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ACIDO FOLICO

Valori ematici normali: 6 - 20 mg / l

La sintomatologia da carenza di acido folico si manifesta attraverso un'anemia macrocitica talvolta


accompagnata da leucopenia e trombocitopenia, alterazioni della cute e delle mucose e disturbi
gastrointestinali (malassorbimento e diarrea).
La carenza di questa vitamina nel sangue materno prima del concepimento e durante le prime settimane di
gravidanza aumenta inoltre le probabilità di avere un figlio affetto da spina bifida, un difetto di chiusura del
tubo neurale. In genere, per prevenire il rischio di questa patologia congenita, viene consigliata l'integrazione
dietetica di questa sostanza .

ALFA-AMILASI
Valori ematici normali: < 100 U / litro

L'alfa-amilasi è fisiologicamente presente nel sangue e nelle urine ed un suo aumento di concentrazione
indica un danno pancreatico o delle ghiandole salivari.

AMMONIEMIA
Valori ematici normali: 30 - 85 mg / dl

Valori elevati di ammoniemia si riscontrano nelle gravi epatopatie, cirrosi epatica, ischemia renale ed uremia.
Uno stato di iperammoniemia si verifica anche a causa di alcuni difetti congeniti del metabolismo legati a
carenze o difetti di alcuni enzimi implicati nel ciclo dell'urea e come conseguenza della sindrome di Reye, una
malattia che colpisce i bambini trattati con salicilati (aspirina) in seguito ad infezioni delle prime vie
respiratorie o varicella.

AZOTEMIA (UREA)
Valori ematici normali: 10 - 45 mg / dl

La degradazione dei prodotti azotati produce ammoniaca, una sostanza tossica che deve essere ulteriormente
trasformata in una meno pericolosa e più facilmente eliminabile. Questo processo di trasformazione avviene
nel fegato dove l'ammoniaca derivata dalla deaminazione degli aminoacidi diventa urea attraverso una
complessa serie di reazioni (ciclo dell'urea). La concentrazione ematica di urea (azotemia) aumenta in
conseguenza ad inefficiente escrezione renale o per un aumentato catabolismo proteico. La sua diminuzione
nel sangue, invece, è caratteristica negli stati di gravidanza e nei disordini epatici.

BILIRUBINEMIA
Valori ematici normali
Bilirubina totale: 0.3 - 1.0 mg / dl
Bilirubina diretta: 0.0 - 0.4 mg / dl
Bilirubina indiretta: 0.3 - 1.0 mg / dl

Alcune proteine come l'emoglobina nei globuli rossi e la mioglobina nelle cellule muscolari sono addette al
trasporto dell'ossigeno rispettivamente nel sangue e nei muscoli. Esse hanno una particolare struttura
molecolare interna detta EME che ne rappresenta il gruppo prostetico, cioè la porzione non proteica. L'EME
subisce un fisiologico processo di degradazione di cui uno dei prodotti è la bilirubina (di colore giallo),
sostanza poco solubile in acqua e tossica per le cellule. Il destino fisiologico della bilirubina è quello di esser
legata dalla proteina albumina che la trasporta fino al fegato. Qui la bilirubina viene coniugata con l'acido
glucuronico per divenire maggiormente solubile e passare poi nella cistifellea ed essere riversata, con la bile,
nell'intestino dove, per opera di alcuni batteri, viene ridotta ad urobilinogeno e stercobilinogeno che possono
essere eliminati con le feci. La presenza di bilirubina nel circolo sanguigno e la sua conseguente diffusione nei
tessuti è la causa di un classico sintomo dei danni epatici e degli eritrociti: l'ittero. Le cause possono essere
un'elevata distruzione dei globuli rossi (ittero emolitico), disturbi del fegato (ittero epatocellulare) o un
diminuito deflusso della bile (ittero da ostruzione dovuto a calcoli biliari). L'aumento della bilirubina diretta,
cioè coniugata all'acido glucuronico, indica la presenza di un danno epatico. Mentre un aumento della
bilirubina totale, cioè sia glucuronata che legata all'albumina, indica la presenza di danni extraepatici.
CALCITONINA
Valori ematici normali: 0 - 15 pg / ml

La calcitonina (CT) rappresenta, insieme al CEA, un efficace marcatore dei carcinomi midollari della tiroide.
Essa aumenta inoltre nelle iperplasie tiroidee, nei casi di etilismo cronico ed in altre patologie neoplastiche
quali i carcinomi dello stomaco, della mammella, del pancreas e del polmone.

