Beruflich Dokumente
Kultur Dokumente
Gen 1:2
Dove avviene questo Novum espresso dal termine Bar che non esprime qualcosa
creato dal nulla ma qualcosa di straordinario e nuovo?
Avviene nel cosiddetto caos.
Tre affermazioni nel versetto 2 descrivono questo caos:
1)la terra era informe e deserta
2)la tenebra era sul volto dell' abisso
3) il ruha Adonai aleggiava, covava sul volto delle acque
Queste tre espressioni descrivono il caos.
Cominciamo con la prima: tohu, il vuoto...non abitabile, cos Dio ha creato la terra
inizialmente.
In Isaia esprime l'idea di una citt rasa la suolo;
in Giobbe il deserto all'interno del quale le carovane si perdono;
Ger 4,23-26 "guardai la terra ed ecco era vuota e deserta......."
descrive la mancanza di vegetali di animali e della presenza umana;
Quindi non il concetto di nulla ma di vuoto.
La seconda immagine utilizzata la tenebra, l'oscurit che simboleggia la disgrazia, il
castigo, la calamit che regna sottoterra dopo la morte, lo sheol.
Questa ricopre, sopra la faccia dell' abisso ed indica il baratro smisurato dentro al
quale ci si trova quando ci si sente persi e senza speranza come Giobbe.
L'abisso dice anche qualcosa di tumultuoso e devastante che verr usato per
descrivere l'irrompere del diluvio: l'antitesi del creato, opposto a vita, armonia,
bellezza e bont.
Altra immagine: il ruha eloim...
in ebreaico non abbiamo il comparativo degli aggettivi (o l'accrescitivo) ma abbiamo
la ripetizione dell'aggettivo stesso o l'uso di Eloim (da Dio... come dire "un vento da
Dio");
oppure esprime che in questo caos c' la presenza del divino come colui che
presente nel caos che pure non gli alieno (questi testi sono nati dopo la situazione
tragica che il popolo ha vissuto con l'esilio babilonese, situazione di caos)..
quindi questa un'affermazione di fede: non c' caos dentro al quale dio non pu
esserci (non colui che crea o vuole il caos ma non si nasconde ad esso).
Interessante che ruha femminile....quindi il femminile nel divino.
Rahaf (ci che il ruha fa) il battere delle ossa quando si ha paura, o il senso di
aleggiare e planare.
Un' interessante interpretazione che coinvolge anche i padri della chiesa che questa
radice verbale ebraica indichi l'idea del covare, del tenere in caldo.
Il versetto 2 non ha espresso la dimensione primordiale ma ha descritto la terra
immersa nelle tenebre, deserta, ma soprattutto non aliena da una presenza di Dio.
C' la presenza, il respiro di Dio che conferisce una tensione verso la vita, ecco
l'immagine del covare (non si cova il nulla, ma il germe di una vita).
Anche il caos dentro cui il popolo ha vissuto abitato dalla presenza del divino.
Non c' peccato dentro il quale Dio non ci sia.
C' una tensione verso una finalit di vita dentro a ci che sembra avere solo una
finalit della morte.
Gen 1:3
...e Dio disse
questo verbo indica azione puntuale (e disse...)
esprime un'azione compiuta, puntuale , ben chiara: qui che dio crea.
Dentro questa situazione di caos c' questa azione fendente e puntuale di Dio che fa
iniziare qualcosa che esprime qualcosa di indicibile, chiama all'esistenza quello che
dice, e questo espresso con "luce" : la fonte di questa luce non indicata, proprio
perch nel locutore stesso la fonte della luce.
La luce era segno della divinit, perch la sua fonte sta in colui che dice sia la luce...
in quanto creata quinti la luce non divina contro tutte le cosmologie egiziane e
mesopotamiche, ma la luce diventa metafora stessa della vita, della salvezza, della
presenza di dio.
Perch la luce come primo elemento creato?
Questo dato primaziale della luce va collegato all'importanza del tempo, in cui tutto
viene ritmato.
Il tempo il passaggio dalla notte al giorno. Questo il fondamento di ogni
settimana e di ogni calendario.
Fondamentale per lo scrittore non lo spazio ma il tempo che viene creato prima:
luce e tenebra avviano il ritmo del tempo.
Ora si capiscono le affermazioni del NT, tipo la pienezza dei tempi. La pienezza del
tempo significa che il tempo iniziale diventato gravido di quello che verr
raccontato.
Poi c' il Tov: e dio vide che era cosa buona (tov)
il primo significato di Tov ha a che fare con l'utile, il carattere pratico di questo
termine. Quando si dice che Mos era Tov significa che era utile.
Quando il lavare i piedi a Ges era cosa buona si riconosceva che in Ges c'era un
progetto.
Poi c' un carattere morale e anche estetico.
Ma bisogna sempre ricordare che dentro l'opera creata c' una progettualit.
Interessante notare che Tov Tov quello che viene separato e viene ad assumere il
giorno e la notte; Tov questa separazione di luce e tenebra: diventa Tov non solo la
luce ma anche la tenebra perch ha ricevuto una propria destinazione una volta
inserita nel ritmo del tempo. Qui la notte esprime una orientazione.
Anche l'elemento negativo diventa appunto positivo se, appunto, inscritto in un
ordine divino dentro una finalit.