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Premessa
I paesi arabi del nord, prima del 622 d.C. , data relativa al primo anno
dellEgira (gira; fuga di Maometto e dei suoi seguaci dalla Mecca a Medina)
si sono meritati, non so quanto giustamente, il giudizio di terre percorse da
trib e sottotrib beduine nomadi, aggressive ed incolte.
Il beduino fortemente attaccato al suo clan ed alla sua trib. Il capo del clan
il sayyd, anziano saggio, il quale incarna per il gruppo i valori della libert,
della giustizia, del legame di sangue; lalleanza e la memoria dei padri.
Il poeta beduino spesso un mistico esaltato. Cos parla nei suoi poemi AlHalaaj Sei entrato nel mio essere con il tuo Amore, oh mia santit - Tu ti
sei manifestato tanto da non avere che te in me; amante e amato. (Dal testo
di Mohamed Abdesselem, professore di lettere e Scienze Umane). Vivere nel
deserto spostandosi per la sussistenza induce anche ad atti violenti di difesa.
Ed vero che nel deserto le trib si attaccavano con ferocia, ma giusto
guardare gli altri aspetti di questo popolo errante sotto il cielo che era il tetto
della propria casa. Nel deserto, i pre-islamici hanno espresso la loro solitudine
in poemi di rara bellezza. Poemi evocanti la morte; soprattutto lonorevole
morte in battaglia. I Borana, islamici dellEtiopia meridionale estraggono
lacqua dai pozzi organizzandosi in cordate e tirando su i secchi cantando. Da
qui il nome dei pozzi che cantano. Lacqua di tutti; nessuno, ricevendola,
la paga. I canti poetici dei beduini, raccolti allinizio oralmente, sono stati
stampati e tradotti in diverse lingue. In lingua francese, nel 1977.
Il sud delArabia era detto Arabia felice per le grandi civilt che vi fiorirono.
La citt di Saba, nello Yemen, gi nota nel II millennio a.C., fu terra di traffici
commerciali, ricca di templi dedicati soprattutto al dio Luna . Larte orafa era
giunta ai livelli di mirabile fattura, come attestano i reperti ivi rinvenuti. E
Petra, in Giordania, con le tombe monumentali scavate nella roccia. E
Babilonia, nella Mesopotamia, conquistata dagli Arabi nel VII-VIII sec. a. C. i
quali dalle civilt sepolte trassero spunti per le loro opere darte.
seta, che copriva 8.000 kilometri dalla Cina, attraverso lArabia fino alle
coste mediterranee, trasmigrato sulle coste mediterranee e pi tardi nell
America centrale, (vedi il dio Quetzalcoalt azteco: sepente ed aquila al
contempo) sia pure con le trasformazioni locali. In Italia, esemplari di vasi con
serpenti piumati che si confrontano aggressivamente sono stati rinvenuti in
una necropoli di Canosa, 300 a.C., circa duemila anni dopo.
L Islam
Nel VII sec d.C., si manifesta lIslam con il profeta Maometto. LIslam si
propaga soprattutto
nei 22 paesi della Lega Araba dove non tutti gli Arabi sono Islamici e non tutti
gli Islamici sono Arabi. Lingua ufficiale larabo; la religione ufficiale l
Islam. Ma gli Arabi islamici e non islamici, si sono localizzati in tutti i
continenti adattando al territorio le proprie credenze. Accenno brevemente ai
fondamenti della religione islamica secondo il Corano, sottolineando che dei
22 paesi arabi alcuni sono strettamente legati ai famosi hadith, i detti del
profeta raccolti nella Sunnah sottoforma di pensieri, esempi di vita, consigli. I
Sunniti sono fedeli alla Sunnah il cui termine significa la Comunit, ma
anche la raccolta dei pensieri, delle pratiche di vita, degli esempi che il
profeta comunica ai credenti.
Il partito che fa capo ad Al, cugino e genero di Maometto, quello degli Sciiti.
In Marocco la prevalenza dei fedeli sunnita.
Lislam condivide molti dei principi espressi dalle altre due religioni
monoteiste: Ebraismo e Cristianesimo. LIslam riconosce Ges come profeta.
