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La Storia del CD-ROM

Non tutti sanno che la diffusione di massa dei lettori CD-ROM legata alla storia di un videogioco: The 7th
Guest della Trilobyte. Luscita di questo titolo coincise con la disponibilit sul mercato dei lettori a doppia
velocit (2X, da 300 Kb/sec), ed il forte interesse riscosso dal gioco tra gli utenti fece impennare la
vendita dei lettori.Infatti, fino ad allora la nuova unit non aveva destato linteresse degli utenti:
mancavano i titoli capaci di sfruttarne a pieno le caratteristiche, ed inoltre i masterizzatori avevano costi
inaccessibili per lutente domestico. C chi sostiene che tale videogioco sia stato studiato appositamente
per richiamare linteresse dellutenza su questa nuova periferica.Indipendentemente da quali siano state
le cause del successo, prima di addentrarci nella storia di quella che oggi una periferica comune come il
floppy disk o il mouse, iniziamo a vedere cosa un CD-ROM e quali sono i principi tecnologici su cui si
basa.
La trasformazione dei Bits in Pits
Un CD-ROM standard non altro che un sottile disco di alluminio inglobato tra due strati di policarbonato.
La base di policarbonato ha delle piccole rientranze generate durante il processo di stampa. A tale base
viene applicato lo strato di alluminio riflettente che quindi viene ricoperto con il secondo strato di
policarbonato, chiamato in gergo lacquer. La superficie dello strato riflettente viene chiamata land,
mentre le piccole rientranze sono chiamate pits (buche in inglese).

figura 1

figura 2

Per leggere il disco, il player focalizza un raggio laser sulla superficie di alluminio (Figura 1) attraverso lo
strato di policarbonato. Le asperit di tale superficie, dovuta al susseguirsi di land e pits (Figura 2),
causano delle discontinuit nella riflessione della luce. Tali variazioni vengono interpretate dal lettore
come numeri binari "Zero" e "Uno", e quindi come informazioni.La differenza sostanziale rispetto ad una
memoria di massa magnetica data, per, da come vengono organizzati i dati allinterno di un disco. I
dischi magnetici ruotano a Velocit Angolare Costante (CAV), ci vuol dire che una traccia vicino al bordo
si muove pi velocemente di una pi interna. Pertanto, nelle tracce pi esterne i dati sono registrati con
minore densit e come conseguenza ultima si ha una capacit inferiore. Un disco di vinile un classico
esempio di registrazione CAV, con una unica traccia spiraliforme.I CD-ROM ruotano, invece, a Velocit
Lineare Costante (CLV). Ci comporta che il disco deve ruotare pi velocemente quando il raggio legge le
tracce interne e pi lentamente per le tracce esterne. Sebbene questa tecnologia consenta di ottimizzare
gli spazi, quando il pick-up laser si sposta da una traccia esterna ad una pi interna, bisogna attendere
che il disco rallenti con conseguenti perdite di tempo.Il raggio laser utilizzato per creare i pits ha un
diametro di soli 0.6 micron. La distanza tra due tracce contigue di 1.6 micron. Per avere unidea delle
dimensioni generali, sufficiente pensare che lo spessore di un capello umano copre circa 50 tracce.
Breve storia della tecnologia del Compact Disc
Lindustria dei compact disc frutto degli studi della Philips e della Sony coronati dalla definizione dello
standard Compact Disc Digital Audio, noto anche come Red Book (Libro Rosso). Il successivo sviluppo di
altri standard per larchiviazione dei dati vide la nascita di nuovi volumi comprendenti le prescrizioni
tecniche. Nacquero cos il Green Book, il Yellow Book, lOrange Book ed il White Book. Non tutti sanno
che tali nomi vennero dati in base al colore del dorsetto utilizzato per la rilegatura dei libri stessi.Ogni
libro contiene la descrizione del formato fisico delle informazioni registrate sul compact disc. Tale formato
non si riferisce solamente alle capacit ed alle dimensioni del supporto, ma specifica anche
lorganizzazione e la disposizione dei dati. Un buon esempio pu essere fatto paragonando tali standard a
delle norme di impaginazione di un testo: ogni standard definisce i margini, il tipo di carattere utilizzato,
e cosi via.I dati vengono registrati come sequenze di bit, ed ognuno occupa una posizione specifica. La
disposizione di ogni file viene determinata secondo un formato logico utilizzato dal sistema operativo per
determinarne lorganizzazione del device (dispositivo).
Lo standard High Sierra o ISO 9660
Gli standard definiti da Philips e Sony non fornivano indicazioni sulla struttura logica dei file per i CDROM, ma demandavano il tutto agli implementatori dei vari sistemi operativi. Si trattava di una nuova
babilonia: infatti, ogni sistema operativo prevede una struttura differente per larchiviazione dei file;
motivo per cui un PC non legge i dischetti registrati da un Macintosh e viceversa.Nel 1985 Bela Havatny e
Parke Lightbown, due ricercatori del team della SilverPlatter, organizzarono una conferenza per
richiamare lattenzione di tutte le industrie interessate e coinvolte nello sviluppo dei CD-ROM. Lincontro

fu organizzato in Nevada, nelle vicinanze del lago Tahoe presso lHotel High Sierra Casino, da cui il nome
del nuovo comitato: High Sierra Group.Lo standard definito si basava sul Yellow Book definito da Sony e
Philips e descriveva i requisiti minimi perch i file di un CD-ROM fossero leggibili sulle pi comuni
piattaforme: MS-Dos, Macintosh, UNIX e VMS. Venne previsto anche un set di caratteri internazionali
standard, in modo da poter includere anche i caratteri Kanji e per lutilizzo con i futuri WORM (Write
Once, Read Many) e con altre periferiche riscrivibili. Si trattava, insomma, di uno standard aperto.Lo
standard High Sierra venne accettato, in breve, dalla maggior parte delle ditte produttrici di CD-ROM, e
nel giro di un anno fu adottato dallOrganizzazione Internazionale per gli Standard (ISO) con cambiamenti
irrilevanti. Il codice di registrazione fu, per lappunto, ISO 9660.
Il Red Book ed il Yellow Book
Il Red Book lo standard padre di tutti i compact disc, ma si limita alla definizione delle tracce per la
registrazione di audio. Le prescrizioni prevedono la definizione di una o pi tracce (Figura 3), contenenti
una canzone ciascuna. Ogni traccia suddivisa in settori della durata di un settantacinquesimo di
secondo e della capacit di 2.352 byte. I settori vengono riprodotti alla velocit di 75 al secondo. Da cui
semplice calcolare che una ora di musica richiede 270.000 settori.

