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Vista notturna.
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CAPITOLO PRIMO
IL DEGRADO
1.1 PREMESSA
Sono molte le cause che contribuiscono al deterioramento del calcestruzzo e
con la seguente tabella ne riportiamo una breve descrizione:
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In questa formula il modulo elastico non quello istantaneo ma quello mitigato dalla
deformazione viscosa.
Da un punto di vista pratico utile distinguere il ritiro in plasticoed igrometricoa
seconda del periodo in cui si manifesta.
Il fenomeno che causa il ritiro,indipendentemente da quale esso sia, levaporazione
dellacqua dal calcestruzzo verso lambiente.
Per quanto riguarda la pratica sono molte le precauzioni per prevenire le fessurazioni
provocate dal ritiro indipendentemente da quale esso sia.
-4-
CAPITOLO SECONDO
DURABILITA DEL CALCESTRUZZO
2.1 PREMESSA
Secondo la norma UNI-EN 206 per quel che riguarda la durabilit prevede 6
classi di esposizione XO,XC,XD,XS,XF e XA e per ciascuna di esse tranne che per la
XO esistono delle sottoclassi.
Classe di
esposizione
XO
XC
XD
Ambiente
XS
XF
XA
Tipo di
struttura
Numero di
sottoclassi
Armata
Armata
Armata
Non armata
e armata
Non armata
e armata
La XO riguarda gli ambienti(interni di edifici molto asciutti) nei quali non esiste
alcun rischio di degrado del calcestruzzo.
La XC riguarda la corrosione delle armature metalliche promossa dalla
carbonatazione. La condizione pi sfavorevole ce lha la XC4 cio la struttura che
esposta ciclicamente allasciutto ed alla pioggia e per far fronte a questa situazione
bisogna adottare un rapporto a/c non superiore allo 0,5.
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CAPITOLO TERZO
(1)
- raccolta dei dati storici
- esame visivo
(2)
- prove in situ di tutti i dati
(3)
- prove in laboratorio
(4)
- esame critico comparativo
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fibre polimeriche per contrastare gli effetti fessurativi del ritiro plastico
fibre metalliche per migliorare la duttilit e la resistenza agli urti
fumo di silice
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CAPITOLO QUARTO
LULTIMA FRONTIERA:LIMPIEGO DELLFRP PER IL
RESTAURO DELLE STRUTTURE IN C.A.
4.1 PREMESSA
FRP sta per Fiber Reinforced Poyimer ,cio materiali polimerici fibrorinforzati
che appartengono alla famiglia dei compositi strutturali.
Essi sono costituiti da due o pi fasi (il rinforzo con elevate prestazioni meccaniche e
la matrice con prestazioni meccaniche pi deboli).
Nei compositi a matrice polimerica la matrice generalmente costituita da una resina
epossidica mentre i rinforzi da fibre come il carbonio,il vetro o meno frequentemente
il boro.
Gli FRP non sono stati scoperti oggi giorno,ma leccessivo costo ha fatto s che solo
ultimamente siano stati rivalutati nel campo delledilizia mentre prima erano
principalmente utilizzati nel campo aeronautico,astronautico e militare.
Nella societ di oggi il progressivo invecchiamento delle strutture e infrastrutture e la
necessit di provvedere alladeguamento statico di strutture non progettate o mal
progettate costituiscono un problema di primaria importanza,ed quindi in questo
momento che intervengono le tecniche di restauro.
Con le comuni tecniche di restauro ho molti dubbi sulla durabilit futura
dellintervento stesso;invece con lutilizzo di materiali compositi ad alte prestazioni
lintervento pu risultare pi economico se considero la cifra spalmata su tutto larco
di vita utile della struttura.
