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Molti farmaci somministrati per via sottocutanea sono confezionati in siringhe monodose e
penne multidose.
Le confezioni con posologia determinata e determinabile eliminano le fasi si preparazione.
Lutilizzo delle siringhe preriempite comporta una riduzione degli errori posologici e dei
tempi desecuzione, una condizione di asepsi nella preparazione del farmaco e un maggior
confort per il paziente che si autosomministra il farmaco.
Il farmaco iniettato nel tessuto sottocutaneo ha un assorbimento lento, graduale e completo.
L'assorbimento dei principi attivi generalmente meno veloce rispetto alla somministrazione
intramuscolare, in ragione di una diffusione tessutale pi lenta.
Il tempo che intercorre tra la somministrazione ed il raggiungimento del picco plasmatico
pu essere influenzato dal flusso sanguigno a livello del sito d'iniezione, ma, in genere, i
farmaci somministrati per via sottocutanea sono completamente assorbiti nella circolazione
sistemica entro 30 minuti.
La velocit di assorbimento dipende dal grado di irrorazione della zona, quindi si deve
ricordare che se si vuole ottenere un effetto localizzato il farmaco andr associato ad un
vasocostrittore. Se invece si vuole aumentare l'area di contatto il medicinale sar associato
all'enzima ialuronidasi, che grazie alla sua attivit riduce la consistenza del collagene.
I svantaggi:
farmaci irritanti possono provocare dolore e necrosi;
non permette la somministrazione di grandi volumi;
possibile una certa variabilita' di assorbimento.
LE SEDI DI INIEZIONE
Sono siringhe monouso da 0,2 ml a 1 ml, con un ago da 26-30 gauge non staccabile, pronte
per luso.
Nelle siringhe monouso preriempite deparina calcica a basso peso molecolarenon si deve
espellere laria presente nella siringa prima delliniezione.
TECNICA DI INIEZIONE
Metodo standard come fare le sottocutanee:
1) Togliere dal frigorifero la siringa preriempita (o le fiale da preparare) 30 minuti prima
dell'iniezione.
2) Lavarsi le mani prima di eseguire l'iniezione, indossre i guanti
3) Disinfettare il punto dell'iniezione e aspettare che il disinfettante si asciughi (se il
disinfettante entra insieme all'ago pu causare bruciore).
4) Rimuovere il cappuccio dalla siringa.
5) Tenere la siringa fra il pollice e l'indice della mano dominante, con la mano non
dominante sollevare delicatamente una plica di tessuto, tra il pollice e l'indice, per assicurarsi
lidentificazione del tessuto sottocutaneo.
Questa inclinazione serve per essere sicuri di iniettare il farmaco nel grasso sotto la pelle
senza arrivare al muscolo (altrimenti si fa una intramuscolare anzich una sottocutanea).
Non pizzicare ( stringere) strettamente la cute.
La valutazione infermieristica necessaria per decidere se sollevare la plica cutanea, in
maniera da rilasciare in modo adeguato il farmaco nel tessuto sottocutaneo.
6) Inserire l'ago velocemente per ridurre il dolore.
Angolatura: nelleseguire uniniezione per via sottocutanea, lago deve essere introdotto con
un angolatura da 45 a 90 rispetto al piano cutaneo.
La scelta dellangolatura presa dopo aver valutato le caratteristiche del tessuto adiposo del
paziente.
7)Aspirazione o manovra di Lesser: aspirare lentamente ritraendo lo stantuffo della siringa.
Nella siringa se appare del sangue, togliere l'ago, eliminare la siringa e preparare una nuova
iniezione. L'aspirazione di sangue indica che l'ago in una vena e che il farmaco sar
rilasciato a livello endovenoso piuttosto che sottocutaneo.
Se compare immediatamente dolore, possibile che l'ago sia stato inserito nel muscolo. Se
presente un sanguinamento nel punto d'iniezione, un vaso pu aver subito un danno. In
entrambi i casi, bisogna ritirare l'ago.
Non aspirare quando si somministra eparina o insulina.
Le evidenze raccomandano di non eseguire la manovra di Lesser, perch non necessaria e
potenzialmente dannosa.
8)Estrazione dellago: lago deve essere estratto velocemente dopo aver completato
liniezione e deve essere applicata una pressione nel punto sanguinante.
9)Tamponamento: terminata liniezione, si deve tamponare delicatamente e non massaggiare.
Piccoli movimenti circolari effettuati con il tampone permettono di rompere il parallelismo
dei piani cutanei e di migliorare la diffusione del liquido.
Reazioni avverse
Gli eventi avversi imputabili alla infusione sottocutanea riportati in letteratura sono poco
numerosi.
I pi frequenti sono rappresentati dalle reazioni locali nel punto d'iniezione:
gonfiore (normale all'inizio della perfusione);
edema locale (determinato da cattivo assorbimento, soprattutto in caso di
ipoprotidemia; quando la perfusione viene praticata nella zona addominale, l'edema
pu comparire a livello dei genitali esterni);
indurimento (di modesta entit e localizzato per assorbimento ritardato, ma che pu
diminuire la portata della perfusione);
eritema (si possono osservare degli episodi occasionali e variabili a seconda dei
prodotti utilizzati);
dolore (che pu essere di gravit tale da dover ridurre la portata della perfusione);
necrosi cutanea locale;
infezioni.
La reidratazione locale per via sottocutanea pu associarsi a:
infiammazioni locali e dolore se la perfusione troppo rapida;
Raccomandazioni
1. Rivedere la storia medica del paziente, la storia farmacologica e lo stato allergico.
2. Controllare la prescrizione farmacologia, la data di scadenza, la posologia e la via di
somministrazione con un altro infermiere. Ripassare la regola delle 5 G.
3. Controllare il programma di rotazione per conoscere i precedenti siti di iniezione.
4. Ispezionare il sito di somministrazione per evitare sedi che presentano lesioni.
5. Fare riferimento al foglietto illustrativo presente nella confezione del farmaco.
6. Rispettare la temperatura del farmaco indicato nel foglietto illustrativo, liniezione di
farmaco a basse temperature provoca tessuto cicatriziale, dolore e unassorbimento anomalo.
7. Usare un ago con filtro o un ago con calibro 23 o minore per aspirare il farmaco dal
contenitore.
8. Usare la sede addomino-laterale come sede di scelta per le iniezioni sottocutanee di
eparina calcica, salvo complicazioni.
9. Spiegare la procedura al paziente e aiutarlo ad assumere la posizione idonea per facilitare
liniezione