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a.a. 2009-2010
CLASSIFICAZIONE
PARETE PERIMETRALE VERTICALE: Classe di elementi tecnici con funzione principale di impedire il
passaggio di persone, animali, oggetti e materiali solidi, liquidi e gassosi e di regolare il passaggio di energia tra
gli spazi interni ed esterni allorganismo edilizio;
INFISSO ESTERNO VERTICALE: Classi di elementi tecnici con funzione di regolare il passaggio di persone,
animali, oggetti, energia, materiali solidi, liquidi o gassosi tra gli spazi interni ed esterni e in generale di
completare lattrezzatura della chiusura verticale;
SERRAMENTO ESTERNO: Elemento tecnico con funzione principale di regolare in modo specifico il
passaggio di persone, animali, oggetti, energia, aria e/o altri elementi fisici;
SCHERMO: Elemento tecnico con funzione di controllare in modo specifico lenergia radiante,
lilluminazione, il flusso termico e la visibilit tra gli spazi interni e gli spazi esterni.
ATTREZZATURA DI CHIUSURA ESTERNA: Elemento tecnico destinato a completare la funzionalit della
chiusura verticale quando siano richieste applicazioni allesterno di elementi con funzioni complementari
specifiche.
CLASSIFICAZIONE
PARETE OPACA: Elemento tecnico della parete perimetrale verticale che impedisce la trasmissione diretta di energia
radiante nello spettro solare;
PARETE TRASPARENTE: Elemento tecnico della parete perimetrale verticale che consente la trasmissione diretta di
energia radiante nello spettro solare;
PARETE PORTANTE: Soluzione costruttiva caratterizzata dalla presenza di un elemento portante appartenente
allintero edificio;
PARETE PORTATA: Soluzione costruttiva caratterizzata dallassenza di un elemento o strato portate appartenente
allintero edificio;
PARETE AD INTERCAPEDINE (o doppia parete): Soluzione costruttiva caratterizzata dalla presenza di una camera
daria avente funzione di separare strati esterni da strati od elementi interni;
PARETE VENTILATA: Soluzione costruttiva caratterizzata da uno strato di ventilazione;
PARETE TERMO-ISOLATA: Soluzione costruttiva caratterizzata dalla presenza di uno strato di isolamento termico;
PARETE INTEGRATA: Soluzione che ingloba, in forma fisicamente non scindibile, delle predisposizioni impiantistiche o
degli elementi di impianto;
PARETE CAPTATRICE: Soluzione costruttiva finalizzata a massimizzare gli apporti energetici provenienti dalla
radiazione solare.
CLASSIFICAZIONE
PARETE CORTINA: Parete nella quale tutti gli strati o elementi funzionali si pongono esternamente agli elementi
verticali ed orizzontali componenti la struttura delledificio;
PARETE SEMICORTINA: Parete nella quale non tutti gli strati o elementi funzionali si pongono esternamente agli
elementi verticali ed orizzontali componenti la struttura delledificio;
PARETE INSERITA: Parete nella quale tutti gli strati o elementi funzionali si pongono internamente agli elementi verticali
ed orizzontali componenti la struttura delledificio.
ELEMENTO DI VELETTA: Elemento della parete che delimita esternamente lalloggiamento del cassonetto e ne
costituisce il componente esterno di chiusura;
ELEMENTO DI MARCAPIANO: Parte della parete limitata ad una fascia corrispondente allelemento orizzontale della
struttura;
ELEMENTO DI CONTROPARETE: Parte della parete collocata internamente quando si intende realizzare una tipologia
costruttiva ad intercapedine;
INTERCAPEDINE: Spazio continuo compreso tra due elementi di parete le cui superfici sono approssimativamente
parallele; pu costituire strato di ventilazione se adeguatamente collegata allesterno tramite orifizi di sufficiente sezione
posizionati ai piedi e/o in cima ad essa.
ASPETTI GENERALI
CRITICITA:
Penetrazione idrica per capillarit favorita dalla continuit tra i vari strati;
Possibile perdita di prestazioni dello strato termo-isolante dovuta alla sua natura idrofila;
Mantenimento dei ponti termici dovuti alle connessioni strutturali;
SOLUZIONI CONFORMI: Sono plausibili due tipi di soluzioni conformi di isolamento dallinterno:
Soluzione separata: Strato termo-isolante e di finitura separati fisicamente, ad esempio isolante termico interposto
tra la chiusura ed una contro-parete in gesso rivestito;
Soluzione unita: Strato termo-isolante e di finitura connessi fisicamente, ad esempio pannello pre-assemblato in
isolante termico con faccia interna realizzata in gesso rivestito.