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CAPITOLO QUINTO
IL CALCESTRUZZO NEL RESTAURO:PROPRIETA
5.1 PREMESSA
5.2 LAVORABILITA
La lavorabilit la caratteristica che indica la capacit del calcestruzzo fresco a
muoversi ed a compattarsi,quindi finisce con il condizionare anche le prestazioni in
servizio del materiale qui sopra menzionato.Ci nonostante la prescrizione della
lavorabilit spesso disattesa in sede di progetto e ancora pi spesso manipolata sul
cantiere con aggiunte dacqua.
Per avere una misura di questa caratteristica disponiamo di diversi metodi quali lo
slump test e il cosiddetto Veb. Sicuramente molto pi noto lo slump test di cui
daremo una rapida descrizione:si misura labbassamento del calcestruzzo sformato da
un tronco di cono metallico (cono di Abrams)rispetto allaltezza dello stesso
calcestruzzo costipato in modo standardizzato allinterno di un cono alto 300 mm. Da
questo test andremo a definire la classe di consistenza,individuata dalla lettera S
seguita da un numero che va da 1 a 5 che corrisponde ad un impasto sempre pi
fluido .
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Nella scelta della lavorabilit dobbiamo tener conto del tipo di struttura e della
particolare tecnica esecutiva quindi la persona pi indicata per scegliere la
lavorabilit il progettista.
A parte alcune eccezioni la maggior parte delle opere in calcestruzzo compresa tra
le classi S3 ed S5.
Su colui che deve scegliere la classe di lavorabilit importante fare una
considerazione e cio che se dovesse tener conto della realt della maggior parte dei
cantieri ed in particolare del livello di qualificazione della manodopera oggi
disponibile non potrebbe trascurare di specificare una classe di consistenza fluida o
superfluida o addirittura imporre limpiego di un calcestruzzo autocompattante per
rendere il getto pi affidabile,in quanto meno dipendente dalla qualit della
manodopera del cantiere.
Il concetto di lavorabilit strettamente legato a quello di affidabilit dellopera .Se
si confrontano due calcestruzzi con stesso rapporto a/c e stesso tipo di cemento ma
con classe di consistenza diversa (S5 eS2)per la presenza o meno di un additivo super
fluidificante,si otterr la stessa resistenza meccanica purch i due calcestruzzi siano
vibrati per un tempo sufficientemente lungo cos da ottenere lo stesso grado di
compattazione.
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- 18 -
gc =
mv
mvo
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Tornando alle varie forme di applicare lo sforzo diamo una rapida descrizione di essi:
I due fattori che influenzano maggiormente tale resistenza sono il rapporto a/c
e il grado di idratazione .Logicamente ci che noi misureremo in opera sar diverso
da ci che stato fatto in laboratorio in quanto il grado di compattazione in opera non
mai lo stesso di quello ottenuto nel cantiere. Per evitare questa differenza vengono
suggeriti calcestruzzi di maggiore classe di consistenza e quindi meno dipendenti
dalla cura adottata nel compattare il calcestruzzo.
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Per stare pi sicuri stato richiesto anche il valore minimo di Rc min 28 tra tutti i
prelievi,ed esso deve soddisfare
Rc min 28 Rck 3,5Mpa
Di solito queste due osservazioni sono rispettate per lavori molto importanti,mentre
generalmente si assume un valore di
Rcm 28 Rck + 3,5Mpa
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R f = k f Rc
In cui k f una costante che vale 0,7 per inerti alluvionali e 0,8 per quelli di
frantumazione.La resistenza a trazione diretta Rt pu essere,a sua volta,calcolata
dalla R f attraverso lequazione :
Rt = K t R f
Dove k t una costante che vale 0,6,per calcestruzzo con Rcm >20MPa e 0,5 per quelli
con Rcm <20MPa.
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CAPITOLO SESTO
ADDITIVI ANTIRITIRO ED AGENTI ESPANSIVI
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In Italia non si prevedono cementi espansivi come prodotto finale a causa della
variabilit dei suoi componenti,bens si usano agenti espansivi nelle dosi e
proporzioni verificate in accurati controlli di qualit.
