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PARIGI. Loffensiva francese contro lIs passa a un livello superiore. Dopo gli attentati di Parigi, i caccia diretti in Siria sono decollati dal ponte della portaerei Charles de Gaulle. Raid, asse Hollande-Cameron.
Trovata a Parigi una cintura esplosiva. E a Bruxelles coprifuoco.

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L blitz della notte tra domeni-

ca e luned non modifica il barometro della paura. Il governo belga, dopo unennesima riunione del gabinetto di crisi, mantiene lallerta al massimo.

stati i giovani a chiamarlo Belgistan. Nati e


cresciuti qui, a Molenbeek.
Bisogno identitario, riscatto, orgoglio. Un quartiere, a due passi
dal centro sfavillante di Bruxelles, rimasto un ghetto.

ONO

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Niente regolamento per


fermare la corsa degli ex sindaci.
Scoppiato il caso Bassolino, alla fine Matteo Renzi a frenare sulle
primarie del Pd per le prossime
amministrative chiedendo al partito una moratoria fino a gennaio: Ma proporrei il 20 marzo come data nazionale per svolgerle. Lex sindaco campano: non si
cambiano le regole in corsa.

NAPOLI.

*-16/50

primarie si confermano la
strettoia pi insidiosa sul sentiero del partito renziano.

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L PUNTO della massima chiarezza stato anche quello


della massima oscurit,
quando, racconta Umberto Eco,
si sono incontrate per non capirsi Elisabetta Sgarbi e Marina
Berlusconi, non donne incompatibili e incomunicabili per
ideologia, ma per antropologia.
da quellincontro che nata
La Nave di Teseo, due legni arcuati e allins come simbolo, la
nuova case editrice finanziata
dagli scrittori, a partire dai due
milioni di Umberto Eco che a 83
anni fa progetti con lentusiasmo e i rischi di un ragazzo: Perch il progetto lunica alternativa alla Settimana Enigmistica, il vero rimedio contro lAlzheimer. Velleitari? Peggio,
siamo pazzi.
Ci mettono soldi anche un finanziere-scrittore, il dottor Brera (s, sono un parente alla lontana) e Jean-Claude Fasquelle,
un altro giovanotto di 85 anni,
lenigmatico grande vecchio
delleditoria francese, noto per i
suoi interminabili silenzi.

BRUXELLES
BRUXELLES

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donne, super
mamme e super mogli.
Le donne italiane hanno un orologio che, paragonato a quello degli uomini, sembra segnare meno minuti.
Tempo libero? Poco. Ogni
giorno, per lIstat, unora in
meno dei maschi. In ufficio?
Il necessario, ma nelle pause
si fa la spesa.

la saracinesca
esterna, Hal. Mi dispiace, David, non posso farlo. La drammatica scena di 0EJTTFBOFMMPTQB
[JP in cui il supercomputer
HAL 9000 cerca di eliminare
lastronauta Bowman lesempio pi famoso di disobbedienza elettronica a un ordine umano.

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zioni dei jihadisti portando a 38 il numero di aerei impegnati
nelloperazione Chammal contro lo Stato islamico. Lobiettivo - ha detto il ministro della Difesa, Jean-Yves Le Drian - anPARIGI. Loffensiva francese contro lIs passa a un livello superionientare lIs. Hollande ha parlato in mattinata di volont di
re. Dieci giorni dopo gli attentati di Parigi, la Francia ha condot- colpire duro lIs e di mirare a obiettivi che possano fare il
to nuovi raid sulle basi dellIs in Iraq e Siria. I caccia Rafale e Su- massimo dei danni possibili a questo esercito terrorista.
per-Etendard sono decollati dal ponte della portaerei Charles
Sul fronte delloffensiva diplomatica, sar decisivo lincontro
de Gaulle, salpata cinque giorni fa da Tolone e appena arrivata di oggi con Obama. Parigi martella lIs in Iraq dal settembre
nel Mediterraneo orientale. E il segnale militare di un cambio 2014 ma sul fronte siriano attiva soltanto da settembre, un andi passo del governo francese, in una settimana che si annuncia no dopo linizio delle operazioni americane. Dopo il 13 novemdecisiva sul piano diplomatico per la coalizione internazionale bre, gli Stati Uniti hanno appoggiato lintervento francese, forche deve combattere lIs. Oggi Franois Hollande vola a Wa- nendo in particolare le informazioni necessarie per il massiccio
shington per incontrare Barack Obama, dobombardamento di Raqqa, ma ora Parigi vuomani vedr Angela Merkel a Parigi, mentre
le un ulteriore salto di qualit, soprattutto dal
gioved sono previsti gli incontri con Matteo 'POUJLVXBJUJBOF
punto di vista dellimpegno diretto degli Usa
Renzi e poi un nuovo viaggio a Mosca per un SJGFSJTDPOPEFMMB
nei bombardamenti. In visita a Kuala Lumcolloquio con Vladimir Putin.
pur, Obama ha promesso che gli Stati Uniti anQSFTFO[BTVMUFSSFOP
Gi ieri il presidente francese ha accolto
dranno fino in fondo al compito che prevede
David Cameron allEliseo. Il premier britanni- EJUBOLEJ.PTDB
la distruzione dello Stato islamico. Fonti di
co, in attesa del via libera del suo parlamenstampa arabe intanto riferiscono che la Rusto, ha offerto a Hollande luso di una base aesia ha gi dispiegato truppe di terra in Siria, olrea britannica a Cipro per le operazioni frantre ai gi presenti consiglieri militari a sostegno della campacesi contro lIs in Siria. Il ministero della Difesa ha parlato di due gna aerea iniziata il 30 settembre. In un articolo del giornale kuobiettivi distrutti durante i raid di ieri, durati circa sette ore e waitiano "SSBJ - che non stato confermato da altre fonti - si socondotti in appoggio alle forze irachene impegnate sul terreno stiene che le forze militari russe hanno fornito copertura ai tank
contro i jihadisti. A Ramadi, un centinaio di chilometri di distan- T-90, con supporto aereo, che hanno attaccato diversi obiettivi
za da Bagdad, i raid hanno neutralizzato un gruppo di terrori- strategici in mano alle forze ribelli a Idlib e Latakia. Nei giorni
sti. stata distrutta a Mosul una postazione dellartiglieria scorsi, la stampa libanese filo-iraniana scriveva che Mosca indellIs che stava sparando contro le truppe irachene continua tende raddoppiare la sua presenza militare in Siria, aumentanla nota della Difesa. Nelle intenzioni francesi, il dispiegamento do da quattro a ottomila le unit sul terreno.
della Charles de Gaulle triplicher la capacit di colpire le posta-

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ERBIL (KURDISTAN IRACHENO)
ULLA strada di montagna

che porta a Sinjar, la fede


proclamata sui serbatoi
dacqua dei villaggi curdi e yazidi: Il nostro sangue per difendere la nostra terra, dice la scritta con la vernice rossa. Davanti
alla minaccia di Daesh, il sedicente Stato Islamico, i curdi vanno allattacco. Nel punto pi alto della strada, compare la bandiera gialla con la stella rossa
dellYpg, le Unit di protezione
popolare, basate in Siria. sul
tetto di una grande base militare, quasi sommersa dalle bandiere sorelle rettangolari, rosse
con un cerchio giallo, del Pkk, il
Partito dei lavoratori curdi, radicato in Turchia. A guardare con
aria severa lalleanza fra gli eroi
di Kobane e i guerriglieri odiati
da Ankara c un grande ritratto di Abdullah Ocalan, leader
del Pkk, detenuto nelle carceri
turche. Curdi siriani e curdi della Turchia si sono affiancati ai
curdi iracheni nelloffensiva
contro i jihadisti a Sinjar, spianata dai bombardamenti della
coalizione occidentale.
La conquista della citt simbolo degli yazidi e la fuga degli

uomini di Daesh permette un


momento di tregua sul fronte
iracheno, intanto che gli strateghi preparano la nuova avanzata verso Tal Afar, ancora in mano dei fondamentalisti. Su Mosul, i curdi preferiscono non pronunciarsi: dopo tutto, la citt
abitata soprattutto da sunniti,
e non fa parte del Kurdistan immaginato dai leader. Dovr essere lesercito di Bagdad a prendere loffensiva, noi aspettiamo
ordini, dice da Sinjar il colonnello dellintelligence curda Marwan Sabri. In altre parole: per il

momento, peshmerga e combattenti curdi filo-comunisti


hanno fatto la loro parte, riconquistando la zona degli yazidi.
Ma ieri erano le notizie sul
fronte siriano a sottolineare che
la marcia trionfale dellIs si definitivamente interrotta: proprio le milizie dellYpg, racconta la $OO, sono arrivate ad appena una trentina di chilometri da
Raqqa. Ad aprire la strada verso la capitale di Abubakr al-Baghdadi sono stati i bombardamenti francesi, moltiplicati da
Franois Hollande dopo gli at-

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tacchi terroristici di Parigi. A essi si sono affiancate azioni americane e russe. E secondo testimonianze dei blogger siriani,
proprio su Raqqa sono caduti i
missili da crociera lanciati dalla
flotta russa del mar Caspio, tanto da spingere lIraq a chiudere
lo spazio aereo ai voli civili.
Parigi ha aumentato la pressione anche sulle basi dellIs in
Iraq: i primi cacciabombardieri
Rafale sono decollati dalla portaerei Charles de Gaulle, che incrocia nel Mediterraneo orientale. Secondo Pierre de Villiers, ca-

po di Stato maggiore interforze


francese, le bombe dei Rafale
hanno colpito e distrutto due
obiettivi dellIs. Ma loffensiva
contro Daesh articolata: ieri sera il bilancio era di 33 attacchi
della coalizione (19 in territorio
iracheno e 14 in Siria), con
obiettivi a Ramadi e Falluja nel
triangolo sunnita a nord di
Bagdad, e in Siria contro Ayn Issa, una trentina di chilometri a
nord di Raqqa, e nella provincia
di al-Hasakah. In questa localit, sottolinea il comando unificato della missione a Washington, il bombardamento ha distrutto un complesso di silos petroliferi per la conservazione
del greggio. Ancora pi attiva
laviazione russa: secondo Igor
Konashenkov, portavoce della
Difesa di Mosca, fra ieri e domenica i bombardieri Sukhoi e Tupolev hanno completato 141
missioni, colpendo 472 obiettivi terroristici fra Aleppo, Damasco, Idlib, Latakia, Hama,
Homs, Raqqa e Dayr az-Zor.
Fra i soldati curdi i sorrisi sono diffusi. Non ci sono dubbi:
linizio della fine di Daesh. A Erbil, fra i pershmerga in addestramento, lentusiasmo alle
stelle. Non siamo soli contro il
terrore, dice il generale Tawfiq Dosky, comandante della brigata di artiglieria Katyusha.
Dei suoi uomini si occupano gli

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LIs nel mirino
AREE
CONTROLLATE

Esercito siriano Stato islamico Jabhat Al-Nusra Ribelli siriani Al Nusra e ribelli

Forze curde

BOMBARDAMENTI
AEREI

Missili cruise

Diyarbakir

Russi

USA-Coalizione

Batman

Le forze curde
200.000 uomini tra militari dellYPG e milizie Peshmerga

Sukhoi 24

F-16 (Usa)
Jarablus

Kobane
Tel Abyad
Hasaka

Mara

TURCHIA

Sinjar

Mosul

Al Hawl
b
Idlib

La Base della Raf a Cipro

Aleppo
A

8mila militari britannici di stanza

Raqqa

Slinfah

Da qui partono i raid britannici


e tra poco anche quelli francesi

Latakia

CIPRO
O
Moskva
Mar Mediterraneo

Rafale

D
Deir ez-Zor

SIRIA

Hama
Tartus
base navale
russa

Homs

IRAQ
Palmira
Albu Kamal

LIBANO
Lunghezza
della pista
2.800
metri

Charles
de Gaulle

Mirage 2000

Damasco
Partiti dalla portaerei francese
i primi bombardamenti
su Iraq e Siria

Alture
del Golan

Akrotiri

ISSRAELE

Portaerei
Charles de Gaulle

GIORDANIA

a bordo 26 caccia tra Rafale


e Super Etendard

50 km

ATTACCHI IN SIRIA

Francia Stati Uniti

istruttori italiani, ben 120 sui


200 militari del nostro contingente di Erbil. La preparazione
di base, sulle tecniche di combattimento, apprezzata, ma
ancora pi preziosa quella contro le bombe: i miliziani del Califfato non si fanno scrupoli a
trappolare ogni cosa, consapevoli che lentusiasmo di molti

EAU

militari curdi pu diventare imprudenza.


Mettono cariche esplosive
persino dentro il Corano, dentro lattine di Coca-Cola, dentro i
cassetti delle case abbandonate, racconta il capitano che guida laddestramento degli artificieri. Per motivi di sicurezza, i
militari italiani non rivelano i

Ramadi

ATTACCHI IN IRAQ

Giordania Arabia Saudita Bahrein

Canada

nomi e davanti alle tv staccano


le targhette di identificazione e
si coprono il volto. Ma i curdi sono straordinari, aggiunge lufficiale: Seguono con attenzione le nostre simulazioni e assorbono in fretta. C stato pure chi
mi ha fatto notare la traccia di
una finta mina che avevo deposto per farli esercitare, due gior-

Turchia

Australia

Francia Stati Uniti Gran Bretagna Canada Danimarca

ni prima. Ed erano stati due giorni di pioggia, avevano cancellato tutto, mi ero persino dimenticato dovera la bomba da esercitazione.
Guldamir, 29enne caposquadra degli artificieri, un veterano di Sinjar: Questo training
prezioso, ci salva la vita. Abbiamo perso tanti compagni per le

Belgio

bombe, persino quando abbiamo vinto le battaglie, a Rabiyah, a Zumar. Anche se agli
uomini di Daesh non importa
perdere i compagni, noi non siamo come loro. Ma combatteremo comunque fino alla fine, fino a quando il nostro Paese sar
libero.

Paesi Bassi Giordania Australia

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WASHINGTON. I recenti attentati


a Parigi e Beirut e labbattimento dellaereo di linea russo in Egitto sono i primi risultati di una
campagna terroristica pianificata a livello centrale da unala della leadership dello Stato Islamico
che si occupa di obbiettivi esterni: lo affermano fonti delle intelligence americane ed europee.
La cellula che pianifica operazioni dellIs oltremare offre guida
strategica, addestramento e finanziamento per azioni finalizzate a provocare il maggior numero possibile di vittime civili, ma
per lo pi affida il compito di scegliere tempi, luogo e modalit degli attentati ad agenti di fiducia
sparsi sul territorio. Portare a segno attentati lontano dalle basi
in Iraq e in Siria dello Stato Islamico rappresenta un passo avanti rispetto al precedente modello
usato dal gruppo, consistente
nellesortare i seguaci a imbracciare le armi ovunque vivano ed
entrare quindi in azione, senza
contare per su un aiuto significativo da parte del gruppo. Oltretutto, questa evoluzione ribalta
completamente lidea degli Stati
Uniti e dei suoi alleati di uno Stato Islamico inteso come minaccia
regionale, e rende necessaria
una valutazione dei rischi del tutto nuovi.
Una delle possibili ragioni
allorigine del cambiamento di
strategia da parte dello Stato Islamico lintenzione di strappare
la leadership della jihad globale
ad Al Qaeda, dal quale lIs si
scisso nel 2013. Lattentato al Radisson Blu Hotel in Mali venerd
probabilmente stato perpetrato da due gruppi collegati ad Al
Qaeda e ci, secondo fonti
dellantiterrorismo europeo, lascerebbe intuire linizio di una
sorta di competizione tra Is e Al
Qaeda per vedere chi di loro aggredisce meglio lOccidente.
Gli inquirenti lavorano sulla
base di intercettazioni e analisi
dei video di propaganda dellIs e
stanno ancora cercando di mettere insieme i pezzi per avere un
quadro pi chiaro degli attentati
di Parigi e per comprendere come siano avvenute le comunicazioni tra gli attentatori, ma due
fonti dellantiterrorismo occidentale hanno rivelato che tra gli
esponenti di spicco dello Stato
Islamico in Siria e Abdelhamid
Abaaoud, luomo sospettato di
essere il regista degli attentati,
nelle settimane precedenti gli attentati ci sono stati contatti per
via elettronica. Testimonianze
analoghe analizzate dopo gli attentati di Beirut suggeriscono
che in quel caso gli ordini sono

LA CUPOLA DEIIIS

IL CALIFFO
LEMERGENTE
Abu Bakr Al Baghdadi
L'autoproclamato "califfo"
dello "Stato islamico"
si chiama Ibrahim
Al Badri Al Samarrai.
di Samarra e non di Bagdad,
come vorrebbe far credere
il suo "nome di battaglia"

Abu Mohammed
Al Adnani,
Secondo fonti
di intelligence Usa
avrebbe coordinato
dalla Siria gli attacchi
di Parigi.
Sulla sua testa c una
taglia di 5 milioni di dollari

IL VICE UCCISO
Abd al-Rahman Mustafa
al-Qaduli, alias Abu Alaa al-Afri
Nato a Mosul, in Iraq, aveva sostituito Al Baghdadi ai vertice
dell'Is dopo il suo ferimento. stato ucciso a maggio 2015

I NUMERI DUE
Abu Muslim
Al Turkmani (Iraq)
Capo dellintelligence,
governatore
dei territori iracheni
nelle mani dell'Is.
Ucciso nellestate 2015

stati impartiti direttamente dalla Siria. Labbattimento dellaereo di linea russo doveva essere
funzionale a un piano pi ambizioso dello Stato Islamico, finalizzato a colpire gli interessi dei russi, ma secondo le fonti quasi certamente stato effettuato in maniera autonoma da un affiliato

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Abu Ali
Al Anbari (Siria)
Governatore
dei territori siriani
controllati dallIs
e capo del consiglio
di sicurezza

del gruppo in Egitto.


Secondo fonti americane ed
europee, luomo che ha coordinato gli attentati fuori da Iraq e Siria Abu Muhammad Al Adnani,
un siriano di 38 anni che funge
da portavoce ufficiale dellIs ed
uno dei luogotenenti pi fidati di
Abu Bakr Al Baghdadi, il leader

supremo del gruppo. Ma nelle


sue vesti di capo delle operazioni
allestero che Adnani ha attirato
su di s linteresse dei funzionari
occidentali. Adnani famoso per
la sua dichiarazione audio di 42
minuti trasmessa dai social media nel settembre 2014 durante
la quale incita i singoli musulma-

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ni che vivono in Occidente a uccidere i civili nei loro paesi ricorrendo a ogni mezzo possibile, e a farlo senza bisogno di attendere disposizioni pi precise dai leader
del gruppo terroristico. Se potete, uccidete un infedele americano o europeo soprattutto i maligni e sporchi francesi o un australiano o un canadese, diceva
nel video. A causa di quel video
sulla testa di Adnani pende ora
una taglia di cinque milioni di dollari, offerti dagli Stati Uniti, e il
suo nome compare nellelenco
degli obbiettivi della campagna
di bombardamenti in Iraq e in Siria guidata dagli Usa. Gli agenti
dellintelligence francese credono che Abaaoud, ucciso nel corso
del blitz della polizia a Saint-Denis, abbia lavorato ai comandi di
Adnani in Siria, facendo poi buona impressione su di lui per come
riusciva a reclutare jihadisti francofoni.
Secondo gli attivisti della provincia di Aleppo in Siria,
Abaaoud allinizio del 2014 stato per qualche tempo ad Azaz, vicino alla frontiera con la Turchia:
allepoca Azaz era una citt jihadista in piena espansione per i
nuovi arrivati dallestero carichi
di entusiasmo. Secondo gli attivisti, Abaaoud ha prestato servizio
come emiro o capo dei foreign
fighters finch lo Stato Islamico
non stato respinto da quella zona e si spostato pi a est.
Secondo una fonte dellantiterrorismo belga, lIs gestiva cellule
come quella di Abaaoud, composte da membri che parlavano
una stessa lingua come il gruppo
francofono. Le cellule sono state
appaiate in seguito per agevolare la pianificazione di attentati
nelle aree che conoscevano meglio. Per esempio, gli attentatori
francesi che conoscevano i luoghi da colpire sono stati affiancati dai belgi, pi abili nellorganizzazione e nel procurarsi armi.
Queste cellule hanno lavorato seguendo quella che lintelligence
definisce struttura a bamb: si
entra in azione separatamente e
in parallelo per garantire che se
un membro ucciso o un piano
sventato, il fallimento non si ripercuota sul resto delle operazioni.
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confidenze che avrebbe ricevuto da Salah, la Procura federale si convinta che il fuggitivo sia pronto a tutto. Anche a
farsi saltare in aria e dunque a
ci che si rifiut di fare la notte del 13. E che nella fuga
che fonti di intelligence continuano a indicare verso lOlanda starebbe facendo leva

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LUfficio del Procuratore


federale scrive nel comunicato diffuso in serata Eric Van
der Sypt sottolinea come
non sia raro in operazioni di ricerca in grande scala fermare
numerose persone semplicemente per chiarire le ragioni
della loro presenza nei luoghi
perquisiti. Insomma, terrorizzata da una minaccia ora
concreta, la normalmente prudentissima macchina giudiziaria e di polizia belga si mette a menare fendenti nellaria. A buttare gi porte e pescare a strascico, sicura che,
prima o poi, qualche pesce rester nella rete. Anche perch, nella ricerca, un metodo
ci sarebbe e ruota attorno alla
testimonianza resa in carcere
da Hamza Attaouh. Il pi giovane dei due ragazzi che, la
notte tra venerd 13 e sabato
14 novembre recuperano Salah a Parigi, ha cominciato a
fornire elementi investigativi
utili non solo a collocare Salah
sulla scena del commando e a
documentarne il tradimento rispetto ai piani della strage (Quando arrivammo a Parigi era sconvolto e indossava
una cintura esplosiva sotto il
giaccone), ma anche a misurarne le intenzioni e le possibili complicit.

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In Belgio, intanto, le premesse e le conseguenze giudiziarie di una notte che Bruxelles faticher a dimenticare
evaporano in meno di 24 ore.
Dei 16 fermati domenica, il
giudice istruttore ne rimette
in libert 15, trasformando in
arresto solo uno dei fermi. Sia
pure con laccusa di associazione terroristica e partecipazione alla strage di Parigi. A quale titolo, non dato sapere. Cos come non data sapere lidentit delluomo, di cui si intuisce tuttavia un ruolo logistico e dunque legato alla figura di Salah Abdeslam, che,
per altro, resta un fantasma.

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Anche dopo lultimo infondato avvistamento nei dintorni


di Liegi sullautostrada verso
la Germania su una Bmw che
sarebbe poi stata ritrovata e
definita estranea allindagine in corso. N sembrano aver
avuto miglior esito i 5 arresti
di ieri mattina, dopo una serie
di perquisizioni a Bruxelles e
Liegi. Due dei fermati vengono rilasciati dopo nemmeno
12 ore, mentre degli altri 3
(sentiti in queste ore) decider oggi un giudice istruttore.
Il che, porta laritmetica delle
ultime trentasei ore a 17 persone rilasciate delle 21 fermate. A nessuna scoperta di
esplosivo o armi. A Salah Abdeslam ancora al largo e ad
una citt che continua ad essere chiusa per terrore.

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Il blitz della notte


tra domenica e luned non modifica il barometro della paura. Il governo belga, dopo
unennesima riunione del gabinetto di crisi, mantiene il livello di allerta al massimo della scala (4), ritenendo la minaccia ancora concreta e
imminente, proroga di altre 24 ore, fino alla mattina di
domani, la chiusura di scuole,
universit, metropolitane e di
una settimana le misure di sorveglianza straordinarie nella
capitale. Che dunque resta
chiusa per terrorismo. Di
buon mattino, del resto, il ministro dellInterno Jan Jambon sostiene che il lavoro
non ancora finito. E, in effet-

di attentati in coincidenza
con il rientro di jihadisti
dellIs da Siria e Iraq, oltre alla
minaccia di lupi solitari.

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BRUXELLES.

ti, a giudicare da un nuovo comunicato che, in serata, viene


diffuso dallufficio del Procuratore federale Eric Van der
Sypt, quel lavoro appare ancora lungo. Poche ore dopo, nella notte,arriva un altro allarme, stavolta dal Dipartimento di Stato americano. Un
alert addirittura su scala globale, per esortare i cittadini
statunitensi alla massima attenzione in qualsiasi parte del
mondo essi si trovino almeno
fino al 24 febbraio 2016. Secondo Washington, Is, al Qaeda, Boko Haram e altri gruppi
terroristici continuano a pianificare, ovunque, attacchi con
lutilizzo di armi convenzionali e non convenzionali. Tra gli
obiettivi, ancora una volta, ci
sarebbero i luoghi affollati e
di aggregazione. Secondo Washington molto alto il rischio

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sullultima risorsa che gli rimasta. Le amicizie nel giro dello spaccio e della criminalit
organizzata a Molenbeek che
aveva il fratello Ibrahim, kamikaze in boulevard Voltaire.
Questo spiegherebbe dunque
le ragioni di un allerta schizzato al massimo livello, per altro
alimentato in queste ore fre-

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BRUXELLES. Christophe Berti il
caporedattore centrale di -F 
4PJS, il pi antico e prestigioso
quotidiano belga in lingua francese. Da 128 anni, unistituzione.
E Berti che, domenica sera, ha
preso la decisione di sospendere il giornalismo fino alla fine
delle operazioni di polizia nella
capitale e a Charleroi. Per circa
due ore, il sito del giornale non
ha pi diffuso alcuna notizia di
dettaglio su quanto stava accadendo. Una scelta per altro condivisa da tutti i media del Paese e
dai social network che, in quelle
stesse ore, hanno a loro volta segnalato la propria astensione,
twittando immagini di gatti, ottenendo per questo ieri un tweet
di ringraziamento della Polizia federale. Limmagine di una ciotola di crocchette accompagnata
dallhashtag #BrusselsLockdo-

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Maxi retata
(dalle 19:30 alle 23 circa polizia federale,
esercito, squadre speciali)

I numeri

21 arresti,
di cui 16 nella notte e 5 in mattinata

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Mare del Nord

Gent

Vilvoorde

Moelenbeeck

Bruxelles

Charleroi

GERMANIA

PAESI BASSI

BELGIO

Liegi

FRANCIA

LUSSEMBURGO

29 perquisizioni
(24 a Bruxelles, 3 a Charleroi, 2 a Liegi)
Nessuna arma
e nessun esplosivo trovati

1 ferito

netiche da ogni battito di ali


di farfalla. Lultimo, un video
postato in Rete in cui un GPSFJ
HOGJHIUFS dal nome di battaglia Abu Qatada al-Beljiki
(il Belga) inneggia alle stragi del Venerd 13 e (in francese) invita a colpire ancora.
E tuttavia cosa si agiti davvero nella testa di Salah e di
chi eventualmente ne sta accompagnando la fuga nessuno in grado di dirlo. In un cestino dei rifiuti di Montrouge,
banlieu a sud di Parigi, ieri
stata ritrovata la cintura
esplosiva che ragionevolmente indossava la notte del 13 e
di cui, dunque, si sarebbe liberato prima di tornare in Belgio. Il che osserva una fonte
di Intelligence francese significa che Salah tornato in
Belgio pulito. E tuttaltro che
intenzionato a colpire. Quanto, piuttosto, a scappare.

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Sul fronte francese, gli investigatori stanno passando al
setaccio lelenco dei siriani arrivati con il barcone del 3 ottobre nellisola di Leros e registrati come rifugiati, tra cui si
nascondevano almeno tre dei
kamikaze di Parigi.
E in chiaro arriva dallintelligence francese un allarme
specifico sul viaggio di Papa
Francesco in Africa da domani, mercoled 25, al 30. Si teme un attentato in occasione
della cerimonia del 29 novembre a Bangui che prevede lapertura del Giubileo per lAfrica.
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wn e da questo messaggio: Per i


gatti che ci hanno aiutato ieri sera.
Da giornalisti a gatti?
Riprenderei serenamente oggi la decisione che ho preso domenica sera alle 21.30, quando ho ricevuto prima la telefonata del gabinetto del Primo ministro e
quindi quella del direttore del
Centro di crisi .

Cosa le hanno chiesto?


Mi hanno chiesto di astenerci
dal fornire sul nostro sito qualunque dettaglio potesse compromettere le operazioni antiterrorismo che erano in corso e mettere
a rischio delle vite umane. E stata una richiesta che ero libero di
accettare o meno. Non una censura preventiva. E ho preso la decisione che ho preso perch la ritenevo responsabile. Lho condivisa con i capi delle mie redazioni
e, oggi, posso tranquillamente dire che i nostri lettori lhanno apprezzata.

Il confine tra senso di responsabilit e autocensura sottile. Dopo l11 settembre, la


stampa Usa scelse di diventare embedded salvo, anni dopo, chiedere scusa perch
quella che era apparsa una
scelta di responsabilit fin
con il diventare altro. Non vede questo rischio?
Ripeto. Se mi avessero chiesto di non pubblicare qualcosa
avrei risposto di no. Se un domani mi dicessero cosa opportuno
scrivere e cosa non lo , direi di
no. Detto questo, ho ben presente il problema. E complicato trovare un equilibrio tra senso di responsabilit, libert, velocit
dellinformazione. Non mi interessa dare una notizia per primo.
Mi interessa dare una notizia che
sia vera. Dunque, responsabile.
Non conosco altre strade .

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BRUXELLES. Sono stati i giovani, quelli di

terza generazione, a chiamarlo Belgistan. Nati e cresciuti qui, a Molenbeek.


Bisogno identitario, riscatto, orgoglio.
un quartiere, a due passi dal centro sfavillante di Bruxelles, cresciuto e rimasto un ghetto. Musulmano. Marocchino, soprattutto. La seconda comunit
pi povera e pi giovane di tutto il Belgio, 50 per cento di disoccupazione, una
densit di 16mila persone per chilometro quadrato, ricorda Annalisa Cataletta, italiana, assistente del sindaco Francoise Schepmans. Ma non solo Molenbeek, ora noto in tutto il mondo per la
strage di Parigi, a spiegare lesercito di
jihadisti allevati dal Belgio. La radicalizzazione stata una costante negli ultimi 10 anni. Nel sud e nellovest del paese.
I dati servono a inquadrare. Non a capire. Lufficio che segue il terrorismo
islamico parla di 380 combattenti andati in Siria fino a met di questanno. Ma
secondo Pieter Van Ostaeyen, storico
dellIslam, considerato il massimo
esperto della materia, una stima per
difetto. Sulla base di uno studio che ha
realizzato seguendo sui social le chat e i
post pubblicati nei diversi account,
giunto alla conclusione che in realt sono 482, probabilmente 500.
La differenza non solo numerica. Dimostra quanta approssimazione ci sia
nellaffrontare e controllare un univer-

so cos ampio e cos mutevole. I governi - spiega Van Ostaeyen - fanno i conti
in base alle intercettazioni e alle dichiarazioni fatte dalle persone tenute sotto
controllo. In rete diverso. Allinizio della guerra civile in Siria, per esempio,
molti combattenti mettevano come residenza una citt del paese. Ma era solo
una manifestazione di sostegno. Cos come si scoperta la presenza in Siria di alcuni miliziani belgi sono quando la loro
morte stata ufficializzata sui social.
Il Belgio si conferma come il paese
che fornisce a Daesh il pi consistente
battaglione di tutta Europa: 33,9 combattenti per milione di abitanti. Seguono lInghiterra (31,0), la Svezia (30,6),
la Danimarca (26,3), la Germania
(22,3) la Francia (18,1). Solo la Bosnia-Erzegovina (87,2) e il Kosovo
(157,9) superano la terra di re Filippo:
ma sono due paesi con popolazione a
maggioranza musulmana. Le chat e i
blog sono eloquenti: tra i due milioni di
messaggi spediti sugli account del Califfato, rileva uno studio italiano, il Belgio
terzo dopo Qatar e Pakistan.
Come si spiega? E come stato possibile per Bruxelles non rendersi conto
che, da anni, tra le sue case, cresceva un
vivaio di potenziali jihadisti, pronti a farsi esplodere? La caccia a Salah Abdelslam e lo stato dassedio con il massimo
grado di allarme sono la reazione improvvisa ad un pericolo sottovalutato,

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lasciato ai margini, considerato semplice solidariet da parte di una popolazione che partecipava da lontano, con il
cuore e i sentimenti, alla tragedia siriana.
Non stato cos. Cerano tutti i segnali per capire e intervenire. Gli assassini
di Massoud sono arrivati da qui; due killer dei commando di Madrid erano partiti dal Belgio. Per non parlare degli altri
legami con diversi attacchi, da Charlie
Hebdo al treno Thalys, che sono emersi
negli anni. Il Belgio si dimostrato un
hub logistico ideale. Per la sua posizione geografica al centro dellEuropa - osserva ancora Pieter Van Ostaeyen - Perch ospita una vasta popolazione musulmana, diversa e diffusa sul territorio,
nella quale si nascondono facilmente
quelli pi radicali. Lestremismo islamico ha lavorato a fondo tra il 1990 e il
2000. Gli imam protestavano contro le
discriminazioni. Insistevano sulla
iEBXBw, linvito a seguire i precetti del
Corano. Roba ufficiale, alla luce del sole.
La legge che proibiva il velo stato il
primo deterrente. Sotto i sermoni ufficiali ha cominciato a muoversi unattivit pi radicale. Nascono i primi gruppi
di jihadisti. Nel 2010 si impone Sharia4Belgium, un gruppo guidato da
Omar Bakri e Anjem Choudary. Le origini siriane del primo e larrivo di Amr
al-Absi - spiega Van Ostaeyen, - una figura chiave nella formazione dello Stato
Islamico, creano una generazione di jihadisti. Sono quelli che partono quando la guerra in Siria riaccende le speranze di giovani isolati e delusi dal contesto
in cui vivono. Uomini e donne della terza generazione. Su 50 combattenti belgi - ricorda Van Ostaeyen - solo il 18 per
cento nato allestero. Vanno e vengono. Con i loro documenti. Hanno precedenti per furti, violenze, droga. Una costante per i giovani di Molenbeek e altre periferie. Molti sono anche benestanti, hanno studiato, lavorato. Sono
inseriti. Amori, musica, bevute, spinelli. Restano in contatto con i loro amici
che incontrano e frequentano anche
quando tornano dai campi di battaglia.
Li abbiamo incontrati e tutti sono rimasti sorpresi dai fratelli Abdeslam. Soprattutto da Salah, considerato solo
uno che si godeva la vita. Come il terrorismo degli anni 70. Si mescolano, restano sotto traccia. Ma con uno spirito diverso. Decisi, esaltati. Pronti a colpire.
Nei paesi vicini, in Francia. Il Belgio deve restare terra franca. La base logistica e organizzativa. Fino ad oggi.
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ROMA. Lappuntamento per


oggi pomeriggio, ai Musei capitolini. Dalla sala dove nel 1957
venne firmato il Trattato di Roma, atto di nascita dellUnione,
Matteo Renzi annuncer una
proposta a tutte le forze politiche per la lotta al terrorismo. Sar concentrata su due direttrici:
La prima - ha spiegato lo stesso
premier - una risposta di sicurezza, che riguarda le forze
dellordine e lintelligence. La
seconda di tipo culturale.
Sul fronte sicurezza, la proposta che il premier esporr dalla
sala degli Orazi e Curiazi guarder alla cybersicurezza, tecnologia per il riconoscimento facciale dei ricercati mettendo in
rete tutti i sistemi delle telecamere di sorveglianza, anche
quelle private, con un sistema
che Renzi vorrebbe estendere a
tutta Europa in modo da far dialogare le diverse forze dellordine ed evitare una infinita caccia
alluomo come quella alla quale
si sta assistendo dagli attacchi
di Parigi. Ma ci saranno anche
provvedimenti legati alla sicurezza nelle periferie, con un aumento delle forze dellordine.
Proprio per rispondere alla mi-

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naccia jihadista alla Camera verranno inseriti in Legge di Stabilit 3-400 milioni di fondi aggiuntivi. E non un caso che ieri il ministro Pier Carlo Padoan al termine dellEurogruppo di Bruxelles abbia annunciato che anche
lItalia, come Francia e Belgio,
chieder di sfilare dal calcolo
del deficit le spese legate alla sicurezza.
Sul fronte culturale il premier parler di un nuovo umanesimo con proposte legate al-

la cultura, allidentit e alleducazione anche in questo caso


con un occhio (e fondi) alle periferie.
Guardando alla Siria, invece,
il capo del governo ribadisce
che nella lotta allIs lItalia non
si tira indietro, ma lo fa in uno
scenario in cui non ci possiamo
permettere una Libia bis perch le conseguenze sarebbero
superiori a quelle che lecito attendersi. Renzi continua a chiedere una strategia complessiva,

non solo militare, per sconfiggere Daesh e nella direzione del


Pd dedicata alla lotta al terrorismo incassa la compattezza del
partito sulla linea del governo.
Intanto si prepara alla visita di
domani allEliseo dove incontrer Hollande. Attraverso i canali
diplomatici stata anticipata la
richiesta del presidente francese, alleggerire limpegno di Parigi in Libano e Iraq per permettergli di concentrarsi sulla Siria.
LItalia pronta ad rinforzare

loperato nella missione anti


Daesh con laumento di addestratori e munizioni, ma non
ancora certa la linea su una
maggiore presenza militare.
Sempre alla direzione del Pd, il
ministro degli Esteri Paolo Gentiloni ha spiegato che contro il
terrorismo facciamo gi molto, ma possiamo fare di pi: alle
domande che ci rivolger la
Francia possiamo dare risposte
positive ma questo non vuol dire che lItalia deve sentirsi in

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ROMA. Al Videoforum di Repubblica tv il ministro dellInterno risponde sugli errori
dellintelligence europea e sui rischi legati
al Giubileo.
Mentre ancora in corso in Belgio una gigantesca caccia alluomo, si scopre che
gli stragisti hanno scorrazzato per lEuropa, Italia compresa, per preparare il
venerd 13. Non c stato un gigantesco
buco di intelligence che coinvolge anche
i nostri Servizi?
No, quando ce lhanno chiesto abbiamo
individuato precisamente il percorso fatto
dai ricercati, mancava poco che gli dicessimo anche il posto che occupavano sul traghetto da Bari a Patrasso.
Come hanno fatto allora a muoversi indisturbati?
Il punto , prima di Parigi, non erano ricercati, ma cittadini con abiti europei, con
passaporto europeo, senza precedenti. Po-

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tevano girare liberamente.