LEGENDA
(numerati dallesterno verso linterno)
CRITICITA:
Elevato costo di realizzazione dovuto anche allinstallazione di impalcature;
Problemi di interfacciamento con elementi tecnici esistenti, quali cornicioni, davanzali, pluviali ed impianti in
genere;
Possibile lesione dovuta ad urti dello strato di finitura se non adeguatamente predisposto.
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Attenzione nella scelta dello strato di finitura esterno strettamente legato alle caratteristiche del termo-isolante.
PECULIARITA:
SOLUZIONI CONFORMI: A seconda della natura delledificio si affrontano soluzioni differenti: per nuove edificazioni si
possono utilizzare soluzione dette a sandwich come due pareti in laterizio ed isolante interposto oppure nel caso di
edifici esistenti attraverso, dopo un attento studio, il riempimento intercapedini daria con materiale termo-isolante sfuso
tra due paramenti.
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LEGENDA
(numerati dallesterno verso linterno)
LEGENDA
(numerati dallesterno verso linterno)
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CRITICITA: Le prestazioni complessive del sistema sono strettamente legate alle criticit dei singoli componenti che, se
ben progettati ed installati, renderanno la chiusura priva di possibili difetti tecnologici od operativi.
PECULIARITA:
Eliminazione di problemi connessi alla penetrazione di acqua piovana;
SOLUZIONI CONFORMI: Possono essere individuate svariate soluzioni conformi a seconda della tipologia di isolante
termico ma soprattutto rispetto al tipo di fissaggio e alla natura del rivestimento esterno.
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LEGENDA
(numerati dallesterno allinterno)
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DESCRIZIONE
STRATO PORTANTE
FUNZIONI
Deve sopportare i carichi dovuti al peso proprio, agli strati ad esso vincolati ed al sovraccarico dovuto al
vento;
Contribuisce in maniera attiva, soprattutto se costituisce il paramento murario interno, allinerzia termica
complessiva delledificio.
TECNICHE COSTRUTTIVE
Pu essere realizzato mediante: muratura a blocchi portanti, setti in calcestruzzo armato, setti in pannelli
lignei.
NOTE E PRESCRIZIONI PROGETTUALI
E sempre presente in un sistema di parete e ne condiziona il comportamento globale;
E necessario attuare un accurato controllo delle deformazioni dovute a sollecitazioni esterne di natura
termica o igro-metrica ed evitare stati tensionali anomali che si manifestino in quadri fessurativi notevoli;
Per evitare tali fenomeni necessita di strati di protezione e separazione o di una posa ottimale degli
elementi.
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DESCRIZIONE
STRATO DI TENUTA ALLACQUA
FUNZIONI
Conferisce alla chiusura una prefissata impermeabilit allacqua meteorica resistendo a sollecitazioni
fisiche, meccaniche e chimiche indotte dallambiente esterno e dalluso.
TECNICHE COSTRUTTIVE
Pu essere realizzato come strato continuo o discontinuo mediante un singolo elemento o tramite
laccoppiamento di pi elementi con caratteristiche differenti tra loro.
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DESCRIZIONE
STRATO DI TENUTA ALLARIA
FUNZIONI
Conferisce alla chiusura una prefissata tenuta allaria e alla pressione del vento.
TECNICHE COSTRUTTIVE
Pu essere integrato nella muratura come strato a s stante oppure essere costituito dal comportamento
complessivo degli stessi strati della muratura;
Per realizzare tale muratura vengono spesso utilizzati strati di regolarizzazione o particolari sistemi di
giustapposizione;
Per i sistemi di rivestimento di grande dimensione con manufatti prefabbricati la tenuta allaria pu essere
ottenuta tramite sigillature nei giunti fra elementi.
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DESCRIZIONE
STRATO DI ISOLAMENTO TERMICO
FUNZIONI
Conferisce alla chiusura unadeguata resistenza termica laddove richiesta per determinate condizioni
termo-igrometriche ambientali o di benessere abitativo;
Consegue svariate finalit: riduzione dilatazioni termiche strato portante; riduzioni dispersioni energetiche;
eliminazione fenomeni di condensazione superficiale; coazione con gli strati di accumulo termico;
riduzione disomogeneit termiche sulla superficie della chiusura.
NOTE E PRESCRIZIONI PROGETTUALI
E preferibile che venga posato in continuit sullintera superficie della chiusura per limitare i ponti termici
in punti singolari;
Le caratteristiche dellisolante sono strettamente legate alle prestazioni del paramento esterno in fatto di
tenuta allacqua, ad ogni modo preferibile utilizzare strati isolanti con bassa sensibilit allazione
dellacqua e del vento;
I pannelli che costituiscono lo strato isolante necessitano di essere fissati allo strato di supporto mediante
tasselli plastici a testa allargata o specifico collante in modeste quantit ben distribuite;
Tra lo strato isolante e il supporto murario preferibile interporre uno strato di regolarizzazione costituito
da malta cementizia.
