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in
2014
https://archive.org/details/lareligionenellaOOpett
DI
RAFFAELE PETTAZZONI
VOLUME TERZO
tt
RAFFAELE PETTAZZONI
PROFESSORE INCARICATO DI STORIA DELLE RELIGIONI
NELLA
R.
UNIVERSIT DI BOLOGNA
LA RELIGIONE
NELLA
GRECIA ANTICA
FINO
AD ALESSANDRO
'AgiTorlrig
kvvoiav
db
vftQtortois,
%6
volv ccQ%v
yeyovvai iv zolg
aito
ftscv 'tays
rs
tmv
Tteg
tyv%i]v
dogm.
3.
20.
4
BOLOGNA
NICOLA ZANICHELLI
EDITORE
EDITORE ADEMPIUTI
ESERCITER
DIRITTI SANCITI
DOVERI
DALLE LEGGI
PREFAZIONE
Ci sono delle
individui
come
crisi nello
Nei popoli, anche, come avviene quando tutta una nazione accoglie un
danno luogo
alle
conversioni.
nell'India,
nell'Iran, in
non divenne
la
religione
religiose di origine
interna, e
origine orientale.
La Grecia
antica presenta
ten-
PREFAZIONE
Vili
denz che rest allo stato potenziale e non si tradusse in atto. Essa rappresentata dalla religiosit
dionisiaca, e in particolar modo da quel movimento
pi intensamente mistico ed esoterico che di luogo
air Orfismo.
Da
un segno
problemi
tanto sono
fra
si
loro
concatenati.
Quando
si
manife-
va impostato
lo studio della
cio
in
non
storia
si
riflette.
Ch
e la
la
dramatica;
quando
le
si
pro-
oppose;
PREFAZIONE
IX
immanente
sostru-
religioso:
fu
religione
la
gF
civica,
Ch
tali
rarono, e
li
la Citt
erano P obbiettivazione e
iddii stessi
cantarono
suo aspetto
culto ufficiale
il
come
il
patriottica, e
li
li
adorarono, come
raffigu-
cittadini,
superarono - onde
la religione della polis, sacrosanto dovere civico,
ebbe a presidio il mito e la poesia e P arte e, a
momenti, la filosofia, e sempre la tradizione. E questo
fu, appunto, il suo valore, questa la forza sua e la
anche quando, come pensatori,
virt, - contro la
quale
s'
li
infransero
le correnti indi-
in
primo luogo
s'
infranse
il
movimento
dio-
ed orgiastico - a differenza
della religione della polis -, e aveva pure un suo
substrato sociale, altro da quello della polis, cio
costituito inizialmente dalle plebi rurali, e poi anche
dalle classi urbane inferiori, e complessivamente
dunque da quei ceti ch'erano esclusi dalla cittadinanza; e di questi appunto esprimeva la vita relieh' era mistico
nisiaco,
giosa.
dove
la polis
anche
si
per
il
fu
per un
momento
sopravvento della
afferm in
modo
in
tiran-
eccezionale l'Or-
dello
che
con
spirito
il
suo
dionisiaco
compatibile,
PR EF AZIONE
nuovi
ceti
ed
allargava
ordini dei
gii
cittadini.
uno degli
aspetti
pi
trascurato fin
delle
qui,
tale
che
non soltanto
matori
alla
rilievo.
La
storia
quale
Profeti) -
proprio
in
la storia del-
arte e la storia della filosofia -, ma pure eminentemente storia di moltitudini, ossia di seguaci,
pi o meno numerosi nelle stte, numerosissimi negli
l'
Cos in Atene
scongiurata
presto
secolo
che
avvertita
quella
fu pi
crisi
che
in
scuoter
in
le
tendente anch'essa a
tradizionalismo. Il quale fu
modo caratteristico della Grecia pro-
mentre
d'Oriente
non pi
basi del
pi special
pria
ma
Atene,
lo
(intendo
spirito
i
Greci
della
della
Grecit
coloniale
costa asiatica
del mito
si
ebbe
in
Asia
il
primo supe-
PREFAZIONE
XI
ramento nella filosofia (e insieme quello della leggenda nella storia): e ci fu proprio quando la polis
asiatica cominci a decadere e cedette allo straniero,
- cui resist invece
la
madre
eclettica
come
in Asia,
E quando
il
ma
Eia
patria fieramente.
e V arte,
non
le figure
divine in
tipi duraturi.
'
storia della
non
come
men-
'
Platone stesso
'
T
.
in
genere
ma
Antonio Labriola,
op.
p.
48.
PREFAZIONE
XII
diamo. Ch
gredite nello
le
scorso
mezzo
si
pu
secolo.
Ma
soltanto
in
una
religioni.
R. Pettazzoni.
SOMMARIO
Prefazione
Capitolo
I.
Le
Forme elementari
origini:
della religione
Capitolo
II.
La
III. -
1-37
38-64
65-98
>
99-132
e religione civica
Capitolo
v-xi
pp.
Le plebi
cismo
Capitolo IV. - Prevalenza della religione olimpica: Attrazione dei culti agrari nell'orbita della religione civica
Capitolo VI. - La
filosofia:
Il
La
le
33- 1 79
180-203
204-234
235-266
pensiero specu-
guerre persiane:
Capitolo VIII.
Atene
al
tempo
di Pericle:
dezza
Capitolo IX. - Crisi e superamento:
Sofisti
e Socrate
Capitolo X. - La fine dell'antico ellenismo:
Individualismo e umanesimo
Indice
267-326
327-400
401-416
ALESSANDRO
Le
origini.
Forme elementari
della religione.
La Religione e la Grecia.
Non occorre spontanea l'associazione
due termini. Verso
altre
di questi
plaghe s'incammina
il
pen-
le
CAPITOLO
state
[preistoria]
tempi
alba dei
all'
ma
tutto
unit:
uno
logici
con
gli altri
rici
2
,
Max
Mailer)
sto-
il
genea-
3.
quando sopraggiunse la rivelazione archeouna millennaria civilt sepolta (H. Schliemann) 4, non uno, ma due popoli risultarono presenti
sul suolo di Grecia: due genti: ciascuna con la sua
Poi,
logica di
il
suo patrimonio spirituale:
ciascuna un mondo;
e i due mondi, venendo a
contatto, avevano generato la nazione greca.
ciascuna
lingua,
Or mentre
con
dunque
l'indagine era
stentemente oltre
la storia dei
attratta insi-
documenti
scritti
- dove
fatti
non
scritta
tudini
molti-
attori, le
quei diversi
di
tentativi
ricostruzione
preistorica:
dell'
archeologia con
In
senso
orientato quel
le figure.
diverso
tutto
nomi
nuovo indirizzo
non
degli
storico
fu
studi religiosi
si
con
gli
aspetti
riscontri
universali,
il
valore
'
suo
il
preistoria]
di
spiegazione di
dare
applica
questa
religione
alla
antichit,
tutti
passato,
come
se
si
dell' antichit,
intende
interpre-
religiosi,
fatti
un popolo
di
questo
in
altri
allora
della Grecia.
testi e
gli
monumenti
figu-
del feticismo
come
totemismo dell' animismo
sopravvivenze di epoche pi o meno primitive. Magici
sono, per esempio, varii riti destinati ad ottenere la
del
pioggia:
come quando
(in
Arcadia),
agitando
si
suscitav
densava
in
forma
di nuvoletta, la quale
6
- o quando
una
si
con-
attirava
le
Crannon in
Tessalia) in epoca di siccit si trascinava un rumoroso carro metallico con sopra un vaso (^aXxTj), ad
ottenere una parvenza del rumore del tuono, e quindi,
per, virt magica (magia imitativa), il tuono stesso,
vere nubi imbrifere
(a
modo
in quel
CAPITOLO
[preistoria]
sacro
sepoltura
il
quando sviene
vere di Ettore
come Andromaca
5,
Ma
I
.
poi rinvengono,
del cada-
Sarpedone
in strane
avventure;
- e
poi,
tornando nel
Ma
una volta avviene che l'anima esce dal corpo per non tornarvi
mai pi. Allora la morte. Il corpo perisce. Ma
tui,
animus
7.
cui
E una forma
gi fu
unita,
eterea,
ma
una figurina -,
pu volitare qua e l;
eiScoXov,
le ali
- un
e leggera cos leggera che
e per questo alata, e con
pi
piccola,
di
solito,
DUALISMO ETNICO
[preistoria]
damente
presso
le
societ culturalmente
arretrate
inalterati,
rimasero
dovunque
in Grecia, in vece, - e
la
ci-
ma
superiore,
religiosit
sopravissero
tutto
lungo,
bis.
definitivamente acqui-
gione greca
luminosi e
figure degli
le
le pallide
ombre
Di.
Tra
questi
esseri
tenebre ad opere di malia, la distanza, anzi il conapparve cos forte - o anche fu volutamente
trasto,
accentuato
20
-,
popoli, in
era gi pronto
i
fatti,
:
eran due:
lo
schema
dualistico
Si
parl
allora
21
naturistico e olimpico, e di
e magico
22
;
e si assegn
un elemento superiore
uno inferiore animistico
i
di
il
'
primo
'
alle genti
venute
CAPITOLO
[preistoria]
secondo
alle genti
autoctone
',
vale
a dire
pre-
dunque, e pre-Elleni; o, se si
vuole, Greci e Pelasgi '. - Fu un errore. La grecit
comincia bens con un dualismo etnico, il quale, come
suppone necessariamente un dualismo linguistico, cos
arie (anarie): Elleni,
i
gli
si
vollero sceverare
di
Micene e
memnone
di
per entro
Argo
Menelao come
alle
e di Sparta; e
leggende
locali
parl di Aga-
si
di
pi generali,
per eccellenza,
una figura
della
suprema
divinit
femminile delle
Zeus
era la via.
vita
religiosa
Grecia preistorica?
della
il
ci
dato
da
primo principio
delle due genti eh' anch'esso a sua volta il risultato di una illazione; invece di inquadrare Omero
maticamente,
quel
il
[et micenea]
dovr procedere per via costruttiva, prendendo, s, Omero come punto di partenza, ma integrando via via i dati omerici con i dati di quelle
verit archeologiche e linguistiche ed etniche che sono
greca;
si
Grecia
ci fu in
onde
offerte
deposizione
defunti.
la
piet
dei vivi
accompagnava
venerazione
la
pi cospicuo di
vaste tombe
ricche di suppellettili e
4,
proseguiva poi
Monumento
le
5,
tutti
il
la
dei
recinto
erano
gli
'
eroi':
'
in tutto
il
il
si
sten-
l'ordinamento gerarchico e
dove la trib
era appunto l'organismo pi vasto, mentre l'unit
patriarcale di quella societ primitiva,
il
carattere
essenzialmente
locale,
il
come
quello
sepolcro; e
il
eh'
sepolcro
CAPITOLO
tutelino
luogo,
col
[et micenea]
aderente
al
luogo; e cos
il
luogo sacro.
Una
religione
dei
2
9,
minoica \ Della
micenea un riflesso. Ma la minoica fu
opera di genti non greche 3. Invece la micenea fu
opera di un popolo ch'era gi greco nei senso che in
esso gi si fondevano le genti primitive (' autoctone ')
- affini, secondo ogni verosimiglianza, alle cretesi con quelle elleniche
in senso proprio, di lingua
aria, sopravvenute 3
E a questa diversit etnica
corrisponde una diversit culturale; che la civilt
micenea presenta, in confronto con la minoica, delle
quale
la
'
specialmente
'
- quella dei monumenti, degli ornamenti, delle figurazioni, dell'arte - non creazione greca originale
e spontanea, bens derivata dalla minoica; - e nella
derivazione avranno operato
affinit delle genti
aborigene.
le
intime tendenze ed
Ma
la lingua fu quella
perch
l'idioma comune,
virt.
Onde
essi
avranno trasmesso,
in
CRETA E MICENE
[et micenea]
parte,
connesso:
il
mito
([xO^-o^;
lingua intimamente
la
fa-buia),
cfr.
nasce
che
primi
elementi
del
sono
mito
divini
che (anche)
verifica
si
nomi
gli
altri
arii,
provinciale presso
elti e presso
Germani), - eb-
E
di
quanto
ai
nomi
divini,
che fu
la
come
la
'
mitologia comparata
chiamava
una grande lezione
Max
pi istruttivo quello
il
',
Muller
la
33
f
lezione di Zeus',
sempre
una grande
resta pur
di preistoria religiosa:
primi (Ario-)Elleni
presentarono in terra
di Grecia sino al momento in cui noi cogliamo il
nome del dio suUe labbra di Omero, - se anche,
in cui
si
tratti di
qualche
CAPITOLO
IO
[et micenea]
- come avvenne
mente a Creta.
Dove, per essersi Y llenizzazione pi
effettiva-
tardi ini-
le tracce
primitiva
popolazione anaria
nome
affettavano di differenziarsi
dagli
altri
iso-
lani,
Il
quale ha a Creta
40
un carattere
tutto speciale
non
un dio fanciullo
maestosa del signore del cielo, re e padre degli di,
troneggiante nell'Olimpo: non Zeus padre, ma Zeus
figlio il figlio di Rea, che lo salva dalla ferocia snaturata di Kronos: il divino fanciullo assistito da un
gruppo di dmoni rumoreggianti (i Kureti), che coprono i suoi vagiti con lo strepito della loro danza
essenzialmente
41 :
la
figura
armata
42.
N meno
diverso
il
culto.
Infatti
Zeus
43.
cava
il culto di Zeus
una caverna del monte Ida
Misterico era
in
* v. nota 30.
di iniziati ai
ZEUS CRETESE
[et micenea]
misteri di
II
costituito
il
coro di una
*i Cretesi',
45.
doveva
sottostare a varii
nanzi a un trono
vuoto.
L'iniziando
Era condotto
riti
din-
ci
ed
la
trasporta in piena
sacra
come segno
47.
del cielo
terra,
All' antro
1'
antro Dicteo
53
',
CAPITOLO
12
quella parte
orientale
[et micenea
dove
dell'isola
fu
pi forte
e con
esso
tradizione
la
arcaica
59.
Ed
arcaico,
Zeus Kuros
come quello che implica una danza
il
culto di
secondo l'inno,
magica del dio, ch'era destinata a dare incremento
ai
campi,
agli
animali,
della comunit,
eseguita
ricorrenza
nella
agli
60
dunque sar
stata
periodica
ritualmente
della
festa
in
dell'azione mitica di
Onde par
cui
rituali
61
.
momento
religioso di cui
analogamente
si
Questi
culti,
costituiscono
il
patrimonio
religioso
attuale
pi
e,
popolo greco nell'et micenea,
s
con
grecit
port
che
la
anche quello
quando cominci ad avventurarsi fuori del conti-
cospicuo
del
quindi,
v,
sopra a p. io.
MIGRAZIONI
ET OMERICA]
nente.
sioni
da prima mise
a Creta,
l'altre,
greche
mento
13
(barbariche)
la civilt
accelerarono
Onde, per
dissolvi-
il
anche
- tanto vero
riflesso,
che
uno
spirito esotico.
E decadde
momento
rallentata,
ma
ora ripren-
-,
in terra di
e lotte
e spostamenti di trib.
Delle
quali alcune
si
il
suolo
dell'Asia Minore.
Da
quel
momento su
le
due
rive
dell'Egeo
l'Asia per le
interposte
isole cominci
a intes-
quindi, anche, pi
E una
CAPITOLO
14
prima conseguenza
si
affievol
fu,
presso di
[kt omkrica]
loro
il
culto
*; e
il
e capostipiti, gli
eroi
memoria; n intorno
ricompose
la
ai
Onde
gli antichi
padri
',
quelli,
anche perch
a sua volta poi,
tradizione religiosa,
nelle
culto inter-
si
il
(effetto e,
il
rito
della cremazione
patria,
come
ma
5;
la necessit
imponeva, o
l'utile consigliava.
d'altra lingua e
affratellarono
66
;
d'altro
e,
costume,
fuorusciti
pi
facilmente
com'erano
tutti,
si
per
ricostruire la loro vita s'indussero a mettere in comune le cose loro, e con le cose gli di. E questa
fu un'altra conseguenza religiosa di quelle mutate
sg.
tutto ci fu effetto
MITO E POESIA
ET OMKRICA]
della migrazione.
Ma non
dell'arte.
fiorire
fu
il
15
solo: che
il
nuovo
V ambiente pi favorevole
l'arte
che allora
al
presso
fior
costituzione
primitiva
del
politeismo.
elementi gi esisteva.
suoi
degli
divino che
dalla
madre
quale
nei
in
di,
Il
*.
la lingua,
il
poli-
il
mito.
11
e,
mondo.
per ci quei
perch portano
che l'uomo,
libe-
rando se stesso, scaric e concentr su quella creatura sua, da lui espressa, e dunque esternata, e
dunque ormai altra da lui, obiettiva 6 7. Onde, anche,
si vede come il politeismo sia la forma propria della
religione l dove prevalse il senso del divino diffuso
nella natura. Ch questa appunto una delle
grandi sorgenti della religiosit: questo
*
v.
sopra a p. 9, 12 sg.
CAPITOLO
i6
[lT
OMERICA]
mistero eh' nel mondo, fuori di noi. E un'altra sorgente quell'altro mistero, non meno
grande, ch' in noi stessi, - come gi vide Aristotele.
11
68
diceva
nelV anima
^yj]v) e dai fatti meteorici (ck xwv (Jtsiecopcov),
- e
eh' quanto dire, pi genericamente, naturali
con ci, dunque, fondava una teoria della religione
divinit (itetov): dalle cose che avvengono
(nep
secondo le due categorie del naturismo e dell'animismo, corrispondenti a quelle dello spazio e del
tempo lo spazio, in cui 1' uomo vede e pone le cose
esteriori, e il tempo, ch'egli sente scorrere dentro
come il fiume dell'anima sua: con che si tocca,
appunto, il fondamento religioso del naturismo, rispettivamente, e dell' animismo.
:
Or
dunque
la religiosit naturistica
nel mito.
nell'arte.
ci
ivi,
La
il
da prima
quale libert.
si
espresse
si
espresse
arte fu l'epopea.
per
'
E allora
mondo
delle
cose sante
che
la
quando
si
canto
si
schietta e
pura,
GLI DI DI
[et omerica]
OMERO
17
suo
culto,
sacrate,
poesia
la
per trasfigurarle,
fin
facendone
per
la
prima volta
vederli aggirarsi in
terra e
cielo
il
agli
mezzo
ma umani
?,
di.
avendo acquistato in
avevano perduto una
Ch
l'
ha
Omero
soltanto in
il
suo documento:
n prima ve
termine di uno
fu cantato e poi
tazione
71
si
recii
cui
si
'2
si
trova condensato in
densati vi
si
patria
PETTAzzoNi
73.
parimente con-
madre
Omero
distinti: la religione
quando
La religione
CAPITOLO
r8
[et.
omerica]
qual
fu,
per
le
ma un
distribuite,
pittore le riporti
tutte
sul
piano
guendo
sua.
La
il
e di presente:
presente
il
omerico ed asiatico e
il
75
ricca
di
elementi religiosi,
ma non
divine onde
sono iddii,
n mare n
epos, e
che
Omero
in
nel pi alto
grado accen-
meno
antiche - esagerata e
umana ad una
fin
secondo uno
pi quello genuino dell' epopea,
persino burlesca
77
spirito
che non
RELIGIONE OMERICA
[et omerica]
Tuttavia
di
gli
19
di
tutti
gli
religione
una poesia
degne
di
uomini di
che popo-
una societ
divine parevan le sole
cavalleresca
al carattere di
tutt' altro
',
fatta per
mare
armi
le tristi
aveva abbandonato
il
rito
dell'inumazione accogliendo
come dicemmo
*,
il
connesso - T animismo
del
tutto;
tracce
stiche
come
-,
poi in
ma
certo
Omero
stesso
Onde Omero
continuit,
quasi
una
su per entro all' et micenea
segna l'interruzione
e alle
da un lato sale
epoche preistoriche,
secoli
posteriori:
linea che
dall' altro si
interruzione,
di
prolunga nei
adunque, pi appa-
non
la superficiale
discontinuit
Questo
nella
madre
livello noi lo
patria,
* v. sopra a p. 14.
dove
tocchiamo
ai
effettivamente
monumenti funebri
di
20
CAPITOLO
[medio evo]
Micene tengon dietro quelli del Dipylon 79; e rappresentano, anche quando il rito diverso 8o la conti,
La
propria,
di
tempi e di
civilt e di costumi.
sero in
quella
quale
del
gli
avi
discendenti,
8l .
ana-
patria,
il
loro
Le
nume
da
il
sua parte di
la
82
Onde, anche,
medesimo, variava
terni
le
pi
migrazioni.
Le
gl'in-
quali tuttavia
non impedirono che il localismo seguitasse a dominare la religione, come il particolarismo in genere
dominava tutta la vita.
E
Che
pure
la vita
la civilt
LOCALISMO ED EPOPEA
[medio evo]
di
Micene e
di Tirinto.
21
genuino spirito
il
ellenico,
ora la
inteso a render
l'
83
eredit di una
8 4.
Neil* uso,
il
il
patrimonio presto
gende
continentali,
care
tutti
Greci.
si
all'orgoglio
gentilizio
dei
essere celebrate al
modo
epico (elaborazione
riore dei
ciclici
il
ulte-
nuovo
ciclo tebano).
dei santuari
omerici
forse,
Allora anche
).
origine,
in
gli di di
dai locali
Omero
antichissimi
- non
numi
inni
altri,
del
Grecia
86
.
Fu, allora,
rari fulgidi
astri
come
se un cielo costellato di
CAPITOLO
22
[medio evo)
numi
8 7.
attraesse
locali
Cos, molti
di
si ri-
un nome,
in
in
una leggenda,
di cui
la
arriccili
si
nel culto,
un simbolo,
in
nume
il
ci
che in
agonistiche,
mitivamente
a quanto
connessi,
atti rituali
sembra
88
pri-
con
la
dei
religione
furono
origine
feste
(in cui le
gare
brarono
- come vediamo
90
ma
e pi vivace
tita,
brarono
mente a
e,
e per ci si cele-
Omero
in
9);
dove
la
religione fu pi sen-
piet verso
la
anche dopo
esequie,
le
defunti, si
rispettivamente,
il
defunto fu un 'eroe'9
cele-
successiva-
e poi
1
;
vero
culto,
- od anche
ma
ad
un demone locale
ogni
modo passarono
poi sotto
diTlepolemo a Rodi
93
vegetazione
della
maest
la
e cos
9*:
giochi
94
;
cominciarono a svolgersi i
giochi olimpici, poi sacri a Zeus 9$ e quelli Nemei,
e analogamente,
forse,
pure a Zeus,
pitici,
e quelli
ad Apollo
sedi di giochi
96.
istmici,
a Poseidon, e quelli
sempre pi numerosi
eie trib fecero tregua
attrassero
quelle antiche
fre-
alle
POLIDEMONISMO E POLITEISMO
medio evo]
23
del fatto
extra-olimpici,
'
'
-, cui
Artemis Iphigenia
ed altri simili.
Del qual fatto, che fu d'importanza capitale per lo
Erechtheus
'
',
se,
come
io credo,
tal
Greci stessi
esso adombrato da
twv
d T
S-s&v,
prerogative
in quel
*
'xacrcoc;
pelasgico
'
e le
tipi (stSea)
(tcfxac;)
momento
come
dire
greco
pri-
n nomi
si
(7ta)vu|JitY]v
vede che
il
nome
terio di distinzione
giosit
pelasgico
due
ed
tipi
ellenico
e
')
Dove
come un
momenti di
divino assunto
fra
'
99.
il
nome
in
crireli-
quanto
il
CAPITOLO
24
collettivit del
[mhdio evo]
di Auxafo$), e
segni precisi
della
Zeus
lettivi 100
*
numi non
individuali,
altrimenti
l0X
sono appunto
omerici; questi
altri -
Omero
non
sono, invece,
quali
quelli,
colui
simili
personalit,
Apollo ed Hermes.
bambini
'
pre-omerici ed extra-
gli iddii
di
vedemmo,
fra
la
poesia e
il
culto,
il
come
gi
fra la libert e
localismo, e - pos-
tipi
di
religiosit
fu
segno
il
chios,
insegn
*
v.
ai
Greci
ad
assegnar
nomi
alle
Omero
divinit.
NOTE
K.
H. D. Mller, Mytho-
Stamine
und
Otfr. Miiller,
Altra la posizione di
G.
Gttingen 1857-1861.
voli.),
(2
F.
si
occupata la lin-
guistica (dialettologia).
3 L. Preller, Griechische Mythologie (2 voli.), Berlin 1854.
- Cfr. L.
F.
antique defiuis
letirs
la
Grece
constitu-
1857-59.
E. B. Tylor,
W.
Primitive Culture (2
voli.),
London 18 71,
(2 voli.), Berlin,
1875-77.
8.
38,
(il
rito
operato dal
era
sacerdote
di
Zeus Lykaios).
Antig. hist.
mir.
15.
Il
rito
comportava
altres
un
I.
(cfr.
Plut.
cfr. la
ad princ. inerud.
2,
p.
780
f).
26
CAPITOLO
e seguenti. - A.
t
I,
481 sgg.
Philosophy,
to
membri
monte Latmos
il
si
I. 9, 12),
un montone,
voluto vedere
toro a Zagreus,
il
Ippolito,
il
cavallo
15;
i,
sg.).
45
un
Apollod.
la figura trasfigurata
85
11,
Tutto
(S.
sg.; in,
riti
(uma-
comunione
di
cervo
il
bianco (solare)
di
accostato
se
riflesso di
gions,
il
dell'
a Orfeo,
IV,
eroe,
nizzata)
di
indigeni,
certi miti
un
per gli
di
uomo,
per la Caria
forestieri).
Applicando
I r
il
non
innocuo pei
F.
19 12.
fatto, attestato
il
Cfr.
London
ad Acteone,
a
Fetonte,
il
cavallo a
cignale
il
sg.;
Dubbia
anche
ad
et reli-
IV,
29 sg.
54
ci non sufficiente a provare l'esistenza
un totemismo vero
sg.;
34
e proprio.
l'
interpreta-
zione dei Myrmidoni come gli uomini dal clan totemico della
formica
({ip[ry]),
dei Lykii
brano
le
come
degli Arcadi
come
- Pi
significative
sem-
mythes
et religions,
I,
(1905), p. 24 sg.).
NOTE
12 Quanto al feticismo,
3),
si
27
pensi ai 30
si
Xiboi
veneravano ancora
ricevendo ciascuno
nome
il
xsxpdycovoi
tempo
al
Pau-
di
un dio: Pau-
di
Jiaacv
xog
"EXX^ot
dans
les
cultes populaires
V histoire des
alberi
de
la
yaXjiaxo)v
ec)(ov
survivances du fe'tichisme
Grece ancienne,
Revue de
N.
Alten,
religions,
vxi
ftstv
xijis
sxi Tcaxixspa
F.,
Leipzig 1919.
2),
13 Cfr. &vs,\.oc,-ammtiS.
5,
696.
Der
18 Welcker,
I.
30, 63.
und
O: mosca,
Immisch, Glotta,
O. Waser,
380.). - Cfr.
Ueber die
Archiv fr Religionswiss.
Seele,
19
bis
Cfr. Anthro-pology
16,
ttsserc
6.
phil.
1914, 193
sg.,
Erscheinung der
Graeco-Italian Magic.
20
Sam Wide,
Cfr.
Chthonische
Archiv fr Religionswissenschaft,
2
W.
Cfr.
Ridgeway,
uni himmlische
10,
Gotter,
J. E. Harrison, Prolegomeni
greek Religion, Cambridge, 1903.
Greece,
Cam-
to the
study of
religione
bridge,
1901
greca puramente
Magic and
magica,
religion
in
senza
early
divinit,
hellenic
vedi
society,
sg.
L. R. Farnell,
Arch.
f.
Reli
CAPITOLO
28
25 Rizzo, iid.,
fig.
79-80.
26 Rizzo,
fig.
84.
27
seler;
yjp(0
iid.,
con
anche
cfr.
herus,
(lat.)
Fick-Bechtel,
che
tutti quelli
che
memoria
Mm. de V Acad.
des
'
siano stati
teoria, svolta
chez
he'ros
les
Grecs,
il
De
Sanctis,
Atene
Roma, N.
S.,
vismo
anche
sarebbero
iddii),
teoria
la
un
secondo
opposta,
primitivamente altrettanti
stati
degradati
dalla
qualit e
eroi
I.
eroi
sia
103 e segg.
fg.
1),
ma
quale
(o
gli
eroi
epiteti
di
com-
religione greca:
la
iddii
passarono ad
via (animistico-manistica).
des
et
he'ros
religions,
ses
conditions soeiales,
19 14. 70,
Revue de
l'
histoire des
sgg.
'
re
'
fettamente)
il
a cupola) con
Micene saranno
Lincei,
stati
Monumenti
tombe di
ci
cit.
Triada,
R. Accademia dei
112
sg.,
NOTE
Archiv.
f.
Religionswiss.
Dussaud, Revue de
des
7.
l'hist.
29
21. 1901
and
tree
Karo,
Religionswissenschaft,
- Sulla
sg.).
A. Evans, Mycenaean
of hellenic studies,
161; - R.
1909,
relig.,
Accademia
7.
la religione
35.
(Paris
30
documenti
scritti
decifrati.
della civilt
- Iscrizioni
minoica
(e
micenea)
in
Monumenti
4.
1909. - A.
life,
sg.
Annual of
12.
1905-06,
216
sgg.;
sgg.;
343 s gg
1908; Homerische Palaste, Leipzig 1903.
'>
Zeus, the
presso
Anfcinge
des
Zeus-Kultus,
289 sgg.
Ci
I,
god of
di
vorhellenische Gotterkulte,
Zeus
'
Persiani: Herod.
zz=
1,
tv
131;
Wien,
1897).
R.
Pettazzoni,
La
reti-
CAPITOLO
3o
Bologna 1920,
i),
n.
4P.
36
(Hesych.
Cfr. Asi7ictTOpO
(in Epiro).
v.)
0-sg
Tuficpaoi
r.otp.
P.
Cfr.
s.
s gg-
Tyr\ da
tiwaz,
sgg.
veri,
genuini
abitanti di Karpathos.
107
19 14, 103,
(cfr.
R. Scuola Archeologica
di Atene,
J09
sg.
(culto di
40
Prini
tocca con
si
De Jove
mano
la continuit
41
191
Un
2,
457
della
191
1,
religiosa
alla ellenica.
eretico, Berlin,
6.
1906;
W. Aly,
Zetisreligion, Philo-
sgg.
Paus.
2 4 4
7.
i
due momenti
- furono poi avvicinati come un prima
il
un dopo: l'infanzia
cretese e l'olimpico
cretese resta
e la
maturit.
Ma
quella fanciullezza
supremo iddio
ellenico.
SvTpov,.... v
KexeXsTO.
culto che
firhellniques 2',
di
morte
di
Zeus
Kamares (R.
128
sg.)
stata
sg.)
Di
^Cicer. de n, deor. 3, ZI
NOTE
Diod.
Varie
3.
citt
vero
Creta
di
disputavano V onore
si
Zeus,
di
sepolcro
Journal
31
studies,
of hell.
fra
si
altre
le
21.
possedere
Cnosso
vicinanza
noica
Zeus
'],
'
che ha suggerito
[Evans,
cit.]).
/.
della scandalosa
- Contro
v.
(ai)
[= Zeus]
Euemero
9) contro
(cfr.
5' o>
Callim.
la
tanto
bene essa
si
san-
medio-mi'
tomba
scaglia
di
primi
1'
invettiva
di
1.
ihd.
97 Schneider),
quale
frg.
il
Baehrens)
di
comune coscienza
alla
['
responsabili
Cretesi,
religiosa greca
vigorosa protesta
con
un' identificazione
un
di
il
Evans
(cfr.
122). - In
1901,
Ziegl.).
6,
7.
di
frg.
526
(evi-
U.
v.
n.
v. 2
W.
Schubart
\Griechische
217, p. 73 sg.
- Cfr.
La
primitivo di Zeus
si
momento
dell'
Ma
orfici
(Zagreus),
sgg.).
in cui al culto
Comparetti, Lami-
cfr.
Strab. 10. 3,
n,
468.
46 Sono
descritti
da Porfirio a proposito
seg.).
dell' iniziazione
2,
CAPITOLO
32
W.
47
Wien 1897
(riscontri
asiatici).
sg.,
241, 245
fig.
247 sg
250, 287.
le lance).
sacrale nei
fig.
Anche
lo
249,
scudi
Zeus Ideo
(v.
secondo
Milani (fondata su
il
votivi
'
sopra n. 44), e
bronzo
in
esegesi
1'
gli
delle
op. cit.
nell' antro di
loro
figurazioni
Roma
50 Trasportata a
51
Rhea, Rheia
nel 204
(fATjx^p
a.
Cr.
secondo
)psta
O.
Crusius,
Leipzig 1886, 26
und
n.
4;
cfr.
537.
Mythen und
- Forse
1*
l'anello
il
cit.,
sole
fig.
287]
la
luna
1'
attestato
doppia ascia
dalla
(Reli-
Giessen 1903.
Kult
sein
1),
Anche qui
[cfr,
come Tc^taxog
(assimi-
53 Hogarth,
School
etc,
at
Athens,
Revue de
1'
6.
1899-900; Toutain,
U antre
the
British
de Psychro,
NOTI
33
vato,
Real-EncycL
1371
II,
56 Etym. M.,
s.
v,
cfr.
587]?).
Atxx^.
v.
300 circa
in su, pare al
a.
Anche nell'inno
58
17, p. 481.
io. 4,
60 Inno di Palekastro.
61
La danza
Kuros
del
inno ha
il
scudo
62 Diod.
63
77, 3-
5.
II
iniziatorii presso
destinati a introdurre
celebrazioni di
il
riti
(che son
uomini della
trib,
con
Primitive
New York
secret societies
1908):
cfr.
greek religion
tra
il
zioni e
rombo
(pji,(to:
Pauly-Wissowa, Real-EncycL
v.,
s.
il
cui
uso nei misteri attestato non solo dallo Sch. in Clem. Alex.
2.
17, 2 Sthl.
p. 14, p.
sg
ma
anche,
come
io
gi
trovo,
3
I
da Archyta
La religione
nella.
Diels
p. 334).
(fr.
Grecia antica.
Fumano
e l'anima
CAPITOLO
34
(uomo con
rono in serie
(processione?)
('Eqpfju..
1887,
px.
IO,
t.
I;
fig.
rito
come
rappresentati
(cfr.
il
si
indossanti quel
tali
da Phaestos
placchetta
la
cfr.
che occor-
testa asinina)
su
Melaina
'
'
demonici da
divini e
esseri
rapporto fra
celebranti e
mitici
Graecorum
A.
diis
13, tav.
14.
non referentibtis
Milchhfer
Paus.
(cfr.
sj>ecie?n
Leipzig 1885.
65 E. Rohde, Psyche
66 Fu
mento
omerico
'
differenze
dalle
valle
sul
(1903), 42 sgg.
l'affratellamento
segnate
i3
1'
al
concepi-
Asia? Certo
dialettali.
Il
dell'
Poseidon Heliconio]
di
presso Knidos). - Cfr. U. von Wilamowitz, Panionion, Sitzungsberichte der Beri iner Akademie, 1906, 38; e Ueber die jonische
2
,
Volkerpsyeno-
Religion
1906,
fr.
10
(cfr.
frgg.
11,
3.
12)
20
(p.
Rose.
21 7 Mutschmann)
Lo
stesso
sette plettri di
ttOTJ
insieme (Iliad.,
Lo
860),
5.
35
Poseidon (Iliade
stesso detto di
148).
14.
70
De homericae
Hinrichs,
elocutonis
vestigiis
aeolicis,
Jenae 1875.
7
Leipzig 1908.
72 H. Usener,
Der
Wien
1897.
Bethe,
Zeit
19 14;
I
sgg
(Cfr. Kulturschichten
tmd
I,
77).
es.
la smisuratezza
69
77 Specialmente:
da Hephaistos {Odyss.
gli
8.
W.
Nestle,
Neue Jahrbucher,
78 E. Rohde, Psyche,
3
,
Anfnge einer
161
sg.
vi,
15.
1905,
1903, 14 seg.
79 Perrot-Chipiez, Histoire de
1898, 51 seg.
im
1907
A. Reinach, Les
rites fune'-
raires en G ce de
82 Cfr.
nell,
The place of
the
Sonder-Gtter
in
greek polytheis?n,
83
S.
des k. deutschen
78
sg.,
archologischen
Instituts,
14.
1899, 26
sg.,
CAPITOLO
36
Wien
1870, 1872.
vOv yp
The higher
Farnell,
87 Cfr.
London 1912,
89 Ed. Meyer,
Ih'ad., 23
1.
191
14
151:
p.
1,
cfr.
XLVU
sgg.):
relgion
Ridgeway,
(634
giochi
in Journal of
sg.
Strab.
cfr.
Amphidamas
8.
II,
p. 373.
Agylla per
in
Focesi uccisi
6.
38);
per
11);
5.
355.
30, p.
3,
91 Persistenze;?)
(Herod.
of greek
105.
83 Rohde, Fsyche
90
Berlin 1913.
Vortrg^,
aspects
der
Geschichte
1).
7.
77
Cfr. Paus.
q6 Rohde,
/.
5. 7,
J.
sg.
sg.
36,
7.
146, 147.
cit.
97 Contemporanei, secondo Erodoto. Il quale (2. 53' congettura (ooxso)) che -i due poeti siano vissuti 400 anni (in cifra
tonda) prima di
pOTpOlK.
fisi)
Tcpea-
1'
dai veri
nomi
SisX^vcog,
di
li
un momento
quanto
(vu-axa),. in
Dodona) dall'Egitto
(2.
52),
).
rcoXXod
dell' oracolo
altri
Eccezioni: Poseidon,
rappresentato
Pelasgi, xpvoo
egizio,
The
NI
31
vojixsft^vat
[rcap
i
Ai^wv
tranne Pcseidon,
Hermes
un elemento teologico
2.
51), anzi
!),
nome,
ma
precisamente di
carattere esoterico
seguenze
100
dipendnti
Ma Signora'
(Tkemis).
tutte incon-
Erodoto
del quale
anche delle
x yAjiaxa pfr x iv
anche un tpg Xyoc, (dunque
x aiSota ttoisuvxs^:
il
(Hera), e
'
il
le
:
Chariti
i
Focolare*
e,
figli di
le
Nereidi
Zeus
('loxiy,), e
'
2. *>o\.~
(Dioscuri),
la Giustizia*
IL
La
polis
'
giosa
il
Ma
lo
ai
rappresentano, rispettiva-
Omero
virtualmente contenuto.
e creazione; Esiodo
intesa a
Omero
libert
applicazione e sistemazione
quei
'
'
satelliti nell'orbita di
v.
sopra a p. 2$.
[snc.
ESDO
39
principio ordinatore
vm.vii}
il
La
logia.
poesia
divina, che al
da
spersa,
poeta
si
composta
lui
successione; e
ordinata
appunto
generazioni divine son
successione
la
tre,
il
Dove Zeus
zione
Omero;
sono
giovane,
pi
lui
e la sua e loro
sovrapposizione
altri
rappresentano
la
precisamente
gli
vittoria
divinit
delle
quegli
iddi
generadi
corrisponde
olimpiche
di
alla
quelle
locali pi antiche,
nit
delle
Uranos -
oltre
personalit
di
conforme
divini
perch
privi
alla primitiva
di
nome
individuale,
*.
Ne
la
forme tramandate,
in
nome
di
un principio nuovo
e profondo,
tosto,
-
sopra una
non
pi
profonda.
tuttavia
vinse.
ma
prima, cos
influ poi
"APITOLO
II
Vin-VIt]
[SBC,
lo spirito dell'epopea.
Omero
Esiodo la
per le molte et venture Esiodo, F agricoltore di
Ascra: nato in Beozia di padre asiatico (Op. et d.
636): F Oriente e F Europa associati - quasi simbolo
profondo - nel fatto (o nella leggenda?) delle sue
:
origini
in termini di
sopratutto, F antica
madre
co'
eh' tutto
Omero
risalta
nella
poesia
assai pi moderno.
Arcaico, in
esiodea,
il
fatti,
non omerico
2
;
ma
dagli di
(cosmogonia) sentati al
modo
al
mitico
al
si
si
Mare, rappre-
non pochi
di quei
numi
Gaia,
pro-
mondo
si
la
onde
pia,
suo e soltanto
come
tradotti
Ch
il
il
1
nome)
saranno
capostipiti, ai quali
di
padre
in
appunto degli
stati
un
cio
nel
figlio; e
eroi
'
di
queir ambiente
con
cultuale
che
religioso
dalla
il
la reli-
3 bis
si
altro
di
Delfi,
Apollo (Jljikoc)
l'oracolo
il
vicino:
famoso. Dove
dio veneratissimo
il
fu,
ma
il
san-
bens,
luogo
era gi sacro
anche
l'antico
nume
la gloria degli
Terra
E
6
,
periodica,
i
ch'era la
Hprotc)
8
;
per quella
CAPITOLO
42
SBC VIII.VH)
IT
da uno spirito
quando Apollo ivi
impose
nome
circolare
il
di
profetava
allora
I0 .
Apollo;
ma
come vapore
invisibile
la
Pythia, in
spirito continu a
quell'antico
tra
tesori.
colonnati dei
Ed Apollo
uccise,
il
madre
la terra
di sogni
i;
.
in pi ordinate
la polis,
Or
forme
come
la polis
di viver civile
altrove in
altri
2 .
tempi
E
il
allora sorse
Comune,
(sc.
VHI-VUj
Veramente gi
in
43
as-
comechessia consociate od
affini,
Il
di
nel
governarsi,
avi,
il
22
;
- mentre
altre genti,
scuna
avevano
cos
culti
ciascuna specialmente
suo,
altra.
diversi,
il
culto
Onde
si
cia-
degli
vede
'
dato per
il
* v, sopra a p. ?.
le
mura non
resisterono,
le
fortezze; -
piti
sorse
polis.
la
La quale
tivamente, di trib
e
23
spirituale:
genti,
e alla loro
le
alla
ad una vita
diversa
solidale
comune
divina
com'
divino il vincolo familiare, come ogni societ
divina perch comunione. Ma al nuovo
organo doveva corrispondere una santit nuova; e,
mentre l'antico nume del focolare ( E atea) si veneanch'essa com' divino
il
vincolo gentilizio,
tramandava
in
la
avi
si
degli
religione
il
culto di
tutti.
umano
e divino,
reli-
le
forze
sacrali,
interferenti
ove
4,
parlava,
iddio,
Citt
in nome della religione, - come Roma ai
Comuni nel nostro Medio Evo. E anche intervenne
- come Roma - nelle cose della politica: gi presso le
citt dell' Amfictyonia, indi presso gli stati maggiori
(di Sparta 26 e di Atene 2 7), e poi anche presso le
nazioni, specie all'epoca persiana 28 Delfi che non
25
fu
mai
soltanto
citt,
:
essa
n stato, ma santuario
a tardi tempi nel regime antico
stessa,
chiusa fino
DELFI E LA POLIS
[SBC. VllI-VIlj
delle
2 9:
45
sopravvivenza di
un ordine arcaico in mezzo alla societ nuova rappresentazione immanente e suggestiva ai Greci di
un passato ormai lontano per tutti, ma a Delfi ancor
vivo e attuale: Delfi gentilizia, e per ci animistica,
:
e per ci
competente
culti e di sacrifizi
in
materia di fondazioni di
(csofiy te fSparsts
XZ Sa:p,6va)v
xac
ypaxov S'coarcecoa
tutto
le
-3),
e di
Sepolture dei
era veramente
il
da chieder consiglio e
da prestare obbedienza quando si trattava di fondare
una nuova citt (oxi^ovziq te tclv oSsvt aXX(p
e a lui solo era
rcaxpcpoq
Tcs:aui)'2,
aXX'
y)
yjjr\a\s.zcc ?y]YY]T^
Ch
alla
composizione della
fratellanze (^paxscai)
rispondere,
quasi
32
citt
per trib
(:puXa),
e famiglie (yv^),
riflesso
CAPITOLO
*6
[8BC. VIIIVll
TI
schema
un nuovo
o uomo - aveva
colonia (pyrX^^- ^PX^Y^S), e dunque
in
condotto
la
34.
di
35
E quando una
eroe.
o dal
&
resti mortali
- dove ancora
una volta si vede come Peroe sia essenzialmente un
avo ch di ogni avo, come di ogni morto, lo spirito
legato alla tomba; e la tomba fissa nel luogo *; e
perci quello spirito non pu aver pace se non quando
sia ricongiunto, per le sue spoglie, al luogo dei suoi 37.
E il luogo era, ormai, la Citt. Ma Pidea era di
gran lunga pi antica: era la stessa idea onde nelle
di lui in patria fossero trasportati
societ
torio
38
uomo
allo
oltre
al
tal
ma
dell'ucciso,
valeva
fuggendo
non libero
dunque
caso non mancava
sepolcro,
alla
fin
egli si sottraeva
di
perseguitarlo
cadavere, e dunque
terra
all'ucciso
39.
la
Ma
anche
in
vendetta: ch
individuo
v.
ma
sopra a
era
p.
7-8*
14,
20
RE E POLIS
(SBC, VIII-VIl]
47
l'
anzi
santo,
ma
4*
f
di
diritto
il
regolare
pene, e fissare
odii intestini.
penso
al
sangue:
in uso, e fu
ma costumanze
ammessa
l'espiazione.
ai
le
lunghi
solo com-
pi miti vennero
anche
dalla
santificato
in
questo
religione
42.
nato
(
dalla
stwctvi'Ssc,
discendenza,
ifraysvsrc
diritti privati di
stati finora,
e dai diritti
Solo
).
che
dalla
legittimit
g' interessi
comuni
di tutte,
quante aderivano
alla
Ch ora
quindi
societ nuova.
re.
re furono
o due
come
quante erano
le
trib
(;:uXo 3aaifc) -,
4
ancora:
tanti
forse,
quante erano
le genti:
o pi
un
col-
CAPITOLO
48
legio di re
i
privati
anche
come
45.
fsKc.
potere giudiziario.
quelli eh'
Ma
per ci ebbe
casi
omicidio,
di
vni-vn
assommava dunque
quale collegio
Il
diritti
il
II
furono
alla reli-
riservati
alla
stica,
in cui lo stesso
carattere
essenziale dell'
isti-
come
mente
in fatti
si esercit,
47,
in materia
diritti pubblici,
dunque
gentilizia e animistica
48.
in
senza eliminare
reale,
nume
culti
esso
il
Ma pi spesso fu P assunzione
segno religioso del nuovo mondo
di tutta la polis.
di un dio nuovo
il
che nasceva.
izzxotioq),
'
e talvolta anche
il suo stesso
onde apparve
nome fu il nome stesso della polis
del
pi
la
comunione
dio
con la citt,
intima
ancora
con la sua vita, con il suo spirito ~: basti P esempio
della dea di Atene ('AiHjvat), che si chiam Athena
spettivamente TioXiac)
('Aftryvr/,
v.
AHyoda
sopra a
p.
43.
'Aftrjva)
49 -
ORIGINI DKT
(SBC. Vlll-Vllj
E come
TEMPIO
49
posizione subordinata,
come
il
nume
privato dei
quale,
Il
tale,
5."
5*
sul vecchio
- e tuttavia Athena
demone
si
55.
nuovo santuario: e
il
?kttazzoni
CAPITOLO
II
dunque degna di
servire di modello per la dimora di un dio. E questo
fu il dio della polis. Il quale, se ebbe una casa - una
casa da re -, dovette dunque esser pensato in forma
antropomorfa; ch la casa conviene ad un essere
umano, - e il tempio ha poi il suo complemento inteera
il
cuore e
la parte pi bella,
'
prime opere della architettura religiosa ebbero principio le opere di una primitiva statuaria, per quanto
rozza ed incolta 5 8 Onde si vede che quella origine
del tempio che noi abbiamo costruita in funzione
dell'idea stessa del tempio, ha poi la sua ragione
profonda nello svolgimento generale della religione.
Ch mentre alla religione gentilizia degli avi, degli
eroi, in una parola dei morti, non occorrono templi
n statue divine, perch quei numi hanno figure
inumane, pi o meno ibride di animalit 59 (e con
questo, anche, sar da porre in relazione il fatto
che templi e statue sono sconosciuti al culto dell' et
micenea, che pure nelle arti in genere, e anche in
.
quelle
figurative,
fu
progredita *);
cos
invece
il
sono espressioni
di antropomorfismo, appaiono intimamente solidali col
tempio e
la
quando
occorse una forma
per essere
aviti
privati e particolari
doveva essere
il
animistici,
60
;
dio di
* v. sopra a p, 21
mentre,
tutti
il
dio civico
e per ci pi facilmente
\m>c.
vnf.vHj
potevano
appartenevano in comune:
tutti
divinit
ristico,
fu
JI
tutti
Ed
61
.
infatti la
animistici) antropomorfo, e,
come
tale, fornito di
templi
antropomorfismo
la forma che il mito imprime alla materia
del naturismo, come gi vedemmo*; e da quella
e dei relativi simulacri; ch F
si
genera
politeismo:
il
6z
Onde, anche, scopriamo una ragione sociale oltre quella estetica - a quel facile e generale sovrap-
ai
iddii
in figure
quando F epopea
di piena umanit.
si
il
quali
poi,
mondo
elle-
Le
plasmarono ed affinarono
Greci
su cui
tipi ideali
il
le
loro an-
tropomorfismo
E cos la religione della Citt accentu il suo carattere olimpico, modellandosi sempre
pi secondo quel pantheon ch'era come il riflesso
poetico di una luminosa citt divina, cos luminosa
che nella sua luce impallidiva lo schema arcaico
6 3.
Ch, anzi,
le
ombre stesse
* v.
sopra a p. 15
* v.
sopra a p, 39.
sg.
degli
6 4.
CAPITOLO
5a
e vetusto
e gli
|SKC.
II
vitt-vn
stessi
trasfigurarono
si
secondo l'ideale
mentre nella cerchia loro famie privata di nulla tanto si inorgoglivano quanto
blica primeggiavano,
liare
di
sapia col
nome
un eroe
di
di
cantato le imprese.
Cos cresceva
dini
fossa
mondo che
piccolo chiuso
serrava; ed
parlavano
morti
ivi
ma
citta-
un muro ed una
sommessamente dai sepolcri
coscienza dei
la Citt nella
poesia; e
alito fresco di
tendevano
si
Ma non
tutti
sul territorio di
una
membri
accanto
ai
stavano
altri
subordinata
Ch
individui - uomini e
66
quali ^fjxeq
od
donne -
in posizione
otxxai,
ossia fami-
liari
7,
lavoratori
ma nemmeno membri
68
6s
della
2{ji" l'ose,
simili
ai
schiavi e schiave
servi:
venuti di fuori: o
tutti
uomo
7
}
#
,
fuggiaschi
o comprati fanciulli
v.
sopra, a p. 46.
7*
la
tutti,
loro
[sac.
LA POLIS E
vm-vij]
privi,
CONTADO
IL
padri
la terra dei
nuova sede,
53
loro, e
dunque
di averi e di diritti,
senza
e quindi
(cpaxco:),
nemmeno
partecipi, in
principio,
nione di consanguinei
via di
-,
adeguati, a parteciparvi.
riti
donne
all'invettiva contro le
74
y
75
le
divennero
fondiaria fu
(lpa)
non
77;
la
(auvocxcajjtc), e
primo
il
titolo
alla
si
membri
che
concen-
di quelle
la propriet
cittadinanza
(yew-
com'erano di ogni
diritto,
78
;
e,
ma
privi
una
vita
cali,
ai
grama, ben altra da quella dei tempi patriarquali forse pensarono con rimpianto come a
un'et dell'oro;
y.
sopra
p.
47
il
CAPITOLO
54
(SBC. VllI-VIl]
II
mondo
sociali
sua
79).
Ch
di
Esiodo ebbe a
quelle
soffrire
travagliate condizioni
personalmente; e dalla
trista
Onde
egli,
veramente
il
80
levandosi quasi
come
profeta
fra
pur dura
fatica
82
;
quegli
Ma
il
umili,
ai
lavoro era
polis.
ma
NOTE
Secondo Erodoto:
3 PtoiLOs
sopra a p. 23 sg.
2 Cfr. G. F.
Academica
(1849). (Opuscula
Paus.
v.
vcDvfioos
II,
Berolini 1857,
ad Atene:
Diog.
sgg,).
Laert.
5 (Taraxippos).
bis
Cfr.
3
J. von Negelein, Der Individualismus
cult, Zeitschrift fr Etimologie, 34. 1902, 49 sgg.
cfr.
6.
20,
4 Trovamenti di
fittili
teilungen
(Paus.
I
il
3. 19,
sgg.) e a
kinthos
':
io, 3;
micenei
18.
sotto
1894,
%1
tempio a Delfi:
il
5
im Ahnen-
Attienisene
Mit-
1881, 361.
b.
5 Cfr.
1.
Amyklai;
3: culto di
cfr.
Polyb.
8.
30)
'
Apollon Hya-
129 sg.; 258 [4>otpog 'TUfivto); 12, 217; 19, 180 sgg.);
con Sarpedon a Seleucia (Roschers Lexikon, s. v. Sarpedon,
11,
307
sgg.).
crac. 17.
al
tempo di Plutarco:
Plut., de pyth.