COLESTEROLO
Valori ematici normali
Colesterolo totale: 130 - 250 mg / dl
HDL: 40 - 85 mg / dl
LDL: 110 - 180 mg / dl

Il colesterolo, oltre a costituire il principale regolatore della fluidità delle membrane cellulari, rappresenta un
importante precursore degli ormoni steroidei e dei sali biliari. Si trova nel sangue in forma libera ed
esterificata ed è trasportato da lipoproteine a bassa densità (LDL - Low Density Lipoproteins) e ad alta
densità (HDL - High Density Lipoproteins). Le HDL sottraggono colesterolo libero ai tessuti periferici, in
particolare dalle pareti dei vasi sanguigni, lo esterificano a spese delle lecitine e lo portano al fegato. Mentre
le HDL contengono proporzioni uguali di colesterolo e fosfolipidi, le LDL contengono quasi solo colesterolo
libero ed esterificato. Il controllo della colesterolemia è generalmente legato al metabolismo dei lipidi in
generale. Un suo aumento nel sangue insieme ai trigliceridi potrebbe rappresentare un fattore di rischio di
malattie aterosclerotiche e malattie coronariche. Il fattore di rischio è tanto più elevato quanto più aumenta il
rapporto colesterolo totale / colesterolo-HDL

COLINESTERASI
Valori ematici normali: 2500 - 5500 U / litro

I livelli plasmatici di colinesterasi diminuiscono in caso di avvelenamento da esteri fosforici organici


(insetticidi), epatiti virali, cirrosi epatica, epatocarcinoma.

CORPI CHETONICI
Valori ematici normali: 0.3 - 3 mg / dl

La presenza dei corpi chetonici nel sangue e nelle urine è spesso indice di aggravamento diabetico. La
chetonemia potrebbe aumentare anche in caso di digiuno prolungato, disturbi gastrici seguiti da emesi o in
risposta ad una dieta eccessivamente ricca di lipidi.

CREATINFOSFOCHINASI
Valori ematici normali nell'uomo: 40 - 220 U / litro
Valori ematici normali nella donna: 40 - 190 U / litro

E' presente in tre forme isoenzimatiche nel muscolo cardiaco (MB), nei muscoli scheletrici (MM) e nel
cervello (BB).
La ricerca in laboratorio viene eseguita insieme ad AST ed LDH1 per diagnosticare l'infarto del miocardio. La
CPK aumenta dopo 5 - 6 ore dall'attacco fino a raggiungere 600 - 700 U / litro dopo 24 ore. In assenza di
ulteriori crisi cardiache la sua concentrazione ritorna a livelli normali dopo circa 72 - 96 ore.
L'aumento della CPK è riscontrabile anche in seguito a miopatie congenite, traumi muscolari e sforzi fisici
intensi.

CREATININA
Valori ematici normali nell'uomo: 0.60 - 1.50 mg / dl
Valori ematici normali nella donna: 0.50 - 1.20 mg / dl

La concentrazione di creatina nel plasma è bassa e nelle urine dovrebbe essere assente. Può aumentare nelle
miopatie o dopo digiuno prolungato a causa di un aumentato catabolismo muscolare. La creatinina, che
rappresenta il prodotto di scarto della creatina è idrosolubile e viene eliminata con le urine. L'accumulo di
creatinina nel sangue è quindi indice di problemi renali per la sua mancata escrezione. La creatininemia
aumenta in tutte le nefropatie.
ELETTROLITI
Valori ematici normali
Sodio: 135 - 148 mEq / litro
Potassio: 3.5 - 5.5 mEq / litro
Calcio: 9.0 - 11.0 mg / dl
Fosforo: 2.5 - 4.8 mg / dl