Appunti di Architettura Tecnica
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DESCRIZIONE
STRATO DI BARRIERA AL VAPORE
FUNZIONI
Realizza una superficie di elevata resistenza al passaggio di vapore dacqua allinterno della chiusura;
Evita fenomeni di condensazione interstiziale allinterno delle chiusure, soprattutto in presenza di termoisolante prevalentemente in queste condizioni di posa: presenza di strati a bassa diffusivit di vapore sulla
superficie esterna dello strato isolante; produzione di vapore nellambiente interno o strato termoisolante
sensibile allumidit.
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DESCRIZIONE
STRATO DI COLLEGAMENTO
FUNZIONI
Elemento o insieme integrato di elementi aventi la funzione di assicurare il collegamento di uno strato
portante allelemento portato.
TECNICHE COSTRUTTIVE
Pu essere realizzato mediante applicazioni di tipo continuo, come collante cementizio, o discontinuo,
come elementi metallici.
NOTE E PRESCRIZIONI PROGETTUALI
Utilizzato quando, a causa di azioni atmosferiche o gravitazionali, bisogna realizzare il fissaggio di taluni
elementi agli strati retrostanti.
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DESCRIZIONE
STRATO DI PROTEZIONE E RIVESTIMENTO
FUNZIONI
Strato esterno della chiusura con funzione di protezione dagli agenti atmosferici e/o estetica;
Garantisce uniformit daspetto e protezione degli strati interni della chiusura;
Deve garantire unadeguata durabilit allazione di: dilavamento superficiale; radiazione solare diretta;
azioni di gelo-disgelo ed eolica;
Le funzioni di tale strato possono essere demandate al paramento esterno allorch sia adeguatamente
protetto mediante trattamenti specifici.
TECNICHE COSTRUTTIVE
Pu essere realizzato attraverso tue tipologie: rivestimento continuo, come intonaci con pitturazioni di
vario genere o intonaci plastici, e rivestimento discontinuo, come lastre in pietra o lastre di altro materiale
applicate in aderenza o ad attacco meccanico puntuale;
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DESCRIZIONE
STRATO DI REGOLARIZZAZIONE
FUNZIONI
Strato avente funzione di ridurre le irregolarit superficiali dello strato sottostante;
Evita che, in fase di esercizio, vi sia una trasmissione di sollecitazioni meccaniche anomale tra strati
contigui oppure permette una perfetta adesione tra due strati contigui.
NOTE E PRESCRIZIONI PROGETTUALI
E localizzato in corrispondenza di altri strati, come barriera al vapore o elemento di tenuta allaria o
allacqua, oppure in corrispondenza del fissaggio di orditure metalliche o lignee per il sostegno del
sistema di rivestimento.
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DESCRIZIONE
STRATO DI RIPARTIZIONE DEI CARICHI
FUNZIONI
Strato avente funzione di ripartizione dei carichi concentrati agenti accidentalmente sul rivestimento.
NOTE E PRESCRIZIONI PROGETTUALI
Viene solitamente integrato allinterno dellelemento con il quale viene realizzato un altro strato.
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DESCRIZIONE
STRATO DI VENTILAZIONE
FUNZIONI
Strato avente funzione di controllo delle caratteristiche termo-igrometrico della chiusura attraverso flussi
daria naturali o forzati;
Realizza un lavaggio termico durante la stagione estiva mentre asporta vapore acqueo in eccesso
durante la stagione invernale.
NOTE E PRESCRIZIONI PROGETTUALI
La sua funzionalit garantita dalla morfologia dellintercapedine e dalla dimensione delle aperture o
orifizi di ventilazione che ne determinano la seguente distinzione dal punto di vista termico: intercapedine
non ventilata; intercapedine debolmente ventilate ed intercapedine fortemente ventilata (vedi UNI EN ISO
6946: Resistenza termica e trasmittanza termica Metodo di calcolo).
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DESCRIZIONE
STRATO DI ACCUMULAZIONE TERMICA
FUNZIONI
Strato avente funzione di portare ad adeguati valori linerzia termica complessiva della chiusura;
Pu essere anche realizzato mediante la coazione di pi strati di adeguata massa aerica oppure
mediante specifici strati di materiale ad elevata capacit termica.
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DESCRIZIONE
STRATO DI FINITURA INTERNA
FUNZIONI
Ha lo scopo di conferire qualificazione estetica allinterno degli ambienti.
