer e
stampanti. Si assume una potenza dissipata internamente pari a 10 W/m2 per gli uffici
e 15 W/m2 per le sale conferenza.

Freddo portato
Il freddo portato dovuto al fatto che la temperatura dimmissione Timm pi bassa
rispetto a quella desiderata in ambiente Tamb; va dunque sottratto al fabbisogno totale
di freddo in quanto contribuisce al raffrescamento dellambiente stesso e quindi aiuta
limpianto.
Fr= ma cp TFP
Densit daria =1.3 Kg/m3
Calore specifico dellaria cp=0.24 Kcal/Kg C
T FP = (Tamb - Timm)=(26-20)C
Portata daria immessa in ambiente ma=30 m3/h n persone; dove 30 m3/h un
valore dato da normativa. Esso indica la quantit daria da introdurre procapite in
ambiente per garantire le condizioni di comfort.

Fabbisogno totale di freddo


Il fabbisogno totale di freddo dato dalla somma delle potenze termiche entranti
attraverso le pareti opache e trasparenti, della potenza dissipata internamente, della
potenza termica dinfiltrazione, del calore sensibile dovuto alle persone presenti in
ambiente a cui va sottratto il contributo del freddo portato.
Qtot = Qirr + Qt + Qop + Qinf + Qdiss + Qsens Fr

con Qinf = 0

12

I carichi termici relativi ai diversi ambienti sia per il caso invernale che per il caso
estivo, sono riportati negli Allegati 7, 10 ,11, 12 per gli uffici, negli Allegati 8 e 9 per
le sale conferenze.

5. DIMENSIONAMENTO IMPIANTO
Al fine di rispettare le condizioni termoigrometriche stabilite si scelto di adottare
diverse tipologie dimpianto per i diversi ambienti presenti nel piano tipo.
Negli uffici stato adottato un impianto misto, con aria primaria e ventilconvettori.
Nelle sale conferenza previsto un impianto di sola aria.
Per assicurare le volute condizioni di purezza dellaria e per controllare i parametri
igrometrici, al fine di ottenere in ambiente le condizioni di umidit relativa di
progetto, vengono utilizzate delle apposite apparecchiature di trattamento daria,
definite tecnicamente U.T.A.
Le unit di trattamento daria negli uffici hanno lesclusivo compito di controllare il
carico latente, ovvero quel carico creato dalle persone presenti e che concorre
allaumento di vapor dacqua. I carichi sensibili invece, sono controllati da appositi
ventilconvettori.
Nelle sale conferenza i bilanci dei carichi termici sensibili e latenti sono affidati
interamente allunit di trattamento daria. In condizioni estive si ha bisogno di
ricircolo poich il fabbisogno totale di freddo non viene coperto con la sola aria
esterna.

Schema senza ricircolo

Schema con ricircolo


13

5.1

IMPIANTO UFFICI

Caso Estivo
Trattamento aria
Il trattamento di aria primaria allinterno degli uffici nel caso estivo, viene effettuato
introducendo aria esterna. Il procedimento prevede il raffreddamento di questultima
dalle condizione esterne fino alle condizioni di saturazione; la sua deumidificazione
fino al punto fisso ed infine un post-riscaldamento fino alla temperatura di
mandata.
Questa trasformazione stata graficata sul Diagramma Psicrometrico [Allegato 13].
Fissate le condizioni termoigrometriche di progetto, individuiamo i punti 1 e 4:
Punto 1: Te= 34C e UR = 60% , X1 =20,25 10-3

Punto 4: Ti =26C e UR =45%, X4 = 9,5 10-3

La trasformazione 1-2 rappresenta un raffreddamento che ci permette di ricavare il


Punto 2, con UR del 100%.
La trasformazione 2-3 un raffreddamento con deumidificazione. Il punto fisso,
ovvero il Punto 3, stato calcolato dal bilancio di vapore:
mv +m imm - m est = 0
:
m v=

Il carico di vapore pro-capite, in kg/h, viene ricavato dai dati forniti nella tabella
3.14 [Allegato 6] ponendo T=26 C in estate, con grado di attivit: impiegato di
ufficio con attivit moderata.
Trovo dunque in base alla stagione ed allattivit svolta:
m v, estate=

60 /
600 /

= 0.1 /

14

= X3 Con:
X3 = titolo dellaria trattata in estate
m a = 30 1.3 = 39

mest= X4 Con:
X4 = titolo dellaria estratta dallambiente in estate
Dallequazione di bilancio:
m a X3 + m v m a X4=0
X4 = 9,5 10-3 individuato sul Diagramma Psicrometrico

X3 = X4 - (mv/ ma) = 9.5 10-3- 0.1/39 = 6.9 10-3

La trasformazione 3-5 un post-riscaldamento isotitolo, che termina alla temperatura


dimmissione.
Il punto 4 rappresenta le condizioni di comfort.