Gli elettroliti rappresentano importanti composti inorganici presenti nei fluidi biologici. Tra questi i più
importanti sono il sodio (Na+), potassio (K+), calcio (Ca2+), cloro (Cl-), carbonati (HCO3-) e fosfati (HPO42-).
All'interno delle cellule sono maggiormente presenti il potassio e i fosfati, mentre all'esterno predominano il
sodio e i cloruri. La concentrazione di questi sali deve rimanere costante per il mantenimento della pressione
osmotica, il bilancio idrico, per la corretta funzione di alcuni enzimi in quento cofattori e per la regolazione
dell'eccitabilità neuro-muscolare. Gli squilibri elettrolitici riguardano svariate patologie del sistema nervoso,
cardiocircolatorio, escretorio, endocrino, problemi di alimentazione, ecc.

EMATOCRITO
Valori ematici normali nell'uomo: 42% - 52%
Valori ematici normali nella donna: 37% - 47%

Rappresenta il volume percentuale della frazione corpuscolata del sangue rispetto al volume totale del
sangue.

EMOGLOBINA
Valori ematici normali nell'uomo: 13 - 18 g / dl
Valori ematici normali nella donna: 12 - 16 g / dl
Valore globulare (VG) : 0,88 - 1,1

L'emoglobina (Hb) contenuta nei globuli rossi è una cromoproteina costituita da una parte proteica ed un
gruppo prostetico (EME) contenente ferro. La sua funzione consiste nel trasporto di ossigeno dagli organi
respiratori ai tessuti periferici ed anidride carbonica con il percorso inverso. La determinazione
dell'emoglobina permette di apprezzarne il contenuto medio nel sangue normale mentre il valore globulare,
rappresentato dal rapporto tra contenuto emoglobinico percentuale e numero dei globuli rossi, dà la
concentrazione emoglobinica per globulo rosso. Questi dati sono importanti per la classificazione delle
anemie. A causa di difetti a carico dei geni della globina hanno origine l'anemia falciforme (depranocitosi) e
le talassemie, malattie molto comuni in Italia e nel bacino mediterraneo. Esistono inoltre difetti a carico
dell'EME che vanno sotto il nome di porfirie. La determinazione dell'emoglobina glicosilata (HbA1c) ha
invece importanza particolare nella diagnosi del diabete mellito.

GLOBULI ROSSI
Valori ematici normali nell'uomo: 4.500.000 - 5.800.000 / mmc
Valori ematici normali nella donna: 4.000.000 - 5.000.000 / mmc

Gli eritrociti (RBC) sono le cellule del sangue anucleate contenenti l'emoglobina, il pigmento respiratorio
specializzato nel trasporto dell'ossigeno dagli organi respiratori ai tessuti periferici. La produzione di queste
cellule è regolata dal livello di ossigenazione dei tessuti. In condizioni di ipossia alcune cellule renali
producono un fattore eritropoietico che attivandosi nel sangue come eritropoietina va a stimolare la
produzione di globuli rossi a livello del midollo osseo. Il numero, la forma , il volume (MCV ed RDW) ed il
contenuto emoglobinico (MCH ed MCHC) dei globuli rossi sono un importante mezzo diagnostico per una
corretta classificazione delle anemie. Quest'ultime rappresentano gli stati patologici in cui si ha un
abbassamento dei valori di emoglobina accompagnato, ma non sempre, da una diminuzione del numero dei
globuli rossi.
FERRITINA
Valori ematici normali nell'uomo: 20 - 280 ng / ml
Valori ematici normali nella donna: 10 - 180 ng / ml

E' una ferroproteina costituita da una parte proteica (apoferritina) e da ferro per il 20-30% circa. La sua
funzione è essenziale nell'assorbimento intestinale del ferro introdotto attraverso gli alimenti dopo che
questo è stato ossidato a Fe3+. La ferritina si trova anche negli epatociti, nella milza e nel midollo osseo dove
svolge funzioni di riserva di ferro. La concentrazione di ferritina si determina per la diagnosi di
emocromatosi, malattia ereditaria che causa un aumentato assorbimento del ferro alimentare e che
determina un progressivo accumulo di questo elemento nell'organismo. La sua determinazione è anche utile
nella diagnosi di linfomi, leucemie, tumori della mammella e del polmone.

