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VOL. 1
Ideata da Nicoletta Travaglini e Vito Foschi
IL GRAAL IN ABRUZZO
INDICE
realt venivano condotti nelle camere di tortura del barone, dove trovavano una triste fine al
termine di mille sevizie
Secondo altri, invece, le torture che infliggeva alle sue vittime facevano parte di riti
oscuri finalizzati alla evocazione di demoni .
Con laiuto o su istigazione di un sedicente
mago e alchimista italiano appunto quel Francesco Prelati grazie al quale la residenza di
Tiffauges divenne in breve tempo un vero e
proprio Castello degli orrori
che il pavimento era tutto coperto di sangue accagliato, dove si riflettevano i corpi di parecchie
donne morte e attaccate in giro alle pareti. Erano
tutte le donne che Barbablu aveva sposate, e poi
sgozzate, una dietro laltra. Se non mor dalla paura, fu un miracolo: e la chiave della stanzina, che
essa aveva ritirato fuori dal buco della porta, le
casc di mano. Quando si fu riavuta un poco,
raccatt la chiave, richiuse la porticina e sal nella
sua camera, per rimettersi dallo spavento: ma era
tanto commossa e agitata, che non trovava la via a
pigliar fiato e a rifare un po di colore. Essendosi
avvista che la chiave della stanzina si era macchiata di sangue, la ripul due o tre volte: ma il sangue
non voleva andar via. Ebbe un bel lavarla e un
bello strofinarla colla rena e col gesso: il sangue
era sempre l: perch la chiave era fatata e non
cera verso di pulirla perbene: quando il sangue
spariva da una parte, rifioriva subito da
quellaltra.
Insomma vuoi scendere, s o no?, urlava Barbablu. Unaltro momentino rispondeva la moglie: e
tornava a gridare: Anna, Anna, sorella mia, non
vedi tu apparir nessuno?. Vedo ella rispose
due cavalieri che vengono in qua: ma sono ancora
molto lontani. Sia ringraziato Iddio, aggiunse un
minuto dopo, sono proprio i nostri fratelli: io faccio loro tutti i segni che posso, perch si spiccino e
arrivino presto.
ro; certi giorni ce li portavamo via con noi, altre volte le lasciavamo l. 4
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Unaltra leggenda sostiene che il primo nucleo di questo luogo di culto fosse
costituito da piccolo ricovero per frati benedettini, provvisto di una cappella, fatto
innalzare da frate Martino intorno 540 dopo aver fatto abbattere il tempio di Venere,
che versava in avanzato stato di abbandono
per costruirvi una piccola cappella intitolata
a San Giovaanni e la Vergine Maria.
Con lavvento del cristianesimo, questo luogo fu abitato da eremiti e uomini pii,
Se risulta un pochino complicato possedere dati certi sulla sua fondazione e sul-
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Nel periodo in cui essa stava consolidando il suo potere e la sua fama, nella seconda met dellanno Mille circa, il terzo
abate Monastico, Oderisio I, appartenete
alla famiglia dei Pagliara, ramo secondario
dei Conti dei Marsi, i quali a loro volta
rappresentavano un ramo cadetto della pi
gloriosa e prestigiosa famiglia dei Di Sangro, aveva gi fatto allestire una fiorente e
ricca biblioteca, una ottima scuola retta dai
confratelli; fortific, attraverso fossati, torri
e mura la chiesa, costru ospedali ed officine, ma soprattutto, fond la cittadina di
Rocca San Giovanni, che divenne, in breve tempo il pi fiorente ed opulento possedimento della badia ed oggi nella chiesa
madre di Rocca San Giovanni vi sono molte reliquie e volumi che facevano parte del
ricco tesoro dellabbazia di San Giovanni in
Venere.
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di Ges, raccoglie il Sangue del Cristo proprio nella coppa che poi verr definita Santo Graal.
Altre versioni sostengono che quando Seth, il figlio di Adamo ed Eva, cerc di
salvare suo padre da una letale malattia,
tornando nellEden, egli non trov nessuna
cura specifica per lui, ma una cura per tutti
i mali del mondo, insieme a una promessa
che Dio non avrebbe mai abbandonato il
genere umano e pare che questo fosse il
Graal.