figura 3

figura 4

Tutti i CD-ROM prevedono settori della capacit standard di 2.352 byte; i vari standard ne fanno
solamente un uso differente. In particolare, un compact disc audio ha una struttura elementare: pu
contenere fino ad un massimo di 99 tracce ed ha una tavola dei contenuti (TOC, Table Of Contents)
necessaria per individuare linizio e la durata di ogni traccia.Il Red Book prevede anche un sistema per il
controllo degli errori (EDC, Error Detection Code) e per la loro correzione (ECC, Error Correction Code),
anche se molto semplici, necessari per assicurare la corretta riproduzione di un brano anche in presenza
di polvere o di graffi sulla superficie del disco. Oltre allEDC/ECC, il CD dispone di 98 byte, relativi al
timing di ogni traccia, utilizzati dal riproduttore per mostrare la durata del brano.Come risulta ovvio, se
un CD audio contiene qualche errore improbabile che lascoltatore li percepisca; al contrario, qualche
errore in un CD-ROM contenente dati pu essere determinante per il suo corretto funzionamento. Per tal
motivo Philips e Sony, nel definire il Compact Disc Read-Only Memory, hanno introdotto il Yellow Book,
aggiungendo alle specifiche del Red Book due nuove tipologie di tracce: Mode 1 e Mode 2 (Figura 4).La
traccia Mode 1 serve per la registrazione di dati informatici, mentre la Mode 2 pu archiviare audio e
video compressi. Anche per il Yellow Book la dimensione del settore di 2.352 byte, ma in questo caso i
primi sedici byte, allinizio di ogni settore, vengono utilizzati per la sincronizzazione e per comunicare
ulteriori informazioni al player.La traccia Mode 1 utilizza gli stessi protocolli per il controllo degli errori
EDC/ECC, ma in pi in ogni settore vengono utilizzati 276 byte per la correzione degli errori. I restanti
2.048 byte possono essere utilizzati per i dati.La traccia Mode 2, invece, utilizza solamente le prescrizioni
del Red Book. Questa modalit la stessa utilizzata per i CD-I e per i CD-ROM XA.
Il Green Book, lOrange Book ed il White Book
Una volta intuite le potenzialit del nuovo supporto, Sony e Philips pensarono di utilizzarlo per
applicazioni domestiche, quindi per lentertainment. Venne, quindi rilasciato il Green Book, utilizzato
prevalentemente dal CD-I (Compact Disc-Interactive). Questo era di fatto una sorta di videoregistratore
interattivo dove era possibile caricare videogiochi, film in digitale, ma anche CD audio. Nel nostro paese
non ebbe una grande diffusione a causa dei costi elevati e di una errata campagna pubblicitaria.I settori
del CD-I sono organizzati fisicamente come quelli del CD-ROM standard XA, cio secondo la modalit del
Yellow Book, utilizzando sia il Mode 1, che il Mode 2.LOrange Book nasce dalla lungimiranza delle due
case Sony e Philips che introducono, con diversi anni di anticipo, le specifiche per le periferiche in grado
di registrare i nuovi dischi. LOrange Book prevede le specifiche sia per i Compact Disc Magneto-Ottici

(CD-MO), che per i Compact Disc Write-Once (CD-WO, ovvero registrabili una sola volta). Le due
specifiche si rivolgono a due tecnologie completamente distinte, tanto che il manuale proprio diviso in
due parti separate.La seconda parte, che pi ci riguarda da vicino, descrive come deve essere
organizzato e partizionato fisicamente il disco. Vengono, pertanto, introdotti i concetti di Program
Calibration Area (PCA) come la zona contenuta allinterno dellarea dati necessaria per la calibrazione del
raggio di scrittura. Segue la Program Memory Area (PMA) che contiene il numero di tracce e le locazioni
di inizio e fine. Quindi troviamo la Lead-In Area che viene lasciata libera per la scrittura della Tabella dei
Contenuti del disco (TOC, Table of Contents), una volta che il disco stato registrato. Terminata la fase
di registrazione viene definita un Lead-Out Area per istruire il player quando terminare la lettura dei
dati.Il White Book vede la partecipazione di nuovi partner, quali JVC e Matsushita, per la definizione di
uno standard che definisca il Video CD. La scelta del nome del manuale, anche in questo caso, fu legata
al dorsetto: erano stati esauriti quelli colorati.Il Video CD ha avuto meno successo degli altri standard in
quanto, basandosi interamente sulla codifica video MPEG-1, venne immediatamente soppiantato dalla pi
recente MPEG-2. Inoltre, le capacit di un disco erano troppo limitate per contenere due ore di video (in
pratica, un intero film); bisognava, pertanto utilizzare almeno due CD distinti per film.

