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4.

DOMENICA DI AVVENTO A
IDENTIT DEL CRISTO: EGLI L'EMANUELE
Nato dalla stirpe di David, secondo la carne; costituito figlio di Dio cori
potenza, secondo lo spirito di santificazione.." (Rm 1,3-4)

Parole d'accoglienza e presentazione del tema


Fratelli, presto celebreremo il Natale. La parola significa nascita. Si tratta della nascita di Ges Cristo, l'evento
centrale della storia della salvezza e anche di tutta la storia dell'umanit.
Per capire bene il senso di questa festa - o almeno per adombrar lo, giacch il Natale un mistero - bisognerebbe
sapere bene chi e Ges Cristo. E difficile trovare una definizione migliore di quella che ci d il profeta Isaia, nella
prima lettura di questa domenica:
Egli l'Emanuele, che significa: Dio con noi. Dio, nella persona del suo Figlio, si fatto uomo per condividere la
nostra condizione mortale, e rendere partecipi gli uomini della sua condizione divina. Quale mistero! Un mistero di
amore da meditare nel silenzio e nel raccoglimento.

Preparazione penitenziale
1. Riflessione
- La festa del Natale vicina. Siamo convinti che si tratta di ben altro che di una festa folcloristica? il mistero dell'amore
di Dio per l'uomo. Dio d il suo Figlio.
- Come ci prepariamo alla venuta del Salvatore? Ci sforziamo di vivere uniti a lui, con una preghiera improntata alla fede e
all'abbandono alla sua divina volont?
- Siamo disposti a collaborare al mistero della sua grazia, alla sua opera di salvezza, in modo efficace, con l'impegno e col
sacrificio, ma anche con fiducia e gioia?
-

2. Invocazioni
Signore, che ci mandi il tuo Figlio perch venga in nostro soccorso, abbi piet di noi.
Cristo, che ti sei incarnato nel seno della vergine Maria per divenire uno di noi, abbi piet di noi.
Signore, artefice mirabile di questo mistero di amore, abbi piet di noi.

Prima lettura (Is 7,10-14): Il segno dell'Emanuele


Per indurre il re Achaz a porre la sua fiducia in Dio piuttosto che nelle alleanze militari, il profeta Isaia gli d come
segno della volont di Dio la nascita insperata di un figlio, che sar la garanzia della salvezza della nazione, perch
Dio sar con lui. un invito alla fede...
a. Contestato all'interno del suo regno, minacciato dai popoli confinanti, il re Achaz pensa di domandare aiuto agli Assiri. Il
profeta Isaia lo sconsiglia.
b. Per non aver seguito il consiglio del profeta, Achaz sar punito e il suo regno devastato. Ma Dio nella sua misericordia
gli dar un figlio che sar il suo prediletto e il liberatore del popolo.
c. Questo figlio sar Ezechia, un re eccellente. Questo re figura del Messia. Pensando alla madre sua, il profeta afferma
che il vero messia nascer da una vergine: la vergine Maria. In unione con Maria ci prepariamo alla venuta del suo Figlio, il
Dio con noi.

Salmo responsoriale (Sal 23): Dio fa giustizia agli oppressi

Questo salmo veniva cantato mentre si entrava processionalmente nel Tempio. La prima parte - che si recita oggi - ci
ricorda clic per incontrare il Signore bisogna presentarsi a Lui con il cuore puro. Questo vale soprattutto per noi, che
ci prepariamo al Nata
le.
Rit.:

Ecco, viene il Signore, re della gloria.

Seconda lettura (Rm 1,1-7):


L'annuncio della salvezza in Ges, figlio di Dio e figlio di David
Il brano che leggiamo il saluto con il quale si apre la lunga lettera di san Paolo ai cristiani di Roma: egli spiega loro
qual la sua missione e chi veramente il messia, di cui rivela il mistero e il messaggio.
a. Paolo si gloria di essere stato chiamato - senza alcun merito - alla dignit di discepolo di Cristo e alla missione di
apostolo, incaricato di predicare il vangelo ai pagani.
b. Nello stesso tempo definisce la figura del Cristo: figlio eterno di Dio per natura, diventato figlio di David secondo la
carne, e quindi anche vero uomo.
c. Stiamo per concludere l'avvento: cerchiamo di comprendere sempre meglio il dono infinitamente prezioso che Dio ci ha
fatto con l'incarnazione: ci ha dato il Figlio suo, per la nostra salvezza

Vangelo (Mt 1,18-24): L'alto compito affidato a Giuseppe


Il racconto evangelico mette in evidenza il ruolo particolare affi dato a Giuseppe, nella realizzazione del piano di Dio
per la salvezza dell'umanit: ufficialmente egli il padre di colui che sta to concepito dalla vergine Maria, per opera
dello Spirito Santo.
a. Il matrimonio verginale di Giuseppe e di Maria stato voluto da Dio per i suoi fini provvidenziali: oggi ce ne viene
rivelato il segreto.
b. Nonostante la sua umilt e i suoi dubbi, Giuseppe investito della dignit di padre legale di Ges, perch tale la
volont di Dio.
c. Dall'esempio di Giuseppe impariamo a collaborare nell'umilt e nella dedizione al mistero della grazia, quando siamo
invitati da Dio, in qualunque modo la sua volont si manifesti.