Cause Commenti
Stati infiammatori acuti e La ferritina è una proteina della "fase acuta". Sono alterati altri indici infiammatori.
cronici La sideremia e la transferrina sono ridotte.
I valori di ferritina si elevano nei tumori ematologici. Sono alterati altri indici
Neoplasie
infiammatori. La sideremia e la transferrina sono ridotte.
La necrosi (morte cellulare) libera la ferritina contenuta nelle cellule. Sono presenti
Necrosi tissutale
altri indici di necrosi cellulare alterati.
L'alcool stimola la sintesi di ferritina e danneggia le cellule epatiche. Occorre
Abuso d'alcool
ricontrollare i valori dopo un periodo di astensione.
Sindrome Malattia autosomica dominante da alterata regolazione della sintesi di L-ferritina.
iperferritinemia-cataratta E' presente una cataratta precoce (prima dei 50 anni); la diagnosi viene stabilita con
ereditaria l'analisi della regione IRE (Iron Regulatory Element) del gene della L-ferritina.

FIBRINOGENO
Valori ematici normali: 200 - 420 mg / dl

Questa glicoproteina rappresenta il prodotto finale dei processi di coagulazione del sangue. Essa, per azione
della trombina, forma dei reticoli di fibrina insolubile in cui restano imprigionati globuli rossi e piastrine
(formazione del coagulo). Mentre le ipofibrinogenemie congenite e acquisite sono alquanto rare, si verifica
più di frequente un aumento del tasso plasmatico di fibrinogeno. La diminuzione si può presentare in caso di
epatopatie, coagulazione intravascolare disseminata (CID) o terapia medica trombolitica. L'aumento si
verifica in caso di malattie infettive, emopatie, neoplasie, infarto e gravidanza.

FOSFATASI ALCALINA (ALP)


Valori ematici normali
Fosfatasi alcalina: 15 - 45 U / litro

Le fosfatasi sono enzimi addetti all'idrolisi del legame esterico tra alcool e acido fosforico con liberazione di
fosforo organico. Si distinguono in relazione al pH ottimale d'azione. L'ALP è presente in diversi tessuti ma
prevalentemente nel fegato e nella ossa.
Valori plasmatici elevati di ALP si presentano in caso di gravidanza, nelle affezioni epatiche e del tessuto
osseo (rachitismo, fratture, traumi e tumori).

FORMULA LEUCOCITARIA
Valori ematici normali nell'adulto: 6000 - 10000 / mmc

I leucociti o globuli bianchi (WBC) sono cellule incolori capaci di movimento ameboide (diapedesi) che le
permette di attraversare i vasi sanguigni in seguito ad infiammazione e lesione tissutale. Vengono classificati
a seconda delle loro caratteristiche morfologiche e tintoriali:

Tipi di Leucociti Valori ematici normali


Granulociti neutrofili 40 - 75 %
Granulociti eosinofili 1-7%
Granulociti basofili 0-1%
Linfociti 20 - 45 %
Monociti 3 - 10 %

I diversi tipi di leucociti:


I granulociti, che derivano dai mieloblasti del midollo osseo, hanno un nucleo generalmente lobato e sono
implicati nelle infiammazioni e nelle infezioni. I basofili sono i principali modulatori delle reazioni allergiche.
I linfociti sono caratterizzati da un grosso nucleo, hanno origine dai linfoblasti del tessuto linfoide e della
milza e sono implicati nelle reazioni di difesa immunitaria come principali produttori di anticorpi.
I monociti hanno un nucleo a forma di ferro di cavallo e si attivano insieme ai granulociti nei meccanismi di
difesa dell'organismo grazie alla loro capacità di fagocitare i batteri e digerirli tramite la produzione di
particolari enzimi.

