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OPERE EDILI
ART. 1
ART. 2
ART. 3
MATERIALI IN GENERE
SABBIE, GHIAIE, ARGILLE ESPANSE, POMICE, PIETRE NATURALI, MARMI
ACQUA, CALCI, POZZOLANE, LEGANTI IDRAULICI, LEGANTI IDRAULICI SPECIALI E LEGANTI
SINTETICI
LATERIZI
MATERIALI FERROSI E METALLI VARI
VETRI E CRISTALLI
LEGNAMI E PANNELLATURE
MATERIALI PER PAVIMENTAZIONI
COLORI E VERNICI
ISOLANTI TERMO - ACUSTICI
IMPERMEABILIZZAZIONI
IDROFUGHI - IDROREPELLENTI - ADDITIVI
PROVE DEI MATERIALI
MATERIALI VARI PER INFRASTRUTTURE STRADALI E RETI DI SOTTOSERVIZIO
ART. 4
ART. 5
ART. 6
ART. 7
ART. 8
ART. 9
ART. 10
ART. 11
ART. 12
ART. 13
ART. 14
OPERE EDILI
DEMOLIZIONI E RIMOZIONI
SCAVI IN GENERE
SCAVI DI SBANCAMENTO
SCAVI DI FONDAZIONE OD IN TRINCEA (A SEZIONE OBBLIGATA)
SCAVI SUBACQUEI E PROSCIUGAMENTI
RILEVATI E RINTERRI
PARATIE E DIAFRAMMI
MALTE E CONGLOMERATI
MURATURE IN GENERE
MURATURE E RIEMPIMENTI IN PIETRAME A SECCO - VESPAI
MURATURE DI MATTONI
TRAMEZZI DI UNA TESTA ED IN FOGLIO CON MATTONI PIENI E FORATI
MURATURE DI GETTO IN CONGLOMERATO CEMENTIZIO
OPERE IN CEMENTO ARMATO NORMALE E PRECOMPRESSO
ELEVAZIONI
SOLETTE MONOLITICHE
STRUTTURE PREFABBRICATE
SOLAI
COPERTURE A TETTO
COPERTURE A TERRAZZO
SISTEMI DI SICUREZZA PER COPERTURE
IMPERMEABILIZZAZIONE
RIVESTIMENTO TERMOISOLANTE (CAPPOTTO)
PARETI IN CARTONGESSO
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COOPROGETTI s.c.r.l.
arch. Maurizio Bordugo
arch. Anna Raffin
ART. 39
ART. 40
ART. 41
ART. 42
ART. 43
ART. 44
ART. 45
ART. 46
ART. 47
ART. 48
ART. 49
ART. 50
ART. 51
ART. 52
CONTROSOFFITTI
INTONACI
PAVIMENTI E SOTTOFONDI
RIVESTIMENTO DI PARETI
OPERE IN MARMO - NORME GENERALI
MARMI E PIETRE NATURALI
OPERE DI CARPENTERIA IN LEGNO
SERRAMENTI IN LEGNO - NORME GENERALI
OPERE IN FERRO - NORME GENERALI E PARTICOLARI
SERRAMENTI IN ALLUMINIO ED OPERE IN ALLUMINIO
INFISSI SPECIALI
OPERE DA VETRAIO
OPERE DA STAGNARO IN GENERE
OPERE DA PITTORE - NORME GENERALI
2.2
ART. 53
ART. 54
ART. 55
ART. 56
ART. 57
ART. 58
ART. 59
ART. 60
ART. 61
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ART. 91
ART. 92
NOLEGGI
TRASPORTI
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NORME GENERALI
OPERE IN FERRO
OPERE IN LEGNO
MANUFATTI VARI, APPARECCHI E MATERIALI FORNITI
APPALTANTE
MATERIALI VARI, APPARECCHI ECC. FORNITI DA ALTRE DITTE
DALLAMMINISTRAZIONE
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PLANIMETRIA GENERALE
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Il recupero delledificio consiste nella sostituzione dei serramenti esistenti con altri aventi maggiori caratteristiche
tecnico-prestazionali, coibentazione ed impermeabilizzazione della copertura, rivestimento e coibentazione delle
facciate tramite pannelli isolanti leggeri ancorati alla struttura esistente, rifacimento delle pavimentazioni interne dei
campi di gioco, realizzazione di nuove aperture al piano terra verso nord, creazione di portici esterni a nord e ad est di
protezione alle aperture atti anche alla realizzazione di spazi di aggregazione esterni ma coperti, adeguamento alle
normative vigenti in materia di prevenzione incendi tramite la realizzazione di un controsoffitto REI a protezione delle
strutture metalliche del solaio interpiano e di quello di copertura e la protezione con rivestimenti REI di tutte le parti
strutturali metalliche a vista, separazione della sala di judo tramite nuova parete divisoria, sostituzione della scala
interna esistente, tinteggiature interne ed esterne, revisione ed adeguamento degli impianti elettrici ed idro-termosanitari.
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Lampliamento adibito a centro di aggregazione verr realizzato a sud in aderenza con la parete esistente della
palestra e verr garantita la comunicazione tra le due attivit attraverso una nuova porta collocata vicino al deposito
del sottoscala. Il nuovo fabbricato sar realizzato su due livelli ed avr un collegamento visivo continuo con la
palestra tramite il ballatoio vetrato di distribuzione posto su entrambi i piani.
Al piano terra, oltre allingresso principale, verranno posizionate due sale di circa 27 mq luna (internet e lettura) che
potranno essere unite o suddivise da setti mobili, in modo da soddisfare diverse esigenze di capienza. Entrambe le
sale avranno ampie vetrate verso lesterno in modo da creare un continuo rapporto tra interno ed esterno, come
richiesto dallAmministrazione.
Inoltre ci saranno servizi igienici usufruibili anche da disabili ed il collegamento in verticale sar garantito da una
scala ed una piattaforma elevatrice con misure idonee al trasporto di disabili. A servizio degli utenti del parco ci sar
un locale igienico, in prossimit della centrale termica, avente dimensioni idonee anche per i portatori di handicap.
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DESTINAZIONI DUSO
Al piano primo ci sar uno spazio collettivo di circa 56 mq per conferenze e riunioni avente capacit massima di
affollamento di 60 persone. Anchesso comunicher visivamente con lesterno tramite ampie vetrate a sud che si
affacceranno su un tetto giardino e saranno protette dai raggi solari da un adeguato sporto di linda. Allesterno,
inoltre, verranno collocate delle tende a rullo a motore in tessuto oscurante per una maggiore protezione dai raggi
solari. Anche questa sala potr essere suddivisa in ambienti pi piccoli tramite pannelli mobili di futura realizzazione.
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Dal ballatoio, tramite un disimpegno controllato, si potr accedere alla sala fitness cos come richiesto
dallAmministrazione committente.
Verr, inoltre, realizzata una sala musica di circa 30 mq avente affaccio a ovest verso il cortile della scuola
elementare, munita di terrazza esterna coperta. Questo spazio sar opportunamente insonorizzato in modo tale che
le attivit svolte allinterno non disturbino gli altri ambienti del centro.
Anche il ballatoio avr dei serramenti vetrati in modo da permettere il rapporto visivo con la palestra senza
compromettere lidonea separazione acustico-spaziale tra i diversi ambienti. Tutto il piano primo verr controsoffittato
in modo da creare un vano tecnico per il passaggio degli impianti a servizio delle sale.
Particolare attenzione stata posta allilluminazione dei diversi ambienti, cercando di diversificare le tipologie e le
dimensioni utilizzate per contraddistiguere nel miglior modo possibile le varie sale e i percorsi di collegamento.
Ad est i due edifici (edificio esistente e nuovo centro) saranno separati da un taglio di luce realizzato tramite un
serramento vetrato a tutta altezza che permette un continuo rapporto visivo tra interno ed esterno in entrambi i livelli.
Lingresso del nuovo centro di aggregazione avr una copertura di protezione di ampie dimensioni, atta a creare un
ulteriore punto di incontro per i giovani allaperto, sar illuminato ed attrezzato con panchine. Gli arredi di tali spazi
saranno oggetto del progetto di armonizzazione dellintero parco.
Questo accesso, inoltre, verr valorizzato anche grazie alla demolizione di un edificio fatiscente di propriet comunale
che permetter di ottenere una maggiore apertura e visuale sia verso il parco che verso il centro cittadino. Nella parte
antistante allaccesso verr realizzato un muro rivestito in pietra, elemento che vuole richiamare i materiali della
tradizione ed essere allo stesso tempo simbolo identificativo del nuovo centro di aggregazione. Verr mantenuta la
rampa esistente di collegamento con il parcheggio a sud e verr realizzata una nuova gradonata per una pi rapida
fruizione dal centro cittadino.
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vigenti in materia di prevenzione incendi. A riguardo si rimanda alla specifica Relazione tecnica di prevenzione
incendi.
Gas Radon
Vengono rispettati i parametri limite prescritti dalla normativa europea ed italiana (Raccomandazione Euratom n.
143/1990 del 21.02.90 D.Lgs. 26 maggio 2000, n. 241) per quanto concerne i livelli di concentrazione di gas radon.
Il livello di progettazione corrisponde ad una concentrazione media annua per i nuovi edifici non superiore a 200
Bq/m3.
Illuminazione ed areazione dei locali
Tutti gli ambienti sono illuminati naturalmente ed areati secondo le normative vigenti a seconda della destinazione
duso come descritto nelle tabelle metriche degli elaborati grafici e nelle relazioni tecniche impiantistiche.
Servizi e spogliatoi
Per quanto riguarda losservanza delle normative igieniche a favore degli operatori interni si prevedono idonei servizi
e spogliatoi. I locali adibiti a servizi igienici avranno gli angoli smussati per facilitarne la pulizia e saranno dotati di
almeno un vaso wc con doccino e piletta di scarico.
Accessibilit e manutenzioni in copertura
Laccessibilit in copertura garantita da una scala fissa esterna posta ad sud lungo la parete delledificio esistente
in prossimit del cavedio presente vicino alla centrale termica.
Visto che vi sono alcuni perimetri delle coperture dove non vi sono elementi architettonici (parapetti in muratura,
parapetti metallici ecc.) che garantiscano la protezione dalla caduta dallalto si prevedono degli apprestamenti fissi
come dispositivi di protezione collettiva quali linee di vita e/o punti di ancoraggio fissi.
Per la sicurezza nelle operazioni di manutenzione successive al completamento dellopera si terr conto di quanto
disposto dal Piano di Mutenzione e soprattutto dal Fascicolo dellopera quale documento previsto ai sensi dellart. 91
del D.Lgs. 81/08 ed allegato al progetto.
Arredi interni
Gli arredi del nuovo centro di aggregazione non rientrano nel quadro economico del presente progetto. Saranno da
prevedere in ogni caso arredi in materiale atossico, facili da pulire e da gestire, da impilare e spostare. Gli spigoli di
tali arredi dovranno essere del tipo arrotondato privi di elementi taglienti o acuminati.
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dotati di attacchi per passerelle necessarie per la sicurezza nella fase di getto del calcestruzzo. I ferri di armatura
saranno del tipo B450C. Il solaio interpiano e quello di copertura piana sono pevisti a soletta monolitica avente
spessore di 25 cm.
Murature
Le murature perimetrali saranno realizzate con blocchi in laterizio semipieni, spessore cm 25 aventi coefficiente di
conduttivit termica < 0.312 W/mK, =9 e =796 kg/mc.
Ci saranno anche porzioni di murature in elevazione in c.a. composte da setti e pilastri aventi spessore 25 cm.
Massetti e caldane
Sopra la cappa in c.a collaborante del solaio al piano terra sar realizzato un massetto in cemento alleggerito per il
passaggio degli impianti, sopra il quale sar realizzato una caldana in sabbia e cemento adatta alla posa di piastrelle
e di pavimentazioni in resina.
Coperture
Coperture piane: il manto di copertura sar composto da una stratigrafia costituita da (partendo dallintradosso):
barriera al vapore risvoltata di 20 cm lungo i bordi perimetrali spessore 3mm, massetto per pendenze in calcestruzzo
alleggerito con perlite, isolamento termico in Stiferite Class B o equivalente spessore 10 cm atto a ricevere una
doppia guaina bituminosa (4+4 mm) con strato superiore ardesiato risvoltata di 20 cm lungo i bordi perimetrali.
Cartongessi e isolamenti
Le pareti e le contropareti in cartongesso interne, saranno realizzate con doppia lastra di gesso spessore 12,5 mm e
con montanti in acciaio zincato da 50 o 75 mm con interposto apposito isolante avente spessore variabile a seconda
delle necessit dei singoli locali.
Allesterno della muratura perimetrale sar realizzato un isolamento termico esterno del tipo a cappotto di spessore
8cm al piano terra delledificio esistente e di 12 cm al piano primo delledificio esistente e su tutta laltezza del nuovo
centro, oggetto dellampliamento. Sar composto da pannelli isolanti in polistirene espanso sinterizzato con grafite,
con densit 15 Kg/m3 e conducibilit termica =0.034 W/mk, coefficiente al vapore =23, con rasante in pasta dello
spessore variabile tra 3 e 8mm (a seconda della tipologia), finitura con intonachino colorato a base di resine
silossaniche ed acriliche, con granulometria minima mm 1,5.
Anche alcune controsoffittature verranno realizzate in cartongesso, ove necessario verranno utilizzate lastre di gesso
addittivate con fibre di vetro e vermiculite al fine di aumentarne la resistenza al fuoco.
Serramenti
I serramenti esterni saranno in alluminio verniciato, il sistema richiesto dovr essere quello denominato a giunto
aperto con profili a taglio termico dotati di vetrocamera, con intercapedine riempita con gas basso emissivo. Alcune
porte saranno in acciaio.
I serramenti interni (porte) saranno di due tipi: in acciaio ed in legno tamburato ad anta cieca con finitura a smalto
opaco in tinta rovere o colore a scelta della D.L.. La ferramenta sar del tipo in acciaio satinato, le serrature saranno
del tipo a chiave programmabile con almeno tre livelli di gerarchia. Le porte dotate di maniglione antipanico esterne
saranno fornite di chiudiporta aereo e maniglione tubolare fisso esterno, con sistema di sblocco del maniglione e
serratura esterna.
Ove richiesto verranno utilizzati serramenti REI 60 o 120.
Pavimenti, rivestimenti e tinteggiature
Tutti i locali del fabbricato nuovo adibito a centro di aggregazione giovanile, ad esclusione dei servizi igienici, avranno
una pavimentazione continua elastica UV resistente, autolivellante, con caratteristiche anticalpestio ed antitrauma,
realizzata con resine poliuretaniche elastomeriche senza solventi, classe 1 di reazione al fuoco posta in opera
attraverso preparazione della superficie mediante bocciardatura e/o levigatura ed accurata aspirazione, applicazione
di primer epossidico bicomponente senza solventi a bassa viscosit, rasatura localizzata per ridurre le displanarit
esistenti con applicazione di resina caricata 1:1 con inerti, realizzazione di getto autolivellante pigmentato in massa
con cazzuola dentata per uno spessore di 2 mm.
La scala allinterno del nuovo edificio sar rivestita con uno speciale formulato cementizio addizionato di resine e
microfibre, con elevata adesione, applicato a spatola per realizzare superfici finite tanto in orizzontale che in
elevazione, dall'aspetto mosso tipico della lavorazione a spatola, con sfumature distribuite anche non uniformemente
sulla superficie, adatte a qualsiasi uso civile, commerciale, industriale, sia in interni che in esterni, anche su percorsi
carrabili. Spessore mm 2. lo stesso materiale verr utilizzato per il rivestimento dei parapetti e delle pareti della scala.
Per maggiori chiariemnti si vedano gli elaborati grafici allegati.
Le pavimentazioni e i rivestimenti dei bagni, saranno rivestite con piastrelle di gres porcellanato, di dimensioni 30x60
cm per altezze variabili da 240 a 300 cm.
La pavimentazione della palestra invece verr fatta con un pavimento sintetico calandrato e vulcanizzato a base di
gomma naturale e sintetica, cariche minerali, vulcanizzanti, stabilizzanti e pigmenti coloranti, spessore 3 mm. Anche
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ART. 1
MATERIALI IN GENERE
I materiali in genere occorrenti per la costruzione delle opere proverranno da quelle localit che
lAppaltatore riterr di sua convenienza, purch, ad insindacabile giudizio della direzione dei lavori,
rispondano alle caratteristiche/prestazioni di seguito indicate.
A tale scopo l'Appaltatore avr l'obbligo, durante qualsiasi fase lavorativa, di effettuare o fare
eseguire, presso gli stabilimenti di produzione e/o laboratori ed istituti di provata specializzazione, in
possesso delle specifiche autorizzazioni, tutte le prove prescritte dal presente Capitolato o dalla D.L..
Tali prove si potranno effettuare sui materiali esistenti in situ, su tutte le forniture previste, su tutti quei
materiali che si utilizzeranno per la completa esecuzione delle opere appaltate, materiali confezionati
direttamente in cantiere o confezionati e forniti da ditte specializzate.
Tutti i materiali che verranno scartati dalla D.L. dovranno essere immediatamente sostituiti, siano essi
depositati in cantiere, completamente o parzialmente in opera, senza che l'Appaltatore abbia nulla
da eccepire. Dovranno quindi essere sostituiti con materiali idonei rispondenti alle caratteristiche ed
ai requisiti richiesti. Ad ogni modo l'Appaltatore rester responsabile per quanto concerne la qualit dei
materiali forniti anche se ritenuti idonei dalla D.L., sino alla loro accettazione da parte
dell'Amministrazione in sede di collaudo finale.
Nel caso di prodotti industriali la rispondenza a questo capitolato pu risultare da un attestato di
conformit rilasciato dal produttore e comprovato da idonea documentazione e/o certificazione.
I materiali in ogni caso debbono avere le caratteristiche stabilite dalle leggi e dai regolamenti vigenti in
materia, rispondere alla specifica normativa del presente capitolato speciale e delle prescrizioni degli
artt. 15, 16 e 17 del capitolato generale approvato con decreto ministeriale 19-4-2000, n. 145 .
ART. 2
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ART. 3
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processo di deionizzazione non rende le acque sterili, nel caso in cui sia richiesta sterilit, si potranno
ottenere acque di quel tipo operando preferibilmente per via fisica.
Calce
Le calci aeree ed idrauliche, dovranno rispondere ai requisiti di accettazione di cui al regio decreto 1611-1939, n. 2231 ; le calci idrauliche dovranno altres rispondere alle prescrizioni contenute nella legge
26-5-1965, n. 595 nonch ai requisiti di accettazione contenuti nel decreto ministeriale 31-8-1972 .
La calce grassa in zolle dovr provenire da calcari puri, essere di recente, perfetta ed uniforme cottura,
non bruciata n vitrea n pigra ad idratarsi ed infine di qualit tale che, mescolata con la sola quantit
di acqua dolce necessaria all'estinzione, si trasformi completamente in una pasta soda a grassello
tenuissimo, senza lasciare residui maggiori del 5 per cento dovuti a parti non bene decarburate,
silicose od altrimenti inerti.
La calce viva in zolle al momento dell'estinzione dovr essere perfettamente anidra; sar rifiutata
quella ridotta in polvere o sfiorita, e perci l'approvvigionamento dovr essere effettuato in funzione del
fabbisogno e la calce stessa dovr essere conservata in luoghi asciutti e ben riparati dall'umidit.
Dopo l'estinzione la calce dovr conservarsi in apposite vasche impermeabili rivestite di tavole o di
muratura, mantenendola coperta con uno strato di sabbia. La calce grassa destinata agli intonaci
dovr essere spenta almeno sei mesi prima dell'impiego, quella destinata alle murature da almeno 15
giorni.
La calce idrata in polvere, confezionata in sacchi, dovr essere sempre, sia all'atto della fornitura che
al momento dell'impiego, asciutta ed in perfetto stato di conservazione; nei sacchi dovranno essere
riportati il nominativo del produttore, il peso del prodotto e la indicazione se trattasi di fiore di calce o
calce idrata da costruzione.
Cementi e agglomerati cementizi
I cementi dovranno rispondere ai limiti di accettazione contenuti nella legge 26-5-1965, n. 595 e nel
decreto ministeriale 3-6-1968 e successive modifiche.
Gli agglomerati cementizi dovranno rispondere ai limiti di accettazione contenuti nella legge 26-51965, n. 595 e nel decreto ministeriale 31-8-1972 .
A norma di quanto previsto dal decreto del Ministero dell'industria del 12-7-1999, n. 314 , i cementi di
cui all'art. 1, lettera a), della legge 26-5-1965, n. 595 (e cio i cementi normali e ad alta resistenza
portland, pozzolanico e d'altoforno), se utilizzati per confezionare il conglomerato cementizio normale,
armato e precompresso, devono essere certificati presso i laboratori di cui all'art. 6 della legge 26-51965, n. 595 e all'art. 20 della legge 5-11-1971, n. 1086 .
Per i cementi di importazione, la procedura di controllo e di certificazione potr essere svolta nei luoghi
di produzione da analoghi laboratori esteri di analisi.
I cementi e gli agglomerati dovranno essere conservati in magazzini coperti, ben riparati dall'umidit e
da altri agenti capaci di degradarli prima dell'impiego.
Le pozzolane saranno ricavate da strati mondi da cappellaccio ed esenti da sostanze eterogenee o da
parti inerti: qualunque sia la provenienza dovranno rispondere a tutti i requisiti prescritti dal regio
decreto 16-11-1939, n. 2230.
Calcestruzzo confezionato con processo industrializzato
Per calcestruzzo confezionato con processo industrializzato si intende quello prodotto mediante
impianti, strutture e tecniche organizzate sia in cantiere che in uno stabilimento esterno al cantiere
stesso.
Gli impianti per la produzione con processo industrializzato del calcestruzzo disciplinato dalle norme
NTC2008 devono essere idonei ad una produzione costante, disporre di apparecchiature adeguate
per il confezionamento, nonch di personale esperto e di attrezzature idonee a provare, valutare e
mantenere la qualit del prodotto.
Il sistema di controllo della produzione di calcestruzzo confezionato con processo industrializzato in
impianti di un fornitore, predisposto in coerenza con la norma UNI EN ISO 9001:2000, deve fare
riferimento alle specifiche indicazioni contenute nelle Linee guida sul calcestruzzo preconfezionato
elaborato dal Servizio Tecnico Centrale del Consiglio Superiore dei LL.PP.
Detto sistema di controllo deve essere certificato da organismi terzi indipendenti che operano in
coerenza con la norma UNI CEI EN ISO/IEC 17021:2006, autorizzati dal Servizio Tecnico Centrale
del Consiglio Superiore dei LL.PP. sulla base dei criteri di cui al DM 9/5/2003 n. 156.
I documenti che accompagnano ogni fornitura di calcestruzzo confezionato con processo
industrializzato devono indicare gli estremi di tale certificazione .
Nel caso in cui limpianto di produzione industrializzata appartenga al costruttore nellambito di uno
specifico cantiere, il sistema di gestione della qualit del costruttore, predisposto in coerenza con la
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norma UNI EN ISO 9001:2000, certificato da un organismo accreditato, deve comprendere lesistenza
e lapplicazione di un sistema di controllo della produzione dellimpianto, conformemente alle
specifiche indicazioni contenute nelle Linee Guida sul calcestruzzo preconfezionato elaborato dal
Servizio Tecnico Centrale del Consiglio Superiore dei LL.PP.
Per produzioni di calcestruzzo inferiori a 1500 m3 di miscela omogenea, effettuate direttamente in
cantiere, mediante processi di produzione temporanei e non industrializzati, la stessa deve essere
confezionata sotto la diretta responsabilit del costruttore.
COMPONENTI DEL CALCESTRUZZO
Leganti
Devono impiegarsi esclusivamente i leganti idraulici previsti dalle disposizioni vigenti in materia, dotati
di certificato di conformit - rilasciato da un organismo europeo notificato - ad una norma armonizzata
della serie UNI EN 197 ovvero ad uno specifico Benestare Tecnico Europeo (ETA), purch idonei
allimpiego previsto nonch, per quanto non in contrasto, conformi alle prescrizioni di cui alla Legge
26/05/1965 n.595. escluso limpiego di cementi alluminosi.
Limpiego dei cementi richiamati allart.1, lettera C della legge 26/5/1965 n. 595, limitato ai
calcestruzzi per sbarramenti di ritenuta.
Per la realizzazione di dighe ed altre simili opere massive dove richiesto un basso calore di
idratazione devono essere utilizzati i cementi speciali con calore di idratazione molto basso conformi
alla norma europea armonizzata UNI EN 14216, in possesso di un certificato di conformit rilasciato
da un Organismo di Certificazione europeo Notificato.
Qualora il calcestruzzo risulti esposto a condizioni ambientali chimicamente aggressive si devono
utilizzare cementi per i quali siano prescritte, da norme armonizzate europee e fino alla disponibilit di
esse, da norme nazionali, adeguate propriet di resistenza ai solfati e/o al dilavamento o ad eventuali
altre specifiche azioni aggressive
Aggregati
Sono idonei alla produzione di calcestruzzo per uso strutturale gli aggregati ottenuti dalla lavorazione
di materiali naturali, artificiali, ovvero provenienti da processi di riciclo conformi alla norma europea
armonizzata UNI EN 12620 e, per gli aggregati leggeri, alla norma europea armonizzata UNI EN
13055-1.
consentito luso di aggregati grossi provenienti da riciclo, secondo i limiti di cui alla Tab. 11.2.III del
D.M.14/01/2008, a condizione che la miscela di calcestruzzo confezionata con aggregati riciclati,
venga preliminarmente qualificata e documentata attraverso idonee prove di laboratorio. Per tali
aggregati, le prove di controllo di produzione in fabbrica di cui ai prospetti H1, H2 ed H3 dellannesso
ZA della norma europea armonizzata UNI EN 12620, per le parti rilevanti, devono essere effettuate
ogni 100 tonnellate di aggregato prodotto e, comunque, negli impianti di riciclo, per ogni giorno di
produzione.
Nelle prescrizioni di progetto si potr fare utile riferimento alle norme UNI 8520-1:2005 e UNI 85202:2005 al fine di individuare i requisiti chimico-fisici, aggiuntivi rispetto a quelli fissati per gli aggregati
naturali, che gli aggregati riciclati devono rispettare, in funzione della destinazione finale del
calcestruzzo e delle sue propriet prestazionali (meccaniche, di durabilit e pericolosit ambientale,
ecc.), nonch quantit percentuali massime di impiego per gli aggregati di riciclo, o classi di resistenza
del calcestruzzo, ridotte rispetto a quanto previsto nella tabella citata.
Aggiunte
Nei calcestruzzi ammesso limpiego di aggiunte, in particolare di ceneri volanti, loppe granulate
daltoforno e fumi di silice, purch non ne vengano modificate negativamente le caratteristiche
prestazionali.
Le ceneri volanti devono soddisfare i requisiti della norma europea armonizzata UNI EN 450-1. Per
quanto riguarda limpiego si potr fare utile riferimento ai criteri stabiliti dalle norme UNI EN 2061:2006 ed UNI 11104:2004. I fumi di silice devono soddisfare i requisiti della norma europea
armonizzata UNI EN 13263-1.
Additivi
Gli additivi devono essere conformi alla norma europea armonizzata UNI EN 934-2.
Acqua di impasto
Lacqua di impasto, ivi compresa lacqua di riciclo, dovr essere conforme alla norma UNI EN 1008:
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Durabilita
Per garantire la durabilit delle strutture in calcestruzzo armato ordinario o precompresso, esposte
allazione dellambiente, si devono adottare i provvedimenti atti a limitare gli effetti di degrado ndotti
dallattacco chimico, fisico e derivante dalla corrosione delle armature e dai cicli di gelo e disgelo.
A tal fine in fase di progetto la prescrizione, valutate opportunamente le condizioni ambientali del sito
ove sorger la costruzione o quelle di impiego, deve fissare le caratteristiche del calcestruzzo da
impiegare (composizione e resistenza meccanica), i valori del copriferro e le regole di maturazione. Ai
fini della valutazione della durabilit, nella formulazione delle prescrizioni sul calcestruzzo, si potranno
prescrivere anche prove per la verifica della resistenza alla penetrazione agli agenti aggressivi, ad
esempio si pu tener conto del grado di impermeabilit del calcestruzzo. A tal fine pu essere
determinato il valore della profondit di penetrazione dellacqua in pressione in mm. Per la prova di
determinazione della profondit della penetrazione dellacqua in pressione nel calcestruzzo indurito
vale quanto indicato nella norma UNI EN 12390-8:2002.
Al fine di ottenere la prestazione richiesta in funzione delle condizioni ambientali, nonch per la
definizione della relativa classe, si potr fare utile riferimento alle indicazioni contenute nelle Linee
Guida sul calcestruzzo strutturale edite dal Servizio Tecnico Centrale del Consiglio Superiore dei
Lavori Pubblici ovvero alle norme UNI EN 206-1:2006 ed UNI 11104:200
Leganti idraulici
I cementi dovranno avere i requisiti di cui alla legge 26-5-1965, n. 595 ed al decreto ministeriale 3-61968 cos come modificato dal decreto ministeriale 20-11-1984 ed alle prescrizioni contenute nel
presente capitolato speciale e l'appaltatore sar responsabile sia della qualit sia della buona
conservazione del cemento.
I cementi, se in sacchi, dovranno essere conservati in magazzini coperti, perfettamente asciutti e
senza correnti d'aria ed i sacchi dovranno essere conservati sopra tavolati di legno sollevati dal suolo
e ricoperti di cartonfeltri bitumati cilindrati o fogli di polietilene.
La fornitura del cemento dovr essere effettuata con l'osservanza delle condizioni e modalit di cui
all'art. 3 della legge 26-5-1965, n. 595 .
Qualora il cemento venga trasportato sfuso dovranno essere impiegati appositi ed idonei mezzi di
trasporto: in questo caso il cantiere dovr essere dotato di adeguata attrezzatura per lo scarico, di
silos per la conservazione e di bilancia per il controllo della formazione degli impasti ed i contenitori
per il trasporto ed i silos dovranno essere tali da proteggere il cemento dall'umidit e dovr essere
evitata la miscelazione tra i tipi e le classi di cemento.
Per i cementi forniti in sacchi dovranno essere riportati sugli stessi il nominativo del produttore, il peso
e la qualit del prodotto, la quantit di acqua per malte normali e la resistenza minima a compressione
ed a trazione a 28 giorni di stagionatura, mentre per quelli forniti sfusi dovranno essere opposti
cartellini piombati sia in corrispondenza dei coperchi che degli orifizi di scarico; su questi cartellini
saranno riportate le indicazioni del citato art. 3 della legge 26-5-1965, n. 595 .
L'introduzione in cantiere di ogni partita di cemento sfuso dovr risultare dal giornale dei lavori e dal
registro dei getti. Le qualit dei cementi forniti sfusi potr essere accertata mediante prelievo di
campioni come stabilito all'art. 4 della legge sopra ricordata.
I sacchi dovranno essere mantenuti integri fino all'impiego e verranno rifiutati qualora presentassero
manomissioni.
Il cemento che all'atto dell'impiego risultasse alterato sar rifiutato e dovr essere allontanato subito
dal cantiere. Indipendentemente dalle indicazioni contenute sui sigilli, sui sacchi oppure sui cartellini, il
direttore dei lavori potr far eseguire su cemento approvvigionato, ed a spese dell'appaltatore, le prove
prescritte.
Gesso
Il gesso dovr essere di recente cottura, perfettamente asciutto, di fine macinazione in modo da non
lasciare residui sullo staccio di 56 maglie a centimetro quadrato, scevro da materie eterogenee e
senza parti alterate per estinzione spontanea, dovr essere conforme alla norma UNI 6782-73 e dovr
essere di prima qualit per gli intonaci e di seconda qualit per i muri.
Il gesso, confezionato in sacchi, dovr essere sempre, sia all'atto della fornitura che al momento
dell'impiego, asciutto ed in perfetto stato di conservazione; nei sacchi dovranno essere riportati il
nominativo del produttore, la qualit ed il peso del prodotto e dovr essere conservato in locali coperti
e ben riparati dall'umidit e da agenti degradanti.
ART. 4
LATERIZI
Gli elementi resistenti artificiali da impiegare nelle murature (elementi in laterizio ed in calcestruzzo)
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possono essere costituiti di laterizio normale, laterizio alleggerito in pasta, calcestruzzo normale,
calcestruzzo alleggerito.
Quando impiegati nella costruzione di murature portanti, essi debbono rispondere alle prescrizioni
contenute nel decreto ministeriale 20-11-1987 .
Nel caso di murature non portanti le suddette prescrizioni possono costituire utile riferimento, insieme
a quelle della norma UNI 8942-2.
Gli elementi resistenti di laterizio e di calcestruzzo possono contenere forature rispondenti alle
prescrizioni del succitato decreto ministeriale 20-11-1987 .
La resistenza meccanica degli elementi deve essere dimostrata attraverso certificazioni contenenti i
risultati delle prove e condotte da laboratori ufficiali negli stabilimenti di produzione, con le modalit
previste nel decreto ministeriale di cui sopra.
in facolt del direttore dei lavori richiedere un controllo di accettazione, avente lo scopo di accertare
se gli elementi da mettere in opera abbiano le caratteristiche dichiarate dal produttore.
I laterizi da impiegare per lavori di qualsiasi genere dovranno comunque essere conformi alle norme di
cui al regio decreto 16-11-1939, n. 2233 , alle norme UNI vigenti ed all'allegato 7 del decreto
ministeriale 9-1-1996 .
I mattoni forati pieni e semipieni dovranno essere della categoria indicata alla direzione dei lavori e
dovranno avere una resistenza a rottura a compressione non inferiore a quella indicata, per la
categoria adottata, nelle norme UNI vigenti (UNI 5632-65/5967-67/5630-65/5628-65/5629-65).
I mattoni pieni o semipieni da paramento dovranno presentare regolarit di forma, dovranno avere la
superficie perfettamente integra e di colorazione uniforme per l'intera partita e non dovranno essere di
categoria inferiore alla terza.
Le tavelle ed i tavelloni dovranno essere conformi alle norme UNI vigenti (UNI 2105/2106/2107).
Le tegole piane o curve, di qualunque tipo siano, dovranno essere esattamente adattabili le une sulle
altre, senza sbavature e presentare tinta uniforme; dovranno essere, altres, conformi alle norme UNI
vigenti (UNI 2619/2620/2621).
Le pianelle potranno essere trafilate o pressate a scelta della direzione dei lavori e dovranno essere
conformi alle norme UNI vigenti (UNI 2622).
ART. 5
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Rete elettrosaldata: in acciaio B450C conforme ad UNI EN ISO 15630-2:2004, caratterizzata dai
seguenti valori:
fy nom = 390 MPa
ft nom = 440 MPa
Tensione caratteristica di snervamento
fyk fy nom (5% frattile)
Tensione caratteristica di rottura
ftk f nom (5% frattile)
(ft/fy)k 1.10
Allungamento
(Agt)k 8%
Accertamento delle propriet meccaniche
Per laccertamento delle propriet meccaniche di cui alle precedenti tabelle vale quanto indicato
nella norma UNI EN ISO 15630-1: 2004.
Per acciai deformati a freddo, ivi compresi i rotoli, le propriet meccaniche sono determinate su
provette mantenute per 60 minuti a 100 10 C e suc cessivamente raffreddate in aria calma a
temperatura ambiente. In ogni caso, qualora lo snervamento non sia chiaramente individuabile, si
sostituisce fy con f(0,2).
La prova di piegamento e raddrizzamento si esegue alla temperatura di 20 5 C piegando la provetta
a 90, mantenendola poi per 60 minuti a 100 10 C e procedendo, dopo raffreddamento in aria, al
parziale raddrizzamento per almeno 20. Dopo la prov a il campione non deve presentare cricche.
Caratteristiche dimensionali e di impiego
Lacciaio per cemento armato generalmente prodotto in stabilimento sotto forma di barre o rotoli, reti
o tralicci, per utilizzo diretto o come elementi di base per successive trasformazioni.
Prima della fornitura in cantiere gli elementi di cui sopra possono essere saldati, presagomati (staffe,
ferri piegati, ecc.) o preassemblati (gabbie di armatura, ecc.) a formare elementi composti direttamente
utilizzabili in opera.
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del D.M. 14/01/2008, in ragione di 3 spezzoni, marchiati, di uno stesso diametro, scelto entro ciascun
lotto, sempre che il marchio e la documentazione di accompagnamento dimostrino la provenienza del
materiale da uno stesso stabilimento. In caso contrario i controlli devono essere estesi ai lotti
provenienti da altri stabilimenti.
I valori di resistenza ed allungamento di ciascun campione, accertati in accordo con il punto 11.3.2.3
D.M. 14/01/2008, da eseguirsi comunque prima della messa in opera del prodotto riferiti ad uno stesso
diametro, devono essere compresi fra i valori massimi e minimi riportati nella tabella seguente:
Questi limiti tengono conto della dispersione dei dati e delle variazioni che possono intervenire tra
diverse apparecchiature e modalit di prova.
Nel caso di campionamento e prova in cantiere, che deve essere effettuata entro 30 giorni dalla data
di consegna del materiale in cantiere, qualora la determinazione del valore di una quantit fissata non
sia conforme al valore di accettazione, il valore dovr essere verificato prelevando e provando tre
provini da prodotti diversi nel lotto consegnato.
Se un risultato minore del valore, sia il provino che il metodo di prova devono essere esaminati
attentamente. Se nel provino presente un difetto o si ha ragione di credere che si sia verificato un
errore durante la prova, il risultato della prova stessa deve essere ignorato. In questo caso occorrer
prelevare un ulteriore (singolo) provino.
Se i tre risultati validi della prova sono maggiori o uguali del prescritto valore di accettazione, il lotto
consegnato deve essere considerato conforme.
Se i criteri sopra riportati non sono soddisfatti, 10 ulteriori provini devono essere prelevati da prodotti
diversi del lotto in presenza del produttore o suo rappresentante che potr anche assistere
allesecuzione delle prove presso un laboratorio di cui allart. 59 del DPR n. 380/2001.
Il lotto deve essere considerato conforme se la media dei risultati sui 10 ulteriori provini maggiore del
valore caratteristico e i singoli valori sono compresi tra il valore minimo e il valore massimo secondo
quanto sopra riportato.
In caso contrario il lotto deve essere respinto e il risultato segnalato al Servizio Tecnico Centrale. Il
prelievo dei campioni va effettuato a cura del Direttore dei Lavori o di tecnico di sua fiducia che deve
assicurare, mediante sigle, etichettature indelebili, ecc., che i campioni inviati per le prove al
laboratorio incaricato siano effettivamente quelli da lui prelevati.
Qualora la fornitura, di elementi sagomati o assemblati, provenga da un Centro di trasformazione, il
Direttore dei Lavori, dopo essersi accertato preliminarmente che il suddetto Centro di trasformazione
sia in possesso di tutti i requisiti previsti al 11.3.1.7, pu recarsi presso il medesimo Centro di
trasformazione ed effettuare in stabilimento tutti i controlli di cui sopra. In tal caso il prelievo dei
campioni viene effettuato dal Direttore tecnico del centro di trasformazione secondo le disposizioni del
Direttore dei Lavori; questultimo deve assicurare, mediante sigle, etichettature indelebili, ecc., che i
campioni inviati per le prove al laboratorio incaricato siano effettivamente quelli da lui prelevati, nonch
sottoscrivere la relativa richiesta di prove.
La domanda di prove al Laboratorio autorizzato deve essere sottoscritta dal Direttore dei Lavori e deve
contenere indicazioni sulle strutture interessate da ciascun prelievo.
In caso di mancata sottoscrizione della richiesta di prove da parte del Direttore dei Lavori, le
certificazioni emesse dal laboratorio non possono assumere valenza ai sensi del presente decreto e di
ci ne deve essere fatta esplicita menzione sul certificato stesso.
I certificati emessi dai laboratori devono obbligatoriamente contenere almeno:
- lidentificazione del laboratorio che rilascia il certificato;
- una identificazione univoca del certificato (numero di serie e data di emissione) e di ciascuna
sua pagina, oltre al numero totale di pagine;
- lidentificazione del committente dei lavori in esecuzione e del cantiere di riferimento;
- il nominativo del Direttore dei Lavori che richiede la prova;
- la descrizione e lidentificazione dei campioni da provare;
- la data di ricevimento dei campioni e la data di esecuzione delle prove;
- lidentificazione delle specifiche di prova o la descrizione del metodo o procedura adottata, con
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Gli acciai laminati di uso generale per la realizzazione di strutture metalliche e per le strutture
composte comprendono:
Prodotti lunghi
- laminati mercantili (angolari, L, T, piatti e altri prodotti di forma);
- travi ad ali parallele del tipo HE e IPE, travi IPN;
- laminati ad U
Prodotti piani
- lamiere e piatti
- nastri
Profilati cavi
- tubi prodotti a caldo
Prodotti derivati
- travi saldate (ricavate da lamiere o da nastri a caldo);
- profilati a freddo (ricavati da nastri a caldo);
- tubi saldati (cilindrici o di forma ricavati da nastri a caldo);
- lamiere grecate (ricavate da nastri a caldo)
I controlli sui laminati verranno eseguiti secondo le prescrizioni di cui al 11.3.4.10 del DM
14/01/2008.
Per la documentazione di accompagnamento delle forniture vale quanto indicato al 11.3.1.5 del DM
14/01/2008.
Acciaio per getti
Per lesecuzione di parti in getti si devono impiegare acciai conformi alla norma UNI EN 10293:2006.
Quando tali acciai debbano essere saldati, valgono le stesse limitazioni di composizione chimica
previste per gli acciai laminati di resistenza similare
Acciaio per strutture saldate
Gli acciai per strutture saldate, oltre a soddisfare le condizioni indicate al 11.3.4.1, devono avere
composizione chimica conforme a quanto riportato nelle norme europee armonizzate applicabili, di cui
al punto 11.3.4.1. del DM 14/01/2008
Processo di saldatura
La saldatura degli acciai dovr avvenire con uno dei procedimenti allarco elettrico codificati secondo
la norma UNI EN ISO 4063:2001. ammesso luso di procedimenti diversi purch sostenuti da
adeguata documentazione teorica e sperimentale.
I saldatori nei procedimenti semiautomatici e manuali dovranno essere qualificati secondo la norma
UNI EN 287-1:2004 da parte di un Ente terzo. A deroga di quanto richiesto nella norma UNI EN 2871:2004, i saldatori che eseguono giunti a T con cordoni dangolo dovranno essere specificamente
qualificati e non potranno essere qualificati soltanto mediante lesecuzione di giunti testa-testa.
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Gli operatori dei procedimenti automatici o robotizzati dovranno essere certificati secondo la norma
UNI EN 1418:1999. Tutti i procedimenti di saldatura dovranno essere qualificati secondo la norma UNI
EN ISO 15614-1:2005.
Le durezze eseguite sulle macrografie non dovranno essere superiori a 350 HV30.
Per la saldatura ad arco di prigionieri di materiali metallici (saldatura ad innesco mediante
sollevamento e saldatura a scarica di condensatori ad innesco sulla punta) si applica la norma UNI EN
ISO 14555:2001; valgono perci i requisiti di qualit di cui al prospetto A1 della appendice A della
stessa norma.
Nellesecuzione delle saldature dovranno inoltre essere rispettate le norme UNI EN 1011:2005 parti 1
e 2 per gli acciai ferritici e della parte 3 per gli acciai inossidabili. Per la preparazione dei lembi si
applicher, salvo casi particolari, la norma UNI EN ISO 9692-1:2005.
Le saldature saranno sottoposte a controlli non distruttivi finali per accertare la corrispondenza ai
livelli di qualit stabiliti dal progettista sulla base delle norme applicate per la progettazione.
In assenza di tali dati per strutture non soggette a fatica si adotter il livello C della norma UNI EN ISO
5817:2004 e il livello B per strutture soggette a fatica.
Lentit ed il tipo di tali controlli, distruttivi e non distruttivi, in aggiunta a quello visivo al 100%, saranno
definiti dal Collaudatore e dal Direttore dei Lavori; per i cordoni ad angolo o giunti a parziale
penetrazione si useranno metodi di superficie (ad es. liquidi penetranti o polveri magnetiche), mentre
per i giunti a piena penetrazione, oltre a quanto sopra previsto, si useranno metodi volumetrici e cio
raggi X o gamma o ultrasuoni per i giunti testa a testa e solo ultrasuoni per i giunti a T a piena
penetrazione.
Per le modalit di esecuzione dei controlli ed i livelli di accettabilit si potr fare utile riferimento alle
prescrizioni della norma UNI EN 12062:2004.
Tutti gli operatori che eseguiranno i controlli dovranno essere qualificati secondo la norma UNI EN
473:2001 almeno di secondo livello.
Oltre alle prescrizioni applicabili di cui al precedente 11.3.1.7 del DM 14/01/2008, il costruttore deve
corrispondere ai seguenti requisiti.
In relazione alla tipologia dei manufatti realizzati mediante giunzioni saldate, il costruttore deve essere
certificato secondo la norma UNI EN ISO 3834:2006 parti 2 e 4; il livello di conoscenza tecnica del
personale di coordinamento delle operazioni di saldatura deve corrispondere ai requisiti della
normativa di comprovata validit. I requisiti sono riassunti nel Tab. 11.3.XI DEL dm 14/01/2008
La certificazione dellazienda e del personale dovr essere operata da un Ente terzo, scelto, in
assenza di prescrizioni, dal costruttore secondo criteri di indipendenza e di competenza.
Bulloni e chiodi
I bulloni - conformi per le caratteristiche dimensionali alle norme UNI EN ISO 4016:2002 e UNI
5592:1968 devono appartenere alle sotto indicate classi della norma UNI EN ISO 898-1:2001,
associate nel modo indicato nella Tab. 11.3.XII. del DM 14/01/2008
Bulloni per giunzioni ad attrito
I bulloni per giunzioni ad attrito devono essere conformi alle prescrizioni della Tab. 11.3.XIII del DM
14/01/2008 Viti e dadi, devono essere associati come indicato nella Tab. 11.3.XII del DM 14/01/2008
Gli elementi di collegamento strutturali ad alta resistenza adatti al precarico devono soddisfare i
requisiti di cui alla norma europea armonizzata UNI EN 14399-1, e recare la relativa marcatura CE,
con le specificazioni di cui al punto A del 11.1. del DM 14/01/2008
Chiodi
Per i chiodi da ribadire a caldo si devono impiegare gli acciai previsti dalla norma UNI 7356.
Connettori a piolo
Nel caso si utilizzino connettori a piolo, lacciaio deve essere idoneo al processo di formazione
dello stesso e compatibile per saldatura con il materiale costituente lelemento strutturale interessato
dai pioli stessi. Esso deve avere le seguenti caratteristiche meccaniche:
- allungamento percentuale a rottura (valutato su base 0 0 L = 5,65 A , dove A0 larea della sezione
trasversale del saggio) 12;
- rapporto ft / fy 1,2.
