Sie sind auf Seite 1von 6

Capitolo 14 La crisi della Repubblica : Mario e Silla

Dopo le mancate riforme dei Gracchi a favore della plebe,


contrasto fra i popolari e gli ottimati.

si fa forte il

Mario sconfigge Giucurta e crea il servizio militare volontario


Nel 111 - 110 a.C il senato romano dichiara guerra a Giugurta re della
Numidia (Africa settentrionale)ma le operazioni belliche vengono condotte
senza troppa decisione.
Nel 107 a.C viene nominato console Caio Mario,esponente dello
schieramento dei popolari
Homo Novus .Mario crea il servizio militare
volontario retribuito e di mestiere con la partecipazione dei proletari,che per
una via estremamente pericolosa in quanto crea il predominio dei proletari
nell'esercito e soldati devoti al comandante che pi offre come ricompensa ( si
apre la strada alla supremazia del singolo generale).
Nel 105 a.C il nuovo console Mario, aiutato dal questore Lucio Cornelio
Silla,conclude vittoriosamente le operazioni.
Giugurta viene condotto
prigioniero a Roma.
Mario sconfigge i Cimbri ed i Teutoni popolazioni celtiche nel sud della
Francia
Mario (riconfermato grazie all'appoggio dei suoi soldati per 5 volte
consecutive - procedura illegale) sconfigge i Teutoni ad Acque Sextie nel 102
a.C e i Cimbri ai campi Raudi nel 101 a.C ; ottenendo l'onore del trionfo.
La guerra sociale contro gli italici vinta da un altro Generale Silla
Alla fine del 91 a.C gli Alleati Italici che chiedono la cittadinanza ,delusi nelle
loro aspettative,prendono le armi contro Roma dopo aver formato uno stato
federale indipendente. Inizio della Guerra Sociale combattuta nell'Italia centrale
per tre anni fino a quando il senato concesse i diritti di cittadinanza a tutti gli
Italici - 88 a.C .
Ascesa di Silla, guerra contro Mitridate e le leggi a favore del senato.
Mitridate re del Ponto aveva deciso di riunire in una grande lega tutti gli
stati greci e asiatici dipendenti da Roma ed ordina lo sterminio di tutti i romani
stanziati nell'Asia Minore. Il senato dichiara guerra a Mitridate e affida al
console Silla la spedizione militare.Per dopo i gravi tumulti scoppiati a
Roma(Mariani contro Sillani) il comando viene tolto a Silla e affidato a Mario.
Silla marcia con l'esercito sulla capitale affronta Mario e lo costringe a rifugiarsi
in Africa. Nel 87 a.C Silla parte per l'Oriente mentre Mario tornato dall'Africa a
Roma,d il via a feroci persecuzioni contro i sostenitori di Silla,prima di morire
improvvisamente.
Nel 82 a.C Silla tornato vittorioso dall'Oriente ,assume la carica di dittatore a
tempo indeterminato
Emanazione delle liste di proscrizione(vengono eliminati anche nemici
personali) Fa approvare le leggi Cornelie per aumentare i poteri
dell'aristocrazia senatoria .