CD-Rom: formati & supporti


Il Compact Disk rappresenta sicuramente uno dei pi rivoluzionari supporti per la memorizzazione di dati
mai realizzati. La sua grande capacit e le particolari doti di versatilit, robustezza ed economicit hanno
fatto s che in pochi anni si affermasse come uno standard di fatto. Capire il fenomeno fisico che consente
la scrittura e la lettura di dati su CD pu essere non solo interessante ma anche molto utile a chi voglia
cimentarsi nellaffascinante attivit di produrre da s i propri CD-ROM. Verr inoltre anche effettuata una
panoramica sullorganizzazione dei dati su disco e quindi sui formati standard pi diffusi.
Scrittura e lettura
Il principio di funzionamento del CD non si discosta molto da quello del vecchio disco di vinile. In questo,
infatti, una puntina viene fatta scorrere in un solco inciso appunto su un supporto di vinile. La profondit
variabile del solco genera nello stilo della puntina vibrazioni che, amplificate, riproducono la musica
incisa. Per il CD il principio di base lo stesso, salvo per il fatto che i dati sono di tipo digitale e che la
lettura avviene non per mezzo di una punta in contatto fisico con il disco ma grazie ad un raggio di luce
Laser. Il fascio di luce viene diretto sul disco e, a seconda della struttura della superficie, a volte viene
riflesso e quindi riletto da un dispositivo ottico. Ci che determina la natura dellinformazione binaria
quindi il fatto che il raggio torni indietro o no. La struttura della superficie del disco pu essere quindi
letta come un insieme di informazioni binarie. I compact disk stampati (quelli originali per intendersi)
sono prodotti pressando su un master di vetro una sottile pellicola di materiale metallico molto lucido
(tipicamente alluminio). Questa pellicola viene quindi fisicamente incisa e solo in un secondo tempo
montata su dischi di materiale plastico trasparente (policarbonato) che garantiscono rigidit e protezione.
Visto al microscopio un CD stampato si presenta come una serie di fossette (Pits) alternate a spazi lisci
(Lands) disposte lungo una spirale. I CD scrivibili (quelli masterizzabili in casa) pur funzionando
essenzialmente secondo lo stesso principio, sono per molto diversi. Non potendo infatti fisicamente
incidere il supporto si ricorsi alla caratteristica che hanno alcuni materiali organici instabili di variare
permanentemente la propria opacit se colpiti da un raggio di luce laser di caratteristiche opportune.
Il supporto : limportanza del colore
Come gi accennato nel paragrafo precedente, il supporto di un CD scrivibile molto diverso da un CD
stampato, vediamone i dettagli costruttivi pi da vicino. Un CD scrivibile pu essere visto come un
sandwich ove i due strati esterni sono da un lato letichetta e dallaltro un disco di policarbonato
trasparente (il lato da cui il CD viene scritto e letto). Immediatamente a contatto con lo strato
trasparente inserita la pellicola di materiale organico che scherma la successiva pellicola di materiale
riflettente (tipicamente una lamina doro). La lastra di policarbonato trasparente pi esterna presenta una
scanalatura a spirale pre-incisa che serve da guida allo scrittore. Durante la scrittura il raggio laser del
masterizzatore, seguendo questa scanalatura, va a modificare le caratteristiche di trasparenza della
pellicola organica in maniera che ove non sia stata riscaldata rimane pressoch trasparente lasciando
intravedere la lamina sottostante (land), mentre dove stata bruciata diviene opaca (pit) e svolge lo
stesso ruolo delle fossette dei CD stampati. Il colore di un CD scrivibile quindi determinato dalla natura
tanto dello strato riflettente che di quello filtrante (o strato di registrazione). Lassociazione, ad esempio,
di substrati riflettenti in lamina doro con pellicole organiche perfettamente trasparenti il caso dei
classici CD gold (dorati). In realt le pellicole organiche utilizzate appartengono essenzialmente a due
classi di coloranti naturali, Cianine e Ftalocianine (le prime danno origine a CD verdi e blue, le seconde a
quelli pi o meno dorati). I parametri che sembrano entrare in gioco sono essenzialmente due: la durata
e la compatibilit. Per quanto riguarda la durata sembrano essere da preferire i supporti utilizzanti
Ftalocianine (i dorati quindi), tanto che i produttori di questo tipo di CD ne dichiarano la durata media di
100 anni (mentre per quelli basati su Cianine di circa 70 anni). Per la memorizzazione di dati da
archiviare sembrano quindi essere da preferire i dorati, ma proprio il caso di dire che non tutto oro
quel che luccica dal momento che i CD blu e simili, pur essendo un poco pi delicati, sembrano dare
meno problemi di compatibilit con i vari lettori. Una voce autorevole del settore (la TDK) pur
ammettendo le doti di superiore durata dei supporti dorati ha scelto di produrre CD blu prediligendo
quindi gli aspetti legati alla compatibilit. Quale scegliere allora? Una risposta chiara e decisa alla
domanda impossibile, la cosa migliore di provare vari supporti sia in scrittura che in lettura (e su
diversi lettori) tentando cos di individuare quelli pi adatti al proprio sistema di masterizzazione.
Gli standard: la memorizzazione fisica dei dati e i "libri colorati"
Una delle principali cause dellenorme e rapida diffusione del CD come strumento per la memorizzazione
di informazioni stata certamente lesistenza di standard ben definiti. La necessit per tutti i produttori
(di supporti, lettori o masterizzatori) di attenersi a linee guida prefissate ha fatto s che questa tecnologia
mantenesse un elevato grado di compatibilit; una sorta di "universalit" la rende disponibile
praticamente immutata su una grande variet di sistemi diversi (dal personal computer al grosso
calcolatore, dalla console videogioco al lettore audio per lauto e altri ancora). Queste linee guida sono
state elaborate e pubblicate dalle due societ depositarie della tecnologia del CD, la Philips e la Sony. Il
primo standard quello contenuto nel Red Book (libro rosso) e risale ai tempi dellinvenzione del CD

come supporto per dati audio (in sostituzione del vecchio disco in vinile). Nel Red Book (cos chiamato
perch lo standard fu originariamente distribuito rilegato in rosso) vengono fissate le regole per la
memorizzazione fisica dei dati di un CD audio. Quasi tutti i dischi che acquistiamo per ascoltare la nostra
musica preferita sono stampati in conformit con il Red Book. Essenzialmente qui si decide la
suddivisione dei dati in tracce (Track) normalmente contenenti un brano musicale (un disco ne pu
contenere fino a 99). La traccia poi ulteriormente suddivisa in settori, ciascuno dei quali contiene 2352
byte di dati audio. Fu inoltre stabilita la presenza di un indice delle tracce posto allinizio del disco (la TOC
o Table of Contents), il formato dellaudio contenuto, le metodologie di rilevamento e correzione
dellerrore e altre minori caratteristiche che consentono, ad esempio, di visualizzare il tempo trascorso. E
importante notare come le specifiche contenute nel Red Book siano la base di tutte le successive
espansioni dello standard (tra laltro anchesse formalizzate il documenti che prendono nome dal colore
della copertina). La prima espansione alle direttive del Red Book rappresentata dalla pubblicazione
dello Yellow Book (libro giallo) che ha recepito le pressanti richieste del mercato verso unevoluzione del
CD oltre che come supporto audio anche come dispositivo atto a memorizzare dati in genere. La novit
principale introdotta dallo Yellow Book riguarda essenzialmente le metodologie di rilevamento e
correzione dellerrore che risultano ora notevolmente pi accurate. Se infatti nella lettura di un brano
musicale eventuali errori possono essere entro un certo limite trascurati, la memorizzazione di dati
richiede una correttezza pressoch assoluta: uno sbaglio di qualche byte pu causare allascolto un quasi
impercettibile rumore, ma, in un programma, causa sicuramente una errata esecuzione. Il nuovo
standard prevede due diverse forme di memorizzazione: i CD detti Mode 1 e quelli Mode2. La prima
modalit, che presenta tali accresciute capacit di controllo dellerrore, adoperata per la
memorizzazione dei dati informatici, mentre un CD scritto in Mode 2 segue essenzialmente lo standard
precedente ed pi adatto alla memorizzazione di immagini ed audio. Citiamo appena il Green Book
(libro verde), standard atto a definire le caratteristiche fisiche dei CD-I (Compact Disk-Interactive), un
particolare formato atto a contenere contributi multimediali. Molto interessante invece lOrange Book
(libro arancione) che stabilisce lo standard per i CD Scrivibili o CDR. In questo documento vengono
fissate tanto le caratteristiche fisiche del supporto scrivibile quanto lorganizzazione dei dati nel disco in
maniera da mantenere la compatibilit con quanto asserito dai book precedenti pur garantendo un
ottimale funzionamento del sistema di masterizzazione.
Standard e organizzazione logica dei dati
Le linee guida pubblicate da Philips e Sony riguardano essenzialmente la standardizzazione dei supporti di
memorizzazione e lorganizzazione dei dati dal punto di vista strettamente fisico. Si parla cio, per
esempio, di suddivisione in settori di una certa grandezza ma non di come un file possa essere
organizzato utilizzando tali settori. I book infatti interessano soprattutto i produttori di lettori e
masterizzatori che ad essi devono attenersi se vogliono leggere tutti i CD in circolazione. Per far s che
lorganizzazione dei dati fosse il pi possibile universale ed indipendente da un particolare sistema
operativo, si cercato di sottoporre a standardizzazione anche lorganizzazione logica dei dati. Nasce cos
lo standard High Sierra varato grazie ad un meeting fra le principali societ interessate al futuro del
nuovo mezzo di memorizzazione. Il nome dello standard in onore del centro congressi del Nevada in cui
si tenne il meeting. Questo standard stato accettato e quasi integralmente riproposto dallISO
(International Standard Organization) sotto il nome di ISO-9660. Quasi ogni sistema operativo in grado
di leggere CD ISO-9660 direttamente o grazie ad apposite estensioni (per il DOS, ad esempio, questo
ruolo svolto da MSCDEX). Possiamo, senza tema di smentita, affermare che un CD-ROM scritto secondo
lo standard ISO-9660 una delle forme di memorizzazione dati pi universalmente compatibili al
momento esistenti.
I CD rescrivibili
I CD rescrivibili o CDRW sono degli speciali CD che possono essere scritti da uno speciale masterizzatore
pi di una volta. Il principio di funzionamento di un supporto rescrivibile molto simile a quello dei CDR,
salvo per il fatto che in fase di scrittura il supporto di registrazione non viene fuso permanentemente dal
laser del masterizzatore ma solo reso opaco, un nuovo passaggio sotto un laser opportuno e
lopacizzazione scompare ripristinando lo stato iniziale. I materiali utilizzati nei CDRW sono delle
particolari pellicole che esposte a luce laser passano indifferentemente da uno stato amorfo (opaco) ad
uno cristallino (trasparente). Questo passaggio di stato pregiudica solo in minima parte le caratteristiche
del materiale e pertanto pu essere ripetuto un gran numero di volte (circa 1000). I CDRW sono quindi
ottimi nel caso si vogliano fare copie di salvataggio periodiche ma ancora difficile utilizzarli in
sostituzione degli ormai classici CDR. I problemi di compatibilit in lettura dei CDRW sono infatti molto
pi frequenti che per i CDR, sono pochi i lettori (i lettori DVD e quelli detti Multi-read) che riescono ad
utilizzarli e si corre il rischio di poterli rileggere solo sullo stesso masterizzatore che li ha scritti. I CDRW
seguono lo standard descritto nella parte III dellOrange Book.
Le sessioni
Ogni operazione di scrittura su disco prende il nome di sessione e pu comportare la registrazione di una
o pi tracce. Un CD pu essere costituito da una o pi sessioni (CD Multisessione), e aggiungendo una
sessione ad un CD parzialmente pieno si pu generalmente decidere se mantenere visibile il contenuto
delle sessioni preesistenti o se sostituirle con la nuova. Quando si scrive una sessione, la disposizione dei