Maometto lultimo dei profeti; con lui la volont di Dio si esprime
definitivamente. Non ci sono intermediari fra il credente ed Allah. Il Corano,
composto da 114 ripartizioni; ognuna delle quali detta sura, pu essere
comunicato da uomini saggi i quali si sono dedicati allo studio, alla lettura dei
testi sacri, alla contemplazione mistica, ma anche allazione di propaganda
religiosa. Sono detti anche santi, ma non operano miracoli direttamente.
Marabutto o marabit indica un eremita, ma anche un luogo di preghiera. Il
esempio, sognare di piangere, purch il pianto non sia smodato, significa che
prossima la gioia.
Il sogno vero; al ruya; sempre buono perch doro sono le ore della
notte quando, svincolati dai sensi, possiamo godere degli Angeli e della Luce.
Ci sono anche sogni satanici, ma si rigettano perch procurano fastidio ed il
sognatore se ne libera come si libera dei sogni detti grovigli di sterpi;
insignificanti e non trascendenti come sono i veri sogni. I simboli onirici sono
tratti dal Corano. Il pi famoso fra i tanti libri sul sogno quello ( incerta,
tuttavia lappartenenza) di Muhammud ibn Sirin, Il libro del sogno veritiero
di epoca pre-islamica. Consiste in una raccolta di sogni personalizzati. Ibn
Sirin interpretava in modo diverso lo stesso sogno fatto da due sognatori
diversi; le interpretazioni erano diametralmente opposte. Interpretava nel
gruppo: lui, i due sognatori ed altri personaggi presenti i quali
rappresentavano parti del S dei due in causa. DallIslam in poi il sogno
interpretato in senso religioso. I simboli che vi ricorrono si ritrovano nominati,
pi volte, nel Corano. Sognare le uova significa sognare le donne perch nel
Corano detto Esse sono come uova celate. Sognare corvi e topi significa
sognare persone turpi perch nel Corano detto che Corvi e topi sono
turpi.
Seconda Parte
Per i medici arabi, per quelli che anticiparono la Medicina scientifica ufficiale,
nella cura della malattia mentale fondamentale lidentificazione del
problema e la presa di coscienza dello stesso.
luce. Le finestre dei nosocomi erano protette da sbarre e per i malati furiosi,
non essendo ancora in uso le camicie di forza, si usavano le catene.
Allinterno degli ospedali vi erano anche le farmacie.
Fra questi, ben noto lo psicanalista Fethi Benslama, lacaniano. Nel suo libro,
La psicanalisi alla prova dellIslam, difficile da capire, a mio avviso, lautore
sottolinea l assenza in Freud di unindagine sullIslam, sebbene Freud si fosse
interessato di religioni.
Fathi Benslama cura anche gli Islamici, ma facendosi attento alla loro cultura,
in quanto consapevole del valore della tradizione per coloro i quali per
Negli studi della radio stato invitato lesorcista saudita Sheykh Munir,
unautorit politica e religiosa, fondamentalista, che impone prudenza nel
giudicarla. Lesorcista cita il caso di una sua paziente vergine, di 13-14 anni,
da lui liberata dal demonio che le stava nella vagina. Lesorcista presenta agli
intervistatori ed al pubblico che segue la trasmissione un involucro di stracci
e corda di circa mezzo metro , vagamente di forma fallica, che dice di aver
tratto dalla vagina della fanciulla in pi riprese e senza toccarla. Troppo lungo
riferire i dettagli. Non so se levento spiacevole, aberrante, sia vero; se la
trasmissione libanese avesse interessi politici. Ci auguriamo che sia solo
propaganda politica.
Esegui questi giochi tre volte al giorno per esorcizzare il djinn. Leggi, leggi e
leggi fino a quando il djinn si stanca (i djinn sono molto simili agli umani).
Prega, prega, prega e non fidarti dei medici pagani, di quelli non islamici.
Oppure: Recati presso un marabutto e rivolgiti al santo che l dimora.
Lo scrittore marocchino Tahar ben Jelloun che vive a Parigi, nel suo romanzo
Marocco(pi che romanzo un libro di viaggio) ci parla dei tanti santuari siti
in Marocco dove la gente, come accade dovunque, va in pellegrinaggio per
implorare conforto e rassegnazione.
Uno di questi santuari il mausoleo di Bouia Omar, santo deputato alla cura
della follia. Qui, nel 2010, Tahar ben Jelloun ha assistito a scene
raccapriccianti. Non un santuario, ma un luogo dove i pazzi vengono curati
sommariamente se le famiglie contribuiscono appena alle spese del
miserevole mantenimento, altrimenti i folli sono lasciati l, abbandonati.