Quando i connettori vengono uniti alle strutture con procedimenti di saldatura speciali, senza metallo
dapporto, essi devono essere fabbricati con acciai la cui composizione chimica soddisfi le limitazioni
seguenti:
C 0,18%, Mn 0,9%, S 0,04%, P 0,05%.]
Specifiche per acciai da carpenteria in zona sismica
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ART. 6
VETRI E CRISTALLI
Si definiscono prodotti di vetro quelli che sono ottenuti dalla trasformazione e lavorazione del vetro.
Essi si dividono nelle seguenti principali categorie: lastre piane, vetri pressati, prodotti di seconda
lavorazione.
Per le definizioni rispetto ai metodi di fabbricazione, alle loro caratteristiche, alle seconde lavorazioni,
nonch per le operazioni di finitura dei bordi si fa riferimento alle norme UNI.
I prodotti vengono di seguito considerati al momento della loro fornitura.
Le modalit di posa sono trattate negli articoli relativi alle vetrazioni ed ai serramenti.
Il direttore dei lavori, ai fini della loro accettazione, pu procedere a controlli (anche parziali) su
campioni della fornitura oppure richiedere un attestato di conformit della fornitura alle prescrizioni di
seguito indicate.
I vetri piani grezzi
Sono quelli colati e laminati grezzi ed anche cristalli grezzi traslucidi, incolori, cosiddetti bianchi,
eventualmente armati.
Le loro dimensioni saranno quelle indicate nel progetto.
Per le altre caratteristiche vale la norma UNI 6123 che considera anche le modalit di controllo da
adottare in caso di contestazione. I valori di isolamento termico, acustico, ecc. saranno quelli derivanti
dalle dimensioni prescritte, il fornitore comunicher i valori se richiesti.
I vetri piani lucidi tirati
Sono quelli incolori ottenuti per tiratura meccanica della massa fusa, che presenta sulle due facce,
naturalmente lucide, ondulazioni pi o meno accentuate non avendo subito lavorazioni di superficie.
Le loro dimensioni saranno quelle indicate nel progetto.
Per le altre caratteristiche vale la norma UNI 6486 che considera anche le modalit di controllo da
adottare in caso di contestazione.
I valori di isolamento termico, acustico, ecc. saranno quelli derivanti dalle dimensioni prescritte, il
fornitore comunicher i valori se richiesti.
I vetri piani trasparenti float
Sono quelli chiari o colorati ottenuti per colata mediante galleggiamento su un bagno di metallo fuso.
Per le altre caratteristiche vale la norma UNI 6487 che considera anche la modalit di controllo da
adottare in caso di contestazione.
I valori di isolamento termico, acustico, ecc. saranno quelli derivanti dalle dimensioni prescritte, il
fornitore comunicher i valori se richiesti.
I vetri piani per l'edilizia, a seconda del loro spessore potranno essere definiti con:
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- spessore da 1,6 mm
a 1,9 mm
- spessore da 2,7 mm
a 3,2 mm
- spessore da 3,5 mm
a 4,0 mm
vetri stampati
spessore
inferiore
non
a 3,5 mm
vetri cattedrale
spessore
inferiore
non
vetri rigati
- spessore da 4,0 mm
a 6,0 mm
vetri retinati
- spessore da 5,0 mm
a 6,0 mm
mezzi cristalli
spessore
inferiore
non
a 4,0 mm
cristalli
spessore
inferiore
non
a 2,5 mm
a 5,0 mm
I vetri ed i cristalli temperati dovranno essere ottenuti da un particolare trattamento che induce, negli
strati superficiali degli stessi, tensioni di compressione e dovranno essere sempre contrassegnati con
marchio indelebile del produttore.
I vetri piani temprati.
Sono quelli trattati termicamente o chimicamente in modo da indurre negli strati superficiali tensioni
permanenti.
Le loro dimensioni saranno quelle indicate nel progetto.
Per le altre caratteristiche vale la norma UNI 7142 che considera anche le modalit di controllo da
adottare in caso di contestazione.
I valori di isolamento termico, acustico, ecc. saranno quelli derivanti dalle dimensioni prescritte, il
fornitore comunicher i valori se richiesti.
I vetri piani uniti al perimetro (o vetrocamera)
Sono quelli costituiti da due lastre di vetro tra loro unite lungo il perimetro, solitamente con
interposizione di un distanziatore, a mezzo di adesivi od altro in modo da formare una o pi
intercapedini contenenti aria o gas disidratati.
Le loro dimensioni, numero e tipo delle lastre saranno quelle indicate nel progetto.
Per le altre caratteristiche vale la norma UNI 7171 che definisce anche i metodi di controllo da adottare
in caso di contestazione.
I valori di isolamento termico, acustico, ecc. saranno quelli derivanti dalle dimensioni prescritte, il
fornitore comunicher i valori se richiesti.
I vetri piani stratificati
Sono quelli formati da due o pi lastre di vetro e uno o pi strati interposti di materia plastica che
incollano tra loro le lastre di vetro per l'intera superficie.
Il loro spessore varia in base al numero ed allo spessore delle lastre costituenti.
Essi si dividono in base alla loro resistenza alle sollecitazioni meccaniche come segue:
stratificati per sicurezza semplice;
stratificati antivandalismo;
stratificati anticrimine;
stratificati antiproiettile.
Le dimensioni, numero e tipo delle lastre saranno quelle indicate nel progetto.
Per le altre caratteristiche si fa riferimento alle norme seguenti:
a) i vetri piani stratificati per sicurezza semplice devono rispondere alla norma UNI 7172;
b) i vetri piani stratificati antivandalismo ed anticrimine devono rispondere rispettivamente alle norme
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ART. 7
LEGNAMI E PANNELLATURE
Legname per strutture in legno lamellare
Gli elementi strutturali di legno lamellare incollato debbono essere conformi alla norma europea
armonizzata UNI EN 14080.
I produttori di elementi di legno lamellare per uso strutturale, per cui non ancora obbligatoria la
procedura della marcatura CE ai sensi del DPR 246/93, per i quali si applica il caso B di cui al 11.1
del DM 14/01/2008, devono essere qualificati cos come specificato al 11.7.10 del DM 14/01/208 cui
si deve aggiungere quanto segue.
Il sistema di gestione della qualit del prodotto che sovrintende al processo di fabbricazione deve
essere predisposto in coerenza con le norme UNI EN ISO 9001:2000 e certificato da parte di un
organismo terzo indipendente, di adeguata competenza ed organizzazione, che opera in coerenza con
le norme UNI CEI EN ISO/IEC 17021:2006.
Ai fini della certificazione del sistema di garanzia della qualit del processo produttivo, il produttore e
lorganismo di certificazione di processo potranno fare utile riferimento alle indicazioni contenute nelle
relative norme europee od internazionali applicabili.
I documenti che accompagnano ogni fornitura devono indicare gli estremi della certificazione del
sistema di gestione della qualit del processo produttivo.
Ai produttori di elementi in legno lamellare fatto altres obbligo di:
a) Sottoporre la produzione, presso i propri stabilimenti, ad un controllo continuo documentato
condotto sulla base della norma UNI EN 386:2003. Il controllo della produzione deve essere effettuato
a cura del Direttore Tecnico di stabilimento, che deve provvedere alla trascrizione dei risultati delle
prove su appositi registri di produzione. Detti registri devono essere disponibili al Servizio Tecnico
Centrale e, limitatamente alla fornitura di competenza, per il Direttore dei Lavori e il collaudatore della
costruzione.
b) Nella marchiatura dellelemento, oltre a quanto gi specificato nel 11.7.10.1, deve essere riportato
anche lanno di produzione.
Le dimensioni delle singole lamelle dovranno rispettare i limiti per lo spessore e larea della sezione
trasversale indicati nella norma UNI EN 386:2003.
I giunti a dita a tutta sezione devono essere conformi a quanto previsto nella norma UNI EN
387:2003.
I giunti a dita a tutta sezione non possono essere usati per elementi strutturali da porre in opera nella
classe di servizio 3, quando la direzione della fibratura cambi in corrispondenza del giunto.
Classi di resistenza
Lattribuzione degli elementi strutturali di legno lamellare ad una classe di resistenza viene
effettuata dal produttore secondo quanto previsto ai punti seguenti:
Le singole lamelle vanno tutte individualmente classificate dal produttore come previsto al 11.7.2. del
DM 14/01/2008.
Lelemento strutturale di legno lamellare incollato pu essere costituito dallinsieme di lamelle tra loro
omogenee (elemento omogeneo) oppure da lamelle di diversa qualit (elemento combinato)
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Disposizioni generali
Qualora non sia applicabile la procedura di marcatura CE (di cui ai punti A e C del 11.1 dl DM
14/01/2008), per tutti i prodotti a base di legno per impieghi strutturali valgono integralmente, per
quanto applicabili, le di cui al punto 11.7.10.1 del DM 14/01/2008, disposizioni che sono da intendersi
integrative di quanto specificato al punto B del 11.1. DM 14/01/2008
Identificazione e rintracciabilit dei prodotti qualificati
Ciascun prodotto qualificato deve costantemente essere riconoscibile per quanto concerne le
caratteristiche qualitative e riconducibile allo stabilimento di produzione tramite marchiatura indelebile
depositata presso il Servizio Tecnico Centrale, conforme alla relativa norma armonizzata.
Ogni prodotto deve essere marchiato con identificativi diversi da quelli di prodotti aventi differenti
caratteristiche, ma fabbricati nello stesso stabilimento e con identificativi differenti da quelli di prodotti
con uguali caratteristiche ma fabbricati in altri stabilimenti, siano essi o meno dello stesso produttore.
La marchiatura deve essere inalterabile nel tempo e senza possibilit di manomissione.
Considerata la diversa natura, forma e dimensione dei prodotti, le caratteristiche degli impianti per la
loro produzione, nonch la possibilit di fornitura sia in pezzi singoli sia in lotti, differenti possono
essere i sistemi di marchiatura adottati, anche in relazione alla destinazione duso.
Comunque, per quanto possibile, anche in relazione alla destinazione duso del prodotto, il produttore
tenuto a marchiare ogni singolo pezzo. Ove ci non sia possibile, per la specifica tipologia del
prodotto, la marchiatura deve essere tale che prima dellapertura delleventuale ultima e pi piccola
confezione il prodotto sia riconducibile al produttore, al tipo di legname nonch al lotto di
classificazione e alla data di classificazione.
Tenendo presente che lelemento determinante della marchiatura costituito dalla sua inalterabilit nel
tempo,e dalla impossibilit di manomissione, il produttore deve rispettare le modalit di marchiatura
denunciate nella documentazione presentata al Servizio Tecnico Centrale.
Forniture e documentazione di accompagnamento
Tutte le forniture di legno strutturale devono essere accompagnate da una copia dellattestato di
qualificazione del Servizio Tecnico Centrale del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici.
Lattestato pu essere utilizzato senza limitazione di tempo, finch permane la validit della
qualificazione e vengono rispettate le prescrizioni periodiche di cui al 11.7.10.1. del DM 14/01/2008.
Sulla copia dellattestato deve essere riportato il riferimento al documento di trasporto.
Le forniture effettuate da un commerciante o da un trasformatore intermedio devono essere
accompagnate da copia dei documenti rilasciati dal Produttore e completati con il riferimento al
documento di trasporto del commerciante o trasformatore intermedio. Il Direttore dei Lavori prima della
messa in opera, tenuto a verificare quanto sopra indicato ed a rifiutare le eventuali forniture non
conformi.
Umidit
Il legno, di norma, dovr essere fornito equilibrato a unumidit il pi vicino possibile a quella
appropriata alle condizioni ambientali in cui si trover nellopera finita. Non sar accettato durante la
posa in opera una maggiore umidit del materiale, anche se verr assicurata al legno la possibilit di
un successivo asciugamento, fino a raggiungere lumidit prevista in fase progettuale.
Legnami per infissi
Dovranno essere di prima scelta, di struttura e fibra compatta e resistente, non deteriorata,
perfettamente sana, dritta e priva di spaccature sia in senso radiale che circolare. Essi dovranno
essere perfettamente stagionati a meno che non siano stati essiccati artificialmente, dovranno
presentare colore e venature uniforme, essere privi di alburno ed esenti da nodi, cipollature, buchi od
altri difetti. Il tavolame dovr essere ricavato dalle travi pi dritte, affinch le fibre non riescano mozze
dalla sega e si ritirino nelle connessure.
Legnami rotondi o pali
Dovranno provenire dal tronco dell'albero e non dai rami, dovranno essere sufficientemente diritti, in
modo che la congiungente i centri delle due basi non debba uscire in alcun punto dal palo, dovranno
essere scortecciati per tutta la loro lunghezza e conguagliati alla superficie; la differenza tra i diametri
medi delle estremit non dovr oltrepassare i 15 millesimi della lunghezza n il quarto del maggiore
dei 2 diametri.
Nei legnami grossolanamente squadrati ed a spigolo smussato, tutte le facce dovranno essere
spianate e senza scarniture, tollerandosene l'alburno o lo smusso in misura non maggiore di un sesto
del lato della sezione trasversale.
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I prodotti vengono di seguito considerati al momento della loro fornitura ed indipendentemente dalla
destinazione d'uso.
Il direttore dei lavori, ai fini della loro accettazione, pu procedere ai controlli (anche parziali) su
campioni della fornitura oppure richiedere un attestato di conformit della stessa alle prescrizioni di
seguito indicate.
Per le prescrizioni complementari da considerare in relazione alla destinazione d'uso (strutturale,
pavimentazioni, coperture, ecc.) si rinvia agli appositi articoli del presente capitolato ed alle
prescrizioni del progetto.
Segati di legno
A complemento di quanto specificato nel progetto o negli articoli relativi alla destinazione d'uso, si
intendono forniti con le seguenti caratteristiche:
tolleranze sulla lunghezza e larghezza: 10 mm;
tolleranze sullo spessore: 2 mm;
umidit non maggiore del 15 per cento, misurata secondo la norma UNI 9030.
Pannelli a base di fibra di legno
Oltre a quanto specificato nel progetto, si intendono forniti con le seguenti caratteristiche:
tolleranze sulla lunghezza e larghezza: 3 mm;
tolleranze sullo spessore: 0,5 mm;
umidit non maggiore dell'8 per cento;
massa volumica: per tipo tenero, minore di 350 kg/mc; per tipo semiduro, tra 350 e 800 kg/mc; per
tipo duro, oltre 800 kg/mc, misurate secondo la norma UNI 9343.
La superficie potr essere:
grezza (se mantenuta come risulta dalla pressatura);
levigata (quando ha subito la levigatura);
rivestita su una o due facce mediante (placcatura, carte impregnate, smalti, altri).
Pannelli di legno compensato
A complemento di quanto specificato nel progetto, o negli articoli relativi alla destinazione d'uso, si
intendono forniti con le seguenti caratteristiche:
tolleranze sulla lunghezza e larghezza: 5 mm;
tolleranze sullo spessore: 1 mm.
Pannelli OSB (Oriented Strand Board)
In materiale di legno sono realizzati con resine sintetiche e con impiallacciature sottili (strand). Gli
strand vengono pressati in 3-4 strati: quelli degli strati esterni sono in generale orientati
longitudinalmente rispetto alla lunghezza del pannello, mentre gli strand degli strati intermedi sono
ripartiti di solito trasversalmente.
ART. 8
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vetrificato e compatto.
Le piastrelle dovranno essere di ottima fabbricazione con seguenti requisiti principali:
- Superficie liscia e/o a rilievi;
- Formato cm 20x20 - 30x30 30x60 20X60 60x60;
- Spessore mm 8-9-11;
- Assorbimento d'acqua vicino 0%;
- Resistenza al gelo: conforme EN 202;
- Resistenza agli acidi e basi: conforme EN 106;
- Resistenza all'abrasione: conforme EN 102;
- Resistenza allo scivolamento: conforme DIN 51007;
- Durezza: Mohs 8.
Per ogni locale o gruppo di locali contigui gli elementi dovranno essere assolutamente uniformi nel
colore e nelle dimensioni, senza alcuna tolleranza sul calibro e, pertanto, in ciascun locale od in gruppi
di locali contigui dovranno essere impiegati elementi dello stesso calibro.
Ogni imballaggio dovr riportare i segni distintivi della scelta, del calibro e del colore e dovr contenere
piastrelle dello stesso calibro.
Le piastrelle devono avere impresso sul retro, inciso o in rilievo, il marchio che permette
l'identificazione del produttore.
Piastrelle in ceramica smaltata
Le piastrelle di ceramica smaltata dovranno essere di prima scelta, presenteranno assoluta regolarit
di forma, spessore uniforme, perfetta aderenza degli smalti, impermeabilit, nonch resistenza alle
macchie, agli sbalzi termici, alle abrasioni ed agli aggressivi chimici; saranno costituite da un supporto
di caratteristiche tra la maiolica ed il grs rosso, con resistenza a flessione non inferiore a 150 kgf/cmq
ed assorbimento d'acqua maggiore del 15 per cento e da una superficie smaltata priva di
scheggiature, fenditure, cavilli, fori, bolli, macchie e di durezza non inferiore al 6 grado Mohs.
Per ogni locale o gruppo di locali contigui gli elementi dovranno essere assolutamente uniformi nel
colore e nelle dimensioni, senza alcuna tolleranza sul calibro e, pertanto, in ciascun locale od in gruppi
di locali contigui dovranno essere impiegati elementi dello stesso calibro.
Ogni imballaggio dovr riportare i segni distintivi della scelta, del calibro e del colore e dovr contenere
piastrelle dello stesso calibro.
Le piastrelle devono avere impresso sul retro, inciso o in rilievo, il marchio che permette
l'identificazione del produttore.
Pavimenti con composizione di piastrelle di graniglia fine di marmo e cemento
Dovranno essere costituiti da opportuna composizione di piastrelle, ad uno o pi colori, di graniglia fine
di marmo lavata (mm 0,5 5) e di cemento bianco (con impiego di graniglia proveniente dalla
frantumazione di marmi quali verde alpi, rosa corallo, rosso Verona, nero, bianco, giallo, ecc.), di
dimensioni unitarie fino a 40 cm x 40 e di spessore mm 30 35.
Per ogni locale o gruppo di locali contigui gli elementi dovranno essere assolutamente uniformi nel
colore e nelle dimensioni, senza alcuna tolleranza sul calibro e, pertanto, in ciascun locale od in gruppi
di locali contigui dovranno essere impiegati elementi dello stesso calibro.
Ogni imballaggio dovr riportare i segni distintivi della scelta, del calibro e del colore e dovr contenere
piastrelle dello stesso calibro.
Le piastrelle devono avere impresso sul retro, inciso o in rilievo, il marchio che permette
l'identificazione del produttore.
Pavimenti in linoleum
Il legante di base dei pavimenti in linoleum costituito da una pellicola, chiamata cemento in gergo,
che viene prodotta sfruttando un fenomeno naturale: lossidazione dellolio di lino.
Essi dovranno essere conformi alle norme UNI vigenti, presentare superficie liscia e priva di
discontinuit, striature, macchie e screpolature.
Lo spessore non dovr essere inferiore a 2,5 mm con una tolleranza non superiore del 5 per cento e la
stagionatura non dovr essere inferiore a mesi quattro.
Il peso a metro quadrato non dovr essere inferiore a 1,20 kg per millimetro di spessore per il tipo
normale ed a 1,00 kg per millimetro di spessore per il tipo rigato con sottofondo di sughero con peso a
parte di 0,65 kg per millimetro di spessore.
Pavimenti in gomma
Verrranno realizzati in lastre con buone mescolanze di gomma naturale o sintetica, dovranno essere
privi di difetti quali porosit o rugosit; la superficie dovr essere piana, ben levigata (a meno che sia
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stato espressamente richiesto un particolare disegno a rilievo) e priva di efflorescenze di natura tale
da alterare il colore del pavimento.
I pavimenti potranno essere del tipo con sottostrato o in unico strato colorato, la superficie degli stessi
potr essere liscia, rigata o a bolle mentre il rovescio sar del tipo a peduncoli o sottoquadri per
attacco con cemento o del tipo ad impronta tela per attacco con adesivo.
Nei pavimenti per uso civile, lo spessore, se non diversamente prescritto, non dovr essere inferiore a
3 mm per attacco del tipo ad impronta tela od a 4 mm per attacco del tipo a peduncoli; nei pavimenti
per uso industriale lo spessore, se non diversamente prescritto, non dovr essere inferiore a 4 mm per
superficie liscia ed attacco del tipo a peduncoli o superficie a bolli e rovescio liscio e non inferiore a 10
mm per superficie rigata od a bolli ed attacco del tipo a sottoquadri.
Qualunque sia il tipo e lo spessore, i pavimenti di gomma dovranno avere le seguenti caratteristiche:
- tolleranza nello spessore
- durezza Shore
- tolleranza durezza
- resistenza all'invecchiamento artificiale (espressa come minimo valore
di durezza dopo 7 giorni di esposizione alla temperatura di 70 C)
- assorbimento d'acqua (dopo 7 giorni di immersione alla temperatura di 20 C)
- impronta permanente
- variazione lunghezza
0,30 mm
A 85
5
max 5 per cento
min. 3 per cento
max 0,1 mm
max 3 per cento
Pavimenti in pvc
Il cloruro di polivinile, polivinilcloruro o con la corrispondente sigla PVC, il polimero del cloruro di
vinile. Puro, un materiale rigido; deve la sua versatilit applicativa alla possibilit di essere miscelato
anche in proporzioni elevate a prodotti plastificanti, quali ad esempio gli esteri dell'acido ftalico, che lo
rendono flessibile e modellabile o a composti inorganici.
Speciale cura si dovr adottare per la preparazione dei sottofondi, che potranno essere costituiti da
impasto di cemento e sabbia, o da gesso e sabbia. La superficie superiore del sottofondo dovr
essere perfettamente piana e liscia, togliendo gli eventuali difetti con stuccatura a gesso. La saldatura
dei giunti necessaria per evitare la penetrazione dacqua dopo la posa del pavimento vinilico.
L'applicazione pvc dovr essere fatta da operai specializzati, con mastice di resina o con altre colle
speciali. Il pvc dovr essere incollato su tutta la superficie e non dovr presentare rigonfiamenti od altri
difetti di sorta.
Tipi di adesivi
I tipi di adesivi variano in funzione di:
a) Condizioni climatiche:
- Gli adesivi in emulsione devono essere protetti dal gelo
- Gli adesivi contenenti solventi sono infiammabili
- Lambiente in cui ladesivo viene applicato deve essere ben ventilato
- Lapplicazione di un adesivo pu essere eseguita solo a temperature miti (minimo +18C, o come
raccomandato dal fabbricante)
b) Tipo di rovescio del rivestimento:
- Per i pavimenti vinilici con rovescio in PVC, utilizzare un adesivo acrilico in emulsione o a
dispersione
- Per i pavimenti vinilici con rovescio in tessuto o non tessuto sintetico (rovescio BL), utilizzare un
adesivo acrilico in emulsione o a dispersione
- Per i pavimenti vinilici conduttivi, utilizzare un adesivo conduttivo
- Per i rivestimenti murali tessili con rovescio in carta, utilizzare un adesivo vinilico o acrilico
- Per i rivestimenti murali vinilici, utilizzare un adesivo acrilico
Applicazione delladesivo:
Ladesivo deve essere applicato uniformemente, secondo le istruzioni del fabbricante, osservando la
densit di copertura indicata dal fabbricante.
Ladesivo viene generalmente applicato con una spatola dentata adatta (verificarne periodicamente
lusura).
Altri metodi di applicazione richiedono adeguate attrezzature tecniche (rulli, pistola ad aria compressa
ecc.).
Una quantit di adesivo inferiore a quella raccomandata pu non essere sufficiente a trattenere il
materiale posato.
Se non si lascia evaporare lacqua o il solvente per un tempo sufficiente, le possibili inclusioni di acqua
o solvente possono causare il rigonfiamento e il distacco del materiale.
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Tempo di apertura:
Fase di evaporazione: periodo di tempo che lacqua o i solventi impiegano per evaporare in gran parte,
permettendo alladesivo di divenire sufficientemente coesivo per trattenere il rivestimento. Il tempo di
evaporazione varia in funzione della porosit del substrato e delle condizioni climatiche locali
(temperatura, umidit).
Fase di incollaggio: periodo di tempo durante il quale ladesivo ancora sufficientemente attivo da
permettere ladesione del rivestimento al substrato a seguito della rullatura.
Tempo di asciugatura:
possibile utilizzare normalmente il rivestimento e collocare i mobili nellambiente solo dopo che
ladesivo ha fatto presa completamente. Il tempo di presa/asciugatura varia da 24 a 48 ore in funzione
del tipo di adesivo utilizzato.
Se il rivestimento viene utilizzato normalmente prima che ladesivo abbia fatto presa completamente, il
peso degli oggetti collocati sul rivestimento pu lasciare unimpronta indelebile.
Copertura:
Per le emulsioni o dispersioni acriliche e per le soluzioni alcoliche, la copertura varia da 250 a 350
g/m2 (alcuni fabbricanti di adesivi indicano la copertura solo in m2) secondo il tipo di rivestimento, la
spatola utilizzata e le condizioni del substrato.
Rullatura:
La rullatura comprime il rovescio del rivestimento sulladesivo e inoltre garantisce l'eliminazione di
sacche daria che potrebbero causare rigonfiamenti successivamente.
Il rivestimento deve essere rullato partendo dal centro dei teli posati e procedendo verso i bordi.
Dopo il taglio dei giunti, il rivestimento deve essere sottoposto a una rullatura finale sullintera
superficie, utilizzando un rullo adatto per pavimenti vinilici compatti e linoleum (68 kg).
La saldatura dei giunti:
La saldatura dei giunti necessaria per evitare la penetrazione dacqua dopo la posa del pavimento
vinilico.
Le tipologie di saldatura dipendono dal tipo di prodotto e possono essere le seguenti:
a) saldartura a freddo
b) saldatura a caldo
Resine sintetiche - Ottenute con metodi di sintesi chimica, sono polimeri ottenuti partendo da
molecole di composti organici semplici, per lo pi derivati dal petrolio, dal carbon fossile o dai gas
petroliferi.
Quali materiali organici, saranno da utilizzarsi sempre e solo in casi particolari e comunque puntuali,
mai generalizzando il loro impiego, dietro esplicita indicazione di progetto e della D.L. la
sorveglianza e l'autorizzazione degli organi preposti alla tutela del bene oggetto di intervento.
In ogni caso in qualsiasi intervento di conservazione e restauro sar assolutamente vietato
utilizzare prodotti di sintesi chimica senza preventive analisi di laboratorio, prove applicative, schede
tecniche e garanzie da parte delle ditte produttrici. Sar vietato il loro utilizzo in mancanza di una
comprovata compatibilit fisica, chimica e meccanica con i materiali direttamente interessati
all'intervento o al loro contorno.
La loro applicazione dovr sempre essere a cura di personale specializzato nel rispetto della
normativa sulla sicurezza degli operatori/applicatori.
Le propriet i metodi di prova su tali materiali sono stabiliti dall'UNI e dalla sua sezione chimica
(UNICHIM), oltre a tutte le indicazioni fornite dalle raccomandazioni NORMAL.
Resine acriliche
Polimeri di addizione dell'estere acrilico o di suoi derivati. Termoplastiche, resistenti agli acidi, alle
basi, agli alcoli in concentrazione sino al 40%, alla benzina, alla trementina. Resine di massima
trasparenza, dovranno presentare buona durezza e stabilit dimensionale, buona idrorepellenza e
resistenza alle intemperie. A basso peso molecolare presentano bassa viscosit e possono essere
lavorate ad iniezione.
Potranno essere utilizzate quali consolidanti ed adesivi, eventualmente miscelati con siliconi, con
siliconato di potassio ed acqua di calce. Anche come additivi per aumentare l'adesivit (stucchi, malte
fluide).
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Resine epossidiche
Si ottengono per policondensazione tra cloridrina e bisfenolisopropano, potranno essere del tipo solido
o liquido. Per successiva reazione dei gruppi epossidici con un indurente, che ne caratterizza il
comportamento, (una diammina) si ha la formazione di strutture reticolate e termoindurenti.
Data l'elevata resistenza chimica e meccanica possono essere impiegate per svariati usi. Come
rivestimenti e vernici protettive, adesivi strutturali, laminati antifiamma. Caricate con materiali fibrosi
(fibre di lana di vetro o di roccia) raggiungono propriet meccaniche molto vicine a quelle
dell'acciaio. Si potranno pertanto miscelare (anche con cariche minerali, riempitivi, solventi ed
addensanti), ma solo dietro esplicita richiesta ed approvazione della D.L.
Resine poliestere
Derivate dalla reazione di policondensazione dei glicoli con gli acidi bi basici insaturi o loro anidridi.
Prima dell'indurimento potranno essere impastati con fibre di vetro, di cotone o sintetiche per
aumentare la resistenza dei prodotti finali. Come riempitivi possono essere usati calcari, gesso,
cementi e sabbie. Le caratteristiche meccaniche, le modalit applicative e gli accorgimenti
antinfortunistici sono regolati dalle norme UNICHIM.
ART. 9
COLORI E VERNICI
Pitture, idropitture, vernici e smalti dovranno essere di recente produzione, non dovranno presentare
fenomeni di sedimentazione o di addensamento, peli, gelatinizzazioni. Verranno approvvigionati in
cantiere in recipienti sigillati recanti l'indicazione della ditta produttrice, il tipo, la qualit, le modalit
d'uso e di conservazione del prodotto, la data di scadenza. I recipienti andranno aperti solo al
momento dell'impiego e in presenza della D.L. I prodotti dovranno essere pronti all'uso fatte salve le
diluizioni previste dalle ditte produttrici nei rapporti indicati dalle stesse; dovranno conferire alle
superfici l'aspetto previsto e mantenerlo nel tempo.
Per quanto riguarda i prodotti per la pitturazione di strutture murarie saranno da utilizzarsi prodotti non
pellicolanti secondo le definizioni della norma UNI 8751 anche recepita dalla Raccomandazione
NORMAL M 04/85.
Tutti i prodotti dovranno essere conformi alle norme UNI e UNICHIM vigenti ed in particolare. UNI
4715, UNI 8310 e 8360 (massa volumica), 8311 (PH) 8306 e 8309 (contenuto i resina, pigmenti e
cariche), 8362 (tempo di essiccazione). Metodi UNICHIM per il controllo delle superfici da verniciare:
MU 446, 456-58, 526, 564, 579, 585. Le prove tecnologiche da eseguirsi prima e dopo l'applicazione
faranno riferimento alle norme UNICHIM, MU 156, 443, 444, 445, 466, 488, 525, 580, 561, 563, 566,
570, 582, 590, 592, 600, 609, 610, 611.
Sono prove relative alle caratteristiche del materiale: campionamento, rapporto pigmenti-legante,
finezza di macinazione, consumo, velocit di essiccamento, spessore; oltre che alla loro resistenza:
agli agenti atmosferici, agli agenti chimici, ai cicli termici, ai raggi UV, all'umidit.
In ogni caso i prodotti da utilizzarsi dovranno avere ottima penetrabilit, compatibilit con il supporto,
garantendogli buona traspirabilit. Tali caratteristiche risultano certamente prevalenti rispetto alla
durabilit dei cromatismi.
Nel caso in cui si proceda alla pitturazione e/o verniciatura di edifici e/o manufatti di chiaro interesso
storico, artistico, posti sotto tutela, o su manufatti sui quali si sono effettuati interventi di conservazione
e restauro, si dovr procedere dietro specifiche autorizzazioni della D.L. e degli organi competenti. In
questi casi sar assolutamente vietato utilizzare prodotti a base di resine sintetiche.
Olio di lino cotto
L'olio di lino cotto dovr essere ben depurato, presentare un colore assai chiaro e perfettamente
limpido, di odore forte ed amarissimo al gusto, scevro da alterazioni con olio minerale, olio di pesce
ecc. Non dovr lasciare alcun deposito n essere rancido, e disteso sopra una lastra di vetro o di
metallo dovr essiccare completamente nell'intervallo di 24 ore.
L'acidit massima sar in misura del 7%, impurit non superiore al 1% ed alla temperatura di 15 C
presenter una densit compresa fra 0,91 e 0,93.
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- Pitture emulsionate - emulsioni o dispersioni acquose di resine sintetiche e pigmenti con eventuali
aggiunte di prodotti plastificanti (solitamente dibutilftalato) per rendere le pellicole meno rigide. Poste
in commercio come paste dense, da diluirsi in acqua al momento dell'impiego. Potranno essere
utilizzate su superfici interne ed esterne. Dovranno essere applicate con ottima tecnica e possedere
colorazione uniforme. Potranno essere applicate anche su calcestruzzi, legno, cartone ed altri
materiali. Non dovranno mai essere applicate su strati preesistenti di tinteggiatura, pittura o vernice
non perfettamente aderenti al supporto.
Pitture antiruggine e anticorrosive
Dovranno essere rapportate al tipo di materiale da proteggere ed alle condizioni ambientali. Il tipo di
pittura verr indicato dalla D.L. e potr essere del tipo oleosintetica, ad olio, al cromato di zinco.
Pitture e smalti di resine sintetiche
Ottenute per sospensioni dei pigmenti e delle cariche in soluzioni organiche di resine sintetiche,
possono anche contenere oli siccativi
(acriliche, alchidiche, oleoalchidiche, cloroviniliche,
epossidiche, poliuretaniche, poliesteri, al clorocaucci, siliconiche). Essiccano con grande rapidit
formando pellicole molto dure.
Dovranno essere resistenti agli agenti atmosferici, alla luce, agli urti. Si utilizzeranno dietro precise
indicazioni della D.L. che ne verificher lo stato di conservazione una volta aperti i recipienti originali.
Pitture intumescenti
Sono in grado di formare pellicole che si gonfiano in caso di incendio, producendo uno strato isolante
poroso in grado di proteggere dal fuoco e dal calore il supporto su cui sono applicate.
Dovranno essere della migliore qualit, fornite nelle confezioni originali sigillate e di recente
preparazione. Da utilizzarsi solo esclusivamente dietro precise indicazioni della D.L.
Idropittura lavabile su superfici interne
Idropittura lavabile applicata a due riprese a rullo o pennello su intonaci interni di qualsiasi tipo e su
pareti in cartongesso con pittura murale inodore per interni a base di resina sintetica in dispersione a
basso impatto ambientale esente da emissioni di solventi (VOC<1 g/l). Classe 1 secondo EN13300,
lavabile con resistenza all'abrasione umida di classe 3 rispetto alla EN13300. A due strati. Tinte a
scelta della D.L..
Rivestimento tipo marmorino
Rivestimento acrilico a spessore per esterno applicato a frattazzo con granulometria fino a 2 mm
Colore a scelta della D.L. Granulometria 1,5 mm.
ART. 10
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Quando sono realizzati sistemi edilizi compositi (pareti, coperture, ecc.) formate da strati di materiali
diversi, il potere fonoisolante di queste strutture dipende, oltre che dalla loro massa areica, dal numero
e qualit degli strati, dalle modalit di accoppiamento, dalla eventuale presenza di intercapedine d'aria.
Per tutti i materiali fonoisolanti forniti sotto forma di lastre, blocchi o forme geometriche
predeterminate, si devono dichiarare le seguenti caratteristiche fondamentali:
dimensioni: lunghezza e larghezza, valgono le tolleranze stabilite nelle norme UNI, oppure
specificate negli altri documenti progettuali; in assenza delle prime due valgono quelle dichiarate dal
produttore nella sua documentazione tecnica ed accettata dalla direzione dei lavori;
spessore: valgono le tolleranze stabilite nelle norme UNI, oppure specificate negli altri documenti
progettuali; in assenza delle prime due valgono quelle dichiarate dal produttore nella sua
documentazione tecnica ed accettate dalla direzione dei lavori;
massa areica: deve essere entro i limiti prescritti nella norma UNI o negli altri documenti progettuali;
in assenza dei primi due valgono quelli dichiarati dal produttore nella sua documentazione tecnica ed
accettate dalla direzione dei lavori;
potere fonoisolante, misurato in laboratorio secondo le modalit prescritte dalla norma UNI 8270/3,
deve rispondere ai valori prescritti nel progetto od in assenza a quelli dichiarati dal produttore ed
accettati dalla direzione dei lavori.
Saranno inoltre da dichiarare, in relazione alle prescrizioni di progetto, le seguenti caratteristiche:
modulo di elasticit;
fattore di perdita;
reazione o comportamento al fuoco;
limiti di emissione di sostanze nocive per la salute;
compatibilit chimico-fisica con altri materiali.
I prodotti vengono considerati al momento della fornitura; la direzione dei lavori ai fini della loro
accettazione pu procedere ai controlli (anche parziali) su campioni della fornitura oppure chiedere un
attestato di conformit della stessa alle prescrizioni sopra riportate .
In caso di contestazione i metodi di campionamento e di prova delle caratteristiche di cui sopra sono
quelli stabiliti dalle norme UNI ed in mancanza di queste ultime, quelli descritti nella letteratura tecnica
(primariamente norme internazionali od estere).
Per i materiali fonoisolanti che assumono la forma definitiva in opera devono essere dichiarate le
stesse caratteristiche riferite ad un campione significativo di quanto realizzato in opera. La direzione
dei lavori deve inoltre attivare controlli della costanza delle caratteristiche del prodotto in opera,
ricorrendo ove necessario acarotaggi, sezionamenti, ecc. significativi dello strato eseguito.
Polistirolo espanso
Il polisterolo espanso un materiale plastico ottenuto per estrusione nello spessore voluto e con
densit compresa tra 30 e 50 kg/mc, salvo indicazione specifica di densit maggiori e, se richiesto
dalla direzione dei lavori, dovr essere fornito del "Marchio di qualit" rilasciato dall'Istituto Italiano per
il polistirolo espanso di qualit garantita; dovr essere impermeabile all'acqua ed al vapore, resistente
agli urti, inodore, anigroscopico, imputrescibile ed autoestinguente ed, inoltre, dovr resistere a
temperature non inferiori a 75 C.
Poliuretano espanso
Il poliuretano espanso un materiale plastico prodotto in manufatti o in "situ" per iniezione,
caratterizzato dal gas, presente nelle celle che gli conferisce un bassissimo valore di conducibilit
termica e dovr avere le seguenti caratteristiche:
densit 30 - 50 kg/mc
conducibilit termica (a 25 C) max 0,018 Kcal/mqh C
resistenza alla compressione
(per densit da 30 a 50 ed in direzione normale
alla espansione) 1 - 3 kgf/cmq
Argilla espansa
L'argilla espansa sar formata da granuli di varie dimensioni a struttura interna cellulare klinkerizzata
ed una dura e resistente scorza esterna; dovr essere assolutamente inerte, priva di sostanze
organiche e combustibili, leggera, impermeabile, refrattaria e resistente alla compressione e dovr
avere un coefficiente di conducibilit termica a 25 C pari a 0,08 Kcal/mqh C.
Vermiculite
La vermiculite un materiale di tipo argilloso risultante dall'alterazione della mica nera e sar fornito
sotto forma di prodotto espanso, ottenuto per rapido riscaldamento del minerale alla temperatura di
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250-300 C; il prodotto espanso dovr essere esente da impurit, incombustibile, insolubile in acqua,
inattaccabile da calci e cemento.
A seconda della granulometria il prodotto avr massa volumica apparente di 100 60 kg/mc,
conducibilit termica a 20 C di 0,03 0,04 Kcal/mq h C e potr resistere a temperature sino a 900 C.
Perlite
La perlite sar realizzata con lava vulcanica espansa in granuli e sar fornita in pannelli rigidi le cui
caratteristiche dipendono dai componenti aggiuntivi per gli stessi adottati, sar imputrescibile ed
ininfiammabile, a seconda della granulometria, avr una massa volumica apparente di 130 - 90 kg/mc
ed un coefficiente di conducibilit termica a 20 C di 0,04 Kcal/mqh C.
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conduttivit termica (l) dichiarata a 10C secondo UNI EN 13163:2003 di 0,031 W/mK (misurata
secondo la EN 12667);
resistenza a flessione 200 kPa (EN 12089); resistenza a compressione al 10% di schiacciamento
pari a 150 kPa (EN 826);
resistenza a carico permanente a 50 anni con deformazione < del 2% dello spessore (compressive
creep) 45 kPa (EN 1606);
assorbimento d'acqua per lungo periodo per immersione totale inferiore al 3% in volume (EN
12087);
resistenza al passaggio del vapore () =70 (EN 12086); r=25 kg/mc; reazione al fuoco in classe
europea E secondo la norma EN 13501-1.
Isolamento acustico anticalpestio
Strato resiliente termoacustico composto da espanso modificato a base polietilenica sp. 10 mm,
avente l=0.04 W/mK, Indice di isolamento acustico al calpestio calcolato ed in opera - L'n,w pari a 54
dB (UNI EN 12354-2), rigidit dinamica effettiva S' = 28 MN/m3 e con elevata resistenza alla
compressione C < 8%, da posizionare con film marchiato a vista. Al fine di evitare ponti acustici tra il
massetto e il piano di posa, la continuit del manto sar garantita mediante giunzione con fascetta
adesiva.
Pannelli isolanti per cappotto esterno in polistirene
Pannello polistirene espanso, per il termoisolamento di facciate in conformit alla Normativa Europea
EN 13163 tipo EPS-EN13163-L1-W2-T2-S2-P4-DS(N)2-DS(70,-)1-TR150- BS100.
Granulato di polistirene espanso.
Propriet Valori Limiti di norma
Definizione EPS-F (EN 13163)
Peso specifico ca. 15-18kg/m3
Lunghezza L1 0,6% (EN 822)
Larghezza W2 2mm (EN 822)
Spessore T2 1mm (EN 823)
Ortogonalit S2 2mm/1000mm (EN 824)
Planarit P4 5mm (EN 825)
Stabilit dimensionale (cond. Normali) DS(N) 2 0,2 (EN 1603)
Stabilit dimensionale (cond. speciali) DS(70,-)1 48h, 70C (EN 1604)
Resistenza a trazione TR150 150 kPa (EN 1607)
Resistenza a flessione BS100 100 kPa (EN 12089)
Sollecitazione a compressione al 10% di deformazione CS(10)150 150 kPa (EN 826)
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Fattore di resistenza alla diffusione del vapore acqueo < 10 (EN 12086)
Conducibilit termica 0,040 W/mK (EN 12939)
Formato dei pannelli 100x50 cm
Comportamento al fuoco: E (EN 13501-1)
Classe di infiammabilit B1 difficilmente combustibile
Classe di formazione fumo Q3
Classe di formazione gocce
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Pannelli isolanti per cappotto esterno in polistirene espanso sinterizzato con grafite
Pannelli termoisolanti in polistirene espanso sinterizzato con grafite, tagliato da blocco, esente da
materiale rigenerato, prodotto secondo norma EN 13163 e con marchio UNI-IIP e marcatura CE.
autoestinguente euroclasse E, marchio CE.
Caratteristiche tecniche:
Temp. Limite C - 40 + 75
Assorb. Acqua per Immersione - UNI EN 12087 Vol.% WL(T)5 <_ 5% WL(T)3 <_ 3%
ART. 11
IMPERMEABILIZZAZIONI
I materiali impermeabilizzanti dovranno essere conformi alle norme UNI vigenti e dovranno avere, a
seconda del tipo, i seguenti requisiti.
Asfalto
L'asfalto sar naturale e proverr dalle migliori miniere, sar in pani, compatto, omogeneo, privo di
catrame proveniente dalla distillazione del carbon fossile, ed il suo peso specifico varier fra i limiti di
1104 e 1205 kg.
Bitume asfaltico
Il bitume asfaltico proverr dalla distillazione di rocce di asfalto naturale, sar molle, assai scorrevole,
di colore nero e scevro dell'odore proprio del catrame minerale proveniente dalla distillazione del
carbon fossile e del catrame vegetale.
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Membrana a bassa traspirabilit, freno al vapore, con doppia funzione di traspirazione, impermeabile
allaria e allacqua, direttamente sul primo assito (sotto lisolante termoacustico). Va steso
parallelamente alla linea di gronda, fissato con graffe o chiodi nella zona in cui risulta il sormonto
successivo. I sormonti e le interruzioni devono essere sigillate con inastri adesivi.
Peso: 155 gr/mq
Resistenza strappo: 270 N/5 cm
Valore Sd: ca. 2,0 m
Colonna dacqua: 5500 mm
Reazione al fuoco: B2
Reazione raggi UVA: 4 mesi
ART. 12
ART. 13
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- 5.000
m. per le barriere
il Direttore dei Lavori, presa visione dei certificati di qualit presentati dallImpresa, disporr, se
necessario (e a suo insindacabile giudizio) ulteriori prove di controllo di laboratorio a spese
dellAppaltatore.
Se i risultati di tali accertamenti fossero difformi rispetto a quelli dei certificati, si dar luogo alle
necessarie variazioni qualitative e quantitative dei singoli componenti, ed allemissione di un nuovo
certificato di qualit.
Per tutti i ritardi nellinizio dei lavori derivanti dalle difformit sopra accennate e che comportino una
protrazione del tempo utile contrattuale sar applicata la penale prevista nellart. Tempo utile per dare
compiuti i lavori - penalit in caso di ritardo delle Norme Generali.
3) Prove di controllo in fase esecutiva.
L'Impresa sar obbligata a prestarsi in ogni tempo e di norma periodicamente per le forniture di
materiali di impiego continuo, alle prove ed esami dei materiali impiegati e da impiegare, sottostando a
tutte le spese di prelevamento e di invio dei campioni ai Laboratori ufficiali indicati dalla Stazione
appaltante.
In particolare, tutte le prove ed analisi dei materiali stradali saranno eseguite, a spese dellImpresa,
presso un Laboratorio ufficiale.
I campioni verranno prelevati in contraddittorio.
Degli stessi potr essere ordinata la conservazione nell'Ufficio Tecnico comunale previa apposizione
di sigilli e firme del direttore dei Lavori e dell'Impresa e nei modi pi adatti a garantire l'autenticit e la
conservazione.
I risultati ottenuti in tali Laboratori saranno i soli riconosciuti validi dalle due parti; ad essi si far
esclusivo riferimento a tutti gli effetti delle presenti Norme Tecniche.
ART. 14
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- Lunghezze: barre di lunghezza da 6,5,3 m. - Classe di rigidit: I tubi oggetto della fornitura
saranno fabbricati secondo la classe di rigidit anulare SN 8 kN/mq SDR 34. - Sistema di qualit:
le tubazioni dovranno essere prodotte da aziende certificate secondo le norme UNI EN 9002 o
9001. - Marchi di conformit: marchio IIP o di altro istituto accreditato secondo la norme UNI EN
45011. - Posa in opera: l'impresa appaltatrice dovr installare le tubazioni in base alle
"Raccomandazioni di posa n. 3" dell'I.I.P. del 11/84. - Collaudo: le condotte verranno collaudate in
opera secondo quanto previsto dal D.M.LL.PP. del 12/12/85 e dalla norma UNI EN 1610.
g) Tubi e raccordi in polietilene a.d.: dovranno essere conformi alle Norme UNI 7613 tipo 303 per
pressioni di esercizio di 3,2 atm., per fognature urbane ed industriali, la norma citata si ntende qui
riportata. Per quanto concerne le modalit di installazione, si fa riferimento alla normativa emanata
dall'Istituto italiano dei Plastici (I.I.P.). I giunti a richiesta della Direzione Lavori potranno essere del
tipo a bicchiere incollato o saldati di testa.
h) Per le altre forniture: raccordi in amianto-cemento, in calcestruzzo, tappi di chiusura, sifoni di
cacciata, saracinesche, tubi zincati, profilati plastici, ecc., valgono le stesse norme di accettazione
della parte introduttiva del presente articolo.
i) Tubazioni e raccordi in polietilene alta densit per condotte di fluidi in pressione
Le tubazioni dovranno corrispondere a tutte le prescrizioni delle norme di unificazione: UNI 10910 e
alle prescrizioni igienico sanitarie della circolare del Ministero della Sanit n. 102 del 2.12.1978
(acqua potabile) e al decreto del Ministero della Sanit 21.03.1973 (liquidi alimentari).