dati su disco registrata nella tavola dei contenuti (TOC) relativa in modo tale da poter facilmente
accedere ad essi in fase di lettura. Inoltre alla fine di ogni sessione, se non si deciso di chiudere il disco,
ne viene inserita sempre una vuota (senza dati ne TOC). Solo cos possibile effettuare ulteriori
operazioni di scrittura. Se si vogliono infatti aggiungere nuovi dati, questi vengono scritti in questa
sessione vuota e, se si deciso di importare anche il contenuto della sessione precedente, la nuova TOC
contiene al suo interno anche copia della vecchia. Tutti i dati registrati sono cos leggibili anche se
disposti su diverse sessioni. Per poter rendere accessibile il disco ad ogni sistema di lettura occorre
comunque che le tutte le sessioni (fatta eccezione delleventuale ultima vuota) siano finalizzate (ne sia
stata scritta la TOC). Altra importante nota che, non essendo espressamente prevista la scrittura
multisessione dal Red Book, i lettori di CD audio posso accedere soltanto alla prima sessione del disco.
Comportamento generalmente diverso hanno i lettori di CD-ROM che accedono invece allultima sessione
scritta (e quindi, tramite questa, a tutto il disco).
DAO e TAO
Come affermato per la prima volta dal Red Book, uno dei concetti base dei CD quello di traccia (track).
Quanto detto particolarmente importante nellambito della masterizzazione. Quasi tutti i pi diffusi
software sono infatti in grado di scrivere su disco una o pi tracce, ma non sezioni di traccia. Questo non
significa che non si possano scrivere dati in pi riprese, ma solo che la dimensione minima scrivibile in
una passata di laser equivale ad una traccia (circa 600 kbyte). Il masterizzatore accende il laser, scrive
unintera traccia e quindi lo spegne, per riaccenderlo subito dopo per poter scrivere la traccia successiva.
Questa modalit di masterizzazione detta TAO (Track-At-Once) permette di incidere il CD in fasi
successive (multisessione) ma presenta, soprattutto nel caso di tracce audio, delle controindicazioni. Per
compensare il tempo di spegnimento e accensione del laser, in fase di scrittura vengono inseriti dei
blocchi vuoti fra una traccia e laltra (blocchi di run-in e run-out) e questo pu causare in fase di ascolto
fastidiose interruzioni o rumori. Per i CD-ROM il metodo TAO non risulta invece dare particolari problemi.
Metodo alternativo al TAO il DAO (Disk-At-Once). Con DAO lintero disco viene registrato in una sola
passata senza mai spegnere il laser e questo permette di evitare i problemi del TAO. Anche il DAO ha
comunque delle limitazioni legate soprattutto al fatto che un disco per poter essere scritto Disk-At-Once
deve essere vergine e, una volta inciso risulta chiuso (non pu cio pi essere manipolato).
La Masterizzazione a pacchetti
Soprattutto quando si lavora con i CD rescrivibili, la possibilit di scrivere al minimo una traccia per volta
una grossa limitazione poich rende inefficiente la memorizzazione di dati che non siano multipli della
dimensione di traccia (circa 600 Kbyte). Per ovviare a tale limitazione possibile utilizzare un programma
di registrazione che utilizzi la scrittura a pacchetti. Questa modalit consente di ridurre le dimensioni
della minima quantit di dati. I dati vengono infatti incisi in piccoli pacchetti di lunghezza fissa o variabile.
La ridotta lunghezza dei pacchetti permette una gestione pi efficiente dello spazio a disposizione e
questo ancor pi evidente utilizzando pacchetti variabili che meglio si adattano alle dimensioni del dato
da registrare anche se non tutti i software di scrittura li supportano (DirectCD, per esempio, li supporta
nella versione per Windows ma non in quella per Macintosh). Un software di questo genere consente di
salvare dati su CD esattamente come se si stesse scrivendo sul disco rigido, cosa veramente molto
comoda, come gi detto, soprattutto con i CDRW. Il rovescio della medaglia che per poter leggere un
CD scritto a pacchetti occorre installare appositi driver (se non addirittura tutto il software di
masterizzazione) e, non sempre, i lettori sono comunque in grado di leggerli. Semplice e sicura da usare,
la scrittura a pacchetti impagabile in certe situazioni ma molto spesso non la scelta migliore (se si
vuole ad esempio produrre CD da distribuire meglio usare altro).