Capitolo 15 La fine della repubblica


Ascesa di Pompeo e di Crasso e leggi a favore dei tribuni.
Dopo la morte di Silla, Roma si trov impegnata in una serie d'insurrezioni
che provocarono una situazione di crisi:
Rivolte in Spagna guidata da ex generali di Mario, in Etruria per
lopposizione dei proprietari terrieri alla distribuzione di terre ai veterani di
Silla, ed in Italia rivolta dei gladiatori guidati da Spartaco che raccoglie un
esercito forte di 150.000 persone.
Roma si rivolge a due dei suoi migliori generali: Pompeo vince in
Spagna ed Etruria, Crasso doma la rivolta degli schiavi nel sangue.
Pompeo, tornato dalla Spagna con successo, si alle con Crasso e sostenuto
dai populares, costringe il senato ad eleggerlo console insieme a Crasso.
Egli intraprese alcune iniziative: elimin le riforme Sillane,vengono ridati gli
antichi poteri ai tribuni della plebe, ed infine, il senato gli concesse per tre anni
poteri straordinari per due guerre:
- Guerra vittoriosa contro Mitridate che si era nuovamente ribellato
- Guerra vittoriosa per mare contri i pirati che infestavano il mediterraneo.
A Roma scontro tra populares ed optimates
A Roma durante l'assenza di Pompeo ripresero i contrasti tra i populares e gli
optimates.
A difendere laristocrazia senatoria due personaggi di rilievo quali lo scrittore
Cicerone ed il Censore Catone secondo cui il senato non doveva scendere a
compromessi perch
il senato la sola forza capace di conservare la
repubblica.
Congiura di Catilina
Nel 64 a.C. Catilina aveva cercato di farsi eleggere console ma venne battuto
per pochi voti da Cicerone. L'anno seguente tent un colpo di stato che mirava
a impadronirsi del potere. Ma Cicerone lo smascher in senato e condann a
morte tutti i congiurati senza appello al popolo.
Ascesa di Cesare e primo triumvirato
Pompeo, tornato vittorioso a Roma nel 62 a.C. a sorpresa di tutti sciolse le
sue legioni e invano chiese al Senato di premiare i suoi legionari con
distribuzioni di terre.
Dopo l'offesa da parte del Senato, Pompeo decise di stringere un'alleanza con
due uomini politici molto potenti che seppur con molte ambiguit, guidavano il
partito popolare:
Crasso, generale gi fedele a Silla, arricchitosi grazie alle proscrizioni
Cesare: In questo periodo a Roma stava emergendo un'altra figura, quella di
Cesare, esponente della prestigiosa gens Iulia che vantava la discendenza da
Enea, figlio di Venere.
Alle sue spalle aveva gi una carriera politica, si era conquistato l'appoggio
del popolo anche se egli, per origini, conservava saldi legami con l'aristocrazia.
Cos i tre uomini stipularono a Lucca nel 60 a.C. un accordo: il primo
triumvirato, e s'impegnarono ad agire per l'interesse collettivo.
Cesare venne poi eletto console nel 59 a.C. e fece approvare due leggi,
una in favore di Crasso, con la quale s'impegn di concedere benefici

economici ai cavalieri, l'altra in favore di Pompeo, con la quale Cesare distribu


delle terre ai suoi veterani.
Cesare, consapevole del bisogno di rafforzare la propria carica politica con
un'impresa militare, si assegn un comando quinquennale a partire dal 58 a.C.
nella Gallia Cisalpina e nella Gallia Transalpina.
La conquista e la pacificazione della Gallia
Cesare approfitt del suo mandato per intraprendere una serie di campagne
militare che lo porteranno alla conquista di tutta la Gallia. Allora la Gallia
era abitata da circa dieci milioni di abitanti suddivisi in varie trib governate da
ristretti ceti di nobili guerrieri e sacerdoti. I suoi abitanti praticavano
l'agricoltura, ci nonostante la sua ricchezza era principalmente data dalla
massiccia presenza di miniere dalle quali venivano estratti ferri e metalli
preziosi.
. Con una serie di campagne durate tre anni Cesare s'impossess di tutta la
Gallia e respinse i Germani oltre il Reno.
Infine, nel 53 a.C. Cesare dovette far fronte ad una rivolta delle trib
galliche, comandata da un valoroso capo, Vercingetorige, re degli Averni.
Quest'ultimo, dopo aver duramente combattuto, venne sconfitto ad Alesia nel
52 a.C. La conquista romana, seppur pagata caro prezzo, mise la Gallia al
sicuro dalle frequenti invasioni Germaniche e, ridotta a provincia romana,
divenne una delle regioni pi ricche e floride di tutta Roma.
Secondo accordo a Lucca tra i triumviri
Nel frattempo a Roma continuava lo scontro tra ottimati e popolari e
Pompeo costituica un pericolo per Cesare. Comprendendo il pericolo, Cesare
convoc di nuovo, nel 56 a.C., a Lucca un nuovo incontro con Pompeo e Crasso.
Dal consiglio usc che Cesare avrebbe avuto il controllo delle Gallie per altri
cinque anni. Mentre Pompeo e Crasso l'anno successivo si sarebbero canditati
alle elezioni del consolato e nel 55 a.C. Pompeo avrebbe ottenuto il controllo
della Spagna e Crasso quello della Siria.
Pompeo a Roma diviene console senza collega
La conquista della Gallia da parte di Cesare fu motivo di preoccupazione per
i senatori. Essi infatti, temevano un ritorno di Cesare a Roma da padrone. Nel
frattempo, per, la citt era subbuglio a causa dei continui scontri tra fazioni.
Il disordine creatosi costrinse il Senato ad affidare a Pompeo, il potere assoluto
dello stato. E cos, nel 52 a.C., Pompeo ricevette dal Senato la carica di console
senza collega.
Morte di Crasso in Mesopotamia
Crasso, frattanto, recatosi in Siria, cerc di raggiungere la gloria conseguita
da Cesare in Gallia, addentratosi nella pianura Mesopotamica, per, Crasso si
fece sorprendere presso la citt di Carre (53 a.C.). Le legioni romane furono
duramente sconfitte e nella battaglia Crasso perse la vita. La sua morte pose
fine al primo Triumvirato e di conseguenza affrett i tempi dello scontro tra
Pompeo e Cesare.
Guerra civile tra Cesare e Pompeo
Cesare, a questo punto, si present la candidatura alle elezioni del
consolato, ma il Senato lo indusse a rinunciare al comando di tutte le
sue legioni nelle Gallie e di tornare a Roma come cittadino privato. Cesare

