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Indice
Introduzione
p.3
p.4
2 Alcune convenzioni
1.1
Limpaginazione
p.5
1.2
Le didascalie
p.5
1.3
p.5
3 Lindice
p.7
p.8
4.2 Le citazioni
p.10
4.3. Le figure
p.10
p.11
p.12
p.12
5.1.B. Articoli
p.13
5.1C. Le Fonti
p.14
p.15
p.16
p.17
p.17
p.18
p.18
INTRODUZIONE
Questa breve guida stata realizzata per fornirvi una prima traccia utile alla
realizzazione della tesi, soprattutto per quanto riguarda limpianto formale. Esistono infatti
delle convenzioni degli elaborati scritti di carattere scientifico, quali le tesi, che devono
essere rispettati ed ottemperati: si spazia dalla scelta dei caratteri tipografici, all'impiego delle
note, all'obbligatoriet della presenza di alcune parti, quali introduzione, conclusione e
bibliografia, ecc...; desideriamo illustrarveli brevemente, pur rimanendo a vostra disposizione
per ogni ulteriore chiarimento e per la discussione dei singoli casi particolari.
Per quanto riguarda le caratteristiche tipografiche (cfr. Cap.1.1), ci siamo attenuti alle
indicazioni della Facolt, in base alle quali abbiamo realizzato anche questo elaborato, che
quindi pu servirvi da modelli, in caso di difficolt.
Non applicate, con i testi in rete, la tecnica del taglia e incolla e, con quelli a
stampa, della copiatura o scannerizzazione. Ricordate che, nel caso vi sia un riscontro di
simile prassi, verrete richiamati una volta, e, se non muterete comportamento, salterete
una sessione di laurea (ad esempio, da febbraio ad aprile, ma anche da aprile a giugno).
Il taglia ed incolla un reato. Nel caso sia necessario per brani di poche righe, seguite
accuratamente le norme indicate per la citazione (cfr. Cap.4.2)
La stesura della tesi, o meglio relazione nel caso della laurea triennale, ha lo scopo di
mostrare le competenze apprese durante la vostra carriera universitaria in modo pi articolato
ed interdisciplinare di quanto non sia avvenuto nei singoli esami.
Scelto un argomento di vostro interesse, intorno ad esso dovete costruire una rete di notizie
informazioni, esperienze, che dimostrino un'ipotesi o che valorizzino una proposta turistica.
Alcuni elementi della relazione, lo abbiamo gi detto, sono fissi:
indice: l'elenco ordinato degli argomenti che avete trattato e/o le ragioni della scelta
operata (cfr. Cap.3);
introduzione: un capitolo, in genere una o due pagine, quale spiegare lo scopo del
vostro studio e fornire una guida per la lettura del vostro elaborato;
la relazione vera e propria: alcuni capitoli dedicati allargomento specifico della tesi,
nei quali vanno discussi anche gli aspetti teorici e metodologici (un elemento necessario);
conclusioni: il capitolo finale, nel quale descrivere brevemente i risultati raggiunti;
la bibliografia (cfr.Cap. 5).
Il resto diverso per ogni singolo lavoro, studio o relazione. Anche per questo sbagliato
copiare o tagliare ed incollare il testo di un altro autore: i suoi scopi non sono i vostri, ed
quindi raramente vera la scusa troppo spesso addotta
ma dice meglio di quanto farei io proprio quello che voglio dire
Come comportarsi davanti ad un testo che tratta l'argomento del quale dovete scrivere?
Leggetelo e ponetevi alcune domande: quale lo scopo dell'autore del pezzo? E' proprio il
mio stesso? In cosa si differenzia il mio progetto dal suo? A me effettivamente quali
informazioni servono? Come faccio a verificarle? Le risposte che vi darete vi porteranno
automaticamente a scrivere qualche cosa di diverso dal teso di partenza.
E se proprio ci fosse una stretta coincidenza tra il vostro scopo e quello dell'autore
dell'articolo, allora riassumete cercando di capire bene tutto e di spiegare ogni passaggio La
vostra fonte, infatti, pu dare per scontate alcune nozioni. Voi dovete dimostrare di
conoscerle.
