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Johann Gottfried Reiche, suonatore di tromba in epoca barocca, e ritratto con una tromba da caccia ritorta nel dipinto di Elias Gottlob Haussman, oggi conservato nel vecchio municipio di Lipsia. Dal 1723 fino
alla morte (1734), egli fu trombettiere municipale anziano)* e prima
98
tromba nell'orchestra di Lipsia diretta da Johann S. Bach. Il brano musicale che ha in mano una fanfara, breve ma difficile, che stata eseguita
da uno degli autori (Smithers) su una copia dello strumento (la registrazione utilizzata come sigla di un programma televisivo della CBs).
LI strumento, negli ottoni, si pu rappresentare con un modello analogo, ma semplificato, di queste tre componenti distinte
in un diagramma elettrico (si veda l'illustrazione in alto a pagina 102). La teoria
dice che, perch le labbra di un suonatore
di tromba vibrino, le impedenze postvibratorie e antevibratorie, in totale, debbono
avere valore assoluto uguale ma angoli di
fase opposti. Nel caso di uno strumento
questa condizione facilmente soddisfatta, e pertanto l'esecutore pu controllare
la natura precisa della vibrazione con piccole modifiche alle impedenze antevibratorie. Per, quando l'esecutore fa suonare
le labbra da sole o con il solo bocchino
dello strumento, le impedenze postvibratorie diventano quelle corrispondenti alla
propagazione libera, ovvero alla propagazione del bocchino. In questa situazione
l'esecutore deve effettuare notevoli aggiustamenti delle impedenze, perch la vibrazione possa aver luogo. Semplici stime dei
valori in gioco sottolineano l'importanza
delle impedenze sotto il controllo dell'esecutore e l'importanza relativamente scarsa
dell'impedenza dello strumento stesso.
Il parametro meno noto, nella pratica
degli ottoni in generale e in quella della
tromba barocca ini particolare, la dinamica delle labbra dell'esecutore. Dal momento che le labbra apportano il contributo principale (e quello iniziale) alla generazione del suono negli ottoni, una deplorevole ironia che la dinamica delle loro vibrazioni ci sia ancora in parte oscura. In
questa analisi bisogna fare i conti con la
relazione non lineare tra il flusso di aria
attraverso un'apertura e la pressione esercitata trasversalmente su questa.
Lo spazio che rimane tra le labbra si
riduce sempre pi a mano a mano che di-
ventano pi acute le note prodotte dall'esecutore. All'aumento della frequenza corrisponde un aumento molto pi rapido della resistenza, mentre al contempo si riduce
la massa vibrante, con conseguente riduzione dell'area superficiale della sorgente
di vibrazione e diminuzione dell'ampiezza.
Una conseguenza di questi fenomeni
che esiste una differenza intrinseca tra note suonate con un bocchino largo e note
suonate con un bocchino pi piccolo. Questa conclusione sostenuta dall'esperienza
tratta dall'esecuzione su una tromba barocca nel modo originale. Con un bocchino largo, dal bordo appiattito, possibile
eseguire, nel registro alto dei clarini (dal
dodicesimo armonico in su), note che richiedono la vibrazione di superfici diverse
delle labbra rispetto a quelle in gioco nelle
note pi gravi del registro basso. Vale la
pena di notare che la tromba barocca aveva una colonna d'aria all'incirca della stessa lunghezza di quella del trombone moderno e un bocchino di dimensioni paragonabili; eppure il registro dei clarini della
tromba barocca almeno un'ottava pi
acuto delle note pi alte che la maggior
parte dei trombonisti di oggi deve suonare.
Nel suonare queste note alte, quel che
doveva riuscire a fare il suonatore di tromba dell'epoca barocca ha pochi punti di
somiglianza con le tecniche usate dalla
maggior parte dei suonatori di tromba moderni. Poich i bocchini moderni sono
molto pi piccoli di quelli che venivano
prodotti nel XVII secolo e agli inizi del
XVIII, le note acute vengono spesso prodotte solo premendo o schiacciando le labbra, mentre l'aria viene spinta attraverso il
tessuto sottocutaneo fortemente compresso. In questo modo non solo le labbra si
affaticano rapidamente, ma possono anche prodursi danni ai loro tessuti (cosa che
effettivamente alcuni musicisti notano).
Dei due tipi di tromba barocca raffigurati, quello in alto una tromba naturale (cio priva di
pistoni o chi" lunga, ripiegata due volte a U
e tagliata su un re acuto. Lo strumento fa parte
di un gruppo di tre trombe, costruite nel 1746
a Norimberga da Johann Leonhard Ehe. L'altro strumento una tromba da caccia circolare,
tagliata su un re grave e costruita nel 1688 a
Norimberga da Johann Wilhelm Haas. La ditta
Haas (che costruiva trombe, corni e tromboni)
godeva della reputazione di aver prodotto le
migliori trombe naturali dell'epoca barocca. La
tromba da caccia dipinta nel ritratto di Reiche
a pagina 98 potrebbe essere una tromba Haas.
100
RIZZEICD
dio
NE1
lan Ridpath e Wil Tirion
Milan Klima
W. Luther e K. Fiedler
libro D
titolo
nome e cognome
indirizzo
101
"
IMPEDENZA IN SERIE
CHE RAPPRESENTA LA FARINGE
E IL CANALE VOCALE
PRESSIONE
COSTANTE
DAI POLMONI
possibile il volume della cavit orale, anche se non sempre questo porta a un timbro soddisfacente.
A A A
VV V V
RESISTENZA VARIABILE NEL TEMPO
DELL'APERTURA DELLE LABBRA
IMPEDENZA
DEL MOVIMENTO
DELLE LABBRA
NELLA BOCCA
IMPEDENZA
DEL MOVIMENTO
DELLE LABBRA
NEL BOCCHINO
IMPEDENZA
DI INGRESSO
DELLO STRUMENTO
ARMONICI
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T 'ultima parte, ma certo non la meno im1/ portante, dell'equazione della pratica
esecutiva della tromba barocca lo strumento stesso. Ci colpisce, a questo proposito, una stranezza: nonostante la perfezione dei componenti moderni, fabbricati
10
15
20
TEMPO (MILLISECONDI)
La pressione alternata stata misurata con un microfono sonda posto nel bocchino di un trombone
ed rappresentata per le note ( dall'alto) sii bemolle, si2 bemolle, fa3 e si3 bemolle. Lo zero in
ordinata, sulla scala delle pressioni, rappresenta una pressione circa pari a quella atmosferica.
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FREQUENZA (CHILOHERTZ)
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Gli spettri acustici generati con due metodi di esecuzione di un do3 sono
messi a confronto: a sinistra, un suonatore di tromba barocca ha prodotto il suono con le sole labbra; a destra -ha suonato una tromba naturale
7
6
FREQUENZA (CHILOHERTZ)
10
ritorta due volte. A sinistra e a destra lo spettro acustico in alto corrisponde a un volume elevato della cavit orale (lingua retratta e appiattita), quello in basso a un volume minimo (lingua in avanti e inarcata).
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FREQUENZA (CHILOHERTZ)
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INTRODUZIONE
ALL'ANALISI
DEGLI ERRORI
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