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TOR VERGATA
DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE E INFORMATICA
Relazione di progetto
DIMENSIONAMENTO IMPIANTI DI
CONDIZIONAMENTO PER IL DIPARTIMENTO DI
INGEGNERIA CIVILE
Studenti:
Cristiana Astolfi
Ilenia Leone
Manuela Moriconi
Valeria Padovani
Veronica Patrizi
Alessia Sisti
INDICE
1. Introduzione
2. Normativa
3. Caratteristiche delledificio
10
5. Dimensionamento dellimpianto
13
14
21
6. Allegati
26
N. Allegati
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
Contenuto
Pianta edificio
Tab. 3.4- Radiazione solare attraverso
vetro semplice
Grafico andamento temperatura
giornaliera
Tab. 20- Differenze di temperature
equivalenti
Tab. 24- Correzione alle differenze di
Temperatura equivalenti
Tab. 3.14- Calore emesso dalle persone
Tab. Carichi A1
Tab. Carichi A2
Tab. Carichi A3
Tab. Carichi A4
Tab. Carichi A5
Tab. Carichi A6
Diagramma Psicrometrico estate uffici
Diagramma Psicrometrico inverno uffici
Diagramma Psicrometrico estate sale
conferenza
Diagramma Psicrometrico inverno sale
conferenza
Catalogo U.T. A
Catalogo Ventilconvettori
1. INTRODUZIONE
La progettazione di un impianto deve garantire precise condizioni di benessere
allinterno degli ambienti che lo caratterizzano. Il dimensionamento dellimpianto
deve essere perci basato sulla valutazione dei carichi termici nelle condizioni pi
gravose.
Per carichi termici si intendono i flussi termici sensibili (corrispondenti, cio ad una
differenza di temperatura) e latenti (dovuti ad una differenza di grado igrometrico,
per effetto per esempio di produzione di vapore nellambiente). Limpianto deve
fronteggiare tali carichi per assicurare determinate condizioni ambientali, stabilite da
precise normative. Dunque, una volta fissate le condizioni di temperatura ed umidit
relativa ottimali per lambiente ( condizioni interne di progetto), la progettazione di
un impianto di condizionamento prosegue nella determinazione dei carichi
termoigrometrici (ovvero scambi di energia e di vapore tra lambiente e lesterno),
nella determinazione delle condizioni dellaria in ingresso nellambiente ( portata,
temperatura, umidit relativa e purezza dellaria da immettere nel locale per
mantenere in esso le condizioni di progetto), nella definizione dei processi cui deve
essere sottoposta laria di immissione ed infine nella scelta delle apparecchiature atte
a realizzare i processi definiti.
Sull intero edificio incidono una moltitudine di fattori quali ad esempio: il fattore
solare, lirraggiamento, il ponte termico, la differenza di temperatura istantanea,
valori che influenzano in maniera sensibile nel calcolo delle potenze di calore
scambiato e si diversificano di ambiente in ambiente.
Il calcolo dellimpianto stato effettuato analizzando il caso estivo ed il caso
invernale, in quanto i diversi fattori termici propri dellambiente esterno alledificio
incidono in maniera consistente su di esso.
Per ogni ambiente stata redatta una tabella nella quale sono state trascritte le
informazioni tecniche relative ad entrambi i casi presi in considerazione.
2. NORMATIVE DI RIFERIMENTO
La normativa UNI 10339 fornisce indicazioni in merito alla classificazione e la
definizione dei requisiti minimi degli impianti e dei valori delle grandezze di
riferimento durante il funzionamento degli stessi. Viene applicata agli impianti
aeraulici destinati al benessere delle persone, installati in edifici chiusi.
Limpianto aeraulico deve consentire di raggiungere e mantenere: le condizioni di
qualit e movimento dellaria e le condizioni termiche ed igrometriche specifiche di
essa, rispettando le funzioni assegnate (filtrazione, riscaldamento, raffrescamento,
umidificazione, deumidificazione) in accordo con le prescrizioni della UNI 10339.
Limpianto deve assicurare:
a) Unimmissione di aria esterna pari o maggiore ai valori minimi, per ciascun
tipo di destinazione duso, riferiti o al numero delle persone presenti, o alla
superficie in pianta, o al volume dellambiente;
b) Una filtrazione minima convenzionale dellaria (esterna e ricircolata) tramite
impiego di filtri di classe appropriata, per ciascun tipo di locale;
c) Una movimentazione dellaria (nel volume convenzionale occupato) con
velocit comprese entro i limiti prescritti.