2 ALCUNE CONVENZIONI
1.1 Limpaginazione
Carattere: Times New Roman
Dimensioni: 12 per il testo e 10 didascalie
Interlinea: 1,5
Margini: 2,5
Allineamento: giustificato
Battute per pagina: 2700 circa
Lunghezza: tra le 40 e le 90 pagine.
Inoltre, obbligatorio che i capitoli comincino su una pagina nuova, mentre pi paragrafi
possono succedersi sulla stessa pagina.
1.2 Le didascalie
Le didascalie accompagnano le immagini ed i grafici che inserirete nella vostra relazione per
meglio illustrarne alcune parti.
Nella didascalia dovete riassumere brevemente la natura dell'immagine o del grafico.
Le didascalie devono essere numerate progressivamente, meglio se dall'inizio della tesi, ma
possibile farlo anche all'interno di ogni singolo capitolo.
Ricordatevi di indicare la provenienza dell'immagine o del grafico: potete scrivere
l'informazione o nella didascalia od in fondo alla tesi, dopo la bibliografia.
1.3 La consegna della tesi per la correzione
I diversi capitoli della tesi vanno consegnati via via al relatore in formato elettronico, per
email o su una chiavetta.
Nelle prime versioni della tesi, realizzate un file per ogni capitolo, apponendo sempre il
vostro cognome, il numero del capitolo e la data, per permettere una rapida identificazione
della versione pi aggiornata.
Il nome del file quindi dovrebbe avere questa forma:
cognomestudente_cap#_giorno_mese
ad esempio
rossi_cap6_5_1
Se inviate una seconda o una terza volta lo stesso capitolo, mettete in evidenza le parti
sostanzialmente modificate e le aggiunte e chiamatelo:
cognomestudente_cap#_giorno_mese_(cor)
e cio ossi_cap6_5_1_(1)
2 LINDICE
La tesi deve cominciare con lindice, cio con lelenco numerato dei capitoli che la compongono, accompagnati dal numero della pagina da cui ciascuno di essi comincia.
Lindice serve a fornire un'idea immediata degli argomenti trattati e del loro ordine e a
permettere di trovare facilmente i singoli capitoli. Nellindice sono presenti due tipi di
numerazione: il numero progressivo dei capitoli a sinistra e il numero progressivo delle
pagine a destra.
Oltre allindice della guida, vi offriamo un altro esempio, di fantasia:
INTRODUZIONE
CAPITOLO 1- IL TURISMO POETICO (teoria)
1.1
La storia del fenomeno
non si scrive alcunch)
1.1.a Da Augusto a allepoca moderna
1.1.b Il XIX secolo
1.1.c Il XX secolo
1.2.
p.1
(in genere non si mette il
numero di pagina accanto
al nome del capitolo)
(idem, se tra 1.1. e 1.1.a.
p.5
p.9
p.15
p.19
p.26
p.30
p.33
p.35
p.37
p.40
CAPITOLO 3 ....
CONCLUSIONI
BIBLIOGRAFIA
p.43
p.47
p.58
I nomi che date ai capitoli ed ai paragrafi nellindice devono corrispondere a quelli poi
effettiva-mente impiegati ed il numero della pagina al numero della pagina reale.
Esistono molto modi per scrivere le note, basta aprire un qualsiasi volume per rendersene
conto: la facolt ha scelto il cos detto sistema allamericana che consiste nel riportare in
parentesi il nome dellautore citato e lanno di stampa del riferimento in questione. La nota
pu essere posizionata in diversi punti della frase, ma vi consigliamo, per praticit, di
metterla alla fine della frase pertinente o paragrafo.
Per chiarire meglio, riprendiamo lesempio fornito dalla facolt:
Le citazioni nel testo devono rispettare il cosiddetto sistema allamericana.
Esempi:
-Come noto, la ricerca sociologica sulluso del tempo ha visto come nucleo originario gli
studi di time budget analysis degli anni 60 fondamentalmente orientati allanalisi degli stili
di vita e delle differenze di genere, classe e nazionalit (Szalai 1972).
