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De Luca_Alessandra_Verifica_Fondamenti_linguistici

MACROAREA: Modelli teorico-applicativi nella didattica delle lingue


MODULOIN AUTOAPPRENDIMENTO Fondamenti linguistici della glottodidattica
PERIODO DI FREQUENZA: 13 gennaio 26 gennaio 2014
TUTOR: Giuseppina Vitale
CORSISTA: ___Alessandra De Luca__________

Quesito n. 1 (parte teorica)


Riassuma le linee principali dei differenti orientamenti teorici nel campo dellacquisizione
linguistica, individui lelemento di svolta determinante in questa evoluzione e spieghi in che misura
cambia il ruolo dellapprendente.
Sono tre le principali ipotesi teoriche sul processo di acquisizione del linguaggio. Secondo la teoria
comportamentista, tale processo sarebbe basato sull'imitazione di un modello e sulla ripetizione
prolungata delle sequenze da apprendere, cio sull'abitudine a produrre determinati comportamenti.
L'ipotesi si concentra sul contesto ambientale e sull'osservazione di un comportamento, trascurando
l'aspetto produttivo e creativo del bambino che sembra avere un ruolo passivo. Per la teoria
innatista, esisterebbe una facolt del linguaggio innata, una Grammatica Universale comune a tutte
le lingue, che fornirebbe al bambino delle ipotesi sulle regole grammaticali della lingua da
acquisire. Il bambino deve scoprire (e non acquisire) delle regole e l'esperienza (l'input) serve a
innescare ci che gi proprio della mente. La teoria innatista si concentra sull'aspetto creativo del
linguaggio e dell'apprendimento. Secondo la teoria costruttivistica, l'ambiente linguistico e
l'interazione tra questo e le predisposizioni innate del bambino rivestono un ruolo centrale. Nuovo
valore assumono l'input e l'esperienza sociale del bambino come elementi che favorirebbero la
scoperta delle strutture. L'acquisizione del linguaggio avverrebbe attraverso una continua
interazione fra le abilit cognitive, la capacit di elaborazione innata, e un apprendimento
successivo, favorito dall'input, sul quale di volta in volta si costruiscono nuove competenze a partire
dalla quali elaborare nuove ipotesi. Nell'evoluzione degli studi ha avuto un forte peso la nuova
concezione sulla natura dell'errore che, dall'essere visto solo come deviazione rispetto alla regola
del codice di arrivo, stato poi considerato come ipotesi, sottoposta a verifica, formulata
dall'apprendente sulla lingua che sta apprendendo. Ci mette al centro il ruolo attivo
dell'apprendente e delle sue abilit innate, creative, di costruzione di un codice a partire dalla
formulazione progressiva di tentativi o ipotesi sul codice stesso. Da ci deriva la nozione di

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interlingua, un sistema linguistico vero e proprio che rappresenta un tentativo progressivo di
avvicinamento alla lingua di arrivo.

Quesito n. 2 (parte pratica)


Illustri i concetti di bilinguismo coordinato e bilinguismo composito e fornisca esempi pratici
relativi ai due concetti.
Si parla di bilinguismo quando un individuo capace di usare due codici linguistici diversi,
indipendentemente dal livello di conoscenza e dalla padronanza delle due lingue. Ci riferiamo al
concetto di bilinguismo coordinato quando l'individuo apprende le due lingue in contesti ben
distinti, con una o pi persone determinate e ognuna in un luogo distinto. In questo caso,
l'apprendente dispone di due sistemi concettuali diversi, uno per ciascuno dei due codici linguistici
distinti che rispecchiano due culture diverse. Pu essere questo il caso di un immigrato che ha
acquisito la lingua materna in seno alla famiglia, all'interno della quale la usa in modo esclusivo, e
la seconda lingua nel contesto sociale del paese in cui nato o in cui si trasferito. Al di fuori
dell'ambito familiare, utilizza la seconda lingua senza alcuna interferenza da parte della lingua
"familiare" e dunque i due codici, di cui il parlante ha piena competenza, vengono usati in maniera
del tutto distinta. Un altro caso potrebbe essere quello di uno studente di una scuola straniera o
internazionale che si trovi nel proprio paese. In questo caso, la lingua materna sarebbe quella della
famiglia e del suo paese di origine, nel quale in ogni caso vive, ma utilizzerebbe la seconda lingua
ogni giorno a scuola, in un contesto diverso, in un luogo diverso e con persone diverse. I due ambiti
resterebbero del tutto separati. Parliamo di bilinguismo composito, invece, quando possono
combinarsi tra di loro significati dei termini corrispondenti nelle due lingue. Pu accadere in seno a
una famiglia in cui i genitori parlino con il bambino ciascuno nella propria lingua. Il bambino
utilizzerebbe alternativamente i due codici, a seconda della circostanza senza delineare sistemi
concettuali diversi e fisionomie culturali differenti. Secondo un'altra ipotesi, si potrebbe parlare di
bilinguismo composito anche nel caso di apprendimento scolastico di una seconda lingua, giacch
non vi sarebbe la netta distinzione di contesto, le due lingue sarebbero utilizzate in compresenza e
con le medesime persone, senza delineare diverse fisionomie culturali. Un'ulteriore possibilit in cui
si verifichi una forma di bilinguismo composito data dalla circostanza in cui persone di diverse
lingue materne ma con una buona conoscenza dell'altra lingua, utilizzino le due lingue a prescindere
dal luogo e dalla situazione in cui si trovino. La scelta del codice da utilizzare indipendente dal
contesto, dal luogo e dall'interlocutore.

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