Alcuni sono legati e chiusi con catene. Volti che fanno orrore, scrive ben
Jelloun, sguardi febbrili, smarriti, inquietiQuesto laspetto di un
vastissimo mondo dove gli opposti sono al limite. Non un caso che gli Arabi
Islamici dicono che leccesso, in qualsiasi contesto, nocivo.
Conclusione
Nel boccale viene versata lacqua di sette fonti o di sette fontane. Ogni donna
vi versa un suo gioiello. La pi anziana per sette volte fa girare il boccale
sotto un braciere dove brucia lincenso. Recita formule magiche ed i versi di
una poesia, mentre ogni donna riflette sulla propria vita. Una ragazza vergine
tira fuori un gioiello dal boccale, a caso, ed invita la proprietaria del gioiello e
poi tutte le altre ad analizzare i versi della poesia recitata dallanziana; versi
di carattere profetico: il risultato ruota sempre intorno al sogno di ogni donna
araba: la propria emancipazione. questa una psicoterapia tutta
mediterranea.
un presagio ne ho tratto.
Dr. Surianello crede che quel Dio diverso tra una religione e laltra sia una
invenzione delluomo.
Dr.ssa Ferrante la presunzione che fa dire all'uomo il mio Dio migliore del
tuo.
primitive e non, per molti aspetti si ritrovano nel gruppo, ma per molti altri
aspetti tendono anche a ritrovarsi in se stessi. Ritiene cio che il concetto
della differenza sia di necessit legato al fatto del dover accettare, da parte
di ciascuno, lesistenza di s, cio del singolo in rapporto al gruppo. Nel
lavoro di gruppo non possibile confondersi totalmente in esso in quanto
attraverso l'analisi di gruppo ( medio piccolo large che sia) il singolo
ritrova alcuni termini di se stesso. Quindi il problema forse pu presentare
questi altri aspetti un poco pi complessi e meno riferibili alla non capacit di
capire l'affermazione monoteistica di un Dio unico ed uguale per tutti. che
ciascuno vuole salvare in qualche modo se stesso, anche se per molti aspetti
lindividuo singolo tale rispetto al gruppo; per nella cultura occidentale
lindividuo tende a distinguersi dal gruppo, se non addirittura a contrapporsi
ad esso. Valacca sostiene sia un aspetto del problema a cui dedicare qualche
altra considerazione.
Il Dr. C. Lo Jacono conosce larabo e sa leggere quelle frasi strane, invece non
sa che vuol dire DSM e il Prof.Pisani spiega che il DSM il manuale di
classificazione dei disturbi psichici ideato dagli Americani.
Dr.ssa Ferrante conviene che quello che si legge andrebbe anche criticato. In
verit si un po' meravigliata per quanto affermato dall'autore. Ha trovato
poi questo libro pesantissimo da leggere, proprio lacaniano. Le piaciuto solo
quando parla del burca e della donna, per anche l con una simbologia tutta
personale. Insomma non riuscita a leggerlo tutto.
Dr. Lo Jacono evidenzia che cos anche nella cultura latina dove Publio Decio
Mure si immola per convincere.
Dr.ssa Meoni precisa che siamo nel contesto psicoanalitico dellideale dellIo,
dellIo Ideale. In merito a Freud, lei non tanto daccordo che la Psicanalisi
non possa essere applicata, da parte culturale al mondo arabo e da parte
religiosa allIslam, perch in effetti limpostazione di Freud nellambito delle
religioni non impostazione fideistica, lui d una chiave, giusta o sbagliata
che sia, in base alla quale qualsiasi religione propone, oltre una fede, una
funzione normativa nellambito della situazione collettiva. Crede che questo
sia applicabile anche al Corano con le sue regole. Anzi forse il paradigma,
se ci riferiamo alla differenza fra la religione e la politica, che sicuramente
non c nel mondo arabo o non arabo, e comunque nella fede mussulmana.