Digital Versatile Disc


Caratteristiche generali
Il DVD in realt una fusione di idee e tecnologie di pi case costruttrici, infatti si voleva evitare quello
che era successo con i precedenti standard digitali: solo con l'unione di idee e tecnologie diverse si
poteva sperare in un successo.
Non si voleva infatti che il DVD facesse la fine del suo predecessore, il CDV o CD Video, brevettato da
Philips. Questo sistema non ebbe mai successo per vari motivi, il pi importante era il disinteresse delle
major cinematografiche e delle industrie di elettronica; inoltre la qualit lasciava molto a desiderare. Cos
rest un mercato di nicchia, fino alla completa scomparsa con l'arrivo del DVD Video.
Da quel momento fu creato un comitato che doveva pensare a stabilire regole, standard e nuove
tecnologie. Nacque il DVD forum, formato da 10 importantissimi membri con sede a
Grazie alla sua versatilit, il DVD era l'ideale per creare un vero supporto interattivo con svariate
avanzate possibilit di intrattenimento. Cos si studiarono tutti gli standard che questo formato digitale
era in grado di ospitare.
Standard tecnologico
Il disco DVD di 12 cm di diametro (come un CD) e uno spessore di 1,2 mm ma ospita da sette a
venticinque volte la capienza del CD grazie alla ridotta distanza delle tracce e alle ridotte dimensioni dei
PITS (le piccole insenature che sono incise sulle tracce e che determinano lo 0 e l' 1 ) e ai vari formati
adottati.

Per ottenere questo risultato si dovuto adottare un laser pi sottile e preciso di lunghezza d'onda pi
corto e cos fu introdotto il laser rosso passando dai 1,6 micron a 0,74.

Ma questo non bastava ancora per ottenere la capacit necessaria. Si crearono quindi diversi tipi di
formati, cercando di sfruttare il pi possibile lo spazio fisico del dischetto. Toshiba, insieme al suo
consorzio di 17 societ, aveva gi brevettato per il suo SD (Super Density Disk) il sistema multistrato,
ovvero la possibilit di scrivere le informazioni su due o pi strati sovrapposti uno all'altro.
Cos il DVD divenne multistrato ed anche multilato...

La capacit del singolo strato e singolo lato


di 4,7 Gigabytes

La capacit del doppio strato e singolo lato di


8,5 Gigabytes

La capacit del singolo strato e singolo lato


di 9,4 Gigabytes

La capacit del doppio strato e doppio lato di 17


Gigabytes

..e fu stabilito un codice di riconoscimento dei vari formati:


DVD
DVD
DVD
DVD

5 : Singolo strato e singolo lato (4,7 GB)


9 : Doppio strato e singolo lato (8,5 GB)
10 : Singolo strato e doppio lato (9,4 GB)
18 : Doppio strato e doppio lato (17 GB)

Tipi di DVD
In particolare ci sono vari tipi di DVD: le gerarchie di catalogazione vengono chiamate "book" e con 5
book si catalogano tutti i tipi di DVD sia si sola lettura che di scrittura e riscrittura.

Gli unici formati che sono stati completamente standardizzati dal DVD Forum (organizzazione fondata nel
1995 da 10 industrie leader nella produzione dei DVD sotto il nome originale di "DVD Consortium") sono
quelli di sola lettura: DVD-ROM (book A), DVD-Video (book B) e DVD-Audio (book C).

Formati DVD di sola Lettura


a) DVD-ROM (Book A Read Only Memory)
Il disco DVD pu essere utilizato per la memorizzazione di dati da computer: con lo stesso formato la
tecnologia DVD permette una capacit che almeno da 6 a 7 volte maggiore di quella di un CD nello
stesso spazio fisico.
Il DVD-ROM pu avere capacit fino a 17 Gigabytes di dati contro i 650 Megabytes del CD-ROM. Questa
alta capacit si raggiunge utilizzando entrambe le facciate del disco e memorizzando due strati di dati su
ogni lato. Un DVD a singolo strato contiene 4,7 Gigabytes di dati, a doppio strato contiene 8,5 Gigabytes
di dati.
Il transfer rate dei dati dal DVD pu essere sostenuto a pi di 1 MB al secondo.
Come per il DVD Video, anche per il DVD-ROM non c' contatto fisico tra il disco e una testina di lettura
poich viene letto dallo stesso tipo di raggio laser. Pertanto il supporto non subisce nessuna alterazione
anche con l'uso ripetuto. Queste caratteristiche fanno del DVD ROM il supporto oggi pi valido per tutte le
applicazioni sia di archiviazione che multimediali e di entertaintment disponibile per Personal Computer.
Il Un DVD video pu essere visionato sia con un lettore DVD Video collegato ad un qualsiasi apparecchio
televisivo che con un drive DVD collegato ad un Personal Computer. Un DVD Rom pu invece essere letto
solo dal drive per computer.
Il drive DVD inoltre in grado di leggere sia i Cd ROM che i Cd Audio.
b) DVD-Video (book B)
Il DVD Video stato pensato per sostituire i nastri VHS come principale supporto di distribuzione dei
prodotti d'intrattenimento per la casa, anche se il processo richieder certamente un po' di tempo.
Il DVD Video contiene un film lineare, codificato in MPEG2 e con audio Dolby AC3 della durata di pi di
due ore con una qualit video molto elevata, da due a tre volte migliore di quella di un nastro video ed
un'equivalente incremento della qualit audio con 5 canali audio disponibili.
Nella creazione di un DVD Video inoltre possibile inserire sottotitoli ed audio multitraccia in diverse
lingue ed alcune interessanti caratteristiche "quasi" interattive che prevedono l'inserimento di semplici
menu e spostamenti immediati a una certa sequenza.
E' possibile, per esempio, avere a disposizione pi trame o pi finali di un film, e permettere allo
spettatore di decidere quale vedere mediante menu. Questa opportunit potrebbe essere sfruttata dagli
stessi registi dei film, che potrebbero lasciar spazio alla propria creativit girando pi fili narrativi dello
stesso film. Per gli sportivi, potrebbe essere possibile guardare una partita di calcio o una corsa di
Formula 1 da pi telecamere, selezionate a discrezione dello spettatore.
Comparato ad un nastro video, il DVD presenta enormi vantaggi. A differenza di un nastro, il disco DVD
non viene toccato da nessuna parte meccanica, solo un raggio laser tocca il disco. Cos anche dopo ore di
lettura il disco DVD non ha alterazioni fisiche.
c) DVD-Audio (book C)
Questo standard sfrutta la elevata capacit del formato per fornire una qualit migliore nell'ascolto. I
vecchi CD-Audio potevano memorizzare fino a 70 minuti di musica codificata a 16 bit campionata a
44.100 Hz; il DVD-Audio permette di memorizzare musica con una risoluzione di 24 bit con frequenza di
campionamento fino a 96 KHz attraverso 8 canali audio distinti.
Formati DVD di lettura e scrittura
Questi formati non sono ancora stati standardizzati dal DVD-Forum, per cui sono dei formati ancora in
competizione tra loro. Questo significa che sar il mercato ad indicare quale sar il supporto ad avere la
meglio sull'altro.
a) DVD-R/RW (Book D)
Formato ufficialmente riconosciuto dal DVD Forum, il DVD-R/RW ormai uno standard definito ed
appoggiato da un numero elevato di produttori, tra cui Pioneer, JVC, Sharp, Mitsubishi ed altri.
Effettivamente si tratta del concetto pi semplice possibile: il DVD-RW e il DVD-R, rappresentano
l'evoluzione dei diffusissimi CD-RW e CD-R. In entrambi i casi lo spazio disponibile di 4.7 Gb, mentre le
possibilit di scrittura sono di circa 1000 volte per il DVD-RW. Ovviamente, essendo il successore del CDR, un DVD-R non pu pi essere inciso pi di una volta. Seguendo le medesime logiche dei supporti CD
corrispondenti, i DVD-R/RW devono essere "finalizzati" (operazione che comporta un paio di minuti) per
divenire compatibili con i lettori DVD-Video esistenti. Sempre in tema di compatibilit, essa dichiarata
come certa solo in modalit di registrazione "standard"; possibile infatti una registrazione in "Real Time