Stiamo parlando di ci perch necessario fare una distinzione:lagente mescolato al
cemento Portland in cementeria da luogo ai cementi espansivi mentre in Italia
lagente viene aggiunto in betoniera con tutti gli altri ingredienti nellatto di
confezionare limpasto(norme UNI 8148).
Sono due fondamentalmente gli agenti espansivi pi usati:
- quelli basati sulla trasformazione di un ossido in un idrossido
CaO + H 2 O Ca (OH ) 2
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Nella combinazione con il CaO ci si sarebbe dovuto attendere solo una riduzione del
ritiro dopo liniziale espansione e invece lSRA fa aumentare anche il processo
espansivo durante la stagionatura iniziale.
Il risultato complessivo dovuto allaspansione inziale e alla diminuzione del ritiro
unespansione contrastata residua di circa 300 Micron che preserva la struttura dal
pericolo di eventuali fessure provocate dal ritiro igrometrico.
LSRA aggiunto ai solfoalluminati provoca un aumento di espansione pi modesto e
quindi non riesce ad evitare che la contrazione da ritiro annulli completamente
lespansione.
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CAPITOLO SETTIMO
ADDITIVI SUPERFLUIDIFICANTI
7.1 PREMESSA
Agli inizi degli anni 70 gli additivi fluidificanti furono sovrastati dai
superfluidificanti i quali sono prodotti per sintesi chimica con conseguenze a livello
prestazionali circa 4 volte superiori.
I superfluidificanti sono basati su polimeri idrosolubili.
I primi erano costituiti da poli-naftalen-solfonati(PNS) o da poli-melamminsolfonati(PMS) mentre solo ultimamente sono stati introdotti i poli-acrilati(PA) o
poli-carbossilati(PC). Questultimi costituiscono una famiglia molto vasta di nuovi
polimeri tutti caratterizzati dallassenza dei gruppi solfonici presenti nei PNS e PMS.
Facendo delle considerazioni dal punto di vista delle prestazioni i superfluidificanti a
base di PA o PC sono capaci di fluidificare il calcestruzzo molto di pi che non quelli
a base di gruppi solfonici. Ma soprattutto i superfluidificanti acrilici conservano
meglio la lavorabilit durante il trasporto in climi caldi.
Generalmente la quantit di additivo impiegata si aggira intorno all1% ovviamente si
possono fare delle variazioni intorno all1% e di conseguenza si riduce o si
incrementa leffetto delladditivo.
Il punto rispetto al quale ruota leffetto delladditivo leffetto deflocculante sui
granuli di cemento dispersi in mezzo acquoso.
Lattrazione di natura elettrostatica fra i vari granuli di cemento a seguito delle
cariche elettrostatiche di segno opposto che si sono formate sulle superfici dei granuli
per effetto della macinazione durante il processo produttivo del cemento genera un
fenomeno chiamato flocculazione.
In presenza di additivi superfluidificanti i granuli sono deflocculati attraverso due
possibili procedimenti:
- adsorbimento sulla superficie dei granuli di cemento delle molecole di
superfluidificante e formazione di cariche elettrostatiche dello stesso segno che
provoca una repulsione elettrostatica tra i granuli di cemento
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- 29 -
Dal grafico precedente si pu notare il comportamento del ritiro in base alle diverse
miscele considerate:
- un cls non additivato (control)
- un cls con meno acqua di impasto a seguito dellaggiunta di un superfluidificante
acrilico policarbossilico capace di ridurre lacqua di impasto (come ad esempio gli
additivi della serie PRIMIUM della G.A.)
- Infine un cls con superfluidificante di tipo GINIUS.
- 30 -
- 31 -
CAPITOLO OTTAVO
LA CORROSIONE
1.1 PREMESSA
Fe
O2
Fe(OH ) 2
H 2O
- Fig.1 -
- Fig. 2 - 32 -
Il processo alimentato dalla presenza di aria umida che contiene gli ingredienti
necessari alla corrosione. Tuttavia affinch si attivi il processo corrosivo dobbiamo
avere un fenomeno che causi quello che abbiamo appena citato (carbonatazione del
calcestruzzoFig.1, penetrazione del cloruroFig.2).