TECNICHE COSTRUTTIVE
Pu essere realizzato mediante: rivestimenti plastici, ceramici o lignei, intonaci a base di gesso o
cemento.
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DESCRIZIONE
ACCESSORI
FUNZIONI
Hanno lo scopo di garantire ladeguato funzionamento della chiusura e degli strati precedentemente
elencati.
TECNICHE COSTRUTTIVE
Elementi di evacuazione di eventuali permeazioni idriche al piede della chiusura;
Armature aggiuntive per strati di collegamento o rivestimento situati a livello degli orizzontamenti;
Elementi prefabbricati posati a livello degli orizzontanti per garantire la continuit dello strato isolante;
Profilati metallici continui ai piedi del paramento esterno con funzione di supporto;
Elementi metallici di ancoraggio al contorno del sistema murario nel caso di edifici a telaio strutturale
tridimensionale.
REQUISITI TECNOLOGICI
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STABILIT
DEFINIZIONE
Capacit o attitudine della parete perimetrale verticale, di suoi strati funzionali o di componenti che la
costituiscono di sopportare le sollecitazioni derivanti dal carico dovuto al peso proprio e dai carichi di
servizio senza deformazioni tali da pregiudicarne la stabilit, la sicurezza e la funzionalit nel tempo.
PARAMETRO DI VALUTAZIONE
Definito dalle norme di riferimento.
CRITERI DI VALUTAZIONE
VERIFICHE ANALITICHE:
Procedure di calcolo rivolte a valutare il livello di sicurezza in rapporto agli stati limite o in rapporto
alle tensioni ammissibili ed alle deformazioni conseguenti;
VERIFICHE IN LABORATORIO:
Prove di laboratorio rivolte a simulare sforzi di compressione centrati o eccentrici applicati
direttamente sullelemento, prove di carico per elementi fissati alla parete;
REQUISITI TECNOLOGICI
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VERIFICHE IN OPERA:
Prove in opera nelle condizioni suddette per rilevare eventuali perdite di funzionalit nei confronti
della tenuta allaria e d allacqua del sistema.
ELEMENTI O STRATI INTERESSATI
Nei sistemi tradizionali interessa soprattutto gli elementi o strati portanti;
Nei sistemi prefabbricati interessa prevalentemente gli elementi di ancoraggio e sospensione.
RIFERIMENTI NORMATIVI
D.M. 27 luglio 1985 (G.U. 113 del 17 maggio 1986)
REQUISITI TECNOLOGICI
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RESISTENZA AL VENTO
DEFINIZIONE
Differenza di pressione daria, espressa in Pascal (Pa), ammissibile fra interno ed esterno senza
sfondamento o deformazioni permanenti della parete perimetrale verticale.
PARAMETRO DI VALUTAZIONE
Gradiente di pressione ammissibile;
Unit di misura: Pa.
CRITERI DI VALUTAZIONE
VERIFICHE ANALITICHE:
Procedure di calcolo conformi purch lerrore di determinazione del gradiente di pressione sia
inferiore al 5%;
VERIFICHE IN LABORATORIO:
Prove di laboratorio consistenti nella misura della differenza di pressione di parete perimetrale
verticale sottoposta ai carichi di esercizio ed a una pressione-depressione generata da appositi
macchinari, come da normativa.
REQUISITI TECNOLOGICI
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REQUISITI TECNOLOGICI
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REQUISITI TECNOLOGICI
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REQUISITI TECNOLOGICI
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RESISTENZA AL FUOCO
DEFINIZIONE
Capacit o attitudine delle pareti perimetrali verticali di impedire la propagazione di un incendio sia interno
che esterno alledificio.
PARAMETRO DI VALUTAZIONE
Parametro R-E-I;
Unit di misura: minuti.
CRITERI DI VALUTAZIONE
VERIFICHE IN LABORATORIO:
Si esprime con lintervallo di tempo, in multipli e sottomultipli di unora, entro il quale la parete
conserva la stabilit, la tenuta alle fiamme e lisolamento termico per impedire la propagazione del
fuoco sia attraverso le cavit dei componenti sia allesterno. Le esigenze di stabilit, di isolamento
termico e di tenuta alle fiamme da soddisfare in questo intervallo di tempo sono definite dalla
normativa.
ELEMENTI O STRATI INTERESSATI
Tutto il sistema di chiusura.
Appunti di Architettura Tecnica
RIFERIMENTI NORMATIVI
ISO 834; UNI 7678.
REQUISITI TECNOLOGICI
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REAZIONE AL FUOCO
DEFINIZIONE
Insieme delle propriet dei materiali costituenti le pareti verticali perimetrali, viste in relazione alla nascita
ed allo sviluppo di un incendio.