Come potuto succedere quello che
successo?
Quello che mancato una condivisione di informazioni tra tutti i paesi. La nostra proposta infatti estendere il metodo
del nostro comitato di analisi strategica antiterrorismo anche a livello europeo.
Tra due settimane inizia il primo Giubileo ai tempi dellIs. Siete pronti?
Lo eravamo gi prima dei fatti di Parigi,
perch il Califfato ha puntato San Pietro
nella sua propaganda. Prenderemo Roma, lo ricordate? Noi in citt abbiamo 24
mila uomini in divisa e ora abbiamo aggiunto un presidio di 1500 militari. Respingo i
professionisti dellansia, come se il nostro
paese non fosse in grado di garantire la sicurezza.
Il motto di Parigi - Fluctat nec mergitur diventato il simbolo della resistenza
dei francesi al terrore. In Italia sembra

che il motto del governo sia calati giunco che passa la piena. Siamo disposti a
combattere questa guerra oppure no?
dal 2001 che la combattiamo, dallIraq allAfghanistan. una strategia buguarda dire che non siamo impegnati militarmente. Altra cosa stabilire se sia giusto o no bombardare in Siria senza sapere
cosa accadr dopo. Abbiamo addosso ancora le cicatrici della Libia. E per noi il conto
stato particolarmente salato, visto che il 90
dei migranti lanno scorso arrivato da l.
Cosa direbbe a una mamma spaventata
dallidea di mandare il figlio in gita a Roma?
Che anche io sono padre di due ragazzini. E li mander in gita scolastica. Preciso
che non godono della tutela di cui gode il pap. Non c un paese a rischio zero, ma il nostro invito continuare a vivere con tranquillit la nostra vita quotidiana.
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guerra.
Ieri intanto il Viminale ha
espulso quattro marocchini
per motivi di sicurezza dello
Stato. Ritenuti dei reclutatori,
sono stati trovati in possesso di
materiale di propaganda jihadista, un libretto tecnico per la
guerriglia in citt e la fabbricazione di bombe e una sorta di
manuale scaricato da Internet
su come compiere un attentato
alla sede della Bce.
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LOccidente deve ripensare la propria strategia


nella guerra al terrorismo, rivedere quali sono i
nemici e gli eventuali compagni di strada e non
escludere la possibilit di un intervento militare
sul terreno pur di snidare lIsis dalle sue basi. Ma
lEuropa deve anche aprirsi allIslam, favorire la
nascita di un Islam europeo che lunica soluzione per rafforzare la nostra sicurezza interna.
In questa intervista a Repubblica Massimo DAlema, che da tempo ha concentrato le proprie attivit nello studio della politica europea e internazionale, spiega perch, a suo avviso, i troppi
errori e le troppe incoerenze dellOccidente hanno contribuito all emergenza che stiamo vivendo. Ma manda anche un segnale di speranza perch, dice, non siamo impotenti, se restiamo uniti abbiamo una grande forza che pu risolvere la
questione terrorismo, purch la usiamo con intelligenza.
Intelligenza s, ma come, presidente?
Dobbiamo mettere a fuoco chi il nemico.
Per me, il fondamentalismo di origine wahabita. Questo comporta per lOccidente una riflessione seria, perch il fondamentalismo wahabita ha basi in Paesi che sono nostri amici ed alleati. Un discorso chiaro con lArabia saudita e con i
Paesi del Golfo stato rinviato per troppo tempo. E poi bisogna dare unimpostazione corretta
a questa sfida cruciale per lavvenire di tutto il
pianeta: non una guerra tra lOccidente e lIslam. La guerra principale allinterno del mondo islamico. Se la descriviamo come uno scontro
di civilt, facciamo il gioco degli integralisti, che
possono fare appello a qualche giustificato rancore del mondo arabo nei nostri confronti. Invece importante che lo schieramento contro il
terrorismo sia il pi ampio possibile e coinvolga
il maggior numero di Paesi islamici. Gli Stati Uniti hanno messo troppo tempo a capire che occorreva vedere lIran come un interlocutore e non
come il diavolo: questa la posizione di Israele,
ma non possiamo permetterci di farci dettare la
nostra strategia dagli israeliani.
Lei propone un rovesciamento di alleanze storico. Per decenni lOccidente stato alleato
dei sunniti contro gli sciiti. Dobbiamo cambiare casacca?
LOccidente ha visto gli sciiti come una minaccia. Ma credo che quelli che ci sparano addosso ci dovrebbero preoccupare un po di pi. E chi
ci spara addosso sono gli estremisti sunniti. Per
combatterli dobbiamo isolarli anche tra i sunniti.
Tutto questo ci dovrebbe spingere a trovare

intese con personaggi ben poco presentabili:


da Assad agli ayatollah iraniani, da Putin a
Erdogan. Non le sembra un prezzo eccessivo?
Purtroppo gli errori dellOccidente hanno
messo in mano liniziativa strategica allasse Putin-Assad, il che non mi piace e non privo di rischi. Ma in gran parte colpa nostra. Io penso
che alla fine Assad se ne dovr andare. E se lOccidente agir unito,si potr arrivare ad una soluzione accettabile da tutti. In Siria ci vorr un governo che comprenda anche forze che oggi so-

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stengono Assad, perch non si tratta di un dittatore isolato, ma ha il sostegno di una parte della
societ siriana in cui si riconoscono, per esempio, anche le comunit cristiane. Quanto a Erdogan, dobbiamo chiedergli maggiore coerenza.
Oggi la Turchia bombarda i curdi e non lIsis. Ma
anche la deriva turca in parte colpa nostra: gli
abbiamo aperto le porte dellEuropa, poi gliele
abbiamo sbattute in faccia. E ora cerchiamo il
suo aiuto. La Merkel, insieme a Sarkozy, ha fermato i negoziati di adesione e poi andata a far
visita a Erdogan alla vigilia delle elezioni perch
ha paura degli immigrati.
Non le sembra che, tra immigrati e terrorismo, siamo presi tra due fuochi?
Le dir una banalit spesso dimenticata: la
chiave della soluzione alla questione dei rifugiati non sta in Turchia, ma in Siria. Se si offre una
speranza di pace e di stabilit, milioni di rifugiati potranno tornare nelle loro case.
Alla luce di questa realpolik, secondo lei, il
famoso discorso di Obama al Cairo in favore
delle primavere arabe stato un errore?
E stato un bellissimo discorso. Ma non seguito dai fatti coerenti. A cominciare dalla mancata
soluzione del conflitto israelo-palestinese, nonostante le molte promesse. Stiamo lasciando marcire questo problema, che per gli arabi ha un alto valore simbolico, e che per di pi si sta impregnando di significati religiosi. Alla fine anche il
prezzo di questa incoerenza lo pagheremo noi.
E allora, che fare?
Per prima cosa occorre snidare lIsis dai territori dove sta costruendo embrioni di califfato: in
Iraq, in Siria, in Libia. Occorre un coordinamento forte e un sostegno operativo a quelli che stanno gi combattendo anche per noi, come i curdi,
gli iracheni, gli yazidi ed altri. Come dice Prodi,
di cui condivido in questi giorni molte osservazioni, bombardare non serve se non abbiamo
una strategia.
Dobbiamo mandare truppe a terra?
Non dico che dobbiamo mandare un contingente sul terreno, non possiamo per escluderlo
in linea di principio. Potrebbe diventare inevitabile se le forze che oggi combattono lIsis, e che
noi dobbiamo sostenere di pi e meglio, non ce
la facessero o addirittura fossero travolte. Ma soprattutto occorre che lEuropa agisca di concerto. Secondo me, francesi e inglesi prima di agire
avrebbero dovuto coinvolgere il Consiglio europeo. E chiaro, poi, che quando si tratta di unazione militare, la svolgano i Paesi che ne hanno
la volont e sono in grado di farlo.
E come giudica latteggiamento, a dir poco
prudente, del governo italiano?
LItalia non una grande potenza. O riesce a
giocare un ruolo internazionale sulla base di
una iniziativa politica, come a volte successo
in passato, oppure sta al proprio posto e tiene un
profilo basso. Mi sembra che questa sia la scelta
dellattuale governo. Forse anche con una certa
saggezza....
Intanto, per, la guerra si sta trasferendo nelle nostre citt in Europa. Ci siamo portati il
nemico in casa?
Questa la visione dei populisti e degli islamofobi, che vorrebbero sospingere lIslam nelle
catacombe. Ma un errore controproducente. Il
nostro vero interesse sarebbe quello di favorire
la nascita di un Islam europeo, che purtroppo
non esiste, con moschee che operino alla luce
del sole e nel pieno riconoscimento pubblico. Sospingere ai margini quella che ormai la seconda religione d Europa fa solo il gioco degli integralisti. In questi giorni ho sentito molti islamici
dire: no al terrorismo, s alle moschee. Mi sembra una posizione coerente e ragionevole.
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VENEZIA. Le parole per Valeria so-

no scritte su tre grandi quaderni


e anche su fogli sparsi. Sembra
di essere nella casa della ragazza
uccisa a Parigi, non nellatrio del
palazzo comunale. La bara non
si vede pi, coperta di fiori. Ci sono i genitori Luciana e Alberto
che accolgono tutti, ci sono abbracci anche per persone mai incontrate prima ma che raccontano come e dove hanno conosciuto la loro figlia. S, legga pure
quelle parole, dice la mamma
di Valeria. Ho visto che anche i
bambini scrivono un pensierino.
bello, no?. La fila inizia al ponte di Rialto. Si entra nellatrio di
Ca Farsetti, si parla sottovoce
con i genitori di Valeria o con il
suo ragazzo, Andrea. Un segno
di croce o un inchino davanti alla
bara e poi c ancora la fila per lasciare le parole del ricordo. una
bella Italia, quella che arriva qui.
Sui fogli non ci sono ciao, Tvb e
cuoricini qualcuno s, lasciato dai bambini ma la voglia di
dire, con parole che un giorno sa-

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ranno lette anche dei genitori,


perch Valeria per tanti diventata una figlia, un sorella, unamica. Scriva pure le parole dice la madre ma non metta i nomi. Sono pensieri per la nostra ragazza e per noi.
A te che amavi Venezia e Pa-

rigi tanto da costruire un ponte,


a te che cercavi il meglio anche
fra gli ultimi, a te che avevi grandi sogni e una famiglia fantastica. Un abbraccio. T.. Per la tua
giovinezza, per il tuo impegno, il
tuo sorriso continueremo ad essere buoni cittadini, aperti al
mondo. Ci sono i compagni di
classe di Venezia e quelli che
hanno studiato con lei a Parigi.
Lunica via per sconfiggere lodio e la follia cieca del terrorismo
vivere come hai vissuto tu, libera, consapevole e appassionata
della giustizia. Buon vento, meravigliosa creatura. Anche per
te, ora che non ci sei pi, ci impegneremo per i diritti civili, la dignit e contro le guerre. Tu indicaci la strada da lass. Anchio
come te mi sono innamorata di
quella stupenda citt, dei suoi valori, delle sue opportunit. Eh
s, anchio come te sono partita e
spero che il nostro Paese possa
crescere, dare giustizia e speranza a chi si impegna.
Ci sono tanti genitori, quelli
della generazione Skype, che
parlano ogni sera con i figli che
studiano o lavorano a Parigi, Londra, Santiago o Sidney. Ho due
figli, in Spagna e in Australia.
Quanti timori, sempre. Valeria
era speciale perch siete una famiglia speciale. Sono mamma
di un cervello in fuga, come eri
tu. Attraverso i tuoi meravigliosi
occhi i nostri figli vivranno liberi
nel mondo. C chi lha vista crescere e assieme alla parole arrivano le lacrime. Ciao Valeria, ti

ricordiamo bambina intelligente, matura e spiritosa. Non ci ha


affatto stupito vedere la donna
che sei diventata. Cari Luciana e Alberto, dovete essere orgogliosi. Valeria ed i miei figli sono
i nostri foreign fighter, ragazzi
che vanno a costruire il loro avvenire allestero non a spegnere
lavvenire dei loro coetanei.
Valeria, come mamma vorrei

che mia figlia crescesse libera e


coraggiosa come te.
Arriva il presidente del Consiglio, Matteo Renzi. Ciao Valeria, grazie per la tua testimonianza di cittadina e di giovane donna. Laura Boldrini parla a lungo
con i genitori. Con te hanno portato via scrive nel quaderno
una giovane donna consapevole e intelligente, allegra e de-

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PARIGI. Quando hanno sentito lallarme dentro allospedale militare, molti hanno pensato a uno scherzo. Per un tragico destino, la
mattina del 13 novembre tutte le strutture
sanitarie di Parigi avevano fatto unesercitazione per prepararsi a un attacco multiplo
con sparatorie in luoghi pubblici. Un test deciso dopo gli attentati di Charlie Hebdo, con
immaginazione profetica. Lo scenario del terrore si materializzato: poche ore dopo i quaranta ospedali della capitale hanno accolto
352 feriti. Lospedale che ne ha presi di pi
la struttura militare di Bgin. Anche questo
non un caso: la maggior parte dei feriti presentava lesioni di guerra. Noi siamo preparati, ci che facciamo ogni giorno racconta Gilbert Versier, chirurgo ortopedico del
Bgin che cura i soldati colpiti al fronte.
Nonostante la forza dellabitudine in que-

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sto ospedale che dipende dal ministero della


Difesa c stato un iniziale choc tra i medici.
Come avere Kabul a Parigi sintetizza Versier che con gli altri chirurghi ha operato tutta la notte: ventidue pazienti in diciotto ore,
a cominciare da quelli con ferite multiple tipiche delle armi automatiche. A contatto con
il corpo spiega il professore ogni pallottola si polverizza in frammenti che diventano altrettanti proiettili nella carne.
Lospedale costruito da Napoleone nellest della capitale per curare feriti e invalidi
della guerra in Crimea ha lavorato nei conflitti del Novecento e poi nelle guerre del nuovo
secolo. La notte del 13 novembre ha accolto
per la prima volta quarantuno civili, tutti provenienti dal Bataclan. Alcuni erano ancora
coscienti ricorda linfermiera La Thomas,
al pronto soccorso. Un ragazzo mi ha detto
che voleva andarsene da Parigi e allevare capre in campagna. Era una conversazione surreale, come tutto del resto. Unaltra ragaz-

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terminata. Che tu possa diventare un esempio per le ragazze che
sono in cerca della loro strada.
M. avr dieci anni. Si ferma un
minuto con la penna in mano poi
scrive: Valeria, mi dispiace tanto. Dietro di lui una bambina:
Ora sei un angelo.
Alle 17,30, quando gli uffici
chiudono, nella lunga fila ci sono
soprattutto i veneziani. Cari ge-

nitori, ci avete restituito il senso


di una cultura laica anche nel momento della lacerazione. Ci avete restituito lorgoglio di essere
cittadini veneziani e del mondo. Valeria, hai fatto sentire,
di nuovo dopo tanto tempo, questa citt una comunit. Venezia
si stringe a te. Volevamo costruire un mondo senza guerre,
odio e malvagit. Non ci siamo

riusciti. Scusaci. Valeria, una


promessa: cercheremo di stare
sul ponte, sul ponte che unisce.
Quello che hanno fatto a Valeria lhanno fatto a tutti noi veneziani. Sapremo reagire. C la
condanna dei barbari assassini che hanno trucidato la nostra Valeria bella, buona e brava
che si merita gli abbracci di tutto il mondo. La parola Islam si

legge in un messaggio lasciato


da Mohamed Al Amdab, che porge le condoglianze alla famiglia
e alla citt a nome della comunit islamica.
Oggi alle 11 ci saranno i funerali solenni, in piazza San Marco.
Un corteo di gondolieri accompagner Valeria lungo il Canal
Grande. Un palco per le autorit,
un piccolo palco per lei, la ragaz-

za attenta agli ultimi, per i quali


faceva la volontaria con Emergency. Davanti al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, verranno suonati gli inni
dellItalia e della Francia.
Alle 7 della sera si chiudono i
cancelli di Ca Farsetti. Alberto
Solesin e Luciana Milani guardano per un attimo i tre libri delle
condoglianze. Avranno anche

troppi giorni, per leggerli. Uno


degli ultimi messaggi scritto
da una ragazza, G. Ho detto alla
mamma di Valeria che oggi lei
la madre di tutte noi. il simbolo
della natura universale della maternit. Dovrebbero diventare
un libro, i tre quaderni della condoglianze. Racconterebbero davvero una bella Italia.
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PARIGI. Viva per caso. Tra le storie dei superstiti del

Venerd 13 quella di Barbara Serpentini, studentessa


italiana di 18 anni, ha del miracoloso. Il Daily Mail lha
fotografata e intervistata con Sophia Bejali. Entrambe,
quella notte, erano sedute ai tavolini esterni del
ristorante Casa Nostra. Mi sono messa le mani sugli
occhi perch ho pensato che forse cos non mi avrebbero
vista, dice litaliana, ricordando il momento in cui uno
dei terroristi della Seat nera sceso dalla macchina. Nel
video delle telecamere di sorveglianza (il Daily Mail
stato accusato di averlo pagato 50mila euro al titolare del
locale), si vede luomo avvicinarsi alle ragazze a terra e
puntare larma. Davanti a me cerano quei piedi
racconta Barbara delle sneakers nere, magari erano
pochi secondi ma mi sembrata uneternit. assurdo
pensare che siamo salve perch mancava una pallottola:
aveva esaurito il caricatore. Gli autori dellintervista
hanno fatto sapere di non poter fornire altri dettagli sulle
due donne, che sui social non hanno profili a loro nome.
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za continuava a chiedere della sua amica


Chlo. Nessuno ha potuto risponderle. I medici hanno curato persone di cui non conoscevano i nomi, la maggior parte dei feriti sono
arrivati senza documenti.
Rispetto ai soldati, i danni sui civili sono
stati molto pi gravi, spesso fatali. Non si va
a un concerto con un giubbotto antiproiettile spiega ancora Versier che ha gli occhi di
chi non dorme da giorni. Non solo per i turni straordinari. Siamo abituati alle emergenze, dice. Certi orrori si guardano diversamente quando sono a migliaia di chilometri.
Gi verso mezzanotte le ambulanze hanno
portato i primi feriti. Con il triage, sono passati subito al blocco operatorio cinque tra i
pazienti in urgenza assoluta perch colpiti
alladdome o al torace. Per salvarli, stato
praticato un intervento di damage control
che tenta soprattutto di bloccare lemorragia interna. Due di questi ragazzi non sono
sopravvissuti. Alcuni colpi sono stati spara-

ti a distanza ravvicinata osserva il professore con un kalashnikov non c quasi speranza.


Sono passati dieci giorni, ma il blocco operatorio ancora aperto. Una ragazza ha gi
dovuto fare cinque interventi, le stata amputata la gamba sinistra. Lei in rianimazione, sono i genitori che hanno dato il consenso ai medici. Quando si sveglier sapr di essere salva ma ha davanti un calvario che durer un anno, forse pi. Audrey, che fa lanestesista, racconta che al risveglio alcuni pazienti chiedono se lospedale sicuro. Hanno paura che i terroristi possano tornare,
spuntare da dietro una porta.
Molti medici si sono presentati spontaneamente negli ospedali il 13 novembre. I reparti di chirurgia ortopedica di solito sono chiusi ma lattivit ripresa nellemergenza. Il
giorno prima degli attentati, il personale
aveva dichiarato tre giorni di sciopero contro la riforma del governo. Evidentemente,

la protesta stata superata dagli eventi. Al


Caf Carillon cinque medici stavano bevendo una birra dopo la giornata di lavoro. A poche centinaia di metri c infatti lospedale
Saint-Louis, dove sono stati portati i feriti di
questa sparatoria. I dottori hanno fatto i primi massaggi cardiaci, improvvisato lacci
emostatici con le cravatte. Nel quindicesimo
arrondissement, allospedale Necker, c la
centrale di coordinamento dei soccorsi. Alla
guida, il dottor Patrick Pelloux che collabora
con Charlie Hebdo. Nonostante il trauma,
Pelloux continua a fare il suo lavoro. Abbiamo fatto miracoli racconta la mobilitazione dei medici stata straordinaria. Fino
a dieci mesi fa, Pelloux era anche in corsia, in
prima linea. Questa volta non se l sentita di
prestare assistenza ai feriti. Laveva fatto il 7
gennaio nella sua redazione. Anche per
chi di mestiere cerca di salvare vite, non sono immagini che si dimenticano.
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ISTANBUL. Un corpicino incagliato tra le rocce (foto

sopra), la maglia rossa e i pantaloncini azzurri proprio


come il piccolo Aylan Kurdi. Lennesimo naufragio
nellEgeo sulla rotta verso la Grecia restituisce cos,
dopo giorni di ricerche, il cadavere della piccola Sena,
una bimba siriana di quattro anni. Mercoled scorso si
trovava con almeno altre 19 persone a bordo di un
barcone che si rovesciato al largo delle coste turche.
Unimmagine drammaticamente simile a quella del
bimbo curdo-siriano di 3 anni, che neppure tre mesi fa
fece il giro del mondo, diventando un simbolo delle
tragedie in mare. A ritrovare la piccola Sena sono stati
alcuni pescatori nellisola di Catalada, nella penisola di
Bodrum. Un naufragio dopo il quale la guardia
costiera turca riuscita a salvare solo 5 persone: 8 i
corpi ritrovati (cui si aggiunge ora quello di Sena), 6 i
dispersi. Insieme alla piccola Sena viaggiava la madre.
In tutto il 2015, calcola lUnicef, i bambini morti
attraversando il Mediterraneo sono gi pi di 700.
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aro P, la tua lettera mi ha fatto


un immenso piacere, nella sua
intensit e ricchezza di dettagli
stata per me una conferma delle idee che mi son fatto su come
si debba vivere a Parigi a una settimana dagli attentati. Mi scrivi allimprovviso ci ha
assalito una grande amarezza. Cerchiamo di
andare avanti con la vita di sempre, ma difficile. La gente fa le sue cose ma lFDVSOZ
FTUQBT. Venendo poi alle notizie incoraggianti racconti che la giovent parigina, geniale come sempre, ha inventato il logo,
5PVTBVCJTUSP, per dire usciamo ancora, fumiamo ancora, chiacchieriamo ancora, viviamo ancora la WJFMBGSBOBJTF. Mi hai fatto
anche un po sorridere, sai. Da noi a New
York il fumo rimase tab, anche quando eravamo stretti nella morsa del terrore. Quello
non si poteva fare, neppure per indispettire
un fanatico.
Alle tue parole miste di dolore ed edonismo ribelle fanno eco quelle di tanti altri amici parigini. Mi incuriosisce, pur non sorprendendomi del tutto, sentir dire che gli attentati sono un regalo politico a Franois Hollande. Hollande sta facendo bene il suo ruolo di
presidente, la tragedia gli attribuisce una
credibilit che prima non aveva, mi scrivi.
Un evento di questa portata scombussola
tutto se andassimo a votare domani secondo me vincerebbe lui. strano, vero, che in
momenti del genere si faccia riferimento
allautorit in carica, di destra o di sinistra
che sia, anche se in qualche modo non ha assolto al suo compito. Poi per aggiungi Il
maestro di cerimonia in queste sanguinose
circostanze il tempo. E chiss cosa ha in serbo il tempo per noi tutti, politici compresi.
Non che ci interessi poi molto, a dire la verit. A monopolizzare pensieri e conversazioni
la KFVOFTTF, una giovent decimata da un
altro genere di giovent. I killer infatti avevano la stessa et delle vittime. Sono tutte reazioni che conosco lappello allautorit, linsofferenza nei confronti della politica normale, lincredulit di fronte allaccaduto. Eppure non riesco a non pensare alla rapidit con
cui la memoria collettiva sembra cancellata
da unamnesia selettiva come se la lunga,
dolorosa, catena di attacchi terroristici ai
danni delle societ aperte e le esperienze accumulate vengano semplicemente messe da
parte ogni volta che loccasione si ripresenta. Scrivi anche che avendo vissuto la Guerra dAlgeria e altri orrori sei meno scosso rispetto ai tuoi figli. Mi chiedo se questa saggia imperturbabilit non vada rispolverata
in questa occasione. Molti francesi che stimiamo e ammiriamo danno voce al nuovo
partito della guerra. In parte quanto meno
ancora il partito pro rifugiati, che si sforza di
non venir meno alla onorevole tradizione
francese di offrire asilo ai profughi. Tu e loro,
giustamente, siete refrattari ai tentativi di
storicizzare lorrore, non sopportate il cosiddetto BOHFMJTNF, il buonismo fuori dalla realt che porta a cercare spiegazioni al male diverse da quelle palesi. Alla vista dei video dei
killer che attaccano persone indifese in un
caff impossibile accettare certe elucubrazioni. Capisco il motivo per cui non ne possiate pi di ascoltare apologie e apologeti, e perch tu e molti dei nostri comuni amici riba-

diate che non si deve sottovalutare il fanatismo religioso alla base dellideologia, n far
finta che non esista. Hai ragione.
Per lidea di poter sventare una minaccia
terroristica attraverso lintervento militare
non forse contraria a ogni raziocinio ed
esperienza? Gli attentati di Parigi non sono
stati attacchi esterni, lo dici tu stesso, ma attacchi interni, e linterno resta l. DallAmerica non lesinano certo a voi francesi colte lezioni sulle cause del terrorismo, da ricercarsi
nella situazione delle banlieue o nellisolamento dei musulmani anche se i figli degli
immigrati si sono radicalizzati pure a Cambridge, prospera citt del Massachusetts, come dimostrano i fratelli Tsarnaev che hanno
creato altrettanto panico a Boston, pur facendo meno morti.
La volont di sconfiggere lIs un ottimo
proposito in termini strategici. Ma certo va
tenuto a mente un concetto importantissimo, ossia che il nichilismo terrorista un prodotto inevitabile e ricorrente della modernit. Nello spazio di una vita come la tua, lEuropa ha visto lOrganisation de larme secrte
in Francia, il terrorismo algerino, la banda
Baader-Meinhof, le Brigate rosse, e ora lIs.
LIs sconfitta pu lasciare un residuo ancora
peggiore. Negli anni Settanta e Ottanta del
Novecento il terrorismo era terribile in Europa ma chi parla pi ormai delle bombe
dellIra nei grandi magazzini londinesi? Il
terrorismo un leitmotiv della modernit.
Ma la nostra amnesia a riguardo pu dimostrare, in maniera intelligente e sovversiva,
che il terrorismo in fin dei conti impotente:
dimentichiamo perch in realt non conviviamo ogni giorno con la paura, anche se dovremmo. Lamnesia avviene perch, a suo
modo, per strano che sia, la verit. La tolleranza e il pluralismo delle societ liberali si
prestano ad abusi e ad attacchi, ma non per
questo la tolleranza sbagliata o il pluralismo destinato allinsuccesso. Parigi, Londra
e New York sono sede di azioni terroristiche
perch rappresentano in forma irritante il
potere del pluralismo. I jihadisti cercano lesplosione per attirare lattenzione, se no nessuno baderebbe a loro.
La verit di fondo del terrorismo che continua a esistere e a spaventare, ma fortunatamente un fenomeno raro. Nelle settimane
dopo lundici settembre, chi qui a New York
mai avrebbe immaginato che nei quindici anni successivi Manhattan, e in particolare larea attorno a Ground Zero, avrebbero vissuto una prosperit senza precedenti? Da allora in questa citt non mai pi stato realizzato un solo attentato di massa; ovviamente le
cose possono cambiare da qui a unora, o domani, non esistono infatti garanzie di sicurezza. Scegliamo di immaginare che se
sconfiggiamo il terrorismo allestero possiamo porvi fine. Ma la verit storica non
unaltra? Il terrorismo non avr fine. Ma non
pu trionfare. Non forse questa in realt la
duplice verit, ben pi ardua, con cui dobbiamo convivere? Non sai quanto spero di vederti presto in uno dei nostri soliti posti. 5PVTBV
CJTUSP, sul serio, assieme agli amici, comunque la pensino.

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er sconfiggere il Califfato e il
terrorismo in Europa ci vogliono le truppe di terra in Siria. E Assad deve rimanere
al suo posto, almeno per ora.
Oramai lo hanno capito tutti, anche se non si
pu dire. Ma c un paradosso.
Quale?
Anche lIs agogna la guerra con i militari
occidentali, nella sua ideologia apocalittica.
Quindi, in teoria, dovremmo evitarla. Ma la
realt questa. E non c altra scelta.
Michael Ignatieff non ha dubbi. Nel 2003
appoggi la guerra in Iraq di Bush. Poi si
pentito di quel disastro. Oggi, per, Ignatieff la pensa di nuovo cos. Per lex politico canadese, 68 anni, professore ad Harvard e
uno dei massimi esperti di geopolitica e diritti umani, lo Stato Islamico non pu essere
sconfitto solo con i raid, per quanto massicci.
Professore, ma chi le mander le truppe?
Questo il problema. Per ora nessuno
sembra pronto a farlo. Eppure le milizie sciite, sunnite e gli stessi curdi non avranno mai
un impatto decisivo. Se si vuole davvero dare
un colpo fatale al Califfato, bisogna erodere il
territorio che ha conquistato, come stato
fatto con i talebani in Afghanistan.
Che per continuano a scuotere Kabul. E,
nonostante lintervento di terra americano, lIraq nel caos. E vi nato lIs.
Vero. Ma quando si decide un intervento
militare non si pu evitare anche un impegno di terra per ristabilire lordine sociale e
politico negli anni a venire. Guardi che cosa
successo in Libia, un paese allo sbando, con
tutte le conseguenze del caso, vedi gli abnormi flussi migratori. Far cadere oggi Assad,
con met territorio in mano agli jihadisti, sarebbe un errore. Perch c un male peggiore. Bisogna subito raggiungere un accordo
tra regime e oppositori moderati per il coprifuoco e concentrarsi sulla vera battaglia,
quella contro il Califfato. Tutto il resto verr
dopo.
E lei crede che ci sia realistico?
Sar durissima, chiaro. Ma lunica soluzione. Magari sotto lombrello dellOnu. O comunque sulla base di una cooperazione militare tra Stati Uniti e Russia. Bisogna erodere
terreno allIs con i militari. Giorni fa lo ha detto persino una storica democratica come Hillary Clinton. Solo cos si potr limitare il terrorismo in casa nostra. Perch gli attentati come quelli di Parigi hanno due radici perverse: le enormi risorse dellIs destinate ai GPSFJ
HOGJHIUFS che abbiamo in casa e il fascino
che suscita in loro il Califfato.
davvero la Terza guerra mondiale, come
disse tempo fa Papa Francesco?
No. Ci sono IPUTQPU, focolai ferali, pericolosissimi. Ma non userei il termine guerra.
Perch? Persino il presidente Hollande
lha utilizzato dopo la mattanza di Parigi.
Perch non il termine adeguato. Anche
se Hollande ha tutto il diritto di usarlo, figuriamoci. Ma per sconfiggere questo tipo di
terrorismo non basta la guerra. Ci vuole anche una battaglia culturale, economica, umanitaria: bisogna aumentare la spesa sociale e
i programmi di recupero in modo da soffocare il disagio nelle nostre periferie. Eppure sono almeno ventanni che parliamo di questo.
E solo qualche anno fa le banlieue di Parigi
erano state messe a ferro a fuoco. Ma non ab-

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o stato di emergenza non un
scudo per lo stato di diritto come ha detto qualcuno. La storia insegna che vero esattamente il contrario. Tutti dovrebbero sapere che proprio lo stato di emergenza previsto dallarticolo 48 della Repubblica di
Weimar che ha permesso ad Hitler di stabilire e mantenere il regime nazista, dichiarando immediatamente dopo la sua nomina a Cancelliere uno stato di eccezione che
non fu mai revocato. Quando oggi ci si stupisce che si siano potuto commettere in
Germania tali crimini, si dimentica che
non si trattava di crimini, che era tutto perfettamente legale, perch la Germania era
in stato di eccezione e le libert individuali
erano sospese. Perch lo stesso scenario
non potrebbe ripetersi in Francia? Quello
che voglio dire che, com avvenuto in
Germania, un partito di estrema destra potrebbe domani servirsi dello stato di emergenza introdotto dalla socialdemocrazia.
Bisognerebbe riflettere sulla nozione di
sicurezza, che oggi si sta sostituendo a
ogni altro concetto politico... La gente deve capire che la sicurezza di cui si parla tanto non serve a prevenire le cause, ma a governare gli effetti. E quel che avviene col
terrorismo.
I dispositivi biometrici di sicurezza, che
sono state inventati in Francia da Bertillon
nel XIX secolo, erano pensati per i recidivisti, servivano cio a impedire un secondo colpo. Ma il terrorismo una serie di primi colpi, che impossibile prevenire. Ci
che dobbiamo capire che le ragioni di si-

j-

curezza non sono rivolte alla prevenzione


dei delitti, ma a stabilire un nuovo modello
di governo degli uomini, un nuovo modello
di Stato, che i politologi americani chiamano appunto security State, stato di sicurezza. Di questo Stato, che sta prendendo
ovunque il posto delle democrazie parlamentari, sappiamo poco, ma sicuramente
non uno Stato di diritto, piuttosto uno
stato di controlli sempre pi generalizzati.
uno Stato in cui, come avviene oggi, la
partecipazione dei cittadini alla politica si
riduce drasticamente e il cittadino, di cui
si pretende di garantire la sicurezza, trattato nello stesso tempo come un terrorista
in potenza...
Lo stato di emergenza qualcosa che esiste da molto tempo, ma sempre stato
pensato come una misura provvisoria, per
fronteggiare un evento specifico limitato
nel tempo al quale si rispondeva con misure limitate nel tempo... Nello Stato di sicurezza, il patto sociale cambia di natura e degli uomini che vengono mantenuti sotto la
pressione della paura sono pronti ad accettare qualunque limitazione delle libert.
Hollande ha detto che la Francia in
guerra, ma il terrorismo non esattamente la stessa cosa della guerra. Siamo in
guerra, ma contro chi? Perch vi sia una
guerra, necessario che vi sia un nemico
chiaramente identificabile. Nel terrorismo, la figura del nemico si indetermina e
diventa fluida, il terrorismo per definizione una nebulosa, dentro la quale agiscono
attori di ogni genere, compresi in prima fila i servizi segreti di stati con cui si intrattengono relazioni amichevoli.
Dire che la Francia in guerra contro il
terrorismo equivale a dire che in guerra
contro un nemico che non si conosce e che
potrebbe essere chiunque. Non con lo stato di eccezione e con i dispositivi di sicurezza che si pu combattere il terrorismo, ma
con un cambiamento radicale della politica estera, per esempio, cessando di vendere armi e di avere rapporti privilegiati con
gli stati che direttamente o indirettamente alimentano il terrorismo.
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biamo imparato niente. Ora, improvvisamente, tutti ci stupiamo di Molenbeek. Ma ce ne


sono a decine in tutta Europa, dormienti. E
facciamo finta di non accorgercene.
A questo proposito, c chi dice che il multiculturalismo ha fallito. vero?
Assolutamente no. Nel mio paese, in Canada, stato un successo. E lintegrazione migliora di anno in anno. In certe parti dEuropa, invece, la situazione diversa. C una fetta di popolazione tra i 18 e i 30 anni ai margini, che passa troppo facilmente dalla microcriminalit alla radicalizzazione terrorista.
l che lo Stato deve agire, e in fretta. Ma la battaglia culturale ha bisogno anche di altro.
Cio?
Mi spaventa lavversione verso i migranti, gonfiatasi terribilmente dopo gli attentati
in Francia. Ci che successo negli Usa, con il
voto del Congresso contro laccoglienza dei siriani, pu essere il primo passo verso labisso.
E anche la Germania esita sempre pi.
Mentre i movimenti xenofobi avanzano.
Dovessimo chiudere le frontiere, commetteremmo un errore colossale. Intere generazioni di rifugiati non ce le perdonerebbero mai. Sarebbe il capitolo finale della nostra
civilt. E la Francia, in questo contesto, rischia parecchio.
Perch?
In qualsiasi guerra, in particolare quella al terrorismo, il rischio quello di rinunciare, pi o meno coscientemente, ai diritti umani. Questo sia nei confronti dei propri cittadini, vedi la riduzione delle libert e una sorveglianza sempre pi pervasiva, sia nei confronti dei nemici, come il ricorso alla tortura. Lo
abbiamo visto dopo l11 Settembre. Spero
che ci non accada mai nella culla di -JCFSU 
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verso uno scontro di civilt.
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FONDAZIONE BANCO DI NAPOLI - AZIENDA PUBBLICA


DI SERVIZI PER LASSISTENZA ALLINFANZIA
Sede: via Don Bosco n. 7 - 80141 Napoli
Tel. 0817511994/0817516326 Fax 0817518341 - Pec: info@pec.fbnai.it - Indirizzo Internet: www.fbnai.it

Estratto di avviso pubblico


Il Responsabile Unico del Procedimento in esecuzione della deliberazione commissariale n.
84 del 6.11.2015 Rende noto
- Che la Fondazione Banco di Napoli per l'Assistenza all'Infanzia intende affidare il servizio di
vigilanza armata e pattugliamento fisso gestione della centrale operativa, degli impianti di sicurezza e servizio di vigilanza al varco di ingresso del complesso Immobiliare di Bagnoli in
Napoli al Viale della Liberazione, per la durata di un anno, da aggiudicarsi con il criterio del
prezzo pi basso ai sensi dell'art. 82 del D.lgs. n. 163/2006 e s.m.e.i. per un importo stimato
posto a base di gara di Euro 773.000,00, IVA esclusa. - Che la documentazione integrale
consultabile e scaricabile dalla home page del sito internet: www.fbnai.it o, in alternativa, ritirata
presso gli uffici amministrativi dell'Ente. - Che le domande di partecipazione, unitamente alla
documentazione di gara, dovranno essere indirizzate a: Fondazione Banco di Napoli Azienda
Pubblica di servizi per l'Assistenza all'Infanzia - Via Don Bosco n.7 - 80141 - Napoli, e pervenire, con qualunque mezzo, in busta chiusa, entro e non oltre le ore 14:00 del giorno 7 del
mese di gennaio dell'anno 2016.
Napoli, 18 Novembre 2015
Il responsabile unico del procedimento: Maria Rosaria Russo

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ROMA. Niente polemiche ma anche niente regolamento per fermare la corsa degli ex sindaci. Alla fine Matteo Renzi a frenare sulle
primarie del Pd per le prossime amministrative chiedendo al partito una moratoria fino
a gennaio. Vi chiedo - dice il premier alla direzione del Pd - di discutere di elezioni e della
questione delle primarie a gennaio, ma proporrei il 20 marzo come data nazionale per
svolgerle.
Non sorprende perci, in questo clima di
tregua, che il segretario ringrazi Gianni Cuperlo e Roberto Speranza per aver rinviato la
riunione della sinistra interna rispettando la
consegna del banchetto day del 5 dicembre.
Una moratoria si pu realizzare, sempre che
a livello locale si riesca a contenere il dibattito, solo con un accordo di tutte le componenti dem. Parleremo anche di primarie, scegliamo dei tempi. Io propongo una moratoria ora - spiega Renzi -. Mentre stiamo parlando di grandi temi internazionali non diamo
lidea che la discussione sia su quando facciamo il congresso e primarie. Va benissimo ma
non diamo lidea di essere, rispetto alle opinioni dei cittadini, totalmente disassati.
Quando dovremo fare un bilancio sulla nostra stagione non lo faremo sul modello di regolamento.
Dopo lintervista di Debora Serracchiani a
Repubblica, non sar semplicissimo arginare il confronto interno. Anche perch certe dinamiche nelle citt del voto sono gi partite.
A Milano esiste un tavolo per le primarie gi
aperto e gi a lavoro da alcuni giorni, quasi
impossibile fermarsi mentre il centrodestra