5. 14, io. -
Un
Terra (7covofAau.evov
7 Cfr.
raYjTtxov)
sgg., ecc.
CAPITOLO
56
II
9 Cfr.
Religion
- Paus.
vfroooiaaxixv).
(TcvsOjia
- Cfr. S.
jistvijvat).
La
Ferri,
1.
34,
"AtcXXwvo^
(g
Sibilla.
Normale Superiore
Scuola
Di
12
U omphalos
Omphalos studien
Volkern,
hymn. homer.
122.
91
secondo Varrone, de
1918),
2.
di
'tomba
I.
l.
Python'
di
7.
Pithonos tumulus),
(
monumento
132) un
tombe
(cfr.
il Xdct'vo
hom.
anche
118; e
2,
Nub.
Aristoph.
508],
Trofonio
abita
sotto
387;
cfr.
ha
terra
sg.]).
[a
Lebadea], e d
tomba (Philochoros
frg.
rale (nonostante
Roschers Lex.
Rohde,
1,
op. e,
1033) di
3
.
122,
11.
identificare
22
FHG
Oedip.
hom.
di
2.
Aesch. Etimen.
tyr.,
151); e
la
cfr.
19,
Pythia,
infatti
614,
come
I,
Viene natu-
la
5],
dio-
come
Apollo Aio;
Dionyso presso
AsAqpotoi
Herod.,
7,
era una
ili).
rcpu.avTi
- Nell'ora-
Karl
13 Gaia
Poi
essa
una
stessa
Eumen.
(Aesch.,
pWTfiavTic a Delfi
Therais
le
57
(iid.)
Prom. 209
(cfr.
sg.
ma Themis
}.
Cfr.
sg.
Pyth.
hypoth.
sogni
di
Drachmann,
a,
Theog.
Hesiod.,
il,
2),
p.
212,
Notte madre
la
come
sg.),
Terra (incu-
la
bazione).
cfr.
xoitwv SsXXwv)
hymn.
e Callim.
c.
Trach.
286
4.
IT 66-7
(^auoct-
(Yr/Ae)(s).
Dodona
la sua
328
Prometh. 830
297;
19.
Aeschyl.,
cfr.
sg.).
Icaromenipp.
cian.,
24).
Cfr.
20
Un
14, 10 (cfr.,
meter Chamyne
[cfr.
pi meridionale
x^jiac;
che
si fa
5.
De-
6.
momento
il
particolarismo,
il
lat.
rappresenta un
popolo greco:
storia del
lismo e
oracolo della
momento
ulteriore
in cui, attraverso
il
della
loca-
sg.)
la
131
17, 206)
ha
il
Omero
(Iliad.
15,
senso materiale di
'
non
il
den
senso politico di
22 J.
G.
Frazer,
kingship.
Anche
evolution
of kings
23
Le
tre
'
cittadini
'
Lectures on
trib
abitanti
B. Keil,
Ili
the
,
'
una
(di
in
(1912),
7,
citt),
Gerke-Nor305.
early
history of the
The magic art and the
voli.),
London 1911,
delle
citt
citt
joniche:
Geeont*.
CAPITOLO
58
II
hung der
Psyche
sg.,
177
sgg.,
II,
sg.
259
26 Intervento
dell'oracolo
(corrotto
da
Cleomene
per
(Demarato) nel
27 Rapporti con
nidi e con
Kylon (Thucyd.
Delfi (Herod.
Alcmeo-
Pisistratidi.
ma
I.
Mida
re
I.
14):
Korte, Ath. Mitt. 23. 1898, 97. - Lydia: doni votivi di Gyge
(Herod.
16,
1.
1); di
Creso (Herod.
e altri
permanente per
a
fu ostile
superiore).
Delfi
19,
25:
Paus. io.
cfr.
1.
54) (Creso consult anche l'oracolo di DoHerod. I. 46). - I re di Lydia erano una minaccia
privilegi (Herod.
dona
1.
1.
le
notevole
loro doni
nel
dunque
piuttosto
loro;
che
tesoro
dei
Corinzii (Herod.
14).
1.
oracolo
abbandonano
6.
spedizione
un
responso
dell'
oracolo
I.
Cnidii
l'
pago (Herod.
(Herod.
seguito
in
Didyma
Serse
(Herod.
139, sgg.;
7.
Amasi
cfr.
8.
36
alla sottoscrizione
sg.).
dopo
consultazione (Her.
la presa di
Macedonia:
a
Delfi
Vejo (Liv.
5.
I.
167).
25,
8.
2.
Roma: dono
i8o) u
votivo
(Herod.
interna-
Agylla:
Har-
di
statua
lo
d'oro
meno
in-
aspirazioni
di
Filippo
il
Macedone (come
gi prima di
NOTI
fronte
quelle
del
tessalo
59
Jasone
Xenoph., Helltn.
6.
4,
29 sgg.X
29
yivos dei
II
anche
con
ai rapporti di Delfi
3). -
24,
Alcmeonidi,
gli
Si pensi
potente Y^vO
il
ti-
30
hell.,
eccezionale
1895, 5
19.
Plat.
p.
4,
fu
- Quali
fossero
Thucyd.
5.
16
iscrizione Bullet.
resfi.
(e
l'
s gg-
rcoixi'Yj di
. . .
orce rcoiigoag
questi vou.idfieva,
[fondazione
di
si
Sparta];
Aristofane
cfr.
Uno
religiosit
speciale
collettiva
carattere
citt).
Apollo come
di
240) che
connette
lo
con
TisXa
mese 'AneXXaog e
il
32
Una
xpta, Sch.
hanno
gli stessi
padri
').
legittimit
le
Essa culminava
(taglio
ammessi: Hesych.
s.
di
all'
nomi
la
sua
eroi
di
(nel
introduzione dei
il
eponimi delle
nella
figli
riconoscimento della
cappelli
ai
nuovi
v.).
ripartizione
sottopose
delle
alla approvazione
qwXa proponendogli
avesse a scegliere
xxXvjcuat,
una ciocca di
oyptoi,
nome,
Beitrge 19.
una
'AitsXXaca.
sono
di
le feste
dio
suo stesso
negli
facevano parte,
quali la Pythia
Le
statue dei io
10.
6o
CAPITOLO
io,
5.
1S97, 33).
34 P.
e3.
1,
Rhegion
257.
6, p.
37 Costruzione di
cenotafi (xsvv
o per
eroi
36 Rohde, Psyche
caduti
dove
160
sg.
vxXvjat^
1'
(i
Rohde, Psyche
3
,
65 sg.
provvisorii
ovjjia
quest'uso in rapporto
terra
ispirito
pei
Con
superstiti, lasciando la
chiamano
li
nemico).
il
tre volte a
gran
seguano in patria):
li
163.
Cfr. incora:
39
se la morte di un
uomo
era stata
Corrispondentemente,
determinata da un
i
confini
cfr.
oggetto
Aeschin.
3,
244; Paus. I. 28, il. - (L'ascia con cui si uccideva il bue nel
rito delle Bouphonia, era sottoposta a giudizio e condannata
dall'
Areopago).
40
V7j7U9
Cfr.
il
Q<;
(fr.
vede che
l'
idea predominante
quella
del
valore
dove
si
magico del
Kinkel)
22
- Anche V omi-
il
sangue
42 Anche
mitigatrice
Dittenberger Sylloge,
n. ili.
NOTI
Atene (Paus.
io):
28,
I.
in
Atene
omi-
per
purificazioni
le
Tt'j
Supplem.-b.,
897, 507).
Cf.
classische Philologie, 23
f.
collegio dei
il
44 Si tenga presente
1'
a Sparta.
Ttfriot,
45 Cfr.
264) chiama
tco.
8(opo*f dyot
czt.
/.
sg.
485
47 Sparta conserv per lunghissimo tempo la (duplice) moereditaria. - In Atene, Codro segna la fine della
narchia
ma
monarchia ereditaria:
1'
rimane
Codridi,
diviene
poi
48 Herod,
49
Cfr.
sg.
56
6.
Athena
AaXxo|isvYjt^ [Iliade 4. 8
50 Thucyd.
oboa
n\t<;
51
in
9. 16, 5.
7
origine
20, 6).
15:
2.
t S np xoxou
f]
5.
908),
9. 2, 36, p.
la
413.
xpKoX^ ^ vOv
yjv.
Tebe
la
Cfr.
il
casa di
Cadmo
ad Olympia la
- Anche su
suoi dipendenti
e dei
'
casa
'
le cittadelle di
di
Oinomao
Tirinto e
52 Athena
si
reca ad
Atene ed entra
Paus.
(Paus.
5. 14,
Micene
fig.
sor-
90.
nell' 'EpexJHjog
7. 81.
53 Herod, 8. 55.
'
reo-
CAPITOLO
54
Poseidon
in
HerodL
55
il
ni, 276). -
bacino
acqua che
d*
di tridente. - IloastScov
I.
387;
dotale degli
1'
8,
II
culto
al
Poseidon) nel-
di
Erechtheion.
55 Si tengano presenti
rapporti
prossimit (secondo
di
il
cui
palazzo
Persiani)
ambedue
La forma
miceneo.
1'
'Eps^^oS
sorgenti sulle
vvjg
di
rovine del
non da Athena!),
Iliad. 2, 548:
nascosto
in
ma
da Athena,
allevato
una
cesta,
alle
(Creta),
figlie
la
di
disob-
quali,
un serpente. - Anche
serpente: Paus.
Sparta, tempio
1.
24, 7.
di Prini
(Etolia), tempio di
cfr.
il
tre
di
Assos (Troade):
Iliad.
303.
59
De
kumanam, Leiden
60 Si pensi
1900.
catalogne of the
il
cielo
XStov)
sar
stata
Athena
(ticcX-
fulmine
Athena,
di
statua
la
cfr.
h 36. 4, io).
Poseidon a Corinto, Hera ad Argo,
(Plin., n.
62 Cfr.
63 Corrispondentemente,
della Dea,
ecc.
rappresentazione
nella
materiale
si
primo IlaXXSiov),
il
(cfr.
anfore panatenaiche)
O. Jahn,
De
ariti-
le
fun-
Bonn 1866.
numi eponimi
zoAias e px^Y^'S
alle
conservano lungamente
un carattere arcaico
poi
ma
Athena non
solo
anche cppatpta
[Sc/i.
- Athena
protettrice
stessa 'Arcaxo'Jpi'a,
della
festa
2 33>
('Anaioup^, 'ATiaxoopiccg)
Mar Nero:
Strab.
il. 2,
io, p. 495.
65 Membri
per la
nascita
(fioya^avoTeg)
un
66
anche
(il
la
quale
figlio legittimo).
68 Cfr. la ywr} x ? v ^ xt S
La
cit antique,
Iliaci.
12.
433;
131 sg.
gli
epi&oi,
18. 550.
un mestiere o un'
70 yuvy}...
71
ma
III ad.
Cfr.
arte.
Miflovig
t)s
Ksipa: Iliad.
4.
141 sg.
72
\
Come
(Mlder,
Homer und
die
al
CAPITOLO
64
II
Mito
zagalli,
poesia nella
cfr.
A. M. Piz
75 P.
750
Hesiod,
es.
sg.).
158 b;
14. p.
(cfr.
non
60
Review,
Classica!
Esiodo:
Plut.,
19
11,
5.
[creazione di Pandora]).
76 <psp20ixo
Quindi.
cfr.
sg.
far sedere
ed
Anche
bambini sopra
in
the
le tombe (Op,
Works and Days of
1893.
7.
778).
- Cfr.
ecppvv}
(ibid.
?nina
8.
>
Gotha, 1843,
xxix
Anche
fondazione
sg.
cfr.
381).
77
nella
delle
colonie
( i
Fccupoi a
Siracusa).
78 ducasi
S'
TwQTp'jvsiv Tou^xepoc,
cepv
cctvjv Sivjiev
79 Op, 109
et
religieux chez
religions,
sg.
Cfr. J.
Homre
in
klass.
d.
f.
i,
Alt.,
il
1): la
des
Tebaide
(fr.
1)
subbiettivo
(1, 1)
&sis,
?noral
hi sto ire
(fr.
1'
bcher
Revue de
14,
80 Non che
hymn, hom,
A. Hild, Le pessi?nisme
et Hesiode,
all' <3cvpa
siSa)
\ioi svvstis,
cominciava come
l'
Iliade
"pY
-9-edc..,
(Op. 60
sg.).
vano
gli
91.
x^snoto
TEvoio vive-
III.
Le
plebi.
La
divinit:
la
Terra.
antico
al
che
propria dei
volghi
mondo
quella religione
dediti
come
agraria
d'Europa
Kore, la
fanciulla
il
nume
4.
antica,
CAPITOLO
66
Cos narrava
il
mito.
III
[SIC. VIINVIl]
rito
il
avr
riprodotto
valore magico,
un
si
di
effetto desiderato; -
di quel
come
che
si
cercava:
il
il
rinvenimento
in
riproduceva saranno
quelle
rustiche
stati
divinit,
attori
come
rustici
devoti
positivamente
Danna ad Auxesta
(Damia equivalente a DeAuxesia a Kore); dove agivano dei cori di
(i^ozorioa) di
ad Epidauro e ad Egina
meter e
dieci persone per ciascuna dea, e i cori rappresentavano delle donne (xopoioi yuvatxvj t'otat), ma gli attori
erano uomini, i quali, travestiti dunque da donne,
di divertivano a lanciarsi frizzi e lazzi e motteggi
(xaxs S -^yoe'jov) ingiuriosi per le donne, non
per gli uomini 6
E a Feneo in Arcadia, dove pure si narrava di
Demeter errante ^ il sacerdote usava mascherarsi
con la maschera di Demeter, la quale perci aveva
ivi il titolo di Ridarla 8
E in Laconia e Messenia troviamo delle sacerdotesse di Demeter (e Kore) che erano chiamate ttcXoc,
cio
giumente 9 verosimilmente pel fatto che si
saranno mostrate, almeno in origine, in costume di
cavalle. E anche qui il mascheramento equivale al nome, l'atto alla parola, il rito
al jjiOftog, come segni diversi di un fatto
medesimo, eh' ravvicinamento e 1' assimilazione dell'adorante alla divinit; .
'
'
DEMETER E KORE
vm-vii]
[sec.
come
Demeter
in fatti
67
Arcadia
forme equine
-stessa specialmente in
'
stasta
Kore a Pyraia
(fra
Sicione e
Fliunte) si
celebravano riti separatamente dalle donne e dagli uomini 12 - mentre poi nella regione di Pellene (Acaia),
;
nel culto
di
Dmeter Mysta,
terzo giorno
il
delle
uomini, anzi
tutti
cfopsv),
il
giorno successivo
uno scambio
di
beffe
di motti
stessa acax^oXoyia
Damia
due
scurrili
sessi
come
3,
e Auxesia.
la
faceva
j s,
alle
anche nelle feste Haloa
quali soltanto le donne avevano piena partecipazione;
nonch nelle feste Thesmophria x 7, dove neppur tutte
le donne erano ammesse l8 ma solo le libere e mogli
rito
legittime
La
9.
un primo elemento
afferm poi
nei
misteri.
e,
di esoterismo,
Ch questa
fu
un' origine
costi-
che
si
ad Eleusi
agraria
21
,
(per
importazione)
22
,
ma puramente
greca.
Invero
CAPITOLO
68
III
[sc. viii-vii
]
riti
non
propri di
e in gioco
-,
come
tale,
in
quanto
vit,
fatto sociale.
il
rappresentato appunto da
il
gini fino
politico*;
24
si
di essere
carattere
religioso
in
quelle
famiglie
x yvy; t
dozi; -
come
(noXiouyoq)
nit
$:
infatti
fu divinit civica
al pari di Apollo
Apollo delfico precisamente per
deir Amfictyonia, ch'ebbero da principio ad
inter-civica
delfico, e
le citt
Demeter non
prima
inter-statale
di
* v.
sopra a p. 44 sg.
MISTERI DI ELEUSI
[SFC. VlII-VIlj
pensavano - almeno
anzi, forse,
muoverlo con
loro feste
le
in origine -
rituali,
grano
mette
momenti
(o dell'orzo) nei
si
di pro-
ad
quali furono,
Kalamdia
vegetare - quando
69
feste del
del
principali
suo
fatica tanto
tempi successivamente
il
fecero
si
peso quanto pi
e allora forse
tristi;
Demeter
denominano
si
morti
ad Eleusi particolarmente
fatti
principii -
morte,
la
che
fu
caratteristicamente
Ed
in
svolse da questi
dopo
ristico
si
ma
aspirazioni
gliore
AvjfiyjTpetot
28
come
Y elemento
caratte-
dei
misteri
religioso
omerico a
Demeter 9: a Beato quello degli uomini dimoranti
su la terra che queste
cose ha veduto
ma chi
eleusini,
gi
nell'inno
attestato
estraneo ai
non ha
oscura
stato
30
chi
li
il
non
e
vi
partecipa,
giammai
sociale,
ricompare
applicato
alla
viola,
castigo divino
* v.
e
i
chi
sorte,
- dove
sessuale
religione; che
riti,
simile
propalandoli,
3*.
sopra a p, 12.
incombe tremendo
il
CAPITOLO
III
[SEC. VIII-VJ1]
civica
ebbe
suoi
ed
olimpica
riscontri
degli
di.
Invece
essa
reli-
di
Dionyso.
e delle frutta, e
del vino
- come
che fa crescere
aveva nome di Auxites 3 2
ad Epidauro e ad Egina si venerava un' Auxesia,
eh' era una specie di Kore *. E al pari di Kore, che
alternativamente appare e scompare, Dionyso aveva
una sua m<pavs:a, ossia (periodica) apparizione, correlativa ad una scomparsa od dq;avtajx<g.
E la scomparsa era come una morte: tanto
vero che a Delfi esisteva una tomba di Dionyso **. E
a Delfi stessa si celebrava la resurrezione di Dionyso
(Likmtes) con riti speciali - eseguiti da una corporazione di donne (attiche), le Thyadi, 33 - tra cui una
processione notturna al lume delle fiaccole (5a5o?opta).
E anche di Dionyso era proprio (come di Kore)
T aspetto infero (catactonico) 34, quale appariva - per
esempio - nel culto del lago presso Lerna 35, e si
(
E come Kore
v.
66.
sec viii-vxi]
meno
CARATTERE CTONICO
(Beozia)
4.
DI DIONYSO
71
locale
Icaro
(Icario),
ucciso
Dionyso aveva
allora insegnato la fabbricazione, era cercato da sua
figlia Erigone, la quale, appunto per il suo cercare
errabondo, prendeva il nome di dAyJxcg 42 ma .XfjTiq
era anche il nome del canto che si cantava in quelle
feste, le quali poi si chiamavano Airaw, le feste
dei dondoli , perch vi si appendevano agli alberi
e si dondolavano (afropetafrai) delle figurine umane;
- e anche questo esprimeva il mito nel suo lindai contadini ubriachi del vino di cui
guaggio,
ma morto
e sepolto, si
N
che
il
le
canto che
Plutarco
ci
tale
(a^cs
Tauss,
dqiz
xajpe),
affinch,
che
il
suoi seguaci.
e ai
'
* v.
sopra a p. 67.
**
sopra a p. 66.
v.
la
CAPITOLO UT
72
nel mito
-,
sia
nella
aspetto
(che
-;
perci
gli
operatori
[SEC. VIII-VII]
parla
onde anche e
(frlaaoq),
vista)
alla
nel-
nome (che
e nel
- che
poi la ragione onde i Sileni e i Satyri e i Pani
ebbero e conservarono sempre tratti ferini e code e
zampe e orecchie di quadrupedi e corna
come
eredit di un tempo in cui coloro che agivano nella
sacra rappresentazione si mascheravano da animali:
quegli animali in cui il dio si pensava incarnato, parla
come
all'
nel ricordato
infatti
era concepito
come
simili
al
dio
culto di Elide
Dionyso
toro.
Atene
erano
e'
cavalli
'
4^
membri chiamati
dei
innoi
culto peloponnesiaco di
nel
ossia
Demeter
sacerdotesse in qualit e nome di giumente ( Tz&Xoi ) *** - come poi del resto anche a
officiavano
degli orsi
'
(apxTefa)
sacra ad
'
sacra a Poseidon,
giovani
* v. sopra a p. 71
**
v.
***
v.
sopra a p. 66.
ministranti
nel culto si
[sec. viii-vii]
chiamavano
tori
'
50
(xaupot)
73
porto
ritorna
anche,
ossia l'esaltazione e
(e
il
tati
5
f
se stessi (sxaxaats),
fro'jataqjis),
brandendo
si
quali, esal-
eccitati
si
59,
e,
come
sentivano
invasi
altri
da un nume
e divini
('vO-eoc)
andavano aggirandosi
fiaccole e tirsi
(v-
6o .
nella
dio
carni sanguinanti
sangue
s'
si
6l
,
e di quelle
incorporavano
1'
pel
v.
sopra a p. Il
sg.
CAPITOLO
74
sfiguravano
III
[SEC. VIII-Vll)
modo
pi simili
nume, pi diversi da se
di
un
atto rituale
Onde
si
Dionyso
di
vede come
il
sia costituito
7*.
comune
tale
alle religioni
di
altre
ancora
Osiris)
72
dell' antichit, in
e in Occidente
rustici sino ai
73
;
come pure
agrari
ai riti
genere, quali
in
si
greca come
alla religione
balcanici
(Macedonia, Bulgaria)
dell' antica
75.
Vero che con la Tracia Dionyso ha poi rapChe gi Erodoto (5, 7) ne fa un dio dei
porti speciali.
Traci;
Dove Ares
1
'
'
'
sbc. viii-vii]
figura di
8o
Semele
essendo Semle
forma traco-
la
75
come
al latino
hum-us
come
8l
82
facile
(come
vedere
il
xe
Scoc, 8soc
nome
xe ^easA/
3),
in cui
dunque
in Siwg
^(jlsXo)
La
quale,
come
fu adorata in Grecia
5,
8 4.
cos verosi-
'
'
un dio
vero che
il
da
altri
(4,
il
-; cos
sole
'
come
Artemis
'
la
alla
frigia
9.
CAPITOLO
76
mente
ITI
[SEC. VIII-VIl]
sono propri, in genere, delle religioni agrarie, mentre poi fu specialmente suo un
orgiasmo pi veemente e un pi impetuoso entuquelli che
siasmo, quale in
Onde
teorie
93
s'incontra fra
Traci.
si
esclusivamente
ler
fatti
ai
Traci
?2,
come
gi fece K. O. Mol-
resto,
al
(il
quale, del
*)
era
che sono
soli
imaginario
bis^
un
veri,
fantastico
altro
- di
popolo - puramente
Traci musici e idil-
parsi
94.
che
lato,
Tipo-
agraria di Grecia e
le
di
i
la
Tracia; e la sua
v.
sopra a p.
I.
DIONYSO IN GRECIA
[SKC. VHI-VIl]
nente
tracio,
e dalla sua
attratti dalla
e,
fertilit,
trapiantandovi
77
durevolmente vi
loro
culti
stabilirono,
si
IO .
loro iddii
99
Che
costumi
102
dei Greci
coloni
I0
loro.
Onde,
sua
poi,
3,
per opera
io
religione
la
volta,
della
di
indigeni
trasportati
e molto pi
ich,
in
come
Grecia
Io6
5,
localizzati
del
isole
*%
Mar Tracio,
Kabiri,
special-
la tradizione
antica
I0 9
figure
dal
mondo
Grecia
dove
il
1IQ
,
infatti
dio eh'
mentre poi
tracio
li
corrispon-
insulari
ma
ecco che
ebbe culto
omonimo
il
dei
Kabiros
dmoni
112
IXI
,
le
prime
citt
CAPITOLO
78
[ne. vin-vn]
III
tracia, e probabil-
colonizzatori (in
dei.
come avvenne
nuove terre. E
cato -
da essi poi
appli-
tempo -
in
E tuttavia, se vogliamo credere al mito, qualcuno in Grecia guard con disprezzo quelP orgiasmo
barbarico, e ostacol il suo propagarsi; e furono specialmente
le classi sociali pi
elevate
dal
re di
il
di
),
Perseo
re
Tirinto
di
ad Argo
120
tutti
di
solito,
orgiastico
con
la
delle
follia,
eh'
Baccanti:
poi lo stesso
tanto
vero
stesso, e
ZI
7),
eh'
furore
che,
cosi
figlio,
figura
del
D10NYSO E LE PLEBI
[sue. viir-vn]
trionfo
il
79
della
nuova
re-
ligione.
La
feconda
naturalmente pi
inclinati
fatica e la
giorni
di
vita
genere,
-,
un
di
culto orgiastico la
quotidiana miseria
una dura
volghi rustici,
cio, in
un momento, nell'ebbrezza
lunga
vece,
I2 3.
Ed un
I22
,
u le
opere e
aspetto speciale di
solito
nelle feste
agrarie,
che
si
manifestava
in
dove
erano celebrate,
altre feste
altri
morti comme-
erano
gli di
potenti, a quella
societ
aristocratica
che signoregle
mura, depo-
sitaria
per la quale
di
eroica,
vita
anche
il
la
in
mondo omerico
e
su quello essa
amava modellare
sua religione.
Omero Dionyso,
* v. sopra a
p. 66-67,
il
dio
8o
CAPITOLO
111
[sic. viii-vii]
appare,
Demeter
e Dionyso
sono divinit della terra. Ma la differenza forse
pi profonda; ed questa: che Omero tutto arte,
tutto mito, tutto natura: natura gi prima espressa
- e per estrinsecata e obbiettivata - nel mito, e poi
;
e invece
sempre, adunque, un
divino esteriore, quel divino che fuori dell' uomo
nel mondo, e che d luogo, come vedemmo, al
concretata e fissata dall'arte
*:
anzi
l'
fu
comunione
non
religione dio-
la
anime associate
di
fuori,
in
una
vissuto nell'intimo
della
fenomeni
nei
coscienza,
naturali,
secondo quella
origine
gi
fatti
religiosi:
naturistica
vedemmo,
il
dei
**
come
questi
appartiene,
politeismo olimpico
origine umanistica,
bens
come l'animismo
-, altri
la
come
sono di
religione
dei morti.
16
* v. sopra a
p.
15-16.
sg.
che,
eh'
reli-
secondo Aristotele,
[sec.
si
UMANESIMO E MISTICISMO
vm-vii]
anima: ch
dell'
81
altra la vita
altro
il
divino che
come
vento
passione
di
sperano pregano
ch
la
coscienza separata
par che
ma una
spenga;
si
dell'
s,
moltitudine presa da un
nume
tale,
che
si
presente
sente ele-
dove in
gruppo tutto dove
nel totemismo
il
*,
propri,
ma
od
(o piante
tellato,
gli avi
anzi
assume Y
fatti
1'
Y individuo nulla e
uomo non ha
avi suoi
altro)
omogeneo;
si
sente
e nelle cerimonie
aspetto, e solo
in
quelle
affra-
tribali
ne
solenni riunioni
religiose se
'
* v.
sopra a p, 3
pkttazzoni
sg.,
p.
12.
antica.
82
<
A 'ITOLO III
nomade
cessa di esser
[sec.
vni-vn]
ogni gente
cogliamo
soglie
al
le genti elleniche
della
loro
al
come anche
storia,
affacciarsi
sulle
parte pi eletta e
Non
tutti
Greci:
ma
solo la
La
morti
rlle
essere venerati
tutti:
(ysvYj).
tutti
in ciascuna
morti da
tutti
suoi.
Oppure
tutti
da
32
si
credeva che
tutte
vm-vii]
[sue.
B3
da
tutti
rati:
patria
tutto
il
popolo
(e
che per
tutti
in
quanto
quelli
1 ^6
da
furono vene-
la
NOTE
W.
Berlin
S'rcispov
4
poXst
sg.
xXei.
Avju^rqp frs'
Cfr.
nell'antico
dal
yr}
Cicer.,
S'oitv, vop.a
tfeer.
2.
26. 67
AvjjJL^xsp quasi
solo
ediz. 1875-77),
(i
'
busto
(Paus.
su
in
9.
all'
rappresentata
elemento cto-
1872,
Zeit.
fi.
63, e
t.
il
Stoici
Hymn.
hom.,
Herod.
5.
Arch.
fr.
cfr.
5.
1])
(Cleanthes,
e August. de
96, sgg.
83.
donne
7
(v.
sopra a p. 53 e oltre
Paus.
8.
15,
3:
al
3>veaT<ov
Capit. iv).
v\
A^javjxpa TrXavwuivvjv
luoghi,
si
come
in molti
sovrappose.
s.
v.).
NOTE
- Cfr. le
s5
Kore ad Aigai
meter e a
Ergnzungsheft
1,
n.
8.
5, 8;
594 (Laconia),
k. d. archol. Instit.,
testa
1444 (Messene).
n.
simulacro
42, 4:
8.
umane a
Cfr. le figure
di
Damofonte (Annua!
Demeter
tuario di
11 Paus.
8.
in
sg.
25, 4,
equina. -
testa
statua di
De-
Schuch-
2),
10 Paus.
9 IG,
j) dedicate a
leggenda di Demeter
8. 37, 3-4.
(rcAavcojjivY})
trasformata in cavalla.
12 Paus.
2.
dove
xaojxevov,
3:
11,
le
figuravano
degli
Dionyso) 7toxsxpuu.uivov y
otvov (di
atrcou
'
xoOxo 8 saxi x
13 Paus.
u-
27,
7.
po
9,
Atovuaoi)
ycfcA|iaxcc
cfr.
vjuajv
Paus.
1.
xal
43, 5
xoO npo-
tiXvjv
(psevepv.
sg.
ol
x y'jvalxas
'-
y^ wi
#v$ps
^ s AAvjoo
Damia
5. 4, 6,
X^AoD
e
jjuAccs.
Auxesia (Herod.
15 Aristot.
polit.
p.
Cf.
5,
xax
il
83).
1336 B
17;
cfr.
Herod.
2,
60
(in
Egitto).
16 Philoch.
161 Mller
fr.
fhg
Lucian.,
1;
dz'al.
meretr.
potevano partecipare
le
quali, al
Demosth.
etere
('
2.
18 Esclusione
Herod.
6,
134
sg.
cf.
'
171.
degli
di
Paro:
86
CAPITOLO
III
La Terra
21
19.
NeAV York
societies,
2).
{scili degli
iniziati),
tale
A. Krte, Zu den
Religionsw.
18.
915
116 sgg.
Archiv
eletisinischen Mysterien,
;
O. Kern. ibid.
cf.
19.
Foucart,
Paris
191 4.
culto
37, n. 99.
24
11,
1,
1338.
religione
la
Ad
25
su
29,
Rose
('
l'acropoli
extra
urbem
'
si
trovavano in
Vitruv.
(i
piedi
7,
30,
).
26 Herod.
200.
7.
Eftigr.
p.
943
s.
v.
O(JLoXdnos).
b.
30
Cfr. Soph.,
31 (opyia) asptv x
^aO-at,
oox*
hymn. hom,,
x'
fiya
Isocr. 4. 28.
ootcws axl
yp
xi fts&v
8.
1
?
ooxs
rco-
xv AtxvCxvjv;
TCapsJu-sv,
477-78.
5.
32 Paus.
33
^ssiv
N;
753
fr.
V inno
cfr.
quaest.
gr
12.
Sxocv al
Btndsg iyeipwoi
NOTE
34 Heraclit.,
fr.
15 Diels
87
xcd At,vuoO.
)\yz$ 6 'AtSvjg
36 Paus.
1.
37 Plut.,
afe
37, 5 sg.
2.
40, 6.
38 L'aspetto ctonico di
O. Kern,
cfr.
si
nome,
Cfr., pel
39
le
le
'Aypvia
12.
Argo (Hesych.
di
s.
v.)
40
Plut., quaest.
41
La
localit dell'antica
di
fertilissima
Icaria,
vigneti,
Etne religionsge-
Orpheus.
l'altro,
fra
sembra, una
a quanto
at
Athens,
4,
421;
43-155).
A. Krte,
Zit attischen
44
45
La maschera
sg.
.
applicata a
di
Samo
46
Antike
I Sileni
DenkmUr
e
di
13.
I,
6).
1,
tav. 46.
Lete del
Vasenmalerei,
vi-v sec). -
tav.
11 -12;
'Inalo*;,
nome
II,
und
Reichhold, Griechische
Thaso
157,
t.
268).
- Sileni con
la
monete di
d
Sileno
Repertoire
fregio
di
88
CAPITOLO
III
Xantho
fra
Quanto
Non
47
la
Satyri, v. oltre al
ai
con
sono dunque
lettre}
mulo
Il
Capit. IV.
essi
la religione dionisiaca.
48
27
1894,
S.
l
ci non
che l'istituzione
toglie
49 Aristoph.,
Gialla in dosso
Iobakchoi e
dei
Amerias
s g-)*
Kock
I,
il
grido
gi
s.
v.
fr.
1.
II
26, n. 2.
invocazione (Demosth.
BTCxai di Eupolis
84,
Sabadios (Sabadium*.
11) sono
18,
(fr.
18.
pi
specialmente
566).
aagous {bn 6
tzoXXo zob<;
nord-americani,
(africani,
Sabazz'os,
vov Iti
c.
d'
nei
- Le forme
(Aristoph., Horae,
53 Phot.
425
io, p.
ol
etnografici
3<x[3gu
278).
p.
Rohde, Psyche,
- ^ccZ
261, 266).
(Sbz'd.,
Taopot
riscontri
culto di
ap. Athen.
Anche
51
v.
s.
'
sec. d. Cr.:
il
#pxTO.
v.
s.
50 Hesych.
Cfr.
orsa feci
1'
pxieia; Suid.
Lysi'str.,
Mitteil. 19.
2 59
avant
poi
fu
xtvcov
4.
6,
Atvoaoc Sagg
(aago)
yp xal
gxxoos xaXooat).
9
tkeol.
30,
p.
59
Lang; AsuSou
ot
STOpoi
5tc"
"IXXopCwv
esistito
un
collettivo
Hesych.).
55 Cfr.
.Sr/fo/.
56 Invece non
1
Dionysoi
carmo,
57
zrj
fr.
'
Aristoph.
pare
Av 874.
che
sia
mai
Atvoaot di Epi-
}ir;Tpl
twv
xaxsxu-svog
NOTE
58 Plat., Leg
I, p.
t >
89
74
sg.
59
(fr.
cfr.
Pomp. Mela,
2
),
tutto
del
9.
tese (di
nonch
|ioxXv
Eschilo
musica
(scudi votivi
60 v&oos Y uva ^ xa ^
Dionyso: 6
si
Herod.
4.
negli
'HScovov
xa.Xy.OKpxou
di
6, 3 sg.
jjlocvxic;
6p<fll
Ideo,
v.
La mantica
963. -
Antzg.
Sopii.,
di
rumorosa
Traci
2.
2,
la
canapa)
(di
Aau.xspO a Tebe
Paus.
2.
7caYa)yv
jiccvCas
axou -
Nauck
57
fosse
c )
Traci
connessione
(in
Bessi, con
v AsXcpotai Herod.
una 7tpp,avxis ..
7.
Xpwaa xax ixsp
1), e presso i LiLibero consecratum, ex quo redduntur oracula
(' adytum
11
gyrei
'
I.
18,
1).
Phot.
vs(3po. -
Staorcv
umana: Dionyso
Porphyr. de
2.
(a
Chio,
Euelpis
55,
9. 8,
Reviviscenza posteriore
di
con
dove e MtfiaXXvsg),
fr.
FHG
Them.
(con nome
IV,
fr.
1,
umano:
408)
D. xaupoqpyog Soph.
guerrieri (Polyaen. 4.
sacrifizio
Karysto
Callim.
636 (froiotv
y\
Tenedo: Aelian. de
e v&pcoTioppataxTjs (a
D. atyogXos Paus.
1.
d)|iSiO
astz'n.
Apoll. Rh.
vs(3petv
v.
s.
602. -
Persiani
locale
KX)-
(Illyrii)
V etimologia da
per
jjti^siaO-at,
portavano
oyo^p^
il
(Phot.
s.
v.
a^ocpopstv).
processione delle
9o
CAPITOLO
Xajipvouoi x
x)-O)
253 a
Phaedr.
63 PIat,
l%"t)
III
v^ouatwvxeg
xstvoo
(xoo
Bakchai
delle
Bryges
(o dei
xax
di
Macedonia?) con
di
|JU|JL7jaiv
frigio
orecchie di asino.
le
(cfr.
Cfr.
capra nera
di
'
nelle
Le Menadi portano
67
Phot.
la vegpt,
v. vsgpi^siv.
s.
Da gaaapa,
68
la pelle di volpe, le
Menadi
chiama-
si
morti (Herod.,
un xaxaYatov oix^jxa;
costruisce
si
cit.),
I.
/.
Pyth. 14). -
z>zta
I Geti (0p^Cxct)v... v-
cit.)
credono che
defunti
popolazioni tracie
ZXjiogic;). - Cfr.
da Zalmoxis
Herod.
4.
attaccati
il
(i
Tpooi,
Ronde, Psyche,
il
vita
('
appetitus
5.
4;
cfr.
28
sg. (il
e Suid.
Rohde
xq> &scp).
neonati e
si
I Traci
maximus mortis
compiangevano
s.
v.
distingue
94 semplicemente con
alla
Kpgoot: Phot,
TpauaoC
non erano
era
loro
3,
y sv
"
VTj&SVXa a^p^Vclv).
bis) nell'antico
O-odv) e in-
NOTE
Elee (Plut., quaest.gr., 36;
cfr.
91
N2
874
fr.
319);
488,
Eurip.
Aristot.,
tcoX.,
yspocvoc;,
'
di Cratino,
BooxXiov
il
l'antica danza
la
e Aristoph.
la
fondazione
corale (^opeia)
rcspisXCgsig
xal
(7
garzoni
fanciulle)
vsXtgsig
un
labi-
gli
YjC&eoi
liberati
Delo,
di
10,
Vesfi.
ad Atene da
attestato
T'hes.,
gru
II,
un pxt(3oxoXo
5.
3,
confronti
71 Si
chiamata
nonch
202,
fr.
BooxXoi
Pergamon
- Forse, dunque,
).
di
valore magico,
in
proba-
^vjxyjaig.
iv),
London 1907.
73 Si pensi alla rumorosa festa
donne dei
celtici
come Aiovaoo
notturna
Samniti (Namniti?),
xa-usxou.vac;
celebrata
sono descritte
(Strab. 4. 4, 6, p.
179:
cfr.
74 Sono
frequente
il
il
primo
ravvicinato al Sabos-Sabazios
Gottemamen,
si
7.
dalle
quali
le
dei
i
?
viti5),
Traco-Frigi (Usener
44).
stati studiati
cit.;
ritiene si sia
stesso -
un suo
simulacro)
esso
rappresenta
in
tal
caso
lo
sgg.
Geitler,
Die
studies,
16.
1906,
191
sgg.;
G. Kazarow*,
CAPITOLO
92
III
Religionswissen-
fur
schaftj
ir.
r allei s
eticee?i
religions,
Leide 1913;
and
School,
the
191 2);
15,
Calderon,
cfr.
27.
1909-10,
16.
1906;
9,
G.
the
Review,
Classical
stivals
(cfr.
232
s g-
79
- Influenza dei
sg.
culti estatici e
Montanisti
dei
cfr.
77 Cfr.
le
17 sgg.
p.
Sprache,
sg.
nutrici
NOocci,
di
Mitteil., 14.
78 Atg
della
'
1889, tav.
cp)
di
Athen.
Solilo:
1.
come designazione
Bibliothque Nationale
di
Dionyso su un vaso
'
261.
II,
fig.
81 Cfr. hom-o;
987
Alcaeus,
Diod.
Olympia: Paus.
84
mia, Berlin
21,
Kretschmer, Semele
1890,
hellenic studies,
17
sg.
31. 191
1,
4
41 Bergk
1.
und
- Cfr.
207
1,
207.
W. M.
Calder,
Journal
p.
(cfr.
42)
/uno
Dione
Nauck.
adorato Zeus
col
Thyone
= Semele)
(v.
sopra
rispetto a fovis-fuppiter).
(o di
ojf
sg.
Ari-
^jJieXsv gpgapov v-
811).
v.).
s.
6.
fr.
p.
3, 62.
parallelamente
82
sg.
ili,
Dionyso
figlio di
fr.
177
NOTE
93
Cfr.
'
2aPiO
Zs>
'.
Asia Minore.
in
1. 1
Bev^tg
BsvStg = ^
"Apxefug xaXstxai.
v.
s.
rcocp'
OLxoXq
&e
jisyXvj
Traci)
(i
V)
in Aristofane,
ji.
Non
88
confuse
due
queste
"A8|iyjT00 [seti.
come anche
89
femminili
divinit
Hades] KpY}
Exx^'
le
Zeipyjvyj' *Aqppo8xY) v
s.
n.
90 Semele,
17.
v. Eccu-oO-pcpo})
-ZepovO-ta
- Zerona nella
1908, 652
avvicina in
si
celestiale (Pind.,
fr.
221
fhg
1:
cppot,
Miill.
uoev
-frsc
tutta
rc
istigazione
2.
25
sg.;
- Semele
xrj$
sg.).
Zeus. -
Hera
di
Aeschyl. SsuiXvj
Hye
detta
uosa), dalla
Zeus
fr.
46
Zeus, perch
Dionyso,
riconduce
ci
TSpo-
v\
(Pherec,
pioggia di
(scil. di
gelosa)
la
Olymp.,
sgg.).
R. Acca-
figlia di
v.
86).
s.
sopra
(v.
Maxedoviqc (Hesych.)
Lemno
iscrizione anellenica di
Hesych.
(cfr.
il
al
quale
carat-
coppia Zeus-Semele.
Da
la questione specifica se
sticamente al
si
mondo
il
nome
'
Dionyso
'
tracio o all'ellenico.
Rohde, Psyche,
li 3 ,
appartenga lingui-
questo proposito
le osservazioni del
sg.
38
93 K. O. Mller, Orchomenos
und
die
CAPITOLO ni
94
bis
03
Jahrb.
Cfr,
class.
f.
225 sgg.
1,
De Graecorum fabulis ad
sottintesa,
Rohde, Psyche,
mento.
Il
onde
96 Vino dalla
Traci
'
'
il
Tracia
'
Iliad. 9. 72;
Odyss.
9.
197. -
'
Odyss., 8.
1. 594 (cfr. 7. 467: vino da Lemno)
Htvxiag yptocpa)voi> [notisi il fatto linguistico
97 Iliad.
294
modo
il
culto di Dionyso.
il
jisx
scelto a caratterizzare la
papgapocptvwv, Iliad.
barbarie
'
2.
'
degli indigeni
cfr.
Kapwv
867]).
(Archil.
fr.
di
Perieg. p. 301, 28; 2goi &vo$ frpoytag Steph. Byz. 549, 8).
- Dunque
polo stesso
adoranti)
di Samotracia (Herod.
sopra a p.
(v.
:
Hermes
1'
'
5,
sono
pelasgico
2,
73)
il
'
il
po-
itifallico
tracio
Sabos,
48 designato come
1.
7.
e di
11,
234
(un arcas).
sg.
100
tano
il
Tellis
Una
culto
e
analogia:
mistico
Kleoboia
')
Parii, colonizzando
di Demeter,
riportata
secondo
da Paus.
io.
Thaso, vi
la
28,
por-
leggenda di
3
nella de-
scrizione delle pitture della lesche dei Cnidi a Delfi, dove tale
Thaso.
NOTK
95
all'
ancora
al
sec.
(Thuc. 4. "109
103 Maron,
Chio
['
Skymn.
'
dell'
Maroneia ('fondata'
di
Ismaro: Archil.,
Diod.
cfr.
1.
20),
.da
fr.
figlio di
dunque partecipa -
modo
qual
certo
in
ad Ulisse
3)
cfr.
il
nome del frigio
Dryas (elemento vegetativo), che
indigena
religione
Marsyas. - Lycurgo,
gapgpoov
v.
eponimo
l'eroe
s&vsat
aufjLjuxTOig
la cecit (cfr.
130
6.
al loro
sg.),
tumulto,
1'
nelle
'
{Rhesus, 972).
aejivs
fra
(v. n.
Chio,
Tracia e la Beozia)
la
549;
fr.
primo
il
su
stato
'
larga
scala:
p.
Un
culto di
dei
Infatti esso
2
,
11,
270).
(4. 79)
Greci:
a Borysthene
forse
dei Greci
Pa%X s oiJiev
si
8. 40,
l'
Thuc.
verso oriente.
secondo
greco ad eser-
'
cfr.
106
i,
culto
la
di Maroneia, fu
134 fhg
il
tutto.
Theop.
fatto
il
. .
7j|itv
Ss
xoD
yp xaiaysXaxs,
%-bq
Pax^sustv npi
tb
2x&at, 8xt
madre
si
straniera) ellenizzante,
CAPITOLO in
96
quale,
R. Accademia
religione
della
1908. -
Lincei,
dei
cabirica
nelle
momenti fondamentali
tracie
isole
della
Questo ha, in
fatti,
come
locale,
sia
da
mia recensione
la
108
canti,
in
Lemno anche
Menadi, Nysai)
Acusil.
fr.
'
[fhg
1],
p.
in
Atene
delle
eleusini
Nficpoci
ap. Strab.
(Bac-
KagstpCSec
sia
stranieri,
>
influssi
egizi.
fr,
6 e
10, p. 472).
470, p. 466.
Demetrio
<pevt%v}, ecc.])
3>pY- [cfr. maced. Bspsvtxyj
cfr. R. Pettazzoni, Le
di Skepsis ap. Strab. 10. 3, 20, p. 472
origini dei Kabiri, 665 n. 2, 645.
:
111
Ad Anthedon
s.
v.):
Paus.
(connessione col
9. 22, 5;
culto
di
- presso Tebe:
Demeter KocgsipCa
412
8?sgg.;
sgg.]).
come
Kdc[3tp0
in
una
figura-
NOTE
113 Anche a
Lemno un
97
dio K(kpO-
Pind.
'
74 Bergk
fr.
6
.
nonch
7.
OpcpuScu a Chio
(Bull, de
helln.
corr.
sopra a p.
v.
42,'
56
v.
3.
8),
5,
sopra a n. 103.
12.
n.
119 Apollod.
2.
2,
da Melampus,
purificate poi
Esiodo). -
(cita
2,
il
quale "EXXyjotv
Kock caf
Cfr.
Proitides,
g^yy]-
fruafyv xal
Alexis
tt^v
fr.
112,
da oscuri
eroi
p. 337.
11,
120 Contro
le
donne: Paus.
121 Viceversa,
locali, dai
49). -
2.
Le
nomi
22, 1; 20, 4.
2.
Dionyso bene
trasparenti
accolto
al beato,
sg.
il
(fr.
g Lehrs) conservati da
p. 471,
yvos oxtSavwv
dovette essere
Schol. in Hesiod. op
124 Plut., quaest. symp ti 3, 7, I
- Le Pithoigia si celebravano il primo giorno delle
;
368
sg.
Anthesteria.
pas,
&pas;
366 ooxs
noXaaecDS &s{uxv
TYjs
Kaps
ofi
v. oltre a n.
si
otxvjxvjv otke
^v. - Cfr.
la
fua&anv
variante #-
chiudevano
le
4. 33)
Anthesteria: Suid.
s.
v.
133.
126 Atwvoaos fACUV}isvos con un thiasos di nutrici (xi9-yjvai) a Nysa, perseguitato da Lycurgo (Iliad., 6,
132 sgg.).
pettazzoni
La
CAPITOLO
98
-
Andromaca paragonata
Cfr.
Dionyso
III
Xay}
rapporto al
fJpoxotai, in
yjxppoL
(li/'ad.,
in cui
325 sgg.;
14.
poemi omerici.
127 Estranei
128 Jlzad.,
ai
5.
frutto
(il
xspog xxTjv)
Odyss.
125
5.
t* lv\
cfr.
sg.
Sileni.
Demeter come
Avjpj-
loi
xccl
32. 466,
(cfr.
pari,
di
London
1914,
805;
597,
sg.).
',
sgg.
130
Un
v.
Dionyso
tzoXLtyis (di-
I.
- D. IIaTp(pO a Megara
Paus.
43, 5. -
I.
da zolg
nettamente distinti
p.
xo)
t^v tiXlv
s.
x. 0VTa S
^soGj
Leg.,
4,
Il
xfrovtoic; d-eoiQ in
Plat.,
717 A.
132
II
Syj|ioi)S
v.).
n. 124):
chiudeva
col
tenevano chiusi
si
grido:
templi. -
K^psg, o%
-frpcc^e,
culti
La
festa
si
x' "Av&saxyjptcc.
plebei
ricevettero allora
Demosth.
cfr.
De
'
Sanctis, 'Axfrs
no:
2
,
cfr.
Hesych.
Torino,
s.
191 2,
v.
'A-8-. tcoX., 3.
5;
Aiovaoo yjiog
138). - I misteri
di
136
l'onore di avere
il
proprio
nome
II,
campo
era
concesso
571).
IV.
umana
che fu
civica
ma
del passato,
rivolta al
un'altra,
presente: non
La quale pure
si
Y origine dal
canto
ultimamente poi da
come
al
lavoro
verso
la
recitazione
laica
sulle
il
suo
4-
pen-
tametro]),
come
tronco; e
fin
al
sopra a p. 83,
CAPITOLO IV
di
stty] 3),
aedi di
[skc. vn*vi]
ma non
professione,
divenne specialit
anzi
fu
coltivata
- e
dall'
ch'erano anche, di
4)
solito, con-
5,
fu
poesia civica
impersonale,
memore
del costume
gelosa
antico
militare e guerriera e
memoria
perdendo,
insieme
Ma,
con
la
citt
la religione dei
territorio,
il
padri
libert e
la
9.
come
fu
straniera:
lontana dal centro naturale e tradizionale dell'ellenismo, aperta alle ostilit dei popoli
vicini,
che non
saccheggiando
10
-, mentre
altri,
barbari anch'essi
nel
siani -, a differenza
stato
si
come nazione, ma
combattevano
battevano
minio
dei
le
nella
Greci, che
solo
come
non formavano
Citt.
le Citt
famiglie
Grecia
pi
potenti,
propria non
com-
avide di predo-
meno che
nella
[sbc. vtx-vij
Grecia Asiatica.
Ma
porte; e perci
ivi le
in
Asia
il
era
straniero
lo
furono
lotte intestine
.TOT
alle
fatali,
processo di disgregazione
poneva
la Citt fu fiaccato
IX
,
sare a s stesso
e,
trama
cittadino dov pen-
e si rallent la
il
per se stesso.
P individualismo.
E prima di tutto nella poesia.
cos fu
La
promosso
quale, se nella
Grecia propria accenn una volta ad essere personale e soggettiva - e fu con Esiodo, contadino e
cantore degli umili
meno
e fu
in
una forma
eh' era
lere
un robusto
di
invece nel
mondo
nel
ristica
personale
fece
Mimnermo
ma
12
;
elegia -
preva-
e sodale.
spirito tradizionale
la
individualismo soggettivo
trov
caratte-
del
suo
grande poeta
Archiloco. Il quale
pur coinvolto
anch'esso nelle vicende politiche della sua Citt J 4,
quando si trov a difenderne con le armi gli interessi 5 - eh' erano poi quelli dell' ellenismo - contro
una gente barbarica (i Sai, popolazione tracia di
Thaso o della costa vicina 16 ), troppo bad a salvarsi, e gitt lo scudo e non ne ebbe scrupolo l6 e
continu poi, come sembra, a fare il soldato per
mestiere ?: tanto lontano ormai egli era dall'ideale
della polis e dallo spirito di un Gallino e di un
Tyrteo lS E in questo suo spregiudicato sentire, che
:
* v.
sopra a p. 54.
CAPITOLO IV
TG2
non era
padre
vilt,
influ
nato
era
d' illustre
la
famiglia
9
}
ma
egli
era
un bastardo, e
certo che
forse la
fsKC, vn-vij
20
per
flautisti
lo pi,
come
E una
musica
la
21
22
valse con
Demeter
il
fatto
-,
che
che Ar-
3,
sonante di canzoni:
mento a corde
e
Saffo
9
f
(citaredi :a>
cortigiana con
aristocratica con
Anacreonte
3,
Alceo
28
anch' essa
[sbc vn-vi]
ma
IO3
Esiodo
*,
di
anche
questa
poesia
elevata e
nobile,
ad essere individuale e
(hymni),
quando
la Citt
celebrava
un dio
le feste della
sua
religione, - o in onore di
che
le
v.
53
sopra a p. 14.
sg..
nella
poesia.
Onde
CAPITOLO IV
[SBC, VII-VI](
ristica
mondo
ellenico
al
la trasmise.
Ed anche
manc
che
anche
la
alla
grecit
drainatica
d'Oriente:
fu
cittadine,
35.
anzi rustici
e incolti e
moveva
eletti,
dramatija
da prima civici ed
plebei non di efebi
la
quando
la
processione
alla
(no\inr])
tempio*; bens
incomposte che andavano attorno pei campi
di turbe
travestiti,
ma
essenzialmente trasfigu-
*.
di tutto
il
mutar
deporre la natura propria per assumerne un' altra, - come fa l' attore, il quale, mascherandosi, cessa di esser quello che e diviene
di persona,
il
v.
il
sopra a p. 49-50.
