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19/04/2015

Valdo Flori
Pediatra di Famiglia

Il ruolo del pediatra di


famiglia
nellindividuazione dei
segnali precoci di
malattia e del percorso
adeguato di cura

19/04/2015

Quali disturbi
dellalimentazione?

QUALE RUOLO PER IL


PEDIATRA DI FAMIGLIA?

RUOLO
MARGINALE ?

RUOLO
ESSENZIALE?

19/04/2015

Il RUOLO PRINCIPALE DEL PEDIATRA DI FAMIGLIA


IL RICONOSCIMENTO PRECOCE
DEI DISTURBI
DELL'ALIMENTAZIONE

IL RICONOSCIMENTO PRECOCE
DEI DISTURBI DELL'ALIMENTAZIONE

19/04/2015

IL RICONOSCIMENTO PRECOCE
DEI DISTURBI DELL'ALIMENTAZIONE

Obiettivo:

Intercettare quando ancora non


c una coscienza di patologia

IL RICONOSCIMENTO PRECOCE DEI DISTURBI DELL'ALIMENTAZIONE

Quando? Come ?
SCADENZE DEGLI INTERVENTI
ALLINTERNO DEL PROGETTO
SALUTE INFANZIA
1 mese

18 mesi

SANITA
DI INIZIATIVA

3 anni

10 anni

6 anni

14 anni

3 mesi
6 mesi
12 mesi

19/04/2015

IL RICONOSCIMENTO PRECOCE DEI DISTURBI DELL'ALIMENTAZIONE

IL RICONOSCIMENTO PRECOCE DEI DISTURBI DELL'ALIMENTAZIONE

19/04/2015

IL RICONOSCIMENTO PRECOCE DEI DISTURBI DELL'ALIMENTAZIONE

INCREMENTARE
LE OCCASIONI DI CONTROLLO

1 mese

18 mesi

3 anni

10 anni

3 mesi

Certificazioni sportive

6 mesi

Vaccinazioni
BdS aggiuntivi

12 mesi
6 anni

14 anni

IL RICONOSCIMENTO PRECOCE DEI DISTURBI DELL'ALIMENTAZIONE

negazione,

ambivalenza,

segretezza

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IL RICONOSCIMENTO PRECOCE DEI DISTURBI DELL'ALIMENTAZIONE

Segnalazione dei genitori


Segnalazione dei
compagni

Segnalazione degli
insegnanti

IL RICONOSCIMENTO PRECOCE DEI DISTURBI DELL'ALIMENTAZIONE

AGGANCIARE LA
FAMIGLIA

AGGANCIARE
LADOLESCENTE

19/04/2015

IL RICONOSCIMENTO PRECOCE DEI DISTURBI DELL'ALIMENTAZIONE

Comportamento
scolastico
CONOSCERE E SAPER
VALUTARE I SEGNALI
ACCESSORI

Comportamento
sociale
Comportamento
sportivo

IL RICONOSCIMENTO PRECOCE DEI DISTURBI DELL'ALIMENTAZIONE

CONSAPEVOLEZZA DEL PROBLEMA


DOVE ANDARE?

19/04/2015

IL RICONOSCIMENTO PRECOCE DEI DISTURBI DELL'ALIMENTAZIONE

FARE DA SOLI
?????

INVIARE ?????

QUANDO?

DOVE? COME?

IL RICONOSCIMENTO PRECOCE DEI DISTURBI DELL'ALIMENTAZIONE

INVIO AL SECONDO LIVELLO


ORGANIZZARE UN
AMBULATORIO SPECIFICO?
INDIVIDUARE UN REFERENTE ?

19/04/2015

Necessit di costruire un
percorso assistenziale
Indispensabile per condividere

Il sospetto

La diagnosi

La Terapia

Percorso da costruire con le risorse del territorio

Un percorso assistenziale dove ogni attore ha il suo ruolo


preciso e soprattutto dove le prestazioni vengono effettuate
con appropriatezza

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19/04/2015

come costruire un
percorso assistenziale ?