La corrosione delle armature nel calcestruzzo rappresenta una diretta conseguenza del
vericarsi dei fenomeni di degrado del calcestruzzo.
Lintensit dei danni che pu subire un calcestruzzo dipende dalle sue caratteristiche
e dallintensit con la quale agiscono gli agenti deterioranti, ma in tutti i casi
strettamente collegata alla sua permeabilit.
Quando ho soluzioni alcaline con PH >11,5 e non c presenza di cloruri il ferro si
ricopre di un sottile strato di ossido e in queste condizioni dette di passivit la
velocit di corrosione praticamente nulla.
Se considero prima gli stati pi interni e poi gli strati pi esterni un calcestruzzo tende
per a perdere le sue caratteristiche protettive, anche se molto lentamente nel tempo;i
motivi che causano tale fenomeno sono:
1) lalcalinit del calcestruzzo pu venir neutralizzata dallanidride carbonica
proveniente dallambiente esterno,per cui lestratto acquoso del calcestruzzo passa da
PH>13 a PH<9 (carbonatazione)
2) a contatto con ambienti contenenti cloruri il calcestruzzo si pu anche arricchire in
questi anioni finch sulla superficie delle armature si supera un tenore critico per la
stabilit del film protettivo
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3) nel caso di strutture interessate da campi elettrici e quindi percorse da correnti che
interferiscono con le armature,cio passano in alcune zone dal calcestruzzo alle
armature e in altre dalle armature al calcestruzzo,il film protettivo pu venir distrutto
nelle zone in cui la corrente esce dalle armature.
Facendo riferimento alla vita di servizio di una struttura dotata di armature si possono
distinguere due fasi:
- la prima quella dinnesco,in cui le armature operano ancora in condizioni di
passivit
- la seconda quella di propagazione pi o meno veloce dellattacco corrosivo.
Successivamente termina anche la vita utile della struttura in quanto le sue condizioni
di sicurezza non sono pi accettabili.
- PARTE SPERIMENTALE -
CAPITOLO NONO
LA SPERIMENTAZIONE
9.1 NORMATIVA
Prima di andare a descrivere le varie prove che sono state effettuate dobbiamo
dare una rapida descrizione delle norme che sono state usate.
-UNI 8148 UNICEMENTO ASTM C845-90 Agenti espansivi non metallici per
impasti cementiti
-NORMA UNI 6127 provini di cls preparazione e stagionatura
-NORMA UNI 6393 per il controllo del cls fresco
-NORME UNI, Gazzetta ufficiale N 180 del 17-07-1968
-NORME sui cementi UNI-EN 197/1 (tipi e composizione)
-NORMA UNI 8520 parte 5,7sulla prova granulometrica per la confezione di cls
-NORMA UNI EN 1008 caratteristiche delle acque
9.2 MATERIALI
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d 2
100 (
) c
Dmax
P=
100
100 c
d 2
) c
A + (100 A) (
Dmax
100
P=
100 c
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- 38 -
- 39 -
9.2.4 Acqua
Lacqua ha un ruolo fondamentale in quanto responsabile dellidratazione del
cemento. Logicamente bisogna farne un uso ragionevole onde evitare un
conglomerato troppo scadente cio che non corrisponda a quello richiesto.
La quantit dacqua giusta per limpasto si ottiene rispettando due fondamentali
richieste e cio la lavorabilit (per limpresa) e la resistenza meccanica(per il
progettista).
Molto spesso il calcestruzzo viene ordinato ad una consistenza pi bassa e solo
successivamente in cantiere viene riaggiunta acqua per arrivare al livello di
lavorabilit richiesta.