Materia prima
I polietileni devono essere dei tipi previsti dalla norma UNI 10910 parte 1e precisamente della classe PE
100 80 e PE 80 63. Come prescritto dalla norma UNI 10910 il polietilene utilizzato garantisce una
resistenza circonferenziale (MRS) di 10 MPa (PE100) e 8 MPa (PE80) a 50 anni e sar dotata delle
relative curve di regressione (elaborate secondo le norme ISO/TR 9080).
Marchi di qualit
La conformit dei tubi alle normative sar certificata da l'IIP Istituto Italiano dei Plastici e dagli Istituti
Internazionali di certificazione di qualit.
Tenuta idraulica:-La prova viene effettuata su tubo o su tratto della condotta in opera (comprendente
almeno un giunto). Il valore della pressione da mantenere durante la prova di 1,5 volte il valore della
pressione nominale e deve essere raggiunto in circa 30 secondi e mantenuto per un tempo non minore
di 2 minuti. Si controlla se si manifestano delle perdite, deformazioni localizzate ed altre eventuali
irregolarit.
Marcatura e designazione - La designazione dei tubi deve comprendere: a) - indicazione materiale e
tipo; b) - il diametro esterno; c) - l'indicazione della pressione nominale; d) - il riferimento al numero delle
norme.
Accettabilit - Le tubazioni dovranno presentare la superficie interna ed esterna liscia ed uniforme,
esente da irregolarit e difetti. La superficie interna della sezione dovr essere compatta esente da
cavit e da bolle. I tubi vengono forniti in barre nelle lunghezze commerciali e da convenirsi fra
Committente e Fornitore.
Tubazioni - I tubi in PE a.d. per fognature sono della serie decimale, in colore nero, in barre da 10,00 m
e con spessori adatti alla pressione d'esercizio di 3,2 ATE prodotti secondo quanto stabilito dal progetto
UNIPLAST ct. 267 del gennaio 1976. - Generalit - Le tubazioni tipo acquedotto per trasporto acque
potabili dovranno corrispondere a tutte le prescrizioni delle norme di unificazione: UNI 7611-7615 ed alle
prescrizioni della circolare del Ministero della Sanit N 102 del 2.12.1978, nonch rispondenti alle
seguenti caratteristiche:
Produzione- La resina deve essere derivata esclusivamente dalla polimerizzazione dell'etilene e
stabilizzata dal produttore del polimero con additivi uniformemente dispersi nella massa granulare. Non
ammesso, per la produzione di tubazioni, l'utilizzo da parte del trasformatore di polimero neutro
stabilizzato a sua cura. Il contenuto in nerofumo deve essere superiore del 2% in peso. Il polimero deve
essere assolutamente vergine e non rigenerato. Le caratteristiche del polimero devono corrispondere a
quanto previsto dalle norme UNI 7611 per i fluidi in pressione.- Dimensioni e tolleranze - Conformi alle
norme UNI 7611. Le tubazioni dovranno essere prodotte per estrusione e marcate con le seguenti
indicazioni: - Materiale Pe/Ad - Tipo 312 - Nome del fabbricante - Marchio IIP - UNI e N distintivo del
produttore - Sigla del polimero utilizzato - Diametro esterno - Pressione nominale - Periodo di
produzione e identificazione linea estrusione - Dicitura "POLIETILENE 100% VERGINE OMOLOGATO"
Le tubazioni dovranno essere esenti da soffiature, cavit di ritiro, difetti di omogeneit, e non dovranno
presentare intaccature o rigature di profondit maggiore del 50% delle tolleranze sullo spessore previste
dalle norme UNI. Le tubazioni dovranno essere fornite in barre o rotoli di diversa lunghezza secondo la
richiesta del Committente.- Certificazioni e prove. Alla fornitura dovranno essere allegate le seguenti
certificazioni: - certificazione dalla quale risulti che il polimero utilizzato rientra tra quelli approvati in
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sede internazionale e omologati dall' IIP per lo specifico impiego nella fabbricazione delle tubazioni per
acquedotto; - certificazione da parte di societ iscritte all'albo nazionale dei certificati di bilancio,
attestante che tutti i tubi a marchio IIP sono estrusi utilizzando unicamente materia prima omologata
dall'I.I.P.; - certificazione di qualit aziendale (SQP) a norme UNI-EN ISO 9002; - certificato con
documentazione dell'IIP attestante che il produttore sia concessionario del marchio IIP, esteso a tutta la
gamma dei diametri forniti; - certificati di collaudo in conformit alle norme UNI 7611-7615 per tubi in
Pe/Ad. I certificati di produzione e collaudo, secondo le norme UNI 7611 e 7615, dovranno essere forniti
per ciascun diametro. Particolarmente quelli riferiti alle prove di resistenza a lungo termine (170h-80) e
resistenza a trazione. Le tubazioni dovranno inoltre resistere ad una pressione interna corrispondente
ad una tensione di prova prefissata=4MPa, mantenuta costante per un tempo pari a 1000 ore ad una
temperatura permanente di 80(CEN/TC/155).
j)
k)
l)
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Pezzi speciali in acciaio e apparecchiature: saranno ricavati da tubo senza saldatura laminato a
caldo rispondente alle Norme UNI 6363 ed avranno le dimensioni prescritte dalla Direzione
Lavori, dovendo in ogni caso essere il diametro interno della stessa misura di quello dei tubi, con
l'eventuale
possibilit di adeguati ringrossi esterni per agganciare i giunti Gibault; protetti
internamente ed esternamente. La posa in opera dovr garantire anche a distanza di anni la
possibilit di smontaggio senza danni. Le apparecchiature di qualsiasi tipo si devono dare
installate in opera complete di ogni loro parte ed accessorio necessario al funzionamento,
perfettamente funzionanti e funzionali alla loro destinazione, eseguite in base alle norme CEI
23-1-1942 e successive modifiche ed integrazioni e rispondenti alle norme vigenti per
quanto riguarda la sicurezza delle installazioni elettromeccaniche.
Saracinesche a corpo ovale: dovranno avere le parti in ghisa costruite con materiale della
migliore qualit; essere esenti da difetti di funzionamento e da imperfezioni che compromettano la
perfetta tenuta (pena la possibilit di rifiuto da parte della Direzione Lavori); la chiusura dovr
avvenire in senso orario; saranno fornite con completa bitumatura a caldo. Tutte le saracinesche
dovranno essere provate nello stabilimento di produzione con una pressione di collaudo tale da
garantire una pressione di esercizio di PN 1016.
Sfiati in ghisa: dovranno essere del tipo automatico ad uno o due galleggianti, consentire una
pressione di esercizio mai inferiore a PN 10; andranno collegati al sommo delle tubazioni con tubo
in acciaio zincato. Con gli sfiati sar fornito anche un conveniente numero di chiavi.
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DEMOLIZIONI E RIMOZIONI
Le demolizioni di murature, calcestruzzi, ecc. sia in rottura che parziali o complete, devono essere
eseguite con ordine e con le necessarie precauzioni in modo da non danneggiare le residue murature,
da prevenire qualsiasi infortunio agli addetti al lavoro e da evitare incomodi o disturbo.
Rimane pertanto vietato gettare dallalto materiali in genere, che invece devono essere trasportati o
guidati in basso, e sollevare polvere, per cui tanto le murature quanto i materiali di risulta dovranno
essere opportunamente bagnati.
Nelle demolizioni o rimozioni lAppaltatore deve inoltre provvedere alle eventuali necessarie
puntellature per sostenere le parti che devono restare, e disporre in modo da non deteriorare i
materiali risultanti, i quali tutti devono ancora potersi impiegare utilmente, sotto pena di rivalsa di danni
a favore della stazione appaltante. Le demolizioni dovranno limitarsi alle parti ed alle dimensioni
prescritte. Quando, anche per mancanza di puntellamenti o di altre precauzioni, venissero demolite
altre parti od oltrepassati i limiti fissati, saranno pure a cura e spese dellAppaltatore senza alcun
compenso, ricostruite e rimesse in ripristino le parti indebitamente demolite.
Tutti i materiali riutilizzabili, a giudizio insindacabile della Direzione dei Lavori, devono essere
opportunamente scalcinati, puliti, trasportati ed ordinati nei luoghi di deposito che verranno indicati
dalla Direzione stessa, usando cautele per non danneggiarli sia nello scalcinamento, sia nel trasporto,
sia nel loro assestamento per evitarne la dispersione.
Detti materiali restano tutti di propriet della stazione appaltante, la quale potr ordinare allAppaltatore
di impiegarli in tutto od in parte nei lavori appaltati. I materiali di scarto provenienti dalle demolizioni e
rimozioni devono sempre, dallAppaltatore, essere trasportati fuori dal cantiere nei punti indicati od in
rifiuto alle pubbliche discariche.
ART. 16
SCAVI IN GENERE
Gli scavi in genere per qualsiasi lavoro dovranno essere eseguiti secondo i disegni di progetto, la
relazione geologica e geotecnica e le particolari prescrizioni che saranno date allatto esecutivo dalla
Direzione dei Lavori.
Nella esecuzione degli scavi in genere lAppaltatore dovr procedere in modo da impedire
scoscendimenti e franamenti, restando esso, oltrech totalmente responsabile di eventuali danni alle
persone ed alle opere, altres obbligato a provvedere a suo carico e spese alla rimozione delle materie
franate.
LAppaltatore dovr, inoltre, provvedere a sue spese affinch le acque scorrenti alla superficie del
terreno siano deviate in modo che non abbiano a riversarsi negli scavi.
Le materie provenienti dagli scavi in genere, ove non siano utilizzabili, o non ritenute adatte, a giudizio
insindacabile della Direzione dei Lavori, ad altro impiego nei lavori, dovranno essere portate a rifiuto
fuori dalla sede del cantiere, o ai pubblici scarichi ovvero su aree che lAppaltatore dovr provvedere a
sua cura e spese.
Qualora le materie provenienti dagli scavi dovessero essere utilizzate per tombamenti o rinterri esse
dovranno essere depositate in luogo adatto, accettato dalla Direzione dei Lavori, per essere poi
riprese a tempo opportuno.
In ogni caso le materie depositate non dovranno riuscire di danno ai lavori, alle propriet pubbliche o
private ed al libero deflusso delle acque scorrenti alla superficie.
La Direzione dei Lavori potr fare asportare, a spese dellAppaltatore, le materie depositate in
contravvenzione alle precedenti disposizioni.
Qualora i materiali siano ceduti all'appaltatore, si applica il disposto del terzo comma dell'art. 36 del
D.M. 19-4-2000, n. 145).
ART. 17
SCAVI DI SBANCAMENTO
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Per scavi di sbancamento o sterri andanti si intendono quelli ricadenti al di sopra di un piano
orizzontale passante per il punto pi depresso del terreno naturale o per il punto pi depresso delle
trincee o splateamenti precedentemente eseguiti ed aperti almeno da un lato ed occorrenti per lo
spianamento o sistemazione del terreno su cui dovranno sorgere le costruzioni, per tagli di terrapieni,
per la formazione di cortili, giardini, scantinati, piani di appoggio per platee di fondazione, vespai,
rampe incassate o trincee stradali, ecc., e in generale tutti quelli eseguiti a sezione aperta su vasta
superficie ove sia possibile l'allontanamento delle materie di scavo evitandone il sollevamento, sia
pure con la formazione di rampe provvisorie, ecc.
Se lo scavo dovesse risultare aperto su di un lato e non ne venisse ordinato lo scavo a tratti, il punto
pi depresso sar quello terminale.
Saranno pertanto considerati scavi di sbancamento anche quelli che si trovino al di sotto del piano di
campagna, o del piano stradale di progetto (se inferiore al primo) quando gli scavi rivestano i caratteri
sopra accennati, ed anche tutti i tagli a sezione larga che pur non rientrando nelle precedenti
casistiche e definizioni potranno, tuttavia, consentire l'accesso con rampa ai mezzi di scavo, di
caricamento e di trasporto.
ART. 18
ART. 19
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Sono considerati come scavi subacquei soltanto quelli eseguiti in acqua a profondit maggiore di 20
cm sotto il livello costante a cui si stabiliscono le acque sorgive nei cavi, sia naturalmente, sia dopo un
parziale prosciugamento ottenuto con macchine o con l'apertura dei canali fugatori.
Il volume di scavo eseguito in acqua, sino ad una profondit non maggiore di 20 cm dal suo livello
costante, verr perci considerato come scavo in presenza d'acqua, ma non come scavo subacqueo e
l'appaltatore sar tenuto a provvedere all'esaurimento di essa a suo carico, con i mezzi pi idonei e
con le necessarie cautele.
Gli scavi da eseguire al di sotto dei 20 cm dal livello costante, saranno considerati scavi subacquei e
gli stessi saranno compensati, in assenza di espressa voce nell'elenco prezzi, con apposito
sovrapprezzo nel quale siano compresi tutti gli oneri per l'aggottamento ad esaurimento dell'acqua con
il mezzo che si riterr pi opportuno.
Quando la direzione dei lavori ordinasse il mantenimento degli scavi in asciutto, sia durante
l'esecuzione delle strutture di fondazione che di altre opere , gli esaurimenti relativi verranno eseguiti
in economia, e l'appaltatore, se richiesto, avr l'obbligo di fornire le macchine e gli operai necessari.
Per i prosciugamenti praticati durante l'esecuzione delle strutture di fondazione, l'appaltatore dovr
adottare tutti quegli accorgimenti atti ad evitare il dilavamento delle malte.
ART. 20
RILEVATI E RINTERRI
Per la formazione dei rilevati o per qualunque opera di rinterro ovvero per riempire i vuoti tra le pareti
degli scavi e le murature, o da addossare alle murature e fino alle quote prescritte dalla Direzione dei
Lavori si impiegheranno in generale e salvo quanto segue, fino al loro totale esaurimento, tutte le
materie provenienti dagli scavi di qualsiasi genere eseguiti sul lavoro, in quanto disponibili ed adatte, a
giudizio della Direzione dei Lavori, per la formazione dei rilevati.
Quando venissero a mancare in tutto od in parte i materiali di cui sopra, si provvederanno le materie
occorrenti prelevandole ovunque lAppaltatore creder di sua convenienza, purch i materiali
occorrenti siano riconosciuti idonei dalla Direzione dei Lavori.
Per rilevati e rinterri da addossarsi alle murature, si dovranno sempre impiegare materie sciolte, o
ghiaiose, restando vietato in modo assoluto limpiego di quelle argillose e, in generale, di tutte quelle
che con lassorbimento di acqua si rammolliscono e si gonfiano generando spinte.
Nella formazione dei suddetti rilevati, rinterri e riempimenti dovr essere usata ogni diligenza perch la
loro esecuzione proceda per strati orizzontali di eguale altezza da tutte le parti, disponendo
contemporaneamente le materie bene sminuzzate con maggiore regolarit e precauzione in modo da
caricare uniformemente le murature su tutti i lati e da evitare le sfiancature che potrebbero derivare da
un carico male distribuito.
Le materie trasportate in rilevato o rinterro con vagonetti o carretti, autocarri ecc., non potranno essere
scaricate direttamente contro le murature, ma dovranno depositarsi in vicinanza dellopera per essere
riprese poi e trasportate con carriole, barelle ed altro mezzo, purch a mano, al momento delle
formazioni dei suddetti rinterri.
Per tali movimenti di materie dovr sempre provvedersi alla pionatura delle materie stesse, da farsi per
quella larghezza e secondo le prescrizioni che verranno indicate dalla Direzione dei Lavori.
E vietato addossare terrapieni a murature di fresca costruzione.
Tutte le riparazioni o ricostruzioni che si rendessero necessarie per la mancanza od imperfetta
osservanza delle prescrizioni del presente articolo, saranno a tutto carico dellAppaltatore.
E obbligo dellAppaltatore, escluso qualsiasi compenso, di dare ai rilevati durante la loro costruzione,
quelle maggiori dimensioni richieste dallassestamento delle terre, affinch allepoca del collaudo i
rilevati eseguiti abbiano dimensioni non inferiori a quelle ordinate.
LAppaltatore dovr consegnare i rilevati con scarpate regolari e spianate, con i cigli bene allineati e
profilati e compiendo a sue spese, durante lesecuzione dei lavori e fino al collaudo, gli occorrenti
ricarichi o tagli, la ripresa e la sistemazione delle scarpate, delle banchine e lespurgo dei fossi.
La superficie del terreno sulla quale dovranno elevarsi i terrapieni, sar previamente scoticata , ove
occorra, e se inclinata sar tagliata a gradini con leggera pendenza verso monte.
ART. 21
PARATIE E DIAFRAMMI
La paratia od il diaframma costituiscono una struttura di fondazione infissa o costruita in opera a
partire dalla superficie del terreno con lo scopo di realizzare tenuta all'acqua ed anche a sostegno di
scavi.
Le paratie ed i diaframmi potranno essere:
del tipo a palancole metalliche infisse;
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I getti dei calcestruzzi saranno eseguiti solo dopo il controllo della profondit di scavo raggiunta e la
verifica della armatura da parte della direzione dei lavori.
Nella ripresa dei getti, da concio a concio, si adotteranno tutti gli accorgimenti necessari al fine di
evitare distacchi, discontinuit e differenze nei singoli conci.
L'allineamento planimetrico della benna di scavo del diaframma sar ottenuto di norma con la
formazione di guide o corree in calcestruzzo anche debolmente armato.
PROVE E VERIFICHE SUL DIAFRAMMA
Oltre alle prove di resistenza sui calcestruzzi e sugli acciai impiegati previsti dalle vigenti norme, la
direzione dei lavori potr richiedere prove di assorbimento per singoli pannelli, nonch eventuali
carotaggi per la verifica della buona esecuzione dei diaframmi stessi.
ART. 22
MALTE E CONGLOMERATI
I quantitativi dei diversi materiali da impiegare per la composizione delle malte e dei conglomerati
secondo le particolari indicazioni che potranno essere imposte dalla Direzione dei Lavori o stabilite
nellelenco prezzi, dovranno corrispondere alle seguenti proporzioni:
A)
B)
C)
D)
E)
F)
G)
H)
I)
L)
M)
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MALTA COMUNE
Calce spenta in pasta
Sabbia
0,25 0,40 mc
0,85 1,00 mc
0,20 0,40 mc
0,90 1,00 mc
0,35 0,45 mc
0,80 mc
0,22 mc
1,10 mc
0,25 mc
1,10 mc
0,28 mc
1,05 mc
MALTA IDRAULICA
Calce idraulica
Sabbia
3,00 5,00 q
0,90 mc
MALTA BASTARDA
Malte di cui alle lettere A), E), G)
Agglomerante cementizio a lenta presa
1,00 mc
1,50 q
3,00 6,00 q
1,00 mc
2,50 4,00 q
1,00 mc
6,00 q
1,00 mc
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N)
O)
0,45 mc
0,90 mc
0,15 mc
0,40 mc
0,80 mc
1,50 3,00 q
0,40 mc
0,80 mc
1,50 2,50 q
0,40 mc
0,80 mc
3,00 3,50 q
0,40 mc
0,80 mc
P)
Q)
R)
S)
Quando la Direzione dei Lavori ritenesse di variare le porzioni sopra indicate, lAppaltatore sar
obbligato ad uniformarsi alle prescrizioni della medesima, salvo le conseguenti variazioni di prezzo in
base alle nuove proporzioni previste. I materiali, le malte ed i conglomerati, esclusi quelli forniti in
sacchi di peso determinato, dovranno ad ogni impasto essere misurati con apposite casse della
capacit prescritta dalla Direzione e che lAppaltatore sar in obbligo di provvedere e mantenere a sue
spese costantemente su tutti i piazzali ove verr effettuata la manipolazione.
La calce spenta in pasta non dovr essere misurata in fette, come viene estratta, con badile dal
calcinaio, ma bens dopo essere stata rimescolata e ricondotta ad una pasta omogenea consistente e
bene unita.
Limpasto dei materiali dovr essere fatto a braccia duomo, sopra aree convenientemente
pavimentate, oppure a mezzo di macchine impastatrici o mescolatrici.
I materiali componenti le malte cementizie saranno prima mescolati a secco, fino ad ottenere un
miscuglio di tinta uniforme, il quale verr poi asperso ripetutamente con la minore quantit di acqua
possibile ma sufficiente, rimescolando continuamente.
Nella composizione di calcestruzzi con malte di calce comune od idraulica, si former prima l'impasto
della malta con le proporzioni prescritte, impiegando la minore quantit d'acqua possibile, poi si
distribuir la malta sulla ghiaia o pietrisco e si mescoler il tutto fino a che ogni elemento sia per
risultare uniformemente distribuito nella massa ed avviluppato di malta per tutta la superficie.
Gli impasti, sia di malta che di conglomerato, dovranno essere preparati soltanto nella quantit
necessaria per limpiego immediato, cio dovranno essere preparati volta per volta e per quanto
possibile in vicinanza del lavoro.
I residui dimpasto che non avessero, per qualsiasi ragione, immediato impiego, dovranno essere
gettati a rifiuto, ad eccezione di quelli formati con calce comune, che potranno essere utilizzati per
nella sola stessa giornata del loro confezionamento.
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ART. 23
MURATURE IN GENERE
La costruzione delle murature portanti sar eseguita in conformit alle prescrizioni contenute nelle
normative di cui allart 65.
Nelle costruzioni delle murature in genere verr curata la perfetta esecuzione degli spigoli, la
costruzione di voltine, piattabande, archi e verranno lasciati tutti i necessari incavi, sfondi, canne e fori:
per ricevere le travi in genere, le pietre da taglio e quanto altro non viene messo in opera durante
la formazione delle murature;
per il passaggio dei tubi delle pluviali, dellacqua potabile, canne di stufa e camini, cessi, orinatoi,
lavandini, ecc;
per le condutture elettriche di campanelli, di telefoni, e di illuminazione;
per gli zoccoli, arpioni di porte e finestre, soglie, inferriate, ringhiere, davanzali, ecc..
Quanto detto, in modo che non vi sia mai bisogno di scalpellare i muri gi costruiti per praticarvi i fori
suddetti.
La costruzione delle murature deve iniziarsi e proseguire uniformemente, assicurando il perfetto
collegamento sia con le murature esistenti, sia fra le varie parti di esse, evitando nel corso dei lavori la
formazione di strutture eccessivamente emergenti dal resto della costruzione.
La muratura proceder a filari allineati, coi piani di posa normali alle superfici viste o come altrimenti
venisse prescritto.
Allinnesto con muri da costruirsi in tempo successivo dovranno essere lasciate opportune
ammorsature in relazione al materiale impiegato.
I lavori di muratura qualunque sia il sistema costruttivo adottato, debbono essere sospesi nei periodi di
gelo, nei quali la temperatura si mantenga per molte ore al disotto di zero gradi centigradi.
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Quando il gelo si verifichi solo per alcune ore della notte, le opere di muratura ordinaria possono
essere eseguite nelle ore meno fredde del giorno purch, al distacco del lavoro vengano adottati i
provvedimenti di uso comune per difendere le murature dal gelo notturno.
Le facce delle murature in malta dovranno essere mantenute bagnate per almeno 15 giorni dalla loro
ultimazione od anche pi se sar richiesto dalla Direzione dei Lavori.
ART. 24
ART. 25
MURATURE DI MATTONI
I mattoni prima del loro impiego, dovranno essere bagnati fino a saturazione per immersione
prolungata e mai per aspersione.
Essi dovranno mettersi in opera con le connessure alternate in corsi ben regolati e normali in modo
che la malta rifluisca allingiro e riempia tutte le connessure.
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ART. 26
ART. 27
ART. 28
L. 5 novembre 1971, n. 1086 G.U. n. 321 del 21.7.71: Norme per la disciplina delle opere in
conglomerato cementizio armato, normale e precompresso e per le strutture metalliche
Legge 2 febbraio 1974, n. 64: Provvedimenti per le costruzioni con particolari prescrizioni per le zone
sismiche
DM 14.01.2008 Revisioni delle Norme tecniche per le costruzioni
Circolare 2 febbraio 2009, n. 617 del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti approvata dal
Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici "Istruzioni per l'applicazione delle "Nuove norme tecniche
per le costruzioni" di cui al decreto ministeriale 14 gennaio 2008 (Gazzetta Ufficiale del 26.02.2009 n.
47, supplemento ordinario n. 27);
Legge Regionale n. 16, 11 agosto 2009: Norme per la costruzione in zona sismica e per la tutela
fisica del territorio;
Decreto del Presidente della Regione 27 luglio 2011, n. 0176/Pres: Regolamento di attuazione
dellart. 3, comma 3, lettere a) e c) della LR 16/2009 (Norme per la costruzione in zona sismica e per la
tutela fisica del territorio), recante Definizione delle tipologie di opere e di edifici di interesse strategico
e di quelli che possono assumere rilevanza per le conseguenze di un eventuale collasso, nonch degli
interventi di nuova costruzione, degli interventi su costruzioni esistenti e degli interventi di variante in
corso dopera che assolvono una funzione di limitata importanza statica ai sensi dellarticolo 3, comma
3, lettere a) e c) della LR 16/2009.
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DM 21.1.81 G.U. n. 37 del 7.2.81 Norme Tecniche per lesecuzione delle opere di sostegno delle
terre e delle opere di fondazione
Circ. Min. LL.PP. 1988, n.30483, Istruzioni riguardanti le indagini sui terreni e sulle rocce, la stabilit
dei pendii naturali e delle scarpate, i criteri generali e le prescrizioni per la progettazione, lesecuzione
e il collaudo delle opere di sostegno delle terre e delle opere di fondazione.
Tutte le opere in cemento armato facenti parte dellopera appaltata saranno eseguite in base ai calcoli
di stabilit accompagnati dai disegni esecutivi e da una relazione, il tutto redatto e firmato
dallIngegnere Progettista e Direttore dei Lavori. Ci non esonera in alcun modo lAppaltatore dalle
responsabilit a lui derivanti per legge e per le precise pattuizioni del contratto, restando
contrattualmente stabilito che, malgrado i controlli di ogni genere eseguiti dalla Direzione dei Lavori
nellesclusivo interesse dellAmministrazione, esso rimane unico e completo responsabile delle opere,
sia per quanto ha rapporto con la loro progettazione e calcolo, che per la qualit dei materiali e la loro
esecuzione; di conseguenza egli dovr rispondere degli inconvenienti che avessero a verificarsi, di
qualunque natura, importanza e conseguenze, essi potranno risultare.
Tale responsabilit non cessa per effetto di revisione o di eventuali modifiche suggerite dalla Direzione
dei Lavori ed accettate dallAppaltatore.
FONDAZIONI
Si definisce struttura di fondazione quella parte dell'ossatura portante che trasmette il peso dell'edificio
al terreno ripetendolo in misura compatibile con le capacit portanti del terreno stesso. L'Appaltatore
dovr eseguire le opere di fondazione in conformit ai calcoli statici di progetto ed alle prescrizioni di
legge in vigore od emanate prima dell'inizio dei lavori.
Il piano di posa delle fondazioni verr stabilito dalla D.L. sulla base delle risultanze dell'esame del
terreno dopo l'avvenuta apertura degli scavi di sbancamento.
Fondazioni continue in calcestruzzo
Le gettate si devono eseguire stendendo il calcestruzzo a strati ben orizzontali e di spessore di circa
10-12 cm, sottoponendo ciascuno strato dopo lo spianamento ad una accuratissima pigiatura in modo
da far emergere alla superficie il latte del cemento, assicurandosi che non risultino pi degli interstizi
vuoti e tutte le particelle vadano ad assestarsi. Se si deve sospendere o interrompere il getto anche
per un breve periodo di tempo, prima di riprendere la gettata o si inumidisce maggiormente lo strato
superiore, oppure si bagna lo strato inferiore con latte di cemento, conformemente alla qualit del
legante impiegato.
Fondazioni a plinto
Per allargare la base dappoggio su terreno poco resistente, al posto di approfondire lo scavo, lo si
allarga a forma di piastra su plinti isolati disposti in corrispondenza dei fulcri portanti. Ciascun plinto
deve avere una superficie tale da corrispondere alla capacit di resistenza del terreno in relazione al
carico gravante.
Fondazioni a platea
Per allargare la base dappoggio su terreno poco resistente o nelle costruzioni antisismiche, al posto di
approfondire lo scavo, lo si allarga a forma di piastra anche continua. In genere la platea occupa tutta
la superficie fabbricata e funziona come una piastra in cemento armato: oltre a distribuire il carico
sopra una grande superficie di terreno in modo da gravarlo unitariamente in misura limitata, si ottiene
che la intera struttura sia solidale nelle pareti e nellinsieme con il fondo
Platee di fondazione in getto di calcestruzzo armato
Esecuzione di platee di fondazione con getto in opera di calcestruzzo armato a resistenza garantita,
confezionato con cemento CEM I 32,5 o 42,5, inerti di adeguata granulometria con dimensioni max.
fino a 30 mm, in opera a qualunque altezza e profondit, compreso casseri, armo e disarmo,
regolarizzazione della superficie, fori e lesene per passaggio impianti, uso del vibratore meccanico,
con la sola esclusione del ferro di armatura compensato a parte.
classe di resistenza C25/30(Rck 30 MPa)
classe di esposizione XC2 Prospetto 4 UNI 11104
cemento tipo II 32.5 UNI EN 450
dosaggio cemento 300 kg/mc di impasto
rapporto A/C 0.60
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Si fa assoluto divieto di eseguire il getto del palo mediante immissione di malta dalla testa del foro e
non dal tubo darmatura o da apposito tubo di iniezione la cui estremit giunga alla base del palo.
L'armatura viene posta in opera previa accurata pulizia del fondo del foro. Qualora il foro sia rivestito,
si inizia ad estrarre il rivestimento quando la malta iniettata uscita pulita dalla testa del palo. Nel
corso dell'estrazione, il livello della malta all'interno del rivestimento deve essere mantenuto costante
con continui rabbocchi e la manovra di estrazione deve avvenire con continuit e lentamente. In
assenza di rivestimento l'iniezione viene sospesa dopo la fuoriuscita della malta dalla testa del palo,
ponendo cura affinch la prima emissione mista ad acqua di perforazione, fango o detriti, sia esaurita
ed il materiale in uscita sia esente da impurit. Qualora non si verifichi la fuoruscita della malta dalla
testa del foro si provveder all'estrazione dell'armatura ed alla riperforazione del palo.
Le tolleranze rispetto ai valori teorici sono i seguenti:
1. sulle coordinate planimetriche del centro del palo, in corrispondenza della sua estremit superiore:
3 cm;
2. sulla verticalit: 3%;
3. sulla lunghezza: 15 cm;
4. sul diametro nominale: - 5%; + 15%.
La trasmissione del carico dalle fondazioni al palo avviene per aderenza o per mezzo di staffe saldate
al tubo di armatura.
Prove di carico sui pali
Nell'esecuzione delle prove di carico sui pali per la determinazione del carico limite del palo singolo o
per la verifica del comportamento dei
pali realizzati (prova di collaudo) devono essere rispettate le vigenti norme.
Pali di prova
Prima dell'inizio della costruzione della palificata, se richiesto dalla Direzione dei Lavori, devono
essere eseguiti pali pilota a carico dellimpresa, il cui numero e la cui ubicazione devono essere
indicati dalla medesima Direzione dei Lavori, e risultare esattamente dai verbali che verranno redatti
sulle prove eseguite.
Le prove di carico per la determinazione del carico limite del palo singolo devono essere spinte fino a
valori del carico assiale tali da portare a rottura il complesso palo-terreno, o comunque tali da
consentire di ricavare significativi diagrammi abbassamenti-carichi e abbassamenti-tempi.
ART. 29
ELEVAZIONI
Si definisce struttura in elevazione quella parte dell'ossatura portante adibita a sopportare tutte le
sollecitazioni dei carichi accidentali e permanenti interessanti l'edificio e a trasmetterle alle strutture di
fondazione.
L'Appaltatore dovr eseguire le strutture in elevazione in conformit ai disegni dei calcoli statici ed in
conformit alle prescrizioni di legge in vigore od emanate prima dell'inizio dei lavori.
Opere in calcestruzzo semplice ed armato
I quantitativi dei diversi materiali da impiegare per la composizione dei conglomerati saranno sottoposti
dall'Appaltatore alla D.L. per preventiva approvazione.
Quando la D.L. ritenesse di variare tali proporzioni o componenti, l'Appaltatore sar obbligato ad
uniformarsi alle prescrizioni della medesima, salvo le conseguenti variazioni di prezzo.
I materiali, le malte ed i conglomerati, esclusi quelli forniti in sacchi di peso determinato, dovranno ad
ogni impasto essere misurati con appositi contenitori della capacit prescritta, che l'Appaltatore sar in
obbligo di provvedere e mantenere a sue spese costantemente in tutti i siti in cui verr effettuata la
manipolazione.
Prima di eseguire l'impasto di ogni getto l'impresa appaltatrice dovr comunicare e ottenere
l'approvazione della composizione degli impasti.
I calcestruzzi, se preconfezionati, dovranno essere ordinati "a resistenza" secondo le resistenze
caratteristiche prescritte nel capitolato.
L'impasto dei materiali dovr essere fatto a mezzo di macchine impastatrici e mescolatrici. Nella
composizione di calcestruzzi con malte di calce comune od idraulica si former prima l'impasto della
malta con le proporzioni prescritte impiegando la minor quantit di acqua possibile, poi si aggiunger
la ghiaia o il pietrisco mescolando il tutto fino ad ottenere un impasto uniforme.
Gli impasti di conglomerato dovranno essere preparati soltanto nella quantit necessaria, per l'impiego
immediato, cio dovranno essere preparati volta per volta e per quanto pi possibile in vicinanza del
lavoro. I residui di impasti non utilizzati immediatamente dovranno essere
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messi a discarica.
Il calcestruzzo da impiegarsi in qualsiasi lavoro sar messo in opera appena confezionato e verr
disposto a strati orizzontali di altezza da cm. 20 a cm. 30 su tutta la estensione della parte in opera
che si esegue ad un tempo, vibrato con vibratore ad alta frequenza.
Durante il getto il cavo da riempirsi dovr essere completamente asciutto e resta a carico dell'impresa
ogni eventuale aggottamento d'acqua.
Finito che sia il getto e spianata con ogni diligenza la superficie superiore, il calcestruzzo dovr essere
lasciato indurire per tutto il tempo che la D.L. riterr necessario per raggiungere il grado di indurimento
che dovr sopportare.
Durante il periodo della stagionatura tutti i getti dovranno essere abbondantemente e frequentemente
annaffiati. Le superfici dovranno risultare regolari e non saranno tollerate stuccature o rappezzi.
L'Amministrazione appaltante, a suo insindacabile giudizio, pu obbligare l'impresa al lavaggio della
ghiaia, sabbia e pietrisco.
In caso di temperatura inferiore a 0 C, si dovr s ospendere il getto o prendere precauzioni (da
approvarsi dalla D.L.) tali che il getto stesso non abbia a gelare durante la presa.
In ogni caso vietato l'uso di anticongelanti che a giudizio della D.L. risultano dannosi per il
calcestruzzo e per le armature.
Conglomerati
Tutti i conglomerati saranno confezionati con inerte pulito, di granulometria ben variata; il diametro
massimo dell'inerte sar adeguato allo spessore od alla massa dell'elemento da gettare.
Il dosaggio e la qualit del cemento saranno proposti dall'Appaltatore alla D.L., che potr richiedere, in
relazione alle condizioni climatiche o alla tipologia del getto, l'impiego di cemento R425 o R525 senza
alcun compenso aggiuntivo rispetto all'uso di cemento 325, cos come non sar compensato
l'eventuale ricorso ad additivi antigelo (esenti da cloruri) o ad agenti espansivi.
Lo studio delle miscele al fine di ottenere le resistenze volute resta a carico dell'Appaltatore, che dovr
sottoporre gli studi di qualificazione alla Direzione Lavori.
Resta in ogni caso inteso che tutti i calcestruzzi saranno confezionati con l'impiego di additivo
fluidificante, in modo da contenere il rapporto A/C entro il limite di 0,35 (murature, scale, solette fuori
terra) e 0,4 (strutture interrate, solai) e garantire quindi l'impermeabilit e la durabilit
dei getti. L'impiego di additivo fluidificante compreso e compensato nel prezzo.
La D.L. potr richiedere, anche ad esecuzione delle strutture avvenuta, l'esecuzione di fori di area
massima di 0,3 mq., senza alcun compenso aggiuntivo. Le riprese di getto dovranno avvenire
secondo, modalit e posizioni autorizzate dalla D.L.; la superficie di ripresa sar ruvida e pulita; potr
essere richiesta, senza alcun compenso aggiuntivo, la spruzzatura di prodotti atti a favorire la
solidarizzazione fra nuovo e vecchio getto, quali Sikadur CH32 o similari prodotti di altre primarie case.
cls per strutture in elevazione
(pareti, pilastri e solette)
Casseri
I casseri potranno essere, a discrezione dell'Appaltatore, in legno o metallo, salvo diversa indicazione
della D.L.; quelli per la realizzazione delle murature fuori terra dovranno essere in metallo, privi di
difetti o saldature in rilievo.
I casseri dovranno consentire l'esecuzione dei getti in condizioni di assoluta sicurezza; saranno dotati
di tutti i dispositivi necessari ad impedire la fuoriuscita dei getti, l'ancoraggio alle strutture di contrasto.
Le superfici a contatto con il getto saranno spruzzate con prodotto disarmante. Dovranno essere
messe in opera, anche a semplice richiesta della D.L. ed in mancanza di indicazioni sugli elaborati, le
controforme necessarie per la formazione di porte, finestre, fori, nicchie, ecc., senza alcun compenso
aggiuntivo.
Analogamente potr essere richiesto, senza oneri aggiuntivi per la Stazione Appaltante, il
posizionamento nei casseri di tubi o controtubi , piastre, zanche , tirafondi , componenti di qualsiasi
genere necessari per le strutture o per l'impiantistica.
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Tali elementi dovranno essere saldamente bloccati ai casseri, in modo da impedirne lo spostamento
durante il getto, provvedendo anche alle necessarie sagomature ed adattamenti delle barre e delle reti
d'armatura.
Prove sui materiali e prove di carico
Dovranno essere prelevati, sotto il diretto controllo della D.L., campioni di calcestruzzo (cubetti) in
numero conforme alle vigenti normative; i
cubetti dovranno essere consegnati entro 48 ore dal getto ad un Laboratorio ufficialmente riconosciuto
che provveder alla maturazione in
camera umida ed alle prove di rottura, con onere a carico dell'Appaltatore. Potr essere richiesto dalla
D.L., senza oneri aggiuntivi, il prelievo
di cubetti aggiuntivi rispetto a quelli strettamente necessari, da far rompere a 7 o 28 giorni dal getto, in
modo da controllare l'evoluzione delle
resistenze dei getti. Saranno eseguite almeno tre prove di carico sui solai e sulle strutture in c.a., con
onere a carico dell'Appaltatore.
Barre e reti di armatura
Acciaio per c.a. in barre tipo B450C, non ossidate n corrose, prive di sostanze che possano ridurre
l'aderenza con il conglomerato, caratterizzate dai seguenti valori:
fy nom = 450 MPa
ft nom = 540 MPa
fyk fy nom (5% frattile)
ftk f nom (5% frattile)
(ft/fy)k 1.13
(ft/fy)k < 1,35
(Agt)k 12%
Allungamento
Rete elettrosaldata: in acciaio B450C conforme ad UNI EN ISO 15630-2:2004, caratterizzata dai
seguenti valori:
fy nom = 390 MPa
ft nom = 440 MPa
Tensione caratteristica di snervamento
fyk fy nom (5% frattile)
Tensione caratteristica di rottura
ftk f nom (5% frattile)
(ft/fy)k 1.10
Allungamento
(Agt)k 8%
Potr essere richiesto l'impiego di acciaio saldabile per il collegamento delle armature ad elementi
metallici; senza compensi aggiuntivi, n per la fornitura e posa, n per la saldatura. Le barre e le reti
dovranno essere messe in opera a regola d'arte, con legature fitte, atte a garantire la perfetta stabilit
della gabbia durante il getto secondo le indicazioni dei disegni esecutivi.
Risulta compensato l'eventuale ricorso ad armature aggiuntive rispetto a quelle di progetto, che
l'Appaltatore reputi necessarie per la stabilizzazione di gabbie, la posa in opera delle armature
superiori di solette o comunque necessarie per motivi legati alla buona esecuzione
dei getti. Il ricorso a gabbie prefabbricate (a pi d'opera o in officina) per la confezione di travi, cordoli,
pilastri od altri elementi, dovr essere autorizzato dalla D.L..
In corso d'opera la D.L. potr richiedere, senza alcun onere aggiuntivo per la Stazione Appaltante, la
messa in opera di armature in variante aggiuntive a quelle previste, fino ad un'incidenza massima in
esubero pari al 10% di quella prevista. Su barre e reti dovranno essere eseguite le prove previste dalle
vigenti normative, compresa la prova di duttilit. Le armature dovranno essere distanziate dai bordi del
cassero o dal magrone con distanziatori di plastica o altro materiale, compresi nel prezzo. Le armature
superiori di platea e solette dovranno essere adeguatamente sostenute.
Vibrazione e finitura dei getti
Tutti i getti dovranno essere accuratamente vibrati, in modo da garantire miscele e superfici omogenee
e esenti da difetti superficiali e da contenere l'impiego d'acqua. I getti dovranno essere accuratamente
ed abbondantemente bagnati durante la maturazione, in modo da evitare screpolature e fessurazioni
dovute al ritiro.
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impianti, disarmante, uso del vibratore meccanico, bagnatura, con la sola esclusione del ferro
d'armatura compensato a parte.
Con Rck 35 e con spessore da 16 cm a 25 cm compresi.
ART. 30
SOLETTE MONOLITICHE
Le coperture saranno eseguite, a seconda degli ordini della Direzione Lavori, con solai in cemento
armato (massicci).
Per i solai si richiamano tutte le norme e prescrizioni per lesecuzione delle opere in cemento armato di
cui allarticolo precedentemente.
Particolare cura dovr aversi nella collocazione dei ferri di armatura e prima di iniziare il getto del
conglomerato cementizio bisogna consultare la Direzione Lavori.
Solaio tipo a soletta monolitica su lastre tipo predalles
Soletta monolitica realizzata con getto in opera di calcestruzzo armato a resistenza garantita, spessore
di 21cm, eccezione fatta per gli appoggi sui pilastri dove si avr una soletta con spessore 25cm,
confezionato con cemento CEM I 32,5 inerti di adeguata granulometria con dimensioni max. fino a 30
mm. Casseratura di contenimento costituita da lastra tipo predalles 4 cm di spessore, armata nel suo
piano medio da rete elettrosaldata, nonch da tralicci di acciaio B450C elettrosaldati e dell'armatura
per momento positivo, da utilizzare quale soletta collaborante per getto di solaio monolitico in c.a.,
tranne zone di dimensioni ridotte (pilastri) ove da prevedere una casseratura inferiore di
contenimento. Comprese altre casserature di contenimento, puntellazioni, ponteggi di servizio, armo e
disarmo, uso del vibratore meccanico, disarmante, fori o lesene per passaggio impianti, e per
l'installazione di lucernai, bagnatura, con la sola esclusione del ferro d'armatura compensato a parte.
Si comprende altres l'onere per la formazione di supporti ad uso delle unit di trattamento aria
installate in copertura. Con cemento CEM I 32,5 -Classe Rck 30 .
Solette in c.a.
Solette in c.a. realizzate con getto in opera di calcestruzzo armato a resistenza garantita, confezionato
con cemento CEM I 32,5 o 42,5, inerti di adeguata granulometria con dimensioni max. fino a 30 mm,
comprese casserature di contenimento, puntellazioni, ponteggi di servizio, armo e disarmo, uso del
vibratore meccanico, disarmante, fori o lesene per passaggio impianti, bagnatura, con la sola
esclusione del ferro d'armatura compensato a parte. Con cemento CEM I 32,5 -Classe Rck 35.
ART. 31
STRUTTURE PREFABBRICATE
Nell'esecuzione di strutture prefabbricate l'appaltatore dovr attenersi strettamente a tutte le norme di
cui al precedente articolo 97
ART. 32
SOLAI
Le coperture degli ambienti e dei vani potranno essere eseguite, a seconda degli ordini della direzione
dei lavori, con solai di uno dei tipi descritti in appresso.
La direzione dei lavori ha la facolt di prescrivere il sistema e tipo di solaio di ogni ambiente e per ogni
tipo di solaio essa stabilir anche il sovraccarico accidentale da considerare e l'appaltatore dovr
senza eccezioni seguire le prescrizioni della direzione lavori.
L'appaltatore dovr provvedere ad assicurare solidamente alla faccia inferiore di tutti i solai ganci di
ferro appendi-lumi nel numero, forma e posizione che, a sua richiesta, sar precisato dalla direzione
lavori.
Solai di tipo misto in cemento armato ed elementi laterizi forati
I laterizi dei solai di tipo misto in cemento armato, quando abbiano funzione statica, dovranno
rispondere alle prescrizioni tecniche vigenti ed alle seguenti prescrizioni:
1) essere conformati in modo che nella posa si colleghino saldamente tra di loro cos da assicurare
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ART. 33
COPERTURE A TETTO
Copertura in legno
La copertura in legno costituita da: travi in legno lamellare in abete GL24 e GL28 ricavato da tavole
scelte secondo la normativa DIN4074 ed incollate con colla ureo/melamminica secondo la normativa
DIN EN 14080, impregnanti protettivi all'acqua con colorazione a scelta della DL. Parti metalliche
conformi al D.M. del 14/01/2008 NNTC, ferramenta in acciao tipo S235 o superiore; bulloneria legnolegno e acciaio-legno classe 4,6 o superiore, compreso ogni altro onere per consegnare l'opera a
regola d'arte. Resistenza al fuoco R60.
Sopra la suddetta struttura prevista la posa di doppio tavolato tipo OSB mentre allintradosso
prevista la posa del tavolato singolo. Sopra ai due pannelli di OSB precedentemente descritti
prevista lesecuzione di copertura ventilata, , mediante listelli in abete aventi sez. di cm 5x5 posti nel
senso della pendenza di copertura ad un interasse di cm 50 circa , tavolato grezzo sp. 24 mm tipo
OSB con sovrastante guaina traspirante idrorepellente. Tutte le linde esterne verranno controsoffittate
con pannelli in compensato marino fissati alla struttura lignea con apposita ferramenta in acciaio inox.