Recording", cio in modo non lineare, ma in questo caso non vi compatibilit con i player DVD
attualmente in commercio.
b) DVD+RW e la registrazione "sequenziale" (Book E)
Il DVD+RW nato per offrire al consumatore la massima praticit duso ed unassoluta intercambiabilit
dei dischi tra i diversi formati di lettore, ed stato poi perfezionato per garantire il meglio in fatto di
registrazione video, da una parte, e di memorizzazione dei dati, dallaltra. Tra le aziende promotrici che
sviluppano lo standard DVD+RW figurano Hewlett-Packard Company (NYSE: HWP), MCC/Verbatim,
Philips Electronics (NYSE: PHG), Sony Corporation, Ricoh Company Ltd. e Yamaha Corporation.
Recentemente si unita al consorzio Thomson Multimedia (NYSE: TMS), azienda che realizza prodotti di
entertainment RCA. Oltre a quelle citate, ci sono almeno 25 aziende produttrici di software e hardware
per PC e CE impegnate nella messa a punto, nella diffusione e nel continuo perfezionamento della
tecnologia DVD+R e DVD+RW.
Il DVD+RW (DVD Plus ReWritable) venne progettato inizialmente da Sony e Philips, alle quali si
aggiunsero Hewlett Packard, Mitsubishi, Chemical, Ricoh e Yamaha. Nonostante esso non abbia ottenuto
l'approvazione del DVD Forum, il suo recente sviluppo, con contestuale nascita di hardware ad hoc, lo
rende un formato di sicuro interesse ed elevate potenzialit. Il DVD+RW intende trovare applicazione
anche nel settore informatico, grazie a tempi d'accesso rapidi, larga quantit di spazio disponibile,
evoluto sistema di correzione degli errori, formattazione rapida e compatibilit DVD-ROM. La capienza
di 4.7 GB per lato, anche se i supporti a doppia faccia non sono ancora disponibili. Altra caratteristica di
punta del supporto la non necessit di finalizzazione, cosa che, felicemente sotto questo profilo, lo
rende simile ad una videocassetta.
Fin dagli albori del DVD+RW, con riferimento al mondo della registrazione audio-video digitale, la
compatibilit con i lettori DVD Video gi disponibili veniva dichiarata come principale dote del formato.
Ovviamente la perfetta compatibilit comporta delle conseguenze: visto che il flusso di dati sui normali
DVD Video preregistrati sequenziale, il DVD+RW, per mantenere la compatibilit si comporta in modo
"lineare" durante la registrazione, esattamente come una videocassetta. Infatti, se, dopo aver fatto una
registrazione, si cancellano 10 minuti di filmato, lo spazio di disco cos liberato solo un segmento libero
di pari durata e non va a sommarsi indiscriminatamente al restante spazio libero su disco. In pratica, a
meno di non cancellare tutto il disco, il DVD+RW si comporta, per tutto quello che riguarda le
cancellazioni parziali, come un nastro: 10 minuti cancellati a met filmato corrispondono a 10 minuti
registrabili nello stesso punto, non cumulabili con altri spazi liberi. Questo il prezzo da pagare per
avvicinare al 100% la compatibilit con i lettori DVD Video gi installati.
Infine, giusto segnalare lo sviluppo, anche se non ancora la disponibilit, dei dischi DVD+R, la versione
non riscrivibile del DVD+RW.
Una immagine che caratterizza e spiega i pregi e le possibilit di utilizzo di questo formato, senza
dubbio la seguente:

Questa immagine spiega che i media registrati con un drive DVD+RW, non solo possono essere letti dal
drive stesso, ma anche dai Videoregistratori di DVD e (caratteristica distintiva dei DVD+RW) dai semplici
lettori DVD-Video. Molte informazioni sul formato DVD+RW si possono trovare sul sito della DVD+RW
Alliance.

c) DVD-RAM (Book E)
Il DVD-RAM, riscrivibile fino a 100.000 volte, il formato che ha anticipato i concorrenti, trovando
applicazione nel settore informatico, in quello delle videocamere digitali (la DVD-CAM) ed anche,
ovviamente, dei DVD Recorder "da tavolo". I dischi attualmente disponibili in commercio sono da 2.6 e
4.7 Gb per lato, rispettivamente nel formato da 8 e 12cm; si tratta inoltre di uno standard riconosciuto
dal DVD Forum ancora da prima del DVD-RW e supportato dal maggior numero di aziende. Tra le
caratteristiche positive, il DVD-RAM consente operazioni di editing avanzate e permette funzioni di
registrazione e riproduzione contemporanea, come se fosse un hard disk.
Purtroppo, all'interno dei vari formati concorrenti, il DVD-RAM quello che trova maggiori difficolt in

ambito di compatibilit con il parco lettori DVD Video installati. I motivi sono due: per prima cosa il DVDRAM racchiuso all'interno di una cartuccia protettiva, che ovviamente non pu essere inserita all'interno
di un lettore DVD Video. Il secondo limite di compatibilit costituito dal non rispetto del formato
sequenziale tipico del DVD Video. Il primo limite superabile, poich i dischi DVD-RAM possono essere
estratti dalla cartuccia per diventare "geometricamente" compatibili con i comuni apparecchi DVD; per
quello che riguarda la compatibilit con il formato di registrazione, da segnalare come la prossima
generazione di DVD Video Player di molti produttori sar in grado di leggere correttamente questi dischi.
Da notare la presenza sul mercato del primo DVD Recorder di Panasonic che, nonostante utilizzi supporti
DVD-RAM (da sempre promossi dalla Casa giapponese), anche in grado di scrivere su DVD-R, per
incrementare il tasso di compatibilit con i lettori gi esistenti.
Il formato delle immagini con cui i DVD saranno incisi sar per il PAL il 16:9 wide screen, ma a differenza
degli altri supporti il formato anamorfico (cio con la deformazione nel senso della larghezza) e visibile
sui normali televisori con schermo largo; se si usa un TV Color con schermo 4:3 possibile scegliere fra
la visualizzazione "letterbox" con bande nere sopra e sotto o un'immagine a tutto schermo che viene
tagliata delle parti laterali (Pan&Scan).