replic che avrebbe obbedito alle disposizioni dategli dal Senato solo se
Pompeo avesse rinunciato al controllo delle sue due legioni italiane e delle
sette spagnole. Questo gesto fu interpretato dal Senato come un tradimento e
in uno statuto decret Cesare nemico pubblico, da combattere in difesa della
Repubblica. Pertanto Cesare raccolse le sue truppe e, nel gennaio del 49
a.C., varc il Rubicone, un fiumicello dell'attuale Romagna, segnante il
confine tra l'Italia e la Gallia Cisalpina. Con questo gesto Cesare diede
consapevolmente inizio ad una nuova guerra civile.
Pompeo, ancora impreparato a combattere, abbandon Roma e si
rifugi in Grecia.
La battaglia decisica contro Pompeosi svolse a Farsalo, in Tessaglia. Pompeo
riusc a fuggire verso l'Egitto, dove sperava di trovare alleanza con il re
Tolomeo, ma quest'ultimo, in lotta con la sorella Cleopatra, fu indotto a farlo
uccidere. Cesare, giunto in Egitto, risolse la questione in favore
dell'affascinante Cleopatra
La dittatura di Cesare
Gi Pontefice massimo, e proclamato Dittatore a tempo indeterminato nel
48 a.C., Cesare venne nominato Dittatore a vita, ottenendo la potest tribunizia
e la nomina di imperatore, cio comandante supremo delle forze militari. Sia il
Senato che le altre istituzioni repubblicane rimasero conservate, ma tuttavia
tutti i magistrati e pure lo stesso Senato dipendevano dal volere del dittatore.
A Cesare furono dedicate statue e monumenti e al mese nel quale era nato
fu dato il suo nome Julius (Luglio). Nonostante tutta la potenza posseduta, il
dittatore non approfitt delle proprie facolt. Egli intraprese una politica che
tendeva al miglioramento delle condizioni economiche e sociali dello Stato
romano le quali, fin dall'epoca dei Gracchi, erano state una delle cause della
crisi della Repubblica.
Cesare concesse la cittadinanza romana agli abitanti della Gallia
Cisalpina e fond colonie in tutte le province nelle quali vi sistem i propri
veterani. Inoltre eman varie leggi a sostegno dell'economia e molti
provvedimenti a favore delle famiglie numerose.
Modific il calendario, adottando il sistema egiziano di 365 giorni l'anno,
con l'aggiunta di un giorno ogni quattro anni (l'anno bisestile).
Stabil che i tribunali fossero composti per met da esponenti dell'ordine
equestre e ampli il numero dei pretori, dei questori, e degli edili.
La Morte di Cesare
Nonostante l'opera di cesare di rinforzare lo Stato, egli scontent molti
populares che avrebbero desiderato da lui che, anche proclamandosi re, agisse
ancora come capo della loro frazione. Anche la nobilt senatoria, appoggiata da
alcuni repubblicani, intendeva riacquistare il potere nella convinzione che la
dittatura di Cesare fosse una limitazione alla libert.
I capi della congiura furono Marco Bruto, gi seguace di Pompeo, e Cassio
luogotenente di Crasso. Cos alle Idi di Marzo (15 marzo 44 a.C.),
nonostante fosse stato ripetutamente avvertito, venne ucciso con ventitr
pugnalate ai piedi della statua di Pompeo. Con questo gesto i congiurati
furono convinti di aver finalmente riacquisito la libert, ma al contrario, con la
morte di Cesare, la storia della Repubblica giunse alla fine.