A seguito di questa considerazione fatta qui sopra c da dire che la responsabilit
della riaggiunta d acqua viene data allimpresa senza sapere che solo il progettista
pu tener conto di tale fenomeno in quanto conoscitore della destinazione del
calcestruzzo.
- 40 -
i=1480 Kg
c=490 Kg
a=248 l
STD
INERTE
1480,00
1480,00
1480,00
1480,00
1480,00
ACQUA
248,00
248,00
245,00
240,00
242,00
CEMENTO
490,00
490,00
445,00
445,00
445,00
CaO
0,00
0,00
45,00
45,00
45,00
SRA
0,00
9,80
0,00
9,80
0,00
GENIUS
0,00
0,00
0,00
0,00
7,50
I valori riportati hanno come unit di misura il grammo e sono riferiti ad 1 litro di
volume unitario
- 42 -
- 43 -
Le casseforme prima di essere riempite devono essere pulite ed oleate con disarmante
per facilitare le operazioni di scasseratura e successivamente poggiate sulla tavola a
scosse.
Si versa il contenuto del miscelatore nelle casseforme fino a riempirle per met,si
avvia la tavola a scosse facendo eseguire sessanta colpi.
- 44 -
Una volta confezionati i cubetti vengono avvolti con il cellofan per evitare
levaporazione dellacqua.Durante la conservazione necessario tenere le casseformi
con le rispettive miscele alla temperatura di 20C .
La scasseratura avviene dopo ventiquattro ore dalla data di confezionamento;ogni
provino deve essere catalogato e riposto nella camera a 20C fino alle prove di
resistenza a compressione (il cellofan va tolto dopo due giorni dalla data di
confezionamento).Una parte di questi cubetti viene lasciata allaria aperta mentre la
seconda met viene immersa in acqua per poter valutare leffetto della differente
stagionatura sulle prestazioni meccaniche.
- 45 -
- 46 -
STA
STA+SRA
STA+CaO
CaO+SRA
CaO+GENIUS
1g
55,607
37,071
52,115
26,057
42,981
3gg
97,513
53,200
92,947
80,000
74,680
7gg
83,545
81,127
113,631
92,142
89,455
14gg
126,790
102,000
121,000
107,000
114,437
28gg
110,945
123,570
118,735
110,139
126,523
- 47 -
STA
STA+SRA
STA+CaO
CaO+SRA
CaO+GENIUS
1g
62,054
37,271
50,771
37,340
41,907
3gg
90,260
49,980
73,068
70,910
69,307
7gg
70,650
77,903
93,753
84,880
81,396
14gg
112,020
99,125
97,500
106,500
116,588
28gg
89,455
119,273
93,215
113,631
128,943
STA
STA+SRA
STA+CaO
CaO+SRA
CaO+GENIUS
1g
22,243
14,828
20,846
10,423
17,192
3gg
39,005
21,280
37,179
32,000
29,872
7gg
44,000
32,451
45,452
36,857
35,782
14gg
50,716
40,800
48,400
42,800
45,775
28gg
52,000
49,428
49,494
44,056
50,609
- 48 -
STA
STA+SRA
STA+CaO
CaO+SRA
CaO+GENIUS
1g
24,822
14,908
20,308
14,936
16,763
3gg
36,104
19,992
29,227
28,364
27,723
7gg
40,000
31,161
37,501
33,952
32,558
14gg
44,808
39,650
39,000
42,600
46,635
28gg
46,000
47,709
41,000
45,452
51,577
Miscela standard
Dai risultati ottenuti possiamo notare che a 1g e 3gg i valori ottenuti con stagionatura
in acqua sono leggermente pi alti ,circa 3-4 Mpa,ma raggiunta la prima settimana la
stagionatura allaria quella che fornisce i maggiori valori di resistenza.
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Stagionatura allaria
60
STA
40
STA+SRA
STA+CaO
CaO+SRA
20
CaO+GINIUS
0
1g
3gg
7gg
14gg
28gg
Come possiamo notare dal grafico la miscela composta da agente espansivo da dei
valori molto alti di resistenze ed essi sono sempre maggiori della stessa miscela unita
con ladditivo antiritiro.