Questo sacro oggetto smette di essere qualcosa di metafisico per entrare nella
realt percepibile, quando Giuseppe
DArimatea, un ricco ebreo forse parente
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Tornando alla lancia di Longino, essa larma con cui il centurione romano
trafisse il costato di Ges crocifisso, pare
che avesse, come il Graal, delle doti magiche molto forti, perci fu custodita insieme
ad altre reliquie come: ad una spada e al
piatto che resse la testa di Giovanni Battista, allinterno del castello del Monte della
Salvezza.
Uno di questi custodi fu ferito, secondo alcune versioni, dalla lancia di Longino e divenne sterile come la terra nella
quale era ubicato il castello che custodiva la
divina coppa.
Molti hanno visto un parallelo tra il
Re Ferito, come venne denominato da allora in poi il custode del Graal, e la figura
di San Rocco che in molte immagini viene
raffigurato con una ferita alla gamba.
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Dopo aver domato la rivolta Tito fece erigere delle mura intorno al monte
Golgotha e vi mise della terra intorno,
quindi, lo fece spianare fino a trasformarlo
in un pianoro, che conteneva al suo interno
il Sepolcro con le spoglie mortali del Cristo. Non contento di ci proib il culto del
cristianesimo e gli ebrei furono costretti a
disperdersi per i quattro angoli del mondo.
Furono anni difficile per i cristiani e
le loro tradizioni, queste infatti, furono affidate a sette segrete con a capo un vescovo
di nome Marco.
Con lavvento di Costantino sul trono, le cose cambiarono radicalmente; i cristiani uscirono dalla clandestinit e quando
nel 314 divenne signore anche delle terre
doriente, lui e sua madre Elena, rimasero
affascinate dalle leggende che aleggiavano
intorno al Santo Sepolcro. Cos in breve
tempo si iniziarono gli scavi per riportare
alla luce questi tesori; si narra, che durante
questi lavori, Elena avesse trovato un oggetto, forse una coppa, dove si raccolse il Sangue di Ges.
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Le tre navate della chiesa sono costituite da archi a sesto acuto e dall interno
delle chiesa tramite una porticina sormontata da una lunetta nella quale si pu vedere un fregio raffigurante una svastica,simbolo di prosperit e pace, si accede
al chiostro. Edificato da Oderisio II venne
seriamente danneggiata dal sisma del 1456;
questo luogo di silenzio e meditazione
ornato da decine e decine di trifore e capitelli; lungo i percorsi vi sono reperti archeologici provenienti da siti limitrofi come
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Il Volto Santo
di Nicoletta Travaglini
La leggenda narra che il dottor Giacomo Antonio Leonelli, un ricco proprietario terriero, si trovava sul sagrato della
Chiesa di San Nicola conversando amabilmente con i suoi amici, quando fu avvicinato da uno sconosciuto, che tiratolo in
disparte, gli consegn un fardello. Luomo,
incuriosito, apr il pacco e con sommo
stupore riconobbe il Velo della Veronica,
scomparso molti anni prima da San Pietro
in Roma e di cui se ne dubitava perfino
lesistenza. Il dottore cerc delle spiegazioni dal misterioso individuo latore del pac-
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Il dottor Frankenstein
Il Golem e Frankenstein
di Vito Foschi
Introduzione
Nella letteratura fantastica spesso si
ritrova la figura del cosiddetto mad doctor
ovvero dello scienziato pazzo che con i
suoi folli progetti mette in pericolo
lumanit. Questa figura simboleggia il rapporto ambivalente che si ha con la scienza,
da un lato vista come progresso e risoluzione di ancestrali problemi quali fame e
malattie e dallaltra vista con negativit per
le bombe nucleari, linquinamento, metodi
di lavoro poco consoni ai ritmi biologici
umani e soprattutto caratteristica forse dominante e che la rende estranea alluomo
medio, la difficolt a capirla. In fondo il
mad doctor materializza la paura che
luomo ha della scienza come di qualcosa
di ignoto e di estraneo.
