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E il tempo dello smart working: un po di dati

Pubblicato su 16 nov 2015

Da fabiocarlini (http://www.daocampus.com/author/fabiocarlini/)

In Notizie (http://www.daocampus.com/category/notizie/)

Lultima ricerca dellOsservatorio sullo Smart Working del Politecnico di Milano. In Italia il momento per laffermarsi del
lavoro agile appare propizio, lo dicono i dati. Lunico rischio, come spesso accade,che il fenomeno cresca con qualche
squilibrio perchamplificato o distortodalla variabile moda del momento. Le norme allo studio da parte del Governo (per
approfondire clicca qui (//www.daocampus.com/2015/10/26/il-lavoro-agile-e-il-futuro-lo-pensano-in-molti-intanto-arriva-unalegge-anche-in-italia/)) possono fare da vero e proprio volano, oltre magari a correggere qualche eccesso modaiolo.
Ma veniamo ai numeri.Questanno, il 17% delle grandi imprese ha in corso di sviluppo progetti strutturati di Smart Working
(era l8% nel 2014). A queste si aggiunge il 14% di grandi imprese che sono in fase esplorativa. Mentre il 50% delle impreseha
messo in campoiniziative tese a creare maggiore flessibilit, a livello diorari e spazi di lavoro, dotazione tecnologica a
supporto, revisione del layout degli uffici o interventi sugli stili di leadership.LePMI, invece, sono ancora poco toccate dal
fenomeno: solo il 5% ha gi avviato progetti di lavoro agile, il 9% ha introdotto una qualche forma diflessibilit e autonomia dei
lavoratori, ma oltre il 50%non conosce ancora questo nuovo approccio o non semplicemente interessato.
Le tecnologie piusate per diventare smart workersono ovviamentei dispositivi mobilie i sistemi di social collaboration.
Ma chi intende davvero passare a un modello di lavoro pi agile non pu prescindere da un cambiamento profondo della
cultura aziendale e dei modelli organizzativi che ne conseguono. E per questo che cresce linteresse per il coworking, anche
per le grandi imprese. Sonogi 349 gli spazi di lavoro condiviso in Italia, secondo le ultime statistiche. Scambio di conoscenza
e riduzione costi tra i benefici rilevati dai manager.
Lunico rischio, come accennato sopra, quello di cavalcare londa e farsi trascinare dalleffetto moda, come spiega Mariano
Corso, responsabile scientifico dellOsservatorio Smart Working: La ricerca dimostra come lo Smart Working si stia
diondendo in Italia: molte organizzazioni nellultimo anno hanno iniziato ad interessarsi e adottare questo approccio, con un
eetto positivo su persone, aziende e societ
, soprattutto grazie allopportunit di ripensare stili manageriali e modalit
di
gestione ormai superati. Le organizzazioni devono per evitare lerrore di farsi trascinare dalleetto moda, introducendo un
cambiamento solo superciale, senza cogliere lopportunit
di ripensare profondamente cultura e modelli organizzativi per
liberare nuove energie dalle persone. Fare davvero Smart Working, cio, un percorso lungo e profondo di continua evoluzione.
Signica andare oltre lintroduzione di singoli strumenti e creare unorganizzazione orientata ai risultati, fondata su ducia,
responsabilizzazione, essibilit
e collaborazione.
Coworking come approdo naturale del lavoratore 2.0
Il coworking, ormai da un po,non pu pi essere considerato fenomenodi secondo pianoin Italia, sia per la diffusione

Il coworking, ormai da un po,non pu pi essere considerato fenomenodi secondo pianoin Italia, sia per la diffusione
crescente sia per linteresse delle aziende, anche di grandi dimensioni: il 71% dei manager lo considera una
grandeopportunit(il 31% crede si diffonder come alternativa al lavoro da casa o da altre sedi aziendali, il 40% che sia utilema
non convinto che possa diffondersi). Solo in pochi (16%) continuano a considerarloun format adatto esclusivamentea start
up e professionisti.
Attualmente, solo poco pi di un terzo delle aziende che danno la possibilit
ai dipendenti di lavorare fuori postazione
considera gli spazi di coworking, ma la situazione in evoluzione. Le principali barriere da superare riguardano il timore sulla
sicurezza dei dati aziendali (individuato dal 58% degli intervistati) poich non tutte le organizzazioni sono ad oggi
sufficientemente attrezzatepergarantire laccesso ai datifuori ufficioin sicurezza.
Da sottolineare che il59% dei manager individua i veri benefici in quella che, a parte la condivisione degli spazi, la vera essenza
del coworking, ossia lo scambio: di conoscenze, idee e informazioni. Ma sono considerati importanti anche la riduzione dei
tempi/costi di spostamenti casa-ufficio e la riduzione del senso di isolamento per lutilizzo eccessivo dellhome working.
Data la stretta attualit della materia e la portata potenziale del cambiamento, DaoCampus ha deciso di occuparsi di
lavoro agile durante il suo primoaperitivo Agile Lean, che si svolger in sede (Via Matteotti, 34B, Pisa) il 23 novembre
prossimo, a partire dalle 19:00.
Sar un evento in stile unconference, senza cio un ordine del giorno prestabilito e speaker designati. Si parler in
maniera informaledi smart working, strumenti e tecnologie a disposizione, con focus sul product development.Per
partecipare, necessario registrarsi scrivendo araffaello@agile-nlp.com (mailto:raffaello@agile-nlp.com).

Tags dell'articolo - coworking (http://www.daocampus.com/tag/coworking/), lavoro agile

(http://www.daocampus.com/tag/lavoro-agile/), Osservatorio Politecnico Milano
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Scritto da fabiocarlini (http://www.daocampus.com/author/fabiocarlini/)

Giornalista ed esperto in comunicazione, affascinato dal variegato universo delle start-up del web, che al
centro, non di rado, dei suoi sforzi e delle sue velleit creative.

(http://www.daocampus.com/2015/11/13/open-toscana-la-multipiattaforma-dellinnovazione-si-arricchisce/)

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