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a Dio come padre, che legge nei nostri cuori e provvede ai nostri
bisogni.
Possiamo esclamare: abbiamo un Padre in cielo! Padre Pio, umile
figlio di san Francesco, insiste su questa meravigliosa realt: non
siamo schiavi n orfani; siamo figli di un Padre che ci ama.
2.
Maestro insegnaci a pregare (Lc 11,1)
Dammi da bere!. E l'invito di Ges alla samaritana, l'invito
rivolto ad ognuno di noi. Mendicante d'amore Ges prende l'iniziativa.
Ma siamo noi, Signore che abbiamo sete di Te. Ecco la risposta. Da
questo incontro sgorga la preghiera. Lo Spirito Santo l'acqua viva,
che nel cuore dell'orante zampilla per la vita eterna. Lui che ci
insegna ad attingerla alla stessa sorgente: Cristo. La preghiera la via
regale per arrivare alla sorgente d'acqua viva. contemplando e
ascoltando Ges che i figli apprendono a pregare il Padre. La sua
preghiera sgorga dal suo cuore di Figlio. questa la novit: la
preghiera umile, confidente, filiale. Ges sempre in comunione e in
dialogo col Padre. I discepoli lo vedono spesso ritirarsi in solitudine e
dedicare alla preghiera le ore della notte, dopo un'intensa giornata
trascorsa con le folle a parlare del Regno. Uno di loro chiede:
Signore, insegnaci a pregare. Ges risponde, insegnando la
preghiera per eccellenza: il Padre nostro.
Solo Ges poteva superare la soglia della Santit divina: Lui,
che avendo compiuto la purificazione dei peccati ci introduce davanti
al volto del Padre. Con le parabole dell'amico importuno (Lc 11, 513) e della vedova (Lc 18, 1-8), Ges insegna ad avere pazienza e
confidare nell'aiuto di Dio; con quella del fariseo e del pubblicano
mette in rilievo come sia importante l'umilt del cuore nel rivolgersi al
Padre.
Il mezzo per costringere Iddio a venire in nostro aiuto, si
l'umilt dello spirito, la contrizione del cuore, la preghiera
confidente... La potenza di Dio, vero, di tutto trionfa; ma l'umile e
dolente preghiera trionfa di Dio stesso, ne arresta il braccio, ne spegne
il fulmine, lo disarma, lo vince, lo placa e se lo rende... amico .
La lotta tra il bene e il male segna la storia sin dal momento in cui
l'uomo ha disobbedito a Dio. Dio ci ha lasciati liberi e ha permesso
che in mezzo al buon grano crescesse anche la zizzania fino alla fine
del mondo quando gli angeli la mieteranno per bruciarla nel fuoco. La
nostra vita esposta continuamente alle insidie del nemico di Dio e
dell'umanit. Ges stato mandato dal Padre per inaugurare il suo
regno di verit e di vita, regno di santit e di grazia, regno di
giustizia, di amore e di pace. Il regno di Dio in mezzo a voi
afferma Ges; ed Lui il regno.
Se Dio regna attualmente in terra e vi ha sempre regnato, perch
dunque c'invita a pregare chiedendo venga il tuo regno? Venga,
come precisa Sant'Agostino, racchiude la richiesta che il regno di Dio
sia manifestato agli uomini e che questi si lascino toccare e illuminare
dal suo Spirito. Ogni uomo il campo dove Dio getta il seme della sua
parola perch germogli e cresca. Quelli che ascoltano con fede la
parola del Signore, hanno gi accolto il regno. Non sempre per la
semente trova un terreno pronto ad accoglierlo. Ci sono sassi e spine
che soffocano ogni nostro buon proposito, distolgono dal bene e ci
rendono fiacchi e incostanti. Ma Dio attende pazientemente che noi lo
invochiamo con fiducia e umilt: vieni e regna in me, tu solo. Ed
Egli accorre, abbraccia e instaura il suo regno d'amore in noi.
Spesso Padre Pio augura ai suoi figli spirituali che Dio diventi il
loro Re: Ges regni sempre sovrano sul tuo cuore e ti renda sempre a
s pi caro! e ancora: Ges regni sempre sovrano in cima a tutte le
tue aspirazioni e nel centro del cuore.