L effetto negativo dellSRA proprio quello di diminuire le resistenze meccaniche
alle brevi stagionature.
Per quanto riguarda lunione del CaO con il superfluidificante ginius possiamo notare
un andamento del tutto simile per quanto riguarda la crescita delle resistenze con la
stagionatura rispetto alla miscela CaO+SRA con aggiunta di superfluidificante
acrilico. Lunica differenza riguarda le lunghe stagionature dove sembra che la
miscela che fluidifica con il ginius risulti leggermente migliore.Molto probabilmente
le differenze rientrano nella variabilit da errore sperimentale.
- 50 -
Stagionatura in acqua
60
STA
40
STA+SRA
STA+CaO
CaO+SRA
20
CaO+GINIUS
0
1g
3gg
7gg
14gg
28gg
9.4.1 Procedimento
Mentre per cubetti sono state preparate 5 miscele,per i travetti le mescole preparate
sono 4 e pi precisamente:
standard
standard+SRA,
CaO+SRA,
- 51 -
CaO+GINIUS.
I travetti una volta catalogati(di ogni tipologia ne sono stati eseguiti due )sono stati
posizionati allaria e in acqua
proprio per avere un confronto (a livello
deformativo)fra le varie tipologie e allinterno delle stesse fra le due diverse
condizioni di stagionatura.
Per i travetti stagionati allaria a 20C il cellofan stato tenuto per due giorni a
partire dal confezionamento.
- 53 -
Le letture sono state effettuate a 6 ore, cio dopo la scasserazione per avere un
riferimento iniziale,e durante la prima settimana tutti i giorni in quanto in questo
periodo che si hanno le maggiori reazioni.Successivamente si passati a controllare
le deformazioni a 14gg, 28gg, 35gg, 42gg, 49gg, 60gg ottenendo dei valori che come
abbiamo detto prima servono per il confronto fra le varie tipologie di miscele.
Dalle letture effettuate sono venuti fuori i seguenti valori:
STA+SRA
CaO+GENIUS
STA
742
41
884
421
800
29
942
387
783
896
321
750
-45
879
283
721
-79
854
241
688
-95
825
179
537
-262
638
-10
329
-366
525
-100
291
-387
471
-120
262
-429
454
-135
233
221
-429
-450
442
408
-139
-139
- 54 -
STA+SRA
CaO+GENIUS
STA
0
721
775
821
821
813
808
700
650
595
548
500
488
0
91,74
95
108
104
112
133
100
133
120
112
104
91
0
1105
1188
1242
1276
1276
1280
1276
1284
1280
1276
1255
1217
0
54
54
62
50
20
0
-50
-58
-58
-45
-58
-66
Standard
Aria
Acqua
STA
STA
500
80
400
60
300
40
20
200
STA
60
42
28
0
-100
STA
-20
100
-40
0 1 2 4 5 6 7 14 28 35 42 49 60
-60
-200
-80
- 55 -
La prima considerazione da fare riguarda il range di valori: nel caso ARIA abbiamo
nellarco dei 60 giorni sia maggior espansione sia maggior ritiro,mentre per
lACQUA i valori sono pi contenuti.
Landamento del grafico relativo alla stagionatura in acqua molto pi lineare,
ma la differenza sostanziale sta nel fatto che il valore massimo di espansione si ha,per
lARIA a 1g mentre per l ACQUA a 4gg;ci dimostra che se stagioniamo allaria i
provini composti da miscela standard essi espandono molto pi velocemente degli
altri.
L aspetto per che pi ci interessa il ritiro contrastato:
per la stagionatura allaria il ritiro comincia dopo due settimane ed aumenta fino a un
mese per poi stabilizzarsi,mentre in acqua ha inizio dopo una settimana aumenta fino
a 14gg e successivamente tende a stabilizzarsi.Ovviamente come si nota dal grafico
in acqua il ritiro contrastato un fenomeno molto limitato.