Tecniche di protezione
Quando fu introdotto il CD, alcuni anni or sono, le protezioni per questo tipo di supporto non esistevano.
Non vi era lesigenza di proteggere una mole di dati talmente alta che nessuno era in grado di copiare.
Col passare degli anni le cose sono per cambiare. Con una spesa sotto le 500.000 lire oggi possibile
acquistare un masterizzatore di discreta qualit e duplicare interi CD in meno di 15 minuti. Per tale
ragione si sono evolute varie tecniche per la protezione dei dati su tale supporto. Vedremo in questo
articolo come distinguere luna o latra tecnica e come capire quali sono le tecniche pi efficaci e quelle
meno.
SecuROM
Questa prima protezione che andremo ad analizzare stata creata da Sony, ed stata utilizzata in
numerosi giochi come ad esempio Fifa 99, Moto Racer 2 o Forsaken. E riconoscibile per la presenza sulla
root del CD originale o nella directory del prodotto installato, uno dei seguenti file: CMS16.DLL,
CMS_95.DLL or CMS_NT.DLL.Purtroppo per questo tipo di protezione non , per ora, completamente
sicura. Infatti, esiste un patch generico in grado di superarla, facendo credere ad un eventuale CD
copiato di essere originale. Per questi problemi Sony ha rilasciato numerosi aggiornamenti, ma non
ancora riuscita ad arrivare a qualcosa di sicuro al 100%.SecuROM si basa su una tecnologia in grado di
riconoscere i singoli CD-ROM, che vengono masterizzati secondo un particolare meccanismo in grado di
assegnare un numero univoco ad ogni CD prodotto.
SafeDisc
Sviluppato da C-Dilla e Macrovision Corporation riconoscibile dalla presenza di uno dei seguenti file
allinterno del CD originale: 00000001.TMP, CLCD16.DLL, CLCD32.DLL ma principalmente
CLOKSPL.EXE.Alcuni giochi molto famosi hanno utilizzato questo prodotto per proteggersi, come ad
esempio, Carmageddon 2, Lego Creator e Blood 2Anche in questo caso esiste per un patch generico, in
grado di superare la protezione, ma anche in questo caso si sta lavorando per evitare che questo
prodotto possa avere successo.SafeDisc una protezione di tipo software e pertanto non richiede nessun
tipo di modifica al PC o al lettore CD per poter essere applicata.Anche i CD creati con SafeDisc sono
diversi luno dallaltro, avendo anchessi una firma digitale allinterno dei singoli CD-ROM. Tale firma
fatta in modo che possa essere letta, ma non copiata, e pertanto una semplice masterizzazione del CD
non permette poi lutilizzo della copia.E interessante notare laccordo stipulato da Ubi Soft Entertainment
con Macrovision Corporation che collaboreranno per usare la tecnologia SafeDisc su tutti i titoli in uscita
nel 1999.
SafeCast
Sempre da parte di C-Dilla e Macrovision Corporation stato prodotta questa tecnologia alternativa di
protezione CD. Non esiste al momento un modo sicuro per individuare lutilizzo di tale protezione, cos
come non esiste un programma generico, in grado di evitarla.Questo prodotto stato concepito per fare
in modo che uno sviluppatore potesse distribuire il proprio software, in beta release, in modo criptato e
sicuro.Il programmatore, che vuole proteggere i propri programmi, si limita a creare un master con
SafeCast, e a decidere uneventuale data di scadenza del software. In questo modo il CD cos prodotto si
limiter a funzionare entro le date stabilite da chi ha creato il CD. Questo prodotto si rivela infatti molto
utile nel caso di debbano distribuire delle versioni a tempo o delle versioni di valutazione, che si vuole
che, a una determinata data, smettano di funzionare.
LaserLock
MLS LaserLock International la produttrice di LaserLock. Per capire se un determinato programma
stato protetto con questo prodotto occorre semplicemente controllare la presenza di una directory hidden
(nascosta) chiamata LASERLOK. La sua presenza denota appunto questa particolare protezione. Questa
directory contiene dei file non copiabili, in quanto contengono errori di lettura.Anche in questo caso ci
troviamo di fronte ad una protezione abbastanza sicura, infatti non esiste un patch generico in grado di
superarla.Anche per LaserLock esiste un folto gruppo di programmi che ne fa uso, come ad esempio:
Fallout 2, Metro Police o Shogo.LaserLock si basa su un procedimento di masterizzazione univoco, che in
questo modo crea un numero seriale unico in ogni CD che viene prodotto. Inoltre il procedimento di
riconoscimento criptato e, grazie alla speciale procedura di produzione, il CD virtualmente impossibile
da duplicare.
CD-Cops
Questo programma prodotto da Link Data Security e Spinner Software.Anche in questo caso non esiste
un programma generico in grado di eliminare la protezione, anche esistono dei tutorial sulla rete che
affermano e spiegano poter evitate CD-Cops.Un esempio di programma famoso che utilizza questo
metodo Interactive English di De Agostini.La protezione viene applicata direttamente alleseguibile del
prodotto finale. Si compone di un algoritmo in grado di riconoscere il seriale da 8 caratteri che viene
applicato in maniera univoca alle singole masterizzazioni dei CD. Ogni CD infatti ha personalizzato il