GAMMA-GLUTAMILTRANSFERASI
Valori ematici normali
Uomini: 8 - 30 U / litro
Donne: 6 - 20 U / litro

Quest'enzima è presente in abbondanza nelle cellule dei tubuli renali ed, in misura minore, nel fegato.
L'aumento della gamma-GT può indicare la presenza di una neoplasia a livello renale, affezioni epatiche o
ostruzioni delle vie biliari. In particolare aumenta nel sangue in condizioni di etilismo sia acuto che cronico
(intossicazioni alcoliche).

GLICEMIA
Valori ematici normali: 70 - 110 mg / dl

Le principali cause esogene dell'abbassamento della glicemia (ipoglicemia) possono essere riconducibili ad
una insufficiente alimentazione, digiuno, iperattività muscolare o abuso di alcool. Tra le cause endogene di
ipoglicemia ci sono il malassorbimento di glucidi, deficit enzimatici nei sistemi di gluconeogenesi e
glicogenolisi (glicogenosi) e neoplasie pancreatiche che producono insulina in eccesso.
Casi di iperglicemia si possono manifestare principalmente in caso di diabete mellito che ne è la causa più
comune. Il diabete è una patologia caratterizzata da una carenza di insulina con conseguente inutilizzazione
del glucosio presente nel sangue. Il glucosio accumulatosi passa nelle urine (glicosuria) richiamando per
osmosi acqua e sali. Vista l'incapacità di utilizzare normalmente il glucosio, l'organismo del diabetico ricorre
ad altre fonti di energia: lipidi e proteine con conseguente aumento del tasso ematico ed urinario di corpi
chetonici

LIPASI
Valori ematici normali: < 2 U / ml

La lipasi è principalmente secreta dal pancreas ed in misura minore dalle cellule della mucosa gastrica ed
intestinale. La presenza di lipasi nel sangue è correlata alle affezioni pancreatiche. Nei casi di pancreatite
l'enzima è presente anche nelle urine.

LISOZIMA
Valori ematici normali: 0.7 - 2 mg / litro

I livelli di lisozima aumentano nel sangue e nelle urine in seguito a leucemia ed affezioni dei tubuli renali per
il mancato riassorbimento di questa proteina da parte delle cellule tubulari.

LATTICO DEIDROGENASI
Valori ematici normali: 120 - 140 U / litro

L'aumento plasmatico di LDH1 è spesso correlato all'infarto del miocardio, mentre quello delle LDH2 e 3 con
quello polmonare. L'aumento, invece, delle LDH4 e 5 sono tipici nelle epatiti virali.

PIASTRINE
Valori ematici normali: 150000 - 450000 / mmc

Le piastrine (PLT) sono le cellule che prendono parte attiva nei processi di coagulazione del sangue
aggregandosi e aderendo tra loro in risposta a lesioni dell'endotelio dei vasi. La diminuzione del numero di
piastrine nel sangue (trombocitopenia) o le loro disfunzioni sono alla base di numerose sindromi
emorragiche. Le forme più comuni di trombocitopenia sono correlate all'uso di farmaci come i
chemioterapici antitumorali o all'abuso d'alcool. Anche alcune malattie infettive possono essere causa di una
diminuzione del livello di piastrine nel sangue. L'aumento è un caso rarissimo e può dipendere da carcinomi,
stress fisico, infiammazioni, traumi, febbre reumatica, leucemie, morbo di Hodgkin ed osteomieliti.

PROTEINA C REATTIVA
Valori ematici normali: < 10 mg / litro (1 mg / dl)

Il livello di questa proteina nel sangue aiuta a stabilire se un individuo è a rischio cardiovascolare o meno.
Livelli superiori alla norma sono segno di un aumento di probabilità di infarto e dovrebbero condurre il
soggetto a ridurre tutti i fattori di rischio associati: fumo, sedentarietà, sovrappeso, stress, ipertensione ed
ipercolesterolemia. La CRP (C Reactive Protein) aumenta anche in presenza di uno stato infiammatorio e la
sua ricerca, insieme alla VES, è spesso utilizzata per agevolare la diagnosi di alcune malattie autoimmuni
(artrite reumatoide, morbo di Crohn, lupus eritematoso sistemico ecc.).