[sbc. vii-vi]
DRAMA
dell'
azione sacrale
un divenire
diversi;
altri e
ma
il
diverso,
intensa
pi
che avvolgeva
collettivo
del
vita
l'
gruppo,
il
fluido
individuo e lo rapiva in
mamente
la
dramatica
38
;
come
all'
umane-
con cne
a quel
modo
che
il
naturismo (religioso)
si
espresse
fu 5oot[XX in
onde
cori rappresentarono la
E non
di
Dionyso soltanto,
* v.
sopra a p. 80-8
* v.
sopra a p. 99.
* v.
sopra a p. 15-16.
I.
ma
primitivamente
CAPITOLO IV
io6
anche
di
agrarie
39
Demeter
bis^
Kore -
[SHC. VlI-VlJ
nelle
molte feste
misteri
Eleusini
sia
dei
-,
locale
di
Argo
e di
Sicione
42.
Del quale
cele-
si
brava (yoaipov) con cori - vale a dire si rappresentava - la sacra istoria, eh' era una vera e propria
passione (x rciika ato0)43; ed egli era dunque
verosimilmente un dio agrario, e quindi vegetativo
insieme e (cata-)ctonico, - quale anche doveva essere
quel Melanippo di Tebe,
'
'
44
J
che
'
Da
questi
Y<p%c)49:
ma
elementi
solo
pi
si
tardi,
* v. sopra a p.
*
v.
66.
sopra a p. 70.
48.
nell'Attica.
5,
Che quei
se gi erano
canto,
[site,
vj.vj]
Xydvxa^
51)
e ad ordinare
53
?
cos la
tragedia ebbe
il
ditirambo
di
E anche in ci
proprio della vecchia
si rivelava il genio
Grecia, dove quel che il mondo orientale,
individualista, creava, trovava applicazione in senso sociale e collettivo. E quella
di
modello
ai
cori tragici
e rustici.
per
la
quale
analogamente nell'Attica. Dove i riti e le sacre rapcome son quelle di Icaria per Icaro **,
corrispondono verosimilmente a un momento predionisiaco; ma poi Dionyso prevalse con un proprio
corteo, che fu di demoni itifallici (Satyri) e di figure
presentazioni,
equine
(Sileni)
55.
* v. sopra a
p.
* v.
La
103.
sopra a p. 71
to8
CAPITOLO IV
[SHC. Vll-Vl)
tempo
forse gi al
nei suoi
nome
versi
57.
Jn
cenno
invece, P avvenire.
Il
suoi quadri
massa
la
58
,
della
popolazione
lavoratori e piccoli
pi
La
non
ma
costituita
senza
il
li
liber
sempre
La
59.
Citt
fu pi esclusivo,
anzi
fu
da
senza
diritti,
signori, impoveriti
riforma di Solone
rimase aristocratica;
aTtvByjv)
agricola,
proprietari,
quanto escludeva
e specialmente in
(i'gi-
contemperato
con quello della ricchezza ( ttXouilvSyjv ) 6o E la ricchezza seguit bens ad avere carattere fondiario
.
7TVTaxoaco;a5:[xvo:,
e in bestiame
x%y.xoQio\xkzi\xvoi)
(CeuytTac);
ma
tadinanza.
ipoteche
la
6r
,
furono cittadini
il
(tcq/Xzoli)
diritto di
altri,
cit-
liberata
Or mentre
* v.
si
abbassavano alquanto
sopra a p. 52 sg.
le
barriere
(skc. Vii-Vij
si
I09
aprirono pi
di frequente agli
cittadini
Atene
Ma
6 4.
la Citt vinse
come
la
ttd&tpaos
OYjjXQXoaxca,
rinneg
le
sue forme,
rendendole accessibili
ai pi.
Tramontava
la
ma
la
nuova
delle fratrie;
gi
si
deli'ieava.
La
il
regime patriarcale
Solone stesso, il rifordella primitiva monarchia
matore, si ispir alla tradizione 6 s. Egli fu - o almeno
il
*.
per noi -
il
Ma
la
sua poesia
con Tyrteo,
ma
in
**
:
l'
elegia nobilmente
Anche
il
* v. sopra a
p.
!
giambo,
53.
* v.
sopra a p. 100.
v.
sopra a p, 101,
personale
popolare
no
fu
CAPITOLO IV
[SF.C.
tenuto civico
nelle
La
66
.
Citt fu
il
cui
funerali troppo
sontuosi
anche Pittaco
fra altri,
nome
(privata)
si
culto,
interprete
7,
in
sentita, - alla
fa-
viet
Sette Savi
questo di
quale ader,
68 .
6 9:
secoli
di Corinto, furono,
i
VII- Vi]
lo spirito
della polis
comunione
d'
dalla
anime
iddi,
nificati
religione
fra
cittadini
e la religione
10
.
della polis,
gli iddii
sotto
la
degli iddii
eran quelli
dicemmo - essenzialmente
na-
dall'
diversit che
fra
l'
uomo
quel a
!
essenziale
e la natura, e per ci
le
forze naturali
sono superiori alle umane. Onde all'uomo si conveniva di onorare gli di - gli di (ot &eo.) in genere e
complessivamente, oltre che singolarmente 7* -, e inchinarsi alla volont -loro, e nulla volere che da loro
non fosse dato, e a loro attribuire ogni cosa e rimettere ogni fortuna i\ compresa la ricchezza 73 e non
incolparli delle eventuali sciagure 74 e sopratutto non
lottare contro di loro (che ci che Dio vuol dare
P uomo non l' evita 75) non provocarli, non insuperf
(skc. vn-vi]
III
bire,
reli-
espresse anche in
si
quei
espresse in
motti
brevi
incisivi,
facili
ad
imprimersi nella memoria (j^ piata fiozy^kx ^oavTjjxvs'Jia 77), quasi coniati apposta per esser messi in
come
circolazione,
'
nulla di troppo
uomo
(frvYjt
8'vyjTc)
SXltiZfi
cppvsi),
che
deyay
(|jiy]5v
4
'
'
77),
spera da
raccomandano,
moderazione,
e,
(yva)9'i
aauxv)
conoscendosi,
non
per
attingere,
divinit:
tutti
quel
7,
conosci te stesso
si
sforzi
si
superare
di
massime auree
ci attribuite ai
I
'
79
se
stesso
per
la inaccessibile
di
leggenda.
tenersi
sublime fra
vit -,
il
Sette Savi
80
nell'uomo
il
che
si
fuori di
lui,
nella natura, e
espressa dal mito *, e dunque obbiettivata, altra dall'uomo, - come altro l'uomo dalla natura, e quindi
anche
non c'
* v. sopra a
p.
17.
CAPITOLO IV
[shc. vn-vij
di questo
il
Omero
furono
esse
scritte
edificazione dei
devoti
81
:
Delfi,
il
l'altare di
Athena,
dea civica
la
- e cos
*,
si
eran resi
come
Pisistrato,
le classi inferiori
non avevano
esse era
il
85
loro
rispettivi
col
campi 86
iddi
altrettanto erano
Hefaisto,
il
si
vedono spesso
figurazioni vascolari
perch
* v. sopra a
p.
-,
15 sg.
* v.
sopra a p. 44.
* v.
sopra a p. 45.
il
divino
dio rustico
conUdini; e perci
tra
industrie (Syjjuo'jp/ot)
solidali
naturalmente favor
tiranno,
dei
associati nelle
fabbricatori (sratYjaev)
kc. vn-v:j
113
erano precisamente
vano
tieri
maschere satiresche le loro fornaci 88 e volendisegnavano Sileni in quella ch'era la loro prodi
e le Menadi,
su
le
essi
anfore e
non
Satyri e
stancavano
si
crateri
le
il
di
tazze, era
8 9.
fuoco
i
Sileni
riprodurre
pur quello
si venerava,
dacch Pisistrato vi aveva introdotto dal contado (Acovaca x xax' dsypoc) le sue feste (Atovaia x sv aoxsc),
>
'
'
Era
92.
mascherate
l'
Attica
93
-,
ma
entusiasta;
gioco di
Pisistrato
Thespi a
far
94
parte
ammise
ufficialmente
delle
feste
il
dionisiache
La
cantata, la recitazione e
pbttazzoni
accentu,
il
sopra
la
parte
CAPITOLO IV
4
risponditore
')
in
pi verosimilmente, di Sileno
figura di
9*
Ma
al
Dionyso 95, o,
venne
in seguito
meno esclusivamente
facendosi sempre
ch
[SHC. Vll-Vi]
dionisiaca;
il
e dunque di azione e di soggetto, - prima di riprendere, in un momento finale, la sua propria figura
satiresca;
cos si ebbe la trilogia col
drama sati'
e.
propriamente detto.
E quel che avvenne della poesia, avvenne parallelamente della religione. Ch gi la tragedia per s
rico
'
ma
quei
nuovi soggetti che ora rappresent, quel nuovo contenuto che ebbe, lo ebbe dal mito; e il mito era
patrimonio delle superiori classi
antico
sociali,
eduolim-
quale promosse, s, il
culto di Dionyso, come pure
per analoghe ragioni
di politica religiosa - diede splendore ad Eleusi, cotale
Il
alle speciali
(icXear^otov)
97
il
ma
in questo,
di
continuatore,
alla
ist tu
le
v.
il
|sec. vu.vij
115
spose che nelle Panatenee avesse luogo una recitazione dell'Iliade e dell' Odyssea meno radicale, in
ci, di un altro tiranno, distene di Sidone, il quale,
:
del P
il
anima
la religiosit
e la
tradizione, e
dunque
fa-
scinatrice.
cos
un
le
vate;
se le appropriarono
* v.
ele-
come segno
sopra a p. 16.
e sanzione di nobilt.
CAPITOLO IV
Il6
Il
[ne. Vn-Vi]
regina
moglie
la
si
Kadmo;- ma
101
(9 vy]r/,)
sono olimpici
I02
la
mortale
anzi
**),
figlia di
da quando Dionyso,
I0
3, la condusse seco
all'Olimpo (vOv
5'
Io6
,
ma
I0 5
alla
I0
che
4,
terra
come il
-; e nell'Olimpo ha bens
la
sua
il
e fu
quando
e industriali
egli
Io8 .
divenne
il
precisamente vi fu ricondotto
due
iddii
poli-
fra
I0 9
(gi nella
* v. sopra a
p.
75.
**
v.
sopra a p. 80.
'*
v.
sopra a p. 112.
1I0
)
DIONYSO E LA DEMOCRAZIA
[SKC. VIi-Vl]
117
perch
zione
all'
Olimpo
F assistenza
quella
vascolari:
figurazioni
nelle
Athena o
di
frequentemente
rappresentata
di
Hermes
di
Heracle, con
112
:
anche
Menadi
sue
ir 4.
E quando
quella
strana
un nuovo
com.tiva
spirito pass
la
come
trasforma in vino.
dietro
quelle figure,
che
si
il
deva
veva
il
alla
tuttavia
questi
uno
tare
forme
come
della
Giganti)
ll6
compagno
- cos come la
sempre pi secondo
nobilit
si
tadino, - cos
nelle
per diven-
tragedia
lo
gusto
cit-
dionisiaco
si
adatt
tradizionale,
e,
senza
spirito
religione
il
ma
religiosit
olimpica,
intorbidandole
alquanto,
Tanto vinse
- ch'era la
CAPITOLO IV
1X8
tiranni:
ma non
spirito dionisiaco
[skc.
vn-vi)
non ne restasse
genti, - cos
la
come
nelle cani-
vicenda rustica e
la
118
comedia
Dikelisti
XIC
>]
Megara
I2
),
- cos
[i
nella citt: e in
cittadini,
nemmeno
NOTE
G. Fraccaroli,
citati
K.
Bicher, Arbeit
3 Solon.
fr.
I,
v.
4 Questo carattere
nell' elegia usata
5
la
Giambo, Torino
manistico
come epigramma
5.
sono qui
4
.
2; cfr. Herod.
'
1913). - I frammenti
1909.
113; Aristot.,
animistico,
si
poet., I.
continua poi
sepolcrale.
[Christ] o
Epigramm
53,
1894, 20 7]
u. Scholion\
0 canto
convi-
come pure
trove-
rebbe una particolare ragion d'essere (nelle tendenze che generalmente prevalsero nella polis [influenza dell' epopea]) la presenza dell'elemento
[la
Tebazde: Paus.
Mimnerno
[fr.
9.
leggendario-narrativo
9. 9,
5],
nell'elegia
(Callino
13], Tyrteo).
Amorgo
per opera di
Cfr.
l'
Eunomia
le origini
di
Tyrteo
(fr.
sgg.)
dove
si
richiamavano
doriche.
7 Tyrt., fr.
120
CAPITOLO IV
8 *r7io&yjxai,
di scuola
Esortazioni
nonch di Solone
'
;
di Tyrteo
',
- Di
4 sgg.).
(fr.
da Diog. Laert.
attribuitegli
9 Cali in.,
fr.
Tyrt.,
Messemi;
a proposito dei
patria: Tyrt.,
fr.
10 Callin.,
io
Al movimento
Le "ATiaTOUpta
11
n.
dei
proprie
Minore
testimonianza dello
ma,
Kimmerii parteciparono
caratteristiche
di
tutte
la
18-19.
I.
p. 455).
11,
sopra a p. 59,
v.
muore per
chi
fr.
delle fratrie:
(festa
- Vene-
14, 5]).
4..
di
fr. 3.
ri\iYiyopl<xi
(tristi
6 [Paus.
fr.
discendenti
Solone anche
le
61.
I,
fr.
cfr.
maestro
iosg.),
(fr.
come
147)
(1.
citt
stesso
Erodoto, facevano
le
12
Cfr.
personale
l'affermazione
'
frgg.
1,
propriet
di
Demodoco ('anche
di
5).
giambo
fa
la
fr.
prima
sua
letteraria
I,
Demodoco':
13 II
3 sgg.),
('
comparsa
(gi Archil.,
fr.
questo
di
nel
letteraria
giambici
(fr.
Kinkel egf,
p.
67; Aristot.,
forse secondo
un rudimentale principio
elegiaco
raggruppamenti
nella
strofici
1448
poef., 4,
strofico (cfr.
il
b),
distico
Theogonia esiodea
di filologia classica,
20.
14 Ti)pavv5o per
Cfr. Fraccaroli,
15
p.
1,
la
lirici
Rivista di
1893, 71 sgg.;
filo-
sg.).
greci (Elegia
giambo), 38
fr.
25, 3.
sg.
4.
487.
16 Archil.,
fr.
6.
17 Archil.,
fr.
3;
18 Callin.,
fr.
1,
cfr.
fr.
14.
io; Tyrt.,
fr.
12,
v.
26;
si
fr.
ispir
Il, v.
il
24
Thasio
NOTE
Polygnoto nel dipingere
la sua
Thaso fu
piant a Thaso
di
Nekyia nella
misteri
Demeter,
di
quale tra-
(la
pittura
nella
perci
culto
che
Tellis,
121
v.
di Demeter, ed
(Steph.
versione
Byz.
loco Telesicle
(e
Ma
20 Archiloco stesso
fr.
l'
Hymn.
21
komer.
13:
10.
'Evi7tou
zi
195, 202.
5.
Real-Encykl.
Kroll,
(Pauly-Wissow,
vi,
652)? -
I,
czt.>
/.
633),
Jambe
24 Archil.,
fr.
77.
25 Archil.,
fr.
120.
26 Archil.
27 Semon.,
28 Alceo
contro
frgg.
fr.
17V
t)l
(cfr.
l'&0(i[3o,
Pauly-Wissowa-
cfr.
Archil.,
fr.
120.
86, 89.
7.
parteggi .appassionatamente
per
l'aristocrazia
37 a):
la sua poesia civica solo in quanto tendenziosamente pari
p. 482,
lo
ap.
Diog.
L.,
29
74).
Ma
(fr.
94) rimprovera
scudo in battaglia
fratello
1.
Pittaco Alceo
(fr.
(fr.
La donna emerge
Saffo,
Erinna, Tele-
fa
pendant
CAPITOLO IV
122
e la
misoginia
che
la
dall'organizzazione e
pensi a quello
(si
Saffo) -, mentre
di
dipende anche
dal
due
svolgeva in gran
sessi si
a Sparta
Alcmane]
vita
'
ginnastica
'
Museum,
62.
presso
ad
Pisistratidi
patria (Teos) di
Mimnermo
31 Cfr. l'elegia in
33 Alan.,
34 Alcm.,
35 Presso
la
dramatica
fr.
'
Simonide
di
12. - Casi
fr.
di
'.
sui-
18 sg.
114.
fr.
i
'
I, v.
fr.
85
fr.
il
svolse
si
ma
coloni),
adatt
si
[dalla
gusto indigeno
al
opera specialmente' di
farsa]).
Greci
Il
trattamento letterario fu
Siracusa (mimi
di
1907, 89
38 Contro V opinione
siache del
li
drama greco
3
,
44
cfr.
il
'
particolare
dramaciche con
F),
a Delo
Nietzsche, Le origini
delle
origini
della
tragedia,
dionisi
Die Entstehnng
Schriften,
428
sgg.;
W.
Ridgeway,
connettere le origini
Kleine
Beri. 1899.
sg.).
tradizionale
in
Sofrone
di
I,
'
The
origin
=
of
origin of greek
NOTE
123
191 5
cfr.
un elemento animistico
mitiva,
spiriti,
avi.
che
partecipanti
specialmente
spiriti degli
la
a base
religiose
diamatiche in cui
pri-
dei
taluni
celebrano
si
mimico-
rappresentazioni
di
il
The native
tries
di capi
luogo in
come
bensi
originario,
fasi
altro
illustri
- D'
sgg.).
un' applicazione
come un
fatto
che ebbe
secondaria,
abbastanza progrediti. In
ambienti culturali
quella delle
gini del
dramatica, e
letteraria.
modi
quella delle
La formazione
ori-
drama
del
altri-
es.,
si
1919,
145
1,
stici e di dati
archeologici
von Satyrspiel
1917,
sgg.),
il
quale
449
r,
sgg.;
W.
U.
v.
Kranz,
(cfr.
und Tragdie
si
drama
(cfr.
Jahrb.
archolog.
Instit.,
32.
sgg.).
39 In questa connessione essenziale e generalissima rientreranno i rapporti speciali che il Dieterich (Archiv fr Religionswiss.,
i,
riscontra fra la
zz:
tragedia (Eschilo
nativo
di
Eleusi
sg.)
accusato
CAPITOLO IV
124
di avere riprodotto
come azione
misteri)
liturgica
'
e la liturgia
jerofanti
appli-
39
eseguiva
si
in
gliate
divinit dei
delle
ig, v,
i,
n.
1390
6acc() k si dtaaxsoa^safrat,
24
1.
misteri:
40
v.
sopra a p. 67
433;
Zum Sakrament
Kern,
Cfr. O.
eleiisinischen
Krte,
cfr.
sg.
41 Herod.
zid.,
18,
1915, 116
19.
der
19 IQ,
sg.
67.
5.
42 Adrasto, re di Sicione gi in Iliad. 2. 572, generalmente figura come re di Argo nella spedizione dei Sette contro
Tebe
(cfr.
Paus.
Atene (Paus
43
ir.
fhg
I.
2.
6).
6,
Un
Sicione
era
c'
anche
p. 389). - Si
iv,
heroon di
Adrasto anche ad
Megara: Paus.
1,
43,
I.
ricordi
tomba di Dionyso a
la
Delfi.
Dionyso
Elee
(v.
sopra a
p.
71);
(v.
sopra
n.
di
Adrasto ad Atene
42).
44 Vien
e
V heroon
cfr.
fatto di pensare
anche Pluton
45 Herod.
zb
O-oaag
67:
5,
46 Herod.
67.
5,
come
'
canto
(ipayot).
capri
dei
Infatti
1'
(v.
altro, su
a n. 50)
l'
interpretazione
Satyri
dei
cio
',
l'
in
di
veste
Tpaycp5a
di
capri
Sileni.
interpretazione del
fr.
La
discussione
si
207 N ? di Eschilo
NOTE
125
Sofocle:
(Terzaghi,
cercatori di
Sofocle
satiresco) di
tracce,
si
ha
1,
449
il
la voce xpdcyog.
sgg.
- Contributi archeologici
50 Pre-dionisiaci
Sicione
ha apportato
sono a
Damia
di
(e
alla questione
83:
5.
Kore-Persefone)
non dionisiaci. -
cori
Cori
di
demoni con
(Aesch.,
2,
1897, 290
p.
t.
fr.
sgg.).
35 N-;
cfr.
fr.
133 plg ih 4
Arcadia: Apollod.
2.
zialmente dionisiaci,
equine?) ai Sileni
2,
1,
3]);
itifallici, e
(cfr.
Khnert,
art.
'
Satyros
u.
Silenos
'
nel
sgg.
- Sul complesso
storia
antica,
e discusso problema,
12 (1908),
201
>*
52 Cfr.
s.
v. "Apicov.
Herod.
I.
23.
sgg.
77
Aristot.,
Poetica,
4,
pajxgov... );
55 Anzi che caprine*
v.
p.
1449
A.
gap gai
Archil.,
Cfr.
fxXqs...
sopra a n. 50.
81-
81-9-0-
CAPITOLO IV
57 xvj k xpayq)5Ca^ irpwxov &pajioc 'Apicov 6 Mv)^o{ivatog
stoyjYaYev, coarcep SXcov
1289 b
p.
2,
59 Solon.
fr.
60 Aristot.
la facolt
di
fondiario
nei
2.
127
21, p.
6,
(Sparta); cfr.
4.
sg.
36, 37.
polii.,
cui
in
casi
5,
io,
p.
per testamento
legare
4.
non
1293
a
b.
chicchessia
possesso
il
discendenti
fossero
ci
- Solone ammise
diretti
al
diritto gentilizio.
cittadini
il
Da Solone
fu pure
diritto di intentare
Solon.,
fr.
36.
62 Anche cittadini gi fuorusciti per non cadere in servit (per debiti) o deportati
tornarono (Solon.,
1'
affluenza
FHG
il,
fr.
36).
contadini
dei
come
verso
la
(Heracl.
Pont.,
5,
213;.
p.
Andoc,
citt
gi
al
tempo
di
Solone:
de myster. ili.
v.
in generale,
faccia
cfr.
Duris,
fr.
53
distene: Herod.
6. 126),
FHG
li,
p.
482) rin-
Myron - Aristonymo -
290
sgg.
67 Plut.,
l*g*i
2.
Sol.,
23, 64 sgg.
21
panche
il
NOTE
127
57 0*
11,
69 Ordinanze
di
6,
cfr.
Diog.
vino
del
1.
76).
1329 a.
p.
concetto collettivo
II
71
lirici
Semonide
v.
(fr.
7,
Zeus?]),
[
&s
72 Archil.
fr.
V uso
limitare
1274 b;
(TC
8,
per
Pittaco
(Aristot., polita 2. 9, 9, p.
66
(1'
Archiloco
Mimnermo
Olympii']; nel
(fr.
56: xotg
(frgg.
verso, in sostanza,
Wissowa -
xCfrsi
fteots
se mai, pi irriverente,
tcgcvxcc,
(cfr.
ma non
73 Solon.
fr.
13, v. 9 sgg.
74 Solon.
fr.
11.
75 Solon.
fr.
13, v. 64.
Non
di-
negatore
1'
atteggia-
89 [Hermes].
e Apollo].
-xxX.
Gerhard, in Pauly-
30 A [Zeus]. 31 [Artemis
anche
1,
2).
Hipponacte verso
di
55. 36),
9.
fr.
e blasfematorio,
mento
['gli
21
fr.
viene gi affermandosi
di
(asiatici):
64 [Athena]!.
78 xwv
AsX^ots
'
;
Plat. \
yP^F^xcdv
228 E.
p.
Plut,,
adv.
20.
Colot.,
80 Di Pittaco anche
Xovxat: Diog. L.,
8
Hipparch.
frsixaxov
il
motto
V oracolo
(fr.
a Talete. Ari-
3 Rose).
8*
vyxq:
ouS
jadc-
77.
82 Almeno
concorse
1.
Pythia delfica
altri
prima della
era
ancora
sotto
alla
caduta
di
V influenza
Crisa),
si
Colot.,
sacra,
Crisa
di
opponeva
20.
quando
(e
distene
alle
innova-
rapporti
di
Delfi
128
CAPITOLO IV
Diod., 9.
stati
16).
dopo l'incendio
del 548:
Herod.,
5,
62;
contado
(dc-
180.
2.
84 Herod,,
85 Dei
71; Thucyd.,
5,
10 arconti
del
I.
581
126.
tre
furono
86 Fra
prietari rurali.
del
710X.,
13. 2.
Pediei,
grossi
pro-
Il
87 Loeschcke afiud Schrder, Aphrodite, Eros und Hephaistos (I, 1887), 83 sg. - Cfr. Athen. Mitteil. 19. 1894, 5 IOs gg.
- Talvolta
Dionyso ed Hefaisto
le figure di
si
corrispondono
mulo Furtwogler
:
Vasemnalerei
120,
II,
Reichhold
Hauser, Griechische
I.
213,
fig.
67.
no]: parole
di
Paus.,
90
Apollo a Sfieno
in
schchte,
Attika,
des Dionysos-
iiber die
G.
Welcker, Nachtrag
a.
M.
195 sgg.
92 Diod.,
(
ein
zu der Schrift
1826,
e ai Satyri)?
38, 8.
I.
91 O. Ribbeck,
cultus
Xsufrsp&aoci)
2,
6:
Dionyso
in
tutte
le
(piccole)
citt,
4.
Beozia,
avendo liberato
EXso&ep TtpooaYOpsOaat
animi 15
coleretur,
'
eum Liberum
quod
esse appellatum \
in
liberis
civitatibus
NOTE
93
sopra a p. 71. -
v.
nome
trova un villaggio di
si
Il
Milchhfer
&7c jjls&iqs
129
xoci
xyjg x(0|i(pda
40 a
e&p^ais
Una
97
98 Herod.,
sa&ai
5.
und Samothrake^
ac[>(p5o
67
un piano superiore). -
Itiocoos
Berlin 1892, 13
Sixdcvi
Come motivo
1*
sg.
ywvC-
addotta
in conflitto
100 Vaso
101
*
di Berlino n.
1904.
yopyjv
&e5v
ritorna
quando Zeus
v.
sg.,
443
Zeus [voacpiafretoa
447, 461
concede
le
103 Paus.
484
sg.,
riparazioni
5.
dovute
92], vi
:
izd.,
sg.).
942.
"AXxoovtav
xiqv
2. 37, 5
le
XCjivvjv
(presso Lerna)
hi
fa
vovxa; - Diod.
4.
25, 4
vaYaystv x^v
{vjxpa UsjiXTjv
Cfr.
cfr.
il
Reinach, Rj>ertoire,
I,
498, I
144, 4).
pkttazzoni
CAPITOLO IV
130
1906,
31.
sgg,
Malten, Jahrb.
74;
archolog.
Instit.,
27.
106 Iliad.
1.
107 Iliad.,
I.
108 Solon.
fr.
faisto
590
sgg.
- Cfr.
13, v. 49.
Stengel,
1898), 205
1),
HO A
timo
vaso Francois
('
')
che
Demeter
cratere
il
di
come pure
nell' aspetto
appaiono,
essendo a
carri.
all'
?)
Olimpo anche
IH
Secondo
Malten,
il
artic.
Wissowa-Kroll, Real-Encyklop.,
sciancato, ci
1*
si
deve
al
Hephaistos
assiste
(Berlino 2278
Sosia
del
Heracle
op.
Pauly-
dio-fabbro, e
il
dunque
- pi
altri
no-
- lavori).
112 Dionyso
vasi
8.
in
'
(1913), se Hefaisto
vili
fatto ch'egli
sg.
assegnato un posto
essi
Il
11
tav.
1,
non
I. 14, 6).
ed Ergo-
Clitia
Furtwngler-Reichhold,
Dionyso - vicini -
40; Paus.
I.
secondario,
il
Citt bassa:
cit.,
Museum
insieme
vsiTcccot
1.
47,
twv
1.
9];
banchetto
- Cfr. Herod.,
-fretv
Heracle
di
Denkmler,
[ntike
British
t.
all'apoteosi
vo|it^ovxat
vaso
di
1961);
Dionyso ed
Furtwngler-Reichhold,
tazza
2.
cfr.
145
v "EXXvjat
[lv
vov
Non
almeno un
della
farsa
(gi
HpaxXvjg, oltre un
con Epicarmo,
w
HPa
yctu-os).
il
quale
NOTE
Furtwngler-Reichhold, Griech. Va-
t.
1-3.
il
opavv: Paus.
teatro).
(contrapposto ad
E 303, E 443
Heracle
con Kykno),
lotta
(per
figurante
in
Museum,
British
del
vasi
Anche
Sli-
5 sg.
Hulot-Fougres,
v.
raf-
cfr.
Hygin., astronom.,
1'
12 sg.
2, 23,
Ecol. des h.
et.,
180,
f.
Paris 1909).
forse, negli
attentati
'
dei Sileni
'
(tazza di
Refiertoire,
Anche
figurazioni vascolari
reschi (Romagnoli,
ispiravano forse a
si
4, p.
1449 a:
I.
47, 2. -
1, t.
drammi
sati-
102).
x&v
arc
ice
cpaXXtx
119 Cos
chiamavano
si
prime rozzissime
farse.
Jahrbucher, 1902,
120
Athen., 14.
15,
p.
621 E.
405.
1448 a;
cfr.
sarebbe appunto
Polemone
Theagene)
Aristot., Poet., 3-
primo
'
poeta comico
659
c, di
'
(di
Megara [secondo
Megara Hyblea
in Sicilia]
ad Atene
sferito
al
tempo dei
circa
al
tempo
Pisistratidi).
di
Solone
Susarion
in
si
Attica,
sarebbe
fu
tra-
ad Icaria,
la
CAPITOLO IV
patria
Thespi.
di
(Arione
e)
Egli
che
tutti
sar
stato
per
la
quel
tragedia,
la
nel senso
primo passaggio
il
pensi a
sotto
tica,
cfr.
rappresentazione
sacra
Thiele,
191 4;
l'influsso
/.
cit.
dei
di
misteri
modelli
Cornford,
eleusini)
alla
letterari (tale
The origin of
il
alla
forma poeditirambo):
attic
comedy,
V.
L' Orfismo.
Nuove
correnti mistiche
Or dunque
i meteci
e gli schiavi, non essendo
non partecipavano, di diritto, alla religione
della Citt * - e tuttavia avevano una loro religione.
Ma anche pei cittadini stessi la religione ufficiale non
cittadini,
fu tutta la religione.
ci-
meno
appariscente, privata
da sacerdoti,
un movimento oscuro
officiata
v. sopra a p,
il 8.
al
loro
passaggio:
CAPITOLO V
134
[sec. vi]
uomini diversi dalla comune, dotati di virt straordinarie e di un sapere misterioso, conoscitori di
formule arcane, maestri privilegiati di una tecnica
delle cose sacre.
morbo
Il
fisico
ed essi
li
il
male morale
guarivano
purifi-
Le
figlie
nisiaco
*,
'
'
'
Polyarato, Formione
4.
Ma
s'
intravede un tipo pi
fre-
Quel che si raccontava di Melampus, si narrava anche di un Bakis, che avrebbe guarito (ix{hjpev) dalla follia le donne dei Lacedemoni 5: ma
questo Bakis di Beozia, e queir altro che la tradizione conosceva in Arcadia 6 e un altro in Attica 6
stanno a rappresentare una pluralit di Bakides,
esserdo Bakis un termine generico appellativo di
tutta una classe di indovini (n pi n meno che
,
'
Sibylla
anche
lo
'
7) f
fama
figli
^prjajjio-
* v. sopra a p.
78.
[SEC. Vi]
135
mantica e per
gli
come
N,
per la
tava,
Acarnania
questo
forse,
d'
mentre da un
orien-
lato si
verso
gli
quanto
ciparsi,
agli
e dal prestigio
oracoli,
esclusivo
di
dall' autorit
di
Delfi
oracolare.
11
di
dominare
- in
naturalmente
si
studi
con questo
il
alla
mente,
la
v.
sopra a p. 41 sg 56 n. 12.
v.
sopra a p. 44.
Chiesa di
Roma
**.
CAPITOLO V
136
[SEC. Vi]
la
ed essenziali
che
il
man-
che
loro
in
parlava, rapiti in
estasi
per virt di
Sibylle e
vano
ivfreoi
H:
ai
Bakidi
*3
ai
loro simili,
La
quale
come
etico dei
'
Sette Savii
umana
Onde anche
assumere un
in te stesso
il
in
**,
le cui
sentenze erano
di Delfi a inculcare
il
scritte
principio
quel famoso
altro
un
conosci te stesso
significato,
per trovare
tu sei simile a
infatti,
'
dio, e
opposizione
il
divino eh' in
religiosit
pareva
quasi a dire:
iddio tu stesso
alla
'
uomo
',
'
te,
cerca
onde
- che
della natura,
e dell'
anima
anima individuale
che supera il divino mistero della morte nelP idea
di una seconda vita vissuta insieme con Dio: che
sono i due momenti capitali del misticismo, il collettivo - appunto- e V individuale ***. E come a quello
stica
* v. sopra a p.
73.
* v.
sopra a p.
no
* v.
sopra a p. 81.
sg.
sia dell'
TAUMATURGHI
INDOVINI E
[SEC. Vi]
137
dioni-
N POrfismo
sfondo di religiosit dionisiaca, dal quale pure emergono le figure del movimento mantico, - compresa
di Melampus il quale fu bens
Apollo
(yiXmzoq o>v 'AtcAcovc) i5
un
ma fu anche profeta di Dionyso, quegli che spieg
agli Elleni il nome di Dionyso e il sacrificio e la
quella, gi ricordata
*,
prediletto di
Da
l6
.
si
il
popolo,
come a
quelli che
6 e 10;
in altri,
Signore
Giud.
cfr.
diventavano
toltesi le
Re,
avventava su di loro
2.
Sam.
16).
altri
da se
stessi (1
v.
sopra a p. 134.
Sam.
Sam.
10. 6):
chi
li
(1
vesti di dosso,
di coscienza (x
atti (2
si
Quando
folli (2
Re,
9.
11).
CAPITOLO V
i 38
La
[SEC. Vi]
comunicava
ai presenti, quasi per contagio (i Sam. 19. 20-24).
Essi vedevano e udivano cose straordinarie (1 Re,
22. 19; cfr. 2 Re, 6. 17; 2 Re, 6. 32; 1 Re, 14. 4).
Se la loro visione si proiettava nel futuro, dava luogo
a una predizione. Per ci sovente li aveva presso
di s il sovrano (come in Grecia i tiranni *), sia alla
corte, sia al campo quando moveva in guerra contro
il nemico (2 Re, 13. 14; cfr. 2 Re, 9).
Ma di solito
i
luoghi
vivevano presso
santi
Rama (1 Sam. 19. 18),
Ghilgal (2 Re, 2. 1), Gerico (2 Re, 2. 5), Bethel (2 Re,
2. 3; 1 Re, 13, 11) -, dediti alle cose della religione.
Si compiacevano del suono delle arpe, delle cetre,
dei flauti (1 Sam. 10. 5; 2 Re, 3. 15). La musica
aveva gran parte nella loro ispirazione *7. Quel che
sentivano e vedevano nei loro rapimenti estatici,
solevano esprimere in forma alta e solenne (poetica)
la loro parola aveva virt miracolose 18 anche sulle
loro suggestione era cos forte che
si
'
'
'
'
dediti alla
v.
danza
(1
Re,
sopra a p. 134-5.
18. 26), e,
in
uno
stato
di
LA RELIGIONE DIONISIACA E
[sec. vi]
L'
ORFISMO
I39
giungevano fino
a tagliuzzarsi con lame e coltelli, cospargendosi di
J
sangue (i Re, 18. 28). Ma i n ebi tm erano i profeti
di Jahve, e tali rimasero: tennero fede al Dio del
deserto, e non smisero V abito dei beduini. Vestiti di
pelli, cinti di cuoio (2 Re, 1. 8; Zach., 13. 4), diversi
dunque dal resto degli uomini anche nelP aspetto
esteriore (anche una specie di tonsura 2 Re, 2. 23 ?),
furono la protesta vivente e permanente del costume antico contro la civilt superiore di Canaan,
verso la quale il popolo si sentiva attratto. In mezzo
al popolo, tenendo viva la religione dei padri, diedero origine a quel grande movimento spirituale che
esaltazione, eccitandosi con le grida,
fu
Profetismo.
il
In Grecia, in vece,
cedere
per
alla
le
alla
il
sunto
si
all'
esso
al
loro
livellamento culturale
(traci),
rurali
ceti
il
esposto
tutto
la
la religione dio-
era olimpificata
Olimpo:
con
*.
religione
tradizionale.
dicemmo
**
fuori,
indipendente
come
qualche
sopra a p. 108
sopra a p. 118.
v.
sg.
114 sgg.
CAPITOLO V
140
[SEC. Vi]
immanenza
quella
divino nell'uomo
del
ch'era
irrriducibile nelle
*.
forse
la
trarre
sua freschezza
incremento
di
E ad
Atene, in
*9.
fatti, fior
Traci
consacrata
com era
naturale,
'
2 3.
fu
bonda
22
dipingerlo in
1
E trace
Ma ancora
2I
furi-
inebriati,
divorato cos
Lycurgo e
v.
sopra a p. ili
v.
sopra a p. 73.
* v.
sopra a p. 78.
sg.
Minyadi
come
***,
quelli di
cos
anche
ORFEO
[SEC. Vi]
die luogo a
fu
poi
un mito propriamente
caposaldo
il
141
dell'
che anzi
suo dogma
orfico,
Orfismo, e
il
e su quello fu costruita
Che
germi di
religiosit
Ma
mondo
dar vita ed
P Orfismo stesso
a
dalla
le
am-
mondo
'
3,
3.
14,
5),
nonch un tempio
- Altri
13, 2)
30.
nyso
gli
tratti
* v.
sopra a p. 70.
sopra a p, 75.
v.
di
CAPITOLO V
142
[SEC. Vi]
sua
3*
-,
onde
la
testa,
'
Certo
che
Orfeo
36
35^
come
'
'
diverso.
Tanto
si
della
il
tuttavia,
come
la nazionalit trace
lit di
39,
taluno
ci
fu che
neg ad Orfeo
poeta; e fu Aristotele
4.
[sbc. Vi]
Aristea
41
143
e altri
il
42)
che
la tradizione e
I'
si
costume fu specialmente applicato alla letteratura oracolare (y^qo\xoi), - che fu appunto una delle
vie per le quali si incanalarono le nuove correnti
religiose *. Quel Bakis di Beozia di cui sopra abbiamo
parlato * era posseduto dalle Ninfe 43 e passava
tale
'
'
uomo
di oracoli
44.
delle
Muse
',
era celebre
Anche ad Orfeo
45.
il
come poeta
fu attribuita la
pater-
li
anda-
stratidi*,
che
un
fu
vaticinio
di
perci
fu
espulso
49.
avevano rilevato nelle opere di Onomacrito certi riscontri con poemi esiodei 5 1 - come
pure si diceva che Onomacrito avesse trattato di
Heracle Ideo e dei Dactyli Idei 5 2 eh' erano anche
il
soggetto di un' opera esiodea 53. In vero tutta
questa letteratura oracolare, pi che ad Omero, apantichi stessi
v.
CAPITOLO V
144
[SEC. Vi]
il
santuario di Delfi
*.
veste di profeta,
ispirato a cantare
x'
'
il
come
(v.
31 sg.),
quegli che le
cose future e
le
Sotto
54.
le
passate
x
di Esiodo
nome
il
presenta
si
Muse hanno
'
correnti religiose
ss bis
si
Tra
le
Esiodo
c'
rithoo
all'
Ilsipcikp
anti-
**
Hade
'
(yq
xaxafJatY]:
yjasq
Paus.
iq
xv "AtSrjv
5).
All'
9.
31,
la
sua visita
Hade
alle
jiou
era
regioni
Or come ci
come ce ne
fu
all'
Hade
s6 .
omerica,
anche una
Kaiaj3aa:s eq "AtSou decisamente orfica 57. Noi tocchiamo qui una materia eh' ebbe per V Orfismo importanza massima
voglio dire
1'
ci
fu
escatologia
58.
In vero,
sopra a p. 53.
ORFISMO ED ESCATOLOGIA
[SEC. Vi]
ficatori
145
i
quali sape-
vano predire il futuro (xpyja^oAyo:), facilmente dovevano anche conoscere le cose dell' al di l 59. Forse
fu questo pensiero, questa preoccupazione nascente
dell'ai di
la
l,
intorno a quelli
si
raccolsero
dato origine
nome
nel
alle
come
raccolsero
seguaci.
Orfeo,
di
comunit
primi che
questi
se alcuni
avranno
*,
di idee animistiche
6o
.
Per
la
quel
un' opera di
contenuto escatologico.
e nell'arte
Hermes)
uno
fu
poeta (Orfeo
di cantore
Argonauti)
pot essere
poema
'ultra-terreno'.
nella
spedizione
come autore
scelto
sempre
degli
un
di
l'originario aspetto
s.
'A.)
* v.
sopra a p. 141.
** v. sopra a
p. 142 sgg,
pettazzoni
antica,
io
CAPITOLO V
T46
[SEC. Vi]
ad un'et remotissima;
ma
risaliva
quali
erano detti
ed Esiodo
e tra essi
(da
altri)
epoca di Omero
secondo ogni verosimiglianza, anche
Orfeo -, erano invece, a parer suo, posteriori 63.
In vero quello spirito nuovo che invest la poesia
esiodea, invest anche - per quanto, naturalmente, in
proporzioni minori - la poesia omerica. Queir Onomacrito di cui gli antichi (Erodoto) sapevano citare
anteriori alP
egli intendeva,
taluni
falsi
'
quelli di
oracoli
'
Museo
non
arbitrariamente
si
introdotti
Come
y^TYjxat
l'
Odyssea
poemi
citava
il
questo
del-
dei
morti
animistici ed escatologici.
c'
di
si
6 4.
ai
fra
Or
colari
e sono precisamente
menzione
dopo
di
'
lazione orfica
'
66
posto da poeti
cio
orfici
(anche se pel
v.
nominativamente come
nel senso di una ulteriore elaborazione della materia
* v.
sopra a p. 143.
[sec. vi]
escatologica, prodottasi
l'
influsso di quelle
nel vi sec.
nuove idee
in
147
Atene sotto
religiose delle
quali
Ma
poemi omerici,
altro era P
sopra a p. 146.
CAPITOLO V
148
[SEC. Vi]
dar corpo e vita appunto a questo suo proprio pensiero P Orfismo si valse di mezzi che gli erano
offerti dalla cultura ellenica tradizionale
riore
pensi alle
(si
ma
teogonico
'
metro e
di tutta la
rapsodie
anche
'
orfiche
non solo
forma este-
di
contenuto
ed elementi propri
di figure
come vedemmo*,
lo stesso
tale
Orfeo.
dell'
Or-
origine
in
sar
anch' egli
stato
'
'
caccia selvaggia
'
il
cacciatore selvaggio
').
di
73.
Ch
dunque
ci
se la poesia omerica
colorarsi
qua e
l in
positivamente attestato
a proposito
il
Titani,
una parte
passaggio di elementi
dei
dottrina orfica
e, in
tono orfico,
quali
e precisamente
attivit
(8.
37, 5) che fu
specificamente orfica e
* v. sopra a p.
** v. sopra a
p.
*** v. sopra a
p.
141.
70.
143,
146.
come rappresentante
[SEC. Vi]
149
pisistratica in Atene.
della signoria
al
tempo
della poesia
in
uno
mito su
in quel
cui,
come dicemmo
anche
la pratica.
Ed
non
tutta la dot-
solo la dottrina,
ma
gliere - gi in
sefone
77,
con giocattoli
78
,
quali, allettandolo
un momento
riescono, in
in cui egli
attraverso
il
il
riflesso del
La
delle
al
83
Sz
.
dei
dell'Olimpo (Titano-
machia).
Qui
c'
* v. sopra a p.
141.
CAPITOLO V
[SEC. Vi]
modello della Teogonia esiodea. Dall' empio fudei Titani si salvato il cuore di Dionyso
dal quale Zeus fa sorgere il nuovo
(- Zagreus)
Dionyso che destinato a succedergli nella signoria
sul
rore
mondo
del
gava,
8 s.
oltre
Questo scorcio
Zeus,
per
di
Teogonia
si
prolun86
generazioni divine
altre
il
Urano
87
Cielo e la Terra
-,
usciti dal
Titani)
grembo primor-
88 .
Pi originale della Cosmogonia era P Antropogonia. Varie stirpi umane si succedono - una, a
s,
sin
dalle
origini,
-,
I
90.
9*.
un
un elemento divino
2
dunque, e un
originale peccato 93
e quindi un essenziale dualismo e un interiore dissidio. Il quale nei momenti
delP estasi par superato, quando il divino domina
rata,
con
le
(dionisiaco):
carni,
la
vita
una originale
-,
divinit
cure
94
ma
uomo
poi la beatitudine,
col
lo
libera dalle
miseranda.
la
morte pone
si
fine
alle
pene;
tita-
nico
in
vita
sott' altra
[sbc. vi]
151
infinita di esistenze, e
ci
appaiono
insoliti e strani.
Traci,
cui
Mar-
4),
eran usi di
(5.
defunti
(Pomp. Mela,
che facevano
2. 2, 18), e quei Terizi e quei Krobyzi
l'uomo immortale ( <&avaxtovx<; ), credendo che alandasse a dimorare presso
l' atto della morte egli
il
dio Zalmoxis 97 donde anche potesse, a quanto
pare, ritornare nel mondo: dove sembra di veder
adombrata una dottrina della trasmigrazione. E questa
sar stata poi la causa onde di Zalmoxis si pens
dagli antichi che fosse stato servo di Pitagora
(Herod. 4. 95); - mentre Erodoto (2. 123), per il suo
pregiudizio egittizzante *, riteneva che la dottrina
dell'immortalit dell'anima e della sua trasmigrazione
i
'
96
ttvaxq
v&pyrzou
xoO
saie,
aa)|iaxo<;
Se
aSexat
ma
anche sapeva
che c' erano alcuni in Grecia che, quali prima quali
dopo, 1' avevano professata come propria (xoxcp xq>
Xyov AtyTuxioi
stai
oi
sfovxes),
8 oaxspov, &>%
sceva
nome
il
ouv[jiaxa
v.
tStcp
coDxwv vxt),
non voleva
ypa^co)
ed
rcpxepov,
egli
oi
ne cono-
con che
sopra a p. 37 n. 99.
[Jtv
(e
specialmente con
CAPITOLO V
quegli
ot
mente
altri
7Tpipov)
che
[SEC. Vi]
difficilmente
avr avuto in
egli
gli Orfici 9 8 .
il
complemento, o
premessa, di quella loro capitale dottrina soteriologica che, conseguentemente, poneva la salvezza
la
delP
uomo
nella
successive,
cessazione
quando
la
esistenze
delle
umane
tita-
il
-,
tro-
8'
ciclo
iddii
sotterranei
fronte
I02
alta
si
IOI
ruoivav
avendo
5'
avxa-
presenter agli
dicendo
1
:
anch' io
Urano
stellato (Tyjq
della
dunque
izaiq
figlio
stfu
%oc
che incenerirono
pur indistruttibile
divina particella dionisiaca, ond' egli ora iddio e
anche
gli
[sec. vi]
non pi mortale
avxt ppoxofo
106
(Sj3:e
xaJ
&eg
(xaxapcax,
io
Tali formule ed
153
altre consimili, in
5' <xq
7).
cui
chia-
secondo Y Orfismo
su laminette
d'
si
oro
I0 9
leggono
che
in talune iscrizioni
rinvennero in
si
Italia
epoca fra
Roma
anche a
therna:
iv
il
11-1
il
sec.
[11
sec. a. Cr.),
sec],
Cr.]),
d.
a Creta (Eleu1IC
di
persone aderenti
all'
che
Or-
fismo. In
tenuto
la
dottrina
canonica
dell'
onde
gli Orfici
si
Orfismo
distingue-
loro
salvazione
fede nella
finale
(acoxyjpwc
zfjq
II2
).
luogo
dell' intero
sepolti,
in
formule
zati,
quali Orfici
dunque
ci
testo,
versi
presentano organiz-
si
alcuni
uniti
dalle
testi "4.
E,
stesse
oltre
il
consistente in
un corpo
di
prescrizioni
positiva e negativa,
un
vjios
di
II6 .
divieti,
di
vita **%
una legge
CAPITOLO V
154
[SEC. Vi]
agli
regime vegetariano), e
il
con
la
secondo
teoria;
la
eh' era
genere di
in
pratica coerente
animale po-
quale ogni
Ed
inte-
Posidonio (Strab.
di astenersi,
7. 3,
3,
p. 296),
questo costume
xaE
'frpsjijjttojv)
dei Mysii,
e di latte e di cacio
solo
di
miele
esistito,
norma
societ fondata, fu
presenza e
al
concorso di elementi
traci
nella
i
formazione
Traci sarebbero state in uso anche altre tendenze
ascetiche (castit, cenobitismo ?) Il8 - se pure qui non
da vedere un effetto delP Orfismo stesso, propa-
dell'
* v. sopra a
p.
LE COMUNIT ORFICHE
[sic. vi]
*55
mento pervenutoci
dei
(sopra lo sfondo e
pur attraverso
e
il
Cretesi
dell'
dell'isolamento,
475 n) dove
lunghi secoli
(fr.
imbarbarimento
tutto
e,
*)
spenta
reli-
attestata la
da seguaci
costituito
dunque
di
Zagreus
(vuxxlttXou Zaypwq),
di Orfici iniziati,
ora che, tutto puro e vestito di bianco, fugge la generazione dei mortali
i
(cpsyc*)
si
(Sp&acv
y/jov
cato,
Seax&v
ha ricevuto
Il
qual
il
TrscpAayiJiat)
nome
di
- ora che,
paxxos
{\^X0 ^
munione con
la divinit
come
eh'
il
santifi-
xXyjxhjv
la mistica co-
cardine e
il
centro
nome
Che Bakchos,
del dio.
da Orfeo
il maestro
e fondatore,
sembra che abbiano, nel loro linguaggio esoterico e
sacrale, denominato se stessi dal loro dio; - come
122
* v. sopra a p.
11 sg.
CAPITOLO V
156
citato
dell'
Hippolyto
forme
ai precetti dell'
[SEC. Vi]
I2 3
usato
ava^ Orfeo.
$zxypq fu poi
di
vero spirito
osservava le
pratiche esteriori, secondo il proverbio: tzoXIo [lv
- mentre poi,
vapfryjxoppot, ruaOpoc S xs Saxxoi 124
mistico,
orfici coi
Baxxcxorac),
xa
pitagorici
all'
'
ESCLUSIVISMO. PESSIMISMO
SEC. Vi)
157
morte
in
nome
del defunto
I2
cos - a
7,
Il
pensiero della
il
morte e
tomba
I3 1
In
vero
a quanto
la
figura
sopra
la
la
*3 2
Samo
maschere silenesche
dell' antica
necropoli di
proprio
dell' Orfismo;
onde
si
sar diffuso
lo
stesso
Si-
CAPITOLO V
158
[SKC. Vlj
leno
pensato,
fu
oltre
forzato
manifestarla,
si
rivela
intinta
un
di
pessimismo profondo 35. E questo interessamento delOrfismo (e del Dionysismo) per le cose ultime
x
l'
T escatologia
tiene
giasmo)
la
in
e,
religiosit
dell'
anima
collettiva
*.
l'
(or-
Orfismo
naturalmente, quasi
tutto
in
spirito
lo
ambo
le
il
mistero dell'uomo.
La
di Eleusi.
dicemmo
**
si
nel suo
l'
Orfismo del
pari,
Onde
steri
si
vede come
P esoterismo.
Il
un
exoterismo; e con
ci,
tracciata attraverso
1'
v.
sopra a p. 8o
v.
sopra a p. 67 sg.
sg.
ESOTERISMO
[SBC. Vi]
e ci che fuori;
abisso;
ziazione.
tra
il
fuori e
presso
dentro c' un
ini-
che dunque
costi-
gruppo dei
donne, - essendo dunque
la
il
il
*59
tutto
il
vata
per segnare
ai fanciulli
il
loro passaggio
dal-
tra
misteri australiani e
greci - pi preci-
pi
negli
significativo)
elementi
accessori
dei
riti
Traci
riti
l'accompagnamento
orgiastici
si
I38
Che anche
svolgessero con
Forse eran questi muggiti che si ottenevano col p\i$oq certo il rombo era uno strumento
di Eschilo
39.
che
si
come
il
oavtSuo,
Etym. M.
cella: oAvjptov oh
s.
v.) y
cui
di legno
(jjujaTiXt
xotiq
CAPITOLO V
i6o
*4 r.
[SEC. Vi]
Che
in cui si
'
'
coi quali
Titani
insidiarono a Dionyso-Zagreus
43
Archyta, eh' per noi la pi antica e finora per quanto io sappia - inosservata testimonianza sul
fanciullo.
rombo, era
l'Orfismo.
un
notevole che
Anche
giocattolo.
certe trib
e Pitagora conobbe
filosofo pitagorico;
in
*44,
riti
il
cui
il
lo stesso
'45:
in Inghilterra si
chiama
bull-
roarer,
toro mugghiante
sommamente
istruttivi
I 46
modo
di
da prima
in particolar
inferiori,
mentre
le
modo
classi
furono
superiori
aderivano
alla
la Citt
la religione di Dio-
RELIGIONI UNIVERSALISTICHE
[sec. vij
l6l
nyso,
pur subordinato
dionisiaco,
e del pari
al
il
misticismo
politeismo olimpico
non erano
cittadini.