Copertura di tegole curve o coppi
La copertura di tegole a secco si far posando sulla superficie da coprire un primo strato di tegole con
la convessit rivolta in basso, disposte a filari ben allineati e attigui, sovrapposte per 15 cm ed
assicurate con frammenti di laterizi. Su questo tratto se ne collocher un secondo con la convessit
rivolta in alto, similmente accavallate per 15 cm, disposte i modo che coprano la connessura fra le
tegole sottostanti.
Le teste delle tegole in ambedue gli strati saranno perfettamente allineate con la cordicella, sia nel
senso parallelo alla gronda che in qualunque senso diagonale.
Il comignolo, i displuvi ed i compluvi saranno formati da tegoloni.
I tegoloni del comignolo e dei displuvi saranno diligentemente suggellati con malta, e cos pure
saranno suggellate tutte le tegole che formano contorno alle falde, o che poggino contro muri,
lucernari, canne da camino e simili. Le tegole che vanno in opera sulle murature verranno posate su
letto di malta.
La copertura di tegole su letto di malta verr eseguita con le stesse norme indicate per la copertura di
tegole a secco; il letto di malta avr lo spessore di 4 5 cm.
Copertura di tegole piane
Nella copertura di tegole piane ad incastro (marsigliesi o simili), le tegole, quando devono poggiare su
armature di correnti, correntini o listelli, saranno fissate a detti legnami mediante legatura di filo di ferro
zincato, di sezione 1 mm circa, il quale, passando nell'orecchio esistente in riporto nella faccia
inferiore di ogni tegola, si avvolger ad un chiodo pure zincato, fissato in una delle facce dei correntini
o listelli.
Quando invece le tegole devono poggiare sopra un assito, sul medesimo, prima della collocazione
delle tegole, saranno chiodati parallelamente alla gronda dei listelli della sezione di 4 3 cm a
distanza tale, tra loro, che vi possano poggiare i denti delle tegole di ciascun filare.
Per la copertura di tegole piane ad incastro su sottomanto di laterizio, le tegole dovranno posare sopra
uno strato di malta spesso da 4 a 5 cm, ed essere suggellata ogni tegola con la malta stessa.
In ogni caso dovranno essere impiegate, nella posa della copertura, mezze tegole rette e diagonali alle
estremit delle falde e negli spigoli, in modo da alternare le tegole da un filare all'altro.
Sopra i displuvi dovranno essere disposti appositi tegoloni di colmo murati in malta idraulica, inoltre
dovr essere inserito un numero adeguato di cappucci di aerazione.
Tetto pensile verde
Fornitura e posa in opera di sistema preconfezionato per tetti verdi estensivi prevegetato costituito da:
A) Formella modulare con funzione contenitiva dellintero pacchetto, oltre che di accumulo idrico e
drenaggio, delle dimensioni cm 60 x 40 e altezza cm 14, dal peso in condizione di massima
saturazione di 93 kg/m2, realizzata in EPS stampato imputrescibile di densit 30 kg/m3, additivato con
grafite di colore grigio.
B) Strato di geotessile in polipropilene con funzione di separazione e filtro da gr/ m2 215.
C) Substrato leggero composto da miscela di materiali vulcanici, compost, fertilizzanti e ghiaia per
uno spessore totale di cm 6 ca.
D) Vegetazione tappezzante costituita da miscela di sedum (composto da Sedum Acre Majus, Sedum
Album Coral Carpet, Sedum Album Athoum, Sedum Montanum Sedum Weihenstephaner Gold in
proporzione variabile) fornita con le piante gi pienamente sviluppate.
E) Ghiaia perimetrale per una larghezza di circa 40 cm dal muretto verticale di contenimento.
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ART. 34
COPERTURE A TERRAZZO
Il solaio di copertura piano a terrazzo sar eseguito in piano con le pendenze da darsi al terrazzo, non
inferiori al 2 per cento, saranno raggiunte mediante inclinazione del lastrico di copertura da eseguirsi
in massetto con conglomerato cementizio, gretonato o simile.
Sopra tale lastrico verr eseguita una spianata di malta idraulica dello spessore di 2 cm (camicia di
calce) e quindi l'impermeabilizzazione e ci allo scopo di evitare ogni infiltrazione di acqua.
Anche le pareti perimetrali del terrazzo verranno protette, nella parte inferiore, previa preparazione con
intonaco grezzo mediante un'applicazione verticale d'impermeabilizzazione dell'altezza non inferiore a
20 cm, raccordata opportunamente.
Sull'impermeabilizzazione sar poi applicata direttamente (senza massetto) la pavimentazione.
Nei punti di scarico dovranno essere collocati bocchettoni di piombo di spessore non minore a 2 cm, di
rame di spessore non minore a 1 cm o di gomma delle dimensioni minime di 50 50 cm raccordati
con tubi di lunghezza adeguata da innestarsi oltre lo spessore del solaio nei discendenti pluviali;
l'imbocco del tubo dovr avere una griglia apribile, in acciaio inox od in altro materiale ritenuto idoneo
dalla direzione dei lavori, con telaio ancorato saldamente al bocchettone stesso.
I raccordi tra il solaio e gli elementi dallo stesso emergenti dovranno essere realizzati con converse di
piombo o di rame degli spessori minimi, rispettivamente, di 2 cm e di 1 cm, con sviluppo all'interno
dell'impermeabilizzazione di un minimo di 20 cm e con la parte verticale non minore di 20 cm.
I giunti di dilatazione dovranno essere adeguatamente protetti dalle infiltrazioni d'acqua e la protezione
dovr essere realizzata con particolare riguarda alla durata della stessa.
ART. 35
Elementi base
n 7 sostegni standard, dimensione: sostegno 48 m m, base 150 x 150 x 8 mm, anche con base
inclinata, altezza 300 400 500 600 mm. Fissaggio del sostegno come indicazioni fornite dal
fabbricante;
n 2 fissaggi terminali;
n 1 set terminali con ammortizzatore caduta, indic azione caricamento della molla ( circa 0.75 kN ),
completo di morsetto indicatore ( per verifiche periodiche);
ml 55 fune a trefoli in acciaio inossidabile 8 mm, 7x7 (49 fili), carico di rottura 37 kN;
n 1 targhetta segnalatrice con indicate le specifi che della linea vita, fornita dal produttore;
Elementi integrativi
Elementi intermedi passanti:
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Tipologia di ancoraggio 2
Versione del sistema: Linea Vita su sostegni ancorati su SOLAIO IN CLS
Elementi base
n 8 sostegni standard, dimensione: sostegno 48 m m, base 150 x 150 x 8 mm, anche con base
inclinata, altezza 300 400 500 600 mm. Fissaggio del sostegno come indicazioni fornite dal
fabbricante;
n 32 fissaggi per struttura in cls: ancoraggio pes ante 12x118 (Cls min C20/25 RCK250)
n. 2 fissaggi terminali;
n 1 set terminali con ammortizzatore caduta, indic azione caricamento della molla ( circa 0.75 kN ),
completo di morsetto indicatore ( per verifiche periodiche);
ml 45 fune a trefoli in acciaio inossidabile 8 mm, 7x7 (49 fili), carico di rottura 37 kN;
n 1 targhetta segnalatrice con indicate le specifi che della linea vita, fornita dal produttore;
Elementi integrativi
Elementi intermedi passanti:
n 1 sostegno singolo con occhiello sostegno 48 m m, base 150 x 150 x 8 mm, anche con base
inclinata, altezza 300 400 500 mm. Fissaggio del sostegno come indicazioni fornite dal
fabbricante;
n 4 fissaggi per struttura in cls: ancoraggio pesa nte 12x118 (Cls min C20/25 RCK250)
n 1 targhetta segnalatrice per il sostegno singolo con occhiello, fornita dal produttore;
Sono compresi i lavori di posa in opera, montaggio e sigillatura del sistema e degli elementi.
Compresa, a cura dellinstallatore, la redazione della dichiarazione di corretta messa in opera di
sistemi di sicurezza e primo collaudo con indicati gli elementi ed il materiale di fissaggio, la foto
documentazione delle condizioni di montaggio e la documentazione delle omologazioni di fissaggio al
sottofondo; (solo dopo lemissione dei suddetti certificati potr essere usata la linea di ancoraggio)
ART. 36
IMPERMEABILIZZAZIONE
Nelle impermeabilizzazioni eseguite con l'uso di cartafeltro, cartonfeltro, manti bituminosi prefabbricati,
guaine prefabbricate, questi materiali avranno i requisiti prescritti nel capitolo 1 e saranno posti in
opera mediante i necessari collanti con i giunti sfalsati.
Qualsiasi impermeabilizzazione sar posta su piani predisposti con le opportune pendenze.
Le impermeabilizzazioni, di qualsiasi genere, dovranno essere eseguite con la maggiore accuratezza
possibile, specie in vicinanza di fori, passaggi, cappe, ecc.; le eventuali perdite che si manifestassero
in esse, anche a distanza di tempo e sino al collaudo, dovranno essere riparate ed eliminate
dall'appaltatore, a sua cura e spese, compresa ogni opera di ripristino.
Impermeabilizzazione di coperture con doppia membrana bituminosa (la superiore autoprotetta)
Impermeabilizzazione su coperture piane, realizzata mediante posa in opera di doppia membrana
bituminosa di cui la seconda guaina, a finire, autoprotetta con scaglie di ardesia naturale.
Prima membrana
in bitume polimero elastomerica (SBS) armata in tessuto non tessuto di Poliestere, spessore 4mm
avente le seguenti caratteristiche:
Norme di riferimento: EN 13707 - EN 13969
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- allungamento longitudinale 3%
- allungamento traversale 3%
Resistenza alla lacerazione (metodo del chiodo)
- longitudinale e trasversale EN 12310-1 N 70
Flessibilit a bassa temperatura EN 1109 C -10 -10 /
Permeabilit al vapor dacqua EN 1931 = 1.500.000 = 1.500.000 -10%
Spessore 3 mm
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- impermeabile
- fattore di permeabilit al vapore 1.500 m
- resistenza ai cili di gelo/disgelo del cls rivestitosuperiore ai 300 cicli (UNI 7087)
- resistenza al cloruro di calcio dopo 60 gg in soluzione di CaCl2 al 30% misurata controllando la
perdita di resistenza a compressione su un provino
in cls confezionato con rapporto a/c paria 0,4: nessuna perdita di prestazioni
- resistenza al cloruro di sodio dopo 60 gg in soluzione NaCl al 10% mediante controllo della
penetrazione dello ione Cl in un provino di cls confezionato con rapporto a/c pari a 0,8
- resistenza alla carbonatazione dopo 60 gg in soluzione di Co2 al 30% mediante la determinazione
della penetrazione della carbonatazione in un provino di cls confezionato con un rapporto a/c pari a
0,8
consumo se applicato a spatola pari a ca. 1,7 kg/m2 per mm di spessore, se applicato a spruzzo
con intonacatrice pari a ca. 2,2 kg/m2 per mm di spessore.
ART. 37
ART. 38
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profili in acciaio zincato con classificazione di I scelta, a norma UNI EN 10327-10326, spessore 0,60,8-1,0 mm, delle dimensioni di:
- guide U40/ 75mm /40 mm
- montanti C50/ 75mm /50 mm, posti ad interasse non superiore a 600 mm,
isolata dalle strutture perimetrali con nastro monoadesivo con funzione di taglio acustico, dello
spessore di 3,5 mm. I profili saranno marcati CE conformemente alla norma armonizzata EN 14195
riguardante Profili per Sistemi in Lastre in Gesso Rivestito, in classe A1 di reazione al fuoco, prodotti
secondo il sistema di qualita UNI-EN-ISO 9001-2000.
Il rivestimento su entrambi i lati dell'orditura sara realizzato con doppio strato di lastre in gesso
rivestito, marcate CE a norma UNI EN 520 e conformi alla DIN 18180, collaudate dal punto di vista
biologico-abitativo come da certificato dello spessore di 12.5+12.5 mm per lato, avvitate all'orditura
metallica con viti autoperforanti fosfatate. Nell'intercapedine verr inserito un singolo/doppio
materassino di lana minerale dello spessore di 70 mm e densit indicativa 40 kg/m3. Si prevedere la
stuccatura dei giunti, degli angoli e delle teste delle viti in modo da ottenere una superficie pronta per
la finitura. Le modalit per la messa in opera saranno conformi alle norme UNI 9154 parte I e alle
prescrizioni del produttore.
Parete ad orditura metallica e doppio rivestimento. Spessore 12,5 cm.
Fornitura e posa di parete in cartongesso ad orditura metallica e doppio rivestimento, tipo Parete
Knauf W112, Rw56dB sp.125mm o similare, costituita da orditura metallica Knauf o similare in acciaio
zincato sp 0,6 mm con guide ad U di dimensioni 100x40mm e montanti a C di dimensioni 100x50 mm
posti ad interasse di 60 mm, isolata dalle strutture perimetrali con nastro vinilico monoadesivo dello
spessore di 3,5 mm. All'interno del rivestimento in doppio strato di lastre di gesso rivestito spessore
12,5 mm, avvitate all'orditura metallica e quindi stuccate sui giunti, prevedere pannelli in lana minerale
spessore 70 mm, densit 40 kg/mc, posti nell'intercapedine tra i montanti della struttura. Le modalit
per la messa in opera saranno conformi alle norme UNI 9154 parte I e alle prescrizioni del produttore.
Spessore 12,5 cm
Parete ad orditura metallica e doppio rivestimento. Spessore 20 cm.
Fornitura e posa in opera di parete divisoria interna ad orditura metallica e rivestimento in lastre di
gesso rivestito con potere fonoisolante Rw = 54dB, dello spessore totale di 200 mm. L'orditura
metallica verra realizzata con profili in acciaio zincato con classificazione di I scelta, a norma UNI EN
10327-10326, spessore 0,6-0,8-1,0 mm, delle dimensioni di:
- guide U40/ 75mm /40 mm
- montanti C50/ 75mm /50 mm, posti ad interasse non superiore a 600 mm,
isolata dalle strutture perimetrali con nastro monoadesivo con funzione di taglio acustico, dello
spessore di 3,5 mm. I profili saranno marcati CE conformemente alla norma armonizzata EN
14195 riguardante Profili per Sistemi in Lastre in Gesso Rivestito, in classe A1 di reazione al fuoco,
prodotti secondo il sistema di qualita UNI-EN-ISO 9001-2000.
Il rivestimento su entrambi i lati dell'orditura sara realizzato con doppio strato di lastre in gesso
rivestito, marcate CE a norma UNI EN 520 e conformi alla DIN 18180, collaudate dal punto di vista
biologico-abitativo come da certificato rilasciato dall'Istituto di Bioarchitettura
di Rosenheim, dello spessore di 12.5+12.5 mm per lato, avvitate all'orditura metallica con viti
autoperforanti fosfatate. Nell'intercapedine verr inserito un singolo/doppio materassino di lana
minerale dello spessore di 70 mm e densit indicativa 40 kg/m3. Le modalita per la messa in opera
saranno conformi alle norme UNI 9154 parte I e alle prescrizioni del produttore.
Spessore 20 cm.
Controparete ad orditura metallica con collegamento a parete e rivestimento con lastra doppia.
Spessore 7,5 cm.
Controparete interna ad orditura metallica e rivestimento in doppia Lastra a norma DIN 18180, dello
spessore totale di mm 75/100. L'orditura metallica verr realizzata con profili serie in acciaio zincato
DX51D+Z-N-A-C spessore mm 0,6 a norma U.N.I.-EN 10142 delle dimensioni di:
- guide ad U mm 27x30 / 16,5x30
- profili a C mm 50/75x27 / 50/75x15 posti ad interasse non superiore a cm 60,
vincolati alla parete esistente con appositi distanziatori metallici e isolata dalle strutture perimetrali con
nastro vinilico monoadesivo con funzione di taglio acustico dello spessore di mm 3,5. All'interno
dell'orditura verr inserito un materassino di lana minerale dello spessore di mm 75 con densit di 40
Kg/m (l=0.035 W/mK, =1, r=21 kg/mc). Il rivestimento dell'orditura sar realizzato con doppio strato di
Lastre a norma DIN 18180, dello spessore di mm 12.5+12.5 avvitate all'orditura metallica con viti
autoperforanti fosfatate. Le modalit per la messa in opera saranno conformi alle prescrizioni del
produttore.
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ART. 39
CONTROSOFFITTI
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Tutti i controsoffitti in genere dovranno eseguirsi con cure particolari allo scopo di ottenere superfici
esattamente orizzontali (od anche sagomate secondo le prescritte centine), senza ondulazioni od altri
difetti ed evitare in modo assoluto la formazione, in un tempo pi o meno prossimo, di crepe, crenature
o distacchi dellintonaco. Al manifestarsi di tali screpolature la Direzione Lavori avr facolt a suo
insindacabile giudizio, di ordinare allAppaltatore il rifacimento, a carico di questultimo, dellintero
controsoffitto con lonere del ripristino di ogni altra opera gi eseguita (stucchi, tinteggiature, ecc.).
Dalla faccia inferiore di tutti i controsoffitti dovranno sporgere ganci di ferro appendilumi.
La Direzione Lavori potr prescrivere anche la predisposizione di adatte griglie o sfiatatoi in metallo
per la ventilazione dei vani racchiusi dai controsoffitti.
Controsoffitto in lastre di gesso rivestito inclinato
Fornitura e posa in opera di controsoffittatura interna ribassata inclinata realizzata con lastre di gesso
rivestito f su orditura metallica doppia non sovrapposta. Lorditura metallica sar realizzata con profili
tipo Knauf serie in acciaio zincato DX51D+Z-N-A-C spessore mm 0,6 a norma UNI-EN 10142 delle
dimensioni di:
profili perimetrali a U mm 30 x 28 isolati dalla muratura con nastro vinilico monoadesivo tipo
Knauf con funzione di taglio acustico dello spessore di mm 3,5;
profili portanti a C mm 50 x 27 incrociati con appositi ganci di unione ortogonali e fissati al solaio
tramite un adeguato numero di ganci a molla regolabili e pendini.
Il rivestimento dellorditura sar realizato con uno strato di Lastre tipo Knauf A (GKB) / F (GKF) a
norma DIN18180 dello spessore di mm 12,5/15/18 avvitate allorditura metallica con viti autoperforanti
fosfatate. La fornitura in opera sar comprensiva della stuccatura dei giunti, degli angoli e delle teste
delle viti in modo da ottenere una superficie pronta per la finitura. Le modalit per la messa in opera
saranno conformi alle prescrizioni del produttore. Compreso materiali di consumo, attrezzatura,
ponteggi, tagli, sfridi ed ogni altro onere per consegnare il lavoro a regola darte.
Controsoffitto fonoassorbente in doghe di MDF
Rivestimento fonoassorbente in MDF a basso contenuto di formaldeide classe E1, classe B-s2, d0 di
reazione al fuoco, in conformit alla norma EN13501-1:2001 Prodotto a marchio CE , costituito da
una struttura a doghe, misure 3660 x 140 mm spessore 12 mm, rivestite su ambo la facce in nobilitato
melaminico decorativo a scelta della D.L..
Sulla faccia a vista il pannello presenta delle fresature longitudinali continue aventi larghezza ed
interasse a scelta della D.L.
Sul retro, in corrispondenza delle fresature sul fronte il pannello presenta della fresature longitudinali
ad intermittenza; sul retro del pannello viene inoltre posto un velo nero fonoassorbente 46g/mq + 15
g/mq di adesivo termoattivabile. I lati del pannello sono lavorati in modo da ottenere una
ricomposizione in opera senza individuazione del punto di giunzione delle doghe. I risultati di
fonoassorbimento sono testati in camera riverberante in conformit alla normativa ISO 354.
La posa in opera viene effettuata mediante sottostruttura a scomparsa costituita da profili metallici ad
omega, posti con un interasse di 600 mm, ancorata tramite tasselli o pendini alla muratura o alla
struttura portante di supporto; il fissaggio delle doghe avviene per mezzo di appositi inserti metallici
anchessi possono essere a scomparsa.
Lintercapedine creata dalla suddetta struttura viene trattata con materassini in fibra di poliestere
spessore 30 mm - densit di 16 kg/mc.
Controsoffitto fonoassorbente con pannelli in lana di roccia formato standard
Controsoffitto in lana di roccia dimensioni 600x600 mm o 600x1200 mm, spessore 20mm rivestito sulla
faccia apparente da un velo di vetro bianco completamente pitturato con una vernice bianca acrilica
come i 4 bordi laterali e protetto da un velo trasparente sul lato opposto (entrambi i veli assicurano
uneccellente durata estetica del prodotto nel tempo). Bordo tipo E T15 montato su struttura di
sostegno sospesa mediante pendinatura metallica regolabile. Pannello ad elevato assorbimento
acustico (w 0.90 classe A), 100% piano indipendentemente dal grado d'igrometria. Riflessione
luminosa: bianco opaco > 85%. Reazione al fuoco: Euroclasse A1
Lorditura di sostegno costituita da profili portanti longitudinali e da traversini posti
perpendicolarmente ad incastro, cos da creare una scacchiera con sezione da T15mm o T24mm
x38mm in acciaio zincato preverniciato e profili ad L laterali in acciaio zincato preverniciato.
Controsoffitto fonoassorbente con pannelli in lana di roccia formato grande
Controsoffitto in lana di roccia spessore 25mm con doppio velo di vetro, bianco sul lato vista e
trasparente di protezione sul lato opposto.
Dimensioni pannelli 1500 x 600 (o 1800 x 600 mm o 2000 x 600 mm o 2400 x 600) montato su
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profilo a C da mm 50x27x0.6, ganci a molla per il sostegno dei suddetti profili e filo di acciaio
ritorto da mm1, interasse 600 mm;
profilo perimetrale ad L da mm 24x24, spessore 4/10, fissato alla muratura o con tasselli metallici
ad espansione o pendinati.
Controsoffitto sospeso in lastre di gesso
Realizzato con orditura metallica doppia sovrapposta, lastre in gesso rivestito dello spessore di 12,5
mm avvitate all'orditura metallica con viti autoperforanti fosfatate, a formazione di controsoffitti in locali
di qualsiasi tipo e dimensione, sia interni che esterni, compreso orditura metallica in acciaio zincato
con profili a C posti ad interasse di 50 cm, profilo perimetrale ad U, pendinature con cordino zincato,
sigillatura dei giunti con garzatura, tagli, sfridi, formazione di fori, rasatura, stuccature perimetrali,
ponteggi, compreso ogni altro onere e magistero per dare il lavoro finito a perfetta regola darte. Le
modalit per la messa in opera saranno conformi alle norme UNI 9154 parte I e alle prescrizioni del
produttore.
ART. 40
INTONACI
Gli intonaci in genere dovranno essere eseguiti in stagione opportuna, dopo aver rimosso dalla giunta
delle murature la malta poco aderente, ripulita e abbondantemente bagnata la superficie della parete
stessa.
Gli intonaci di qualunque specie siano (lisci, a superficie rustica, a bugne, per cornici e quantaltro),
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non dovranno mai presentare peli, crepature, irregolarit negli allineamenti e negli spigoli, od altri
difetti.
Quelli comunque difettosi o che non presentassero la necessaria aderenza alle murature, dovranno
essere demoliti e rifatti dallAppaltatore a sue spese.
La calce da usarsi negli intonaci, dovr essere estinta da almeno tre mesi per evitare scoppiettii,
sfioriture e screpolature, verificandosi le quali sar a carico dellAppaltatore il fare tutte le riparazioni
occorrenti.
Ad opera finita lintonaco dovr essere di spessore non inferiore ai mm 15 (quindici).
Gli spigoli sporgenti o rientranti verranno eseguiti ad angolo vivo oppure con opportuno
arrotondamento a seconda degli ordini che in proposito dar la Direzione dei Lavori.
Particolarmente per ciascun tipo di intonaco si prescrive quanto appresso:
Intonaco grezzo o arricciatura
Predisposte le fasce verticali, sotto regole di guida, in numero sufficiente, verr applicato alle murature
un primo strato di malta detto rinzaffo, gettato con forza in modo che possa penetrare nei giunti e
riempirli.
Dopo che questo strato sar alquanto asciutto, si applicher su di esso un secondo strato della
medesima malta che si stender con la cazzuola o con frattazzo stuccando ogni fessura e togliendo
ogni asprezza, sicch le pareti riescano per quanto possibile regolari.
Intonaco comune o civile (stabilitura).
Appena lintonaco grezzo avr perso consistenza, si stender su di esso un terzo strato di malta fina
che si conguaglier con le fasce di guida per modo che la superficie risulti piana ed uniforme, senza
ondeggiamenti e disposta in perfetto piano verticale.
Intonaco colorato
Per gli intonaci delle facciate esterne potr essere ordinato che alla malta da adoperarsi sopra
lintonaco grezzo, siano mischiati i colori che verranno indicati per ciascuna parte delle facciate stesse,
per modo che dalle opportune combinazioni degli intonaci colorati, escano quelle decorazioni che dalla
Direzione dei Lavori saranno giudicate convenienti.
Intonaco a stucco
Sullintonaco grezzo, sar sovrapposto uno strato alto almeno mm. 4 malta per stucchi che verr
spianata con piccolo regolo e governata con la cazzuola cos da avere pareti perfettamente piane nelle
quali non sia tollerata la minima imperfezione.
Ove lo stucco debba colorarsi, nella malta verranno stemperati i colori prescelti dalla Direzione dei
Lavori.
Intonaco di gesso
L'intonaco di gesso dovr essere applicato su superfici esenti da polveri, effluorescenze, tracce di
unto, ecc. e con scabrosit tale da poter garantire l'aderenza dell'intonaco.
La malta di gesso sar preparata, in recipienti di legno, materiale plastico, o acciaio zincato
preventivamente lavati, nella quantit sufficiente all'impiego immediato; la parte eventualmente
eccedente o che abbia fatto presa prima della posa in opera dovr essere scartata.
La malta sar applicata direttamente sulla muratura, preventivamente bagnata, in quantit e con
pressione sufficiente per ottenere una buona aderenza; successivamente si proceder a lisciare la
malta stessa con la spatola metallica al fine di ottenere la necessaria finitura.
Intonaco interno premiscelato
Intonaco interno premiscelato composto da inerti leggeri e leganti sintetici, dato a mano o a macchina
su muratura di nuova costruzione, a base di cemento con finitura in malta fine. Spessore minimo 1,5
cm. Compreso l'onere dell'inserimento, ove necessario, di speciali profili in lamiera di acciaio zincata a
protezione degli spigoli "paraspigoli" e della rete porta intonaco.
Intonaco plastico
L'intonaco decorativo esterno plastico sar costituito da uno strato d'intonaco grezzo o arricciatura
dello spessore di 15 18 mm e da uno strato di finitura dello spessore di 6 10 mm.
L'intonaco plastico sar composto da resine sintetiche, inerti, pigmenti ed additivi vari.
L'applicazione dell'intonaco varier in rapporto ai tipi ed alle finiture superficiali e sar effettuata
secondo le indicazioni delle ditte produttrici, avendo cura, comunque, di proteggere, preventivamente,
con nastri di carta autoadesiva, le parti da non intonacare; la carta autoadesiva dovr essere asportata
prima dell'indurimento dell'intonaco, curando la perfetta rifinitura dei bordi.
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ART. 41
PAVIMENTI E SOTTOFONDI
La posa in opera di pavimenti di qualsiasi tipo o genere dovr essere perfetta in modo da ottenere
piani esatti e nel collocamento in opera degli elementi saranno scrupolosamente osservate le
disposizioni che, di volta in volta, saranno impartite dalla Direzione Lavori.
I singoli elementi dovranno combaciare esattamente tra di loro, dovranno risultare perfettamente fissati
al sottostrato e non dovr verificarsi nelle connessure dei diversi elementi a contatto la bench minima
ineguaglianza.
I pavimenti si addentreranno per mm. 15 entro lintonaco della parete dellambiente da pavimentare,
tirato verticalmente sino al pavimento evitando quindi ogni raccordo a guscio: questo, se prescritto,
dovr sopravanzare interamente sul pavimento o non giammai costituire lancoraggio.
I pavimenti dovranno essere consegnati diligentemente finiti, lavorati e puliti senza macchie di sorta.
Resta comunque contrattualmente stabilito che per un periodo di almeno 10 giorni dopo la ultimazione
di ciascun pavimento lAppaltatore avr lobbligo di impedire a mezzo di chiusura provvisoria laccesso
di qualunque persona nei locali; e ci anche per i pavimenti costruiti per altre Ditte. Ad ogni modo ove i
pavimenti risultassero in tutto o in parte danneggiati per il passaggio abusivo di persone o per altre
cause, lAppaltatore ha lobbligo di presentare alla Direzione Lavori i campioni dei pavimenti che
saranno prescritti.
Sottofondi
Il piano destinato alla posa di qualsiasi tipo di pavimento dovr essere opportunamente spianato
mediante un sottofondo in guisa che la superficie di posa risulti regolare e parallela a quella del
pavimento da eseguire ed alla profondit necessaria.
Il sottofondo potr essere costituito, a seconda che verr ordinato dalla Direzione dei Lavori, da un
massetto di conglomerato cementizio (caldana) o da un gretonato, dello spessore di circa cm. 5
(cinque) che dovr essere gettato in opera a tempo debito per essere lasciato stagionare per almeno
10 gg.
Prima della posa in opera del pavimento, le lesioni eventualmente manifestatesi nel sottofondo
saranno riempite e stuccate con beverone di calce o cemento.
Pavimento aerato con elementi in pvc
Formazione di pavimento ventilato con elementi modulari in polipropilene riciclato, costituiti da calotta
sferica che si conclude su quattro supporti; da posarsi a secco su sottofondo piano, costituente
cassero a perdere atto a sostenere materiali e persone in fase di getto e completamento, per formare
intercapedine con il piano su cui viene posato. Si comprende il getto del massetto in calcestruzzo di 5
cm, tirato a staggia, dosato a kg. 250/mc di impasto e i muretti perimetrali di contenimento.Si esclude
la rete elettrosaldata e l'eventuale sottofondo di appoggio.
Altezza sistema 12 cm + 5 cm di cappa in calcestruzzo.
Sottofondo in calcestruzzo alleggerito
Calcestruzzo alleggerito per l'esecuzione di riempimenti e sottofondi, impastato con polistirolo o altri
materiali leggeri, compreso casserature, armo, disarmo.
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Gruppo I
E <= 3 %
Gruppo IIa
3% < E < 6%
Gruppo IIb
6% < E < 10%
Gruppo III
E > = 10 %
Estruse (A)
UNI EN 121
UNI EN 186
UNI EN 187
UNI EN 188
Pressate a
UNI EN 176
UNI EN 177
UNI EN 178
UNI EN 159
I prodotti di seconda scelta, cio quelli che rispondono parzialmente alle norme predette, saranno
accettati in base alla rispondenza ai valori previsti dal progetto, ed, in mancanza, in base ad accordi
tra direzione dei lavori e fornitore.
Sul massetto in conglomerato cementizio, si distender uno strato di malta cementizia magra dello
spessore di cm. 2 che dovr essere ben battuto e costipato.
Quando il sottofondo avr preso consistenza, si poseranno su di esso a secco le mattonelle a seconda
del disegno e delle istruzioni che verranno impartite dalla Direzione.
Le mattonelle saranno quindi rimosse e ricollocate in opera con malta liquida di puro cemento, e
premute in modo che la malta riempia e sbocchi dalle connessure che verranno stuccate di nuovo con
malta liquida di puro cemento distesavi sopra ed infine la superficie sar ripulita e tirata a lucido con
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Resistenza ad acidi e basi (test effettuato secondo UNI EN 106): garantita escluso HF e derivati
Coefficiente d'attrito: per le superfici naturali R9 (ZH 1/571, DIN 51130); >0,40 (B.C.R.)
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meccanico originale.
Con tale lavorazione vengono scalfiti oltre alla pasta cementizia anche gli inerti affioranti dello strato di
superficie.
Detti masselli saranno posati in opera a secco su sottofondo adeguato sui cui sia stato steso un
riporto di posa di 3-5 cm. di sabbia granita. Dopo la posa di effettua la compattazione con adeguata
piastra vibrante e la sigillatura dei giunti tra masselli contigui con sabbia fine asciutta.
Pavimentazione in getto di calcestruzzo con spolvero superficiale al quarzo
Pavimentazione in calcestruzzo armato con rete elettrosaldata diametro mm 6 maglia 20x20 cm, con
stesura calcestruzzo di spessore minimo di cm 10/12 RCK 350-S4, previa sistemazione del fondo ben
livellato e compattato, addittivato con Glenium Pav o similare, frattazzatura e lisciatura della superficie
con apposito attrezzo, posa spolvero superficiale indurente al quarzo anidro in ragione di 4 kg/mq per
uno spessore di mm 3, trattamento antisdrucciolo mediante rigatura con scopa di saggina, formazione
di giunti di contrazione mediante seghe meccaniche a disco fino a circa 3/4 cm con dimensione
riquadri di 4x4 ml circa, applicazione di protettivo antipolvere, antimacchia, antievaporante, antiritiro e
fessurazione, idroolio repellente antigelo, applicazione sui giunti di profilo preformato in PVC o
sigillante poliuretanico a medio modulo elastico grigio, smussi, listelli, raccordi, trasporto a rifiuto dei
materiali di risulta e compreso pulizia ed ogni altro onere per dare il lavoro finito a regola d'arte.
Marciapiedi in getto di calcestruzzo
Esecuzione di marciapiedi ed accessi carrai mediante fornitura e posa in opera di calcestruzzo
armato con rete elettrosaldata di spessore minimo di 15 cm, sistemazione del fondo ben livellato e
compattato, tagli, sfridi, casseri di contenimento, vibratura meccanica, formazione di giunti con ferro
tondo in acciaio, formazione di rampe, pendenze, lisciatura della superficie con spolvero superficiale al
quarzo, trattamento antisdrucciolo mediante rigatura con scopa di saggina, smussi, listelli, raccordi,
trasporto a rifiuto del materiale di risulta, pulizia con la sola esclusione della rete elettrosaldata
compensata a parte. Spessore cm 15
Pavimenti di legno "parquet"
Tali pavimenti dovranno eseguiti con legni ben stagionati e profilati, di tinta e grana uniforme.
La posa in opera si effettuer dopo il completo prosciugamento del sottofondo e dovr essere fatta a
perfetta regola d'arte, senza discontinuit, gibbosit, difetti di orizzontalit od altro.
I pavimenti a parquet dovranno essere lavati e lucidati, da eseguirsi l'una a lavoro ultimato, l'altra
all'epoca che sar fissata dalla direzione dei lavori.
Pavimenti in pvc
Il cloruro di polivinile, polivinilcloruro o con la corrispondente sigla PVC, il polimero del cloruro di
vinile. Puro, un materiale rigido; deve la sua versatilit applicativa alla possibilit di essere miscelato
anche in proporzioni elevate a prodotti plastificanti, quali ad esempio gli esteri dell'acido ftalico, che lo
rendono flessibile e modellabile o a composti inorganici.
Speciale cura si dovr adottare per la preparazione dei sottofondi, che potranno essere costituiti da
impasto di cemento e sabbia, o da gesso e sabbia. La superficie superiore del sottofondo dovr
essere perfettamente piana e liscia, togliendo gli eventuali difetti con stuccatura a gesso. La saldatura
dei giunti necessaria per evitare la penetrazione dacqua dopo la posa del pavimento vinilico.
L'applicazione pvc dovr essere fatta da operai specializzati, con mastice di resina o con altre colle
speciali. Il pvc dovr essere incollato su tutta la superficie e non dovr presentare rigonfiamenti od altri
difetti di sorta.
Tipi di adesivi
I tipi di adesivi variano in funzione di:
a) Condizioni climatiche:
- Gli adesivi in emulsione devono essere protetti dal gelo
- Gli adesivi contenenti solventi sono infiammabili
- Lambiente in cui ladesivo viene applicato deve essere ben ventilato
- Lapplicazione di un adesivo pu essere eseguita solo a temperature miti (minimo +18C, o come
raccomandato dal fabbricante)
b) Tipo di rovescio del rivestimento:
- Per i pavimenti vinilici con rovescio in PVC, utilizzare un adesivo acrilico in emulsione o a
dispersione
- Per i pavimenti vinilici con rovescio in tessuto o non tessuto sintetico (rovescio BL), utilizzare un
adesivo acrilico in emulsione o a dispersione
- Per i pavimenti vinilici conduttivi, utilizzare un adesivo conduttivo
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- Per i rivestimenti murali tessili con rovescio in carta, utilizzare un adesivo vinilico o acrilico
- Per i rivestimenti murali vinilici, utilizzare un adesivo acrilico
Applicazione delladesivo:
Ladesivo deve essere applicato uniformemente, secondo le istruzioni del fabbricante, osservando la
densit di copertura indicata dal fabbricante.
Ladesivo viene generalmente applicato con una spatola dentata adatta (verificarne periodicamente
lusura).
Altri metodi di applicazione richiedono adeguate attrezzature tecniche (rulli, pistola ad aria compressa
ecc.).
Una quantit di adesivo inferiore a quella raccomandata pu non essere sufficiente a trattenere il
materiale posato.
Se non si lascia evaporare lacqua o il solvente per un tempo sufficiente, le possibili inclusioni di acqua
o solvente possono causare il rigonfiamento e il distacco del materiale.
Tempo di apertura:
Fase di evaporazione: periodo di tempo che lacqua o i solventi impiegano per evaporare in gran parte,
permettendo alladesivo di divenire sufficientemente coesivo per trattenere il rivestimento. Il tempo di
evaporazione varia in funzione della porosit del substrato e delle condizioni climatiche locali
(temperatura, umidit).
Fase di incollaggio: periodo di tempo durante il quale ladesivo ancora sufficientemente attivo da
permettere ladesione del rivestimento al substrato a seguito della rullatura.
Tempo di asciugatura:
possibile utilizzare normalmente il rivestimento e collocare i mobili nellambiente solo dopo che
ladesivo ha fatto presa completamente. Il tempo di presa/asciugatura varia da 24 a 48 ore in funzione
del tipo di adesivo utilizzato.
Se il rivestimento viene utilizzato normalmente prima che ladesivo abbia fatto presa completamente, il
peso degli oggetti collocati sul rivestimento pu lasciare unimpronta indelebile.
Copertura:
Per le emulsioni o dispersioni acriliche e per le soluzioni alcoliche, la copertura varia da 250 a 350
g/m2 (alcuni fabbricanti di adesivi indicano la copertura solo in m2) secondo il tipo di rivestimento, la
spatola utilizzata e le condizioni del substrato.
Rullatura:
La rullatura comprime il rovescio del rivestimento sulladesivo e inoltre garantisce l'eliminazione di
sacche daria che potrebbero causare rigonfiamenti successivamente.
Il rivestimento deve essere rullato partendo dal centro dei teli posati e procedendo verso i bordi.
Dopo il taglio dei giunti, il rivestimento deve essere sottoposto a una rullatura finale sullintera
superficie, utilizzando un rullo adatto per pavimenti vinilici compatti e linoleum (68 kg).
La saldatura dei giunti:
La saldatura dei giunti necessaria per evitare la penetrazione dacqua dopo la posa del pavimento
vinilico.
Le tipologie di saldatura dipendono dal tipo di prodotto e possono essere le seguenti:
a) saldartura a freddo
b) saldatura a caldo
Pavimentazione in resina poliuretanica
Pavimentazione continua elastica UV resistente, autolivellante, con caratteristiche anticalpestio ed
antitrauma, realizzata con resine poliuretaniche elastomeriche senza solventi, con elevata resistenza
chimica, meccanica e allabrasione, particolarmente adatta per pavimentazioni autolivellanti in tutti gli
ambienti dove sono possibili variazioni termiche o dove richiesta una pavimentazione flessibile
come, per esempio, solette, parcheggi, uffici ecc. Idonea anche per pavimentazioni esterne soggette a
traffico con ruote gommate. Classe 1 di reazione al fuoco, resistenza a compressione > 60 mPas,
resistenza a trazione > 25 mPas. Posta in opera attraverso:
preparazione del sottofondo con trattamento di pallinatura o smerigliatura eseguita con idoneo
macchinario e recupero delle polveri con accurata aspirazione (il coefficiente di adesione deve
essere di almeno 15 mPas);
applicazione con spatola liscia di primer epossidico bicomponente senza solventi a bassa
viscosit. Spolveratura a superficie fresca con il quarzo per garantire una migliore adesione della
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finitura in resina;
rasatura localizzata per ridurre le displanarit esistenti con applicazione di resina caricata 1:1 con
inerti;
realizzazione di getto autolivellante pigmentato in massa con cazzuola dentata per uno spessore di
2 mm. nominali ed uniformato con rullo frangibolle,
preparazione del sottofondo con trattamento di pallinatura o smerigliatura eseguita con idoneo
macchinario e recupero delle polveri con accurata aspirazione (il coefficiente di adesione deve
essere di almeno 15 mPas);
applicazione a spatola liscia di una prima mano di composto cementizio, addittivato con resine e
microfibre (consumo circa 1,3-1,4 kg/m2);
Applicazione con rullo a pelo medio di dispersione acquosa di particelle di polimero (diluito 1 parte
di prodotto e 2 parti di acqua);
applicazione a spatola liscia della seconda mano di composto cementizio, addittivato con resine e
microfibre (consumo circa 0,6-0,7 kg/m2);
Applicazione con vello di una prima mano di prodotto bicomponente composto da miscela di
prepolimeri epossidici, ammina di copolimerizzazione, additivi ed emulsionanti, a formare un film
superficiale consolidante, antipolvere e antiolio;
applicazione a rullo (pelo liscio), trascorse non meno di ventiquattro ore, di una o due mani di
prodotto allacqua costituito da miscela di prepolimeri funzionalizzanti emulsionati, additivi e
prepolisicianato idrofilo a formare un rivestimento liscio, resistente agli agenti atmosferici e
allabrasione.
Compresi giunti di dilatazione in corrispondenza dei giunti del massetto (campiture non superiori a
16/20 mq per interni e 10/12 mq per esterni) composti da profili portanti in alluminio con alette di
spessore adeguato, resistenti allusura, agli acidi, agli oli ed alle sostanze bituminose in genere.
Colore a scelta della D.L.. Finitura opaca, lucida o satinata per ottenere il grado di lucentezza
desiderato.
Pavimenti in gomma per attivit sportiva
Pavimento sintetico calandrato e vulcanizzato a base di gomma naturale e sintetica, cariche minerali,
vulcanizzanti, stabilizzanti e pigmenti coloranti. Formato da uno strato di usura con superficie liscia a
vista opaca, antisdrucciolevole, tonalita' semiunita, vulcanizzato ad un sottostrato portante resiliente,
cos da formare un materiale unico a spessore costante di mm 3. Il materiale cosi' composto dovra'
essere incollato su di una lamina costituita da speciali resine viniliche e fibra di vetro stabilizzante dello
spessore di mm 1,2, formando un unico pavimento ( formato teli di altezza. cm.190 ), autoposante
dello spessore totale di mm 4,2 ( 5,8 Kg/m ). Il materiale dovr essere prodotto in accordo con i
requisiti previsti dalla norma UNI EN ISO 9001 per la progettazione, la produzione e la rintracciabilit
da aziende che dimostrano la certificazione del proprio Sistema Qualit aziendale da parte di Enti
riconosciuti. Il pavimento dovra' possedere le seguenti caratteristiche tecniche:
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Spessore 2.5mm
Durezza 90 shore A
Caratteristiche antisdrucciolo R9
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Pavimenti in laminato
Pavimentazione in doghe ottenute dalla sezionatura di un compound costituito da un supporto in fibra
legnosa HDF (exterior grade) con una superficie esterna in laminato ad alta pressione Print HPL e
bilanciato con un laminato Print HPL . Il pavimento avr spessore 11,0 mm, classe di utilizzo 23-32,
secondo la norma EN 13329, resistenza allabrasione AC4, resistenza allurto IC3, antistatico, a posa
flottante, sar appoggiato su materassino in polietilene espanso a cellula chiusa, accoppiato ad un
foglio di polietilene di spessore totale 2,2 mm, avente funzione di barriera vapore.
La pavimentazione cos ottenuta (pavimento + materassino) deve essere certificata per quanto
riguarda la reazione al fuoco Bfl-S1 secondo la nuova normativa europea EN 14041:2004 + EN
14041:2004 AC 2005, corrispondente alla classe 1 secondo la vecchia normativa UNI 8457.
Le doghe devono essere incollate tra di loro, mediante la stesura nelle scanalature a femmina, sia sul
lato lungo che su quello corto, con collante resistente allacqua (norma EN 204/205 gruppo D3). Per
superfici aventi lati che superino i 15,0 ml trasversali, i 20,0 ml longitudinali, vanno previsti opportuni
giunti di dilatazione. Lasciare sempre uno spazio di dilatazione perimetrale di almeno 10,0 mm.
ART. 42
RIVESTIMENTO DI PARETI
I rivestimenti in piastrelle, di qualsiasi genere essi siano dovranno essere eseguiti a perfetta regola
darte con il materiale prescelto dalla Direzione dei Lavori ed eguale ai campioni che verranno volta a
volta eseguiti.
Particolare cura dovr porsi nella posizione in sito dei rivestimenti, in modo che questi a lavoro
ultimato risultino perfettamente aderenti al retrostante intonaco.
Pertanto prima del loro impiego le piastrelle dovranno essere immerse nellacqua fino a saturazione e
dopo avere abbondantemente annaffiato lintonaco delle pareti, alle quali deve applicarsi il
rivestimento, saranno collocate in sito con la necessaria e sufficiente malta cementizia.
Le piastrelle dovranno perfettamente combaciare fra loro e le linee dei giunti, debitamente stuccate
con cemento bianco, dovranno risultare a lavoro ultimato perfettamente allineate.
I rivestimenti dovranno essere completati con tutti i gusci di raccordo ai pavimenti ed agli spigoli,
listelli, cornici, ecc.
A lavoro ultimato i rivestimenti dovranno essere convenientemente lavati e pulimentati.
Tipo di rivestimento: piastrelle di ceramica pressate a secco (bicottura) con caratteristiche conformi a
quanto stabilito dalla norma UNI EN 87, gruppo BIII, da porre in opera con collanti o malta cementizia,
suggellatura dei giunti in cemento bianco o colorato e pulizia finale.
ART. 43
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in caso contrario unico responsabile della perfetta rispondenza dei pezzi allatto della posa in opera.
Esso avr pure lobbligo di apportare alle stesse, in corso di lavoro tutte quelle modifiche che
potessero essere richieste dalla Direzione dei Lavori.
ART. 44
ART. 45
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mediante caviglie, chiodi, squadre, staffe di ferro, fasciature di reggia od altro, in conformit alle
prescrizioni che saranno date.
Dovendosi impiegare chiodi per collegamento dei legnami, espressamente vietata l'applicazione
senza apparecchiarne prima il conveniente foro col succhiello.