QUADRO PROTEICO
Valori ematici normali
Proteine totali: 6 - 8 g / dl
Rapporto Albumine/Globuline: 1,2 - 1,7

Le proteine plasmatiche sono suddivise in cinque frazioni fondamentali separabili per elettroforesi su acetato
di cellulosa: albumina, alfa-1-globuline, alfa-2-globuline, beta-globuline e gamma-globuline. Le proteine
plasmatiche sono per la maggior parte prodotte dal fegato (ad eccezione delle immunoglobuline, degli
ormoni e di alcuni enzimi).

ALBUMINE
Di questa frazione l'albumina (3,5 - 5 g / dl) è la proteina più abbondante ed importante. Essa, oltre a
trasportare alcune molecole, rappresenta il principale regolatore della pressione oncotica, regolando gli
scambi idrici a livello capillare tra il plasma e i tessuti. Insieme alla prealbumina (10 - 40 mg / dl) i suoi livelli
ematici scendono in corso di epatiti virali, sindromi nefrosiche, enteriti ed ustioni.

ALFA-1-GLOBULINE
L'intera frazione aumenta nei processi infiammatori acuti in maniera opposta a quella albuminica. In questa
frazione sono presenti l'alfa1-antitripsina e la glicoproteina acida (mucoproteine).

ALFA-2-GLOBULINE
Similmente alla frazione alfa-1 anche l'alfa-2 aumenta nei processi infiammatori. L'aptoglobina (50 - 300 mg
/ dl), la macroglobulina (200 - 350 mg / dl) e l'antitrombina III (22 - 40 mg /dl) sono i suoi rappresentanti
fondamentali.

BETA-GLOBULINE
Appartengono a questa frazione il fibrinogeno (200 - 400 mg / dl) che possiede un ruolo particolare nella
coagulazione del sangue, la proteina C reattiva e la transferrina (200 - 320 mg / dl) che trasporta il ferro
dall'intestino ai tessuti e da questi al midollo osseo.
GAMMA-GLOBULINE
Le gamma-globuline o immunoglobuline (Ig) sono gli anticorpi. L'analisi elettroforetica consente di
evidenziare alcune alterazioni come ipo o ipergammaglobulinemie rispettivamente in conseguenza di
disordini ereditari e malattie acquisite.

SIDEREMIA
Valori ematici normali: 1 - 1,2 mg / litro

La sideremia indica il tasso di ferro nel sangue. Questo elemento è costituente di molti pigmenti respiratori
(emoglobina, mioglobina, citocromi, enzimi ecc.) ed è introdotto nell'organismo attraverso la dieta. A livello
intestinale viene legato ad una proteina detta apoferritina per formare la ferritina, da cui può essere ceduto al
plasma per essere destinato ai vari tessuti. Un abbassamento della sideremia si riscontra nelle anemie, in
seguito ad emorragie e traumi. Nella donna si può avere iposideremia, cioè carenza di ferro, anche durante il
ciclo mestruale e/o gravidanza. In alcuni casi l'iposideremia si manifesta come sindrome di Plummer-Vinson,
caratterizzata dalla classica triade di disfagia, anemia sideropenica e varici esofagee. Questa sindrome è
associata ad un aumento del rischio di carcinoma squamoso della faringe e dell'esofago; per questo i pazienti
richiedono una attenta sorveglianza. Un adeguato apporto di ferro aiuta a prevenire i sintomi comunemente
associati all'anemia quali cefalea, difficoltà di concentrazione, astenia e nausea.
Al contrario invece, in una condizione ereditaria detta emocromatosi si ha un accumulo di ferro
(ipersideremia) dovuto ad eccessiva introduzione alimentare.

TEMPO DI QUICK
Valori ematici normali:
12 - 15 secondi
I.N.R.: 0,85 - 1,40

Questo test è anche conosciuto come PT (Prothrombin Time) perchè serve a determinare la quantità di alcuni
elementi indispensabili per la coagulazione del sangue tra cui la protrombina. Un prolungamento del tempo
di Quick può essere causato da carenza di protrombina, fattori VII e X della coagulazione o di fibrinogeno. La
presenza di inibitori della coagulazione può anche essere alla base del prolungamento del tempo di Quick.