PARAMETRO DI VALUTAZIONE
Classi di reazione al fuoco.
CRITERI DI VALUTAZIONE
VERIFICHE IN LABORATORIO:
Si valuta mediante prove distruttive dei materiali in laboratorio:
Prova di non combustibilit;
Reazione al fuoco dei materiali suscettibili di essere investiti da una piccola fiamma su
ambedue le facce;
Reazione al fuoco dei materiali suscettibili che possono essere investiti da una piccola fiamma
su una sola faccia;
Reazione al fuoco dei materiali sottoposti allazione di una fiamma dinnesco in presenza di
calore radiante.
Appunti di Architettura Tecnica
REQUISITI TECNOLOGICI
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REQUISITI TECNOLOGICI
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REQUISITI TECNOLOGICI
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REQUISITI TECNOLOGICI
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REQUISITI TECNOLOGICI
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REQUISITI TECNOLOGICI
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PERMEABILIT ALLARIA
DEFINIZIONE
Capacit ed attitudine delle pareti perimetrali verticali, di suoi strati funzionali o di componenti che la
costituiscono di impedire una dispersione eccessiva di calore, dovuta al flusso daria che la attraversano
permettendo nel contempo una certa ventilazione.
PARAMETRO DI VALUTAZIONE
Definito dalle norme di riferimento.
CRITERI DI VALUTAZIONE
VERIFICHE IN LABORATORIO:
Si valuta mediante prova in laboratorio su di un campione rappresentativo della variet degli
elementi e dei giunti componenti il sistema di parete perimetrale verticale, posto nelle condizioni
duso, collocato in modo da chiudere un cassone di prova a tenuta daria;
VERIFICHE IN OPERA:
Si verifica mediante prova in opera mettendo in depressione la porzione di parete perimetrale
verticale con apparecchiatura che realizzi le depressioni di prova previste.
REQUISITI TECNOLOGICI
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REQUISITI TECNOLOGICI
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TENUTA ALLACQUA
DEFINIZIONE
Assenza di penetrazioni di acqua piovana che producano macchie sulla faccia interna o danneggiamenti
alla parete perimetrale verticale o a parti delledificio che possano alterare i valori di prestazione forniti
con tutti gli altri requisiti.
PARAMETRO DI VALUTAZIONE
Definito dalle norme di riferimento.
CRITERI DI VALUTAZIONE
VERIFICHE IN LABORATORIO:
Si valuta mediante prova in laboratorio su di un campione rappresentativo della variet degli
elementi e dei giunti componenti il sistema di parete perimetrale verticale, posto nelle condizioni
duso, collocato in modo da chiudere un cassone di prova a tenuta daria, viene sottoposto a cicli di
bagnamento come da norma;
VERIFICHE IN OPERA:
Si verifica mediante prova in opera mettendo in depressione la porzione di parete perimetrale
verticale con apparecchiatura che realizzi le depressioni ed i cicli di bagnamento di prova previsti.
Appunti di Architettura Tecnica
REQUISITI TECNOLOGICI
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REQUISITI TECNOLOGICI
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ISOLAMENTO TERMICO
DEFINIZIONE
Capacit o attitudine delle pareti perimetrali verticali di resistere al passaggio di calore in modo da
assicurare il benessere termico globale e di limitare le dispersioni di energia di riscaldamento.
PARAMETRO DI VALUTAZIONE
Trasmittanza termica: K;
Unit di misura: W/mK.
CRITERI DI VALUTAZIONE
VERIFICHE IN OPERA:
Per lisolamento termico: determinabile mediante luso incrociato di diversi metodi che vanno
dallidentificazione con termografia delle varie zone e misure in sito con camera calda portatile,
termo-flussimetri e prove di tenuta allaria;
Per linerzia termica: determinabile tramite luso incrociato dei diversi metodi con camera calda,
termo-flussimetri,.
REQUISITI TECNOLOGICI
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VERIFICHE ANALITICHE:
Per lisolamento termico: calcolo del coefficiente di trasmissione termica complessivo, detto anche
trasmittanza termica, utilizzando i valori riportati nella norma;
Per linerzia termica: determinabile tramite procedimento di calcolo dei fattori di smorzamento e
sfasamento;
VERIFICHE IN LABORATORIO:
Per lisolamento termico: determinabile mediante prove di laboratorio con metodo della camera
calda calibrata con o senza anello di guardia in regime statico;
Per linerzia termica: determinabile mediante prove di laboratorio con metodo della camera calda
calibrata con o senza anello di guardia in regime variabile;
ELEMENTI O STRATI INTERESSATI
Risulta particolarmente interessata la sommatoria di tutti gli strati costituenti il sistema di parete
perimetrale verticale. Sono di particolare rilevanza la continuit dello strato di isolamento termico, la sua
costituzione, il suo dimensionamento e la sua localizzazione agli effetti di perdite di prestazioni dovute a
filtrazioni di aria o di acqua esterna o condensa.