Dove
sraele.
il
la
I-
*,
nelle
il
volta
e
preceduto
collettivo
soma,
misticismo
espresse nei
si
riti
pi
sua
primitivo
sacrificali
del
eh' era
vino di
dietro
che
da quel
fu
il
* v.
Buddismo
sopra a p.
PKTTAZ20NI
e dietro
137
il
Cristianesimo e dietro
sg..
antica.
11
CAPITOLO V
102
[SEC. Vi]
Orfismo - ondeggi un
vasto agitato mare religioso da cui emersero quelle
nuove fedi, ed emergendo ne appianarono le acque.
Ma queir antico spirito di cui quelle religioni si
erano nutrite, esse lo conservarono, e lo trasfusero
il
1'
comunit
spirito
comunit le
chiese piccole comunit, in origine, anche il Cristianesimo e il Buddismo e il nahiismo - al pari dell' Orfismo -, sorte in seno alle nazioni e agli stati, che
pur sono delie comunit (e tale anche presso i
Greci la polis), ma d' altro genere
religiose angli
gruppi mistici
antichi
ch' esse,
ma non
religiose
non fondate da
soltanto,
la
alla
Citt),
tali
chiese, che
mente, per
la nascita,
ma diviene
fa parte natural-
appunto un segno
di esoterismo.
la nazionalit o la cittadinanza
munione
insieme
fra quanti
la
partenenza.
E
-
la fede il
vincolo di co-
anzich
per ci
la
dell' ap-
onde poi
le
che
le religioni nazionali
nazioni: e chiesa
[skc. Vi]
163
- la greca, l'indiana,
quella cui appunto
politeismi.
si
politeismo -
il
come vedemmo
la
divino neh"
e quella
6'J)(Y}<;
uomo
e fuori dell'
religioni dell'
xtov fiexepcov,
fra
il
uomo.
uomo sono
in fatti - essenzial-
appar-
tiene anche
mordi
- eh' era stata creata a glorificazione degli iddii della
natura. Dove gi s' intravede la causa prima onde
il
quale pur conteneva in germe e in
l' Orfismo,
potenza quel principio di rinnovamento religioso che
altrove trionf con le grandi religioni ecclesiastiche
e universalistiche, non valse, in Grecia, ad attuarlo.
Ch anche - per esempio - la religione di Buddha e
quella di Zarathustra ebbero contro di se un polisi
umanamente
anche
veri
gli iranici
*47
ch
gii
iddii
ma
non, per di
di ideali divini
indiani -
come
* v.
sopra a p. 15
sg.
sopra a p, 80
sg.
la
CAPITOLO V
164
vaga
[SKC. Vlj
indeterminatezza
fluttuante
la
trasparenza
rapsodie
'
orfiche
48
- onde anche
*
;
inni
'
orfici
49
;
sul-
stesso
ebbero
come si erano
si
e rapsodie omerici.
avuti inni
Tanta
portavano
truci
visioni
orgiastici
di
una
ebbre.
Cos
la
tumulti
di
femmine
folla di
non solo
di
imporsi
al
versare
il
pensiero
orfico,
che in quelle
dovette
Invero
quali
il
Giustizia
'
(Afta)),
cessit ('Av^yxT]) e
queste,
alla
poesia
* v. sopra a p. 142.
la
Cielo e la Terra e
la
Legge
'
(Njjios),
simili
anteriore
-,
non
ignote,
(Esiodo):
neppur
altrettante
PERSONIFICAZIONI ORFICHE
[skc. vij
165
divinit
ma
gi
non
gi rappresenta - rispetto
avviamento a un pi rigoroso pensiero, a quel pensare per concetti che proprio della speculazione.
* v.
sopra a p. 23.
NOTE
Herod.
2.
49;
donne di Samo
le
Pind.,
9.
270 Bergk 5
fr.
3 Pind.,
15) gli
4.
1'
Herod.
54.
logamente di Hermotimo
e di
Theopomp.,
FHG
4.
271.
fr.
popolare
ypxyjg) e
fr.
81
Epimenide:
I,
p.
291
174.
7.
Plin., tbid.,
- Ana174
sg.
cfr.
Cfr. 'Plat.',
Theag., 124
2t(3oXXa...
individuale Herophile
Sibylle
risale la
li
3
,
64
Phaedr.
(cfr.
tCvoc Tieovofiiav
Plut., de
il
nome
Una
delle
conosce
si
(feg
14).
t ,
li,
p.
197), cui
p.
1 ),
244
al
tempo
di
'
Solone
Ciro
'
Sch. tn
Plat.
1071.
Le
b).
10
p. 954.
Pyth. orac
1,
cfr.
Herod.
5,
90;
6,
82.
97. -
indovini:
Tisameno eleo
(dei
cfr.
Jamidi),
NOTE
Spartani
Herod.
9.
Mardonio
sg.),
37
9-
167
Herod.
11
62. -
1.
Grecia nel vi
la
Acarnania
d'
Paus.
Cfr.
(e
3T,
9.
95)
sec.
e,
culturalmente
era
pi arretrata.
ez't.,
'HaCodog
u-avxix^v
5:
un
12 P'orse
con
conflitto
gli
di,
in
anche
(notisi
il
mutamento
figlie
natoria,
Dione
cfr.
Orfe
Lyko,
Wide,
(S.
186 Kinkel
fr.
re di Laconia, dotate
Amfiloco,
Serv.
in
eel.
8.
29
13 Bxtv...
#vSpa x Nojicp&v
xaxaxsxov
Paus. 10.
11.
12,
fenomeni)
Xiaxovxai |iavixot
goAXat xal
ot
v\
S&sv 2C-
v#ooaiaaxixoi,
1,
P- 954.
^x*rSen. ApolL Rh
mmm0
16 Herod.
49:
2.
1.
"EXXyjai
yp
hr\
MsXjiTCOOS
axl
la
'
dionisiaco
1'
purificazione
(v.
adattamento
rono:
v.
(le
sopra
dell'
In questo modo
dionisiaca
'
p.
78).
le
sopra a p. 78-79).
costume greco.
in questa
stesse Proitidi,
al
dopo
Cosi
essersi
la religione
opposte,
Lycurgo presenta
Menadi
di
profeta
di
vi
il
aderi-
doppio
Dionyso
CAPITOLO V
i68
(v.
Tale duplicit pu
essere, credo,
profeti di
la
danza
(1
Re
26).
18,
18
La mantica
rientra nella
un avvenimento,
in quanto
solo
sg.
40
e 11) nel
1'
esilio,
da Amynta
20
Macedonia: Herod.
re di
Un
riflesso dell'
5. 94).
Athena
(Kern, Orpkeus, 20
sg.).
198
fr.
vedere
sg.
Abel
Dion [Paus.
Apollod.
1. 3,
Alessandro
(Pierii di
30, 2,
2,
Plut., Alex.
und
7.
2.
Diod.
5.
cfr.
77;
nella
tempo
di
112; Thucyd.
Kikoni (Orfeo
vi
cfr.
99,3);
2.
steri:
di
14]);
Tracia: Herod.
Riese, Orfiheits
lol.
7|,
5.
fiir
A.
Phi-
fonda mi-
marmoreo
188 1, 30;
cfr.
8.
4.
interior attollit
radice di
xaxypacj;V yy}pu>
teorie: a) Orfeo
al
pari
del
culto
NOTE
ma
Dionyso
di
il 3 ,
Psycke,
(Rohde,
in
103
169
sg.)
un
in Tracia in seguito a
trasporto di
effettivo
del
sia
culti,
suo proprio culto (Maass, Orpheus, 1895: eulto di Orfeo connesso coi Minyi e originario dell'Arcadia), sia in connessione
Dionyso (O.
Gruppe,
art.
'
Orpheus
'
Roscher
centro di
il
cfr.
sopra a p. 77 sg.);
p.
471; Apollod.
3.
costruzioni mitico-letterarie
A. Riese,
/.
U.
v.
tali
T xwv
TCOppyjToov^ cpavc;
3,
di
Rhesos
cfr.
tgsv
v.
'Opcpsc;)
943
cfr.
in
avranno avuto
si
debba
POrfismo)
la diffusione dell'Orfismo
in Tracia
10.
effetto
primo a parlare
czt. (il
[Strab.
semplicemente per
15, 4])
traci
originari
nel-
Orfismo.
22
data
La prima
(Ja
Eschilo
Lycurgem
Orfeo
cfr.
23 Paus.
'Opcpst,
xocl
10.
ouzs
30,
fj
sAAvjvtxv
a&rjg
o5xs
nid"q\iA
142).
ojt]\7.
oxt
- Tracio
nel
5-
26, 3).
Delfi:
Tcl
,
oxt
tg)
zrj
xs-
invece,
cfr.
il
Op$g
de
Delphes,
v,
t.
iv,
p.
29
('Opcpwvdag
CAPITOLO V
[Paus. io.
nell'
7]
/,
schichte,
1291 nota, 81
(pcpd>G Gratin,
ibid.
616)
p.
nome
il
un santuario
sagi in
di
479; Aelian. de
IV, p.
1189
13,
Kock caf
161
fr.
n.
i,
n.
4);
da cui
- pwoi
- Secondo
fr.
fhg
(Fick-Bechtel)
altri
orus
(cfr.
Con questo
il
lat.
'abbandonato', 'solitario'.
di
valore etimologico
56
traevano pre-
si
Lycia (Polycharm.
in
n. a. 12. 1).
Religionsge-
di certi pesci
Apollo
und
1185D.
I,
Bakz's e
(cfr.
corrispondentemente
Suida,
('
s.
Verlassene
').
molti personaggi di
una comunit
di
v.)
le
Kryx e i Ke'rykes,
nome "Opcpsg presso
'solitari',
di
Sihylla
Bakz'des,
'appartati'
di
sarebbero consolidati in
si
sec.
sione etimologica, io credo che l'assunzione di Orfeo a fondatore spirituale di certe speciali
le
comunit religiose
(in
questo
con quelle del Kern), particolarmente dominate da preoccupazioni escatologiche, possa bene spiegarsi con
tere ctonico di Orfeo
l'
originario carat-
non
Orfismo
si
originario:
ma
poich
26 Si pensi
al
p.
179 D. -
Non sembra
l'
da escludere
impresa di
Orfeo
fosse coronata
'
moros,
'
il
')
cfr.
Laodzke troiana
(Ilz'ad. 3.
124)
NOTE
171
Eurynomos demone
t)v v "A1S00)
28
II
yp
n.\<xi
lo
6)
30,
9.
7).
loca-
25, 4.
4.
Taygeto)
Paus.
jiu&cv
32 Philostr. heroic.
xq)
Eleu-
5.
ccpsxspcp
704
p.
20,
*Opcpet>
175
p.
^y}JL(bv y^j-Asvos,
XysTai
5.
3.
398 Ivroll
p.
TcaO-stv tc T(bv
Thesprotia (Paus.
in
si
xanon
jisv
Eurydike
ricondurre
vexoo|iavxstov axxH.
29 II parallelo
30 Cfr.
Gruppe,
ot
ad "Aopvog (Avernus)
lizzato
clvat
secondo
v.
s.
infernale (doujiova
5}jioia
-9-scp.
(oracolo
consultato
da
FHG
p.
415 (Abel
fr.
242).
Verg. ed.
Serv. in
la religione
Orpheus,
8.
Kern, Orpheus, 9
Cfr.
Orphe
cui
30) in
sg. - Cfr.
sembra
riflessa
la
anche
Dione
lotta fra
8.
35 Cfr.
Kern, Orpheus,
8.
rcapyjv
cfr.
Bacch. 562
sg.)
altri).
art.
'
39 Androtion,
fr.
36 FHG
I,
2.
53.
p. 375.
Orpheum
40 fr, 7 Rose (Cicer., de n. deor., I. 38, 107
poetam docet Aristoteles numquam fuisse...'); cfr. de anima
'
CAPITOLO V
172
i.
410 b v xog
p.
5,
dt gener. animai, b
oltre a n.
cfr.
lltSOtv;
i,
734 v
p.
xo'ig
xa^oofivoig 'Opcpcog
75.
218
p.
1,
Anche Museo
sg. (Aristeas).
sg.
'fu
'
Abari
e Aristea.
1,
copes
82.
p.
45
242 Abel
fr.
46 Thuc.
47 Suid.
48
21
2.
Plat., resp.,
cfr.
cfr.
v.
s.
Opcps.
2.
7,
p.
364.
'Opcpsg.
v.
s.
Suid.
cfr.
BxtSt
81.
(il
131, p. 397
1.
St.)
to
[lv
49 Herod.
50 Paus.
51
7,
I.
6.
22, 7; cfr. 4.
Cfr. Paus. 9.
52 Paus.
8.
31,
53 Suid.
s.
v.
Anche
nella
35,
3
I,
5.
5.
(Onomacr.,
'Roloog;
Phorons
fr.
fr.
4 Kinkel EGF
Kinkel EGF
cfr.
Kink., p. 21
1)
I,
era
I,
p.
p. 241).
150.
parola
dei
Dactyli Idei.
Abel
bis
(].
Mnchen
frgg.
11-29
irj|xpai,
907).
56 Rohde, Psyche,
rz'sche
3
,
49
sgg.
Cfr. v.
Wilamowitz, Home-
il
3
,
103 sgg.
NOTE
364 e 365 A,
rappresentazione di Orfeo all' inferno su vasi
60
Cfr. la
2.
p.
7,
Meridionale, che
dell' Italia
173
Kuhnert (Jahrbuch
il
deutsch*
d.
1893, 104) ha messo particolarmente in rapcontenuto delle laminette auree, non senza incon-
arch. Instit., 8.
porto con
il
obiezioni.
trare
Cfr.
Alb.
Nekyia,
Dieterich,
Leipzig
[893,
128 sgg.
61 'Hpodtxoo Suid.
s.
Cfr.
*Opcp.
v.
Wilamowitz, Homer.
62 Suid.
v.
s.
Unterstick ung,
gioitsgeschichtliche
centua
Orfeo
il
(di
fatto che
di Reggio, vedi a p.
63 Herod.
quale ac-
Magna
- Di
Grecia.
Mikytho,
191.
2.
Erodoto,
p.
il
3,
veli-
xtov
Berlin 1920,
oltre lo stesso
18.
Orpheus, eine
36, n. 97.
64 Onomacr.,
65 Cfr.
fr.
Kinkel egf
castigo
il
I,
p.
241.
delle
Religionswiss.
2. 1899, 47 s gg
66 Wilamowitz, Homerische
199
sgg.
leggenda
cfr.
cz't.,
r,
p. 6
cfr.
Suid.
s.
v.
cfr.
Aristot.,
II.
orfici
14,
259
metaphys.,
anche
[la
(specialmente
nell' Ilade
1071
ol
-8-soXyot
come origine
70 Plat. resp.
2.
363 c
nella
(cfr.
Orphica
x voxxg
ol
71
p.
239 sg.).
20, 30, 32 Kaibel (cgf 1)
I,
'Opcps.
69 Elementi
Aig rcxy]
(Kinkel egf
fr.
li 3 ,
227
10
5, n. 2 #
228 Abel).
2. 7, p.
364 DE.
CAPITOLO V
i?4
72 Zccypss
M. 406,
- Cfr. Etym.
symp.
(Plat.
49.
Cfr. O'Caypoc;,
padre di
il
37).
Orfeo
179 d).
p.
7,
Gud. 227,
77 (tcxvioc Yr\ Zaypeo xs -frs&v TcavuTcspxaxs Tuvxcov). Cfr. Wilaraowitz, Homer. Unters. 214 n. 13.73 Fr. 3 Kinkel
Zagreus in Eurip.
74 Onomacr.
75 Aristot.
xaOxa S
xg
EGF
Tra
XP? a
}iott)
2
475 (-472 N ):
2 Kinkel p. ^.O.
fr.
fr.
fr. 7
le
Rose.
JL0 ,
yp
stai
citati presso
xaxa 'Ovofiaxpixoo.
cpaai xal
x y|iaxa,
xaxaxstvca
sopra
(cfr.
Suid.
(s.
n.
TsXs-
stg 'Ovojixptxov e
vacppovxcu
ol
v.
ocoxoo [lv
Kinkel
Cfr.
p. 238 Sg.
76 Raccolte gi dal Lobeck nel suo Aglaophamus sire de
I,
Graecorwn
theologiae mystcae
77 hymn. orph.
6.
p.
a n. 40). *Op;p.)
sg.
155
Orphica
30. 6;
fr.
Knigsberg 1829.
causis,
Diod.
cfr.
75; Nonn.
5.
Dionys.
186 Abei.
(fr.
6.
173
(cfr.
V. Macchioro,
80
Cfr. Cecil
Norwin
phica,
'
;
818).
cfr.
Or-
err. prof.
rei.
fr.
82
6
Museum E
v.
sopra a p. 73-
Cfr.
Firm.
Mat. de
memorationibus excitantes
'
in
Atene,
c'era,
tra
quali
gli
furono praticati
anche un
altri,
anche
che
rito
Nub.
1893, 2*]<)~KLeine
260
Schriften, 120
che
Titani
noscere
si
sg.]).
Questo
(Harpocr.
s.
v.
dcTCO|i,xxo)v
cfr.:
fatto
co-
27.
NOTE
228
(e
4
sg.).
175
Il
rito,
il
con xixavg
ai
2.
si
735)
dal quale
Titani.
200 Abel).
(fr.
Abel.
sg.
(fr.
85 Abel).
Un
Paus.
30,
9.
Tiaxpwv)
37,
Norw.
(cfr.
credenza proiettato
Olympiod.,
sg. (Ttxfjvsc;
/.
cit.
92
yp axoO
cit. - Si confronti Act.
\ipO
/.
21
p.
su
200
fr.
Orfeo:
5.
hymn. orph.
91
questa
riflesso di
Yjjiexptov Tipyovot
><j,
(szi,
Apost.
17.
28
(discorso
di
Paolo
xat tivs
x&v
elpvjxaatv
xou
Non
per nulla
v. "Opcp.).
nesimo
(figure
di
Orpheusdarstelhmgen, 1893
1202 sgg.;
Suid.
I.
(cfr.
cfr.
J.
cf.
Strzygowski, Orpheus-
und verwandte
ili,
ira-
(v.
Xasi [a Ss,
scil.
Dionyso] &x
cfr.
Phaedon. 62 b; Olympiod.
96 Phot., Suid.
sopra a
p.
v.
Etym. M.
s.
v.
90, n. 69.
97 Herod.
&vyjoxetv
s.
85 Kroll.
ZX|aogi. - Cfr.
I, p.
aXX
4,
94;
cfr.
[i-SToix^ea&at, vojatovcs).
(ob
yp no-
CAlTfOLO V
176
x&v
"Opcpsg
v.
s.
xal
V'9-p(7tcov
2.
81
(e
2.
53).
tcoXXocc;
7ioxt{isvov
rcfrsat,
Roma
x xa&aptv xa&ap).
(spx,xat
Abel (xxXov
x'
226
fr.
vjjii
xal
'fpava)
cfr.
xSs
8'
cfr.
laminetta
la laminetta di Creta
(Fag
de.).
Rader-
non sono
si
orfici
(Pkanes, Proto-
109 D.
Al.
Comparetti,
Olivieri,
Bonn
175
191 5;
Laminette
Firenze
orfiche,
19 IO.
H.
Diels,
Fragm. der
Vorsokr.
li
133),
Berlin 19 12,
s gg.
se inserito in
un
xsXexvj, deposta da
monte Ithome,
di
Epaminonda;
il
sul
un sogno, al tempo
il
documento
in
Andania (Paus.
4. 26,
misteri
NOTE
in
177
Lamellae, p. il.
Cfr. Olivieri,
Baxxsta
(Aristoph., Lysistr.
Ale
114 Eurip.,
xal
2.
'Opcpscog,
1'
dei
iscriz.
1895, 2 5-
pTrjaaaig v aaviatv,
967
tc 'Opcpeia
ypau.|iTa)v. -
I,
20.
Cfr.
116
retti)
V hymn.
1
v{i(p
laminetta di
Plat.,
6,
782
p.
c.
Sta
tO-t
orfih % 64.
Anche
Ephor.
fr.
76. 78.
118
elvat,
8 Ttvag xwv
oo xxtaxaG xaXeta&at,
Opax&v
01
visp&afraC te
7.
3,
3,
p.
si
296.
(Sotyjs (cos
2 p.
pare
73 sg.]; altri
gpcmg).
120 Le laminette di Eleutherna sono del 2 o 1
Cr. - Cfr. Kern,
121
scriveva
122 ol
123
{J,cpl
sec.
a.
Hipfiol.
954:
pax^sos
tcoXcv
c.
ypau-jiaTtov
xtfiaW
xarcvos.
58, p.
48 Norw. -
p.
Cfr.
Xsy[1VOs: Herod.
2.
axwv tp Xyo
81.
1.
pettazzoni
antica.
12
CAPITOLO V
178
del
dopo Cr.
363 c
130
cit.,
twv
29.
p.
resfi.,
227 Abel).
(fr.
sopra a
v.
ofi.
aofiTTaiov
il
70.
p.
Heraklit.
Cfr.
fr.
eboxg
15
6.
24, 8
un Stvjvoo
133 Bhlau,
tav.
jonischen
v t$ 'EgpaCwv
|ivvj|ia,
Pergarneni.
tav. 46,
und
3.
talischen
Nekropolen
57
6.
13,
ad Apollon.
27).
La
(p.
es.
cattura di Sileno
Rpert.
Mida:
Reinach,
120.
il,
136 Presso
(p.
es.
sole, la luna,
il
totem
a quel
certi
religzetise,
ecc.
Paris 191
2,
200
il
mondo
de
la
vie
seg.).
Myth 2 London
,
1885, 39
sg.
London
London
1899,
2 4-6 sg.,
The northern
74
sgg.
tribes
of centrai Australia,
The native
sgg.
II
tribes
of south-east
Strehlow-Leonhardi, Die
(Frankfurt
am Main
I97)>
R. Anthropological
e 302). Cfr.
vtov,
Hesych.
s.
v.
ji(3oc;
II
17,
Sthlin
(i
p.
14
l'va
foi^g. - Etym.
M.
NOTE
s.
v.
179
tv pa,
efcg
xat ^x ov jircoioOai.
Abel.
fr.
pjipog
xal
Ttcayvia
xal
196
xfvos
142
143 Quanto ai Titani cfr. sopra a n. 83. - Anche l'uso
imbrattarsi
di
gesso
di
polvere ricorre
di
riti
presso
d'iniziazione
le
trib
Harrison,
(cfr.
ThemiSy 15,17).
Un
logia, 41.
191
1,
267.
ro??ibo
man
in Italia, Lares
1912, 63 sgg.
r.
(traduzione italiana,
momenti
la persiana fiorirono in
Lehmann, Archiv
fr Rligionswiss., 5, 1902,
202 sgg.
148 Orphica,
8.
fr.
48 sgg. Abel.
55 sgg. Abel. - 'Opcpstcov
149 Orphica, p.
829 E. - Sugli inni
hymnis
orphicis,
aetate, Vratisl.
Marburg 1891
191
M. Hauck, De hymnorum
di
Crono'
lagrime di Zeus
per dire
Abel. - Viceversa:
il
'il
4
'
orfica
'
le
'
Afrodite
('
dire
('
Pitagorici):
Orpheus, 4
per
'
mare' presso
vino
orphic.
sg.
'
A. Dieterich, De
r.
x?j SsAvjvyjs,
a noi pervenuti,
orfici
Agon
fr.
ed
lagrima
fr.
253
Ekecheiria'*
VI.
La
filosofia.
li
La
mento
della natura
1
.
Non nacque
dall'
Orfismo, ch'era
E nemmeno
mondo greco
orientale,
**,
* v.
sopra a p. 16
sopra a p. 100
v.
sg.
sg..
per
all'ori-
- cui
Greci d'Asia
LA SCUOLA
[shc. vi-v]
DI
M1LETO
l8l
e le
citt
loro
Omero
mondo,
E
-
grande baluardo
fu abbattuto;
si
e,
nella
allora
il
il
mito
pens il mondo
- come fece appunto la prima filosofia
secondo
unit,
La
quale
al
posto di quel
quale
concetto
nuovo pensiero
il
*.
parimente
si
sostituiva tendendo al
la
tanti
- come sappiamo
zionale.
Ma
**
- della
gi Anaximandro,
v.
sopra a p. 165.
v.
sopra a p.
no
sg.
come
sapienza
fu tra
'
tradi-
Milesii
CAPITOLO VI
182
il
pensatore pi rigoroso
dare
9,
il primo a
una espressione ade-
cos anche fu
pensiero concettuale
al
[SEC. VI-V]
guata,
dell'
vita
la
dell'
infimo
volgo.
Il
quale
allora
aristocratica - s'inabissava:
sue superstizioni, e
prodigi
10
,
ed epico
e lo
11
;
volgo con
le
e delle schiave
I
il
la
schiavi
I2
.
quali gi da
nelle
ch'erano, in parte.
Ma
in
parte
anche provenivano
le
credenze;
e,
pi facilmente ancora,
il
ricordo
di
HIPPONACTE ED ESOPO
SEC. Vl-V]
l8 3
voglio dire le favole; onde ebbero, come in Hipponacte - poeta proletario - il loro cantore, cos anche
'
'
Il
'
quale fu pure un
anzi
coi
leggenda;
la
l6
,
Sette
secondo
'
*7.
In-
vita
stocratica,
per ci rappresentata
letterariamente
mondo
portate
arricchire
E in
sua
il
ad
2t .
allora
[Suid.]
ETriajjiL))(Q<;
22
o IIsvtijiuxoc)
3.
Che
allora POrfismo,
mentre si propagava, come organizzazione, in Occidente (e a Creta **), si sar propagato, almeno come
idea, anche verso Oriente. E nello stesso Anaximandro
par quasi di vedere il riflesso di un'idea orfica in
quel suo pensiero che le cose l'una verso l'altra
scontano pena e castigo della iniquit loro neh" ordine del tempo
* v. sopra a p.
2 3 bis
102.
** v. sopra a
p. 153; cfr. p. 31
n. 45.
CAPITOLO VI
184
[sec. vi-v)
certo
masse
anche ad Era-
fu noto
clito
tale.
aristocratico (fr. 49) pensatore orgoglioso, come politicamente fece parte per s stesso 2 cos disprezz
,
(fr.
5).
se da un lato,
all'uomo l'identit e
la
cos
dell' essere,
permanenza
anche
della persona
27
(tanto
era
lontano
eh'
u
il
simile
dall'
intese
come
tutt' altro
da
Zeus (perch unico) (fr. 32): l'Unico da cui procedeva il Tutto. N rifugg dal lanciare - egli, scrittore
di prosa, - il suo motteggio beffardo contro Omero,
maestro che, invece, meriterebbe
di esser escluso dalle gare e bastonato a dovere
(fr. 42) 2 9, - nonch contro Esiodo, che sa tante cose
l'idolo di tutti,
(fr.
(fr.
40)
57)
30.
il
non sa che
E Xenofane
quell'ideale di
ai pensieri
il
giorno e la notte
perseguendo sempre
unit naturistica che stette in cima
di
Colofone,
uno
31,
soltanto
all'essere
ai
cos'
ERACLITO. XENOFANE
[SEC. Vl-V]
(a.
and ramingo
545),
rapsodo
tempi:
d'altri
di
ma
in
citt
tale
185
come un
citt
Omero con
Ma, mentre da un
uno Iddio
lato si
sommo
non
(fr.
23,
fr.
24).
cos
l'
cipio che
ini
l'uomo crea
agin e
civile,
mano
somiglianza;
ma
essere
(i
che Xenofane
il
anche l'incolto, ch
intuiva
gli di a
sua propria
gli
Etiopi
rossi
di
chiome
(fr.
16).
Traci,
Con
sero mani
affer-
le
l'uomo
non solo
prin-
il
buoi
mani disegnare
cavalli simili a
gnerebbero
cavalli
essi
15).
se aves-
quale appunto
vamente (fr.
hanno
Onde
la
corpi farebbero
poi,
i86
CAPITOLO VI
[SEC. Vl-V]
ad Omero, e
grande responsa-
come
additarlo
il
nemico, come
il
bile e
il
ch
Omero
(fr.
ne
Ed Omero ed Esiodo -
12).
cio
Pitagora
l'
ma
avverse ambedue alla religione tradiprima di Pitagora gi interferenti (Ferekyde?), ma in lui associate, se anche non organicamente fuse - port il segno impresso nel suo pensiero.
tra loro,
zionale, e
Ch contro
imperfetto
mentre per
il
monismo
dualismo
i
Jonici
dei jonici
(tra
pose un primo
Y ntipov e
il
l'Uomo scompariva
Tzpaq);
e,
in quel tutto
all'uomo attribu un' anima individuale e - d' una in altra esistenza - indistruttibile,
eh' la Natura, egli
siero filosofico.
E l'umanesimo ebbe
nuova espressione:
allora
e fu la storia.
la storia
- eh' ,
sieme con
la
36.
Il
quale
in37
[SEC. vi-v]
187
naturalistico.
Ma
fra gli
Anaximandro, una
tore
ma
geografia tratt
la
storia espose,
s,
al
vano
Ma
la sua) alle
i
logografi
modo
seguitando a collegare
presa
le
39,
come
gi avevan fatto
poeti
40.
modo
che nella vita liberamente si condusse secondo ragione, e - quando la sua patria fu in
a quel
4*)
Re
di
- non esit
ponendo
giudizio,
la
ragione -
la
suo proprio
sua ragione - come
il
Ecateo
di
e,
attraverso
il
mito,
epopea.
La
sopra a p. 105.
CAPITOLO VI
i88
e delle rane
ragni
',
'
46
1
f
Guerra
[SKC. VI-V]
delle gru
48)
'
*
y
Guerra dei
e imitazione di se stessa
ad impallidire, e un velo
di contro a
una luce
Che ormai
gli
fatti
uomini
bugiardi
potenza ch'essi
il
pensiero appunto
adoperava a decomporre le figure divine, isolandone il contenuto naturistico dalla forma umana; onde quel distacco si approfondiva. Ed Ecateo, appunto, anche alle cose della leggenda e alle figure
si
il
v.
sopra a p. ili.
[3kc. vi-v|
degli di.
E non
parve.
Non parve
189
sopratutto perch,
non
fu poesia,
all'udito
ma
ma
figura: un'arte
alla vista,
l'arte
nuova
in
nell'astrattezza
informe
dei
concetti,
furono ricon-
dotte ai
marmo,
imperituri.
al-
mentre
pensatori si raccoglievano a perseguire una superiore idea della divinit, le turbe seguitarono tuttavia a salire cantando
in processione verso gli altari degli di: fiumana
vivente e crescente di una pi intensa religiosit,
che s'incanalava tra le sponde di un letto tracciato
da secoli, ma ad esser arginata e contenuta domandava nuove opere e difese. Ed allora in fatti, pi
che mai per V addietro, la Grecia si popol di templi
nuovi: sacra ghirlanda marmorea distesa dal Levante
all'Occidente. Allora l'antica forma templare derivata
dal megaron miceneo * - armonia pura di linee - usc
leato del politeismo.
mentre abbandonava
schematica che aveva comune con altri edifizi non propriamente religiosi (tali i
tesori ') - accentuando cos il suo carattere di dimora divina -, anche
incominci ad ampliarsi e ad arricchirsi di colonne e
dalla sua arcaica semplicit, e
la pianta
v.
sopra a p. 49 sg.
T90
CAPITOLO VI
[SBC. Vl-V]
dove
le
architetture
del
non lontano
Egitto
dei maestri a
nuove
che a Creta
fra
-,
il
visioni.
in Jonia
anche -
oltre
le
le prime scuole
connessa per ragioni religiose * con
della statuaria,
suggestioni egizie e
nato
promossa
orientali.
Onde
dalle
medesime
rest
determi-
il
nica in particolare).
eclettica nel
La
si
svolse
fra
tradizione.
Che
la
non
Or questo movimento
d'arte religiosa,
special-
rico
l'
la
Europa
ultimi del
le
citt
del-
medioevo -
sua ripercussione nel mondo greco d'Occidente, dove sorsero allora - specie in Sicilia (Seli-
ebbe
la
nunte) e
in
Italia
giunsero
nello
stesso
Ma
in Sicilia
tempo anche
le
v.
sopra a p. 49
sg.
MISTICI E FILOSOFI
[sc. vi-v]
anche
far fede
frequenza del
la
JQl
che sembra
nome Orpheus
nella
53),
E
parato
alla
propagazione
terreno
il
dell'
Orfismo forse
ragioni
dalle
fu pre-
nel
etnico-religiose,
Orfismo verisimilmente
pre-ellenici
mente
*,
cos nella
in Sicilia -
gli
elementi
Magna Grecia
antichissimi
- e pi special-
modo
misticismo
Certo
dunque
atta
pare, di
carattere
ad accogliere
le
55,
gli
ch'era
agrario
voci del
56.
la
primamente da pensatori
onici,
ebbe carattere
for-
si
Pitagora a Crotone
citt.
La
ma
* v.
59.
una
CAPITOLO VI
192
E anche
60
Xenofane
dopo
(fr. 7),
fondata
da
come
Jonici e
Jonici, di
Eleatica
trasmigrazione
tore,
scuola
nella
[shc. VI-V]
meno
naturistico
come
un monismo
illusione, ogni
quanto
(in
la
natura
stessa
nella
pu rintracciare
61
qualche elemento
Ed Empedocle
3,
(fr.
13) di pen-
2
.
6
\ seguace - come Parmenide s - della
tradizione poetica di Xenofane 66 ancora naturista
a Persefone
(come
Jonici),
ma non
quattro elementi
67
posti in
come un
menti
prodotto,
fisici
s,
fr. 15)
anch'esso, di quei quattro ele-
fondamentali,
ma
[sue. vi-v]
193
assegnavano con la stessa origine ( titanico-dionisiaca), uno stesso destino e una medesima ed unica
,
*.
Ne
fa meraviglia
Xi^aimec:
72
21
fr.
v.
12)
ma non
s,
(80-
immortale, e
E come
la religione tradizionale
la
76
prima
Theagene
Omero
di
Reggio
cio sui
poterono far
scientifica.
miti
risalire,
77,
'il
omerici
v.
base
ai
opera primamente
primo che scrisse su
fu
a lui gli
a quanto sembra,
massime
quattro elementi
78,
antichi
primi saggi
dell' allegoria
sopra a p. 147.
pittazzoni
13
CAPITOLO VI
194
diretta e indiretta
(Empedocle?)
[SEC. VI-V]
della speculazione
ionica naturistica.
lone e di Hierone)
miti,
in
ispecie
miti eroici,
un
tratta-
ancor pi - e
nuovo
e stra-
della
madre
niero,
mondo
ma trasferendolo
comico,
suo
5,
religiosa e dionisiaca
il
dal
mondo
satiresco
7,
ch'era
88
.
quali altrove gi
avevano
media
degradato
fu
il
mondo
genere
*.
Ma
resistenze
tradizionali**),
pensiero filosofico
formato
Pitagora
(come
la
nuova
89
9*,
e del
si
era
Xenofane
92
,
93) f
se
* v.
sopra a p. 13
v.
forti
meno
s g-
NOTE
Cfr., oltre le
phzlosophy
2
,
London 1908; E.
Caird,
J. Burnet,
M. Louis, Doctrines
Cfr.
langues smitiques
(Paris
1858),
I,
les
Early greek
p.
1909.
et
9:
mmes que
celles
qui en-
et
mythologie cot de
la plus
le
phnomne de
la
I.
Inde
plus riche
profonde mtaphysique
l'
Cfr.
291.
un'iscrizione di
3 Naturalmente, anche i vincoli gentilizi
Mileto (del IOO circa a. Cr., ma) risalente a un antico documento
:
del
sec.
VI
(v.
Wilamowitz, Sitzuogsber.
d.
Berlin.
Akad.,
nome
cui
di 'OvixdSca;
membri sono
il
quale,
se
la sua ragion
d' essere,
stene) in
Cfr.
diPoland, Das
CAPITOLO VI
196
F. Poulsen, Der Orient
191
- Per
2.
lteste griechsche
ffir
tmd
M.
influenze assiro-babilonesi,
le
Die
P. Nilsson,
423
1,
(cfr.
reli-
giose
1910, 327.
Metapkys.,
5 Aristot.,
Diog. L.
Herod.
2.
I.
9 Tannery,
1.
p.
3,
p.
983
de
la
B.
26.
1.
74.
Pour V
histoire
science
1887, 54
pensiero speculativo ellenico originale
sgg.,
idee egiziane. -
La questione generale
Paris
hellne,
vero iniziatore
il
del
Talete dipenderebbe da
Atene
sofia greca,
Roma,
U oriente
le
rifrange poi
si
Tannery
V gypte, Revue de V
doctrines de
1910,
sgg.J,
Talete
iu
La cosmogonie
E. Amlineau,
cfr.
in Eraclito [Teichmuller
],
et
les
in Pitagora; persiani
mentre
ecc.),
de Thalcs
pen-
[Pfleiderer,
si
in Pita-
indiani
complica intrec-
con
le correnti
losophie aus
dem
Ma
greca, n
stesso
qua
suo sviluppo, n
modo
e l nel
che
il
il
sorgere
della
dal
di
speculazione
mondo
carattere
Rheso
NOTE
frammenti di Hipponacte
cipio dell'
invocato come
(fr.
fr.
15
Hippon.
frigi:
(cfr.
dio
prin-
Il
Hermes
l'accenno alla
Cfr.
lydia
fr.
iiTgovtaT).
13 Ordinanza di Periandro a
piego della
p.
42).
Il
I.
fr.
46. -
fr.
(fr.
85.
fr.
12 Schiavi
Lydia:
197
213
mano d'opera
oXoyy
Damasc,
fr.
xxvjastc;
fhg
59
14 Hippon.,
fr.
15 Hippon.,
fr.
16 Plut.,
25. 1890,
sefit.
196
FHG
Txsptcupwv
II,
Nic.
ystv.
120. 121.
120.
Wilamowitz, Hermes,
di Alexide,
17 Cfr. Herod.
5a)
sg.).
comedia Agokoc,
xal xpo^rjv
fr.
o^o^v
2.
fr.
Kock caf
Solone
II,
p.
nella
299.
(v.
sopra a
Aristoph.
Staxpscpotvxo,
I sacerdoti fanno in
modo che
al
Esopo
poi vendicato
cp* vj
x&v #soo
Esopo
(nel bagaglio di
in
Arist.
l,
pya^fievot
&i>(ixcov 8iayjv).
cit.).
Esopo
si
trovi
sia
con-
Messo a morte,
/.
cit,
Plut.,
de sera ntim. vind., 12, p. 556) (per Apollo schiavo e lavoratore v. sopra a p. 47, 53). - Resurrezione e reincarnazione di
Esopo (Plato,
FHG
in, p.
fr.
Kock caf
68
riflesso
I,
p.
delle
619; Hermipp.,
fr.
10
dottrine orfico-pitago-
?).
18 Frgg. 8 e 9;
19 Herod.
Rhodopis]:
cfr.
2.
10.
5).
il e 12.
Heracl. Pont.,
20 In Frigia
fr.
cfr.
(o in
Mysia)
fr.
;
10,
fhg
it,
p.
215).
CAPITOLO VI
198
esclusivo,
sia
in
lore nella
comunemente
entrata in una
nuova
Nuovi
dette
F. Ribezzo,
cfr.
La
1901. -
Napoli
esotiche,
questione
Achiqar
of Ahikar
slavonic versions,
191 7;
Fabeldichticng, Sitzungsber. d.
2.
li 3 ,
23
Lombardo
23
Amaxim.
bis
Diels
[laTatc; ...
n.
9, p.
92
(la
15 Diels
vu%titcAol,
vofufisva
yp
24 Fr. 14
aog),
di Siro,
di Ferecide
cosmogonia
198 sgg.
Cfr.
cfr. fr.
Sibylla),
fr.
15
3
.
jjLyois,
pxxoi?,
%ax' v&pmorx;
W.
und
E.
367;
Bodrero,
93. - Pfleiderer,
25 Contro
die Orphiker,
Eraclito,
Altjonische Mystik,
Torino
9. 12 sg.).
1910.
(fr.
n.
2
1).
(Di qui
Un
Diels fvs
fr.
121 Diels
fr.
56.
W.
Schultz,
p.
I,
p.
101.
p. 71 n. 3 (cfr. Diog.
Delph.
118).
28 Contro Pitagora:
29 Cfr.
1,
18
(Rohde, Psyche,
Cfr.
1905.
suoi concittadini:
148
Berlin 1886. -
jioaTYjpia
Xvjvai,
fr.
40.
II3 ,
anche in Epicarmo
NOTH
30 Per
l'
il
40.
fr.
Spekulation
Cfr. O. Gilbert,
jonischen
Ph
199
Archiv
losophie,
fiir
33 Cfr Heraclit.,
fr.
und Volksglaue
fr.
5.
5.
(Diels fvs
xotc;
Tpiay\iol
p. 287, 2) cpyjaiv
1,
in der
Lemno), vale a
(di
'tirreno', e precidire,
dunque,
(cfr.
sg.) tracio.
grazione in Pitagora,
stato, di nascita,
cfr.
Keith,
of transmigration, Journal of the R. Asiatic Soc. 1909, 569 (dal134 sg.) Fimmen, Zur Entstekung der Seelenwanderungslehre des Pythagoras, Archiv fiir
l'
Orfismo;
Rohde, Psyche
cfr.
81],
(cfr.
ma
(dall'Egitto
[cf.
Herod.
123;
2.
L. von Schroeder,
187
sg.
im Veda, Wiener
15,
il 3 ,
sg.)
Zeitschrift
v.
s.
Exa-
TCUO.
3 7 Cfr. J. B. Bury,
historians,
London
1909, 8 segg.
38 Herod.
2.
143.
39 Herod.
5.
36
40 Strab.
I.
2,
ExaTCcTo
'
Xo^otioiq).
6 p. 18.
41 Herod.
5.
36.
42 Herod.
5.
36.
43 FHG
p.
25.
I,
a p. 120, n.
45 Nel
'
12.
fatto la primitiva storiografia
200
CAPITOLO VI
specialmente
dalla epopea,
p.w8:
jcpcbxiaxa
yp
xXXa
Ss
genealogica.
Strab.
Cfr.
I.
2,
6,
Ttotvjxix^
vj
cpi>Xavxs
aovypac|;av
TCOLV^xtx,
ot
ruspi
(Suid.
46 Moo(3axpaxo|iaxa
attribuita a Pigrete (Suid.
47 Con
Pygmei
v.
s.
^.
niypyjg).
(Suid.
Tspavo|Jiax^a
48 'KpuyyopoLYioL,
altrimenti
'0|jiyjpog),
2;.
s.
v.
"Ojivjpos)
50
Herod.
Cfr.
2.
sgg.
112,
sgg.
H.
Diels,
Herodot und
243
a).
s.
v.
p.
580.
145,
147.
11,
Opcpst): v. sopra a p.
dell' argivo
1879, 149;
1900,
di
188
Mikytho
Reggio (Herod.
7.
170
era
sg.
cfr.
oxsxv}
cfr.
Anaxilao
tiranno
1.
Per una
siciliani
ed
Cfr. E.
storia
italioti
Bignone, Empedocle, 35
dei culti della
sg.,
45
sg.
Sicilia antica, in
Pa-
Studi
1),
Firenze 1914, 245 sg. - L' ellenizzazione non avr potuto procedere cos radicalmente da soffocare del tutto la coscienza reli
-
giosa indigena.
il
Un
il
stato indipen-
centro del
movimento
NOTK
(Tryfone)
Salvio
di
104
a.
Cr.).
56
La
20
al
6.
(a.
cfr.
Pind.,
12,
2)
Olymp.,
<I>spascpva
- Forse la
indigeni.
57
Crotone
Ad
cina.
appartiene
essa
Fragm.
con
sofia
pi
il
antico
d. Vors.,
p. 131 sgg.).
La medicina cominci
natura
1'
('
filo-
uomo.
naturistica) all'
'
medicina
di
scritto
medi-
di
Diels,
sin da quel
fiori
Fra
era
precetti pitagorici
da cibi animali
Orfici)
l'
astinenza
Herod
(cfr.
2.
(propria
anche degli
Cfr.
A. Gianola,
81).
La fortuna di
1'
democratica e cacciata
Pitagorici nel
sec).
60 Xenofane era
(Ad Atene
61
stato
era stato al
tempo dei
Rohde, Psyche,
Cfr.
II 3 ,
Pisistratidi).
155.
Diog.
Laert.
segu, a
dei
21.
9.
quanto sembra,
Anche
1'
nella
Sotion ap.
Parmenide
pratica
vita
esempio di Pitagora
(cfr.
Archyta a
Diog. L.,
9.
23;
cfr.
Strab. 6, p. 252).
W.
2.
und Bedeuttcng
des
Parme-
66 Diog. L.,
9.
67 Fuoco(-etere)
acqua
= N^axig
fr.
158.
22.
= Zsg
6; cfr.
fr.
aria
7,
= "Hpyj
v.
16
sg.,
terra
e
fr.
= AlSwvsg,
22,
fr.
38.
CAPITOLO VI
202
8 (contro
organismi
cfr.
128,
fr.
sg.
la resurrezione di
8.
viventi:
sacrifizi cruenti).
sue
certe
cfr.
discepolo
H.
ap. Diog.
Empedocle, dichia-
di
magiche (Satyro
operazioni
Diels, Gorgias
und
Emfiedokles,
63.
- Tendenze
Xanthos
71
democratiche
Bignone,
ofi.
Diog.
e Aristot. ap.
ct.,
L.,
Ronde,
Empedocle:
di
8,
il 3 ,
Psyche
172
sgg.
77 sg.
',
Leipzig
1911, 221.
1,
p.
7 v.
9 sg.
vo|isu
75 Cfr.
31 e
fr.
fr.
fr.
in
Stesicoro
sopra a p. 188.
Fragm. der
78 Diels,
/.
5. 27,
81 Aristot. foet.
xal
<E>pjAtg.
cfr.
Suid.
205
n.
p.
sg.
5.
1449 B x Ss [xu&qds
rcotscv
tempo
di
Gelone (Paus.
5. 27,
84
v.
sopra a p. 118. -
Un
Diog. L.
8.
78;
essere
Kaibel, p. 87.
rappresentato
1).
Formide
Epicarmo
era noto
s.
v.).
trebbe
'Etu^P^S
v. 'ETCxapfAOG*
31
148.
p.
1).
cit.
79 Kaibel CGF
80 Paus.
Vors., 11 p.
da Aristoxeno di Selinunte:
cfr.
NOTE
85
- Cfr.
sopra a p. 118.
v.
203
l'elemento
Kaibel cgf
mitologico
183
I,
Le
come
nei
sgg.).
coro.
il
Ci non
Spjiocxa.
Aivoaoi
(fr.
Pyrrha
siani,
y\
19
sg.
"Acpcciaxos
(fr.
(fr.
Kaibel),
sgg.),
84
135).
88 Di Epicarmo
xv
B%x ai
pure
(fr.
XopsoxaC
Tkeaet. p. 152 E.
Plat.
cfr.
scrisse
Alkyoneus, Amykos,
HpaxAvj
Kyklops, Odysseus
Nozze di
Busiris,
6 Ttccp <>Aq) e
un
altro 6 n\
vaoayg),
anche Per-
Troiani.
x^x xwxoo
O-sg.
- Zeus
ticcvxc;
stesso
non
risparmiato:
Epich.
fr.
71
Kaibel.
90 Fr.
1,
fr.
8 Diels
p.
117,
p.
122
170
239
Kaibel).
91 Fr.
170 K.)
Diels
(fr.
cfr.
vind
15 P- 559.
92 Fr.
(cfr.
Xenophan.
fr.
15).
93 Jamblich., vita Pyth. 266 fisx TtatStag xpcpa xcppovxa x noftaYpoo Syjiaxa.
I,
p.
14.
648 D (Diels
VII.
Atene
La
e le guerre persiane.
religione tradizionale
il
eroiche e
Omero,
rati
fatti
suoi iddi,
ch'erano quelli di
Ma
tipi
nuovi
venivano, quei
figu-
tipi,
gi
poraneamente dalla
in
Grecia
* v.
la
civilt di
sua via
sopra a p. 21.
SEC. VI-V]
PISISTRATIDI
205
anzi negazione della forma, eppure grande chiarificatore e armonizzatore di elementi; - e intorno
esso, in
in
fatti,
gli
elementi esotici
si
ad
raggrupparono
armonia.
parevano foriere
rinnovamento. Erano
di
che
le correnti
movimento dionisiaco
il
*.
alla
Ivi gli
Citt,
dalle cam-
giovandosi del
Pisistrato
stesso
henne
in
edificazione
citt e
dei
lungo
passanti
3,
4.
da scrivere sopra
strade di
ma
anche
campagna a
si
occupava
di regolare le recitazioni
tenaiche
le
e dettava sen-
e oltre
Athena
si
la
gran
onora-
sopra a p. 112
** v. sopra a p. 149.
sg.
20
CAPITOLO
VII
[SKC. vi-v]
maturghi e profeti che erano - come sappiamo * - figure caratteristiche del movimento religioso popolare.
y
9,
purificatore
10
11
autore
tempo -
esperto
di oracoli (yoj]o\}.oi) e
'
moda
I2
,
nonch - secondo
del
di
P Epistola a Tito
quel che fu
scrittori,
il
Epimenide
ai
** *7.
Questo
Cretesi - e Cretese era appunto
1(5
anche se
il
nome
Museo
18
sarebbe stato
e simili
***,
as-
a dare
una paternit autorevole ed antica agli scritti dell'indovino cretese), e a Creta si sar imbevuto dell'antica
religiosit esoterica
lennario di
accumulata intorno
Zeus Ideo
*9,
La presenza
al culto
nonch gi forse
mil-
delle so-
2 .
di
da porre circa al
Gi la caduta dei Pisistratidi e la restaurazione aristocratica non avea dovuto riuscire gran che propizia alle novit religiose: Onomacrito aveva lasciato
Atene, raggiungendo poi Hippia alla corte del Re di
.
secondo un principio
* v. sopra a
p.
** v. sopra a
p.
***
v.
sopra
*,a
p.
fu attuata
133 sgg.
143-144.
143.
22
LA RIFORMA
[SEC. VI-V]
DI CLISTENE
207
conservatori delle et
con rimpianto nostalgico
seguenti. Non per nulla distene era (come Solone)
i
per di
Alcmeonidi -
di origine aristocratica;
nide.
di Delfi
dietro gli
*
e,
era un Alcmeo-
pi,
i
devoti e prediletti
**
la
suprema
del principio
il
le citt
madri,
le
fondazioni con
preesistenti
istituti.
di
distene
nomi
non
la citt materiale,
leggenda
ma
lo Stato.
attica
dieci
Cento
furono sotto-
ne
affinch
effettivi
capo-
stipiti
secondo la legge
del sangue e della nascita, furono soppresse 2 5
la
forza del loro chiuso regime gentilizio fu fiaccata
per sempre. Nelle trib nuove gli abitanti furono
Opliti),
perpetuatesi
fino
allora
distribuiti
v.
secondo un nuovo
sopra a p. li 2.
** v. sopra a
p. 44 sg
208
CAPITOLO
scontinuo
ma
furori pensati
[SEC. VI-V]
in
VII
epoXr)
dal rispet-
Cos
schemi.
la
novit
s'
introdussero
novit maggiore,
il
entro
vecchi
fu
si
le
che non
divennero
erano,
cittadini
da
molti che
loro e
figli
ritti
alcuni
gine,
nemmeno
greci,
gente
per
lo
ori-
pi
di
p.
es.
della
'
'
<
'
'
'
'
'
tadina ufficiale, e
verso
le
correnti della
popolare.
cpuXat
}SEC. Vl-Vj
ideale
alla
laovojjaa,
poterono
La
partecipare
fcrmai
le
templi,
sue divinit,
anche
verso
209
suoi
civile,
culti, le
sue
li
attrasse
feste,
suoi
religiose.
Nella
potere politico
il
si
accompagn ad un orientamento
religioso
verso le forme olimpiche, ch'erano state
quelle della religione delle classi elevate . Gi la religione dionisiaca si era svolta in
questo senso
rurali,
**;
seguendo
e,
la
rOrfismo,
ma
pi refrattaria
origini sue,
anche
assimilazione,
meno
le
all'
riducibile, per
nucleo pi vitale
* v. sopra a
p.
* v.
33
ma non
1'
115.
pkttazzoni
CAPITOLO
2IO
religione,
VII
[SKC. V]
Citt, escludeva
della
l'altro,
Chiesa*. Bens
della polis.
ulteriori
neh' Orfismo
piuttosto
un
uno
della religione:
siero dell' al di
di
si
come
precise,
afflato
destini
1'
quello
della
e nello
l,
si
concentr
appagare
le
alla religione di
stesso
istituto di Stato.
Cos
la
anzi reag
vatore
34.
Assoggettati
Greci
d' Asia, la
Persia invadeva
fece pi intensa
si
la
vita
reli-
**.
La presenza
Eliade fu sentita
la
nei
sensibile
Greci
si
da associare
quasi un sentimento
culto di
Argo
e di
all'
di
v.
sopra a p. 162.
v.
sopra a p. 52.
di
nel
sto-
LA GUERRA PER
[SEC. Vj
INDIPENDENZA
L'
211
provenienza
attica
35.
il
niche,
avevano fatto*
di Delfi.