Inoltre, e caratteristica forse pi inquietante, che spesso lo scienziato viene
visto come posseduto da un sorta delirio di
onnipotenza, delirio che lo porta a voler
essere come Dio e quindi creatore lui stesso, violando le leggi del creato, ma anche
regoli morali e leggi dello stato. Recenti polemiche sulla libert della ricerca rendono
bene lidea di come il problema sia di forte
attualit.
A volte lo scienziato sembra talmente impegnato nella sua ricerca da dimenticarsi che quella ricerca per luomo e non
contro luomo. Ci lo si pu vedere in
campo medico dove a volte i pazienti preferiscono non sottoporsi a terapie devastanti e morire dignitosamente non riuscendo a
far comprendere tale scelta alluomo di
scienza di turno.
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Quest arena a pianta ellittica, era alta oltre 50 metri e fu costruita, in parte, sul
laghetto prosciugato della Domus Aurea di
Nerone, si situa, parzialmente, in una valle
tra i colli dellEsquilino, del Palatino e del
Celio. Esso fu progettato, probabilmente
da Rabirio o Gaudenzio, due architetti
molto famosi allepoca.
Figura 3 - Provenienza:
https://it.wikipedia.org/wiki/Colosseo#/media/File:Colosseum_in
_Rome-April_2007-1-_copie_2B.jpg
La struttura
Il Colosseo fu costruito in travertino, mattoni e tufo su quattro piani sovrapposti. Il primo era alto pi di 10 metri ed
era composto da arcate in semicolonne tuscaniche; il secondo era alto quasi 12 metri
con colonne ioniche; il terzo era altro
quanto il secondo con colonne corinzie; ed
il quarto, infine, fu costruito in muratura
piena, con un sistema di pali che doveva
reggere il Velarium, un grosso telone,
che serviva a proteggere gli spettatori dalla
pioggia o dal caldo eccessivo.
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Il celebre anfiteatro poteva contenere ben settantamila spettatori, e ci ne faceva il pi grande teatro del mondo antico, e
forse, anche di quello moderno.
Le scenografie
I vari impresari, per rendere pi fastosi i giochi e per ingraziarsi i vari imperatori, montavano a tempo di record, incre-
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I giochi gladiatori
Parlando del Colosseo non si possono ignorare le attivit svoltesi qui, in primis i giochi dei gladiatori.
La profezia
Vi sono molto leggende legate a
questo luogo e addirittura vi un vaticinio
che profetizza che Roma esister finch il
Colosseo sar in piedi e quando questo cadr Roma e il mondo intero cesseranno di
esistere.
La porta degli inferi
Alcune leggende medioevali affermano che esso sia un varco per accedere
allinferno, ove gli spiriti dei morti in questo luogo che trasuda dolore, male, angoscia, sofferenza e sangue, vaghino
allimbrunire cercando pace eterna che
non trovano mai.
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Le prime ombre della sera si allungavano sullanfiteatro, ma egli non si preoccupava, perch quella sera aveva voglia
di rimanere solo con i suoi tristi pensieri,
allimprovviso una folata di vento freddo,
gelido, lo fece rabbrividire.
Fin di fumare, butt la sigaretta e
cerc di alzarsi, ma una forza invisibile lo
inchiod al suolo, come se delle mani gelide ed incorporee lo trattenessero per le
spalle, luomo rabbrivid di nuovo ma questa volta di paura. Cerc di capire cosa
stesse succedendo, ma intorno vi era solo il
buio della notte. Cerc di divincolarsi di
nuovo, ma fu tutto inutile, perch questa
forza gli impediva di fare qualsiasi movimento. Allimprovviso una luce bianca e
fredda squarci la notte illuminando il Colosseo come se fosse giorno; i suoi occhi,
dilatati dal terrore, si guardavano intorno
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La famiglia di Sangro
di Nicoletta Travaglini
Il fiume Sangro, il secondo in Abruzzo, lungo 117 chilometri , il suo bacino
largo 1.380 chilometri quadrati. Nasce dai
monti della Marsica a sud-est della conca
del Fucino. Attraversa il Parco Nazionale
dAbruzzo, forma il lago artificiale di Barrea e quello del Sangro nei pressi di Villa
Santa Maria, la patria dei cuochi. Esso sfocia nellAdriatico tra Fossacesia Marina e
Torino di Sangro.