Standard+SRA
Aria
Acqua
STA+SRA
STA+SRA
100
140
120
-200
100
60
42
28
-100
80
STA+SRA
STA+SRA
60
40
-300
20
-400
60
42
28
-500
- 56 -
CaO+GENIUS
Aria
Acqua
CaO+GENIUS
CaO+GENIUS
1400
1000
1200
800
1000
600
800
CaO+GENIUS
CaO+GENIUS
600
400
400
200
200
60
42
28
60
42
28
Dai grafici si nota che laggiunta del genius alla miscela standard+CaO da il miglior
risultato in termini di ritiro infatti; dal confezionamento allultima lettura del
micrometro non si registrato alcun ritiro,sia per la stagionatura in acqua sia per
quella in aria.
Nonostante per non ci sia ritiro i due comportamenti (aria,acqua)non sono gli stessi:
per la stagionatura in acqua osserviamo una notevole espansione fino a 1g, un leggero
aumento fino al primo mese per avere infine una piccola flessione dal 42gg in poi.
Ben diverse sono le cose nel caso allaria:dopo aver raggiunto valori abbastanza alti a
1g e 2gg c un calo che diventa abbastanza rilevante dopo la prima settimana (300
Micron in 14gg)per poi stabilizzarsi attorno ai 400 Micron.
CaO+SRA
Aria
Acqua
- 57 -
CaO+SRA
CaO+SRA
900
800
700
600
500
400
300
200
100
0
60
42
28
CaO+SRA
60
42
28
CaO+SRA
900
800
700
600
500
400
300
200
100
0
- 58 -
1200
1000
800
600
CaO+SRA
400
STA+SRA
200
CaO+GENIUS
STA
0
-200
7 14 28 35 42 49 60
-400
-600
Stagionatura in acqua
- 59 -
1400
1200
1000
CaO+SRA
800
STA+SRA
600
CaO+GENIUS
400
STA
200
0
-200
7 14 28 35 42 49 60
Nella stagionatura in acqua possiamo notare che solo la miscela standard soggetta a
fenomeni di ritiro, e ci avviene dopo la prima settimana.Dai 28gg in poi i valori
assumono un andamento costante fino alla fine dei 60gg aggirandosi sui - 58 Micron.
Per quanto riguarda il CaO + SRA osserviamo che landamento uguale alla
stagionatura in aria con una leggera differenza nel valore finale che in questo caso
di 488 Micron.
Per il CaO+ GENIUS possiamo affermare che il comportamento, una volta raggiunti i
valori massimi di espansione, presenta un andamento pressoch costante
stabilizzandosi nellarco dei 60gg intorno ai 1200, 1300 Micron,mentre nellaltro tipo
di stagionatura cera un abbassamento dei valori dal 7gg in poi.
Complessivamente tutte le miscele stagionate in acqua presentano un comportamento
migliore (per quanto riguarda il ritiro)di quelle stagionate allaria.
CAPITOLO DECIMO
CONCLUSIONI
- 60 -
- 61 -
Oltre che sugli espansivi e sul superfluidificante sono state effettuate prove
anche sulladditivo antiritiro sopracitato(SRA). Sebbene si notino effetti
positivi di riduzione del ritiro,non si sono raggiunti risultati al pari delle
altre miscele, soprattutto nel caso di stagionatura allaria.
Dopo aver fatto delle osservazioni generali sul lavoro eseguito possiamo
concludere che le prove sul nuovo additivo GINIUS hanno dato esito
positivo,e cio hanno dimostrato che allo stesso tempo possiamo sia
migliorare la lavorabilit,sia limitare o controllare il fenomeno del ritiro:
Ora opera dei progettisti stabilirne un corretto uso facendo sempre
attenzione ai rispettivi dosaggi.
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