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si organizza. In alcuni comuni, come Varese,
le primarie sono fissate (e confermate per
ora) in date precedenti a gennaio. Il 13 dicembre nella citt lombarda, per esempio. E
se a Torino il Pd se la caver confermando la
candidatura forte delluscente Piero Fassino
e a Bologna forse non si torner indietro dalla scelta deliberata addirittura a luglio per
un bis di Virginio Merola, Roma e Napoli restano due incognite gigantesche.
Nella Capitale personalit con un grande
consenso come Davide Sassoli lamentano il
totale stallo del Pd capitolino mentre Alfio
Marchini ha gi lauto in moto e altri dirigenti politici, vedi Rutelli, si muovono a tutto
campo. Senza contare, loffensiva quotidiana contro Renzi di Ignazio Marino, ex col den-

te avvelenato. Per non parlare di Napoli, il casus belli di queste ore. Antonio Bassolino in
pista e sembra davvero lunare che possa fermarsi ai box su indicazione di Largo del Nazareno.
Malgrado il ramoscello di ulivo porto da
Renzi, la minoranza non sta a guardare. I
problemi politici si affrontano con la politica,
non cambiando le regole, avverte Roberto
Speranza manifestando la sua contrariet a
norme contra personam. Nico Stumpo, deputato ed ex responsabile dellorganizzazione
che si occupato dei regolamenti delle primarie durante la segreteria Bersani, contesta lidea di un blocco anti-Bassolino: Sarebbe una decurtazione delle libert personali.
Servono soluzioni politiche non raggiri burocratici. Lipotesi del resto accolta con molto scetticismo anche nel mondo renziano dove viene considerata unuscita sbagliata o
perlomeno infelice. Umberto Ranieri commenta: Le regole non si cambiano in corsa.
Dallaltra parte Cuperlo, evitando una polemica dura e considerando irrealizzabile lesclusione a priori, si limita a osservare:
Quando si cambiano le regole per una persona sola, non fa mai bene. Ma come pensa di
usare questo mese e mezzo di moratoria,
Renzi? Questo il punto. C Roma certo, dove lobiettivo far ripartire la citt, sondare
alcuni candidati con indagini demoscopiche
e superare il trauma del licenziamento di Marino. Eppoi c la ricerca di un nome valido
per Napoli. Perch il Pd non ha ancora un candidato e questa la ver difficolt. Adesso
chiede tempo fino a gennaio per cercarne
uno, con un pizzico di calma.
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NAPOLI. Mi chiede se penso a


una lista civica? E perch? Io sono candidato alle primarie del
centrosinistra. Io non mi faccio
fuorviare. Io resto calmo. Anche
perch non credo che ci sia un
politico bravo come Renzi dietro questa idea, singolare, di
cambiare le regole del gioco
quando il treno gi partito. Le
frasi della Serracchiani sono
sbagliate, infatti. Penso davvero che la saggezza del segretario nazionale, che un figlio delle primarie, alla fine imprima
una correzione.
Le 17, buio, pioggia, periferia
orientale di Napoli. Ma nella ex
fabbrica, oggi centro sociale invaso da ragazzini e volontari,

dal quale Antonio Bassolino sceglie di far partire la sua terza


campagna da candidato sindaco, arde fuoco vivo. Fiamme alte nel bel camino della onlus Figli in famiglia. E nello scontro
diretto con i vertici Pd.
Bassolino, i vicesegretari nazionali le mandano a dire che
non c posto per lei.
Io penso che certe cose facciano un grave danno al Pd, non
a me. Tanti incoraggiamenti:
sono autogol, ti rafforzano. Invece io non gioisco di eventuali
autogol. Perch io ho a cuore
questa creatura che il Pd ,e
che ho contibuito a fondare. Io
non ci sono arrivato pochi mesi
fa, nel partito. E perch il Pd a
Napoli sta gi messo davvero
molto male, io mi augureri che
non aggiungessimo altro male.
Inoltre, bisogna avere rispetto
per questa citt.
Andiamo al cuore del proble-

ma. La Serracchiani dice: la


regola di non candidare ex
sindaci varrebbe per tutti,
anche per Renzi. Sarebbe un
metodo per rinnovare.
Francamente, leggevo il
giornale e stentavo a credere
che certe cose fossero state dette sul serio. Innanzitutto: se si
volevano regole diverse, si aveva il dovere di discuterne e di deciderlo mesi fa. Prima che il treno si fosse messo in cammino.
Poi: di cosa parliamo davvero? Il
sindaco Bianco sta l (a Catania). Il sindaco Orlando sta l (a
Palermo). Dice che varrebbe
per gli ex sindaci, ma quali,
quelli di ieri o di oggi? E che an-

che Renzi non potrebbe candidarsi a Firenze. Ride. E meno


male: sta a Palazzo Chigi. Poi tira fuori un foglietto. Renzi, era
solo qualche mese fa, ha detto:
non cambieremo le regole delle
primarie. Ecco la dichiarazione.
Per stato subito chiaro che
non fosse gradita la sua candidatura. ..
Ma in quali termini? Facciamo chiarezza. Io attendo per
mesi, rispettosamente, che la direzione provinciale maturi le
sue decisioni, aspetto che vengano decise le primarie e fissate
per il 7 febbraio. Questo accade
venerd scorso. Bene, il sabato

mattina, io faccio una cosa che


pi renziana-bassoliniana non
si potrebbe: cio scrivo sui social mi candido. Gioco aperto,
leale. Si facciano avanti gli altri.
E a sera cosa succede? Che delle
fonti anonime fanno sapere
che io non sarei il candidato di
Renzi? Ma le fonti anonime non
sono roba di un grande partito.
Se tu non condividi una proposta chiami unagenzia, ti qualifichi: sono Gennaro Esposito e
non sono daccordo. E io dico:
bravo. Ma le fonti anonime no.
Avevamo i calzoni corti quando
combattevamo contro le fonti
anonime. Poi passa un altro giorno ed ecco lidea di cambiare le

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e primarie si confermano la strettoia pi insidiosa sul
sentiero del partito renziano. A due anni dallinizio
della segreteria, il leader non ha saputo o non ha voluto stabilire un sistema di regole certe. Di fatto, non ce ne sono; o almeno, non ci sono quelle che servirebbero a evitare
troppi colpi di scena, per cui un meccanismo di democrazia si trasforma in una trappola per il gruppo dirigente.
La candidatura di Antonio Bassolino a Napoli non esattamente una sorpresa. Era nellaria da tempo ed stata
preparata con una certa cura. Ma in via del Nazareno si sono sottovalutati tutti i segnali. In base al principio sottinteso che i cosiddetti rottamati non hanno alcuna possibilit di riaffacciarsi alla vita pubblica, dal momento che il partito avrebbe nei loro confronti una reazione di rigetto. In
realt le cose sono pi complicate. Come stato ripetuto
mille volte, il Pd ha un volto a Roma e un altro volto molto
pi articolato nelle citt e nelle regioni. Il partito di Renzi
esiste l dove il presidente del Consiglio esercita il suo potere, ma poi si presenta sfilacciato e contraddittorio a livello
locale. E personaggi che a Roma, nel circuito ristretto dei
renziani, vengono considerati antidiluviani, in realt hanno un loro seguito e una precisa identit nei municipi, in
qualche caso nelle regioni. chiaro che nella visione del
partito della nazione c posto per Sala a Milano e non
per Bassolino a Napoli. Ma le
primarie hanno una loro logica
e sprigionano unenergia politica non comprimibile: lo sa bene Renzi che delle primarie figlio, avendo convinto lallora
segretario Bersani a correggere lo statuto del Pd che gli
avrebbe precluso la partecipazione.
cco quindi che Bassolino
nella sua citt ritiene di
avere i numeri e la competenza per partecipare. Sconfiggerlo si pu (nellottica di
Renzi, si deve), ma solo in campo aperto, ossia nel rispetto
della filosofia delle primarie.
Daltra parte, il ritorno dellex
sindaco il prevedibile risultato di una politica debole e di un
Pd incapace di vivere fino in
fondo il rinnovamento renziano, al di l di un certo opportunismo. Qualora a Napoli esistessero candidati ben radicati nel territorio - come si dice
oggi - e forti di un loro consenso, la bandiera di Bassolino
non farebbe paura. Infatti, se luomo risulta credibile nella
sua nuova, tardiva discesa in campo, lo si deve soprattutto
allassenza nel Pd di altre figure capaci di raccogliere lattenzione dellelettorato, interpretando a Napoli il messaggio renziano. Per meglio dire, nomi come quelli di Gennaro Migliore e Umberto Ranieri, pur figli di storie opposte,
hanno una loro indiscussa dignit, ma devono ancora dimostrare di essere in sintonia con la citt, dopo gli anni tormentati di De Magistriis.
Si capisce quindi che lidea di fabbricare in tutta fretta
una regoletta ad personam per impedire a Bassolino o a
Ignazio Marino di candidarsi, rischiava di essere un errore
politico. E Renzi stato svelto ad allontanare la patata bollente di un paio di mesi, fino a gennaio: il che equivale di
fatto a rinunciare allipotesi di una tagliola contro i candidati scomodi. Del resto, i casi Bassolino e Marino non sono
paragonabili fra loro. Il primo appartiene, pur con i suoi errori, alla storia napoletana. Il secondo, uscito di scena senza gloria, non ha mai dato limpressione di appartenere a
Roma. Tanto che oggi accarezza lidea di presentarsi alle
primarie, oppure tout court alle elezioni municipali, al
solo scopo di danneggiare il Pd e fargli perdere quei 6-7
punti che equivarrebbero al colpo di grazia.
Come se ne esce? La stessa idea che la rottamazione
sia un mero strumento di potere da brandire oppure accantonare a seconda delle convenienze, pu essere dannosa
per il premier-segretario. Daltra parte, peggio delle primarie abolite per timore dei risultati, ci sono solo le primarie addomesticate. Quando invece lunica via duscita consiste nel creare un sistema di regole condivise entro cui far
svolgere il confronto fra candidati. Una cornice neutrale.
Ma forse andava predisposta prima: adesso sembra, e in effetti , un tentativo maldestro di condizionare la gara.

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regole
Il tema classe dirigente e rinnovamento resta. Il renziano
Gennaro Migliore dice a Repubblica:  Non tempodi
Maradona, ci vuole un Sarri.
Eccomi, sono io Sarri. Migliore diceva anche che io facevo
tattica, nei mesi scorsi. Invece io aspettavo. Ma io sono Sarri. Come centravanti di sfondamento ho gi dato. Io voglio fare
solo un mandato, se ci riesco. E
poi largo ai ragazzi, ai giovani,
alle forze nuove.
Possibile che non ci sia stato
nessun contatto e confronto
con Roma, in questi mesi in

cui appariva evidente il suo


ritorno in campo?
Assolutamente no. E quando questa estate si parlava di nomi di candidati contattati dal
partito, io mi chiedevo ma coloro che li contattano a nome di
chi parlano? Di quale decisione
unitaria del Pd?. Intanto, qualcuno si domandava perch non
chiamassero anche me. Se da
Roma mi avessero chiesto una
mano a cercare, io avrei detto:
volentieri. Ma nessuno lha fatto. E mentre loro chiamavano altri, la citt ha chiamato me. Tanti sostenitori, anche di Renzi, come lo sono io daltro canto, mi
chiamavano per dirmi di non
perdere tempo e buttati.
Lei avr contro parte del Pd,
come larea del governatore
De Luca. Saranno ancora primarie al veleno?
Io chiedo e sto lavorando
perch siano un gioco aperto,
limpido, di vittoria democratica. E poi a me piace vincere. Mi
dispiace per chi vuole perdere.
La sua candidatura imbarazza o fa paura?
Nessuna delle due. Ma strano stia succedendo tutto questo: io non ero cos inviso, a Napoli?
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ROMA. Consulta, i veti incrociati proseguono.

Domani la 28esima votazione. Uno dei giudici


manca da 520 giorni. La Corte rischia la
paralisi per malattia. Il Pd sceglie Augusto
Barbera, costituzionalista ed ex deputato
Pci-Pds negli anni 76-94. Lo propone a M5S i
cui voti, il 6 novembre 2014, furono
determinanti per eleggere Silvana Sciarra.
Ma stavolta non va cos. I grillini, contrari a
giudici ex politici o solo sfiorati da inchieste
giudiziarie, storcono il naso su Barbera che,
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seppur non indagato, stato intercettato
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nellinchiesta barese sui professori che
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DPTUJUV[JPOBMF TUBUP spingevano loro candidati. Anche lui
EFQVUBUPEFM1DJ1ET caldeggiava un suo protetto. Lunga riunione
del gruppo, ieri, per decidere se sottoporlo
JODJORVFMFHJTMBUVSF
ugualmente alla consultazione online. Forte
propensione a considerarlo subito
incandidabile. Per M5S il giudice Franco
Modugno, costituzionalista di fama. Messo da
parte Felice Besostri, invotabile dal Pd per via
della sua battaglia sullItalicum. Forza Italia
insiste con Francesco Paolo Sisto. da vedere
se maggioranza e Fi riuniranno a portare a
casa Barbera e Sisto. Radio Camera dice di no.
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vatizzazione si far nel 2016 e non


potr superare il 40% del totale.
Per il resto, almeno secondo quanto emerge dalle dichiarazioni del
governo, la quotazione di Ferrovie
va ancora delineata cos come andr ridisegnato il profilo manageriale delle societ del gruppo. Latuale ad, Michele Elia, non ha mai
nascosto le perplessit sulla divisione delle attivit del gruppo,
mentre il presidente Marcello Messori a favore dello scorporo di Rfi
(la societ della rete). Divisioni al
vertice di Fs che potrebbero comprometterne la stabilit nelle prossime ore: lattesa cresce per il cda di
dopodomani, che potrebbe mettere nero su bianco il cambio a favore
di nomi nuovi. Come quello di Renato Mazzoncini ad di Busitalia (Fs).
Intanto il primo scoglio da superare riguarda lo scorporo di Rfi, la
rete ferroviaria. Un particolare che
peser non poco sulla quotazione visto che leventuale inserimento o
meno nel pacchetto da cedere ai privati di binari e orari (gestiti dalla societ satellite di Fs), indicher scenari molto differenti tra loro. Alcune stime valutano in circa 30-35 mi-

liardi di euro il valore complessivo


del gruppo Fs.
Oggi le possibili soluzioni vanno
dalla privatizzazione del 40% di Ferrovie comprensivo di Rfi e Trenitalia - dunque, mezzi, strutture e immobili - che potrebbe valere 15 miliardi di euro, fino alla versione depotenziata che vedrebbe entrare
nel pacchetto le Frecce con lesclusione di Rfi e di parte degli immobili. Una soluzione, questultima, che
varrebbe complessivamente tra i 5

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e gli 8 miliardi di euro per un controvalore di circa 3 miliardi di euro pescati sul mercato.
Secondo il ministro di Infrastrutture e Trasporti, Graziano Delrio,
la procedura riguarder essenzialmente i servizi a mercato: quello
che iniziato oggi un percorso
con alcuni paletti. Tra questi la
propriet della rete che rester pubblica. Si manterr - ha affermato
Delrio - unattenzione particolare al-

la partecipazione dei dipendenti


del gruppo. Ma il governo, ha aggiunto, sta valutando lo scorporo
di Rfi per mantenerne lindipendenza del gestore della rete.
I servizi a mercato citati dal ministro sono sostanzialmente le Frecce e alcune tratte di media percorrenza. Questa eventuale scelta favorirebbe la privatizzazione dei Frecciarossa, Frecciargento e Frecciabianca staccandoli dal contesto del
trasporto regionale che potrebbe
per ottenere investimenti proprio
dal settore privatizzato, capace pi
di altri di macinare utili. Una seconda possibilit potrebbe includere,
invece, anche la messa a punto di
gare su lotti pregiati del trasporto
locale come avviene in Germania o
Gran Bretagna.
Lo schema di decreto prevede
che la cessione, potr essere effettuata in pi fasi, realizzandola attraverso unofferta pubblica di vendita rivolta ai risparmiatori inclusi i
dipendenti di Fs e a investitori istituzionali italiani e internazionali.
Sono previste anche delle forme di
incentivazione a favore dei dipendenti, in termini di quote dellofferta riservate (tranche dellofferta riservata e lotti minimi garantiti) e di prezzo (ad esempio, come in

precedenti operazioni di privatizzazione, bonus share maggiorata rispetto al pubblico indistinto).


Le incertezze sulla privatizzazione cominciano tra laltro a pesare
sui rapporti coi sindacati. La Fit Cisl, proprio a causa della scarsezza di
informazioni sulla quotazione, durissima e si dice pronta alla mobilitazione del personale ferroviario:
secondo il segretario generale Giovanni Luciano questa privatizza-

zione acefala una stupidaggine gigantesca che far solo danni. Laddove non vi siano chiarimenti, occorrer mobilitare la categoria.
Per la Uil Trasporti Claudio Tarlazzi parla di privatizzazione che
non ha senso. Infine secondo il numero uno della Filt Cgil Franco Nasso le Ferrovie sono a rischio integrit: il governo chiarisca le sue reali
intenzioni.
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FIRENZE. stato il protagonista della priva-

tizzazione dellAtaf, lazienda dei trasporti


di Firenze, e adesso potrebbe trovarsi a gestire unoperazione simile in un contesto
ben pi complesso, quello di Trenitalia.
Uscirebbe ancora una volta dalla citt dove
il premier Matteo Renzi stato sindaco per
5 anni il nome di un tecnico da consegnare
a un ruolo nazionale delicatissimo. Quello
di Riccardo Mazzoncini, laurea in ingegneria elettrotecnica al Politecnico di Milano
ormai rimasto lunico nome candidato alla
successione di Michele Elia. Il fatto che non
ne girino pi altri la dice lunga sulle sue
chances.
Nato a Brescia 47 anni fa, tre figli, da
qualcuno in Toscana viene definito il Luca
Lotti dei trasporti, per spiegare quanto
forte sia il legame che ha guadagnato sul
campo con il presidente del consiglio. Soprannomi a parte, Mazzoncini considerato un manager brillante, che ha gestito una
fase non facile della vicenda del trasporto
pubblico in Toscana e ha sempre fatto crescere le aziende dove ha lavorato. AllAtaf
arrivato nel 2012 ma la sua carriera nel
settore iniziata ben prima. Dopo la laurea, tra il 92 e il 97 ha lavorato in una societ di ingegneria di Ansaldo trasporti, dove
si occupato di ferrovie secondarie e Alta

velocit ma anche della metro di Copenaghen. Nel 98 entrato alla milanese Autoguidovie, di cui due anni dopo diventato
direttore generale. Tra le partecipazioni in
aziende pubbliche prese dalla sua societ
negli anni c n anche una a Reggio Emilia, dove nel 2002 Mazzoncini ha conosciuto Graziano Del Rio. Nel 2011 Mauro Moretti ha costituito Busitalia, dopo la scissione
della vecchia Sita, e quando cera da scegliere lamministratore delegato ha chiamato Mazzoncini per il suo lavoro ad Autoguidovie.

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Nel 2011 il sindaco Renzi ha rotto gli indugi sulla privatizzazione dellAtaf, della
quale si discuteva da tempo, visto che lazienda perdeva 500mila euro al mese. La
gara stata fatta un anno dopo e lha vinta
con unofferta da 18,9 milioni di euro unati che aveva proprio Busitalia-Sita Nord come capofila. Laltro concorrente, il francese Ratp, stato estromesso prima dellapertura delle buste, cos quella della societ
controllata da Ferrovie rimasta lunica offerta. Mazzoncini si trovato al vertice
dellazienda dei trasporti fiorentina, la prima completamente privatizzata dItalia.
Intanto Busitalia continuava a crescere, ad
esempio vincendo la gara per il trasporto in
Umbria, ad un ritmo del 100% allanno.
Da poche settimane Busitalia ha perso la
prima parte di una partita importantissima, quella della gara da 200 milioni di euro
bandita dalla Toscanaper gestire il trasporto pubblico regionale . C gi una aggiudicazione provvisoria sempre ai francesi di
Ratp, anche se Mazzoncini e i suoi sono ancora convinti di poter vincere perch allaltro concorrente mancherebbero alcuni requisiti per la partecipazione. Ma se le cose
andranno come ora sembra altamente probabile, quando arriveranno i giorni decisivi
della partita toscana lingegnere elettrotecnico lombardo potrebbe essere gi a Roma,
per succedere a due manager che curiosamente hanno la sua stessa laurea: Moretti
e Elia.
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MILANO.

Questa unoccasione
fondamentale per lItalia, un passaggio che pu far diventare il nostro Paese leader in Europa
nellapertura di un mercato. Come lo fu a suo tempo con lenergia: si parla ancora di legge Bersani per riferirsi al modello di liberalizzazione nellenergia. Ora,
con la privatizzazione delle Ferrovie e lo scorporo della rete, lItalia pu cogliere la stessa grande
occasione. Flavio Cattaneo, ad
(e azionista con una quota
dell8-9% stock grant incluse) di
Ntv, la societ di Italo treno, e prima numero uno di Terna, plaude
allo schema appena annunciato
sulla privatizzazione delle Fs.
Le condizioni di accesso alla rete sono state al centro di aspre
polemiche, in passato, da parte vostra: per questo lidea dello scorporo vi piace tanto?
Le rispondo con una battuta:
ha mai visto una squadra che accetta come arbitro un giocatore

della rivale? La terziet fondamentale e lesperienza di Terna


mostra che il gestore della rete
pi autonomo fa meglio.
Dunque la rete deve restare
pubblica?
Ritengo che il soggetto controllante debba essere pubblico o con riferimento pubblico - e concentrarsi sugli investimenti di carattere strutturale, quindi con
una crescita economica e non finanziaria. Magari in un secondo
momento pu essere portata sul
mercato, ma questo lo decideranno gli azionisti di Fs, non spetta a
me dirlo.
Come concorrente contento?
Come operatori concorrenti,
ma non solo. Il fatto che Trenitalia vada in Borsa un vantaggio
per gli italiani, per il trasporto
merci, per tutta unaltra serie di
attivit. Il punto da tener presente che la privatizzazione e lo
scorporo della rete creano maggiore efficienza: ancora una volta
pensiamo alla riforma Bersani,

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che ha creato pi societ in campo energetico e aumentato di


molto il numero dei dipendenti
nel settore.
Il mercato non necessariamente lunica panacea.
Io credo che levoluzione di
un sistema importante, come i
trasporti su rotaia, verso un sistema di mercato crei efficienza.
Pensi ancora una volta allenergia: non so se sia il sistema migliore, ma molto meglio di come
era prima.
Non la spaventa la concorrenza di Trenitalia in Borsa?
Al contrario, ci spaventa una
societ che magari abbassi i prezzi per ragioni diverse da quelle
economiche con possibili effetti
di dumping.
Finora vi siete fatti la concorrenza soprattutto sulla tratta
Roma-Milano: c spazio per
due operatori?
Ritengo che il mercato vada
allargato, solo su quella tratta si
muore; ma c anche la Milano-Venezia, la Bari-Napoli, la dorsale Adriatica: l che dobbiamo
andarci a conquistare i futuri
clienti dellAlta velocit come prima abbiamo fatto passare i clienti dallaereo al treno sulla Milano-Roma ora dovremo farli passare dallauto al treno .
Ntv ha sommato tante perdite. Laumento di capitale appena concluso ha rimesso la societ in carreggiata?
Le cose vanno molto meglio.
Siamo passati da un ebitda margin negativo dello scorso anno,
ad uno molto posivo di circa il
15% con una forte riduzione dei
costi, grazie all impegno degli
azionisti, dei dipendenti e di tutti gli stakeholder.
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Il Cdr di 3FQVCCMJDB esprime
solidariet ai colleghi Emiliano Fittipaldi e Gianluigi Nuzzi, rinviati a giudizio dalla magistratura vaticana per il lavoro dinchiesta che ha consentito allopinione pubblica di conoscere retroscena e dettagli
fino a oggi inediti sugli equilibri di potere e la gestione delle finanze al di l del Tevere.
La Costituzione italiana e
lUnione Europea difendono
il diritto dei cittadini ad essere informati e il dovere dei
giornalisti di informarli. La redazione di Repubblica difender sempre, e in tutte le sedi, la libert di stampa e chi se
ne rende interprete con passione e sacrificio.

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CITT DEL VATICANO. Giornalisti e presunti corvi

alla sbarra stamane in Vaticano, nel processo sul


caso delle carte segrete pubblicate nei due
libri-inchiesta di Emiliano Fittipaldi e Gianluigi
Nuzzi. Ma seri dubbi sono sorti ieri sulla possibilit
per gli imputati di potersi difendere. Lavvocato
Giulia Bongiorno, legale dellex commissaria della
Prefettura degli Affari economici vaticani,
Francesca Chaouqui, allultimo momento non
infatti stata ammessa come difensore. Mi sembra
incomprensibile ha detto considerata la
natura di questo processo in cui si affrontano
tematiche di grande rilevanza. vero che non ho
labilitazione per patrocinare in Vaticano ma
qualche mese fa me lo hanno permesso senza
problemi. E cos avverr per lavvocato Antonia
Zaccaria, difensore di Lucio Vallejo Balda, il
monsignore accusato con Chaouqui di avere
diffuso i documenti. Entrambi saranno assistiti da
difensori di ufficio. Ma la questione riguarda anche
i due giornalisti. Mi presenter al Tribunale del
Vaticano afferma Fittipaldi vedremo se ci
sar lopportunit di difenderci con le possibilit
che una difesa deve avere. Al momento io non ho
ancora avuto in mano tutte le carte, i miei avvocati
rotali se le stanno procurando. E Nuzzi si
presenter alludienza portando sul banco degli

imputati il suo libro come corpo del reato. Ci sar


anche il quinto imputato: Nicola Maio,
collaboratore del monsignore spagnolo, accusato
di aver fatto parte di una organizzazione con
lobiettivo di raccogliere notizie e documenti
riservati per divulgarli allesterno.
Ma si sollevata unondata di opinione contraria al
Vaticano, sulla gestione della difesa degli imputati.
La rappresentante per la libert dei media
dellOsce (lOrganizzazione per la sicurezza e la
cooperazione in Europa), Dunja Mijatovic, ha
chiesto alle autorit vaticane di ritirare le accuse
penali nei confronti dei due cronisti: Devono
essere liberi di riferire su questioni di interesse
pubblico e di proteggere le loro fonti
confidenziali. Raffaele Lorusso, segretario
generale della Federazione nazionale della Stampa
italiana: Bavagli e censure non ci piacciono.
Laccusa di pubblicazione di notizie riservate non
degna di un Paese civile. I cinque imputati
compariranno stamane alle 10,30 nella stessa aula
dove nel 2012 fu processato Paolo Gabriele, il
maggiordomo di Benedetto XVI, condannato e poi
graziato dallallora Papa. Rischiano dai quattro agli
otto anni di carcere.

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ROMA. La legge della Santa Sede non si applica ai cronisti italiani. Gaetano Azzariti, costituzionalista alla Sapienza di Roma, ha
letto le norme con le quali i giudici pontifici vogliono incriminare
Emiliano Fittipaldi e Gianluca Nuzzi. Il giurista va gi duro: Processando i due giornalisti, il Vaticano rischia di porsi fuori dallEuropa e dal suo diritto.
Il nuovo codice penale vaticano non vale per gli italiani?
Siamo davanti a un equivoco. Il nuovo articolo 10 del codice penale Vaticano punisce chiunque si procura illegittimamente o rivela notizie di cui vietata la divulgazione. Letteralmente dunque si applica a chiunque. Ma cos non . Basta leggere la lettera
apostolica di accompagno delle nuove norme scritta da papa Francesco: le modifiche si applicano solo ai dipendenti della curia romana. E i due giornalisti in questione non
mi paiono esserlo. Chiaro, no?.
Non stata messa in pericolo la sicurezza di uno Stato estero?
No, e anche questo conta. Le nor- *-$0%*$&
me in discussione mirano a garantire
la sicurezza dello Stato della Citt del
Vaticano. A leggere i libri, non mi pare
che sia la questione. Che centra per
esempio lappartamento del cardinal
Bertone con la sicurezza vaticana? Ma
c soprattutto altro.
Cosaltro?
Il sistema di fonti del diritto canonico afferma che si recepisce la legislazione italiana laddove non modificata
o contraddetta da una legge vaticana.
Si applicano allora i principi fondamentali della nostra Costituzione e
larticolo 21 che garantisce la libert
di manifestare il proprio pensiero e che sottrae la stampa da autorizzazioni o censure.
E le norme internazionali?
Il sistema giuridico vaticano si conforma anche alle norme internazionali. Tra queste, ricordo larticolo 11 della Carta di Nizza,
che tutela la libert di opinione e di ricevere o comunicare informazioni senza che vi possa essere ingerenza da parte delle autorit pubbliche e senza limiti di frontiera. Ecco, le autorit della Santa Sede rischiano ora di cozzare contro questa norma.
Nessun altro Paese occidentale si sarebbe comportato cos?
Diciamo che il Vaticano rischia di entrare in contrasto con la
cultura giuridica europea.

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CITTA DEL VATICANO.Sono

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stata tagliata fuori dal processo al


mio assistito. Ma, quel che pi importa, monsignor Lucio Vallejo Balda ora solo, sia o no colpevole. Io sono stata nominata da
lui come suo legale di fiducia, e stamane invece lui comparir
davanti alla corte in Vaticano difeso da un avvocato dufficio.
Che non ha avuto nemmeno la cortesia di contattarmi. Usa parole molto ferme lavvocato Antonia Zaccaria, legale del monsignore accusato di aver diffuso carte riservate. Guardi, finora
ho osservato il silenzio stampa ma qui adesso si tratta di dignit umana, di rispetto dei diritti, quello che sta succedendo va
contro la Costituzione. Stiamo sfiorando lincidente diplomatico. LItalia non ha nulla da dire su come si profila la difesa degli
imputati al processo che sta per cominciare in Vaticano?.
Che cosa successo, avvocato?
Mi stato notificato un decreto a
firma di monsignor Pio Vito Pinto,
presidente della Corte dAppello,che ha decretato di respingere li- -*5"-*"
stanza da me presentata. E dunque
non sono stata ammessa alla difesa
in giudizio del mio assistito.
In base a quale norma?
Agli articoli 24 e 26 dellOrdinamento giudiziario vaticano. La Santa Sede si riserva infatti la facolt di
ammettere o meno un avvocato in
tribunale.
A questo punto che cosa ha fatto?
Ho cercato subito un difensore
che fosse iscritto allalbo degli avvocati per la difesa delle cause dinanzi
allautorit giudiziaria, e che fosse
in linea con me sul caso. Per motivi
che non sto a dire la collega stamane per ha rinunciato. Cos
hanno imposto un difensore dufficio. Ma questo viola le norme
del diritto penale, e soprattutto la dignit umana.
Ha potuto leggere gli atti?
Hanno secretato il fascicolo. Non ho letto niente. Questo implica di non poter sostenere una difesa coerente con le mie informazioni, mentre loro hanno gi elencato i testi che possano
provare le loro accuse. una violazione inaudita.
Che tempi si prevedono per il rito?
Si mormora che si voglia arrivare a sentenza entro l8 dicembre, per linizio del Giubileo. Ma a questo punto mi appello al Papa.

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Nelle mille carte (1.000)


che i cinque imputati di Vatileaks
2 possono guardare ma non toccare, e soprattutto fotocopiare, brillano le minacce pesanti, cattive
di Francesca Immacolata Chaouqui, la pr del vaticano, unica donna e unica italiana nominata da Papa Francesco allinterno della commissione di controllo dei conti vaticani, nei confronti di monsignor
Lucio Vallejo Balda, il segretario
sia della Prefettura degli Affari economici che della Commissione di
studio sulle attivit economiche e
amministrative, la Cosea appunto.
Erano amici, confidenti complici i due, ma a fine luglio, luglio scorso, il rapporto si spezza. Perch?
Lei mi voleva far vivere la vita che
intendeva, mi voleva guidare come un burattino. Monsignor Balda confida questo, con un messaggio via Whatsapp, a Gianluigi Nuzzi, il giornalista a cui sta passando
lintero database della commissione vaticana. Ne parler anche a cena con alcuni religiosi e quando la
Chaouqui lo viene a sapere sinfuria. Di getto, scrive a Balda un messaggio durissimo: Sei un verme,
un povero coglione. Ho cercato di
circondarti di amici per elevare il

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tuo ruolo e la tua figura, ma resti


un povero coglione. Sei anche un
religioso di m... e non si capisce come hai fatto a prendere i sacramenti. Poi la minaccia, di cui si parla
nelle undici pagine della citazione
a giudizio del promotore di giustizia: Se proverai a parlare ancora
male di me far sapere a tutti, pubblicamente, quel mezzo... che sei.
Balda si spaventa, segnala a
Nuzzi con cui ha un rapporto di
fiducia, gli spedisce infatti foto del-

le sue esercitazioni in tenuta mimetica, dei suoi giri alle giostre la


questione e, a voce, gli dir: Temo
che quelle microspie che mi ha segnalato nel mio ufficio le avesse fatte mettere proprio lei, era il suo modo per farsi sentire sempre pi importante, quasi fondamentale per
la mia vita.
Era stata proprio Francesca
Chaouqui a presentare Nuzzi a Balda, era lei ad avere nella disponibilit password e username della po-


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sta elettronica del monsignore di


Lon. Lesordio della lunghissima
corrispondenza tra il segretario
della commissione economica e il
giornalista di Retequattro avviene
il 9 aprile: Balda invias, sempre per
Whatsapp, le foto della cassaforte
svaligiata alla Cosea, il secondo di
tre furti che ruotano attorno agli
uffici delle finanze vaticane nel periodo di Francesco.
Nessuna pressione, si evidenzia, da parte del giornalista (e cos
non si legge di alcuna pressione su
Balda dellaltro giornalista, Emiliano Fittipaldi). Poche settimane e il
monsignore offre a Nuzzi il piatto
forte: gli invia le prime di 87 password che apriranno al giornalista
il mondo Cosea, i suoi sprechi, i lussi vaticani. Le carte sono conservate al torrione della prefettura, e
Balda invia le foto dei plichi per dare prova al giornalista. Cos il religioso spiega la sua azione: Vedo
troppe cose brutte, c una distanza tra il Vangelo e lazione di molti
miei fratelli, devo fare qualcosa.
Nuzzi pu entrare nella mail di
monsignor Balda e da l prelevare i
documenti riservati e stamparli.
Sono stati pochi quelli consegnati
a mano, cartacei. Rivela ancora, altro messaggio sul telefono, Balda a
Nuzzi: Da quando Francesco ha
voluto la commissione Cosea c la
corsa di cardinali e monsignori per
entrare nella prefettura economica. Vogliono controllare quei lavori che si occuperanno di Ior, riciclaggio in Svizzera, conti criptati.
Balda confida al giornalista cose riservate su monsignor Pell, che per non finiranno sul libro. Lo incontrer pi volte, anche allAmbasciatori Palace di via Veneto. Poi la
rottura con la Chaouqui, e la Gendarmeria lo mette nel mirino.
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MILANO. Fermo, dignitoso, sen-

za un tentennamento. Il viso
di mio figlio devastato dallacido, come il suo morale, ha
detto Gherardo Barbini, sentito come teste dai giudici dellunidcesima sezione penale del
Tribunale. Suo figlio, Pietro fu
aggredito il 28 dicembre scorso.
Limputato Alexander
Boettcher, gi condannato a
14 anni con la compagna Martina Levato. Ora chiamato a rispondere di altre aggressioni,
fatte nel novembre 2014.
Gherardo Barbini, presente
in quando il figlio fu sfregiato,

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ha ricostruito la dinamica
dellaggressione. In aula, nel
pubblico, anche la moglie in lacrime. Non cera Pietro, 23enne, che vive e studia a Boston.
Ho visto un ragazzo e una ragazza. ha riferito il teste ai
giudici Erano Levato e Boettcher. Lui la incit a raggiungere mio figlio. Lei gli lanci per
due volte acido in volto. Poi
Boettcher segu Pietro con un
martello in mano. Il fatto che
limputato fosse armato ha
spinto alcuni dei legali di parte
civile a suggerire la contestazione del tentato omicidio, oltre alle lesioni gravissime. Il
pm far le sue valutazioni.
Gherardo Barbini ha raccontato le ragioni che lo spinsero
ad accompagnare Pietro allappuntamento che si rivel una
trappola: Aveva ricevuto diverse telefonate nei giorni precedenti, che anticipavano la
consegna di un pacco, per questo ho avuto un cattivo presentimento. Linchiesta ha chiarito che Boettcher e Levato, con
il complice Andrea Magnani,
avrebbero attirato Pietro per
sfregiarlo. Il giovane, ex compagno di liceo di Martina, aveva avuto con lei un incontro sessuale. La coppia decise di punirlo, per purificare Martina, nel frattempo rimasta incinta di Boettcher, come ricostruito dal pm Marcello Musso.
Il padre di Pietro ha raccontato di avere interpretato il lancio di liquido come uno scherzo di amici buontemponi.
QuandoPietro si mise a urlare,
e atterr Boettcher con una
mossa di judo, fu Gherardo a disarmare Boettcher. Mio figlio
lo teneva, io gli ho tolto il martello.
Il padre ha riferito che da allora la vita di Pietro cambiata, comela nostra. Il ragazzo,
da un occhio vede bene, non
dallaltro. Dovr sottoporsi ad

altre operazioni.
Fu grazie al coraggio di Gherardo Barbini che Boettcher
venne arrestato. La testimonianza del padre di Pietro solida e coerente dice Paolo Tosoni, legale di parte civile to-

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glie ogni dubbio sulla ricostruzione dei fatti. La difesa di


Boettcher si detta umanamente vicina a Pietro e ha rinunciato a volerlo sentire.
Unamica di Martina in aula
ha sostenuto che Boettcher

MILANO. Il tribunale di

condizionasse i comportamenti della Levato, contro la sua volont. Ha ricordato di come lui
la costrinse a baciare un gatto,
di cui lei aveva paura.
La prossima udienza fissata per il prossimo 11 dicembre.

Oggi, intanto, prenderanno incarico i periti nominati dal Tribunale per i minorenni, che dovr decidere se il figlio di Levato e Boettcher debba o meno essere dato in adozione.
3*130%6;*0/&3*4&37"5"

Milano ha assolto perch


il fatto non sussiste lex
calciatore del Milan e della
nazionale brasiliana,
Ricardo Kaka, accusato di
unevasione fiscale da due
milioni di euro per aver
creato, secondo laccusa,
uno schermo societario per
abbattere le tasse sui
proventi derivanti dallo
sfruttamento della sua
immagine.
Kaka, 33 anni, ex
centrocampista che dal
2003 al 2009 gioc con la
maglia rossonera, aveva
chiuso il contenzioso
tributario versando due
milioni di euro allAgenzia
delle Entrate che, per
questo, non si era costituita
parte civile nel
procedimento. Il giudice
monocratico Lorella Trovato
ha accolto la richiesta della
Procura di assolvere lex
attaccante, assistito
dallavvocato Daniele
Ripamonti. Il 19 ottobre la
procura aveva infatti chiesto
lassoluzione sottolineando
che la societ indagata era
effettiva e non fittizia.

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"VUPTUSBEF
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BOUJNBMUFNQP

ROMA. Nasce .Z8BZ5SVDL,

la prima BQQ dedicata al


mondo dellautotrasporto
per offrire in un solo clic
tutte le notizie utili sulla
viabilit. Laspettativa
quella di migliorare la
sicurezza sulle strade.
Il nuovo strumento nasce da
uniniziativa di Autostrade
per lItalia e Polizia di Stato,
dopo il successo ottenuto da
unaltra app, .Z8BZ con
400mila download in tre
mesi. Nello specifico di .Z
8BZ5SVDL
lautotrasportatore potr
consultare tutte le
informazioni specifiche,
relative alla viabilit (dai
transiti eccezionali al
calendario dei divieti di
circolazione) e ai piani neve
con un sistema di notifiche
push per aggiornamenti sulle
previsioni meteo e la viabilit,
compresi i provvedimenti di
divieto temporaneo di
circolazione per i mezzi
pesanti. Continua lo sforzo di
Autostrade per creare le
massime condizioni di
sicurezza per chi viaggia,
spiega il direttore centrale
operations Paolo Berti.