TEST DI COOMBS

Si tratta di una reazione sierologica utilizzata per l'identificazione di anticorpi incompleti. In genere il test è
consigliato alle donne in gravidanza con fattore Rh negativo in quanto potenziali produttrici di anticorpi anti-
Rh contro un eventuale figlio Rh positivo.

ASPARTATO AMINOTRANSFERASI
ALANINA AMINOTRANSFERASI
Valori ematici normali: < 45 U / litro

L'aumento di concentrazione ematica del solo enzima AST indica che il soggetto in esame ha subito una crisi
cardiaca. I livelli ematici di AST aumentano dopo 8 - 12 ore da un infarto, raggiungono il massimo dopo 24 -
48 ore per ritornare a valori normali dopo 4 - 7 giorni. I valori di AST e ALT aumentano in maniera
concomitante nei casi di danno epatico (epatite). L'aumento nel siero può precedere di qualche settimana la
comparsa dei sintomi (febbre, dolori muscolari, stanchezza e ittero). In questi casi una diagnosi di epatite di
tipo virale può essere fatta solo dopo aver riscontrato la presenza nel siero del paziente degli antigeni virali.

TRANSFERRINA
Valori ematici normali: 200 - 400 mg / dl

Rappresenta la più importante proteina di trasporto ematico del ferro ai precursori eritroidi immaturi per la
sintesi dell'emoglobina. In condizioni normali il 30 - 35% della transferrina è saturata dal ferro mentre il
restante 65 - 70% è in forma libera o insatura. La transferrina appartiene alla frazione proteica delle beta-
globuline. Una sua diminuzione od un suo aumento nel plasma possono dipendere da problemi epatici ed
essere alla base di anemie sideropeniche, cioè da carenza di ferro per scarso trasporto dello stesso. La
capacità che ha la trasferrina di legare il ferro viene espressa con la sigla TIBC (Total Iron Binding Capacity).
Il valore della TIBC si ottiene moltiplicando per 1,25 la concentrazione della transferrina.

TRIGLICERIDI
Valori ematici normali: 40 - 165 mg / dl

Nel sangue i trigliceridi sono trasportati da lipoproteine a bassissima densità (VLDL). L'elevazione della
trigliceridemia è legata al rischio di aterosclerosi in cui placche lipidiche si depositano sulle pareti dei vasi
sanguigni impedendo il corretto flusso ematico.

ACIDO URICO
Valori ematici normali: 3.0 - 7.0 mg / dl

L'acido urico è una sostanza azotata che rappresenta il principale prodotto del catabolismo delle basi
puriniche (costituenti degli acidi nucleici DNA ed RNA). Gli acidi nucleici contenuti negli alimenti devono
essere scissi in sostanze facilmente eliminabili tramite le urine, quindi in acido urico. I livelli di acido urico
nel sangue si innalzano in seguito ad insufficiente escrezione renale o alterazione del metabolismo delle
purine come avviene in alcune patologie note (gotta e podagra). La gotta, generalmente ereditaria, si
presenta con attacchi di artrite dovuti ad accumulo di urati (sali di acido urico) a livello delle articolazioni e
nei tessuti. L'uricemia aumenta anche in presenza di un raro difetto genetico che causa la sindrome di Lesch-
Nyhan, caratterizzata da disturbi a carico del sistema nervoso e ritardo mentale. In questa malattia, anch'essa
erditaria, alcune sostanze che dovrebbero essere trasformate in purine vengono invece trasformate in acido
urico che si accumula nel sangue e nelle urine.

VELOCITA' DI ERITROSEDIMENTAZIONE

Valori normali: Indice di Katz < 7

Si tratta della velocità con cui la frazione figurata di un campione di sangue trattato con anticoagulanti
sedimenta sul fondo di un'apposita provetta. La VES aumenta negli stati infiammatori, in presenza di
neoplasie, malattie reumatiche, traumi e durante la gravidanza. Tende a diminuire in caso di disidratazione e
nelle epatopatie non infiammatorie.

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