Grecia.
modo
particolar
in
11
Ma
- agli
come
oracoli
36
gi
altri
barbari
massime a quello
**
non
era
dalla religione.
Quanto pi
Il
nume
nelle
37.
stesso
file
eponimo
dei Greci;
Teseo ed Heracle e Athena 3. A Salamina, come il grido si lev dalle navi greche moe con lui
venti
all'
attacco -
figli
i
figli
vostri e le
donne e
le
* v.
sopra a p. 58 n. 28.
sopra a p. 44.
v.
2T2
CAPITOLO
VII
(SEC. V]
fu
!),
vrsto
avan-
Himera
Occidente
mitici di
42.
da Pisistrato *,
Erano stati
Il
Barbari se-
incendiati
Anche
statue di Athena.
meno
per lo
la
in
pericolo
leggenda narr
saccheggiare
il
di
templi e le
per
la
causa vincitrice; e
una incursione
di Persiani per
ma
ful-
sero
43.
gli
uomini con
prese compimmo,
ma
loro.
avevano messi
uomini 44. Ma vinli
Non
A Platea,
Hera
46
ivi
Zeus
altare a
vincitori
campo un
eressero sul
liberatore (leud-ipioc)
istituirono
Era
47
La
vittoria
fu
sentita
come un
v.
**.
miracolo.
Il
mito, la leg-
genda,
P avvenire: per sempre.
il
sopra a p. 114.
* v. sopra a p.
113.
La
gesta omerica
si
ripeteva.
|;
(sec. v]
213
Centauri
vano, ora,
le
Amazoni
La
Persiani.
cos
storia
Greci vince-
divina e
umana
l'
Le ossa
(a.
475)
di
52 -
tutti
medesimo
dea Pallade
all'
di
alla
ri-
il
essere di
tutte
greche la pi pia.
Contro la Citt di Atene si erano trovati in
campo, insieme con lo straniero nemico della Grecia,
i suoi particolari nemici: i Tiranni (Hippia
a Maratona). Atene aveva difeso, con la indipendenza sua
e della Grecia, anche la sua interna libert. Al pari
dei morti per la patria, anche i Tyrannoctoni assur-
le Citt
CAPITOLO
214
VII
[SKC. V]
nembo
di epica gloria. Nei canti della vittoria 51 Armodio
era assimilato ad Achille e a Diomede. Due nuove
statue di Harmodio e Aristogitone, scolpite da Critia
sero alla dignit di eroi, circonfusi dello stesso
menti
caduti
ai
in
caduti in Tracia
(a.
476)
57
iscrizioni
le
menzionati
morti per
nelP Iliade
58
la patria fu istituita
una solennit
2.
eroi
commemorare
citavano a
ai
34).
in cui si
motivi eroici
Culto degli
per
tradizionale rifiorirono.
Qualche cosa,
s,
La
Citt
democrazia, liberata
6o ,
Theti fornirono
* v.
gli
sopra a p. 206
equipaggi
g.
all'
armata, mentre
[SEC. V]
le altre classi
fornivano
vati in dignit,
opliti
air esercito.
popolari sentirono
ceti
gli
215
la
di
Ele-
essere
grandezza dello
stato.
Nell'ordine spirituale,
dionisiache. Queste gi
gione tradizionale
culto di
tempo
al
Dionyso e
si
rafforzarono le correnti
si
di Pisistrato
rituale
la
*,
reli-
quando
rappresentazione
il
tra-
allo stato
libero
dif-
lazzi
di
triviali **.
cuna
di queste comitive
zata,
con
s'
le
facce imbrattate di
introduceva in
citt e
mosto
(xp'jycpSoO
64
mento
62
6 3.
suoi frizzi
Venne un mo-
si
- dietro
* v.
sopra a p. 113
v.
v.
sopra a p. 194.
sg.
sg.
CAPITOLO
2l6
VII
[SEC. V]
parola.
La
quale,
al
pari
trasfigurazione
della
*,
La
tragedia conservava
sottoterra)
il
il
seguiva
lo spirito dei
tempi.
di
mistero \
commosse
il
Ma
Gi aveva cominciato
68 .
popolo fino
alle
(a.
Ora Fry-
**.
(a.
472)
Re
del gran
eh' era
il
siaca -
1'
non
che
70
la
fine
proprio di
ogni
celebrazione
dioni-
entusiasmo - fu
erano
eran
dionisiaci:
tratti
sconfitta
esaltazione,
ma
sublimata
in
dalla
ma
vita
piena
sopra a p. 73.
sopra a p. 114.
v.
alla
comedia).
Ri-
LA TRAGEDIA
[SEC. Vj
come
uno
in
passione e
la
rapiti
nel
cielo
della
e di devozione e di ardore
ebbero allora
217
patriottico,
il
Ateniesi
gli
amarono leggerla quasi prefigurata nei racconti del passato; e la loro nuova epopea
preferirono proiettarla sullo sfondo dell' epopea anquella loro gesta recente
tica,
ora
mondo
il
del divino,
la religione di Dionyso;
ma
anzi olimpico
dionisiaco,
7*.
scritto pel
rimase pre-
'
73
-, fino
Corrispondentemente,
74.
sempre pi
fu
sul canto,
richiesto
dalla
il
drama
giunse
al corifeo
75
f
prevalse
- come
essere
medesima
Y azione
essere,
La
un secondo
tragedia cominci ad
quando Eschilo
attore.
ag-
Eschilo stesso
458) pot poi giovarsi di un ulteriore progresso attuato da Sofocle con l' introduzione
nelP Oresteia
(a.
76.
77
Il
coro,
il
pi d'importanza, e da ultimo
sfondo
si
perd sempre
ridusse
a far da
all'
estraneo
in origine
[xpXc[xov
intermezzo)
78.
Cos la
tra-
capitolo vn
2l3
[shc. v]
Eschilo
alcuni
8r
meteo
sono
sono
dal mito
tolti
Omero
eroico
Omero
'
dionisiaci
ma non
divino,
tutto
dalla tavola di
ancora
82
80
dionisiaco
da Omero:
Pro-
il
pi
briciole
8 3,
era allora su
le
labbra di
recitato
tutti,
Panatenaiche
Pur venerata
8 4.
sempre
ricantata
come poesia;
lirica (corale)
mondo:
tutto
il
lizio e aristocratico,
- e ora
s
si
la polis
gelosamente
solo
e genti-
Theognide)
86
-:
un mondo
non
fece
la
tempo
poeta
al
88
:
nuovo
il
passaggio dall'antico
- fu oltrepassata; e con
educato,
s,
dalla
giovinetto, in
Atene
lei
(e di
il
suo
Atene
non di
DEMOCRAZIA
[SEC. V]
219
secondo il costume antico: quel costume che gi Xenofane, ionico, disprezzava (fr. 2). Ma tuttavia non lo rinnegava Atene, democratica; anzi, riservato prima al
privilegio di pochi - signori e patrizi -, ora ai molti
panelleniche, alla lotta o
10 elargiva - ai
al
nuovi
popolo aprendo
modo
che
alla corsa,
cittadini, a tutto
il
ginnasii e le palestre
dinnanzi
popolo
89
-,
a quel
al
stessa,
in
quelle
altre
dionisiache, in quelle
altre
Pindaro
(e di
Omero) -
Che veramente
matica.
di
una
feste
agoni
poesia antica - di
gli
Ed
pi vasti
che
si
anche
il
tavia aderente
alla
tradizione
dialettale,
tut-
anch' esso
fu superato.
superata
fu,
allora, in
Atene anche
la
reli-
gione:
220
CAPITOLO
VII
{SEC. V]
carne.
ignor
misteri eleusini
92
9*
f
non
9S
f
ma
persona di un re o di un sapiente o
(non torna, alla mente Empedocle? 9?)
per sempre nelle isole dei Beati,
in
dove
un eroe
di
f
96
vivr poi
brezze marine
le
spirano
all' isole
;
attorno
ed avvampano petali
fulgidi, alcuni sul suolo,
ne nutrono
ed
altri
ed
essi alle
mani ed
1'
acque
al
capo ne intrecciano
(Olymp.,
2.
serti.
77 sg.)
98.
100
profonda
v.
sopra a p. 15 sg.
v.
sopra a p. 77.
I01
.
Ma non
si
arricch
fu scosso
PINDARO
SEC. V]
221
il
a questa
95),
Gcv&pioTtoq
ibid.)
'
effimero
'
(rca[Xpoc:
la
Pyth.
(axicq ovap
primo luogo
in
si
la
lp(etV
Pyth.
2.
diventare un dio
poich una
5. 24),
fxaxeaig
(jxy)
la
Nem.
1-2); e triste
6.
arte
dir
21), la
7.
(aocpca
Dove
avea
ammaliatrice poesia
epos
dell'
dei miti
23).
7.
si
il
il
ripudiando
Isthm. 4
1'
as-
per elevarsi ad un
s'
im-
(Zebq zi xs xat x
(vjjtsc)
:
10
3),
Zebq
v|At,
quasi la per-
Travxwv
ap.
j3aa:Xej<;
btq
xbax&v
Gorg. 39,
Plat.
1Q
I0 4
5,
p.
assommante
fr.
146
il
concetto
della divinit.
106
tanta
CAPITOLO
[SKC. V\
comune
Ed anche Eschilo esalt Zeus
VII
dell' Eliade.
ch'era divenuta
il
signore
),
del
tempo
Zsuc
fra
.:
Suppl.
ai&voc;
xpwv
524
dio
il
2
Zeus
70 n Zsc; loutv aiiWjp, Zebq
ppavc, Zec tot *x Travia
twvo' Orcpxspov).
pose - anch' egli - sopra V uomo, trascendenti,
l'universo
8'
(fr.
culminanti
in
Zeus (Suppl. 86
sgg.
590
sg.
),
gli
blimi, giustificati
insuperbire
(oi>x
rt'pcps'j
Jh'Tjtv
x?V rpovsfv
ovtoc
se la
coscienza ripugni
(le
conflitto gi la tragedia.
Erinyi): - e
E un
su
lui tanto
P intimo
pi
sentimento.
altro
fra
Che
in
questo
conflitto era
la
religione
la tradizione
s,
- a differenza d 1
Pindaro - aveva vissuto le ore angosciose e le speranze e il giubilo nel d della vittoria (e a ribadire
il
precetto del non troppo osare pot quindi addurre un esempio grande e recente la Persia io 7).
:
Ond'
eh'
erano
v.
gli
della polis.
iddii
sopra a p.
sg.
Ma
nelle
leggende
ESCHILO
[SEC. V)
223
Dionyso
un
rito e
il
meter che
aveva educato
'gli
dei misteri
'
IID
,
di
sfuse lo spirito -
la
mente
dignit
alla
egli,
II2
,
ma
111
,
ma
cittadino
Atene.
ma
gli
senza sovvertire
gli
riche costituite;
giochi
rendere
come
bens,
recitazioni,
le
accessibili
cos
tutti
culti
le
e le
cariche
cittadini
le
feste
ca-
tendeva a
- anche le
una retribuzione (a. 461); e se a tale riforma qualcuno dei vecchi istituti era refrattario IX 5 - come
T Areopago, custode delle tradizioni pi arcaiche,
tendenze conservatrici e reaquello solo privava, senza abolirlo, di
centro naturale
zionarie
-,
delle
Tanto apprezzava,
di civilt
che
lo Stato
le anteriori
CAPITOLO
224
VII
(SEC. V)
in
inferiori,
od
tuttavia le
medesime
cariche, aperte al
mag-
gior numero,
sonali attitudini
presuppo-
quasi
La
le
cose
costituita
come quando,
organismo militare (arpaig), riprodu-
moveva
era
guerra sotto
in
la
intimamente religiosa
cpuXat,
democrazia ateniese:
societ pi
appunto perch ateniese, di quella terra attica che possedeva in Eleusi i misteri pi venerati di tutta la Grecia,
di quella terra in cui si era formato P Orfismo (e
anche P Orfismo era stato un movimento popolare **),
dove era fiorita la tragedia dionisiaca (e anche
la tragedia
v.
* v.
aveva avuto
sopra a p. 44.
sopra a p. 140 sgg.
* v. sopra a p.
79
sg.,
FORME ANTICHE E
sec. v]
come
SPIRITI NUOVI
225
per
le
SstatSatpio-
vers
le
le istituzioni della
Onde
quanto
fosse
lo sviluppo
vede
dunque
si
che
pettazzoni
antica.
NOTE
Herod.
5.
93.
Herod.
7.
6.
'
Hipparch. 228 D
Plat.
Athen. Mitteil.
4
'
(cfr.
IG
522;
B.
11
(figlio
di Hippia):
Thucyd.
6.
da Pisi-
54.
Lolling,
1880, 244).
Hipparch. 228
Plat.
Tempio
5.
Thucyd.
li:
6. 54.
9 Paus.
1.
14, 4.
izo\.
cfr.
Tispl
Sol.
12.
12
Suid.
s.
1. p.
I.
leg. p.
114
642 D.
sg.
Plut. Solon.\2)
'Etujji.
13 Cfr. O. Kern,
De
NOTE
227
Kinkel EGF
14 Fr.
230
p.
1,
Diels: Kpyjxss
Diels FVS
185 sgg.
11,
sgg.
xax
cpsOaxai,
desi
yaa-
fryjpCa,
xp pycu.
15
hymn.
16
12
ad Ttum
I.
Kp^tsg ei
(cfr.
fr.
Migne
vii 706
')
386 Rose
fr.
Hesych.
ep.
sg.).
Tcoijivec;
ap. Serv.
telem
olov.
18 Aristot.
('
v.
Hieronym. Comm. in
cfr.
xxvi, 571
(t.
17 Hesiod., theogon. 26
yaaxpss
c^suaxai
Kinkel);
v.
s.
Bou^yvjg
ad Verg. Georg. 1, 19
est secundum Aristo-
xocXstxo 8 'ETUfisvtSyjc;.
e
19 Epimenide lsps) Ai xal Pa (Clem. Alex, firotrefit., 2, 26). - Sua incubazione (durata
57 anni: Diog. L.,
1,
sopra a p. io
(v.
sg.).
115; Plut.,
Sol.,
Kuros
cretese di Zeus
frouoiv
(bg
FHG
'
nome mistico
si
fa
ma
1,
p.
115).
I.
II,
taxopia gli
p.
da alcuni
era
- I Cretesi axcp
egli appresta
sentire
gli
sg.) era
ili).
1.
culto
al
dal
scritti
il
che
cielo,
di Zeus' (Theop.
- Tra
192
sg.).
chia-
iniziati
- Mentre
114).
1.
una voce
Ninfe,
degli
sopra a p. 10
(v.
(Diog. L.
<9-S(p
santuario delle
dice
12),
fr.
70
che gli
una Koopvjxwv
attribuita:
Athen.
7.
18,
282 E.
20 Elementi
l'Uovo cosmico,
orfici nella
i
21 Diels FVS
dificare
xov
data
la
Titani):
(la
Notte,
Diels.
il,
di
Theogonia di Epimenide
fr.
Platone, leg.
1,
p.
642 D
X-frcov
np
ateniese*1
De
G.
329
23 Polit.
24 Herod.
Sanctis,
Atthis.
Storia
della
repubblica
sgg.
5.
4,
5.
6,
1305 A.
p.
66; Aristot.
I.
5,
sgg.
tcoX.
21. 6; cfr.
Demosth.
CAPITOLO
228
25 Herod.
cpXoug
sioni
5.
- Persistettero, bens,
rcoLTjas.
(fratrie
come
genti),
VII
Ma
Le
[ioyXaxTg
dedite al culto
costituirono
si
come unit
fratrie,
loro suddivi-
le
con
societ religiose
anche
non
(minori)
le
societ
pys&vsg (Philoch.
94 fhg 1, p. 399).
26 W. Klein, Die griechischen Vasen mit Meistersigna-
fr.
Wien
turen,
1887, p. 48.
27 Klein, op.
28 2ixsA
Klein, op.
cit.,
217.
Klein,
lypacpasv
czt.,
48
cfr.
OpqcxTCC, Aristoph.,
7)
86; 2txav
p.
rcoiyjasv
116.
29 Klein, op.
184;
cit.,
?j
Vesp.,
V ase?tinschriften
ihrer Sprache
32 Aristot., polii., 3.
1,
1275
io, p.
255.
il,
B.
34
gli
antichi
distene (nel 508/7), che avevano carattere prevalemente muLaso di Hermione [Plut., de musica, 29]).
sicale (ditirambi
b5s
34
Cfr.
V atteggiamento beffardo
sarebbe
se
l'
attestato gi al principio
leste,
ovxa,
toO
questo,
Xyovxa
ptoo
tych. 3).
8'
tsXsutt^v
zi
del re
<I>XtTC7iov
ol
del
Tcap*
s>Sat|iovooai
airctj)
sec.)
spartano
Leo-
tv p^eoTsXsaT^v
il
primo Orfeote-
TuavxsXwg ttetxv
jiuv^vTsg
jisx
t^v
NOTE
35 Herod.
88
5.
229
locale.
sgg.
Lebadea,
Ptoon): Herod.
37 Paus.
32, 5 ('E^sTAatog). -
1.
38 Paus.
I.
al
133 sgg.
8.
15,
I.
15,
batta-
3.
3.
sg.
40 Paus. I. 36, 1.
41 Herod. 8. 65.
42 Herod.
7.
43 Herod.
8.
166; Simon,
141 b.
fr.
sg.
35
cfr.
Aesch.,
Pers., 345.
46 Herod.
47 Simon,
140.
fr.
48 Strab.
31 p. 412
2,
9.
49 Paus.
1.
32, 4.
50 Paus.
1.
32,
51
I.
61.
9.
15,
L'
2),
Paus. 9.
2,
5-6.
5.
Amazonomachia
dove anche era
52 Santuario
Teseo (Tkesezon),
di
Maratona.
per gli
asilo
schiavi
53 Schol.
io Bergk in 4
attic.
54 Onori divini
schiavi
ai
55 Cfr. Paus.
56 Paus.
57 Iliadi
1.
58 Ateniesi
p.
il
loro
646.
(Demosth.
nome
19,
280). Gli
(Geli. 9. 2,
10).
32, 3.
29, 4.
2.
XsyTat 5s xal
1.
Tirannicidi
552.
caduti
<;
contro
gli
Edoni
xspaovol rcaoisv k
Paus.
1.
29,
uiouq.
488/7
il
il
suo
nome
fu scritto
CAPITOLO
230
sulla stele dei
traditori:
Sanctis, 'At#lc
Paus.
(parificati
Lycurg.
1.
VII
in
'A&r v.
t
Consigli
Aristide
di
ra
r)
8x1
ili
cfr.
329.
p.
questo
in
xpoyg xpoyqjSa.
xyjc;
xaxspag,
raoivjascoc;
Glossa
...
senso:
Aristot.
6s
rasl ooraeo
raoX.
ovojia
zonzo
disxsxpixo x
p. 764, I
xfjg
(Kaibel cgf,
7)
rapoatorasittv v]pyj{Jiva)v
|iyjraa)
>jv
Etym. M.
16).
p.
la
24.
62
I,
De
cfr.
awraa rasxpivovxo.
63 Questo dato (che poi fu utilizzato anche per suggerire
un'altra - fra le molte - etimologia di
xcp
xcojjiaxi
fyr)
nottetempo'] cpsups&y}
perch
interessante
zioni sociali,
ral
CGF
I,
15,
p.
77),
particolarmente
ci
si
olovsl
747, 25 Kaibel,
T/irac. p.
xa){X(pSCa:
Thrac.
x&v
747,
p.
raap
(v.
raoAix&v
sopra
n.
'A&vjvyjai
IvO-a lu-svov
axaW, xxX.
cfr.
Glossa
Etym. M.
ad Lycophr.
p.
p. 764,
254
ol
s^aa^ov
(Kaibel
p. 16,
ad Epicarmo, secondo
De
21.
1893.
65 Di
Magnete
stofane
in Aristoph. Equit.
[e
Callia:
caf
p.
522
p.
sgg.)
137 ?]),
sgg.
7
:
'i
'le
cfr.
l'accenno
Mosconi' (Wvjvss); -
NOTE
cfr.,
'
Grifi
oltre 'le
(rpoTCSg) di Platone,
'
Me Capre' (Alysg)
Formiche'
'le
231
di Eupolide,
le
'
'
Belve
Platone
(Mpuvyjxsc;) di
di Aristofane,
(Ov^pCa) di Cratete,
'
(e
di Cantharo)
(cfr.
Mopu^xv&ptorcoi di Ferecrate).
66 SdcTOpoi,
invocato nel
fr.
titolo di
CAF
I,
io),
p.
il
r\
Atvoao.
e di altri.
67 Cratin.
Telecleides,
'
Nuvole
le
fr.
fr.
165, cfr.
1.
- Eupolis,
fr.
121. - Pherecrates,
il
fr.
il
ryjpoTSyjs di Aristofane. -
Ayjjioi (morti
cfr.
[Solone,
Miltiade,
Anche
'.
130.
Di Eupolide
TagCapxot
(fr.
69 Nelle <E>otviaaai
Me Rane'
sgg.
p.
776).
(a.
476?):
argomento
di
auf den
la vittoria
Bonn 1839-41.
438).
Oresteia
(a.
p.
1449 a
3.
56;
3.
cfr.
56.
Athen.
14.
28
p.
630
c.
CAPITOLO
232
79 Suid.
odv rcps tv A.
v.
s.
xal
VII
oaxspov
...
xax juxpv
ypcpeiv,
stg
jisxa[lO-oog
lazopioLC,
80 Oltre
la
costituita
Aoxopysia
da 'HSoovoC
(v.
(citata
sopra a p.
nsv&es
udpoeppoi,
satiresco?)
composto
anche Op^aaai,
I.
forse
l'
39
p.
xigv
xpocpoC, 2s|iXv}
77
le
Ayjjavioi, Kfteipot.
- Eschilo avrebbe
(fiefrov)
Athen.
io.
22 a.
intera Prometheia.
AtaxXoo
con
essendo ebbro
le sue tragedie
33 p. 428 sg.;
8
(altra trilogia,
i.
I,
a Qpvvtyou xal
615
p.
TCpoayvxcov.
85
Artemis.
II
lirico -
uno svolgialla
mitico-
86 Poesia
elegiaca
megarese
d'
intonazione
aristocratica,
anti-democratica, conservatrice.
87
Botctxcov ol
1.
15, 3.
90
corte di
'A-8-.
Persiani di
sgg.
noi. 60.
1,
p.
29.
(prima menzione
[fr.
6] degli indigeni
92 Fr.
misteri
Il
137:
fin
"Beato
chi
scende
5
,
sotterra
1).
Dopo
il
veduti
principio san-
NOTE
cito
Numi
dai
" (traduz.
93
Non mi
E.
di
233
Romagnoli, Le Baccanti di
p. xi).
Commen-
sittsprogr.,
94 Olymp.,
95 Cfr.
2,
63 sgg.
131.
fr.
96 Fr. 133.
97 Frgg. 115. 117. 146; v. sopra a p. 192).
98 Traduzione di E. Romagnoli, op. cit., p. xin.
99 Therone, tiranno di Acraga, cui
la
seconda Olimpica
dedicata.
Ronde, Psyche,
(v.
il
sopra
a p. 192).
Cfr.
probabile innesto di un
beotici,
oltre
v.
al
Capit. x.
101 Devozione
nale, persofilo)
all'
(a.
di
malaugurio in
occasione
Olymp.
1.
si
la
un un'
eclissi
solare
Ammon.
minore
Magna
conto
colpa
degli
({isiwv
di
cose
yp alxia
36).
anti-nazio-
vdpwv
5.
122
sg.
cptXcov.
7,
195. Gi citato
2.
6.
di Pindaro,
1878, 366.
(psx'...
De graecorum
gicis, Religionsgeschichtliche
3,
Giessen 1910.
vm,
CAPITOLO
234
109 Confronta con
fr.
il
il fr.
Orphica
degli
fr.
23 Diels
Non
ho visto
70 di Eschilo (riportato a
Abel
(ed.
lavoro di
il
Zsg,
elg
&e v rcvTsaai*
VII
sl
(cfr.
222)
p.
"AiSyjc;,
Xenophan.
Orj>hico
eth.
no
Aristoph., Ran.
Fu
1 1
Nicom.
886
sg.
2,
Hit a;
p.
cfr.
misteri
Aristot.,
5.
19. -
sg.
j),
sar piuttosto da
ridurre
all'in-
113 Herod.
xal
14,
5.
114
La
8.
1.
II sorteggio
applicato
115 L'Areopago
all'
non pervenne
costituito
dagli
ar-
Vili.
Atene
al
tempo
di Pericle.
Come
alla
in-
verso
feriori
riscontro
il
traduceva
queste,
le
come
un
v.
onde anche
CAPITOLO
236
Vili
[SKC.
come
quello di
Demeter
Kore
spettato
come
effetto di
un giuramento inteso a
far
monito solenne ai
posteri (Isocr. Panegyr. 156), mentre in realt forse
un segno - fra altri - della decadenza del sentis
mento
civico-religioso
2
.
Ad
nesiaci e
pi recenti (Calamyde,
Reggio') e degli
attici
3,
ma,
tivi e memorativi di privati a Delfi e ad Olimpia
profondamente sentendo lo spirito dell'et sua, tutto
il suo genio
consacr alla religione alla religione
pubblica e in special modo a quella di Atene. E ai
:
oi&noc
S^jJLto'jpyerv) 4:
come
ispirato (vfrou-
che suscitavano
ticava
le
divino e
cure
le
si
sentiva rapito
della religione
s,
nella
sfera del
[sec. v]
pens fra
comparso
gli antichi
6
)
all'
artefice
il
237
di
Troia
Persiani,
11
e quella
Giganti
I2
,
sui Centauri
*3
e su le
Amazoni
geva un medesimo
tipo ideale
4.
si rifran-
tutte,
attore
*
;
il
drama: non
conseguente
fatale
conflitto
con
pi,
non depre-
la
* v.
sopra a p. 217.
come
legge etica
conflitto;
CAPITOLO
Vili
[ssc. v]
critica,
qua e
ma non
Euripide; -
nella tragedia di
Sofocle.
svariate
suggestioni religiose,
(eleusini)
I
,
fu
nuovo - Asclepio
gli iddi
suoi
tra
-,
oracoli
pi
alle
e apprezz i misteri
primi a venerare un dio
quando
lo
(a.
e magistrato, e sopratutto e
negli
in quella di
Sofocle fu accessibile
tuttavia
sempre
e nei vaticini,
cittadino, e cred
sent
il
culto
come
eroe
dell'
Amyno
*7).
in
veramente P uomo
quei due momenti - di Eschilo e di Euripide
lo sforzo costruttivo di
tutto
questo, fu
stette,
twv ikoa3saTaTC.ov
ieri
-,
Y imminente dissolu-
sfe
olimpica-
tra
il
l8
,
fu
passato
un presente grandioso.
site,
v]
patriottica
una
239
Ama-
circo-
zonomachia su
guerrieri mitici
J
lo
Correnti di
facitori
Lampone Eumolpida
tipo di
di
di miracoli,
del
Eleusi, veggente e
taumaturgo
C'erano le tendenze esoteriche che
mettevano capo ai misteri Eleusini. C'era la reli*.
Su
tutto
domin sovrana
esaltava Atene.
Fu questa
l'idea
direttiva
un congresso
religioso
il
della
disegno di
Stati greci
(Plut.,
Per.
17).
CAPITOLO
240
Vili
[SEC. V]
per la
fondazione
(Thurii)
2
4,
un piano
(a.
444/3)
in
anche
nuova Sybari
di politica
egemonica e panellenica
Pi facile fu affermare
Atene
della
seno
il
2 5.
primato religioso di
Il
tesoro
comune
Stati della
Lega contribuirono
alle
grandi costruzioni
l'epopea,
dionisiaco
Il
rito
si
svolgeva
vano i
machos
il
ai piedi
L'
[SHC. V]
ORFISMO
24I
**.
morti per la
viveva
la
discorsi
gloria nel
di
ufficiali
Pericle (Thucyd.
2.
ricordo
delle
generazioni, nei
ombra,
nelFHade. Pi unico che raro l'accenno all'immortalit dell'anima in un poeta del v secolo: Melanippide. Non per nulla egli un poeta di ditirambi;
e l'accenno si trova appunto in una invocazione a
Dionyso, salutato come padre, meraviglia dei morsignore dell' anima che vive sempiterna (xaq
tali,
ei^6)0'j (^X^) 28 Immortale, in fatti, era l' anima per
l'Orfismo, e passava d'una in altra esistenza sino
alla purificazione totale***: l'anima di ogni uomo,
fosse o non fosse cittadino.
L'Orfismo era estraneo alla polis, ed era fuori
della tradizione. Ora comprendiamo come, ad Atene,
dopo l'et dei Pisistratidi esso sia entrato nell'ombra.
Le sue fortune (Onomacrito ****) erano associate al
ricordo dei tiranni. La democrazia era tuttavia l'erede
ser loro individuale nulla restava fuor che
1'
gi,
'
La
* v.
* v. sopra a p.
*
:
v.
* v.
82
sg.
phttazzoni
La
10
CAPITOLO
242
Vili
[SEC. V]
Dove trov un
dire
mente
ivi
principal-
cilia (culti
di
terico
Beozia
fin
Zeus Ideo
*).
Anche
in
Beozia.
la
riore e
Infatti
da una
ulte-
2 9.
destino
dell'Orfismo ricorda un po' quello delle
grandi religioni nomistiche **: il Buddismo
e il Cristianesimo. Nato in India, il Buddismo
il
il
conquist l'Oriente.
Nato
come comunit
v. sopra a p.
v.
esoterica organizzata,
31 n. 45, 191.
non entr
SUPERSTIZIONE E MAGIA
[SKC. V]
ma
una
243
vita indipendente,
cerchio di luce e
di
calore
la polis.
un processo che fu
principii di
destini
del-
l'
morabile, detriti e
magia
-,
come verso un
loro
centro
Infatti la superstizione
per
naturale
le
d'attrazione.
di
Clistene
*.
Altri
alle
Mara-
tona
**),
paggio
stocle
31).
Salamina
programma navale
l'
* v.
sopra a p. 214
sg.
Temi-
di
affluenza
v.
Non
guerre persiane: o
32.
la
L'in-
mano
CAPITOLO
^44
Vili
[SKC. V]
di
operai.
Questa
folla esotica
che lavorava
alla costruzione
pubblico:
vi
assisteva,
di
insieme con
fatto,
tutto
il
sebbene
quali
compagni
loro
cittadini
di
Se
il
padre era
si
cittadino,
Anche
nati di
nelle famiglie
una legge
i
nati
(\vtl
Lo
avrebbe finito
composizione stessa
stranieri,
Stato intervenne
34
f
e vot
35
vrjq 7irXe(o<g,
oq av
\v/)
i ryovcs).
Cos la democrazia trionfante
jx^ocv aaxotv
chiudeva in se
stessa: subiva, quasi, una involuzione in senso arisi
[skc. vi
MISTERI
245
stocratico-gentilizio,
sivismo, pi restrittivo
meno
liberale
rispetto
al
costume fino allora invalso di regolare la cittadinanza sulla sola discendenza (legittima) paterna.
Eppure la legge che richiedeva per la cittadinanza
dei figli la cittadinanza delia madre, si ispirava a
un principio essenzialmente democratico. Quel che
la donna era stata ed era nella societ aristocratica
(Saffo, Corinna), quel ch'essa era in democrazia
(Elpinike) 3^ lo doveva, di fatto, alla sua posizione
ed elevata, eh' era la condizione necessaria alio svolgimento e all' affermazione delle
doti e qualit individuali. Di fronte a questo privisociale libera
e cos
a tutte le
benefici
433
di
s gg-; Phoen.,
538 sgg).
Del tutto egualitaria, effettivamente sottratta ad
donna
misteri,
che
dove -
ai fini del
solo valeva, -
e tutte le disparit
sesso,
cos anche
comune
tutti
si
scuola
quelle
Alle donne fu
pitagorica
38-
dei
ideale soteriologico,
gli
nelP ambiente
della
posizione sociale
politica,
CAPITOLO
246
che a sua
figlia
Arignote
Damo
Vili
[sue. v]
scritti 39-
sua
(altra
figlia?)
quali invece erano escluse, p. es., dalle Thesmophoria 43. In genere, le comunit esoteriche degli
le
iniziati
riuscivano
pi
legge
straniero
restrittiva
sui
figli
1'
elemento
continu ad esercitare
la
la
dopo
femminile
sua influenza
44.
alle
Gi
il
messi in comedia
ch' essi
Un
*
v.
verso
1'
Questi
culti
gravitarono
an-
Orfismo.
ulteriore
momento
sopra a p. 7
s g>
78.
di penetrazione religiosa
CULTI ESOTICI
[SHC. Vj
247
nuovo
largo
tenne dietro
si
folla esotica
della
affluire
e pi
alle
grado
di tener viva,
Anche queste
per
oggetto di
Il
divinit
46
orgiastici
culti
erano
non poche
dalla
La
grande dea
frigia
della
[xeyaAy]
come
52
[r/yTyjp
madre
e (per ulteriore
degli di
'
:
51
(cfr.
Avj-fx^Tyjp,
specializzazione?)
p^xyjp xtewv
53.
Non molto
frigia
54,
dea
55.
vi fu introdotta
agrario
Lo
con
**.
stato
ateniese ospit
gli schiavi
*
:
che
li
v.
sopra a p. 73.
* v.
sopra a p. 70.
nuovi
culti
insieme
CAPITOLO
248
Vili
[SliC.
furono
quali
cittadini
liberi
ebbero
ticolari
eran dedite
eroi
('
')
al culto delle
Madre
degli di
di
par-
divinit
6 3.
vj
Kybele,
ellenica,
dinandole e
subordinandole
alla
un
le
associava
ad
istituti
65
sempre affermava
la superiorit dello
Stato
razione
tutelari, nella
sal-
musica
* v.
la filosofia?
Pitagora,
66 .
Stic,
v]
AD ATENE
249
Melo,
da
il
poeta ditirambico e
influssi orfici
era Frynide
68
,
*,
Ora Melanippide di
dionisiaco non scevro
6 7.
educato
Il
caposcuola
nativa Mytilene
musicista e
scrittore
ch di teorie politiche.
di
Pericle eresse
1'
un
Odeon
edificio
7*
(circa
450).
Anche un
altro
speculativo
pedocle
fu
dopo
rici,
**.
Venne
dall'
Oriente e
nel Peloponneso
la catastrofe della
72.
dall' Italia.
Em-
Hippodamo
di
Mileto,
architetto,
presied alla
v.
sopra a p. 241.
v.
sopra a p. 204.
CAPITOLO
di
la
Vili
Tsec. v]
Thurii
(a.
panellenico
narrare
come
gloria
la
ateniese,
che prese a
la storia delle
77;
Ch ancora
in prosa.
letteraria
la
ed Erodoto
infatti
scrisse
un idioma
un tempo in
in
epopea stessa nella Jonia fu risuscitata, e precisamente da un poeta (Choirilo, di Samo) che tratt
in forma epica la stessa materia di Erodoto la specui F
Anaxagora
(a.
di
79
f
78.
Clazomene, port
nata la filosofia
come scienza
in
Atene
ristica vi si
Melisso di
di Ione
Samo
da Chio
8o
,
8l
).
monismo
il
v.
sopra a p. 236.
v.
primitivo fu ripreso
ERODOTO. ANAXAGORA
[skc. v]
Talete, da
cipio
L' astronomia,
inaugurata
da
dedusse
la
terapeutica da
dell'uomo o teoria degli elementi costitutivi dell'organismo umano, persistendo in questo indirizzo anche
natura - divina per i fonici - negava, egli, la divinit, concependo come divino soltanto il voO^, eh'
pensiero e sostanza - sostanza pensante -, ma non
mentre
materia,
la
materia,
di
fatta
elementi
ed
divino
TtOpov
'
),
ponneso
una massa incandescente ( fji5pov 5caa un di presso, come il Pelonon Helios ne Apollo non un dio
86
'
grande,
popolo
di Atene (e, in genere, della Grecia propria), ancor
tutto aderente alla fede negli antichi iddii, eh' eran
arditi
quelli di
Omero
della
pure un dio
87
Helios,
tradizione,
eh'
il
eran quelli
CAPITOLO
252
inquadrare
Vili
[sue.
Luna -
la
sera,
la
miracolo
fra
la
1'
la
alba
nascita
della dea.
La
fede e
il
i
antropomorfismo
filosofi (Xenofane, Eraclito)
negavano F antropomorfismo *. Per il popolo Omero
era verit e storia. Per Theagene era allegoria **
dietro ciascuna divinit spuntava un elemento della
natura, e questo, se mai, - non la persona - era
divino. Anaxagora andava anche pi oltre se il sole
era una massa incandescente, come poteva essere
un dio? Per il suo scolaro Metrodoro di Lampsaco 88
l'
erano
(
Agamemnone
tore
ria
===
')
la
'
gli
luna
dei,
'
F etere
Achille
'
=f=
Et-
sole
il
Paride
F aElena == la terra
corrispondevano a organi ed
'
'
invece,
il
fegato
umori del corpo umano (Demeter
il fiele
in fondo
Dionyso == la milza \ Apollo
forse era sempre la teoria degli elementi, applicata
sott' altra forma all' organismo umano come micro-
'
cosmo
pensiero,
che procedeva
trovarsi con
'
macrocosmo
e sintesi del
dal
8 9.
Or
tutto
naturismo,
Anaxagora trasportato
questo
veniva
nel bel
mezzo
che
e
si
la
vantava
pi
di
timorata
essere, fra
9.
le
greche, la pi pia
Si aggiunga che
F adorazione
come
divinit
rita
* v.
;
v.
persiana
sopra a p. 184
sopra a p. 193.
sg.
9*
f
cui la greca
opponeva
le
[skc. v]
figure
umanamente vere
253
religioso
Magi parve
dei
agli
un
in
altro pensatore
si
92
,
stabil
Atene.
E Abdera
fu
del
culla
la
fondato da Leukippo
pensiero
axoonoq
([xya<;
del
genee,
(indivisibili:
ma
dzo\i%)
formalmente
sistemato
93) }
ma
pi tardi, ad
e la pi perfetta
meccanico, ponendo
naturismo
minime
atomistico,
infinit
di
particelle
sostanzialmente
in
omo-
dimensionalmente diverse,
da cui, per via di combinazioni, tutte le cose derivano - anche 1' uomo, e nelP uomo il pensiero, cio
l'anima (voq)
della morte.
rale) 9^ alla
-,
tutte
dissolvono nell'atto
sua morte
97
1
si
e in
ci
sembra vicino
cialmente neh'
uomo
primitivo dai
rici 99.
di atomi) superiori
mento
reale,
cendola sotto
sempre
il
in
senso materialistico,
segno della
attivit
psico-fisiologica
visioni,
ridu-
nelle
le
quali
predizioni,
I0 .
In Atene, anche
fu ascoltato e
am-
CAPITOLO
254
Vili
[SEC. V]
il
circolo
conservato, trasformandoli,
suoi vecchi
istituti.
Anche
la religiosit
mantenuto per
Pericle
si
tutta Y et di Pericle
ma
gi contro
moderatore supremo,
come un
l'olimpico
Zeus I0 3 o come un Heracle, e la sua eloquenza come
un fulmine ich, e la sua Aspasia come un' Hera io 5.
Pericle stesso,
102
Anche per
la
di dilapidare
1'
il
106
La comedia,
le
equilibrato,
civettuola.
satirica per
ralmente
vit.
il
le
no-
io 7
e Ferecrate)
ad atteggiarsi sul tipo del drama siceliota di Epicarmo (pittura di costumi [Ferecrate], soggetti mitici,
divini ed eroici [Platone]). Ma con Cratino, Telecleide,
Hermippo conferm decisamente il suo carattere politico, e lo mantenne contro la volont di Pericle; il
quale invano cerc (a. 440) di infrenare la sua troppo
(SEC. v]
invettiva.
idealmente
Contro
le
semplice
innovazioni, contro
fu implacabile. Sfruttando
il
sano
e
i
255
il
si
veniva
costume
schietto
Io8 .
novatori e gl'intrusi
moda
forestieri
La musica
I0 9.
di
moda
e la
Hippone
la loro parte:
- *i
?
tutt'
occhi
'
- di
Gratino
Adulatori' di Eupolide
111
,
Protagora negli
112
.
Questo movimento trov eco nell'opinione pubSe Pericle fu attaccato sulla scena, i suoi intimi
furon tratti innanzi ai tribunali. Fidia fu accusato da
un oscuro artista, Menone, di aver sottratto parte
blica.
dell'
oro e
dell'
avorio destinati
fatti
ZI 3.
I][
4.
all'
esecuzione
del
Ma
quando mor TI 5. N
processo avesse anche un aspetto
che
escluso
religioso
116
:
il
Fidia
si
sopra a p. 246,
CAPITOLO
256
Vili
[SEC. Vj
Hermippo -
Pi importante e significativo fu
il
processo di
-frea
BiiaxoVTzq)
I2 .
vo[uovra<;)
\xi]
cose
le
celesti
(Xyo'jq
L' allusione ad
professavano dot-
mp t&v
[ASTaoatnDv
Anaxagora era
un indovino e cultore
121
evi-
di scienza
di quella
religiosit popolare,
quale decisamente
trodoro
si
I22
.
cittadini
dottrine
come
erano
a tutti
liberi di aderire a
culti:
Lo
ma non
tutte
di sottrarsi
aveva le sue
credenze come aveva le sue leggi: aveva i suoi culti
come le sue assemblee. L' dapsta, l' empiet religiosa, era prima di tutto un delitto civile.
alla
religione
Oramai
(t
a.
Stato.
la tradizione e
il
Stato
pensiero, Y antico e
il
nuovo,
librio
dello
NOTE
R. Koldewey
in Unteritalien
und
u.
Sicilien, Berlin
1899.
3 6 vcc5o|j,svo: Paus.
6. 4, 5.
150.
P. 137.
4 Suid.
v.
s.
'Ixwpos lazpQ.
Emilio:
Jovem
6 Anthol.
7
2.
Liv. 45. 28
Suid.
s.
v.
S^fiioupyv xv <3>st5av:
8 Cic. orator 2. 9:
Plat.
ipsius in
'
s.
v,
527
1.
sgg.,
secondo Strab.
8.
3,
30
p.
354. Cfr.
<I>t5ca,
10 Zosim.
hist.
11 Nelle metope.
- La presa
Poikile.
12 Nelle metope. -
La Gigantomachia
13 Nelle metope. -
era gi rappresen-
La Centauromachia
era rappresentata
Anche
antica^
su lo scudo
Mys.
17
CAPITOLO
25 8
Vili
(vedi n. 19). -
di
(
35
>
s gg->
specialm.
v.
360
sg.
gare
[trad.
16
numi poi
Tre volte
Fu appunto
qualit
come un eroe
di
AegCwv
Amyno
frg.
308 n 2
sacerdote
di
in
carica
di
il
(iniziatore di
e
di
p. Il 9]).
sacro all'eroe.
morte,
nella
faran pa-
la
Amyno
glie
17
YTco%XYi$
l'eroe
(cfr.
ig
II,
1061). Il santuario
2,
3,
und
Heilkeroen,
Giessen 191 3, 12
sg.,
sg.
54
xtva
aTOt)
[lopcp^v
vsxTtwas
8.
due piani
Eleusis
axwv Te
zfj
oKii
cpaXaxpoo
Hept-
'A^a^va.
21 Strab. 9.
a
65
twv x sl P&Vy xa ^
xai
{la^v
rcpsagTOO
).
1,
12 p. 395;
O. Rubensohn,
und Samothrake,
22 Herod.
9,
cfr.
Die
Mysterienkeiligtiimer
in
'EXeuatvi
[vxxopov].
23 Aristot., rket.,
24 Diod.
12.
25 Diod. 12.
26 Cfr.
te
3.
18, p.
1419 a;
cfr.
Plut. Per. 6.
10, 4.
9,
sg.
Strab. 6.
rappresentazione
I,
dell'
13 p. 263.
Hade
tra
le
pitture
di
NOTE
2 59
28,
sinistro):
Paus.
sg.
27 Rohde, Psyche
I3
293 sgg.
le
divinit
sogliono essere
epiteti.
In ci qualcuno ha pen-
di
un
invocate
riflesso della
necessario
Marburg 1891
l'
qtiinqiie,
282
===
31
Cfr.
24.
rcoX.,
teneva forse
il
e Corinto,
x t P 0T ^X va C
Herod.
167),
2.
Atene
mezzo.
34 Sparta era, per principio, ostile ai forestieri, e li espelleva periodicamente (gevvjXocaCa Thucyd. 1. 144, 2; 2, 39, 1).
:
35 Aristot.
'A-9-.
36 Stesimbr.
fr.
tcoXit.
3,
fhg
ii
p.
54
648
sg.
sg.
Plut.
Cz'm.
14;
Per. io.
37 Cfr.
banchetto
Aristoph.
(scil.
Lysistr.
La mia quota
nel
Anche
'
nelle Thesmophor. 83
sg.
'
Cfr. le
Certo
Ecclesiazuse.
qualche distinzione
Un
La
citt,
stratego
o duce
'
.
fi-
(trad.
E. Romagnoli).
38 Diog. Laert.
8.
41.
- Elenco
di
donne
nel
catalogo
2O
CAPITOLO
Vili
titolo di
vane (comedia
'
media
39 Diog. L.
')
caf
42;
8.
cfr.
il
e di
370
p.
nuO-aYop^ouaa
una di datino
p.
il
gio-
290 Kock.
s.
'Apt^vw^Vj.
v.
41
43
6,
49.
'
Cfr. sopra a p. 85 n.
Anche
si
ii ? p.
4 Diels
fr.
P-
35
s g
legge in Isaeus,
le
schiave erano
escluse dalle
Ni-
sgg.),
brill in Tessalia
donne ateniesi
Plut., Perici,,
24
45 Euripide, Le Baccanti
46
Non
di
egizio-libico di
32.
sg.).
72
orgiastico,
ma
che in Grecia
si
carattere
Ammone
(v.
internazionale
degli
il
culto
oracoli
in
genere:
di
Kyrene.
Ammone
La prima menzione
oracolare
pel
tramite
Ammone
di
3) e a
al
Herod.
cfr.
2.
Gythion (Paus.
tempo
di
3,
Lysandro (Paus.
18,
3.
^poyta
L.
6.
3).
in
Hipponact.
%ocl
121 B 4 -
fr.
{JLTjTTjp
x)v
#0)v
axCv.
48 Pind.;fr. 79 e 80 Schr.
Paus.
9.
25, 3.
cfr.
Paus.
8.
37, 2.
- Metroon
in
Olimpia
secolo): Olympia,
(tutt'al
pi degli
NOTE
50 Aristoph., Vesp.
2I
Lysistr.
422), 119;
(a.
558; Eccles.,
1069.
M^xpt
51
persiane)
52 Paus.
8.
Hymn.
53
14; Paus,
I.
iXoyxw
T^ v
xocts)([jlvo
caf
Le Tracie,
55 datino,
BevSiv
Aristofane
di
zyj
120:
fr.
I,
365 caf
(fr.
(fr.
82);
sgg.
34
v
i,
Kock
(fr.
80:
Spq.zzcx.ig,
p.
[Hesych.]).
sopra a p. 182).
v.
iwv
jATjxpl
(=Bendis).
Kpcmvog
outcd
- Aristofane, Le Lemnie
gi in Hipponacte,
Le?nnie
Kogvjjfy (KopYjx^)
v.
s.
5.
3,
nelle
ixsyTj
-8-eocppyjTO<;
Hesych.
guerre
le
78.
-frscv
cfr.
I,
3.
37, 3-
ho?n.
54 Bsvdtg
(fr.
IG
nell' iscriz.
Pind. Pyth.
cfr.
all'
I,
p.
comica.
57 Kotttioc
certo
culto
il
BsvScdsia presso
De-
e contasse
Traci:
Strab.
10.
3,
16, p. 470.
58 Negli
Edom:
59 Aristoph.,
bazio);
388
2
57 N
sonno di Sa-
Le Ore,
aATjTyjpcc,
fr.
fr.
2agiot).
e
fr.
Kock
Demosth., de
61
greca
'
cor.,
I,
799. -
p.
formula
la
>7j
qctttjc;
('adoni
Cfr.
in
260.
mio signore
')
96
cfr.
n.
107]?)
W. W.
il
nome non
e preil
caso
sia semitico
CAPITOLO
22
Vili
d. deutschen
2 Cratin.
737
fr.
fr.
fr.
15,
caf
Kock)
301, 2
Plat.
Kock
fr.
I,
(di Platone
anche
(la
cita
si
ih,
Adonis, mentre
di
augurio;
cattivo
cfr.
Plut.,
les
Grecs,
Leipzig 1909.
1'
65 In
divinit straniere
ammettendola
suo riconoscimento,
il
v.
286
oltre a p.
Fragm. der
Archyta:
Vors.,
ibid.
I,
67 Pratin.
flauto).
JL.a
p.
fr.
nn.
p. 302,
330 sg.
Bergk
1
ili
4
,
6,
7.
gli
sg.
fra
Diels
- L' e Ap[xovi%g di
p.
Aristofafte,
I,
68 Cfr.
69 Cfr.
xliv
p.
sg.
cfr.
8.
6.
Bari 1911.
70 Aristot.,
71
Polit.,
Cfr. Cratin.
fr.
71
CAF
6,
I,
p.
1341 a:
p.
35 Kock.
der Vors.
(Jambl.,
flussi
2 95
3
,
vit.
p.
301, n.
Pyth.,
pitagorici
s gg.) ?
Tebe
(Plat.,
i
a
).
- Lyside nel
250: Diels
nel 'canone' di
(Euryto, scolaro di
Fragm.
Peloponneso e a Tebe
Phaedon, 61 d:
3
,
p.
Diels,
n.
321, 34
Polycleto
(fr.
Filolao [Diels
1,
I
3
,
1).
- In-
Diels
3
,
p. 320, 33,
NOTE
n. 2]:
68s
(lv vftpcTCou
base
W.
p.
aXoo
139, nn. 4, 5.
citt ideale era costruita
pitagorici
subiti
nell'Italia
Tpiayfis di Jone).
il
und
1906-08.
77
(influssi
tre
Meridionale? - Cfr.
76
p.
numero
al
263
Un
premio di 10
Anyto Diyllos
fr. I
FHG II,
p.
(Plut., de
360
Kinkel.
1, p. 265
- Panyasside, di Halicarnasso, parente di Erodoto, autore di
un epos Herakleia,
79 Cfr.
I,
W.
anche 'Icovix in
scrisse
Capelle, Anaxagoras,
Neue
distici.
Jahrbiicher, 19 19,
80 Diels, Fragm.
81 Fr.
Diels
Vors.,
d.
3
i
nccvTTccu
288
p.
Kock
155
(fr.
83 Diels
3
,
p.
176
sgg.
p.
82 Diels
sg.
(a.
421), 835.
Contro
di
lui,
Cratino
nei
p. 61).
1,
come
264
sg.
Eurip.,
84
Fu
3
,
p. 299. n. 2.
i3,
85 Diels
86 Diog. L.
p.
131.
2, 12.
Hymn. hom.
88 Diels
3
,
p.
Cfr.
3
i ,
Xenoph., Memor.,
375
4. 7, 7:
xv tjXiov
31.
339,
n.
48.
Cfr. Nestle,
Metrodors
My-
Decharme,
Paris 1 904
A. Bates Hersman, Studies in greek allegorical interpretation,
De Graecorum
CAPITOLO
264
90
cptAavi>pa)7EU) io^ev.
Herod.
9t
7)
XX xal
Vili
[.
131
La
Bologna
sole nascente (Herod. 7. 54). -
il
in Aristofane, Pac.
406
Barbari (mentre
XA xal
(' il
sole
14,
92 Diels
li 3 ,
p.
220, n. 2.
93 Diels
il 3
p.
sole e
Anaxagora accu-
fhg
in, p.
p.
'),
163).
rcspl vou.
Democrito:
opere di
oux stdxsg),
|ii)^OTcaaTOVXS XPvoo)
Uno
98
il
sg.
ns
95 Di Leukippo, un
96
syvwxsv.
jis
Diog. L.,
r],
in
Pettazzoni,
Un' allusione
00
(ot Ilspaai)
R.
(cfr.
fr.
zob
rcspl
d'
ignoranza
e le credenze fantastiche
u-si
z^y xesirc^v
297 Diels.
il
izepl
tcov
1'
animismo
n.
74
191
1,
sg.
O. Gilbert, Griechische
sg.
457
- Rapporti
con
497.
102 Teleclid.
cons.
ad
Afioll.,
103
p.
35;
cfr.
fr.
17
33, p.
axivoxcpaXog
Cratin.
fr.
Kock caf
1,
p.
214;
cfr.
'
Plut.
118 E.
Zs: Cratin.
fr.
71
Kock caf
i,
ili.
104 Eupol.
fr.
94 Kock.
105 Cratin.
fr.
241
Kock caf
I,
p. 86.
- Aspasia chia-
NOTE
mata dai Comici anche
come Heracle),
ricle
Deianira
'
Elena
'
Omfale
'
',
Eupolis
cfr.
(in rapporto a
'
Pe-
Kock
249, 274
fr.
I,
325, 332.
p.