La storia
Intorno ai secoli VII e IX dopo Cristo i Turchi e Saraceni, risalendo il corso
del fiume, distrussero la leggendaria citt di
Amniternum. Le genti che sfuggirono alla
conquista fondarono i paesi che si affacciano sul corso del fiume tra cui Roccascalegna.
La maledizione
Questo macabro fenomeno dovuto, secondo leggende popolari, ad una delle tante maledizioni che aleggiano sul fiume.
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Questa potente ed antichissima casata, come abbiamo detto, discende dai duchi di Borgogna che a loro volta erano di
stirpe carolingia, longobarda e, naturalmente, normanna.
Questi nobili, ovviante, furono legati
da vincoli strettissi alla Chiesa e in special
modo al potente, ricco e stimato ordine
Benedettino.
Si sussurra che questo lago sia infestato da uno strano mostro marino. Esso
un enorme rettile che spaventa chi attraversa il lago.
Questo mostro marino potrebbe essere il guardiano che veglia il sonno eterno
di quelle case sommerse dal lago artificiale
intorno agli anni 50, i cui tetti sono visibili
solo quando il livello del lago basso.
Allinizio del 1500 essi ottennero il titolo di marchesi, alla fine dello stesso secolo divennero Duchi e pochi anni dopo
questo titolo acquisirono, anche, quello di
Principi, governando, il loro vastissimo impero in maniera tirannica, dispotica e violenta!
Non raro, infatti, vedere anche i filari di alcune vigne, di alberi o campi
sommersi, ove pare che si possa scorgere,
oltretutto, anche la nera sagoma
dellenorme serpente, che si aggira silenzioso per questi luoghi spettrali.
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Come in Vandea gli spunti per insorgere furono gli stessi: lattacco alla religione, la leva obbligatoria, la cancellazione
di antichi diritti e un prelievo di risorse ai
limiti della sopravvivenza tramite tassazione
e requisizioni.
Lo scopo delloccupazioni militari
francesi, infatti, era recuperare risorse per
salvare dalla bancarotta la neonata Repubblica francese. Come era solito per gli eserciti dellepoca, il sostentamento delle truppe avveniva tramite requisizioni sul territorio occupato o di passaggio. Le truppe
Lestremismo di alcune correnti rivoluzionarie e la naturale ostilit dei regnanti europei portarono la Francia rivoluzionaria ad impegnarsi in guerre su pi
fronti tra cui lItalia. Qui si vedr in azione
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francesi oltre a provvedere al proprio sostentamento, dovevano provvedersi di ulteriori risorse da inviare in Francia per sostenere le guerre della Repubblica. Questo
imponeva unesosit dei prelievi, che in
zone povere come il Circeo comportava
portare sulla soglia della sopravvivenza la
popolazione.
Fu istituita una tassa sugli immobili
che colpiva con una percentuale maggiore i
beni della chiesa e venivano effettuati continui prelievi di cibo per le truppe e di foraggio per gli animali. Si procedette anche
a requisizioni dei beni ecclesiastici compresi gli arredi sacri. Durante il saccheggio di
Amndola, in seguito allinsorgenza in
Umbria, le truppe francesi arrivarono a
spogliare il corpo incorrotto del beato Antonio Migliorati. Ulteriore aggravio per le
esangui casse della Repubblica Romana fu
il prestito di due milioni di scudi imposto
dagli occupanti francesi, somma ripartita
per dipartimento, cos che ogni amministrazione locale ne doveva 250.000. Altro
notevole disagio per la popolazione fu la
gestione della moneta, che i francesi sempre alla ricerca di fondi, attuarono con decisioni arbitrarie, a volte contrastanti, di
emissione di nuova cartamoneta e svalutazioni, che causarono un rincaro dei prezzi.