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Il tempo libero in Europa
Valori in ore e minuti
UOMINI
DONNE

6h08
5h22 5h30
4h50

6h03
5h52
5h32 5h51
5h24
5h04
4h46
4h

5h17
4h20

5h24
5h04
5h10

ITALIA

Svezia

Spagna

Norvegia

Regno Unito

Germania

Francia

Finlandia

Belgio

4h10

La giornata di donne
e uomini in Italia

FONTE EUROSTAT

Durata media in ore e minuti,


popolazione di 15 anni e pi

Lindice di asimmetria nel lavoro famigliare

Ultima rilevazione disponibile e trend:

Coppie con donna dai 25 ai 64 anni, % del lavoro svolto dalla donna sul totale
Se entrambi
lavorano

73,1 %

Se lei
non lavora

84,0 %

Altro

in
aumento

in
diminuzione

UOMINI

DONNE

69,7 %

Lavoro
retribuito

8h04
6h43

FONTE ISTAT

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uper donne, super mamme
e super mogli. Le donne italiane hanno un orologio
che, paragonato a quello degli uomini, sembra segnare meno minuti. Tempo libero? Poco. Ogni
giorno, calcola lIstat, esattamente unora in meno dei maschi. In
ufficio? Il necessario, ma nelle
pause si fa la spesa. Tv e sport?
forse un atavico senso di colpa ad
autorizzare solo svaghi brevi e
poco rilassati. Solo per una cosa
le donne il tempo lo trovano sempre: la cura della famiglia e della
casa, cui dedicano il triplo del
tempo rispetto agli uomini. Che
siano proprio loro le fondamentaliste riluttanti del cambiamento, che se non strafanno,
non dormono serene? Va detto
per che i signori mariti, che alla
vita familiare dedicano unora e
mezzo al giorno, non aiutano la rivoluzione.
E c di pi: i dati Eurostat provano che la mania di perfezionismo non comune a tutta laltra
met del cielo. Nel nord Europa,
le XPOEFSXPNBO il maledetto
gusto del martirio sembrano
averlo accantonato da un pezzo.
In Norvegia si rilassano appena
12 minuti in meno dei maschi, in
Svezia 20, in Germania 28 e in
Belgio 30. Per essere in buona
compagnia bisogna guardare alla Spagna, quasi che il clima mediterraneo inciti al sacrificio.
Certo, qualcosa cambiato anche da noi. I paragoni con 25 anni fa rivelano spiega Maria
Laura Sabbadini, direttore del dipartimento statistiche sociali
dellIstat come il carico di lavoro familiare delle donne sia diminuito di 49 minuti al giorno,mentre aumentato quello retribuito. Non solo. lievitato di 36 minuti il periodo che gli uomini dedicano alla casa. Ma lo fanno a
modo loro: stanno di pi con i figli ma di stirare, lavare e far la
spesa quasi non se ne parla. Se
si guarda nel dettaglio, lorologio
della coppia si deforma ancora:

Se lui legge o guarda la tv per 2


ore e mezzo al giorno, lei lo fa appena per due. Se lui passa in ufficio 8 ore lei poco pi di 6 e mezzo.
Gli uomini si dedicano allo sport
quasi il doppio delle compagne e
socializzano 10 minuti in pi.
Uninterpretazione arriva da
Chiara Saraceno, sociologa della
famiglia: La giornata femminile
diversamente piena. Le ricerche dimostrano che se una donna impiegata, la sua media di
occupazione complessiva, pagata e non, molto pi lunga. In pratica, sommando il lavoro stipendiato e quello familiare, le donne

lavorano una media di 9 ore in


pi a settimana. Una sorta di
mese di febbraio lavorativo in
pi lanno. Ma non ovunque cos. In Italia la differenza pi
marcata aggiunge Saraceno
e le donne sono penalizzate da
un fatto di mentalit perch gli
standard di ordine della casa sono altissimi. Neppure la HFOFSB
[JPOF.JMMFOOJBM ha saputo reinventarsi: Sono abbastanza organizzati per il periodo, di solito breve, in cui vivono soli e sono single. Con il matrimonio tornano indietro.
Aggiunge Sonia Bertolini, so-

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estire la famiglia come unazienda. la strategia consigliata dalla professional organizer Francesca Pansadoro dellApoi che, per mestiere,
aiuta le persone a organizzare al meglio la
giornata.
Cosa insegna alle donne?
Basterebbe che nel privato replicassero
quello che gi da anni fanno in ufficio: riunioni, deleghe, spartizione dei compiti. Bisogna
pensare alla casa come ad un piccolo microcosmo e inaugurare un calendario settimanale
per favorire la distribuzione dei compiti.
E gli uomini?
Le compagne molto possono fare per trasmettere loro un messaggio che permetta di
trasformare una pur goffa disponibilit in
produttivit.
Anche con i bimbi si pu ottenere aiuto?
Allestero molto sviluppato il concetto
di rendere i figli indipendenti e autonomi rispetto al lavoro domestico, e a quattro anni
sono gi bravissimi. In una visione della famiglia azienda c chi fa la spesa, chi tiene
in ordine, e anche i pi piccoli danno il loro
contributo.

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ciologa dei Processi economici e


del lavoro delluniversit di Torino: Le differenze di genere
quando si parla di tempo libero
persistono. Le donne se ne concedono poco, da giovani studiano
di pi e da adulte si dedicano alla
famiglia e allufficio. Ma c qualcosa di pi sottile: Un recente
studio sulla carriera dimostra come le donne, anche se guadagnano di pi e hanno un ruolo di responsabilit, siano soddisfatte
del sovraccarico di lavoro domestico precisa Bertolini Gioca
a loro sfavore un fattore culturale e andrebbe rilegittimato un
nuovo modello di riferimento.
Come fare un salto di mentalit? Spesso una costrizione come la nascita di un figlio o il licenziamento del marito pu cambiare le cose perch si ristrutturano
le preferenze e le famiglie rivedono le tradizioni. Il telelavoro pu
aiutare, ma solo se pensato con
effetti benefici su entrambi, altrimenti ghettizza la donna.

Istruzione
e formazione

0h25
0h26
Lavoro
famigliare

1h37
4h46

0h11
0h19

Volontariato,
partecipazione
sociale o religiosa

Tempo
libero

5h10
4h10
Vita sociale
e attivit culturale

1h41
1h32
Sport
e attivit allaperto

0h36
0h24
Arti, informatica,
comunicazione e giochi

0h25
0h11
Lettura, tv,
radio

2h26
2h00
Spostamenti
finalizzati

1h28
1h09
Dormire, mangiare
e cura persona

11h23
11h25
FONTE ISTAT 2011

3*130%6;*0/&3*4&37"5"

COMUNE DI CISON DI VALMARINO


Piazza Roma 1, Cison di Valmarino (TV), tel. 0438977601, fax 0438977602

AVVISO RELATIVO ALLAPPALTO AGGIUDICATO


Stazione unica appaltante: Consorzio B.I.M. Piave di Treviso v. Verizzo 1030, Pieve di
Soligo (TV), tel. 0438907204, fax 0438964777, email segreteria@bimpiavetreviso.it;
Denominazione appalto: Recupero borgo rurale Case Marian e realizzazione spazi
ricettivi e espositivi in comune di Cison di Valmarino (TV); CPV: 45454100-5; NUTS: ITD34;
Localit esecuzione: Comune Cison di Valmarino (TV); Procedura di aggiudicazione:
procedura aperta; Criterio di aggiudicazione: offerta economicamente pi vantaggiosa,
artt. 55 81, 83 122 D.lgs 163/2006 e ss.mm.ii.; Data di aggiudicazione definitiva:
05.11.2015; Offerte ricevute ed ammesse: n. 19; Operatore economico aggiudicatario:
Costituendo raggruppamento temporaneo di imprese Mac Costruzioni srl, via Siese 16,
Resana (TV), mandataria e Termotecnica Europa srl, via Fratta, 18/A, Resana (TV),
mandante; Valore finale appalto: 991.879,17, oneri sicurezza compresi e I.V.A. esclusa
- ribasso 15,000%; Valore iniziale appalto: 1.165.504,90, di cui 1.157.504,90= a
base dasta. Lavorazioni delle quali stato dichiarato il subappalto: realizzazione
opere generiche di restauro e manutenzione beni immobili sottoposti a tutela (cat. OG2) e
di impianti tecnologici misura di legge; realizzazione di opere da fabbro, da marmista, di
impermeabilizzazione, da cartongessista, da serramentista, da piastrellista, da lattoniere,
da restauratore e di carpenteria metallica; fornitura e posa in opera elevatore per persone;
Tempo esecuzione lavori: gg 365; Data bando: 14.08.2015, Responsabile del
procedimento: Geometra Irene Marciano, tel. 0438977640 fax 0438977602 email
lavoripubblici@comune.cisondivalmarino.tv.it.

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La Repubblica ."35&%  /07&.#3& 

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ROMA. Tods compra dai suoi

proprietari, vale a dire Diego e


Andrea Della Valle, il marchio
Roger Vivier di cui dal 2001 cura
produzione e distribuzione. E
subito in Piazza Affari si apre
una dialettica tra chi sostiene
che lacquisizione possa creare
valore e chi invece pensa che il
prezzo pagato, ovvero 415
milioni, sia anchesso di lusso.
Gli analisti su questo punto sono
divisi: Fidentis dice che Tods
ha strapagato, per
Intermonte il prezzo
generoso, per Deutsche Bank
amichevole e per per Exane
in linea con il mercato.
Citigroup, che ora tra gli
advisor delloperazione, ad
agosto valutava Vivier 300
milioni, Morgan Stanley si
spingeva invece fino a un
massimo di 350-400 milioni.
Insomma le visioni sono
discordanti ma tra commenti
amari e giudizi positivi il titolo
(+0,4%) si mosso il linea con il
mercato. Gli analisti divisi sul
prezzo, sono per concordi nel
dire che lacquisizione elimina
lincertezza che Tods potesse
perdere la licenza di Vivier, che
il marchio pi di alta gamma e
con i tassi di crescita maggiori
del gruppo marchigiano. Inoltre
pagando met per cassa e met
in azioni, i soci di minoranza
sono diluiti del 7,5% nel
capitale, ma solo del 3% a livello

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ROMA. Le banche italiane dovranno anticipare al Fondo di risoluzione
non tre ma quattro annualit (deducibili per ai fini Ires), un conto
ancora pi gravoso del previsto per il salvataggio di Banca Etruria,
Banca Marche, Cariferrara e Carichieti, che da ieri hanno riaperto il
battenti con le nuove societ, alleggerite dai crediti deteriorati,
confluiti in ununica bad bank. E la somma delle due linee di credito
anticipate da Intesa Sanpaolo, Unicredit e Ubi Banca, in attesa che
confluiscano i contributi di tutti gli altri istituti, arriva a 4 miliardi: un
primo finanziamento da 2.350 milioni di euro da restituire entro
dicembre, un secondo da 1.650 milioni di euro a 18 mesi, garantito
dalla Cassa Depositi e Prestiti. Al presidente dei quattro istituti,
Roberto Nicastro, e a Maria Perdicchi (ex ad S&P Italia, nel cda delle
quattro banche) si affiancano i nuovi amministratori delegati:
Salvatore Immordino per la Nuova Carichieti, Giovanni Capitanio
per la Nuova Carife, Roberto Bertola per la Nuova Banca Etruria e
Luciano Goffi per la Nuova Banca Marche. Loperazione stata ben
accolta in Borsa: i titoli bancari hanno chiuso con rialzi medi del 2%.
Il settore bancario, sottolinea lAbi, sta affrontando grandi ed assai

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VICENZA. Il signore di Vicenza

di utile per azione. Il fatto che


per valutare un asset intagibile
come un marchio, i metodi sono
molteplici: non c un metodo
buono e uno cattivo e il risultato
cambia a seconda dei gusti
dellinterlocutore. La famiglia
Della Valle, di certo, ha usato
tutte le cautele del caso;
essendo unoperazione tra parti
correlate ha lasciato decidere i
consiglieri indipendenti, ha
chiesto tre perizie diverse e ha
rimesso il giudizio finale al
mercato, che con il whitewash
dovr approvare loperazione a
maggioranza dei presenti in
assemblea escludendo i soci di
maggioranza. Resta che nel
2000, quando Tods fu collocata
in Borsa, i Della Valle
utilizzarono i proventi dellIpo
per comprare da se stessi i
marchi Hogan e Fay spendendo
155 milioni. Allora quelle griffe
che crescevano del 30% allanno
vennero valutate tra 1,2 e 1,5
volte i ricavi attesi al 2001, la
met del multiplo adottato oggi
per le vendite 2016 del marchio
francese.

onerosi sforzi per il salvataggio, oneri che si assommano ai costi


della crisi e agli sforzi di rafforzamenti patrimoniali delle banche
stesse per sostenere la ripresa, senza alcun aiuto pubblico a
differenza di quanto avvenuto ed ancora avviene in altri Paesi
europei. Confido che le banche italiane siano pi forti di questo
sforzo straordinario, e che la spinta alla ripresa continui anche dopo
di oggi, dice il presidente dellassociazione
Patuelli, ricordando come questa soluzione
-" Antonio
risultata lunica giuridicamente possibile
(*03 sia
la bocciatura di Bruxelles, che non ha mai
/" dopo
messo per iscritto le sue obiezioni, dellintervento
5" del vecchio Fondo interbancario. Lauspicio che
adesso ci sia una rapida vendita allasta in modo che
le nuove banche vengano aggregate a gruppi italiani o esteri,
permettendo in tempi stretti il recupero di buona parte dei fondi
impiegati per il salvataggio. Favorevole il giudizio dei sindacati: la
Fabi si augura per che le banche in questione non vengano
utilizzate come dei laboratori in cui sperimentare forme di deroghe
al contratto nazionale.

si dimesso. Il ventennio di
Gianni Zonin alla presidenza
della Banca popolare finito.
Travolto dallo scandalo della supervalutazione delle azioni, da
un buco di quasi un miliardo di
euro, dalle accuse della magistratura di aggiotaggio e ostacolo alla vigilanza, il viticoltore-banchiere ha gettato la spugna ieri pomeriggio. Lo ha fatto
obtorto collo. Vicenza, tradita
da un sistema clientelare a dir
poco opaco, non lo vuole pi. Si
dice che nelle ultime settimane
i fedeli rumoreggiassero allingresso in chiesa dellex presidente; che in alcuni ristoranti
gli altri avventori gli avessero
fatto capire di non gradire la sua
presenza. Reazioni da fine impero. Pettegolezzi, forse, di una
provincia che si risvegliata arrabbiata. E impoverita.
La Popolare era la musina,
il salvadanaio di questo territorio. Ora si rotta in mille pezzi.
Si ricomporr in unaltra cosa.
Forse una banca moderna. Ma
la vicentinit largamente a rischio. Intanto chiuderanno un
po di filiali e si ridurr di circa

600 unit il personale. Stefano


Dolcetta, imprenditore metalmeccanico (sua la Fiamm), vicepresidente di Confindustria,
da ieri il nuovo presidente.
Certo i piccoli risparmiatori
(abituati al tira e tasi, lavora e
taci, come dicono da queste parti) che avevano investito tutto
nelle azioni della Popolare (sono
35 mila i vicentini azionisti su
una popolazione di poco superiore ai 110 mila abitanti) ne usciranno malconci. Sono stati indotti a comprare titoli il cui valore
destinato a pi che dimezzarsi
con la quotazione in Borsa prevista per il prossimo anno. Vicenza si scoprir pi povera, almeno sotto il profilo patrimoniale.
Comunque pi povera. Sta diventando un problema sociale,
dice lavvocato Renato Bertelle
che da Malo, a poco pi di quindici chilometri da Vicenza, si prepara alla battaglia nelle aule giudiziarie a tutela dei piccoli risparmiatori di tutta Italia, da
Prato a Pordenone, che non hanno pi potuto rivendere le azioni, come invece hanno fatto i
grandi, i risparmiatori di seria
A, da Renzo Rosso a Giuseppe
Stefanel. Quelli che dice Bertelle - sono stati truffati, raggirati. Molti si vedranno azzerare i
risparmi. Hanno ingoiato azioni
Bpvi pensando al futuro di figli e

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nipoti, si ritrovano con in mano


pi o meno dei fogli di carta. Perch la musina concedeva i prestiti in cambio dellacquisto di
azioni il cui valore teorico, deciso dal cda e non dal mercato,
continuava a crescere. Perch?
Era il sistema. Che crollato. La
Popolare comprava il consenso.
Ai tassisti racconta uno di loro
- che offrivano il lunotto posteriore per il banner della Popolare
(sponsorizzazione inferiore ai
10 mila euro) fu controproposta
lapertura di un conto corrente e
la sottoscrizione di 6.400 euro di
azioni. Non se ne fece nulla. Ma
un caso raro. Perch chi ha provato a mettersi di traverso ha
sempre pagato pegno. Come, in
qualche modo, anche Gian Carlo Ferretto, il commendatore come ama farsi chiamare, lanti-Zonin ante-litteram. Perse nel
1996 la battaglia al vertice della
banca con Zonin, subito dopo,
per un po, gli furono chiusi i fidi.
Oggi finisce unepoca, dice
dallufficio della sua Ferretto
Group (40 per cento ceduto da
poco a un gruppo cinese con cui
ha sottoscritto una joint venture), azienda per sistemi di immagazzinaggio, lungo la strada
che da Vicenza porta a Verona.
Ora Ferretto, 82 anni, presidente di Confindustria Veneto a fine anni Ottanta, tra i promoto-

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ri dellAssociazione azionisti
Banca popolare di Vicenza. Soprattutto imprenditori, che provano a ricomporre i cocci. Ma il
rischio che intanto debbano vedersela in tribunale come ha
scritto il giornale online VVox,
dove la prima V sta per Veneto,
molto presente sullo scandalo
Bpvi - con Alessandro Dalla Via,
commercialista, gi parlamen-

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tare del Pli negli anni Novanta,


che anni fa ha fondato unassociazione con identico nome e
che si appresta ad aggiungere
laggettivo nazionale, perch
la questione non solo vicentina. Associazioni contro associazioni.
Nulla sar pi come prima a
Vicenza. La Popolare era tutto.
Soldi, lavoro, sponsor per lo
sport, per la cultura, per il sociale, per la Curia. Ricorda il Monte
Paschi di Siena, ma qui non c
la politica. Eredit democristiana che entrava direttamente
nel territorio, senza quindi doverlo guidare. Mischiava famiglia e imprese, risparmi e investimenti. Il nucleo finanziario di
unintera economia. Tutti complici. Con i rappresentanti della
Confindustria dentro il consiglio di amministrazione, incuranti, proprio come Zonin, di tutti i possibili conflitti di interesse.
Anzi. Un intreccio perverso, custodito gelosamente in questa
chiusa, laboriosa, provinciale
del Nordest, che ha consentito a
un modello di piccole imprese,
pi artigianali che industriali, di
reggere londa durto delle lunga recessione. Poi arrivata la
Bce, la magistratura, il disvelamento di un grande raggiro.
Quel modello finito.
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TORINO. Il Comune di Torino

ha collocato con successo a


Londra lobbligazione a 5 anni
convertibile in azioni Iren per
un ammontare nominale di
150 milioni. Le azioni di
risparmio (circa 94,5 milioni
di azioni) della multiutility
quotata si trasformeranno in
risorse per i cittadini. Per il
sindaco di Torino Piero
Fassino, un buon esempio
di come valorizzare le
partecipazioni societarie
della citt, liberando risorse
che saranno destinate a
investimenti e servizi .
Oltre 100 investitori hanno
investito nellemissione, con
una vasta rappresentanza dei
principali top equity-linked
investors europei ed italiani
ha dichiarato Gaetano
Miccich, direttore Generale
Intesa Sanpaolo e Vice
Presidente Banca Imi,global
coordinator delloperazione.

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MILANO. Telecom Italia non en-

trer in societ con lEnel per la


stesura della rete a banda larga
ma probabile che possa affittare la fibra nelle aree a fallimento di mercato. Se venisse
confermato che Enel pu costruire la rete a banda ultralarga a prezzi inferiori ai nostri la
decisione razionale quella di
andare a comprare, non di ostinarsi a fare qualcosa di diverso. Lo ha detto Marco Patuano, ad di Telecom, ieri sera durante laudizione alla Commissione Industria del Senato organizzata dal senatore Massimo
Mucchetti.
Dunque per le aree pi disagiate del Paese si prospetta una
collaborazione tra la principale
societ telefonica e quella della
rete elettrica, aree che potranno contare anche sui 2,2 miliardi di incentivi messi a disposizione del governo. Pi difficile
la collaborazione nelle aree nere, cio quelle pi vantaggiose
economicamente. Su queste la
competizione sar spinta e non
a caso Telecom continua ad ag-

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giornare i suoi obbiettivi. Cos
come pochi mesi fa abbiamo incrementato la quota di copertura realizzata con architetture
Ftth (fiber to the home), adesso, in una logica di continuo miglioramento, stiamo valutando
di incrementare il numero di
aree nelle quali intendiamo realizzare investimenti in piena autonomia finanziaria, con ci ri-

ducendo i possibili esborsi pubblici, ha detto Patuano. E certo che quando il 7 dicembre confermeremo al Mise le intenzioni di investimento autonomo dichiarate in occasione della consultazione pubblica, le aree di
copertura autonoma saranno
pi numerose di alcuni punti
percentuali rispetto a quelle
precedentemente indicate.
La curiosit dei senatori si
poi rivolta agli assetti azionari
del gruppo telefonico, in particolare dopo la salita di Vivendi
fino a oltre il 20% del capitale e
alle opzioni acquistate dallimprenditore francese Xavier
Niel. Il presidente Giuseppe
Recchi ha assicurato che tutto
ci sinora non ha influenzato la
gestione dellazienda. Le strategie e i piani di investimento
dellazienda, da un lato, e lassetto societario, dallaltro, si collocano su due distinti piani - ha
detto Recchi -. In una public
company, quale noi siamo, gestione e propriet sono separate e i manager operano nellinteresse di tutti gli azionisti, per
massimizzare la creazione di valore. Non siamo noi manager a
decidere chi debbano essere gli
azionisti, ma sta a noi operare
perch limpresa sia gestita nel

modo pi efficiente possibile.


Il management di Telecom,
in generale, si detto compiaciuto che gruppi internazionali
abbiano incrementato le loro
posizioni nellazionariato, in
quanto questo un segnale positivo per lazienda, diventata
attraente e ben gestita. Le singole posizioni verranno comunque diluite in seguito alla conversione delle azioni di risparmio: 13,7% Vivendi e 10,2%
Niel, secondo i calcoli della societ. Conversione che far contenti soprattutto una decina di

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fondi che le hanno rastrellate
recentemente, come Amber, e
non i piccoli risparmiatori.
Con la conversione, il convertendo, e la vendita dellArgentina a fine 2016 entreranno in
azienda circa 3 miliardi di risorse fresche che ci permetteranno di finanziare gli investimenti, ha concluso Patuano.
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sione, attualmente Pfizer paga


sui suoi utili unaliquota del 25%;
mentre Allergan avendo paga
soltanto il 4,8% sugli utili. Il colossale risparmio fiscale non impedir a Pfizer di mantenere la sua sede operativa a New York. A meno
che la maxi-fusione-acquisizione
vada a scontrarsi con un veto politico. Gi lanno scorso Pfizer tent di realizzare un colpo simile,
lanciandosi
nellacquisizione
dellinglese AstraZeneca. In quel
caso si scontr sia con il rifiuto degli azionisti di AstraZeneca, sia
con le dure critiche del Congresso di Washington.

TORINO. La Ferrari ha presentato la domanda per quotarsi


alla Borsa di Milano in connessione con la prevista separazione da Fca. Come aveva promesso Sergio Marchionne a
Matteo Renzi dunque, il Cavallino sar presente alla Borsa
italiana anche se, ovviamente, la quotazione principale resta quella di Wall Street. La data della separazione dei titoli
Ferrari da quelli Fca dovr essere decisa dallassemblea straordinaria degli azionisti del costruttore torinese, in programma ad Amsterdam il 3 dicembre prossimo. Si ipotizza che lo
spin off possa avvenire luned 4
gennaio e che dunque quella
possa diventare la data per lo
sbarco della Rossa a Piazzaffari.
Attualmente sul mercato
un pacchetto di titoli che rappre- -B'FSSBSJ4QJEFS
senta il 10 per cento del capitale
Ferrari. E il pacchetto con cui iniziata la quotazione alla
Borsa di New York, il 21 ottobre scorso quando lazione
schizz a 60 dollari, sopra il limite massimo della forchetta
ipotizzata dalle banche tra 48 e 52 dollari. Oggi, a poco pi
di un mese di distanza, il valore di Ferrari leggermente al
di sotto della forchetta (ieri a 46,75 dollari). Rimane da
piazzare sul mercato il restante 80 per cento di azioni del
Cavallino (il 10 per cento lo possiede Piero Ferrari, erede
del fondatore). Il 4 gennaio quell80 per cento verr distribuito agli azionisti Fca in ragione di una azione Ferrari
ogni dieci Fca. Ai valori di Borsa attuali questo significa
che sono necessari circa 130 euro per ottenere unazione
Ferrari che ne vale circa 40. Di conseguenza la capitalizzazione Fca (intorno ai 17 miliardi di euro)scenderebbe di
un terzo allindomani dello spin off e si attesterebbe intorno agli 11 miliardi. Ma si tratta di una relazione destinata
ancora a modificarsi.

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NEW YORK.Lo si potrebbe descrivere come il matrimonio fra Viagra e Botox. Oppure lo si potrebbe descrivere come il trionfo
dellelusione fiscale. E la maxi-fusione che cambia la geografia di
Big Pharma. Un affare da 160 miliardi di dollari, grazie al quale
Pfizer vuole acquisire il controllo
di Allergan. I farmaci pi popolari prodotti da Pfizer e Allergan sono un indicatore dellinvecchiamento demografico. Il Viagra
(Pfizer), nato per curare i problemi dellerezione maschile, diventato un medicinale tipico della qualit della vita di una popolazione che prolunga lattivit
sessuale sempre pi avanti negli
anni. Il Botox (Allergan) ha avuto un successo strepitoso come alternativa alla chirurgia estetica.
Tra i farmaci pi venduti con il

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marchio Allergan c anche Celebrex, un prodotto per curare lartrite. Dalla fusione dei due giganti nascer un gruppo con
110.000 dipendenti, 63 miliardi
di dollari di fatturato, e una capitalizzazione che dovrebbe superare i 300 miliardi. Laspetto pi
controverso delloperazione
quello fiscale. Infatti Pfizer ha
strutturato loperazione nel modo che gli americani definiscono
reverse merger o fusione alla
rovescia: con lacquisito che figura da compratore. Quando avviene questo rovesciamento (apparente) dei ruoli a scopo di elusione fiscale, loperazione viene an-



che definita inversione. In questo caso Allergan figura come


lacquirente, anche se in realt
vero il contrario: sono gli azionisti di Pfizer a sborsare 363,63 dollari per ogni azione Allergan, e al
termine saranno loro ad avere il
controllo della nuova azienda
con il 56% del capitale. Ma il rovesciamento dei ruoli serve a trasferire la sede legale a Dublino, dove si trova oggi quella di Allergan. Pfizer si trasferirebbe dalla
sua sede attuale che nello Stato
del New Jersey. E cos facendo
porterebbe via unimmensa base imponibile, fuori dalla portata
del fisco americano. Per la preci-

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MILANO. Chiude bene Piazza Affari, migliore dEu-

ropa al traino delle banche. Lindice Ftse Mib avanza dello 0,70%, anche grazie al dato Pmi manifatturiero Eurozona, salito a novembre al top da 4 anni. Forti Bpm con un +2,62%, poi Mps +2,28%, Me-

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diobanca +2,18% e Unicredit (+1,48%). In denaro anche polizze e risparmio. Nellenergia Eni guadagna l1%, Saipem l1,26%, Tenaris il 3,26%.
Nella scuderia Agnelli Fca sale dell1,53%, Cnh
+2,71%, Exor +1,13%. Moncler perde il 2,35%.

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primo grande traguardo ormai raggiunto: sono 5.000 le


nuove
imprese,
start-up innovative, iscritte
nella nuova sezione speciale,
operativa dal 2013, presso le
Camere di Commercio. Nellarco dellultimo triennio si sono
registrate mediamente ogni
anno circa 1500 nuove
start-up. Per la prima volta il
nostro Paese si dotato con
una legge del 2012 di una
struttura giuridica ad hoc per
facilitare la nascita di nuove
micro-imprese innovative rivolte soprattutto al mondo giovanile, cio agli aspiranti TUBS
UVQQFS. E adesso siamo in grado di trarre un primo bilancio
utilizzando i dati puntuali e aggiornati predisposti dal sistema delle Camere di Commercio e dal Ministero dello Sviluppo Economico.
Partiamo dalla localizzazione. Un primo dato sorprendente: i quattro grandi aggregati
territoriali non segnano forti
differenziazioni perch si passa dal 30 per cento (sul totale
delle start-up) del Nord-Ovest
al 25 per cento del Nord-Est, al
22 del Centro e al 23 del
Sud-Isole. In realt il quadro,
allinterno dei singoli aggregati, molto diversificato, perch ad esempio per il
Nord-Ovest la Lombardia, che
la capofila di tutte le regioni,
registra 1.100 start-up contro
le 77 della Liguria. LEmilia Romagna seconda con quasi
600 imprese. Nel Sud-Isole la
Campania ha quasi 300 imprese e 250 la Sicilia.
Certo, al momento non sono ancora grandi numeri in
confronto a quanto avviene negli Usa e nei principali paesi europei, ma segnano tuttavia un
forte e diffuso potenziale di imprenditorialit innovativa del
nostro Paese. La legge ha indicato, in modo rigoroso, quali
devono essere i requisiti per
essere riconosciuti quali
start-up innovative. Devono
avere come oggetto sociale
prodotti o servizi ad alto
contenuto tecnologico e innovativo. stata data ad esempio grande importanza alla
produzione di brevetti. Ed infatti risultano depositate quasi 1000 domande. Altri requisiti riguardano i curriculum dei
soci-azionisti. significativo
che questi sono quasi 20.000
mentre i dipendenti delle
5.000 start-up non arrivano alle 6.000 persone. il segno
questo che i soci operano direttamente e senza rapporti di dipendenza. Infatti, nella fase di
start-up limpresa si giova soprattutto del lavoro dellimprenditore e dei soci azionisti
anche al fine di minimizzare i
costi.
E adesso uno sguardo ai settori. Lindustria (e questo un
dato molto interessante) pesa
meno del 20 per cento. La
grande area dei servizi innovativi e tecnologici, si pensi al

software, al web, al digital


marketing, allInformation
Technology, al app mobile e cos via, incidono per il 40 per
cento mentre la ricerca scientifica e tecnologica incide per il
20 per cento. Si segnalano anche start-up nei beni culturali
e nella stessa agricoltura.
Emerge quindi un quadro molto variegato e in profonda evoluzione tipico di aziende baby
in cui prevalente la presenza
giovanile.
E adesso cosa fare? La normativa attuale sulle start-up risulta nel complesso valida, anche se vanno alleggeriti gli eccessivi adempimenti burocratici. Ora bisogna fare un salto
di qualit perch ci troviamo
di fronte ad attivit imprenditoriali per loro natura fragili e
ad alto rischio. Va certo salvaguardata la inevitabile selezione naturale ma il singolo TUBS
UVQQFS non pu essere lasciato
solo. Non un caso che la Lombardia abbia gi dodici incubatori, su un totale di 33 a livello
nazionale. Va quindi fatto crescere un tessuto vivace e positivo per queste nuove imprese
funzione tipica dei parchi
scientifici e tecnologici, degli
incubatori innovativi e di realt tecnologiche quali lIIT.
Un secondo filone riguarda
direttamente il supporto e linvestimento finanziario. Abbiamo in Italia, in confronto ad altri paesi, strutture finanziarie
insufficienti dedicate alle nuove imprese ed in particolare alle start-up. Si pensi ai fondi di
investimento ad hoc, al QSJWB
UFFRVJUZ, ai WFOUVSFDBQJUBM e
ai CVTJOFTTBOHFMT. Gli stessi
fondi pubblici dedicati alle
start-up hanno procedure pesanti, formalismi burocratici e
tempi lunghi che non sono coerenti con le esigenze di flessibilit e di rapidit propria delle
start-up. Ed infine vanno assicurati pi generosi vantaggi
fiscali a favore sia degli investitori-azionisti sia delle stesse
start-up al fine di agevolarne
la necessaria capitalizzazione.
Dopo i terribili sette anni di recessione leconomia italiana
uscita dalla crisi. interesse
prioritario del Paese puntare
su nuove iniziative imprenditoriali, assicurando sia pi forti investimenti pubblici, sia
una netta focalizzazione su
queste nuove realt imprenditoriali. Dobbiamo puntare
nel triennio 2016-18 ad un
parco di almeno 12.000
start-up facendo emergere
molte iniziative assimilabili
ad esse, che non hanno ancora
superato la soglia della registrazione, probabilmente anche a causa delle inesperienze
giovanili. Per il Governo Renzi
arrivato il momento di riprendere in esame il dossier
start-up per rendere possibile quel necessario salto di qualit. E in questo modo si costruisce un pezzo pregiato di
futuro per il nostro Paese.
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IRO la citt in scooter e mi capita spesso ai sema-

fori di sbirciare dentro le auto vicine. Inimmaginabile il numero di persone che guidano conversando al telefono, alcuni virtuosi arrivano a sostenerlo
stringendolo tra testa e spalla in modo da avere le mani libere. Le mani daccordo, ma la testa? Il codice equipara giustamente la guida di unautomobile a un esercizio di attivit pericolose, ci vorrebbe molta attenzione, com ovvio. Il signor Verlato parla soprattutto dei
giovani e lo capisco perch il fenomeno tempo fa sorprendeva anche me. Adesso non pi. Stiamo attraversando, anche in questo, un periodo di passaggio dalla
cultura dei caratteri (e immagini) su carta ai caratteri
e immagini su schermo. La rivoluzione, cominciata da
pochi decenni, ha gi provocato cambiamenti enormi
su scala planetaria. Alcuni studiosi arrivano a ipotizzare che col tempo si avranno addirittura mutazioni antropologiche, ovvero trasmissibili per via genetica. Per
restare ai nostri tempi, leggevo ieri su questo giornale
il servizio di Simonetta Fiori sulle difficolt che incon-

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Vorrei esprimere ai familiari di
Valeria Solesin, nei giorni tristi
del lutto privato, un grazie
grandissimo per la testimonianza che hanno dato scegliendo di
onorare la figlia con una cerimonia laica. Solo in questo modo,
infatti, tutti possiamo partecipare al dolore in quanto persone, abbandonando per loccasione le nostre singole appartenenze a fedi religiose diverse,
fonte di divisione e contrasti, come la storia ci sta dimostrando.
La nostra civilt occidentale,
spesso definita al tramonto, riesce a dare ancora il meglio di s
quando assume e testimonia i
valori di razionalit e di tolleranza che le sono propri, almeno a partire dallIlluminismo.

deciso di vedere con i miei occhi


per meglio ricordare, in modo
da non dimenticarlo mai, per
avere ancora di pi la forza e la
voglia di combattere la crudelt di cui sono stata testimone.
In vicinanza dei punti colpiti
smettevo di correre, camminavo fino al luogo dellorrore e mi
fermavo, aspettavo qualche minuto in silenziosa riflessione,
poi riprendevo. Davanti al Bataclan un giornalista mi ha chiesto: Scusi, conosce qualcuno
che era al Bataclan venerd?.
Ho risposto: Nessuno. E tutti.

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Ho 22 anni e vivo a Parigi. Dopo
gli attentati di venerd 13 non
potevo pi uscire, non potevo
camminare, ero come paralizzata. Poi domenica mi sono fatta forza e, alle nove, mi sono vestita per andare a correre. Ho ripercorso, escluso lo stadio, tutto il tragitto degli attentatori.
Ho voluto vedere i vetri rotti, i
proiettili nei muri, nelle vetrine, i fiori per terra, le candele
accese, quelle spente. Parigi ha
bisogno di sentire che i suoi abitanti lamano ancor di pi, adesso che ferita; ha bisogno della
loro forza, del loro aiuto per rialzarsi, del suono dei loro passi
sul selciato. Ha bisogno di vedere che si aiutano lun laltro. Ho

"

tra la vecchia e gloriosa Enciclopedia Treccani. Era inevitabile. Quando si possono avere tutte le informazioni
che uno cerca cliccando in rete non ci si alza nemmeno
pi dalla sedia per arrivare alla libreria, scegliere il volume giusto, sfogliarlo eccetera. Difficolt analoghe le
ha leditoria. La diminuzione delle copie vendute, la
contrazione del mercato, non solo colpa della crisi,
anche un portato della rivoluzione in corso. Idem per i
giornali stampati. Rispondo quindi al signor Verlato
che a quei giovani chini sullapparecchietto dobbiamo
abituarci perch lavvenire dalla loro parte non certo
dalla parte di chi cresciuto circondato dalla carta.
Vuol dire questo che libri e giornali come li conosciamo
scompariranno? Quello che potr accadere di qui a diciamo un secolo nessuno oggi pu saperlo. Secondo
una ragionevole previsione, che condivido, carta e
schermi coesisteranno con la carta sempre pi ristretta ad una cerchia di persone con particolari esigenze.
Potremmo anche dire una lite.
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Ecco la mia personale esperienza con il nuovo corso dei contratti di lavoro. Credo sia rappresentativa di una distorsione della
percezione della realt occupazionale, che viene spesso presentata in crescita grazie al
Jobs Act. Due mesi fa sono stato assunto da unagenzia di

marketing per un lavoro di due


giornate come promoter. Mi
stato fatto un contratto a chiamata a tempo indeterminato.
Quindi rientro nel famoso milione di nuovi posti. Il problema
che a quelle due giornate non
ne seguita nessunaltra, quindi risulto occupato ma in realt
non lavoro! E come beffa non
posso neanche accedere alla disoccupazione, anche se viene
sbandierato che stata estesa
ai precari. Formalmente tutto
corretto, ma facile capire che
loccupazione unaltra cosa.

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GGIUNGO la mia rosa bianca alle tante depo-

ste attorno alla bara di Valeria Solesin. Non


stata pronunciata, dopo la sua morte al Bataclan, una sola parola fuori luogo, n dagli ammirevoli
genitori n dai suoi amici. Un dolore cos forte e insieme cos composto in evidente contrasto con le tante
urla e i tanti isterismi quelli istintivi e quelli calcolati
che hanno accolto la carneficina di Parigi.
La compostezza discende dalla forza. Sentendo parlare quel padre e quella madre si intuisce un ambiente
sereno, solido e colto, che sa mantenere lo sguardo lucido sugli squilibri cruenti del mondo, la sua durezza
odiosa, la sua violenza oscena. Linvito della famiglia a
non mettere il cappello politico o religioso su quel lutto, che aperto al dolore di chiunque sappia provare
dolore, riflette quanto di meglio abbiamo da opporre
al jihadismo genocida: la nostra profonda fede nelle differenti culture degli umani. Che queste differenze non
bastino a formare un vera e propria comunit di diversi, e ci appaiano in questo momento solo come un
caotico puzzle impossibile da risolvere, il nostro grande, vero problema. Ma attorno al feretro di Valeria Solesin, accanto ai suoi genitori devoti solamente alla dignit umana, la speranza di potercela fare meno esile. Grazie a Valeria e alla sua famiglia, ci hanno fatto coraggio.

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Mia figlia far questanno lesame di maturit classica. giunta dalla scuola la richiesta di fare la domanda desame che
dovr essere corredata da ricevuta di versamento di 12.09 euro sul c/c postale 1016 intestato a Agenzia delle Entrate.
Le Poste prendono 1,30 per
ogni bollettino. Non ci potrebbero essere altre forme di pagamento? Questi soldi (quanti sono i maturandi ogni anno?) potrebbero essere spesi per qualcosa di utile alla scuola stessa.

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Sono su un Intercity Taranto-Milano con un ritardo di 60
minuti. Il mio vicino si lamenta
con il controllore che, oltre al ritardo, mancano le prese per attaccare il tablet con cui lavora.
La risposta : Mi dispiace, le
prese le pu trovare in bagno.

