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Attendiamo il Signore con fede e vigilanza - 30

novembre

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Mt 21,18-22
18Mentre rientrava in citt Ges ebbe fame. 19Vedendo un albero di fichi lungo la strada, gli si avvicin,
ma non vi trov altro che foglie, e gli disse: Mai pi in eterno nasca un frutto da te!. E subito il fico
secc. 20Vedendo ci, i discepoli rimasero stupiti e dissero: Come mai l'albero di fichi seccato in un
istante?.21Rispose loro Ges: In verit io vi dico: se avrete fede e non dubiterete, non solo potrete fare
ci che ho fatto a quest'albero, ma, anche se direte a questo monte: Lvati e gttati nel mare, ci
avverr. 22E tutto quello che chiederete con fede nella preghiera, lo otterrete.
Avvento un tempo di attesa. La chiesa attende il ritorno del Signore: la sua venuta sar un giorno di giudizio e di
misericordia. Anche il Signore attende il frutto dalla sua chiesa, la fede che opera per mezzo della carit (cf. Lc 18,8 e
Gal 5,6).
Ges ritorna a Gerusalemme, la mattina dopo aver purificato il tempio: ha scacciato mercanti e cambiavalute, ma ha
guarito ciechi e storpi che si avvicinavano a lui (Mt 21,13-14). Non tutti accolgono Ges. I sommi sacerdoti e gli scribi si
sdegnano dei bambini che lo acclamano come Messia. Le due attese ? di Dio e del suo popolo ? non si sono incontrate.
Ora Ges ha fame. Scorge un fico, ma non trova i frutti che cerca. Ha una reazione di sdegno, e alla sua parola il fico si
secca subito. Nel vangelo di Marco lepisodio del fico disseccato si distende su due giorni (Mc 11,12-25). In Matteo la
scena raccorciata. I discepoli restano stupefatti.
Di che cosa ha fame Ges? Ha fame e sete di compiere la volont di Dio, desidera misericordia e non un culto esteriore
e ipocrita (Mt 5,7; 9,13; 12,7; 23,23), cerca un cuore capace di ascolto. Cerca i frutti dellamore per Dio e il prossimo, non
le foglie della pratica esteriore.
Nei profeti lalbero seccato unimmagine giudiziale (Is 34,4; Ger 27,27, Os 9,16; Am 2,9, Sal 105,33). Linterpretazione
tradizionale dei padri della chiesa applica il fico a Israele: ma il monito vale per i capi di Israele, e vale sempre per la
chiesa. Il fico seccato il segno di un giudizio, ma anche loccasione di un insegnamento, la possibilit di una
conversione. C speranza per lalbero, commenta Gerolamo, poich le radici sono vive.
Anche la fede della chiesa, per Matteo, sempre una poca fede (oligopista: Mt 6,30; 8,26; 14,31; 16,8). Per crescere
nella fede occorre portare un frutto buono (Mt 7,16-20; 12,33; 13,8.26), e il frutto buono fare la volont del Padre (Mt
7,21). Allora anche una fede come un granello di senape trasporta i monti (Mt 21,21 e 17,2).
I salmi cantano la preghiera esaudita, e lesaudimento della preghiera lamore: Sia benedetto Dio! Non ha respinto la
mia preghiera, non mi ha privato del suo amore (Sal 66,20).
Anche la preghiera, se non porta il frutto della carit, non che inutile fogliame, destinato a seccare. Luomo come un
albero, dicevano i padri del deserto: La fatica del corpo sono le foglie, la custodia del cuore il frutto. Ora, poich com
scritto: Ogni albero che non produce buon frutto sar tagliato e gettato nel fuoco (Mt 3,10), chiaro che tutto il nostro
impegno deve tendere al frutto, cio a custodire il nostro spirito (Agatone 8).
La custodia del cuore un altro nome della vigilanza, e la vigilanza una forma dellamore, perch sostiene lattesa, e il
frutto dellattesa lincontro con lAmato.
Chi non ha amore dentro di s, diceva lo starec Silvano, lo invochi dal Signore e il Signore gli far dono del suo Spirito
santo, che amore. Chiediamo anche noi discernimento e amore, per non smarrirci nella lunga attesa.
Fratel Adalberto

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