RIFERIMENTI NORMATIVI
UNI EN 6946;
UNI 10375.
Appunti di Architettura Tecnica
REQUISITI TECNOLOGICI
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REQUISITI TECNOLOGICI
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VERIFICHE IN LABORATORIO:
Per alcuni dei casi precedenti necessaria una prova di laboratorio mediante cicli successivi di
condensazione ed evaporazione nelle condizioni ipotizzate nel calcolo analitico.
ELEMENTI O STRATI INTERESSATI
Risulta particolarmente interessato linsieme di strati costituenti il sistema di parete perimetrale verticale.
In particolare deve essere verificata la continuit dello strato di barriera al vapore.
RIFERIMENTI NORMATIVI
Metodo di Glaser.
REQUISITI TECNOLOGICI
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REQUISITI TECNOLOGICI
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REQUISITI TECNOLOGICI
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REQUISITI TECNOLOGICI
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RIFERIMENTI NORMATIVI
Metodo ISO TC 43.
CRITERI DI VALUTAZIONE
VERIFICHE IN LABORATORIO:
Prove di laboratorio come definito dalle norme di riferimento.
ELEMENTI O STRATI INTERESSATI
Risultano particolarmente interessati gli strati di ventilazione specialmente quando questi presentano
orifizi o connessioni con gli ambienti interni, in quanto possibile fonte di effetti negativi;
Nel caso di sistemi costruttivi a bassa massa aerica risultano essere rilevanti anche le connessioni con gli
elementi di partizione verticale interna ortogonale alla parte verticale e/o gli elementi di partizione
orizzontale interna costituiti dalle strutture.
Appunti di Architettura Tecnica
REQUISITI TECNOLOGICI
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REQUISITI TECNOLOGICI
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REQUISITI TECNOLOGICI
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REQUISITI TECNOLOGICI
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REQUISITI TECNOLOGICI
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PLANARIT
DEFINIZIONE
Presenza di scostamenti locali e/o di insieme della superficie del piano teorico su una o entrambe le facce
delle pareti perimetrali verticali.
PARAMETRO DI VALUTAZIONE
Definito dalle norme di riferimento.
CRITERI DI VALUTAZIONE
VERIFICHE IN OPERA:
Si valuta mediante la misura di frecce di scostamento, svergolamento e planarit locale.
ELEMENTI O STRATI INTERESSATI
Sono interessati gli strati di finitura interni ed esterni nonch gli strati di supporto a cui questi risultano
collegati.
RIFERIMENTI NORMATIVI
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REQUISITI TECNOLOGICI
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REQUISITI TECNOLOGICI
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ATTREZZABILIT
DEFINIZIONE
Capacit o attitudine delle pareti perimetrali verticali e degli elementi che le compongono di sopportare
carichi appesi sia allinterno che allesterno.
PARAMETRO DI VALUTAZIONE
Definito dalle norme di riferimento.
CRITERI DI VALUTAZIONE
VERIFICHE IN LABORATORIO E IN OPERA:
Si valuta mediante prova di laboratorio o in sito simulante o riproducente le forze e le sollecitazioni
originate dalle attrezzature che ciascun tipo di parete perimetrale verticale pu ricevere sulla base
delle informazioni fornite dal produttore.
ELEMENTI O STRATI INTERESSATI
RIFERIMENTI NORMATIVI
Appunti di Architettura Tecnica
REQUISITI TECNOLOGICI
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RIFERIMENTI NORMATIVI
UNI 9269 P: Resistenza agli urti;
UNI EN 42: Permeabilit allaria;
CRITERI DI VALUTAZIONE
VERIFICHE IN OPERA:
Si valuta in opera sottoponendo un campione di facciata allazione di urti, sulla faccia interna e sulla
faccia esterna, ottenuti con la caduta pendolare di corpi molli e duri, e successivamente a prove di
tenuta allaria e allacqua in accordo con quanto specificato nei relativi requisiti.
ELEMENTI O STRATI INTERESSATI
Risultano particolarmente interessati gli strati di rivestimento esterni quando questi costituiscono nello
stesso tempo strati di tenuta allaria, allacqua ed isolamento acustico.
Appunti di Architettura Tecnica
REQUISITI TECNOLOGICI
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RIFERIMENTI NORMATIVI
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CRITERI DI VALUTAZIONE
VERIFICHE IN LABORATORIO:
Si valuta mediante prova in laboratorio attraverso una simulazione delle combinazioni di azioni
climatiche sia in periodo estivo che in periodo invernale.