106 Telecl.
Kock Caf
32
fr.
107
^6
X^oog xal
108 I
Demi
'
Chironi
Eupolide
(ib.
279
p.
'Persiani'
di Magnete; le
Serifo
di Aristofane
no
izi
'
le
',
icoistv
'
'
Laconi
'
',
paesi
cfr.
Laconi
Lydi
Persiani
',
'le
Nicocare
'
;
'
quelli di
'
',
'
'
Telmesso
Macedoni'
Kock caf
da
(isole e citt)
Chionide;
Cratete
di
'quei di
di Nicocare; 'i
Cratin.
Tracie
di Pratina e di
'
sg.);
comedie derivati
di
Assiri' di
82
p.
1,
di
titoli
Samii
'i Babilonesi',
Lemnie
xa-OXoo
sg.).
femmine)
e 'gli
Deliadi
'
Cratino;
di
Ferecrate;
'le
(maschi
di abitanti
stranieri:
'AO-vjv^atv KpT7]
ta
(Kock
di Cratino
'
nomi
twv Ss
ta|i(3iX7jg
fiufrouc;.
1
di
220.
p.
i,
1449 B
Aristot., poet., 5, p.
':
265
'
di
Fenicie'
Cretesi
',
di Strattide.
71
p. 35: IIepixXv], xfysiov
xoO xpocvioo /cov; ed Eupolide nelle Capre (AIys) caf
Kock
I,
p.
258
fr.
sg.
i,
(contro l'auleta
crate
(nel
Chairide)
Chiron)
(la
145
fr.
Rane 152
fr.
139 (contro
Gnesippo).
in caf Kock
'
cpO-aXfiol
.112
p.
1,
60
(fr.
153: xpocvioc
Staa cpopstv,
oox ptO-u^Tot).
caf Kock
1,
297
p.
sg.
fr. 97 (fhg
305; Plut., Per., 31.
in.
Menone
si ebbe,
115
Thucyd.
2.
ricuperato:
Plut.,
Per.,
p.
400)
31;
cfr.
I,
13,
ine'dit
les
Chroniques
de la collection de
CAPITOLO
266
Genve, Genve 1910;
24.
cfr.
Vili
Romische Mitteilungen,
L. Pareti,
1909, 271.
118
Un
Hade
dipinta
da Polygnoto nella lesche dei Cnidii a Delfi: Paus. io. 28, 5 sg.
119 Plut., Per., 32. - L'accusa fu di agsta e di corruzione (lenocinlo
120
appuntamenti in casa
Plut., Per., 32
1085;
(7tapa|j,cuvojiv(p)
2.
fr.
Kock
(7C0|iccvt,d)d')Q)
Phrynich.
cfr.
fr.
secondo
dide.
altri
12
sg.
(anche
Anaxagora
cfr.
Aristophan.,
di
L'accusa fu
u/yjSiajxoo,
fu difeso
Amipsias
fr.
10
9.
fu assolta.
Vesfi.
121 Teleclid.
Aspasia
sua).
v.
da Pericle.
fine di
Anaxagora,
presentata da Cleone
IX.
Crisi e superamento.
I Sofisti e Socrate.
s
forma:
La
raggiunto ormai
trice:
condann
il
i
liber dalla
forma, la tradi-
La democrazia,
filosofi;
contro
si
si
tempo
presente - democratico
-,
proclam
opposizione
arcaizzante
degli
il
ritorno
questa
aristocratici
fece
ri-
La reazione
inve
nella
Comedia.
Il
Sofisti
dove
un'altro
268
CAPITOLO IX
SEC. V]
e fra Y antico e
orizzonte
si
rono essi
la transizione e la crisi; e
Quella prima
ceduta,
filosofia,
come sappiamo*,
il
e molteplicit
**
come
plura-
-,
di
(l'Acqua, l'Aria
che nel
cose, le quali
mutano
fluire
di continuo, e
l'
perpetuo delle
in
accanto all'essere
il
divenire,
ma non
pi
divino,
grande - rinunziava a
*
v.
sopra
al
Capit. vi.
** v. sopra a
p.
15 sg.
[SEC. V]
269
anche
come
invece,
lismo,
il
di
abbandonato
ma
divino,
il
il
puro essere,
si
mantenne
il
dua-
una
menti - fuoco,
aria,
veva; - e cos cessava di essere una, e solo conservava, antica eredit del mito, la divinit (mentre pei
dualisti la divinit passava tutta sul principio eh'
opposto alla materia) che iddii furono per Empedocle
elementi; e divini per Democrito furono
1 quattro
gli atomi (per lo meno gli atomi caldi), e di questi
:
erano
di (esseri
gli
fatti
natura superiore
di
al-
erano veridici
sensi,
gli
Eleati)
il
proprio natu-
da principio
La
greca
ed aveva voluto
poi aveva dovuto rinun-
ma
la divinit.
Sofisti
Ch
nel
andarono
mondo
oltre, e
negarono anche
e moto, molteplicit e
essere
Protagora e Democrito)
ma
li
superarono
in
quanto
CAPITOLO IX
270
mondo
eliminarono dal
che
sofi
tutto
[SEC. Vj
quel divino
divino:
il
sostanza fondamentale (pyfj) dei primi filoaveva ereditato dal mito, - e a tutte le ulteriori
la
concezioni in cui
si
meno
veniva
di verit; e
al
il
illusorii
erano
ma da uomo
veri,
uomo
momento che
gli Eleati,
Sofisti,
diversi; e
relativamente a chi
per
anche,
pensieri
concepiva e
li
li
di tutte le cose
Platone]
zm
bvzm
[xv
toc
(ftavxwv
'
ovtwv
y^qiixiov
x&v Ss oux
toq eaitv,
ox aziv)
[xxpov
4.
alla
momento
Citt.
l'individuo
affermava
si
Cominciava allora
indi-
(a.
431) la
due
partiti:
democrazia e aristocrazia. Pi
il
partico-
dei
partiti;
pi
della
1'
solidariet
di
Individualistica
partito,
ed uma-
su la scienza.
e,
[SEC. V]
27I
dovette avere pi
(a. 427),
d'
Leontini
una occasione
di farsi
La Sicilia
meno profonde
dove
la
il
Ad Empedocle
il
tra
si attribuiva,
primo impulso
alla
ma
E Gorgia fu scolaro di Empedocle
eleatico.
E
a
Zenone,
sostenne,
almeno
anche
parole 9 che 1. nulla esiste; 2. se anche qualche
cosa esiste, incomprensibile all'uomo; 3. se anche
comprensibile, incomunicabile ed inesplicabile ad
retorica
7.
di
f
altri I0
Ma
ammirazione
coi
pia,
in
suoi
Atene come a
discorsi
d'
stile,
Delfi
onde suscit
come ad Olim-
intonazione
panellenica
patriottica (P Epitafio,
il
paradossali e
di
fittizie
Palamede
* v.
sopra a
v.
p.
191 sg.
teatrali,
CAPITOLO IX
272
[SEC. V]
a quel
modo
derivati
La
che anche
Sofisti.
Anche
scienza,
la
I2
pedia (Hippia)
i
sembrano
soggetti stessi
scienza.
Cos
enciclo-
doveva servire
ai
fini
per primi,
il
problema della
posero,
Sofisti
al pari della
come
concepita
delF uomo.
tradizione
stume tradizionale
gine con
stato
lo
-,
vjjioc
il
stesso,
stato
co-
coesistente ab ori-
quasi luogo
tien
il
una
di
seconda natura. In
sono
il
questo
politiche e
munanza
ideale
beni
Convenzionale
l8
,
anche
F ideale.
la societ: in
(Lycofrone)
sociali
Alkidamante
Barbari
crito
ma
2
3,
22
.
2I
).
L'
*9.
Il
4).
cittadino del
Le
leggi
teorie
*7
(co-
comune).
ci
cittadino
sono
e
lo
uomo
Euripide
in
natura non
nuove
le
donne
le
(Hip-
felici
dei
differenze
s'informano
pi
16
Greci e
mondo (Demo-
in s:
jsEC. v]
SOFISTI E
Protagora)
(Prodico,
gio
273
2 ?.
(Hippia
una
di
30^
logia (Hippia
una
posero
Sofisti
Antifonte
linguistica
dico, Critia)
28
di
32
)y
archeologia
'
di
una etno-
una sociologia,
di
'
di
33.
In fatto di religione,
nep xtewv
le basi di un'
34,
si
pronunzi su
gli
di in senso agno-
stico,
il
specialmente cibi
avrebbero adorate
(prima, a quanto pare, in s stesse [dunque una
specie di feticismo] 37, e poi) nelle persone dei loro
rispettivi inventori e rappresentanti (Poseidon - e,
presso gli Egizi, il Nilo - dell'acqua, Hefaisto del
vitae
'
bevande
36
che
118),
uomini
gli
Demeter del pane, Dionyso del vino), concepiti come benefattori e divini. - E Thrasymaco, di
Calchedone (in Bithynia), sofista e retore, neg (fr. 8
fuoco,
Diels) la
'
Tiranni
satore
gli
'
3.
Critia,
beni umani
404/3), poeta elegiaco e dramatico e proanzi che dalla gratitudine utilitaria deriv
(a.
39,
antica.
lampi e
18
CAPITOLO IX
274
tuoni - e
dal cielo
stellato
41
;
rosa
naturalmente
40.
per
religione
innata
la
anzi
(tcrei),
in
ci si
trovava
determinava nell'uomo il
conseguente culto degli di,
si
il
sofista,
v]
sentimento religioso e
Critia,
[sfcc.
acquisita
ai
(v{.iq));
pi precisa-
momento
perata
fase
la
selvaggia
(aTaxTos
xa
ftyjpK&Svjs),
anarchica e
introdotte le
uomini seguitavano a delinquere di nascosto (eludendo le leggi), era stato necessario inventare un altro mezzo che servisse da freno e da spaupoi che
gli
racchio, e questo fu
la
menzogna
t$v dXr^siav
cio di un essere divino
(^suosc
Xya)) dell'esistenza di
(SaffAWv)
Dio
xocltyocq
(x %-eiov),
vede
tacitamente pensato.
L'ARTE FIGURATA
[SEC. Vj
andavano
tuari che
in
275
furono restaurati
e di Neleus e Basile),
* 2.
Terreni
inviolabili,
nati) in
cyd.
2.
mitiva
17, 1) -,
Templi e statue
43.
altre divinit
44
pri-
onore di Athena e di
continuarono a sorgere - nonostante
in
le difficolt
Hygieia
i
Metroon)
di
Agoracrito pel
(Nemesi di Agoracrito a
nel territorio
leggenda divina ed eroica (Centauromachia e Amazonomachia nel fregio della cella del tempio di Apollo
Epikurios a Figalia 45 Gigantomachia e guerra di
Troia nelle sculture delP eraion di Argo). Ma anche
nelP arte gi una nuova tendenza si manifestava
;
si
accentuava
Styppax,
autore
realismo (Lycio,
del
figlio di
Splanchnoptes
Myrone;
Strongylione
xaTaiyj^Texvoc Paus. 1.
- eh' differenziazione e individuazione -
animalista
26, 6-7
il
46
Callimaco,
il
zione.
L' arte,
le
statue
senza vederli,
usava
ridurre le
che anche
fattezze personali del defunto sotto il segno uniforme del tipo, prese ora a studiar Puomo qual
da prima anin natura. Sorse allora il ritratto 47
dei
vincitori
nei
nelle
giochi
stele
panellenici
sepolcrali
cora idealizzato,
come
nella statua di
Pericle
scoi-
CAPITOLO IX
276
da Cresyla
pita
49,
fyptoizortoiq) 5
come
34.
nelle
Pausone,
Ne
in
nobiliores fecit:
sticamente
Kydonia
di
(SEC. V]
'
il
del
pittore
52.
poeti,
nome
Euripide i cui
- che i soggetti
:
da uomini
agiscono, dominati dalie passioni, ciascuno secondo
sioni
il
Melanippe
sofstiche:
proprio carattere
e per V
un da Y
-fj
yaiq,
altro diversi,
aoyrj);
fr.
807 n
*),
donne diverse
uomini (mentre in
e le
gli
spesso
che eroica,
tutt' altro
fiocvca) 54,
alle volte
criticato,
pato-
perfn
il
mito stesso
alle
esigenze
- neanche
55
(prologo
iteg
x fAYjxavrfc)
poich se
56
'
* v.
sopra a p. 272.
EURIPIDE
[SEC. V]
mente
si nutr 57
filosofi 58 f
E
lyt.
277
Anaxagora
le
dottrine dei
59.
952
e,
Hipposent
il
Cretesi
(i
*,
e sopratutto le Baccanti)
che
egli
guard
in
per
riva
lui
Gaia
62
colo-
(il
voug
come Etere
6
di
si
4).
e Cielo e Zeus
3,
la
su
alla
gli
di
vita
',
pubblica,
pessimista,
critico
sent
tuttavia
estraneo sempre
bellezza
la
la,
chelao
d'
- e
intonazione
allora
forse
sofistica
ricord
cosmopolitica
Ma
ivi
l'
quei
al
volo
uomo prode
suoi
:
versi
V intera
dell' aquila, e
(fr.
1034 n)
**.
* v.
sopra a p. 11.
* v.
sopra a p. 272.
278
in
CAPITOLO IX
[ShC. v]
gli
ancora,
il
momento
entusiastico
Baccanti
65
esaltata e
forse sono
67
il
evo
'
mondo
il
fascino di
e ripens forse
antico, a quel
'
marsi in melodramma
comedia
69
ceder
il
posto
alla
?.
a.
insepolti,
429 e seguenti).
e
vacill
la
tutti
in
cuori
una
quando,
la
|skc. vj
279
presa una
72
era distrutta
citt,
senza pari
Nessuna
;
Il
uomini
gli
diritto
uccisi,
le
donne e i fanciulli venduti in schiavit 73. Non i Barbari avevano inferocito cos sopra i Greci
non gli
;
sopra
stessi Greci
Ma
pendenza.
Atene
Sparta mandavano
dell' indi-
ambascerie
al
ora
re
di
74
e quasi dominata
la loro
fatale.
Tanto pi si ricorreva agli oracoli, e si consultavano gF indovini 75. Una eclissi 7$ un terremoto 77 un
tuono a ciel sereno 7% un acquazzone 79 erano interJ
come annunzi
pretati
plenilunio
8o
.
Guai a
di
sciagure.
chi violasse
Si
osservava
il
81
;
82
nelle
forme
Quanto pi
religiosit
gli
Fautori di una
fanatica,
Nicia
85
(e
pi radicali,
* v.
ma
Sofocle*);
sopra a p. 238.
28o
CAPITOLO IX
[SEC. Vj
prio Cleone
si
fece,
durante
mantica
la guerra,
86 .
pro-
propugnatore
di
culti
stranieri.
L' antico
9)
principio
citt,
animistico
un corpo
onde
legit-
5.
11).
- Per suggerimento
dell'
422), cui
sacrifizi
oracolo di
culto
il
come
credenza corrente
voleva che le nascite del pari che le morti fossero
potenti veicoli d'impurit, fu ordinato che a Reneia
trasportati a Reneia); ma,
si
la
* v.
le
sopra a p. 46.
mori-
DELFI.
[sec. v]
meglio,
28l
ambiente domestico
morti
*.
Furono pi frequenti
scene
di
su
sentimentale e patetica
Ora che
gava,
si
intima,
vita
91
vivo
culto dei
il
stele prevalsero
le
della
pi
fece
si
le figura-
con intonazione
si
disgre-
le cor-
il
renti extra-civiche
ed extra-tradizionali
**.
La
supersti-
tucchieri e streghe.
Telmesso
99
Maghe
avevano
in
di Tessalia 9^ aruspici di
Atene
ma
spiriti
che
gli
uomo
stavano
persona e
* v.
sopra a p. 83.
* v.
sopra a p. 241-2.
CAPITOLO IX
232
vita
nali,
10 .
pi temuti erano
come Empusa
dmoni
misteriosi
come Lamia
I01
[SHC. V]
dell'
infer-
102
.
Hade V uomo
rifug-
Sempre
numerosi furono
coloro che si accostarono ai santissimi riti: segno
che il pensiero della morte occupava gli uomini,
insieme col pensiero dell'ai di l. da credere che
dei
misteri Eleusini.
in questo
pi
all'iniziazione
un fascino su
nuove
Anche
l'
Non
deit, e si
pochi
si
sen-
aggregarono
10 5.
vi-
Io6
gore
Esso ritrovava ora in quei culti stranieri
un elemento congenito e una simpatica affinit pro.
Orfismo ** Comune
all' Orfismo I0 7 e alla religione di Sabazio fu il rito
di cospargere l'iniziando con polvere bianca (dforojxaxiccv) 108 -: dove da vedere uno dei primi effetti di quel sincretismo religioso che poi ebbe s
concorso
dare
origine
all'
v.
sopra a p. 247.
v.
J 9.
[sec. vj
283
cos
*,
110
nico
('
tracio
II2
'
dionisiaco
11
'
3.
ma
anche
una
di
religiosit
reli-
La
diversa.
non bastava pi a
Sabazio
Bendis
di
superstizione,
individuo
dell'
di
come comunit
principio, P Orfismo,
come sappiamo
di
tutti
di
**,
la salvazione.
stava,
dunque,
dell' individuo.
Sempre
dalla
all'
sfera
esoterica.
la
ciascuno.
vano
culti di
misteri
ciascun
assicura-
pi la religiosit
della polis
nella
si
sposfera
P universalismo.
Come
gi
* v.
* v. sopra a
p. 243.
:
* v. sopra a p. 183.
dei sofisti
(Antifonte)
CAPITOLO IX
284
[SEC. v]
Quei due estremi - della speculazione e del misticismo - si toccavano tuttavia in un punto, che era
nuova
religiosit
varso P antica
si
culti orgiastici
*.
Tuttavia
verso quella
dello Stato.
Lo
Stato,
tener conto.
in
voga -
in
fatti,
Da Epidauro
culto
il
ma
420)
(a.
Asclepio, gi
11
5.
**,
fu
intro
Era un dio
di
nuovo,
delle
da Gaia,
cui era
sacro
il
(e
Terra,
la
116
***)
iddio:
gran segno che anche la religione volgeva alP umanesimo, poi che agli uomini veniva in aiuto contro
le minacce della morte, e, oltre la morte, prometteva
una seconda
La
sogno
vita serena
11 7.
di
v.
sopra a p. 65
v.
sopra a p. 281.
* v.
sg.,
sopra a p. 41 sg.
115
sg.
[src. v]
265
una certa autonomia II8 Ora il suo carattere di religione di stato si accentu sempre pi 11 9. Il momento culminante di questo processo di statizzazione
fu quando, in base ad un oracolo di Delfi (xai t
.
Traxpta
fxavistav
%oc tt)v
120
tt^v
appro-
ly AsAcpwv), fu
obbligatoria per
decima era
confede-
x^^/ou^
xoczx)
rcXeatv [x]^j[acj
([xv)
la
ma
121
ElA]XYjviX7jaiv cfodfoYjat)
erano invitate
fare altrettanto
I22 .
Cos, ad
di
necessaria
I2
4,
ma
I2
3,
dunque
Lega avrebbe
12 5
si
cercava
tal fine in
I26
,
un riconoscimento
premazia di Atene.
Ma
ufficiale
mezzo
della su-
286
CAPITOLO IX
[SEC. V]
secondava
lo spirito
dell' et di Pericle
I2 7.
la differenza
consisteva in
suo
-,
della
la reli-
suo
aspetto
si
reli-
la
esprimeva - quasi
quella,
di
Pericle,
il
teatro (Paus.
i.
20, 3).
gi al
tempo
di Pericle
avevano bens
inco-
ad entrare
in
a quella
v.
sopra a p. 247-8.
DI BEND1S
CULTO UFFICIALE
[sue. Vj
I28
dea tracia
- e fu
il
solo
I2 9.
287
forse
1'
ammis-
giov
causa ateniese
- e
principio della guerra del Peloponneso
quel Sitalke di cui
figlio di
si
la
Sitalke era
conferimento
della cittadinanza ad
al
il
parte,
schiavi
gli
le
schiave in Atene.
degli
schiavi lo
cit-
tadini
is l
gli schiavi,
mettendosi
libert
x32
ad essere
riflesso,
ai
Cos
altri
attratti
vitarono su la religione
ufficiale, e sotto
quella
s' in-
* v.
polis.
la religiosit si
si
CAPITOLO IX
288
[SEC. V]
attuava.
in ispecie
La negazione
fra le
classi
Lo
colte.
Stato
perseguit
reli-
appartenente
vatore
costretto
alla
classe
a fuggire da Atene
dei cavalieri
x ss
f
J 36
ma
w,
fu
veleggiando
la Sicilia
naufrag e per
'
ombra
sinistra
si
misteri e largamente
li
accoglieva nella
v.
sopra a p. 256.
w^
dove
gli
aderenti
si
[sbc. v]
289
giuramento r 3 8 E di quello
spirito appunto propriq il dogmatismo, come
proprio in genere delle societ esoteriche e delle
chiese, mentre , per principio, estraneo alle religioni
vincolavano
prestando
nazionali e popolari
incorporava, vi apportavano,
si
opposizione fra
Chiesa
la
e la Polis.
'
I 4,
li
Io Stato,
Sofisti,
E non
solo
Sofisti
1
,
(Sscacaijxojv)
Diagora, di Melo,
poeta
lirico
(H>
(fyzoozfrfjq) e ne
Eppure, da Mantinea - dove
era stato in amicizia con Nicodoro *43 - venuto ad
Atene, fu ivi nemico acerrimo della religione e negatore degli di, e come
ateo pass alla memoria dei
x
posteri 44;
lo band
onde lo Stato lo condann
e lo maledisse, e impose una taglia sopra di lui fuggiasco Ii 6 di lui che non si sarebbe ritenuto dal gittare nel fuoco un Herakles di legno
per vedergli
compiere la tredicesima fatica
n si sarebbe fatto
px[x^ov:oi^)
celebrava
la gloria.
^2.
'
'
'
scrupolo di disprezzare
paganda contro
misteri eleusini
48
e far pro-
xpTZ(i)v).
appunto
in
Atene
pettazzoni
il
19
CAPITOLO IX
290
ma
Democrito *49
intellettuale - n
[SEC. V]
impunita
che
x $
f
lo
il
'
le
la
il
sua
persecuzioni
sacrilegi, e nulla
sero
difendere
la
religione
stato.
Come
della
gi Cleone
ora Pisandro
cos
nanzi
al
popolo
C era,
in
*54
si
neir interesse
dello
nuovo pensiero
Androcle reclamarono
la ricerca e la
*,
din-
Erano giovani
* v. sopra a
p.
279.
[SH, v]
Sofisti,
29I
a imitare
riti
della
aver profanato
di
di stravizi
La profanazione
sacri
alla
riti
consisteva
nell'
56.
avere riprodotto
misteri
eleusini
in
Questo, in
fatti,
era e fu sempre
il
x 57.
carattere specifico
ma donde
asportare,
tutti potevano
nessuno poteva
celebrazione
la
Nel caso di Alcibiade, la riproduzione sar stata pi precisamente una parodia. L' inchiesta si estese. I sicofanti ebbero buon gioco
le denunzie seguirono alle denunzie x 59
le pi erano
false l6 . Bastava un' indicazione vaga perch V indidella sacra tsXst^
x58
.
ziato
rati,
fosse
tratto
in
prigione.
Uno
degli
iiacpta
161
cui
herme
velazione di Andocide,
giustiziati
* v.
l 3.
l62
.
Dei
incarcedi
una
veri colpe-
CAPITOLO IX
29-3
l6
della spedizione
[sue. v]
Fu condannato a morte,
Atene
rientr ad
l6 5.
Dichia-
Non
obbed.
fu rinnovata P accusa
4,
e maledetto. Pi tardi
La sentenza
in trionfo.
(a.
407)
fu cancel-
lata,
Cos
lo stato
e perseguitava
il
pensiero.
ticava la religione e
lo
pensiero (sofistico)
Il
stato
La
*.
cri-
comedia, invano
l66
frenata
l68
gotto
di
'
presente
nire
torbido
tristo.
La
sempre pi burrascoso,
P anarchia,
dalla polis.
il
cosmopolitismo,
la
il
sofistica
era P avve-
dissolvimento finale
oppose
comedia oppose i valori del passato
gP ideali del costume antico, della vita semplice e
la
x 78
.
v.
sopra a p. 272
sg.
LA COMEDI A
[SKC. Vj
293
rituale.
anche
la licenza,
Ma
sfrenata, era
un
La
re-
quella celebrazione
carattere congenito di
non fu risparmiata
ligione
la pi
messa
fu
Aristofane, pi specialmente,
derise
ridicolo
in
l8r
*.
quella che
l82
era innanzi
l8 5
in quella
l8
presagi
era
9;
negli spiriti
I9I
tose
**,
era
il
la
culti
marea
d'
la
supersti-
ogni genere
188
degli oracoli
l86
e dei
stolta
9,
i8 /
era
stranieri,
corruttrici
^2
oltraggio barbarico
erano, sopra-
dignit
alla
strati
ellenica
93
plebei,
le
ma-
riti
Adonis
**;
- era tutto
lo spirito orgiastico e
ai
numi
misteri
J 96
v.
sopra a p. 79.
sopra a p. 281.
degli
morbido
e che inquinava
lllirii
e dei Tribaili
Atene che
di
li
J 9$
f
accoglieva
sV.
'
che s'inchinavano
la
numi
della genuina
tra-
CAPITOLO IX
294
[SKC. Vj
Comedia
stiti
maggiori
Heracle, specialmente
97:
Dionyso
20
massimo
il
di
minori e
^ ed Hermes
J 99
Zeus
Ma
tutti,
2DI
.
questa satira degli di voleva essere sopratutto la satira di coloro che concepivano davvero gli di cos
come
il
poeta
da burla
li
rappresentava, e dunque
il
202
,
parodia tragica
era uno dei motivi favoriti della comedia); - come
satira,
V utilitarismo
colpire
3)
la
decadenza
di apparivano af-
conseguente
ed
empia
2 4:
atroce
ma
ma
citt
stofane
2 7
il
mito di
*,
ma
anzi,
satira di Ari-
2o8
- ch,
realt
in
il
2 9.
misteri
eleusini
anzi ispirarono
non
ad Ari-
v.
sopra a p. 289.
Aristofane
[SBC. V]
295
11
serio dell'anima
popolare, e
che
il
gioco
il
ivi si
E quando
interrotto.
ri-
comico
si
giusto
Parlar
il
contro
il
Parlare
Ma
il
contrasto
del
ingiusto
2I2
gli
2I 3.
nuovi e stranieri
levano
dei
esaltazione
eh'
Ma
sogno.
realt
mistero dionisiaco
il
rapimento
si
trasfigurazione
e,
crazia gi
democratico
declinava,
si
2I
lo
tut-
lan-
susci-
opponeva
mentre la demo-
presente stato
al
una volta;
tava
rinnova,
4,
si
afforzava - in vece -
il
E non
una pi
dini;
ma
eletta Citt,
si
limitata
nel
il
numero
concetto di
dei
citta,
Theramene e
Cinquemila '), se
bene per poco; che nuovamente la democrazia soverchiava (Clitofonte) ma poi di nuovo era abbattuta
e
Quattrocento,
(i
CAPITOLO IX
296
rata (Thrasybulo)
sciamenti
all'
interno
ma
in
contraccolpo
il
restaurazioni,
di
(SEC. V]
delle
vicende
esteriori
per sempre
2T
$,
con
con la
che mai emergente come valore assoluto superiore alle forme con-
razione
*,
cresciuto nei
secoli
la vita e
pi
tingenti della
stocratica (Sparta).
di
volta, la sintesi;
quale presso
fatto,
si
delineava, a sua
fu,
La
di
si affacci
all'
farsi
della polis
si
v.
REAZIONE
[SHC. V]
297
- dove su le rovine
Pei quali
e V alimentarono
Profeti.
il
umani
qual
modo
E ad
essi in certo
Pel quale
218
mut
Citt che
in
Comedia) volevano
reazionari (e la
costruirla
rie-
si
pens Socrate
nuovi materiali
che
a rinnovar gli
1'
per ci
fu
220
221
%%l SaijxvLOv),
un proibitivo
(aToipsTuet
fjis
5'
Plat, apol.
ditazioni
e sempre, nei
tiva dentro di s
222
un elemento
che non era
raziocinio n pensiero, e pur governava la sua vita
- tutta fatta di pensiero - come il segno di un
outuoxs:
ineffabile
mondo
che sfuggiva
invisibile
22 3.
19,
p.
alla
cos
31 d)
sua
in
analisi,
lui
si
alimentava
il
CAPITOLO IX
298
[SEC. V]
Marsya, anche per via di quei Sileni scolpiti ad arte che celavano dentro P imagine di una
qualche divinit 22 5 - onde, anche, fu suggerita ad
o
al satiro
Aristofane la caricatura di
figura di
sofista, in
lui,
226
un culto esoterico
di lui
che coi Sofisti ebbe pur comune, non foss' altro t2 7,
il fondamentale indirizzo umanistico, anzich naturiiniziatore ai misteri di
damente
ai Profeti,
- nonch a
quali furono,
com'
Buddha
egli
Socrate fu profon-
Sofisti,
fond,
fu,
lo
a Zarathustra.
fondatori di
un ordine
il
personalit dell'individuo
228
),
teristicamente orientale)
umano
(sconosciuta,
pur sotto
della
segno
il
religione.
per
(carat-
Socrate
il
religioso.
in ci forse eredit
delle
di quella terra
attecchirono prima e pi
altrove
che
congenite ar-
misteri
dove
e
SOCRATE
[sue. v]
299
22
barbarici
9),
negazione
della
sofi-
s'
primo disegno
di
3; e
23 2
se
ci
occup
e se
ci
fu
2 3*
fu
il
un
dei
un
segn il crepuscolo della filosofia della natura e il primo albeggiare della filosofia dello spirito 2 34 vero precursore
di Socrate 2 35 che con Socrate quel passaggio della
filosofia dal naturismo air umanesimo fu compiuto 2 3 6
- e anche Socrate fu Ateniese.
Eppure per lui non invano era passata nel cielo
intellettuale dell' Eliade la grande meteora della speculazione d' origine jonica. Vero che Socrate, attratto nei primi anni verso le cose della natura e
filosofo ateniese
(Archelao
33),
quello
-.
verso
le
teorie
Anaxagora,
dei Fisici
2 37
(ma specialmente
di
dualista,
il
in processo di
un perpetuo divenire, e
nella coscienza
* v. sopra a 2 io,
'*
v.
224
sg.
CAPITOLO IX
3oo
a indagarne e determinarne
il
[SEC. V]
significato 240
e,
tro-
come quello
dunque discendeva un adeguato conoscimento
da
una
cui
universale ridato
in
pensiero super
al
si
questo valore
negazione e
ricongiunse allo svolla
gimento anteriore della speculazione ma questa applic all'uomo, alla sua vita, alla sua condotta; - e
in ci fu innovatore. Non che insegnasse egli alcuna
religione nuova, come pretendevano i suoi accusach il suo Satpivtov 242 non era un dmone,
tori 2 4*
non figura e persona 2 44 anzi vita
non un dio
oscura, e sentimento, e mistero che non ha forma, e
pure divino (r SacfJtvwv 24 $, divinum quiddam 2 4 6 ).
N egli fu un riformatore religioso, n tale volle
;
essere
tic
anzi
si
attenne
al culto tradizionale,
divini
degli
nei presagi
altri
di
248
,
2 47
per
la
modo
e lo pra-
gli
'
Se non
toporla ai
diritti
sot-
amava
il
concetto (5at-
religiosi ci fosse
primamente necessario 2 5 I
E cos anche queir altro ordine di atti e di rapporti onde si compone la morale, egli volle vagliarlo
e rendersene conto ed esaminarlo al lume di ci che
la morale come concetto, di ci che , come con.
SOCRATE
fSKC. V]
condursi secondo
cosa
che
uomo
cetto, la virt,
sappia
30I
ed
virt
buono,
essere
Onde
bene.
virt e
non
se
pass
poi
armonizz quei due mondi che gli stavano dinnanzi, confluiti da sorgenti divine a traverso
le et anteriori a generare il segreto travaglio e la
in cui egli
crisi
che fu sua:
dell'et
come
eh' umanit, e
mondo
il
fu superata:
quella
in
mito,
dal
*.
formula dove
uno
ma
religiosit
mondo
il
morale,
della
del pen-
quale
il
cos la crisi
il
sapere e
il
bene operare
vi era subordinato tuttavia al sapere, come a sua
condizione non pur necessaria, ma sufficiente e con
tutt'
il
ci
dunque
proprio
dell'
mondo
il
della
morale, eh'
fin allora
il
il
mondo
segno del
alla natura.
E cos
continuava in un superiore
momento quel processo onde gi nell'ordine religioso gli elementi dell' umanesimo,
del misticismo e dell'animismo avevan
ceduto alle forme della religiosit della
natura espresse nel mito, che pure pensiero e conoscenza, se ben d'altro grado
che la filosofia: onde anche la tragedia, misi
stica in origine
* v, sopra a
p.
15 sg.
finito
per
CAPITOLO IX
3 2
[SKC. Vj
all'epopea; e parallela-
la
terismo
al
Socrate,
come
politeismo
dei
culti
E anche
dell' uomo go-
ufficiali.
quel
252
anche
allo
Stato
la revisione delle
forme
democratico
principio
2 54
che
alP eguaglianza
corrispondere una
ponendo
umano ed
vivere
per convenzione
indif55,
Stato
lo
2 53
ma
del
quasi
superiore
un' entit
cui
come
Che,
sempio.
teistico) di
un Dio
lo distolse dal
(oC
$zqI)
25 7
fino
il
al
giustizia.
di questa
diede egli P
sacrifizio
e-
concepimento (pseudo-mono-
interiore religiosit
non gP imped
258
,
cos la sua
di praticare
pub-
blici
260
ufficiali
59,
osservando
le
come
Sofisti -,
incontro
alla
fuggendo
morte,
261
y
ma
ottemperante
serenamente and
ai
decreti
della
amava; - e
per questo amore non aveva ceduto, come Euripide,
Citt:
di quella
sua
[SKC
SOCRATE
Vj
patria.
la
'
ranni
si
minacciato
'
262
:
le
antinomie
vatrice.
agli
26 3
avverso
altri
contrano
le
svolgimento anteriore
il
(la
speculazione e
naturismo e l'umanesimo,
il
tradizionalismo e
1'
non meno
l'in-
misticismo),
cammino.
anzi, dopo Socrate,
ulteriore
ondeggiante
l'
domina
il
suo
la sofistica,
di
prima,
spezzato
dal-
tuttavia pro-
da una
stella
alla poesia, e la
in
questo segno
NOTE
Sophistik u. Rhetorik,
2
|iY]Sv sTvcct
H. Gomperz^
Protagora (Diog.
L. 9. 50.
3 tcgcvx' slvat &lY}&yj
Protagora (Diog. L.
Diels fvs
y)
KccxapdXXovxss [Xyot];
4 Fr.
('AXTjfreioc
il
p.
228,
ax xaxagaXst Xyog).
o)5elg
Denker,
360
sgg.;
Cfr.
Bodrero,
uno
cepita in
una
51).
sulla
Verit
cfr.
H.
Bari 1914;
I,
126 sgg.
2,
p.
9.
scritto
Protagora,
dallo
letterario
prosa
in
raoXtxscc 'Afryjvcv,
garchico.
Inykon:
'
Plat.
Aristot.
H.
'
fr.
E.
65 Rose.
Diels, Gorgias
und Empedokles,
Sitzungsber. d. Ber-
Akad.
10 Fr. 3 Diels:
11
II
cfr.
Isocr.
al
cpascog.
Cfr.
sgg.
10, \.
Hippia; P'Heracle
raspi
r)
2,
Sofisti
bivio' di Prodico
[fr.
(un Tpanxg
2
Diels];
cfr.
di
di
NOTK
305
V Encomio di Elena
crate
li 3
12 fvs Diels
13 Hipp.
fr.
282
p.
5 Diels;
n.
284, n.
p.
Antiph.
cfr.
fr.
I I.
60 Diels: Tcpwxov,
P'Heracleal
oI[iai,
bivio' di Prodico. -
Hippia
R.
15
Demi,
Pasquinelli,
fr.
si
282
p.
807 N. - La
fr.
in Eupol.,
ficata,
il 3 ,
di Iso-
Busiride).
il
n.
284
2,
n.
11).
ma
stessa formula,
quasi retti-
91.
Le nozioni
del
diritto
prima di
1889, 293-
Ri-
Politik
stato
Socrate,
Nestle,
"W"
dello
u.
v. Chr.,
xaTaaxaecog. Cfr. A.
pxtf
ad un' interpretazione del pensiero di ProtaR. Istituto Veneto di scienze, lettere ed arti,
Levi, Contributo
Hippodamo
10000 uomini
:iXt$), costruita in
il
tre quartieri
2.
yp Setv
toocg slvai
2 p.
8,
[sacro,
1267
2. 7, 1, p.
B.
1266 a;
di
(tre classi
(fii)ptocv8po)
5* CKrq-
20
21 Nel Msaay^viaxg;
lem.,
fr.
22
Kock
95
cpaei
v.
Grenfell-Hunt,
pettazzoni
cos
il
3
,
p. 288, n.
c7iavxe$:
(Diels
pa
od
337
jioioos
varaveouiv
Antifonte nl
7tcpxa|j,sv
te
yp
frammento della
Oxyrhynchus Papyri,
antica.
XI,
1).
Phitcots,
xat
el tv
Verit, in
London, 1915,
20
CAPITOLO IX
306
i).
1364,
Akad.,
H.
Cfr.
292.
275,
i.
9 1 6, 931; Fraccaroli,
460
sgg.
B. Brugi, Natura
Rendic. della
fista Antifonte,
Sitzungsber. d. Berlin.
Diels,
e il
problema della
sofistica
191 6, 243 sgg. - L' idea della superiorit dei Greci sui Barbari
ad Erodoto.
ancora estranea
23
Diels
247
fr.
vSpl
Ttaaa
aocpq>
gaxyj
yrj
cpu^S
volo dell'aquila,
al
1034 N.
fr.
che
le leggi
non
altro che
riflessioni di
26
I. 12,
H. Gomperz, Sophistik
Cfr. la
338 c
483 b
p.
sgg.)
che
giusto
il
dga
come Gorgia],
retore,
u. Rhetorik,
(Diog. L.,
2.
le
sgg.).
Protagora.
7Cs(t) di
sgg.,
Thrasymaco, dal
forti.
di
sito
il
XXc
16).
II 3
p.
268
sg.,
n.
11 sg.
30 aoX7jgdyjv
Hipp. mai. 6
p.
284
32
n.
fr.
fr.
2 Diels; cfr.
fr. 6,
11.
45 sgg.
33 Anche Democrito
'
285 D.
(sopra a p. 253). -
34 La prima
(v.
oltre a n.
Anche uno
scritto
141).
Diog. L.
9. 54.
NOTE
35 Cfr. Themist.
sotto
frg.
il
5)
30
or.
p.
li
275,
p.
tzou
307
dell' agri-
36 x xpcpovxa xal (bcpsXoOvxa (Philod.). - Fra gli wcpeXoOvxa, Sext. Empir, nomina anche il sole e la luna e fiumi
'
e fonti
(Diels,
'
W.
37 Cfr.
cit.).
/.
il
quale
un
cita
testo di
risale a Prodico).
39 Diels, fvs
308
sgg.
il 3
Sext.
40 Fr. 25 Diels
p. 319 (dal Sisyphos, drama satiresco):
Empir. 9, 54; cfr. Cic, de n. d. 1. 77 e 118.
41 Sext. Empir.
9.
42 Dittenberger, Sylloge
43 Dittenberger, Sylloge
I
1
3
3
il 3
p.
30
n.
75.
(191 5) n. 93.
n.
83 (proposta di Lampone).
318.
45 Scuola
8.
ig,
attica.
Paus.
41, 9.
46 Paus.
Aves li 28
f
9.
Paus.
30,
I.
1.
23, 8
Overbeck, Schriftq.
p.
n.
52
158.
di Ione
da Chio,
fr.
uomini
politici
fhg 11 p. 52 sg.]
FHG II p. 46
sgg.
ateniesi
cfr. gli
['Temi-
T7tojiV7j[iaxa
sg.).
403. - Cfr. Plin. n. h m 34. 74; Paus. I. 25, 1. Di Cresyla era anche la statua di bronzo per Hermolyco (base
48 ig
n.
sull'Acropoli;
cfr.
Loewy,
(scil. veritate)
. . .
similitudini
CAPITOLO IX
3 o8
51
{hipparchos nel
dotessa
di
autore
423,
di
un
beck, Schriftq., p.
161.
per
2,
sua povert);
la
cfr.
Aristot., polita 8.
p.
53 Altrimenti
2ocpoxXvj
cpY}
aTg
otoog si rcoisv,
[xv
1340 a; poet.
5, p.
25
p.
EpuuS^v
1460 B
s 0X01
stoCv.
e
auf
bis
54
gicis, Religionsgeschichtl.
(vjiq))
vili, 3 (1910).
Bellerofonte
fr.
numi? Non
vi son,
Melanippe\
fr.
non
sono
vi
483. - Bacch.
v.
ciel vi siano
",
E il primo verso della
1348: " rancor mortale ai Numi
ecc. -
sg.,
57
655
W.
Troian.
sgg.; cfr.
sgg.
Nestle,
Euripides,
Masqueray, Euripide
et ses ides,
Paris 1908.
fr.
836.
60 Per l'abbondanza di
sopra ap. 154 sgg. -
Anche
elementi
orfici
in
Euripide,
v.
NOTE
orfica
in
(?)
309
fr.
Nestle,
Cfr.
956
sg.
ftyj-
962
6^/. 646
sg.,
sgg.
il 3 ,
255.
Zeg
935 atO-vjp
vofx^sxau Cfr. Troad
fr.
fr.
869
885
sg.
Saxig rcox' si
64 Fr. 488
fr.
1012
Aristoph.
^xs
opavg xs yat
d)g
uax7T:aaxo
ysvxstpav
rcvxcov
a,j
voog gpoxwv.
836;
fr.
s(0
(Cfr.
sgg.).
Ronde, Psyche
li
3
,
46.
v.
199
sg.,
395
sgg.,
rison,
Euripide
G.
cfr.
Murray,
Har-
ap.
7'hemis, 345.
68 Rapporti di Euripide con Timotheo di Mileto, rappresentante delle nuove tendenze musicali
meno interdipendenti
estraneo
all'
azione
il
(v.
sopra a p. 249). -
all'
i
pel soggetto
singoli
;
il
co-
mici.
71
Atene: Thucyd.
5.
Melii e
rappresentanti di
89 sgg.
degli
74
II
mondo divino
l'umano ubbidiscono
alle
stesse
CAPITOLO IX
necessit;
si
tratta di
75 Cicer., de divin.
43, 95. -
I.
e sar sempre:
Cfr.
Thucyd.
derisione
la
degli
76 Eclissi lunare
sui marinai di
cyd.
50, 4.
7,
77 Terremoti: Thucyd.
distoglie
3.
87, 89.
Il
ne furono turbati
cfr.
gene-
Demi
di
Quando
tuoni
gpovTomo
che
191 2-1 3,
a
345
sgg.)
sereno
ciel
predicevano
Mantinea?
rovina (xoo
1
v, v. 9]),
&soo
Sugger
146).
80 Gli Spartani
Herod.
S
9.
107
cfr.
Violazione
al
(a.
Vesj>. 260.
cfr.
i3
n.
la
42; Aeschin.,
tregua
2.
di Eleusi
sacra
Megaresi accusati
di
aver
occupato del
territorio
vigna
5.
19 e 24
n. 83.
reinte-
- Cfr.
3"
NOTE
9; Telecl.
fr.
6; Amips.
10.
fr.
gara mantica
Nicia;
un oracolo
gli
col 'Salsicciaio';
Paflagone possiede
il
Cleone per
87 Proposta di
punizione di
la
Mytilene, a
89 Vedi sopra a
16; Cicer., de
4. 3,
p^ysiat
p.
Paus
del
8.
48,
culto
Asclepio nel
p. 238). - Anche
santuario
scuole
fondatori di
nuove
delle
accoglitore
Amyno
di
filosofiche
un
sopra a
(Democrito
p.
2, 15,
della
Acantho (Herod.
117).
7.
rien-
Pixodaro
tal
(Asgtcov)
(v.
251-2). - Anche
40.
Tegea eroizzati
di
[.
di
leg., 2. 16,
90 Anche Miltiade
penisola
(figlio di
Athos,
di
Kypselo)
fu
eroizzato in
fu onorato,
dopo
morte, con sacrifizi e giochi nel Chersoneso tracico, come fondatore (otaia'cvjg) di quel dominio (ateniese): Herod.
6.
91 Naturalmente, continu
la
commemorativa dei
nell' iscrizione
TtovSs:
ig
1.
92 Anelli magici:
interessante trovare
cittadini
442.
38.
caduti
Potidea
rcedgaio, au)[p,aT;a
277).
884. -
si
La
1086). - Invece,
era presagio di
la
vista
morte:
del
serpente
Lysistr. 759.
custode dell'Acropoli
CAPITOLO IX
312
and popular
tions
of philology,
191
Greek comedy,
beliefs in
1897, 189
18.
sgg.
American Journal
C. Pascal,
Dioniso, Catania
159 sgg.
1,
46; Suid.
2.
- Influenza di
v. 'Avxicp.).
s.
2.
95
sgg.
1,
Dittenberger,
2,
3339. 3340; IG vi
Esse registrano numerosi casi di guarigioni. - Cfr.
n.
s )
668 sgg.
Aristoph., Plut.
l'
27, 3):
sgg.
(descrizione
caricata
del
rito
del-
incubazione).
95 Herod.
Sylloge,
berger,
(fr.
18 sgg.
il
46;
1.
2
8.
n.
al santuario di
96 Herod.
1.
46;
virilit recandosi
la
la moglie).
134; Paus.
8.
riacquista
39, 5 sgg. -
9.
(fr.
Un
Tro-
Aristoph.,
cfr.
Nu. 508.
97 Thucyd.
2.
21
98 Strepsiade
Ixaaxog
d)g
una
ricorre
Nub., 749.
99 I Telmessesi di Aristofane
in Caria, era
I.
41, 91
100
Ninfe
famosa
XpY]a{io) tcccv-
a>pu.Y}xo; cfr.
maga
(fr.
8.
tessala
528
sg.
haruspicum disciplina
'
1.
Aristoph.
Kock). Telmesso,
Cicer.. de divin.,
42, 94.
Cfr. Usener,
Cabiri,
Ausonia
101 Aristoph.,
fr.
'
^Sov
ts
yjpy]0\ioX^o%
&V xpoa&oa
xoCoog,
2.
Ran.,
293;
Ecclesiaz.,
1056;
Tagenistai,
500-501 Kock.
102
Cfr. Aristoph.,
Cratete
di
(fr.
18
sg.
Kock). -
1035.
2
,
n.
587
1.
208
{lvjatg
Suotv x&v
sec.
6yj-
NOTE
IG
t]wv
5Y]|ioato)v
xafrapovxag
II,
[iu^aa|iv ttsvxs
Cfr. Theophil.
..
313
2,
531, n. 834 C,
p.
Kock
11,
il
p.
il
caro padrone,
il
non erano
ancora ammessi
-frsots
" [o fteoiv?:
19 14, 273
dunque
24:
cvdpocc;, xot>
fr.
1.
gli
sg.,
(gli
308]).
schiavi [pub-
all'iniziazione: Isocr.,
xaW
42, 119
I.
Pa-
lepcv,
cfr.
'
8. 90).
omitto
orarum ultimae'.
105 Per ci furon messi in ridicolo dalla Comedia (xco|i(p 0)0-72
2.
15
'
aav
Strab.,
/.
cit,
et
vexat ut apud
eum Sabazius
Cfr.
quidam
et
les Grecs,
55 sg.
v.
sopra a
sgg.
sg.
sg.),
appunto
misteri che
gli
orfici.
qui
son
messi
In funzione orfica
il
v. rcojixxoov
s.
con pol-
228, ecc.).
108 Demosth., de
cor.,
misteri
p. 261, n.
di
Sabazio
259
(soo
X0t 7UXpOL.
sg.
si
rinfaccia ad Eschine di
axxyj
anche &7co|ixxa>v
pratiche
delle
v.
xq)
sopra a
TcsXcp
xal
CAPITOLO IX
3*4
109 Anche
no
Kybele
la frigia
si
v.
SchoU Aristoph.
Pac. 277.
in
v.
112
come
del
Pelasgico
'
io intendo,
Herod.
secondo
'
Pac, 277
cum
sg.
sck.
51 sg.
2.
vale a dire,
traco-frigio.
isole
Roma
1908.
Mar
114
Mem.
Tracio,
I
R. Accad.
della
due estremi
dei Lincei,
trovano avvicinati
si
Nubi
nelle
come
presentata
Il fine era
1*
di
Socrate,
comico, e comico V
creava assolutamente ex
Ma
effetto.
nihilo
forse
Dieterich,
(cfr.
poeta non
il
Rhein. Mus.,
3
,
n.
18.
sul
116 Orig.
c.
Cels.
5.
2,
p.
2.
169: #sg
26,8.- Santuario
1.
[lv
21, 4.
cv
desi
slvj,
Xccx&v otxstv x^v yvjv xal (barcspel cpuys xoo xtcod x&v
1'
introduzione
del
le
divinit
col
nome
il
nome
di |i,uaxYj:
sg.);
licf,
n.
88;
1894, 17 h n. 13.
118 Paus. 1. 38, 3: 'EXsoatvot) x
xaxvjxoog ovxas
ftecov.
culto di
il
eleusina ebbe
Se
- Asclepio
Ecp>j{JL.
aXXa
px
"AfrvjvaCoov
spondence hellnique,
dell'ordinanza
Lampone
(v.
3
,
n.
83;
Bulletin
de
corre-
Al testo
aggiunto un emendamento di
(aoyYP acP^)
sopra a n. 83).
si
doveano fare
sacrifizi
NOTE
(col
'
il
315
Dio
',
la
'
Dea
Eubulo
',
(xocl
xi
[0e]an xal
xvjt
come
alleati
La
sg.
205
Kock
rileva dall'accenno
il
Eupolide
si
Citt alleate).
le
come
salutare,
580 sg.
messo in
si
suoi
rincar la dose.
ricle,
(fr.
in
metco mischiando e
rendo
la
Troppo
cittadinanza
Samo
tardi!
il
disfatta
si
prospettasse
forestiere
di
ateniese
'.
Non
Aigospotamoi
tutti
fu
(a.
405), confe-
cittadini
di
Samo.
(v.
sopra a p. 239). -
Atene
istituito
dunque con
religioso, collimano
le
(Foucart,,
n.
1]),
128 IG
fr.
tempo
era ed assegnata al
I,
210,
fr.
k,
p. 265,
di Pericle.
Cfr.
p. 93.
solito
Aristoph.,
Le Lemnie,
365 Kock: "la potentissima dea di cui ora caldo l'alcon probabile allusione alla statizzazione recente del
tare ",
culto di Bendis.
La
data
della
La Repubblica
di Platone (1.
come sfondo
ambiente
d'
Bendis (BsvStdsioc)
ad
al
gi certamente
Forse
il
nel
404
statizzazione
p.
prima
la
Pireo
assistervi). Il santuario
I,
(s'
327 A
festa
non
precisata.
e p.
pubblica
in
(x BsvdiSsiov
av.
sg.
Cr.
354 a) ha
onore
di
sia andato
(Xenoph., Hellen.,
2.
4,
II).
CAPITOLO IX
316
Ad
ogni modo,
Ronde, Psyche
(cfr.
il
3
,
105, n.
1).
129
La
frigia
Kybele
si
Traci avranno
speciale
privato
11,
102.
741, p.
con
era fusa
l'indigena 'madre
degli di
26.
'
(Xenoph., Hellen.,
tagipovTS Tog v
pooc;;
cfr.
24:
6,
allusione
sgg.:
693
1.
xal XsuO--
alla
aprono
si
trattare
le
[*
schwerlich richtig
Nubi, Strepsiade
zobg
Ed. Meyer,
con
si
rcoirj-
cui
pi mal-
meno
subire
1'
'
Strepsiade
di
gvcov
Neue
Jahrbb., 1909,
I,
espulsione dal
1'
17).
p.
Secondo Aristotele
fr.
(fr.
67 Rose),
D; secondo
altri
63; Joseph.,
c.
136 Philoch.,
Hzpp.
mai.
282
Apzon.,
168
fr.
DE,
2,
I.
37).
fhg
sarebbe
1,
p. 412.
giunto
- Secondo
avrebbe
'
Plat.
vissuto
',
in
Sicilia.
137 Timone
di
Fliunte
nei
Szlloz,
fr.
aoxou xoccxaoaav v
yop<?
biz
d:
9.
xvjpuxi
52
g&sXov 5s
zc
gigXCa
vaXs{ievoi
NOTE
xaxoo x&v
Tcap*
'
317
xexxyjjJivcov.
1.
23, 63
137
M. Calhoun, Athenian
Cfr. G.
clubs in politfcs
La formula
138
di
and
un club
di
1310 A
5. 9, p.
xai
in
T(p SvjjJKp
140 Prodic.
3
5 Diels, il
fr.
V opera
fr.
plg
1-2
il,
in, p. 562
sg.
v.
sopra a p. 237.