15

Caso Invernale
Trattamento aria
Il trattamento di aria primaria allinterno degli uffici in inverno viene effettuato
introducendo aria esterna. Il procedimento prevede il riscaldamento di questultima,
la successiva umidificazione e infine il post-riscaldamento fino alla temperatura di
mandata.
Questa trasformazione stata graficata sul Diagramma Psicrometrico [Allegato 14].
Fissate le condizione termoigrometriche di progetto, individuiamo i punti 1 e 4:
Punto 1: Temperatura esterna di 0C e UR del 40%, X1= 1,6x10-3
Punto 4: Temperatura interna di 20C e UR del 55%, X4= 8x10

-3

La trasformazione 1-2 rappresenta il riscaldamento fino alle condizioni stabilite di


18C.
La trasformazione 2-3 rappresenta un raffreddamento con umidificazione fino ad
incontrare il punto 3, punto fisso, che calcolato nel seguente modo:
m v+ m imm - m est = 0
:
m v=

Il carico di vapore pro-capite, in kg/h, viene ricavato dai dati forniti nella tabella
3.14 [Allegato 6] ponendo T=26 C in estate,con grado di attivit: impiegato di
ufficio con attivit moderata.
Trovo dunque in base alla stagione ed allattivit svolta:
mv, inverno =

40 /
600 /

= 0.06 /

= X3 Con:
X3 = titolo dellaria trattata in inverno
m a = 30 1.3 = 39

= X4 Con:
X4 = titolo dellaria estratta in inverno
16

Dallequazione di bilancio:
m a X3 + mv ma X4=0
X4 = 9,5 10-3 individuato sul Diagramma Psicrometrico

X3 = X4 - (mv/ ma) = 6.28 10-3

La trasformazione 3-5 un post-riscaldamento che termina alla temperatura di


immissione.
Il punto 4 rappresenta le condizioni di comfort.

17

Scelta delle UTA


In un impianto misto, come quello degli uffici, lUnit di Trattamento Aria preleva
aria unicamente dallesterno. Il suo compito quello di controllare gli agenti
inquinanti e contrastare i calori latenti dissipati in ambiente. Laria esterna deve
quindi avere un elevato grado di purezza e rispondere alle condizioni di progetto
relativamente a temperatura e percentuale di umidit relativa.
LUTA contiene linsieme dei componenti deputati al trattamento del fluido aria, al
fine di operare le necessarie trasformazioni termodinamiche per una opportuna
immissione in ambiente.
Subito dopo lingresso, laria incontra dei filtri che trattengono gli agenti inquinanti;
successivamente c una batteria di riscaldamento in cui il mezzo scaldante
costituito da acqua calda ed utilizzata in inverno per il pre-riscaldamento. Vi poi
una batteria di raffreddamento in cui il mezzo refrigerante acqua refrigerata. Questa
batteria viene utilizzata in estate e si occupa anche di deumidificare laria. seguita
da un umidificatore ad acqua nebulizzata, cio attraverso dei tubicini microforati si
spruzzano delle piccole particelle di acqua sulla corrente di aria; grazie ad un
separatore di gocce, le particelle di acqua rimaste in sospensione vengono separate
dallaria trattata che avr aumentato la sua umidit specifica. Per raccogliere lacqua
persa durante il processo di umidificazione e quella dovuta alla condensa della
batteria di refrigerazione, le UTA dispongono di una vaschetta di raccolta comune. Vi
infine una batteria di post-riscaldamento adoperata sia in estate che in inverno,
proprio per questo nel calcolare la potenza termica necessaria si prende il valore
massimo tra i due. Laria cos pronta per essere immessa in ambiente, spinta da un
ventilatore che chiude la composizione dellUTA.