I sistemi di nuova progettazione, ristrutturati o esistenti si dividono in:
Per il solo riscaldamento;
Misti o combinati per riscaldamento e produzione di acqua calda
sanitaria;
Per sola produzione di acqua calda per usi igienico- sanitari.
La norma UNI EN 12207 valuta la classificazione della permeabilit allaria di una
finestra, in base al volume di aria disperso, alla superficie totale del serramento e alla
lunghezza dei giunti apribili.
La norma UNI 10349 riporta le condizioni climatiche, compreso i valori di
irraggiamento solare per i capoluoghi di provincia.
3. CARATTERISTICHE DELLEDIFICIO
Ledificio preso in esame il dipartimento di Ingegneria Civile dellUniversit di
Roma Tor Vergata, di cui abbiamo trattato un solo piano tipo, che possiede 16 uffici e
2 sale conferenza [Allegato 1]. Ogni ufficio possiede unarea di 18 mq e ogni sala
conferenza possiede unarea di 55 mq.
Roma
41513924 N
12285448 E
D
1415
Sismicit bassa
Spessore= sop
(m)
0.02
(Kcal/mhK) C (Kcal/m2hK)
(kg/m3)
0.75
1800
0.25
0.05
1.7
5.5
1500
1.19
0.08
0.01
3.65
900
1200
0.45
0.41
500
1.29
0.80
Spessore= sv (m)
0,004
0,012
v (kcal/m)
0,85
0,031
0.02
0.40
1.5
Stot=31.02 mq
Sv=2.34 3=7.02 mq
Sop=24 mq
Stot=22.44 mq
Sv=4.68 mq
Sop=17.76 mq
6
Stot=9.9 mq
Sv=2.34 mq
Sop=7.56 mq
Pareti Trasparenti
Vi una differenza di temperatura tra ambiente interno ed esterno, per cui ci saranno
dispersioni termiche per trasmissione attraverso le pareti trasparenti espresse dalla
seguente relazione:
Qt = Hv Sv T f
Dove:
Trasmittanza H =
1
1
1
+ +
Pareti Opache
Si assunta una parete opaca di colore chiaro per tutti i muri delledificio. Per
ciascuno di essi si considerato lo scambio termico per trasmissione dovuto alla
differenza di temperatura tra ambiente esterno ed interno descritto dalla seguente
relazione:
Qop = Hop Sop T f
Dove:
Trasmittanza H =
1
1
1
1
+ + +
Ponti termici
La dispersione di calore dovuta ai ponti termici avviene in corrispondenza dei punti
singolari dati da un cambio di geometria o di materiale.
I ponti termici, da noi individuati, sono in corrispondenza degli infissi e del perimetro
della parete opaca a contatto con la struttura portante in c.a.
La presenza di un ponte termico viene affrontata fornendo semplicemente una
maggiore quantit di calore allambiente. La quantit di calore dispersa dai ponti
termici stata calcolata utilizzando un coefficiente lineico KL pari a 0,05 nel caso del
ponte termico localizzato lungo il perimetro dellinfisso della parete vetrata ed un
coefficiente lineico pari a 0,1 in quello che si verifica in corrispondenza della
muratura perimetrale.
QPT = KL L T
Dove:
L perimetro della finestra
T=(Ti- Te) = 20C
KL= 0.2 Hm sm
Hm Trasmittanza media tra i due materiali che compongono il ponte termico.
Sm spessore medio
Determinazione del KL parete opaca finestra
Hop= 0.8
sop= 0.41m
Hv=1.5
sv= 0.02 m
Hm= 1.15
sm= 0.215m
KL= 0.21.150.215=0.05
Determinazione del KL parete opaca struttura portante in c.a.
Hop= 0.8
Hcls= 1
20
sop= 0.41 m
1
= 2.36
1
0,3
+
10 1,1
Hm=1.58
con
scls= 0.30 m
sm= 0.35 m
KL=0.21.580.35 = 0.1
9
10
Pareti Trasparenti
Carichi termici per irraggiamento
Qirr = Sv FS fsol Irr
Sv= 2.34 mq
FS= n+
Irr stato ricavato utilizzando Tab. 3.4 [Allegato 2] con riferimento al giorno 23
Luglio nelle diverse ore e per lesposizione della finestra considerata.
fsol = 1 , fattore che tiene conto della ombre portate.
Carichi termici per differenza di temperatura
Sono state calcolate le differenze di temperatura tra interno ed esterno nelle diverse
ore del giorno, considerando una temperatura interna di 26 C costante e utilizzando
il grafico degli andamenti giornalieri delle temperature esterne [Allegato 3].