Stesimbroto
di
FHG
142 Diag.
274
p.
p.
57),
Bergk 4
Misteri
sui
non sappiamo.
Philod. n. ecrsg.
Mantinea: Aelian.,
v.
hz'st.,
6,
289, n. 8.
p.
(ma
23.
2.
la data di
Diodoro
[a.
4*5] non
sicura).
Fuga
fhg
fr.
IV, p.
cum
schol.
444; Crateros,
fr.
Lys.
6.
fgh
math.< 9. 53). -
zione
autorit
alle
di
Pellane
(Melanth.
fr.
5;
l'estradi-
cfr.
Schol.
xXsoog
4
;<y
J
epyj&sts,
(177
sup(bv
aov
xal
'cv
xoci xcoxs,
gXa,
Tqjitv
cpaatv,
Iv rcav-
X' aya^jia
Hpa-
rctxXsi as&Xov,
xai
cpaxv.
Aiaypag
149
Crater.
. . ;
lui
fr.
9.
9.
49) attribuito
150
-9-stov
Sext.
SgYjg
Suid.
s.
9,
v. tay.)
CAPITOLO IX
3 i8
cfr.
Suid.
Atay.
v,
s.
nelle
152 Di
aver
ebbero a pentirsi
gli
gli
Ateniesi: Thucyd.
8.
i.
Philoch.
no
fr.
fhg
i,
p. 402.
1
155
Da un
tal
(e
una denunzia
dal sicofante di
(nuovi frammenti
dunque anche
cfr.
il
di dcaspstcc nei
Bignone, Atti
157 Cfr.
'
non
Demi
R. Accad.
della
di
d.
Eupolide
Scienze
sg.).
Lysias
jiiu.ouu.svos
fatti relativi)
di Dioniso, 150
sg.
'
sp
6 {in Andoc), 51
xotg
rcsSsCxvue
u-oyjxots
xal
sItcs
x$
cpwvg x rcppTjxa.
158
a
Roma
leusis,
Vano
(Svet.,
263.
164 Thucyd.
165
la
6.
Da Thessalo,
6.
53 e 60.
27 sgg.
figlio di
Cimone
NOTK
166 (Intervento di Pericle:
v.
319
sopra a p. 254-5). Intervento
dopo
di
1297;
Eupol.
cfr.
Babilonesi
fr.
Equit.,
167 Aristoph.,
sckol.;
fr.
143,
fr.
168
v.
426]), e
[a.
(a.
'
l'avvento
dei
invettiva e accenn a
1'
Fiuto).
il
129
aTUTCTCSiOTtcX^S
254 cum
696 Kock.
Paflagone);
Leucon,
IO, 18:
1,
1.
fr.
nelle 'ApTOTUXiSss,
accusa che
straniera
epccatv
della
('
fr.
contro
madre
la
Hyperbolo. - Altra
di
semitica
'
Supov
gctv
R. Accad.
d.
*
;
lidia
frigia
'
secondo
Tivg
altri
Atti
fr.
fr.
Lysistr. 490;
fr.
81
31 .Kock. - Phrynichos,
fr.
20.
i, p. 626 Kock).
Thesm. 805. - Un Cleofonte
scrisse Platone (caf i, p. 615 Kock).
173 Cratin., Panopt., fr. 153 Kock.
*-
174 Eupol.,
fr.
39-40; Callias,
Hade
Demi
fr.
fr.
352; Ameipsias,
[il
9;
educazione antica
fr.
12.
Parlare giusto]).
Nubi
(elogio
CAPITOTO IX
320
Ly sistrato, e gli
la
Ac arnesi.
empiet precisamente
dal
poeta
comico Hermippo.
De
181 Behagel,
1856
Dresdae
(Opttsc,
irrisor
Vesont.
reus,
185 7;
1,
1880;
Saggio sulla
183
sopra a p. 239
v.
184
57-58,
fr.
fr.
1.
117;
v.
- Cratin.
sg.
die
Aristophanes impie-
Dioniso,
Pascal,
C.
nota seguente.
v.
1),
1837);
n.
3,
fr.
fr.
9; Telecleides,
fr.
6;
Ameipsias,
10.
caf
I,
508
p.
186
v.
sg.
1003
sg.
sopra a n.
(v.
- Cfr.
il
86) in Aristoph.,
Polyidos
'
'
di
Aristofane,
Kock.
il
<EuAo&T7}S di Metagene.
187 Thucyd. 8. I.
188 Aristoph., i Cavalieri.
189 Rochel, Aristophanes poeta quibus causis commotus
oracuta ..
179,
n.
190
(1870),
irriserit
da C.
citato
Pascal,
op.cit.,
I.
Cfr.
E. Romagnoli, Ninfe
e poesia,
223
e Cabiri,
Ausonia,
2.
1907
sgg.
sgg.
194 Cfr.
Herod.
I,
131),
la patria ai barbari
Luna
i
(i
Triballi
erano
il
Sole, adorati
tramano di tradire
sacrifizi.
195 Triballo
36
barbari
sg.
del
Kock.
settentrione
NOTE
- Sempre negli Uccelli (15^0
Uccelli- di Aristofane.
degli
321
196
come
'
Illirii
v.
ejiciantur
civitate
leg.,
quidam
(Aristofane) Sabazius et
sg.),
'.
15, 37:
2.
di pere-
alii
(allude probabilmente
'
nazionali
barbarici
CAF
Aristofane:
I,
p.
'Ore' p2pat
nelle
'Eps^eg]
r\
di
k).
535
sg.
139
cit.,
ofi.
v.
il
ili
- Nelle
sg.
1470
Nubi
(Zeus
soppiantato
dal
sg.),
Turbine
Socrate
[jlVO
di Platone:
caf
v.
p.
(notisi
'
sg.).
Aat8aXo
203
di Aristofane,
'
Pluto
',
107
(fr.
nonch Telecleid.
fr.
sg.
sg.
Av. 15 16
1 1 1
di
(gli
nazionali
Nu. 615
su
la
si
ridicolo
l'et
ad
essi
religione
(Av.
(cfr.
469
il
sg.),
sostituito
dell'oro
207 Equit. 11 69 e
-
XpuaoOv ysvog
pettazzoni
gli di,
alludendo alle
Turbine
per
deridere
chi
ci
credeva,
sgg.
sg.
(cfr.
3 sg.).
perch
nel
49.
novissime
Av. 558
sgg.)
sacrifizi
xaxo-
Zebe,
il
in
'
(i
'
di Eupolide).
sgg.
antica.
il
cio
ritorno
CAPITOLO IX
322
208 Lo stesso pu
ai
Apollo (Plut. 8
dirsi di
sg.).
- Quanto
Una
209
354
poy.yo& e
Eleusi.
m it a
(ma
altri
tanta
sgg.
440
cfr.
Anche
il
il
discorso
del
corifeo
(ibid.
accenni d'attualit])
solennit
dell'
il
sg.).
cori delle
Thesm. 655
sg.
sg.
352
sg.
312 sgg.; il 36
sg.
cfr.
il
ma
- Cfr.
il
contrasto fra
tima);
sg.
si
fr.
fr.
figlio
il
sg.
Kock).
lega
marit-
198
569 k.
fr.
117 K.
riebbe presto
(seconda
terza
216 Opposizione
di Socrate, fra
2. 2,
prytani.
G.
Zuccante,
Socrate,
immobile a meditare
da
175 A,
sg.
(al
campo
una mattina
la
sotto Potidea
all' altra,
sempre
si
Plat.
ferma a discu-
tere e se ne dimentica).
222
Plat.
31
p.
Euthyd. 2 p.
- il datjJtviov che dissuade Socrate dal prender parte
alla vita pubblica: Plat. Apol., 19 p. 31
CD.
attiva
NOTE
22 3 XP^
4.
323
14).
3,
Ad
224
noXb jiaXXov
(Plat.
r\
Symp., 32,
215).
p.
Nel
cuore balza
il
da piangere
vien
xv xopo(3avxta)VXO)v, e gli
Carinide di
Platone
156
magico appresa durante
di
Zalmoxis
la vita militare
rilievo di
215 a-b;
p.
sg.
cfr.
Xenoph. Symp.,
4. 19.
Dieterich, Rheinisches
Roma,
Mu-
d idea
Tro-
nale di
sgg.
258
'incan-
80 AB.
il
da un trace discepolo
(v.
p.
(5
di effetto
7.
nimie:
228
II
carattere
sovrano
mondo
politico
(re
ed
v).
religione di Zarathustra
Zarathustra
anche per
(R.
Profeti
ai
di
il
altri
Pettazzoni,
1],
Bolo-
sua religione
la
ma
Amenophis
rispetti
Socrate.
giosi. -
La
v.
buddismo indiano
sotto
favole
e (?)
di
Ma
S.
a.
19 io.
che Socrate
filosofia
superstizione,
1'
egli,
da baccante
il
vero
'.
v.
FVS Diels
231 Fr. 78
sg.
232 Anche
Socrate
II 3 ,
credette
p.
ai
305;
sogni
v.
:
sopra a n. 93.
Plat.,
ApoL,
22.
CAPITOLO IX
324
p.
cfr.
33 c; Criton.
Diog. Laert.
2,
2.
233 Archelao
44 a-b
p.
Phaedon.
8
,
MtXvjaiog
9}
i;
p. 410,
2u)xpaToi>
ooxog acpaa&ai
61 b;
Diog. L.
2.
16.
16: xXTjfry}
2.
aT(p
7}
Y)tkx^v staayayvTOg
ttjv
yjakxTjs.
ttjs
Diog. L.
e,
35.
Axhgvato
aocpa,
60
p.
4,
cpoatxiq
lotxsv 8 xal
ar^. math.,
(cfr. Sext.,
in
Archelao
Diog. L.,
I.
xaX&v xal
xal
cpy^xsv
xal yp nspl
c.
dtxaicov (teoria
cpo-
cptXo-
7.
14
sofistici
vp,a)v rcscpiXoa-
...xal t
politica?)
sopra
(v.
V,
2.
p.
1037.
5s
raspi
T*/j
SXtjs
cpasa) oodv.
237
Plat.,
Phaed.,
6,
4.
p.
96 A
sgg. -
Zuccante,
Cfr.
La prima
dottrina
ApoU,
3,
p.
19
1.
c-d;
et
I,
11-14;
Cic, Acad.,
cfr.
1.
4.
15:
6.
7,
'
- Cfr.
Socrates
et
ad vitam
communem
adduxisse \
e il
moderno,
NOTE
cialmente
Xenoph., Memor.,
in
325
Plat.,
Eu-
So-
4 e 4.
1.
in
3,
thyfihr.
242 Su questo
crate introduceva
Plat.,
fondava
si
Euthyphr.,
2,
p.
Socratis). -
366
I.
1,
contemporanei (accusatori),
de genio Socrat.
(Plutarch.,
Cfr.
Memor.,
3 b).
1'
nuove (Xenoph.,
divinit
li 4 ,
Zeller,
p. 81
1,
Apulejus,
altri
de deo
Zuccante, Socrate,
sg.;
sg.
244
Memor.
1177
4.
3,
vajxvTflS
|iopcp
tc
t&v
Iiqs
-frstov
13.
246
av
u)g
Cicer., de divin.,
2,
p.
1.
54,
3 b.
122.
164 D
250
sg.
4.
Afiol.,
2,
Aristot., frgg.
18, p.
1.
5,
24 sgg.
4.
2,
c'
uomo
cfr.
mondo
al
21 A.
Charm.,
Plat.,
Rose.
1-3
p.
2 sg.
9-11.
ts
(-9-sCooc;
politici), cio
'
slvai
mistico
in
',
2.
1,
14
sg.
la distinzione in
Xenoph., Me?nor.,
3,
ol ts
yp
tore degli
aav^wv
uomini
(6
px^S
triviale
[JLOpcpg t&v
&SWV
4. 1, 13 ...
X1QS...
1.
crea-
il
Tiotwv avfrpa)7coo).
2-3.
6,
degli
p.
vajasv>fl a>g
di
sg.
av tqc
CAPITOLO IX
326
260
Xenoph., Memor.,
Cfr.
tate le idee
di
Socrate
1.
3,
1; 4.
.3,
16. - L'auten-
Memorabili
in cui sono
divinit
discussa
sulla
presen-
(negata da
s
Memorab.,
Breslau 19 18).
261
P-
La
Tessalia gli
si
offerse
come
c.
45
262 Critia proib a Socrate d'insegnare
Memor.,
4. 4,
3;
I.
2,
31
sg.
ai
giovani
1.
2,
2Q-38
Xenoph.,
20, p. 32 CD.
Plat., Apol.,
;
cfr.
I.
2,
58.
X.
La
Individualismo e umanesimo.
L'intellettualismo
radicale
un oppositore
crate ebbe
('
noocrazia
in Antistene
*.
Il
ma
di
So-
quale, forma-
')
Hippia
suoi pi
2
),
in-
ateniese,
batt
dalla
(vfro:)
cittadiil
gin-
5.,
ad
Heracle intest
qualcuno
de' suoi
scritti
non tanto per devozione religiosa quanto per omaggio ad un nume eh' era quasi un eroe del lavoro,
degno patrono delle classi inferiori **, - come poi fu
* v.
sopra a p. 244.
* v.
sopra a p. 117.
CAPITOLO X
328
[SEC
IV]
da Antistene
appunto trasse l'origine ? e dal Kynosarge forse il
nome s. Estraneo per nascita alla polis 8 non rispettava
patrono della
il
stta
'
Antistene
suoi culti n
(fr.
tutt' altro
Omero
divine di
IO
,
76)
e,
le storie
(fr.
25
11
(fr.
70)
(fr.
116)
ch'ebbe verso tutte, in genere, le cose della religione positiva, - mentre degli iddi del politeismo
neg addirittura l' esistenza, persuaso ch'essi fossero d'origine puramente convenzionale (v{Jt(p), e dunque insussistenti, e che reale ed
esistente per natura fosse in vece un Dio solo (fr. 24) 4
che - dopo Xenofane - , forse, nel mondo greco
popolare e
ufficiale
es.,
di
all'Orfismo
in
un dio
5;
un
nemmeno
idea
svolse in seno
monoteismo, credenza
affermazione di un dio solo che
Dio-tutto, quale si
ed invece,
solo,
-,
il
ANTISTENE
[SEC. IV]
implica negazione di
punto
si
329
di
meno adombrato
trova per lo
naturale
';
ci
nella formula
- nella quale
molti
che ap-
convenzio-
(populares).
nali
in ci egli
teneva
mezzo
il
fra
Sofisti
16
Socrate. Ma di Socrate neg - egli, esaltatore dell' azione sopra il pensiero 1 7 - la formula intellettuaf
listica
e del sapere,
come
la virt al
*9
ossia
eh'
il
sapere
l8
,
*
;
neg
socratico
per universali
che
suo
il
ma
nome
suo nominalismo
soltanto che
significa
fr.
47)
21
.
si possa
ed ci solo
E da questo
22
tradire
10
(fr.
3.
in
stessi
(fr.
v.
57, 65).
Ed
sopra a p. 301.
egli visse in
mezzo
a quegli
CAPITOLO X
33Q
umili, ai
28
diseredati
ai
rejetti,
[SEC.
e predic ad essi
29
IV]
povero e ostentatore di sua povert 3, che andava attorno col man- e anche per questa sua
tello logoro e la bisaccia
opera di predicazione, come per quel suo adombrato
monoteismo, sembra quasi preannunziare, cos di lonesaltando
il
lavoro
103)
(fr.
egli
il
Cristianesimo
la dottrina di
tano,
1
.
Antistene senza
denza con
quelli
dell'epoca.
La quale appare,
che
furono
corrispon-
generali
caratteri
complesso,
nel suo
particolarmente utilitaristica e volontaristica e sentimentale. Fu, allora, una guerra continua fra Greci e
Greci - di tutti contro tutti' -, in cui Y idea nazio1
Uomini
di forte
temperamento
insigni
di
qualit
domin
sempre pi (Teleste
autori
di
ditirambi,
Timotheo Milesio
poesia
lirica 34 ;
di
Selinunte
e di Filoxeno di
viveva solo
il
mu-
e Polyido,
Kythera
33).
di
La
l'epopea, finita la
finita
teatro
nella
dell'indirizzo
continuatori
era in decadenza:
32
lo
realisticamente umano.
le
Ed
il
pi appassionato,
Euripide
influ
bandonata definitivamente
il
pi
anche su
la quale, ab-
comedie
di
Aristo-
a.
'
IL
[sue. IV]
della
tragedia
35
331
tratt
media
di
intrecciati
nuova
'
:
Menandro,
Difilo).
e,
ha pure
in s qualche cosa di dramatico. Non per nulla, dopo
il suo preludio siculo (Tisia e Corace, Gorgia *) circa
**
ai tempi in cui anche fior - in Sicilia - Epicarmo
essa ebbe il suo grande sviluppo in Atene, dove
anche lo ebbe la dramatica (mentre l'oriente greco,
che non ebbe poesia dramatica 36
anche manc,
in genere, di oratori). In Atene gi ebbe a giovarin
sene,
fra
Ramnunte, abbiamo
di
tralogie
orazioni
')
Euripide.
tragici,
(se
fittizie
l'oratoria
di Antifonte
sono autentiche
retore,
le
'
Te-
(Xyoi e yTiXoyiai) di
una medesima
retori
'
tesi 37
ci
1'
che
arte
processi giudiziari),
nunziare, -
come
Il
quale fu alla
gici
pi celebrati del iv
secolo.
Invero uno
stesso
lettivo.
Il
alla
col-
v.
sopra a p. 271.
v.
v.
sopra a p. 104.
CAPITOLO X
332
[SEC. IV]
quasi
1'
esponente e
il
il
pubblico),
freno della
fondamento e
lo stesso
il
la stessa
rienze religiose del misticismo, e Foratore pu scatenarle e dominarle con la parola quasi
magicamente
le parti, inter-
il
drama
il
la
struendo
tra le
quel-
parallelismo
l'ideale
sembra compiersi
le
forme della
la
in
come
alla
lirica,
eh'
primi
filosofi
naturalisti),
cos
E come
la
dramatica, cos la
* v.
non viveva
che
anche
forma dramatica s'impose
pi
[SEC. IV]
prosa
alla
che
sia storica
333
Onde
filosofica.
lo
Tucidide
stesso
- o
soltanto
ma non
spirito,
ebbe allora la sua forma specifica nel dialogo. Del quale il primo autore sarebbe
stato Alexameno di Teo 39 (per non dire dei mimi
dialogati in prosa di Sofrone Siracusano [sec. v]).
E l'esempio ebbe fortuna fra i Socratici; - pei quali
il dialogo meglio anche si prestava a riprodurre
lo
spirito e la conversazione del Maestro. Ed Eschine
-
prosa
la
infatti -,
Senofonte
tutti
filosofica
il
40
socratico,
Antistene e Aristippo e
scrissero dialoghi
meglio di
grande evocatore
di
figure
non
magistralmente caratte-
l'azione,
pi
ma
-
la discussione
si
svolge come
quell'am-
in
- come
alla
il
mito, sul
sua e
la
sua umanit.
Quell' elemento affettivo che trovava espressione
nella musica, che trovava espressione nell'arte della
prosa
-,
Il
pathos
era caratteristico delle sculture di Scopa. Un' espressione sentimentale d'intima mestizia veniva
tuandosi
sempre pi nei
rilievi
delle
stele
accensepol-
rendimento della figura umana non pi soltanto nel suo aspetto esteriore, ma nei moti dell'anima,
fu il compito segnato alla pittura da Parrasio, persecrali
Il
CAPITOLO X
334
[SEC. IV]
il
ritratto an-
secondo
fino alla
tello di
medesimi
negazione stessa delP arte (Lysicrate, fraLysippo, lavor sopra una maschera presa
dall' originale).
della
ele-
42.
altari e
celebr sacrifizi
Hera una
*6
sostitu
alla
di
festa
festa
48.
Or mentre P
uomini
agli
di,
al livello degli
quasi,
arte
gli
di -
anche
d'
secolo,
il
applicando ora
modo
tutto
umano
fisodoto, P
Hermes
gi
come
ma
ai tipi
di Praxitele, P
Ke-
Afrodite Anadyo-
[sec. ivj
mne
ad
di Apelle).
quel
assolvere
il
religione
consolidatrice
335
come
fissatrice
delle
il
il
mito
filo-
anche
il
cfr.
miti in
al concetto.
Demos
49
Pace (Kefisodoto)
5*
solo
il
Democrazia
la
e la Ricchezza
il
Buon momento
e la Salute
52
),
(Kocipoq)
Tresca )
56
54
5,
ma
anche
la
bambino Plutos
Fortuna 53 (T^vj)
(il
e la
e la Vittoria (Nxyj)
astrazioni,
s,
ma
piene
55
di
interesse umano, e
alla religione
e*
dei culti
tradizionali,
reli-
profondamente umanistica, e
a quelle correnti dionisiache che a quel tempo
diversa,
pi
* v.
fatti
CAPITOLO X
336
pensiero filosofico
si
vede
[SEC. IV]
- mentre, pa-
riflesso,
il
vengono meno
sog-
del
vi
come
gi sul finire
aveva oscurati
li
vittoria -, gli
la
elementi e
Ad
alimentare
il
diffuso
dionisiaco con-
spirito
non poco quel mondo religioso extra-ufficiale dove prosperavano - ora come prima, anzi
forse pi di prima - i misteri e i culti di origine
tribuiva
esotica.
In un angolo remoto del Peloponneso, ad Andania in Messenia, rifiorirono nel iv secolo - favoriti
dalla politica tebana
(Epaminonda) intesa
57
alla restau-
certi
a quelli di Eleusi
antichi
5.
La
polatore di
riti
(?)
xac
pyi'jov
ad Andania anche
di
[xe^akoi
li
col
beol,
introdusse sotto
quale
essi
il
nome
59.
v.
61
il
culto della
sopra a p. 283.
'
rituale
gran dea
'
frigia
6o .
veni-
Si
dif-
(Kybele)
'
[SBC. IV]
- la
Madre
voti che
CULTI ESOTICI
per eccellenza
'
337
sue imagini
le
([jirjXpa-
non scevro da
continuava
6 <3.
Comici
ridicolo dai
ad essere messi in
In questo la nuova
comedia
ciarlataneria -,
'
'
le tradizioni dell'
'
antica
facendosi por-
',
sua avversione
alle
Anche
misteri
di
come
ufficialmente
divinit dello
un
Stato
** 66
,
seguit
privato,
culto
dell'
rumorosa dei
seguaci
di
un dio
col
urjq
aiTYjc,
bazios
***,
deTxyjs
il
il
Prima
iv secolo
di
Sabazio, di
invocato
e col
ax'loi
dunque era
il
ritornello
tracio Sa-
cui culto -
temente influenzato
per tutto
(jfjg:
eh' era
ed
oltre
7*.
nome Nino
(Ncvoc;),
7*)
f
iroioariq
sotto
zolq
73.
Non molto
* v.
diverso, in sostanza,
sopra a p. 247
** v. sopra a p.
*** v. sopra a
p.
pettazzoni
286
sg.,
283.
sg.
247.
da Sabazio
74,
CAPITOLO X
338
sebbene
con
presenti
si
ci
demone
essere quel
mistica ed
esoterica
'
nome greco
Isoduites
7i
}
[SEC. IV]
?6
dovette
7S
}
- adorato in forma
verosimilmente con
riti
di
78
fenicia (nella
Neil' a.
femminili
Astarte
cipriota).
divinit
di
culti
333/2
come meteci
x& S^jxtp) la
'A<ppo5fxY]<;
stabiliti
in
82
)
egizia
un loro santuario
erigervi
Iside
'.
Dallo
stesso
documento
82
rileva
si
al
zfjg
"loiooq tspv).
stranieri,
ma
organizzati in
in Atene,
culti
numi secondari,
nome
(xHaai;
{kaatoxai, pyswvss)
83
anche
il
Di queste so-
sec. ivj
ciet fecero
accanto
parte,
come
tempi
*,
esotici.
le
donne.
Cos Isodaite,
Le
quali,
mostrarono
fascino, morbido di quei
al
appunto come un
gnato
in
particolarmente sensibili
culti
forestieri,
ai
339
il
dio di Fryne,
dmone
"
si
desi-
straniero
ado-
Di Sabazio furono - come gi vedemmo - sacerdotesse Nino e Glaucothea: quella, straniera; questa,
di
buona famiglia
duta
8 4.
Da
ateniese,
ma
di condizione
deca-
frequen-
(paco'jpYo6cJY]<g),
onde vien
una donna
di Tracia (e
riporta alla
Tracia
**
)
veggente e
dionisiache e sacerdotessa di
ci
dedita
culti
pratiche
mistici
(jjiavxtx^
* v. sopra a p. 246.
*
v,
sopra a p. 77.
Plut,
CAPITOLO X
34
Che
magia
[SEC. ivi
prosperassero la
superstizione, era naturale; - e gi
8 5 bis
e la
Ne
del tempo.
mira
superstizione
la
augurii
degli
Menandro
86
.
8 7.
Theoride ha
ispirato
il
88
.
dalla
le
reggiante
'
ispir
90
e particolarmente
il
loro
da
'
altri
cetto
in
90.
Tarentini
anche per
fr.
219),
un frammento
di Antifane
e vi fatta allusione
da una comedia
intito-
gorici nella
fugiati
nella
Magna
Grecia propria.
* v. sopra a
p.
243,
* v. sopra a p. 246.
:
* v.
sopra a p. 154.
283.
Sappiamo
si
di
erano
ri-
Lyside,
[skc. iv]
tarentino, che fu a
In Beozia, giusto
al
Tebe maestro
tempo
di
341
Epaminonda
92.
tracie
renti
(propriamente
(Anthedon, Tebe)
cabirici
reno adatto
frammento
al
traco-insulari)
93,
dei
Beozia offriva un
la
dipinto,
Mitos
designate
figure
Krateia
dei
quali
coi
nomi
Pratolaos
comda un
93,
ter-
prosperare
fittile
ncdq),
culti
di
Pratolaos,
LlpMZXaoq)
Kpam'a
dell'
(Kpotzectq
'
'
* v. sopra a p.
* v.
2 20.
CAPITOLO X
342
[SEC. IV]
anche
alle figure
(tragedia), e poi
importazione
(altra
fismo.
comune
superstizione
*.
tutte
superstizioso,
Il
oetatSacpttov,
dovesse compiere,
non trascurava di recarsi una volta al mese con tutta
venerare,
degli
che
rituali
atti
**.
D'altro lato,
formalismo della regola si annidava la ciarlataneria e l' ipocrisia 99. Molti eran quelli che partesotto
il
cipavano
ma
ferula,
pochi
santi
'.
i
:
vapfrvjxo^po:
molti
Ma dunque un
pochi vivevano
per
[lv
portatori di
principio
di
un principio supe-
gli eletti.
differenza dei
e orientali, T
Orfismo
aveva (come il Pitagorismo) una tradizione di pensiero, una dottrina - specialmente escatologica**** -;
aveva un suo ideale ascetico della vita, una norma
v.
v.
sopra a p. 228, n. 34
v.
sopra a p. 156.
v.
sopra a p. 154
sg.
bis.
PLATONE
[SEC. IV]
di astinenza e di rinunzia
*,
343
le
si
100
c)
p.
come carcere
e prigione e
rificazione (ysx&ocpaiq
questa fonte
damente
253 Abel), e
religioso
si
nutr
come
vedemmo un
Antistene
di
sembra,
all'
**
(il
il
virt
la
filosofo
(to'
non
pure
apollineo
epoca sua, -
Ma
riconfermando - contro
accost, a quanto
di Antistene,
umana non
Antistene
sopra a p. 154
sg.
** v. sopra a
p. 328, 330.
v.
anche
tutta ragione,
***
- la
anzi,
**
pensiero
tcxov).
v.
pi
suddistinto
(tq ;9"j[iOit5q) e
ma
e pi dio-
anche nel
si
profon-
4,
tutta
sionale
lo
pari
al
I0
dell'
Xyiaxov\
e la
idee di pu-
Socrate,
di
lo spirito dell'
riflesso
suo spirito
meno
quale
Orfismo).
il
quello
e gi ne
e di iniziazione e di mistica
ardente, pi entusiastico,
nisiaco,
le
IOX
I0 3.
contemplazione
fr.
I02
tomba dell'anima
sopra a p. 329.
dottrina
ed appro;
- e cos
CAPITOLO X
344
ricondusse
[SEC. IV]
il
dell' intel-
lettualismo.
per
lui
anche
tutta
come ad esporre
sull'ai di l
cos
Gorgia, Fedro,
none,
il
dogma
Fedone,
Repubblica),
Convito,
principale di quelle
dottrine,
eh'
la
sua
filosofia
individuale
il
io 5.
concetto
cos,
dell'immortalit dell'anima
l'anima degradata nell'ordine delle esistenze corporee - e in tal modo la espia - vide, Platone, una
colpa della mente, dunque un errore.
tutta, in ge-
mito, che
come
Che sopra
- pose
le
in
obiettivazione ed esteriorazione.
Idee,
rarchicamente,
elevate
l'arte,
forme del
non solo
ge-
pi
ma
un mondo
super-celestiale,
dotate di
un pantheon
di
concetti
sublimato
al
ma
di
sopra del
modellato ad
e tuttavia Platone
v,
massimo, concependola *
umane
alla
maniera mitica -
in per-
PLATONE
[SEC. IV]
345
di
quelle ideali
al
delle
del
visioni
(TTOTTTcca)
ch'era
con quel
mondo
momento culminante
il
c).
lismo
da vicino P Orfismo
:
nell' ideale,
pose Platone
come
sciuto
dei
di
- un fondamentale dua-
*)
il
mondo
delle cose
dove quegli archetipi concettuali sono riflessi; onde F anima, discesa in questo mondo, ve
riconosce; e cos conosce e pensa razionalli
mente. E cos, anche, opera secondo virt, essendo
la virt non puro sapere, anzi attitudine e abito di
sensibili,
al
razionale
Io6
,
appunto, F unit
mondo
vece - derivan-
con che,
veniva ad
della materia
individuale
F universale dualismo
in
il
uomo
umana si rispecchiava
delF
dualismo
umana
si
rifrangeva
societ,
secondo
v.
sopra a p. 186.
v,
sopra a p. 343,
CAPITOLO X
34^
corrispondeva,
mondo
lilF
barbarico
umanit,
societ, la classe
uomo
come
di
come
tradizionale.
stato
P opposizione
iddi,
massima approssima-
Io8
)
e le classi dominate
attiva
Con che
egli
il
ate-
segno
dunque
tra-
teoria:
lizie io 9,
(non
quella ideale
8yjjjL(oaieu:v:
verso
al
Socrate
parte
filosofi
sferiva
nella
il
in
Ma
niese,
la
alla divinit
dello
dei guerrieri
materiali)
dominante dei
rappresentanti
divini,
zione delP
popolo greco
il
t"j;ic,
ma
(i
[SEC. IV]
alieno,
alla vita
egli,
come Socrate
dal
prender
pubblica (ihmtEiv, Xk
[J//)
Apol.,
- alla
politica
p.
Omero
e,
in
parte, la
* v. sopra a p. 297.
SENOFONTE
[SEC. IV]
un principio
347
di
Onde anche
culti pri-
E, corrispondentemagiche
mente, anche quel fondamento 'religioso dello Stato
ch'egli aveva attinto, forse, alle societ esoteriche, si
venne poi in lui determinando nel senso della religione
vati
111
11
e le pratiche
lari e
d- 717
b)
con
la polis
lo stesso
ch,
come
non da quella
IJO
cos
principio
attuale sua
Dione e Dionisio
11
a Siracusa.
avverso
de-
alla
nalista e pio
3,
e ammiratore di Sparta e
prevalse,
Sparta,
(il
TroXiteca),
se-
poli-
come modello
gli
11
Sparta Senofonte
uomini, specialmente Agesilao (negli
Boasipic di Isocrate
ammir anche
de' suoi
4).
di
uno
scritto spe-
CAPITOLO X
348
ciale (se
un
1'
altro si
e
cusa
[SEC. IV]
'AyyjatXsco?
occup
di
Ipft)V) e in
TcatSsfa): eh'
5
NixoxXyJs, r A?xfa|xos
comune dunque
il
<tt'i7wro<;),
alla letteratura
come
della tendenza
all'
arte figurata
due
come
Dionisii),
fece
lo
stesso
Senofonte nelle
a Sparta Senofonte
come condot-
di Sparta;
E come
suo re (Kpou
il
vdc(3aat<;).
furono in quel tempo i Greci capitani e gregari - che, facendo della vita delle
Molti invero
armi
il
ma come
vano
chi
li
mercenari servi-
ed anche
il
volta
Il
si
manifesta
quale,
v.
prevalere dell'individualismo.
promosso gi dai
* v. sopra a
p.
:
il
334.
sopra a p. 272.
Sofisti
**,
si
espresse
[sec. iv]
349
rava
pensi
(si
e alla
al
p.
data su l'edonismo.
alla scuola di Socrate,
482 sgg.]
gli ultimi
di riuscire anti-nazio-
E Aristippo,
ma anche si
di
ristretto
xaxaxAS'.o)), anzi
straniero (livoq
2.
13).
1,
Or mentre
alla polis si
opponeva -
cos - P in-
11
lato
5,
d'altro
gi
si
che
la
Il
principio
tradizionale
del-
l'
polis
problema economico
inadeguata: perch, attraverso una guerra
e risult
CAPITOLO X
35
interminabile e
[SEC. IV]
Tebe), lasci intatto il principio politico dello statocitt II8 - mentre, a soddisfare le nuove necessit
,
economiche, occorreva
politico
polis.
vv),
nuovo
creazione di un organismo
la
che
diverso,
fosse
superiore alla
ebbe nello stato federale (xasecondo un principio che non era nuovo, anzi
questo
si
ma
Amfictyonie
alle
non
e F ideale
tra
viva sempre
la tradizione
ancora - e
F approssimazione massima,
xoivv fu
particola-
il
vitale.
fu
il
sintesi
la
v secolo
si
(ri)organizzarono - pi
meno
stabilmente
-,
- e
nel
iv
secolo,
la
Locride
T Acaia e
sendo rimaste
fino a
di
tcAsc?,
facil-
nella
appunto
onde pi
la
Regione
il
dove
con quella
la
si
combin
individualismo,
sorsero,
tendenza ultra-civica
anti-civica
dell'
[sec. iv]
nella
forma
(tirannide,
monarchia
gioni pi periferiche
forti le
dell'
necessit militari
35
militare),
E non
ellenismo,
(la Sicilia
ma
regio-
dov' erano pi
- minacciata da vi-
lI 9
Cipro
Ponto [Heraclea] con Clearco, il
Bosporo con Satyro), ma anche - p. es. - la Tessalia per opera (gi, parzialmente, di Lycofrone e
con Euagora,
il
poi) di jasone.
non mancarono
tura ellenica
ispecie
nelle
regioni
tuttavia le bassure
occupate
dagli
ad essere
il
in
Etolia,
gran centro
lingua
atti ufficiali
a partire
dall'
arcontado di Euclide,
a.
Greci e Greci.
Politicamente dunque la polis era superata nella
regione;
Il
ma
progresso spirituale precorreva il progresso poliQuella unit nazionale che nelP ordine politico
tico.
non
fu
mai raggiunta,
CAPITOLO X
352
Vero
culturale.
secoli.
Ma
[SFX. IV]
le
disuguaglianze
*.
Ma
questa dot-
Bens
e dagli Stoici.
Gorgia
della morte
di
I22
il
autore - fra
l'
altro
- di un Elogio
che
SoOXov
7}
dfcpyjxs
7C7KX7jxsv:
cpuac<;
fr.
316);
a favore degli
Iloti
a Messene dopo
la
poich su
Cos
altri
si
questa
gli
Spartani
trasferiti
vittoria
di
approvava che
ma
(nel Msaarjviaxc), in
p.
121
11,
ribadivano
concetti
eh'
eran
Aristofane
spettandosi
(v.
ivi
1120 sgg., 1159, 1175 sgg., 1185), proun ravvicinamento fra Atene e Sparta,
v.
parte
sopra a p. 272,
uti-
PANELLENISMO. ISOCRATE
[SBC. IVJ
per
lizzati,
lo
meno da Agesilao
I2 4.
Ma
353
nella
sua politica
Che
il
nella
E dopo
217).
p.
gi
altamente band
di
il
(fr.
I2
Isocrate
lui
programma
Orat. Att.
II,
suo discepolo,
5,
della unione
panelle-
zione
dei
fratelli
d'
Asia Minore
fondandolo,
s,
mente
ellenico
solo fra
ma
intesa
come eguaglianza
fra tutti
Greci e
programma
doveano concorrere
a
tal
Isocrate
fine
tutte le
diede
al
forze
delP ellenismo.
concetto
di
ellenismo
tali
rj
zobq
50).
Con
y.oivTjs
ep6asto<;
[lezb/ovzzq
ma
tutti
anche
Panegyr.
Agamemnone
(12.
77) ed
(12.
Heracle
gli
(5.
an-
129)
76),
gloriose, cosi
opera sua persegu un ideale eh' era nazionale pi che ateniese. E per ci fu avversato, in
nome del patriotismo, da uomini come Demostene I2 7,
come Hyperide; pei quali la patria era ancora e
in tutta V
23
CAPITOLO X
354
sempre
la Citt:
servatori e volti
in
ci
verso
il
[SEC. IV]
tradizionali libert
repubblicane.
Ma
la
fede in Atene
129), e in ogni
citt (5.
speranze
ai
nuovi organismi
e perd
altra Citt
- volse
e
statali
le
sue
regionali,
avean superato
come
*3 2
Che
in
questo riguardo
F opinione - o
eh' era
il
al
pi
quanto quella
1 S3
5.
ma
5.
22;
8.
137);
il
turale isocrato.
* v.
sopra a p. 347.
[sec. iv]
Invero, seguendo
355
1'
anche oltre
estendersi
confini
e nazionali
storici
dell'
pe-
riferiche
di Isocrate
34;
ma
(sarcofaghi
stessa
Caria
Sidone), e
di
(Mausolo e Artemisia,
*35
architetti
nella
e scultori
Macedonia
In
gi nel
leno
38
secolo
la cultura
*37
tempo
al
greca
di
si
era
36
).
introdotta
Alessandro
'
Filel-
il
degli Ateniesi:
Thucyd.
i.
57),
poi specialmente
circa quel
I4I
tempo penetrarono
g' influssi
della
cultura ateniese
che raggiunsero
*
v.
il
massimo
sopra a p. 302-3.
di
Platone), fin
di intensit sotto
il
regno
CAPITOLO X
356
di Filippo.
Il
[SEC. IV]
come definitivamente
quale,
fece entrare
ellenizzarla,
poich
cancellando
segni della
il
adottata negli
dello
atti ufficiali
il
barbarie.
linguaggio, fu
stato
macedone
Vero
dorico).
che
come
in
genere
al
la
adott
si
parlata popolare
la
rimase
movimento
cultu-
bilt,
dali: quei
la
come
ai
tempi feu-
Grecia appartenevano a
Che
il
mondo omerico
-,
societ
trata e guerriera,
occupasse
la
Macedonia.
soluzione pi plausibile
done
43:
gettati.
sembra essere la
del problema etnico macetale
Presso
come
nuti
Ch
signori,
conservando
si
saranno mante-
in
Ed
v.
sopra a p. il.
sTafpot,
com-
[SKC. IV]
pagni
-,
omerico
eh' termine
amarono assumere
43 bis.
357
e individualmente
Argo peloponnesiaca,
Heracle (Herod.
E non
e Artemis
137-139;
8.
ma
e quindi
cfr. Isocr. 5.
113)
*47,
solo Heracle,
*4 8
Temeno
vollero
- com' naturale - negli ambienti sociali pi elevati x 49. Invece altri numi - come Thaumos (o Thau-
al
'
tirrene
di
Lemno
il
come
demoni omonimi -
traco-frigio
v.
Sabazio
sopra a p. 73.
e
(
con
Sa/o: di Tracia
dunque omogenei -
Sa-faSio?
),
nome
eh'
del
*,
dio
appunto una
CAPITOLO X
358
specie di Dionyso
Macedonia anche
*.
[SEC. IV]
del pari
presenza di
la
attestata
per la
figure dionisiache
Baccanti
-,
sia
col
nome
messa in rilievo
come di viragini;
quali
tuosa,
la
secondo
che,
la
leggenda,
'
logia del
nome
zohq avSpac
**,
stesso [y.fiaXXveg
iz zo
{Jicfxsfcfrat
trasfigurazione rituale (a
di
come
55.
Onde
sar da ritenere
donne
riti
atti
cultuali
popolaris-
^6
le
quali,
rito ****,
'
con
macedoni SauaSat
Su questo
',
I57 .
v,
v.
sopra a p. 89 n. 62.
v.
sopra a p. 73.
* v. sopra a p. 66.
[sec. iv]
stico
xo'j
popolare e
ed entusiastico,
Tivu rcaatoO
J 56
),
359
comune
antichissimo (%
e congenito alle genti
- secondo
ravano
le
ai
piedi
dell'
**
- Orfeo.
eh'
Muse appartenevano:
e
alle
Ninfe
*$3
9
T58
era sepolto
la tradizione
Muse
Olimpo
dionisiaco,
quale
al
demoni
Ivi
dell' ispirazione
le
Menadi
mantica e
prima che
apollinea, - e poi trasformate, anch' esse, in senso
ellenico, specialmente quando re Archelao in loro
onore istitu in Dion gare musiche e ginniche, organizzate sul modello di quelle d'Olimpia (Diod. 17. 16).
E, sempre a proposito dell' Orfismo, non forse
senza significato la frequenza del nome Eurydike *59
portato da donne appartenenti alla pi alta societ
macedone, come la moglie stessa di Amynta e madre
artistica,
dionisiaca
-,
come poi
la figlia di
Elymea
Antipatro, che spos Tolomeo
lazione
macedone fosse
diffuso
1'
Orfismo, attestato,
Olympiade,
la
madre
* v. sopra a
p.
* v.
di
Alessandro
74.
(Plut.,
Alex.
2),
CAPITOLO X
36
(shc. iv]
precisamente epi-
Filippo
Alex.
misteri;
La
quale con
si
occasione della
in
ed
simi principi
ivi
in
tale
sarebbero
si
celebrazione di
circostanza
fatti iniziare
quei
abbastanza antica diffusione dei midi Samotracia presso quelle genti nordiche (non
prenderebbe
la
delle
tradizioni
|Jii>crax'I)v
tirsi
lo
spunto
alla
T2 .
ad Alessandro Filippo diede per maestro Aristotele: coerente anche in questo al suo programma
* v.
sopra a p. 96 n. 107.
[skc.
ARISTOTELE
iv]
politico ellenizzante.
sent allora
361
E veramente
Aristotele rappre-
il
non ateniese n ionico n dorico, ma ellenico -: Aristotele, che non era ateniese, anzi oriundo
di una piccola citt coloniale del settentrione (Stagyro nella Calcidica), e dunque pi vicino, per le
grale -
stato macedone (suo padre Nicomaco fu alla corte di Pella), mentre anche nella formazione prima del suo spirito
non sar stata senza effetto la vicinanza di Abdera,
sue origini,
centro di quel
medico
stotele la
Amynta).
di re
sua educazione,
di Platone
ma
di
in
scuola - socratica -
alla
bevve,
egli,
tanto
con quello
grandi
si
la
(ri)pens,
correnti
della
studio
armonizzando cos
speculazione
ellenica
mondo
uomo,
le due
in un
dell'
e'
il
e la materia di
cielo
(trascendenti)
che forma
* v. sopra a
p.
(x tt V^v slvat).
269, 253.
fra
il
cielo e
CAPITOLO X
362
{SEC. IV]
terra
e per tutto
principio
l'universo eternamente
si
svolge quel
motore immobile
che Dio, pura intelligenza, vvjacg vo^aewe. Con
che si continua, dunque, in Aristotele Y intellettualismo caratteristico della speculazione greca * in lui,
anzi, pi limpido che in Platone, pi schietto, quasi
:
perch
fu
religione
religione dell'anima
d>i>X^); -
onde poi alla scuola di lui pot formarsi anche una prima scienza della religione (Eudemo: twv nep x -fretov iazoploc, Diog. L. 5. 48 l6 ^).
Ma neh" anima stessa il vero elemento divino fu per
Aristotele il pensiero: eterogeneo, dunque, ed estraneo
e distinto, e pur congiunto (come Dio col mondo)
con la natura umana; - e natura anche l'anima
{zfjc
'^u/fy concepita biologicamente), natura le sensazioni e gli affetti e i sentimenti, ond' mossa la
(la
Socrate,
tutt'
La
uno
quale non
col sapere,
* v.
'*
sopra a p. 16.
v.
[SEC. IV]
il
dente,
363
ma non
trascen-
eh'
il
dunque
solo, e
suo.
il
E non
sopra
il
Elleni
sopra
Barbari
ancora
che, sconosciuta
al
politismo
mata specialmente
come Platone
dedusse
la
****,
con
Isocrate
pienamente
servire
***.
era affer-
si
Aristotele,
anche ne
giustificazione della schiavit, nonch
**,
vi ader; e
l6
lui
ancora
la polis,
particolaristico tradizionale
al
il
lo
principio
e lo ribad, pi al passato
nire; -
secondo
* v. sopra a
p. 345 sg.
** v. sopra a
p. 272.
*** v. sopra a
p.
353
**** v. sopra a
p. 346.
CAPITOLO X
3^4
le
forme
[SEC. IV]
ultra-civiche,
statali
cio federative.
Le
prima in forma ed
ambito regionale *, giunsero poi anche ad amplificarsi in un organismo panellenico, che fu il
Conrealizzatesi
quali,
gi
'
gresso
c
generale
degli
EXAr)vtov auv5aov
a Corinto nelP
momento
337
Stati
greci
T&v
fondato
xoivv
Graecorum )
riun almeno per un
conci lium
l6 5.
',
Esso
ma
Sparta,
a.
('
greche (tranne
La
Macedonia,
di
capo (^Yspiwv), e
(arpaiyjy? aTOXparao).
quale ne divenne
il
il
per abbandonare (pace del 386) in signoria del gran Re, Filippo band la guerra contro
aveva
finito
la Persia.
Fu questa
mondo
la
prima
come
offen-
poi le Cro-
quando
siana.
la
Ed
a.
ellenismo
336).
v.
l66
,
moveva
essa, invece,
all'
Ma
attacco.
nome
11
del-
sopra a p. 350
sg.
[sec. iv]
365
all'impero persiano.
con
cedoni)
ai
Barbari, contro
superiorit
innata
dogma ortodosso
il
ellenica
barbarica.
inferiorit
della
tando egemonicamente
cp&wv xod
obtsctov),
come
(r}YZ\iovix(q)
Barbari
dispoticamente (Ssarco-
(w^ Zwoic
i68
Invece
alcuni laAlessandro e coi Persiani fu benevolo
xix&q
bruti
y)
cptok;)
province, molti
1'
esempio) promosse
la fu-
l6 9.
fu
sua grande
la
idea
Ne
mente.
quella
nuova forma
ebbe principio:
La
quale
religiosa che
la religione del
,
in
disegno fu estranea
da
lui,
tra
Greci,
sovrano.
3 66
c
CAPITOLO X
[SEC. IV]
dei misteri
*.
esposto da fanciullo
cui
in
in
trovarsi
quell'ambiente (femminile)
coinvolto
come
all'esilio^ 0
fu,
nella
Un
fino
libro,
compreso
**,
Alessandro.
lo stesso
7J
al
si
* v. sopra a p.
*
80
sg.
v.
sopra a p. 357.
* v.
sopra a p. 346.
[sec. iv]
367
eroismo classico
73,
temperamento passionale
si
($*u|xeiSfj)
ed impetuoso ed
Alex., 4. 2)
sandro
subito
tardi
di
il
lui
fascino
delle
orgie mistiche
*,
come
pi
occasioni
varie
presso
le
mostr
si
devoto
Haimo
ai
74;
misteri
e in
75
t
appunto lo
stesso iddio indigeno (Sabazios, Sabos) che anche
in Macedonia orgiasticamente era adorato J 77. E come
i
Macedoni in generale, cos anche Alessandro fu
nyso tracio
dedito
colare
al
si dilett,
l'
4. 2).
in parti-
(dramatica e ditirambica)
I 7S
.
a traverso
1'
Asia
si
in
vittoria,
dando
la
un dio l8 .
Questo elemento personale, che suole aver tanta
parte nella fondazione delle nuove religioni l8r concorse in qualche misura anche nella formazione della
religione del sovrano, che da Alessandro appunto ebbe
simile a
principio.
chissima,
v.
La
come
sopra a p. 360.
CAPITOLO X
368
Ma
[SEC. IVJ
corrispondenza con
in
politico
da
fondato.
lui
nuovo
il
Il
quale
era anch' esso divino, come ogni societ - o sia naturale o fondata - divina *, com' era divina, in questo
senso, anche la polis, e per ci aveva una sua
')
poi P altro
sovrano
Ch
gi presso
emersero uomini
('
per
e pi potente
').
reli-
('
in-
per
gruppi umani pi
e per ci
furono
capi:
per
essi,
sacrali straordinarie;
ed essi
soli,
eran
a manipolare e a rappresentare
atti
momenti successivi
La
quale in Grecia
alla polis
virt
dunque,
furono re-sacerdoti - e
;
di vita col-
e pi potenti
gruppo e per
aveva ceduto
ci,
l82
.
pi remota
forma
mutata
alla
forma sociale
*,
* v. sopra a
p. 44.
'*
v.
* v.
sopra a p. 47
sg.
sopra a p. 350.
[sec. iv]
369
tuttora
nobilt
in
al
da antenati
origini
eroici
le
sue
*.
momento
della evo-
si
inser
la
si
da
millenni, la
forma monarchica dello Stato a larga estensione territoriale. questa una differenza caratteristica (fondata
in
l8 5 bis
monarchia orientale rispetto all'europea (primitiva). Essa si manifesta anche nella tendenza dello
Stato ad incorporarsi il territorio di altri Stati (impedella
rialismo).
della
sovranit.
Che anche
in
Occidente
v.
sopra a p. 357.
pettazzoni
antica.
reliil
in morte,
CAPITOLO X
370
Ma
onori divini.
anche
in vita
solo
come
in
[SEC. IV]
Oriente
il
un
re fu
La
tale fu adorato.
dio,
divinit del
Gudea], Sargon
I,
vrano della
divinit, - e
dove
anche,
il
so-
tendenza imperiale
universalistica trovava corrispondenza e fondamento
la
Egitto
il
verso
culto del
secoli,
il
Ne meno
l86 .
Faraone
il
antico fu in
quale conserv, a
tra-
Hor
(il
falcone), e
Anche presso
stato adorato
tusil,
la morte, alla
gli Hittiti
come un
resurrezione
sembra che
dio (sacrifizi
Subbiluliuma, Mursilis)
sovrano
il
per
l8 7.
sia
re Chat-
l86 .
monarchici -
o,
almeno, dinastici
('
tirannidi
mondo greco
*,
')
special-
Asia Minore (Clearco ad Heracleia **, Mausolo in Caria, Euagora a Cipro, Hermia ad Atarneus)
- quasi preludio ai maggiori organismi monarchici
che furori proprii dell' et ellenistica -, si manifestarono altres nel carattere religioso onde qualcuno di
mente
in
am
rialzare
il
fastigio
* v. sopra a p. 351.
* v. sopra a p. 351.
della
sua
persona.
Quel
[skc. iv]
37
fondare
che riusc a
Clearco
l88
ftzoiq GUYrfteiq
corona d'oro
l8
(rcpoaxuvetafl'a:
9,
.
),
e port lo scettro e la
y^cou
l88
),
si
proclam
figlio
di
Zeus
'
'
9 2)
come
tale
Egli poteva
comp.
divini.
li
ebbe.
Non
dunque aspirare
li
sopra a p. 334.
onori
* v.
agli
ma
li
volle
egli
CAPITOLO X
372
[SEC. IV]
comprese
il
Tyro assediata
richiese di essere
ammesso a
sacrifi-
camente,
ma
dunque
il
ricono-
il
dio
Apis e
le altre divinit
compreso quello
di Bel,
ma
consult
3. 1, 4).
santuari,
sacerdoti (01
XaXSafoi), e secondo
le
*94.
istruzioni
[sec. iv]
373
si
cos
locali,
aggiungesse,
culti delle
ai
il
prestigio della
sostituisse,
singole nazioni
anzi
altra
questa suggestione, mentre avr subito trovato naturale e simpatica rispondenza - e quasi
risonanza - in quelle intime tendenze del suo carattere
dell'
Oriente.
che volgevano
facilmente anche
nando
misticismo (divinit
al
si
programma
dell'
Che
Egitto
egli
politico col
proce-
gi forse al
tempo
n'
ebbe chiaro
in
venerato come
Ma, quasi a far s che
divinit sua irraggiasse su pi vasto dominio che
mente
il
disegno.
in Egitto egli fu
uomo)
in funzione di
della conquista
dell'
quello
nazionale
pericoli e
egiziano,
disagi di
* v. sopra a p. 80 sg.
:
* v. sopra a p. 370.
**.
dall' Egitto
sfidando
CAPITOLO X
374
il
deserto
(sai',
S oi^r\
(SEC. iv]
65c xac
7j
ccTijc,
con
le
all'
r|>ajJt[iO?