primo e lultimo blocco logico in maniera diversa, in modo sia impossibile farne una copia.Inoltre il tutto
viene protetto da un algoritmo di criptazione chiamato "Links Code Security" e universalmente
riconosciuto come sicuro e virtualmente inattaccabile, almeno con le attuali tecnologie.
DiscGuard
Questo software prodotto da TTR Technologies Inc..Anche in questo caso siamo di fronte ad una
protezione non attaccabile in modo generico.Un esempio di programma protetto con DiscGuard Collin
McRae Rally.DiscGuard si basa su alcuni semplici passi. Per prima cosa vengono criptati gli eseguibili
principali del programma che si vuole proteggere. In secondo luogo viene masterizzata, insieme ai dati
del programma, in una parte particolare del CD, la chiave con la quale fare il "decript", cio la
decompressione, del programma.A questo punto il CD pronto. Allesecuzione del programma, il
software di decompressione cerca sul CD la chiave per decriptare i dati. Se la trova esegue normalmente
il programma, in caso contrario si viene avvisati che il prodotto in versione demo e rediretti verso un
sito WEB o verso una presentazione commerciale.In questo modo un eventuale copia illegale di un
programma si trasforma nel suo dimostrativo.Questo tipo di protezione abbastanza generica e pu
essere applicata su qualsiasi tipo di supporto fra: CD-ROM, CD-R, DVD-ROM e DVD-R.
"Copy-Protected CD" e "Bongle"
La societ americana Hide & Seek Technologies la produttrice di questi due software.Al momento non vi
sono patch generiche per queste due protezioni.Il primo sistema di protezione si basa su un sistema di
creazione del CD in grado di rendere non duplicabile il supporto trattato con Copy-Protected.In questo
modo non possibile farne una duplicazione con un normale masterizzatore.La protezione Bongle invece
stata studiata per fare in modo che un particolare programma non sia utilizzabile in rete. Il programma
infatti controlla se lutente che utilizza il prodotto lo stesso che ha il CD inserito nel proprio lettore. In
caso contrario non si esegue.In questo modo solo un utente alla volta pu utilizzare un particolare
prodotto. Chiaramente anche Bongle costruito in modo che la sua duplicazione non sia possibile.
Altre tecniche particolari
Oltre a tutti i software appena descritti vi sono alcune tecniche di protezione, semplicemente applicabili,
che permettono comunque di rendere difficilmente copiabile un CD.La prima tecnica data dal cosiddetto
OverBurning, che non vuol dire altro che il CD riempito oltre la sua capacit normale. Per intenderci un
normale CD da 74 minuti raggiunge i 650 MB, se per facciamo in modo di registrare sopra tale CD pi
dati, renderemo subito difficile la vita a coloro che volessero duplicarlo. Per questa ragione vari produttori
sia di software che di CD stanno mettendo sul mercato sempre pi prodotti in grado di superare i 650MB.
Per fare un esempio su tutti, se provate a scaricare la demo di Nero dal suo sito ufficiale
http://www.ahead.de, noterete che tale software permette di spostare la soglia di masterizzazione dai
normali 74 minuri ad un valore arbitrario stabilito dallutente. Chiaramente questa forzatura pu
provocare dei danni o pi semplicemente limpossibilit di finire una masterizzazione. Daltro canto
permette per di avere il controllo totale di una fase di registrazione.
Oltre al software anche lhardware per venuto incontro alloverburning. Sono stati infatti messi in
commercio i primi CD da 80 minuti, in grado di contenere, tranquillamente, 700MB, senza utilizzare
nessuna tecnica particolare.
Unaltra tecnica data dallIllegal TOC. La TOC, acronimo di Table of Contents, non altro che una parte
di CD che contiene le informazioni sulle sessioni presenti. Se chiaramente questa tabella rovinata in
modo da far apparire sessioni o tracce inesistenti: il software di masterizzazione si rifiuta di copiare tali
CD. Per tale ragione sono stati messi sul commercio i primi programmi in grado di ignorare eventuali
errori sulla TOC. Ad esempio alcuni di questi sono Nero, CDRWIN e Prassi.
Ultima protezione data dai cosiddetti DummyFile. Vengono inseriti allinterno del CD una serie di file,
inutili alleconomia del programma che deve essere utilizzato, i cui blocchi non sono altro che blocchi di
altri file. In poche parole la struttura di questi file non punta a dei settori liberi di disco, ma a dei settori
gi occupati. In questo modo, uneventuale copia del Cd o una creazione di un immagine ISO porterebbe
a creare immagini enormi, anche oltre il GB, rendendo inutile una eventuale rimasterizzazione, anche con
le pi sofisticare tecniche di OverBurning.Unultima tecnica, ma non la meno importante, consiste nel
rovinare con degli errori fisici il CD, che in questo modo diventa induplicabile, dalla maggior parte dei
masterizzatori e virtualmente incopiabile.
La protezione delle console di videogiochi
Oltre a queste tecniche, diffuse soprattutto in ambito PC, vediamo ora quali sono quelle diffuse
nellambito delle console. Si tratta di un caso interessante, perch, nonostante si tratti di sistemi
proprietari, i media sono facilmente riproducibili ed , inoltre, la prima volta che le ditte producono
sistemi avendo gi in mente come proteggersi.Un valido esempio pu essere reso tramite la nota console
della Sony: la casa madre ha prodotto un sistema inconfondibile per individuare un CD-ROM originale per
PlayStation. Infatti, immediatamente riconoscibile a causa del colore nero: i CD-ROM originali sono
realizzati con un polimero altamente riflettente, ma dal caratteristico colore. Chi ha studiato fisica,
conosce bene le caratteristiche del corpo nero, e le difficolt che comporta ottenere un polimero simile;

con tale investimento la Sony ha reso immediatamente riconoscibili i titoli originali da quelli copiati.Ma
vediamo, nel dettaglio, quali sono le varie metodologie utilizzate.La prima protezione introdotta nota
con il nome di Territorial Lockout, ed molto simile a quella utilizzata per il DVD (vedi riquadro "Il DVD").
In pratica, non si tratta di una vera e propria protezione contro la copiatura, ma, bens, di una tutela
delle royalty e dei diritti di riproduzione. Il globo viene suddiviso in regioni rappresentanti i potenziali
mercati; ad ognuna di tali regioni viene attribuito un codice. Sia le console che i CD-ROM hanno
registrato, rispettivamente, nel BIOS e nella traccia di avvio tale codice; in fase di boot, la console
controlla il codice del CD, se non coincide con quello registrato nel BIOS, lavviamento viene bloccato.Una
seconda protezione ottenuta inserendo nel CD-ROM alcune tracce errate, vale a dire degli errori
volontari. Non tutti i masterizzatori sono in grado di scrivere tali errori, ma solamente quelli della ditta
produttrice della console. Infatti, quando un CD-Recorder individua un errore prova a correggerlo, se
fallisce blocca la sessione di scrittura rendendo il disco irrecuperabile. Molti masterizzatori consentono
una modalit di scrittura detta DAO (Disc At Once) che consente di registrare un disco in un solo
passaggio senza controllarne il contenuto, ma se incontra delle tracce difettose non ne copia il contenuto,
bens le lascia vuote. Quindi il CD-ROM teoricamente copiato, ma non funzioner lo stesso, vediamo
perch.In fase di avvio la console, dopo aver controllato il codice territoriale, avvia un programma che va
alla ricerca delle tracce difettose e ne legge il contenuto; se i dati coincidono con quelli previsti allora
lavviamento continua, viceversa il sistema si blocca. Pertanto, anche lasciando le tracce vuote, non si
riesce ad aggirare il controllo.Una terza metodologia di protezione, assai recente, prevede lutilizzo di
tracce audio di meno di quattro secondi. Tali tracce sono leggibili, ma non riproducibili con un
masterizzatore comune, perch una traccia inferiore ai quattro secondi non generabile per definizione.
I Mod-Chip (la cosiddetta "modifica")
In questo articolo non spiegheremo, n nostra intenzione farlo, come provare ad eliminare una
protezione, in quanto riteniamo che lacquisto del software originale sia segno di civilt e correttezza,
ancor prima che segno di onest. Ma c un caso particolare che merita menzione: si tratta della
cosiddetta "modifica", in pratica unalterazione dellhardware per evitare un controllo di protezione. La
"modifica", per eccellenza, quella che viene operata sulla console PlayStation. Di fatto, si tratta di un
piccolo chip (da cui il nome Mod-Chip) che viene montato sulla console e consente di bypassare il
territorial lockout. Viene utilizzata per giocare i titoli dimportazione, che viceversa risulterebbero non
caricabili.Non ancora stato stabilito se sia lecito o meno, dal punto di vista legale; , invece, certo che
loperare una modifica alla console equivale alla manomissione ed alla perdita della garanzia. Inoltre, la
Sony tenta di tutelarsi aggiornando costantemente il bios e rendendolo incompatibile con i mod-chip in
commercio.

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