18

Calcolo delle batterie per il corretto funzionamento dellU.T.A. in estate


Il raffreddamento e la deumidificazione dellaria in estate funzione della minima
temperatura della superficie della batteria di raffreddamento.Queste batterie sono
alimentate da un fluido freddo, proveniente da un gruppo frigorifero che opera fra le
temperature di 7 C e 12 C (valori minimi).
Avendo gi trovato la portata daria da trattare allinterno di ogni singolo ufficio
occupato da due persone, e considerando che il piano composto da 16 uffici, si
ricava:
mtot= (39 2) 16 = 1248
Vengono ora calcolate le quantit di calore necessarie per il funzionamento delle
batterie:
Qraffr= m tot (h1 - h3) = 1248 (20,6 6,2) = 17971,2 = 20,8 KW
Qpost- risc = m tot (h5 h3) = 1248

= 4,1 KW
= 3619,2
(9,1 6,2)

Dove le h sono i valori delle entalpie, riportati dal diagramma psicrometrico, dei punti
agli estremi delle trasformazioni di raffreddamento (1-3) e di post riscaldamento(3-5).
Calcolo delle batterie per il corretto funzionamento dellU.T.A. in inverno
Qpre-risc = mtot (h2 h1) = 5428.8 = 6.29 KW
mtot = (39 2) 16 = 1248

h1= 0.75
h2=5.1
Qpost- risc = mtot (h5 h3) = 8860.8 = 10.3 KW
h5= 12.2
h2=5.1

Le caratteristiche richieste dallunit di trattamento daria sono:


Potenza Frigorifera: Qf = Qraff =20.8 KW
Potenza Termica: Qt = Q pre + max {Qpost-risc, inv ; Qpost-risc, est}
Qt = (6.29+10.3) KW = 16.59 KW
In base a questi dati, si scelto da catalogo lU.T.A. AERMEC TA 33 [Allegato 17],
che ha resa frigorifera con batteria 6 ranghi tot. 26.3 KW, resa termica con batteria
quattro ranghi tot. 20.6 KW e portata daria nominale 3300 mc/h.
19

Scelta dei Ventilconvettori


I ventilconvettori sono costituiti da un carter metallico contenente un filtro, una
batteria alettata rame-alluminio ed un ventilatore a pi velocit.
Negli uffici impiegato sia in inverno che in estate, per far fronte ai carichi sensibili.
Per il suo funzionamento necessita di una portata di acqua calda ed una di acqua
fredda.
La massa di acqua calda necessaria :

Macqua,calda =

= 45.5 Kg/h;

cp, acqua=1 kcal/kg C;


T=15 C;
La massa dacqua fredda necessaria :
macqua,fredda =

= 106.6 Kg/h;

T=5 C;
Dovendo considerare condizioni di carico pi gravose, si preso il maggior
fabbisogno di freddo relativo allambiente 6 ed il maggior fabbisogno di caldo
dallambiente 5.
Qf = 533.31 Kcal/h;
Qc = 682.7 Kcal/h;
In base a questi dati si scelto di installare ventilconvettori AERMEC OMNIA
UL11, uno per ogni ufficio.

20

5.2 IMPIANTO SALE CONFERENZA


Caso estivo
Bisogna valutare se trattando solo aria esterna si riesce a coprire il fabbisogno totale
di freddo.
Trovo la portata daria esterna necessaria per garantire i requisiti di qualit:
Gv = = 30 m3/h 24 persone = 720 m3/h
Calcolo il carico termico estivo che ottengo impostando una Timm = 20 C:
Qestate= cp (Ta-Timm) = 1347,8 Kcal/h
Con: Cp=0,24 kcal/kgC
= 1,3 kg/m3
T = (26-20)C = 6C
Individuo dalle tabelle dei carichi termici delle sale conferenza il maggior fabbisogno
di freddo: Qf = 2399,9 Kcal/h che si verifica nellambiente 2.
Poich il fabbisogno di freddo maggiore della quantit di freddo che si riesce ad
avere trattando solo aria esterna, necessario il ricircolo.
Qric= Qf Qestate= 1052,2 Kcal/h
La portata di ricircolo sar:
=

Qric
T

= 562 m3/h

Calcolo quindi la portata totale di aria da trattare:


= + = 1282 m3/h
Questa dovr essere raffreddata, deumidificata ed infine post riscaldata fino alla
temperatura di mandata. La trasformazione riportata sul Diagramma Psicrometrico
[Allegato 15]. Fissate le condizioni di progetto, individuiamo i punti 1 e 4:
Punto 1: Te= 34C e UR = 60% , X1 =20,25 10-3

Punto 4: Ti =26C e UR =45%, X4 = 9,5 10-3

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Troviamo il punto di miscela M con la regola della leva:


X1 + X4 = XM
XM=

X1 + X4

720 20,25 103 +562 9,5 103


1282

kgv/ kg as= 15,5 10-3 kgv/ kg as

Avendo calcolato il titolo del punto M, determiniamo la sua posizione sul Diagramma
intercettando la retta che unisce il punto 1 e il punto 4.
La trasformazione M-2 rappresenta un raffreddamento fino alle condizioni di
saturazione.
La trasformazione 2-3 un raffreddamento con deumidificazione fino al punto 3,
punto fisso ricavato dal bilancio:
mtot X3 + mv, estate = mtot X4
X3= X4 -

= (9,510-3 -

0,1 /
1666,5 /

) = 9,4 10 -3 kgv/ kg as ,

essendo mtot= (12821,3) m3/h= 1666,5 Kg/h


La trasformazione 3-5 rappresenta il post-riscaldamento dal punto fisso fino alla
temperatura di introduzione imposta a 20C, per ottenere le condizioni di comfort.
Il punto 4 rappresenta le condizioni interne desiderate.