Venga il tuo regno: l'invocazione che scaturisce dal desiderio
di essere tutto di Dio. la preghiera che esprime l'anelito dell'anima
alla pace, alla gioia, alla serenit. la richiesta del cristiano pronto a
vendere tutto per acquistare il tesoro pi prezioso. Padre Pio ha unito a
questa invocazione, un vivo impegno per l'affermazione del regno di
Dio. Ai suoi piedi tanti peccatori induriti si sono rialzati, fatti nuovi
dalla grazia di Cristo; dinanzi a lui gli atei hanno riacquistato la luce
della fede; tramite lui innumerevoli conversioni sono andate ad
accrescere il regno di Dio. Famosa quella di Federico Abresch,
passato dal protestantesimo al cattolicesimo solo per convenienza
sociale. Questi attratto dalle cose misteriose, praticava lo spiritismo e
entrer nel regno dei cieli, ma chi fa la volont del Padre mio che nei
cieli. Per conoscere con sicurezza la volont di Dio dobbiamo
guardare Ges, aprire il nostro cuore alla sua parola e insieme a Lui
nella gioia o nel dolore implorare il Padre: sia fatta la tua volont.
L'oggetto della Sua volont la salvezza di quelli che Egli ha adottato.
A questi Ges, attraverso la predicazione, le opere e la sofferenza
ha insegnato che la volont del Padre avere umilt, stabilit nella
fede, misericordia nelle azioni, disciplina nei costumi, vivere in pace
con i fratelli, amare Dio con tutto il cuore, non anteporre niente a
Cristo, avere pazienza nella morte perch si sar coronati.
Pregare dunque che sia fatta la volont del Padre significa
implorare la grazia di obbedire ai divini comandamenti e di servire
Dio con santit e giustizia tutti i giorni della nostra vita.
Questa grazia: non avere altra volont che quella di Dio, la sola
che possiamo desiderare, ... finch desideriamo qualcos'altro con
tenacia... non siamo in contatto da cuore a cuore con Dio; da ci
derivano la maggior parte delle nostre tristezze e paure - continua
Raissa Maritain - non voglio stancarmi di domandare a Dio il
compimento della sua volont. Sia fatta la Tua volont! Con questo
avr tutto il resto, avr il coraggio, anche la generosil, anche
quellestasi d'amore per cui non si vive pi secondo la propria
volont. E mediante la preghiera che possiamo discernere la volont
di Dio ed ottenere la costanza nel compierla.
Padre Pio, maestro nella preghiera, scrive a padre Benedetto: Ma
si faccia sempre di me ed intorno a me in tutto e per tutto la santissima
e l'amabilissima volont di Dio! poich questo quello che mi ha
retto. E a padre Agostino: Ges ci dia la forza di fare sempre la sua
volont!.
In Padre Pio preghiera e vita si saldano tra loro, sono un tutt'uno:
un s proclamato e attuato. Cos stata la preghiera della Vergine, la
serva umile e dolce del Signore. Cos stata la preghiera di Cristo,
sempre e in particolare alla vigilia della sua passione: Padre, se vuoi,
allontana da me questo calice! Tuttavia non sia fatta la mia, ma la tua
volont. Leggendo l'Epistolario la parola "fiat" sembra segnare ogni
istante della vita di Padre Pio. un "s"di adesione totale, di
accettazione della propria croce per rassomigliare a Ges: sopportare
quel medesimo sentimento con cui il nostro divin Maestro per noi
l'offerse al Padre suo. Offriamogliela e sia un'offerta totale e tale
ancora sia nella pratica della vita... Purtroppo (offerta totale di questa
nostra volont troppo ardua, ma rammentiamoci che il divin Maestro
nell'indirizzare in nome nostro al Padre suo quella parola del Pater "sia
fatta la volont tua" vide benissimo colla sua mente divina quanto
difficile sarebbe a noi riuscito quanto egli aveva promesso in nome
nostro al Padre suo.