-Szalai (1972) osserva che la ricerca sociologica sulluso del tempo ha visto come nucleo
originario gli studi di time budget analysis degli anni 60 fondamentalmente orientati
allanalisi degli stili di vita e delle differenze di genere, classe e nazionalit. (Caratteristiche
della relazione della prova finale - cdl triennali http://www.sociologia.unimib.it/Default.asp?
idPagine=326, 3)
Rispetto al modello della facolt, va aggiunto che, se il riferimento a una pagina o a un passaggio specifici del testo citato, bisogna indicare anche il numero di pagina
. Le abbreviazioni, Szalai 1976 nel caso dellesempio, verranno sciolte in bibliografia.
Nella sezione relativa alla bibliografia, troverete un elenco di tipi di articoli, testi, opuscoli
che vi potr capitare di dover impiegare, con le indicazioni di come abbreviarli nel testo e di
come sciogliere labbreviazione nella bibliografia.
Potrebbe capitare di dover citare interviste che avete realizzato oppure riprendere dati
statistici tratti da questionari da voi realizzati. In questo caso dovete scrivere chiaramente
lorigine dei dati, e ricordare in nota il periodo in cui sono state effettuale le interviste e i
rilevamenti e chi li ha realizzati. Nel caso abbiate presentato in un capitolo precedente i
questionario o la raccolta dei dati che avete elaborato, od avete gi trattato un argomento,
potere impiegare un richiamo del tipo:
esempio:
le risposte sono state elusive, specie alla domanda n.7 (cfr. supra, cap. 3.1.a).
IInfine vi potr capitare di dover aggiungere delle informazioni apparentemente ridondanti
rispetto al quanto state scrivendo, ad esempio spiegare cos' l'impluvium parlando della casa
romana. In questo caso potete descrivere l'impluvium in una nota a pi pagina.
9
4.2 Le citazioni
Oltre alle note, esiste un altro modo di citare un testo, cio riportarne una parte, in genere
non molto lunga, in modo integrale. In questo caso, la parte dello scritto ripreso va
evidenziato e nettamente distinto dal resto dellelaborato. Tale strumento pu essere
impiegato solo in misura limitata: tagliare e cucire larghe parti del testo altrui, sia che lo
riprendiate dalla rete oppure che lo scannerizziate od ancora copiare , non una prassi
ammessa.
Diverse, anche in questo caso, le convenzioni applicate, tra le quali noi vi suggeriamo luso
delle grechette entro cui inserire il testo in questione.
esempio: Sempre caro mi fu questermo colle, .
Indicando, di seguito, da dove preso
esempio: Sempre caro mi fu questermo colle, (Leopardi, 1826).
ed ancora, sempre dal documento della Facolt
Nel caso in cui si citi per intero un brano tratto da un altro testo esso andr virgolettato e
andranno riportate anche le pagine di riferimento
-La ricerca sociologica sulluso del tempo ha visto come nucleo originario gli studi di time
budget analysis degli anni 60 fondamentalmente orientati allanalisi degli stili di vita e delle
differenze di genere, classe e nazionalit (Szalai 1972, 25) ((Caratteristiche della
relazione della prova finale - cdl triennali http://www.sociologia.unimib.it/Default.asp?
idPagine=326), 3).
4.3 Le figure
Oltre al teso, la vostra tesi potrebbe essere accompagnata da illustrazioni di vario genere:
disegni, fotografie, grafici ecc.. In questo caso meglio inserire le illustrazioni vicino al testo
cui si riferiscono, piuttosto che dedicare loro una sezione in fondo alla tesi.
10
Conviene numerare le illustrazioni, in modo univoco in tutta le tesi, cio non ricominciando
da uno in ogni capitolo, in modo che sia facile, in caso di necessit, richiamarla. Sotto le
illustrazioni deve esserci una didascalia, che ne spiega il significato e che indica da dove sono
tratte. Le didascalie non devono essere troppo lunghe (2/ 3 righe al massimo), in caso
contrario, conviene lasciare nel testo il solo numero, e mettere tutte le informazioni relative
allimmagine in un elenco apposito da mettersi subito prima della bibliografia.
