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IL DENARO AFFARI REGIONALI campania 21

Sabato 6 febbraio 2010

INNOVAZIONE. 2

In rete tutte le soluzioni per le Pmi


L'open innovation dialoga con i centri di competenza regionali
L’open innovation conquista il
favore dei centri di competen-
za campani, soprattutto la pos-
sibilità di mettere in rete tutte
le soluzioni per le piccole e
medie imprese regionali.
L’associazione Napoli Open
Innovation (Noi), ieri, presso la
sala conferenze del Denaro,
invita i centri a collaborare per
favorire la diffusione della cul-
tura dell’innovazione nel
Mezzogiorno, proponendo la
firma di un protocollo d’intesa
e suscitando l’interesse dei
presenti. Pronta la disponibili-
tà di Amra, CerIct e del centro
di competenza attivo nel com-
parto delle materie plastiche.

DANIELA RUSSO
L’open innovation piace ai cen-
tri di competenza campani. È Da sinistra in piedi: Titti Cimmino, Antonino Mazzeo, Amedeo Lepore, Igino Della Volpe, Alexander Orlando, Domenico Acierno; seduti, Costantino Formica e Antonio Progiobbo
quanto emerge nel corso del-
l’incontro tra gli esponenti dei ferta l’occasione di partecipare ga Mazzeo - è anche creare mas- via - evidenzia - per potenziare negative meridionali, dall’inca-
centri e i vertici dell’associazio- a una nuova sfida come enti ag- sa critica per ottimizzare i risul- la capacità di fare innovazione, pacità di fare rete tra le imprese
neNoi,NapoliOpenInnovation, gregati e credo che valga la pena tati della ricerca locale e valoriz- che attualmente viene mortifi- a quella di non valorizzare i ta-
cui prende parte anche il presi- valutare positivamente questa zarli a livello internazionale. Ab- cata”. lenti locali. Vogliamo farlo colla-
dentediInnocrowding,A Alexan- opportunità”. biamo tantissimi potenziali sol- L’incontro con i centri di com- borando con Università, impre-
der Orlando. L’obiettivo è quel- Ottimismo condiviso anche da ver di talento e siamo interessa- petenza regionali chiude la due se e centri di ricerca nella con-
lo di realizzare una rete che co- Igino Della Volpe, amministra- ti a essere una componente del giorni napoletana di Orlando e vinzione che questo sistema ser-
involga centri di ricerca aggre- tore delegato di Amra, e Anto- database, a patto che venga ga- pone le basi per la nascita di una va alla scambio di conoscenze
gati, imprese e Università per nino Mazzeo, presidente di Ce- rantito il rispetto tra le parti in rete meridionale capace di met- anche nel settore della ricerca
diffondere la cultura dell’open rIct, che sottolineano l’impor- causa”. tere a frutto i vantaggi dell’open scientifica”. Il vicepresidente
innovation e le sue potenzialità tanza della condivisione delle co- Della Volpe è favorevole a “una innovation. “Vogliamo vedere - dell’associazione, Costantino
nel Sud. Un modo per rispon- noscenze, ma anche della tutela modalità di condivisione capace prosegue Lepore - se realmente Formica, aggiunge che con Noi
dere alle difficoltà del territorio, del lavoro svolto dai singoli cen- di amplificare la possibilità di questo strumento sia in grado di “stiamo cercando di costruire
valorizzandone i talenti. tri. “L’obiettivo dei centri - spie- innovare. Potrebbe essere una superare tutte le caratteristiche una rete capace di lavorare in-
Pronta la risposta dei centri, dis- sieme sull’innovazione intesa in
posti a collaborare per raggiun-
gere l’obiettivo e pronti a discu-
Orlando: accordo imminente con l’Università Parthenope modo nuovo, oltre gli stereotipi
e che interessi tutti, anche le
tere i termini di un accordo con Protocollo d’intesa in vista tra l’Università degli Studi di Napoli Parthenope e l’associazione Università, che hanno bisogno
Noi. Passi avanti per la realizza- Noi (Napoli Open Innovation), presieduta da Amedeo Lepore. Obiettivo: diffondere la cultura di essere più competitive”.
zione del progetto più ambizio- dell’innovazione tra gli studenti napoletani per avvicinarli alle potenzialità di uno strumento All’incontro partecipano anche
so dell’associazione presieduta che valorizzi le capacità dei singoli. Dalla collaborazione tra istituti universitari, imprese e Alfonso Ruffo (direttore del De-
da Amedeo Lepore: trasformare promotori dell’open innovation, infatti, potrebbe arrivare una risposta decisa al problema naro), Antonio Prigiobbo e Tit-
Noi nel primo hub di riferimen- della fuga dei cervelli che attanaglia il Meridione. L’annuncio arriva nel corso dell’incontro tra ti Cimmino, tra i soci fondatori
to per i “solver” meridionali. “I il presidente di Innocrowding, Alexander Orlando, e gli studenti dell’ateneo napoletano. Tra di Noi che sostiene e promuove
centri di ricerca - dice Domeni- gli intervenuti anche il vicepresidente di Noi, Costantino Formica, e il preside della Facoltà di l’open innovation.
co Acierno, presidente del cen- Economia, Claudio Quintano. Due le testimonianze di imprese che fanno dell’open innovation
tro sulle materie plastiche - na- una leva strategica per le proprie strategie: Il Denaro, con la testimonianza di Alfonso Ruffo, e
scono proprio da un’aggregazio- Sms Engineering, con Massimiliano Canestro. L’open innovation parte dal presupposto che
ne e trovano la loro ragion d’es- qualsiasi problema può essere risolto più facilmente da una grande massa di individui,
sere nella capacità di dare rispo- interpellati attraverso sistemi di social networking, che da una o poche persone. Guarda il servizio
ste che in qualità di singoli non D. R. su www.denaro.it
era possibile fornire. Ci viene of-

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