I legnami, prima della loro posizione in opera e prima dell'esecuzione della spalmatura di catrame o
della coloritura, se ordinata, debbono essere congiunti in prova nei cantieri, per essere esaminati ed
accettati provvisoriamente dalla direzione dei lavori.
Tutte le parti dei legnami che rimangono incassate nella muratura devono, prima della posa in opera,
essere convenientemente spalmate di catrame vegetale o di carbolineum e tenute, almeno
lateralmente e posteriormente, isolate in modo da permettere la permanenza di uno strato di aria
possibilmente ricambiabile.
ART. 46
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rifiutare tutti quelli che fossero stati verniciati o coloriti senza tale accettazione.
L'accettazione dei serramenti e delle altre opere in legno non definitiva se non dopo che siano stati
posti in opera, e se, malgrado ci, i lavori andassero poi soggetti a fenditure e screpolature,
incurvamenti e dissesti di qualsiasi specie, prima che l'opera sia definitivamente collaudata,
l'appaltatore sar obbligato a rimediarvi, cambiando a sue spese i materiali e le opere difettose.
Porte cieche a cerniera con telaio in legno e pannello tamburato
Porta interna ad uno o due battenti, cieca , realizzata con telaio in legno massiccio rovere per
murature con spessore fino a 30 cm, pannello cieco tamburato a struttura alveolare antimuffa
autoestinguente con supporto in legno dello spessore minimo di 3 mm, verniciato opaco, colore su
indicazione della D.L.., controtelaio in legno abete, ferramenta in acciaio inox, maniglia 20 mm Mod.
tipo PBA 2028BT o similari.
Porta scorrevole a scomparsa
Porta scorrevole a scomparsa entro muratura in laterizio o cartongesso, costituita da controtelaio
prefabbricato in lamiera di acciaio zincata con binario di scorrimento estraibile e da pannello di
tamponamento cieco tamburato a struttura alveolare antimuffa dello spessore di 40 mm rivestito sulle
due facce in laminato, compreso telaio in acciaio zincato completo di guida di scorrimento, carrello,
nasello a pavimento, accessori, stipiti, coprifili e mostrine in legno colore tipo rovere chiaro verniciato
con vernice trasparente, maniglie, guarnizioni ed assistenze murarie. Colore a scelta della D.L. Ad 1
anta. Dim. L. 90 x h. 210 cm
Porta telescopica per cartongesso
Controtelaio in profili metallici in lamiera zincata avente sede interna di mm 134 per parete interna
divisoria in cartongesso formata da profili accoppiati, con spessore complessivo parete finita di mm
180 idoneo per l'alloggiamento all'interno di quattro porte scorrevoli a trascinamento (2+2
contrapposte, scorrevoli, rigide, a scomparsa, di peso massimo unitario di Kg 80.
Dimensioni luci di passaggio: cm 350 x cm 260 (h). Si comprende la realizzazione di veletta sopra il
controtelaio per un'altezza di cm 40 di parete in cartongesso ad orditura metallica e doppio
rivestimento, sp.180mm, costituita da orditura metallica in acciaio zincato, spessore 0,6-0,8-1,0 mm,
delle dimensioni di:
- guide U40/ 75mm /40 mm
- montanti C50/ 75mm /50 mm,
posti ad interasse non superiore a 600 mm, isolata dalle strutture perimetrali con nastro monoadesivo
con funzione di taglio acustico, dello spessore di 3,5 mm. I profili saranno marcati CE conformemente
alla norma armonizzata EN 14195 riguardante Profili per Sistemi in Lastre in Gesso Rivestito, in
classe A1 di reazione al fuoco, prodotti secondo il sistema di qualita UNI-EN-ISO 9001-2000. Il
rivestimento su entrambi i lati dell'orditura sar realizzato con doppio strato di lastre in gesso rivestito,
marcate CE a norma UNI EN 520 e conformi alla DIN 18180, collaudate dal punto di vista biologicoabitativo come da certificato rilasciato dall'Istituto di Bioarchitettura di Rosenheim, dello spessore di
12.5+12.5 mm per lato, avvitate all'orditura metallica con viti autoperforanti fosfatate. Le modalita per
la messa in opera saranno conformi alle norme UNI 9154 parte I e alle prescrizioni del produttore.
Comprese anche n.4 ante cieche formate da pannello cieco tamburato a struttura alveolare antimuffa
autoestinguente con supporto in legno dello spessore minimo di 3 mm, verniciato opaco, colore su
indicazione della D.L..
ART. 47
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arch. Maurizio Bordugo
arch. Anna Raffin
ART. 48
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Per l'esecuzione dei serramenti e di altri lavori in alluminio, I'Appaltatore dovr servirsi d una Ditta
Specializzata e ben accetta dalla D.L..
Tutti i manufatti dovranno essere costruiti a perfetta regola d'arte in conformit con disegni esecutivi.
La finitura dovr essere accuratissima in ogni particolare.
I disegni esecutivi di tutti i serramenti dovranno essere elaborati dalla Ditta fornitrice e da essa
tempestivamente sottoposti, completi di ogni dettaglio costruttivo, alla preventiva approvazione della
Direzione Lavori nel pieno rispetto della descrizione dell'Elenco prezzi delle categorie dei lavori a
misura e a corpo.
Le eventuali varianti ai disegni approvati che la Ditta fornitrice riterr di proporre in corso d'opera,
dovranno essere preventivamente accettate dallo stesso Direttore dei Lavori. Prima di dar corso alla
fornitura, la Ditta Aggiudicataria dovr sottoporre all'approvazione del sopracitato Direttore dei Lavori i
campioni di tutti i profilati da usare nella costruzione del vari serramenti ed i campioni degli apparecchi
di chiusura, delle maniglie, delle serrature e degli accessori di ogni genere.
La Direzione dei Lavori potr richiedere, e la Fornitrice dovr tempestivamente eseguire, la
campionatura al vero, completa, del vari tipi di serramento. L'esame dei campioni completi avverr in
cantiere.
La Direzione dei Lavori rifiuter, e la Fornitrice dovr sostituire a sue complete spese, quei manufatti
che non risulteranno eseguiti in conformit dei disegni e dei campioni approvati, o che comunque non
risulteranno rispondenti alle prescrizioni del presente Capitolato od ai patti contrattuali.
Il rilievo delle misure sar eseguito in loco dalla Fornitrice a sue complete spese, cure e rischio,
rimanendo cos essa unica e sola responsabile della perfetta rispondenza delle misure dei manufatti a
quelle delle strutture in cui dovranno porsi in opera. Si precisa al riguardo che le misure segnate
nell'allegato ordinativo sono puramente indicative e che manufatti dello stesso tipo a cui in tale elenco
attribuita un'unica misura, potranno avere in realt varie differenti dimensioni in conseguenza di
discordanze esistenti nelle misure di strutture gi eseguite.
Per i vari tipi di serramento valgono, tra l'altro, le seguenti prescrizioni:
tutti i serramenti saranno provvisti di controtelaio da premurare in lamiera di acciaio zincato rullata
a freddo, eventualmente costituito da pi elementi separati, atto a consentire il montaggio su di
esso, senza necessit di alcuna opera muraria, dell'infisso propriamente detto. I controtelai, che
dovranno in ogni caso essere montati nudi, privi del relativo serramento, avranno forme e
caratteristiche tali da permettere, una volta montati, l'esecuzione di tutte le opere di finitura interne
ed esterne (intonaci, rivestimenti, pavimenti, soglie, marmi, velette, coprirullo, tinteggiature, ecc.)
indipendentemente dal montaggio dell'infisso.
quando i serramenti siano provvisti di imbotte esterna, cassone o cielino coprirullo, controtelaio
dovr essere realizzato in modo da consentire anche il montaggio di tali parti contemporaneamente
all'infisso propriamente detto, senza la necessit di alcuna opera muraria e dopo la ultimazione di
tutte le opere di finitura. L'eventuale imbotte esterna, non prevista nel manufatto, verr pagata ai
prezzi dl elenco.
tutti i manufatti dovranno essere completi di ogni occorrente accessorio di montaggio, chiusura e di
funzionamento quali ad esempio: zanche, piastre, perni, viti, cerniere, bilici, dispositivi di manovra e
chiusura, leve, cariglioni, maniglie, cremonesi, aste, arresti, fermi, guide, molle, scrocchi, serrature.
chiavi, coprifili, fermavetri, vetri del tipo semidoppio, retinato, stampato, mezzo cristallo, vetri
camera, ecc. a seconda delle indicazioni della Direzione Lavori e quanto altro necessario per il
perfetto funzionamento.
tutti i serramenti dovranno essere realizzati In modo da rendere possibile ed agevole la pulizia dei
vetri, sia all'interno che all'esterno col solo ausilio di scalette di uso comune, senza pericolo per il
personale addetto e senza necessit di ricorrere ad attrezzature e mezzi d'opera eccezionali.
tutti i serramenti in ogni loro parte dovranno essere studiati, costruiti e montati in modo da
assicurare con l'impiego di idonee guarnizioni o spazzolini in nylon l'assoluta tenuta di aria e acqua
nelle giunzioni tra le varie parti costituenti il serramento, all'attacco tra il serramento propriamente
detto ed il controtelaio, ed all'attacco tra serramento e murature, rivestimenti, pavimenti, soglie,
contorni, ecc. Sar prevista una stuccatura con Bostik o prodotto similare.
sar cura e responsabllit della Ditta porre in opera vetri dello spessore adeguato alla dimensione
ed al tipo di serramento e delle caratteristiche idonee all'uso del locale (retinati, stampati, ecc.),
montati su guarnizioni ad U che diano la massima garanzia per il passaggio dell'aria e dell'acqua.
tutti i serramenti del presente Capitolato saranno del tipo a monoblocco, realizzati con profilati
estrusi in lega leggera di alluminio, anodizzati in elettrocolore oppure preverniciati in Diagrammi
relativi e le dimensioni di massima figurano nell'allegato casellario "abaco dei sarramenti"
Le caratteristiche dei serramenti in Elenco Prezzl sono qui riportate nella loro descrizione dettagliata;
s'intende che esse siano comuni a tutti i serramenti descritti quando non diversamente specificato in
Elenco prezzi delle categorie dei lavori a misura e a corpo e nell'abaco serramenti.
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alle dimensioni ed all'uso delle facciate su cui saranno montati. Gli spessori dei vetri dovranno essere
calcolati secondo le norme UNI 7143, salvo se non siano espressamente indicati negli elaborati facenti
parte della richiesta. I vetri dovranno essere posti in opera nel rispetto della norma UNI 6534 con
l'impiego di tasselli aventi adeguata durezza a seconda della funzione (portante o distanziale). I
tasselli dovranno garantire l'appoggio delle lastre del vetrocamera e dovranno avere una lunghezza
idonea al peso da sopportare. La tenuta attorno alle lastre di vetro dovr essere eseguita con idonee
guarnizioni preformate in elastomero etilene-propilene (EPDM) opportunamente giuntate agli angoli. Il
produttore della vetrata isolante dovr garantire la corrispondenza delle vetrate a quanto indicato nella
norma UNI 10593. Gli elementi di vetrocamera dovranno essere forniti di idoneo certificato di garanzia
decennale contro la presenza di umidit condensata all'interno delle lastre. I vetri ed i cristalli dovranno
essere di prima qualit, perfettamente incolori e trasparenti, con superfici complanari piane. Dovranno
inoltre corrispondere alle norme UNI. Lutilizzo di opportune guarnizioni permetter di far esercitare al
vento una pressione costante su tutto il perimetro delle lastre onde evitare punti di infiltrazione. A tale
scopo la guarnizione esterna sar pi elastica di quella interna in modo da deformarsi prima nel caso
di movimenti anomali.
ART. 49
INFISSI SPECIALI
Porte resistenti al fuoco ad un 'anta REI 120
Fornitura e posa in opera, come da certificato di prova o indicazioni della Ditta fornitrice, di porta
metallica cieca ad una anta con classe di resistenza al fuoco REI 60, costituita da un telaio in acciaio
profilato con zanche a murare, guarnizione autoespandente per tenuta ai fumi caldi e sede per
guarnizione siliconica per tenuta fumi freddi, battente in lamiera di acciaio zincato a doppia parete e
con intercapedine riempita con pannelli isolanti ad alta resistenza termica, cerniere con molla
incorporata regolabile per la chiusura automatica, serratura antincendio tipo Yale adatta alle alte
temperature e corredata da due chiavi programmabili, maniglie antincendio con anima in acciaio e
rifinitura satinata, verniciatura con mano di fondo antiruggine applicata con procedimento elettrostatico
ad essiccazione in forno di qualsiasi tonalit, colore da definire con la D.L.., compreso assistenze
murarie, ponteggi, puntelli, materiali di consumo, dichiarazione di conformit della ditta costruttrice,
certificato di prova ed omologazione, dichiarazione di corretta posa in opera da parte dell'installatore.
La porta dotata di obl circolare 400mm. e di maniglione antipanico a barra orizzontale in acciaio
inox satinato di sezione tubolare reso basculante per mezzo di due leve incernierate nelle scatole
laterali ed apribili con qualsiasi tipo di comando sia interno che esterno, con chiave e meccanismo di
fermo a giorno di qualsiasi tipo.
Porte resistenti al fuoco ad un'anta REI 60
Porta metallica cieca ad una anta con classe di resistenza al fuoco REI 60, costituita da un telaio in
acciaio profilato con zanche a murare, guarnizione autoespandente per tenuta ai fumi caldi e sede per
guarnizione siliconica per tenuta fumi freddi, battente in lamiera di acciaio zincato a doppia parete e
con intercapedine riempita con pannelli isolanti ad alta resistenza termica, cerniere con molla
incorporata regolabile per la chiusura automatica, serratura ntincendio tipo Yale adatta alle alte
temperature e corredata da due chiavi, maniglie antincendio con anima in acciaio e rifinitura in
materiale plastico, verniciatura con mano di fondo antiruggine applicata con procedimento
elettrostatico ad essiccazione in forno, compreso dichiarazione di conformit della ditta costruttrice,
certificato di prova ed omologazione, dichiarazione di corretta posa in
opera da parte dell'installatore. Foro muro 900x2150 mm
Porte con apertura a cerniera e tamponamento in lamiera rivettata
Serramento con ante fisse ed apribili, realizzato con profili maggiorati in acciaio zincato preverniciato,
con tamponamento in lamiera zincata rivettata, due mani di vernice di fondo e due di smalto sintetico,
lamiera per finitura soglia, architrave, spallette come da disegni esecutivi, Ferramenta in acciaio inox,
maniglia 20 mm Mod. tipo PBA 2028BT o similari. Dotata di griglie di areazione 400x200mm.
ART. 50
OPERE DA VETRAIO
Le lastre di vetro saranno di norma chiare, del tipo indicato nellelenco prezzi; il tutto salvo pi precise
indicazioni, che saranno impartite allatto della fornitura dalla Direzione Lavori.
Per quanto riguarda la posa in opera, le lastre di vetro verranno normalmente assicurate negli appositi
incavi dei vari serramenti in legno con adatte puntine e mastice da vetraio (formato con terretta
speciale ed olio di lino cotto ) spalmando prima di uno strato sottile di mastice i margini verso lesterno
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ART. 51
ART. 52
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diversi su una stessa parete, complete di filettature, zoccoli e quantaltro occorre alla perfetta
esecuzione dei lavori.
La scelta dei colori dovuta al criterio insindacabile della Direzione dei Lavori e non sar ammessa
alcuna distinzione tra i colori ordinari e i colori fini, dovendosi in ogni caso fornire i materiali pi fini e
delle migliori qualit.
Le successive passate di coloriture ad olio e verniciature dovranno essere di tonalit diverse, in modo
che sia possibile, in qualunque momento, controllare il numero delle passate che sono state applicate.
In caso di contestazione qualora lAppaltatore non sia in grado di dare precisa dimostrazione circa il
numero di passate applicate, la decisione sar a sfavore dellAppaltatore stesso. Limpresa ha inoltre
lobbligo di eseguire, nei luoghi e con le modalit che saranno prescritte, i campioni dei vari lavori di
rifinitura, sia per la scelta delle tinte che per il genere di esecuzione, e ripeterli eventualmente con le
varianti richieste sino ad ottenere lapprovazione della Direzione Lavori, prima di por mano allopera
stessa. Essa dovr infine adottare tinte o vernici sulle opere eseguite (pavimenti, rivestimenti,
serramenti, ecc...) restando a suo carico ogni lavoro necessario a riparare i danni eventualmente
arrecati.
Idropittura lavabile per interni
Idropittura lavabile applicata a due riprese a rullo o pennello su intonaci interni di qualsiasi tipo, a base
di resine acriliche in dispersione acquosa, cariche lamellari e pigmenti di qualsiasi tinta, compreso teli
in polietilene, nastrature protettive, la protezione di superfici non interessate, ritocchi a fine lavoro. A
due strati. Tinte a scelta della D.L..
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Sul fondo della trincea, livellato e liberato da ogni traccia di pietrame si sovrappone un letto di posa di
idoneo materiale incoerente, con caratteristiche e granulometria adeguata, cos da avere la superficie
d'appoggio della tubazione perfettamente piana e da poter esercitare l'appoggio su materiali di natura
tale che assicurino la ripartizione uniforme dei carichi lungo l'intera tubazione.
Lo spessore del letto di appoggio deve essere di almeno 20 cm, il materiale deve essere costipato con
attrezzi adatti prima della posa della tubazione e accuratamente livellato; essenziale che il letto di
posa non sia molto rigido e che offra al tubo un sostegno buono e uniformemente distribuito.
Per quanto riguarda il rinfianco delle tubazioni, la funzione da essa espletata, la natura del materiale
con cui pu essere realizzato ed il grado di costipazione dello stesso, occorre tener presente che la
ripartizione delle pressioni del terreno lungo il perimetro delle tubazioni dipende dalla interazione fra
tubo e terreno; per ottenere dal rinfianco un risultato soddisfacente si devono impiegare materiali
perfettamente costipabili, quali la sabbia, fino ad un'altezza di 25 cm al di sopra della generatrice
superiore del tubo.
Il costipamento del rinterro che avvolge il tubo dovr essere uniforme per raggiungere il 90% del valore
ottimale con la prova di penetrazione di Proctor modificata (ISO/TC 138).
Il rinfianco con terreni, quali quelli di natura organica, torbosi, melmosi, argillosi, ecc., assolutamente
proibito perch detti terreni non sono costipabili a causa del loro alto contenuto d'acqua.
Il rinterro della restante altezza della trincea fino al piano di campagna pu essere effettuato con lo
stesso materiale di scavo, se ritenuto idoneo e deve essere effettuato a strati successivi, tali strati
devono essere costipati almeno fino ad un metro di copertura sul vertice della tubazione, l'uno dopo
l'altro in modo che la densit della terra in sita raggiunga il valore ottimale.
Il collaudo di una canalizzazione di cloruro di polivinile di acque di scarico verte su due tipi di
accertamento:
- accertamento della tenuta della canalizzazione. Si effettua sottoponendo a pressione idraulica la
canalizzazione stessa, riempiendo di acqua il tronco da collaudare di lunghezza opportuna, in
relazione alla pendenza, attraverso il pozzetto di monte, fino a livello stradale del pozzetto a valle, o
adottando altro sistema idoneo a conseguire lo stesso scopo;
- accertamento della stabilit della canalizzazione dopo il completo rinterro della trincea, verificando se
la deformazione sotto carico subita dal tubo inferiore al 5% del diametro.
Tale accertamento verifica indirettamente se l'Appaltatore ha eseguito il rinterro uniformemente e nei
modi prescritti, con materiali idonei e ben costipati.
d) Tubi in polietilene a.d.:
la posa in opera dei tubi in polietilene avverr dopo aver predisposto uno strato di sabbia dello
spessore minimo di 20 cm, ben livellato, si proceder poi allo sfilamento dei tubi ed alla loro
regolarizzazione. Dopo effettuate le giunzioni, tra tubo e tubo del tipo saldate di testa o incollate e tra
tubo e pozzetti o condotti in calcestruzzo, adottando gli opportuni provvedimenti atti a garantire la
perfetta tenuta, si procede al rinterro con sabbia fino al raggiungimento di uno spessore minimo di
copertura, sulla generatrice superiore del tubo, non inferiore a 20 cm e comunque in conformit a
quanto specificato al precedente punto.
Per le tubazioni ricadenti sotto sede stradale, potr essere prescritto un getto di c.s. magro dello
spessore di 15 cm, indi si proceder al rinterro definitivo del cavo.
e) Tubazioni in ghisa
la posa in opera e la giunzione delle condotte in ghisa debbono essere effettuate da personale
adeguatamente preparato; la Direzione Lavori potr, a suo insindacabile giudizio, far sospendere la
posa delle tubazioni qualora il personale incaricato di tale lavoro, non dia all'atto pratico le necessarie
garanzie per la perfetta riuscita dell'opera. La posizione esatta in cui devono essere posti i raccordi,
deve essere riconosciuta o approvata dal Direttore dei Lavori. Conseguentemente resta determinata la
lunghezza dei diversi tratti di tubazione continua.
Questa deve essere formata col massimo numero possibile di tubi interi, cos da ridurre al minimo il
numero delle giunture. Resta quindi vietato l'impiego di spezzoni di tubi ove non sia strettamente
riconosciuto necessario dal personale di assistenza della Direzione dei Lavori.
Prima di essere posto in opera ciascun tubo e raccordo deve essere, a pi d'opera, accuratamente
pulito delle tracce di ruggine o di qualunque altro elemento estraneo. Nell'operazione di posa deve
evitarsi che nell'interno della condotta vadano detriti o corpi di qualunque natura e che venga
comunque danneggiata la superficie interne del tubo.
Gli estremi della condotta posata devono essere tappati accuratamente, durante le interruzioni del
lavoro, con tappi idonei. I tubi e raccordi devono essere calati con cura nelle trincee e nei cunicoli dove
debbono essere posati, evitando spostamenti notevoli entro il cavo, urti, cadute, ecc.
La posa dei tubi dovr essere fatta di norma secondo le disposizioni che tratto per tratto impartir la
Direzione Lavori.
Sul fondo del cavo, sia esso in terra che in roccia, sar disposto uno strato di sabbia di almeno 15 cm
e non dovr presentare rilievi o infossature, evitando l'impiego di pezzi di pietra sotto i tubi per stabilire
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gli allineamenti; i tubi verranno calati nella fossa con mezzi adeguati a preservarne l'integrit e
verranno disposti nella giusta posizione per l'esecuzione delle giunzioni.
Salvo quanto riguarda in particolare la formazione delle giunzioni, ogni tratto di condotta deve essere
disposto e rettificato in modo che l'asse del tubo unisca con uniforme pendenza diversi punti che
verranno fissati con appositi picchetti, in modo da corrispondere esattamente all'andamento
planimetrico e altimetrico stabilito nei profili e nelle planimetrie approvati dalla Direzione dei Lavori con
le varianti che potranno essere disposte dalla Direzione stessa.
I tubi debbono essere disposti in modo da poggiare per tutta la loro lunghezza; essi dovranno inoltre
essere rinfiancati e ricoperti da uno strato di sabbia avente uno spessore minimo di 15 cm. L'impiego
dei raccordi deve corrispondere a quanto indicato in progetto o dalla Direzione dei Lavori.
Nella messa in opera dei raccordi deve essere assicurata la perfetta coassialit di questi con l'asse
della condotta.
Prima del rinterro definitivo della condotta, ogni singolo tronco compreso tra due pozzetti successivi
dovr essere sottoposto al collaudo idraulico. Per questa prova di tenuta, si provveder ad attuare a
mezzo di tamponi la condotta a valle del tronco considerato.
Si provveder quindi al riempimento con acqua della condotta fino al raggiungimento del livello del
chiusino stradale nel pozzetto a monte.
La prova da considerarsi valida solo se dopo 8 ore dalla fine del riempimento si sar accertato che il
livello dell'acqua all'interno dei pozzetti rimasto invariato.
E a totale carico dell'Impresa la sostituzione dei tubi (come fornitura del materiale e come mano
d'opera) che presentassero perdite durante la prova.
Eseguita la prova con esito favorevole, si proceder al rinterro della condotta, adoperando le materie
escavate in precedenza solo se ritenute idonee dalla Direzione dei Lavori e costipandole con la
massima cura fino a costituire un ricoprimento di almeno 80 cm sulla generatrice superiore del tubo.
f) Tubazioni in acciaio
i tubi saranno messi in opera previa regolarizzazione del piano di posa, con uno strato di sabbia dello
spessore minimo di 15 cm, in modo che i tubi vi poggino in tutta la loro lunghezza; essi saranno poi
rinfiancati e ricoperti sempre con sabbia per almeno 15 cm.
Gli elementi delle tubazioni di acciaio saranno collegati a seconda dei casi, con giunto rapido a
bicchiere, con giunto a flangia, oppure anche saldato in opera. I tubi a bicchiere dovranno essere
calati singolarmente nello scavo, il collegamento dovr essere eseguito innestando ad incastro
l'estremo maschio di tubo nel bicchiere dell'altro fino a completo rifiuto.
Con opportuni mezzi si fisser la posizione reciproca dei tubi e dei giunti ottenendo l'allineamento della
tubazione nella sua definitiva posizione.
Le giunzioni dei tubi a saldatura, con barrette di acciaio dolce cotto, dovranno evitare irregolarit e
sbavature del metallo di riporto; saranno effettuate solamente da personale specializzato, munito di
idoneo patentino ai sensi della normativa vigente.
Per i tubi a flangia si adotteranno guarnizioni esclusivamente di tela gommata di adeguato spessore in
un solo pezzo ed in un solo strato.
Le flange dei tubi, gli spessori, i fori ed i bulloni dovranno essere tutti rispondenti alle vigenti norme
U.N.I.
Durante tutte le operazioni di posa delle condotte indispensabile porre la massima attenzione al
controllo ed alle eventuali riparazioni dei rivestimenti, dalla cui integrit a condotta posata, dipende la
durata della tubazione. Perci ancora prima di calare i tubi nello scavo si deve procedere ad accurata
revisione del rivestimento per individuare e riparare gli eventuali difetti. La riparazione si esegue
asportando accuratamente tutta la parte danneggiata, pulendo a mezzo spazzola metallica la
superficie scoperta e verniciandola con vernice al bitume. Quando la vernice asciutta al tatto si
applica uno strato di miscela bituminosa fusa e si ricopre accuratamente con tessuto di vetro o di juta
imbevuto di miscela bituminosa.
La ricopertura deve estendersi con buon margine sul contorno della parte lesionata.
Nel caso di piccoli di difetti o di piccole avarie la riparazione pu limitarsi a semplice spalmatura di
bitume caldo.
Soltanto dopo aver accettata la perfetta tenuta della condotta di procede alla formazione dello strato
protettivo nelle giunzioni e quindi al rinterro del cavo.
La protezione della zona del giunto viene eseguita con procedimento analogo a quello gi descritto per
la riparazione dei rivestimenti in opera. E cio, spazzolatura, verniciatura, applicazione di uno strato
protettivo di miscela bituminosa, fasciatura con tessuto di vetro o di juta impregnato.
Particolare cura deve essere rivolta alla preparazione della superficie da proteggere e delle zone di
raccordo col rivestimento esistente sui due tubi collegati.
La fasciatura deve essere almeno in doppio strato o sopravanzare sufficientemente gli orli del
rivestimento intatto dei due tubi collegati.
Nel caso di tubazioni con rivestimento esterno epossidico, eventuali danneggiamenti o difetti del
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rivestimento dovranno essere ripristinati previa un'accurata discatura della zona da ritoccare, eseguita
da uno sgrassaggio con solvente per epossidici e con l'applicazione finale del prodotto epossidico per
mezzo di una grossa pennellata in una o pi passate sino a raggiungere lo spessore minimo di 400
microns.
Nel caso di tubazioni con giunzione saldata, eseguita fuori terra, tanto la revisione dell'integrit del
rivestimento e relative riparazioni, quanto la protezione dei giunti vengono eseguiti sulla tubazione
prima di calarla nello scavo, in quanto pi facile un accurato controllo e una buona esecuzione delle
eventuali riparazioni e della ricopertura dei tratti scoperti in corrispondenza delle giunzioni.
L'estremit di ciascun tratto di condotta collocata in opera e da provare, dovr essere mantenuta
costantemente chiusa con flange cieche o tappi di legno, restando assolutamente vietato di praticare
tali chiusure con altre materie che possono poi rimanere all'interno dei tubi.
Ciascun tratto della condotta della lunghezza che sar prescritta dalla Direzione Lavori, prima di venire
ricoperta di terra dovr essere sottoposta alla prova idraulica secondo quanto indicato al precedente
punto f).
Si intendono a carico dell'Appaltatore tutte le spese occorrenti, per eseguire o rifare, se necessario le
prove. Eseguita la prova con esito favorevole, si proceder al rinterro della condotta, adoperando le
materie escavate in precedenza solo se ritenute idonee dalla Direzione dei Lavori e costipandole con
la massima cura fino a costituire un ricoprimento di almeno 80 cm sulla generatrice superiore del tubo.
ART. 54
I pozzetti di ispezione saranno costruiti secondo le prescrizioni generali sui getti in calcestruzzo
normale ed in calcestruzzo armato e secondo i disegni di progetto.
I pozzetti prefabbricati dovranno corrispondere per dimensioni e caratteristiche costruttive ai disegni
allegati ed alle prescrizioni del presente Capitolato. Saranno costruiti in conglomerato cementizio
vibrato meccanicamente, armati in misura adeguata ed atti a sopportare un carico sovrastante
complessivo di almeno 6.000 kg/m2. La loro esecuzione sar fatta a regola d'arte in stampi appositi
onde raggiungere una perfetta compattezza e superfici interne completamente lisce, senza alcun
vespaio.
Il periodo della stagionatura prima della messa in opera dovr essere non inferiore a 10 giorni.
Tutti i pozzetti saranno muniti di chiusini o delle caditoie o dei pezzi speciali in funzione della loro
ubicazione e destinazione.
ART. 55
ART. 56
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avr cura di lasciare scoperti i giunti fino al completamento della prova idraulica. L'Impresa tenuta
alla sostituzione di tutti i giunti e delle tratte di condotta che presenteranno trasudamenti o perdite,
dopo di che si ripeter la prova.
La prova idraulica di tenuta va eseguita secondo le norme UNI 6463/69 sottoponendo la tubazione ad
una pressione pari a 1,5 PN, da raggiungersi in 30 secondi e mantenendola per un tempo non minore
a 2 ore.
Sono a carico dell'Impresa tutte le spese occorrenti per eseguire e rifare, se necessario, le prove.
ART. 57
ART. 58
GIUNTI GIBAULT
Per i giunti Gibault con guarnizioni anulari in gomma semidura le dimensioni delle flange e del
manicotto dovranno consentire un gioco uniforme ed opportuno degli elementi con il tubo e tra di loro.
Le guarnizioni dei giunti non dovranno essere suscettibili di deformazione permanente e quindi ad
elasticit praticamente inesauribile.
I giunti, nel caso dovessero restare a contatto permanente con il terreno, avranno un triplo rivestimento
di vetroflex bitumato; in tale caso questa protezione sar eseguita solamente dopo le prove di
pressione della condotta della quale fanno parte integrante i giunti stessi.
ART. 59
SARACINESCHE E SFIATI
Le saracinesche di arresto saranno collocate nei punti indicati nel progetto o in quelli indicati dalla
Direzione dei Lavori. Le saracinesche di scarico andranno invece collocate nei punti pi depressi della
condotta tra due rami di pendenza contraria, ovvero all'estremit di una condotta isolata quando
questa in continua discesa.
Le saracinesche dovranno essere collegate alle tubazioni per mezzo di raccordi metallici a flangia, che
sar unita alla saracinesca con interposizioni di gomma dello spessore di 3-4 mm.
Saranno montate con il cuneo completamente chiuso per evitare l'entrata di qualsiasi corpo estraneo e
dovranno potersi manovrare sotto carico e con pressione da una sola parte del cuneo.
Ogni saracinesca allogata in un pozzetto sar fornita di volantino di manovra, dipinto con due mani di
pittura antiruggine.
Sulla saracinesca e sui pezzi di collegamento verr data, a posa ultimata, una mano di catrame
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liquido. Gli sfiati saranno posti in opera in apposito pozzetto o entro chiusino ovale in ghisa, a seconda
delle prescrizioni della Direzione dei Lavori e dovranno essere collegati al sommo delle tubazioni con
tubi di acciaio zincato e collare d'attacco.
La tenuta di sfiati e saracinesche dovr essere messa in evidenza con la pressione di prova della
condotta.
ART. 60
POZZETTI
I pozzetti potranno essere realizzati in opera o prefabbricati. In entrambi i casi essi dovranno avere la
forma, le dimensioni e gli spessori previsti nel progetto, salvo diversa indicazione della Direzione
Lavori.
I pozzetti collocati nella sede stradale ed i relativi chiusini e caditoie, saranno armati in modo di
sopportare un carico sovrastante complessivo di 6000 kg/m2.
L'esecuzione dei pozzetti prefabbricati sar fatta a regola d'arte con 3,5 q.li di cemento tipo 325 per
ogni m3 di impasto entro stampi appositi onde raggiungere una perfetta compattezza e superfici
completamente liscie senza vespai.
Nei pozzetti di cacciata, che vanno eseguiti in opera, verranno collocati il sifone automatico tipo
Contarino formato da un coperchio a forma di piatto capovolto in cui si trova il tubo piezometrico
comunicante con la vaschetta di adescamento e dal tubo a sifone ed il rubinetto di regolazione.
ART. 61
ILLUMINAZIONE PUBBLICA
Cavidotti
Nell'esecuzione dei cavidotti saranno tenute le caratteristiche dimensionali e costruttive, nonch i
percorsi, indicati nei disegni di progetto. Saranno inoltre rispettate le seguenti prescrizioni:
lo scavo per la posa della condotta deve essere realizzato esternamente al nastro d'asfalto;
nel caso in cui non sia possibile procedere come sopra, gli uffici concorderanno un tracciato
adeguato, le opere devono comunque essere realizzate in modo da interessare il meno possibile
le corsie di marcia dei veicoli;
lo scavo deve essere eseguito previa fresatura della pavimentazione bitumata, rinterrato con
materiale arido accuratamente costipato per strati successivi, consentito l'utilizzo dei materiale di
risulta dello scavo per il riempimento dello stesso che risulti idoneo;
la tubazione dovr essere collocata ad una profondit non inferiore a m. 0.80;
le camerette di manovra dovranno essere dimensionate per carichi di 1 Categoria, essere in
quota e raccordate con l'asfalto;
lavori devono essere eseguiti in modo da non interrompere la circolazione sulla strada;
a lavoro ultimato la ditta sar tenuta a rimettere, a sue cure e spese, quanto rimosso ripristinando
lo stato dei luoghi ed a riparare qualsiasi danno o guasto che, in dipendenza dei lavori, fosse stato
arrecato alla strada e/o sue pertinenze;
i ripristini dovranno essere effettuati come riportato nei disegni allegati;
La posa delle tubazioni in plastica verr eseguita negli scavi predisposti su fondo resistente, non
accidentato, sul quale sar costruito un letto di sabbia e ghiaietto di opportuno spessore. La
tubazione da interrare sar posata ad andamento regolare e fatta in modo che non risultino
contropendenze che possano provocare eventuali accumuli d'acqua. I tubi dovranno appoggiare
sopra lo strato di sabbia. Saranno calottati da un adeguato spessore di calcestruzzo e comunque
previa indicazione della DD. LL. Per ogni tubazione sar prevista l'introduzione di filo di ferro
zincato per la tesa successiva dei cavo elettrico;
- il riempimento dello scavo dovr effettuarsi con materiali di risulta o con ghiaia naturale vagliata,
sulla base delle indicazioni fornite dai tecnici comunali. Particolare cura dovr porsi
nell'operazione di costipamento da effettuarsi con mezzi meccanici; trasporto alla discarica dei
materiale eccedente.
Durante la fase di scavo dei cavidotti, della posa delle tubazioni, dei pozzetti, ecc. dovranno
essere approntati tutti i ripari necessari per evitare incidenti ed infortuni a persone, animali o cose
per effetto di scavi aperti non protetti.
Durante le ore notturne la segnalazione di scavo aperto o di presenza di cumulo di materiali di
risulta o altro materiale sul sedime stradale, dovr essere di tipo luminoso a fiamma od a sorgente
elettrica, tale da evidenziare il pericolo esistente per il transito pedonale e veicolare.
Nessuna giustificazione potr essere addotta dall'Appaltatore per lo spegnimento di dette luci di
segnalazione durante la notte anche se causato da precipitazioni atmosferiche.
Tutti i ripari (cavalletti, transenne, ecc.) dovranno riportare il nome della Ditta appaltatrice dei
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lavori, il suo indirizzo e numero telefonico. L'inadempienza delle prescrizioni sopra indicate pu
determinare sia la sospensione dei lavori, sia la risoluzione dei contratto qualora l'Appaltatore
risulti recidivo per fatti analoghi gi accaduti nel presente appalto od anche in appalti precedenti. Il
rinterro di tutti gli scavi per cavidotti e pozzetti dopo l'esecuzione dei getti implicitamente
compensato con il prezzo dell'opera. Nessun compenso potr essere richiesto per i sondaggi da
eseguire prima dell'inizio degli scavi per l'accertamento dell'esatta ubicazione dei servizi nel
sottosuolo.
Pozzetti con chiusino metallico carrabile
Nell'esecuzione dei pozzetti saranno mantenute le caratteristiche dimensionali e costruttive, nonch la
ubicazione, indicate nei disegni allegati. Saranno inoltre rispettare le seguenti prescrizioni:
esecuzione dello scavo con misure adeguate alle dimensioni dei pozzetto;
formazione di platea in calcestruzzo dosato a 200 Kg di cemento di tipo 325 per metro cubo di
impasto, con fori per il drenaggio dell'acqua;
formazione, all'interno dei pozzetto, di rinzaffo in malta di cemento grossolanamente lisciato;
fornitura e posa, sul letto di malta di cemento, di chiusino metallico, completo di telaio, per il
traffico incontrollato; - riempimento dei vano residuo con materiale di risulta o con ghiaia naturale
costipati; trasporto alla discarica dei materiale eccedente.
E' consentita in alternativa, e compensato con lo stesso prezzo, l'esecuzione in calcestruzzo delle
pareti laterali dei pozzetti interrati con chiusino in ghisa. Lo spessore delle pareti e le modalit di
esecuzione dovranno essere preventivamente concordati con la Direzione Lavori.
Pozzetti prefabbricati interrati e plinti prefabbricati
E' previsto l'impiego di pozzetti prefabbricati ed interrati, comprendenti un elemento a cassa, con due
fori di drenaggio, ed un coperchio removibile, detti manufatti, di calcestruzzo vibrato, avranno sulle
pareti laterali la predisposizione per l'innesto dei tubi di plastica, costituita da zone circolari con parete
a spessore ridotto. I plinti avranno chiusino in lamiera zincata striata o ghisa di portata adeguata al
luogo di installazione.
Con il prezzo a corpo sono compensati, oltre allo scavo, anche il trasporto a pi d'opera, il tratto di
tubazione in plastica interessato dalla parete dei manufatto, il riempimento dello scavo con ghiaia
naturale costipata, nonch il trasporto alla discarica dei materiale ed il ripristino dei suolo pubblico. Si
dovr eseguire la tubazione di drenaggio sul fondo dei pozzetto cos come evidenziato nel libretto dei
particolari costruttivi.
Blocchi di fondazione dei pali
Nell'esecuzione dei blocchi di fondazione per il sostegno dei pali saranno mantenute le caratteristiche
dimensionali e costruttive indicate nel disegno allegato.
Qualora le dimensioni dei blocchi di fondazione siano diverse da quelle di progetto, l'impresa, senza
nessun ulteriore compenso, dovr presentare i nuovi calcoli firmati da soggetto abilitato.
Saranno inoltre rispettate le seguenti prescrizioni:
esecuzione dello scavo con misure adeguate alle dimensioni dei blocco;
formazione dei blocco in calcestruzzo dosato a 250 Kg di cemento tipo 325 per metro cubo di
impasto;
esecuzione della nicchia per l'incastro dei paio, con l'impiego di cassaforma;
fornitura e posa entro il blocco di calcestruzzo, di spezzone d tubazione plastica dei diametro
esterno non inferiore a 60 mm per il passaggio dei cavi;
riempimento eventuale dello scavo con materiale di risulta o con ghiaia naturale accuratamente
costipata; trasporto alla discarica dei materiale eccedente;
sistemazione del cordolo in pietra eventualmente rimosso.
L'eventuale rimozione dei cordoli dei marciapiede compresa nell'esecuzione dello scavo del blocco.
Per tutte le opere elencate nel presente articolo previsto dall'appalto il ripristino del suolo pubblico.
Il dimensionamento maggiore dei blocchi di fondazione rispetto alle misure indicate in progetto non
dar luogo a nessun ulteriore compenso.
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ART. 63
I lavori saranno pagati in base alle misure fissate dal progetto anche se le stesse, all'atto della
misurazione, dovessero risultare superiori; potr tenersi conto di maggiori dimensioni soltanto
nel caso che le stesse siano state ordinate per iscritto dalla direzione dei lavori.
L'appaltatore dovr presentarsi, a richiesta della direzione dei lavori, ai sopralluoghi che la
stessa ritenga opportuno per le misurazioni dei lavori ed in ogni caso l'appaltatore stesso potr
assumere l'iniziativa per le necessarie verifiche quando ritenga che l'accertamento non sia pi
possibile con il progredire del lavoro.
SCAVI
Oltre agli obblighi particolari emergenti dal presente articolo, coi prezzi di Elenco per gli scavi in
genere, lAppaltatore devesi ritenere compensato per tutti gli oneri che esso dovr incontrare:
per taglio e lo scavo con qualsiasi mezzo delle materie sia asciutte, che bagnate, in presenza di
acqua e di qualsiasi consistenza;
per palleggi, innalzamento, carico, trasporto e scarico in rilevato rinterro ed a rifiuto a qualsiasi
distanza, sistemazione delle materie di rifiuto, deposito provvisorio e successiva ripresa, per ogni
indennit di deposito temporaneo o definitivo;
per la regolarizzazione delle scarpate o pareti, per lo spianamento del fondo, per la formazione di
gradoni, per il successivo rinterro allingiro delle murature, attorno e sopra le condotte di acqua od
altre condotte in genere, e sopra le fognature o drenaggi secondo le sagome definitive di progetto;
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Nel caso di scavi eseguiti oltre le dimensioni indicate, l'appaltatore non avr diritto ad alcun compenso
per il maggior lavoro effettuato e dovr, a sua cura e spese, rimettere in sito le materie scavate in
eccesso.
I materiali provenienti dagli scavi, se riconosciuti idonei dalla direzione dei lavori, potranno essere
utilizzati per quelle categorie di lavoro per le quali possibile l'impiego dei materiali provenienti dagli
scavi, a carico dell'appaltatore, nel caso che l'elenco dei prezzi ne disponga diversamente, l'onere
per il carico, il trasporto a rifiuto e lo scarico delle materie scavate fino alla discarica procurata a cura e
spese dell'appaltatore senza limiti di distanza.
Si conviene inoltre che la misurazione degli scavi verr effettuata nei seguenti modi:
a. Il volume degli scavi di sbancamento verr determinato con metodo delle sezioni ragguagliate e
sulle effettive misure geometriche prese sulle verticali dei calcestruzzi di fondazione come da
progetto che verranno rilevate in contraddittorio con lAppaltatore allatto della consegna. Ove le
materie siano mobilizzate per formazione di rilevati, il volume sar misurato in riporto.
b. Gli scavi di fondazione saranno computati per un volume uguale a quello risultante dal prodotto
della base di fondazione per la sua profondit sotto il piano degli scavi di sbancamento o del
terreno naturale, quando detto scavo di sbancamento non viene effettuato.
c. Al volume cos calcolato si applicheranno i vari prezzi fissati nellelenco per tali scavi; vale a dire
che essi saranno valutati sempre come eseguiti a pareti verticali, ritenendosi gi compreso e
compensato col prezzo unitario di elenco ogni maggiore scavo.
ART. 64
RILEVATI E RINTERRI
Il volume dei rilevati e dei rinterri sar determinato con il metodo delle sezioni ragguagliate, in base ai
rilevamenti eseguiti in contraddittorio con l'appaltatore all'atto della consegna ed all'atto della
misurazione; per volumi di limitata entit e/o di sagoma particolare consentita la determinazione del
volume dei rilevati con metodi geometrici di maggiore approssimazione.
Il volume dei rilevati e dei rinterri eseguiti con materiali provenienti da cave di prestito, sar ricavato
per differenza tra il volume totale del rilevato ed il volume degli scavi contabilizzati e ritenuti idonei
dalla direzione dei lavori; il computo del volume si intende per materiale reso senza tener conto di
maggiori volumi dovuti ad assestamenti naturali e/o compattazioni.
Nel prezzo dei rilevati eseguiti con materiali provenienti da cave di prestito sono compresi gli oneri
relativi all'acquisto dei materiali idonei in cave di prestito private, alla sistemazione delle cave a
estrazione ultimata, al pagamento delle spese per permessi e diritti per estrazione da fiumi e simili e
da aree demaniali e, per quanto applicabili, gli oneri citati per gli scavi di sbancamento.
Nel caso che l'elenco dei prezzi non disponga diversamente, il prezzo relativo alla sistemazione dei
rilevati comprende anche l'onere della preparazione del piano di posa, consistente ad esempio
nell'eliminazione di piante, erbe, radici, nonch di materie contenenti sostanze organiche; gli eventuali
scavi per la preparazione del piano di posa verranno contabilizzati solo se spinti, su richiesta scritta
dalla direzione dei lavori, a profondit superiore a 20 cm dal piano di campagna ed unicamente per i
volumi eccedenti tale profondit.
Nella formazione dei rilevati anche compreso l'onere della stesa a strati negli spessori prescritti, la
formazione delle banchine e dei cigli, se previsti, e la profilatura delle scarpate; nei rilevati, inoltre, non
sar contabilizzato scavo di cassonetto ed il volume dei rilevati sar considerato per quello reale,
dedotto, per la parte delle carreggiate, quello relativo al cassonetto e dal computo del volume dei
rilevati non dovranno essere detratti i volumi occupati da eventuali manufatti qualora la superficie della
sezione retta degli stessi sia inferiore a 0,50 mq
La compattazione meccanica del rilevato sar valutata a metro cubo o a metro quadro secondo quanto
previsto nell'elenco dei prezzi, in aggiunta alla formazione dei rilevati, quando detta compattazione
venga esplicitamente ordinata dalla direzione dei lavori.
Rinterri in sabbia
I prezzi di Elenco verranno applicati alle quantit in volume (metri cubi) reso rilevate in contraddittorio
con lImpresa, al netto dei manufatti presenti negli scavi.
Riempimento con pietrame a secco-stabilizzato granulometrico
Il riempimento con pietrame a secco per drenaggi, vespai, sottofondi, etc., e le quantit di stabilizzato
granulometrico saranno valutate a metro cubo per il volume effettivo reso misurato in opera.