Una situazione insostenibile per una popolazione.
Fra i vari "progressi" imposti alla popolazione ci fu la proibizione delle cerimonie religiose in pubblico inclusi i funerali. Si pu immaginare come un simile
provvedimento possa essere stato odioso,
abolendo processioni e feste religiose che
duravano da secoli; la stessa proibizione
dei funerali, che al contrario di oggi che
sono un fenomeno privato, rivestivano un
ruolo sociale, creava malumori piuttosto
forti in popolazioni gi offese da angherie
materiali.
Oltre a ci, che agli occhi di noi
moderni, meno abituati allidea di una religione pi partecipata pu sembrare tollerabile, c un risvolto pratico sostanziale:
come gi detto, molte istituzioni religiose
erogavano tutti una serie di servizi che dun
tratto sparivano.
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dove coesistevano pi autorit, a volte anche in conflitto fra di loro, ma che permettevano allindividuo di non essere soggetto
a un potere impersonale e onnicomprensivo.
Prima che scoppiassero i disordini
nel Circeo, la Repubblica era stata scossa
da altre violenze, sia nella capitale dove alcuni quartieri di Roma si erano sollevati nel
febbraio del 1798, sia in Umbria dove si
nota un capo insorgenza donna, Anna Allegri.
Linsorgenza nel dipartimento del
Circeo nacque con una serie di rivolte
spontanee, che quasi come un rituale prevedevano labbattimento dellalbero della
libert a cui seguivano sovente processioni
di espiazione. La rivolta inizia a met luglio
con il primo episodio del 16 luglio a Frosinone, poi il 25 ad Alatri per proseguire il
26 a Ferentino, il 27 a Veroli e Trisolti e
cos via per tutto il dipartimento. A Pratica,
gli insorgenti si eressero a difesa del convento dei passionisti di Santa Maria di Comiano minacciato dai locali giacobini, nonostante che qualcuno di questi ultimi fosse stato salvato da morte sicura proprio dai
frati.
Dopo una prima fase di spontaneismo, linsorgenza del Circeo cerc di evolvere in una forma organizzata per quanto
era possibile. Gi il 27 luglio, a pochi giorni
dallinizio delle violenze, si ebbe un primo
tentativo di coordinamento quando 800 insorgenti di Alatri, si unirono con quelli di
Veroli e di Ferentino per cercare di occupare Anagni. A guidare gli uomini di Alatri
erano quattro cappellani.
Subito dopo i vari gruppi riuscirono
ad organizzarsi formando lArmata Cattolica che aveva una vera e propria gerarchia
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Quando a maggio del 1799 si paventa il ritiro delle truppe francesi dalla Repubblica Partenopea, ci fu una ripresa
dellattivit degli insorgenti e i generali
francesi decisero di presidiare solo strade e
centri nevralgici per garantire la via di fuga
non impegnandosi nellattivit di repressione.
In seguito allabbandono del napoletano da parte delle truppe francesi a giugno, il Circeo insorge nuovamente, anche
se stavolta qualcosa di pi organizzato. I
gruppi armati cercano di coordinarsi per
poi confluire nelle truppe "a massa" ovvero
con i soldati non professionisti che giungono dal Regno di Napoli guidati da personaggi come Fra Diavolo, Giovan Battista
Rodio o con le bande come quelle di Gaetano Mammone, questultimo talmente
sanguinario da essere arrestato dallo stesso
Rodio. I capi massa potevano essere di origine popolare come Mammone o Fra
Diavolo e scelti per le capacit mostrate sul
campo o provenire dagli strati alti della societ come il Rodio di origini nobiliari. Pochi mesi dopo, a settembre, i francesi firmano un trattato con inglesi e napoletani
abbandonando i territori pontefici. Con
quellatto ebbe fine la Repubblica Romana.
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Il pap racconta
Favole per piccini e non pi piccini
di
Vito Foschi
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