ELEMENTI O STRATI INTERESSATI
Risultano particolarmente interessati gli strati di rivestimento esterni quando questi costituiscono nello
stesso tempo strati di tenuta allaria e allacqua.
Appunti di Architettura Tecnica
REQUISITI TECNOLOGICI
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RIFERIMENTI NORMATIVI
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CRITERI DI VALUTAZIONE
VERIFICHE IN LABORATORIO:
Si valuta mediante prove di laboratorio simulanti le azioni predette.
ELEMENTI O STRATI INTERESSATI
Risultano particolarmente interessati gli strati di rivestimento esterni quando questi costituiscono nello
stesso tempo strati di tenuta allaria e allacqua.
Appunti di Architettura Tecnica
REQUISITI TECNOLOGICI
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RIFERIMENTI NORMATIVI
CRITERI DI VALUTAZIONE
VERIFICHE IN LABORATORIO:
Si valuta mediante prove di laboratorio che consiste nella misura degli scarti e classificazione degli
effetti sul rivestimento.
ELEMENTI O STRATI INTERESSATI
Risultano particolarmente interessati i sistemi costituiti da intercapedini e strati di ventilazione che
possono propagare gli effetti del danneggiamento.
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Evitare, nella realizzazione del rivestimento esterno, lutilizzo di materiali inadeguati al comportamento
sotto lazione combinata di acqua e vento ( utilizzare materiali idrofobi, materiali poco porosi, materiali con
bassa resistenza al passaggio di vapore, );
Evitare linsorgenza di fenomeni fessurativi dovuti a dilatazioni od abbassamenti differenziali tra i vari
elementi della chiusura verticale per limitare la presenza di punti critici;
Evitare errori progettuali o di posa del paramento esterno in blocchi di laterizio nelle zone angolari o
perimetrali della chiusura (utilizzare, per quanto possibile, elementi con foratura verticale massima del
55% e spessore minimo di 15 mm);
Evitare la presenza di discontinuit o imperfezioni nello strato di collegamento di rivestimenti esterni della
chiusura (come rivestimenti lapidei ancorati con malta cementizia), se ci dovesse comunque sussistere
porre in opera uno strato di regolarizzazione nella zona retrostante a tali strati discontinui;
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Evitare linsorgere di fenomeni micro-fessurativi di natura termica, igrometrica o da ritiro per errata
stagionatura dei materiali costituenti gli strati pi esterni della chiusura (come intonaco, laterizi faccia a
vista, ). Tali fenomeni concorrono al danneggiamento dello strato di supporto, di completamento e di
tenuta nonch ad acuire la permeazione idrica nei restanti strati;
Evitare soprattutto fenomeni fessurativi dovuti a forti cedimenti elastici della struttura portante od a
dilatazioni proprie della chiusura eccessivamente vincolate (svincolare staticamente il setto murario
esterno dalla struttura portante o da altri setti interni);
Per ovviare al problema precedentemente descritto il telaio strutturale o gli impalcati vengono arretrati
rispetto al filo esterno di facciata garantendone cos la protezione tramite paramenti murari esterni o strati
isolanti (vengono limitate le dilatazioni termiche ed igrometriche della struttura portante, migliorando
anche le prestazioni termiche dellintera chiusura verticale);
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Evitare possibili fenomeni di degrado dello strato di finitura o di tenuta esterno a causa di rigonfiamenti o
di distacco plastico;
Evitare possibili intaccature dello strato di tenuta esterno con conseguente penetrazione di acqua e
ritenzione idrica da parte dello strato isolante;
Nella progettazione e posa dei serramenti esterni porre particolare attenzione alla loro connessione alla
chiusura opaca per evitare la possibile presenza di cavit sensibili allinfiltrazione o di ponti termici dovuti
a dis-uniformit dello strato isolante con conseguenti infiltrazioni dovute a condensazioni superficiali o
capillarit;
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La permeazione idrica pu quindi causare svariate anomalie sia in fase di infiltrazione nella muratura che
in fase di evaporazione, causando ad esempio:
Aumento dei consumi energetici dovuto alla perdita di propriet termiche dei vari materiali ed ai
ponti termici;
Degrado dello strato isolante con conseguente aumento di volume, putrefazione o distacco dal
supporto;
Degrado dello strato di rivestimento esterno per attacchi da gelo-disgelo, efflorescenze o subflorescenze o de-laminazioni e distacchi;
Degrado degli strati superficiali interni con conseguanti macchiature, stillicidi, efflorescenze e
disgregazioni;
Corrosione degli elementi di ancoraggio delle stratificazioni appese con degrado degli elementi
metallici e conseguenti fenomeni espansivi di fessurazione e rottura dello strato portante.