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Augias, forse i tempi mi hanno reso intollerante, cerco di darne la colpa alle tempie grigie
(eufemismo): non sopporto pi la vista di legioni di ragazzi e ragazze con la testa china sullo smartphone
a tutte le ore del giorno e in tutte le situazioni. Mi rammarica il fatto che uno strumento cos prezioso, per
tanti versi, sia diventato, come capita con tutti gli eccessi, una pericolosa assuefazione. Gruppi di giovanetti,
giovanotti e ragazzine tuffati ognuno su quelloggetto come se, al suo interno, ci fosse il senso della vita. E
chiacchierare, scambiarsi qualche sciocchezza, conversare? Tutto finito? Quello che mi sorprende che, anche
se in compagnia, c quellimpulso a picchiettare sullo schermo, di fatto isolandosi. Anche singole persone, a
piedi, marciano con auricolari e strumento in mano. Mi chiedo se questi concittadini, una volta a scuola o al
lavoro, vivranno la loro giornata con locchio ancora sullo schermo e quali ne saranno le conseguenze sotto tanti
punti di vista.
ENTILE

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ECONDO lIs 4000 jihadisti stanno entrando in Europa assieme ai rifugiati. Quattromila carnefici in cammino
con le vittime. unimmagine biblica sulla quale mi permetto di esprimere dei dubbi. Finora si sa solo di un passaporto siriano fra gli attentatori di Parigi. Ma soprattutto: i
carnefici hanno davvero bisogno di camminare coi profughi?
Hanno modi pi spicci per arrivare. Abitano in casa nostra. Sono frutto del nostro mondo. Ci conoscono meglio di quanto noi
conosciamo loro. Usano Twitter e Facebook. Ci fanno credere
quello che vogliono. Vogliono sollevare odio verso gli inermi e
creare un clima da QPHSPN. E le nostre destre populiste, dalla
Francia alla Polonia fanno da
docili agenti dei loro veleni.
Islam tollerante, in coabitaEssi vogliono che lEuropa zione con i cristiani. Da anni
si riempia di reticolati e sbat- assisto
allindifferenza
ta la porta in faccia agli esilia- dellOccidente di fronte allo
ti, la cui fuga incarna la scon- smantellamento di queste
fitta totale della loro cultura isole di pluralismo sulla mapdi morte. Se succeder, avran- pa mondiale. Abbiamo ignono vinto loro. Essi vogliono rato le primavere arabe. Abche noi ci si chiuda, invece di biamo alimentato i Taliban
intervenire sul campo a dife- perch ci serviva qualcuno
sa degli inermi in Medio che avesse il fegato di affronOriente. Ci illudono di poter
rispondere ancora con i missili, perch sanno che i missili
fanno vittime civili (distruzione della base di .EFDJOT 
TBOTGSPOUJSFT) e alimentano altri rancori. Ma ecco che
la reazione della Francia
allattacco su Parigi iniziata
proprio con bombe a distanza. Raid contro il cervello
dellIs. Il che pone una domanda collaterale. Se si sapeva dovera quel cervello, perch non si intervenuto prima? Quali sono le tempistiche della nostra reazione? Militari o elettorali?
Da camminatore, oso dire
che le guerre non si vincono
con i droni ma con le scarpe,
scendendo in campo. Quando, lungo la via Appia, ho chiesto a un vecchio contadino pugliese se facevo bene ad andare a piedi, costui mi ha risposto che facevo bene eccome, e mi ha spiegato che il disordine mondiale, cos come
la criminalit, nasceva dal fatto che pi nessuno, n eserciti n polizia, pattugliava a piedi. Il vecchio era perfettamente conscio che nel Sud le cosche controllano il territorio
e lo Stato no. Vedeva nelle
bombe intelligenti nullaltro
che unammissione di impotenza. Il fatto che oggi nemmeno la politica scende pi
tra le gente. Campa di tv e
non sa nulla dei suoi cittadini.
Per questo non conosce il nemico.
Dalla mia citt, Trieste, vedo passare rifugiati a piedi
dal tempo della mia nascita.
Gente che stata sempre circondata da pregiudizi negativi. Chi cammina sempre
unanomalia. E poi, si sa, come conforta supporre che il
male venga solo da fuori! Ho
visto gli istriani in fuga da Tito, i curdi in fuga dalla repressione turca, i croati e i bosniaci in fuga dal massacro jugoslavo, i serbi in fuga dalle
truppe croate, poi gli albanesi in fuga dalla repressione
serba. Oggi i siriani e gli afghani. Sembrano cose diverse, e invece no: lo stesso
film! Dietro allo scontro etnico, religioso o nazionale, c
sempre la guerra sociale.
Quella di una cosca di primitivi bene armati contro un
popolo di evoluti inermi.
LIs vuole distruggerci non
solo perch interveniamo in
Siria, ma per ci che rappresentiamo: una societ plurale. Ma anche la Bosnia, la Siria e lIraq sono state distrutte per ci che rappresentavano. Terre dove abitava un

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tare i russi POUIFHSPVOE, salvo poi bombardarli. Ci genuflettiamo davanti agli emiri finanziatori del terrorismo. Abbiamo eliminato Gheddafi e
Saddam in nome del denaro,
non di unidea.
Si vince con le scarpe, dicevo. Ma allora mi permetto di
dire che, proprio per questo,
gli esiliati in cammino troveranno un approdo. Lo troveranno nonostante gli attentati, nonostante eventuali infiltrati che possono averli seguiti, nonostante le mafie che li
sfruttano, i nostri reticolati e
le nostre paure. Limmigrazione un destino ineluttabile che possiamo solo subire o
governare. Millenni di evoluzione lo dimostrano. La storia
non la fanno gli stanziali ma
i piedi instancabili dellIP
NPTBQJFOT (folgorante defi-

nizione di Ceronetti), quelli


di chi supera il dolore del distacco e la paura del mare nero. Vince chi brucia le navi sulla battigia per non cadere nella tentazione del ritorno, chi
si taglia i ponti alle spalle per
cercare una vita migliore.
Nulla pu fermare un ventenne che ha lo stomaco vuoto e
la testa piena di sogni. Gli occhi dei rifugiati sono spesso
pi vitali dei nostri. I loro figli
pi svegli e affamati di vita.
Anche per questo abbiamo
paura di loro. Temiamo di esserne dominati.
Viviamo in un mondo di uomini soli incollati a Twitter,
dove a qualsiasi arruffapopoli basta urlare la parola sicurezza per essere eletto. Ma
osceno che sui rifugiati si costruiscano consensi elettorali. Osceno che populismi vigliacchi smantellino spensieratamente lEuropa e se la
prendano con i deboli anzich con gli assassini. Mi inquietano coloro che hanno
stravolto il paesaggio della
nostra Italia con fabbriche
piene di immigrati a basso costo e ora urlano contro questi
disperati. Mi fa spavento il cinismo di tante organizzazioni umanitarie che sui rifugiati campano alla grande. Vedo
popoli che in nome della cristianit respingerebbero anche Cristo alla frontiere. Vedo la sudditanza culturale di
troppa Sinistra rispetto a chi
urla le ragioni della pancia.
Mi fanno paura gli intellettuali che tacciono o, peggio, snobbano la legittima paura della
gente.
Io sto con gli esiliati in cammino. Come loro, esercito coi
piedi il mio diritto primordiale di accesso allo spazio e apro
varchi negli sbarramenti che
mi tagliano la strada. Come
loro, ho sete di attraversare
frontiere e so che chi viaggia
rasoterra penetra nei territori e li comprende meglio di
chiunque. Lanno scorso su
un treno dei Carpazi in compagnia di alcune badanti ho
capito dove andava lUcraina
meglio che dai giornali. A Budapest nel 1986 ho intuito la
caduta del comunismo passeggiando fra la gente lungo
il Viale dei Martiri prima che
intervistando nomenclatura.
Nei Balcani prossimi alla disintegrazione stata la stessa cosa. LIPNPFSFDUVTche
va, capisce il mondo prima di
qualsiasi Dipartimento di Stato.
Gli esiliati scappano da Sudest? Io invece ci vado. Sulla
via Appia, sudando per 600
chilometri da Roma a Brindisi, ero ben conscio di marciare controcorrente, verso le
terre che lEuropa smarrita
vede allontanarsi da s: Grecia e Medio Oriente. Gli stessi
mondi che Roma aveva fatto
suoi, pacificandoli con i piedi
delle sue legioni. Roma, che
ha accolto e assimilato i barbari alle frontiere. Roma, che
ha avuto imperatori spagnoli, dalmati, nordafricani.
SullAppia ogni mio passo calpestava le macerie di un equilibrio infranto, di una LPJO
perduta, di una centralit
strategica che il Sud Italia, oggi prossimo a sparire dalle
mappe, non sospetta nemmeno di avere avuto. Ogni miglio indicava la direzione mediterranea perduta della nostra politica estera.
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MILANO

l punto della massima


chiarezza stato anche
quello della massima
oscurit, quando, racconta Umberto Eco, si
sono incontrate per non capirsi
Elisabetta Sgarbi e Marina Berlusconi, non donne incompatibili
e incomunicabili per ideologia,
ma per antropologia. da
quellincontro che nata La Nave di Teseo, due legni arcuati e
allins come simbolo, la nuova
casa editrice finanziata dagli
scrittori, a partire dai due milioni di Umberto Eco che a 83 anni
fa progetti con lentusiasmo e i rischi di un ragazzo: Perch il progetto lunica alternativa alla
4FUUJNBOB&OJHNJTUJDB, il vero
rimedio contro lAlzheimer. Velleitari? Peggio, siamo pazzi .
Ci mettono soldi anche un finanziere-scrittore, il dottor Brera (s, sono un parente alla lontana) e Jean Claude Fasquelle,
un altro giovanotto di 85 anni,
lenigmatico grande vecchio
delleditoria francese, noto per i

suoi interminabili silenzi e per


labilit nello schivare le interviste: lo chiamano lhomme de
lombre. E infatti anche adesso,
qui in casa di Elisabetta Sgarbi
non c n lui n sua moglie perch stanno perfezionando luscita dal vecchio lavoro dice Eco in
tono protettivo. La casa di Elisabetta ricca di cose belle ma non
preziose, il lusso che non luccica. E lintervista il contrario di
una conferenza stampa: con un
unico giornalista, povero e solo,
e una bella folla di conferenzieri,
colti e famosi.
Capitale totale della nuova casa editrice? Dai cinque ai sei milioni. Dice Elisabetta: Entro
lanno prevediamo 51 titoli. Precisa la direttrice amministrativa: Il peggio previsto fra tre
anni. La sede sar in via Jacini 6
generosamente messa a disposizione da Francesco Micheli.
La distribuzione e i servizi commerciali? Gruppo Feltrinelli e
Messaggerie, grazie a Carlo Feltrinelli e a Stefano Mauri.
Di fronte a Eco ci sono Sandro

Veronesi ed Edoardo Nesi. Accanto a Eco, come sempre, c Furio Colombo, un altro vecchio
con i calzoni corti: una vita
che io e Umberto ci dimettiamo,
sin dagli anni Cinquanta. Io per
esempio quando arriv Berlusconi al governo lasciai lIstituto di
cultura italiana di New York. E
poi c Sergio Claudio Perroni, il
Cellini degli editor, lo scrittore
appartato che non certo un magnate. Dice Veronesi: Io lo faccio perch tengo famiglia. Ai
miei cinque figli voglio lasciare
uneredit importante, una case
editrice infatti molto pi dei
miei libri e pu davvero cambiare il paese. Rischio i soldi, certo,
ma ne vale la pena. Interviene
ancora Eco: Mio nipotino mi ha
chiesto: Nonno, perch lo fai?.
Gli ho risposto: Perch si deve
.
Ma non temete leffetto cooperativa, quellangustia di orizzonti culturali da mensa dei poveri, da alternativi allultima
cena? Non siamo improvvisatori, dice Eugenio Lio, che un al-

tro azionista, il tecnico giovane,


leditore-talpa. Spiega: Abbiamo una struttura professionale,
mestieri, competenze, un presidente che un commercialista,
direttori e marketing. Siamo
una societ srl. Altro che cooperativa .
Eco ammette che sanno di rischiare il magnifico fallimento.
Leditoria infatti il modo pi
elegante per dissipare i propri risparmi, magari in modo lento,
ma sicuro. Inoltre in unepoca
non creativa, leditore pu essere destinato allimpotenza. Forse osservo un momento pi
brutto non potevate sceglierlo.
Risponde Mario Andreose, che
del catalogo della Bompiani la
storia, il Mendel di Zweig, lartista che ha messo in opera le opere, da Brancati a Sciascia, da
Campanile a Bufalino Andreose crede nella catastrofe come risorsa e racconta che Valentino
Bompiani fond la casa editrice
nellanno del crollo di Wall
Street, nel terribile 1929. E viene fuori che Zio Vale era il no-

.POEB[[PMJ
BEEJP

me alternativo a La nave di Teseo. Racconta Eco, che con Valentino ha lavorato: Ci davamo
del lei. Tutti lo chiamavano il
dottore. Ma dottore ero anche
io. Per ovvie ragioni non potevo
chiamarlo conte, come faceva
la sua segretaria. Dunque gli dissi: Io, in tutti questi anni, non
lho chiamata mai e ora che vuoi
il tu, ti chiamer come i tuoi nipoti: zio Vale. Tra i nomi bocciati
ci sono anche Cyrano, Caratteri
Mobili, Renzo e Lucia, Garamond Vasa che il nome spiega
Eco di un galeone svedese, ma
non stato accettato perch la
casa editrice sarebbe diventata
il Vasa da notte .
Azionisti sono anche Elisabetta Sgarbi, Mario Andreose ed Eugenio Lio, tre campioni di un
mestiere che non si impara come spiegava bene Kurt Wolff
(.FNPSJFEJVO&EJUPSF, Giometti&Antonello) al quale Kafka diceva: La ringrazier sempre di
pi per i libri che mi boccia che
per quelli che mi pubblica. Dice
Edoardo Nesi: Leditore una
persona, non unazienda. un
amico che ti segue e ti coccola,
non un amministratore che firma contratti e stacca assegni.
il pastore delle tue opere: per 15
anni Elisabetta ha pubblicato libri miei che non avevano neppure lombra del successo, e senza
mai rimproverarmelo. Non mi
ha mai abbondonato. Come potrei non stare qui con lei, adesso? Come potrei non salire sulla
Nave di Teseo? .
Guardando Elisabetta, dico allora ad Eco: Chi Arianna?. E
qui il semiologo prevale sul maestro di ironia: Teseo solo un
pretesto, un nome come un altro. Limportante la nave, non
Teseo. Ed Elisabetta legge, come a teatro, il passo di Plutarco
dove la nave di Teseo quella
che perde e sostituisce pezzi.
Adesso nella bella stanza di casa
Sgarbi tutto un discutere di
identit, che il grande tema
dellarchitettura e delle citt,
limbroglio delle religioni, e il rifugio delle migrazioni A un
tratto per Eugenio Lio dice pure che Magris definisce Teseo
colui che si alza e se ne va . E a
Eco piace: C anche Magris tra

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gli autori Bompiani che sono


pronti a seguire Elisabetta . E
Tahar Ben Jelloun racconta di
un profumiere che aveva comprato la casa editrice che pubblicava i suoi libri: Mi sono trovato
senza un vero editore. Di che parlavo? Di fragranze, di nasi, di muschi? Elisabetta un editore, la
MondadoriRizzoli non nemmeno un profumiere. Ma ecco
che, in collegamento Skype, interviene in casa Sgarbi, nientemeno che Michael Cunningham. Anche lui seguir il filo di
Arianna. E cos Nuccio Ordine,
con tutte le sue traduzioni di
Giordano Bruno, il don Quijote e
il Montaigne che ha venduto
15000 copie: Unenormit per
un classico. E poi ci sono il triestino di Roma Mauro Covacich,
la giovane e speciale neo-nevrotica Viola Di Grado, e Hanif Kureishi, che ha scoperto le periferie
ben prima di Renzo Piano, e Lidia Ravera che sta volando ancora, e labbandonologa Carmen
Pellegrino, la longseller Susanna Tamaro e, BWBTBOTEJSF, Vittorio Sgarbi, capra-capra-capra.
Chiedo dei bestseller Paulo Coelho, Houellebecq e Piketty: Mi
sono dimessa stamattina, dammi il tempo di tessere il mio filo .
Ecco dunque che Teseo anche un filo da seguire. Ed labirinto la libreria, come insegna
Borges. E in Teseo c lidea
dellamicizia che la vecchia Einaudi, la Sellerio di Sciascia lo
statuto morale di ogni casa editrice. Infine c il mare che lavventura, il pericolo ma anche il
porto che mescola le identit. Domando: siete tutti di sinistra?
Eco si gira e prende la mano di
Pietrangelo Buttafuoco: In questo momento, tu sei di destra o
di sinistra?. E Buttafuoco:
Quando governa la destra sono
di sinistra, quando governa la sinistra sono di destra. E racconta: Il mio primo lavoro stato il
libraio. So dunque quanto fanno
male le super concentrazioni alla diffusione dei libri.
Marina Berlusconi ha tentato
di trattenervi? Non ha capito
racconta Elisabetta perch ce
ne andiamo. E soprattutto non
ha accettato la possibilit di una
nostra autonomia editoriale e ge-

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stionale. Neppure comprende a


cosa possa servirci. Eppure le abbiamo offerto in cambio lopera
omnia di Eco, di cui Mondadori
vorrebbe fare il Meridiano. Eco
racconta che rimarranno in mani nemiche *MOPNFEFMMB3PTB sino al 2020, e il 1FOEPMP sino al
2018. Dice Veronesi: Invece il
mio $BPTDBMNP libero. E Buttafuoco: Anche il mio -FVPWB
EFMESBHP libero. Dicono in coro Umberto Eco ed Elisabetta
Sgarbi: Non contro Berlusconi
che ce ne andiamo. Ed Elisabetta
lha detto chiaro a Marina. Se il
mega proprietario fosse Nichi
Vendola o Fausto Bertinotti per
noi non cambierebbe nulla. Elisabetta ha spiegato a Marina
che cosa significa lappiattimento dellidentit per un editore e perch i libri dei grandi autori raramente sono usciti da imprese gigantesche e perch i movimenti letterari pi importanti
della storia sono stati sostenuti e
sviluppati da piccole realt editoriali . Dice Eco: Qualsiasi cosa
avesse detto, Marina non avrebbe capito.
E torna la contrapposizione
dei tipi, che sono opposti per stile e per educazione, due donne-capitano che non possono stare sulla stessa barca, anzi sulla
stessa nave, Elisabetta su quella
di Teseo, il fragile e felice legno
degli scrittori, e Marina sulla barca dellindustria culturale pi
grande e pi decaduta dItalia. E
infatti luna parlava di umanesimo cosmopolita e laltra di azienda, luna di autori da allevare e
laltra di vendite che non aumentano. Ed Elisabetta fa imbizzarrire Umberto Eco mentre Marina
si consulta con Alfonso Signorini.
La libert di Elisabetta significava lautonomia della Bompiani, dalla quale non voleva proprio staccarsi, perch sono monogamica, non mi separo se non
quando sono abbandonata. Crede nelleditore come lingua di
unepoca: tradurre e ristampare
ma soprattutto scovare e covare.
Inizierete presto a litigare?
Abbiamo smesso solo per te.
Speriamo di ricominciare presto.
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E c un tratto inequi-

vocabile nella vita di


Mauricio Macri, il
neo presidente dArgentina, la sua relazione con il padre Franco. Sul piano personale, perch gli impose
una carriera - ingegnere - che lui
mai am e quasi mai esercit. E
su quello pubblico, perch la vicenda del padre, un magnate oggi 85enne - che si arricch con
le commesse pubbliche negli anni della dittatura militare, e fu
sempre molto chiacchierato per
i milionari affari delle sue aziende, che spaziano dallimmobiliare ai componenti per auto, dalla
nettezza urbana allindustria alimentare, lo insegue ancora oggi
come una irritante ombra nelle

sue crociate anticorruzione. Padre esigente, Franco Macri. Scontroso e distante, che lo aveva
scelto - il primo di cinque fratelli - come erede destinato a gestire il futuro delle fortune familiari ma che non perdeva mai loccasione per umiliarlo. C una biografa di Macri, Gabriela Cerruti,
che nel libro &MQJCF (Il ragazzino), narra un episodio delladolescenza. Tutte le domeniche, Macri e suo padre giocavano a scacchi e il piccolo Mauricio perdeva
sempre inseguito dagli sberleffi
di Franco che, a tavola davanti al
resto della famiglia, lo prendeva
in giro. Finch un giorno vinse.
Suo padre non disse nulla, chiuse la scacchiera e non giocarono
mai pi.
La famiglia paterna di Macri
arriv in Argentina subito dopo

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la liberazione dellItalia dal nazi-fascismo. Suo nonno era un aristocratico calabrese, sua nonna
era romana. Suo padre inizi a lavorare come operaio ma nella ricca Argentina dellepoca, granaio del mondo, costru rapidamente un patrimonio. Cos Mauricio
crebbe nei migliori collegi, studi alla Columbia negli Stati Uniti e si laure allUca, la prestigiosa Universit cattolica di Buenos
Aires, iniziando poi a lavorare
nelle aziende paterne. Nel 1991
venne rapito. Fu una banda formata da agenti della polizia. Lo
tennero sequestrato due settimane finch la famiglia non pag un riscatto da sei milioni di
dollari. Dice Macri che quella
drammatica esperienza cambi
la sua vita. Decise di rompere
con il padre e inizi a pensare al-

la politica. Il primo passo, nel


1995, fu il Boca Junior. Quando
riusc a diventarne presidente
disse: Mio padre non mi avrebbe mai concesso di svolgere un
ruolo autonomo negli affari di famiglia, ma qui al Boca non pu
pi dirmi cosa devo o non devo fare.
Erano gli ultimi anni di Maradona, tornato a casa dopo Barcellona e Napoli. Macri e il QJCFEF
PSPnon andarono mai daccordo. Diego, che veniva dalle favelas, disprezzava quel figlio di ricchi che, secondo lui, non aveva
dovuto combattere per niente.
Una volta gli disse: Tu il Boca lo
hai ereditato, io lho conquistato. Macri gest la squadra pi
importante di Buenos Aires per
tredici anni, vincendo 17 titoli.
Fu il trampolino che gli diede la

possibilit di fare il salto in politica. Sospinto dai successi con il Boca jr. si present candidato a sindaco della capitale la prima volta
nel 2003, ma venne sconfitto.
Poi vinse, diventando sindaco
prima nel 2007, e poi ancora nel
2011. Ma la relazione con il padre continu a perseguitarlo:
Franco Macri amico di Cristina
Kirchner e militante peronista.
Non voleva che suo figlio si candidasse alla presidenza del Paese.
Adesso sar il primo presidente dellArgentina nato dopo la caduta di Pern (1955), il primo
ad aver vissuto il dramma di un
sequestro, il primo a vincere in
un ballottaggio, il primo a non essere n peronista n radicale.
Mauricio Macri si sposato tre
volte e ha quattro figli. Con lultima moglie, Juliana Awada, im-

prenditrice tessile, si conobbero


in una palestra. Hanno una figlia, Antonia, di 4 anni, grazie alla quale - dice Macri - sono met
nonno dei figli dei miei figli e met padre. Il suo libro preferito
JMDBDDJBUPSFEJBRVJMPOJ di Khaled Housseini, la musica: quella
di Phil Collins. Quando inizi lultima campagna elettorale, a giugno, Macri adott un cagnolino.
Gli mise il nome della strada che
costeggia il palazzo della Casa
Rosada, Balcarce. Poi gli compr una cuccia rosa a forma di palazzo presidenziale. La sua mascote gli ha portato fortuna. Nonostante Cristina e Scioli abbiano utilizzato tutta la forza economica della propaganda di Stato
per convincere gli argentini che
era lanticristo, li ha battuti.
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PRI la saracine-

sca esterna,
Hal. Mi dispiace, David,
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OPOQPTTPGBSMP. La drammatica scena di 2001 Odissea nello
spazio in cui il supercomputer
HAL 9000 cerca di eliminare lastronauta Bowman impedendogli di rientrare a bordo lesempio pi famoso di disobbedienza
elettronica a un ordine umano.
Ma lesplosione robotica attesa
nei prossimi anni, che render
luso degli automi sempre pi
diffuso in qualsiasi ambito, far
moltiplicare le situazioni in cui
potrebbero dover dire di no a comandi inappropriati o pericolosi. Basti pensare a unauto senza
guidatore cui un passeggero impaziente ordini di superare i limiti di velocit. Anche per i robot benintenzionati, diversi
quindi dal malevolo HAL9000,
lobbedienza potrebbe quindi
non essere pi una virt.
Pionieri nel campo della giusta ribellione robotica sono due
ricercatori dello Human-Robot
Interaction Laboratory della
Tufts University di Medford
(Usa), Gordon Briggs e Matthias Scheutz, che al recente Human-Robot Interaction Symposium di Washington hanno presentato uno studio dal titolo evocativo: i4PSSZ *DBOUEPUIBUw
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QSPQSJBUFMZ3FKFDUEJSFDUJWFTJO
IVNBOSPCPUJOUFSBDUJPOTw.
In quali casi il robot fa bene a
ribellarsi? Se pensiamo ai robot militari, sar importante riuscire a codificare nel loro comportamento il rispetto delle convenzioni internazionali. Ma ci sono anche ambiti molto pi vicini
alla vita quotidiana in cui il robot dovr potersi opporre ai voleri del padrone umano, spiega
a 3FQVCCMJDBMatthias Scheutz.
Immaginiamo un robot-casalingo che ha messo una padella sul
fuoco e riceve lordine di passare laspirapolvere in salotto. Per
evitare il rischio di un incendio,
dovrebbe rifiutare lincarico
spiegando che prima deve finire
di preparare la cena. Oppure, figuriamoci un robot-badante
che sta sorreggendo un anziano
e riceve da altri lordine di riparare lantenna sul tetto: deve rifiutare il comando almeno fino a
quando lanziano non al sicuro.
Limportante che il robot

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SPCPUJDBEJ"TJNPW GPUP

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BMMBQSJNBMFHHFu

Le menti artiiciali
60 milioni
le controversie legali risolte
ogni anno dal software
dedicato di e Bay
(40 volte le cause civili dibattute
ogni anno nel Regno Unito)

41 secondi
frequenza di pubblicazione
di studi di medicina
Possono stare al passo solo menti
artificiali come Watson (di Ibm)
o DeepMind (Google)

I posti di lavoro
che nei prossimi 20 anni
saranno occupati da robot

35%

nel
Regno Unito

47%

negli
Stati Uniti

I robot obiettori
principali ambiti di applicazione

Campo militare
Ordine pubblico
Medicina
Auto senza guidatore

i*NQBSJOPBEJTPCCFEJSF
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sia un agente etico esplicito,


ossia che possa non solo agire in
un modo etichettabile come etico, ma anche spiegare allumano il motivo della sua disobbedienza: senza questa capacit, i
robot da un lato non riusciranno
ad essere accettati come agenti etici; dallaltro non avranno
modo di essere corretti dalla con-

troparte umana se prenderanno una decisione sbagliata.


La strada per creare il robot
etico ancora irta di ostacoli:
Per poter prendere decisioni di
tipo etico il robot dovrebbe costruirsi un corretto modello della situazione in cui si trova,
questa oggi la sfida principale,
sottolinea Scheutz. Consideria-

mo unauto robotica che corre


sul ghiaccio. Pu avere tutte le
appropriate regole di guida prudente codificate nel software,
ma non potr applicarle se i suoi
sensori non riconoscono il ghiaccio. E c un problema aggiuntivo: Il robot pu essere ingannato e tratto in errore dagli umani.
Ad esempio lauto potrebbe per-

cepire il ghiaccio, ma io potrei


dirle: Questo non ghiaccio: i
tuoi sensori non funzionano bene. Continua a correre e ignora i
controlli di sicurezza.
Il rischio maggiore per il futuro non saranno dunque robot
troppo etici, ma umani ben poco
tali.
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-*/5&37*45"

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lunga la strada tecnologica verso il


robot etico? Lo chiediamo a Giorgio Metta, vicedirettore scientifico dellIstituto italiano di tecnologia di Genova e padre di iCub, il pi celebre e avanzato robot umanoide italiano.
Perch le tre leggi di Asimov
non bastano?
In s e per s sono ingegnose. Il problema che presuppongono robot in grado di percepire
il mondo nella sua complessit,
e di ragionare. Cosa che al momento molto lontana dalla
realt. Far capire ai robot il contesto in cui si trovano ad agire
oggi possibile solo per contesti
estremamente specifici.
Quanto tempo ci separa dai
robot etici?
Stiamo andando verso macchine sempre pi autonome,
vero, ma pur sempre in contesti
molto limitati. Lorizzonte pi
prossimo ed questione di pochi anni quello di robot che
possiamo di volta in volta dotare
di abilit e conoscenze specifiche, scaricandole dalla rete come se fossero app. Queste macchine potranno rifiutarsi di ubbidire a un comando inappropriato o pericoloso, ma lo faranno in
modo ancora stupido, ossia come reazione automatica di fronte a un ordine che violi un insieme di regole fisse.
E per avere un comportamento davvero etico?
Date le conoscenze attuali,
lorizzonte temporale ipotizzabile per un robot realmente in grado di decisioni consce e morali
perlomeno di trentanni.

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NNO DOPO anno. La denuncia sempre la stessa. Ma nes-

suno ascolta. Il Rapporto del CeDAP sulle nascite in Italia continua a squadernare linadeguatezza dei luoghi
dove le ragazze vanno a partorire. Soltanto il 61,9 per cento dei
nuovi italiani affronta il mondo in centri che garantiscono il
massimo della sicurezza, perch fanno pi di 1000 parti lanno.
Sono in tutto 187 ma rappresentano solo un terzo dei punti nascita italiani. Questo vuol dire che i due terzi delle strutture dove nascono gli italiani non sono adeguati. E quel che peggio e
lascia sbigottiti che l8,6 per cento dei centri non garantisce
standard di sicurezza, perch vi si fanno meno di 500 parti lanno. Sono quelle cliniche che gi il piano del ministro Fazio voleva chiudere nel 2010.Chiss perch sono ancora l? Della faccenda si discusso a lungo, innanzitutto perch bisogna fare
uneccezione per i luoghi isolati: meglio un centro un po sbrindellato che niente e il mare di mezzo (visto che lelisoccorso in
gran parte del paese un miraggio). Ma per il resto, il fatto che
il parto possa essere un terno al lotto unimperdonabile leggeQFSJTDPQJP!SFQVCCMJDBJU
rezza delle regioni. 
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scesa sotto la soglia di sicurezza. Occorre


domandarsi il perch e riflettere su possibili soluzioni.
Alcuni studiosi hanno scoperto che i
messaggi rassicuranti su presunti rischi associati ai vaccini sono inutili. Un articolo di
1BFEJBUSJDT nel 2014 lo conferma: ricordare che la relazione fra trivalente e autismo
nasce da una bufala di un medico, Andrew
Wakefield, o illustrare i pericoli di una mancata copertura vaccinale non ha effetto sugli indecisi e talvolta rinforza - effetto noto
come ritorno di fiamma (backfire effect)
- le posizioni dei genitori contrari alle vaccinazioni. Questa estate apparso su 1/"4,

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e societ dovrebbero essere legate da un


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e controllati. I dati ottenuti da un laboratorio sono esaminati pi volte da persone diverse, inseriti in un articolo, riletti dagli autori, inviati a una rivista internazionale
che ne attesta la qualit accettandoli o meno. Infine sono pubblicati e letti dallintera
comunit scientifica, che libera di criticarli, dati alla mano. Questo il modo che
la scienza si data per non cadere vittima
di false credenze ed essere trasparente.
Ma come in tutti i rapporti e i patti sociali
di una democrazia, anche la controparte
ha delle responsabilit. Nel caso dei vaccini, la politica e la societ hanno le loro. Non
mi sono risparmiata nel sottolineare le
mancanze di una parte della politica su Stamina, ma nel caso dei vaccini politica, Ministeri e Istituzioni sanitarie hanno una posizione esemplare, unita nel richiamarne
limportanza, sino a prefigurare di estendere lobbligatoriet del piano vaccinale nazionale. Chi manca allappello una parte
ahim crescente delle popolazione, specie
genitori di bambini piccoli o in et scolare.
LOMS ha ammonito lItalia per essere
CIENZA, POLITICA

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AL GIORNO
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la rivista dellAccademia Nazionale delle


Scienze americana, un articolo sugli effetti positivi dei messaggi non rassicuranti. Larticolo suggerisce che per far
cambiare opinione agli indecisi lunica comunicazione utile quella che focalizza i
rischi delle malattie contagiose per un
bambino non vaccinato. Cio si deve sostituire a livello cognitivo la credenza (errata) di rischi legati ai vaccini con levidenza (reale) di quel che succede quando si
contraggono malattie infettive gravi o
mortali, per s e per i propri figli. Lo studio
ha mostrato agli 811 partecipanti foto di
bambini con morbillo, rosolia e parotite e

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di morbillo, suscitando un cambio dopinione.
Questi strumenti delle scienze cognitive
andrebbero presi in considerazione dalle
istituzioni nella promozione di procedure
di prevenzione sanitaria ed eviterebbero
di cadere nella discussione sullobbligato-

Piemonte
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Basilicata
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riet delle vaccinazioni, che mi vede peraltro favorevole. Si tratta di avvalersi del cosiddetto pungolo o nudge (spintarella),
strumento cognitivo utilizzato dallamministrazione Obama e dallattuale governo
britannico che consiste nel dare ai cittadini suggerimenti premianti su decisioni
collettive come quelle legate al pagamento delle tasse o alla donazione degli organi.
Basterebbe spiegare che evitare le vaccinazioni significa esporre a rischi letali i propri e gli altrui figli, soprattutto in et prevaccinale o con malattie autoimmuni o tumori. Lo Stato dovrebbe vaccinare tutti i
bambini, lasciando i cittadini liberi di rifiu-

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tare le vaccinazioni. Ma a questa scelta dovrebbe associarsi una corposa serie di documenti di responsabilit assicurative e penali da assumersi nel caso emergessero, come in Inghilterra due anni fa con il morbillo, nuovi focolai infettivi riconducibili alla
mancata copertura.
Gli scienziati irresponsabili come Wakefield pagano con la carriera. I politici possono essere destituiti. Anche i cittadini, se vogliono la libert di scelta, devono fare la loro parte.
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FONTI LE VITE DA SALVARE: AIFA, REPORT DELLA


CONFERENZA INTERNAZIONALE LO STATO DI SALUTE
DELLE VACCINAZIONI IN EU, 2014 // MORTALIT:
OMS MORTALITY REPORT, 2012 / BRITISH MEDICAL
JOURNAL // COPERTURA VACCINALE: MINISTERO
DELLA SALUTE // MENINGITE IN ITALIA: OPBG
/ ISS , DATI DI SORVEGLIANZA DELLE MALATTIE
BATTERICHE INVASIVE, 2015// SOGLIA DI SICUREZZA
E CONTAGIOSIT: ECDC / VYNNYCKY E, AN
INTRODUCTION TO INFECTIUOUS DISEASE
MODELLING ET ALL, OXFORD UP / EPID REVIEW 1993,
TRA ALTRI
ELABORAZIONE DATI ANDREA GRIGNOLIO
INFOGRAFICA PAULA SIMONETTI

movimenti
antivaccinali antica
quanto la vaccinazione,
ma nessuno dei loro timori
mai stato confermato. Alla fine
del 700, l inventore della vaccinazione, Edward Jenner, scopr che era pi efficace immunizzare gli esseri umani infettandoli con vaiolo vaccino che
con quello umano attenuato.
Fu allora che si comprese limportanza della profilassi di massa: lInghilterra, con il Vaccination Act, stabil lobbligo per i
neonati di tre mesi (1853), poi
per i quattordicenni (1867); la
Francia per i soldati dellesercito napoleonico. Nonostante la
mortalit del vaiolo raggiungesse il 30% rispetto al 2 di quella
associata ad infezioni veneree,
una parte della societ e della
Chiesa, compreso papa Leone
XII, si oppose in nome della promiscuit tra sangue animale e
A STORIA DEI

umano. Nel 1902, durante unepidemia di vaiolo nel Massachusetts, Henning Jacobson rifiut
la vaccinazione appellandosi al
diritto di curarsi come credeva:
perse le battaglie legali e, nel
1905, la Corte Suprema stabil
che lo Stato pu emanare leggi
obbligatorie in caso di malattie
rischiose per la societ. Nel

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1970 il vaccino trivalente fu accusato di aver provocato danni
neurologici in 36 bambini al
Great Ormond Hospital di Londra. Documentari e articoli alimentarono la polemica causando un brusco calo di vaccinazioni, ma una commissione dindagine e un comitato indipendente di esperti confermarono la si-

curezza del vaccino. Un medico, Gordon Stewart, capeggi


gli oppositori e serv un programma nazionale che analizz le malattie neurologiche dei
bambini tra 24 e 36 mesi ricoverati nel Regno Unito per stabilire la non responsabilit dei vaccini e annullare le cause di risarcimento. Il 1988 lanno della
bufala che lega il trivalente
allautismo montata dal britannico Wakefiled con un articolo
su -BODFU (poi ritrattato). Il medico venne radiato dallalbo per
aver manipolato le prove e favorito un personale prodotto per
la vaccinazione. Allinfluenza
mediatica sui neogenitori di allora viene imputata lepidemia
di morbillo scoppiata tra gli adolescenti inglesi nel 2013. Nel
1999 laccusa degli antivaccinisti cadde sul Thimerosal, un eccipiente per conservare il vaccino, sospettato di contenere
mercurio. Lagenzia di controllo americana FDA dimostr
che si trattava di etil-mercurio,
totalmente innocuo, ma la fobia sociale port alcune case farmaceutiche a usare altri conservanti. Recentemente sono stati
accusati e regolarmente discolpati altri eccipienti come formaldeide e squalene. Lultimo
imputato linnocuo esavalente accusato di indurre il cancro attraverso una forte stimolazione immunitaria. Ma durante un solo anno di scuola i
bambini ricevono una stimolazione immunitaria decine di
volte superiore.
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Dendrimeri
Molecole
complesse
dalla forma
ramicata
per la rimineralizzazione
di smalto
e dentina

Nanotubi
di carbonio
Adesivi
antibatterici
con aderenza
superiore
di quella
dei materiali
usati oggi

TERZO MILLENIO
Di tipo anestetico
Soluzioni colloidali
contenenti milioni
di nanorobot carica
di anestetico e capa
di raggiungere la
gengiva in modo
indolore

Elettrodi
Punti
quantici

Nanoparticelle
doro e punti
quantici
Nanostrutture
che, attraverso
lemissione di
luce, riescono ad
individuare tumori
del cavo orale

Dentifrobots
Contenuti in paste,
gel e collutori
che potrebbero
garantire ligiene
orale in profondit

Anticorpi
specici
per i tumori
Particella
doro

FONTE RIELABORAZIONE AMERICAN DENTAL ASSOCIATION INFOGRAFICA PAULA SIMONETTI

&-*4"."/"$03%"

ENTIFRICIO, SPAZZOLINO, e

nanotubi di
carbonio. Per individuare con grande
anticipo la presenza di cellule tumorali allinterno del cavo orale. Possibile?
Possibile. Merito delle nanotecnologie, che promettono di rivoluzionare il settore
dellodontoiatria. E se le capacit di diagnosi oncologica sono ancora sperimentali, stanno per sbarcare oggi negli studi dei dentisti tecnologie e materiali avanzati ottenuti proprio grazie ai progressi nel
settore delle nanotech: idrogel per la cura delle malattie della gengiva, dendrimeri (molecole complesse dalla forma ramificata) per la rimineralizzazione del dente, nanoparticelle doro e punti quantici (una sorta di atomi artificiali) per la terapia dei
tumori della bocca, persino nanorobot per il trasporto controllato di sostanze terapeutiche.
Questo solo linizio, come scrivono ricercatori

-FJOOPWB[JPOJTUBOOPDSFBOEP
VONFSDBUPNJMJBSEBSJP&QQVSF

tori potrebbero cos garantire ligiene orale in profondit, asportando i depositi alimentari o trasformando sostanze dannose come il tartaro in sostanze innocue. E ancora, i nanorobot ortodontici potrebbero farci dire addio agli apparecchi correttivi,
quando saranno in grado anche di agire su tutti i
tessuti parodontali (gengive, osso alveolare, legamento parodontale e cemento radicolare) riuscendo a correggere senza dolore la posizione scorretta
dei denti.
Un altro settore che suscita linteresse della ricerca quello degli adesivi antibatterici costituiti da
nanotubi di carbonio, con una capacit di aderenza
superiore a quella attuale, o dei punti quantici in
combinazione con anticorpi specifici per i tumori
da inserire nel cavo orale, cos da individuare le cellule cancerose grazie allemissione di luce. Unaltra delle prospettive future pi interessanti quella di nanoparticelle incorporate in materiali dentali per la rimineralizzazione dello smalto e della dentina. Ma molto lavoro stiamo facendo anche per utilizzare le propriet delle nanotecnologie allo scopo
di prevenire o controllare malattie del cavo orale;
cosa che riteniamo possibile perch i nanomateriali possono essere disegnati come farmaci capaci di

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azionare lentamente diversi agenti terapeutici,


aggiunge uno degli autori dello studio, il brasiliano
Amauri Jardim de Paula dellUniversit federale
del Cear.
Ovviamente sulla strada della nano-odontoiatria
ci sono ostacoli non indifferenti. Il primo e pi evidente rappresentato dai costi. Che per, commenta Francesco Riva, direttore della UOC di Chirurgia
odontoiatrica dellOspedale George Eastman di Roma, potrebbero anche calare rapidamente. Oggi i
materiali di cui ci serviamo sono semi-artigianali, e
dunque parecchio costosi. Se in futuro potremo
sfruttare i progressi delle nanotecnologie compiuti
in altri settori della medicina, e rendere cos possibile lindustrializzazione della produzione di questi
materiali, i costi potranno anche ridursi. Il secondo ostacolo, per, pi insidioso. E riguarda la sicurezza di nanomateriali e procedure, non ancora del
tutto certificata. Le nanoparticelle sono in grado
di superare tutte le barriere del nostro corpo. Per
questo conclude Riva - dobbiamo porre particolare attenzione agli effetti non desiderati, e sottoporre continuamente le nuove tecniche alla validazione da parte della scienza e dei comitati etici.
3*130%6;*0/&3*4&37"5"

OPOTFOFDPOPTDPOPJSJTDIJ
brasiliani e spagnoli su 5SFOETJO#JPUFDIOPMPHZ:
Le nanotecnologie sono spesso considerate un settore che promette molto ma mantiene poco - ammette uno degli autori, Nelson Duran dellUniversit statale di Campinas, in Brasile - ma levoluzione
dei materiali usati in odontoiatria sta gi oggi generando un mercato che vale svariati miliardi di dollari. E, fattore non secondario, potrebbe anche migliorare sensibilmente il rapporto da sempre difficile tra il paziente e il suo dentista.
Lanestesia, per esempio: per indurre un addormentamento locale della parte su cui si interviene,
gi si pensa a soluzioni colloidali contenenti milioni
di nanorobot caricati di particelle di anestetico. La
soluzione sarebbe depositata in modo indolore sul
tessuto gengivale, e i nanorobot potrebbero raggiungere la dentina e spostarsi verso la polpa attraverso i tubuli dentinali, minuscoli canali che si irradiano dalla polpa allo smalto, arrestando la trasmissione dello stimolo doloroso al cervello. Una volta
terminata loperazione, i robot analgesici uscirebbero dal dente sotto la guida computerizzata del
dentista. Ma i ricercatori si spingono anche oltre:
perch non immaginare dei dentifrobots per la pulizia quotidiana di denti e gengive?
Le nanomacchine contenute in paste, gel e collut-

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ENGIVITI E DIABETE sembrano malat-

tie molto di diverse, ma chi soffre di


infezioni orali, in particolare della
forma pi grave, o parodontite, ha un rischio doppio di sviluppare un diabete di tipo 2. E viceversa: un diabetico ha una probabilit tre volte superiore di avere problemi alle gengive. Secondo gli esperti, oggi la
prevenzione del diabete deve quindi, necessariamente, iniziare anche dalla bocca.
questo infatti il messaggio emerso dal
Diabetes, Oral Health and Nutrition
2015, simposio organizzato annualmente
al Joslic Diabetes Centre di Boston.
Come spiega Robert Genko, professore
di microbiologia e biologia orale della Buffalo University: Oggi 387 milioni di persone
nel mondo soffrono di diabete, e nei paesi
occidentali circa il 40-60 per cento degli
adulti ha una parodontite. Alla base di entrambe le malattie, infatti, ci sono processi
infiammatori. Per quanto riguarda le gengiviti: le sostanze e i batteri presenti nelle
sacche gengivali infiammate possono en-

trare nel circolo sanguigno provocando infezioni e infiammazioni; cos contribuiscono allo sviluppo di insulinoresistenza e diabete, e aumentano lincidenza di effetti collaterali per chi gi ne soffre.
Sul versante opposto, linfiammazione
diffusa e liperglicemia dovute al diabete
danneggiano le gengive, e rendono molto
pi probabile uninfezione e lo sviluppo di
una parodontite. per questo che oggi gli
esperti guardano ai denti come un campanello dallarme, che potrebbe trasformarsi
in unimportante opportunit diagnostica.
Abbiamo chiesto a 11 studi dentistici di
sottoporre ad un semplice test per il controllo della glicemia circa 1000 pazienti,
con pi di 45 anni e in cura per problemi alle gengive - racconta Genko - e mandato dai
diabetologi chi aveva il parametro fuori fase: 72 di loro sono risultati ad alto rischio di
sviluppare diabete di tipo 2, e 51erano gi
in malattia conclamata.