Qt = Sv Hv Tist
Sommando i due contributi otteniamo i carichi termici totali per le pareti vetrate nelle
varie ore del giorno.
Pareti opache
Nello studio delle pareti opache, il calcolo stato eseguito utilizzando la Tabella 20,
[Allegato 4] che fornisce la differenza di temperatura equivalente in funzione dellora
solare e del mese dellanno, ovvero luglio, con pareti di diverso peso specifico ed
orientazione. Considerato un muro con massa di 500 Kg/ m, si hanno i valori di
Teq per le ore 8, 10, 12, 14, 16, 18. Poich la tabella 20 riferita ad unescursione
termica giornaliera di 11C, bisogna apportare delle correzioni alle differenze di
temperature equivalenti, in quanto nel nostro caso si ha unescursione termica di
15C. Facendo rifermento alla Tabella 24, [Allegato 5] si entra con un valore di
escursione termica di 15C e con un T di 8C dato dalla differenza tra la
temperatura esterna alle ore 15:00 (34C) e la temperatura ambiente (26C).
Si trova cos il coefficiente di correzione pari a -2 da sottrarre ai Teq della (Tab.
20), ricavando cos i Tsa da introdurre nella formula per il calcolo delle quantit di
calore apportato dallesterno.
Qop = Sop Hop Tsa
11
Freddo portato
Il freddo portato dovuto al fatto che la temperatura dimmissione Timm pi bassa
rispetto a quella desiderata in ambiente Tamb; va dunque sottratto al fabbisogno totale
di freddo in quanto contribuisce al raffrescamento dellambiente stesso e quindi aiuta
limpianto.
Fr= ma cp TFP
Densit daria =1.3 Kg/m3
Calore specifico dellaria cp=0.24 Kcal/Kg C
T FP = (Tamb - Timm)=(26-20)C
Portata daria immessa in ambiente ma=30 m3/h n persone; dove 30 m3/h un
valore dato da normativa. Esso indica la quantit daria da introdurre procapite in
ambiente per garantire le condizioni di comfort.
con Qinf = 0
12
I carichi termici relativi ai diversi ambienti sia per il caso invernale che per il caso
estivo, sono riportati negli Allegati 7, 10 ,11, 12 per gli uffici, negli Allegati 8 e 9 per
le sale conferenze.
5. DIMENSIONAMENTO IMPIANTO
Al fine di rispettare le condizioni termoigrometriche stabilite si scelto di adottare
diverse tipologie dimpianto per i diversi ambienti presenti nel piano tipo.
Negli uffici stato adottato un impianto misto, con aria primaria e ventilconvettori.
Nelle sale conferenza previsto un impianto di sola aria.
Per assicurare le volute condizioni di purezza dellaria e per controllare i parametri
igrometrici, al fine di ottenere in ambiente le condizioni di umidit relativa di
progetto, vengono utilizzate delle apposite apparecchiature di trattamento daria,
definite tecnicamente U.T.A.
Le unit di trattamento daria negli uffici hanno lesclusivo compito di controllare il
carico latente, ovvero quel carico creato dalle persone presenti e che concorre
allaumento di vapor dacqua. I carichi sensibili invece, sono controllati da appositi
ventilconvettori.
Nelle sale conferenza i bilanci dei carichi termici sensibili e latenti sono affidati
interamente allunit di trattamento daria. In condizioni estive si ha bisogno di
ricircolo poich il fabbisogno totale di freddo non viene coperto con la sola aria
esterna.
5.1
IMPIANTO UFFICI
Caso Estivo
Trattamento aria
Il trattamento di aria primaria allinterno degli uffici nel caso estivo, viene effettuato
introducendo aria esterna. Il procedimento prevede il raffreddamento di questultima
dalle condizione esterne fino alle condizioni di saturazione; la sua deumidificazione
fino al punto fisso ed infine un post-riscaldamento fino alla temperatura di
mandata.
Questa trasformazione stata graficata sul Diagramma Psicrometrico [Allegato 13].
Fissate le condizioni termoigrometriche di progetto, individuiamo i punti 1 e 4:
Punto 1: Te= 34C e UR = 60% , X1 =20,25 10-3
Il carico di vapore pro-capite, in kg/h, viene ricavato dai dati forniti nella tabella
3.14 [Allegato 6] ponendo T=26 C in estate, con grado di attivit: impiegato di
ufficio con attivit moderata.