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CONDENSAZIONI SUPERFICIALI
Sono principalmente causate da due fenomeni:
Difetti localizzati dello strato isolante rispetto alla sezioni correnti;
Presenza di formazioni idriche allinterno del sistema murario che causano perdite prestazionali ai
vari strati della chiusura.
La condizione di isolamento termico carente, una volta individuato il pacchetto delle stratificazioni
funzionali correnti, dovuto alla presenza di elementi differenti dalla chiusura opaca, come:
Zone di impalcato in corrispondenza degli appoggi delle stratificazioni di supporto, zone in cui
risultano inseriti o semi-inseriti elementi strutturali verticali che portano a condizioni di elevata termodispersione per assenza di strati termo-isolanti. Per evitare tali fenomeni si deve intervenire con
adeguate precauzioni progettuali (come arretramento della struttura portante o posa di isolante
termico aggiuntivo);
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Zone in cui vi una forte rastremazione del sistema murario a causa dellinserimento di serramenti
esterni o componenti impiantistiche ( come parapetti o velette per la posa di copri scaldanti o ventilconvettori). Per ovviare al forte gradiente termico dovuto alle irregolarit prima decritta necessario
inserire stratificazioni isolanti integrative;
Zone in cui viene meno la continuit della stratificazione isolante in corrispondenza dellappoggio del
setto portante sullimpalcato di piano. Possono essere adottate due soluzioni: strato di tenuta
appeso con termo-isolante in continuit sullintera parete, isolamento termico discontinuo con lo
scopo di stabilizzare le dilatazione termiche dellimpalcato.
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Raccordo tra telaio di un serramento e setto murario senza la posa di uno strato di isolante termico
aggiuntivo. Si evitano tali condensazioni semplicemente arretrando il serramento per avere una
distribuzione delle isoterme pi regolari sul nodo in oggetto di realizzazione.
La condizione di permeazione idrica allinterno della chiusura dovuta a svariate concause come
precedentemente descritto ed anche a fenomeni di condensazione interstiziale non adeguatamente
asportata a causa di strati altamente impermeabili al passaggio di vapore;
La condensazione superficiale pu quindi causare svariate anomalie come ad esempio:
Formazione di muffe e macchiature superficiali degli strati di rivestimento interno;
Deterioramento accelerato del rivestimento interno se costituito da materiali particolarmente sensibili
allumidit.
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CONDENSAZIONI INTERSTIZIALI
Sono legate a vari fattori:
Stratificazione funzionale della chiusura e posizione dellisolante termico;
Caratteristiche termiche e di permeabilit al vapore dei vari strati.
La valutazione delle condizioni di condensazione interstiziale viene fatta seguendo il metodo di Glaser,
individuando quindi la possibile sovrapposizione delle curve di pressione di vapore: parziale, dipendente
dalla permeabilit al vapore dei vari strati, e di saturazione, dipendente dal profilo termico della chiusura;
Occorre valutare anche la capacit di accumulo idrico connesse ai fenomeni di permeazione ed avanzo di
costruzione in quanto modificano sensibilmente le propriet dei vari strati, soprattutto di quelli porosi e
sensibili allacqua;
Risultano essere critiche le seguenti stratificazioni funzionali:
Strati termo-isolanti sensibili allassorbimento idrico;
Murature monostrato con intercapedine daria interna.
Alcune modalit di generazione di condensa interstiziale possono essere:
Infiltrazioni daria dallambiente interno allo strato di ventilazione del sistema murario dovuto ad
irregolarit dello strato di tenuta del rivestimento o del supporto interno;
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Discontinuit dello strato di barriera al vapore dovute sia alla mancata sigillatura degli elementi che
lo compongono sia alla presenza di diversi strati disomogenei sulla superficie retrostante;
Disomogeneit dovuta alla discontinuit o alla riduzione di spessore dello strato termo-isolante a
livello degli impalcati strutturali.
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In linea generale la lunghezza massima di frazionamento non deve superare 40 volte lo spessore
del paramento esterno;
Nel caso di murature portanti necessario frazionare ledificio quandesso supera i 30-35 metri di
lunghezza, 30 metri nel caso di ambienti molto umidi, tenendo comunque in considerazione le
dilatazioni degli orizzontamenti vincolati su di esso;
Nel caso di impiego di materiali a forte dilatazione termica necessario frazionare ad una distanza
massima di 15 m;
Nelle zone di confluenza di mobilit con diverso andamento, come gli angoli degli edifici, bisogna
predisporre un giunto di dilatazione specifico ancora pi efficace per tali movimenti.
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