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CAMOMILLA
Possibili eetti sedativi e rischio di
interazione con lanticoagulante warfarin

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BIANCOSPINO
Pu aumentare leetto dei farmaci
ipotensivi e digitalici

AGLIO
Pu favorire il sanguinamento
aumentando leetto del warfarin

ECHINACEA
Pu inammare il fegato
se combinata con altri farmaci

EQUISETO, CODA CAVALLINA


Sconsigliato luso in gravidanza e
puerperio; nei malati renali e diabetici

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L GINSENG PU aumentare il sanguinamento. Lequinacea avere effetti sul


sistema immunitario. La liquirizia aumenta la pressione. E persino con la
camomilla bisogna stare attenti. Gi,
perch i fitoterapici hanno effetti benefici
cui, come sempre, pu corrispondere un effetto collaterale non desiderato che rischia
di diventare serio quando dobbiamo sottoporci a un intervento chirurgico. E quasi il
35 per cento degli italiani continua a usare
uno o pi composti a base di erbe anche subito prima di andare in sala operatoria. Senza
tenere in debito conto gli effetti che pu avere la somma dei principi vegetali ingeriti
con i farmaci che precedono e seguono unoperazione. Lo dimostra unindagine conoscitiva realizzata dalla Siared, Societ italiana
di anestesia rianimazione emergenza e dolore, per capire le abitudini dei consumatori di
fitoterapici e integratori e le modalit con
cui i medici chiedono notizie. Linchiesta, basata su un semplice questionario, ha evidenziato che durante la visita di valutazione
pre-operatoria oltre il 70 per cento dei pazienti non dice allanestesista di utilizzare
questi prodotti e daltra parte solo un medico su due lo domanda; i dottori non approfondiscono la questione e molti di loro, pur
conoscendo i nomi di alcune erbe, non hanno informazioni sugli effetti collaterali lega-

ZENZERO
Pu aumentare il sanguinamento
in associazione con anticoagulanti

NON SONO CARAMELLE


GLI INTEGRATORI
Si assumono per via orale e
sono destinati ad arricchire
la nostra dieta. Possono
svolgere diverse funzioni

anche per aumentare le conoscenze tra gli


anestesisti, la Societ ha realizzato una mini-guida pratica dal titolo Anestesia ed erbe
medicinali scritta da Adriana Paolicchi, Filippo Bosco e Luigi De Simone, dellAzienda
ospedaliera universitaria di Pisa. Poche pagine con le principali informazioni su quello
che bisogna sapere delle erbe medicinali.
Perch non intento degli anestesisti disincentivare lutilizzo di fitoterapici e integratori. Ma quel che conta che siamo tutti consapevoli che non sono esenti da effetti che possono disturbare parecchio il loro lavoro, come quello dei clinici incaricati del post-operatorio.
Valeriana, efedra, kava, aglio, ginkgo biloba, ginseng, iperico ed echinacea, sono que-

LA VALUTAZIONE
Farmaci e integratori non
vanno mai sottovalutati
quando si pianica
un intervento chirurgico

ste le piante maggiormente usate nella pratica clinica e imputate di alcune importanti
complicanze durante o dopo lanestesia. Gli
effetti avversi pi frequenti riportati anche
in letteratura e sottolineati dalla Siard sono
molti. Si va dallinstabilit cardiovascolare
associata a variazioni della pressione sanguigna ai disturbi della coagulazione che hanno
come conseguenza laumento dei sanguinamenti durante e dopo loperazione.
Alcune ricerche riportano poidiversi effetti sul sistema immunitario con alterazione
delle risposte di difesa che possono comportare il rallentamento della guarigione. Alcune erbe rischiano di prolungare i tempi
dellanestesia.
3*130%6;*0/&3*4&37"5"

GINKGO BILOBA
Stessi eetti dello zenzero

GINSENG
Stessi eetti dello zenzero. Possibile
aumento della frequenza cardiaca

-BTUSBHSBOEFNBHHJPSBO[B
EFJQB[JFOUJOPOEJDF
EJVTBSFQSFQBSBUJWFHFUBMJ
ti agli anestetici. Con conseguenze inevitabili al momento dellintervento.
I fitoterapici, infatti, sono prodotti naturali, ma naturale non necessariamente innocuo. Tanto vero afferma Adriana Paolicchi, presidente della Siared che la Societ americana di anestesiologia raccomanda
che non si usino fitoterapici nelle due settimane antecedenti un intervento chirurgico. Il fatto che i fitoterapici - siano essi sotto forma di erbe fresche, infusi, decotti, tinture, sciroppi o polveri somministrate in vario modo - contengono principi attivi vegetali che da un punto di vista chimico appartengono ad alcaloidi, eterossidi, gomme mucillagini, tannini, enzimi e vitamine. Le preparazioni continua Paolicchi - hanno di
conseguenza propriet farmacologiche e
non sono esenti da effetti collaterali soprattutto in relazione ai farmaci usati per lanestesia. Il problema c ma sino ad oggi stato ignorato ad eccezione di qualche segnalazione sporadica e di uno dettagliato studio
americano che ha sottolineato come molte
piante medicinali possano essere responsabili di complicanze proprio in quanto interferiscono con i medicinali anestesiologici.
Proprio per stimolare il paziente a riferire nei dettagli lutilizzo di fitoterapici, ma

LIQUIRIZIA
Pu aumentare la pressione arteriosa,
gonore o squilibri elettrolitici

VALERIANA
Pu aumentare gli eetti degli antiepilettici
o prolungare quelli di alcuni anestetici

INFOGRAFICA PAULA SIMONETTI

FONTE SOCIET ITALIANA ANESTESIA E RIANIMAZIONE

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IPERICO, ERBA DI S. GIOVANNI


Induttore enzimatico, interagisce
con l80% dei farmaci in commercio

pu essere il segreto per andar bene a scuola. I


bambini che frequentano
istituti con grandi giardini o che
per arrivarci fanno tragitti pi
bucolici di quelli grigi e rumorosi tipici delle citt, sono pi attenti e hanno pi memoria. Il
team di Payam Dadvand del
Centre for Research and Environmental Epidemiology di Barcellona ha studiato 2600 alunni
di et compresa tra i 7 e i 10 anni, sottoponendoli a test per misurare memoria e livello di attenzione. E insieme analizzato
anche quanto verde ci fosse intorno a scuole, strade e case dei
L VERDE

bambini. I risultati? Pi i piccoli


erano circondati da verde maggiore erano le capacit di memoria, soprattutto quella che ci permette di gestire e manipolare
linformazione acquisita.
In parte, raccontano i ricercatori su 1OBT, il merito delleffetto tampone contro le sostanze
inquinanti, dannose anche per
lo sviluppo cognitivo. Ma non solo. Racconta Elisa Di Giorgio,
neuroscienziata del CiMec
dellUniversit di Trento: Gli
spazi aperti, verdi, riducono i livelli di cortisolo, lormone dello
stress, e questo favorisce lo sviluppo cognitivo. Perch in un
ambiente naturale sono stimolati in modo equilibrato tutti i sen-

si, non c sovraeccitazione come in un ambiente artificiale,


dove le luci o i suoni a volte sovrastano altri tipi di sensazioni affaticando il cervello. Lequilibrio
sensoriale aiuta il cervello a lavorare in sincronia, si attivano diverse aree insieme e viene favorita lattenzione. A volte anche
solo con una passeggiata tra gli
alberi, suggerisce un altro studio, pubblicato su &OWJSPONFOU
BOE#FIBWJPS.Negli spazi naturali il bambino ha pi risorse da
dedicare a quanto ha di fronte, e
questo ne aumenta anche le performance, stimola le capacit di
problem solving, conclude Di
Giorgio.
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Mio figlio ha continue otiti. Ha


al suo attivo gi due perforazioni del timpano e adesso vorrebbe iscriversi in piscina. consigliata o meglio scegliere uno
sport non acquatico?

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Ho 67 anni e da circa dieci soffro di artrosi cervicale. Ho due


ernie del disco C6-C7che non mi
hanno dato grossi problemi. Soffro di acufeni, comparsi con lavvento dellartrosi, e ho notato
che aumentano appena giro il
capo. Lartrosi influenza anche
i nervi delludito? O sono le ernie discali?

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Sono una donna di 74 anni. Dal


2008 soffro di blefarospasmo.
Come terapia faccio ogni 3-4
mesi infiltrazioni per occhio di
botulino. A parte ematomi vari, non ho risultati positivi e lo
sforzo fatto per tenere gli occhi
aperti mi porta tensione alla nuca, ai muscoli facciali e grande
nervosismo. Ci sono altri rimedi?

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MBUFSBQJB PHHJQPTTJCJMFBODIFOFM
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TPTUBO[BJOJFUUBUFOFMMPTQFTTPSF
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QVOUJBTFDPOEBEFJDBTJTPOP

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RVBOUJUFUFNQJWBSJBCJMJFOUSP
DFSUJMJNJUJDPOTJEFSBOEPMFMFWBUB
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QPTTJCJMF

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.JWFOVUPVOMJQPDFMF
DIFDPTFTBUUBNFOUF
MFUUFSBGJSNBUB
FNBJM

Sono affetto da linfoma non


Hodgkin a cellule B, trattato
con rituximab, anche per aumento volumetrico del linfonodo in sede paracavale destra di
4cm. Ora il controllo periodico
con la tac ha evidenziato nella
stessa sede una massa ipodensa di 5cm. definita linfocele.
Una ghiandola linfatica pu trasformarsi in linfocele? E che
trattamento consigliabile?

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Ho 57 anni, soffro di diabete di


tipo 1 da 30 anni, faccio una vita quasi sana ma, quasi senza
accorgermene, da circa due anni mi sono ritrovato il pene ricurvo. Non nascondo che ho
qualche difficolt quando faccio lamore. Come posso rimediare a questo problema? il caso di consultare un andrologo ?
La soluzione chirurgica?

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-"."-"55*"dentro la scuola ha i volti di Agnese, Gio-

vanni, Yassir, bambini e ragazzi naturalmente esclusi dalla propria disabilit, che fanno fatica a percorrere le strade consentite ai compagni. La qualit dellintegrazione scolastica tema di grande interesse, sul quale insegnanti e famiglie hanno scoperto che molto si deve fare per chi ha bisogni speciali. Un convegno
biennale, promosso da Andrea Canevaro e Dario
Janes, si occupa di integrazione scolastica: il 14
novembre ha registrato il tutto esaurito con
4900 iscritti (www.erickson.it). La salute di infanzia e adolescenza passa non solo da educazione e inclusione scolastica, ma anche dal divertimento. Dynamo Camp e Fondazione Tender to Nave Italia,
due protagonisti della inclusione delle persone fragili,
si sono confrontate a Roma il 12 novembre (www.athenaeum.it), per ragionare coi ragazzi delle scuole romane di cosa significhi impegnarsi nella solidariet. Fuori
dalle regole del branco, liberi di capire quanto sia bello
sentirsi capaci di correre lavventura della propria vita
senza lasciar indietro gli altri. A Milano, infine, il 20 novembre, Call for Brain, che cerca di capire e affrontare
temi irrisolti della medicina (www.call4brain.com).
Tre iniziative che meritano dessere segnalate e sostenute, perch aprono sullItalia una finestra luminosa,
entusiasmante, cui purtroppo non saffacciano i noiosi
Tg di prima serata, n gli ancor pi noiosi talk show, impegnati a intervistare i leader di partito e trasmettere
la cronaca giudiziaria di corrotti e corruttori. Che barba. Mettete volontariato e no profit al centro dei talk
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*-%&$3&50legislativo 38/2014 prevede che gli assisti-

ti dal Sistema sanitario di un Paese dellUnione Europea possano ricevere cure, a carico del proprio Stato, in
tutti gli altri Paesi UE. Lo stesso regolamenta anche
lacquisto di farmaci allestero, regolarmente prescritti su ricetta del servizio sanitario nazionale. Le ricette
rilasciate in Italia e redatte secondo le disposizioni
del D.lgs.38/2014 quindi possono consentire lacquisto di farmaci anche allestero, con successivo rimborso delle spese. Del resto anche in Italia
si possono acquistare farmaci (di cui sia autorizzato il commercio) prescritti in altro Stato, con
unica eccezione di quelli soggetti a prescrizione speciale (medicine contenenti sostanze stupefacenti o psicotrope, vedi D.lgs.219/2006). Rimangono valide le regole riguardo alla sostituibilit del medicinale prescritto con quelli generici o di altro tipo.
Per il rimborso le regole sono quelle valide per le prestazioni fruite allestero: domanda alla ASL di residenza
entro 60 giorni dallutilizzo della ricetta, allegando prestazione medica o fattura o ricevuta di pagamento, a
cui segue rimborso entro due mesi. Per facilitare il riconoscimento della prescrizione in un altro Stato UE, occorre verificare che contenga almeno data di emissione della ricetta e dati identificativi del paziente, del
professionista sanitario che rilascia la prescrizione e
del prodotto prescritto: principio attivo, denominazione commerciale (non obbligatoria), formulazione farmaceutica (compresse, soluzione, ecc.), quantit, dosaggio, posologia.

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l nostro tempo il tempo, come scriveva Piero Camporesi, di una nuova religione del corpo. Lattenzione salutista estrema per il proprio corpo sembra, infatti, bilanciare il culto dellabbondanza alimentare, sino al limite dello
spreco, che caratterizza lOccidente. Il Dio di questa nuova religione limmagine e lefficienza prestazionale del corpo-magro, disciplinato nel suo appetito, obbligato a diete perpetue, ridotto alla compattezza minerale di una fascio di nervi e ossa. questo
uno degli idoli pi spettrali che incombe sulla tavola dellOccidente. Lo constatano gli antropologi da tempo: si mangia sempre
pi velocemente e sempre pi
soli. Il luogo simbolico della tavola e il suo rituale vengono disertati e offesi. Il nostro tempo
il tempo del tramonto del Convivio dove la parola si alternava
allatto del condividere il cibo.
Laffermazione del corpo in forma, del corpo-fitness, sempre
in gara, del corpo-anoressico,
ma anche di quello, altrettanto
diffuso, del corpo-bulimico preso nellabbuffata compulsiva e
vorace, nella divorazione illimitata, del consumo senza sapore, hanno reso il tempo collettivo della commensalit inutile e
ingombrante. Meglio mangiare soli, meglio mangiare senza
lAltro.
Contro questa cifra disperata del nostro tempo si muove,

pane , infatti, latto che istituisce la tavola come luogo dellAltro. Nel gesto di offrire il pane a
chi a tavola con noi, latto del
mangiare trascende immediatamente la semplice necessit
di nutrirsi, il piano del puro bisogno animale, per acquisire il significato evangelico dellaccoglienza dello straniero, del povero, dellabbandonato.
La radice ultima di tutta la
predicazione di Enzo Bianchi,
dei suoi studi biblici e del suo lavoro di scrittura, sempre la
stessa: ritornare allumanit di
Cristo, al Verbo che si fa carne.
In questo senso egli ci dice che
Dio non solo luce o logos,
ma anche vino e pane, perch il pane, essendo un dono di
Dio, e il primo volto del Signore.
Il banchetto non allora il

dellenigma dellincarnazione
dove linfinito non pu essere
colto dallastrazione teologica,
n dalla pura teoresi speculativa, ma solo attraverso il corpo
dellevento del mondo. Per questo il suo primo ammonimento
quello di non dimenticare la
terra, di non ridurla a mera risorsa da sfruttare, di non annientarla. Perch la terra, ci dice, il primo vero nome dellAltro
a cui lumano esposto. La violenza accade originariamente
nel voler sostituire la necessit
di abitare la terra come ospiti e pellegrini con limpeto
di chi pretende di ergersi a suo

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padrone incontrastato. Per questo la terra, come il pane, di


tutti. Il termine adam spiega Bianchi non dovremmo
renderlo con uomo, ma con
terrestre. La terra non solo
polvere, roccia, sabbia come
si pensa ma un organismo
vivente, che dobbiamo rispettare, amare, contemplare e, soprattutto, sentire solidale con
noi. Si tratta ricordando lamore di Ges per la tavola che
scatenava lironia sferzante dei
suoi nemici che lo consideravano un mangione e un beone
di sviluppare il Vangelo della terra, di dare parola ad un
nuovo ethos della terra.
Per questa ragione Ges poteva dichiarare come ricorda
levangelista Marco citato da
Bianchi puri tutti gli alimenti. Se il miracolo di Dio il mira-

discepoli; sceglie la via dellultima cena, dello stare assieme a


chi lo ha amato. Non sceglie la
via del gesto solitario, ma decide di offrire a chi con lui il vino
e il pane del proprio corpo che
la memoria dovr riuscire a conservare nei tempi a venire. In
questo senso lo sguardo cristiano di Bianchi non mai semplicemente nostalgico perch la lezione di Ges innanzitutto
quella di sostenere una promessa che non si rivolge al passato
ma investe lorizzonte stesso
della nostra vita.
La promessa del Regno parte
sempre da qui, da ove noi siamo, altrimenti non avrebbe alcun senso. Ricostruire lospitalit della tavola, ricostruire la tavola dellAltro, una prospettiva per un futuro capace di fare
posto allumanizzazione della

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con la consueta forza e sapienza biblica, lultimo libro di Enzo


Bianchi, Priore di Bose, che ci
conduce ad esplorare uno dei
gesti pi alti e, insieme, pi
semplici dellinsegnamento di
Ges Cristo: quello di Spezzare
il pane, che anche il titolo del
suo nuovo libro edito da Einaudi.
Diversamente dalla nuova
religione del corpo che ha sostituito al Dio della parola, lidolo del corpo-magro o quello del
corpo-ingozzato, il priore di Bose ci mostra in tutte le sue pieghe lamore umanissimo di Ges verso la tavola. Spezzare il

colo del mondo, il miracolo


dellevento del mondo, nulla
impuro. Limpuro, infatti, non
mai ci che entra nel corpo
delluomo, ma solo ci che esce
dal suo cuore. Anche in questo
senso lascesi di Socrate che accompagna il suo ultimo gesto
estremo (avvelenarsi bevendo
la cicuta per invocare il rispetto
della Legge della polis) ci appare cos diversa dalla passione di
Cristo.
Questultimo, prima di incamminarsi verso la solitudine
straziante dei Gestemani e del
calvario della croce, sceglie la
via della condivisione con i suoi

luogo del vizio o del peccato perch il suo compito quello di


cantare il sapore del mondo.
Il cristianesimo di Bianchi immanentista, avverso a ogni forma astratta di spiritualismo, radicalmente anti-platonico, profondamente umanista sebbene
mai antropocentrico. Egli detesta la riduzione della religione
ad una ritualit vuota e inutilmente sacrificale. La sua passione cristiana animata da un desiderio che sa caricare eroticamente sia il mondo che le relazioni tra gli esseri umani.
lo sguardo del monaco che
sa cogliere tutta la potenza

vita. Solo se c condivisione,


ci possono essere banchetto e
festa; solo se la tavola non
chiusa ma aperta a chi bussa, allo straniero, al pellegrino, al povero, una tavola veramente
umana.
Per chi ha avuto la fortuna di
frequentare almeno una volta
il Monastero di Bose sa che la cura e lattenzione per il dettaglio
dei monaci che ci vivono non
vano estetismo, ma risponde
ad una posta in gioco etica radicale: aprire le porte allo straniero aprire le porte a Ges, al
Verbo che si fatto carne.
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i presentai al Cambio con un certo batticuore:
conoscere di persona Levi e parlare con lui mi
metteva in agitazione. Ma la dolcezza dei suoi
modi, la cortesia, lattenzione che da subito prest alle
mie parole mi misero perfettamente a mio agio. Poi
uscimmo dal ristorante. Proprio attaccata al Cambio si
ergeva la maestosa facciata del Teatro Carignano. Ha
mai lavorato nel nostro teatro? mi chiese. Non ne ho
mai avuto lopportunit. Vuole visitarlo? Sono
amico del direttore. Entrammo. Vidi che vicino
allingresso cera lo sgabuzzino del portiere. Al sentirci
avvicinare, il portiere alz gli occhi,
apr la porta del gabbiotto a vetri e
mi corse incontro, la mano protesa
addirittura gridando: Dottor
Camilleri! Che bella sorpresa!
venuto qui da noi per unaltra
regia?. Mentre la terra
letteralmente si apriva sotto ai miei
piedi, mi precipitai verso luscita e
dissi a Levi: Le devo una
spiegazione. Allora gli raccontai
come solo sei anni prima io avessi
messo in scena unedizione speciale dellatto unico di
Giovanni Verga $BWBMMFSJBSVTUJDBOB, ma vuoi per
linfelice scelta degli attori, vuoi per un malaccorto
errore di interpretazione mia, quello spettacolo mi era
parso il peggiore di quelli da me realizzati e lavevo
cancellato totalmente dalla mia memoria. Ho fatto
una vera e propria rimozione dissi. Levi, che mi aveva
ascoltato in silenzio, guardando un po imbarazzato la
punta delle sue scarpe, sollev la testa e mi fiss dritto
negli occhi. Sapesse quante ne ho dovute fare io...
sussurr. E riprendemmo a camminare ancora in
silenzio.

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on Gadda ho avuto modo di scambiare qualche
parola solo due volte durante due incontri
casuali: la prima volta mentre stavo a
chiacchierare con Guglielmo Petroni davanti al bar
Canova in piazza del Popolo a Roma. Gadda si ferm a
salutare Petroni: fu lui a presentarmi il grande
scrittore. Quel mattino appariva imbronciato, e lo era
con tanta evidenza che Petroni gli domand se si
sentisse bene. Lui rispose che aveva qualche acciacco,
ma che non era questo a infastidirlo. Era il problema
che aveva con la sua padrona di casa
a turbarlo profondamente. Fa la
cacca dovunque. Come dovunque?
Che significa? non potei
trattenermi dal chiedergli.
Dovunque le dico, dovunque.
Persino sui muri della mia stanza da
letto. A questo punto mi voltai
smarrito a guardare Petroni, il quale
invece mostrava una faccia
sorridente. Ma come fa a farla sui
muri? domandai. E Gadda,
serissimo, assumendo unaria da
cospiratore, mi sussurr: Credo che si arrampichi
scacazzando. Quindi ci porse la mano e and via. Ma
pazzo domandai a Petroni. No mi disse Petroni
, spesso si inventa delle storie alle quali finisce per
credere anche lui. Nel 1958 mi chiamarono al Terzo
programma della radio Rai. Mi assegnarono una
stanza e una scrivania. Giulio Cattaneo mi venne a
trovare subito. Ma questa la scrivania di Gadda!
esclam. Aveva cinque cassetti.Il cassetto centrale era
pieno di dattiloscritti che i vari autori gli avevano
inviato, ma la cosa divertente erano i commenti che
Gadda aveva fatto. I pi gentili erano Macaco!
oppure Babbeo! oppure ancora Scemo totale.

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ntendo raccogliere disordinatamente, ma prestando una


maggiore attenzione ai miei anni giovanili, alcuni incontri
durati un momento oppure quasi una vita e che hanno determinato in me una sorta di cortocircuito: cio a dire, che hanno provocato un primo momentaneo distacco e poi una sorta di maggiore illuminazione dentro di me. Si tratta di incontri con nomi noti, ma assai pi spesso con persone diciamo comuni, che hanno
comunque avuto la stessa valenza. Ne dimentico alcuni, ne sono certo; altri invece non li ho voluti deliberatamente trascrivere, anche di
questo ne sono certo. Ma gli uomini, le donne e i libri che racconto
hanno rappresentato per me delle scintille, dei lampi, dei momenti di
maggiore nitidezza: e per questo ho voluto ringraziarli.
(Dalla prefazione al libro Certi momenti di Andrea Camilleri, edito da Chiarelettere. I testi dello scrittore che qui pubblichiamo sono
brevi sintesi tratte dal volume)

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el 47 andai a Milano ospite di un mio zio, e un
giorno decisi di recarmi alla redazione del
1PMJUFDOJDP per conoscere Vittorini di persona.
Mi accolse con un largo sorriso e cominci a farmi una
sorta di terzo grado. Uscimmo, e appena fuori mi fece
una domanda che mi lasci sorpreso. Quali paesi e
citt della Sicilia conosci?. Agrigento, Palermo,
Catania, Messina, Caltanissetta, Enna. E i paesi?.
Aragona, Comitini, Favara, Sciacca. Pietraperzia
la conosci?. No. Parlami di Enna. Io a Enna ero
vissuto due anni, la conoscevo bene, fui abbastanza
esauriente. Il lago di Pergusa nelle
vicinanze vero?. S. A farla breve
parlai della Sicilia per unora e mezzo.
A un certo punto fui io a rivolgergli
una domanda: Ma perch tu,
Vittorini, non sei nato a Siracusa?
Perch mi fai queste domande?.
Non rispose direttamente, mi sorrise:
Con te sto facendo un ripasso. Al
momento di salutarci, sfil dalla
tasca M6OJU: Prendilo, e leggiti
soprattutto larticolo di Alicata.
Tornai a casa, cenai e subito dopo cominciai a leggere
larticolo di Mario Alicata, che era il collaboratore pi
stretto di Palmiro Togliatti per ci che riguardava la
linea culturale del Partito. Era un duro attacco al
1PMJUFDOJDP e al suo direttore Vittorini. La conclusione
era inequivocabile: o Vittorini cambiava radicalmente
lindirizzo della sua rivista o Il Politecnico sarebbe
stato considerato eretico. Quellarticolo intonava il De
profundis per la rivista. Vittorini laveva capito, e
perci forse, in quella lunga passeggiata, era fuggito
via dalla realt per rifugiarsi, attraverso di me, in un
territorio felice, quello della sua Sicilia.

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farmi conoscere Pasolini fu Laura Betti, che
organizz unapposita cena a tre a casa sua. Ma
fu un mezzo disastro perch fin dal primo
momento, quasi a pelle, non ci trovammo
reciprocamente simpatici. Io, a quei tempi, ero iscritto
al Partito comunista ed egli, quando mi domand di
che tendenza politica fossi, cominci ad attaccare la
politica del partito. Molte delle critiche le condividevo,
ma il tono e il modo delle sue parole mi spinsero, chiss
perch, ad assumere una posizione di difesa totale,
malgrado Laura si facesse in quattro
per riportarci a una situazione meno
conflittuale.Un giorno andai a casa di
Laura, con la quale stavo facendo una
trasmissione radiofonica. Erano le
due del pomeriggio e trovai Laura e
Pier Paolo coricati, completamente
vestiti, sul letto matrimoniale. Presi
una sedia e mi sedetti accanto al
letto. Pasolini si disinteressava della
nostra conversazione, standosene
sempre con gli occhi semichiusi.
Sopra il letto cera una lunga asse di legno che reggeva
unenorme quantit di libri. Mentre stavamo
parlando, si ud un crac fortissimo e un secondo dopo
lasse cadde proprio sulle teste dei due. Ma in una
frazione di secondo Pasolini balz dritto in piedi e col
braccio destro si appoggi su Laura che cos non pot
alzarsi, venendo colpita non solo dallasse ma da tutti i
libri. Salt in piedi come una furia e cominci a inveire
contro Pier Paolo. Invece di giustificarsi, Pier Paolo
cominci a sganasciarsi dalle risate e Laura pass a vie
di fatto. Dovetti intromettermi per separarli. Ma
anche Pier Paolo si era arrabbiato e io stimai
opportuno andarmene, lasciandoli soli a continuare il
loro litigio.

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50."40.0/5"/"3*

a quando una
opinione, quella del partito
dominante,
viene imposta con una perentoriet ed intransigente violenza
che mette il funzionario davanti al triste dilemma di aderire o
rovinarsi la carriera, noi ci domandiamo se le nostre preoccupazioni non siano, prima desser politiche, essenzialmente
morali, e se non abbiamo il dovere di denunciarle, affrontando tutte le conseguenze di questo atto di coscienza. tutto
racchiusa in queste parole della
fine degli anni Venti ma quanto attuali! la cristallina personalit di Umberto Zanotti Bianco (1889-1963), che oggi ci viene restituita da un bel saggio di
Mirko Grasso ($PTUSVJSFMBEF
NPDSB[JB  6NCFSUP  ;BOPUUJ 
#JBODPUSBNFSJEJPOBMJTNPFE
FVSPQFJTNP, Donzelli, pagg.
VI-154, euro 25). Cattolico in
odore di eresia (al suo mentore, il barnabita Giovanni Semeria, fu interdetta la predicazione per aver compiuto una memorabile visita a Tolstoj, a Jasnaja Poljana), instancabile fondatore di scuole nel Mezzogiorno, difensore delle cause dei popoli oppressi del Mediterraneo,
antifascista, archeologo autodidatta e tuttavia brillantissimo,
infine senatore a vita e fondatore, e primo presidente, di Italia
Nostra, lassociazione che un
tempo fu tanto importante per
la difesa del paesaggio e del patrimonio storico e artistico italiani: tutto questo stato Zanotti Bianco, in una vita che sembra un ponte naturale tra il Risorgimento e il progetto altissimo espresso dalla Costituzione.
Come ricorda Salvatore Settis nella postfazione al libro di
Grasso, Zanotti Bianco vedeva
come essenziali, per lo sviluppo
del meridionalismo, i temi del
patrimonio culturale. Egli era

j.

divorato dalla piet per i monumenti della Calabria non


meno che da quella per i miserrimi cittadini calabresi.
Nel 1913 si scontr con il suo
amico Tommaso Gallarati Scotti che non comprendeva la rilevanza sociale dellarcheologia e
della conoscenza del passato,
arrivando ascrivergli: Io di denaro per i cocci non ne cerco!.
Zanotti Bianco, invece, fonder
la Societ Magna Grecia il cui
scopo non era quello di lavorare
con i sussidi dello Stato, ma di
venire in aiuto a questo, raccogliendo privatamente i fondi
da distribuire annualmente alle Soprintendenze governative. Uno straordinario impegno privato per i beni culturali
che non avr purtroppo un seguito: non la privatizzazione degli sponsor (da senatore a vita
Zanotti Bianco si batt pi volte per limitare linvadenza dei
cartelloni pubblicitari nelle zone monumentali e nel paesaggio), n la sostituzione dello
Stato (il modello National Trust poi caro al Fai), ma invece un
sostegno forte e disinteressato
dei cittadini al loro Stato. Era capace di gesti forti e duri, Zanotti Bianco (come quello di far arrivare nelle case di molti illustri
italiani campioni del pane terribile e poverissimo di Africo, in
Calabria: era il 1926), ma il suo
movente era un incrollabile,
operosissimo ottimismo: Anche di fronte alla menzogna codificata, alla vilt premiata, c
una parte sana dItalia decisa a
non cedere, e a non disperare
nellavvenire del Paese.

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PARIGI. Lo scrittore e filosofo
francese Rgis Debray si dimesso dalla giuria del Prix Goncourt, il pi importante premio
letterario di lingua francese,
dopo solo quattro anni dalla
sua elezione. In una lettera inviata a Bernard Pivot, presidente dellAcadmie Goncourt, Debray spiega che i suoi impegni
di lavoro non gli lasciano il tempo di leggere i numerosi romanzi che gli vengono recapitati come giurato. Non ho pi la disponibilit n la generosit
che richiede la lettura dei libri
altrui.

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ROMA. Illustrazione per ragaz-

zi. Eccellenze italiane la mostra organizzata dalla Bologna


Childrens Book Fair allIstituto
Italiano di Cultura di Madrid.
Presenta una selezione di opere che documenta il percorso artistico di illustratori di grande
fama, tra cui Roberto Innocenti
e Lorenzo Mattotti (foto), e di
giovani, come Philip Giordano
e Arianna Vairo: gli ultimi 40
anni di storia del libro illustrato
per ragazzi. Fino al 31 gennaio.

Copia di ae0c3a2f1c44e67eb89794f0dfd2370c

la Repubblica ."35&%  /07&.#3& 

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el 1983, sullonda della riabilitazione della cultura accademica divulgata da grandi mostre allestite in Europa e in
America negli anni 70, Milano celebr il centenario della
morte di Francesco Hayez (1791-1882) con una grande
rassegna monografica, curata da Fernando Mazzocca e
Maria Cristina Gozzoli, che ne decretava lindiscutibile appartenenza al
gotha del Romanticismo europeo, sdoganando i suoi grandi dipinti storici, paradossalmente eclissati dalla sovraesposizione mediatica del Bacio, divenuto unirresistibile icona pop, ed esaltandoli alla luce del vivacissimo dibattito critico che ne aveva accompagnato luscita in pubblico
e da un illuminante confronto con il melodramma contemporaneo. A
pi di trentanni da quella mostra, Milano torna a celebrare con una spettacolare rassegna monografica il maestro veneziano(Francesco
Hayez, Milano, Gallerie dItalia in Piazza Scala, fino al 21 febbraio

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2016), che proprio nella capitale lombarda trov


il terreno fertile in grado di assicurargli quel ruolo
di caposcuola della pittura storica nazionale, che
fin dal 1841 gli fu riconosciuto dallesule Mazzini
in un appassionato saggio pubblicato su una rivista londinese. Regista dellevento odierno di
nuovo Fernando Mazzocca, che ha orchestrato il
pi vivido e aggiornato ritratto storico-critico del
pittore, allineando un centinaio di sue opere capitali e riversando in questa scelta e nel magistrale
saggio in catalogo tutta la sapienza filologica e intepretativa accumulata in decenni di studi su
Hayez e sullOttocento.
Nato a Venezia da una famiglia modesta, Francesco fu precocemente avviato alla pittura nellAccademia lagunare, dove ben presto lautorevole
studioso che la presiedeva, Leopoldo Cicognara,
ne intu il prodigioso talento, inviandolo nel 1809
a Roma con un pensionato triennale che gli garantiva lalloggio in Palazzo Venezia e affidandolo alle cure allamico Canova. Il giovane frequent lo
studio del grande scultore, che svolse un ruolo centrale nella sua formazione, ma strinse anche amicizia con il pi anziano Pelagio Palagi e con i coetanei tedeschi del gruppo dei Nazareni, precoci fautori di un ritorno al Medioevo. LAntico, le Stanze
Vaticane, Reni, Domenichino, Guercino, lalternativa dialettica tra disegno tosco-romano e colore
veneto: esempi antinomici a confronto che avevano paralizzato a lungo perfino giovani artisti della
tempra di David, ma non il giovane Francesco, cui
Canova, con il plasticismo pittorico delle sue statue, dai contorni nettamente profilati e dal marmo reso cos morbido da sembrare vera carne,
forn il filo dArianna per operare una sintesi tra linea e colore, capace di tradurre in realt la speranza di Cicognara di aver trovato il giovane in grado
di coniugare Tradizione e Modernit, Ideale e Natura, avviando il Risorgimento della pittura nazionale.
Tra il 1812 e il 1817, Hayez brucia le tappe: ottiene con il -BPDPPOUF un clamoroso successo al
concorso di Brera, si cimenta in Palazzo Torlonia
nel recupero della tecnica nazionale dellaffresco, compie soggiorni di studio e lavoro a Firenze
e a Napoli, per poi tornare nella capitale pontificia, vincere a mani basse il concorso dellAccademia di San Luca con l"UMFUBUSJPOGBOUF e rientrare
a Venezia, ma non prima di aver celebrato le nozze con Vincenza Scaccia: matrimonio felice e duraturo, anche perch non imped alla gi collaudata
esuberanza erotica del pittore dinanellare svaria-

te relazioni, di cui quella con Carolina Zucchi solo la pi nota. Il triennio 1817-20 vede il pittore impegnato, tra Venezia e Padova, in unattivit di decoratore che ne esalta la vena incontenibile, ma
ben altri sono i suoi traguardi e presto egli si rende conto che solo Milano offre, con Brera e gli stimoli di un mercato artistico vivacissimo, alimentato da una committenza colta in cui serpeggiano
fermenti carbonari, lambiente ideale per i grandi progetti che ha in mente. Nasce cos nel 1820 il
1JFUSP3PTTJQSJHJPOJFSPdegli Scaligeri, salutato a
Brera da un clamoroso successo che, consacrandolo vate del Romanticismo storico in Italia, lo induce a stabilirsi a Milano, dove gli si spalanca la strada delle committenze pi prestigiose e della cattedra di pittura a Brera. Per il pubblico ottocentesco, che nei soggetti scelti nella storia medievale,
coglieva al volo le allusioni politiche di stretta attualit patriottica, la chiave di lettura di questi
quadri storici consiste in un processo di immedesimazione melodrammatica, favorito dalla pratica
di dare ai personaggi storici fattezze di noti contemporanei. Cos, in rapida successione, al Pietro
Rossi seguir il manzoniano $BSNBHOPMBDPOEPU
UPBMTVQQMJ[JP e, in un crescendo di orchestrazioni
via via pi complesse e di smaglianti rivisitazioni
del cromatismo veneto, la prima e la pi tarda versione dei 7FTQSJTJDJMJBOJ, il 1JFUSPMFSFNJUBDIF
QSFEJDBMBDSPDJBUB, i 1SPGVHIJEJ1BSHB, e via enumerando fino alla pi spettacolare di tutte, la 4FUF
QBUJUBEBJQSJNJ$SPDJBUJTPUUP(FSVTBMFNNF.
Ma ai quadri storici si affiancano i ritratti, spesso degni di rivaleggiare con quelli di Ingres, i dipinti sacri, i soggetti biblici, le magnifiche odalische e la carnalit sontuosa e accattivante delle
eroine bibliche: le Tamar, le Rebecche e le Betsabee. O le indimenticabili fanciulle torve e sapientemente discinte in malinconica meditazione, allegorie di una patria bella e perduta, riecheggiate magistralmente nei marmi di Vincenzo Vela
(anchessi puntualmente esposti). Temi risorgimentali che registrano le speranze, ma anche le
brucianti battute darresto e le delusioni del processo di affrancamento dal dominio straniero,
non meno delle tre versioni del Bacio, nelle cui significative variazioni cromatiche delle vesti leggibile il trapasso dalla gioia per la liberazione della Lombardia, che affratella i tricolori italiano e
francese, alla delusione per larmistizio di Villafranca del luglio 59 , che lasciava la sua Venezia e
il Veneto sotto lAustria.