La preghiera, la Parola di Dio, la comunione con il Corpo e il
Sangue di Ges sono i mezzi necessari per conoscere, amare e mettere
in pratica la volont di Dio. Senza di me non potete far nulla dice il
Signore. Da parte nostra occorrono abbandono e fiducia, mentre la sua
grazia ci prende per mano e ci guida. questo l'atteggiamento che si
pu riscontrare sempre in Padre Pio, soprattutto nei momenti in cui la
croce si fa pi pesante, come quando nel maggio del 1931 un
gravissimo provvedimento lo priv di tutte le facolt sacerdotali,
eccetto la santa Messa che egli poteva celebrare non pubblicamente, in
chiesa, ma privatamente, nella cappella del convento, alla sola
presenza di un chierico.
Quando il superiore del convento, Padre Raffaele da S. Elia a
Pianisi, a tarda sera, gli lesse le disposizioni restrittive e proibitive del
S. Uffizio, Padre Pio, alzando gli occhi al cielo, disse: Deo Gratias!...
Sia fatta la volont di Dio; si copri gli occhi con le mani, chin il
capo, non fiat pi. Si ritir nel Coro per trovare conforto dinanzi a
Ges Sacramentato e si raccolse in preghiera.
Fare la volont di Dio "come in cielo" impresa a volte ardua, ma
non impossibile, per la quale possiamo contare sull'aiuto di Dio e sulla
mediazione dei santi, che prima di noi hanno conosciuto l'ora della
prova, ma anche la misericordia divina.
Possiamo fare nostra la preghiera di san Francesco di Sales: O
Signore, la tua volont si faccia in cielo e in terra... non solo
nell'esecuzione dei tuoi comandamenti, consigli e ispirazioni che si
debbono da noi praticare, ma anche nelle afflizioni e pene che
dobbiamo patire, affinch la tua volont faccia con noi, per noi, in noi
e di noi tutto quello che ti piacer.
9.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano
Voi mi cercate non perch avete visto dei segni, ma perch avete
mangiato di quei pani e vi siete saziati. All'indomani della
moltiplicazione dei pani, Ges si rivolge con queste parole alla folla
che egli ha sfamato nel deserto e che lo ha seguito fino a Cafarnao. La
gente ha constatato che quell'uomo ha una forza straordinaria,
prodigiosa. Pu darle le cose di cui ha bisogno. Dolcemente Ges la
rimprovera: perch essere solleciti per un cibo terrestre come il pane
soggetto a perire? E ricorda il segno della manna. Nel deserto Israele
ha rischiato di morire di fame. Il Signore lo ha nutrito con un cibo
misterioso, la manna, che veniva dal cielo e si rinnovava ogni giorno.
I vostri padri - dice - hanno mangiato la manna del deserto e sono
morti. Esiste un altro cibo che non di questa terra, ma discende dal
cielo e d la vita al mondo. Quello il vero pane. E aggiunge: Io
sono il pane vivente, disceso dal cielo. Se qualcuno mangia di questo
pane, vivr in eterno e il pane che io dar la mia carne per la vita del
mondo... Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue, ha la vita
eterna e io lo risusciter nell ultimo giorno.
La gente sconcertata, non comprende le parole di Ges e se ne
va. Al piccolo gruppo degli Apostoli rimasti, Ges domanda: Volete
andarvene anche voi?. Pietro, ispirato dallo Spirito Santo, risponde:
Signore, da chi andremo? Tu solo hai parole di vita eterna. Non di
solo pane vivr l'uomo ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio.
L'uomo avverte che i pensieri che attraversano il suo spirito, i desideri
che fermentano nel suo cuore, sono pi grandi di lui. Il suo essere ha
nostalgia di Dio, lo cerca anche se non lo conosce.
Non forse segno che Dio, creando l'uomo, ha condiviso con lui
una comunione di vita? Sant'Agostino diceva: Signore, ci hai fatti per
te e noi non abbiamo riposo se non quando riposiamo in te. Voi mi
cercate... Ges ripete a tutti gli uomini che sono alla ricerca della
verit, ma io sono con voi tutti i giorni fino alla fine del mondo.
Egli pane dell'anima, fondamento della fede, verit e luce della vita.
nel sacramento dell'Eucarestia, pane sostanziale che nutre e salva,
offerto nella Chiesa ogni giorno in sacrificio. Il pane quotidiano
che Ges c'invita a chiedere al Padre con fiducia nella preghiera, da