I funerali di Cesare e la fuga dei congiurati


I congiurati avevano radicalmente sbagliato sperando che la loro azione
venisse accolta favorevolmente dal popolo. Lesercito di Cesare era rimasto
fedele ai suoi luogotenenti in particolare ad Antonio, Console in quel
momento,uno dei pi valorosi generali di Cesare che negoziava con il Senato
proponendosi come lerede di Cesare.
I l giorno dopo la morte venne letto il testamento di Cesare che nominava
suo erede non Antonio, ma il pronipote Caio Ottaviano, diciannovenne
da lui adottato, e lasciava al popolo ed ai suoi legionari 300 sesterzi ad ognuno.
Il popolo si rivers per le strade e verso le case dei congiurati, che fuggirono
in oriente per allestire una difesa armata
Ottaviano contro Antonio
Nel contempo giunse a Roma anche Ottaviano, il nipote ed erede
designato da Cesare. Ottaviano riusc dunque ad ottenere il consenso del
popolo, rivendicando i propri diritti. La plebe, il Senato, i veterani di Cesare e
persino Cicerone, lo appoggiarono.
Quest'ultimo, infatti, scagli contro Antonio pesanti parole d'accusa nelle
sue orazioni, che vennero denominate Filippiche. A causa delle rivalit, delle
ambizioni e del forte desiderio di potere si accese la Terza Guerra Civile, che
ebbe luogo a Modena nella quale Antonio fu vinto e costretto a rifugiarsi nella
Gallia Narbonese, dove Lepido lo attendeva con le sue legioni.
Il secondo triumvirato (Ottaviano - Antonio - Lepido)
Dopo la vittoria di Modena il Senato cominci a temere Ottaviano e rifiut la
sua richiesta di ricoprire il Consolato.
Ottaviano ritenne opportuno dar vita ad un'alleanza. Con lo scopo di
vendicarsi della morte di Cesare e di contrastare il Senato venne stipulata
un' intesa tra Ottaviano, Antonio e Lepido. Questa coalizione prese il
nome di Secondo Triumvirato, e non fu privato come il precedente, ma
venne realizzato a Bologna, in presenza di milizie.
Dunque, questo triumvirato venne definito una vera e propria magistratura
straordinaria, i tre legiferavano, amministravano l'alta giustizia, nominavano
nuovi magistrati o senatori.
I Triumviri ricorsero alle liste di proscrizioni, dalle quali non sfugg Cicerone
che venne ucciso . Ottaviano, quindi, non volle o non pot evitare la vendetta
di Antonio su Cicerone, i cui beni, come quelli di ogni proscritto, vennero usati
per pagare gli eserciti.
La battaglia di Filippi e la morte dei congiurati
Poi Ottaviano ed Antonio poterono partire per l'Oriente per annientare
l'esercito dei repubblicani,guidato da Bruto e Cassio. Lo scontro avvenne nella
pianura di Filippi, in Macedonia, e la vittoria dei triumviri fu completa.
La divisione dellimpero di Roma
Dopo la battaglia di Filippi, i triumviri avevano assegnato ai soldati numerose
terre con requisizioni ai proprietari italici che provocarono molto malcontento.

Fulvia, moglie di Antonio, ed il fratello di Antonio , Lucio Antonio, cercarono


di trarre profitto da questa situazione e suscitarono contro Ottaviano una
rivolta armata, ma a Perugia i ribelli, dopo un assedio, furono battuti (Bellum
Perusinum).
Pose fine alle ostilit un accordo stipulato a Brindisi tra i triumviri e
sanzionato dal matrimonio di Antonio con Ottavia, sorella di Ottaviano.
Ad Antonio le provincie orientali, , Ottaviano quelle occidentali, a
Lepido lAfrica.
Infatti Ottaviano, dopo aver sconfitto, con la collaborazione del generale
Agrippa, Sesto Pompeo, in una battaglia navale, eludeva anche Lepido dal
potere e lo relegava alla carica di Pontefice Massimo. Ottaviano, in questo
modo, estendeva il proprio dominio anche sulle province assegnate
precedentemente a Sesto Pompeo e a Lepido, e si trov ad avere di fronte
come unico.
Antonio in Egitto e Ottaviano a Roma lo scontro finale
Antonio si stabil ad Alessandria iniziando una convivenza con lambiziosa
regina
Cleopatra, mentre a Roma Ottaviano lo screditava fino a leggere in senato un
suo presunto testamento in cui Antonio lasciava le provincie orientali, come
fossero sue, ai figli avuti da Cleopatra.
Il senato dichiar Antonio nemico della patria e incaric Ottaviano di
muovergli guerra,
Presso
Azio (Grecia) la flotta egiziana venne distrutta e lanno
seguente le truppe romane assediavano e espugnavano Alessandria mentre
Antonio e Cleopatra si uccidevano.
Ottaviano era padrone assoluto di Roma, la repubblica era giunta alla fine.

Das könnte Ihnen auch gefallen