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uando si era un po snob e un


po cafoni, *MCBDJP di Hayez
pareva tremendo, proprio
una pubblicit della Perugina, che infatti dal 1920 aveva messo
sulle scatole azzurre dei suoi amabili
cioccolatini un disegno di Francesco
Seneca ispirato alla coppia del pittore
veneziano-milanese, chiamando Baci
quelli che prima si chiamavano, misteriosamente, Cazzotti. Piaceva altro in
fatto di baci, a parte quelli veri che la
giovinezza consentiva di accumulare:
quello pop di Roy Lichtenstein, per
esempio, o quello, lunghissimo come
non si era mai personalmente sperimentato, tra Ingrid Bergman e Cary
Grant in /PUPSJPVT. Adesso che Milano fa paziente la fila per vedere la mostra dedicata ad Hayez o a qualsiasi altro, si capisce quanto ci si sbagliava:
non c bacio pi bacio, sia pure in finta atmosfera medioevale, di quello tra
una gentile fanciulla in lungo abito e
un giovanotto con mantellina e cappello piumato, un po da alpino: del resto
triplicato dallartista stesso, e i tre dipinti (1859, 1861, 1867) per la prima
volta sono insieme in questa mostra.
Lartista dipinse con lo stesso soggetto anche un acquerello in forma ovale,
conservato allAmbrosiana, in cui gli
innamorati sono un po sbiaditi, anche se sempre allacciati. Legioni di studiosi hanno dedicato la loro sapienza

certe opere darte alla moda, cio contemporanee, che gli innamorati meno
chic e pi squattrinati non avrebbero
voluto neppure in gabinetto. Ma quel
#BDJPapparentemente casto eppure
conturbante ha proseguito una sua vita artistico-commerciale, attraverso il
lavoro e le furbizie di artisti, di grafici,
di pubblicitari, tra una montagna di altri Baci che non si riferivano a quelli di
Hayez. E per esempio nel 1922 Tamara de Lempicka dipinse un E"QST
(Hayez), mettendo in testa al baciante un cappello a cilindro da seduttore
depoca e mostrando il bel viso da maschietta di lei in tutto il suo sperdimento. Ma gi nel 1862, in contemporanea con i #BDJ di Hayez, Gerolamo Induno aveva dipinto 5SJTUF, con una giovane donna, appunto triste, seduta su
un misero lettuccio, e alla parete alle
sue spalle si vedono oltre a un busto di
Garibaldi, anche una riproduzione del
#BDJP pi famoso al mondo.
Nel film 4FOTP del 1954, Visconti fa
avvinghiare Alida Valli, dama risorgimentale con ricchissimo abito ottocentesco, a Farley Granger, soldatino austriaco poco affidabile, in divisa bianca, nella stessa posizione del #BDJP. E a
parte i tanti Baci famosi indipendenti
da quelli di Hayez, tra due signore, di
Toulouse-Lautrec, tra due poliziotti,
di Banksy, e poi uninfinit di altri Baci, da Munch a De Chirico, da Chagall

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alla rilettura del pi celebre dei Baci,


alcuni definendolo molto passionale,
forse a causa della di lei schiena arcuata e delle di lui avvolgenti braccia: e pazienza se i volti dei due giovani sono seminascosti e se ci si impegna a scoprirli, ci si accorge che le labbra sono accostate, ma ben serrate. Come in un altro #BDJP dello stesso Hayez, datato
1823, (-VMUJNPCBDJPEJ3PNFPF(JV
MJFUUB) in cui tra arcate e colonne a tortiglione, Romeo in calzamaglia rossa e
pantaloncini a sbuffo, mentre sta per
fuggire, bacia una Giulietta in camicia
da notte candida e a guardar bene lui
appare stupefatto e lei aggressiva, le
labbra dei due baciatori sempre cucite. Questo #BDJP rest nel ramo di probabile opera darte, mentre quello del
1859 divenne massimamente popolare. E per decenni, senza metter piede
nella Pinacoteca di Brera cui Alfonso
Maria Visconti di Saliceto aveva donato la prima versione, gli innamorati lacrimarono davanti a quellimmagine
ridotta a stampa o cartolina, non sempre raccogliendone il significato soprattutto storico-patriottico. Profondi
studi si dedicarono ai colori degli abiti,
chi richiamando vuoi la bandiera italiana che quella francese (nel quadro
del 1861 il di lei abito bianco, negli altri due azzurro): tenendo conto che
quelli erano gli anni risorgimentali
della II Guerra dIndipendenza, e che
Vittorio Emanuele II e Napoleone III,
insieme, erano entrati trionfanti a Milano, dopo aver sconfitto a Solferino
gli austriaci e liberando cos il Lombardo-Veneto. Passato il tempo del valore
patriottico, *MCBDJP prosegu il suo immenso successo tra gli innamorati in
cerca di un loro artistico simbolo, mentre il suo valore finanziario restava
contenuto: *MCBDJPdel 1861, con lei in
abito bianco, fu venduto allasta nel
2008 da Sothebys per 416mila sterline, mentre si contendevano a milioni

a Picasso, da Klimt a Magritte, e nelle


fotografie pi celebri, il Bacio in Times
Square tra un marinaio e uninfermiera, del 1945, alla fine della guerra, di
Alfred Eisenstaedt, e il Bacio nella Parigi 1950 di Robert Doisneau. Gli innamorati medioeval-risorgimentali comunque continuano ad ispirare Baci
contemporanei: come in un manifesto
del 2010 nel giorno di San Valentino,
intitolato La cultura fa bene allamore, per incentivare le visite ai musei,
in cui al giovanotto con cappello da alpino e mantellina grigioverde di
Hayez, si aggrappa una ragazza in
jeans. Ma c anche un remake digitale di Daniele Urgo, che si definisce Urban Artist, intitolato *M#BDJPOFMQPTUP
TCBHMJBUPBMNPNFOUPTCBHMJBUP, in cui
alla coppia avvinta di Hayez si accosta
un incappucciato venditore di rose.
Per la mostra milanese la Perugina ha
commissionato una ricerca per stabilire quali sono i Baci pi amati almeno
in Italia: ovviamente quelli di Hayez
sono al primo posto, con 82% di preferenze, seguiti da quello tra Vivien Leigh e Clark Gable nella guerra di secessione, in 7JBDPMWFOUP e tra Leonardo
Di Caprio e Kate Winslet tra i marosi
del 5JUBOJD. Certo anche i Baci di
Hayez, di casto romanticismo risorgimentale, stavano passando di moda
gi nel loro stesso tempo. Infatti un anno prima della terza versione del
1867, Gustave Courbet a Parigi, dipingeva quella 0SJHJOFEVNPOEF che illustrava come mai si era osato il sesso
femminile. Altro che baci! Il suo ultimo proprietario privato fu lo psicoanalista Lacan, la cui vedova lo cedette allo Stato per non pagare le tasse. Oggi
spaventa ancora i giovanotti pi riguardosi dalle pareti del Muse dOrsay, mentre davanti ai Baci di Hayez si
continuer per sempre a commuoversi.
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stata Nicole Kidman la


protagonista degli Evening
Standard Theatre Awards,
prestigiosi premi teatrali,
consegnati a Londra: a lei
andato il premio come
Migliore attrice per
1IPUPHSBQI in cui
interpreta la scienziata
JOQJMMPMF Rosalind Franklin. Lho
fatto per mio padre, era
uno scienziato - ha detto - e
per Rosalind, la cui attivit
non stata riconosciuta nel
corso della sua vita. A James
McAvoy il premio come
Migliore attore per 5IF
3VMJOH$MBTT.

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ROMA
DAVVERO una gran-

de responsabilit
mettere le mani su
un testo sacro come *MQJDDPMPQSJODJ
QF, libro tradotto in 250 lingue,
pi di 145 milioni di copie vendute in tutto il mondo, e trasformarlo in un film per il grande
pubblico. Quando un gruppo di
produttori (francesi) propose
questa sfida a Mark Osborne
(,VOH'V1BOEB) vincitore di
due Oscar (per il 1BOEB e per il
cortometraggio .PSF del
1998), il regista del New Jersey prese tempo per riflettere.
Qual era il problema, Osborne?
Il libro una composizione
lirica aperta a diverse interpretazioni. La prima cosa che ho
pensato : sarebbe davvero orribile integrare la storia del Piccolo Principe aggiungendo inutili situazioni spettacolari: un
cattivo, scontri, esplosioni. No,
davvero. Bisognava farla rimanere com: semplice, lirica, artistica.

Ha pensato di rinunciare?
No, ma il problema era davvero complesso. Ho amato tanto *MQJDDPMPQSJODJQF ed ero concentrato sul fatto che con la
mia proposta avrei dovuto pensare a tutti i lettori che, come
me, lo avevano apprezzato. Ma
bisognava pensare anche a
quelli che non lo conoscevano.
Insomma, bisognava trovare
unidea che riuscisse a dare forza alla parte pi profonda del
1JDDPMP1SJODJQF.
E cos nata la storia che
circonda laltra.
Direi cos: che la celebra. Volevo trovare una storia che celebrasse il grande potere del 1JD
DPMP1SJODJQF.
stato duro trovarla?
La progettazione del film
cominciata otto anni fa. Per vari mesi non ho avuto contatti
con i produttori, solo con Olivier dAgay, presidente del
Saint--Exupry Estate. Forse sono passati addirittura tre anni
prima che mi ritrovassi davanti a una quindicina di membri
dellEstate, che doveva prendere una decisione in merito al
progetto. Ero terrorizzato.

Ha raccontato il film dallinizio alla fine?


S, c voluta quasi unora.
E loro hanno riso, hanno pianto, hanno applaudito. Poi sono
venuti alla prima del festival di
Cannes. Che emozione vedere
commossi coloro che per tutta
la vita hanno respirato le pagine del 1JDDPMP1SJODJQF. Lapplauso che mi hanno fatto dopo, durante la cena, stato incredibile. Mi hanno chiesto di
fare un brindisi, ma sono stato
velocissimo perch anchio stavo per mettermi a piangere.
Ha capito perch hanno scelto proprio lei?
Allinizio no. Ho chiesto
scherzando se avessero capito
che non ero francese. Mi hanno
risposto che per loro il libro,
che scritto da un francese,
di tutti. Io avevo il merito di essere riuscito ad entrare nella
cultura cinese con ,VOH  'V 
1BOEB. E una possibilit da
sfruttare: potevo vedere *MQJD
DPMP QSJODJQF da fuori, avere
una visione obiettiva. Credo sia
stato questo a convincerli.
Nella nuova storia che circonda il Piccolo principe

*MQJDDPMP

QSJODJQF
i$PNQVUFSFEJTFHOJ
QFSSBDDPOUBSFVOTPHOPw

c un mondo bambino e un
mondo adulto. Il mondo
bambino poetico e curioso,
quello adulto programmato, freddo, anaffettivo. Nel
secondo sembra di rivedere
Metropolis di Fritz Lang e
una feroce satira contro il capitalismo.
Ci sono tante idee nel libro
e nel film. Ma direi che il filo
conduttore questo: la crescita
di ciascun essere umano deve
realizzarsi attraverso la libert, quella libert che permette
di rivivere e ricordare le proprie esperienze passate. Non
possiamo fare a meno di diventare adulti, e infatti laviatore
(cio Saint-Exupery) nel film
diventato vecchio, ma sa chi
stato da ragazzo. La satira? Certo che c: .FUSPQPMJT e #SB[JM di
Terry Gilliam, e poi gi nel libro c luomo daffari e la critica al capitalismo.
Perch scegliere due tecniche diverse: il computer per
la nuova storia e i pupazzi
animati per le sequenze del
Piccolo Principe?
Lanimazione un mondo
fantastico per inventare e sperimentare. Ho fatto i miei primi film in stop-motion. Qui avevo due mondi diversi. Cos ho
pensato che il computer poteva andare bene per la realt e
per le sequenze del Piccolo Principe fosse adatto uno stile poetico, delicato, fatto a mano. E
poi in quel mondo viene animata anche la carta, lo stesso materiale su cui sono scritti i libri.
Nel film lavorano artisti di
diverse nazioni e con esperienze diversificate.
Devo dire che il progetto di
questo film ha avvicinato tante
persone piene di talento che
hanno lavorato con meravigliosa passione insieme a me. E tutte le volte che ci penso, mi dico:
stata proprio una meravigliosa esperienza. Sono stato proprio fortunato a poterla vivere.
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%BJ'PP'JHIUFST
VO&1BTPSQSFTB
QFSWJUUJNF1BSJHJ
I Foo Fighters hanno
pubblicato a sorpresa un EP
dedicato alle vittime di
Parigi, 5IF4BJOU$FDJMJB EP,
scaricabile gratis. Doveva
essere un ringraziamento ai
fan ma, dopo quanto
accaduto, sono cambiate le
motivazioni. Dopo gli
attacchi di venerd 13 i Foos
hanno cancellato le date
previste in Francia.

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'SBOL.BUBOP
EJWFOUBSFHJTUB
Frank Matano debutta alla
regia. La star del web,
diventato famoso con gli
scherzi telefonici pubblicati
su YouTube, diriger con
Matteo Martinez 5POOP
TQJBHHJBUP (del quale sar
anche protagonista),
prodotto dalla Taodue. Al
cinema Matano aveva gi
lavorato come attore. Di
recente stato giurato in tv
nel programma di Sky Uno
*UBMJBTHPUUBMFOU.

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ROMA
ALCUTTA canta il disa-

gio. Non quello che si


sbandiera come posa, proprio quello vero. Quello che pu nascere e crescere in citt come Latina, che
non sono paesini ma neanche
metropoli. Beh, ma Latina
non neanche Teheran, precisa. Edoardo DErme, 26 anni,
a fine novembre pubblica
.BJOTUSFBN, un album a met
tra melodie di grande cantautorato classico (Mi piacciono
Battisti, Dalla, anche Carboni,
ma il mio preferito forse Cae-

tano Veloso), disperazione,


noia e un immaginario attento
alla provincia. Un brano sintitola 'SPTJOPOF (leggo il giornale e c Papa Francesco e il Frosinone in serie A). Una vecchia
canzone si chiamava 1PNF[JB,
cittadina dormitorio tra Roma
e Latina. Un mini album lo ha
intitolato 4BCBVEJBO  5BQF
Per c anche Milano. La provincia non nemmeno cos salvifica, magari lo sarebbe la
montagna, la campagna, dove
forse i tessuti sociali non si sono liquefatti del tutto.
Da qualche anno nel sottobosco musicale romano si parla di
questo cantautore bravo, poco

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JOQJ[[FSJB.J
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EFUUPi-BTDJB
QFSEFSF
MFEPOOFw

allineato e un po strano. Calcutta gi stufo di quellimmagine e con il nuovo lavoro vuole


smentire lestetica purista
dellesordio. Pareva proprio
che si interessassero a me perch sembro strano. Allora per
provocarli ho detto voglio fare
un disco pop mainstream.

Dietro il nuovo progetto c


anche Niccol Contessa dei Cani - band che negli ultimi anni
ha smosso il soporifero panorama pop italiano - che lo ha aiutato a dare una direzione musicale alle canzoni. Alcune bellissime. $PTBNJNBODIJBGBSF
lho scritta mentre studiavo

portoghese a Spinaceto. Lavevo registrata perch un mio


amico voleva dedicarla a una
ragazza e poi me ne sono dimenticato.
-JNPOBUB lha scritta per dire ai genitori della mia ex: guardate che se lei mi ha lasciato
perch voi lavete cresciuta ma-



le. In (BFUBOP canta su una


melodia pop immagini forti come fiamme nel campo rom,
tua madre lo diceva non andare su YouPorn ho fatto una
svastica in centro a Bologna
ma era solo per litigare: Non
lho fatta davvero la scritta, ero
solo stressato dalle
persone intorno a
me, quel tipo di sinistra quella di Latina, che ha i soldi, borghese, quella delle signore in pelliccia che
vanno alla mostra dei
quadri della cugina
esposti dentro un bar.
Quella frustrazione per
la citt mi rimasta. Per Latina non mi pare
una citt brutta. Lo so, quando
se ne parla si pensa solo a Tiziano Ferro, a Benito Mussolini e
magari a Pennacchi. Non ho
mai finito $BOBMF  .VTTPMJOJ,
lho dimenticato a casa di un
mio amico.
Mai incontrato Tiziano Ferro? Mi capita di incontrarlo
ogni tanto in citt. Di notte. Al
forno dove si mangia la pizza
rossa che gronda olio. Ricordo
che una volta mi ha detto una
frase Ero un po abbacchiato
e la signora del forno che mi conosce voleva sapere perch e
lui che era in fila davanti a me
si girato e mi ha detto lascia
perdere le donne. Quella frase
mi rimasta impressa.
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dire Rolling Stones, e tutti
sanno di cosa si parla. Un intero
universo si schiude davanti ai nostri occhi e, soprattutto, alle nostre
orecchie. Un universo che 3FQVC
CMJDB prover a raccontare attraverso una collana di 25 album e 2 dvd. Una collana di canzoni
straordinarie, firmate da Mick Jagger e Keith
Richards che da oggi sar nelle edicole proponendo la discografia della pi grande
rocknroll band di tutti i tempi. Gli album fondamentali, come 4UJDLZGJOHFST (oggi in edicola
con 3FQVCCMJDB a 9.90 euro in pi), #FHHBST
CBORVFU, -FUJUCMFFE, &YJMFPONBJOTUSFFU, 4P
NFHJSMT e tutti gli altri, sono pietre preziose che
vale la pena conservare nella discoteca di casa.
A nessuno piace lidea di restare intrappolati
nel passato, ha detto Jagger, ma a me piace
scartabellare tra le vecchie cose, riportarle alla
luce e vedere comerano e che cosa ne rima-

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sto oggi.
Sesso, droga e rocknroll? No, per presentare questa raccolta non limitiamoci allovvio, alla solita simpatia per il diavolo, agli infiniti
aneddoti su Keith Richards e il suo rapporto
con le droghe, alleterna giovinezza pur se-

gnata da rughe profonde sul volto di ognuno


dei componenti della band a suo modo sopravvissuto a sconquassi ed eccessi di ogni ordine e
grado. No, gli Stones sono molto pi di questo.
Intanto, esattamente cinquanta anni fa, nel
1965, accendevano la scintilla del rock, intonando un brano, 4BUJTGBDUJPO, che da solo sarebbe potuto bastare per farli entrare di diritto
nella storia della musica popolare moderna ed
in quella della cultura occidentale. Quel brano,
in maniera semplice, diretta, meccanicamente infallibile perch basata su un riff che con il
suo moto circolare entra nella memoria per
non uscirne pi, diceva una cosa essenziale per
qualsiasi giovane del pianeta: che il mondo
comera non dava nessuna soddisfazione. E
con forza e semplicit, prendendo il blues e trasformandolo in rock, gli Stones accendevano la
miccia della nuova ribellione giovanile.
fin troppo facile relegare gli Stones al loro
folklore, hanno fatto di tutto e di pi per confermare il clich di belli e dannati, di principi







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delleccesso e della trasgressione, raccontarli
ancora una volta cos sarebbe far loro un cattivo servizio. Gli Stones sono una delle pietre
(tuttaltro che rotolanti) sulle quali si fonda la
cultura popolare moderna e lintero edificio della musica contemporanea. Accanto ai Beatles,
a Dylan, agli Who, ai Pink Floyd, a David Bowie
e a pochi altri ancora, gli Stones hanno contribuito in maniera essenziale a costruire il mondo che noi oggi abitiamo, la nostra libert
espressiva, il nostro stile di vita, la nostra cultura, il cinema, la letteratura, la televisione. Se
considerate necessario leggere i grandi classici
della letteratura, dovrebbe valere altrettanto
per quelli della musica rock. Chi non ha mai
ascoltato e amato la musica dei Rolling Stones
non conosce una parte importante della musica del secolo scorso, ignora cose che invece
dovrebbe conoscere. Chi ha ascoltato e amato
Mick & C. ha spesso cambiato il modo di pensare e di ascoltare la musica, ma soprattutto ha
arricchito il proprio bagaglio culturale, ha sco-


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perto emozioni e sentimenti, perch le cinque
(oggi quattro) pietre rotolanti non sono mai
state una band di puro intrattenimento.
Non lo erano agli esordi, quando da devoti
del blues militante cercavano distruire le giovani generazioni sulle radici della musica afroa-

mericana, sullessenza del suono moderno,


sullespressivit di un giro di pochi accordi o di
un semplice riff sufficienti a raccontare una vita intera. Non lo sono stati negli anni successivi, nei quali, fino alla met dei Settanta, hanno
scritto, suonato e realizzato alcuni degli album
pi importanti della storia del rock. E non lo sono ancora oggi, quando il loro straordinario circo dimostra che la loro musica tuttaltro che
morta, sepolta, finita.
Non ho mai pensato che il rocknroll fosse
musica usa e getta, ha detto Richards, non
ho mai trovato un duplicato di quella chiave
che apre lanima. Non vi sembri esagerato: il
mondo senza i Rolling Stones non sarebbe lo
stesso, sarebbe peggiore. E la vostra vita potrebbe cambiare ancora. Datevi una possibilit: ascoltate questi album, queste canzoni che
ripropongono i momenti salienti della loro storia. Una storia che , nel bene e nel male, la storia di tutti noi.
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BARCELLONA
GGIORNAMENTI della sin-

drome di Stendhal: larte


del pallone provoca svenimenti, un attimo, parte il sombrero rovesciato di Neymar contro il Villarreal, spunta lo scavetto di Suarez contro il Madrid e ti
ritrovi per terra: Ma che ho visto, fantasmi?. No, quadri in movimento. Se guardi ti fanno male
gli occhi, se perdi la diretta ti senti pi povero e vagamente inutile. Le squadre che praticano calcio in combinazione con colori
non ancora ottenuti ufficialmente sul pianeta Terra (mettiamo
Barcellona e Bayern) non danno
informazioni sulle loro composizioni cromatiche. Pi che squadre sono coffee shop legali, si
sale, si sale, si sale. Ci si augura di
vederle sempre da lontano ma
ogni tanto capita di doverci giocare contro, da calciatori o da appassionati. Difficilmente lessere
umano trova il coraggio di opporvisi: la bellezza che si manifesta
su un campo di calcio amalgama
passioni e bandiere. Raccontava
lex campione francese Fabrice
Santoro: Quando giocavo contro Federer, era talmente bello
guardare i suoi colpi che quasi
speravo che vincesse lui, io tifavo
per lui!. cos anche per questi
mostri che si esibiscono al folle
ritmo della semplicit, la stessa
con cui i ragazzini fanno numeri
al prato sotto casa o in spiaggia
per fare colpo sulle ragazze. Suarez, Neymar, Messi, che stasera
torner titolare dopo la rottura
del collaterale del ginocchio a settembre, sono lextralarge della
qualit, linsostenibile leggerezza dellessere: superiori. Nel
2015 la sacra trimurti sudamericana ha realizzato 115 reti, ha
trovato la via della luce nei modi
pi disparati. Pi vedevano chiaro, pi erano gli altri a rimanere
accecati. Allinizio di questa stagione qualcuno ha temuto. Neymar e Messi, preoccupati dai problemi fiscali, avrebbero potuto
rallentare, dopo tutte quelle soddisfazioni sarebbe stato anche
comprensibile non provare pi la
voglia matta di lanciarsi nello

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spazio, creare per mandare ai posteri. E Suarez non sembrava ancora assimilato: come ci fosse
sempre un filo derba a separarlo
dagli altri. Adesso anche questo
un ricordo. Come la teoria secondo cui il Barcellona sarebbe dipendente dallestro di Messi. Leo
riuscito a non rendersi indispensabile. Neymar e Suarez sono andati avanti da soli. Sono
amici con gli scarpini, con le ciabatte, con le scarpe da cena elegante. Neymar il burlone (so-

-VJT&OSJRVF BOOJ
no senza speranza, dice di s),
Suarez il pi indicato per una conversazione che possa andar bene
anche alle mogli o alle fidanzate
(dategli una moglie!, esclama
Luis pensando a Neymar). I Senza Messi parevano spacciati
quando Leo s fatto male: Stai
a vedere che il Bara precipita in
classifica!, scrivevano, ma nessuno ci credeva. Sguardo dopo
sguardo, adesso Neymar e Suarez sembrano una cosa sola. Hanno segnato 20 gol dei 22 realizza-

ti dal Barcellona senza Messi (10


a testa), in Liga hanno messo a
segno tutti i gol del Barcellona
senza Messi con lunica eccezione del recente capolavoro di Iniesta nel clasico. Dopo la sconfitta con il Siviglia hanno vinto 7
partite consecutive (4 in Liga e 3
in Champions). Anche senza
Messi Stendhal dietro langolo.
Famosi nel mondo per la loro
competenza, perch a volte preferiscono veder giocare bene la
loro squadra anzich vederla vincere, si presume che persino i disperati tifosi del Madrid, laltra
sera, abbiano avuto un moto di
commozione nel vedere Neymar
crossare di collo esterno per la testa di Suarez, dopo unaccelerazione che aveva i colori dellarcobaleno. La Roma lo sa, contenta
per Luis Enrique e sorride. Con
un punto il Bara sarebbe qualificato. Ma al prato sotto casa quelli giocano sempre. Spero che la
Roma passi, ma il mio lavoro
provare a vincerle tutte, dice
Luis. Loro non devono qualificarsi, loro si divertono. E noi pure.
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BARCELLONA.

Il legame che unisce Roma e Barcellona la mandibola serrata di Luis Enrique,


quello che ancora esulta dopo il
derby, se il derby lo vince la Roma. E noi ci sentiamo a casa,
gli ribatte Garcia, una casa che
domani potrebbe diventare quella di Pjanic, lusingato dalle voci
di mercato: Voglio vincere qualcosa con la Roma, poi non si sa
mai, certo che giocare qui speciale. In qualcosa di speciale
spera anche Garcia: Non abbiamo grandi pressioni, per noi c
solo da guadagnare, fare esperienza, giocare e ammirare, ma
non possiamo mai partire battuti. Quando parla di ammirazione, non pensa solo al recente tanto a poco del clasico (non ave-

vamo certo bisogno di conferme


per sapere quanto fosse forte il
Barcellona): pensa anche al
Camp Nou che sar pieno come
un uovo e come un uovo sar per
lennesima volta (qui tradizione) pronto a generare la vita
sotto forma di partita, di fiesta
mobile, in un calcio affamato di
gioia, ansioso di combattere loscurantismo del malaffare dei
suoi vertici e le tragedie della vita fuori: Anche con la Champions testimoniamo il nostro desiderio di continuare a vivere la
nostra libert. Non avendo nulla da perdere, sapendo che anche un pareggio, che il Bayer faccia 4 o 6 punti, potrebbe essere
superfluo (ma anche un ottimo
risultato), Garcia ha in animo
di cambiare strategia: Difenderci come allandata pu servire

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ma non pu essere lunica soluzione. Saremo anche pronti ad
accendere la luce se il Barcellona
ci dovesse dare una torcia in mano. Gli exploit esistono e loro
non sono invincibili. Se la difesa
della Roma stata bucata anche
dal baby giallorosso Politano
(Sassuolo), quella del Bara non

irreprensbile, avendo subito in


Liga il doppio dei gol dellAtletico: Per per creare pericoli dove
loro sono pi aggredibili dobbiamo cercare di avvicinarci alla
perfezione. Per mesi Garcia ha
lamentato i tanti errori individuali che hanno macchiato le
prestazioni giallorosse (lultimo
di Torosidis con Giaccherini),
sottraendo punti e rendendo il
profilo psicologico della Roma inquietante, nonostante la qualit
dei potenziali undici titolari. Fra
questi c un capitano che ha
smesso di rappresentare il futuro perch deve occuparsi di un
presente fisioterapico: De Rossi? Se il rischio metterlo ko per
le prossime sei giornate, non gioca. E cos probabilmente sar.

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lavrebbe detto che


Mancini, proprio lui,
avrebbe tirato su unInter un po francescana e un po
comunista, trascinandola al primo posto dopo 13 giornate,
evento che non si verificava dalla stagione del Triplete? Nessuno. Eppure accaduto, sta accadendo. Guidano la serie A dividendosi titolarit e panchine,
non eccellono in nessuna classifica individuale o di squadra
(tranne che per la difesa, la migliore con 7 gol subiti), si aiutano sempre, al momento non sono emerse gelosie o polemiche
interne tranne quella di Icardi
a Bologna, cementano giorno

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Tredici anni fa realizz


al Camp Nou il primo storico
gol della Roma al Bara. Oggi
Christian Panucci, allenatore
del Livorno in B, cosa si aspetta
da Barcellona-Roma?
Stupir qualcuno ma la Roma pu vincere. Anche al Camp
Nou. Questanno ha tanta qualit, pi di chiunque altro in Italia. E poi in questi match pu bastare un dettaglio.
Come capit a lei nel 2002:
se lo ricorda quel gol?
Certo: il mio primo al Camp
Nou nella prima gara con la Roma in Champions, di sinistro.
Ma non bast a vincere.
Analogie tra questa squadra
e quella di 13 anni fa?

Tra di noi cerano pi leader, gente come Batistuta, Candela, Samuel, Cafu, Totti, Emerson. Eravamo pi maturi. Questa per ha tanta qualit, anche pi della nostra.
Il ricordo del 7-1 contro il
Bayern pu condizionare?
stato un episodio sfortunato. Lo scorso anno la Roma ha
meritato di uscire perch ha
battuto solo il Cska, oggi pu fare meglio, anche se il nostro movimento ancora molto indietro rispetto al resto dEuropa.
La ricetta di Panucci per uscire dalla crisi?
Tornare a investire sui vivai. Gli allenatori che nelle giovanili fanno i professori di tattica li manderei in galera.
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dopo giorno un gruppo che i risultati hanno reso granitico, si


scattano foto collettive che sono gi virali sul web come lormai celebre epicBrozo di domenica notte (cui anche Mancini partecipa), si alternano in
campo e nei moduli sempre diversi come fosse la cosa pi naturale del mondo, e intanto hanno vinto 9 partite su 13. Mai accaduto.
A ciascuno finora spettato
il suo, quasi equamente dividendo, per quanto possibile,
spazio e minutaggio: dai 1237
giocati da Handanovic, unico
sempre presente, ai 1001 di Medel e ai 938 di Kondogbia (secondo e terzo), fino ai 34 del giovane Manaj, 22 elementi sui 25
della rosa sono stati coinvolti,
con leccezione di Carrizo, Berni (secondo e terzo portiere) e
Montoya. Ma soprattutto linfernale alternanza di formazioni sempre nuove, 13 in 13 partite, ha prodotto un dato che non
ha precedenti nella storia delle
prime in classifica: finora ci sono stati ben 21 titolari, ossia 21
giocatori hanno giocato almeno una volta dal primo minuto,
con leccezione di Manaj cui sono stati concessi un paio di
scampoli da subentrante.
Da Gnoukouri, titolare solo
contro lAtalanta, al solito Handanovic sempre al suo posto,
chiunque ha avuto la sua occasione. Anche Ranocchia, capitano suo malgrado degradato in
estate, titolare una sola volta
ma 9 volte entrante dalla panchina; anche Palacio, ex titolare inamovibile e ora riserva di
lusso; anche Brozovic, quindicesimo per minutaggio totale
(489), titolare 5 volte ma spesso determinante come contro
Juventus e Roma, subentrante

tre volte tra cui lultima contro


il Frosinone, quando ha pure segnato.
Francescani nel dividersi il
poco che hanno, comunisti nel
metterlo a disposizione della
collettivit, alla fine sono andati in gol in dieci, a testimoniare
la cooperazione assoluta. Perch poi le cifre dicono che Maurito Icardi, cannoniere della
squadra con 4 gol, solo undicesimo nei marcatori della A; non
c nessun interista tra i primi
15 del campionato per palle recuperate o tiri in porta; Ljajic,
che ha smazzato 5 assist, solo
quattordicesimo in A; la squadra tredicesima per chilometri percorsi in campo (la prima
il Napoli) e ha lottavo attacco
del torneo. addirittura penultima per falli commessi, appena 162: pi buono solo il Bologna, quindi le chiacchiere

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sullInter cinica, dura e cattiva
se le porta via il vento, e anzi il
cattivissimo Melo stato ammonito 5 volte ma Guarin, considerato buono, ha preso 6 gialli.
Quindi di cosa stiamo parlando? Di unInter inafferrabile e
indecifrabile per gli altri, ma finora capace di equilibrismi mai
riusciti a nessuno. Anche se Sacchi li biasima (Giocano un calcio vecchio) e Vialli addirittura critica il suo ex gemello Mancini (Prima o poi deve trovare
una formazione-tipo, non pu
andare avanti cos). Per quello
che se ne sa, il Mancio se la ride.
E aspetta di capire, luned prossimo a Napoli, se coi sandali dei
frati si pu anche pensare di vincere un campionato. Non sarebbe male, come scherzo.
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ZURIGO. Entro la fine di

dicembre arriveremo a un
giudizio nei confronti di
Blatter e di Platini: lo dice
Hans Joackim Eckert, il capo
della Commissione etica Fifa
che li ha rinviati a giudizio per
un pagamento di 2 milioni di
franchi a Le Roi. Il processo si
aperto ieri, la Fifa, che ha
chiuso due fascicoli separati,
non ha reso note le richieste
dellaccusa. Blatter e Platini,
sospesi per 90 giorni,
rischiano la radiazione o un
lungo stop (7 anni): possono
produrre prove e chiedere di
essere ascoltati. Gestione
fraudolenta, falso in bilancio e
mancata collaborazione con
lindagine i probabili capi
dimputazione. Intanto
Blatter rivela: Per lo stress ho
avuto una crisi e ho visto la
morte. Ero fra il canto degli
angeli e il fuoco del diavolo,
hanno vinto gli angeli. Con
Platini cera un contratto
verbale, lecito. Lui ancora
un uomo che pu guidare la
Fifa.