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ART. 65
ART. 66
MURATURE
Murature in genere
Tutte le murature in genere, salvo le eccezioni in appresso specificate, saranno misurate
geometricamente, a volume od a superficie, secondo la categoria, in base a misure prese sul vivo dei
muri, esclusi cio gli intonaci. Sar fatta deduzione di tutti i vuoti di superficie superiore a mq 2(due)
rimanendo con essa compensati e pertanto a carico dellAppaltatore, ogni onere per la formazione di
sguinci, spallette, mazzette, ecc Sara fatta deduzione anche dei vuoti di canne fumarie,
canalizzazioni, ecc., che abbiano sezione superiore a 0,25 mq.
Cos pure sar sempre fatta deduzione del volume corrispondente alla parte incastrata di pilastri,
piattabande, ecc., di strutture diverse, nonch di pietre naturali od artificiali da pagarsi con altri prezzi
in elenco.
Nei prezzi unitari delle murature di qualsiasi genere si intende compreso ogni onere per la formazione
di spalle, sguinci, canne, spigoli, strombature, incassature per imposte di archi, piattabande ed
architravi in cemento armato.
Qualunque sia la curvatura data alla pianta ed alle sezioni trasversali dei muri, anche se si debbano
costruire sotto raggio, le relative murature saranno valutate con i prezzi delle murature rette senza
alcun compenso in pi. Tutti gli oneri per gli ancoraggi delle murature alle strutture portanti che
vengono richieste o dovessero essere richieste in corso dopera, sin intendono compresi nel prezzo
delle stesse.
Tramezzi di mattoni
I tramezzi di mattoni ad un testa od in foglio si valuteranno a metro quadro e misureranno a vuoto per
pieno, al rustico, deducendo soltanto le aperture di superficie uguale o superiore a mq 2.00 (due),
intendendo nel prezzo compensata la formazione di sordini, spalle, piattabande, zoccoletti, ecc.
Volte, archi e piattabande
Le volte, gli archi e le piattabande saranno anchessi pagati a volume od a superficie, secondo la
categoria, con i prezzi di Elenco, nei quali si intendono comprese tutte le forniture, lavorazioni e
magisteri per dare le opere complete con tutti i giunti delle parti viste frontali o di intradosso profilati e
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stuccati.
Paramenti faccia a vista
La misurazione dei paramenti in pietrame e delle cortine di mattoni verr effettuata per la loro
superficie effettiva, dedotti i vuoti e le parti occupate da pietra da taglio od artificiale.
Nella muratura in pietra da taglio, la pietra stessa, da pagarsi a volume, sar sempre valutata a metro
cubo in base al volume del primo parallelepipedo retto rettangolare circoscrivibile a ciascun pezzo. Le
lastre, i lastroni e gli altri pezzi da pagarsi a superficie saranno valutati in base al minimo rettangolo
circoscrivibile.
Per le pietre di cui una parte viene lasciata greggia, si comprender anche questa nella misurazione,
non tenendo per alcun conto delle eventuali maggiori sporgenze della parte non lavorata in confronto
delle dimensioni assegnate ai tipi prescritti.
ART. 67
SOLAI
I solai in cemento armato massicci (cio non misti a laterizi) saranno valutati a metro cubo come ogni
altra opera in cemento armato. I solai in in cemento armato massiccio con piastra predalle
collaborante saranno quantificati a mq effettivo.
Ogni altro tipo di solaio sar invece valutato a metro quadrato in base alla superficie netta interna dei
vani che ricopre, qualunque sia la forma di questi misurata al grezzo delle murature principali di
perimetro, escluso quindi lappoggio sulle murature stesse.
Nei prezzi dei solai in genere compreso lonere per lo spianamento superiore con malta sino al piano
di posa del massetto per i pavimenti: nonch ogni opera e materiale occorrente per dare il solaio
completamente finito e pronto per la pavimentazione e per lintonaco.
Nel prezzo dei solai misti in cemento armato e laterizi sono comprese le casseforme dei cementi
armati, e il ferro per larmatura, i cordoli perimetrali e di ripartizione, i ponteggi ed i puntellamenti.
Il prezzo al metro quadrato dei solai suddetti si applicher senza alcuna maggiorazione anche a quelle
porzioni in cui per resistere a momenti negativi, il laterizio sia sostituito da conglomerato cementizio.
Nel caso di casserature collaboranti, queste si intendono liquidate
ART. 68
COPERTURE A TETTO
Le coperture, in genere, sono computate a metro quadrato, misurando geometricamente la superficie
effettiva delle falde del tetto, senza alcuna deduzione dei vani per fumaioli, lucernari, ed altre parti
sporgenti della copertura, purch non eccedenti ciascuna la superficie di 1 mq, nel qual caso si
devono dedurre per intero. In compenso non si tiene conto delle sovrapposizioni e dei ridossi dei
giunti.
Nel prezzo dei tetti compreso e compensato tutto quanto prescritto dal presente capitolato speciale
in riferimento allesecuzione di tale lavorazione ad eccezione della grossa armatura (capriate, puntoni,
arcarecci, colmi, costoloni).
Le lastre di piombo, ferro e zinco, alluminio, acciaio ecc. che siano poste nelle copertura, per i
compluvi o alle estremit delle falde, intorno ai lucernari, fumaioli, ecc., sono pagate a parte con i
prezzi fissati in elenco per detti materiali.
ART. 69
CONTROSOFFITTI
I controsoffitti piani saranno pagati in base alla superficie della loro proiezione orizzontale, senza tener
conto dei raccordi curvi coi muri perimetrali.
I controsoffitti a finta volta di qualsiasi forma e monta, si misureranno per una volta e mezza la loro
proiezione orizzontale.
Nel prezzo dei controsoffitti in genere sono compresi e compensati tutte le armature, ed ogni fornitura
magistero e mezzo di opera per dare i controsoffitti compiuti in opera.
ART. 70
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ART. 71
ART. 72
PAVIMENTI
I pavimenti di qualunque genere, saranno valutati per superficie vista tra le pareti intonacate
dellambiente. Nella misura non sar perci compresa lincassatura dei pavimenti nellintonaco.
I prezzi di elenco per ciascun genere di pavimento comprendono la fornitura dei materiali ed ogni
lavorazione per dare i pavimenti stessi completi e rifiniti, compreso il sottofondo.
In ciascuno dei prezzi si intendono comprese le opere di ripristino e di raccordo con gli intonaci,
qualunque possa essere la entit dei lavori per tali ripristini.
ART. 73
RIVESTIMENTI DI PARETI
I rivestimenti in piastrelle verranno misurati per la superficie effettiva qualunque sia la sagoma e la
posizione delle pareti da rivestire. Nel prezzo a metro quadrato sono compresi tutti i pezzi speciali di
raccordo, gusci, angoli, ecc., che saranno per computati nella misurazione, nonch la preventiva
preparazione in malta delle pareti da rivestire.
ART. 74
INTONACI
I prezzi degli intonaci saranno applicati alla superficie intonacata senza tener conto delle superfici
laterali di risalti, spigoli, lesene, etc. Varranno sia per superfici piane che curve. Lesecuzione dei gusci
di raccordo, se richiesti, negli angoli fra pareti e soffitto e fra pareti e pareti, con un raggio non
superiore a cm 15 (quindici), pure compresa nel prezzo, avuto riguardo che gli intonaci verranno
misurati anche in questo caso come se esistessero gli spigoli vivi.
I prezzi dellElenco valgono anche per intonaci su murature dei mattoni forati di pi di una testa, con
lonere dellintasamento dei fori del laterizio.
Gli intonaci interni ed esterni sui muri di qualsiasi spessore maggiore di cm 15, saranno computati a
vuoto per pieno a compenso della riquadratura dei vani, degli oggetti e delle lesene alle pareti, che
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non saranno perci sviluppate.Tuttavia saranno detratti i vani di superficie maggiore a mq 4 (quattro),
valutando a parte la riquadratura di detti vani.
Gli intonaci interni ed esterni su tramezzi in foglio o ad una testa saranno computati per la loro
superficie effettiva, detraendo tutti i vuoti di qualsiasi dimensione ed aggiungendo le loro riquadrature.
Gli intonaci esterni, su muri di qualsiasi tipo, saranno computati a vuoto per pieno, senza tenere conto
delle sporgenze e delle rientranze fino a 25 cm dal piano delle murature che non saranno perci
sviluppate; tuttavia saranno detratti i vani di superficie maggiore di 4 mq, valutando a parte la
riquadratura di detti vani.
Nel prezzo degli intonaci sono compresi tutti gli oneri per l'esecuzione dei fondi, delle cornici, dei
cornicioni, fasce, stipiti, mostre, architravi, mensole, bugnati, ecc.
La superficie di intradosso delle volte, di qualsiasi forma e monta, verr determinata moltiplicando la
superficie della loro proiezione orizzontale per il coefficiente 1,20. Nessuno speciale compenso sar
dovuto per gli intonaci eseguiti a piccoli tratti anche in corrispondenza di spalle e mazzette di vani di
porte e finestre.
L'intonaco dei pozzetti d'ispezione delle fognature sar valutato per la superficie delle pareti senza
detrarre la superficie di sbocco delle fogne, in compenso delle profilature e dell'intonaco sulle
grossezze dei muri.
ART. 75
ART. 76
ART. 77
TINTEGGIATURE E VERNICIATURE
Nei prezzi delle tinteggiature, coloriture e verniciature in genere sono compresi tutti gli oneri di cui al
presente capitolato per la lavorazione in questione oltre a quelli per mezzi d'opera, trasporto, sfilatura
e rinfilatura d'infissi, ecc.
Le tinteggiature interne ed esterne per pareti e soffitti saranno in generale misurate con le stesse
norme sancite per gli intonaci.
Per la coloritura o verniciatura degli infissi e simili si osserveranno le norme seguenti:
a) per le porte, bussole e simili, si computer due volte la luce netta dell'infisso, oltre alla mostra e allo
sguincio, se ci sono, non detraendo l'eventuale superficie del vetro compresa con ci anche la
verniciatura del telaio per muri grossi o del cassettoncino tipo romano per tramezzi o dell'imbotto tipo
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lombardo, pure per tramezzi. La misurazione della mostra o dello sguincio sar eseguita in proiezione
su piano verticale parallelo a quello medio della bussola (chiusa) senza tener conto di sagome, risalti o
risvolti;
b) per le finestre senza persiane, ma con controsportelli, si computer tre volte la luce netta
dell'infisso, essendo cos compensata anche la coloritura dei controsportelli e del telaio (o cassettone);
c) per le finestre senza persiane e senza controsportelli si computer una volta sola la luce netta
dell'infisso, comprendendo con ci anche la coloritura della soglia e del telaio (o cassettone);
d) per le persiane comuni si computer tre volte la luce netta dell'infisso, comprendendo con ci anche
la coloritura del telaio;
e) per le persiane avvolgibili si computer due volte e mezzo la luce netta dell'infisso, comprendendo
con ci anche la coloritura del telaio ed apparecchio a sporgere, salvo il pagamento a parte della
coloritura del cassettoncino coprirullo;
f) per il cassettone completo, tipo romano, cio con controsportelli e persiane, montati su cassettone,
si computer sei volte la luce netta dell'infisso, comprendendo con ci anche la coloritura del
cassettone e della soglia;
g) per le opere in ferro semplici e senza ornati, quali finestre grandi a vetrate e lucernari, serrande
avvolgibili a maglia, infissi di vetrine per negozi, saranno computati i tre quarti della loro superficie
complessiva, misurata sempre in proiezione, ritenendo cos compensata la coloritura dei sostegni,
grappe e simili accessori, dei quali non si terr conto alcuno nella misurazione;
h) per le opere in ferro di tipo normale a disegno, quali ringhiere, cancelli anche riducibili, inferriate e
simili, sar computata una volta l'intera loro superficie, misurata con le norme e con le conclusioni di
cui alla lettera precedente;
i) per le opere in ferro ornate, cio come alla lettera precedente, ma con ornati ricchissimi, nonch per
le pareti metalliche e le lamiere stirate, sar computata una volta e mezzo la loro superficie, misurata
come sopra;
l) per le serrande da bottega in lamiera ondulata o ad elementi di lamiera sar computata tre volte la
luce netta del vano, misurato, in altezza, tra la soglia e la battitura della serranda, intendendo con ci
compensata anche la coloritura della superficie non in vista;
m) i radiatori dei termosifoni saranno pagati ad elemento, indipendentemente dal numero delle
colonne di ogni elemento e della loro altezza.
Tutte le coloriture o verniciature s'intendono eseguite su ambo le facce e con i rispettivi prezzi di
elenco si intende altres compensata la coloritura, o verniciatura, di nottole, braccioletti e simili
accessori.
ART. 78
ART. 79
LAVORI IN METALLO
Tutti i lavori in metallo saranno in generale valutati a peso; questo si intender riferito al manufatto
dato completo in opera con la esclusione degli sfridi.
ART. 80
OPERE IN VETRO
Per la misura dei vetri e cristalli resta convenuto che essa va eseguita sulla sola superficie
effettivamente collocata in opera senza tener conto degli eventuali sfridi occorsi per ricavare la
dimensione del vetro o cristallo effettivamente collocato in opera, i quali si ritengono gi compensati
nel prezzo indicato nellElenco, come si intende compensato col prezzo il mastice e le punte per il loro
fissaggio e le eventuali guarnizioni in gomma prescritte per i telai in ferro.
Resta parimenti convenuto che per le misurazioni dei vetro o cristalli centinati, si assumer il minimo
rettangolo ed essi circoscritto.
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ART. 81
ART. 82
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ART. 83
di funzionamento ed in relazione alla potenzialit resa. Sono compresi i pezzi speciali di collegamento
ed i materiali di tenuta.
Le elettropompe saranno valutate a numero secondo le rispettive caratteristiche costruttive e di
funzionamento ed in relazione alla portata e prevalenza. Sono compresi i pezzi speciali di
collegamento ed i materiali di tenuta.
I serbatoi di accumulo saranno valutati a numero secondo le rispettive caratteristiche costruttive ed
in relazione alla capacit. Sono compresi gli accessori duso, i pezzi speciali di collegamento ed i
materiali di tenuta.
I serbatoi autoclave saranno valutati a numero secondo le rispettive caratteristiche costruttive ed in
relazione alla capacit. Sono compresi gli accessori duso, i pezzi speciali di collegamento ed i
materiali di tenuta.
I gruppi completi autoclave monoblocco saranno valutati a numero secondo le rispettive
caratteristiche costruttive, in relazione alla portata e prevalenza delle elettropompe ed alla capacit del
serbatoio. Sono compresi gli accessori duso, tutte le apparecchiature di funzionamento, i pezzi
speciali di collegamento ed i materiali di tenuta.
Le bocchette, gli anemostati, le griglie, le serrande di regolazione, sovrappressione e tagliafuoco ed i
silenziatori saranno valutati a decimetro quadrato ricavando le dimensioni dai rispettivi cataloghi delle
ditte costruttrici. Sono compresi i controtelai ed i materiali di collegamento.
Le cassette terminali riduttrici della pressione dellaria saranno valutate a numero in relazione della
portata dellaria. compresa la fornitura e posa in opera di tubi flessibili di raccordo, i supporti elastici
e le staffe di sostegno.
Gli elettroventilatori saranno valutati a numero secondo le loro caratteristiche costruttive e di
funzionamento ed in relazione alla portata e prevalenza. Sono compresi i materiali di collegamento.
Le batterie di scambio termico saranno valutate a superficie frontale per il numero di ranghi. Sono
compresi i materiali di fissaggio e collegamento.
I condizionatori monoblocco, le unit di trattamento dellaria, i generatori di aria calda ed i
recuperatori di calore, saranno valutati a numero secondo le loro caratteristiche costruttive e di
funzionamento ed in relazione alla portata daria e alla emissione termica. Sono compresi i materiali di
collegamento.
I gruppi refrigeratori dacqua e le torri di raffreddamento saranno valutati a numero secondo le loro
caratteristiche costruttive e di funzionamento ed in relazione alla potenzialit resa. Sono comprese le
apparecchiature elettriche relative ed i pezzi speciali di collegamento.
Gli apparecchi per il trattamento dellacqua saranno valutati a numero secondo le rispettive
caratteristiche costruttive e di funzionamento ed in relazione alla portata. Sono comprese le
apparecchiature elettriche relative ed i pezzi speciali di collegamento.
I gruppi completi antincendio UNI 9487 DN 45 e 70, per attacco motopompa e gli estintori portatili,
saranno valutati a numero secondo i rispettivi componenti ed in relazione alla capacit.
I rivestimenti termoisolanti saranno valutati al metro quadrato di sviluppo effettivo misurando la
superficie esterna dello strato coibente, le valvole, le saracinesche, i pezzi speciali sono compresi
nello sviluppo lineare.
Le rubinetterie per gli apparecchi sanitari saranno valutate a numero per gruppi completi secondo le
rispettive caratteristiche, tipologie e dimensioni. Sono compresi i materiali di tenuta e di collegamento
Le valvole, le saracinesche e le rubinetterie varie saranno valutate a numero secondo le rispettive
caratteristiche
e
dimensioni.
Sono
compresi
i
materiali
di
tenuta.
- Le serrande per gli impianti ad aria sono computati a superficie frontale, moltiplicando la base per
laltezza della sezione di canale nella quale devono essere montate.
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Art. 84
Art. 85
Art. 86
Art. 87
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La misura verr fatta per l'effettiva lunghezza delle canalizzazioni esclusi i tratti interessati dai pozzetti.
Il prezzo comprende la fornitura (per i tubi in calcestruzzo ed il prelievo dal magazzino della TELECOM
per i tubi in P.V.C.), la posa in opera, il collegamento a tenuta, la fornitura e la posa di filo di ferro per
la tesatura dei cavi ed il ritombamento.
Art. 88
CAVI ELETTRICI
Il prezzo con le voci di elenco per le diverse sezioni compensa la fornitura e la posa in opera a regola
d'arte dei conduttori in rame rivestiti con guaine, valutati a m lineare, secondo l'asse della condotta da
testata a testata, la terminazione e la giunzione mediante morsetti e bendaggio degli stessi.
Art. 89
Art. 90
Art. 91
NOLEGGI
I noli devono essere espressamente richiesti, con ordine di servizio, dalla Direzione dei Lavori e sono
retribuibili solo se non sono compresi nei prezzi delle opere e/o delle prestazioni.
Le macchine ed attrezzi dati a noleggio debbono essere in perfetto stato di servibilit e provvisti di tutti
gli accessori necessari per il loro regolare funzionamento.
Sono a carico esclusivo dellAppaltatore, la manutenzione degli attrezzi e delle macchine affinch
siano sempre in buono stato di servizio.
Il prezzo comprende anche la mano dopera, il combustibile, i lubrificanti, i materiali di consumo,
lenergia elettrica e tutto quanto occorre per il funzionamento delle macchine.
Per lapplicazione dei prezzi di noleggio di meccanismi in genere, sia per le ore di azione come per
quella di riposo a disposizione dellAmministrazione, il noleggio sintende corrisposto per tutto il tempo
durante il quale i meccanismi rimangono a pi dopera a disposizione dellAmministrazione.
Nel prezzo di noleggio sono compresi e compensati tutti gli oneri, le spese per il trasporto a pi
dopera, montaggio e smontaggio, ed allontanamento di detti meccanismi.
Per il noleggio dei carri e degli autocarri verr corrisposto soltanto il prezzo per le ore effettive di lavoro
restando escluso ogni compenso per qualsiasi altra causa o perdita di tempo.
Art. 92
TRASPORTI
Nei prezzi dei trasporti sintende compresa ogni spesa, la fornitura dei materiali, di consumo e la mano
dopera del conducente.
I mezzi di trasporto per i lavori in economia debbono essere forniti in pieno stato di efficienza e
corrispondere alle prescritte caratteristiche.
La valutazione delle materie da trasportare fatta a seconda dei casi, a volume od a peso con
riferimento alla distanza.
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Per le norme riguardanti il trasporto dei materiali si veda il d.P.R. 7 gennaio 1956, capo VII e
successive modificazioni.
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ART. 93
NORME GENERALI
Il collocamento di qualsiasi opera, materiale od apparecchio, consister in generale nel suo
prelevamento dal luogo di deposito nel cantiere dei lavori e nel suo trasporto nel sito, intendendosi con
ci tanto il trasporto in piano o in pendenza che il sollevamento e tiro in alto o in basso, il tutto eseguito
con qualsiasi sussidio o mezzo meccanico, opera provvisionale, ecc. nonch il collocamento nel luogo
esatto di destinazione, a qualunque altezza o profondit ed in qualsiasi posizione, e tutte le opere
conseguenti di taglio di strutture, fissaggio, adattamento, stuccature e riduzioni in pristino.
Lappaltatore ha lobbligo di eseguire il collocamento di qualsiasi opera od apparecchio che gli venga
ordinato dalla Direzione Lavori, anche se forniti da altre Ditte.
Il collocamento in opera dovr eseguirsi con tutte le cure e cautele del caso, e lopera stessa dovr
essere convenientemente protetta, se necessario, anche dopo collocata essendo esso Appaltatore
unico responsabile dei danni di qualsiasi genere che potessero essere eventualmente arrecati alle
cose poste in opera, anche dal solo traffico degli operai durante e dopo lesecuzione dei lavori sino al
termine e consegna, anche se il particolare collocamento in opera si svolge sotto la sorveglianza o
assistenza del personale di altre Ditte, fornitrici del materiale.
ART. 94
OPERE IN FERRO
Le opere in ferro quali serramenti di porte, finestre, vetrate, ecc., saranno collocate in opera con gli
stessi accorgimenti e cure, per quanto applicabili, prescritti allarticolo successivo per le opere in
legno.
Il montaggio in sito e collocamento delle opere di grossa carpenteria dovr essere eseguito da operai
specialisti in numero sufficiente affinch il lavoro proceda con la dovuta celerit.
Il montaggio dovr essere fatto con la massima esattezza, ritoccando opportunamente quelle parti che
non coincidessero perfettamente e tenendo opportuno conto degli effetti delle dilatazioni.
ART. 95
OPERE IN LEGNO
Le opere in legno come serramenti di finestre, porte vetrate, ecc., saranno collocate in opera
fissandole alle strutture di sostegno, a seconda dei casi, mediante grappe di ferro a viti assicurate a
tasselli cuneati di legno o a controtelai debitamente murati.
Tanto durante la loro giacenza in cantiere, quanto durante il trasporto, sollevamento e collocamento in
sito di dette opere, lAppaltatore dovr curare che esse non abbiano a subire alcun guasto o lordura,
proteggendole convenientemente dagli urti, dalla calce, ecc., con stuoie, coperture, paraspigoli di
fortuna, ecc..
Nel caso di serramenti qualsiasi muniti di controtelaio lAppaltatore sar tenuto ad eseguire il
collocamento in opera, anticipato, a murature rustiche, a richiesta della Direzione dei Lavori.
Nellesecuzione della posa in opera le grappe dovranno essere murate a calce o cemento se cadenti
entro strutture murarie, o fissate con piombo fuso e battuto a mazzuolo se cadenti entro pietre marmi
ecc..
Sar a carico dellAppaltatore ogni opera necessaria per permettere il libero e perfetto movimento del
serramento posto in opera (come scalpellamenti di piattabande, ecc.) ed ogni riparazione conseguente
(ripristini, stuccature intorno ai telai, ecc.) come pure di verificare che il collocamento in opera dei
serramenti sia eseguito nella esatta posizione richiesta e con tutte le regole dellarte, restando a suo
carico la correzione di qualsiasi imperfezione che venisse riscontrata anche in seguito, sino al
momento del collaudo.
ART. 96
MANUFATTI VARI,
APPALTANTE
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APPARECCHI
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MATERIALI
FORNITI
DALLAMMINISTRAZIONE
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Qualsiasi apparecchio, materiale o manufatto fornito dall' Amministrazione appaltante sar consegnato
alle stazioni ferroviarie o in magazzini, secondo le istruzioni che l'Appaltatore ricever
tempestivamente. Pertanto egli dovr provvedere al suo trasporto in cantiere, immagazzinamento e
custodia, e successivamente alla loro posa in opera, a secondo delle istruzioni che si ricever,
eseguendo le opere murarie di adattamento e che si renderanno necessarie.
Per il collocamento in opera dovranno seguirsi inoltre tutte le norme indicate per ciascuna opera dei
precedenti articoli del presente Capitolato, restando sempre l'Appaltatore responsabile della buona
conservazione del materiale consegnatogli, prima e dopo del suo collocamento in opera.
ART. 97
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PARTE E
PRESCRIZIONI TECNICHE IMPIANTI ELETTRICI
Con la presente relazione sintende precisare, sulla base delle specifiche tecniche, i contenuti
prestazionali tecnici degli elementi meccanici previsti nel progetto.
La presente parte di capitolato si divide nelle seguenti sezioni.
Parte E1: descrizione degli interventi di progetto.
Parte E2: indicazioni sulle opere elettriche che comprendono pi elementi (elettrici, elettronici,
illuminazione, ecc.), ma senza che essi vadano a costituire un impianto a s (sistema di
protezione, ecc.).
Parte E3: specifiche tecniche degli elementi, costituenti limpianto elettrico di progetto, e le descrizioni
di impianti scomponibili in singole componenti (terra, rivelazione incendio, ecc.)
Si precisa inoltre che tutti i materiali e le apparecchiature oggetto delle forniture relative ai lavori del
presente appalto, in conformit alla normativa vigente, saranno dotati di certificazioni che ne attestano la
rispondenza alle prescrizioni qualitative fissate dalle norme specifiche e alle prescrizioni qualitative fissate
da ISO. Tutte le apparecchiature ed i componenti, inoltre, saranno certificati e marchiati CE, in conformit
alla normativa vigente.
DATI DI BASE E VINCOLI DI NORMA
Il progetto stato sviluppato tenendo conto dello sviluppo tecnologico, a cui corrispondono scelte precise
in merito alla disposizione dei servizi ed alla soluzione impiantistica finale in relazione naturalmente al
costo generale dellopera. Le scelte sono state guidate inoltre dalla semplicit ed efficacia della
manutenzione.
I parametri di base utilizzati nella progettazione scaturiscono dalle necessit del gestore o da limiti
prescritti dalla legge.
Gli impianti saranno progettati in conformit alle vigenti normative C.E.I., Leggi e Decreti in materia, ed in
conformit alle disposizioni dei competenti Uffici A.S.S., ENEL e TELECOM.
INTERVENTI IN PROGETTO
Gli interventi di progetto sono descritti nella relazione tecnica degli impianti elettrici che si considera parte
integrante di questo documento e quindi documento contrattuale.
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qualche autorit competente, anche se non specificatamente richiamate nei patti contrattuali, oppure che
si rendano indispensabili per particolari ragioni contingenti di sicurezza o d'altra natura).
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attestano la rispondenza alle prescrizioni qualitative, fissate dalle norme specifiche, e alle prescrizioni
qualitative fissate da ISO 9000/EN 29000. Tutte le apparecchiature ed i componenti, inoltre, saranno
certificati e marchiati CE.
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Sono previste condutture in parallelo protette da un unico dispositivo di cortocircuito. Ciascuna conduttura
sar comunque della sezione prevista nei disegni e pertanto protetta indipendentemente dalle altre
condutture dai cortocircuiti.
La protezione dai sovraccarichi e dai cortocircuiti di ciascuna linea sar effettuata con un unico
interruttore.
Le condutture con neutro di sezione ridotta sono dimensionate in modo che il neutro sopporti la corrente
massima ammessa dal dispositivo di protezione (per i circuiti trifase con neutro).
Selettivit dei Dispositivi
Per selettivit si intende la condizione per cui, in caso di un guasto in uno o pi rami del circuito, si
realizza lintervento del solo dispositivo di protezione immediatamente interessato dal guasto senza che
intervengano gli altri dispositivi a monte dello stesso.
La selettivit deve essere garantita in quanto richiesta la continuit servizio, anche nelle condizioni pi
gravose.
La totale selettivit dai cortocircuiti per le linee di alimentazione delle apparecchiature sar attuata
adottando interruttori con ritardo di intervento regolabile sul quadro generale di bassa tensione e sui
sottoquadri adottando interruttori con soglia di intervento fissa.
Per coordinare dispositivi differenziali in cascata (selettivit verticale) saranno installati, ove previsto,
interruttori a monte con taratura maggiore di almeno 3 volte di quello a valle (a protezione di circuiti
terminali) di tipo selettivo (S), o interruttori con ritardo a tempo come specificato nella tabella di
dimensionamento.
Le protezioni (sovraccarico, cortocircuito e differenziale) saranno nella maggior parte dei casi comprese
in un unico apparecchio.
Sezionamento e Comando
Ogni circuito dovr essere sezionabile per garantire la sicurezza del personale che esegue lavori elettrici
su o in vicinanza di parti attive.
Come dispositivi di sezionamento si possono utilizzare, oltre ai sezionatori ed agli interruttori sezionatori,
anche gli interruttori automatici e differenziali ed i fusibili.
Per gli interruttori conformi alla Norma CEI 17-5 (uso industriale) lidoneit a svolgere la funzione di
sezionamento dovr essere esplicitamente dichiarata dal costruttore.
Il sezionamento deve comprendere tutti i conduttori attivi, compreso il conduttore di neutro.
Un dispositivo di comando funzionale deve essere previsto per ogni circuito e per ogni apparecchio che
richieda di essere comandato indipendentemente; linterruzione funzionale non deve essere
necessariamente onnipolare.
Nei circuiti fase neutro il dispositivo di comando unipolare va inserito sul conduttore di fase e non sul
conduttore di neutro, ma questo non esclude la necessit di un dispositivo di sezionamento a monte.
Le prese a spina fino alla corrente nominale di 16 A possono essere utilizzate per il comando funzionale,
mentre non lo possono essere quelle di portata superiore. Tutti i sistemi saranno dotati di interruttori
onnipolari.
Il sezionamento ed il comando funzionale per il quadro di distribuzione coincidono e vengono effettuati
con l'interruttore generale.
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Se, invece, la tubazione che entra nel locale isolante, non deve essere collegata allinsieme
equipotenziale, anche se allinterno del locale diventa metallica.
I collegamenti equipotenziali vanno eseguiti con collari di materiale tale da evitare fenomeni corrosivi: ad
esempio di acciaio inox o di ottone per tubazioni di acciaio zincato, in rame od in ottone per tubazioni in
rame.
Le giunzioni devono essere realizzate conformemente a quanto prescritto dalle Norme CEI 64-8; in
particolare devono essere protette contro eventuali allentamenti e devono essere impiegate fascette che
stringono il metallo vivo.
Il collegamento non va eseguito su tubazioni di scarico in PVC o in grs.
E vietata linserzione di interruttori o fusibili sui conduttori di protezione.
Per i conduttori si devono rispettare le seguenti sezioni minime:
- 2,5 mm2 (Cu) per collegamenti protetti meccanicamente, cio posati entro tubi od intonaco;
- 4 mm2 (Cu) per collegamenti non protetti meccanicamente e fissati direttamente a parete.
Nel caso i servizi igienici non contengano n vasche da bagno n docce saranno ritenuti ambienti
ordinari, dal punto di vista dell'impianto elettrico, e quindi soggetti alle norme generali senza necessit di
realizzare il collegamento equipotenziale supplementare.
Gli utilizzatori interni ad ogni bagno sono connessi alla scatola di derivazione ubicata allesterno del
locale e alimentati attraverso linea dorsale protetta da dispositivo differenziale con corrente di intervento
non superiore a 30mA. Nei bagni potr essere installato un interruttore differenziale (Id=10mA), entro
scatola portafrutto, per lalimentazione di eventuali utilizzatori particolari interni al locale, tipo vasche e/o
box doccia con idromassaggio.
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Prescrizioni aggiuntive per gli ambienti a maggior rischio in caso di incendio di tipo A.
Quando i cavi delle condutture installate in ambienti chiusi frequentati dal pubblico o lungo le vie di esodo
siano in quantit rilevanti, dovr essere tenuto presente il pericolo che i cavi stessi bruciando sviluppino
gas tossici.
Ove tale pericolo sussista occorre fare ricorso a cavi a bassissima emissione di fumi e gas tossici,
conformi alla Norma CEI 20-38.
Prescrizioni aggiuntive per gli ambienti a maggior rischio in caso di incendio di tipo C.
Tutti i componenti dellimpianto, ad esclusione delle condutture, ed inoltre gli apparecchi di illuminazione
ed i motori devono essere posti in custodie aventi grado di protezione almeno IP4X.
Per i motori il grado di protezione riferito alle custodie delle morsettiere e dei collettori, mentre per le
altri parti sufficiente un grado di protezione IP2X.
Negli apparecchi di illuminazione il grado di protezione IP4X non si applica nei confronti delle lampade.
Scelta dei materiali in relazione al rischio dincendio.
I materiali impiegati in relazione al rischio dincendio saranno dei seguenti tipi:
a) quadri elettrici principali e secondari:
involucri e strutture di sostegno completamente metallici, ad eccezione dei piccoli quadretti a
parete realizzati in materiale plastico autoestinguente;
cablaggi interni realizzati con cavi di tipo non propagante lincendio (Norma CEI 20-22/II);
cablaggi ausiliari soggetti a surriscaldamento in caso di guasto (voltmetrici e/o
amperometrici) protetti contro il gocciolamento dellisolante mediante calze in materiale
siliconico;
tutti i materiali plastici utilizzati per canaline, morsettiere, custodie di apparecchi e strumenti,
supporti, fascette, etichette, ecc.: di tipo autoestinguente;
b) canali portacavi per la distribuzione principale: metallici;
c) cavi della distribuzione principale e secondaria: di tipo non propagante lincendio (Norma CEI 2022/II);
d) cavi facenti parte di impianti di sicurezza che devono funzionare durante un incendio: di tipo
resistente al fuoco (Norma CEI 20-36);
e) tutti i materiali plastici utilizzati per tubazioni, morsettiere, cassette, scatole, coperchi, custodie,
supporti, fascette, etichette, ecc.: in materiale plastico autoestinguente secondo Norma IEC 695
(prova al filo incandescente glow wire test alla temperatura di 850 C), con leventuale sola
eccezione dei componenti totalmente incassati in pareti in muratura o in materiale incombustibile.
Tutte le prescrizioni sopra elencate valgono anche, per quanto applicabili, per gli impianti speciali.
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7. in opera su quadro elettrico, compresa la quota parte dei collegamenti oppure in cassetta
Gli interruttori modulari differenziali magnetotermici avranno le seguenti caratteristiche:
1. conformi a norme CEI 23-3 e 23-18
2. tensione di esercizio 400V, 50 Hz
3. involucro di materiale isolante con modulo di 17,5 mm. per ogni polo attivo
4. manovra indipendente con levette frontali, una delle quali per il riarmo del dispositivo differenziale e per
la segnalazione di intervento su guasto a terra
5. tasto di prova senza dispositivo di esclusione
6. sganciatore magnetotermico con taratura fissa su ogni polo
7. potere dinterruzione non inferiore a 4.500A e cosfi = 0,7 a 400V
8. adatto per montaggio su guida profilata
9. in opera su quadro elettrico, compresa la quota parte dei collegamenti, o in cassetta.
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1. tubo protettivo rigido di PVC conforme alla Norma CEI23-8 e tab. CEI-UNEL 37118P;
2. conduttori di rame di PVC conformi alla Norma CEI 20-37, tipo N07V-K nelle colorazioni CEI-UNEL
00722;
3. frutto (o frutti) componibili da incassare, con scatola rettangolare senza supporti metallici, telaio
isolante e mostrina a scelta, conformi alle Norme CEI 23-9 e 23-16.
Le derivazioni da incasso per impianti di segnalazione o di comunicazione saranno eseguite con i
seguenti materiali:
1. tubo protettivo rigido di PVC pesante conforme alla Norma CEI 23-8 e tab. CEI-UNEL 37118P;
2. conduttori di rame per segnalazione e diffusione sonora, rilevatori di fumo, conforme alla Norma CEI
20-36, tipo FG10M1;
3. conduttori di rame per telecomunicazioni conforme alla Norma CEI 46-5;
4. frutto (o frutti) componibili da incassare con scatola rettangolare senza supporti metallici, telaio isolante
e mostrine a scelta, dello stesso tipo usato negli impianti di energia;
5. prese o borchie telefoniche o citofoniche;
6. in opera incassata nel muro compresa la quota parte degli interi impianti di segnalazione e di
comunicazione, esclusi comunque alimentatori, centralini automatici e apparecchi citofonici e telefonici;
7. centralino ed altoparlanti per diffusione sonora;
8. rivelatori di fumo e centralino di controllo;
Le derivazioni in esecuzione speciale per impianti di energia di tipo industriale saranno eseguite in vista o
parzialmente incassate, per alimentare apparecchi utilizzatori di tensione fino a 400V:
1. adatte per installazione in luoghi a maggior rischio in caso di incendio secondo la Norma CEI 64-8;
2. grado di protezione IP40 o IP55 secondo quanto in progetto o a scelta della D.L.;
3. con interruttore di manovra (nei casi specificati) conforme alla Norma CEI17-11, in cassetta da parete,
tensione di esercizio 500 V, 50 Hz, installato presso lutilizzatore;
4. con presa e spina (nei casi specificati) di forma circolare, conforme alla Norma CEI 23-12, provvista di
interruttore con blocco contro laccesso ai fusibili e contro linserzione e la disinserzione della spina sotto
tensione;
5. in opera compresa la quota parte degli interi impianti di energia e di messa a terra, a partire dai
contatori elettrici, incluso quindi il sezionatore allesterno del luogo pericoloso (quando prescritto), eseguiti
come descritti nel capitolo speciale dappalto, esclusi solamente i quadri di distribuzione e gli apparecchi
utilizzatori.
Temperatura di
applicazione
Propriet elettriche
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Gradi IP
Glow
Wire
Test
Rigidit
dielettrica
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Tubo rigido
medio
CEI 23-39
CEI 23-54
CEI 23-55
EN 50086-1
EN 50086-2-1
EN 50086-2-2
Tubo
pieghevole
medio
Pressacavi
750 N
2J
-5C
+60C
-25C
+60C
Raccordi tubocassetta
2000 V
I tubi
850C
a 50 Hz assumono il
(per 15 min) grado di
protezione
dei raccordi
utilizzati
850C
IP66
Passacavi
IP55
Raccordi per
canaline
IP 40
Accessori (es.
curve,
manicotti)
750C
IP44 e IP66
-5C
+60C
850C
960C
I cavidotti da interrare saranno a base di polietilene ad alta densit, di tipo flessibile, a doppia parete,
corrugati allesterno e lisci allinterno, con resistenza allo schiacciamento superiore a 450 Newton su 5cm
(max 5%), con resistenza agli urti pari a 5kg a -5C (altezza variabile da 30 a 57 cm a seconda del
diametro).
La fornitura in opera a parete od in scavo predisposto (escluso dal prezzo), compreso le eventuali curve
ed il sigillamento delle giunzioni a bicchiere, in diametri diversi. La tubazione interrata sar posta su letto
di sabbia costipata con altezza minima 10cm e ricoperto con sabbia del medesimo tipo fino a 10cm sopra
la tubazione stessa; parallelamente ai cavidotti interrati, circa 30cm sopra, sar inoltre posato un nastro di
segnalazione.
Canali In Lamiera Zincata
Sistema di canalizzazione portacavi, rispondente alle norme CEI 23-31 e marchio IMQ, in acciaio zincato
sendzimir o in acciaio zincato e verniciato con resine epossipoliesteri non combustibili colore blu elettrico
o grigio RAL 7035 con spessore 0,8-1-1,2.
Il collegamento dei tratti rettilinei dovr avere un sistema di giunzione ad incastro tipo maschio-femmina.
Gli elementi rettilinei potranno essere chiusi o asolati con asole 25x7 mm.
Il sistema dovr essere completo di coperchi rettilinei e accessori quali curve piane, salite, discese e
accessori vari e lassemblaggio dei vari componenti sar realizzato tramite viti (con quadro sottotesta) ,
dadi e rondelle.
Gradi di protezione IP00 IP20 IP40 IP44.
I canali di robusta lamiera zincata saranno verniciati a forno su trattamento anticorrosivo, sezione a C
adatti a contenere cavi elettrici e per sostenere apparecchi illuminanti, inoltre comprensivi di:
supporti interni per trattenere i cavi;
pezzi speciali di giunzione, incrocio, angolo;
terminali di chiusura delle testate;
profilati per la copertura dellapertura longitudinale;
tasselli o ganci meccanici per fissaggio a soffitto;
funicelle di acciaio zincato per fissaggio a sospensione.
Il tutto in opera perfettamente allineato.
Canalette In PVC Rigido Autoestinguente
Le canalette in PVC rigido autoestinguente avranno sezione rettangolare e coperchio a scatto, grado di
protezione IP40; saranno munite di scomparti per la separazione dei circuiti elettrici da quelli telefonici o
rete dati. Avranno inoltre superato la prova di resistenza a filo incandescente a 850C. In opera sara nno
fissate direttamente a parete o soffitto con tasselli meccanici, complete di pezzi speciali per angoli,
giunzioni, derivazioni e chiusure terminali, perfettamente allineate.
Cassette da derivazione
Le cassette da derivazione da incasso in materiale plastico saranno costruite con materiale isolante
nervato, con feritoie pretranciate per lingresso dei tubi, listello profilato per morsetti componibili, guide
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fisse per separatori; provviste di coperchio particolarmente robusto, fissato con viti imperdibili. Avranno
superato la prova di resistenza al filo incandescente ad 850 C.
Le cassette di derivazione stagne per posa a vista saranno costruite in materiale plastico isolante,
caratteristiche di doppio isolamento secondo EN60439-1, dotate di passacavi (termocompressione con
biglia 70C e filo incandescente 960C) oppure con pareti lisce (termocompressione con biglia 120C e
filo incandescente 650C). Gradi di protezione IP44 , IP55 o IP56.
I tasselli meccanici ad espansione saranno di acciaio zincato od altro metallo trattato contro la corrosione,
con filettatura interna od esterna, bullone o dado. In opera compresa foratura a trapano su qualsiasi tipo
di materiale. I tasselli ad espansione saranno di nylon con vite cromata, qualunque diametro e lunghezza,
in opera compresa la foratura a trapano su qualsiasi tipo di materiale.
Gli ancoraggi delle tubazioni alle strutture portanti sono realizzati mediante profili a barra continua con
piedini e staffe annegate nel cemento o fissate mediante tasselli meccanici. Per le tubazioni zincate il
pattino di scorrimento montato su un apposito bracciale applicato alla tubazione e chiuso mediante
bulloni laterali. Qualora per il fissaggio delle tubazioni sutilizzino supporti a bracciale, questi saranno
muniti, nella parte interna, di collare di rivestimento in gomma dello spessore minimo di 8 mm. Le guide
ed i supporti sono realizzati in modo da permettere un accurato allineamento dei tubi, da controllare le
distanze e da evitare piegamenti, oscillazioni e sforzi indotti. I supporti sono previsti dove necessario e
comunque ove pi avanti indicato. La spaziatura massima tra due mensole di sostegno sar:
per diametro esterno tubazione fino a 40mm: 2,0 m
per diametro esterno tubazione da 40 a 100mm: 2,5 m
per diametro esterno tubazione oltre 100mm: 3,0 m
Nelle zone sismiche si devono adottare sostegni antisismici in grado di vincolare la tubazione e tutte le
apparecchiature. per le staffature sismiche utilizzare fissaggi minimo M12. La D.L. stabilir eventuali
condizioni particolari di staffatura.
In presenza di fasci di tubi con diametri tra loro diversi, si adotta la spaziatura relativa al tubo di maggiore
diametro, mentre la sezione della mensola sar tale da sostenere il peso di tutte le tubazioni. I supporti
sono comunque previsti a non pi di 50 cm da ogni cambio di direzione e a non pi di 1,5 m dalle
apparecchiature collegate alla tubazione stessa. Le dilatazioni dei tubi per effetto della temperatura sono
assorbite, ove possibile, dalle curve e dal percorso dei tubi stessi; i supporti ed i punti fissi saranno
previsti in questo senso. Tutte le tubazioni devono portare dei segni di identificazione sia per la direzione
del flusso, sia per il tipo di servizio. Sono utilizzate a questo scopo targhette, nastri, colori e frecce. La
spaziatura tra i segni di identificazione sulle tubazioni, non sar superiore ai 10 m. Per le tubazioni isolate
i segni di identificazione vanno posti sopra l'isolamento.
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- il colore blu chiaro identifica il neutro, ma nei cavi multipolari ove non previsto lutilizzo del neutro
ammesso, ma sconsigliato, luso del blu come conduttore di fase.
Densit di corrente.
La massima densit di corrente nei conduttori non deve superare i valori riportati dalle tabelle CEI
UNEL e si devono rigorosamente rispettare le prescrizioni di cui alla Norma CEI 64-8, sezione 523.
Resistenza D'isolamento
La resistenza d'isolamento tra i conduttori e tra essi e la terra avr i seguenti valori minimi:
- sistemi con tensione nominale > 50V = 500 kOhm;
- sistemi con tensione nominale < 50V = 250 kOhm.
Comunque la coesistenza tra sistemi a diversa tensione ammessa solamente per i percorsi entro tubo;
nelle scatole di derivazione non sono ammesse promiscuit.
Cavi Utilizzati
In linea generale, i cavi utilizzati nellopera sono dei seguenti tipi:
- cavi con conduttori rigidi (a una o pi anime);
- cavi con conduttori flessibili ( per posa fissa, per posa mobile, flessibilissimi);
- cavi senza guaina, con guaina, schermo e/o armatura e guaina.
In particolare i cavi utilizzati sono i seguenti.
tipo FG7(O)M1
Cavi unipolari e multipolari per energia, a ridottissima emissione di fumi e gas tossici (CEI 20-38). Idonei
in ambienti a rischio dincendio ove sia fondamentale garantire la salvaguardia delle persone e
preservare gli impianti e le apparecchiature dallattacco dei corrosivi (esempi: scuole, ospedali, alberghi,
supermercati, metropolitane, ecc.).
Conduttore a corda flessibile di rame ricotto stagnato con isolamento elastometrico reticolato di qualit
G10 e guaina termoplastica speciale M1 di colore nero.
Caratteristiche: tensione desercizio: 0,6/1 kV; temperatura di funzionamento: 90C; temperatura di
cortocircuito: 250 C; senza piombo; flessibile; ri spondenza alle norme CEI 20-22 III (non propagante
lincendio), 20-35 (non propagante la fiamma), 20-37 I e 20-38 (assenza di gas corrosivi in caso di
incendio) e 20-37 II, 23-37 III e 20-38 (ridottissima emissione di gas tossici e fumi opachi in caso di
incendio).
Condizioni di posa: temperatura minima di posa: 0C ; adatti per posa fissa su muratura e su strutture
metalliche sia allinterno che allesterno, in ambienti anche bagnati; ammesse la posa in aria libera, su
passerelle, in tubazioni, canalette, sistemi similari o interrata anche se non protetta.
tipo N07G9-K
Cavi unipolari e multipolari per energia, a ridottissima emissione di fumi e gas tossici (CEI 20-38). Idonei
Adatti in ambienti dove fondamentale la salvaguardia delle persone: scuole, uffici, teatri, metropolitane,
ospedali, luoghi di culto, centri commerciali e luoghi di pubblico spettacolo e intrattenimento.