3. 3,
noXXrj
7}
spinse
si
3),
Ammone. E
oasi libica di
internazionale,
come
ma
era venerato,
stessi Greci
quello che
anche da
altri
1(> 6
e dagli
egli fu salutato
nel
mondo greco
fra
Macedoni Alessandro
stesso,
*99)
e anche
a quanto
pare,
4. 9, 9)
momento
nel
stesso in
sua
20 .
Ma
la
pompa
il
ceri-
sua
La
divinit.
prostrazione
TipoixvYjaic
ma
per
Greci come
rifiutavano
gi P avevano
v.
sopra a p. 58 n. 28.
v.
sopra a p. 357.
rifiutata
Serse
gli
[sec. iv]
inviati
come
375
7.
umano e
Invece Alessandro non solo, come
zionale
vino
136),
eh'
2GI
.
separazione tra P
la
ma
anche,
tradiil
di-
re
di
come
La disapprovazione
al
fu grande,
suoi pi intimi.
malcontento;
ma mal
Arrh., anab.
4. 8, 1).
filosofa
Ad
essa,
non
fu estraneo
anab.,, 4.
13,
sembra
a quanto
il
si
2).
1),
4. 10,
asiatica,
non
gli
aveva
perumane
11,
10, 2;
imprese,
202
,
19 sgg.) ne aveva
ma non
sgg.).
fr.
lui
come dio
Callisthene fu
(Arrh., anab., 4.
nella
sua disgrazia
v,
sopra a p.
in
sg.
CAPITOLO X
376
alla
forma
ViQatv ...
(xvjv
[SEC. IV]
2),
La
rinunziare.
sostanza, cio
Y idea della
il
divinit
Macedoni
suo coronamento
Macedoni
dicemmo
particolarmente devoti a
Dionyso. Ci furono dei momenti (incendio di Perseerano,
come
gi
anab.
6.
28)
cui
in
Carmania: Arrh.,
la
6.
|ju;xy]aiv xyjs
zoo
28;
au[X7capa7TjX7i:ovxoc
di
un
Aiovaou faxyzlzq
-frsoO
tv xa)[xov:
Heracle,
pari a
un
da pi
dio.
'
v.
v.
sopra a p. 277
v,
sopra a p. 367.
sg.
'
[sec. iv]
377
cc
l'
uomo
vivente
ma
eroi:
2o8 .
il
culto degli
reli-
mostr di
aderire lo stesso Alessandro in occasione della morte
dell' amicissimo suo Hefaistione al quale, non senza
gione dei morti
*.
consultare
1'
oracolo
di
Ammone
),
decret esequie
Ep-
2 9.
come
candidati
nuova
fondatori
all'
colonie
di
eroismo
fossero
non soltanto
naturalmente
chi costruiva
una
ma
novava (Hagnone
Brasida ad Amfipoli
***).
Eroe
pari
inauguratore di un culto, e
dunque fondatore di un'associazione cultuale (Sofocle venerato come eroe As^twv per aver
accolto
diventava del
1'
v.
* v.
sopra a p. 46;
* v,
sopra a p. 280,
cfr.
311
n.
89.
'
CAPITOLO X
378
il
[SEC. IV]
Asclepio *), V istitutore di una scuola filoso- concepita e organizzata sul tipo delle asso-
dio
fica
210
,
Platone
211
):
ogni pro-
di
divine,
ed
si
proietta e
si
si
esprime
Ed Alessandro
- nel senso ma-
303) e vi restaur
la libert, vi ebbe (ws xti'cttyjs) onore e culto (ttfAcdv
foofrwv TU)(s) di sacrifizi e giochi ed annue feste
solenni (Diod. 20. 102, 2-3). Sta di fatto che Topkete,
posizione
ellenica
* v.
sopra a p. 238.
sopra a p. 44.
v.
* v.
(a.
sopra a p. 334,
pi.
[SEC. IV]
379
noma
agli
fedeli
oratori,
Demostene
antichi
Ma
e indipendente.
Demade
ragioni
212
ideali
2I 3
della polis
favorevole
2I 4.
stesso
di
Sparta
si
2l6
Mentre Alessandro,
trovava in Babilonia
delle
viati
citt
con corone
venuti non
d'
(a.
elleniche,
oro
come
ed
per
altri
auto-
invece,
era,
e Licurgo
neppure
giunsero a
quali
ambasciatori,
idee
324),
incoronati
Poi lo
alle
'
essi
lo
in-
incoronarono
stessi,
ma come
lui
essendo
fl-ewpof,
quali
7.
23, 2).
Cos Alessandro
di
si
alle
greche
riammissione
la
dei
fuorusciti
degli esiliati
partiti.
come monarca, al
quel modo che, imponendo
metteva,
(a.
vidualismo. Duecento anni prima la polis aveva trionfato della tirannide; - e proprio allora essa aveva
sempre uno
Non
**.
Diogene
Laerzio (6. 63), il fatto che in Atene Alessandro fu adorato precisamente come Dionyso. Questa novissima
forma di religione dionisiaca segnava ora Fassorbi senza significato, se vera la notizia di
* v. sopra a
p. 113 sgg.
** v. sopra a
p. 52 sg., 65 sgg., 109,
115.
3 8o
CAPINOLO X
mento
[SEC. IV]
un uomo. La religione
dello stato-citt, ch'era stata divina*,
cedeva alla religione dello stato-impero,
ch'era umana. Alla religione della natura
subentrava, come forma religiosa del nuovo
dalla
retto
volont
di
ordine politico,
la
formula religiosa
cattolica
che
altri
sovrani di
stati
naturismo, Alessandro
umanesimo. Queir unificazione religiosa
trov
nell'
al
Per
218
tentarono nel
nome
del Sole -
il
pi
'
cat-
uno per
merc la religione del
sovrano, eh' religione dell' uomo.
Sotto il segno dell'umanesimo s'inaugurava 1" El-
tolico
'
Alessandro pens
lenismo
v,
di attuarla
'.
sopra a p. 51.
tutte le genti -,
NOTE
Lombardo
2 Diog. L.
6.
Xenoph., Symfi.,
cfr.
62.
4.
morte di Socrate:
alla
4 Diog. L.
Suid.
frigia
6.
Diog. L.
'
13;
6.
6.
phys.,
Antistenei
7.
3,
p.
r)
'
1043
rinfacciava la
gli
cfr.
loyot;; 'HpaxXvjg
("Avxia&svsioi)
11,
p.
li
r)
loybog; Hpoc%X7j
MSa.
chiama
Aristot., meta-
B.
293; - contro
gli
nominare cavalli
nominavano per
gli
suffragio
9 I frammenti sono
asini
i
3.
fr.
22;
6.
per
129 Mul-
decreto,
dal
momento che
generali).
citati
?n(zlosofihorum) G(raecorum)
10 Xenoph., Symfi.,
fr.
364.
raspi
r\
lach
sua
1).
B.
cfr.
Sxsi yp slvac p^xxyjg [iTjxpg
Anche la madre degli di (Kybele)
-?}
'
2.
6.
Phaedon., p. 59
Plat.,
citt
'Avcio-Jk -
v.
s.
L.
11.
6;
cfr.
4.
6.
3 82
CAPITOLO X
1 1
L.
Diog.
Cfr.
sg.
17
6.
citano
Si
rcspl
'OjryjpoD,
Tzep 'O\)QoeloL.
secondo
vano un dio
13
lui,
uno
fr.
35.
stato patologico, di
(mancata) iniziazione
120 FPHG
il,
Diog.
cfr.
L.,
Omero:
p.
xax
eo
de nat,
qui
libro
deor.,
5* v
I.
esse
6.
p. 72
Cfr. la
cinico (fr.
- Antistene ed
allegorica
di
Doxogr. gr
<E>oaixcp
^ysTat t
'
populares
vim
tollit
face-
G = Diels,
tcj>
inscribitur,
dicens
4).
il
dell' esegesi
[lv
32
13,
Physicus
unum
L.,
39).
elvai
v|iov
naturalem
fr. 7 a,
fiiet.,
Avuafrsvsi
rcap'
538
Cicer.,
6.
14 Philod., de
pazienti
Orfismo?) di Diogene
(all'
311;
p.
cui
T 'Opqnxa: Diog.
tcots
|iuo|ievs
deos
et
multos,
naturam
deos
populares
multos,
Lactant., de falsa
rei.,
1.
unum tamen
artificem
de ira Dei
cfr.
unum praecipuum
9
;
populares deos,
'
naturalem
sed
naturalem,
'
1 1
id
est
totius
summae
71, p.
15
61 Pott.
fr.
Abel:
v Ttvxsaai.
vocog, slg
'Ata^,
cfr.
eTg "HXtog,
frgg. 4,
6,
sTg Ai-
164.
123,
Dio secondo
e della credenza in
1
del
R.
Rendic
Istituto
fr.
il
cavallo,
ma non
l'umanit
n la cavallinit \
20 xccx yvv}
21
Xenoph,, Memor.,
4.
5,
12.
NOTE
383
nomi
citano
si
raspi
vo|xTO)v.
Hdcfroov
xoO
raspi
r)
24
fr.
25
fr.
79.
126.
slvat,
\y]zb
n).
26 Scrisse
XP^ a scog
28 Cfr. Matteo
anche
raaidoraoiCag
raspi
29 Cfr.
vdpsta.
raspi
27 Scrisse
raspi
77
f^oo
raspi
r)
pooxtxg^
fixhjs.
10-12 (Zuccante,
9.
citati scritti su
Xywv
cit.).
/.
Heracle; verosimilmente
(cfr. fr.
12)
30 Diog. L.,
8.
6,
A. Gercke
31 Cfr.
32 Plut., Alex.,
in
II 2
Altertumswissenschaft,
8.
34 Epopea
Colofone
Tebaide,
(la
preannunziatore
191
filologia,
poema epico;
dell'ellenismo
la
Lyde,
Antimaco
elegia),
presso gli
(solo
sgg.
223
1,
di
vero
Alessandrini
una
i
volta,
un
dunque, fu
la grecit
tempi.
35 Ka)(icp8oTpaY<pta di Anaxandride,
36 Intendo nella
IV sec, come
greco,
cosi
ateniese
(fra
Anaxandride
il
originale:
teatro si diffuse
anche
di
fase
si
tragici
poi,
fr.
da Atene per
ebbero poeti
Theodecte,
dramatici
di
25 Kock.
a cominciare
tutto
di
Faselide;
il
mondo
origine
fra
dal
non
comici
ma
anch'essi rice-
dramatiche di
Atene.
37 Precedenti gi in Protagora:
cfr.
p.
306
n.
28.
CAPITOLO X
384
38 Spessissimo
le
39 Aristot.,
fr.
40 Diog. L.
2.
di Aristippo:
72 Rose.
61 (dialoghi di Eschine)
alcuni in
370
M.
Collignon,
in
altri
attico,
41
Strassburg 1897, 39 T )-
II,
83
dorico).
sg. (dialoghi
- Per Anti-
de
Histore
U arte
sculpture grecqtie,
la
P. Ducati,
mene venerato
7; 27, 6;
14,
4.
in
^p(0
d)g
classica,
32,
3.
Eufrone,
sepolto
3,
- La
Sicione
in
Xenoph., Hellen.,
culto
chiamando
11,
sgg,
Paus.
7,
2.
Paus.
come
8. 9,
'
eroe
A^i^xpis
'
9-10. - Poi
lui
Diod. 20.
concetto di
'
eroe
'
riori,
44 Per
(in atto
6. 3,
Samo, Antimaco
14.
di Colo-
46 Duris
[lv
fr.
65
fhg
11,
p.
(Plut., Lys.,
484
Samo una
rcpwxov
18)
offerti
da Thaso ad Agesilao
6.
H, 394-
49
II
Demos
(di
da Eufranore
(in
35. 137
'
n.
Democrazia
'
h.
'),
Paus.
NOTE
I.
2); -
3,
di Leocare (Paus.
I.
Demos
1,
1.
- Rappresentazioni
4).
3,
Demos concepito
725 sgg. -
mos
il
385
modo
Atene) attestato in
nella 2
met del iv
50 La
sec.
Democrazia
dell'eguaglianza
datore
stoa di
Zeus
strateghi alla
51 Paus.
il
'
18,
1.
IG
16,
2.
da Eufranore nella
dipinta
(Paus.
2; 9.
8,
Ttov XapCxtv in
1655?).
11
Demos
politica)
Democrazia
1.
Prytaneion (Paus.
52 Cfr.
ig,
col
Eletttherios
con
stele
forma per-
in
'
Il
xal
frequenti
I.
11
2).
3,
c,
741
10
degli
Sacrifizio
IV sec).
(fine del
3).
Plutos di
Aristofane
anche
(ivi
'Povert'
la
etpyjvy^
9.
gi
nel-
16,
1-2.
La Nike
di Samotracia.
di
Pyrro: Plin. n.
Scopa: Paus.
Nikerato
28,
8.
[cf.
sec.
rilievi votivi
Paus.
23,
7.
7;
di
4. 26, 6 sgg.;
58 Paus.
4.
1,
in-
- statue
Damofonte
di
34. 80
h.
pi
lo
v.
iid.).
sopra a p. 176 n.
no.
sgg.
schrift aus
nit
dei
misteri,
PMTTAZZONi
secondo
l'iscrizione
(a.
antica.
92/1
a.
C), sono
2S
CAPITOLO X
3 86
Hagna
Demeter,
Hermes
Apollo Karneios,
Kore),
jieyXot, &eol.
Samotracia: Ly-
(iniziati a
sandro, Antalcida).
14 9.
Ad
62
uno
di questi [xvjTpaYpxat
naturalmente
fu
Dea
jx.
colo): Suid.
v.
s.
le osservazioni
Un
63
jjLVjxp.
espiazione
Wilamowitz, Hermes
del
M^xpocypXYjg di Antifane:
- Cfr. Menandr.
fr.
cfr.
frigia in Atene,
anche oggetto di
fu
ili,
1879
14,
fr.
74
p.
70
431
p. 195
Kock
sg.
Un
64
un
Adone
(fr.
ot>aat di Filippide
65 Cfr.
(fr.
giardini
'
66
Cfr.
sgg.
che
(erbe
(Salamina
menzionati
'
crescevano
rotti
che
da
appassivano
esponevano nella
si
cadavere).
IG
11 n.
:
Adonis
di
(xvjTtot)
il n.
741 a
in
610 (Pireo:
sec. a.
22, b
1.
xooxo
74.
sgg,
11 p.
-9-eou.
di Antifane
altro di Ararote
(cfr.
n. 3).
yp IXxei
et
. . .
Tiotcov
attri-
2.
4,
1.
16
(a.
il
(a.
404).
met del IV
334/3 av.
sec.)
Cr.).
cfr. 11 n.
620
Cr.).
nella formula
v.
sopra
p.
di
riti
trasfigurazione
7t7}X(j>
laminette
ajietvov:
di
Thurii:
Demosth.
del culto
si
NOTE
Diod.
cfr.
4. 4,
387
70 Cfr. IG
comico Theofilo
del
11,
p. 475).
n.
11
Un
frammento
il
caf
(fr.
iv sec. -
Cfr.
x(p
71
membri (pavtaxa)
Lista dei
262;
Theophr. charact. 27
sec.
11
Cr.)
a.
x(j>
un collegio di Saba-
di
15.
'Ecpyjji.
1.
1010,
p.
P. 995.
73 Demosth.
uno degli
19.
281 p.
cum
431
scholL (interessante, in
scolii,
meno
motivazione
per
pratica
introduzione?)
(e
Che
non
di Sabazio,
goneria
si
in
iniziatici
jxust
Atene
freog).
il
culto
Bens l'accusa di
attestato altrimenti.
quale
(tal
tessa di un culto
come derisione e
xax xwv
stre-
il
caso
(esoterico) che
Theoride), come
di
si
sacerdo-
74 gsvtxs
p.
attendibile la
culti
voug
Nino ad introdurre
l'auto-
dell'accusata
opptv
oxt
37
2.
di
per
{Jtuaxvjptwv
Schol. in Demosth.
Hyperid.
xig
datjxwv
eroi
TTtoSxxvjS
fr.
217
Orat.
I.
cit.).
Att.
11
426.
75 Cfr. gli
ig
11
1061
(=== Plutone?),
appare
poi
il
apud
Delfih. 9).
carattere
infero
confermato dall'
Plutone (altrim.
di
(altra)
tutti
Gi di qui
questo
nomi
(cfr.
Dionyso:
di
sopra a p.
70)
(Dionyso-)Isodaite. Esso
identificazione
di
Isodaite
s.
con
v. 'Iao5.
CAPITOLO X
388
77 Si notino
214, 215).
(fr.
pure fra
yovatxwv oovayaYOoaav
xfrsajioug xal
ahaoog cvSp&v
. . .
Orai. Att.
11 p.
426).
come
di Socrate,
quello
in
Anaxagora)
di
1'
introduzione di
Theoride] pratica
80
Cfr. L. Cardarelli,
di-
Nino
giovani,
[e
Fryne d scandalo).
veneficio,
il
(Anaxagora
civile
corrompe
Anche
erigono
statue
Tyro
di
Sidone: iscrizione
di
bilingue,
82 CIA
3,
n.
il
n.
n.
v.
py.); -
La prima
cfr.
Isaeus
937
niere
2,
14,
16,
testimonianza epigrafica
Amynos. - 'Opysfvsg
n.
CIA
(cfr.
li,
1588).
551
(a.
306/5 av.
dell'eroe
Des
associations
(a.
religiezises
84
esercit anche
il
329/8
chez
78.
De
a.
les
Das
Syll. 1
di
stra-
Bendis
Cr.).
al
- Cfr. P.
Grecs,
thiases,
griechtsche Ve-
Sanctis,
- Eschine, figlio
At-iK
2
,
65 sgg.
di Glaucothea,
esecuzione dei
340. -
2.
11.
Dittenberger,
sarebbero quelli
Cfr. Aeschin.
Att.
pyewvsg dell'eroe
degli
Egretes:
17 Orat.
Cr.).
epigraficamente
attestati
Suid.
(Seleuc. ap.
riti
esotici.
rinfaccia ad Eschine
NOTE
85
p.
fr.
cfr.
Demosth.
sg.
p.
al
'
'
25.
79
389
793; Philoch.
culto
Antiph.
sg.
Kock in p. 32
Kock 11 p. 157.
88 Fr. 49 sg.
89 IIo&aYOpt^ooaa di Alexide
giovane
(fr. 6).
- Cfr.
il
nve
XeyjJLSVoi,
resfi.
10
p.
600
n.
6,
0oi (e il
p.
c,
92).
sg.
196) e
(fr.
Vorsokr.
782
45)
n.
Cratino
di
dove sono
il
sg.).
sg.
375
p.
(fr.
citati 'Opcptxot
Plat.,
p.
321. =
Anche Filolao
Tebe:
ibid.
a.
9.
96
n.
nelle vicinanze,
un dcXaog
di
Anthedon:
v.
dei
esoterico)
genda
al
exoterica
'
la
leg-
!'
(e,
4.
1,
8 (v. sopra a
p. 336). -
Cfr.
anche
fr.
sopra a p.
Kabiri
b).
92 FVS Diels
301
(fr.
no&ayopiaTYjs di Aristofonte
90
Antifane
di
803)
fr.
87 Fr. 109
p.
Menandr.
Kybele:
di
fhg
136
fr.
22 Diels FVS
citato
sg.
orfica
TCpco-
da Paus.
IIpcoTepi&fios nel
1894, 278.
19,
li 3
'
p.
178.
gnoli, Ausonia, 2.
Cfr.
?).
la
Lamia
Mitteil.
16.
suppliziata
1891
t.
CAPITOLO X
39o
98 Cfr.
Un
99
la
#>jpouai
sg.
asu-voig yoiaiv,
yp
atoxp pjxavcjJisvoL
Ronde, Psyche il 3 263 sgg. Lo
100 Cfr.
non mi fu
Wilamowitz, Plato,
del
232
466
sgg.,
..
Xyog,
62
iv
d)g
400 c (TcsptgoXov
Cratyl. p.
oh
p.
^r)
aM
iv
Ritter,
vfrpamot)
etxva);
Phaedr.
cfr.
TCOppvjxots
so{iev
dsa|x)T7j p(ou
67 ab
O-eu.txv
o5v
|iv
cppoopqc
xivi
. . .
xai ol xg xsAsxs
vsuooat
- Cfr. C.
sopra a p. 151);
cpTrcsafrai
1919.
fiir
sgg.
Xsyjievog.
giovarmi dell'opera
potei
Berlin
11,
1,
F.
iiber
E nemmeno
accessibile.
di
scritto
av
sopra a p. 194.
250
p.
a&|iac.
xaxaaxvjaavxss
00x01
t)|jllv
atvtxxsa&ai,
8x1
ot>
o$
x(isvog p,sx
80 E;
otxvjast); cfr. p.
-frsfv
- Interessantissimo
p.
108 bc;
jivxsig,
persuadono di avere la
li
114 bc.
p.
1'
*<*i TKpSatg)
*cs
di
far
slxs
p.
txY}[i
xt
364
cfr.
e;
210
250
75
TrpoyvoDv {resp.
xai
xs
Plut.,
Symp.,
Itcotcxsuovxss
210 a;
Phaedr.,
c.
104 Accenni
all'ossessione
divina:
Plat.,
ad
all'
Metz.,
99
entusiasmo bacchico e
divinit
(Phaedr. 253 a;
cfr.
534 C).
2,
BC).
103 x d
p.
ysyovsv at>xoo
xoo
nx.,
10, p.
61
d).
Orph.
fr.
224 Abel
(cfr.
Plut.,
NOTE
391
6.
108 Plat.,
5oxsc ^eg
Y&
540
a; Soph.
212
p.
toiotoos
216 b xat
p.
{lv
cpiXoocpous
to>
cfr.
Symp.,
B.
Plat., Phaedo, p. 80 A;
1144
13, p.
TcpoaaYOpsua)
fioi
rcviag y*P
Pv
'i?*s#.
cfr.
7.
B.
109
Da Codro
HO
e (per parte d
madre) da Solone.
democrazia (Te-
in
909 d (tsp
Plut., Leg., p.
910 a
xtyja&o), p.
sl v Cdtaig olxCau;
fiYjSs
sgg.
rcoXXot)
[lv
xwv
con
364 BC
resp., p.
113 Anab.
di Socrate,
l'
3.
1,
sopra a n. 103.
v.
(Senofonte consulta,
sgg.
per consiglio
rcoXiTsCccv
xet&ev
sg.
224
p.
rcaivetv
xal
sg. tt^v v
piaxa dtotxetv
[uu.ot)jj,vous
Alynx(^ npo-
axsdcau.ovtoos fipos
tt^v
axwv
rcXtv.
Leipzig
1917, 53 sgg.
Roma
fino
5.
r,
6.
1,
31 ia
XXct
'EXXyjVtSag
32.
5,
sgg.
alle
ultime
Ma
conseguenze.
imperia-
condizione di
quel
popo-
ampliava tanto
una
cessero mai
la
loro
cittadinanza
ai
predominanti
vinti
non con-
(incorporati)
ai
CAPITOLO X
592
federati (ma, in
dominati)
realt,
-,
n.
125).
fu
il
315
sempre di portata assai limitata,
ma
Pi frequente,
a Samo, v. sopra a p.
munit
finitime
uno
in
stato
solo
alcune
di
(poche)
co-
119 Dionisio
(a.
369/8), 52
px^v SixsXCccs: ig
368/7). -
(a.
11,
Cfr. Beloch,
(a.
394/3), 51
L'impero
siciliano
1881,
7.
sg.).
condo Diog. L.
122 Suid.
6.
s.
primo a
il
qualificarsi
cosmopolita
se-
63.
v. *AXxi8jj,oc,
5.
v.
fphg
li,
p.
Fopytag.
292
(Plut.,
Lyc,
30. 6).
125 Beloch,
19 io,
Nachr.,
86;
cfr.
123 sgg.
11,
Kaerst,
11.
epist. 9.
Grieck. Gesck.,
126 Isocr.
5. 16, p.
'EXXyjvocg aojicppov,
85 laxt Ss x
Ss
lv
fh^sa&at rcpg
xot>
gapgpoug
XP^otjxov; - 12. 163, p. 267 xot> (gapgpoos) xal cpuaei noXe[UOD ovxac;. - Le stesse idee in Platone, resp., 5, p. 470 c
(x {lv 'EXXtjvixv yvog a5x auxp oExetov elvai xai Soyysv,
x(j>
polit.,
1.
2,
5,
p.
1252
B.
di Calkedone,
Larisei).
20 Orat. Att.
scolaro
di
11,
la Tessalia
:
presenza di
p. 221) e di
Isocrate,
autore
comincia
altri
di
Gorgia
(Thrasymaco
un Discorso ai
NOTE
129 Xenoph.,
Analoghe
Hellen.,
12;
1,
Archidamo
ad
esortazioni
6.
393
Isocr.
Isocr.,
119 sgg.
5.
epist.,
(cfr.
Isocr. 6).
130
Isocr.
131 Isocr.
dland,
l.
81;
5.
epzst.
cfr.
Philippos), 12
Wendland,
1;
(
128.
cit.,
/.
Panathenaikos)
Wen-
czt.
fr.
Orat. Att.
il,
p.
245 'Ap^sXtp
\je di
des Altert.,
42 sgg.
d.
in,
grz'ech.
sg.
sgg.
Spracke,
ihre Spracke
Revue des
66
II,
t.
und
2
2,
J. Beloch, Griechische Geschichte, I
Kretschmer,
Gesch.
P.
Eznleitung in die
,
283
sg.
O.
des Hellenismus,
2
,
J. Kaerst,
134 Isocr. 2 e 3.
135 Alla intensa penetrazione dell'ellenismo
cessiva ellenizzazione sar dovuto
il
cfr.
fatto della
cfr.
ai
sg.
n. 11
77 sg.
il
giochi
suc-
scomparsa quasi
Amynta: Herod.
olimpici,
che fu
(Herod.
5.
il
da
94.
5.
ammesso
alla
Kretschmer, Einleit.
Overbeck, Schriftq.,
essere
Gesch.
154 sgg.
ottenne di
riconoscimento
22); fu nominato
un Archelao. - Anche
Antistene
di
si
le
cita
Baccanti,
nonch
un 'ApxXaog
r\
nep\ paatXstocg.
n.
Justin.
1,
1,
223.
1654.
17. 3, 9
sgg.;
cfr.
'
Klotzsch,
Epeiros
'
in
CAPITOLO X
394
143 Hoffmann,
Hellen.,
op.
- Altrimenti Kaerst,
cit.
143
Gesch.
d.
163 sgg.
cfr.
266.
4.
180. 191.
9.
(presso
Admeto
'
quale
il
23, 2, 5; Diod.
2.
chiam anche un
si
'
rifugi Temistocle:
si
almeno in
estese,
146 Hoffmann,
lossi
1.
136): altro
in
Macedonia
218.
1).
1
49
Cfr.
6a0jxo
cit.,
Appcav
eftxovxat),
93
sgg.
s.
v.
'A^poSCxvj
Roma
1909, 733;
dei Lincei,
Scujmov,
1909, 652
Hoffmann,
cit.,
6.
94.
della
Zerona: con-
a>
MaxeSovqt. -
91 3.
at XpiTes),
Cfr.
Pettazzoni,
R. Accad.
Zetpyjvv}
Halle
MaxeSovixc
EdaXaytvsg
r\
151 Hesych.
R.
vv.
s.
voaovxoDv
-c&v
sgg.
150 Hesych.
Cfr.
attu
Macedonum
op.
si
147 Analoga tradizione presso la dinastia epirota dei Mo(discendenza da Eaco; cfr. i nomi Neoptolemos, Aiakides,
bnkp
Thucyd.
Cfr,
17.
re epirota dei
R. Accad.
i
2
,
2,
53).
153 Hesych.
(cfr.
op.
Osoopdeg
v.
rcepl
97, n. 132.
cit.,
154 Hesych.
v.
155
Cadmo,
s.
al
s.
v.
sopra a p.
fr.
59 N.
finiscono
per
vestirsi
da
Baccanti.
Nelle
Ecclesiazusc
di
NOTE
Aristofane
donne
le
etnografici (presso
ligionswiss,,
156
18.
si
191
x xoO
665 d raaaat
al xys yovatxss
{lv
xv
raspi
xotc;
Aivuaov
p-
raaXaioO, KXcoSwvg xe xal Mix ooaat ^oXX xatc; 'HSwvtat xal xacc;
xv ATfiov Opifraaats
157 Asudai
Re-
fur
radevo
jiaXXvsg ratovojnav
raspi
Archiv
514).
5,
Plut., Alex., 2, p.
395
dpwatv.
Sjjioia
ol Stoi
(?) Ora'
'IXXupiwv
Hesych.
(v.
sopra
a p. 88 n. 54).
42.
1.
grande diffusione
Orfismo quale fu
dell'
ambiente
Magna Grecia
La
mann, 160
161
giunto
all'
V India,
sg.,
Secondo
estremo limite
Mysterienheiligt. 144
orientale
Lucian., Alex.
cfr.
Eudemo
164 Aristot.,^o^.,
'
xal ouXov
165 ig
6.
I,
3.
19. -
Museum,
7.
scritto che
Pauly-Wis-
cfr.
sg.
1. 2, 5,
p.
9
,
a)g
xax
cpuast (Bpgapov
ov.
il,
[A. Wilhelm,
Aeschin.
pseudom.,
s.
questo
di
papppwv
- Cfr. O. Rubensohn,
. . .
sg.
illiro).
2.
ivi
Diog. L.
Hoff-
43, Alessandro,
della sua spedizione nel-
vita Apollon.,
Philostr.,
l'
161;
236 (== IG
(ed. min.) n.
Sitzungsber.
3,
Wien. Akad.
Cfr. Kaerst,
52. 1897, 5 19
Der
4,
3.
kornthsche
15;
cfr.
160
n.
191
1,
184
- Cfr.
e n.
6]).
Gesch. d. Hellen.,
II,
8.
Bund, Rheinisches
I2 ,
274 sgg.
Diod. 17.
4,
9.
1.
4,
9,
p.
66.
CAPITOLO X
396
168 Aristot.,
fr.
Roxane
Dario,
figlia di
Gesch.,
un principe
Parysatide
1.
Barsine
126.
n.
Stateira
figlia di
Una
67.
37,
35,
Bactriana,
di
Ocho,
di
figlia
in,
figlia
di
Artabazo
Alessandro in Illyria
171 Plut., Alex.,
2.
poi in
Epiro, e
5).
Arrh.,
cfr.
ritir
si
(Plut., Alex,, 9.
ana.,
3.
(anche
3,
da Perseo).
172 Edizione dell' Iliade
Aristotele,
Onesicr.
fr.
tenuta
sempre
da Alessandro sotto
1,
il
capezzale
giochi
ohy.
atle-
Plut., Alex., 4. 4.
vps
cfr.
&g
ot
tdta)
gcpspov
etg
noXXos,
[isTaa/stv:
Plut.,
Alex,,
7.
3;
27, 4.
175
v.
176 Cfr.
42;
I.
cfr.
Arrh., ana.,
di
1.
Orfeo
11,
2.
ana.,
8,
4.
slvai
jJtsv
y^P
^JJipav
le tragedie
dei
una
jie
1),
Asia
8.
2.
in India all'assalto di
?nort.
14. 6
(ot av&pcoTcoi).
in
63).
vjuXXov Ti&saat
inviatigli
tre
La
Bologna 1920, 24
sg.
the evolution
Magicians as kings
'),
vii
London 191 1,
Incarnate human gods ').
of
('
kings),
I,
eh. VI
NOTE
397
185 Cfr.
Arrh. anab.
185
13,
4.
TcatS
si
ebbe,
da
(organizzati
2,
7.
Filippo):
Curt. 8. 6,2.
La massima approssimazione
bis
della polis
paatXtxol
se
mai,
orientale
Fenicia
in
(dove
sistema
al
anche
con-
le
prosperarono
una vicino
all' altra
pa-
una
ma non
assoluta.
186 Chr.
assyrischen
cfr.
si
1'
Jeremias,
Du
187 A. Moret,
2
i
Leipzig 19 19
3/4),
286
sgg.
5,
s.
8; Suid.
virt.
s.
v.
KXapxog.
aut fort.,
2.
p.
338;
cfr.
Suid.
KXapxog190
Memnon fhg
III
p.
(lv
9j[iog
5.
8.
sxaptax&v axpa-
vetfisv yjpomxas.
of Alexander
Great,
De
the
di
Alessandro
sulla
Alessandro stesso
Beurlier,
Isokrates
1908, 113.
English
historical
parte
Review
La
deification
>
d 3 Alexandre,
1887
3.
divinis
che
deification
antiken
1.
1902,
CAPITOLO X
39
ziarchie,
in
schichte
des
Hellenismus,
Ge-
283; Kaerst,
1910,
sgg. -
(19 17),
L'attitudine
476
puramente passiva di Alessandro sostenuta specialmente dal
Kornemann. a quello di
mio punto
Il
Ed. Meyer
di vista si
maggiormente
accosta
e J. Kaerst.
3.
16.
r,
5,
738;
p.
cfr.
l'iscrizione
in caratteri cu-
197
v.
11,
149 b;
Ammone
155.
leg.
738
5.
46.
1.
- Consultazione dell'ora-
(Aristot., 'Aok
tcoXix.
61,
dedica di
- Paus. 5. 15,
7)-
20 (Spartani).
11
Isocr. fianeg.
cfr.
Plat. Alcib.
colo di
il
8,
3.
Ammone
196 L'oracolo di
sgg.; 4,
3,
3.
fiaxapixas
dai
rer. Alex. p.
26
Persiani
sovrano
<9-ec
(v.
201 Cfr.
gaatXes
laodatjieov
(v.
Cumont, Textes
37 {Script,
36,
tributavano
620),
come
sg.
fr.
si
il
et
momiments,
1,
al
sg.).
come
dat|ia)v
perfino
635),
Altertumsk.
Il,
42
2 79 sgg.
rccag
xa>v
-9-scov
#XXoi dcXXat
xi|ial
xal... ^pwatv
rcpaxeivxai,
at)
&VY7T &v
-9-eoo
1x6)
jjlsT^ov
fhg
p.
228
sg.
cfr.
5,
142,
143
5, 8;
cfr.
v.
KaXX.; Diog.
X^P a
xa&ifl... xal
Suid.
s.
10.
Naav
fr.
av Svaio;
5.
1,
v S x$
slvai Atovaou.
NOTE
399
culti
(Megasth.
nisiaci
reso
fr.
verosimilmente Siva,
fhg
20 sgg.
11
206 Megasth.
5.
Strab.
ap.
416
p.
'
sgg.).
fhg
21
fr.
Con 'Dionyso' fu
Heracle Krsna (Megasth.
416; Arrh.
ii p.
26,
xccl
58).
1,
con
1'
15.
4. 28,
688; Curt.
8 p.
1,
30. 4
8.
11;
6.
ys (Alessandro)
discorso
di
'HpaxXel
'EXXtJvcov yvovxo
4.
n>
Iti
Meteci
xtjial
rcap*
7.
ad
a>vxt
14,
7.
Ammone
Lucian.,
afe
Arrh.,
anab.,
23, 6
7.
gl' inviati
xal
si
'?.
d)
7;
14,
sg.
Plut.,
l'
autorizzazione
ftstp
cfr.
Alex.,
Alessandro
(frecopoi) di
chiedere
fossero incaricati di
ftustv
di
aoyxtopet
6;
calumn., 17).
210 Alcidam.
fr.
Orat. Att.
5,
Il,
p.
317.
(fr.
673 Rose
211
bis
212 Dinarch.
1.
94 rcox [lv ypcpwv xal Ttayopstov
(Demostene) [xvjdva XXov vo|itetv -frsv vj xot) TtapaSsSo-
|ivot)6,
^xs 8 Xywv
d)
11,
p.
405
(1,
fr.
8,
30
cfr.
sg.
Hyperid.,
Bl. 2
);
fr.
Timaeus
11
c-D Orat.
213
Fzta
dfe^r.
orat.
xatxaxov, xxX.
842 D.
hz'st., 5.
cj;7)cpicjaxo
CAPITOLO X
4oo
gerichtet "
[Kornemann, Klio,
1'
I,
57]) dalle
cfr.
il
dedicati
ad
Alessandro
citt joniche,
Strab. 14.
1,
31, p.
sul-
644 c;
un simulacro
Ammone):
di
#e
slvat,
aoYx w P^lJLV
Saxw
d-eoc,;
Paus. 8. 32,
2.
cfr.
19
rcsiSig
218 Cfr.
liche
d.
178. 205
sg.
219 e
10. 2, 4 sgg.
J. J.
Beitrge
Akad.
k.
'AXgavSpog goXsxat
1.
Wiss. in Wien,
phil.-hist.
sfirach-
xxxix,
1891
),
INDICE
pettazzoni
Abaris 134
sg.
143.
Acraga 201
n.
n.
n. II.
350
sg.
236. 271.
113
sg.
212. 240.
Adea
Alexameno 333.
Alexide 330. 340
21.
56.
'
'
359.
sg.
A Ikmaion zs
148.
Amasis 208.
Amazonomachia 237. 239. 275.
Amenophis IV 323 n. 228. 380.
Ameria 357.
Amfiarao 281.
Agamemnone
Agaue
Amfipoli 280.
6.
353.
78.
37L
378.
Ammone 260
Amyno 238.
n. 46.
Agrionia 70.
Amynta
Aiora 71.
Anacreonte 102.
Anaxagora 250
Alceo 102.
Alcibiade 285. 290 sgg. 296.
Alcmaione 251.
Alcmane
103.
374.
sg.
256. 269.
Anaximandro 181.
Anaximene 181.
183. 187.
INDICE
404
Andania 124
'
n.
no.
39
n.
176
bis.
336.
Andocide 291.
Androcle 290.
anima
sg.
182
Archyta 33
63.
160.
n.
sg.
4.
animismo
Archiloco 101
80
19.
3-4.
sg. 105.
Antalcida (pace
di) 349.
Anthedon 96
in.
n.
n.
115
sg.
Argeadi 357.
Argo 210.
Arignote 246.
Ario-Greci
9.
7.
Arione 107.
331.
Antifonte (sofista)
299. 312
283.
273.
n. 93.
Antimaco 382
n.
34.
Aristotele
Antistene
sgg. 333.
142.
327
335.
2.
4.
antropomorfismo
50
165.
sg.
n.
i r.
sg.
360
sgg.
n.
84.
sg.
(Kallzst). 74 (tra-
47- 68.
sg.
228
275.
n.
Astarte 338.
Arcadia
ateismo 273
350.
(filosofo)
Archelao
273. 299.
(Macedonia)
277.
archeologia
3.
Aiacne III.
Archelao
sg.
Artemide 72
Efiz'ktirz'os
3.
189
cia).
142. 280.
149.
235
Apis 372.
Apollo 22-24. 4 1
13 6.
109.
343. 352.
antropologia
80.
163.
16.
2.
sg.
289.
sg.
246
sg.
219
sg.
271.
278
sg.
285.
INDICE
Athena 49.
III.
114.
205.
Hygeia 275.
405
242.
ull-roarer 160.
Lemnia 237.
Nike 275.
Parthenos 237. 239. 255.
Calamide 236.
Polids 275.
Callide 349.
Promachos 237.
Attica 106
Callicrate 237.
sg.
220.
Canaan 139.
Audata 359.
Aureliano 380.
Australiani
179
n.
123
n.
38.
159.
n.
135.
143.
Autonoos 212.
Chio 95 n. 105. 97
Chionide 215.
Bacchilide 218.
n.
115.
Chloia 69.
Bel 372,
Bendis
286
75.
sg.
Beozia 76
182.
247.
293. 337.
sg.
220. 242.
brdhma-dtman 161.
Bryaxide 355.
Brygos 208.
n.
Cipro 355.
Clearco 351. 370 sg.
Cleone 279. 280. 290. 292.
283.
148.
106
sgg.
115.
Clytemestra
6.
Codro 275.
84.
406
INDICE
conversioni 290.
(dodici) 205.
3.
211
Cratete 254.
Cratino 254
sg.
sg.
Demade
Cresyla 276.
Demeter 65
Creta
10.
8.
12.
Cristianesimo
161.
175
163.
326
n.
262.
n. 89.
Cuma
curinga 33
n.
63.
159
sg.
Amjyhiktyonia 68.
Chthonia 141.
Chamyne
75.
Erinys 67.
Kidaria 66.
Melaina
Mysia
67.
67.
Prostasia
67.
Pylaz'a 68.
Demetrio
377.
n. 81.
379.
161.
183.
153.
191. 242.
n. 93.
149.
Crannon
17 sgg. 21.-39.
79- 204.
Omero
di di
(Poliorkete)
378.
384 n. 42.
Demetrio (ritrattista) 276.
democrazia 214. 224. 235. 241.
248. 254. 267. 290. 302 sg.
354.
Damia (e Auxesd)
Damo 246.
demoni
20. 23.
Damon(id)e 249.
Darron 357.
Diagora 289
di (&sot)
civici
5.
48
16.
sg.
no.
50. 82.
sg.
Dikelistai 118.
292.
INDICE
Dikte 11.
Diogene
407
Apollonia) 251.
(di
Egina
66.
Egisto
6.
Dionyso 70
112. 116
Elagabalo 380.
sg.
148.
Elena
(tomba) 70.
Eleusi
6.
68
sg.
Dendrites 70.
Elpinike 245.
Eletcthereus 113.
Empedocle 192
Auxtes 70.
Hyes 247.
114.
sg.
246. 249.
269. 271.
Isodates 70.
Emfiusa 282.
Lzkm'tes 70.
Nyktelios 70.
-~ toro 71
sg.
(v.
Zagreus
Epimenide 206.
Zagreus).
Dodona
n.
85.
satiresco
dpttjieva
sg.
331
114.
106.
2.
sg.
Erechtheion 275.
sg.
42.
drama
Epiro 355
epopea 15
dogmatismo 289.
109.
83.
210.
70
5.
sg.
Erechtheus 49.
Erigone
71.
Erodoto 23
sg.
74. 106.
146.
279.
sg.
Esiodo 23. 38
INDICE
408
Esopo 183.
Formide 194.
Formione 134.
340.
estasi 4.
fratrie 45.
73.
53. 248.
Fryne 338.
Frynico 216.
etre 246.
Frynide 249.
35
s g-
Etolia 350
Gaia
sg.
Eubea
(la
Gelone 236.
77.
Euclide 351.
Eudalagines 357.
Eudemo
ypavog (Delo) 91
362.
Eufraio 355.
Gerico 138.
Eupolide 255.
Euripide 11. 154
Geti 151.
sg.
238. 272.
giambo 101
sg.
Giganti
355.
sg.
n.
71.
109.
Gigantomachia
39,
Feneo 66.
182. 210.
guerra
bis.
del
278
sg.
Peloponneso 270.
287.
Ferecrate 254.
247.
feticismo 3.
Fidia 236
sg.
239. 255.
Hade
Filisto 348.
filologia 1-2.
Haloa
filosofia
sg.
144
sg.
67.
Harmodio
e Aristogitone 214.
INDICE
Hefaistione 377.
Hekatonchiri 39.
Hera
6.
Illirii
Kurotrophos 24.
Heracle 117. 143. 211. 289.
294.
327.
357.
353.
366.
(figlio di
'
24.
Alessandro)
'
94
376.
9.
indovini
133.
290. 293.
n. 98.
iniziazione
86
n.
(riti
21.
orfici
33
n. 63.
21.
164.
363.
inumazione 19.
213.
(sofista)
272
sg.
327.
Iobakchoi 72.
Hippocrate 251.
Hippodamo
Jonia,
Hipponacte 182
sg.
Jonici
181.
Ippolito 154.
Hittiti 370.
irreligiosit 288.
370.
Hyperbolo 292.
Hyperide 338. 353.
186. 190.
236. 250.
Hor
d')
159.
inni omerici
India
Hermia 370.
Hermippo 254. 256.
Hermolao 375.
Hermotimo 134.
Himera 212. 236.
Hippia
241.
Incas 380.
sg.
117. 294
pelasgico
Hippia
sg.
396 n. 184.
henne 214. 290
Hermes
358.
369. 376.
Heracles
113.
Iside 338.
363. 371.
Isodaites 338
Iakchos 212.
aovo[ia 209.
Jambe
Israele
102.
sg.
224.
161. 297.
INDICE
Kabiri
283.
77.
336.
341.
395 n l61
Kabiros 77. 341.
lirica
Kalamaa
localismo
Kerkops 145.
Lycurgo 140.
Lycurgo (oratore) 379.
Lysandro 296. 334. 371. 378.
62. 358.
n.
xotv 350.
sgg. 70.
Korybanti
330.
Lycio 275.
Lycofrone (sofista) 272.
Lycofrone (Tessalia) 351.
Kimmerii 100.
Kore 65
105.
logografi 187.
sg.
Kerykes 68.
Klodoni 89
I02.
332.
69.
Kefisodoto 334
sg.
99
74.
141.
Lysicrate 334.
247.
77.
Lyside 340.
293.
Kratea 341.
Krobyzi 90 n. 69. 151.
Kronos 10
Kuhn Ad.
sg.
Macedonia 355
150.
2.
Kybele
75. 182.
11.
328. 336
247
sg.
sg.
Kychreus 211.
sgg. 367.
368
sg.
375 sg.
problema etnico 354. 356.
347.
Kynosarges 327
sg.
Magna Grecia
191.
Magna Mater
1 1
Lamia
Marathon 211.
282.
176
sg.
Lampone 239
sg.
279. 293.
Laso 249.
legge sulla cittadinanza 244 sg.
Mausolo
medio evo 21
sg.
Lerna
Melampus
70.
141.
sg.
142.
n. 45.
Lesbo 102
87
157 (silenesche).
Mausoleo 355.
Lemno 76
sg.
n. 8.
134.
INDICE
4 II
Melanippo 106.
Melisso 250.
Melqart 372.
Menadi
73.
Mitos 341.
Molossi 355. 360.
monarchia 369
Mesopotamia 370.
Messenia 66.
monismo
Menestheo 214.
287.
sg.
sg.
imperiale 369.
militare 351.
orientale 369.
naturistico 181. 184.
'268.
339.
Methapo 336.
Montanisti 92 n. 76.
metodo
morti
6.
(v.
sg.
{lyjxpaypxat 337.
Mller K. O.
Micene, miceneo 6
20
19.
sg.
214.
sg. 8.
I2sg.
Miiller (Max) 2
mundtis 56
42. 50.
Micone 236.
1.
76.
9.
n. 9.
Mikytho 191.
Mysii
Mimalloni 89
n. 62.
Mimnermo
10 1.
minoico
11
8.
358.
161
78. 140.
245.
10.
248.
12. 67.
283.
106. 158.
289.
293.
282.
284.
289.
291.
294.
di Samotracia 360.
mito
9.
114.
163.
16.
180.
188.
299.
Neleus
15.
5r. 66.
72.
iti;
sgg.
sg.
e Basile 275.
336.
5.
vsxDia 146
115.
137
sg.
naturismo
n e bi'im
nabiismo ,
sg.
Minya, Minyadi
154.
24.
252.
INDICE
412
Nomos 164
daro).
221 (Pin-
(orfico).
Notte 150. 18
Orfici
193.
r.
Omero
23
1.
sg.
38
sg.
sg.
orgiasmo 158,
17 sgg. 21.
9.
sg.
Osiride 370.
sgg.
218.
237.
252.
328.
346.
sgg.
sg.
205
sg.
sg.
70.
n.
Pausone 276.
78.
il.
138
70.
sgg.
169 sgg.
145.
sg.
147. 173.
191.
orfica (interpolazione)
146.
sgg..
144
(terminologia) 164.
341.
sg.
253.
255-
Persepoli 372.
(letteratura)
248
Persefone 149.
191.
sg.
Perdicca 355.
241.
Pelargikn 275.
Pelasgi 6. 23.
Periandro 107
Orfeo 26
241.
Orcomeno
sg.
114
Pani 72.
148
(feste)
218. 240.
356. 366.
omfals 42.
oracoli
Panatenaiche
179.
Persiani
100.
Phylakos 212.
sg.
INDICE
Praxitele 334 sg.
Pieria 359.
Pindaro 218
Pireo 337
sg.
220
341.
sg.
pre-Elleni
143. 206.
Pisistrato 112
sg.
134
241.
245.
327. 329.
205.
sg.
268.
19.
sg.
345.
Proerosia 69.
Profeti
378.
Pitagorici 191. 193. 245. 249.
251. 340-
a.
333.
335.
333-
5-
Pittaco 110.
PytrM
sg.
273.
sgg.
343
Plutone 09
sg.
Pithoigia 79.
Platone
6.
preistoria 5. 7.
sg.
Pisistratidi
199.
413
41
sg.
Python 42.
70.
sg.
109.
182.
117.
115.
210
sg.
162.
180.
105.
realismo 334.
35
politeismo 14
80.
no sg.
sg.
38 sgg. 51.
re di
agraria
65
sgg.
70.
115. 160.
240. 302.
Persia 279.
no.
Polyarato 134.
112.
117.
133.
Posidonio 154.
Pratina 217. 249.
Prato laos 34 T.
114.
160.
157
sg. 161.
209
sg.
215 sgg.
58.
4 i4
INDICE
macedone
religione
Mace-
(v.
micenea 12
sgg.
dei
19
morti
281.
241.
sgg.
81
46.
42.
no.
12
sg.
22.
sg.
103.
sg.
301.
olimpica
6.
142 sgg.
orfica
377.
133.
182.
208.
243.
244
persiana 252-3.
preellenica II.
363.
367. 370
Schliemann H.
3^
Scopa 333.
2.
ufficiale
Selene 252.
256.
248.
274.
190.
popolare 205
Samo 334.
366.
Sadoco 287.
donia).
Renan 195
n.
sg.
243.
Serifo 3.
2.
Rhea 10
riforme
religione
323
n. 228.
66.
71.
n.
136.
136.
271. 351.
118.
Sileni 72.
107.
Sileno 114.
181.
105.
ritratto 334.
391
sg.
183.
Sibylla 134.
rito (e mito)
Roma
no
Sette Savii
sg.
della
sg.
sg.
113. 298.
157 sgg.
Simonide 218.
sincretismo 282.
Sitalke 287.
INDICE
Socrate 292. 297 sgg. 327 sgg.
298
267 sgg.
sgg.
415
289.
291
329.348.35 2
sg.
sg.
363.
279. 328.
Terizi
151.
Sofrone 333.
terremoti 279.
tesori 42.
Tharyp(a)s 355.
Thaumos {Thaulos) 357.
sg. 113.
103.
207.
118.
349
s g-
364.
Theoride 339
281. 293.
5.
di
uomini
Stesicoro
9-scopot
illustri 334.
stele sepolcrali
281. 333.
306
n.
33.
307
Stoici 352.
storia
379.
Theramene 295.
Thesmoforici 67. 246.
Theti, 214. 244.
thiasos, thiasotai 72.
n. 47.
stile
sg.
Thespi 113.
188.
104.
Stesimbroto
Spartaco 339.
spiriti
189.
186
338.
0opt5sg 358.
OpocxCdcci 78.
Thrasybulo 296.
sg.
Thrasymaco 273.
182.
243.
279.
Thyiadi 70.
tiranni
TaOpot 73.
Tebe
Titani
78.
Telecleide 254.
135.
138.
213.
Telmesso 281.
Tlepolemo 22.
Temistocle
totemismo
Traci
3.
75 sgg.
81.
140.
151.
154.
INDICE
416
tradizionalismo
tragedia
216
114
sgg.
103. 238.
16.
117.
sg.
Urano
39.
150.
152.
194.
n. 58.
Trausi 151.
travestimenti
74.
rituali
66.
71.
Zalmoxis 151.
105. 216.
Triballi 293.
Zenone
trib
7.
22.
14. 20.
43.
45.
248.
Trofonio 281.
trono vuoto
1 1
Tyro 372.
Tyrteo IOO.
Ulisse 144.
umanesimo
80.
Upanisad 161.
(eleatico)
249. 271.
Zerona 357.
Zeus 6. 9. 18. 22. 23. 39. 150.
164. 184. 221 sg. 277. 294.
357-
Ammone
374.
Atabyros 236.
cretese
Dicto
10 sgg.
1 1
Eleutherios 212.
Ido
10.
Kuros
206. 242.
12.
73.
155.
olimpico 10.
Panhellenio 205.
Zeuxi 355.
a p. 56, n,
59 n
90
n.
176, n.
Pythonos tumulos
Pithonos
3o
oSv
oudv
69
Tpoot
Tpitoi
104
la
198, n. 23
214
313, n.
bis
leggi
laminetta
le
Amaxim.
108
* In generale
laminette
Anaxim.
Harmodio
Armodio
7teA(p
le
tumulus,
12
di conciliare
il
con
Finito di stampare
il
X giugno MCMXXI
Dello
La
Autore
La
stesso
i),
Bologna 1920.
sima...
si
un libro suggestivo...
ce travail
S.
ncessairement grande
n'
il
Reinach, Revue
p. 357.
Archologique, 20 (Paris 19
dans
2), p.
185.
Werk
mit
Kunst
seines Stiles
nung herbeifuhrt.
P.
W.
This book
Schmidt,
is
Anthrofios, 8
(Wien
19 13), p. 573.
at the
is
in
the
same time
Le
Mar
Roma
Tracio {Memorie
1909.
mentai evidence
19 12), p. 389.
literary
and monu-
Journal of hellenic
University of Toronto
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