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Genoa-Sassuolo 2-1

Lazione

Il colpo vincente di Pavoletti

Cissokho

49 st
Pavoletti

Vrsaljco

Cannavaro

Consigli

1
Lo stacco
2
3

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SJOBUPRVFTUBOOP $POUFMPTUVEJB
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paolo samarelli

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450 PMUSFJM
3*" FJMCPPN

NAPOLI

addirittura pi
strabiliante del totale, con
un pallone giocato ogni
24.2 secondi: tra laltro con una
percentuale riuscita di passaggi
del 92%. Frello Filho Jorge, in arte Jorginho, mediano italo-brasiliano del Napoli, ha cancellato
nella partita di domenica contro
il Verona il precedente record europeo (216 tocchi in 90), che apparteneva dal settembre dello
scorso anno allo spagnolo Xabi
Alonso: simbolo del tiki taka importato al Bayern di Monaco da
Pep Guardiola. Il regista azzurro
ne ha contati alla fine 218: contribuendo in maniera decisiva al
67% di possesso palla della sua
squadra, ritornata dal Bentegodi
con il sedicesimo risultato utile
consecutivo (Europa League
compresa) e soprattutto col secondo posto in classifica. Merito
anche delle prodezze di Higuain,
capocannoniere della serie A con
10 reti, e della lunga imbattibilit di Pepe Reina, che non subisce
gol dal 18 ottobre. Grandi numeri che premiano il lavoro di Maurizio Sarri: la falsa partenza un ricordo sempre pi sbiadito. Il 22
settembre, quinta giornata, il NaA MEDIA

#BUUVUPJMQSJNBUPEJ9BCJ
"MPOTP VOUPDDPPHOJ
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poli era a 9 punti dalla capolista
Inter. Luned la ricever al San
Paolo, per tentare il sorpasso.
Il record di Jorginho non fine
a se stesso. Fotografa piuttosto la
propensione al bel gioco e la personalit del nuovo Napoli: un calcio sempre propositivo e spesso
garanzia anche di spettacolo, al
di l delle vittorie. Nasce tutto
dal pressing e dal possesso di palla e i 218 tocchi del regista azzurro, contro il Verona, hanno fatto
scalare di una posizione Xabi
Alonso, Sergio Busquets, Thiago
Alcantara, Xavi e Cazorla, in testa fino a domenica della particolare classifica. Tutti giocatori di
Bayern e Barcellona: le ultime
due squadre che hanno dominato in Europa con la guida di Guardiola. In serie A, invece, resta
traccia solamente di un exploit
di Andrea Pirlo: 169 palloni gestiti nel febbraio del 2009, in una sfida tra Verona e Juve. Adesso Sarri sta aprendo una nuova strada
per il campionato italiano. Senza
avere, peraltro, la pretesa di inventare nulla.
Quando Xabi Alonso stabil il
primato, lanno scorso contro il
Colonia, Franz Beckenbauer non
si mostr sorpreso: un centrocampista intelligente, gioca e
cammina. Bisognerebbe fare
correre il pallone, in effetti. Esercizio che a Jorginho riesce benissimo. Il brasiliano era quasi naufragato, nelle maglie larghe e talvolta slabbrate del 4-2-3-1 di Beni-


*1"44"((*3*64$*5*
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tez. E il Napoli non lavrebbe riscattato in estate dal Verona,


senza larrivo di Sarri. Lo seguivo da tempo, non capivo per quale motivo non fosse ancora esploso. Pure De Laurentiis aveva

COMUNE DI MIRA
Provincia di Venezia
Settore LL.PP. Servizio Mobilit
Strade Arredo Urbano Ecologia
Estratto di bando di gara
da esperirsi con il criterio
dellofferta con il prezzo pi basso
Il giorno 11 Dicembre 2015 alle ore
9.00 presso il Comune di Mira (VE)
Piazza IX Martiri n. 3 si terr la 1^
seduta pubblica di gara inerente la
procedura aperta per laffidamento
del Servizio di Manutenzione Aree
Verdi e scoperti scolastici, per un
periodo di 36 mesi (anni 2016-20172018), per limporto a base dasta
528.614,19, CIG n. 64299323BE.
Il bando di gara pu essere
scaricato dal seguente indirizzo
internet: www.comune.mira.ve.it
dove sar pubblicata anche la
restante
documentazione,
informazioni chiarimenti ed esito
della procedura di gara di cui
trattasi.
Le imprese interessate potranno
presentare offerta, con le modalit e
le prescrizioni indicate nel bando
integrale di gara, entro e non oltre le
ore 12.00 del giorno 09.12.2015.
Il bando di gara stato spedito alla
G.U.C.E. il 29.10.2015.
Mira l 17.11.2015
IL DIRIGENTE DEL SETTORE 4
Arch. Cinzia Pasin

CITTA DI LONIGO (Vi)


AVVISO DI AGGIUDICAZIONE
Amministrazione aggiudicatrice: Comune di Lonigo (VI) Via Castelgiuncoli
n.5, CAP 36045 Lonigo (VI) Italia. Procedura di aggiudicazione: procedura
aperta Appalto pubblico di servizio di
ristorazione scolastica per il periodo
1/9/2015-31/8/2018 - CPV 55512000-2
Data di aggiudicazione dellappalto:
24/9/2015 Criterio di aggiudicazione
dellappalto: criterio dellofferta economicamente pi vantaggiosa Numero di
offerte ricevute: 1 Aggiudicatario:
CAMST SOC. COOP. A R.L., Via Tosarelli
n.318, Castenaso (BO) Valore dellofferta: euro 1.031.209,20 oltre IVA 4%
Data di pubblicazione del bando:
1/7/2015 Il Responsabile del Procedimento: dott. Pesavento Andrea
Dalla Residenza Municipale,
add 10 novembre 2015
IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO
(dott. Pesavento Andrea)

avuto lintuizione del regista e si


era lanciato su Valdifiori, non immaginando di avere gi in casa il
migliore interprete del ruolo.
Frello Filho Jorge: 24 anni non ancora compiuti e passaporto comu-

ASL ROMA C
ESTRATTO AVVISO
DI PRESELEZIONE
Oggetto: Avviso pubblico di preselezione per lespletamento di procedura ristretta, ai sensi dellart. 55
comma 2, 6 del D.Lgs. 163/2006 e
s.m. e i. per la gara di appalto per la
fornitura in opera di apparecchiature
ecotomografiche per la ASL RM C. Scadenza 31 Dicembre 2015.
Si avvisa che la UOC Ingegneria Clinica della Asl RMC ha indetto pubblico avviso di preselezione di
partecipanti al bando di gara per la
fornitura di n. 6 ecotomografi, secondo procedura ristretta (art. 55 del
D.Lgs. 163/2006 e s.m.i.), per un importo complessivo a base di gara
pari ad Euro 415.000,00.
La domanda di partecipazione, deve
essere inviata alla Asl RMC entro e
non oltre il 30/11/2015.
Il bando integrale disponibile sul sito
Internet allindirizzo www.aslrmc.it
alla sezione bandi e avvisi di gara
(http://www.aslrmc.it/bandi-eavvisi-di-gara.html).
IL DIRETTORE GENERALE
Dott. Carlo Saitto

nitario, con un profilo dunque


che potrebbe ritornare utile allItalia di Conte. Intanto se lo godono i tifosi azzurri. Al San Paolo va
di moda il tiki taka.
3*130%6;*0/&3*4&37"5"

AZIENDA U.L.S.S. N. 12 VENEZIANA


Avviso relativo
ad appalti aggiudicati
SEZIONE I. AMMINISTRAZIONE AGGIUDICATRICE: I.1) Regione Veneto - Azienda
U.L.S.S. 12 VENEZIANA Via Don Federico Tosatto 147 - 30174 Venezia Mestre Italia; punti di
contatto: U.O.C. Acquisti tel. 0412608098, fax
0412608192, Cristina Bertoncello, cristina.bertoncello@ulss12.ve.it
sito
internet:
www.ulss12.ve.it
SEZIONE II. OGGETTO II.1.1) Fornitura di generatori di molibdeno tecnezio per lattivit dellU.O.C. di Medicina Nucleare CIG: N.
6220229759. II.1.2) Forniture acquisto; codice NUTS ITD35. II.1.4) Fornitura di generatori
di molibdeno tecnezio per lattivit dellU.O.C. di
Medicina Nucleare II.1.5) CPV oggetto principale 33124210; II.2.1) Valore finale totale degli
appalti Euro 367.380,00 iva esclusa.
SEZIONE IV.PROCEDURA: IV.1.1) Tipo di procedura: aperta IV.2.1) Criteri di aggiudicazione:
offerta economicamente pi vantaggiosa qualit
ponderazione 40 e prezzo 60. IV.3.2) Pubblicazioni precedenti relative allo stesso appalto:
Bando di gara numero di avviso nella GUUE
2015/S 082-145346 del 28/04/2015.
SEZIONE V. AGGIUDICAZIONE: V) Lotto 1 CIG
6220229759: Offerte pervenute: 3 Aggiudicataria: IBA Molecular Italy S.r.l., Euro 367.380,00.
VI.4) Data di spedizione dell avviso alla GUUE:
12/11/2015.
Il Direttore Generale
dott. Giuseppe Dal Ben

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QFSJHPMEFM(FOPB
FQFSRVFMMJDPNF1BWPMFUUJ
"/(&-0$"305&/650

UTTA la palla dentro, e poi vediamo. Non c tempo


per un altro cross. Non c tempo per un secondo colpo di testa. Rimane una sola occasione. Quella. Al Genoa sanno di cosa si parla. Oltre il 90 hanno gi segnato
con Laxalt il 3-3 al Torino e con Tachtsidis il 3-2 al Chievo.
Un anno fa gli invasati di Gasperini avevano addirittura
esagerato: quattordici gol nellultimo quarto dora, pi di
tutti in serie A, di cui sei fra novantesimo e
dintorni. gente che sa come si fa. E se c
da segnare allultimo respiro, non c persona migliore di un ragazzo salito sullultimo
treno che passava. Leonardo Pavoletti, per
esempio. Un altro dei post-giovani dItalia.
Quelli che hanno rincorso, con locchio al tabellone del quarto uomo, convinti di avere
sempre qualche minuto di recupero.
Di solito la gioia dellultimo istante la
pi preziosa. Ci metti le mani sopra e sai che
ai cattivi non rimane pi tempo per portar"//*
tela via. Quando era ragazzo, nellet in cui
-BHJPJBEJ1BWPMFUUJ
si prigionieri dellottimismo e delle fantasie, Pavoletti Leonardo da Livorno aveva in testa un sogno
solo: giocare nello stadio della sua citt. LArmando Picchi,
quello di idoli come Lessi e Stua, il prato per cui Cristiano
Lucarelli pronunci il celebre motto Tenetevi il miliardo.
Poi al Picchi ci arrivi, dopo la serie D, dopo la Lega Pro, e scopri che fare il bagno destate a Quercianella non ti basta
pi. Fa tenerezza ora, Pavoletti, mentre a ventisette anni
(li compie dopodomani) racconta di sognare la Nazionale,
mentre si dice pronto per il grande salto e lo dimostra pure, con cinque gol in nove partite, in media uno ogni 132
minuti, per intendersi meglio di Bacca e di Gervinho. Per
la Nazionale, come va spiegando Conte, adesso unaltra
cosa. un gruppo chiuso, ormai. Si sa, le gerarchie. Ci gioca
chi ci ha giocato gi, non hai fatto in tempo, peccato, stata tua la colpa e allora adesso che vuoi.
La longevit dei Totti e dei Buffon, la precocit dei Rivera e dei Meazza. I Pavoletti crescono facendo lo stesso famoso baccano della noce che cade dallalbero: unica, sola e
silenziosa. Francesco Antonini, padre della geriatria in Italia, spieg in Let dei capolavori (Marsilio, 1991) che il
cervello di un giovane paragonabile a un calcolatore
molto veloce e potente ma con pochi programmi inseriti,
incapace perci di esprimere tutte le proprie potenzialit.
I Pavoletti avranno pure un software migliore, perch se lo
sono costruiti nel tempo, spesso nellombra; solo che il tempo comunque passato, e il mondo pare propenso a disperarsi solo per gli spazi che si sottraggono agli implumi. I Cabrini e i Paolo Rossi si portano ai Mondiali allultimo istante, tu sei Pavoletti, non hai il curriculum, la competenza,
vallo a spiegare che il problema casomai sta in un sistema
che non sa pi reclutare, che ha bandito la pazienza, lattesa; un paese che non ha avuto voglia di scoprire i Magnanelli, i Croce, i Soddimo, figuriamoci se pu occuparsene adesso, al novantacinquesimo e oltre.
Pavoletti - bisogna che qualcuno abbia il coraggio di avvertirlo - continuer a segnare e a guardare lItalia in tv. Potr forse consolarlo il pensiero di Indro Montanelli, toscano come lui, convinto che il bordello lunica istituzione
italiana dove la competenza premiata e il merito riconosciuto.
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NEW YORK

su quindici. Solo
due volte nella storia della Nba una squadra aveva iniziato la stagione infilando questa impressionante serie di vittorie, ma per trovare
un paragone con gli incredibili
Golden State Warriors di oggi
bisogna risalire allautunno
1993 (Houston Rockets) o addirittura al lontano 1948-49,
lalba del grande basket made
in Usa. Quando a firmare limpresa furono gli ormai dimenticati (hanno avuto cinque anni
di vita, nel carnet solo una finalissima persa) Washington Capitols guidati dallallenatore-leggenda Red Auerbach (9
titoli Nba in dieci anni con i Boston Celtics). Nessun altro ci
riuscito, non quei Celtics, non i
Chicago Bulls del fenomeno Michael Jordan e neanche i Lakers nelle loro diverse epoche
doro.
Questa sera toccher proprio alla decaduta squadra di
Los Angeles provare a fermare

UINDICI

i guerrieri della baia di San


Francisco. Se il team di Kobe
Bryant non ne sar capace (naviga nei bassifondi della classifica) Stephen Curry e i suoi
compagni faranno sedici: battendo ogni record. Ho visto
succedere tante strane cose
nelle arene, noi stiamo giocando da schifo, ma chi lo sa, magari stasera sul loro campo gio-

 

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cheremo da gangbusters
(slang per alla grande, OES),
non si pu mai dire. proprio
il vecchio Kobe, il pi grande
giocatore del primo decennio
del nuovo secolo, a suonare la
carica contro Golden State e la
nuova superstar che lo ha offuscato.
Senza Stephen Curry, senza
i suoi tiri che sembrano usciti
da un video-gioco, senza la sua
calma zen e quel corpo (quasi)



normale - 1,91 di altezza per


86 chili e pochi o niente tatuaggi - i Warriors non sarebbero
a un passo dalla storia. stato
lui lanno scorso a issarli in cima al mondo Nba, riportando
ad Oakland lanello che mancava da quaranta lunghissimi anni. Non erano certo partiti con i
favori del pronostico, ma grazie a lui, a Klay Thompson (insieme formano la pi grande
coppia dattacco del basket
americano), ad Andre Iguodala (miglior giocatore delle sei
partite della finalissima) e grazie a un allenatore come Steve
Kerr, ex compagno di squadra
di Michael Jordan nei Bulls
(cinque titoli Nba da giocatore, ora uno anche da allenatore) quel sogno stato finalmente realizzato.
Questanno sono partiti come squadra da battere, ma
hanno dovuto lasciare a casa
proprio Kerr. Operato lestate
scorsa per ben due volte alla
schiena, durante lultimo intervento ha perso molto liquido
cefalo-spinale, una cosa rara
che lo ha per costretto - soffre

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di atroci mal di testa e non in


grado di viaggiare ai ritmi infernali della Nba - a lasciare la
guida della squadra al suo vice
Luke Walton. Nella stringa
di 15 vittorie c ancora la sua
mano, visto che partecipa in video-conferenza alla preparazione di ogni partita dei Warriors.
Che facciano sedici o meno i
guerrieri di Oakland (ma fra
due anni il team torner a gio-

care a San Francisco) sembrano comunque destinati ad entrare nella leggenda del basket. I bookmakers accettano
gi la prossima scommessa:
riusciranno Curry e compagni
ad eguagliare o superare il record dei Bulls di Jordan (72
partite vinte su 82 dellintera
stagione regolare)? Ogni giorno cresce il numero di chi pensa di s.
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$POOFSZ
$BOBMF

6.32 Previsioni sulla viabilit Cciss Viaggiare informati


6.45 Unomattina - conducono
Francesca Fialdini e Franco
Di Mare. Allinterno: Che
tempo fa; 6.55 Rai Parlamento Telegiornale; 7.00 /
8.00 / 9.00 / 9.55 Tg 1; 7.30
Tg 1 L.I.S.; 9.30 Tg 1 Flash;
10.00 Storie Vere
10.55 Funerali laici di Stato di
Valeria Solesin
12.00 Unomattina per Valeria
- conducono Francesca
Fialdini e Franco Di Mare
13.30 Telegiornale
14.00 Tg 1 Economia
14.05 La vita in diretta - conducono Marco Liorni, Cristina
Parodi
15.00 Torto o ragione? . Allinterno: Che tempo fa
16.30 Tg 1
16.40 La vita in diretta - conducono Marco Liorni, Cristina
Parodi
18.25 Anteprime Sanremo Giovani
18.45 LEredit
20.00 Telegiornale
20.30 Affari Tuoi
21.20 Questo il mio paese .
Allinterno: Tg 1 60 secondi
23.40 Porta a Porta
1.15 TG1 Notte
1.45 Che tempo fa
1.50 Cinematografo
2.20 Inventare il Tempo - Pagine di Guerra
3.15 XXI Secolo - Testimoni e
Protagonisti
4.40 Da Da Da
5.15 RAInews24

6.00
7.20
8.05
8.55
9.30
10.30
11.00
13.00
13.30
13.50
14.00
16.15
17.45
17.55
18.00
18.20
18.50
19.40
20.30
21.00
21.15
23.40
23.55
1.25
2.10
2.15

3.50

5.15
5.25

smancerie, al massimo sarcasmo e c


anche sesso di un certo rilievo. In una
New York dark, su Jessica incombe un
passato che si intuisce terribile, con un
diavolo che si impadronisce delle menti
( David Tennant): un clima per adulti
eccome, altro che i vecchietti e gioviali
supereroi di una volta. Bisogna solo dimettersi da tutto e iniziare a fare il telespettatore: su Netflix ovviamente, nella
veste di vero diavolo tentatore.
3*130%6;*0/&3*4&37"5"

CANALE 5

RAI 3

RAI 2

RAI 1

Detto Fatto
Il tocco di un angelo - Tf
Le sorelle McLeod - Tf
Meteo 2
TG2 Insieme
Cronache animali
I Fatti Vostri - conducono
Giancarlo Magalli, Adriana
Volpe, Marcello Cirillo
Tg 2 Giorno
Tg 2 Costume e Societ
Medicina 33
Detto Fatto
Senza traccia - Tf
Rai Parlamento Telegiornale
Tg 2 Flash L.I.S.
Rai Tg Sport. Allinterno:
18.15 Meteo 2
Tg 2
Hawaii Five-0 - Tf
N.C.I.S. - Tf
Tg 2 20.30
LOL :-) - Serie Tv
Il pi grande pasticcere 2
Tg 2
Film: Come ti ammazzo
lex - di John Inwood
Hawaii Five-0 - Tf
Meteo 2
Film: Brivido di sangue
- di Po-Chih Leong, con
Jude Law, Elina Lwensohn, Timothy Spall, Jack
Davenport
Film: Blind Injustice Verit violate - di Rex
Piano, con Jamie Luner,
Josie Davis, James Thomas,
Theresa Russell
Videocomic
Detto Fatto - conduce
Caterina Balivo

6.00
7.00
7.30
8.00
10.00
11.00
11.55
12.00
12.25
12.45
13.10
14.00
14.05
14.20
14.25
14.50
15.00
15.05
15.15
16.00
16.40
18.10
19.00
19.30
19.35
20.00
20.15
20.35
21.05
24.00
1.00
1.05
1.15
1.45

2.00

Rai News 24
TGR Buongiorno Italia
TGR Buongiorno Regione
Agor
Mi manda Raitre
Elisir - conducono Michele
Mirabella, Virginie Vassart
Meteo 3
Tg 3
Tg3 Fuori Tg
Pane quotidiano
Il tempo e la storia
Tg Regione
Tg Regione Meteo
Tg 3
Meteo 3
TGR Leonardo
Tg 3 L.I.S.
TGR Piazza Affari
La casa nella prateria - Tf
Aspettando Geo
Geo - conducono Sveva Sagramola, Emanuele Biggi
Meteo 3
Tg 3
Tg Regione
Tg Regione Meteo
Blob
Sconosciuti
Un posto al Sole
Ballar - conduce Massimo
Giannini
Tg 3 Linea Notte. Allinterno: 0.10 Tg Regione
Meteo 3
Rai Parlamento Telegiornale
Rai cultura - Terza pagina
Fuori Orario. Cose (mai)
viste - conduce Enrico
Ghezzi. Allinterno: Il pantano
Rai News 24

%&5&$5*7&
,SZTUFO
3JUUFS
+FTTJDB
+POFT

ITALIA 1

6.00 Tg 5 Prima pagina. Allinterno: 7.55 Traffico; Meteo.it


8.00 Tg 5 Mattina
8.45 Mattino cinque - conducono Federica Panicucci,
Federico Novella. Allinterno: 10.00 Tg 5 Ore 10
11.00 Forum
13.00 Tg 5. Allinterno: Meteo.it
13.40 Beautiful
14.10 Una vita
14.45 Uomini e donne
16.00 Grande Fratello
16.10 Il segreto
17.00 Pomeriggio cinque conduce Barbara DUrso.
Allinterno: 18.00 Tg5
minuti
18.45 Avanti un altro! - conduce
Paolo Bonolis
19.55 Tg 5 Prima pagina
20.00 Tg 5. Allinterno: Meteo.it
20.20 Striscina la notizina - La
voce dellinvadenzina
20.40 Champions League: Barcellona - Roma
22.45 Speciale Champions League
23.30 Forum presenta: Libere
dalla violenza? - conduce
Barbara Palombelli
1.00 Tg 5 Notte. Allinterno:
Meteo.it
1.30 Striscina la notizina - La
voce dellinvadenzina
1.45 Uomini e donne - conduce
Maria De Filippi
5.00 Mediashopping
5.15 Tg 5 Notte. Allinterno:
Meteo.it
5.45 Mediashopping

RETE 4

6.55 Marco dagli Appennini alle


Ande
7.20 Pollyanna
7.45 Pippi calzelunghe - Tf
8.10 Hart of Dixie - Tf
10.10 Royal Pains - Tf
12.05 Cotto e mangiato - Il men
del giorno
12.25 Studio Aperto
13.00 Meteo.it
13.05 Sport Mediaset
13.45 Grande fratello
14.05 I Simpson
14.30 Futurama
14.55 Big Bang Theory
15.25 2 Broke Girls
15.55 How I Met Your Mother - Tf
16.45 La vita secondo Jim -Smith,
Larry Joe Campbell
17.50 Mike & Molly - Tf
18.20 Camera Caf
18.30 Studio Aperto. Allinterno:
Meteo.it
19.25 C.S.I. - Scena del crimine Tf
21.10 Film: The Twilight
Saga: Breaking Dawn
- Parte 2 - di Bill Condon.
Allinterno: 22.05 Tgcom;
Meteo.it
23.20 Film: Remember Me - di
Allen Coulter. Allinterno:
0.15 Tgcom; Meteo.it
1.30 Premium Sport
1.55 Studio Aperto - La giornata
2.10 Slayers
2.55 Mediashopping
3.10 Film: Visione di un
delitto - di Elodie Keene
4.45 National Museum - Scuola
davventura - Tf
5.35 Mediashopping
5.50 Cyber girls - Tf

LA SETTE

6.00 Tg 4 Night News


6.20 Mediashopping
6.50 Rescue special operations
- Tf
9.10 Cuore ribelle
9.40 Carabinieri - Tf
10.45 Ricette allitaliana
11.30 Tg 4 - Telegiornale. Allinterno: Meteo.it
12.00 Detective in corsia - Tf
13.00 La signora in giallo - Tf
14.00 Lo sportello di Forum
15.30 Hamburg distretto 21 - Tf
16.35 Film: Locchio caldo del
cielo - di Robert Aldrich.
Allinterno: 17.15 Tgcom;
Meteo.it
18.55 Tg 4 - Telegiornale. Allinterno: Meteo.it
19.30 Tempesta damore
20.30 Dalla vostra parte
21.15 La strada dei miracoli conduce Safiria Leccese
0.25 I bellissimi di Rete 4
0.30 Film: Guida per riconoscere i tuoi santi - di
Dito Montiel, con Robert
Downey jr., Shia LaBeouf,
Rosario Dawson, Chazz
Palminteri. Allinterno:
1.25 Tg 4 Night News;
Meteo.it
2.30 Mediashopping
2.50 Modamania - conduce Jo
Squillo
3.15 Film: Borsalino and
Co. - di Jacques Deray,
con Alain Delon, Riccardo
Cucciolla, Daniel Ivernel,
Ren Kolldehoff
5.00 Magnum P.I. - Tf, con Tom
Selleck, John Hillerman
5.35 Help

6.00
6.10
6.30
7.30
7.50
7.55
9.45
11.00
13.30
14.00
14.20
16.20

18.20

20.00
20.35
21.10
24.00
0.10
0.45
2.40
3.55

Meteo - Traffico
Oroscopo
Omnibus News
Tg La7
Meteo
Omnibus dibattito - con
Alessandra Sardoni
Coffee Break - conduce
Andrea Pancani
Laria che tira - conduce
Myrta Merlino
Tg La7
Tg La7 Cronache
Tagad - conduce Tiziana
Panella
Benjamin Lebel - Delitti
D.O.C. - Serie Tv, con Pierre
Arditi, Vincent Winterhalter, Catherine Demaiffe
Lispettore Barnaby - Tf,
con John Nettles, Jane
Wymark, Barry Jackson
Tg La7
Otto e mezzo - conduce Lilli
Gruber
di MarteD - conduce
Giovanni Floris
Tg La7
Otto e mezzo (r)
Tagad - conduce Tiziana
Panella
Coffee Break (r)
Laria che tira (r)

DEEJAY TV
14.30
15.20
16.10
18.00
18.55
19.25
21.15
23.05
23.50
0.35
1.15
1.55
2.35
3.15
4.10
5.05

Crimini del cuore


Disappeared
Undercover Boss
Airport Security
Airport Security
Cucine da incubo USA
Malattie misteriose
Il tumore da 90 chili
Io e i miei parassiti
Alta infedelt
Alta infedelt
Delitti di famiglia
Lisola di Adamo ed Eva 3
Marchio di fabbrica
Dimmi cosa mangi...
Guida galattica ai mondi
alieni

LA EFFE
16.00 RED - David Rocco Dolce
Vita
16.35 RED - Jamie: menu in 15
minuti
17.35 RED - Jamie: menu in 15
minuti
18.35 RED - Il re dello Street Food
19.55 RNEWS - Life
20.00 RED - Il cuoco vagabondo
21.05 Omicidi tra i fiordi - Serie Tv
22.50 Film: Party Girl - di M.
Amachoukeli, C. Burger, S.
This, con A. Litzenburger,
J. Bour
0.45 Film: Il segreto di Vera
Drake - di Mike Leigh, con
Imelda Staunton, Richard
Graham, Eddie Marsan,
Anna Keaveney
3.10 RNEWS - Attualit

RAI
QRAI 4
8.50
9.40
10.25
11.10
11.55
12.40
13.05
14.10
14.35
15.00
15.45
16.30
17.15
17.20
18.05
18.50
19.35
20.20
21.10
22.50
23.10
0.50
0.55
1.00
2.30
3.15
4.15
5.00
5.45

QPREMIUM

Countdown
Medium
Close to home
Numbers
Army Wives
Army Wives
Switched at Birth
Sabrina Vita da Strega
Sabrina Vita da Strega
Stargate Atlantis
Andromeda
Star Trek Enterprise
Rai News - Giorno
Robin Hood
Beauty and the Beast
Reign
Supernatural
Ghost Whisperer
Film: JCVD - Nessuna giustizia - di
Mabrouk El Mechri-Claude Van Damme,
Franois Damiens, Zinedine Soualem
Mainstream
Film: Un colpo british style - di Paris
Leonti
Anica appuntamento al cinema
Rai News - Notte
Film: Sexy Beast - di Jonathan Glazer
Dexter
Soprano
Soprano
Robin Hood
Ai confini della realt

14.55
15.10
16.05
17.00
17.45
17.50
18.35
19.25
20.15
21.20
23.00
0.50
0.55
1.45
2.40
3.35

Impazienti
Un Medico In Famiglia
Un Medico In Famiglia
Valeria
Rai News - Giorno
Legmi
La Signora In Rosa
Terra Nostra
Il Restauratore
LIspettore Gently
Arrivata La Felicit
Rai News - Notte
Jo
Pazza Famiglia
Pazza Famiglia
La Squadra

QMOVIE
13.50 Film: Il laureato - di Mike Nichols
15.40 Film: A viso aperto - di George Seaton, con
Rock Hudson, Dean Martin, Susan Clark
17.30 Rai news - Giorno
17.35 Film: Lisola misteriosa e il capitano
Nemo - di Juan Antonio Bardem, con
Gabriele Tinti, Philippe Nicaud, Jess Hahn,
Omar Sharif
19.25 Film: Sesso e volentieri - di Dino Risi, con
Johnny Dorelli, Laura Antonelli, Gloria Guida,
Giuliana Calandra

MEDIASET PREMIUM

15.10
16.00
16.50
17.45
18.40
19.30
20.25
21.15
22.05
23.00
23.50
0.40
1.30
2.20

Wildest Islands
Clima assassino
Come fatto il cibo
MythBusters
Megacostruzioni:
Ingegneria estrema
Mega aerei
Marchio di fabbrica
Alieni: incontri ravvicinati
Alieni: nuove rivelazioni
Codici e segreti
Alieni: nuove rivelazioni
Io e i miei parassiti
Mega aerei
Ti presento i Romani

16.15
18.35
18.40
19.35
20.40
21.15

22.55
23.10
23.40
23.45
0.40
0.45

Medea
Rai News - Giorno
This Is Opera
I Buongustai DellArte Italia
Passepartout
Film: Le mele di Adamo - di Anders
Thomas Jensen, con Ulrich Thomsen, Nicolas
Bro, Tomas Villum Jensen, Ali Kazim, Nikolaj
Lie Kaas, Gyrd Lfqvist
Scaramouche Scaramouche
Lo Stato DellArte
Ghiaccio Bollente Sommario
Ghiaccio Bollente Magazine
Intro The Who: Sensation
The Who: Sensation

GIALLO

8.25 Desiderio - di Frank Borzage Studio


Universal
10.21 The Eye - di Oxide Pang Chun, Danny
Pang Premium Cinema
11.49 Honey 2 - Lotta ad ogni passo - di
Billie Woodruff Premium Cinema
Emotion
13.44 Il sesto giorno - di Roger Spottiswoode
Premium Cinema Energy
13.45 Cuori ribelli - di Ron Howard Premium
Cinema Emotion
13.57 White Lion - di Michael Swan Premium
Cinema
14.35 Una moglie per pap - di Jessie Nelson
Studio Universal
15.36 Annabelle - di John R. Leonetti
Premium Cinema
15.53 Legami di sangue - di Stefan Ruzowitzky
Premium Cinema Energy
17.18 Perez. - di Edoardo De Angelis Premium
Cinema
17.29 All is Lost - Tutto perduto - di J.C.
Chandor Premium Cinema Emotion

QRAI 5

QCINEMA

FOCUS

21.15 Film: Senza via di scampo - di Roger


Donaldson, con Kevin Costner, Gene
Hackman, Sean Young, Will Patton
23.15 Torino daily
23.30 Film: Tutti i santi giorni - di Paolo Virz,
con Luca Marinelli, Thony, Micol Azzurro
1.10 Rai news - Notte
1.15 Anica - Appuntamento al cinema
1.20 Film: Desiderio domicidio - di Shohei
Imamura, con Masumi Harukawa, K
Nishimura, Shigeru Tsuyuguchi, Yko
Kusunoki
3.50 Torino daily

17.30 I figli degli uomini - di Alfonso Cuarn


Premium Cinema Energy
19.01 Jersey Boys - di Clint Eastwood
Premium Cinema
21.15 300 - LAlba di un Impero - di Noam Murro
Premium Cinema Energy
21.18 Conosci il tuo coniglio - di Brian De Palma
Studio Universal
21.21 Soap Opera - di Alessandro Genovesi
Premium Cinema
22.56 Il ricco, il povero e il maggiordomo - di
Aldo Baglio, Giovanni Storti Premium
Cinema
22.58 Ghost Rider: Spirito di vendetta - di Mark
Neveldine, Brian Taylor Premium
Cinema Energy
23.15 Delitto perfetto - di Andrew Davis
Premium Cinema Emotion
23.15 Jade - di William Friedkin Studio
Universal
0.40 1921 - Il mistero di Rookford - di Nick
Murphy
Premium Cinema Energy

CIELO
15.15
16.15
17.15
18.15
19.15
20.15
21.10
23.15
0.15
1.45
3.30
4.30

MasterChef Nuova Zelanda


Fratelli in affari
Buying & Selling
Love it or List it - Prendere o
lasciare
Affari in grande
Affari di famiglia
MasterChef Italia 4
Questione di labbra
Lo strano vizio della signora
Wardh
Kink sesso estremo
Sex Therapy
Most Dangerous - Pericolo
reale

TV2000

9.45
10.35
11.30
12.20
13.10
14.05
14.45
15.35
16.40
17.35
18.25
19.20
20.10
21.05
22.00
22.50
23.40
0.30
1.25
2.20
3.15
4.10
5.05

Matlock
The Whole Truth
The Whole Truth
Bones
Bones
Law & Order - I due volti della giustizia
Law & Order - I due volti della giustizia
Law & Order - I due volti della giustizia
Law & Order - I due volti della giustizia
Bones
Bones
Bones
Bones
Torbidi delitti
Torbidi delitti
Law & Order - I due volti della giustizia
Law & Order - I due volti della giustizia
Deadline: Dentro il crimine
Deadline: Dentro il crimine
Silent Witness
Silent Witness
Silent Witness
Silent Witness

15.00 La Coroncina Della Divina


Misericordia
15.20 Siamo Noi
17.30 Il Diario Di Papa Francesco
18.00 Rosario Da Lourdes
18.30 Tg 2000
19.00 Attenti Al Lupo
19.35 Il Mio Medico
20.00 Rosario Da Lourdes
20.30 Tg Tg
21.10 Enzo Bianchi - Raccontare
Lamore
22.05 Io Ci Sto
23.00 Diocesi Milano la vita buona
0.45 Rosario Da Pompei

REAL TIME
10.00
10.55
12.50
13.50
14.45
15.45
16.45
17.15
19.10
20.10
21.10
23.05
0.05
1.05
2.00

Gipsy Sisters
Fedele da morire
Alta infedelt
Amici di Maria De Filippi
Il boss delle torte
Abito da sposa cercasi
Abito da sposa cercasi
Quattro matrimoni
Amici di Maria De Filippi
Alta infedelt
I segreti dellamore
Bake Off Italia: dolci in forno
ER: storie incredibili
Bizarre ER
Incidenti di bellezza

SATELLITE

DIGITALE TERRESTRE

finale del primo episodio. Dopo lunghi minuti di vaga tensione e cose incomprensibili irrompe una scena talmente shock da implorare subito di vedere come prosegue. +FT
TJDB+POFT e il passaggio pu essere davvero epocale. Primo, su Netflix in prima tv ci sono gi tutti gli altri episodi a
disposizione. Secondo, una produzione
Marvel, quella dei supereroi: Jessica in
effetti una super-eroina ma viaggia nel
futuro del genere. Toni nerissimi, niente

&/53"1.&/5

UCCEDE nel

SKY

[servizio a pagamento]

QCINEMA MATTINA
8.55 Sesso, bugie e... difetti di fabbrica - di
Brian Herzlinger Sky Cinema Passion
HD
9.40 La bella e la bestia - di Gary Trousdale,
Kirk Wise Sky Cinema Family
10.35 Basilicata Coast to Coast - di Rocco
Papaleo Sky Cinema 1 HD
11.35 Little Secrets - Sogni e segreti - di Blair
Treu Sky Cinema Family
12.25 Fratelli unici - di Alessio Maria Federici
Sky Cinema 1 HD
13.05 Divergent - di N. Burger Sky Cinema
Max HD
13.50 Tot e Marcellino - di Antonio Musu Sky
Cinema Classics
14.05 Exodus - Dei e re - di Ridley Scott Sky
Cinema 1 HD

QCINEMA POMERIGGIO

QCINEMA SERA

QCINEMA NOTTE

14.50 Un fantasma per amico - di James D.


Parriott Sky Cinema Family
15.25 Wrong Turn - Ingranaggio mortale - di
Franck Khalfoun Sky Cinema Max HD
15.30 Infanzia, vocazione e prime esperienze
di Giacomo Casanova, veneziano - di
Luigi Comencini Sky Cinema Classics
16.40 Song e Napule - di Antonio Manetti,
Marco Manetti Sky Cinema 1 HD
17.35 Baby Boom - di Charles Shyer Sky
Cinema Passion HD
18.20 Il paziente inglese - di Anthony
Minghella Sky Cinema Hits HD
18.45 Il nemico alle porte - di Jean-Jacques
Annaud Sky Cinema 1 HD
19.20 Resident Evil: Retribution - di Paul W.S.
Anderson Sky Cinema Max HD

21.00 Una strada, un amore - di Peter Hyams


Sky Cinema Classics
21.00 Le nuove comiche - di Neri Parenti Sky
Cinema Comedy HD
21.00 Resta anche domani - di R.J. Cutler Sky
Cinema Family
21.00 The Marine 4: Moving Target - di
William Kaufman Sky Cinema Max
HD
21.00 Loro di Ulisse - di Victor Nuez Sky
Cinema Passion HD
21.10 Cado dalle nubi - di Gennaro Nunziante
Sky Cinema 1 HD
21.10 Il diavolo veste Prada - di David Frankel
Sky Cinema Hits HD
22.35 E venne il giorno - di M. Night
Shyamalan Sky Cinema Max HD

22.45 Maial College 2 - di Mort Nathan Sky


Cinema Comedy HD
22.50 Saved! - Il paradiso ci aiuta - di Brian
Dannelly Sky Cinema Family
22.55 Lamore bugiardo - Gone Girl - di David
Fincher Sky Cinema 1 HD
22.55 Il trucido e lo sbirro - di Umberto Lenzi
Sky Cinema Classics
23.00 Pane e burlesque - di Manuela
Tempesta Sky Cinema Passion HD
23.05 Little Miss Sunshine - di Jonathan
Dayton, Valerie Faris Sky Cinema Hits
HD
0.10 Capriccio - di Tinto Brass Sky Cinema
Max HD
0.25 Il coniglietto magico - di Michael
Landon jr. Sky Cinema Family

14.00 Calcio: Lazio - Palermo Serie A Sky


Supercalcio HD
14.30 Calcio: Verona - Napoli Serie A Sky
Sport 1 HD
16.05 Calcio: Highlights Major League Soccer
Eurosport 2
16.30 Rugby: Benetton Treviso - Leicester
Tigers European Champions Cup Sky
Sport 2 HD
17.30 Calcio: Inter - Frosinone Serie A Sky
Sport 1 HD
18.00 Calcio: Fiorentina - Basilea UEFA Europa
League Sky Supercalcio HD
18.15 Basket: Neptunas Klaipeda - Hapoel Tel
Aviv Eurocup Eurosport 2

19.00 Calcio: Vicenza - Cesena Serie B Sky


Sport 3 HD
19.15 Curling: Una partita Campionato
Europeo Eurosport
19.45 Calcio: Inter - Frosinone Serie A Sky
Supercalcio HD
20.00 Rugby: Sudafrica - All Blacks Rugby
World Cup 2015 Sky Sport 3 HD
20.15 Calcio: Bologna - Roma Serie A Sky
Sport 1 HD
21.00 Golf: PGA European Tour DP World Tour
Championship
Sky Sport 3 HD
21.05 Calcio: Verona - Napoli Serie A Sky
Sport 1 HD

21.35 Calcio: Inter - Frosinone Serie A Sky


Sport 1 HD
22.00 Salto con gli sci: HS 140 Coppa del
Mondo M Eurosport
22.05 Tennis: Singolare. Finale ATP Finals
2015 Sky Sport 2 HD
22.15 Salto con gli sci: HS 140 Prova a squadre
Coppa del Mondo M Eurosport 2
22.30 Automobilismo: Highlights Mondiale
Endurance Eurosport
23.00 Automobilismo: GT Academy Back to
Basics Eurosport
23.15 Sollevamento pesi: 69 kg Uomini
Mondiale
Eurosport

13.20 Lupi di mare: Nord vs Sud National


Geographic
14.50 I Simpson Fox HD
15.35 Cosa ti dice il cervello? National
Geographic
16.10 La vita secondo Jim Fox HD
16.35 NCIS Fox Crime HD
17.05 Friends Fox HD
18.00 Friends Fox HD
18.15 Criminal Minds Fox Crime HD
18.15 Ghost Whisperer Fox Life
19.00 I Simpson Fox HD
19.10 Bones Fox Crime HD
19.10 Greys Anatomy Fox Life
19.20 I Simpson Fox HD
19.45 I Simpson Fox HD

19.55 Stupidi al quadrato National


Geographic
20.00 Bones Fox Crime HD
20.05 Greys Anatomy Fox Life
20.10 2 Broke Girls Fox HD
20.25 Stupidi al quadrato National
Geographic
20.35 Mom Fox HD
21.00 Graceland Fox Crime HD
21.00 Disastri al quadrato National
Geographic
21.50 Graceland Fox Crime HD
21.50 Agents of S.H.I.E.L.D. Fox HD
21.55 Come vincere facile National
Geographic
22.25 Come vincere facile National

QSPORT
8.30 Sollevamento pesi: 69 kg Uomini
Mondiale Eurosport
9.30 Salto con gli sci: HS 140 Prova a squadre
Coppa del Mondo M Eurosport
10.30 Salto con gli sci: HS 140 Coppa del
Mondo M Eurosport
11.15 Sollevamento pesi: 69 kg Uomini
Mondiale Eurosport 2
12.30 Calcio: Fio
rentina - Empoli Serie A Sky
Supercalcio HD
13.00 Wrestling: WWE Experience Sky Sport
2 HD
13.00 Calcio: Bologna - Roma Serie A Sky
Supercalcio HD

FOX
8.05 La vita secondo Jim Fox HD
8.30 La vita secondo Jim Fox HD
9.40 Cosa ti dice il cervello? National
Geographic
10.25 Ghost Whisperer Fox Life
10.35 Criminal Minds Fox Crime HD
11.15 I Simpson Fox HD
11.20 Ghost Whisperer Fox Life
11.25 Criminal Minds Fox Crime HD
11.30 La trama del cosmo National
Geographic
11.40 I Simpson Fox HD
12.10 Friends Fox HD
12.15 Bones Fox Crime HD
12.25 Megafabbriche - La Bentley Mulsanne
National Geographic


22.45
22.45
22.55
23.40
23.55
24.00
0.30
0.30
0.35
0.55
0.55
1.20

Geographic
NCIS Fox Crime HD
Modern Family Fox HD
Gli indistruttibili National
Geographic
NCIS Fox Crime HD
Limpero della droga National
Geographic
2 Broke Girls Fox HD
Mom Fox HD
Greys Anatomy Fox Life
Bones Fox Crime HD
Castle Fox HD
Il futuro secondo Hawking National
Geographic
Greys Anatomy Fox Life

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