Per installazione entro tubazioni in vista o incassate o sistemi chiusi similari.
Per installazione fissa e protetta entro apparecchi di illuminazione o apparecchiature di interruzione e di
comando. Quando linstallazione protetta allinterno di apparecchiature di interruzione o di comando
questi cavi sono ammessi per tensioni fino a 1000 V in c.a. o 750 V in c.c. in rapporto alla terra.
La sezione di 1 mm2 prevista solo per circuiti elettrici di ascensori e montacarichi o per collegamento
interno di quadri elettrici per segnalamento e comando.
Non adatti per posa allesterno.
Caratteristiche: buona scorrevolezza nelle tubazioni, buona resistenza alle abrasioni, ottima spellabilit.
Condizioni di posa: temperatura minima di posa: -15C, raggio minimo di curvatura consigliato: 4 volte il
diametro del cavo, massimo sforzo di trazione consigliato: 50 N/mm2 di sezione del rame.
tipo FG7(O)R
Cavi unipolari e multipolari per energia e segnalamento. Idonei per alimentazione di impianti di bassa
tensione e trasporto di comandi e/o segnali in ambienti civile, terziario e industriale.
Conduttore a corda flessibile di rame ricotto con isolamento in gomma HEPR ad alto modulo e guaina in
PVC di qualit RZ di colore grigio chiaro.
Caratteristiche: tensione desercizio: 0,6/1 kV; temperatura di funzionamento massima: 90C;
temperatura di cortocircuito massima: 250C fino a 240mmq e 220C oltre 240mmq; flessibile;
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rispondenza alle norme CEI 20-22 II (non propagante lincendio), 20-35 (non propagante la fiamma), 2037 I (contenuta emissione di gas corrosivi in caso di incendio); mescola isolante con elevate
caratteristiche elettriche, meccaniche e termiche.
Condizioni di posa: temperatura minima di posa: 0C ; adatti per posa fissa su muratura e su strutture
metalliche sia allinterno che allesterno, in ambienti anche bagnati; ammesse la posa in aria libera, su
passerelle, in tubazioni, canalette, sistemi similari o interrata anche se non protetta.
tipo N07V-K
Cavi unipolari, idonei per installazione entro tubazione in vista o incassate, o sistemi chiusi similari. Adatti
per installazione fissa e protetta su o entro apparecchi dilluminazione, allinterno di apparecchi e
apparecchiature dinterruzione e di comando, per tensioni sino a 1000V in corrente alternata e sino a 750
V verso terra in corrente continua. Adatti per pose in locali con basso affollamento e in quelli
normalmente non utilizzati (es. depositi).
Conduttore a corda flessibile di rame rosso ricotto con isolamento in PVC di qualit R2.
Caratteristiche: tensione desercizio: 450/750 V; temperatura di funzionamento: 70C; temperatura di
cortocircuito: 160 C; senza piombo; flessibile; ri spondenza alle norme CEI 20-22 II (non propagante
lincendio) e 20-35 (non propagante la fiamma).
Condizioni di posa: temperatura minima di posa: 5C ; cablaggio in aria libera, in tubo o canaletta daria,
entro quadri elettrici.
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comando dellimpianto di illuminazione installato nei vari locali. Entrambi sono contenuti in custodie
adeguate allambiente di installazione, ed hanno caratteristiche non inferiori a quelle indicate.
Prese FM per USO CIVILE per potenza oltre 1000W
a. corrente nominale 16A
b. tensione nominale 250 V c.a.
c. alveoli schermati
d. n. poli 2 + terra
e. contatto di terra centrale o laterale
f. resistenza di isolamento > 5Mohm a 500V
g. morsetti a piastrina con viti imperdibili per cavo sino a 4 mm
h. interblocco meccanico contro la estrazione sottocarico e/o interruttore magnetotermico di protezione e
sezionamento
i. (se richiesta anche con protezione differenziale)
j. placche e supporti in tecnopolimero
k. posa ad incasso entro scatola predisposta, a vista entro custodia con grado di protezione minimo IP44
l. marchio di conformit IMQ od equivalente
m. conforme alle norme CEI 23.5/23.16
n. poste in opera
Prese FM per USO INDUSTRIALE
a. corrente nominale 16/32A
b. tensione nominale 500 V c.a.
c. interruttore rotativo di sezionamento e comando
d. n. poli 2 + terra,3 + terra, 3 + neutro + terra
e. posizione del contatto di terra come da tabelle IEC
f. interblocco meccanico contro la estrazione sottocarico e la chiusura dellinterruttore con spina
disinserita
g. dispositivo di protezione interno con fusibili (se richiesta anche con protezione
magnetotermica/differenziale)
h. contenitore plastico autoestinguente di elevata robustezza con grado di protezione minimo IP55
i. marchio di conformit IMQ od equivalente
m. conforme alle norme CEI 23.12 IEC 309 CEE el17
n. poste in opera
INTERRUTTORI e PULSANTI per USO CIVILE
a. corrente nominale sino 16A
b. tensione nominale 250 V c.a.
c. resistenza di isolamento > 5Mohm a 500V
d. morsetti a piastrina con viti imperdibili per cavo sino a 4 mm
e. placche e supporti in tecnopolimero
f. posa ad incasso, a vista entro custodia con grado di protezione minimo IP44
g. marchio di conformit IMQ od equivalente
h. conforme alle norme CEI 23.9
m. poste in opera
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negli ambienti in cui le luci resteranno accese quasi permanentemente si utilizzeranno luci
fluorescenti con reattore elettronico;
per gli ingressi sono previsti corpi in stile a forma tubolare per montaggio a plafone con luci
fluorescenti compatte;
se sutilizzano apparecchi diversi da quelli previsti da progetto, sar responsabilit dellinstallatore
garantire un flusso luminoso pari o leggermente superiore a quello previsto da progetto e/o definito
nella norma EN 12464-1.
CORPO ILLUMINANTE FLUORESCENTE, AD ARMATURA STAGNA
Corpo in policarbonato estinguente, schermo anch'esso in policarbonato estinguente, riflettore
portacablaggio in acciaio zincato a caldo, portalampada in policarbonato, fusibile di protezione;
alimentazione 230V/50 Hz. Costruiti in conformit alle Norme EN60598 - CEI34-21; grado di protezione
secondo le Norme EN6098. Nel prezzo sono inclusi tutti gli accessori per la perfetta posa in opera: staffe,
viti canotti di collegamento. Cablaggio con reattore elettronico.
Tipo 3F FILIPPI modello 3F LINDA TRASPARENTE.
APPARECCHIO A PLAFONE
Corpo costituito da struttura modulare per interni IP20 in alluminio estruso ossidato argento opaco o
bianco, disponibile nelle versioni incasso, plafone e sospensione. I moduli elettrificati, completi di
alimentatore per tubi fluorescenti T5 e diffusori in policarbonato, sono disponibili in quattro dimensioni:
600mm, 900mm, 1200mm e 1500mm e alloggiano rispettivamente lampade G5 14W, 21W, 28W e 35W.
Sono cablati nella versione "tuttaluce", dove l'alimentatore posto all'interno del profilo e il diffusore in
policarbonato copre tutta la lunghezza del modulo elettrificato creando una linea continua di luce.
Tipo VIABIZZUNO modello C1 PLAFONE TUTTALUCE.
APPARECCHIO DA INCASSO
Corpo in lamiera di acciaio, riflettore in alluminio bianco opaco antiriflesso, diffusore con semisfera
sporgente in lamiera di acciaio microforata, con testate in policarbonato bianco infrangibile ed
autoestinguente V2 completo di lastra opale antiabbagliamento, corpo e riflettore verniciati a polvere
poliestere, colore bianco, stabilizzato ai raggi UV previo trattamento di fosfatazione, portalampada in
policarbonato bianco e contatti in bronzo fosforoso. Alimentazione 230V/50Hz, conforme alla Norma
EN60598 CEI 34-21, grado IP40IK07, secondo le EN60529, installabili su superfici infiammabili.
Tipo DISANO modello GABBIANO.
APPARECCHIO A PARETE PER INTERNI
Corpo a luce diretta e indiretta, in acciaio inox lucido, in metallo verniciato bianco o grigio o ottone
anticato. Alloggia lampade fluorescenti o alogene e, grazie alla sua versatilit, particolarmente adatta
all'illuminazione di ambienti pubblici e privati.
CORPO ILLUMINANTE FLUORESCENTE
Corpo per fissaggio A PLAFONE dotata di lampade fluorescenti e di un diffusore opale costituita da un
corpo in lamiera d'acciaio verniciato bianco, diffusore in metacrilato opale striato nella parte interna.
Tipo THORN modello "PRISMA" o similare.
CORPO ILLUMINANTE FLUORESCENTE
Apparecchio per lampade fluorescenti T5 49, 54 o 80W con versioni a due o tre o quattro lampade.
Ottiche e riflettori di prestazioni elevate dedicato allilluminazione di impianti sportivi. Montaggio a soffitto
o catenaria. Comprese staffe di montaggio che consentono linclinazione dellapparecchio fino a 50.
Approvato secondo la norma DIN 18032-3. Grado di protezione IP 23. possibilit di cablaggio passante o
con scatola di collegamento elettrico brevettata. Griglia di protezione saldata meccanicamente.
Accensioni separate per versione a tre o quattro lampade.
Tipo THORN Titus sport.
APPARECCHIO A PARETE PER INTERNO
corpo in tecnopolimero, diffusore in vetro, molle in acciaio, parabole in alluminio.
Tipo PRISMA modello DROP o similare.
Modalit di misura e di valutazione
La contabilizzazione verr effettuata a corpo illuminante come da Elenco Prezzi.
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Numero fasi 1
Fattore di cresta (Ipicco/Irms) 3 : 1
Forma d`onda Sinusoidale
Stabilit statica 1%
Stabilit dinamica 3% in 10 ms
Corrente di uscita 45 A
Frequenza 50/60 Hz selezionabile
Distorsione di tensione con carico distorcente 3%
Distorsione di tensione con carico lineare 1%
Sovraccarico 125% 150% 168% della corrente nominale per 10' / 1' / 5
BATTERIE
Tipo Al piombo ermetiche senza manutenzione
Tempo di ricarica 6 h
ALTRE CARATTERISTICHE
Colore Grigio scuro RAL 7016
Comandi remoti ESD e bypass
Comunicazione 2 RS232 + 2 slot per interfaccia SNMP + slot per scheda contatti puliti
Conformit di Sicurezza EN 62040-1
Conformit EMC EN 62040-2 Liv.A e direttive 73/23 EEC, 93/68 EEC, 89/336 EEC
Grado di protezione 3
Rendimento AC/AC >94%
Rendimento Line-Interactive/Smart Active >98%
Rumorosit <48 dBA a 1 m
Segnalazioni remote Contatti privi di tensione
Temperatura di funzionamento 0 40 C
Umidit relativa 95% senza condensa
OPZIONI
Armadi batteria per autonomie prolungate si
Ingresso EPO si
Kit parallelo (da ordinare con la macchina) si
Adattatore di rete per slot NetMan 102 plus si
Modulo trasformatore di isolamento si
Scheda di comunicazione JBUS/Modbus Multicom 302 si
Scheda duplicatore porta seriale Multicom 352 si
Scheda seriale RS232 e USB Multicom 362 si
Sinottico remoto a lcd si
Software di comunicazione versione FULL si
DATI
Peso 180 Kg
Dimensioni (h l p) 930x320x840 mm
Autonomia 24 min
Autonomia minima con batterie interne Fasi in ingresso 3/1
Fasi in uscita 1
Modello di riferimento : Marca RIELLO serie Multi Sentry MCM MSM.
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In ogni zona devono essere presenti almeno 2 punti di segnalazione allarme manuale, comunque in
numero sufficiente da poter essere raggiunti con un percorso inferiore a 40 metri. I punti di segnalazione
manuale, corredati di cartello con istruzioni per luso nelle immediate vicinanze, saranno installati ad un
altezza compresa tra 1 e 1,4 metri e saranno collocati preferibilmente lungo le vie di esodo.
DISPOSITIVI DI ALLARME INCENDIO
I dispositivi di allarme ausiliari devono essere costruiti con componenti di caratteristiche adeguate
allambiente in cui si trovano ad operare e le segnalazioni ottiche e/o acustiche devono essere
chiaramente riconoscibili.
I collegamenti della centrale di controllo e segnalazione con i dispositivi di allarme, targhe ottico
acustiche, campane, , se non sono eseguiti entro tubi sottotraccia o sottopavimento, devono essere
realizzati con cavi resistenti allincendio in conformit alla Norma CEI 20-36.
ELEMENTI DI CONNESSIONE
I cavi saranno di tipo schermato se connessi ad apparati sensibili ai disturbi elettromagnetici e la sezione
minima dei conduttori di alimentazione dei componenti deve essere 0,5mmq.
Le interconnessioni devono essere eseguite con cavi posati entro tubi sottotraccia o sottopavimento,
entro tubi posati a vista oppure con cavi dotati di guaina in vista ma protetti contro danneggiamenti
accidentali. Non sono ammesse linee volanti.
Le giunzioni e le derivazioni devono essere eseguite in apposita scatole.
I cavi, se posati insieme ad altri conduttori non facenti parte del medesimo sistema, devono essere
riconoscibili almeno in corrispondenza dei punti ispezionabili.
Devono essere adottate particolari protezioni nel caso in cui le interconnessioni si trovino in ambienti
umidi o in presenza di vapori o gas infiammabili o esplosivi.
Le linee di interconnessione, per quanto possibile, devono correre allinterno di ambienti sorvegliati da
sistemi di rivelazione di incendio. Esse devono comunque essere installate e protette in modo da ridurre
al minimo il loro danneggiamento in caso di incendio.
VERIFICA DEI SISTEMI
La verifica dellimpianto comprende:
laccertamento della rispondenza del sistema al progetto esecutivo;
il controllo che i componenti siano conformi alla Norma UNI EN 54 di riferimento;
il controllo che la posa in opera sia stata eseguita in conformit alla Norma UNI 9795;
lesecuzione di prove di funzionamento, di allarme incendio, di avaria e di segnalazione di fuori
servizio.
In particolare, nel corso della verifica si deve anche controllare la funzionalit della centrale di controllo e
segnalazione e delle alimentazioni.
A verifica effettuata deve essere rilasciata apposita dichiarazione.
Prevenzione inquinamento ambientale
Ai fini della salvaguardia ambientale, le apparecchiature dovranno:
presentare parti, come imballaggi od involucri, che siano facilmente smaltibili
impiegare imballaggi riciclabili
essere di facile manutenzione
essere smaltibili in maniera semplice e consentire un'agevole separazione dei differenti materiali
presentare dei contrassegni d'identificazione incisi sui vari materiali plastici (senza inchiostro)
Tutte le parti, incluse quelle in plastica, dovranno essere chiaramente marchiate in conformit alle norme
DIN 54840 / ISO / DIS 11469 o DIN 7728 / ISO 1043 per uno smaltimento al termine del loro ciclo di vita
nel rispetto delle norme ecologiche per la tutela dell'ambiente.
Elementi Di Campo
RIVELATORE DI FUMO ANALOGICO
Rivelatore di fumo fotoelettronico analogico indirizzato, Flat Response Tecnology, Indirizzamento
elettronico, camera ottica rimovibile, doppio Led di segnalazione, consumo 120 microA, basso profilo,
altezza 39 mm, diametro 100 mm. Protocollo ESP - CERTIFICATO EN 54-7.
Rivelatore completo di Base per rivelatori analogici serie ASX con doppio isolatore di corto circuito,
contatti ad innesto autopulenti, morsetto d'appoggio per schermo, altezza
13 mm, diametro 100 mm.
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secondo lo standardEN 54-4. I caricabatterie sono dispositivi intelligenti, di qualit superiore, controllati
tramite microprocessore.
- n. 1 Armadio rack 24 unit struttura autoportante e componibile realizzata con profili in Alluminio sp.
25/10, porta metallica, tetto e fondo in lamiera di acciaio sp. 15/10, retro e laterali in lamiera di acciaio sp.
10/10, profilato 19" in Aluzink sp. 20/10 ad angolo arrotondato con spessore 25/10 Tetto aerato e con
entrata cavi pre-tranciata, predisposto per poter ospitare 4 ventilatori Fondo con zoccolo integrato con
entrate cavi pre-tranciate e piedini di livellamento Porta trasparente realizzata con estrusi di Alluminio
spessore 20/10 che sostengono il vetro di sicurezza temperato in piano, spessore 4 mm (uni en/12150-12001), Serratura con chiave di sicurezza, montaggio reversibile, apertura 110 Porta metallica in lami era
pressopiegata spessore 15/10, porta metallica aerata, semiporte metalliche/aerate, tutte con serratura e
chiave di sicurezza Retro e Pareti laterali asportabili spessore 10/10, a montaggio rapido o a richiesta con
serratura e chiave di sicurezza. Profilato19" LXS realizzato in lamiera di acciaio Aluzink spessore 20/10,
utilizzabile sui 3 lati, con foratura 19" a passo elettronico, regolabile in profondit. Dimensioni Larghezza
600mm e 800mm ) - 1600mm (33HE)) Profondit 600mm e 800mm Struttura con tetto e fondo in Nero
Antracite Testurizzato RAL 7016, porte e pannelli in Grigio Chiaro RAL 7035. Il rack viene fornito
completo di tutti gli accessori per il montaggio ( barra di alimentazione a rack, supporti aggiuntivi ,
ventilazione se necessaria; morsettiera di riporto per le connessioni numerate degli amplificatori) il rack
viene collaudato in tutte le sue funzioni presso il Nostro laboratorio, verr allegato anche lo schema delle
relative connessioni.
- predisposto per ospitare un lettore DVD e Tuner serie Plena.
ALTOPARLANTI
Altoparlante a direttivit emisferica per sonorizzazione di ampie superfici, potenza 100W, 100V70V-8Ohm; diffusore a 3 vie, contiene 14 altoparlanti per garantire linearit timbrica
indipendentemente dalla posizione di ascolto, pu sonorizzare aree fino a 600 m2. SPL a
100W/1W ( 1kHz,1m): 109 dB/89 dB , angolo di apertura a 1kHz/4kHz: 170/170, range di
frequenza: 60Hz-17kHz. Alloggiamento per scheda di supervisione opzionale. Morsetto ceramico
con fusibile, EVAC. Conforme EN54-24.Completo di staffa per bloccare l'LS1-OC100E al soffitto.
Altoparlante modulare da incasso 6 W 100V-70V, cono 6" , elevata pressione acustica, colore
bianco con griglia circolare in metallo, potenza selezionabile 6-3-1,5-0,75W, SPL a 6W/1W
98dB/90dB, risposta in frequenza 80Hz-20kHz, necessita di accessorio di montaggio LC1-xxx in
funzione del tipo di installazione. Predisposizione per alloggiamento schede di sorveglianza linea
e rilevamento tono pilota. Foro di montaggio: 190mm. Morsetto ceramico con fusibile, EVAC.
Altoparlante a doppio cono da 6'', potenza selezionabile 10-5-2.5-1.25 W, in custodia metallica
montabile a profilo o a sbalzo ,ampio angolo di dispersione, protezione integrata, 102dB
SPLmax@1kHz / 94dB SPL1.1, banda passante 150Hz-20kHz, tensione nom. 100V, morsetto
ceramico con fusibile, morsetto ceramico con fusibile, EVAC. Ceritificato EN 54-24. Completo di
cuffia per protezione dal fuoco per le installazioni a controsoffitto.
Certificato EN54-24 quando installato con copertura antifiamma LC1-MFD.
VERIFICA ED ATTIVAZIONE IMPIANTO
Eseguito da personale tecnico qualificato comprendente:
- sopralluogo in cantiere per verifiche dei parametri acustici e misurazione campione. Definizione
posizionamento su planimetrie (cartacea) dei diffusori. Misurazioni finali e stesura relazione con i rilievi
effettuati ad impianto montato, verranno riportati i parametri di intellegibilit e altri parametri richiesti dalla
norma.
- fornitura degli schemi di collegamento, lay out di montaggio, istruzioni al personale per la posa delle
apparecchiature, compreso fornitura della documentazione tecnica e dei manuali d'uso.
La messa in funzione, eseguita in soluzione unica a fine lavori di installazione e collegamento,
comprende:
-cablaggio delle connessioni in centrale di schede e collegamenti di linee di rivelazione;
-programmazione dei comandi e degli asservimenti;
-configurazione modalit intervento allarmi;
-controllo e verifica del corretto funzionamento del materiale fornito;
Istruzioni al personale preposto sulle operazioni di gestione degli allarmi, delle attivazioni e gestione dei
guasti.
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Cassetta rack 19" per fissaggio a parete da 600x600 mm di base, costituita da struttura in lamiera di
acciaio piegata e saldata, grado di protezione IP20, due montanti anteriori da 19", porta trasparente
reversibile dotata di maniglia e serratura a chiave, pannelli laterali smontabili senza utensili e facilmente
rimovibili tramite perni ad un quarto di giro, l'ingresso dei cavi deve essere facilmente realizzabile dalla
parte posteriore, dal basso o dall'alto attraverso appositi spazi passacavi, esecuzione e costruzione in
accordo alle CEI EN 50173, CEI EN 50174.
Costituito da:
- RIPIANO 19" FORATO ESTRAIBILE COMPRENSIVO DI GUIDA SUPPORTI;
-
PRESA FTP.
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Documento
Esame a vista dell'impianto: sistemi di protezione
contro i contatti indiretti e diretti, barriere ed
involucri protettivi e resistenti al fuoco a tempo
predeterminato, conduttori (sezione e assenza
sollecitazioni meccaniche), taratura dei dispositivi
di protezione, presenza dei dispositivi di
sezionamento e comando, identificazione dei
conduttori di neutro e di protezione, presenza di
schemi, di cartelli, ecc, identificazione dei circuiti,
degli interruttori, ecc, accessibilit ai componenti
per le operazioni di manutenzione.
Strumentale Continuit dei conduttori di protezione e di
collegamento a terra del nodo equipotenziale
Strumentale Resistenza di isolamento dell'impianto elettrico.
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Note
Effettuato con impianto elettrico fuori
tensione.
Verificare: conformit alle prescrizioni
di sicurezza (esame marchi, certificati,
ecc); corretta installazione in relazione
alla destinazione d'uso; integrit.
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Al termine dei lavori il manuale d'uso e il manuale di manutenzione sono sottoposti, a cura del direttore
dei lavori, al controllo ed alla verifica di validit, con gli eventuali aggiornamenti resi necessari dai
problemi emersi durante l'esecuzione dei lavori.
La dichiarazione sulle verifiche effettuate dovr essere completa dei relativi rapporti scritti con indicazione
particolareggiata sulle misure effettuate, sulla documentazione utilizzata e sui risultati ottenuti.
Il tutto dovr essere consegnato su carta e su supporto elettronico in formato DOC per le relazioni
descrittive o comunque per dichiarazioni esclusi DWG o DXF per gli allegati grafici.
All'impresa esecutrice verranno forniti gli elaborati grafici di progetto su supporto elettronico.
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PARTE M
PRESCRIZIONI TECNICHE
IMPIANTI MECCANICI
Con il presente documento sintende precisare, sulla base delle specifiche tecniche, i contenuti
prestazionali tecnici degli elementi meccanici previsti nel progetto.
La presente parte di disciplinare si divide nelle seguenti sezioni:
- SEZIONE M1: prescrizioni generali per lesecuzione degli impianti, quali i vincoli generali nella scelta dei
componenti, le opere sottointese nella descrizione delle opere che limpresa tenuta a svolgere, ecc.
- SEZIONE M2: descrizione dei sistemi: riscaldamento, raffrescamento, ventilazione, adduzione idrica e
scarico, depurazione acque.
- SEZIONE M3: prescrizioni dei sistemi: riscaldamento, raffrescamento, ventilazione, adduzione idrica e
scarico, depurazione acque.
- SEZIONE M4: specifiche tecniche dei singoli materiali (generatore di calore, refrigeratori, ecc.) o di
insieme di essi (sanitari, impianto a pavimento, ecc.).
- SEZIONE M5: collaudi e verifiche.
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M-1
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M-2
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M-3
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eseguire lallacciamento, tra i quali il prendere contatto con gli enti subito allinizio dei lavori. Se i contatti
con gli enti fossero presi in tempi successivi, la richiesta di proroghe dei tempi contrattuali per gli
allacciamenti non saranno accettate.
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M-4
COOPROGETTI s.c.r.l.
arch. Maurizio Bordugo
arch. Anna Raffin
COOPROGETTI s.c.r.l.
arch. Maurizio Bordugo
arch. Anna Raffin
UNI EN 1366-2 Prove di resistenza al fuoco per impianti di fornitura servizi - Serrande
tagliafuoco;
UNI EN 13501-3 Classificazione al fuoco dei prodotti e degli elementi da costruzione - Parte 3:
Classificazione in base ai risultati delle prove di resistenza al fuoco dei prodotti e degli elementi
impiegati in impianti di fornitura servizi: condotte e serrande resistenti al fuoco;
Norma UNI 10779: Impianti di estinzione incendi. Reti idranti. Progettazione, installazione ed
esercizio;
Norme Armonizzate EN 12094 Sistemi fissi di lotta contro lincendio Componenti di impianti di
estinzione a gas.
ART. M - 12 - ALLACCIAMENTI
Tutti gli allacciamenti sono disponibili al limite della propriet.
Acqua potabile
Lacqua potabile prelevata dalla rete dellacquedotto cittadino.
Scarico acque nere
Tutti gli scarichi fognari saranno connessi alla rete fognaria cittadina dopo essere state trattate.
Le acque saponate (provenienti da docce e lavabi) saranno connesse alla rete fognaria cittadina dopo
essere state trattate.
Le acque meteoriche dai pluviali saranno convogliate a pozzi perdenti.
Le acque di scarico della condensa verranno collegate alla rete delle acque meteoriche.
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M-6
COOPROGETTI s.c.r.l.
arch. Maurizio Bordugo
arch. Anna Raffin
M-7
COOPROGETTI s.c.r.l.
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sono comunque previsti a non pi di 50 cm da ogni cambio di direzione e a non pi di 1,5 m dalle
apparecchiature collegate alla tubazione stessa. Le dilatazioni dei tubi per effetto della temperatura sono
assorbite, ove possibile, dalle curve e dal percorso dei tubi stessi; i supporti ed i punti fissi saranno
previsti in questo senso. Se necessario sono inseriti dei compensatori di dilatazione plurilamellari
realizzati a soffietto inox con giunti a saldare o a flangia. Il tipo di compensatore (assiale, angolare, ecc.),
scelto in funzione del migliore assorbimento delle spinte meccaniche in modo che esso si trovi a
lavorare nelle condizioni di massima sicurezza. Per la suddivisione in vari tratti delle dilatazioni termiche,
sono realizzati opportuni punti fissi ancorati alle strutture in modo da garantire una ripartizione omogenea
delle dilatazioni tra i vari elementi di assorbimento. Ladozione di giunti dovr essere evitato per quanto
possibile.
Nei punti in cui la tubazione ha qualche organo di scarico (es. rubinetto, valvola di sicurezza, ecc.)
devono essere presi tutti i provvedimenti per convogliare il fluido nella rete di scarico pi vicina o, al
limite, al di fuori delledificio (ne es. la centrale termica).
Il convogliamento dei fluidi agli scarichi riguarda anche lo scarico della condensa a partire dalle bacinelle
raccolta-condensa.
Tutte le tubazioni devono portare dei segni di identificazione sia per la direzione del flusso, sia per il tipo
di servizio. Sono utilizzate a questo scopo targhette, nastri, colori e frecce. La spaziatura tra i segni di
identificazione sulle tubazioni, non sar superiore ai 10 m. Per le tubazioni isolate i segni di
identificazione vanno posti sopra l'isolamento.
Organi di intercettazione
Le valvole a sfera sono previste per essere utilizzate fino al DN40 (preferibilmente DN25) mentre per
diametri superiori si prevedono valvole a saracinesca (a globo) e del tipo a tenuta morbida. Le valvole a
sfera, infatti, pur offrendo i vantaggi di bassa perdita di carico, ottima tenuta a valvola chiusa e facilit di
manovra hanno i difetti nellavere la manovra di chiusura relativamente rapida (inconveniente di colpi
dariete), rischio di bloccaggio se le manovre di chiusura/apertura non sono molto frequenti e scarsa
capacit regolante. Proprio per questi inconvenienti si preferisce utilizzare valvole a saracinesca a tenuta
morbida per le portate maggiori (ad es. sono obbligatorie saracinesche per lintercettazione generale
dellingresso idrico e per il circuito primario dellimpianto di riscaldamento).
In progetto non sono previste valvole a farfalla.
Gli attacchi fino al DN25 possono essere filettati, oltre devono essere obbligatoriamente flangiati per la
loro maggiore idoneit di resistenza in caso di evento sismico.
In ogni caso si sottolinea che si possono utilizzare solo valvole a tenuta (sfera, cuneo gommato, a
pistone, a flusso avviato, ecc.) secondo natura del fluido, quando la tenuta necessaria ed importante
(ingresso fluidi, attraversamento di paratie, ecc.).
Vibrazioni
Nella realizzazione degli impianti si dovranno prender tutte le precauzioni per ridurre/smorzare le
vibrazioni indotte dagli impianti stessi.
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tubazioni principali
tubazioni secondarie
minori diramazioni
Acciaio
[m/s]
1.0 - 1.5
0.5 - 1.0
< 0.5
Rame
[m/s]
0.9 - 1.2
0.5 - 0.9
0.2 - 0.5
M-9
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elettriche assorbite dai ventilatori eccessive. Per le unit prefabbricate, inoltre, le perdite di carico
saranno vincolate dalla prevalenza del ventilatore della macchina, la quale non pu essere variata.
4) per i canali rettangolari, mantenere il rapporto di forma (A/B) inferiore o uguale a 3 salvo esigenze
particolari e comunque limitate a brevi tratti.
Vincoli costruttivi
Le curve dovranno essere realizzate secondo le specifiche riportate nei disegni.
I giunti saranno preferibilmente del tipo a flangia.
Su tutte le canalizzazioni di partenza o arrivo delle centrali di trattamento aria ed in prossimit delle
serrande tagliafuoco o di regolazione (qualora presenti), dovranno essere installate portine isolate, di
ispezione con chiusura a doppio battente per permettere l'effettuazione di controlli, misure, tarature ed
operazioni di pulizia. Nelle diramazioni principali dovranno essere previsti attacchi per permettere
l'effettuazione di misure di portata mediante anemometro a filo caldo o sonda telescopica. Il numero e la
posizione delle serrande di taratura e tagliafuoco sono indicati nei disegni.
I canali saranno solidamente ancorati alle strutture mediante staffe dello stesso materiale del canale
(acciaio zincato o inox) con tiranti registrabili anch'essi dello stesso materiale, poste ad una distanza
massima di due metri, in maniera da evitare il verificarsi di vibrazioni durante l'esercizio degli impianti.
I componenti utilizzati per il fissaggio devono avere le stesse caratteristiche di robustezza dei sostegni
delle condotte ad essi ancorate. Per garantire laffidabilit dellaggancio a una struttura in cemento, in
laterizio alveolare o in carpenteria metallica si ricorrer, di volta in volta, allutilizzo di tasselli ad
espansione (da pieno o da vuoto), muratura di inserti metallici oppure cravatte o morsetti, questi ultimi
in alternativa alla saldatura che sempre sconsigliata. Luso di chiodi a sparo conficcati direttamente
nella struttura non ammesso per carichi sospesi.
Per il posizionamento a soffitto delle condotte circolari, lesecuzione pu essere fatta in due modi a
seconda del peso delle stesse. Per pesi ridotti, le condotte saranno sostenute per mezzo di una sottile
lamiera zincata flessibile (reggetta metallica) della larghezza di circa 30 mm, preforata per consentire
lintroduzione dei bulloni di fissaggio e di regolazione della quota di posa delle condotte. Tale reggetta
metallica fissata al soffitto a mezzo di tasselli ad espansione o con un altro dei sistemi di fissaggio gi
citati. Per condotte di peso pi consistente, sar utilizzato un supporto di ferro piatto (di spessore 2-3
mm), con due fori laterali per laggancio delle sospensioni.
Per le condotte a sezione rettangolare di piccole dimensioni e peso si impiegheranno dei profili stampati
(squadrette) di lamiera zincata fissate alla condotta mediante viti autofilettanti oppure rivetti.
Qualora le condotte debbano essere installate in aderenza al soffitto, ma ad esso sospese, si ricorrer
allimpiego di tiranti di sostegno in barra zincata filettata per assicurare il collegamento tra soffitto e
squadretta. Possono essere utilizzati anche altri materiali, come ad esempio le corde di acciaio. In ogni
caso questi tipi di sostegni vanno applicati in coppia ai lati della condotta. Lapplicazione delle squadrette
solo su un lato non corretta.
Qualora le dimensioni delle condotte a sezione rettangolare e il loro peso siano rilevanti ai fini dello
staffaggio, si ricorrer allimpiego di una barra di sostegno trasversale (in profilato zincato preforato). Il
dimensionamento di tale supporto sar in funzione del peso e delle dimensioni della condotta tale da non
creare la flessione dello stesso.
Nel caso la condotta sia posizionata a una certa quota dal pavimento, si pu optare per lo staffaggio con
impiego di sostegni costituiti da profilati metallici con base di appoggio quadrata e in forma avvolgente la
condotta.
Quando le condotte devono essere installate a parete il sistema di staffaggio pu essere realizzato con
impiego di angolari di ferro o in profilato zincato preforato (mensole) murati o fissati con tasselli. Si potr
optare anche per un sostegno orizzontale in profilato tenuto in opera dalla parete laterale e da una
sospensina affrancata al solaio con tondino di barra filettata o cavetto dacciaio.
Tutti i sostegni, per svolgere al meglio la loro funzione, debbono rispettare le seguenti prescrizioni:
a) essere posizionati ad angolo retto rispetto allasse della condotta che devono sostenere;
b) gli ancoraggi realizzati con la reggetta metallica devono interessare tutte le condotte e non una sola
parte; in altre parole devono essere installati in coppi e posizionati uno opposto allaltro;
c) installare sempre al centro di ogni curva uno o pi sostegni;
d) ad ogni cambio di direzione maggiore di 20 in s enso orizzontale, occorre sostenere le condotte con
uno o pi agganci supplementari localizzati simmetricamente al centro della deviazione, al fine di evitare
il sovraccarico di quelli ordinari;
e) terminali di condotta o le derivazioni di essa vanno sempre sostenute con appendini supplementari;
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M - 10
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f) i montanti verticali delle condotte attraversanti i locali con altezza superiore a 4,5 m devono essere
sostenuti con staffaggi intermedi oltre a quelli realizzati in prossimit dei solai di attraversamento ai piani;
g) la spaziatura degli staffaggi per condotte rettilinee deve essere in rapporto alla sezione delle condotte
e comunque sempre secondo la tabella di seguito riportata;
h) occorre provvedere con supporti alternativi a sorreggere tutti gli apparecchi complementari allacciati
alla condotta, siano essi cassette di miscela, umidificatori, batterie di post- riscaldamento o altro;
i) consigliabile, per limitare le vibrazioni e le rumorosit, separare sempre le condotte dai sostegni con
strati di materiale anelastico.
La spaziatura degli staffaggi fa riferimento allarea della sezione trasversale delle condotte ed riassunta
nella tabella seguente.
COLONNA 1
Condotte con sezione di area
sino a 0,5 m2
700x700 mm
650x770 mm
600x800 mm
550x900 mm
560x1000 mm
450x1110 mm
400x1250 mm
350x1430 mm
COLONNA 2
Condotte con sezione di area
oltre 0,5 m2 sino a 1 m2
1000x1000 mm
950x1050 mm
900x1110 mm
850x1170 mm
800x1250 mm
750x1330 mm
700x1430 mm
650x1540 mm
600x1660 mm
550x1810 mm
500x2000 mm
Le condotte con dimensioni uguali o minori a quelle indicate in colonna 1 vanno sostenute con staffaggi il
cui interasse non sia superiore a 3 m.
Le condotte con dimensioni uguali o superiori a quelle indicate in colonna 2 vanno sostenute con
staffaggi il cui interasse non sia superiore a 1,5 m.
Le condotte le cui dimensioni sono maggiori di quelle riportate in colonna 1 ma inferiori a quelle di
colonna 2 vanno sostenute con staffaggi ad interasse non superiore a 2 m.
Al sistema di canalizzazioni dellaria si richiede una classe di tenuta alle fughe di classe A equivalente a:
2,40 l/s x m per una pressione di prova di 1000 Pa
1,32 l/s x m per una pressione di prova di 400 Pa
0,84 l/s x m per una pressione di prova di 200 Pa
E compito del canalista realizzare i canali in modo che venga rispettata la classe di tenuta precisata.
La procedura di prova prevede innanzitutto che le superfici di prova siano isolate ermeticamente dal resto
del sistema. La superficie da provare dovr essere almeno di 10 m. La sezione da provare dovr
dapprima essere sottoposta a una pressione non inferiore alla sua pressione operativa di progetto. La
pressione manometrica statica (Ps) nella condotta dovr essere mantenuta entro il 5% della pressione
specificata nelle condizioni iniziali della prova. Questa pressione sar tenuta costante per 5 minuti. Non
verranno effettuate registrazioni della lettura finche i valori non si saranno stabilizzati.
M - 11
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arch. Maurizio Bordugo
arch. Anna Raffin
Sono utilizzate tubazioni trafilate senza saldatura di caratteristiche corrispondenti alle specifiche riportate
nella parte M4. Le giunzioni saranno realizzate mediante raccordi in ghisa malleabile zincata con giunti
a flangia o a bocchettoni per i collegamenti alle apparecchiature. I cambi di direzione devono essere
dolci, realizzati con curve a medio o largo raggio; i gomiti sono ammessi esclusivamente per il
collegamento del singolo sanitario alla linea di adduzione; per nessun motivo sono ammessi colli doca.
Per le tubazioni posate a vista si prevede la coibentazione mediante guaina elastomerica con spessore a
seconda del diametro, come previsto dalla legge 09.01.1991 n.10 (All. B del Regolamento di Esecuzione
di cui al D.P.R. n. 412 del 26.08.93). Per le tubazioni dacqua calda lisolamento necessario, per quelle
di acqua fredda deve essere evitata la formazione di condensa.
Le valvole dintercettazione risponderanno alle specifiche espresse nel presente capitolato.
Disposizione
Ogni locale igienico deve avere una dotazione minima di componenti che comprende: tazza ed accessori,
lavabo, specchio, porta-carta-igienica, porta-sapone e distributore di carta asciugamani. I componenti la
cui fornitura ed installazione sono onere dellimpresa sono quelli specificati in elenco prezzi e descritti nel
dettaglio in questo capitolato.
La disposizione dei componenti indicata negli elaborati grafici. Nei servizi igienici per disabili si devono
seguire le indicazioni riportate nel presente capitolato, oltre a quelle degli elaborati grafici.
Allinterno dei servizi igienici senza finestra va installato obbligatoriamente un estrattore daria
predisposto per collegamento al condotto di espulsione d'aria.
Sanitari in Generale
I sanitari devono avere le specifiche riportate nella parte M4.
Scarichi
I condotti di scarico di ogni servizio igienico vengono convogliati nella colonna montante mantenendo una
pendenza minima dell'1%. I cambi di direzione non devono essere bruschi (massimo 45); sono ammessi
raccordi a 90 solo per il collegamento del sanitar io alla tubazione di scarico. Dovranno essere previsti
opportuni punti di ispezione per permettere unagevole pulizia delle tubazioni. In generale tutti i tratti di
tubazione dovranno essere dotati di ispezioni a tenuta.
Il tipo di tubazione usata in questi condotti indicata negli elaborati grafici e risponde alle prescrizioni
riportate nel presente documento.
Servizi Igienici per Disabili
Al fine di consentire l'utilizzazione dei locali igienici anche da parte di persone a ridotte od impedite
capacit motorie, i locali stessi saranno particolarmente dimensionati ed attrezzati.
A prescindere dagli interventi di carattere edilizio richiesti, vengono di seguito indicate le dotazioni minime
generali dell'impianto idrico - sanitario in un servizio igienico per disabili e vengono fornite le indicazioni
per una corretta realizzazione degli elementi componenti lo stesso.
Il locale igienico sar attrezzato con: tazza ed accessori, lavabo, specchio, corrimani orizzontali e
verticali, campanello elettrico di segnalazione.
La tazza WC sar situata sulla parete opposta allaccesso. La sua posizione deve garantire dal lato
sinistro (per chi entra) uno spazio adeguato per lavvicinamento e la rotazione di una sedia a rotelle,
dall'altro una distanza tale da consentire a chi usa il WC un agevole appiglio ai corrimani posti sulla
parete laterale (destra per chi entra).
Pertanto lasse della tazza WC sar posta ad una distanza minima di 1,4 m dalla parete laterale sinistra e
ad una distanza di 0,4 m dalla parete laterale destra.
La distanza fra il bordo anteriore della tazza WC e la parete posteriore sar di almeno 0,8 m. Laltezza
del piano superiore della tazza sar di 0,5 m dal pavimento.
Gli accessori (comando per il lavaggio idraulico della tazza WC con acqua calda e fredda miscelata, porta
carta igienica) saranno sistemati in modo da rendere l'uso agevole ed immediato.
Il lavabo sar posto preferibilmente nella parete opposta a quella cui fissata la tazza WC, lateralmente
all'accesso. Il lavabo sar installato con il piano superiore ad un'altezza di 0,8 m dal pavimento e sar del
tipo a mensola in modo da consentire adeguato avvicinamento con sedia a rotelle.
Conviene quindi prevedere un sifone di tipo incassato o con scarico flessibile. Il bordo anteriore, per
garantire una buona accessibilit alla rubinetteria, dovrebbe essere concavo con sagome per appoggio
gomiti e con la possibilit di regolazione dell'altezza o dell'inclinazione da parte dell'utente.
La rubinetteria sar del tipo a leva senza frizioni (per es. a dischi ceramici) od automatico (elettronico a
tempo, a ginocchio, a pedana, ecc.); indispensabile una regolazione termica.
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M - 12
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Il sedile del WC sar dotato di uno schienale (anche la cassetta dell'acqua pu essere utilizzata a questo
scopo) e possibilmente di unapertura anteriore per l'uso di una eventuale doccetta, con acqua a
temperatura controllata termostaticamente, con funzione di bidet (od altri accorgimenti tecnici allo scopo).
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M - 14
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M - 15
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ART. M - 24 - TUBAZIONI
Modelli di riferimento
Deriplast, Geberit, Coes
Riferimento in elenco prezzi
TUB....
Introduzione
I diametri delle tubazioni identificati negli elaborati di progetto con la sigla DN, qualora non
espressamente definito in altro modo negli elaborati grafici, individuano il Diametro Nominale Interno;
essi, pertanto, sono sempre riferiti alla sezione netta di passaggio del fluido, e pi in generale dellagente
in transito. Il diametro esterno, invece, dipende dalle caratteristiche costruttive del tubo e dalle pressioni
di esercizio: un tubo in PEHD DN 65 PN4 corrisponde ad un tubo di diametro commerciale di 60 mm c.a.,
mentre lo stesso tubo PN 16 corrisponde al diametro commerciale di 90 mm c.a.
Lappaltatore ha lobbligo di verificare, nellacquisto del materiale, che il diametro interno effettivo sia
uguale o lievemente maggiore a quello indicato nel progetto. Al contrario, lutilizzo di diametri inferiori a
quelli identificati negli elaborati di progetto da considerarsi un errore dinstallazione che dovr essere
prontamente corretto.
Nella fornitura e posa in opera delle tubazioni sintende che esse siano complete di raccordi, pezzi
speciali, staffe, ponteggi per lavori in altezza ed ogni altro onere per dare il lavoro completo e finito a
regola darte.
Tubazioni in Acciaio Senza Saldatura
A) Tubi in acciaio nero. Sono utilizzate tubazioni trafilate senza saldatura, di caratteristiche corrispondenti
alle tabelle UNI 8863 (tubi gas serie media) e UNI EN 10216 (tubi lisci bollitori). Ogni tubazione protetta
con doppia mano di vernice antiruggine previa cartavetratura. Le giunzioni sono ottenute mediante
saldatura ossiacetilenica fino al diametro di 3" e con saldatura elettrica all'arco per i diametri superiori. Le
curve sono realizzate mediante piegatura fino al diametro esterno 35 mm, mentre per diametri esterni
superiori si utilizzano curve a saldare con raggio di curvatura non inferiore a 1,5 volte il diametro del tubo
stesso.
B) Tubi in acciaio zincato. Sono utilizzate tubazioni trafilate senza saldatura di caratteristiche
corrispondenti alla tabella UNI 8863 (tubi gas serie media). Le giunzioni sono realizzate mediante
raccordi in ghisa malleabile zincata con giunti a flangia o a bocchettoni per i collegamenti alle
apparecchiature. Per i diametri superiori a 4" si pu utilizzare tubo nero congiunto mediante saldatura e
zincato a bagno dopo la lavorazione. In questo caso le giunzioni sono ottenute mediante flange e bulloni
anchessi zincati. Le tubazioni zincate non potranno essere utilizzate per la costruzione di circuiti con
temperatura di esercizio superiore a 60C.
TUBI IN ACCIAIO FE33 NERI SENZA SALDATURA SECONDO UNI8863
DN
DIAMETRO ESTERNO
SPESS. (*)
MASSA (*)
mm
Pollici
mm
kg/m
10
17.2
3/8
2.0 - 2.3
0.742 -0.839
15
21.3
1/2
2.3 - 2.6
1.08 - 1.21
20
26.9
3/4
2.3 - 2.6
1.39 - 1.56
25
33.7
1"
2.9 - 3.2
2.20 - 2.41
32
42.4
1" 1/4
2.9 - 3.2
2.82 - 3.1
40
48.3
1" 1/2
2.9 - 3.2
3.24 - 3.56
50
60.3
2"
3.2 - 3.6
4.49 - 5.03
65
76.1
2" 1/2
3.2 - 3.6
5.73 - 6.42
80
88.9
3"
3.6 - 4.0
7.55 - 8.38
100
114.3
4"
4.0 - 4.5
10.8 - 12.2
125
139.7
5"
5.0 - 5.0
16.6 - 16.61
150
168.3
6"
5.0 - 5.0
19.8 - 19.8
(*) Serie leggera - Serie media
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M - 16
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arch. Anna Raffin
M - 17
COOPROGETTI s.c.r.l.
arch. Maurizio Bordugo
arch. Anna Raffin
5"
141.3
6"
168.3
8"
219.1
10"
273.1
12"
323.9
6.6
9.5
15.9
7.1
11.0
18.3
8.2
12.7
23.0
12.7
15.1
28.6
10.3
17.5
33.3
21.92
30.88
49.17
28.22
42.67
67.69
42.65
64.64
111.22
81.55
96.03
172.37
79.65
132.23
238.63
STD
XS
.