11
Guidorizzi G., Melotti M. (a cura di), Orfeo e le sue metamorfosi, Carocci, Roma.
. Bolaffi G. et al. (a cura di), Dizionario della diversit, Liberal Libri, Roma.
5.1.B ARTICOLI
Gli articoli sono in genere interventi pi brevi rispetto alla monografia, ma anchessi
incentrati su un unico argomento. In genere gli articoli sono pubblicati in riviste (siano esse
scientifiche, di divulgazione o popolari), in atti di convegno, in cataloghi di mostre ed in altri
volumi collettivi, cio scritti con il contributo di pi autori che presentano singoli studi.
La citazione nel testo identica a quella proposta per le monografie, cio il cognome
dellautore, lanno dedizione dellarticolo e il numero di pagine.
Nella bibliografia, invece la citazione di un articolo preso da una rivista va citato cos:
Cognome Nome puntato dellautore (anno di pubblicazione), titolo, nome della rivista,
numero, pagine di inizio e fine articolo.
Esempio: Martini R. (2004), Gli assi di Sesto Pompeo, Annotazioni Numismatiche,
pp.
89-98. (in nota a p.11 come (Martini, 2004) e come ... Martini (2004).
.
Mentre, se si tratta di articoli tratti da volumi collettivi, come raccolte di studi, atti di
convegno, cataloghi di mostre, ecc. in bibliografia la citazione diventa la seguente:
Cognome Nome puntato dellautore (anno di pubblicazione), titolo in corsivo, Nome puntato
Cognome del curatore (a cura di) nome de volume, nome delleditore e luogo dedizione,
pagine di inizio e fine articolo.
Esempio: Melotti M. (2002), Cadmo e la fonte magica: strategie mitiche dello spazio sociale,
F. Cordano (a cura di), Giornate Tebane, CUEM, Milano, pp. 19-41.
Anche gli articoli di giornale, nel testo vanno citati come di consueto, indicando, quando li
impiegate, che si tratta di articoli di giornale.
13
Museo etnografico dellAlta Brianza, [2005], La devozione per la Madonna del latte,
(opuscolo), se manca lindicazione dellanno di stampa, che ricostruite leggendo lopuscolo
Nella categoria opuscoli e locandine vanno inseriti anche i documenti che non hanno
una loro struttura tipografica definita: ad esempio bozze di lavoro, relazioni, dispense ecc.
5.3. SITI INTERNET
Possiamo dividerli in due categorie: i siti veri e propri, con molte informazioni, dati ecc.,
ma spesso senza un autore facilmente identificabile o un punto dinteresse preciso, e le
pagine web, che sono pi simili ai testi a stampa e che vanno trattate come questi ultimi
(cfr. supra).
Nel caso dei siti, nel testo va indicato il nome, lURL in forma abbreviata, la data in cui sono
stati visitati.
Esempi: (Presidi Culturali, 3w.presidiculturali/ ... /giovanni.html, 10.02.2006)
Nella bibliografia finale:, il nome, la data nella quale sono stati visitati, e lUrl nella sua
integralit
Esempi: Presidi Culturali (10.02.2006), http://www.sbvibonese.it/comuni/vibo3.htm
Sociologia (15.03.2006), http://www.sociologia.unimib.it/,
Mentre se si tratta di enciclopedie, come Wikipedia:
nel testo (Abbreviazione dellenciclopedia elettronica, Nome lemma),
Esempi: (Wiki, Giacomo Leopardi)
in bibliografia:
Abbreviazione dellenciclopedia elettronica, Nome lemma, Nome esteso dellenciclopedia
elettronica, Url, data della visita.
Esempi: Wiki, Giacomo Leopardi, Wikipedia http://it.wikipedia.org/wiki/Giacomo Leopardi
15.03.2007
Anche nel caso di altri supporti, pensati per una fruizione solo visiva o uditiva, si pu operare
una suddivisione interna alla categoria, che si riflette nel modo in cui vengono citati:
4: i video, i film e gli audiovisivi;
5: le trasmissioni televisive.
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