Suggerimenti per l'omelia


Natale vicino! Ma l'uomo sembra aver dimenticato che si tratta dell'evento pi straordinario della storia umana: un
Dio che nasce da donna per divenire - per amore - uno di noi, essere l'Emanuele, Dio con noi.
- Chi Ges Cristo? Tutti conosciamo la definizione del catechismo: il Figlio di Dio che si fatto uomo per salvarci. Ma
questa definizione rimasta per noi una semplice formula, quasi priva di senso? Eppure in due righe riassume tutto il disegno
di amore di Dio in favore dell'uomo.
Riflettiamo: per realizzare questo disegno, Dio ha fatto una cosa inaudita, ha deciso che il Figlio suo si sarebbe fatto uomo,
avrebbe assunto la condizione umana con tutte le sue debolezze, eccetto il peccato. Eccolo dunque Uomo e Dio, sulle strade
della nostra terra.
- Come vivere questo mistero di amore? A nulla serve sapere chi Cristo, se poi ci fermiamo l. La fede che si limita ad
aderire ad una verit, fede morta. Deve invece tradursi in incontro personale con Cristo, al punto di unirsi a lui interamente,
corpo e anima, e non vivere pi che per lui, con lui e in lui.
Egli ha voluto essere per amore il Dio con noi; da parte nostra dovremmo essere il noi con lui. La vita cristiana non altro
che questa risposta d'amore al dono di amore che Dio ci ha fatto col Natale.
La liturgia di questa domenica ci invita ad approfondire questa de finizione, a meditare su questo mistero di amore. Natale
qui:
apriamo il nostro cuore!

Preghiera universale

Fratelli, il Natale ci ricorda, anzi ci fa rivivere l'ingresso del Figlio di Dio nel mondo. Egli si fatto uno di noi per
vivere la nostra vita, e per far vivere la sua a noi. Domandiamo di comprendere sempre meglio questo mistero di amore.
Preghiamo insieme e diciamo: Ascoltaci, o Signore.
1. Il Verbo incarnato vive ogni giorno tra noi per mezzo della sua Chiesa. Perch essa renda sempre pi manifesta questa
presenza di Cristo con le sue iniziative pastorali: preghiamo.
2. Per molta gente - purtroppo - il Natale solo un pretesto per divertimenti profani. Perch i cristiani sappiano reagire
contro questa mentalit e restituiscano al Natale il suo vero significato: preghiamo.
3. Il mondo, abbagliato dal progresso materiale e dalle sue scoperte scientifiche, crede di trovare in ci la sua salvezza.
Perch nessuno si abbandoni a queste illusioni che porterebbero fatalmente alla rovina: preghiamo.
4. I giorni di festa sono spesso intollerabili per coloro che soffrono, per gli sposi separati, per i vecchi abbandonati, per i
malati lasciati soli. Perch tutti i cristiani si ricordino e si preoccupino anche di coloro che soffrono: preghiamo.
5. Per noi stessi. Perch uniti alla vergine Maria nella preghiera e nell'attesa ci prepariamo ad accogliere il Figlio suo in un
rinnovato slancio di fede, di speranza e di carit: preghiamo.
Signore Ges, tu sei l'Emanuele, il Dio con noi. Aiutaci a comprendere questo mistero di amore, per il quale hai stretto
alleanza con l'umanit. Aiutaci soprattutto ad inserirci in questo mistero, come il bambino in seno alla famiglia, per vivere della
sua pienezza. Tu che regni con il Padre e lo Spirito Santo nei secoli dei secoli. Amen.

Al Padre nostro
In unione di amore con la vergine Maria che porta nel suo seno Ges, il figlio di Dio, recitiamo con fede il Padre
nostro, per affrettare la sua venuta tra noi.

Parole dl congedo e dl saluto


Solo qualche giorno ci separa dal Natale: cerchiamo di vivere nel silenzio, nella preghiera, nel raccoglimento, uniti
alla vergine Maria.

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