Dr.ssa Ferrante in riferimento alla prima parte della domanda, risponde che
non sa come sono organizzati i grandi ospedali di Marrakech, di Damasco, di
Tunisi e se abbiano un DSM uguale al nostro. Per quanto riguarda la seconda
domanda evidenzia che si torna al discorso dellentrare in una cultura a
piccoli passi. Se uno studente arriva allet di 20 anni da Marrakech a Roma,
logico che sia disorientato se immesso immediatamente in un tipo di studio,
con alle spalle un esperienza di ventanni. Anche nel caso in cui deve
diventare medico e deve affrontare i libri di medicina per sostenere gli esami,
logico il disagio che prova di fronte ad un libro che espone la malattia. Se
avevano il terrore delle spiegazioni come lEdipo, questo e questaltro, vuol
dire che limmersione immediata genera inevitabilmente la paura dovuta
all'uscita da una cultura e al passaggio immediato in un'altra sia pure
universitaria e di studio. Ricorda che nella sua attivit di psicoterapeuta ha
avuto un paziente mussulmano che ha fatto solo una seduta. convinta di
avergli fatto una pessima seduta, tanto che se ne scappato; ha trascurato
che quando si propone una riflessione ci vorrebbe una fase di preparazione.
La reputa necessaria anche nelle scuole dove giusto mettere i ragazzi
italiani occidentali con quelli orientali. Lei, che stata psicologa nelle scuole,
ha potuto valutare l'importanza di una preparazione in anticipo: ad esempio
cerano dei ragazzini cinesi che quando si parlava di Roma dicevano che
schifo, che citt brutta in quanto mancava loro la preparazione per
avvicinarsi alla nuova cultura. Non ha studiato Medicina e non sa come
funzionassero le lezioni, ma pensa allo sconcerto degli studenti orientali di
fronte ad una lezione sul corpo femminile proposta in maniera occidentale.
Aggiunge che nella loro cultura ci sono ancora gli esorcisti. Ha visto un
filmato alla televisione, presentato da non molto tempo, dove una radio
televisione libanese ha invitato un esorcista famoso della Arabia Saudita e lui
ha spiegato come ha salvato una ragazzina dalla possessione di un demonio
dicendo Vedete questo (ed ha tirato fuori un pezzo di stoffa attorcigliato,
brutto, rozzo, lungo mezzo metro, dalla forma fallica) glielho tirato fuori
dalla vagina Lintervistatore, abbastanza occidentalizzato anche se libanese,
gli ha chiesto se la ragazzina fosse vergine, come sostenuto dall'esorcista,
perch il fatto che avesse nella vagina tutta questa roba, faceva pensare ad
una donna sposata. Alla domanda di come fosse avvenuto, l'esorcista
rispondeva che non laveva toccata per niente e che questo coso malefico era
venuto fuori da solo, piano piano. Alla Ferrante non interessa valutare la
veridicit o falsit dell'episodio, quanto sottolineare quale ancora sia la
cultura dell Arabia pi centrale.
Dr. M. Bernardini osserva che da una parte vediamo delle pratiche magiche
comuni a molte altre civilt, pensa a Padre Pio o a Milingo che qui a Roma
faceva gli esorcismi identici a quelli ora narrati e quindi non c nessuna
Dr. Lo Turco si sente pi fortunato della relatrice per aver fatto una lunga
analisi ad una collega dello Yemen che poi diventata anche una allieva e gli
ha raccontato una situazione abbastanza arcaica come cultura. Da una parte
esiste una Medicina molto occidentalizzata che, pur essendo una Medicina
ancora abbastanza povera, fa riferimento alla diagnostica occidentale e
utilizza modelli occidentali per la medicina del corpo e della mente. Dallaltra
parte c lUomo Medicina, cio quello che cura con le piante. Tutto
sommato sembra che la situazione sia quella di un' Italia di qualche decina di
anni fa , cio una cultura arcaica che, anche se abbastanza sorpassata,
comunque da noi ancora esistente in collegamento con la religione, basti dire
che quando si parla di esorcismo, noi qui abbiamo addirittura listituzione
dellesorcismo e a Roma c' il presidente degli esorcisti Amorth. Quindi esiste
in modo diverso, ma esiste anche qui da noi, una cura pi popolare,
certamente pi presente nello Yemen dove c la cultura tribale. Il nonno
della sua paziente andava a cercare tutte le erbe per curare, era uno
sciamano, era un curatore. Oggi forse da noi tutto questo sta sparendo,
surclassato dalla medicina ufficiale, comunque qualche decina di anni fa era
molto presente.
Ferrante evidenzia che gli amuleti li abbiamo anche noi, ma facciamo finta di
non crederci.]