Trovo dunque in base alla stagione ed allattivit svolta:
m v, estate=
60 /
600 /
= 0.1 /
14
= X3 Con:
X3 = titolo dellaria trattata in estate
m a = 30 1.3 = 39
mest= X4 Con:
X4 = titolo dellaria estratta dallambiente in estate
Dallequazione di bilancio:
m a X3 + m v m a X4=0
X4 = 9,5 10-3 individuato sul Diagramma Psicrometrico
15
Caso Invernale
Trattamento aria
Il trattamento di aria primaria allinterno degli uffici in inverno viene effettuato
introducendo aria esterna. Il procedimento prevede il riscaldamento di questultima,
la successiva umidificazione e infine il post-riscaldamento fino alla temperatura di
mandata.
Questa trasformazione stata graficata sul Diagramma Psicrometrico [Allegato 14].
Fissate le condizione termoigrometriche di progetto, individuiamo i punti 1 e 4:
Punto 1: Temperatura esterna di 0C e UR del 40%, X1= 1,6x10-3
Punto 4: Temperatura interna di 20C e UR del 55%, X4= 8x10
-3
Il carico di vapore pro-capite, in kg/h, viene ricavato dai dati forniti nella tabella
3.14 [Allegato 6] ponendo T=26 C in estate,con grado di attivit: impiegato di
ufficio con attivit moderata.
Trovo dunque in base alla stagione ed allattivit svolta:
mv, inverno =
40 /
600 /
= 0.06 /
= X3 Con:
X3 = titolo dellaria trattata in inverno
m a = 30 1.3 = 39
= X4 Con:
X4 = titolo dellaria estratta in inverno
16
Dallequazione di bilancio:
m a X3 + mv ma X4=0
X4 = 9,5 10-3 individuato sul Diagramma Psicrometrico
17
18
= 4,1 KW
= 3619,2
(9,1 6,2)
Dove le h sono i valori delle entalpie, riportati dal diagramma psicrometrico, dei punti
agli estremi delle trasformazioni di raffreddamento (1-3) e di post riscaldamento(3-5).
Calcolo delle batterie per il corretto funzionamento dellU.T.A. in inverno
Qpre-risc = mtot (h2 h1) = 5428.8 = 6.29 KW
mtot = (39 2) 16 = 1248
h1= 0.75
h2=5.1
Qpost- risc = mtot (h5 h3) = 8860.8 = 10.3 KW
h5= 12.2
h2=5.1
Macqua,calda =
= 45.5 Kg/h;
= 106.6 Kg/h;
T=5 C;
Dovendo considerare condizioni di carico pi gravose, si preso il maggior
fabbisogno di freddo relativo allambiente 6 ed il maggior fabbisogno di caldo
dallambiente 5.
Qf = 533.31 Kcal/h;
Qc = 682.7 Kcal/h;
In base a questi dati si scelto di installare ventilconvettori AERMEC OMNIA
UL11, uno per ogni ufficio.
20
Qric
T
= 562 m3/h
21
X1 + X4
Avendo calcolato il titolo del punto M, determiniamo la sua posizione sul Diagramma
intercettando la retta che unisce il punto 1 e il punto 4.
La trasformazione M-2 rappresenta un raffreddamento fino alle condizioni di
saturazione.
La trasformazione 2-3 un raffreddamento con deumidificazione fino al punto 3,
punto fisso ricavato dal bilancio:
mtot X3 + mv, estate = mtot X4
X3= X4 -
= (9,510-3 -
0,1 /
1666,5 /
) = 9,4 10 -3 kgv/ kg as ,
22
Caso invernale
Valutiamo se riusciamo a soddisfare il carico termico con la portata minima imposta
dalla normativa:
= 30 m3/h 24 persone = 720 m3/h
Calcolo il carico termico invernale che ottengo impostando una Timm = 35 C:
Qinverno= cp (Timm-Ta) = 3369,6 Kcal/h
Con T = (35-20)C = 15C
Individuo dalle tabelle dei carichi termici delle sale conferenza il maggior fabbisogno
di caldo: Qc = 1639,7 Kcal/h che si riscontra nellambiente 2.
Dunque la quantit di caldo che si riesce ad avere solo trattando aria esterna copre il
fabbisogno termico e quindi non previsto il ricircolo.
Il procedimento prevede il riscaldamento dellaria esterna, la successiva
umidificazione e infine il post-riscaldamento fino alla temperatura di immissione di
35C. Questa trasformazione stata graficata sul Diagramma Psicrometrico
[Allegato 16]. Fissate le condizione termoigrometriche di progetto, individuiamo i
punti 1 e 4:
Punto 1: Te di 0C e UR del 40%, X1= 1,6x10-3
24
25