22

Caso invernale
Valutiamo se riusciamo a soddisfare il carico termico con la portata minima imposta
dalla normativa:
= 30 m3/h 24 persone = 720 m3/h
Calcolo il carico termico invernale che ottengo impostando una Timm = 35 C:
Qinverno= cp (Timm-Ta) = 3369,6 Kcal/h
Con T = (35-20)C = 15C
Individuo dalle tabelle dei carichi termici delle sale conferenza il maggior fabbisogno
di caldo: Qc = 1639,7 Kcal/h che si riscontra nellambiente 2.
Dunque la quantit di caldo che si riesce ad avere solo trattando aria esterna copre il
fabbisogno termico e quindi non previsto il ricircolo.
Il procedimento prevede il riscaldamento dellaria esterna, la successiva
umidificazione e infine il post-riscaldamento fino alla temperatura di immissione di
35C. Questa trasformazione stata graficata sul Diagramma Psicrometrico
[Allegato 16]. Fissate le condizione termoigrometriche di progetto, individuiamo i
punti 1 e 4:
Punto 1: Te di 0C e UR del 40%, X1= 1,6x10-3

Punto 4: Ti di 20C e UR del 55%, X4= 8x10-3

La trasformazione 1-2 rappresenta il riscaldamento fino alle condizioni stabilite di


18C.
La trasformazione 2-3 rappresenta un raffreddamento con umidificazione fino ad
incontrare il punto 3, punto fisso che stato calcolato nel seguente modo:
mae= (7201,3) Kg/h= 936 Kg/h
mae X3 + mv, inverno = mae X4
X3= X4- mv/ma = 810-3 kgv/ Kgas
La trasformazione 3-5 un post-riscaldamento che termina alla temperatura di
immissione.
Il punto 4 rappresenta le condizioni interne desiderate.
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Scelta delle UTA


Nelle sale conferenza lUTA deve trattare, oltre che laria esterna, anche laria di
ricircolo. Laria prelevata in ambiente, infatti, deve subire lo stesso trattamento di
quella presa allesterno.
A differenza dellUTA descritta per gli uffici, lUTA utilizzata per le sale conferenza
presenta una camera di miscela nella quale confluiscono, tramite ventilatori
(estrattori) laria esterna e laria di ricircolo. Dalla camera di miscela una parte di aria
rester nellUTA per essere trattata, mentre una parte verr espulsa allesterno.
Troviamo di nuovo, in successione, filtri, una batteria di pre-riscaldamento, una
batteria di refrigerazione, una sezione umidificante con relativo separatore di gocce e
vaschetta di raccolta, una batteria di post-riscaldamento, una sezione ventilante.

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Calcolo delle batterie per il corretto funzionamento dellU.T.A. in estate


Qraff = mtot (hM- h3) = 1666,5 kg/h ( 16,8-8,7) kcal/ kg = 13498,65 kcal/h = 16KW
Qpost-risc = mtot (h5-h3) = 1666,5 kg/h ( 10,5 -8,7) kcal/kg = 3000 kcal/h = 3,5 KW
Calcolo delle batterie per il corretto funzionamento dellU.T.A. in inverno
Qpre- risc = mae (h2- h1)= 936 kg/h 2 ( 5,1 -0,75) kcal / kg = 9 KW
Qpost-risc = mae (h5 h3) = 936 kg/h (12,8-7,1) kcal/kg = 6 KW
Le caratteristiche richieste dallunit di trattamento daria sono:
Potenza Frigorifera: Qf = Qraff =16 KW
Potenza Termica: Qt = Q pre + max {Qpost-risc, inv ; Qpost-risc, est}
Qt = 9+6 =15 KW
In base a questi dati, si scelto da catalogo lU.T.A. AERMEC TA 24 [Allegato 17],
che ha resa frigorifera con batteria 6 ranghi tot. 20,6 KW, resa termica con batteria
quattro ranghi tot. 16 KW e portata daria nominale 2400 m3/h.

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