STD
XS
.
STD
XS
.
STD
.
.
.
.
.
40
80
160
40
80
160
40
80
160
40
80
160
40
80
160
TUBI IN ACCIAIO FE 330 SS ZINCATI UNI 5745 ESTREMITA' FILETTATE SEC. ISO 7/1 UNI 8863 (EX UNI 4148) CON MANICOTTO AD UNA ESTREMITA' SEC. ISO 50 - L.G. COMMERCIALE
DIAMETRO
SPESSORE PESI METRICI (kg/m)
(Pollici)
(mm)
LISCI ZINCATI
V.M. ZINCATI
3/8
2,3
0,893
0,899
1/2
2,6
1,27
1,280
3/4
2,6
1,64
1,650
1
3,2
2,52
2,540
1 1/4
3,2
3,23
3,260
1 1/2
3,2
3,72
3,750
2
3,6
5,22
5,290
2 1/2
3,6
6,66
6,780
3
4,0
8,64
8,810
4
4,5
12,56
12,860
5
5,0
17,04
17,54
6
5,0
20,52
20,92
Per i tubi saldati le caratteristiche risultano le seguenti:
TUBI GAS ZINCATI SALDATI UNI 8863 SERIE LEGGERA (WL)
MASSA ZINCATI
DIAMETRO
DIAMETRO ESTERNO SPESSORE
V.M.
Pollici
mm
mm
kg/m
3/8"
17,2
2,0
0,80
1/2"
21,3
2,3
1,18
3/4"
26,9
2,3
1,50
1"
33,7
2,9
2,34
1.1/4"
42,4
2,9
3,00
1.1/2"
48,3
2,9
3,45
2"
60,3
3,2
4,82
2.1/2"
76,1
3,2
6,17
3"
88,9
3,6
8,10
4"
114,3
4,05
11,70
TUBI GAS ZINCATI SALDATI UNI 8863 E SERIE MEDIA (WM)
DIAMETRO
Pollici
DIAMETRO ESTERNO
mm
SPESSORE
mm
3/8"
1/2"
3/4"
1"
17,2
21,3
26,9
33,7
2,3
2,6
2,6
3,2
1530E_DT08_R0
M - 18
MASSA ZINCATI
V.M.
kg/m
0,91
1,30
1,67
2,57
Capitolato speciale dappalto
Impianti meccanici
COOPROGETTI s.c.r.l.
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arch. Anna Raffin
1.1/4"
1.1/2"
2"
2.1/2"
3"
4"
5"
6"
42,4
48,3
60,3
76,1
88,9
114,3
139,7
165,1
3,2
3,2
3,6
3,6
4,0
4,5
4,85
4,85
3,30
3,80
5,26
6,87
8,92
12,80
17,10
20,30
2,35
2,35
2,9
2,9
2,9
3,25
3,25
3,65
4,05
1.19
1.50
2.33
2.99
3.45
4.85
6.15
8.15
11.70
Tubazioni in Polietilene
Le tubazioni in polietilene presenti nel mercato al momento della progettazione sono quelle riassunte nel
seguente prospetto.
CALSSE
PE 100
SIGMA ()
80 kgf/cm
PE 80
63 kgf/cm
PE 63
Gas PE
80
50 kgf/cm
63 kgf/cm
PRESSIONE NOMINALE
PN 4 - 5 - 6,3 - 8 - 10 - 12,5 - 16 - 20
- 25
PN 3,2 - 4 - 5 - 6,3 - 8- 10 - 12,5 - 16
- 20
PN 3,2
S 12,5 - 8 - 5
NORMA
UNI 10910
UNI 10910
UNI 7613
UNI ISO 4437
USO
acqua potabile e
liquidi corrosivi
acqua potabile e
liquidi corrosivi
scarichi
gas combustibili
I diametri esterni standard dei tubi di polietilene sono: 20, 25, 32, 40, 50, 63, 75, 90, 110, 125, 140, 160,
180, 200, 225, 250, 280, 315, 355, 400, 450, 500, 560, 630, 710, 800, 900, 1000, 1200. A seconda della
classe del tubo e del produttore possibile che alcuni di questi diametri non siano disponibili.
Il diametro interno in funzione sia della pressione nominale PN, sia del tipo di tubo. Il diametro interno
definibile dallindice SDR (Standard Dimension Ratio), il quale rappresenta il rapporto tra il diametro
esterno DE e lo spessore s del tubo. Esso fornisce un valore approssimato dello spessore del tubo di
interesse. Per esempio il tubo UNI 10910, PN 12,5 (SDR 11), diametro 110 mm ha uno spessore
s = DE/SDR = 110/11 = 10 mm.
Nel seguente prospetto si riportano i valori di SDR a seconda del tipo di tubo e della PN.
Tubo PE100
PN
SDR
4
41
5
33
6,3
26
8
21
10
17
12,5
13,6
16
11
20
9
25
7,4
Tubo PE80
PN
SDR
3,2
41
4
33
5
26
6,3
21
8
17
10
13,6
12,5
11
16
9
20
7,4
Tubo PE63
1530E_DT08_R0
M - 19
COOPROGETTI s.c.r.l.
arch. Maurizio Bordugo
arch. Anna Raffin
PN
SDR
3,2
33
M - 20
COOPROGETTI s.c.r.l.
arch. Maurizio Bordugo
arch. Anna Raffin
I bracciali per punto mobile hanno il compito di tenere allineato l'impianto permettendone la libera
dilatazione .
Per motivi di insonorizzazione, si raccomanda di usare solo bracciali con nastro protettivo interno.
La distanza tra i bracciali consigliata :
Per tubazioni orrizontali ogni 10 volte il diametro della tubazione.
Per tubazioni verticali ogni 15 volte il diametro della tubazione.
Le dimensioni dei tubi sono riportate nel seguente prospetto (dimensioni in mm):
D esterno
32
40
50
75
110
125
160
spessore
1,8
1,8
1,8
1,9
2,7
3,1
3,9
D interno
28,4
36,4
46,4
71,2
104,6
118,8
154,0
D
42
54
64
89
128
145
184
bicchiere
Le tubazioni in polipropilene per adduzione idrica (es. Coestherm) devono garantire: unelevata
resistenza agli agenti chimici e ad altri prodotti, compreso le sostanze acide o basiche, inattaccabilit
dalle correnti vaganti (pessimo conduttore elettrico), ottimo isolamento acustico, bassa conducibilit (0,24
W/mK), bassa perdita di carico (rugosit 0.0070 ), atossicit, facile lavorabilit e elevata resistenza alla
fessurazione.
Le tubazioni devono essere garantite per una durata minima di esercizio di 50 anni per pressioni fino a 10
bar con temperatura di 60C per tubo PN 20, oppure per pressioni 10 Bar con temperatura 70C per
tubo PN 25.
Particolare cura deve essere prestata nel calcolo delle dilatazioni termiche, assai elevate (circa 11 volte
quelle dellacciaio). Le dilatazioni possono essere permesse o tramite bracci o tramite curve di
dilatazione.
Le giunzioni tra i tubi possono essere eseguite o per saldatura a polifusione o mediante saldatura con
manicotto elettrico o tramite filettatura.
Le dimensioni dei tubi sono riportate nel seguente prospetto (dimensioni in mm):
D esterno
20
25
32
40
50
63
spessore
3,4
4,2
5,4
6,7
8,4
10,5
D interno
13,2
16,6
21,2
26,6
33,2
42,0
Tubazioni in PVC
Le tubazioni in PVC possono essere usate per lo scarico/ventilazione di acque da edifici civili e allesterno
degli edifici come fognature interrate.
Possono essere anche usate per adduzione idrica, ma solo se espressamente definita negli elaborati
progettuali o accettata dalla DL.
Le tubazioni in PVC rigido non plastificato a sezione circolare e relativi raccordi ed accessori, per scarico
e ventilazione ALLINTERNO DEGLI EDIFICI, sono accettati quando rispondono alle norme UNI vigenti
ed al Marchio I.I.P.
Il trasporto, lo scarico e laccatastamento in cantiere deve essere effettuato in modo da non provocare
deterioramento o deformazione dei tubi. In particolare si devono evitare urti, inflessioni eccessive,
sporgenze eccessive, contatti con corpi taglienti o acuminati. Maggior cura va usata maneggiando i tubi a
basse temperature. Laccatastamento deve essere effettuato in luogo riparato dai raggi solari su una
superficie che non presenti irregolarit tali da provocare deformazioni dei tubi nel tempo;
laccatastamento non deve superare laltezza di 1,50 m.
Nella tabella vengono elencati gli spessori e i diametri normalizzati (dimensioni in mm).
Diametro
esterno
spessore tubi
ventilazione
spessore ventilazione
e scarico acque fredde
32
40
50
63
75
82
100
110
1,2
1,2
1,2
1,3
1,5
1,5
1,7
1,8
1,8
1,8
1,8
1,8
1,8
1,8
2,0
2,2
1530E_DT08_R0
M - 21
spessore
scarico acque
calde
3,0
3,0
3,0
3,0
3,0
3,0
3,0
3,0
Capitolato speciale dappalto
Impianti meccanici
COOPROGETTI s.c.r.l.
arch. Maurizio Bordugo
arch. Anna Raffin
125
140
160
200
2,0
2,3
2,6
3,2
2,5
2,8
3,2
4,0
3,0
3,0
3,2
4,0
I colori utilizzati sono diversi e servono solamente a caratterizzare limpiego del manufatto. I principali
colori ed il loro numero dellatlante dei colori RAL sono:
Arancio (RAL 2008) corrispondente a tubazioni con spessore minimo 3 mm (adatte allo scarico acque
calde);
Mattone (RAL 8023) idem come precedente, ma con giunzione ad anello elastomerico;
Grigio (RAL 7037) senza bicchieratura e raccordi a doppia bicchieratura per bagni.
La giunzione dei tubi in PVC pu avvenire in due modi: mediante incollaggio oppure mediante anello
elastomerico.
Le tubazioni di scarico devono essere collaudate tappando le estremit terminali e riempiendo
completamente tutta la rete di scarico. Per i collettori di scarico il montaggio avviene a punto fisso per
tratti inferiori a 6m e con manicotto di dilatazione per tratti superiori. Per i collegamenti che devono essere
facilmente smontati (ad es. sifoni), sono usati giunti con tenuta ad anello O-R e manicotto esterno
avvitato.
I tubi e raccordi in PVC PER FOGNATURE INTERRATE sono del tipo rigido (policloruro di vinile non
plastificato) specifici per fognature e scarichi interrati e delle fognature non in pressione secondo la
Norma UNI EN 1401-1 con utilizzo entro larea di applicazione a cui sono destinati:
U: codice dellarea di applicazione per unarea distante maggiore di 1 m dal fabbricato al quale
collegato il sistema di tubazione interrato;
D: codice dellarea di applicazione per unarea al disotto del fabbricato ed entro 1 m di distanza dal
fabbricato per tubi e raccordi interrati e collegati al sistema di scarico del fabbricato. Nelle aree di
applicazione D normale la presenza di acqua calda in aggiunta a forze esterne causate dal terreno.
La materia prima deve essere PVC-U a cui sono aggiunti gli additivi necessari per facilitare la produzione
di componenti conformi ai requisiti della presente norma.
Laspetto, esaminato senza ingrandimento, deve soddisfare i seguenti requisiti:
- la superficie interna ed esterna dei tubi e dei raccordi deve essere liscia, pulita e priva di cavit, bolle,
impurezze e porosit e qualsiasi altra irregolarit superficiale che possa impedire la loro conformit alla
presente norma;
- le estremit dei tubi devono essere tagliate nettamente e le estremit dei tubi e dei raccordi devono
essere perpendicolari ai loro assi.
I tubi ed i raccordi devono essere colorati in tutto lo spessore della parete e preferibilmente di colore
marrone arancio (approssimativamente RAL 8023).
Le dimensioni devono essere misurate conformemente al prEN 496 ed il diametro esterno medio dem
deve essere conforme al sottoelencato.
Diametro esterno
Diametro
Diametro
esterno
nominale
esterno medio
DN (1)
(min-max)
110
125
160
200
250
315
(355)
400
(450)
500
630
(710)
800
(900)
1000
1530E_DT08_R0
110
125
160
200
250
315
355
400
450
500
630
710
800
900
1000
110,0 - 110,3
125,0 - 125,3
160,0 - 160,4
200,0 - 200,5
250,0 - 250,5
315,0 - 315,6
355,0 - 355,7
400,0 - 400,7
450,0 - 450,8
500,0 - 500,9
630,0 - 631,1
710,0 - 711,2
800,0 - 801,3
900,0 - 901,5
1000,0 - 1001,6
M - 22
COOPROGETTI s.c.r.l.
arch. Maurizio Bordugo
arch. Anna Raffin
SN 2
(SDR 51)
SN 4
(SDR 41)
SN 8
(SDR 34)
emin
em,max
emin
em,max
emin
em,max
110
3,2
3,8
3,2
125
3,2
3,8
3,7
160
3,2
3,8
4,0
4,6
4,7
200
3,9
4,5
4,9
5,6
5,9
250
4,9
5,6
6,2
7,1
7,3
315
6,2
7,1
7,7
8,7
9,2
(355)
7,0
7,9
8,7
9,8
10,4
400
7,9
8,9
9,8
11,0
11,7
(450)
8,8
9,9
11,0
12,3
13,2
500
9,8
11,0
12,3
13,8
14,6
630
12,3
13,8
15,4
17,2
18,4
(710)
13,9
15,5
17,4
19,4
800
15,7
17,5
19,6
21,8
(900)
17,6
19,6
22,0
24,4
1000
19,6
21,8
24,5
27,2
1) le dimensioni non preferenziali sono indicate tra parentesi
2) SDR 51 utilizzabile esclusivamente per lapplicazione nellarea "U"
3,8
4,3
5,4
6,7
8,3
10,4
11,7
13,1
14,8
16,3
20,5
-
I bicchieri dei tubi e raccordi devono essere predisposti per alloggiare guarnizioni elastomeriche di tenuta.
I materiali per le guarnizioni devono essere conformi alle EN 681-1 o prEN 681-2, secondo i casi.
I tubi devono essere marcati ad intervalli al massimo di 2 m ed almeno una volta per ogni tubo.
Con tubi e raccordi con giunzione di tipo elastico (bicchiere a tenuta con guarnizione elastomerica) si
dovranno osservare le seguenti indicazioni:
- provvedere ad una accurata pulizia delle parti da congiungere, assicurandosi che siano integre:
togliere provvisoriamente la guarnizione elastomerica qualora fosse presente nella sua sede;
- segnare sulla parte maschio del tubo (punta), una linea di riferimento. A tale scopo si introduce la
punta nel bicchiere fino a rifiuto, segnando la posizione raggiunta. Si ritira quindi il tubo di 3 mm per
ogni metro di interasse.
Il trasporto, lo scarico e laccatastamento in cantiere deve essere effettuato con le stesse modalit dei
tubi in PVC da posare allinterno dei fabbricati.
La posa deve essere effettuata secondo le indicazioni riportate nella parte edile del presente capitolato.
Le tubazioni in PVC RIGIDO PER CONDOTTE IN PRESSIONE PER ACQUA POTABILE dovranno
essere conformi alla norma UNI EN 1452 e alla circolare del Ministero della Sanit n. 102 del 02/12/78;
avranno giunti a bicchiere, con anello in gomma, spazio 10-20mm per le dilatazioni, contrassegnati ogni
metro con marchio del produttore, diametro, data di produzione e simbolo IIP.
Est.
mm
50
63
75
90
110
125
140
PN
SDR
Spess.
mm
2,0
2,3
2,8
2,7
3,1
3,5
1530E_DT08_R0
6
33-41
int.
mm
59,0
70,4
84,4
104,6
118,8
133,0
PN
SDR
Spess.
mm
2,4
3,0
3,6
4,3
4,2
4,8
5,4
10
21-26
int.
mm
45,2
57,0
67,8
81,4
101,6
115,4
129,2
M - 23
PN
SDR
Spess.
mm
3,7
4,7
5,6
6,7
6,6
7,4
8,3
16
13,6-17
int.
mm
42,6
56,6
63,8
76,6
96,8
110,2
123,4
PN
SDR
4.6
5.8
6.8
8.2
8.1
9.2
10.3
20
11- 13,6
40.8
51.4
61.4
73.6
93.8
106.6
119.4
COOPROGETTI s.c.r.l.
arch. Maurizio Bordugo
arch. Anna Raffin
160
180
200
225
250
280
315
355
400
4,0
4,4
4,9
5,5
6,2
6,9
7,7
8,7
9,8
152,0
171,2
190,2
214,0
237,6
266,2
299,6
337,6
380,4
6,2
6,9
7,7
8,6
9,6
10,7
12,1
13,6
15,3
147,6
166,2
184,6
207,8
230,8
258,6
290,8
327,8
369,4
9,5
10,7
11,9
13,4
14,8
16,6
18,7
-
141,0
158,6
176,2
198,2
220,4
246,8
277,6
-
11.8
13.3
14.7
-
136.4
153.4
170.6
-
Tubazioni multistrato
Sono formate da strati alternati di polietilene e alluminio nel seguente ordine polietilene., alluminio,
polietilene.
Per eseguire le giunzioni tra i vari tubi si usano dei raccordi con un sistema di seraggio a pressione. Tali
raccordi sono chiamati raccordi a pinzare e non sono completi di isolamento.
Lisolamento delle tubazioni di diverso spessore a seconda dello spessore della tubazione. Per
esempio per un diametro di DN32 lo spessore delisolamento di 6mm.
Tubazioni in rame
Le tubazioni di rame impiegate in questo appalto sono del tipo senza saldatura, avente misure secondo
UNI EN 1057.
Le tubazioni sono fornite allo stato fisico duro (R290), vengono impiegate con temperatura di esercizio da
-45C a +105C. Le tubazioni sono idonee per reti d i riscaldamento.
Il tubo in rame nudo fornito allo stato fisico ricotto in rotolo e duro e semiduro in verghe, senza
saldatura, conforme al D.P.R. 318/68 n. 1095 per impianti idrico sanitario con trattamento anticorrosione,
avente misure secondo UNI EN 1057.
Isolamento Termico e Anticondensa di Tubazioni ed Apparecchiature
Sono previsti i seguenti tipi di isolamento termico ed anticondensa.
a) Tubazioni acqua fredda posate all'interno di locali non riscaldati: guaina flessibile in materiale
elastomerico espanso a celle chiuse, classe di reazione al fuoco 1 (autoestinguente), conducibilit
termica massima 0,040 W/mC, completa di adesivo sp eciale per la chiusura delle giunzioni, posta in
opera per infilaggio o a mezzo di taglio longitudinale suturato con nastro speciale autoadesivo.
c) Tubazioni posate all'esterno: l'isolamento lo stesso previsto al punto a) ma con rivestimento esterno
in foglio di alluminio, spessore 6/10 mm.
Tutte le elettropompe, le valvole e gli accessori installati su reti di trasporto di fluidi caldi e freddi saranno
dotate di cuffie isolanti che avvolgono completamente il pezzo. le manovre saranno prolungate allesterno
delle cuffie. Tali cuffie sono comprese nei prezzi al metro dellisolante.
M - 24
COOPROGETTI s.c.r.l.
arch. Maurizio Bordugo
arch. Anna Raffin
di esercizio max ammissibile come indicato negli elaborati di progetto e comunque non inferiore a PN6;
temperatura di esercizio max ammissibile non inferiore a 120C (70C se ad uso idrico).
c) Saracinesche a vite interna con tenuta di gomma con corpo e coperchio di ghisa sferoidale, asta di
acciaio inox, cuneo gommato, verniciatura interna ed esterna con resine epossidiche; adatte per acqua,
aria e gas; pressione di esercizio max ammissibile come indicato negli elaborati di progetto e comunque
non inferiore a PN6; temperatura di esercizio max ammissibile non inferiore a 120C (70C se ad uso
idrico).
Valvole di bilanciamento/taratura
Le valvole di bilanciamento/taratura saranno di due tipi.
a) Fino al diametro DN50: valvole di regolazione e dintercettazione, esenti da manutenzione, a tenuta
morbida, con corpo di bronzo, asta dottone, coperchio in lega dottone rosso; adatte per impianti di
riscaldamento e condizionamento; pressione di esercizio max ammissibile come indicato negli elaborati di
progetto e comunque non inferiore a PN16; temperatura di esercizio max ammissibile non inferiore a
120C
b) Oltre il diametro DN50: Valvole di regolazione e di intercettazione, esenti da manutenzione a tenuta
morbida, con sensori di portata e di temperatura, Corpo di ghisa con grafite lamellare, asta di acciaio
inox, gommatura del tappo EPDM, adatte per impianti di riscaldamento e condizionamento pressione di
esercizio max ammissibile come indicato negli elaborati di progetto e comunque non inferiore a PN16;
temperatura di esercizio max ammissibile non inferiore a 120C. Lesecuzione standard comprende:
sensore (IP 54) per la misurazione di portata e temperatura con lutilizzo del computer dedicato, forma a
flusso avviato con sede inclinata ed alzata dritta, idraulica a sede inclinata, asta non girevole con
filettatura esterna protetta, volantino non salente, dispositivo di bloccaggio, limitazione di corsa, tappo di
regolazione compatto, completamente rivestito di gomma per tenuta morbida.
A discrezione dellAppaltatore, il tipo b potr essere utilizzato anche per diametri inferiori al DN50.
Valvole di ritegno
Tutte le valvole di ritegno previste dal progetto sono del tipo a disco, con corpo in ottone fino al DN100 ed
in ghisa grigia dal DN125, otturatore e molla in acciaio inossidabile, adatte alluso, per temperature fino a
260 C, e pressioni 16 kg/cm2, complete di controfl ange, bulloni e guarnizioni.
Valvole by-pass differenziali
Le valvole by-pass differenziali sono del tipo regolabile con scala graduata.
La temperatura di esercizio pari a PN10.
La temperatura di taratura della valvola compresa tra 0-110C.
Filtri
Il filtro per i circuiti termici, composto da un corpo in acciaio del tipo PN16 con attacchi flangiati sempre
PN16, provvisto di controflange.
La temperatura massima di esercizio pari a 110C.
E composto da una maglia in acciaio inox con rubinetto di scarico
Termometri
I termometri sono previsti ad immersione di tipo omologato, ad attacco radiale o posteriore, completi di
guaina e pozzetto, attacco 1/2 diametro 80mm, scala 0-120C.
Manometri
I manometri sono previsti a quadrante, completi di cassa, serpentino in rame, rubinetto in ottone a flangia
per il controllo pressione e prova, conformi alla vigente normativa, diametro 80mm, scala conforme al tipo
di installazione.
Pozzetti per il controllo della temperatura
I pozzetti per il controllo della temperatura sono con attacco 1/2 in rame od ottone e conformi alla
vigente normativa.
1530E_DT08_R0
M - 25
COOPROGETTI s.c.r.l.
arch. Maurizio Bordugo
arch. Anna Raffin
Vasi despansione
I vasi despansione sono del tipo chiuso a membrana a diaframma atossica in butile alimentare, a
precarica di azoto da 1,5 bar, pressione massima desercizio 10 bar, temperatura massima desercizio
99C, conformi alla vigente normativa, completi dei collegamenti alle tubazioni.
Valvole di sicurezza
Le valvole di sicurezza saranno del tipo a membrana, qualificate e tarataeI.S.P.E.S.L. Marchiate CE
secondo direttiva 97/23/CE. Attacchi F x F. Tmax 110C. Corpo e coperchio in ottone. Membrana e
guarnizione in EPDM. Sovrapressione di scarico 10%, scarto di chiusura 20%. Sicurezza positiva.
Corredate di verbale di taratura a banco.
Riduttori di pressione
Il riduttore di pressione generale dellimpianto, dingresso alledificio, sar a sede compensata. Attacchi
flangiati UNI 2278. Corpo in ghisa PN 16 rivestito di resina epossidica. Sede in bronzo. Membrana in
tessuto poliammidico. Tmax d'esercizio 60C. Pmax a monte 16 bar. Campo di taratura pressione a valle
da 1,5 a 6 bar. Fornito con doppio manometro 016 bar a monte e a valle.
I riduttori di pressione a valle del precedente saranno a sede compensata. Attacchi filettati maschio a
bocchettone. Corpo in ottone. Sede e filtro in acciaio inox. Membrana e guarnizione di tenuta in NBR.
Tmax d'esercizio 70C. Pmax a monte 25 bar. Campo d i taratura pressione a valle da 0,5 a 6 bar.
Superfici di scorrimento rivestite a caldo con PTFE. Cartuccia con membrana, filtro, sede ed otturatore,
estraibile per operazioni di manutenzione.
ART. M - 30 - ELETTROPOMPE
Modello Di Riferimento
WILO
Riferimento In Elenco Prezzi
PMP....
Le elettropompe saranno del tipo con rotore bagnato con attacco a bocchettone oppure flangiato, motore
EC e adattamento automatico delle prestazioni.
Impiegata per gli impianti di riscaldamento, impianti di condizionamento, circuiti chiusi di refrigerazione,
impianti di circolazione industriali.
Il corpo della pompa in ghisa grigia rivestita in cataforesi (KTL) per evitare la corrosione causata dalla
condensa.
Isolamento termico in polipropilene.
Albero realizzato in acciaio inossidabile.
Cuscinetti in carbone impregnato di metallo.
Girante in materiale sintetico.
Classe efficienza energetica A.
Massimo rendimento grazie alla tecnologia ECM.
Si pu avere un risparmio energetico fino all'80% rispetto alle pompe di circolazione dirette.
Impiego frontale e accesso alla zona morsetti, posizioni di montaggio variabili, display in qualunque
posizione.
Semplicit di montaggio grazie alle flange combinate PN 6/PN 10 (per DN 32 fino a DN 65).
Possibilit d'impiego in impianti di condizionamento/refrigerazione senza limitazione della temperatura
ambiente.
Ampliamento sistema tramite moduli interfaccia installabili anche successivamente per la comunicazione
Modbus, BACnet, CAN, LON, PLR ecc.
Comando a distanza tramite porta di comunicazione a infrarossi (modulo IR/monitor IR).
I dati tecnici della pompa sono i seguenti:
- Campo di temperature consentito -10 C ... +110 C, con temperatura massima ambiente 40C;
- Alimentazione di rete 1~230 V, 3~230 V, 50/60 Hz;
- Grado protezione IP 44;
- Attacco a bocchettoni o flangiato (a seconda del tipo) Rp 1 fino a DN 100 max. pressione di esercizio
versione standard: 6/10 bar oppure 6 bar (versione speciale: 10 bar o 16 bar).
Funzionamento come servomotore (n = costante)
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La pompa fornita con isolamento termico, guarnizioni per attacchi filettati, rondelle per viti flangiate (per
diametri nominali raccordo DN 32 - DN 65), manuale con istruzioni di montaggio, uso e manutenzione
Gli accessori a corredo della pompa sono i seguenti:
- bocchettoni per attacco filettato;
- elementi di compensazione;
- isolamento pompa per acqua fredda Wilo-Climaform;
- modulo IR;
- monitor IR;
- moduli IF Stratos: Modbus, BACnet, CAN, LON, PLR, DP, Ext. Off, Ext. Min., SBM, Ext. - Off/SBM;
- convertitore di porta analogico AnaCon;
- convertitore porta di comunicazione digitale DigiCon/DigiCon-A e DigiCon-Modbus/DigiCon-A.
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ADDITIVO FLUIDIFICANTE (10kg) da aggiungere allimpasto sabbia e cemento del massetto tradizionale
in modo da rendere pi fluido limpasto senza eccessi dacqua e ridurre la percentuale daria presente;
classificato non pericoloso secondo Direttiva 99/45/CE e marchiato CE secondo EN 934-2
CASSETTE A MURARE tipo light com mod. 5 o similari;
COLLETTORE tipo elite black line 11+11 completo o similare;
COLLETTORE tipo elite black line 12+12 completo o similare;
ADATTATORI per tubo da 18/2 mm completi;
CURVE GUIDA 90 per tubo fino al dn 18mm;
COPPIE DI VALVOLE A SFERA tipo elite black sq/dr.1"1/4 M - 1" F o similari;
Il sistema di riscaldamento a pavimento prevede un pannello isolante (non compreso nella presente
voce) e sistema di aggancio della tubazione, posata con diversi interassi tra le tubazioni per
l'adeguamento delle potenzialit alle esigenze. La temperatura di superficie corrisponde alle esigenze
igieniche e fisiologiche rispettando il limite max. di 29C . I componenti del sistema devono essere
conformi alle norme UNI EN ISO e/o DIN che li riguardano e pi sotto specificate.
Il pannello isolante dovr essere in polistirene espanso sinterizzato con grafite coperto da una guaina
alluminata riportante linee di guida a distanza 50 mm utili per la posa della tubazione con il passo corretto
e risultante dalla progettazione; la guaina deve avere uno spessore pari almeno a 0,15mm, deve essere
impermeabile qualora il massetto soprastante fosse liquido (UNI EN 1264-4) e deve sporgere dal
pannello di almeno 20mm; nella parte sporgente la guaina deve essere adesiva in modo da coprire
facilmente le fughe di accoppiamento dei pannelli; il pannello deve avere conducibilit termica dichiarata
lambdaD pari a 0,030 W/mK secondo UNI EN 13163 e UNI EN 12667; la resistenza alla compressione
deve essere 140KPa secondo EN 826; la resistenza termica del pannello deve essere maggiore o uguale
al valore minimo prescritto dalla normativa UNI EN 1264-4; qualora il solo pannello europlus-lambda non
fosse sufficiente, predisporre uno o pi pannelli isolanti piani in polistirene espanso, in modo da avere la
resistenza termica aggiuntiva mancante per il rispetto della UNI EN 1264-4; qualora limpresa costruttrice
avesse predisposto degli strati isolanti sulla base livellata come definita nelle prescrizioni di posa che
seguono, deve esserne consegnata la scheda tecnica alla Direzione Lavori per verificarne laccettabilit
ai fini del rispetto della UNI EN 1264-4.
La tubazione deve essere in polietilene ottene copolimerico PE-RT tipo II del tipo MidiX (DIN 16833 / ISO
24033 / ISO 22391) con barriera a ossigeno nello spessore del tubo e permeabilit allossigeno inferiore
a 3,6 mg/m2 al giorno con temperatura 80C, e 0,32 mg/m2 al giorno con temperatura 40C (ISO 17455
e UNI EN 1264-4:2009), caratteristiche di resistenza meccanica che lo rendono appartenente alla classe
1, classe 2, classe 3, classe 4 e classe 5 secondo la ISO 10508 con pressione di esercizio superiore a 6
bar e vita prevista superiore ai 50 anni; diametro 20mm e spessore 2 mm (UNI EN 1264-4); posabile a
freddo con curvature dal raggio non inferiore a 6 volte il diametro; fornito in rotoli dopportuno metraggio,
cos da ridurre gli sfridi, stoccati in modo che la tubazione sia protetta dalla radiazione solare; sulla
tubazione devono essere riportate le caratteristiche meccaniche e i metri di svolgimento del rotolo in
modo da poter realizzare agevolmente gli anelli della lunghezza secondo progetto senza giunzione
intermedia (UNI EN 1264-4); lunghezza massima di ciascun anello pari a 120m.
Il sistema deve essere fornito completo del numero di clips in poliammide tipo tacker necessario per
garantire la posa della tubazione secondo le prescrizioni della norma di riferimento (UNI EN 1264-4).
Il sistema deve essere completo di striscia perimetrale in polietilene espanso a cellule chiuse da posare
lungo tutto il perimetro dei locali da riscaldare e attorno a tutti gli elementi della struttura che penetrano il
massetto, come pilastri, scale, ecc, (UNI EN 1264-4); lo spessore totale della striscia perimetrale deve
essere tale da assorbire movimenti del massetto di almeno 5 mm, mentre laltezza totale deve essere
pari a 150 mm in modo da contenere lingombro di: pannello isolante, massetto e rivestimento
superficiale (UNI EN 1264-4); deve essere autoadesiva sul retro in tutta la sua altezza in modo che la sua
posizione non vari dopo la stesura del massetto e deve essere costituita di un doppio strato in modo
rispettare le indicazioni di posa pi sotto riportate.
La fornitura deve comprendere il nastro adesivo necessario per coprire le fughe che si hanno presso
laccostamento del pannello isolante.
Il sistema deve essere fornito completo di giunti di dilatazione aventi le stesse caratteristiche in spessore
e materiale della striscia perimetrale; la quantit di giunti deve essere tale da garantirne la posa nelle
posizioni stabilite dal progettista sul disegno esecutivo del pavimento radiante.
La fornitura deve comprendere la guaina isolante in polietilene espanso con spessore 4mm da prevedere
in quantit tale da garantire la protezione del tubo nei punti di attraversamento dei giunti di dilatazione
(UNI EN 1264-4) e in tutti i punti dove presente un eccessivo infittimento delle tubazioni.
Nel caso in cui sia necessario garantire una barriera vapore sotto il pannello isolante deve essere fornita
la quantit sufficiente di foglio in polietilene con spessore 0,2 mm tale da consentirne la posa sotto il
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pannello isolante con sovrapposizioni di 80mm in corrispondenza dei giunti e risvolto verticale sulle
pareti.
La fornitura deve comprendere ladditivo superfluidificante tipo europlast o similare nel caso di massetto
tradizionale sabbia e cemento; la quantit deve essere tale da garantire la riduzione di presenza daria
nel massetto, che dovr essere non superiore al 5% (UNI EN 1264-4) e deve essere classificato non
pericoloso secondo Direttiva 99/45/CE e marchiato CE secondo EN 934-2
Il sistema deve essere fornito di documentazione attestante resa determinata mediante simulazioni
numeriche alle differenze finite da organismo riconosciuto secondo EN 15377 e/o certificata da
laboratorio autorizzato secondo EN 1264-2.
Il sistema deve essere corredato di assicurazione coperta da Agenzia e/o Ente assicurativo rinomati per
la durata di 10 anni per responsabilit civile contro terzi con un massimale assicurato unico di almeno
euro 3.500.000,00; i lavori di manutenzione ed installazione devono essere assicurati come sopra
specificato con un massimale di almeno Euro 3.500.000,00.
Le garanzie di assicurazione devono essere fornite in modo automatico alla consegna dei lavori senza
ulteriori addebiti da parte della Committenza. Campionature, schede tecniche e certificati del sistema
devono essere forniti prima dellinizio dei lavori per laccettazione da parte della Direzione Lavori.
Prescrizioni di posa: La posa dell'impianto deve seguire le procedure individuate dalla norma UNI EN
1264-4. In particolare:
La base di supporto deve essere preparata in conformit alle norme pertinenti ed eventuali tubi o condotti
devono esser fissati e incassatti per fornire una base livellata. Nel caso il piano trattato fosse un piano
terra, su garage o su terreno o che si affaccia direttamente sullesterno deve essere posato un foglio in
PE di spessore 0,2 mm sulla base livellata avendo cura di risvoltarlo sulle pareti esterne di almeno 10 cm
e sovrapporlo di almeno 25 cm.
Lungo tutto il perimetro dei locali interessati dalla posa del pavimento radiante deve essere applicata la
striscia perimetrale, avendo cura di farla aderire bene al muro in particolare in corrispondenza degli
angoli.
Sulla base livellata devono essere posati i pannelli isolanti del sistema a pavimento con resistenza
termica maggiore o uguale al valore minimo prescritto dalla normativa UNI EN 1264-4.
Il pannello isolante verr posato accostandolo bene in corrispondenza del bordo e nastrando il punto di
giunzione, o avendo cura di srotolare la confezione di fornitura disponibile per lo spessore minore di
isolante. In corrispondenza del perimetro il pannello isolante deve appoggiare alla striscia perimetrale; il
suo lembo superiore deve essere sollevato e fatto aderire alla parte superiore del pannello isolante
posato: il lembo deve aderire allangolo retto formato tra parete e pannello isolante. Si consiglia di usare il
nastro adesivo per bloccare il lembo della striscia perimetrale nella posizione voluta.
La posa di ciascun anello deve avvenire senza giunzioni; qualora, causa incidenti subiti dallimpianto
finito, venissero fatti giunti meccanici, questi devono essere localizzati e riportati sulla documentazione
allegata (UNI EN 1264-4).
Va rispettato fedelmente il progetto per quanto riguarda interassi di posa, giunti di dilatazione e posa della
striscia perimetrale che andr tagliata a pavimentazione finita.
In tutti i punti di elevato infittimento delle tubazioni (es: in partenza al collettore, nei passaggi obbligati
attraverso le porte) e nei punti di attraversamento dei giunti di dilatazione la tubazione deve essere
inguainata per tutta la lunghezza dove presente linfittimento e per 40 cm in corrispondenza
dellattraversamento dei giunti.
Dopo la posa dellimpianto esso dovr essere messo in pressione prima del getto del massetto; dovr
rimanere in pressione fino allultimazione dei massetti e il procedimento di collaudo dovr essere
documentato.
Il pre-riscaldamento dovr avvenire non prima di 21 giorni dalla posa di un massetto di tipo cementizio e
non prima di 7 giorni dalla posa di un massetto a base di anidride e comunque vanno seguite le istruzioni
del fornitore del massetto stesso; per evitare lo shock termico del massetto la temperatura di avviamento
dovr essere non superiore di 5C rispetto alla tem peratura esterna e dovr essere aumentata di 2 o 3C
al giorno fino a raggiungere il valore di progetto. Il processo di avviamento del riscaldamento dovr
essere documentato.
La voce include ogni altro onere accessorio, maestranza, mezzo e quantaltro per dare il lavoro finito a
regola d'arte e perfettamente funzionante. L'eventuale necessit di ulteriori articoli qui non menzionati in
conseguenza all'uso di marche differenti da quelle previste in progetto, deve essere gi considerata
renumerata nella presente voce, sia come materiale, sia come installazione.
Prescrizioni per i vari componenti e loro installazione come da capitolato.
In ogni caso, prima di procedere all'installazione, l'impresa dovr:
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- concordare con la DL eventuali modalit di esecuzione dell'impianto, rilevate con le prescrizioni date
dalla ditta fornitrice al fine di fornire tutti i materiali necessari (anche se non espressamente specificati in
questa voce) e per installare correttamente il sistema.
- fornire il disegno esecutivo in formato dwg del sistema;
- fornire la documentazione attestante sia la resa, sia che essa stata determinata mediante simulazioni
numeriche alle differenze finite da organismo riconosciuto secondo EN 15377 e/o certificata da
laboratorio autorizzato secondo EN 1264-2.
Nel prezzo si intende compreso e compensato ogni onere ed accessorio per la posa, il materiale vario di
consumo e quanto altro per dare il lavoro finito a regola d'arte e perfettamente funzionanteSistema
radiante Eurotherm tipo "Europlus- lambda" a norma EN1264 o similare approvato dalla DL.
Radiatori
I radiatori in acciaio sono completi di: staffe, tappi, valvolina di sfiato, valvola con testa termostatica,
detentore ed ogni altro accessorio atto a dare l'elemento finito e funzionante.
ART. M - 36 - SANITARI
Modelli Di Riferimento
Presto (rubinetteria temporizzata)
Emmeti (rubinetteria semplice)
Riferimento In Elenco Prezzi
SAN....
Caratteristiche Costruttive
VASI IGIENICI
Ogni vaso igienico sar del tipo sospeso, in porcellana vetrificata sospeso con la dotazione standard di:
sedile in resina termoindurente con paracolpi, coperchio e cerniere in acciaio inox; cassetta di scarico in
polietilene, tipo a zaino di capacit 14 litri esterno, completa di valvola a galleggiante 3/8 e comando a
pulsante; collegamento allimpianto di caricamento cassetta; tubazione di raccordo tra vaso e cassetta, a
vista, in polietilene, colore bianco, completa di raccordi e guarnizioni; tubo di raccordo tra vaso e sistema
di scarico.
LAVABI
Ogni lavabo previsto in porcellana dura vetrificata con la dotazione standard di: collegamento
allimpianto idrico, rubinetti dintercettazione posti sotto lavabo, sifone di scarico, collegamento
allimpianto di scarico, supporti, fissaggi e sistema di erogazione. Questo ultimo pu essere del tipo
miscelatore monocomando (arrivo di acqua calda e fredda) o a semplice comando a pressione (arrivo di
sola acqua fredda).
LAVELLI
Ogni lavello previsto in porcellana dura vetrificata con la dotazione standard di: collegamento
allimpianto idrico, rubinetti dintercettazione posti sotto lavabo, sifone di scarico, collegamento
allimpianto di scarico, supporti, fissaggi e sistema di erogazione a rubinetteria semplice (vedi paragrafo
successivo).
DOCCE TIPO SINGOLO
Le docce singole sono composte da: piatto doccia 80x80cm in gres porcellanato bianco, griglia e sifone di
scarico, miscelatore monocomando temporizzato (o erogatore a pulsante temporizzato se la
miscelazione fatta a monte, come indicato negli elaborati grafici), limitatore di portata, soffione,
tubazione di collegamento miscelatore-soffione, raccorderia, viti, supporti. Le lavorazioni considerano
l'istallazione completa del sistema ed il suo collegamento alle tubazioni di adduzione e scarico.
DOCCE TIPO IN BATTERIA
le docce in batteria comprendono: griglia in materiale plastico certificato per luso, sifone di scarico,
erogatore a pulsante temporizzato, limitatore di portata, soffione, tubazione di collegamento pulsante1530E_DT08_R0
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soffione, raccorderia, viti, supporti. Le lavorazioni considerano l'istallazione completa del sistema ed il suo
collegamento alle tubazioni di adduzione e scarico.
BIDET
Bidet in porcellana vetrificata (vitreous-china) a pianta di forma variabile o comunque conforme ai prodotti
in uso nel mercato, con erogazione d'acqua mediante monoforo o a tre fori, oppure da diaframmi laterali,
fornito e posto in opera. Il bidet compreso di raccordi alle tubazioni d'allaccio per l'adduzione dell'acqua
calda e fredda; le staffature in acciaio da installare sottotraccia; il relativo fissaggio a parete con viti e
borchie di acciaio cromato; l'assistenza muraria; le guarnizioni.
E completo di gruppo miscelatore monocomando cromato, realizzato nel rispetto delle norme
UNI EN 200, UNI EN 246, UNI EN 248 o delle equivalenti norme NF, per bidet, con bocchetta di
erogazione orientabile e scarico, corredato di raccordi, con filtro incorporato perfettamente funzionante,
fornito e posto in opera.
SANITARI PER DISABILI
I sanitari per disabili avranno le stesse dotazioni previste per quelli normali ora descritte. Essi inoltre,
assieme al locale che li contiene, disporranno di particolari attrezzature descritte nella parte M3 del
presente capitolato.
Rubinetteria
RUBINETTERIA SEMPLICE
Con rubinetteria semplice sintende, in questo progetto, linsieme dei rubinetti miscelatori con apertura e
chiusura a comando a leva, privi di particolari caratteristiche (temporizzazione, sistemi antibloccaggio,
ecc.).
RUBINETTERIA TEMPORIZZATA
Miscelatore temporizzato per lavabi
Miscelatore bordo lavabo, in ottone cromato con comando a pressione a chiusura automatica
temporizzata secondo la norma UNI EN 816, con ciclo di 15 secondi circa, parti interne in hostaform con
rubino sintetico e molla autopulente, rubinetti darresto con filtri e valvole di non ritorno incorporati.
Pulsante e cartucce intercambiabili resistenti alla corrosione ed alle incrostazioni. Sistema di regolazione
della portata su cinque livelli attraverso meccanismo interno; sistema di regolazione della
temporizzazione su sei livelli attraverso meccanismo interno; i sistemi di regolazione sono variabili senza
linterruzione del flusso dellacqua portata e temporizzazione pre-regolata in fabbrica. Sistema
antibloccaggio incorporato con il quale lacqua scorre solo quando avviene il rilascio del pulsante. Arresto
istantaneo dellacqua in caso di bloccaggio volontario del pulsante. Riferimento: Presto Prestomix 2002
S.
Rubinetteria temporizzata per lavabi per disabili
Ogni lavabo per disabili sar dotato di rubinetto miscelatore bordo lavabo in ottone cromato con comando
a leva su giunto a sfera a chiusura automatica temporizzata secondo UNI EN 816, con ciclo di 15 secondi
circa, parti interne in hostaform con rubino sintetico e molla autopulente, rubinetti darresto con filtri e
valvole di non ritorno incorporati. Pulsante e cartucce intercambiabili resistenti alla corrosione ed alle
incrostazioni. Sistema di regolazione della portata su quattro livelli attraverso meccanismo interno;
portata pre-regolata di fabbrica. Riferimento: Presto Presto miscelatore 7000.
Rubinetto temporizzato a pressione per docce
Rubinetto murale in ottone cromato per doccia, con comando a pressione a chiusura automatica
temporizzata secondo la norma UNI EN 816, con ciclo di 30 secondi circa, parti interne in hostaform con
rubino sintetico e molla autopulente. Equipaggiato con regolatore di portata da 10 l/min., e dotato del
sistema S antibloccaggio con il quale l'acqua scorre solo quando avviene il rilascio del pulsante. Arresto
istantaneo dell'acqua in caso di bloccaggio volontario del pulsante. Temporizzazione regolabile
internamente senza interrompere il flusso dellacqua. Modulo idraulico e comando intercambiabili
resistenti alla corrosione ed alle incrostazioni. Con arrivo in linea o da dietro a seconda delle esigenze.
Riferimento: Presto 500 S.
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unaccurata pulizia. La conformazione dovr essere tale da mantenere sempre asciutta la superficie
sottostante della pavimentazione
Ispezioni di Scarico
Le ispezioni di scarico devono essere dello stesso materiale con cui sono realizzate le tubazioni che vi si
collegano; devono disporre di coperchio finito superiormente in acciaio con diametri congruenti alla
tubazione da ispezionare e comunque superiori a 75 mm; la fornitura comprensiva di tubazione di
raccordo, ed accessori vari.
Aspiratori Centrifughi
(Tipo Soler & Palau Decor)
Gli aspiratori centrifughi per aspirazione aria dai servizi ciechi sono del tipo ad installazione a parete o a
soffitto, per scarico diretto o con canale flessibile e canale di sovrapressione; il collegamento elettrico
escluso. Sono previsti completi di griglia d'espulsione in alluminio con alette orizzontali fisse e canale
flessibile di raccordo.
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Estintori
Gli estintori a polvere saranno del tipo omologati Ministero dellInterno DM 20.12.1982, marcati CE
secondo Decreto Legislativo 25.02.2000 n.93 in attuazione della direttiva 97/23/CE.
Secondo le indicazioni di progetto, lestintore sar:
- a polvere kg6, classe di fuoco 34A-233 BC Diam.160 mm, altezza totale 560 mm;
- a polvere kg9, classe di fuoco 43A-183 BC Diam.190 mm, altezza totale 640 mm;
- a polvere kg12, classe di fuoco 55A-233 BC Diam.190 mm, altezza totale 640 mm.
Ogni estintore disporr di cartello a muro con simbolo di identificazione.
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