SCREENING
DELLAUTISMO

SCREENING DELLO SVILUPPO a 18 MESI


(CHECKLIST PER LA VALUTAZIONE
DELLA COMUNICAZIONE E DELLA RELAZIONE)

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SCREENING DELLAUTISMO

AL BILANCIO DI SALUTE DEI 18 MESI.

BDS - INFANTIA

CARTACEO

SCREENING DELLAUTISMO

Risposta negativa per:


2 o 3 items della parte A
oppure
1 items della parte A e/o 1 della
parte B

Risposta negativa per:


almeno 2 items della parte A ed
1 della parte B
Oppure
2 items della parte B

oppure
1 solo items della parte B

Si forniscono istruzioni per


losservazione consapevole
da parte dei genitori
Si ripete dopo un mese

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SCREENING DELLAUTISMO

Zona

referente

FIRENZE

Dott.ssa

MUGELLO

Tel

xxxxxxxxxxxxx

0550000000
0

Dott.ssa

055 8000042

fax
055666666

NORD
OVEST

Dott.ssa

mbmbmbmbm@asf.toscana.it

Nnnnnnnn i@asf.toscana.it

yyyyyyyyyy
SUD EST

e-mail

Aaaaa nnnnn

0552000000
00001

Dott.ssa

0000

0552400000
4

bbbbbbbbbbbb@asf.toscana.it

Vvvvvv@asf.toscana.it

Mfmfmfmf

SCREENING DELLAUTISMO

evitiamo la richiesta

Si contatta il 2 livello (tel o mail )

si invia (mail o fax) il risultato del test

il secondo livello fissa un appuntamento e lo comunica al pediatra


il pediatra comunica lappuntamento alla famiglia

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SCREENING DELLAUTISMO

Visita i soggetti a rischio


invio direttamente al pediatra degli esiti
della visita
(preferibilmente per mail)
TIPOLOGIE DI RISPOSTE
normale
da ricontrollare dal pediatra
presa in carico per autismo
presa in carico per altro problema

SCREENING DELLAUTISMO

Incontro dopo 3/4 mesi per verifica del


percorso ed eventuali aggiustamenti

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Obiettivo
intercettamento dei soggetti con
eccesso ponderale ai 10 anni

Fallow up (Bilancio al cronico) ai


soggetti con eccesso ponderale

Raccolta dati (indagine


alimentare e stile di vita)

individuare precocemente i
soggetti a rischio di sviluppare le
complicazioni metaboliche
legate alleccesso ponderale
e intervenire in anticipo per
prevenire lo sviluppo di una
patologia cronica secondo i
principi della Sanit di iniziativa

PERCORSO ASSISTENZIALE DEL BAMBINO CON ECCESSO PONDERALE 10 anni


BMI/COLE
SOVRAPPESO
Compilazione della scheda
di Presa in Carico del bambino con
eccesso ponderale
Valutazione
dei fattori
di rischio

OBESITA

Esami di
Laboratorio

SI
Esami di
Laboratorio

NO

1 Follow up
tra 2/12 mesi
(compilazione e invio della
scheda del Bilancio al cronico)

3 Follow up
Intervallo minimo 30 gg
Consulenze
supporto

(compilazione e invio della


scheda del Bilancio al cronico)

Servizi specialistici:
clinica, psicologo, dietista

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PERCORSO ASSISTENZIALE DEL BAMBINO CON ECCESSO PONDERALE 10 anni

PERCORSO ASSISTENZIALE DEL BAMBINO CON ECCESSO PONDERALE 10 anni

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19/04/2015

PERCORSO ASSISTENZIALE PER I DISTURBI DELLALIMENTAZIONE

PERCORSO ASSISTENZIALE PER I DISTURBI DELLALIMENTAZIONE

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PERCORSO ASSISTENZIALE PER I DISTURBI DELLALIMENTAZIONE

Per una migliore e


appropriata assistenza al
paziente e alla famiglia

Valdo Flori
Pediatra di Famiglia

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